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I. C. DON L. MILANI VIGONZA PD
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S T A T A L E " D O N L O R E N Z O M I L A N I ” Via Roma,35 35010 - VIGONZA (PD)
049/8095079 - 049/8096010 e-mail – pdic84900e@istruzione.it C.F. n° 92073450287
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ (P. A. I.)
Direttiva M. 27/12/2012 e C.M. n° 8 del 6/3/2013
Elaborato in data 20.10.2016dal gruppo di lavoro composto da:
Dirigente Scolastico, G.L.I., Referenti d’Istituto per il sostegno, Referenti d’Istituto per alunni
D.S.A, Referenti di Istituto per gli alunni stranieri
Rivisto e deliberato in data 14 giugno 2016 dal Collegio dei Docenti
P.A.I. Anno scolastico 2016/2017
PRINCIPI GENERALI
L’istituzione scolastica, accogliendo le nuove direttive in materia di disabilità, predispone un piano
d’intervento per favorire l’inclusione di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Nel piano annuale per l’inclusività sono riassunti i principali dati inerenti la presenza di alunni per i
quali si rende necessario attivare percorsi didattici personalizzati.
Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi peraffrontare le
problematiche relative all’inclusione degli alunni con diverse abilità: diversabilità, disagio
comportamentale, Disturbi Specifici dell'Apprendimento, svantaggio. Tali interventi coinvolgono
diversi soggetti (la scuola, la famiglie, l’équipe medica, il territorio) e per questo devono essere
gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte. In esso sono
contenute le indicazioni e le richieste delle risorse umane e strumentali necessarie per realizzare le
misure e i servizi di integrazione e inclusione di tutti gli studenti BES e servono per sostenerne sia i
processi di apprendimento in relazione allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno che alla
riduzione degli ostacoli derivanti da condizioni di disabilità e di svantaggio.
A tal fine il presente Piano intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le
azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.
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●Inclusione, linee guida a scuola
II concetto di BES (Bisogni educativi speciali) si fonda su una visione globale della persona come
definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002). Nel 2002 l'OMS ha infatti
elaborato uno strumento diagnostico definito ICF (International Classification of Function of
Disability and Health), con lo scopo di descrivere e misurare il funzionamento di una persona,
ovvero la sua condizione di salute attraverso un linguaggio condiviso. Il funzionamento di una
persona va colto e compreso profondamente da diverse prospettive in cui ogni aspetto è
interconnesso e reciprocamente causale. Quando i vari fattori (biologici, sociali, culturali)
interagiscono in modo positivo è garantito il benessere del bambino; nel caso contrario potrebbero
originarsi moltissime combinazioni di situazioni sfavorevoli al processo di apprendimento e alla
partecipazione del soggetto alla vita sociale.
L'identificazione degli alunni che manifestano difficoltà non avviene solo sulla base di un’eventuale
certificazione, sebbene utile per una serie di benefici e tutele, perché rischierebbe di chiudere coloro
che la possiedono in un contesto ristretto. Le istituzioni scolastiche hanno la responsabilità di
attuare le strategie d'intervento che possano cogliere l'eterogeneità dei bisogni per individualizzare i
diversi percorsi di apprendimento di ogni alunno. Tale visione prende in considerazione la
possibilità che ogni persona, nel corso della propria vita, possa esprimere bisogni, disagi o
"disabilità", anche temporanee, che necessitano di una presa in carico flessibile, integrata e
dinamica.
Vi è, quindi, il desiderio di garantire la piena partecipazione alla vita scolastica a tutti i soggetti,
oltre che di fornire una cornice entro cui gli alunni possano essere valorizzati e forniti di uguali
opportunità a scuola.
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● Quadro di sintesi delle risorse della scuola
Risorse del personale: 122 alunni in primaria, sede 403studenti, Codiverno 153, per un totale di
678 alunni. Gli Stranieri risultano essere: 55 in sede, 17 a Codiverno 1° grado e 17 nella
Primaria,65 docenti (35+21+9), di cui 3 docenti di ruolo in sostegno e 8 a tempo determinato, ATA
10 e 2 LSU
Aule ordinarie: 18 sede, 9 Codiverno (comprese le 2 quinte della primaria), 6scuola primaria.
Per l’INCLUSIVITA’la scuola ha fatto la scelta di individuare 4 Funzioni Strumentali:
a. Gestione del Piano dell’Offerta Formativa
b. Funzione strumentale per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, con difficoltà
di apprendimento e/o comportamento e interventi e servizi per integrazione alunni
extracomunitari
c. Funzione strumentale sicurezza e innovazione tecnologica
d. Funzione strumentale coordinamento e gestione attività relative alla continuità e
all’orientamento scolastico e professionale.
Sono presenti:
- Spazi attrezzati interni alla scuola secondaria di I° (per ogni plesso): 2 Laboratori
informatici, 2 aule per il sostegno/recupero, 2 aule per Ed. Artistica, 1 aula magna.
- Spazi attrezzati interni alla scuola Primaria: un’aula sostegno, 3 aule L.I.M. e un’aula con
un computer.
Nella secondaria di I° sono presenti: in sede 1 aula informatica, 1 aula sostegno, 1
biblioteca, 1 aula magna con la L.I.M, 1 aula di arte e 1 palestra, 10 classi con L.I.M; a
Codiverno 1 aula informatica,1 biblioteca, 1 aula sostegno, 1 aula di arte, 1 aula di musica e
la palestra comunale in uso alla scuola, sono presenti 3 aule con L.I.M.
- Spazi attrezzati interni ed esterni alla scuola: Palestre della scuola e comunali.
- Risorse degli enti locali: Operatori Socio Sanitari, Mediatori e Facilitatori linguistici.
- Per gli stranieri la scuola si attiva con il protocollo della rete Mosaico e con la Cooperativa
Sociale ORIZZONTI, che è convenzionata con il Comune di Vigonza per qualità e
innovazione nei servizi sociali, con cui si pianificano degli incontri annuali con mediatrice e
facilitatrice.
- Collaborazioni inter-istituzionali: ASL specialisti di neuropsichiatria, logopedia e
assistenza sociale, specialisti privati come educatori, psicoterapeuti, psicologi.
● Organi preposti per l’inclusione
L’Istituto predispone un piano di integrazione per gli alunni disabili e articola delle attività a favore
di tutti gli alunni BES attuando le seguenti modalità di lavoro:
- Nomina di una funzione strumentale per il sostegno nella scuola primaria e secondaria di
primo grado.
- Nomina di un gruppo di lavoro di istituto (G.L.I.)
- Nomina di due referenti per gli stranieri
Gruppo di lavoro per l’inclusione
La scuola istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare a pieno il
diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27
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dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un” Piano Annuale per
l’Inclusione”.Il gruppo GLI interviene per:
- Raccolta, documentazione e coordinamento degli interventi didattico-educativi da attuare
- Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola
- Elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l'Inclusione) riferito a tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Il
PAI va discusso e deliberato in collegio
- A settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il GLI redige un
adattamento del PAI, sulla base del quale il dirigente assegna le risorse.
- Funge da interfaccia per gli operatori territoriali.
- Ha lo scopo di promuove ed organizzarecorsi di aggiornamento e formazione, raccogliere
materiale, monitorare lo stato generale dell’integrazione.
- Elabora e propone progetti specifici per migliorare l’inclusività e l’integrazionecosì da
favorire gli apprendimenti degli alunni in difficoltà
I Consigli di classe: Compiti e funzioni:
I Consigli di classe e i team dei docenti svolgono un ruolo fondamentale per l'individuazione e la
gestione dei bisogni educativi degli alunni della classe.
In particolare, essi attuano le seguenti strategie:
- Rilevazione casi in cui sia necessaria e opportuna l'adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative (con stesura di un PDP)
che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e
i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di
svantaggio scolastico.
- Produzione di attenta verbalizzazione delle considerazionipsicopedagogiche e didattiche che
inducono ad individuare come BES alunni non in possesso dicertificazione e definizione dei
bisogni dello studente
- Definizione di interventi didattico-educativi in base ai bisogni educativi specifici di ciascun
alunno con strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli
studenti con BES al contesto di apprendimento
- Progettazione e condivisione tra docenti dei progetti personalizzati e di integrazione.
