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Altre avanguardie

Straight Photography, Nuova Oggettività, lo “stile documentario”

Paul Strand, Wall Street, New York, 1915, stampa al platino, 24,8 x 32,2 cm

Paul Strand, Cieca1916, New York,stampa ai salid'argento, 35,1 x 27, 1cm

Paul Strand, La staccionata bianca, Port Kent, 1916, stampa ai sali d'argento, 24,6 x 32,5 cm

Paul Strand,Ruota araggi, 1917

Paul Strand, Side Porch,Vermont, 1946 circa

Edward Weston,Toilette, Mexico,1925, stampa aisali d'argento, 24,1x 19,2 cm

Edward Weston, Peperone n. 30,1930, stampa ai sali d'argento, 24,1x 19,2 cm

Edward Weston, Foglia di cavolo, California, 1931, stampa alla gelatina - bromuro d'argento,19,2 x 24,1 cm

Edward Weston, Dune, Oceano, 1936

Edward Weston, Nudo sulla sabbia, 1936, stampa all'argento, 19,5 x 24 cm

Ansel Adams, Un credo personale (1943)

• Una grande fotografia è la piena espressione del proprio sentimento rispetto a ciòche si sta fotografando, nel senso più profondo ed è, quindi, una vera espressionedel senso che si dà alla vita in generale. E questa espressione deve manifestarsi neitermini della semplice devozione al medium – l’affermazione della massimachiarezza e perfezione possibili nella creazione e nella produzione. Questospiegherà perché non sopporto le inutili complicazioni tecniche o di presentazione.Preferisco avere un buon obiettivo perché mi dà la migliore immagine otticapossibile, una buona macchina perché è complementare alla funzionedell’obiettivo, buoni materiali perché innalzano la qualità dell’immagine. Uso cartalucida perché so che essa rivela al massimo la chiarezza e la brillantezzadell’immagine, e monto le stampe su semplici cartoncini per evitare tutto ciò chepuò disturbare o indebolirla. Non ritocco né manipolo le stampe perché credonell’importanza dell’immagine immediatamente ottica e chimica […]. La semplicitàè il primo requisito […]. La precisione, la pazienza, la devozione ai vari momenti dellavoro sono di suprema importanza. La perfezione pura dell’immagine otticacomporta una attitudine alla perfezione in ogni fase del processo e in ogni aspettodel risultato.

Ansel Adams, Chiesa, Taos,New Mexico, inizio anniTrenta

Ansel Adams, Luna sorgente su Hernandez, New Mexico, 1941

Ansel Adams, La luna e il Monte McKinley, 1948

Albert Renger-Patzsch, Altiforni Kemper,Herrenwyk, 1927

Albert Renger-Patzsch Bicchieri, 1927 circa, stampa ai sali d'argento, 16,8 x 22,8 cm

Albert Renger-Patzsch. Manigiunte in preghiera, 1926,stampa ai sali d'argento, 38,5 x28,5 cm

Karl Blossfeldt, Adiantumpedatum / Adianto, giovanifoglie arrotolate(ingrandimento 8x), tavola55 da Urformen der Kunst(Archetipi dell’arte), 1928 (IIed.), photogravure, 31,3 x24,2 cm (tavola)

Karl Blossfeldt,Equisetum hiemale /Equiseto invernale,sezione trasversale diun fusto(ingrandimento 30x),tavola 4, da Urformender Kunst (Archetipidell'arte), 1928 (IIed.), photogravure31,3 x 24,2 cm(tavola)

