area pop - home page guastalla centro arte · piero gilardi mark kostabi ugo nespolo ... ca il cui...

20
Guastalla Centro Arte Edizioni Graphis Arte AREA POP

Upload: lamkhanh

Post on 24-Jul-2018

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

Guastalla Centro ArteEdizioni Graphis Arte

areapop

Franco angeli

enrico Baj

Tano FesTa

Piero gilardi

Mark kosTaBi

Ugo nesPolo

Mario schiFano

eMilio Tadini

joe Tilson

ar

ea

po

p G

UA

STA

LL

A C

EN

TR

O A

RT

E E

DIZ

ION

I GR

AP

HIS

AR

TE

areapop

30 novembre 2013 - 31 gennaio 2014

Progetto della mostra e catalogoMarco e laura guastalla

IntroduzioneMarco guastalla

Grafica e stampadebatte otello srl- livorno

isBn……………

edizioni graphis arte

Via roma, 45 - 57126 livornoTel. +39 0586 808518Fax +39 0586 [email protected]

catalogo realizzato in occasione dell’esposizione:

Page 2: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale
Page 3: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

Franco Angeli, Enrico Baj, Tano Festa, Piero Gilardi, Mark Kostabi, Ugo Nespolo,

Mario Schifano, Emilio Tadini, Joe Tilson

a cura diMarco e Laura Guastalla

Guastalla Centro ArteEdizioni Graphis Arte

AREA POP

Page 4: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

2 AREA POP

Con questa esposizione desideriamo mettere in evidenza e a confronto alcuni aspetti che hanno ca-ratterizzato il fenomeno della Pop Art, in Italia e non solo, quali il tema dell’oggetto, della narrazione e del-la citazione, attraverso le esperienze personali di artisti il cui linguaggio è riferibile alla cultura pop. La Pop Art è il principale fenomeno culturale che ha attraversato gli anni ‘60 e influenzato non solo l’arte figurativa ma vari aspetti della cultura e del gusto, prendendo spunto dal boom economico e da quella che si stava affermando in quegli anni come società dei consumi. Gli artisti si aprono al mondo del quotidiano e da questo ritrovano il desiderio di confrontarsi con la realtà e la cultura popolare, che creava inevitabilmente nuove forme espressive nutrendosi di oggetti di consumo e di miti di massa.

Da qui nasce l’attenzione verso i nuovi linguaggi popolari come il fumetto, la pubblicità, il cinema, il design che entrando nelle case di milioni di persone popolano l’immaginazione collettiva e danno vita ad una nuova cultura di massa.

Alcuni di questi artisti hanno utilizzato immagini celebri di oggetti di consumo o di simboli, riflettendo così sul ruolo che alcune di esse assumono, in modo tale da trasformarle in vere e proprie icone del mon-do moderno: in tal senso esemplare è il lavoro di Mario Schifano, che attinge dal mondo della pubblicità e dei media per creare impressioni di forte impatto visivo. Tano Festa invece, presente in mostra con l’opera “Da Michelangelo”, compie un’azione analoga ispirandosi però alla tradizione artistica italiana del passato e alle sue più celebri effigie. Franco Angeli, da parte sua, ad esempio nella celebre serie degli Half dollar, estrapola dall’iconografia occidentale quei simboli del potere economico e politico che in realtà intende criticare.

