sportclub · come allenare una squadra di calcio. devi essere un leader cover #cover ... vincente...

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“Non perdo mai.O vinco, o imparo”

“Non perdo mai.O vinco, o imparo”

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Il sindaco di AmatriceSergio Pirozzi

Il sindaco di AmatriceSergio Pirozzi

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sommario#marzo2017 14

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6 | <Nessuno(a)> 2015 | Sport Club6 | Marzo 2015 | Sport Club

www.sportclubonline.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342 ­ fax 06 [email protected]

Sport Club ­ Anno XV ­ n. 116 ­ marzo 2017Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30­12­04

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Redazione Giuliano [email protected]

Art Director Valeria Barbarossa

Hanno collaborato a questo numeroValeria Barbarossa, Marco Trozzi, Luigia Latteri,Luca Parmigiani, Luca Perugini, Fabio Sieni, GiuliaCapasso, Gabriele Sanna, Andrea Bureca, MartaAngelucci, Marco Oddino, Ufficio StampaPresidenza Regione Lazio, Segreteria On. DanielaSbrollini,

PubblicitàAgenzia NazionaleMarketing XpressionVia della Giustiniana, 95900189 RomaMarco [email protected] 335 6684027

Agenzia LocaleGovernale ADV di Giuseppe GovernaleMedia&CommunicationVia Bernardo Blumestihl 19 - 00135 RomaTel. 06.89020451 - [email protected]

Fotografie Luca d’Ambrosio

Stampa TECNOSTAMPA - Sutri (VT)Finito di stampare nel mese di marzo 2017

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodico èda considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.In nessun caso si garantisce la restituzione deimateriali giunti in redazione.

Sport Club MagazineSport Club ­ Free Press Italia

@SPORTCLUBonline

8 RegioneNicola Zingare�

10 CoverSergio Pirozzi

14 Rugby#sosteniamoli

18 The ProposalProposte di matrimonio

22 Atle�caGelindo Bordin

24 CuriositàPonte della Musica

26 MotoriMoto GP

30 Roma in bici32 Fitness

Misura il tuo stress

34 CinemaI film sullo sport

38 Brand ExperienceUna passeggiata in galleria

40 ViaggiCile

44 AccessoriJogging per lei

48 Circoliadi52 Contraffazione56 Teatro Quirino58 Psicologa

Autos�ma

59 Padel MSPAutos�ma

61 Accadde/Accadrà62 Crucisport

26

regione

8 | Marzo 2017 | Sport Club

A cura di Nicola ZingarettiPresidente della Regione Lazio

zingaretti:

semplificate procedure

per l,utilizzo delle acque

interne per manifestazioni

sportive

na delle missioni checi siamo dati è quelladi semplificare e sbu-rocratizzare la mac-china amministrativail più possibile, perfacilitare l’azione del-

la Regione e ricucire quel rapporto con i cit-tadini e il mondo associativo, che si stava per-dendo. Per farlo, un passaggio decisivo è statoquello di individuare le strozzature burocra-tiche, ascoltando la voce dei territori e dellasocietà civile. In questa fase di ascolto, ci èstato posto il problema dell’iter per la con-cessione dell’utilizzo delle acque interne (la-ghi, fiumi e bacini artificiali) per le manife-stazioni sportive. Per organizzatori, società,e associazioni sportive spesso le procedureper l’utilizzo di questi spazi erano complica-

tissime, a causa di un sistema di regole vec-chio e sbagliato. Attraverso un lungo lavorodi concertazione, siamo quindi riusciti a sem-plificare l’iter per la concessione, rimettendoal servizio dello sport il patrimonio delle ac-que interne della nostra regione. Un risultatomolto importante e molto concreto, per ilquale voglio ringraziare il Coni, le Federazionisportive, gli enti territoriali competenti e leForze dell’Ordine. La nostra riforma, infatti,abbatte tanti ostacoli burocratici e permettedi semplificare tutti i passaggi amministrativirelativi all’utilizzo degli specchi d’acqua, inparticolare fiumi e laghi, per tutti coloro chevorranno organizzarvi eventi sportivi. Da og-gi, se la manifestazione sportiva non compor-terà un utilizzo “esclusivo” del bene dema-niale, la Regione Lazio non chiederà alcunaconcessione, né pagamento dell’occupazione

di suolo pubblico. Una vera rivoluzione. Chepermetterà di facilitare l’organizzazione e ladiffusione di eventi sportivi nelle splendidecornici ambientali che offrono le nostre acqueinterne.Azioni come questa dimostrano quanto spes-so occorra solo uno sforzo di innovazione perrisolvere problemi e per generare processivirtuosi. Mettere a disposizione il patrimoniodelle acque interne significa infatti suppor-tare e sostenere in modo concreto il turismolegato agli sport acquatici e la pratica sportivaall’aria aperta. Un’opportunità in più che per-metterà di valorizzare al meglio tanti mera-vigliosi luoghi del nostro territorio. Gli eventipiù grandi e competitivi e quelli non compe-titivi per atleti non professionisti sono fon-damentali per incoraggiare chi fa sport all’ariaaperta e a contatto con la natura. Una grandericchezza anche per Roma, dove abbiamo unpatrimonio ancora incredibilmente sottouti-lizzato come il fiume Tevere. Per prendercicura di questo tesoro e anche per metterlo adisposizione degli sportivi, abbiamo decisodi investire nuove risorse per l’avvio di unservizio di pulizia triennale del fiume. Perchénon si può goderne a pieno la bellezza se sideve passeggiare o fare sport tra i sacchettidi spazzatura, rifiuti e detriti di ogni genere.Abbiamo così lanciato il bando ‘OperazioneTevere Pulito’, finanziando con 2 milioni e130mila, per la manutenzione e pulizia delfiume nel tratto urbano di Roma. È il primostep di una vera rivoluzione. Vogliamo infattidare seguito a questa azione candidando ilTevere per il programma di sviluppo ambien-tale Horizon 2020, per intercettare finanzia-menti provenienti dell'Europa e valorizzareancor meglio un immenso patrimonio natu-rale della città all’insegna del turismo spor-tivo, del decoro e della sostenibilità”.

UCON IL BANDO ‘OPERAZIONE TEVERE PULITO’ METTIAMO A DISPOSIZIONEOLTRE 2 MLN DI EURO PER VALORIZZARE E RIQUALIFICARE IL FIUME

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10 | Marzo 2017 | Sport Club

Intervista esclusiva al Primo cittadino del paese sconvolto dal terremoto.

di Luigi Capasso

cover#cover

sergio pirozzi

una sola certezza...

amatricerisorgera

,

11 | Marzo 2017 | Sport Club

entiquattro febbraio 2017. Sono passati 6 mesi da quella terribilenotte. Oggi non può che piovere. Ad Amatrice non può esserci ilsole, almeno per ora. "Sergio, sono arrivato. Dove devo venire?" "Luì, nell'unico postorimasto in piedi... ti aspetto qui". L'inizio è da brividi, il resto al-trettanto. Amatrice, come disse il suo Sindaco Sergio Pirozzi, nonesiste più. Tanto è forte l'impressione che il tempo si sia fermato a

quel maledetto 24 agosto, altrettanto è netta la sensazione che solo la tenacia el'amore per la propria terra del primo cittadino possa fare in modo che Amatrice nonvenga mai dimenticata e risorga quanto prima agli antichi splendori. Pirozzi ci fa en-trare nel suo ufficio prefabbricato, pieno di colori, dove le cornici e i quadri sono lemille sciarpe e magliette di calcio donate dai tifosi di ogni angolo dello Stivale.

Quanto è servito essere un uomo di sport per affrontare il dramma del

terremoto?

Tanto, anzi tantissimo. Nonostante sia stato un ottimo giocatore di tennis, ancheclassifcato, fino al 24 agosto ho fatto del calcio la mia professione. Ascoli, Viterbese,Ostia Mare, Aprilia, Civitavecchia e Rieti. A pochi giorni dal sisma il mio Trastevereaveva fatto il ritiro pre campionato qui e giocato 2 ottime amichevoli. Era tuttopronto per disputare un'ottima stagione di serie D. Quando alleni per decenni tirendi conto quanto è veritiero il vecchio detto che recita:  lo sport è sinonimo divita. Si perde, ci si rialza e si vince, questo è quello che mi hanno insegnato. Non ar-rendersi mai. Avere sempre chiaro l'obiettivo da raggiungere e fare di tutto per otte-

a pochi giorni dalsisma il miotrastevere avevafatto il ritiro precampionato qui egiocato due ottimeamichevoli. eratutto pronto perla serie d...

V

nerlo.Essere un Sindaco di una piccola cittadina è come allenare una squadra di calcio. Deviessere un leader, un punto di riferimento, mostrarti sempre sereno, tranquillo, ottimistae non puoi mai, e sottolineo mai, dare segni di resa. I cittadini sono i tuoi giocatori edè con loro che devi giocare e vincere la partita più importante.Quanto ti manca il campo ed i tuoi giocatori?

Molto. Anche perchè la mia decisione di dedicarmi H24 ad Amatrice è stata giusta,ma mi ha chiaramente precluso la passione di una vita intera. Quando allenavo il Tra-stevere facevo avanti indietro da Amatrice per Roma quasi tutti i giorni, ma credimi,non mi è mai pesato. L'entusiasmo misto all'adrenalina mi accompagnavano semprein ogni viaggio sulla Salaria. Penso ogni momento ai miei ragazzi, ma sono tranquilloperchè sono in buone mani. Li allena con ottimi risultati il mio secondo, Aldo Gardini. Liseguo con il cuore, posso fare questo adesso. Perchè non ho ancora trovato il tempoper asssitere dal vivo ad un loro incontro di campionato. 

essere il sindacodi una piccolacitta

,e

,come

allenare unasquadra di calcio.devi essere unleader

cover#cover

"Il primo liceo a riaprire, avrà l'indirizzo scientifico­sportivo"

13 | Marzo 2017 | Sport Club

In questi sei mesi, il mondo dello sport ti è stato vicino?

I tifosi sono stati meravigliosi. I gruppi Ultrà da ogni parte d'Italia hanno fatto di tuttoper raccogliere fondi e starci vicini. Tornei, aste, raccolte benefiche: hanno inventatoogni cosa per devolvere dei fondi alla nostra causa. Sono stato spesso in Curva convari gruppi e tra breve andrò fino a Bergamo con i ragazzi della Dea Bendata. Voglioringraziarli di persona, uno ad uno. Molti sportivi professionisti hanno mostrato con ifatti il loro affetto. L'ultimo è stato Roberto Baggio con la visita a sorpresa il giorno deisuoi 50 anni. Dal "Palazzo" è ancora presto per fare un analisi. Abbiamo un rapportodiretto e stiamo studiando molti progetti. Diciamo che stiamo aspettando con ansiauna risposta alle nostre richieste. Sono fiducioso.Lo sport di base è riuscito a ripartire ad Amatrice?

Pian pianino stiamo ricominciando. Il calcio partecipa regolarmente al campionato diTerza Categoria, giocando a Barbano a mezz'ora di macchina da casa. Però debbonostare tranquilli perchè il campo da gioco ad Amatrice nessuno l'ha toccato e saràancora più bello di prima. Essendo perennemente bloccato in ufficio, ancora non sonoriuscito a fare il tifoso e sostenerli la domenica. Ci sarà occasione. Le altre disciplinericominceranno con la primavera con la riapertura del Palazzetto dello Sport il prossimo

1 marzo. Da centro di prima accoglienza riuscirà a tornare un edificio dove si potràpraticare sport. E' un altro segnale di ritorno alla normalità. Puntiamo ad un'estatesportiva che possa essere speciale per i nostri ragazzi sia per le attività indoor che out-door.E' di queste ore l'esonero del tuo collega Ranieri. Tu, saresti rimasto anche

dopo i successi?

Assolutamente no. Il giorno del trionfo con il Leicester avrei salutato tutti e sareitornato felicemente in Italia. Avrei lasciato in Inghilterra un bellissimo ricordo di unvincente che ha portato nella cittadina inglese il più grande trionfo di sempre. Ora,suo malgrado, con questo esonero resterà qualche piccola macchia alla sua grandeimpresa. Sinceramente non farò come Ranieri. Come politico, quando sarò riuscito afare tutto il possibile immaginabile per la mia Amatrice, sarà il giorno migliore per la-sciare la poltrona di Sindaco. Amo troppo la mia Terra ed il mio sogno è quello chevenga ricordato per sempre come il Sindaco che fatto del bene a questa gente. Vivoogni giorno con la speranza che deve diventare assolutamente realtà...Amatrice risor-gerà.

i tifosi sono statimeravigliosi...tornei, aste:hanno inventatoogni cosa perdevolvere deifondi allanostra causa

rugby#rugby

Dopo la bella prova in Inghilterra gli Azzurri affronteranno i francesi allo Stadio Olimpico di Roma

14 | Marzo 2017 | Sport Club

di Antonio Pellegrino ­ Foto Luca d’Ambrosio

a vita non consiste nel tro-vare se stesso. La vita con-siste nel creare te stesso”.George Bernard Shaw è sta-to uno scrittore che ha vintoil Premio Nobel per la lette-ratura nel 1925. Il partico-

lare che interessa – non in assoluto, ma inquesto contesto – è la sua origine: irlandese.Creare, Inventare, Cambiare. Sono tre paroleche fanno capo alla stessa medaglia coniatain Irlanda in cui viene raffigurato il volto diConor O’Shea, irlandese doc. Tra il dire e ilfare, come suggerisce la saggezza popolare,c’è di mezzo il mare. Ma se al dire fa seguitoil fare… allora diventa tutto molto interessan-

te. Riempirsi la bocca di belle parole non è nelmodus operandi del CT dell’Italrugby: il suopensiero è il frutto del lavoro svolto in costan-te sinergia con lo staff e la squadra al comple-to. Quando si parla di un cammino lungo edifficile, ma percorribile, che porta al cam-biamento della Nazionale Italiana di Rugby,due sono le tappe che vanno assolutamentesottolineate in questi primi passi mossi insie-me: Firenze e Twickenham. Allo Stadio Fran-chi, nella serata uggiosa del 19 novembre2016, battere il Sudafrica ha significato chele basi sono buone. C’è da lavorare, è fuoridubbio. Ma superare una squadra storica nelmondo della palla ovale… ha sempre un valoreimportante. A Twickenham, nel tempio del

rugby, dinanzi a coloro che hanno inventatoquesto sport, lo staff azzurro mette in costan-temente in crisi l’Inghilterra con una tatticapienamente conforme al regolamento ma cheha fatto riflettere, se non fare più di un passoindietro, tutti coloro che mettevano in dubbiola partecipazione dell’Italia al 6 Nazioni (e chea cui non farebbe male un ripasso sulla rego-lamentazione del Torneo). Non è andato inscena “The Italian job” sdoganato a più ripre-se, ma qualcosa di nuovo che ha fatto parlaredegli Azzurri in tutto il mondo.La saggezza popolare, sempre in prima lineacome un pilone navigato, suggerisce che dueindizi fanno una prova. La speranza è che, ov-viamente, “vox populi vox dei” sia la frase piùcalzante. Nell’attesa di avere un riscontro neifatti, l’Italia si appresta ad affrontare le ultimedue partite del torneo contro Francia e Scozia.La sfida ai cugini d’oltralpe, in calendario alloStadio Olimpico di Roma sabato 11 marzo alle14.30, ha sempre il suo fascino particolare. IlTrofeo Garibaldi, di concerto ai punti messiin palio per la classifica del torneo, hanno unagrande importanza. Al di fuori del campo digioco, negli occhi, nel cuore e nella testa deitifosi azzurri la parola da usare è una: #soste-niamoli.