August Sander, Uomini del Ventesimosecolo (progetto, 1927)• La gente mi chiede come mi è venuta l’idea di fare questo lavoro: guardando,

osservando, pensando – ecco la risposta. Nulla mi è parso più appropriato cheprogettare un’immagine del nostro tempo con assoluta fedeltà alla natura delmezzo fotografico. Troviamo scritti e libri con illustrazioni di tutte le epoche, ma lafotografia ci ha dato nuove possibilità e nuovi compiti, diversi da quelli dellapittura. Può riprodurre le cose con grandiosa bellezza, ma anche con crudeleverità; ma può anche incredibilmente ingannare. Dobbiamo essere capaci dicontinuare a vedere la verità, ma soprattutto dobbiamo tramandarla ai nostri similie alla posterità, che questo sia per noi conveniente o meno. Ora se io, che sono unsano essere umano, sono così immodesto da vedere le cose come sono e noncome si crede che siano o possano essere, chiedo perdono, ma non posso agirediversamente. Ho fotografato per trent’anni e mi sono impegnato nella fotografiacon la massima serietà; ho fatto scelte buone e scelte cattive, e riconosco i mieierrori. Questa mostra alla Kölnischer Kunstverein è il risultato della mia ricerca, e iospero di aver fatto la scelta giusta. Niente mi è più odioso della fotografia addolcitacon trovate, pose, falsi effetti. E dunque, lasciate che, in tutta onestà, io dica laverità sul nostro tempo e sulla gente del nostro tempo.

August Sander, Uomini del XX secolo e Il volto del tempo

• Il progetto originario relativo a Uomini del XX secolo,elaborato tra il 1925 e il 1927, si fondava su 7 categoriesociali (contadino, artigiano, donna, corporazioni, artisti,metropoli, gli ultimi), a ciascuna delle quali doveva esserededicato un volume fotografico; ogni volume era compostoda portfoli tematici per un totale di 45.

• Ma durante la sua vita Sander riesce a pubblicare solo Ilvolto del tempo (1929), che contiene 60 immagini. Il voltodel tempo esce con un’introduzione scritta dal romanziereAlfred Döblin (l’autore di Berlin Alexanderplatz)

• Solamente nel 1980, sedici anni dopo la morte delfotografo, esce la prima edizione (parziale) di Uomini del XXsecolo che raccoglie 500 immagini selezionati dal figlioGunther a partire da 11000 negativi conservati.

Walter Benjamin, Piccola storia della fotografia (1931)

• Da un momento all’altro, opere come quelle diSander potrebbero assumere un’imprevistaattualità. I mutamenti di potere, come quelli cheda noi ormai s’impongono, trasformano di solitoin una necessità vitale l’elaborazione e ilraffinamento della comprensione fisiognomica.Che si venga da destra oppure da sinistra,bisognerà abituarsi a essere guardati in faccia persapere donde veniamo. Dal canto propriobisognerà abituarsi a guardare in faccia gli altriper lo stesso scopo. L’opera di Sander è più di unlibro fotografico: è un atlante su cui esercitarsi.

August Sander,Giovani contadini,1914

August Sander,Notaio, 1924

August Sander, Bambinidella media borghesia,1925

August Sander,Contadinelle, 1925, stampaai sali d'argento, 25,9 x 18,7cm

August Sander,Pasticciere, 1928,stampa ai sali d'argento,26 x 17,2 cm

August Sander, Segretariadell’emittente WestdeutschenRundfunk di Colonia, 1931

August Sander,Soldato, 1940

Gianni Celati sulla scoperta dell’opera di Walker Evans da parte di Luigi Ghirri (2010)• Quello che l’aveva ispirato, fin dall’inizio, più di qualsiasi altra cosa, era

l’entusiasmante scoperta della fotografia americana… soprattutto lascoperta di Walker Evans, che per Ghirri è rimasto sempre il punto diriferimento maggiore, il Dante Alighieri della fotografia. In particolare,di Walker Evans, quello che lo emozionava di più erano le fotodell’epoca della grande depressione, nelle zone povere degli StatiUniti… nelle grandi campagne, negli spazi aperti. Si può dire che le fotodi Walker Evans siano state, per lui, una salvezza, un punto diancoraggio, una filosofia di vita, e anche un modo per riflettere sugliaspetti urbani e campagnoli che convivono nella storia della fotografia.[Le foto di Walker Evans, le canzoni di Bob Dylan, i quadri di Bruegel] gliricordavano il sentimento dello “stare al mondo”, come stupore emeraviglia per tutto quello che c’è. Il sentimento di “stare al mondo”…È come l’idea di qualcosa che irrompe nella vita quotidiana, proprio làdove si credeva che fosse bandito ogni mistero.