Altri artisti hanno invece focalizzato la loro attenzione sull’oggetto e sul significato simbolico che esso assume una volta estrapolato dal mondo quotidiano ed inserito all’interno di un contesto artistico: Enrico Baj utilizza bottoni, passamanerie, lustrini, pezzi di giocattoli di bambini, e ancora medaglie, stemmi e oggetti provenienti dal mondo militare, per esprimere una critica alla società realizzata sempre con una sottile ironia tipica della tradizione dadaista. Anche l’artista inglese Joe Tilson, uno dei pionieri della Pop Art, crea dei mosaici in legno nei quali, tramite una tecnica tipica del mondo del bricolage, del fai-da-te e della falegnameria, si appropria di elementi e simboli di varie culture, fra cui quella degli indiani d’America, degli aborigeni australiani, e della tradizione greca. È invece l’uso di un materiale “nuovo”, industriale e innovativo per il mondo dell’arte, quale il poliuretano espanso a contraddistinguere Piero Gilardi, che ten-de a rappresentare in questa forma nuova non tanto il mondo dei consumi quanto una natura idealizzata e perfetta. Il gioco, la fiaba, il puzzle sono elementi fondanti dell’opera di Ugo Nespolo; anche in Emilio Tadini questi aspetti sono presenti e vengono espressi tramite un linguaggio che rimanda alle illustrazioni delle favole. Sempre il racconto, il fumetto e l’ironia fanno da sfondo ad una critica dei meccanismi del mondo dell’arte, ad omaggi all’arte del passato o a riflessioni sulla società ipertecnologica di oggi in Mark Kostabi, artista americano il cui lavoro è una tra le testimonianze di come la Pop Art sia un linguaggio ancora vivo e in continua trasformazione e di come non abbia mai smesso di essere apprezzata da artisti e pubblico.