- Collaborazione scuola-famiglia-specialisti Ussl e privati-territorio
Funzione strumentale per il sostegno, DSA: Compiti e funzioni:
- Rilevazione BES presenti nella scuola
- Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi
- Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi fornendo consulenza ai docenti nella stesura e realizzazione del P.E.I. e
dei progetti a favore dell’inclusione degli alunni diversamente abili.
- Propone interventi a favore dell’integrazione in collaborazione con il piano di lavoro del
G.L.I.
- Elabora con il G.L.I. una proposta di PAI (Piano Annuale per l'Inclusione) riferito a tutti gli
alunni con BES. Rileva situazioni di disagio a livello di Istituto e segue il monitoraggio in
itinere (raccolta dati P.A.I.).
- Predispone e definisce percorsi di orientamento e progetti didattico/educativi
individualizzati fornendomodelli PEI, PDP, PEP e documenti di lavoro
- Tiene i rapporti tra scuola e ASL
- Organizza e conduce gli incontri per gli insegnanti di sostegno e partecipa agli incontri del
GLI previsti
- Propone e verifica la validità dei progetti a favore dell’integrazione.
- Aggiorna la pagina del P.O.F. relativa all’area di competenza.
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- Redige relazione finale.
- Ha lo scopo di promuove ed organizzare aggiornamento, raccogliere materiale, monitorare
lo stato generale dell’integrazione e informare sui testi e software specialistici.
- Consiglia e fa acquistare i materiali specifici per favorire gli apprendimenti degli alunni in
difficoltà.
Collegio deiDocenti: Compiti e Funzioni
Su proposta del GLI, il Collegio dei Docenti:
- Nel mese di Giugnodiscute e delibera il PAI e verifica i risultati ottenuti.
- All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da
perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione.
- Approva inoltre l'esplicitazione nel PTOF di un concreto impegno programmatico per
l'inclusione e per i progetti volti al miglioramento dell’integrazione ed inclusione.
- Il Collegio dei Docenti si impegna ad attivare tutte le azioni didattiche e progettuali
concordate.
● Quadro di sintesi dei compiti degli insegnanti di sostegno (Legge 517/1977 e Legge Quadro 104/92 art. 3, art.13, commi 1-3-6)
SCUOLA PRIMARIA ESCUOLA SECONDARIA
Compiti dell’insegnante di sostegno:azioni e interventi che i docenti di sostegno della scuola
primaria e secondaria di primo grado mettono in atto:
- Prendere visione della documentazione dei casi in ingresso.
- Durante i primi giorni di scuola, prendere visione dei fascicoli personali degli anni
precedenti dell’alunnoaffidato, richiedendoli al personale di segreteria.
- All’inizio dell’anno scolastico, in accordo con i colleghi del team, occorrecontattare la
famiglia, per una prima conoscenza reciproca, per uno scambio diinformazioni e per
conoscerne le aspettative (ricordando che il rapporto dicollaborazione non sempre è un
punto di partenza, più spesso deve essereconquistato, accogliendo anche quegli
atteggiamenti di diffidenza che lafamiglia può mettere in atto per “difendersi”).
- Tra fine settembre e il mese di ottobre stabilire un incontro di equipe con il centro di
Neuropsichiatria dell’A.S.L che segue l’alunno.
- All’incontro devono partecipare l’insegnante di sostegno, almeno un docente delCdCe, se
c’è ed è disponibile, l’assistente OSS.
- Gli incontri di équipesono uno all’inizio, e uno verso la finedell’anno scolastico.
- Se l’alunno è seguito anche da altri operatori dei servizi sociali e riabilitativipubblici o
privati, si procede allo stesso modo.
- Verbalizzare tutti gli incontri con la famiglia, Neuropsichiatra, specialisti ecc…inserendone
copia nel fascicolo personale
- Dopo un primo periodo di osservazione sistematica, procedere insieme ai colleghi del team
alla stesura del PDF (Profilo Dinamico Funzionale) dal qualesi ricaverà la stesura del PEI
(Piano Educativo Individualizzato).
- Specificare se il bambino segue la programmazione comune alla classe o
unaprogrammazione semplificata (obiettivi e/o contenuti più semplici rispetto
allaprogrammazione della classe) o una programmazione differenziata (obiettivie/o
contenuti diversi dalla programmazione della classe).
- Concordare con i docenti curricolari obiettivi e contenuti del PEI
- Entro il 30 novembre il fascicolo personale dell’alunno deve essere così compilato:
Parte prima – compilata in ogni sua parte;
Parte seconda – PDF compilato in ogni sua parte;
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Parte terza – P.E.I. – deve contenere la rilevazione della situazione iniziale, le caratteristiche
delle classe, i prospetti orari, la programmazione dei percorsi semplificati e/o
individualizzati e nei casi possibili la programmazione comune alla classe, la relazione
iniziale del colloquio con gli operatori A.S.L e/o PRIVATI ed eventualmente la relazione
del primo incontro con la famiglia.
- Condividere con i colleghi delle diverse discipline la valutazione delle provesomministrate
all’alunno.
- Concordare il giudizio quadrimestrale della scheda di valutazione con leinsegnanti del team.
- Mantenere contatti costanti con la famiglia per informarla sull’andamentoeducativo-
didattico dell’alunno.
- Nel corso dell’anno provvedere, se necessario, a modificare il PEI inserendo nelfascicolo i
cambiamenti apportati e le relative motivazioni (le modifiche vannoconcordate con le
insegnanti del team).
- Completare la stesura del fascicolo personale, inserendo le parti mancanti.
- Passaggio informazioni dalla scuola primaria degli alunni disabili in ingresso alla scuola
secondaria di primo grado (riferito agli insegnanti di classi quinte)
- Partecipazione dove possibile a corsi di aggiornamento e formazione.
Presenza dell’Operatore socio-sanitario - Compiti Gli assistenti OSS sono assegnati alle Istituzioni scolastiche in casi particolari in aggiunta al team
docente:
- Al fine di garantire il rinforzo a relazioni positive e, ove possibile, il raggiungimento
dell'autonomia personale.
- Collaborare alla programmazione e all’organizzazione delle attività scolastiche in relazione
alla realizzazione del progetto educativo
- Collaborare alla continuità nei percorsi didattici anche qualora l’intervento avvenga a
domicilio, sempre in accordo con la famiglia, i docenti e l’Associazione e/o l’Ente di
appartenenza.
STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE-DOCUMENTAZIONE DEI
PERCORSI PER L’INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI (BES) LeggeQuadro n.104/92 e Legge 170 8 ottobre 2010
D.M. 12 luglio 2011e D.M. del 27 dicembre 2012
● Sintesi delle azioni e degli interventi per una scuola inclusiva
Rapporti scuola/famiglia:
- Pianificazione degli incontri-rapporti con l’attenzione alle dinamiche relazionali e alla
dimensione comunicativa tradocenti, famiglie ed alunni.
- Inclusione per stranieri attraverso una sensibilizzazione al miglioramento interculturale della
società scolastica con l’attuazione di percorsi di potenziamento e recupero della lingua
italiana e progetti di integrazione
- La scuola lavora e opera con un quadro chiaro delle esigenzeriscontrando e distinguendodal
punto di vista quantitativo e qualitativo:1) disturbi (manifestazioni di disagio con base
clinica) 2) gravi difficoltà di apprendimento 3) ordinarie difficoltà di apprendimento da
affrontare 4) svantaggi (sociali e culturali).
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- Prevenzione del disagio e della dispersione scolastica con la promozione del successo
formativo attraverso azioni volte all’inclusione deglialunni portatori di bisogni educativi
speciali.
- Raggiungimento del successo scolastico mediante: 1) individualizzazione dei percorsi
differenziati per obiettivi comuni; 2) personalizzazione dei percorsi e obiettivi
differenziati;3) strumenti compensativi e misure dispensative utilizzati secondo una
programmazione personalizzata.
- Progetti specifici organizzati dalla scuola o dall’ente locale.
- Interventi organizzati e gestiti da Associazioni presenti sul territorio.
- Attività /Percorsi nell’ambito territoriale.
