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Article 23 Everyone has the right to work, to free choice of employment, to just and favourable conditions of work and to protection against unemployment. Everyone, without any discrimination, has the right to equal pay for equal work. Everyone who works has the right to just and favourable remuneration ensuring for himself and his family an existence worthy of human dignity, and supplemented, if necessary, by other means of social protection. Everyone has the right to form and to join trade unions for the protection of his interests. Article 24 Everyone has the right to rest and leisure, including reasonable limitation of working hours and periodic holidays with pay.

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Article 23 • Everyone has the right to work, to free choice of

employment, to just and favourable conditions of work and to protection against unemployment.

• Everyone, without any discrimination, has the right to equal pay for equal work.

• Everyone who works has the right to just and favourable remuneration ensuring for himself and his

family an existence worthy of human dignity, and supplemented, if necessary, by other means of social

protection.• Everyone has the right to form and to join trade

unions for the protection of his interests.Article 24

Everyone has the right to rest and leisure, including reasonable limitation of working

hours and periodic holidays with pay.

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L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della

Costituzione.

Articolo 1

Articolo 4La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il

diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria

scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della

società.

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Ogni lavoratore gode di alcuni diritti minimi per quanto riguarda:

La salute e sicurezza sul lavoro: diritti e doveri generali, ambiente di lavoro, attrezzatura professionale, rischi specifici e lavoratori a rischioLe pari opportunità tra uomo e donna: parità di trattamento sul lavoro, lavoratrici in gravidanza, congedo di maternità, congedo parentaleLa tutela contro ogni forma di discriminazione fondata su sesso, razza, religione, età, disabilità e orientamento sessuale

Il diritto del lavoro: lavoro a tempo parziale, contratti a termine, orario di lavoro, giovani lavoratori, informazione e consultazione dei lavoratori.

I singoli paesi dell'UE devono far sì che le rispettive legislazioni nazionali tutelino i diritti sanciti dalla normativa europea sul lavoro (direttive).

Chi ritenga che i suoi diritti siano stati lesi, deve prima rivolgersi all'ispettorato del lavoro, al tribunale del lavoro, ecc. del proprio paese.

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La produttività è il rapporto tra la quantità o il valore del prodotto ottenuto e la quantità di uno o più fattori, richiesti per la sua produzione. Può essere calcolata rispetto a uno dei fattori che concorrono alla produzione: lavoro, capitale e input intermedi (produttività parziale), o si può costruire un indicatore che tenga conto contemporaneamente di tutti i fattori utilizzati, della loro combinazione e dei loro legami (produttività globale o totale dei fattori). In particolare, la produttività del lavoro è il rapporto tra l'intero valore della produzione realizzata e la quantità di lavoro impiegato nella produzione, che può essere espressa come numero di occupati (valore aggiunto per addetto), unità di lavoro a tempo pieno oppure ore lavorate.

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L'Italia è il Paese europeo in cui il dato sulla produttività del lavoro è sceso in maniera più significativa a fine 2012. Nel rapporto trimestrale si sottolinea che la produttività nell'ultimo trimestre è diminuita in Italia del 2,8% su base annua dopo che nel periodo precedente aveva già perso il 3 per cento. L'Italia ha anche registrato una forte accelerazione nell'aumento della disoccupazione: +0,5 punti percentuali, a quota 11,7% tra novembre 2012 e gennaio 2013.

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In Italia un giovane su tre non lavora! Sono dati ISTAT che fotografa questa situazione e che la maggior parte delle famiglie sta sperimentando sulla propria pelle. A fronte di un 57% di occupati c’è un 10,7% che il lavoro o l’ha perduto o non l'ha mai trovato.

La Banca Centrale Europea (BCE) dice che in Italia il dato sulla disoccupazione è sottostimato. Se si calcolano anche coloro che sono "scoraggiati", cioè che hanno smesso di cercare lavoro perché convinti di non trovarlo, allora il tasso di disoccupazione sale al 12,5%.

Non è un problema solo italiano, sempre ad agosto l’Eurostat ha certificato che sia nella Euro-zona che nei 27 Paesi UE il tasso di disoccupazione è rispettivamente al'11,4% e al 10,2%. Anche qui i giovani under 25 stanno peggio, con una percentuale di disoccupati che sfiora il 23%.

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Il lavoro infantile, o lavoro minorile, è un fenomeno che coinvolge i bambini di età compresa fra i 5 e i 15 anni in tutto il pianeta.

Le aree principalmente interessate dal lavoro minorile sono i paesi in via di sviluppo o non sviluppati, quali: Asia, Oceania, Europa dell'Est, Africa e America del Sud, ma soprattutto Colombia e Brasile. Non sono però esclusi dal fenomeno Stati Uniti ed Europa.

Pur essendo presente in tutto il mondo, è soprattutto nei Paesi in via di sviluppo che si presentano determinate condizioni che favoriscono questo fenomeno.

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In Italia lo sfruttamento del lavoro minorile è vietato dalla legge 977 del 17 ottobre 1967 e successive integrazioni portate dal D.L n. 345 del 4 agosto 1999 e dal D.L. n. 262 del 18 agosto 2000. Nonostante i divieti, l'ISTAT nel 2001 stimava che ci fossero in Italia circa 140.000 lavoratori tra i 7 e 14 anni. Con la legge n.176 del 27 maggio 1991 l'Italia ratifica il testo della Convenzione sui diritti del Fanciullo approvato dall'ONU nel 1989.

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Rosso Malpelo descrive la realtà di povertà e sfruttamento delle classi disagiate in Sicilia alla fine de XIX secolo. Principalmente, l'opera è un ritratto, umanissimo e di grande attualità, di un adolescente condannato dai pregiudizi popolari a causa del suo nomignolo e del colore rosso dei capelli spesso attribuito al male e dalla violenza della gente all'emarginazione e ad una tragica fine, similmente a quella del padre, oltre ad un duro lavoro nelle cave di rena siciliane. I temi principali della novella sono lo sfruttamento minorile, la disumanizzazione, l'infanzia negata.

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Malpelo viene avviato precocemente al lavoro duro, non è mai stato un bambino, non ha potuto giocare e vivere la sua infanzia. Il periodo storico in cui è ambientato il racconto è quello dell'industrializzazione italiana, che vide il nord migliorare molto a livello economico e sociale mentre il sud rimaneva arretrato e fortemente rurale. L'ambiente qui descritto è il "meridione di Verga", un mondo durissimo in cui sopravvivere, dove su tutto domina l'ignoranza e la violenza e dove il progresso sembra impossibile.

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Realizzato da:

Ranieri Vincenzo

Sergio Dario

Cristiano Filomena

Ferraro Andrea

Sarracino Antonio

Cotugno Federico

Iorio Luca

D'Alessio Giuseppe

Borrelli Gabriele

Fiore Antonio