Livorno, 30 novembre 2013

Marco Guastalla

PoP ArT, UNA ATTrAzIoNE CoNTINUA

Page 5: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

AREA POP 3

FrANCo ANGELI

1. Souvenir, 1976acrilico su tela cm 100x100

2. Paesaggio, 1988acrilico su tela cm 90x90

3. Segni storici, anni ‘80acrilico su tela cm 90x90

4. Cuneo, anni ‘80acrilico su tela cm 90x90

5. Senza titolo, 1976acrilico su tela cm 100x130

6. Turbolenza, anni ‘70acrilico su tela cm 70x100

Page 6: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

4 AREA POP

ENrICo BAJ

9. Usong, 1993legni, acrilici e collage cm 78,2x26x16

10. Figura Taha-Um Taha-Um, 1993legni, acrilico e collage, cm 46x11

11. Mascherina, 1993 legni, acrilico e collage, cm 35x8

7. Juan Tirador, 1993legni e collage cm 31x23

8. Mendi bundi, 1994legni e collage cm 55x23x12

Page 7: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

12. Before Watergate, 1973acrilici e collage su tavola cm 66x54

AREA POP 5

Page 8: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

6 AREA POP

16. Coriandolo, 1983-84acrilico e coriandoli su tela cm 60x80

TANo FESTA

13. Da Michelangelo, 1979smalto su legno ed emulsione fotografica cm 160x130

14. Senza titolo, anni ‘80acrilico su tela cm 100x70

15. Finestra acrilico su persiana, su legno cm 100x80x10

Page 9: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

AREA POP 7

19. Spiaggia vulcanica, 1996poliuretano espanso cm 50x50

17. Mare con sule, 1995poliuterano espanso cm 100x100x24,5

18. Magnolie, 1998poliuretano espanso cm 50x50

PIEro GILARDI

Page 10: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

8 AREA POP

MArK KOSTABI

22. I thought they were with you, 2008olio su tela cm 60x45

20. Creative youth, 2013 olio su tela, cm 30x25

21. Stream of consciuness, 2013olio su tela cm 30x25

23. The road less traveled, 2013olio su tela cm 30x30

25. The sheltering sky, 2012olio su tela cm 30x30

24. Eugenius III, 2013olio su tela cm 50x60

26. Play lady play, 2012olio su tela cm 25x30

Page 11: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

AREA POP 9

28. Aspiring angel, 2013olio su tela cm 30x25

29. Geometrc impromptu, 2012olio su tela cm 30x25

27. Metaphisical query, 2012olio su tela cm 30x25

30. Flight of phantasy, 2012olio su tela cm 50x100

Page 12: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

10 AREA POP

UGo NESPOLO

31. Puppets, 2008acrilici e collage su legno cm 50x70

32. Wind, 2013acrilici su legno cm 20x20

33. Floating numbers, 2013Acrilici su legno cm 20x20

Page 13: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

AREA POP 11

37. Nello spazio, 2013acrilici su legno cm 24x18

34. Spring time, 2013acrilici su legno cm 24x18

35. Somme, 2013acrilici su legno cm 24x18

36. Fare e dire, 2013acrilici su legno cm 24x18

Page 14: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

39. Albero, 1995smalto e acrilico su tela cm 100x100

MArIo SCHIFANO

38. Oasi, 1967smalti, spray su tela cm 90x90

12 AREA POP

Page 15: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

AREA POP 13

EMILIo TADINI

41. Fiaba, 1999acrilico su tela cm 73x92

40. Fiaba, 2000acrilici su tela cm 65x81

Page 16: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

14 AREA POP

JoE TILSON

42. To demeter, 1979tecnica mista su carta cm 86x58

Page 17: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

AREA POP 15

44. Kleio, 2004tecnica mista su carta cm 38x28

47. Conjunction, Pine cone, Arco, 1996tecnica mista su carta cm 56x77

49. Conjunction, Eye, Gara, 1995tecnica mista su carta cm 56x77

45. Erato, 2004tecnica mista su carta cm 38x28

43. Euterpe, 2004tecnica mista su carta cm 38x28

46. Kalliope, 2004tecnica mista su carta cm 38x28

48. Polymnia, 2004tecnica mista su carta cm 38x28

Page 18: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

16 AREA POP

Franco angeli Nasce a Roma nel 1935. Dopo un inizio astratto-infor-male influenzato dall’opera di Burri, realizza composi-zioni in cui alla tela si sovrappone una leggera garza di cotone spruzzata di vernice molto diluita da cui traspa-iono immagini e simboli: aquile, svastiche, lupe capito-line, e croci che sottolineano il tema della memoria. Nel 1964 viene inserito da Maurizio Calvesi tra gli artisti italiani presenti alla Biennale di Venezia, la stessa che lancerà in Italia gli artisti pop americani. Partecipa alla IX Quadriennale di Roma. Nel maggio 1968 realizza, per la collettiva Il Teatro delle Mostre alla galleria La Tartaruga, l’istallazione Opprimente, una stanza bian-ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. Durante gli anni 70 si avvicina ai temi di maggior im-pegno politico (la guerra in Vietnam) per poi rivolgersi a soggetti figurativi (aeroplani, lune, piramidi, obelischi) memori dei suoi frequenti viaggi soprattutto in Oriente.

enrico BaJ Nasce a Milano nel 1924 e, dopo gli studi all’Acca-demia di Brera, si impone come uno dei principali protagonisti dell’avanguardia italiana. Dopo la prima personale alla Galleria San Fedele di Milano nel 1951, fonda il Movimento Nucleare, che ha l’appoggio critico di Giorgio Kaisserlian e di cui hanno fatto parte Joe Colombo, Sergio Dangelo, Gianni Dova e il poeta Be-niamino Dal Fabbro. Nel 1954 promuove il Movimento internazionale per un Bauhaus immaginista e l’anno seguente fonda la rivista Il Gesto, a cui collaborano anche Manzoni e Fontana. Nel 1957 pubblica il ma-nifesto Contro lo stile, sottoscritto da vari esponenti dell’avanguardia internazionale, e nel 1963 fonda l’In-stitutum Pataphysicum Mediolanense per promuovere la “scienza delle soluzioni immaginarie”. Erede dello spirito surreal-dadaista, sperimentatore di tecniche e soluzioni stilistiche inedite, realizza collages e as-semblages polimaterici avvalendosi dei materiali più diversi, come stoffe, tappezzerie e fodere di materassi, medaglie e frammenti metallici, specchi e vetri colora-ti. Dai Generali ai Mobili in stile, dalle Dame al Giardino delle delizie, la sua produzione mostra uno spirito dis-sacrante dalle sottili implicazioni politiche, che si fanno più evidenti in opere come I funerali dell’anarchico Pi-nelli. Ha un’intensa attività espositiva fin dalla seconda metà degli anni cinquanta, con numerose personali organizzate in tutto il mondo e con la partecipazione a grandi rassegne d’attualità. A partire dal 1967 espone regolarmente allo Studio Marconi, e negli anni settan-ta ha le prime importanti retrospettive (Palazzo Reale, Milano; Museum Boymans van Beuningen, Rotterdam; Palais des Beaux-Arts, Bruxelles). Tra le mostre degli ultimi anni va almeno ricordata l’ampia antologica al-lestita al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 2001-2002. Dopo la morte dell’artista, avvenuta il 16 giugno 2003, una grande retrospettiva ha coinvolto diverse sedi milanesi (Spazio Oberdan, Accademia di Belle Arti di Brera, Galleria Giò Marconi, Fondazione Mudima).