- Utilizzo di sussidi.
- Scelta, reperimento e gestione di risorse specifiche sull’acquisto e fornitura di sussidi
didattici,ausili tecnologici e informatici, attrezzature e ogni altro strumento legato alleattività
didattiche e laboratoriali in ambito scolastico.
- Percorso di Orientamento: la scuola secondaria di primo grado, tenuto conto degli interessi
di ciascun alunno e in accordo con la famiglia, prende i contatti con le Scuole Secondarie di
secondo grado che offrono progetti scolastici di accoglienza e integrazione (a partire dal
terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado).
- Partecipazione del corpo docente a corsi di formazione ed aggiornamento sulle tecniche,
metodologie e strategie per l’apprendimento e la conoscenza di nuove tecnologie utili per
l’inclusione (conoscenza software didattici e loro uso, sintesi vocale e uso sussidi
informatici) ai fini di valorizzare la professionalità docente e garantire la qualità dell’offerta
formativa.
Informazioni generali sulle modalità di rapporto con le famiglie
I genitori degli alunni BES delle classi Prime vengono convocati nelle prime settimane di scuola per
una reciproca conoscenza e così agevolare l’accoglienza.
I docenti e le famiglie possono richiedere un incontro in qualsiasi momento, concordandolo
direttamente con gli insegnanti.
ALUNNI DSA E LEGGE 104: entro novembre le famiglie vengono informate delle scelte educativo-
Didattiche del team docente esplicitate dal PDP e dal PEI, attraverso la lettura ragionata del
documento stesso, in modo che i genitori siano consapevoli e aggiornati sulle intenzioni educative
programmate per l’anno scolastico. Durante l’anno scolastico viene chiesto e svolto almeno un altro
incontro di verifica intermedia e/o finale tra scuola- famiglia-sevizio. In qualsiasi momento
dell’anno le famiglie o i docenti possono richiedere gli incontri.
ALUNNI L.104 come stabilito nel corso dell’anno scolastico le famiglie, i docenti, gli operatori
ASL o gli specialisti privati che seguono gli studenti si incontrano almeno una volta per
confrontarsi e avere uno scambio di informazioni utili per un lavoro proficuo che favorisca una
crescita globale dell'’alunno in difficoltà.
ALUNNI STRANIERI NEO ARRIVATI: viene seguito il Protocollo di accoglienza per l’iscrizione
alla classe. Nel caso in cui la famiglia non conosca la lingua italiana viene interpellato il mediatore
culturale, presente se possibile ogni qual volta ci sia la necessità. La scuola si attiva con il
protocollo della rete Mosaico e con la Cooperativa Sociale Orizzonti, che è convenzionata con il
Comune di Vigonza per qualità e innovazione nei servizi sociali, con cui si pianificano degli
incontri annuali con mediatrice e facilitatrice.
ALUNNI SEGUITI DAI SERVIZISOCIALI: agli incontri di equipe sono presenti le assistenti sociali
e se necessario lo psicologo interessato.
ALUNNI CON SPECIALI BISOGNI DI CURE FARMACOLOGICHE: La scuola rispetta la
somministrazione dei farmaci, richiedendo le specifiche dichiarazioni e mantenendo un rapporto
costante con i genitori. Le famiglie che hanno chiesto la somministrazione dei farmaci in orario
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scolastico devono presentare il certificato medico richiesto e la scuola si impegna a far rispettare il
protocollo di somministrazione.
● La documentazione
A. Per gli studenti con disabilità certificata ai sensi della legge quadro 104/92 la documentazione
viene raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende:
- La certificazione medica.
- La Diagnosi Funzionale.
- Il Profilo Dinamico Funzionale.
- Il Piano Educativo Personalizzato.
- La relazione di fine anno scolastico.
- Altri documenti (relazioni e verbali, verifiche, copia della scheda di valutazione finale….).
Il fascicolo può essere consultato, all’interno dell’edificio scolastico da tutti gli operatori coinvolti
nel processo educativo. Tutti gli operatori sono tenuti al rispetto della privacy. Il fascicolo viene
consegnato in forma completa, nel passaggio agli ordini e gradi di scuola successivi, o direttamente
dalla famiglia o dalla scuola previo consenso scritto della famiglia.
B. Per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) la documentazione viene
raccolta nel FASCICOLO PERSONALE e comprende:
- Diagnosi e relazione clinica del neuropsichiatra, dello psicologo esperto dell’età evolutiva
- Il Piano Didattico Personalizzato
C.Per gli studenti in situazione di Svantaggioanche socio-culturale, socio-economico e
linguistico,la documentazione comprende:
- Un documento accertante il parere di uno specialista in psicologia o neuropsichiatria e
della famiglia in merito all’opportunità di istituire un percorso personalizzato. Il consiglio di
classe ha la facoltà di decidere la stesura di un PDP anche in mancanza di documentazione
medica se ritiene che l’alunno abbia un Bisogno Educativo Speciale. La compilazione del
PDP consente ai docenti di riconoscere e rilevare la natura del bisogno educativo e di
focalizzare le strategie opportune da applicare nel percorso d’apprendimento dell’alunno.
- Piano Didattico Personalizzato
Il Piano Didattico Personalizzato
Il PDP è la stesura di un progetto educativo basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e è
finalizzato ad adeguare, anche in termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello
studente stesso.
Il PDP descrive il progetto riferito al singolo studente elaborato e concordato dal Consiglio di classe
a seguito della rilevazione di bisogni educativi e formativi speciali tali da ostacolare la
partecipazione e il positivo svolgimento del regolare percorso di istruzione e formazione.
Tali bisogni sono definiti sulla base di:
- una Diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, rilasciata da unneuropsichiatria o da
uno psicologo esperto dell’età evolutiva sulla base della classificazione per categorie
diagnostiche prevista dall’ICD. Lo specialista o lo psicologo redige, oltre ad una diagnosi,
una relazione clinica in cui sono evidenziati gli strumenti compensativi e le misure
dispensative da adottare. I disturbi specifici di apprendimento (DSA) comprendono: il
disturbo specifico della lettura (dislessia, problematiche nella comprensione del testo
scritto), il disturbo specifico della compitazione (disortografia e disgrafia) e sono costituiti
da disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche e problematiche nella produzione del
testo scritto a questi è talvolta associato anche al disturbo delle abilità aritmetiche
(discalculia) o disturbi misti delle capacità scolastiche come definiti dall’ICD/ICF.
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- individuazione da parte del Consiglio di Classe, supportato dal parere della famiglia e di
uno specialista in neuropsichiatria o psicologia, di situazioni disvantaggiodisagio, difficoltà
di apprendimento e determinate da particolari contesti come lo svantaggio socio-culturale r
linguistico degli stranieri neo arrivati.
- individuazione di condizioni personali, sociali e ambientali particolari.
Il coinvolgimento della famiglia e di uno specialista ha lo scopo di evitare che si crei un disagio del
singolo nel contesto classe/scuola, dando modo al CdC di attuare e sviluppare al meglio il percorso
educativo didattico progettato collaborando assieme.
Il PDP è attivato in accordo con la famiglia e condiviso con eventuali educatori e/o operatori
sanitari e socio-assistenziali.
Il PDP è il progetto proposto dal Consiglio di Classe: accettandolo, i docenti, la famiglia e lo
studente stesso si impegnano, ciascuno per la propria parte, nel affrontare e mettere in pratica tale
percorso proposto. Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli
interventi partirà da quanto condiviso ad inizio percorso e riportato nel PDP (in particolare nella
relazione fra obiettivi, risultati attesi e valutazione), con la possibilità quindi di rielaborare il
documento in itinere (in corso di monitoraggio dei risultati conseguiti).
I Contenuti del PDP
Per ciascuno studente con DSA, viene redatto il PDP che specifica le misure dispensative e gli
strumenti compensativi definiti nella relazione clinica del neuropsichiatria o dello psicologo esperto
dell’età evolutiva. I docenti utilizzano tali misure nell’ambito dei percorsi personalizzati attivati per
lo studente con DSA.