#sosteniamoliitalia-francia

L,,

18 | Marzo 2017 | Sport Club

di Marta Angelucci

Ancora frizzantini per il San Valentino appena passato, proponiamo per l’8 Marzo (maschietti, non siamai che vi vengano idee romantiche per la Festa delle Donne!) un excursus di dichiarazioni di matrimonio

in campo sportivo. E quando diciamo in campo, lo intendiamo letteralmente!

people#people

iventato quasiuna moda ne-gli Stati Uniti,a cui è statodato il nome di

“The Proposal”, la proposta dimatrimonio a margine di unevento sportivo ha colpito atletidi ogni categoria ed età.Una delle più ricordate è sicu-ramente quella di Daniel Koh edAmy Shennet: due anni dopol’attentato del 2013 avvenutodurante la celebre maratona di Boston, i duecorridori, alla linea d’arrivo, si sono dichiarati ilproprio amore davanti a centinaia di persone.Daniel Koh, infatti, ha chiesto alla fidanzata lamano, inginocchiandosi al traguardo e porgen-dole l’anello e una medaglia. Un avvenimentorasserenante ed ottimistico, che fece da contra-sto alla memoria ancora fresca dei morti e deiferiti dell’Aprile di due anni prima. I due atleti

non sono però stati gli unici ad utilizzare la ma-ratona di Boston come sfondo alla Proposta: nu-merosissime sono infatti le coppie ad aver cele-brato la propria unione al termine della corsa.A Settembre del 2014, fece scalpore un’altra pro-posta, stavolta in ambito tennistico: la celebreex tennista Martina Navrátilová chiese la manoalla fidanzata storica Julia Lemigova, MissUnione Sovietica 1990. Trentatre anni dopo es-

sere diventata bisessuale, la tennista ha fatto laProposta durante l’US Open, quarto e ultimodei tornei del Grande Slam, sugli spalti dell’Ar-thur Ashe Stadium, durante la semifinale persada Djokovic contro Nishikori. Le due si sonosposate il 15 Dicembre dello stesso anno, e hannocontinuato a vivere a Miami, insieme alle duefiglie dell’ex reginetta di bellezza russa.Nel 2015 invece, in ambito calcistico, il calciatore

Dthe p

ropo

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20 | Marzo 2017 | Sport Club

people#people

russo Ivan Novoseltsev, ha rischiato la pubblicaumiliazione davanti a centinaia di fan all’Olimp-2 Stadium a Rostov. Il giocatore, ora nel FC ZenitSaint Petersburg, ma ai tempi ancora nel FC Ro-stov, chiese la mano alla fidanzata KaterinaKeyru dopo la vittoria contro il Tor-pedo Moscow. La ragazza, gioca-trice di basket, accettò regalandogliuna vittoria ben più schiacciante eduratura.Il giorno di San Valentino del 2012,durante un meeting di nuoto inMissouri, l'olimpionico statuni-tense Matt Grevers dopo aver vintouna gara fece salire sul podio la fi-danzata e compagna di nazionaleAnnie Chandler e si mise in ginoc-chio per chiederle la mano. Leistessa gli aveva messo la medagliaal collo, per poi ricevere l’anello aldito pochi istanti dopo, nella piùcompleta sorpresa ed emozione.Durante lo stesso anno, il cestistaDominic James chiese la mano allaragazza, Angela Phillips, durantel’All Star Game di basket a Biella, in Piemonte.La fotomodella statunitense accettò, baciandolodi fronte alla platea. In diretta tv, invece, durantela messa in onda su Sky Sport della rubrica cal-cistica Euro Calcio Show, l’ex calciatore brasi-liano Leonardo ha fatto la proposta ad un’im-barazzatissima Anna Billò, conduttrice dellostesso programma. Dopo uno spontaneo “oh,per carità”, uscitole di getto, la giornalista ha ac-cettato, invocando poi la pubblicità per ripren-

dersi dall’emozione e dalla sorpresa.Riguardo alle Olimpiadi di Rio, sono fioccateproposte in ogni ambito sportivo: Isadora Ce-rullo, giocatrice della squadra brasiliana dirugby, ha ricevuto la proposta di matrimonio

dalla fidanzata Marjorie Enya immediatamentedopo la premiazione della finale di Rugby a 7femminile. A BBC Sport, nel commentare quelmagico momento, Marjorie Enya ha dichiarato:“Appena ho saputo che era nella squadra hopensato che avrei dovuto rendere speciale questoevento. É l’amore della mia vita. I giochi olimpicipossono sembrare una chiusura, ma per me sonol’inizio di una nuova vita con qualcuno. Volevomostrare a tutti che l’amore vince”. Ma la pro-

posta che rimarrà più impressa delle ultimeOlimpiadi è quella del vincitore del bronzo a Rionel tuffo sincronizzato da tre metri, Qin Kai: im-mediatamente dopo la finale del trampolino datre metri femminile, ha avvicinato la tuffatrice

He Zi, vincitrice dell’argento ed ap-pena scesa dal podio. In un tripu-dio di applausi e grida di giubilo,si è inginocchiato porgendolel’anello, e ricevendo un si fra le la-crime della tuffatrice cinese.Per ultimo, citiamo una propostaun po’ fuori dalle righe (tanto perribadire che, anche se con le mi-gliori intenzioni, non tutto va se-condo i piani): sempre in ambitosportivo, ma fra due innamorati aldi fuori della celebrità, troviamouna coppia che ha avuto il suo mo-mento durante la Kiss Cam allaPhilips Arena, nella partita AtlantaHawks contro Philadelphia 76ers.Il ragazzo, approfittando dell’es-sere inquadrato di fronte a tutto lostadio, bacia la fidanzata, inginoc-

chiandosi nel porgerle l’anello. Un altro tifoso,decisamente agitato di fronte al momento, glilancia una vigorosa pacca sulla spalla, in segnodi solidarietà: peccato che il colpo troppo fortefa perdere l’equilibrio al ragazzo, che fa caderefra gli spalti l’anello. La folla intera lo aiuta acercarlo, mentre la ragazza spinge via il respon-sabile della vicenda, emozionata e frustrata in-sieme. Non tutte le proposte vanno a buon fine!

Dottore, ci parli di lei e di come è

nato lo Studio di Odontoiatria Oli-

stica del Dott. Daniele Puzzilli.

Lo studio nasce quindici anni fa, con la fermaintenzione di sviluppare un nuovo approccio allacura del paziente odontoiatrico, non più limitatoall'eliminazione del sintomo che il paziente pre-senta quando viene in visita, ma finalizzato al-l'individuazione e all'eliminazione della suacausa. Questo metodo prevede una valutazionecompleta dell'individuo, nella quale non vienetralasciato alcun aspetto del suo stato fisico. Che tipo di realtà è oggi il vostro studio?

Offriamo un’equipe di specialisti nel campoodontoiatrico e olistico, che grazie ad un'eccel-

lente preparazione e all'utilizzo di tecnologie al-l'avanguardia, opera con uno spirito di squadrache permette di offrire un servizio completo, cheunisce la conoscenza odontoiatrica a quella oli-stica. Ora aprirete un nuovo studio. Manterrà

l’identità del precedente?

L’impronta sarà certamente la medesima. Loscopo del nuovo studio è quello di avvicinarciall'utenza di Roma Nord, dal momento che lostudio dell'Eur non facilita chi proviene da que-sta zona della città. Vorremmo proporre unastruttura speculare allo studio esistente, man-tenendo la stessa equipe e portando avanti lastessa filosofia di trattamento odontoiatrico as-sociato a terapie olistiche. Quali sono le tecniche all’avanguardia in

cui siete specializzati?

Quella che sicuramente si distingue è l'invisalign,una terapia ortodontica ame-ricana che prevede l'utilizzodi mascherine trasparenti perriallineare i denti. Sotituiscea tutti gli effetti il classico ap-parecchio fisso e grazie all'im-pronta 3d che viene effettuatacon uno scanner intraorale sievita di utilizzare le fastidiosepaste tradizionali. Un’altratecnica che ha avuto un ot-timo riscontro in campo este-tico e cosmetico dentale èl’utilizzo di faccette in ceramica individualizzate.Consiste nel rivestimento della parte esterna deldente con delle microfacette in ceramica chepermettono di utilizzare la forma ed il coloreche si più desidera. Sempre finalizzato al mi-glioramento del sorriso è lo sbiancamento lasereffettuato con una tecnica che, a differenza delletante presenti in questo ambito, non è affattoinvasiva e non comporta alcun fastidio di sensi-

bilizzazione al caldo o al freddocome spesso succede. Infine, perquanto riguarda l' ambito im-plantologico, disponiamo del si-stema radiografico Cone beam,che ci permette di effettuare im-pianti a carico immediato con lamassima sicurezza così da per-mettere al paziente di ottenerenella stessa seduta il provvisorio

e l'impianto inserito. Quali consigli e quali trattamenti sono

pensati per uno sportivo?

Mi sono sempre dedicato alla cura degli sportiviin ambito odontoiatrico, tanto che il progettodello studio nasce proprio dal desiderio e dal-l’esigenza di poter trattare l’atleta professionistao amatoriale, mettendogli a disposizioneun’equipe specializzata in assetto posturale equindi formata da: un posturologo, un posturo-logo plantare, un osteopata e un posturologoodontoiatra. Attraverso l’iter diagnostico al qualeè sottoposto l’atleta è possibile proporre un per-corso terapeutico finalizzato all’ottimizzazionedella performance e della prevenzione di infor-tuni. Una grande innovazione è rappresentatadal bite sportivo, uno strumento di migliora-mento della performance atletica che permettela correzione dell'assetto dentale, quello man-

dibolare e conseguentemente l’assetto posturale.Si tratta di un ausilio rivoluzionario in ambitosportivo ed il suo utilizzo è già ampiamente dif-fuso tra gli atleti delle più note discipline spor-tive, dal calcio, al tennis, al rugby, all’atleticaleggera. Un altro trattamento che offriamo, digrande successo tra gli atleti, è l'elettromedicaleRSQ1 che, utilizzato in combinazione ad esercizifisici, permette un recupero accelerato delle pro-blematiche muscolo-scheletriche, una tonifica-zione ed un rafforzamento muscolare in tempimolto brevi.

21 | Marzo 2017 | Sport Club

odontoiatria

odontoiatriaolisticaL'avanguardia del settore odontoiatrico

Studio di Odontoiatria OlisticaDott. Daniele PuzzilliVia dell'Umanesimo, 199Largo Maresciallo Diaz, 13T. 06.5925129www.olisticsmile.com

atletica

l,’atletica impari

22 | Marzo 2017 | Sport Club

dal nuoto

gelindo bordin

di Giuliano Giulianini ­ Foto: Daniele Grassowww.danielegrasso.com

Il campione olimpico di Seul'88 ha partecipato allapresentazione delleCircoliadi 2017,raccontandoci qualchericordo trionfale eproponendo una formula perriportare l'atletica leggeraitaliana ai fasti degli anni '80.

elindo Bordin è il primo ita-liano ad aver vinto la mara-tona olimpica. Successe aSeul nel 1988, dove vinse lagara più prestigiosa inun'edizione poco soddisfa-cente per l'Italia. Potrebbe

atteggiarsi ad eroe e invece è il prototipo del cam-pione umile, disponibile, saggio e prodigo di con-sigli per i giovani. Lo abbiamo incontrato allapresentazioni delle Circoliadi, la competizionemultidisciplinare tra circoli sportivi della capi-tale. Oggi Gelindo lavora nel campo dello sportcome manager della Diadora. Nel suo saluto alpubblico ha portato ad esempio la figura di Do-rando Pietri, mettendo in secondo piano i suoitrionfi. Perciò ne parliamo noi.

Il mio ricordo del momento della vittoriadi Seul sei tu che arrivi al traguardo conun'energia incredibile, che non ho più ri-visto in un maratoneta alle olimpiadi...Sembrava... (ride, ndr.)... e subito dopo quel bellissimo gesto delbacio alla pista. Quali sono i tuoi ricordi?