Tano FesTa Nasce a Roma nel 1938. Frequenta l’istituto d’arte di Roma diplomandosi in fotografia nel 1957. I suoi primi passi nell’arte sono ancora legati alla pittura gestuale e informale. La sua prima partecipazione pubblica è a una mostra collettiva nel 1959, con Franco Angeli e Giusep-pe Uncini, presso la galleria La Salita di Roma dove nel 1961 tiene anche la sua prima personale. Dopo un pe-riodo legato alla pittura monocroma di carattere astrat-to rivolge la sua indagine agli oggetti quotidiani. Celebri sono le persiane, le finestre e gli specchi che diventano supporto della sua pittura. Dal 1963 Festa rivolge la sua ricerca anche ai maestri della tradizione italiana e del Rinascimento, specialmente il Michelangelo della Sistina e delle Cappelle Medicee, interpretati come im-magini pubblicitarie. Dopo un lungo periodo di difficoltà creativa e di scarso riconoscimento critico è invitato alla Biennale di Venezia del 1980. Muore a Roma dopo una lunga malattia, il 9 gennaio 1988.

Piero gilardiPiero Gilardi nasce a Torino nel 1942. Nel 1963 rea-lizza la sua prima personale, “Macchine per il futuro”. Due anni più tardi crea le prime opere in poliuretano espanso ed espone a Parigi, Bruxelles,, Colonia, Am-

burgo e New York. A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione tecnica delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni ‘60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art. Collabora alla realizzazione delle due prime rassegne interna-zionali delle nuove tendenze allo Stedelik Museum di Amsterdam e alla Kunsthalle di Berna. Nel 1969 inizia una lunga esperienza trans-culturale diretta all’analisi teorica e alla pratica della congiunzione arte-vita che lo porta a contatto con le popolazioni delle periferie ur-bane e “mondiali” del Nicaragua, delle riserve indiane negli U.s.a. e in Africa. Nel 1981 riprende l’attività nel mondo artistico, esponendo in gallerie delle installazio-ni accompagnate da workshop creativi con il pubblico. Negli ultimi anni ha promosso il progetto di un grande “Parco d’Arte Vivente” nel quale si compendiano tutte le sue esperienze relative alla dialettica Natura/Cultura e che si è aperto a Torino nel 2008, e ha avuto impor-tanti retrospettive nel 2008 presso il Museo Pecci di Prato, nel 2012 presso il Museo d’arte Contempora-nea del Castello di Rivoli.

Mark kosTaBi Nasce a Los Angeles nel 1960 da una fami-glia di immigrati estoni e studia disegno e pit-tura alla California State University di Fullerton. Nel 1982 si trasferisce a New York dove assume una posizione di rilievo all’interno del movimento artisti-co dell’East Village. È in questo periodo che emerge il suo temperamento provocatorio nei confronti del consumismo e della mercificazione dell’arte, temati-che che affronta nelle auto-interviste. Nel 1988 a New York fonda il Konstabi World: una rievocazione della bottega rinascimentale contaminata dalla modernità della Factory di Warhol. Di fatto è il suo atelier/galleria, dove grazie alla collaborazione di allievi ed assistenti porta a compimento un elevatissimo numero di ope-re. Dal 1996 lavora e vive tra New York e Roma, città che gli permette di esprimere al meglio il suo grande interesse per l’arte dei Grandi Maestri. Egli stesso si considera un artista contemporaneo che rappresenta il presente guardando agli insegnamenti del passato. La ricerca artistica di Kostabi si focalizza su tematiche quali l’alienazione umana, la solitudine e l’omologazio-ne, conseguenze inevitabili del consumismo imperan-te, del materialismo, dell’aggressività dei mass-media e dell’inarrestabile sviluppo tecnologico. Mark Kostabi è noto a livello internazionale e ha esposto le sue opere tra i principali musei e collezioni permanenti mondiali. È anche pianista e compositore conosciuto in America, Giappone e Italia.