Le misure dispensative consistono nell’adozione di metodologie e di attivitàdidattiche rapportate
alle capacità individuali e all’entità del DSA e inparticolare possono prevedere:
-l’esonero da specifiche modalità relative a prestazioni didattiche e formativequali la lettura
ad alta voce, la scrittura veloce sotto dettatura, l’uso delvocabolario, lo studio mnemonico
delle tabelline, lo studio delle lingue straniere in forma scritta, il prendere appunti, l’uso del
diario, il carico dei compiti e dello studio a casa ed altre eventuali modalità;
- tempi più lunghi e modalità differenziate per le verifiche scritte e orali e per lo studio
rispetto ai tempi e alle modalità concessi agli altri studenti della classe;
- modalità specifiche per la valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle prove
d’esame.
Gli strumenti compensativi indicano:
- organizzazione delle attività didattiche adeguate al DSA dello studente e uso di
metodologie, mediatori, testi e documentazione didattica idonei all’apprendimento
- organizzazione delle aule con attrezzature e strumenti alternativi, informatici e tecnologici
utili a facilitare l’apprendimento dello studente.
Le misure dispensative e strumenti compensativi sono garantiti anche per le verificheai fini
della valutazione periodica, annuale e per quella relativa alle proved’esame. Il loro utilizzo non
penalizza la valutazione. La prestazione orale in alcuni casi vaprivilegiata e considerata anche come
compensativa della prestazione scritta.
Nei casi di studenti con DSA il PDP è caratterizzato dalla elevata compatibilità con il percorso
regolare delle discipline ed è aggiornato sulla base dell’evoluzione nelle capacità sviluppate dello
studente e nelle richieste che progressivamente il percorso regolare pone.
Per ciascuno studente in situazione di svantaggio il PDP è redatto nel rispetto delle disposizioni
generali sull’ordinamento dei cicli scolastici e formativi e relativi piani di studio previste dalla legge
provinciale e con riferimento agli obiettivi generali del processo formativo.
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Il PDP prevede in particolare:
- gli obiettivi specifici di apprendimento adeguati alle effettive capacità dellostudente, al
fine di consentire lo sviluppo delle potenzialità e la pienapartecipazione dello studente;
- gli interventi volti a favorire il superamento delle situazioni di svantaggio nonché la
prevenzione dell’abbandono scolastico; tali interventi potranno essereeffettuati anche
attraverso iniziative formative integrate con altre istituzioni scolastiche e in collaborazione
con i servizi sociali o con le realtà educative e formative extrascolastiche presenti sul
territorio.
Nei casi di studenti in situazioni di forte disagio, il PDP presenta caratteristiche di
differenziazione anche consistente dal percorso regolare ed ha carattere di temporaneità. Si
configura infatti come intervento specifico e limitato al periodo strettamente necessario a superare
la situazione di svantaggio.Ed è opportuno prevedere azioni che consentano di recuperare i
contenuti dei percorsi curricolari delle discipline proposti alla classe di appartenenza.
● La Valutazione
Il consiglio di classe,relativamente ai percorsi personalizzati, definisce i criteri e i parametri che
contribuiscono alla valutazione dello studente e concorda modalità che consentano di tenere conto
dei risultati raggiunti dai singoli studenti anche in relazione alla loro situazione di partenza. Una
adeguata comunicazione con la famiglia dello studente può favorire la comprensione dei criteri e la
gestione delle aspettative in relazione agli esiti dei percorsi.
ELEMENTI COSTITUTIVI PDP
-informazioni riguardanti lo studente
-bisogni formativi rilevati
-condizioni facilitanti
-individuazione delle risorse
-verifiche, risultati attesi, criteri di valutazione.
● Protocollo per l’accoglienza degli alunni stranieri
Nella nostra scuola, ormai da alcuni anni, sono presenti alunni stranieri con situazioni molto
diversificate. Risulta quindi necessario definire pratiche condiviseall’interno della scuola in tema
d’accoglienza di alunni stranieri, facilitare l’ingresso di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel
sistema scolastico e sociale, sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo
contesto, promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi
dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
Per attuare un’efficace integrazione del nuovo alunno nel contesto sono stati individuati diversi
aspetti e livelli di intervento, che ruotano essenzialmente intorno ai seguenti momenti:
- la fase di accoglienza
- l’intervento linguistico
- l’intervento interculturale.
L’accoglienza
L’accoglienza è rivolta soprattutto ai ragazzi che, arrivati da poco, si iscrivono per la prima volta
alla scuola italiana.
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Essa si articola in diversi aspetti e fasi:
Amministrativo/burocratico
raccogliere i dati biografici e la storia scolastica: età, classe frequentata nel paese d’origine,
durata e calendario del sistema scolastico di provenienza, informazioni sulla scuola nel
paese d’origine;
accertare lo stato di salute, la situazione giuridica e quella familiare (composizione del
nucleo familiare, cause dell’emigrazione, progetto migratorio).
Educativo/didattico
osservare i comportamenti e le abilità, rilevare le competenze già acquisite e i bisogni
specifici di apprendimento;
individuare la classe e la sezione in cui inserire l’allievo;
elaborare percorsi didattici individualizzati.
Comunicativo
facilitare l’informazione e la comunicazione tra la scuola e la famiglia straniera;
prestare attenzione agli aspetti non verbali della comunicazione;
fare ricorso eventualmente a interpreti e mediatori culturali per facilitare la comunicazione
e superare le difficoltà linguistiche.
Relazionale
prestare attenzione al “clima” e alla relazione per ridurre l'ansia, la diffidenza, la distanza
del minore e della famiglia;
prestare attenzione ai momenti iniziali di socializzazione dell’allievo neo-arrivato e ai
rapporti con i compagni;
prevenire situazioni di rifiuto, non accettazione, chiusura.
Sociale
prendere contatti con enti e associazioni del territorio per collaborazioni e intese;
acquisire materiali, risorse e testi presso centri di documentazione e attraverso contatti con
altre scuole che hanno da più tempo un inserimento di allievi stranieri
Tappe di accoglienza
L’iscrizione rappresenta il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua
famiglia. Ogni alunno straniero ha diritto ad essere iscritto a scuola in qualunque momento
dell’anno scolastico.
All’interno dell’ufficio di segreteria l’incaricato preposto al ricevimento dell’iscrizione segue l’iter
burocratico predefinito, nonché raccoglie i dati biografici e la storia scolastica del ragazzo (età,
classe frequentata nel paese d’origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza,
informazioni sulla scuola nel paese d’origine) e accerta lo stato di salute, la situazione giuridica e
quella familiare (composizione del nucleo familiare, cause dell’emigrazione, progetto migratorio).
Il Referente dell’Intercultura del plesso in cui l’alunno è stato iscritto (uno per la Secondaria di
primo grado nella sede di Vigonza e uno per la Primaria e la Secondaria di primo grado di
Codiverno) può stabilire, attraverso un colloquio, un contatto con le famiglie per trarre informazioni
sulla storia scolastica e personale dell’alunno; nel caso di difficoltà comunicative, è prevista la
presenza di un mediatore o di una mediatrice culturale oppure di parenti e connazionali che
12
conoscono la lingua italiana. In tal caso, con il consenso degli interessati, le persone contattate
potranno diventare referenti per la famiglia e per l’alunno nei rapporti con la scuola.
Successivamente il Referente, sentito il parere del Dirigente e dei Consigli di classe, individua la
classe nella quale inserire l’alunno, secondo i seguenti criteri:
- la normativa (art. 45 del DPR394/99), che stabilisce la priorità dell’età anagrafica rispetto
all’effettivo livello di scolarizzazione e alla conoscenza della lingua italiana, in quanto è
provato che il divario di età causa gravi problemi a livello motivazionale e relazionale, che
sono essi stessi causa di insuccesso e abbandono; l’inserimento nel gruppo classe, costituito
da coetanei, stimola l’apprendimento della lingua italiana poiché gli alunni condividono gli
stessi interessi;
- la composizione delle classi e le problematiche esistenti: vengono privilegiate le classi con
minor numero di alunni, senza ragazzi con conclamati problemi comportamentali o con
situazione di handicap grave; si preferiscono le classi con alunni portatori di handicap lievi
in quanto la presenza di un insegnante di sostegno può essere di supporto anche all’alunno
straniero.