G

23 | Marzo 2017 | Sport Club

Ricordo tre momenti importanti di quella gara. Ilprimo, quando i due atleti africani, Salah e Wa-kiihuri, mi hanno staccato a quattro chilometridalla fine. Stavo rivivendo il film di Roma '87 (imondiali di atletica leggera, ndr.) dove arrivaiterzo dietro a loro due. È stato un momento dif-ficile. Però sono riuscito a rimanere attaccato allagara. Stavamo andando forte e mi sentivo ancorabene. Poi ho avuto la fortuna di vivere il secondomomento bello: quando ho ripreso prima Wakii-huri poi Salah e sono tornato in testa alla mani-festazione. Infine l'ultimo giro di pista. Il tunnel:passare dal boato della folla della strada a un si-lenzio enorme, poi il boato dello stadio; è il mo-mento più emozionante. Gli ultimi 350 metrisono stati meravigliosi. Il bacio alla pista è statoun segnale per ringraziare quelli che mi sono stativicino, la buona sorte e tutti quelli che hanno la-vorato con me. È stato un gesto spontaneo, nonricercato: in quel momento mi è venuto così.Durante il tuo intervento alla presenta-zione delle Circoliadi hai fatto riferimentoa Dorando Pietri, il vincitore della mara-tona di Londra 1908, cui fu tolto il titoloperché aiutato negli ultimi metri. Unomaggio che hai fatto altre volte. C'è qual-cosa che ti lega particolarmente a questopersonaggio?Intanto il nome, siamo entrambi dei gerundi:Dorando e Gelindo. Poi la distanza 1908-1988:ricorrenze della sorte. Nella storia della mara-tona, Dorando, secondo me, è stato uno che hacambiato gli elementi. Non voglio dire che siastato il primo maratoneta moderno, perché an-cora si correva molto piano e non c'era l'attrezza-tura; però è quello che ha cambiato un po' le cose.È diventato professionista, quindi ha cambiato ilmodo di intendere lo sport di quel tempo. AbebeBikila è stata l'altra grande figura che ha fatto faredei passi enormi a questa distanza: con la vittoriadelle Olimpiadi di Roma, scalzo, e soprattutto conqualla di Tokio (1964, ndr.) correndo in 2 ore e12 minuti ha stravolto ciò che era la maratona aquei tempi. Sono due persone che hanno segnatodei paletti e fatto la storia della maratona: cam-biamenti importanti per la distanza.Bikila è passato alla storia per aver vintoscalzo la corsa di Roma, ma anche per

aver poi vinto a Tokio calzando dellescarpe sportive. Rappresenta dunque sial'atleta "puro" che quello moderno, aiu-tato dalla tecnologia. Tu sei manager diun'azienda che produce abbigliamento eaccessori per lo sport; diresti che c'è uncontrasto tra il prima e il dopo, o è l'evo-luzione, l'industria che "aiuta" lo sport?Sicuramente in questo momento l'industria aiutalo sport. Sono cambiati i terreni. Bikila ai tempisi allenava su sterrati, sull'erba, quindi c'era lapossibilità di correre scalzi. Arrivando qui ha tro-vato il pavé di Roma ma aveva comunque una di-versa struttura dei piedi. Oggi sarebbe difficile:anche tutti gli atleti africani utilizzano delle cal-zature, perché gli impatti sono diversi correndosu superfici molto più dure. Inoltre, il mondoamatoriale è fatto di persone che si avvicinanoallo sport in non giovanissima età, per cui non

hanno la struttura muscolare e ossea pre-formataper correre scalzi. Non camminiamo più scalzi,quindi il nostro corpo si è adattato; e l'industriafa dei prodotti che si adattano al momento del-l'evoluzione dell'uomo.Quando in un circolo incontri degli spor-tivi, e magari scambiate idee su tempi o al-lenamenti, che cosa pensi di dare loro, eche cosa ne ricevi?Quando ero giovane l'incontro con il campioneera fondamentale, perché lo scambio di espe-rienze fa crescere molto. Questo manca allo sportdi oggi. Noi tutti, campioni della maratona di al-lora, ma anche di altre distanze, vivevamo prati-camente insieme. Non solo tra italiani, ma anchecon gli stranieri. Ci scambiavamo esperienze.Questo ti fa crescere, ti fa capire che l'asticella, illimite che ti sei posto non è quello, ma è moltopiù alto. L'incontro tra campioni e amatori è undare e avere. A me da l'entusiasmo di avere an-cora dei tifosi, della gente che ha gioito con me inquei momenti. Mi da la consepevolezza di averportato un po' di gioia. Nella vita non è facile por-tare gioia alla gente. A loro cerco di svelare qual-che piccolo segreto che poi segreto non è; masoprattutto cerco di far capire che quando si iniziaa fare sport, non da giovanissimi, ci vuole ri-spetto: lo sport fa bene, ci da salute, ma bisognarispettarlo perché comunque si va a mettere incrisi il proprio fisico. Bisogna lasciare da partel'agonismo: ci deve essere, la competizione c'èsempre, ma non dev'essere mai esasperata, nécon se stessi né con gli altri.Si può dire che la maratona, disciplina incui non primeggiamo dai tempi di Baldiniad Atene, è la metafora del nostro paeseche forse non ha più voglia di faticare?Secondo me non è un paese che non ha voglia difaticare. È un paese che fatica a comunicare con igiovani. Le generazioni sono cambiate. Quandoio ero piccolo le generazioni cambiavano ognivent'anni, adesso cambiano ogni cinque anni. Lacomunicazione è più veloce, usa sistemi diversi:bisogna ringiovanirsi molto. Bisogna fare tesorodell'esperienza fatta dalla Federnuoto, che è riu-scita a far affermare una specialità difficilissima,molto più dell'atletica leggera. Noi facevamo unosport duro, di impegno fisico, però durante l'al-lenamento stavamo in mezzo alla gente. Pur-troppo in piscina si è soli, con sotto una strisciablu da guardare, e la noia può prendere il soprav-vento. Però la Federnuoto riesce a tirar su i gio-vani, a competere sia con gli uomini che con ledonne, perché si è adattata ai tempi che sonocambiati. Le famiglie portano i ragazzini in pi-scina perché nel pomeriggio è il posto più co-modo dove lasciarli, e così crescono i campioni.Questo è un grande esempio. L'Italia non ha unpopolo che non ha voglia di faticare: siamo moltovicini all'Africa, più di quanto pensiamo. Ab-biamo tutte le caratteristiche per tornare a faregrandi cose, anche in atletica leggera. Bisognacambiare il modo di fare promozione e tornare inperiferia a fare ricerca e parlare ai giovani in ma-niera diversa. Bisogna cambiare linguaggio, altri-menti non ci capiscono.

curiosita,

#curiosità

di Marta Angelucci

l Ponte della Musica (intitolato a Armando Trovajoli nel 2013, dueanni dopo la sua inaugurazione) è il moderno ponte di gusto contem-poraneo che collega il lungotevere Flaminio con quello Cadorna, so-speso fra luoghi di interesse quali il MAXXI, l’Auditorium Parco dellaMusica, il Teatro Olimpico e il Foro Italico.Passeggiando a mezz’aria sul Tevere, ci si rende conto di quanto losport sia ovunque: canottieri che vogano sull’acqua, come fossero li-

bellule, campi da calcio e da tennis visibili in lontananza, il piano sottostanteal ponte completamente adibito allo skate e al parkour. Un ottimo spazioper allenarsi, in mezzo alla voragine urbana romana: c’è qualcuno che hapensato di inserire questo bellissimo spazio nel proprio programma di alle-namenti all’aria aperta; Fabio Inka di Impacto Training.Da cosa nasce quest'idea? E da dove? Da una palestra specifica, da ungruppo?Si chiama Impacto Training, che è oggi una realtà conosciuta nel territorionazionale, ma quando ho iniziato noveanni fa le cose erano piuttosto differenti.Posso dire di essere stato uno dei primiin Italia ad applicare il metodo HIIT(High Intensity Interval Training) e ilFunctional Training nel fitness, e sicura-mente il primo e l’unico a offrire ai mieiallievi, nella mia città, un’alternativa allepalestre con una media di 5 lezioni algiorno rigorosamente all’aria apertaanche in inverno. Facciamo ben 43 corsia settimana, 365 giorni l’anno.E’ nato da una mia idea che unisce ilbackground come atleta professionista,le conoscenze acquisite nel corso delledue carriere universitarie e delle nume-rose certificazioni ottenute in questianni. È frutto anche delle mie esperienzesul campo come coach di atleti di alto li-vello (ad es. Potito Starace) e come Fit-ness Manager nella prima palestra diMadonna in Messico, a cui attualmentesto aggiungendo una terza carriera uni-versitaria in Scienze della Nutrizione.Tutto questo, condito con l’amore per losport e per la natura trasmessi da mia madre e da mio padre (che ora lavoraal mio fianco nelle lezioni nei parchi e nei luoghi storici di Roma), ha datovita a Impacto Training.Come mai proprio il Ponte della Musica?Una domenica, di tre anni fa, visto che la sera precedente aveva piovuto e ilparco era allagato, io e mio padre decidemmo di spostare la consueta le-zione, che di solito tenevamo a Villa Ada, su un ponte pedonale sul fiumeTevere, il Ponte della Musica. Da quel giorno ci venne un'altra idea: perché

correndo

della m

IImpacto Training: allenamenti urbani all’aria aperta.

sul ponte

musicalimitarsi ai parchi? La città offre altri spazi molto suggestivi per allenarsi.Nacque così Impacto in the City: un vero e proprio flashmob del fitness, unalezione itinerante nei luoghi storici di Roma. Il primo fu un successo. Quasi300 persone a fare ginnastica tra Piazza del Popolo, il Pincio e via del Corso.Dopo quello ne abbiamo organizzati altri 7 in due anni con un numero sem-pre crescente di partecipanti, passando dal Colosseo, al Circo Massimo, alGianicolo, fino ad arrivare all’ultimo in cui abbiamo fatto tre lezioni in trecittà differenti nello stesso giorno: Firenze, Napoli e il gran finale con 400persone proprio sul Ponte della Musica.Quanto sono lunghi gli allenamenti e su cosa vertono esattamente?La lezione dura un’ora e si può adattare a diversi livelli di allenamento: nondevi essere già allenato per iniziare, scegli tu il tuo ritmo in base al tuo livellodi partenza.È un allenamento HIIT, basato sulla mia seconda tesi di laurea che è diven-tato anche un libro e una trasmissione su Fox Sports. È rapido, efficace, di-vertente e diversificato: ogni allenamento è differente dall’altro e bastano

poche lezioni per vedere e percepire iprimi miglioramenti.Generalmente quanti partecipanti cisono?Dipende dai periodi dell’anno. Io e il miostaff (quattro trainer) facciamo lezioneanche se c’è solo un partecipante. A pri-mavera arriviamo anche ad oltre 40 per-sone per lezione.E' possibile aggregarsi sul momento, coltidall'entusiasmo, o bisogna iscriversi inmaniera particolare?Sei libero di fare ciò che preferisci. Puoiaggregarti all’ultimo momento, prenotartionline o via Whatsapp. Una cosa è certa:noi ci siamo sempre, tutti i giorni del-l’anno.Siete accompagnati dalla musica?Generalmente no, per scelta. Ai miei al-lievi piace molto l’idea di una proposta diallenamento dove la connessione con lanatura, con le proprie sensazioni e con lealtre persone non è coperta dalla musicaassordante. Tuttavia capita che in alcunimomenti della lezione (per es. nello stret-

ching) ci sia la musica.Ogni quando sono gli allenamenti e a che ora?Come dicevo, le lezioni sono tutti i giorni, 365 giorni l’anno, dalle 7 di mat-tina alle 21.00 . Si possono trovare facilmente i miei orari sul mio sito, o sututti i social network, dove siamo particolarmente attivi. Oppure se ti capitadi fare una passeggiata sul Ponte tra le 19 e le 21.00 noi siamo li dal lunedìal venerdì e siamo pronti a spiegare tutto a voce e lasciare un volantino car-taceo.

motori#motori

26 | Marzo 2017 | Sport Club

semafo

oha, Qatar, 23 marzo. Con leprove libere del giovedì sulcircuito di Losail partirà uf-ficialmente la stagione 2017della MotoGP. Dopo l'anar-chia del mondiale 2016, che

ha visto 9 diversi piloti vincere almeno unodei 18 gran premi, quest'anno si annuncia ilprimo di una nuova era. Se è vero che il cam-

pione del mondo 2016 è stato comunque MarcMarquez, che da quando è salito sulla sella diuna motogp ha vinto 3 mondiali su 4, non vadimenticato che, fino al gran premio d'Olandadello scorso hanno, solo quattro piloti eranoriusciti a vincere gare del mondiale nei pre-cedenti cinque anni: Lorenzo, Pedrosa, Rossie lo stesso Marquez. Nel 2016, complici ca-dute, rotture, pioggia e gomme non perfetta-

mente a punto, sul gradino più alto del podiosono saliti anche: Iannone e Dovizioso, inter-rompendo un digiuno di vittorie Ducati chedurava dal 2010; la rivelazione Viñales su Su-zuki, casa che non vinceva invece dal 2007;l'australiano Miller, il primo a interrompereil dominio dei quattro moschettieri il 26 giu-gno ad Assen; e l'inglese Crutchlow, che hacompiuto l'impresa addirittura due volte, in

D

motogp

Repubblica Ceca e Australia. Non sono però il meteo e il fato ad aver cam-biato quest'anno le carte in tavola, bensì duegiocatori: Jorge Lorenzo e Maverick Viñales.Il primo ha lasciato la Yamaha dopo 9 anni,43 gare e 3 mondiali vinti. Con una mossa asorpresa è passato in Ducati: un cambiamentoradicale, ben simboleggiato dal colore di

fondo: come ha detto Lorenzo stesso, passareda un team giapponese e blu (moto, tute, box,le magliette dei tecnici) a uno romagnolo erosso è qualcosa di più di un cambio d'abito.La Ducati è squadra piccola, familiare in con-fronto ai colossi Honda e Yamaha. Qualcunotemeva freddezza degli italiani nei confrontidel maiorchino, che non brilla per simpatia eda qualche anno rivaleggia non senza pole-miche con il re della Romagna a due ruote:Valentino Rossi. Invece, appena messo piedenella fabbrica-tempio di Borgo Panigale, Lo-renzo è stato accolto come un nipote a Natalea casa dei nonni. Non ha però un compito fa-cile: si ritrova tra le gambe la moto più velocema meno agile tra quelle che possono vincere.L'altro jolly è Maverick Viñales. Finché ha ca-valcato una Suzuki, ottima moto ma non uncrack, era visto come un giovane di belle spe-ranze, il primo dei secondi: bravo ma da ve-rificare alla prova del nove. Appena passatoin Yamaha, la prima pretendente al titolo

oro verde!Parte dal deserto il mondiale 2017. Favorito Marquez.Lorenzo pare attardato con la nuova Ducati. Rossi cerca ladecima, ma dalle brume invernali è spuntato un nuovopretendente, il suo compagno di squadra Maverick Viñales.

27 | Marzo 2017 | Sport Club

di Giuliano Giulianini Foto: Ducati Team, Yamaha Factory Racing.

In alto Maverick Viñales, a sinistra e in basso,Andrea Dovizioso.

28 | Marzo 2017 | Sport Club

Honda e, secondo gli esperti, la moto miglioreda un paio d'anni, non ha lasciato dubbi: do-minio assoluto delle prove libere invernali.Una sequela di migliori tempi e giri veloci,occasionalmente avvicinato dagli altri. Po-trebbe insomma essere spuntato un altroMarquez: giovane, spagnolo, veloce, famelico.Non una buona notizia per Valentino Rossiche se lo ritrova compagno di squadra: ilprimo rivale da sconfiggere per chi di me-stiere fa il pilota di moto da corsa.Per cercare di aumentare lo spettacolo e li-vellare i valori la MotoGP funziona così:gomme, centraline elettroniche e sessioni diprova sono uguali per tutti; le gomme dispo-nibili per ogni gara sono contate; i motorisono in numero contingentato e sigillati a ini-zio stagione per impedire modifiche a ognigran premio. Il tutto per abbassare i costi digestione e sfavorire le scuderie ufficiali (es-senzialmente le giapponesi Yamaha e Honda)

che possono investire budget faraonici. Lacosa ha funzionato lo scorso anno: non solosono tornate alla vittoria squadre ufficiali

come Ducati e Suzuki, ma persino i privati diEstrella Galicia e il team di Lucio Cecchinello(entrambi con moto Honda). Le gomme perle motogp sono come le scarpe per i velocisti:se sono perfette la moto scarica a terra tuttala potenza, altrimenti stenta: scoda, saltella,gira larga in curva... insomma perde tempo.Dall'anno scorso c'è la monomarca Michelin,e non sono mancati i problemi. Complice ilcontingentamento delle prove, le prime garedell'anno sono servite da test, con problemivari alle soglie del ridicolo. In alcuni casi sisono viste gomme andare letteralmente apezzi, e per prevenire drammi in alcuni granpremi si è imposto il cambio gomme a metàgara, come per le auto. Se a questo si aggiun-gono le gare bagnate dalla pioggia o condi-zionate dal freddo (che incide quasi come l'ac-qua sulle prestazioni delle gomme) si può direche la maggior parte delle sorprese al tra-guardo siano state dovute alle "calzature". Imotori sono ovviamente il cuore di tutto, maessendo "congelati" a inizio mondiale, se qual-cuno sbaglia qualcosa si porta il difetto al-meno fino a metà stagione, quando agli inge-gneri dei team è concesso uno step di

sviluppo. È successo l'anno scorso alla Hondaufficiale, il cui primo motore non era all'al-tezza delle rivali Yamaha e Ducati; handicapcomunque compensato dalle piogge, dai di-fetti delle gomme, dalla sorte e dall'enormebravura di Marc Marquez, che ha tenuto lamoto a galla per poi dilagare nella secondaparte della stagione quando anche il motoreè migliorato.Dalla fine del mondiale 2016, in autunno, lemoto sono cambiate in tutto ciò che competeai team: carene, motori, telai sono diversi e ipiloti hanno avuto a disposizione solo una de-cina di giorni di prove programmate per fa-miliarizzare con essi. Questo favorisce chi nonha cambiato squadra; altri, come Lorenzo eViñales hanno dovuto reimparare a guidare.Le prove invernali nei circuiti di Sepang (Ma-lesia), Valencia e Phillip Island (Australia)hanno stabilito che Maverick Viñales è natoper guidare la Yamaha M1 e che Lorenzo do-vrà al contrario lavorare sodo per domare ilcavallo rosso che gli hanno dato. La Ducati, ènoto, ha il motore più portentoso del lotto,ma quando nei circuiti le curve sono più lun-ghe dei rettilinei, il suo telaio relativamenterigido paga dazio. Per ora va meglio al com-pagno di squadra Andrea Dovizioso, che co-nosce la moto da anni ed è parso entusiastadopo le prime prove. Honda sembra comin-ciare come l'anno scorso: sulla carta ne ha(poco) meno della Yamaha ma le sentenze leda soltanto la pista, con la sua combinazionedi strategia, pistoni e cabala. Nell'ultimo test pre mondiale in Australia Vi-ñales ha dato tre decimi al campione delmondo (che in motogp è molto) e soprattuttoquasi un secondo a Valentino Rossi che ha lastessa moto. Per la verità in Malesia a finegennaio e a Valencia a novembre, pur primeg-giando sempre lo spagnolo, gli altri eranomolto vicini: Marquez e le Honda, la Ducatidi Dovizioso, e Rossi (a Sepang). Ma il fattoche Viñales abbia messo in riga tutti in treoccasioni, su piste diverse, con apparente fa-cilità, su una moto per lui nuova, al suo terzoanno in motogp, fa pensare che il trono mon-diale possa aver trovato un nuovo, serio pre-tendente.

motori#motori

Jorge Lorenzo

Valentino Rossi

Jorge Lorenzo

29 | Luglio/Agosto 2016 | Sport Club

alla sharing economy alla “social economy”: la

vendita di auto e servizi sbarca infatti su Fa-

cebook. Hurry! innovativa start up della mobilitàonline estende la sua presenza sulla famosa piatta-forma social con una vetrina interattiva (@Hur-

ryBot) dove è possibile acquistare prodotti e serviziautomotive.Con pochi click su Messenger, gli internauti, guidati

in chat da un assistente virtuale, possono scegliere la soluzione piùadatta e conveniente alle proprie esigenze,dalle opzioni pay per use al noleggio (di auto,suv, moto, minicar), dall’acquisto dell’usatoalle varie a offerte shopping presenti sul sito.Per Hurry!, società diventata il primo portaledi e-commerce dedicato al mondo della mobi-lità, non e’ l’unica novità: a due anni dalla par-tenza chiude infatti il 2016 con un volume

d’affari che raggiunge quota 42 milioni

di euro, in aumento del 135% sul 2015; e conperformance interessanti anche sugli altri seg-menti: +340% per le offerte più innova-

tive come Ricaricar, il servizio dedicato alle auto che “ricaricano” ichilometri come con la sim di un telefonino; otto milioni le persone

che hanno visitato il sito web a caccia di nuove offerte.Sono numeri che confermano la tendenza sempre più marcata di unnuovo modo di vivere l’automobile, dove  l’utilizzo, flessibile e

senza pensieri del veicolo, sostituisce la proprietà del mezzo,diventata in questi anni sempre piu’ onerosa e poco conveniente.Su the-hurry.com il cliente può trovare un veicolo nuovo a par-

tire da 4 euro al giorno. Una proposta che piace al pubblico. E’ un

mondo di giovani, per lo piu’ laureati, ma anche di manager di mezzaetà e donne, l’identikit del consumatore utente tracciato dai numeridella start up. Un pubblico che sceglie online e scarta l’acquisto

tradizionale per dirigersi sulle nuove forme di mobilità, e tra queste,in particolare, il noleggio a lungo termine o il pay per use dove i chilo-metri si ricaricano (e si pagano) a seconda delle proprie effettive esi-genze (offerta “Ricaricar”). Il fattore vincente è la formula “tutto

compreso”: il cliente infatti deve pensare solo alla benzina perchébollo, manutenzione ordinaria e straordinaria, assicurazione RCA con

copertura in caso di infortunio al conducenteed esonero da responsabilità per incendio,furto e danni al veicolo sono a carico della so-cieta’, che offre anche la possibilità del ri-

tiro dell’usato.

E che la formula abbia cambiato le abitudinidegli acquirenti, lo dimostrano anche gli altrinumeri del “boom” 2016: +180% per i con-tratti di noleggio a lungo termine; +96% pergli utenti registrati sulla piattaforma mentre leinterazioni sui social segnano un +172% in unanno; infine +37% per le vendite on-line di

veicoli usati che Hurry presenta con offerte fino al 15% inferiori

alle quotazioni di “Quattroruote”.Hurry!, start up al 100% italiana, opera in virtù di una partnership

strategica esclusiva con ALD Automotive Italia, leader mondialedel noleggio a lungo termine e della mobilità che è garanzia della qua-lità dei prodotti e dei servizi offerti. La societa’ ha sedi a Roma e Mi-

lano, mentre le piattaforme logistiche sonoad Aprilia, Roma (2), Milano (2), Crema, Brescia, Salerno e Agr

igento.

redazionale

e adesso

l'auto si acquistasu facebookHurry! sbarca sulla piattaforma social e cambia la geografia della mobilità.Fatturato record per la start up, partner di ALD Automotive, divenuta primo canale on lineper auto nuove

D

30 | Marzo 2017 | Sport Club

roma in bici#RomaInBici

scappo dalla citta,

Cicloturismo, un fenomeno increscita. Dalle ciclovieeuropee ai percorsi urbani,dal progetto di una ciclabiletirrenica alle evasionidomenicali bici + treno,aumenta la voglia di viaggiarepedalando.

di Giuliano Giulianini

Da www.eurovelo.com

in bicicleorse non tutti sanno che esistono delleautostrade per le biciclette. Il progettosi chiama Eurovelo, è patrocinato dal-l'Unione Europea e dalla FederazioneCiclistica Europea (ECF), e prevede 15ciclovie che attraversano il continente

da capo Nord a Atene, da Mosca a Lisbona, dal-l'Irlanda a Malta. Molte sono ancora sulla carta,come purtroppo gran parte delle tratte italianedelle Eurovelo 5 e 7. La prima è la "Via RomeoFrancigena": parte da Londra, passa da Francia,Belgio, Lussemburgo, Germania, Svizzera, attra-versa le alpi in Lobardia e, via Milano e Roma, fi-nisce in Puglia. La seconda, la "Sun Route” parteda Capo Nord, attraversa Norvegia, Svezia, Fin-landia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca,Austria, entra in Italia dal Trentino e, come l'au-tostrada del Sole, porta in Campania, Calabria,Sicilia, per puntare poi verso Malta. Che sianosolo disegnate, già progettate o effettivamenterealizzate, le ciclovie rispondono alla crescentevoglia, anche nel nostro paese, di turismo a pedali,tanto che si moltiplicano le agenzie di viaggi spe-cializzate, che offrono appoggio logistico, tecnicoe organizzativo. A Roma ci sono poi da considerare anche il turi-smo urbano e il grande bacino di ciclisti potenzialiche vivono in città e nei dintorni. Da una parte,soprattutto nella città storica, si moltiplicano i bi-ke rental che affittano biciclette a ore o a giornata,nei pressi di piste ciclabili, parchi e percorsi mo-numentali; dall'altra si assiste sempre più spessoa scene di comitive che caricano la bicicletta sulportabagagli dell'auto o sul treno e, soprattuttola domenica, si concedono una gita fuori porta,alla scoperta della campagna romana e dei borghidel Lazio.

Del fenomeno si sono accorte anche le istituzioni:le regioni Liguria, Lazio e Toscana, su iniziativadi quest'ultima, all'avanguardia in Italia nel set-tore del turismo sostenibile, hanno presentato alMinistro dei Trasporti il progetto per una ciclovianazionale che percorra ininterrottamente la costatirrenica da Ventimiglia a Roma, passando per leCinque Terre, la Versilia, l'Argentario e così via.Mille chilometri da allestire e cento milioni dieuro da trovare per finanziare l'opera. Vale la pe-na?

Una risposta ci arriva da Luigi Plos, che da qual-che anno ha fatto scoprire a centinaia di personei "Luoghi segreti a due passi da Roma" (nomedella sua fortunata pagina Facebook e di due gui-de ebook che ha pubblicato su Amazon). L’abbia-mo interpellato (di nuovo, vedi il numero di set-tembre 2015 di SportClub) perché dalle due gui-de, scritte in gran parte per escursionisti cammi-natori, Plos ha estratto alcuni itinerari ciclabilipubblicati nell’ebook "Sette luoghi segreti a duepassi da Roma da raggiungere in bici e in treno".Luigi, quali sono gli incanti e le sorprese

caratterizzano questi sette itinerari?

La Caldara di Palidoro è forse l’unico fenomenovulcanico di una certa rilevanza, vicino Roma,sconosciuto (praticamente) a tutti. Torre Fiora,appena fuori Roma, è un lembo della Toscana piùfascinosa. Alle Cascatelle di Sasso troviamo lamagia dei valloni alle spalle della costiera amal-fitana: cascate in sequenza e giochi d’acqua inmezzo alla fitta vegetazione. La Cascata del Coreseè un vero canyon alle porte di Roma: l’acqua spu-meggia fra le strettissime e profonde pareti roc-ciose come in altri canyon da me visitati, peròmolto più distanti dalla capitale (come quelli in

F

scappo dalla citta,

Val Roya, in Trentino, in Maiella, in Sardegna).La Mola di Galeria è un mondo di cascatelle, an-fratti e rovine che fanno tutt’uno con le roccedello stesso colore. La Solforata di Pomezia: lavisione del lago parzialmente arrossato, con ilsole alto nel cielo e dalla sommità della collinaprospiciente, è qualcosa di unico perlomeno, inItalia. L’Ipogeo di S.Pupa e i laghi della Merca-reccia sono immersi in un ambiente primordialee senza opere umane a perdita d’occhio.Tu descrivi brevi escursioni "fuori porta"

di una giornata, combinando treno e bici.

Quali sono le parti più piacevoli di queste

evasioni a due ruote?

Un po’ di tutto: vedersi con gli amici in stazione,chiacchierare in treno per definire i dettagli del-l’escursione, scendere dal treno con le bici e pren-dere il cappuccino al bar più vicino prima dellapedalata, tornare a casa senza pensare a guidare,

al traffico, al parcheggio e magari schiacciandoun pisolino stravaccati sui sedili. Tutto ciò è im-pareggiabile.Che bicicletta consigli per questi tragitti?

Per tutti e sette gli itinerari è sufficiente una citybike, visto che si tratta di asfalto (lungo stradenon trafficate) e strade bianche abbastanza co-mode. A parte un piccolo tratto per giungere allecascatelle di Sasso.Che cosa non deve assolutamente man-

care nella sacca del cicloturista di una

giornata?

Per la bici il pacchetto base sono occhiali da sole,una camera d’aria di ricambio e tre caccia coper-toni. E poi viveri e bevande per una normaleescursione.La rete ferroviaria, italiana e laziale in

particolare, è "amica" del cicloturista?

Ahinoi non lo è. Pochissimi vagoni sono adattiper trasportare le bici. Di solito bisogna posizio-narle in modo precario fra i sedili. Oppure rima-nere in piedi accanto a queste. Diventa così sem-pre più complesso e sfidante effettuare escursionitreno + bici.Che cosa potrebbero fare le istituzioni per

sviluppare il cicloturismo?

Purtroppo i treni, a parte l’alta velocità, sono con-siderati dalla nostra classe dirigente solo un one-re, e non un servizio per la collettività. In primisbisognerebbe invece recuperare le linee ferrovia-rie abbandonate, molte delle quali corrono lungoterritori bellissimi, e sovente anche di grande in-teresse turistico. I soldi investiti in queste "pic-cole" opere verrebbero recuperati dalle tasse pa-gate dai lavoratori stipendiati per queste attività;poi dalle tasse sui consumi che questi lavoratoripotrebbero permettersi avendo un impiego; poidall’indotto proveniente dai turisti e dai semprepiù numerosi treno-amatori e ciclo-treno ama-tori. Inoltre ci sarebbe un beneficio per le collet-tività locali che verrebbero in tal modo rivitaliz-zate.

Leggi l'intervista completa su www.sportclubon-line.com

tta

fitness#fitness

a Heart Rate Variability (HRV) è unindice per misurare e analizzare lavariabilità della frequenza cardiaca.Maggiormente utilizzato nell’ambitocardiologico, per la sua importanzae utilità è oggi studiata anche in am-

biti come psicologia, psicoterapia (per stu-

diare gli effetti dello stress sul comporta-mento) e medicina dello sport, poiché per-mette di valutare l’adattamento personale allostress.Basta una fascia cardiaca bluetooth e un’ap-plicazione gratuita sullo smartphone.Questa è l’applicazione (gratuita) che io uso

quotidianamente: www.elitehrv.comPermette di misurare le sottili differenze traun battito e l’altro (HRV) e permette di capirela risposta del proprio sistema cardiovasco-lare, respiratorio e nervoso agli agenti stres-sogeni della vita quotidiana, quali stati di rab-bia, stress, rilassamento e persino pensieri

Attualmente, è possibile cercare di prevenire l’overtraining monitorando i propri livelli di stress,grazie alla HRV.

A cura di Fabio INKA ­ Foto: Joe Scarnici

32 | Marzo 2017 | Sport Club

vuoi misurare il tuo

33 | Marzo 2017 | Sport Club

Fabio Inka, preparatore atletico, èil creatore di IMPACTO TRAINING(wwww.impactotraining.com). Haconseguito due lauree, in ScienzeMotorie e in Scienze dellaComunicazione ed è Life e Sportcoach certificato.Impacto Training è un programmadi allenamento ad alta intensitàche accelera il metabolismo econsente di consumare grassi ecalorie non solo durantel’allenamento, ma anche nelle 48ore successive. Migliora forza edefficienza muscolare senza“gonfiare” i muscoli; aumentacoordinazione, equilibrio eflessibilità. È anche un eccellentesostituto dell’attività aerobicatradizionale per incrementare laresistenza cardiovascolare.20 MINUTI AL GIORNO,RISULTATI IN 8 SETTIMANEIl suo libro “Impacto Training, 20minuti al giorno risultati in 8settimane” (EdizioniMediterranee), è una guida pratica(con 33 video tutorial) per ottenererisultati in maniera rapida edefficace in solo 20 minuti diallenamento che puoi fare dovevuoi, quando vuoi. Non devi esseregià allenato per cominciare enon hai bisogno di alcun attrezzo,né di molto spazio: bastano pochimetri quadrati.

stressanti.La misurazione deve essere rigo-

rosamente effettuata la mat-tina prima ancora di scendere

dal letto e di aver svoltoqualsiasi attività. L’appli-cazione mostra poi unalancetta con dei colori, per

capire immediatamente lostato di stress. In pratica un

indice alto di variabilità car-diaca (HRV) rappresenta una

buona risposta di adattamentopsicofisico a tutti gli stimoli e

situazioni potenzialmente stres-sogene.

Questo perché la HRV è correlataall’interazione tra sistema ner-

voso simpatico e parasimpatico.

La prevalente attività del sistema nervososimpatico ci segnala una normale risposta del-l’organismo a una situazione di stress, di al-larme, di lotta. La prevalente attività del si-stema nervoso parasimpatico, rappresentainvece la normale risposta dell’organismo auna situazione di calma, riposo, tranquillitàe assenza di pericoli e stress.Il nostro corpo si trova costantemente in unasituazione determinata dall’equilibrio oppuredalla predominanza di uno di questi due si-stemi nervosi.Consiglio di usare questa applicazione, e in-tegrarla e confrontarla con le proprie perce-zioni soggettive, che si possono misurare fa-cilmente con la Scala RPE di Borg. Sono armiche possono essere molto efficaci per ottimiz-zarela qualità del proprio allenamento e dellapropria vita.

cinema#danzasportiva

34 | Marzo 2017 | Sport Club

Barriere“Papà… come mai non ti sono mai piaciuto?” Un incipitche la dice lunga sul nuovo film diretto ed interpretatoda Denzel Washington, Barriere, candidato, tra gli altri,all’Oscar per Miglior Film e Miglior attore protagonista.Si tratta dell'adattamento cinematografico dell'omonimaopera teatrale del 1983, vincitrice del premio Pulitzer perla drammaturgia, Fences di August Wilson. Barriere è lastoria di una ex promessa del baseball che lavora comenetturbino a Pittsburgh e della sua complicata relazionecon la moglie, il figlio e gli amici. Esce in Italia il 23febbraio.

lo sport tordi Fabio Sieni

Tre film che non bisogna assolutamente perdere

35 | Marzo 2017 | Sport Club

Crazy for footballUn documentario italiano del 2016 diretto da VolfangoDe Biasi. Racconta la storia di un gruppo di pazientipsichiatrici provenienti da diversi dipartimenti disalute mentale di tutta Italia, uniti da un sogno: quellodi partecipare ai mondiali per pazienti psichiatrici aOsaka, in Giappone. Accompagnati dallo psichiatraSanto Rullo e coordinati da Enrico Zanchini(allenatore) e dall'ex pugile Vincenzo Cantatore(preparatore atletico), il gruppo di pazienti affronterà

diverse sfide sul campo e fuori. L'obiettivo per ognunodi essi sarà quello di riuscire ad entrare nella rosafinale dei 12 giocatori che parteciperanno al ritiro e,successivamente, al campionato mondiale. Il film èstato realizzato con il sostegno della Regione LazioFondo regionale per il cinema e l'audiovisivo, con ilpatrocinio della Federazione Italiana Giuoco Calcio(FIGC) e con il sostegno della Fondazione Roma LazioFilm Commission.

rna al cinema

cinema#danzasportiva

36 | Gennaio 2017 | Sport Club36 | Marzo 2017 | Sport Club

Bleed – Più forte del destinoVinny Pazienza (Miles Teller) è un pugileitaloamericano famoso sia per le suestraordinarie vittorie sul ring che per lasua vita privata fatta di eccessi estravaganze. Nel pieno della sua carrierarimane vittima di un terribile incidenteautomobilistico che rischierà dicompromettere, in maniera irreversibile,l'uso delle gambe. In pratica, dovràvivere i prossimi anni della sua vita condei chiodi di ferro conficcati nel cranio.Saranno la determinazione ed il coraggiodel suo allenatore, Kevin Rooney (AaronEckhart), ad aiutarlo a rimettersi in piedie a riprendere a combattere. In Americaè uscito nel 2016, arriva solo ora da noi(9 marzo) ma le recensioni sono ottimee il trailer promette bene.

di Marco Oddino

38 | Marzo 2017 | Sport Club

#brandexperience

galleria

Arte, design e capacità di fare impresa, questa è la Galleria Campari, dove l’innovazione sposaperfettamente la tradizione di un grande marchio.

E’ uno dei musei aziendali più affascinanti e suggestivi che esistono al mondo e meta fissa per i turisti chevisitano Milano, ma anche un centro di ricerca e produzione culturale, che riassume in sé molto di ciò che

ha fatto grande Milano e il nostro Paese.

brand experience

una passeggiata in,, ,,

a Galleria Campari, nata nel 2010 in occasione dei 150 anni divita dell’azienda, è un museo aziendale di nuovissima conce-zione: uno spazio dinamico, interattivo e multimediale, inte-ramente dedicato al rapporto tra il marchio Campari e la suacomunicazione attraverso l’arte e il design.Il progetto nasce nell’ambito della riscrittura architettonica e

funzionale dello storico stabilimento di Sesto San Giovanni, aperto da Da-vide Campari nel 1904. Tra il 2007 e il 2009 il complesso è stato intera-mente trasformato, con un progetto dell’architetto Mario Botta, per larealizzazione dei nuovi Headquarters del Gruppo Campari e del museoaziendale. La Galleria Campari deve la propria forza all’unicità e alla ricchezza del-l’Archivio Campari, vero e proprio giacimento culturale trasversale, che

L

39 | Febbraio 2017 | Sport Club

raccoglie oltre 3.000 opere su carta, soprattutto affiche originali della BelleÉpoque, ma anche manifesti e grafiche pubblicitarie dagli anni ‘30 agli anni‘90, firmate da importanti artisti come Marcello Dudovich, Leonetto Cap-piello, Fortunato Depero, Franz Marangolo, Guido Crepax e Ugo Nespolo;caroselli e spot di noti registi come Federico Fellini e Singh Tarsem; oggettifirmati da affermati designer come Matteo Thun, Dodo Arslan, MarkusBenesch e Matteo Ragni.Quella della Campari è una storia fatta di brillanti intuizioni, di campagnepubblicitarie raffinate, di una strategia comunicativa all’avanguardia cheha vestito il prodotto di arte e design e ha saputo associarlo alla cultura ealla creatività italiane: la visita alla Galleria Campari è una totale immer-sione sensoriale nei principi di creatività, vitalità e proiezione verso il futuroche da sempre hanno caratterizzato il marchio; le opere sono esposte siain originale che in versione multimediale, rielaborate da giovani InteractionDesigner (Cogitanz) utilizzando modalità multimediali quali un video-wallcon 15 schermi dedicati ai caroselli dagli anni ‘50 agli anni ‘70, 8 proiettoriin alta definizione che proiettano su una parete di 32 metri manifestid’epoca animati, video dedicati ad artisti, immagini tratte dai calendariCampari e spot pubblicitari dagli anni ‘80 a oggi. Infine un tavolo interat-tivo con 12 schermi touch screen consente di fruire gran parte del vasto pa-trimonio artistico dell’azienda.Galleria Campari ha da poco lanciato un’APP per smartphone che consenteai visitatori e al pubblico in generale, di poter fruire di approfondimentisui contenuti in esposizione, di ulteriori contenuti aggiuntivi e di informa-zioni sempre aggiornate.

Oltre all’esperienza, l’utente potrà anche soffermarsi sull’archivio delle mo-stre passate e consultare tutti i materiali disponibili. In particolare l’app,che si presenta proprio come un contenitore multimediale intuitivo e in-teressante, offre le sezioni “Virtual Experience” un tour interattivo dedicatoalla scoperta della collezione permanente della Galleria, “Visita la Galleria”una sezione dedicata alla collezione permanente, con approfondimentisulle singole opere d’arte, “I colori del Rosso” virtual tour della mostra del2015, “Spazio Davide Campari” dedicato allo spazio degli Headquarters eservizi offerti, “Campari” per scoprire i contenuti del sito Campari sul web.La storia di Campari viene quindi raccontata tramite un viaggio incredibile,

dove il visitatore può perdersi tra lo spazio e il tempo, ammirando famosilavori artistici e iconiche installazioni, passando da famosi dipinti, tipicioggetti da bar come shaker per i cocktail, bicchieri vintage, bottiglie e gliorologi originali direttamente dagli anni 60 e 70.La Galleria offre anche servizi di prestito a musei ed esposizioni; di consu-lenza storico-critica a sostegno dei progetti curatoriali che includano ma-teriale della collezione Campari; di visite guidate per privati, studenti edesperti del settore.

Dal 2013, la sede del Gruppo ha destinato uno spazio anche all’arte con-temporanea e ad alcune delle più interessanti voci dell’arte del nostrotempo: il Campari Wall è uno speciale spazio di dialogo con gli artisti, incollaborazione con gallerie prestigiose e vetrina per talenti creativi italianie internazionali.

Informazioni Utili:Galleria CampariViale A. Gramsci 161Sesto San [email protected]

viaggi#viaggi

40 | Marzo 2017 | Sport Club

di Fabio Sieni

santiago e valparaiso

tra la capitalee vina del mar

Il Cile, visto su una cartina, appare come una lunga linguastretta tra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande.Quello che non si riesce a vedere ed immaginare da unacartina è la straordinaria varietà di ambienti e culture. Perfare un giro del Paese occorre molto tempo e quindi perquesta volta, una selezione semplice; la capitale, Santiago,e la località marittima più vicina, Valparaiso.

Santiago e DintorniLa capitale Santiago è situata nella zonanord del Paese. Qui si mescolano conarmonia il passato povero e coloniale diquesto paese con il presente rappresentatoda quartieri moderni e dall'architetturad'avanguardia. A nord della città c’è laregione dei grandi laghi del Cile, come adesempio il lago Chungara, il più alto del

mondo con i suoi oltre 4500 m dialtitudine, e dei grandi vulcani.

Il centro cittadinoPlaza de Armas costituisce il centro storicodi Santiago, è stata realizzata da Pedro deValdivia ed è il luogo da cui ha avutoorigine la città. Si può passare poi allaCattedrale di Santiago, in puro stile

barocco, mentre per un po’ di movimentosi va al colorato e animato MercatoCentral.

Vita notturnaLa vita notturna di Santiago inizia in tardaserata. Prima di recarsi in un bar o club, inativi si riuniscono dopo cena per una"previa", o pre-festa. La maggior parte dei

41 | Marzo 2017 | Sport Club

43 | Marzo 2017 | Sport Club

club apre alle 23:00, si riempie dopo l’1:00e chiude all’alba. Il quartiere più famosoper la vita notturna è il Bellavista,compreso tra il fiume Mapocho e la collinaSan Cristóbal. Un tempo abitata dallapopolazione più benestante, Bellavistaoggi è una zona moderna ricca di negozi,caffè, gallerie d’arte, hotel, ristoranti, bar eclub.

Da Santiago a ValparaisoCon un piacevole viaggio di un giorno daSantiago si può arrivare a Valparaiso eVina del Mar. Il percorso attraversa laregione vinicola, prima di arrivare alla"Città Giardino" di Vina del Mar.Vamparaiso ha uno stile particolarmentebohémienne; è costruita nel 16° secolo suun totale di 43 colline che sonoraggiungibili tramite strade ventose estrette, scale e una serie di ascensori. E’

stata dichiarata patrimonio dell'umanitàdall'UNESCO per la sua architetturaeclettica e lo sviluppo urbano. Su una dellecolline che si affacciano sulla baia, ilmuseo dedicato a Pablo Neruda.

Vina del MarLa più grande città del Cile, Vina del Mar,è anche una popolare località marittima. Ilclima è prevalentemente di tipomediterraneo e non si può resistere alrichiamo delle bellissime spiagge disabbia, tra le quali figurano Renaca,Miramar, Las Salinas e Casinò.

RenacaQuesta è la classica spiaggia oceanica perintenderci: grande, fredda e con ondediscrete. Anche quando il tempo non è deimigliori rimane sempre affollata. E’perfetta per gli amanti del winsurf...

44 | Marzo 2017 | Sport Club

accessori#novità

Abbigliamento, accessori e hi tech

di Fabio Sieni

jogging

perlei

T-shirt running donnaEkiden rosa

Leggera, confortevole, traspirante e con un tagliofemminile; il migliore alleato per le uscite di running,

perfetta sia per l’allenamento che per la gara.

Reggiseno kalenji neroMeno vistoso del precedente ma ottimo lo stesso. Tessutotecnico e coppe avvolgenti. Il tessuto traspirante e moltoleggero permette di rimanere all'asciutto.

45 | Marzo 2017 | Sport Club

46 | Marzo 2017 | Sport Club

accessori#novità

Fascia Supersports 21Cintura Premium snellente. Con l'azionedella Fascia Addominale per la SudorazioneSupersports 21, il corpo suda di più nellazona della pancia, quindi viene stimolata lariduzione del grasso corporeo. La fascia siserve dell'accumulo di calore corporeo perfavorire la sudorazione e tonificare la regioneaddominale.

Bobora Sexy fitness topReggiseno sportivo traspirante effetto push up perpalestra. Le cuciture imbottite sono morbide sullapelle per una sensazione gradevole e riducono alminimo l'irritazione da sfregamento. Le coppecontenitive e preformate offrono sostegnoverticale e laterale garantendo il massimo comforte riducendo al minimo le distrazioni. Il taglioall'americana e il tessuto elasticizzato in elastanassicurano massima libertà di movimento.

T-shirt Ultrasport T-shirt Antibatterica Fitness perDonna con Funzione Quick Dry.Tessuto altamente elastico. Assicural'igiene e riduce l'odore del sudore.L'umidità viene trasportata versol'esterno, ed è particolarmentemorbida sulla pelle. Asciugaturarapida.

Tomtom Runner 2Il primo orologio per chi ama correre con in più il gps ed il cardiofrequenzimetro incorporati(quindi senza fascia toracica). Per bruciare i grassi, fare fiato o diventare più scattante bastaimpostare i dati e Tomtom detta il ritmo giusto. Dopo si possono archiviare gli allenamenti

nell’iPad, nell’iPhone o nel pc, così si possono verificare i miglioramenti.

Calze running Eliofeel X2 Modello in microfibra, per assicurare un ottimocomfort nelle uscite da 30 a 45 minuti.

Puma Yogini Mix CanottieraSportiva Top Puma per un comfort perfetto, ideale durante i tuoiallenamenti. Spalline fini e con intreccio posteriore, regolabili.Logo Puma sulla parte della schiena per un look deciso.Sistema DryCell per eliminare in fretta il calore e mantenere lapelle fresca ed asciutta.

Pantaloni ShepaPantaloncini da Jogging per Donna con Funzione

Quick Dry, lunghezza3/4.

CollantrunningdonnaToocoolLeggins traspiranti, senzacuciture sul cavallo. Unmust per correre in tutte lestagioni.

48 | Marzo 2017 | Sport Club

circoliadi#circoliadi

enerdì 24 febbraio, al Forum Sport Center di Roma, si èsvolta la conferenza stampa che ha segnato, come l’annoscorso, l’inizio delle Circoliadi. Tante le personalità delmondo dello sport presenti, a segnare ancora una voltal’importanza di questa manifestazione a Roma. Una nuovagrande partenza per i giochi olimpici dei Circoli romani.La conferenzaE’ stata presentata ancora una volta da Alessandro Lupi e

da Simona Rolandi, e con il patrocinio del Comune e della Regine. Per ilsecondo anno consecutivo c’è tanto entusiasmo, dopo una prima stagioneche già aveva avuto una grande risposta. Un grande evento capace dicatalizzare l’attenzione, e lo farà dal 5 marzo al 21 maggio. Questa volta, piùgrande; I Circoli l’anno scorso erano otto, ora sono 12. Tante le personalità

V

di Fabio Sieni ­ Foto: Daniele Grasso www.danielegrasso.com

Una grande partenza

circoliadi

presenti, come Gelindo Bordin eValentina Pace, madrina di quest’anno.Water Casenghi, rappresentante dicinque circoli partecipanti, in particolaredel Forum, ci da il benvenuto e ci dicecosa voglia dire essere campioni ancheper un giorno.“Da quarant’anni operiamo nel mondo

dello sport. Ci piaceva fare questa cosa,ci piaceva perché per noi è stato unsogno. Qui trovate i presidenti di 12Circoli Romani e per tutti e 12,credetemi, c’è stata sempre la voglia, lavolontà, la passione di fare qualcosa diimportante. Nel nostro piccolo, il sognodi mettere su quattro mattoni per farsentire bene le famiglie, per realizzarequalcosa di importante. Stare insieme,fare delle belle competizionisportivamente corrette ma soprattuttoun terzo tempo spettacolare. Vivere ecrescere insieme, cercare di migliorarsiper spingere l’altro per l’ultimochilometro della corsa. Noi siamo partiti,anche se concretizzare questa visionesembrava difficile. Ma ora vogliamorinforzare in modo forte questo aspetto. Tennis, padle, nuoto, tutto. Qui sitratta di far star bene i soci, di far crescere i bambini, di far diventare gliatleti il più forte possibile. In questa città che fatica anche a far passare gliautobus oggi noi vogliamo diventare un punto fermo. Per la famiglia, per igiovani e per i grandi atleti.”Per Emanuele Tornaboni, presidente del Due Ponti e Cassia Antica, unadomanda in particolare; quando per la prima volta avete pensato aCirtcoladi, dove volevate arrivare?“L’idea era fare qualcosa di diverso peri nostri soci e soprattutto per la città.L’altro anno c’era il grande obiettivodi Roma 2024 e noi volevamo farcondividere questo sogno ai soci, allagente normale, che tutti i giorni lasciale proprie scrivanie e si va a divertire.Quest’anno siamo qui, ancora piùforti. Noi ci siamo, con questi valori;far qualcosa per le nostre famiglie e inostri figli. Rimanere qui per moltianni, sperando un giorno inun’Olimpiade. C’è tutta Roma,Rappresentata, c’è un granderiscontro mediatico perché nellacapitale ci si è resi conto che mancaqualcosa dal punto di vista dello sport.Poi ovviamente noi del Due Pontiabbiamo da difendere la coppa delloscorso anno.”Davide Troiani, organizzatoredell’evento, ci da dei dati.“E’ una grande manifestazione e lafaremo diventare sempre più grande.I grandi ospiti qui presentidimostrano che è un’importantecompetizione che la città forse volevae cercava. Io mi sono messo adisposizione per fare da collante tra i circoli e devo dire che la secondaedizione promette ancora meglio. Noi siamo dietro le quinte, noi dettiamole regole, ma chi poi va in campo sono i soci. L’anno scorso hannopartecipato otto circoli, cento atleti a circolo, quindi circa ottocentopersone. Sei attività sportive. E’ stata combattuta fino all’ultima giornata etutti i Circoli si sono ben difesi. E’ andata molto bene e quest’anno gli sport

diventano sette. Più circoli, più atleti, più giornate, più circoli che siaffrontano nella stessa giornata. I circoli miranoa far partecipare il socionon agonista. Questa manifestazione rimarrà con l’impronta del sociomedio, a cui va data la spinta e non va lasciato solo.”Giancarlo Favoccia, Jolly“Siamo stati invitati e ringraziamo perché ci hanno fatto già respirare lospirito sportivo di quello che sarà e già il terzo tempo dopo ogni evento èuna grande cosa, che dovrebbe essere presente in ogni manifestazione.”

Angelo desidera, Lanciani il Club.“Già lo scorso anno abbiamo riscosso un grande successo, grazie ai soci chesono il motore di ogni circolo. E’ una manifestazione unica nel suo modo diessere.”Silvia Gianandrea, All Round“Per noi è la prima volta, anche io sono venuta a sapere l’anno scorso di

49 | Marzo 2017 | Sport Club

circoliadi#circoliadi

questa manifestazione e rinrazio tutti diessere stata invitata a partecipare. Inbocca al lupo a tutti e vinca il migliore.”Danilo Appolloni, Nettuno“Quando Walter mi ha chiamato e mi hachiesto di partecipare noi siamo staticontentissimi e i nostri soci sono statientusiasti. L’occasione di potersi ritagliareil proprio spazio di gloria. Non vediamol’ora di cominciare.”Importante la presenza anche dellaRegione Lazio e del Comune di Roma,rispettivamente nelle persone di RobertoTavani e Svetlana Arcelli, entrambiappassionati di Sport.Roberto Tavani“Abbiamo avuto la fortuna di entrare incontatto con uno dei circoli chepartecipano alle Circoliadi. Credo che ilfatto di poter partecipare con i propricompagni di allenamento e di sport abbiaun valore straordinario, soprattutto in unmomento come questo quando si pensa di essere sociali anche dietro unatastiera. I circoli rappresentano un valore umano e sociale che vasicuramente sostenuto.”Svetlana Celli“Ho lavorato nel mondo dello sport e sono stata a contatto con impiantisportivi e questo mi ha aiutata a conoscere molto questo mondo anchedall’interno delle istituzioni. Mi riempie il cuore vedere quei cerchi olimpici.Quello che stiamo facendo qui è importante, anche per far capire a tanti

giovani atleti che lo sport può essere portato avanti tutti i giorni.”Circoliadi si conferma quindi come riproposizione in piccolo dello spiritoolimpico, che permette da realizzare quel sogno nel cassetto di ogni amantedello sport. E, per dirla con le parole di Alessandro Lupi:“Il fulcro delle Circoliadi è un nuovo modo di intendere la competizionesportiva, che permetta a tutti, anche a chi non ha avuto o il talento ol’occasione di fare lo sport in maniera professionistica, di sentirsi campioniscelti per gareggiare. Quando si è in campo siamo tutti uguali, che tu abbiavinto un’Olimpiade o tu sia un semplice socio.”

51 | Marzo 2017 | Sport Club

pr

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contraffazione#contraffazione

Patrick Süskind nel 1985 rac-contava, nella Francia delXVIII secolo, la storia di Jean-Baptiste Grenouille, del suomagnifico dono e della sua tre-menda condanna: il primo, diavere un olfatto sovraumano;

la seconda, di non avere un proprio odore eper questo di essere incapace di provare qua-lunque sentimento umano. E così il prota-gonista, mettendo in scena azioni del tuttofolli e un metodico apprendimento dell’arteprofumiera, si districa fra omicidi e la ricercaossessiva di un suo odore distintivo che loporterà alla morte. Queste poche righe descrivono quello che èdiventato il best seller che ha proclamato Sü-skind alla fama mondiale e il cui titolo eraproprio Il Profumo.E se questo autore è riuscito a creare un’operadal così grande successo basandosi sul con-cetto di profumo, sia nella sua sfera più na-turale, che nella sua versione più commercialeè sicuramente perché questo prodotto (ormaiè giusto chiamarlo così) si distingue di carat-teristiche proprie e particolari.Non vi è una data certa a cui ricondurre lanascita del profumo, quello che è certo, comespesso accade con quelle cose di cui non sap-piamo il momento il cui sono apparse nellarealtà degli individui, ha una lunghissima sto-ria, che ruota intorno alle molteplici funzioniche questo prodotto ha da sempre svolto.Queste sono raggruppabili in sette diverse

classi: la funzione sacra e di contatto tra divi-nità e uomo, si contrappone a quelle di sedu-zione e piacere; si continua con la funzionemedica e di benessere e con quella di vitalitàriconducibile all’Antica Grecia, per finire conquelle che risultano più interessanti al nostroragionamento: la funzione aristocratica cheil profumo ha mantenuto fino all’avventodella borghesia e quella identitaria, che inve-ste il profumo di caratteristiche distintive epeculiari (per chi, come me, ha letto il ro-manzo di cui sopra, ritroverà che queste ca-ratteristiche sono ben presenti nella trama).Ma quindi arrivando al mercato attuale dellacosmesi più in generale, e del comparto pro-fumiero più in particolare, come si instauraun prodotto che ha da sempre rivestito uninteresse non solo di profitto, ma anche, sipotrebbe azzardare, spirituale?Innanzitutto è importante notare come in re-altà il profumo, anche se appartenente allacategoria merceologica della cosmesi, se nedifferenzi notevolmente: il profumo ha comecaratteristica primaria quella di dover esseretratto distintivo di una persona, e che questa,identificandosi (e identificandola), si ricono-sca in quel profumo e venga riconosciuta at-traverso questo. Questa caratteristica distin-tiva, invece, non viene assolutamenteritrovata negli altri prodotti cosmetici. È unpo’ come affermare che un rossetto, un pro-dotto maschile per la cura dei capelli o unsemplice bagnoschiuma ricoprano una fun-zione più estetica; il profumo invece non lopuoi abbinare al vestito o cambiarlo in base adelle funzionalità che promette: “Il profumoha una forza di persuasione più convincentedelle parole, dell'apparenza, del sentimentoe della volontà” per dirla alla Süskind. Ne ri-sulta che al profumo va attribuita una fun-zione comunicativa, un modo di poter affer-mare la propria presenza nel mondo.Che il mercato della cosmesi sia inascesa e ricopra una bella fetta deiricavi delle aziende che li pro-ducono è affare ormai noto:riprendendo le stime diUNIPRO (2015) il mer-cato di cosmetici in Italianel 2014 è prossimo ai9.400 milioni di euro.Ma non solo: è in crescitaanche il valore della pro-duzione (circa 1%), chearriva a toccare i 9.355 mi-lioni di euro, a confermadel rafforzamento del set-

tore cosmetico.A questa situazione positiva del mercato dellacosmesi va di pari passo un incremento si-gnificativo della falsificazione di questi stessiprodotti (UIMB, 2012).Purtroppo le stime sul danno provocato dalmercato contraffatto nel comparto profu-miero e della cosmesi, sono solo stime e illoro ancoraggio rimane sempre i sequestri ef-fettuati e le denunce emesse. Ma non solo:non è possibile avere delle stime recenti delfenomeno in questione. Secondo i dati IPE-RICO, in Italia nel 2013, il valore di profumie cosmetici contraffatti ha quasi raggiunto i45milioni di euro, il 9,3% del mercato dellacontraffazione italiana. Ne risulta che questo prodotto ha una com-ponente preponderante nel mercato del falso,nonostante non sia propriamente un oggettodi lusso: sarebbe, infatti, meglio definirlocome un bene appartenente al mondo del-l’accessible luxury, che crea un contatto di-retto fra il mass market e il lusso stesso. Que-sto mercato è composto da svariati prodottiche appartengono ad una categoria il cuiprezzo medio a prodotto è basso da un puntodi vista assoluto.Le ricerche in materia di contraffazione diprofumi affermano che nella mentalità delconsumatore, il profumo contraffatto non halo stesso valore di quell'autentico in nessuncaso. L’idea alla base di ciò è il fatto che inrealtà la riproduzione di un determinato pro-fumo non sarà mai uguale all’originale; quindidesiderando quello autentico, non si riesce asoddisfare questo desiderio comprandoneuno contraffatto. L’idea di base è: non avereper niente quel prodotto è meglio cheaverne uno che non è l’originale,perché il prodotto non è co-

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52 | Marzo 2017 | Sport Club

fra bestseller

Marylin Monroe non andavaa dormire senza indossare lesue 2 gocce di Chanel n.5;Shakespeare avrebbericonosciuto una rosa dal suoprofumo anche se avesseavuto un nome diverso. Fraunicità e imitazione, ilprofumo si investe e vestecaratteristiche peculiari edistintive.

A cura di Sara Zannelli,Project Manager INDICAM

e riproduzioni

53 | Marzo 2017 | Sport Club

munque in possesso dell’individuo.È anche interessante notare che nonostantenell’immaginario collettivo il mercato della con-traffazione per quanto riguarda abbigliamentoe borse è di facile riconoscibilità, solo una mi-nima parte dei consumatori è a conoscenza chequesto mercato ha investito anche la cosmesi ei profumi, e solo poche di loro è entrata in con-tatto con questa tipologia di prodotto, almenoconsapevolmente.Ma il dato più stimolante per quanto riguardala contraffazione e i danni legati alla proprietàintellettuale, o meglio di quanto poi, non sem-pre, percezione del consumatore e problemati-che legate proprio al mondo dell’appropriazioneindebita vadano di pari passo, è legato a quelloche prima era la problematica legata ai falsid’autore nel comparto profumiero e oggi con-nessa alle nuove catene di equivalenze e corri-spettivi.È infatti molto frequente non solo da un puntodi vista di retail, ma anche e soprattutto tra leconversazioni e i post dei diversi blog al fem-minile che si trovano girovagando nel web, tro-vare profumi definiti equivalenti o corrispon-denti. Si tratta di prodotti che non sonoconsiderati propriamente contraffazione: questibeni infatti riproducono il prodotto in questione,lo imitano nella quasi totalità delle sue parti;

54 | Marzo 2017 | Sport Club

contraffazione#contraffazione

ciò che, però, differenzia questa tipologia di pro-dotti da quelli contraffatti risiede in primis nelladichiarazione dei produttori della non origina-lità del prodotto in questione e nell’affermareche il consumatore si trova davanti ad un pro-fumo che si inspira alla versione originale; se-condariamente e specificatamente nel mondodei profumi, le confezioni in cui viene vendutoil bene non riproduce il packaging originale.Tutto questo è regolamentato dalla legislazioneitaliana (legge 633 del 22 aprile 1941, “Prote-zione del diritto d'autore e di altri diritti con-nessi al suo esercizio”), con l’aggravante chenon potendo registrare una fragranza, ricono-scere i reati a discapito della Proprietà intellet-tuale risulta ancora più complesso. Negli ultimianni non sono poche le azioni dei grandi marchia contrasto di questo fenomeno, che oltre a cau-sare danni alla proprietà intellettuale parago-nabili a quelli della contraffazione, produce pro-dotti mettendo a rischio anche il consumatorefinale.Le componenti utilizzate sono le stesse, ma

quello che cambia sono le quantità. E questofinche si tratta di oli essenziali o fragranze na-turali poco conta, ma per fabbricare dei profumidevono essere utilizzate anche componenti chese usate in dosi sbagliate possono provocaregravi danni all’individuo che si trova ad utiliz-zare il profumo.Così se le aziende titolari di marchio devono ri-spettare le norme europee o nazionali in riferi-mento alle componenti utilizzate, ma soprat-tutto cercano di minimizzare le componenti chepossono provocare reazioni al consumatori, leimprese dell’equivalenza si avvicinano molto allimite massimo di utilizzo senza conseguenze,o a volte lo superano sebben di poco. Ma se per le aziende il problema delle equiva-lenze ricopre un importante obiettivo della lottae del contrasto alle attività a discapito della Pro-prietà Intellettuale, ben diversa è la percezionedel consumatore: la riproduzione della fra-granza per quanto riguarda i profumi non è im-putabile o erronea. Quello che sembra impor-tare ai consumatori è il fatto che non sia

presente sul prodotto l’imitazione del marchioo del brand di riferimento. Sembra quindi pas-sare in secondo piano l’idea che spesso alcunimodelli o alcune fragranze sono riconoscibili eidentificatori di un determinato brand: par-tendo da questo punto di vista i profumi equi-valenti non si differenziano molto dalla contraf-fazione pura.Ma quindi volendo tirare le somme di un di-scorso che è partito da un personaggio inventatoche agiva in una Francia lontana per arrivare aparlare di un fenomeno così contemporaneo erepentino come la nascita di queste vere e pro-prie aziende e multinazionali dei profumi equi-valenti, cosa possiamo fare, non solo come as-sociazione contro la contraffazione e la tuteladella Proprietà Intellettuale, ma soprattuttocome consumatori? E poi come si instaura lacontraffazione di profumi in un contesto comeil nostro (i filosofi lo definirebbero postmo-derno)?Penso che la risposta a questa domanda com-plessa, sia ritrovabile in una frase che ha menoparole della domanda stessa: finché ci sarà unconsumatore inconsapevole dei rischi legati aiprodotti che riproducono, imitano, copiano, oanche solamente si inspirano a prodotti origi-nali, non saremo in grado di sconfiggere o al-meno contenere i danni del mercato del falso(in tutte le sue sfaccettature). Ma non solo:credo anche fortemente che la legislazione inmateria dovrebbe, nei termini del possibile, but-tare un po’ lo sguardo sulle percezioni dei con-sumatori, cercando di affinarsi a queste, cosìda creare una maggior tutela sia al consumatorefinale, che all’azienda titolare di marchio.

56 | Marzo 2017 | Sport Club

teatro quirino

rotagonisti due uomini di mezzaetà, Charlie (Tullio Solenghi) eHarry (Massimo Dapporto), diprofessione barbieri. Harry e Charlie sono una coppiadi barbieri omosessuali “intrap-polati” da circa trent’anni in una

barberia londinese situata in un sottoscala dovehanno condiviso gran parte delle loro irrisoltevite; un sottoscala dagli echi dostoevskiani in cuii protagonisti si torturano reciprocamente senzasosta incapaci di risparmiarsi l’un l’altro fino allosfinimento, in una quotidianità paralizzante easfissiante come l’odore di gas che fuoriesce dallavecchia caldaia e che appesta l’aria del loro ne-gozio. Stanchi della solita routine e delle dinami-che ripetitive e frustranti che caratterizzano laloro vita e la loro relazione, i due uomini si dila-niano a vicenda con incessanti litigi, velenosibattibecchi, ingiurie crudeli e subdole ripicche,infliggendosi in tal modo inutili e continue sof-ferenze. Eppure Harry e Charlie sono legati in-dissolubilmente e disperatamente l’uno all’altroda decenni. È forse proprio quell’amore ormailacero e stantio, ma ancora capace di accendersie dispiegarsi con calore, l’unica cosa in grado direstituire un senso alla loro tragicomica parabolaesistenziale. E così continuano, malgrado tutto,a prendersi teneramente cura l’uno dell’altroforse perché la solitudine è un abisso troppooscuro e doloroso in cui sprofondare. Harry è una civetta effeminata e suscettibile chemal sopporta i segni impietosi impressi daltempo sul suo corpo: incapace di accettareun’improvvisa e irreversibile calvizie, cerca di oc-cultarla con un ridicolo turbante arrotolato in-torno al capo. Per compensare un forte istintomaterno inappagato e inappagabile, ricopre ilcompagno di amorevoli e soffocanti attenzioniaccolte senza entusiasmo né gratitudine da que-

st’ultimo che non si lascia mai sfuggire l’occa-sione per schernirlo e umiliarlo. D’altro canto Charlie è un pavone consumato dalnarcisismo, un attore fallito che millanta di avergoduto di una certa fama nel mondo dello spet-tacolo, in un passato irrimediabilmente sbiaditoe che vive nell’anonimato, ormai da decenni, alfianco di Harry. Da giovane è stato sposato, pro-babilmente per tentare di sottrarsi al senso diinadeguatezza e di imbarazzo procurati daun’omosessualità accettata con fatica e per cuicontinua a provare vergogna, tanto da non riu-scire ancora a confessarsi con la decrepita e di-sprezzata madre, abbandonata (assecondandoun malcelato istinto punitivo) in un’orrenda casadi riposo. Sorte che non disdegnerebbe di riser-vare anche all’inferma madre di Harry la cui pre-senza incombe al piano di sopra. Ha inoltre unafiglia mai conosciuta che sta per fargli visita.Su tutta la commedia incombe l’ombra di unprocesso che Charlie dovrà affrontare per so-spetto di omosessualità e per atti osceni in luogopubblico. Quello di Harry e Charlie è un amore consumatoclandestinamente in un oscuro “sottosuolo”, em-blema di una felicità sacrificata, di un’esistenzavotata alla dissimulazione e alla vergogna, sullosfondo di una società omofoba, quella dell’In-ghilterra degli anni sessanta, che sorveglia e pu-nisce (per dirla con Foucault) gli omosessualicon pene severe. Una società inchiodata al giogo dell’oscuranti-smo, in cui essere omosessuale significava ri-schiare il carcere o la castrazione chimica. Unasocietà intollerante e autoritaria che esercitavaun coercitivo e arbitrario potere sui destini indi-viduali, fissando lo scarto tra il bene e il male, in-tromettendosi con ingiustificabile violenza nellavita privata dei singoli, vagliandone i sentimenti,le pulsioni, i desideri e sentenziando sulla loro

legittimità. Due esistenze castrate, mortificate e offese quelledi Harry e Charlie, come quelle di moltissimialtri omosessuali dell’epoca, perseguitati da unalegge obsoleta che si perde nel tempo: il Buggeryact adottata in Inghilterra per la prima volta nel1533 e abolita soltanto nel 1967. (La stessa legge da cui fu perseguitato nel 1895 ilcelebre scrittore poeta e drammaturgo OscarWilde -processato e poi rinchiuso in carcere perdue anni- divenuto poi l’emblema della lotta diliberazione degli omosessuali tanto da essere in-vocato da Charlie nel testo come una sorta di di-vinità propizia e protettrice. Quella stessa leggepoi che non può non riportare alla memoria latragica fine dello scienziato inglese Alan Touring,il quale, nonostante avesse contribuito con le sueinvenzioni a determinare la sconfitta della Ger-mania nazista nel secondo conflitto mondiale,dopo la guerra fu condannato per omosessualitànel suo paese e sottoposto ad una abietta castra-zione chimica nel 1952 che lo spinse a togliersi lavita due anni più tardi.) Senza compromettere la dirompente e amara co-micità della commedia, pubblicata nel 1966 erappresentata per la prima volta nello stessoanno con la regia di Peter Hall, Dyer mostraanche un tetro spaccato della società inglese a luicontemporanea, affrontando tematiche allorascabrose e oggi ancora attualissime. In un esilarante e spietato confronto quei due nelgiro di una notte si confesseranno per la primavolta in trent’anni. Con un’ironia pungente dalsapore amaro e crudele, si racconteranno svisce-rando senza riserve il proprio doloroso vissuto,mostrandosi nudi in tutta la loro sincera, grotte-sca, fragile, arresa e sopraffatta umanità, per ri-trovarsi infine uniti nella consapevolezza di nonpoter sopravvivere in solitudine alle molteplicimiserie che li tormentano.