Walker Evans,Licence Photostudio, New York,1934

Walker Evans, Il cimitero d'auto, vicino a Easton, 1935

Walker Evans,Espositore difototessere, Savannah,Georgia, 1936

Walker Evans, Interno dellacasa di Floyd Burroughs, HaleCounty (Alabama), 1936,stampa alla gelatina - saled'argento

Walker Evans, Lamoglie dell'affittuariodi una fattoriadell'Alabama, 1936(Allie Mae Burroughs,contea di Hale),negativo su pellicola,12,7 x 17,8 cm

Walker Evans, Manifesti e casa, Atlanta, Georgia, 1936, stampa ai sali d'argentoda negativo originale

Walker Evans, New York, 25 febbraio 1938

Walker Evans,Sedia bianca eporta aperta,Walpole,Maine, 1962

Roy Stryker, La collezione di fotografie della Farm Security Administration (1973)

Solo ora sappiamo che abbiamo contribuito a far aprire gli occhi su unterritorio tutto nuovo della società e del costume americano comelegittimo soggetto di indagine visiva. Ma allora non lo sapevamo […].Durante gli otto anni [1935-1943], coltivavo un mio sogno personaleche inevitabilmente di tradusse in immagini in bianco e nero: volevofare una enciclopedia visiva dell’America delle campagna […]. Nellavoro c’è una eccezionale continuità. Soprattutto, c’è l’America dellecampagne, delle fattorie e delle piccole città e delle grandi strade […].Ma la cosa più importante in queste fotografie è l’atteggiamento versola gente […]. Pur nella differenza dei talenti e delle visioni, i nostrifotografi hanno una cosa in comune: il profondo rispetto per l’essereumano […]. C’è onestà, compassione, e una considerazione naturaleper la dignità della persona. Queste sono le cose che, secondo me,danno alla collezione un fascino particolare […]. Abbiamo presentatol’America agli americani.

Dorothea Lange, La fotografia documentaria (1940)

• La fotografia documentaria registra la situazione sociale dei nostritempi. Rispecchia il presente e documenta per il futuro. Il suo centrod’attenzione è l’uomo nel suo rapporto con l’umanità. Registra il suocomportamento quando è al lavoro, in guerra, nel tempo libero, o ilsusseguirsi delle sue attività nelle ventiquattro ore del giorno, il ciclodelle stagioni, lo svolgersi di una vita. Rappresenta le sue istituzioni – lafamiglia, la chiesa, il governo, le organizzazioni politiche, leassociazioni, i sindacati. Di queste mostra non solo l’aspetto esteriore,ma cerca di rivelare in che modo funzionano, assorbono la vita,ottengono la fedeltà e influenzano il comportamento degli esseriumani. Si impegna nell’analisi dell’organizzazione del lavoro, dei vincolidi dipendenza dei lavoratori tra di loro e con i loro superiori. Èsoprattutto adatta a costruire documenti del cambiamento. L’avanzaredelle tecnologie innalza il tenore di vita, crea disoccupazione, cambia ilvolto della città e del paesaggio agricolo.

Dorothea Lange,Distribuzione di cibodell'"angelo bianco", SanFrancisco, 1933, stampa aisali d'argento, 25,4 x 20,3cm

DorotheaLange, SkidRow, SanFrancisco,1934

Dorothea Lange, Figlia di un operaio stagionale in un accampamentovicino a Sacramento, California, 1936, stampa da negativo, 10 x 12 cm

DorotheaLange, Madreemigrante,Nipomo,California, 1936

Dorothea Lange,Lavoratoristagionali sullastrada per LosAngeles, California,1937, stampa danegativo in biancoe nero, 8,9 x 8,9cm

Dorothea Lange, The Road West, New Mexico, 1938

Ben Shahn, Vicesceriffo in una citta mineraria del West Virginia, 1935, stampa ai salid'argento da negativo originale

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