Intervento linguistico
La lingua italiana va considerata, per gli alunni immigrati, non come lingua materna, oggetto di
riflessione e tramite per nuovi saperi, ma prima di tutto come lingua seconda, diversa anche dalla
lingua straniera che si apprende per motivi culturali al di fuori del suo contesto geografico-
ambientale.
Per il ragazzo straniero l’italiano deve diventare lingua di uso quotidiano, mezzo per esprimere
bisogni, stati d’animo, conoscenze, lingua concreta, indispensabile per comunicare.
Più complesso è impadronirsi della lingua italiana per studiare, per esprimere idee e concetti, per
riflettere sulla lingua stessa. Questo apprendimento è successivo, richiede tempi molto più lunghi e
precisi interventi, dunque si ritiene necessario individuare risorse umane e proposte di supporto,
sulla base delle possibilità offerte dall’organizzazione interna delle nostre sedi di Vigonza.
Innanzitutto tutti i docenti della classein cui l’alunno è inserito sono coinvolti nell'azione ponendosi
come facilitatori rispetto alla propria disciplina, pertanto:
• favoriscono l’integrazione nella classe promuovendo attività di piccolo gruppo, di contesto
variato;
• individuano alcuni bisogni dell’alunno in fase d’apprendimento;
• predispongono un piano di lavoro personalizzato;
• individuanomodalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina;
• elaborano, se necessario, percorsi didattici di italiano come L2, anche in attività aggiuntiva
attingendo alle risorse dell'art. 9 del C.C.N.L. 29/11/2007 e ad altre risorse assegnate
all’Istituto.
Per attuare quest’ultimo punto e per promuovere la piena integrazione dei ragazzi nel più vasto
contesto sociale, la scuola ha bisogno delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi,
associazioni, luoghi d’aggregazione e, in primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire
una rete d’intervento che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello
scambio culturale.
Si utilizzano pertanto, per tutto l’anno, “figure ponte”, ossia quella del facilitatore linguistico, per
attivare percorsi di apprendimento della lingua italiana come L2, e del mediatore culturale, per
facilitare i contatti con le famiglie che parlano esclusivamente la lingua madre e per i primi contatti
con l’alunno nella fase della rilevazione delle abilità.
13
Contemporaneamente si affiancano a questi interventi, quelli portati avanti da docenti che, con
spazi a disposizione, organizzano attività di alfabetizzazione o di potenziamento dell’italiano L2 al
mattino.
Sarà cosa utile tenere un resoconto dei percorsi effettuati per ogni alunno, che permetta la raccolta e
la circolazione delle informazioni e nel quale vengano riportate le osservazioni, i contenuti svolti, le
verifiche effettuate, le comunicazioni con i genitori e gli enti locali coinvolti.
Intervento a livello interculturale
Obiettivo fondamentale è creare quotidianamente, con i compagni di classe e nei momenti di attività
in cui è coinvolta tutta la scuola, un clima di accoglienza, rispetto, amicizia, incontro sempre
arricchente tra culture diverse.
Il percorso didattico non è solo rivolto al ragazzo straniero ma anche a tutti i suoi compagni di
classe, infatti, anche se il nuovo compagno non può comunicare verbalmente, non vuol dire che non
abbia tanto da dare. Egli è arrivato in Italia con un suo bagaglio di conoscenze ed esperienze che
devono diventare ricchezza per tutti e per lui occasione per sentirsi parte del gruppo e per migliorare
la sua autostima, spesso compromessa nell’impatto con una realtà e con un modo di vivere diversi e
nel contemporaneo distacco dal paese di origine.
Deve essere cura degli insegnanti cercare e sottolineare i significati positivi di un’esperienza di
migrazione e cogliere gli aspetti di rinnovamento e le occasioni educative.
● Informazioni generali sull’organizzazione dell’istituzione scolastica in ordine
ai temi dell’inclusività
I progetti per l’inclusione. Proposte La scuola dell’inclusione non si limita ad azioni mirate ai bisogni educativi speciali, ma ad
iniziative che coinvolgono quotidianamente tutto il gruppo classe e che permettono agli studenti di
vivere in modo concreto e quotidiano il valore dell’integrazione e dell’unicità di ciascuno.
All’interno di tali attività di supporto rientra una vasta gamma di interventi e progetti stimolanti
volti a garantire un ricco ampliamento dell’offerta formativa per offrire efficaci opportunità
formative per ciascun alunno, come riportato qui di seguito:
Attività inclusive d’Istituto
Attività sportive
Attività musicali
Attività di espressione artistica: Arte e teatro
Partecipazione a spettacoli teatrali e musicali, visite a mostre, pinacoteche e musei, gite di
istruzione.
Progetti di Istituto:
Progetti specifici della Scuola Secondaria
Progetto Educazione alla Cittadinanza
Progetto Accoglienza
Progetto Star bene a scuola: “Spazio-Ascolto”
Progetto “Sport e Territorio”
Progetto Biblioteca
Progetto Orientamento e Continuità
Progetti specifici della Scuola Primaria
Progetto Continuità
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Progetto Psicomotricità
Progetto Insegnami come imparo
Gioco Sport
Attività di espressione artistica: Teatro
Formazione per le famiglie In accordo con il territorio e il Comune di Vigonza si promuovono dei percorsi di formazione ed
informazione per i genitori.
INIZIATIVE a.s. 2016/2017 A Maggio 2017 la scuola ha partecipato ai bandi P.O.N. proposti dal MIUR con la presentazione di
alcuni progetti:
- Competenze di cittadinanza e creatività digitale
- Competenze di base
- Competenze di cittadinanza globale
“Progetto – CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO”
Nella scuola Primaria e Secondaria
Il nostro Istituto realizza il “Progetto Continuità”, che prende il nome di “Progetto Ponte”, con la
collaborazione dei docenti della Scuola Primaria.Il progetto vede impegnati gli alunni delle classi
quarte e quinte della scuola primaria del territorio e il suo intento è quello di migliorare l’autonomia
ed il metodo di studio dei discenti. L’obiettivo principale che la commissione si prefigge, supportata
da tutti i docenti dei due ordini di scuola, è quello di favorire il passaggio degli alunni delle classi
quinte della scuola Primaria alla Scuola Secondaria di primo grado. In questo modo si cercherà di
arginare gli eventuali disagi nel momento dell’ingresso alla nuova realtà scolastica. Le
commissioni, attraverso le azioni previste dal “Progetto Ponte”, si attivano per evitare che la nuova
situazione scolastica possa creare preoccupazioni nell’alunno. Con l’attuazione di mini-stages gli
alunni delle classi quinte della scuola primaria hanno l’opportunità di assistere a lezioni didattiche e
laboratori che permettono un primo approccio con la nuova realtà scolastica e con i nuovi e futuri
docenti, facilitandone altresì le relazioni che permettono un più sereno passaggio al grado superiore.
Sono previste attività e incontri tra Scuola dell’Infanzia e Primaria e tra Scuola Primaria e
Secondaria di primo grado con giornate di visita e una giornata di scuola aperta per:
-Facilitare la continuità tra i diversi ordini di scuola;
-Eliminare possibili paure e/o timori legati al cambiamento;
-Conoscere una nuova struttura scolastica (spazi e attività didattiche);
-Consentire una scelta più consapevole per il proseguimento degli studi.
L’orientamento scolastico e professionale è uno degli obiettivi assegnati alla Scuola Secondaria di
primo grado. Per far sì che al termine della scuola del primo ciclo la scelta del proseguimento agli
studi possa essere la più serena possibile, sia per i ragazzi che per le famiglie, gli insegnanti attuano
nel corso del triennio attività con l’intento di conoscere meglio gli alunni sia dal punto di vista delle
capacità, sia delle abilità. Tutto questo va a beneficio di un valido orientamento che si concretizza
nel corso dell’ultimo anno con:
-Informare a tutto campo gli alunni delle classi terze e le famiglie sulle offerte della Scuola
Superiore
-Promuovere iniziative con la collaborazione di esperti esterni per gli alunni delle classi terze e le
famiglie
-Promuovere attività di stage per gli alunni delle classi terze in collaborazione con le Scuole
Superiori.