P

Una splendidacommedia sull’amore. Un amore che duraper tutta una vita. Un amore fatto diattenzioni, di curereciproche, di affetto;e naturalmente dicontinui litigi,ripicche, dispetti eplateali scenate. Un vero amore. Un amoreomosessuale. di Roberto Valerio

quei due

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osa penso di me?L’autostima è il valore che ciattribuiamo. Che opinione hodi me stesso?E’ una componente fondamen-tale per il nostro benessere psi-cologico perché è ciò che

influisce in modo decisivo sulle nostre azioni:ingrandisce o riduce le nostre capacità: attri-buisce o toglie valore al nostro comporta-mento.Possiamo distinguere autostima positiva danegativa, alta da bassa e comunque affermareche questo determinerà il nostro atteggia-mento sia in ambito sociale che lavorativo, re-lazionale e affettivo ed anche familiare.

Ma da dove nasce? Cos’è che determina la no-stra alta o bassa autostima?Pope A.W. nel 1992 affermò che l’opinioneche si ha di se deriva dal confronto tra l’im-magine con cui ci si percepisce e l’immaginedi quello che si vorrebbe essere.In tal senso, più il "come siamo" è lontano dail "come vorremmo essere" tanto più ci sisente "individui non in grado di…." e più siprova insoddisfazione nei propri confronti.L’autostima si apprende da piccoli, durantel’infanzia, quando ci si relaziona con il mondocircostante. Il bambino assimila ciò che il suomondo relazionale gli comunica : fa sue leopinioni che gli adulti di riferimento hannodi lui.Frasi quali: "Non sei proprio capace"; "Noncapisci niente" oppure "Lo sapevo che non cel’avresti fatta" dette da persone che hanno unruolo significativo nella vita del bambino di-ventano talmente veritiere ai suoi occhi che libambino le conserverà facendole diventare

parte importante della considerazione chesvilupperà di se stesso: saranno queste checoncorrono a sviluppare in lui i pensieri cheinfluenzano e determinano l’opinione che hadi se stesso.Sono bambini che rinunciano e che si tiranosubito indietro. Sono coloro che , in un con-testo sociale tendono ad isolarsi. Sono i bam-bini che mettono in atto comportamentiaggressivi o addirittura da veri e propri"bulli".Il bambino accettato dall’ambiente familiaresia con i suoi punti di forza che con le sue dif-ficoltà tende, invece, a sviluppare un senso dise adeguato e capace.Diventeranno adulti che non si arrenderannodi fronte agli ostacoli ma raggiungeranno illoro obiettivo. Riconosceranno un loro insuc-cesso ma senza dargli un ruolo centrale nellaloro vita: Saranno propositivi verso nuoviobiettivi.Saranno in grado di riconoscere i propri biso-gni, esprimere le proprie emozioni e ricono-scere i propri diritti.Un ‘autostima bassa genera nella personapessimismo, eccessiva autocritica e soprat-tutto una maggiore severità nel giudicare ilproprio operato. Minimizza se non addirit-tura squalifica l’atto corretto che compie e

centra la sua attenzione sugli errori.Chi ha una bassa autostima sente di valerepoco e tende a sottovalutare le proprie abilità: non agisce per paura di sbagliare; prova in-certezza e insicurezza nel prendere decisionianche minime.Il comportamento è passivo ,sottomesso e diritiro. Difficilmente la persona comunica ipropri bisogni o le proprie idee. Anche il tonodi voce è basso ed esitante.L’individuo con bassa autostima tende a col-pevolizzarsi: l’insuccesso avviene per una suacarenza o una sua incapacità!Pensa di non meritare le possibilità lavorativeo personali che gli si presentano . Le emozionicaratteristiche sono di vergogna, frustrazioneed ansia. Tenderà ad evitare anche le situa-zioni più semplici per paura di essere rifiutatoCosa si può fare per migliorare la propria au-tostima? Innanzitutto è necessario che la per-sona capisca quali sono i propri valoriscoprendo ciò che vuole e ciò che non vuolenella propria vita; è importante riconoscerele emozioni negative che alimentano e di-struggono la propria autostima; è necessariomodificare sia l’immagine che si ha di sestessi ma anche arrivare a comprendere comesi è formata questa opinione che ostacola ilraggiungimento dell’obiettivo.

Dott.ssa Simona PorcelliPsicologa clinica

Esperta in Psicologia giuridicae scolastica

Psicoterapeuta in formazioneTel. 338.8086975

Email: [email protected]

psicologia#psicologia

autostima

C

L’autostima è fondamentale e determinante per ottenere il megliodalla vita. Il livello di autostima nasce da un confronto fra noi e ilmondo circostante, ma se il confronto è errato...

58 | Marzo 2017 | Sport Club

msp roma,promozione sportiva a 360°

Dal padel alla scuola nuoto fino ai corsi di formazione, il Comitato Provinciale sempre più attentoalle esigenze del mondo sportivo

padel#appuntamenti

l cammino della promozione sportiva del MSP Roma, Comitato Provinciale diMSP Italia Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal Coni, prosegue senzasosta. Tante le discipline sportive praticate nel cercare di coinvolgere Circoli etesserati. Partiamo dal Padel e dalla doppia manifestazione sportiva amatorialeportata avanti. Il tradizionale Circuito Amatoriale si incammina verso il MasterFinale dove in palio ci sono voli aerei offerti dalla TAP Portugal: le ultime tappe(la prossima il 4/5 marzo presso il Padel Hub e il Green Padel) saranno la pro-secuzione di quanto fatto da tre anni a questa parte, con un Circuito itinerante

in tutte le strutture di Roma, tanti premi e gadget per i partecipanti, la voglia di di-vertirsi stando allo stesso tempo in compagnia e la solita professionalità dell’orga-nizzazione nel soddisfare le esigenze dei giocatori. La Coppa dei Club, competizione amatoriale a squadre, è ormai il vero trend topicdel momento. Le 35 formazioni del girone del Lazio sono impegnate nella fase a gi-roni dopo di che, ad aprile, inizieranno le fasi play off e play out. Perché nessunoviene eliminato nella convinzione del Settore Padel MSP di far divertire tutte le squa-dre nel solito clima di amatorialità sportiva. Ed è bello vedere pubblicate sulle paginesocial dei Club le foto delle squadre abbracciate, con il comun denominatore del di-vertimento! Complimenti quindi a tutte le squadre per come stanno interpretandoil giusto spirito di questa manifestazione che ricordiamo si concluderà con la FinaleRegionale del 28 maggio e avrà il suo apice nelle Finali Nazionali di Riccione neigiorni 24/25 giugno. Dal Padel al Nuoto. Si è svolta la 2.a tappa del Circuito “Nuotacon Noi” dove ad essere protagonisti sono stati i bambini e la promozione sportiva.MSP Roma continuerà nel suo impegno nella Scuola Nuoto consapevole di offrireun servizio promozionale utile a tutte le società, per coinvolgerle sempre di più in-torno all’attività dell’Ente. Eccoci poi al fitness. A maggio si terrà il campionato Na-zionale di aerobica, fitness, hip pop, danza e ballo organizzato dall’AssociazioneNazionale ASD Fitness Italia nell’ambito della selezione alle gare internazionali delleFederazioni FISAF International (Federazione Internazionale Sport Aerobici e Fit-ness) e WADF (World Artistic Dance Federation). Infine, la data clou dell’8 apriledove alla Scuola dello Sport del Coni si terrà un seminario gratuito di aspetti ammi-nistrativi e contabili rivolto a tutte le ASD/SSD; saranno coinvolti i migliori relatoridi questo ambito per offrire le giuste soluzioni a chi opera da anni in questo mondo.

Per tutte le informazioni: www.msproma.it – [email protected]

I

60 | Marzo 2017 | Sport Club

padel#appuntamenti

padel cupUn successo la prima edizione al circolo Due Ponti

iove Pluvio non è riuscito a ro-vinare i piani di Alessia Allegrae Mauro Zala i quali, nella fe-stosa e finalmente soleggiatacornice del circolo “ Due Ponti“, hanno portato a felice com-pimento la prima edizionedella “ Due Ponti Padel Cup”.

La prima fase del tabellone si era svolta Do-menica 5 Febbraio, giorno in cui padellari in-fervorati di ogni età e livello di gioco, avevanoavuto il privilegio di inaugurare i nuovi campidi Padel che il patron del circolo EmanueleTornaboni ha voluto destinare agli “ Addicted“ di questo sport che sta creando una vera epropria dipendenza fra gli sportivi della capi-tale.“ Mi fa male tutto ““ Sto impazzendo, non gioco da due giorni ““ A me ‘sta Bandeja nun me viene proprio! “Queste le frasi più ricorrenti durante i mo-menti di pausa fra un match ed un altro, di-stesi nell’area relax antistante i campi di gioco.L'evento si è concluso domenica 19 Febbraiocon le semifinali e finali del torneo Due pontiPadel cup.Una giornata diventata subito calda, non sol-tanto per il sole alleato, ma soprattutto perl'intensa partecipazione del pubblico che hapotuto assistere alle partite decisive duellate"all'ultimo punto!".Infatti dopo cinque ore di gioco ininterrotto,si sono conquistate la vittoria del torneoBeppe Governale e Daniela Trandafilo, duegiocatori che hanno saputo coniugare lo spi-rito di squadra e la determinazione!

Alessia e Mauro, soddisfatti per il grande suc-cesso della manifestazione, minacciano:“ E non finisce qui…scateneremo l’inferno conmanifestazioni sempre più competitive “E a guardarli, c’è da credergli.

G

appuntamenti#appuntamenti

Accadde1 marzo, L'Aeronautica istituisce le Frecce Tricolori.

4 marzo, Benvenuti campione mondiale dei pesi medi.

6 marzo, Nasce il Real Madrid.

9 marzo, Nasce l’Inter.

15 marzo, Nasce il Liverpool F.C.

26 marzo, Treviso Volley campione d’Europa.

Accadrà11 marzo, RUGBY, Sei Nazioni – Italia vs Francia

Roma (Italia)

11­12 marzo, SCI DI FONDO, Coppa del Mondo, Oslo

(Norvegia)

14 marzo, JUVENTUS vs PORTO Ottavi di Finale di

Champions League 2016/2017

14­25 marzo, SURF, World League (maschile) – Pro Gold

Coast

18 marzo, CICLISMO SU STRADA, Milano­Sanremo

(maschile), Italia

19 marzo, ROMA vs SASSUOLO Serie A TIM 2016/2017,

Roma

24­26 marzo, SCHERMA, Coppa del Mondo (spada

maschile), Budapest (Ungheria)

26 marzo, FORMULA 1, Mondiale – GP d’Australia,

Melbourne (Australia)

26 marzo, MOTOMONDIALE, Mondiale – GP del Qatar,

Losail (Qatar)

31 marzo – 1 aprile, SCHERMA, Coppa del Mondo

(sciabola maschile), Seoul (Corea del Sud)

accadde/ accadra,

Mese per mese vi raccontiamo quello che quello che è accaduto e quello che accadrà:tutti gli avvenimenti, le celebrazioni e le curiosità sul mondo dello sport

Dal 21 al 26 Marzo LA BELLA ADDORMENTATA

MOSCOW STATE BALLETdiretto da Anna Aleksidze-Grogol

balletto in due attimusica di P. I. Ciaikovskijcoreografie di M. Petipa

scenografie e costumi di J. Samodurov

Dal 28 Marzo al 2 Aprile ERANO TUTTI I MIEI FIGLI

MARIANO RIGILLO   ANNA TERESA ROSSINIERANO TUTTI MIEI FIGLI

di Arthur Millerregia GIUSEPPE DIPASQUALE

Dal 7 al 19 Marzo QUEI DUE (Staircase – il sottoscala)

MASSIMO DAPPORTO TULLIO SOLENGHI QUEI DUE

Staircase – Il sottoscala di Charles Dyer

regia ROBERTO VALERIO

A cura di Andrea Bureca

Ver�cali

giochi#enigmistica

Credi di essere un vero espertodel mondo sportivo?Mettiti alla prova con il seguentecruciverba

crucisport

Orizzontali

62 | Marzo 2017 | Sport Club