Ugo nesPoloNasce a Mosso nel 1941. Alla fine degli Anni Sessanta fa parte della Galleria Schwarz di Milano che annovera fra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman, Baj. A Milano ha luogo da Schwarz una mostra per-sonale presentata da Pierre Restany che resterà un critico amico. La mostra ha il titolo Macchine e oggetti condizionali e rappresenta in pratica l’inizio del mo-vimento che sarà poi l’Arte Povera. All’inaugurazione infatti è presente Germano Celant con cui Nespolo parteciperà ad una serie di mostre che sono le prime mostre del gruppo. La mostra più importante si terrà a Roma intitolata Nove per un percorso!. Con Enrico Baj da quegli anni inizia una lunga amicizia che durerà per sempre. Con Baj Nespolo terrà mostre, conferenze, presenze in Europa e negli Stati Uniti. Baj, Fontana, Pistoletto, Boetti e Merz saranno gli interpreti dei suoi film per parecchi anni. Con Baj Nespolo frequenta a Parigi Man Ray il quale gli darà un testo per un film Revolving Doors film che Nespolo realizzerà nel 1982.Nel 1968 realizza a Torino una serie di mostre e incon-tri sotto il titolo Les mots et les choses dove con Ben Vautier, Boetti e altri autori dà vita a una serie di eventi e concerti Fluxus che mai erano stati prodotti in Italia.L’incontro con gli artisti del New American Cinema: Jo-nas Mekas, Warhol, Yoko Ono, P. Adam Sitney dà il via alla nascita del cinema di ricerca in Italia. Nespolo ne è il promotore come documenta la mostra Nespolo Ci-nema / Time after Time al Museo del Cinema di Torino. In Francia il Centre Pompidou realizza proiezioni dal titolo Nespolo - le cinema diagonal. Ha fondato con Baj l’Istituto Patafisico Ticinese e si onora di avere il pro-

prio diploma firmato da Raymond Quenau. Ha esposto con intensità in gallerie e Musei in Italia e nel Mondo.

Mario schiFano Nasce a Homs in Libia nel 1934. Dopo il servizio milita-re comincia a lavorare con il padre nel Museo etrusco di Villa Giulia. Inizia a dipingere i monocromi ma presto vi aggiunge segni tratti dal paesaggio urbano, car-telloni e scritte pubblicitarie. Nel 1960 partecipa alla mostra Cinque Pittori di Roma’60 alla galleria La salita insieme a Francesco Lo Savio, Franco Angeli, Tano Festa e Giuseppe Uncini. La sua prima personale si tiene nel 1961 alla Galleria La tartaruga di Roma. Nel 1962 partecipa alla collettiva The new Realist presso la Sidney Janes Gallery di New York. Nel 1968 realizza il film Satellite in cui rappresenta un flusso di immagini continuo che attraversa il suo studio. Dal 1970 realizza i “paesaggi TV”. Muore il 26 gennaio 1998.