-Promuovere iniziative di informazione per gli alunni in situazioni di handicap con la
collaborazione del centro per l’orientamento dell’ASL.
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L’obiettivo principale è quello di orientare aiutando gli alunni e i genitori a scegliere in modo
consapevole il proseguimento agli studi per evitare gli insuccessi.
“Progetto –SPORT nella scuola Primaria”
Le attività motorie della Scuola Primaria sono un arricchimento del percorso scolastico ordinario e
utilizzano le collaborazioni esterne degli istruttori delle piscine comunali, degli esperti di
Psicomotricità.
Progetto Psicomotricità
(Classe prima)
L’attività si propone come un percorso di integrazione e complementarietà delle attività didattiche e
punterà alla psicomotricità come elemento di forza per prevenire i disagi relazionali e
comportamentali dei bambini, promuovendo la socializzazione e la cooperazione attraverso l’uso
dei linguaggi espressivi diversi e puntando sulle particolari relazioni interpersonali che i bambini
sono in grado di attivare.
Obiettivi:
-Favorire il percorso evolutivo e formativo globale
-Facilitare la comunicazione e confermare l’autostima nelle relazioni
-Valutare le risorse individuali e ricercare le potenzialità personali
-Cooperare e condividere
-Promuovere la socializzazione e facilitare l’inserimento
-Prevenire il disagio
Progetto Nuoto nella Primaria (tutte le classi)
-Valutare le proprie risorse
-Acquisire sicurezza personale nell’elemento acqua
-Sviluppare la coordinazione motoria
“Progetto–SPORT e TERRITORIO” Nella scuola Secondaria
Lo sport nella Scuola Secondaria è fonte di esperienza per i ragazzi/e, capace di costruire uno “stile
di vita salutare” permanente, di favorire una maggiore integrazione sociale e una maggiore apertura
ai rapporti interpersonali, di assumere ruoli e responsabilità precise.
Obiettivi:
-Promuovere il benessere psicofisico
-Promuovere un’azione educativa e culturale della pratica motoria che diventi abitudine di vita
-Riscoprire il valore educativo dello sport nei suoi aspetti motorio, socializzante e comportamentale
-Favorire un corretto concetto di competizione
-Favorire la partecipazione alle attività motorio-sportive di alunni non praticanti attività sportive
extrascolastiche
-Interiorizzare lo sport come momento positivo di aggregazione
-Favorire qualsiasi attività motorio-espressiva
-Promuovere attività in ambiente naturale
-Cooperare ed interagire positivamente nel gruppo
Nella scuola Primaria
L’esperienza sportiva del progetto “Sport e Territorio” è presente anche nella scuola Primaria e
durante l’anno scolastico, in periodi alternati, si operano alcuni interventi di tecnici ed esperti
sportivi che conducono i bambini ad affrontare vari percorsi di stimolazione motoria. Il percorso
sportivo è proposto a quasi tutte le classi presenti.
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“Progetto – TEATRO”
Nella Scuola Primaria
Il Progetto vuole offrire agli studenti un percorso di formazione di base che, oltre a favorire le
abilità espressive e creative del singolo, dia la possibilità di vivere un’esperienza significativa di
relazione e collaborazione all’interno del gruppo, imparando ad usare mezzi comunicativi nuovi e
coinvolgenti.
Tra i principali obiettivi:
- Educare all’ascolto.
- Sviluppare un atteggiamento di dialogo e fiducia nel gruppo.
- Promuovere la valorizzazione della propria unicità personale e sostenere una serena
accettazione di caratteristiche e limiti fisici.
- Potenziare la capacità di esprimere emozioni e sentimenti.
- Migliorare le abilità relazionali e comunicative e promuovere la capacità di trasmettere
efficacemente il proprio pensiero.
- Favorire ed incentivare attività di collaborazione e cooperazione
- Favorire la riflessione sull’accettazione e l’integrazione dell’altro.
“Progetto – LABORATORIO TEATRALE”
Nella Scuola Secondaria
L’associazione “Sbandiu”, propone un laboratorio teatrale come strumento attraverso il quale fare
esperienza dell'espressione della differenza, dove la persona può “giocare la sua identità”. In esso
l'apprendimento si realizza attraverso una dimensione piacevole in cui la capacità cognitiva della
persona non costituisce più il canale preferenziale. Rispetto alla situazione di disabilità, coinvolge
tutti coloro che vivono e operano intorno ad essa. E' un mediatore analogico che si realizza
attraverso la mediazione corporea, dando importanza all'attività motoria ed al movimento; è la
forma più efficace di "inclusive education" e rappresenta un'innovazione nei processi creativi.
Obiettivi:
- sviluppo del movimento
-annullamento della diversità
-sviluppa la creatività, l’autostima e la consapevolezza del sè
“Progetto – SPAZIO/ASCOLTO”
Nella scuola Secondaria
Lo “SPAZIO ASCOLTO” è un servizio dedicato alle problematiche relazionali degli alunni a
scuola. Rappresenta il mezzo attraverso il quale la scuola apre uno spazio di ascolto, accoglienza e
supporto per gli alunni (singoli o come gruppo classe). Il progetto di spazio-ascolto sottolinea
un’attenzione sempre presente ai bisogni dei ragazzi, per favorirne il benessere psico-fisico.
E’ in sintonia con il progetto educativo e affianca l’educazione socio-affettiva, l’accoglienza e tutte
le altre attività che si attuano da anni per migliorare il clima relazionale all’interno della scuola.
Anche lo spazio-ascolto è un laboratorio che agisce sul singolo (a differenza degli altri che agiscono
sul gruppo) pur promuovendo apprendimenti di competenze sociali.
La funzione di questo servizio è quella di dare ai ragazzi “ascolto” e “aiuto” per rielaborare le
situazioni conflittuali che vivono nel quotidiano. Si configura perciò come uno dei tanti strumenti
che la scuola offre per consentire ai ragazzi di vivere il tempo scolastico con serenità, un mezzo per
favorire il “benessere” a scuola (condizione che facilita l’apprendimento).
Obiettivi:
- Ascoltare il disagio dei ragazzi;
- Aiutare il ragazzo a rielaborare il vissuto conflittuale attraverso la narrazione;
- Guidare all'apprendimento di nuovi comportamenti per gestire situazioni difficili;
- Aiutare i ragazzi a trovare nuovi punti di vista e nuove prospettive di gestione.
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- Essere consapevoli: osservare se stessi e riconoscere i propri sentimenti.
- Stabilire rapporti interpersonali, fondati sul rispetto della persona e sul diverso.
-Comunicare. Saper ascoltare e saper domandare, esporre il proprio punto di vista invece di
in colare gli altri.
“Progetto – BIBLIOTECA”
Nella scuola Primaria e Secondaria
La Biblioteca dell’Istituto Comprensivo è costituita da due sedi, una a Vigonza e una a Codiverno.
La Scuola Primaria ne gestisce una in maniera autonoma, adeguata alle proprie necessità di lavoro e
in linea con quella della Scuola Secondaria.
La Biblioteca, di cui la referente quest’anno sarà una docente volontaria in pensione, si propone di
accrescere nei giovani l’amore per la lettura.
La commissione di docenti dell’istituto che la gestisce, punta a favorire la consultazione e il prestito
di libri; aggiorna lo “scaffale librario” con testi di narrativa italiana e straniera; coordina attività di
ricerca e di consultazione di testi o di siti tematici; ricorda i grandi eventi storici e del Territorio;
organizza attività di lettura espressiva e incontri con esperti sia rivolti agli alunni sia di
formazione/aggiornamento per i docenti. Indice annualmente Concorsi interni all’Istituto e
partecipa a Concorsi nazionali.
La catalogazione di tutto il materiale librario è eseguita con il software ISIS/WINIRIDE.
La Biblioteca collabora alla RETEBIBLIOMEDIASCUOLE di Padova.
● Incontri formativi per genitori, docenti e alunni
L’Istituto Comprensivo Scolastico e l’Amministrazione Comunale hanno negli anni collaborato per
promuovere molti incontri su tematiche adolescenziali e sulla problematicità genitoriale e
ultimamente sui pericoli di Internet e sul cyber bullismo.
Per l’anno scolastico in corso il Comune di Vigonza in accordo con l’Istituto Comprensivo “Don
Lorenzo Milani”, la Direzione Didattica e i genitori, promuove degli incontri di formazione-
informazione rivolto ai genitori, ai docenti e alla cittadinanza dal titolo “IN DIALOGO” che si
svilupperà in 4 incontri:
- 15/11716 Prendersi cura delle relazioni: Tempo. Desiderio, Dialogo
- 29/11/16 Prendersi cura delle relazioni: Ascolto, Comprendo, Parlo
- 14/02/17 Come rendere la rete più sicura: Il web e vostro, educazione digitale
- 21/02/17 Siamo così? Rappresentazioni giovanili e genitoriali oggi
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TABELLA RIASSUNTIVA DEI DATI
●Rilevazione dei BES presenti:
n°
• disabilità certificate Legge 104/92
_ disabilità certificate L.104/92 con DPCM 185/2006 art. 3, commi 1 e 3
_ minorati vista
_ minorati udito
_ Psicofisici
Tot.19
4+2primar.
13
• disturbi evolutivi specifici(Legge 170/2010-DM 5669/2011-Linee guida 12-07-
2011)
_ DSA
_ ADHD
_ Borderline cognitivo
_ Difficoltà di Apprendimento
_ Gifted
Tot.62
29
7
2
19
5
• svantaggio (indicare il disagio prevalente)
_ Socio-economico
_ Linguistico-culturale
_ Disagio comportamentale/relazionale
Totali14,90 % su popolazione scolastica
Tot.20
2
14
4
101
_ Presenze alunni stranieri
_ Primaria
_Secondaria (55 sede+17Codiverno)
_Rinforzo Lingua Italiana (11 sede+1 Codiverno+2 Primaria)
Tot. 89
17
72
14
N° PEI redatti dai GLHO
19
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazionesanitaria
53
N° di PEP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazionesanitaria * 29
Primaria PDP 10 (3DSA – 4 BES – 3 Stranieri)
• Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in
Insegnanti di sostegno secondaria 1°
grado: 8 docenti (2 in ruolo e 5 a
tempo determinato)
Insegnanti sostegno Primaria: 4 (1 in
ruolo e 3 a tempo determinato
Attività individualizzate edi piccolo
gruppo
Attività laboratorialiintegrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Si
Si
AEC (Assistenti Educativi del
Comune o O.S.S)
1 Mediatrice 1 Facilitatrice
1 OSS
AEC Attività individualizzate edi
piccolo gruppo
Attività laboratorialiintegrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Si
No
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate edi piccolo No
19
gruppo
Attività laboratorialiintegrate (classi
aperte,laboratori protetti, ecc.)
No
Funzioni strumentali/coordinamento Handicap e integrazione 1(per plesso) Si
Referenti di Istituto (sostegno, DSA,
BES)
Referente Inclusione e DSA (1 per
plesso)
Si
ALTRO…….
Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso…
Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Si
Si
Si
Si
Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Si
Si
Si
Si
Altri docenti Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Si
Si
Si
Si
Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori
integrati
Altro:
Si
No
Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su
genitorialità e psicopedagogia dell’età
evolutiva
Si
20
Coinvolgimento in progetti d’inclusione
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante
No
No
Rapporti con servizi socio-sanitari
territoriali e istituzioni deputate alla
sicurezza
Accordi di programma / protocolli
d’intesa formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Si
Si
Si
Si
Si
No
Rapporti con CTI Scambi di informazioni e di materiali
Raccordi con CTI e retidi scuole
Si
Si
Rapporti con enti private sociali e
volontariato
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Progetti a livello di reti di scuole
No
Si
No
Formazione Docenti Strategie e metodologie educativo-
didattiche / gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo-
didattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
Didattica sulle nuove tecnologie per
l’inclusività
Si
Si
Si
Si
Si
Si
21
PUNTI DI FORZA e CRITICITA’ RILEVATI* 0 1 2 3 4
*0 per niente; 1 poco; 2 abbastanza; 3 molto; 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di
inclusività dei sistemi scolastici
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X
Possibilità di accedere / strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive X
Organico di sostegno in rapporto agli alunni diversamente abili X
Organico assistenti comunali in rapporto agli alunni d.a. X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola in base alle risorse
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare
alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi
X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel
sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il
successivo inserimento
X
Collaborazione offerta dai servizi sociosanitari territoriali
X
Attività di coordinamento del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione
(G.L.I.)
X
Punteggio totale registrato: 23
Livello di inclusività della scuola
0 – 15 = inadeguato
16 – 20 = da migliorare
20 – 30 = sufficiente adeguato
31 – 44 = buono
45 – 52 = eccellente
23
22
● COSA È MIGLIORATO
Per gli alunni stranieri
Nomina di una figura di funzione Strumentale Intercultura che cura il raccordo tra le diverse realtà
del territorio e i rapporti con le Amministrazioni locali e le Agenzie del Territorio.
Per seguire e coordinare le attività di recupero di italiano L2, la referente ha lo scopo di regolare le
attività laboratoriali legate agli alunni stranieri e alla vita della scuola e di curare i rapporti con i
mediatori culturali e i facilitatori dell’apprendimento.
Per gli alunni la referente si occupa di effettuare delle rilevazioni all’inizio dell’anno scolastico, allo
scopo di formulare gruppi di livello per le attività laboratoriali di lingua italiana. Un ulteriore lavoro
che si richiede è anche aggiornare e integrare il materiale a disposizione della scuola da impiegare
nel processo di alfabetizzazione degli alunni stranieri (video, pc, testi).
● COSA MIGLIORARE
Per gli alunni H, DSA, BES
- Per gli studenti con particolari bisogni educativi,sono previsi incontri con la psicologa e
l’assistente sociale del Distretto Sanitario, con frequenza triennale per le valutazioni. L’I.C. nelle
persone dei docenti di sostegno, ha avuto spesso necessità di rapportarsi all’ULSS. Durante l’anno
si sono evidenziate difficoltà nel contattare gli uffici dei Servizi,dunquesarebbe auspicabile la
ricerca di una maggior facilità di contatto con gli specialisti del Servizio Sanitario Locale che hanno
in carico i ragazzi. Una maggior disponibilità e collaborazione con le realtà distrettuali dell’ULSS
risulta fondamentale per i docenti, che sentono indispensabile la collaborazione con gli specialisti
referenti. Le difficoltà interne all’organizzazione dei Servizi, dovute a cambiamenti di
responsabilità, a sostituzione di personale, o a tagli di risorse, non dovrebbero inficiare sullo
svolgimento delle buone prassi della scuola, alla quale è d’obbligo assicurare una continua linea di
comunicazione.
- I genitorie le realtà presenti nel territorio dovrebbero essere coinvolti di più nelle azioni dove sono
esplicitatetutte le scelte educative di inclusione e nei progetti.
-La necessità di organizzareattività di recupero disciplinare facoltative che coinvolgono gli
studenti in difficoltà, è sempre più sentita sia tra gli alunni e le loro famiglie che dai docenti.
Risorse strumentali
La scuola si è dotata di alcune attrezzature e ausili informatici di supporto agli alunni quali la
lavagna interattiva multimediale che però non risulta presente in tutte le aule. Mancano alcuni
strumenti informatici per la scuola primaria e soprattutto software didattici e applicazioni che siano
adeguati ai bisognispecifici di apprendimento degli alunni BES. Risultano essere presenti
1 programma di sintesi vocale Alfa Reader, nessun programmaper la discalculia per gli alunni DSA
e programmi per ADHD, perciò si sente la necessità di avere a disposizione del materiale
informatico specifico per alunni BES.
Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno 2017/2018
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Prevedere metodologie d’insegnamento e materiale didattico calibrato alle effettive potenzialità
(punti di forza) dell’alunno in modo da favorire la sua inclusività e contemporaneamente quella
della classe. Promuovere l’apprendimento per piccoli gruppi per favorire la cooperazione tra pari.
● Per una buona inclusione di tutti gli alunni e degli alunni BES, sarebbe necessario stilare e
realizzare un progetto che, tenendo conto di tutte le risorse presenti (docenti curricolari e non),
23
possasupportare gli alunni H in situazioni particolari. Si propone quindi la creazione di un
Protocollo pianificato per le sostituzioni e deliberato dal Collegio Docenti, che serva a coprire le
assenze temporanee degli insegnanti di sostegno, in modo che il percorso di inclusione non
risenta della mancanza dell’insegnante stesso, ma diventi una responsabilità condivisa da tutto il
corpo docente per una serenità inclusiva del contesto scolastico sia in termini di didattica che di
sicurezza.
Finalità del Progetto: consapevolezza che tutti gli insegnanti concorrono alla condivisione delle
responsabilità nel contesto scolastico.
Progettare e strutturare degli interventi attraverso una organizzazione didattica e metodologica
mirata in supporto alle classi con una alta presenza di alunni con bisogni educativi individuali,
usando insegnanti disponibiliad affiancare il docente di disciplina che lo richiede.
Perseguire una collaborazione e una continuità di comunicazione con gli specialistisia
dell’ULSS che privati, gli educatori e tutti i soggetti che concorrono alla riabilitazione e alla
formazione degli alunni con bisogni educativi specifici, .
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti.
Si propone la partecipazione attiva a corsi di formazione e aggiornamento che diano agli
insegnanti veri spunti e strumenti da utilizzare nelle attività scolastiche quotidianeLo scopo è
quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione dei docenti, coinvolti
non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità
didattiche orientate all’integrazione efficace nello svolgimento della pratica quotidiana.
Strutturare progetti di formazione sufficientemente incentivanti.
Strutturare l’attuazione di interventi di formazione su:
- metodologie didattiche e pedagogia inclusiva
- strategieda usare per i comportamenti problematici
- nuove tecnologie didattiche per l'inclusione e per la didattica
- le norme a favore dell'inclusione
- strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni
- gruppo dei pari e tecniche di apprendimento cooperativo e peertoutoring come strategie
compensativa per i BES.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Verificare e valutare gli obiettivi raggiunti dal singolo alunno considerando le abilità in
ingresso e le conquiste ottenute in itinere e finali
Adottare sistemi di valutazione programmati e condivisi in modo verticale ed orizzontale
● Per non disattendere gli obiettivi dell’apprendimento e della condivisione e dell’inclusione, è
indispensabile che la programmazione delle attività sia realizzata da tutti i docenti curricolari, i
quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno definiscono gli obiettivi di apprendimento
sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per
l’intera classe.
● Orientare la progettualità didattica all’inclusione con l’adozione di strategie e metodologie
adatte, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring,
l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo in tempi, l’utilizzo di mediatori didattici,
di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.
● La necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio o per i compiti a casa in
formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che
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utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo
risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in
vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico.
Organizzazione dei diversi tipi di metodologie di sostegno presenti all’interno della scuola
Anche per il prossimo anno si prevede di lavorare: per piccoli gruppi (omogenei ed eterogenei),
e partecipando ai progetti offerti.
Perseguire la finalità d’inclusione con il benessere nel contesto scuola e nelle relazioni, il
recupero delle difficoltà con strategie e didattiche innovative e la valorizzazione delle eccellenze.
●Proporre eorganizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo
della persona anche attraverso:
- Attivitàlaboratoriali (learning by doing)
- Attività per piccolo gruppi (cooperative learning)
- Tutoring epeer to peer
- Attività individualizzata (masterylearning).
● Proporre corsi di alfabetizzazione di italiano L2
Maggiore raccordo attraverso incontri programmati con gli insegnanti curricolari
Maggiore raccordo con le diverse figure strumentali
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Il ruolo delle famiglie è di partecipazione e di condivisione del percorso di inclusione previsto
insieme con la scuola, GLI, e Cons. di Istituto
E’ importante il coinvolgimento delle strutture presenti nella comunità e di cui gli alunni
usufruiscono per il loro percorso educativo e formativo
Possibilità di strutturare percorsi formativi con gli enti territoriali
Sistematizzare le comunicazioni con le famiglie in vista anche delle diversità socio linguistiche
attraverso interventi di mediazione culturale.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativiinclusivi
In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi
speciali, viene elaborato il modello PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità – BES) per alunni
stranieri e con svantaggi senza diagnosi, dove vengono individuati gli obiettivi specifici
d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra
istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e
valutazione.
Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:
- rispondere ai bisogni di individuali
- monitorare la crescita della persona ed il successo delle azioni
- monitorare l'intero percorso
- favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità.
Confermare i punti già presenti del curricolo inerenti l’inclusione
Ampliare tale curricolo con esperienze legate al territorio
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Valorizzazione delle risorse esistenti
Valorizzare la risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per
mezzo del tutoraggio tra pari
Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per
lavorare sulla continuità, sull’inclusione.
●La condivisione e trasmissionedi informazioni tra i docenti presenti all’interno dell’istituzione
scolastica, per quanto riguarda le competenze acquisite in corsi specifici di formazione
frequentati da alcuni degli insegnanti, tramite la partecipazione a degli incontri precedentemente
concordati.
● Valorizzare la didattica e la creatività digitale attraverso l’uso consapevole delle nuove
tecnologie che possono stimolare gli apprendimenti che diminuire le difficoltà di performance.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei
progettidi inclusione
● L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e
personalizzazione degli apprendimenti
● Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli
interventi di ricaduta su tutti gli alunni
●L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con
disabilità,visto il numero e le diverse problematicità di cui i soggetti sono portatori nonchè le
proposte didattico-formative per l'inclusione che devono essere proposte e messe in atto con una
presenza di risorse aggiuntiveche si ritiene necessaria.
●L’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo
periodo dell’anno scolastico
●L’incremento di risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni
stranieri e per istituire corsi di alfabetizzazione
●Risorse digitali per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento
di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili
strumenti compensativi
●Risorse specifiche per l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri e l’organizzazione di
laboratori linguistici
●Risorse per la mediazione linguistico culturale e traduzione di documenti nelle lingue
comunitarie ed extracomunitarie
●Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari
●Costituzione di reti di scuole in tema di inclusività
●Acquisizione di materiale specifico anche digitale per l’inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico,la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
●Incremento degli incontri tra insegnati della scuola primaria e secondaria per promuovere una
vera continuità tra i diversi ordini di scuola con la partecipazione aperta agli insegnanti di tutti gli
ambiti disciplinari
●Sviluppo di un percorso di continuità con valutazione e attività programmate che si traduce nel
sostenere l'alunno nella crescita personale e formativa potenziando le capacità presenti e
osservateL'obiettivo prioritario che sostiene l'intera progettazione è permettere alle persone di
"sviluppare un proprio progetto di vita futura"che si esprime nel sapere, nel saper fare e nel saper
essere in rapporto alle proprie potenzialità individuali.
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RICHIESTE
�Proposta di assegnazione di organico funzionale e di sostegno
I docenti dell’Istituto comprendono e fanno propri i principi che si evincono dal documento
ministeriale sull’inclusività e i bisogni educativi speciali, ma lamentano una reale difficoltà a
mettere in atto in concreto gli interventi opportuni, data l’eterogeneità delle classi dal punto di
vista degli apprendimenti e delle problematiche socio familiari. Una difficoltà che risulterebbe
minore con una presenza di organico funzionale per garantire un ulteriore potenziamento ed
integrazione nelle attività scolastiche.
Si evidenzia inoltre la necessità per gli alunni gravi L. 104/92 di poter fruire di più ore della
presenza dell’insegnante di sostegno.
�Proposta per altre risorse specifiche (assistenti-educatrici-mediatrici-facilitatrici)
Inoltre, l’immigrazione da aree geograficamente lontane e diverse per culture e tradizioni, pur
essendo un arricchimento a livello umano (nella conoscenza delle ALTERITA’), rappresenta
comunque una sfida costante all’efficacia delle proposte didattiche quotidiane dei docenti e
questa sfida deve essere supportata da altre risorse quali la presenza di facilitatori, mediatori e
assistenti alla inter-cultura.
Approvatodal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 13 giugno 2017
Il Dirigente Scolastico
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