eMilio Tadini Nasce a Milano nel 1927. Scrittore, saggista e attento critico attivo dalla seconda metà degli anni ‘50 e mas-simamente nel dibattito sulla Nuova Figurazione attorno al ’60, è pittore e grafico. Data al 1961 la prima perso-nale alla Galleria del cavallino di Venezia, presentata da A.Martini dopo il saggio che introduce la famosa mo-stra Possibilità di relazione all’Attico di Roma nel 1960. Esporrà negli anni presso tutte le maggiori galleria pri-vate italiane e straniere e in prestigiose sedi pubbliche. Lungo gli anni ‘60-70 è alla Galleria Fonk di Gand, alla Chiocciola di Padova e allo Studio Marconi di Milano. Nel 1971 espone tra i 20 artisti italiani al Museo d’arte moderna di Città del Messico, alle Biennali di Milano alla Permanente degli anni ’70 e alla Biennale di Venezia nel 1978 con una sala personale e nel 1980. Personali nel 1983 a Palazzo Grassi in Venezia, nel 1985 e 1978 alla Galleria Giulia di Roma, nel 1986 alla Rotonda della Besana a Milano. È presente alla Quadriennale di Roma del 1986 e ad Artisti contemporanei italiani a Mosca nel 1988. Un’antologica itnerante tocca dal 1991 varie città lombarde, emiliane e toscane. È presente a Figure della pittura: arte in Italia 1956-68 a cura di M.Goldin a Bologna nel 1996. Tadini ha promosso l’attività all’este-ro dello Studio Marconi di Milano, galleria alla quale ha legato il proprio lavoro. Affiancherà sistematicamente l’attività di scrittore a quella pittorica esprimendo una concezione della figurazione – immodificata nel tempo – che assembla in assiemi compositi forme riconosci-bili, umane o di oggetti, schematicamente costruite, dove le valenze grafiche vincono sulle stesure croma-tiche e l’ironia sovrintende, intelligentemente maestra. Fa il punto sulla sua attività l’antologica a Palazzo Reale di Milano nel 2001.

Joe Tilson Nasce a Londra nel 1928. Si forma al Royal College of Art di Londra con Kitaj, Peter Blake, Allen Jones e Da-vid Hockney. Nel 1955, dopo aver vinto il Premio Roma, lavora e vive nella Capitale. In Italia conosce Joslyn Morton che studia con Marino Marini all’Accademia di Brera a Milano; si trasferiscono in Sicilia, a Cefalù, e poi a Venezia, dove si sposano nel 1956. Tilson ha la sua prima mostra personale alla Galleria Malborough di Lon-dra nel 1962 e nel 1964 viene invitato alla storica XXXII Biennale di Venezia, nella quale emerge ufficialmente il movimento della Pop Art e dove ottiene il primo ri-conoscimento internazionale. Interessato alle tematiche antropologiche, contamina archetipi e simboli di varie culture – dalle civiltà indiane d’America agli aborigeni australiani – con il linguaggio contemporaneo. Utilizza segni strutturali e modulari: lettere dell’alfabeto, giorni della settimana, riferimenti alchemici ai quattro elementi base (terra, acqua, aria, fuoco), o alle quattro stagioni, o ai punti cardinali, il mese lunare, il labirinto, la scala, gli enigmi. Numerose le rassegne e le mostre inter-nazionali che lo vedono protagonista in tutto il mondo. Nel 2002 espone alla Royal Accademy di Londra, l’anno successivo a Montreal presso il Museum of Fine Arts, a Dallas e a Siena (santa Maria della Scala). Poi sarà alla Tate di Londra, alla Galleria Civica di Modena e a Bilbao. Nel 2011 vince il Premio internazonale di grafica Do Forni (Venezia). Joe Tilson vive con la moglie Joslyn a Londra, ma trascorre i mesi estivi sulle colline intorno a Cortona e nella casa-studio di Venezia.

Page 19: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale
Page 20: area pop - HOME PAGE GUASTALLA CENTRO ARTE · Piero gilardi Mark kosTaBi Ugo nesPolo ... ca il cui soffitto è ribassato da uno strato di polistirolo. ... una lunga esperienza trans-culturale

Guastalla Centro ArteEdizioni Graphis Arte

areapop

Franco angeli

enrico Baj

Tano FesTa

Piero gilardi

Mark kosTaBi

Ugo nesPolo

Mario schiFano

eMilio Tadini

joe Tilson

ar

ea

po

p G

UA

STA

LL

A C

EN

TR

O A

RT

E E

DIZ

ION

I GR

AP

HIS

AR

TE

areapop

30 novembre 2013 - 31 gennaio 2014

Progetto della mostra e catalogoMarco e laura guastalla

IntroduzioneMarco guastalla

Grafica e stampadebatte otello srl- livorno

isBn……………

edizioni graphis arte

Via roma, 45 - 57126 livornoTel. +39 0586 808518Fax +39 0586 [email protected]

catalogo realizzato in occasione dell’esposizione: