arpa umbria progetto rie

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Studio della Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Regione Umbria sull'inquinamento elettromagnetico

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radiazioni/quaderni/ARPA Umbria

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ARPA Umbria - Agenzia regionaleper la protezione ambientalevia Pievaiola (San Sisto) - Perugiatel: 075 515961 - fax 075 [email protected]

Quaderni ARPA Umbria

Direttore scientificoGiancarlo Marchetti

Direttore editorialeFabio Mariottini

AutoriMonica Angelucci, Maila Strappini - Arpa UmbriaIlaria Toni - Università degli Studi di Perugia

Cura redazionale, grafica e impaginazioneLCD, Firenze

StampaPetruzzi stampa, Città di Castello (PG)

Stampato su carta Free Life 100 da 120 g/mq

Eventuali duplicazioni, anche di parti della pubblicazione,sono autorizzate a condizione che venga citata la fonte©Copyright 2008 ARPA Umbria

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Inquinamento elettromagneticoL’esperienza del progetto Rie

Monica Angelucci, Maila Strappini, Ilaria Toni

ARPA Umbria - Agenzia regionale per la protezione ambientale

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RingraziamentiUn ringraziamento particolare per il con-tributo scientifico apportato va ai proff.Roberto Sorrentino e Marco Dionigi del-l’Università degli Studi di Perugia e alprof. Luciano Tarricone dell’Universitàdegli Studi di Lecce.

Un ulteriore ringraziamento per l’attivitàdi studio che ha reso possibile lo sviluppodel progetto va a Orietta Baglioni, Ema-nuele Bubù e Manuela Lucarini di ArpaUmbria e a Nicolai Miccoli ed EleonoraBartoccioni dell’Università degli Studi diPerugia.

M.N.

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Presentazione 7Giancarlo Marchetti

PARTE PRIMAIL PROGETTO RIE 9

1. Campi elettromagnetici e telefonia mobile 1.1 Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti 111.2 I sistemi di telefonia mobile 111.3 Stime dei livelli di campo elettromagnetico 13

2. Il Progetto RIE2.1 La prima fase di realizzazione del progetto 172.2 La seconda fase di realizzazione del progetto 192.2 Gli strumenti impiegati 21

PARTE SECONDAL’APPLICAZIONE DEL PROGETTO RIE 25

1. Comune di Orvieto 271.1 I risultati delle stime effettuate 271.2 I risultati della campagna di misure 29

2. Comune di Todi 312.1 I risultati delle stime effettuate 312.2 I risultati della campagna di misure 34

3. Comune di Bastia Umbra 373.1 I risultati delle stime effettuate 373.2 I risultati della campagna di misure 393.3 Conclusioni 44

4. Comune di Foligno 454.1 I risultati delle stime effettuate nel 2002 454.2 I risultati delle stime effettuate nel 2006 484.3 Lo studio del piano di rete 504.4 I risultati della campagna di misure 554.5 Il confronto fra stime e misure 60

Sommario

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5. Comune di Umbertide 635.1 I risultati delle stime effettuate 635.2 I risultati della campagna di misure 715.3 Conclusioni 73

6. Comune di Sigillo 756.1 I risultati delle stime effettuate 756.2 I risultati della campagna di misure 77

7. Comune di Parma 797.1 I risultati delle stime effettuate 807.2 Conclusioni 81

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Le emissioni elettromagnetiche rappre-sentano un tema complesso e dibattuto,sul quale si registra ormai da molti anniun elevato grado di attenzione da partedella popolazione. La grande espansione,soprattutto nell’ultimo decennio, delletecnologie e dei servizi di telefonia hachiamato sempre più le istituzioni locali adover adottare decisioni complesse, in unquadro, peraltro, ancor oggi incerto e cheobbliga a operare secondo strategie ispira-te al principio di precauzione. Elementochiave in questo contesto è una conoscen-za puntuale e approfondita dell’impattoambientale degli impianti di telefonia,che sia in grado fornire alle istituzioni glistrumenti per un’adeguata pianificazionedello sviluppo del territorio e delle instal-lazioni, rispondendo, per questa via, alleistanze dei cittadini e, al contempo, allenecessità dei gestori.

In questo quadro e con questa logica ènato nel 2002 il Progetto Riduzione del-l’Inquinamento Elettromagnetico, svi-luppato da Arpa e Università di Perugia suincarico della Regione Umbria, con l’o-biettivo – in una sua prima fase – di ela-borare, attraverso stime e misurazioni, unquadro conoscitivo approfondito delleemissioni elettromagnetiche in alcunerealtà del territorio regionale e – successi-vamente – di supportare le Amministra-zioni comunali nella pianificazione della

distribuzione degli impianti attraversomodelli di calcolo previsionali.

Questo quaderno riassume l’esperien-za maturata dal 2002 al 2006 nell’ambitodello sviluppo del progetto, descrivendo-ne le strategie, le modalità operative, glistrumenti impiegati e i risultati raggiunti,che hanno portato a estenderne l’applica-zione a diversi Comuni umbri (tra i qualiFoligno, Orvieto, Todi e Bastia Umbra) econsentito di esportare il progetto anchefuori dal territorio regionale, con il sup-porto fornito al Comune di Parma nell’e-laborazione del proprio piano di rete.

Un risultato che conferma la qualitàdel lavoro svolto e del patrimonio diconoscenza accumulato in questo campodall’Agenzia e che ne ha rafforzato il ruolodi soggetto di riferimento qualificato perAmministrazioni, cittadini e imprese.

Colgo, a questo riguardo, l’occasioneper ringraziare i colleghi di Arpa chehanno lavorato alla redazione della presen-te pubblicazione e il Dipartimento di Inge-gneria Elettronica e dell’Informazionedell’Università di Perugia, in particolarenella persona del prof. Roberto Sorrenti-no, per il supporto metodologico e scien-tifico fornito e per la sua disponibilità.

Giancarlo MarchettiResponsabile Unità Operativa Tecnica

Presentazione

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Parte primaIl progetto Rie

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1.1 Radiazioni ionizzantie non ionizzantiLe onde elettromagnetiche sono il feno-meno fisico attraverso il quale l’energiaelettromagnetica può trasferirsi da luogoa luogo per propagazione. La caratteristi-ca fondamentale che distingue i varicampi elettromagnetici e ne determina leproprietà è la frequenza, che rappresentail numero di oscillazioni effettuate dal-l’onda in un secondo (unità di tempo).Questa grandezza è connessa con l’energiatrasportata dall’onda. La classificazionedelle onde elettromagnetiche elaborata inbase alla frequenza viene indicata colnome di “spettro elettromagnetico” (fig.1). Quando un’onda elettromagneticaincontra un ostacolo penetra nella mate-ria e deposita la propria energia produ-cendo una serie di effetti diversi legati avari fattori, fra i quali la frequenza.

Lo spettro elettromagnetico vienesuddiviso in due regioni: radiazioniionizzanti (IR) e radiazioni non ionizzan-ti (Nir). Le radiazioni ionizzanti (chenella fig. 1 coprono la parte dello spettrocon frequenze molto alte) sono in gradodi trasportare energia sufficiente a estrar-re un elettrone dall’orbita più esterna

dell’atomo, ovvero di modificare (ioniz-zare) la struttura della materia con laquale interagiscono. Cosa che non è pos-sibile alle radiazioni con frequenze piùbasse (al disotto dell’ultravioletto), defi-nite appunto radiazioni non ionizzanti(Nir). Tutti i sistemi di comunicazioneutilizzano radiazioni con frequenze chericadono nell’intervallo delle non ioniz-zanti; tra questi, il sistema che negli ulti-mi anni ha senza dubbio registrato mag-giore sviluppo è quello della telefoniamobile. Proprio in questo ambito si è svi-luppato il progetto Rie (RiduzioneInquinamento Elettromagnetico), fina-lizzato alla stima dei livelli di campo elet-tromagnetico generato da sistemi trasmis-sivi appartenenti alla rete di telefoniamobile.

1.2 I sistemi di telefonia mobileIl progetto Rie è stato incentrato sullacaratterizzazione delle emissioni pro-dotte da Stazioni Radio Base (fig. 3),apparati che lavorano nella gamma difrequenze che va da circa 900 MHz finoa circa 2,1 GHz, sui quali vengonoinstallate le antenne per i servizi ditelefonia mobile (fig. 2).

1. Campi elettromagneticie telefonia mobile

Fig. 1 - Lo spettro elettromagnetico

Fig. 2 - Antenna per telefonia mobile

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I telefoni mobili sono unità ricetra-smittenti che comunicano tra loro attra-verso le Stazioni Radio Base (Srb). Infunzione della distanza che separa questeultime, il segnale di comunicazione subi-sce normalmente un’attenuazione: pergarantire la “copertura”, il territorioviene dunque suddiviso in aree di dimen-sioni limitate, dette celle, ognuna dellequali è servita da una Srb che trasmettecon potenza di bassa entità.

Per il principio del riuso delle fre-quenze, due stazioni radio base che servo-no porzioni di territorio contigue nonpossono utilizzare la stessa banda di fre-quenza. Un ricevitore che si trova in unaposizione in cui è prevalente il segnale diuna data stazione percepisce infatti comeinterferenza quello delle stazioni più vici-ne che operano sulla stessa frequenza. Perquesto viene adottata la tecnica del riusodelle frequenze: l’insieme delle portantiviene diviso in K gruppi e a ogni cella neviene assegnato uno, in modo da massi-mizzare la distanza tra celle che utilizzanolo stesso gruppo di portanti.

Il cluster è un gruppo di celle che utiliz-zano canali diversi, che viene ripetuto perla totale copertura il territorio (fig. 4).

Un’importante caratteristica degliimpianti per telefonia mobile è quella diutilizzare potenze molto inferiori rispettoa quelle delle trasmissioni radiotelevisive(da un minimo di uno a un massimo ditre sistemi di antenne che realizzano lacopertura omnidirezionale della cella di

territorio che servono). In funzione delloro grado di evoluzione tecnologica, isistemi di telecomunicazione si dividonoin sistemi di prima, seconda e terza gene-razione (v. sopra).

Per “sistemi di prima generazione” siintendono i sistemi analogici (Tacs,radio, televisione ecc.) in cui una datafrequenza è assegnata a un singolo utente.Tali sistemi sono caratterizzati da unaforte interferenza cocanale (ovvero tracanali adiacenti), da una scarsa riservatez-za e dall’impossibilità di trasmettere dati.Le diverse applicazioni sfruttano unabanda in frequenza con un intervallo cheva da alcuni kHz a circa 900 MHz.

Per “sistemi di seconda generazione” siintendono invece i sistemi digitali (Gsm,ovvero Global System for Mobile Comunication)che, per le loro caratteristiche, hanno resopossibile il superamento dei problemiriscontrati nei sistemi di prima generazio-ne, offrendo maggiore qualità ed efficien-za. Per il collegamento verso la Srb(uplink), il sistema Gsm utilizza infatti labanda di frequenze 890-915 MHz, men-tre per il collegamento verso il telefonomobile (il downlink) la banda 935-960MHz; il sistema Dcs invece utilizza bandedi frequenze tra 1710-1785 e 1805-1880,rispettivamente per l’uplink e il downlink.

Anche nel Gsm, così come nel Tacs,sono presenti dei canali di traffico. Inparticolare, rispetto al sistema di primagenerazione, oltre al canale voce è pre-sente anche quello dati. Va inoltre sotto-

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Evoluzione dei sistemi di comunicazione

Generazione Tipo Anno Descrizione

Prima Analogico 1980 Basata sulla voce, standard multipli (NMT, TACS ecc.)

Seconda Digitale 1990 Basata sulla voce, standard multipli (GSM, CDNMA, TDMA)

Terza Multimediale 2002 Basata su voce e dati, standard singolo con diverse modalità

Fig. 3 - Stazione Radio Base

Fig. 4 - Cluster con sette frequenze

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lineato che sui canali di traffico vengonoimpiegate tecniche in grado di ridurre lapotenza e, quindi, l’intensità di campoemessa dalle Srb in funzione di alcunifattori, quali:• disattivazione dei canali di traffico

non occupati da una connessione traSrb e mobile;

• controllo dei livelli di potenza di cia-scun canale in base alla distanza traSrb e mobile;

• trasmissione discontinua (la trasmis-sione del canale di traffico viene disat-tivata automaticamente se l’utente è inposizione di ascolto e non viene tra-smesso alcun suono vocale).I sistemi Digitali a Banda Larga costi-

tuiscono i cosiddetti “sistemi di terzagenerazione” e interessano tutti i settoridella telecomunicazione. In particolarenell’ambito della telefonia mobile, la tec-nologia di punta è rappresentata dal-l’Umts, che consiste nello sfruttamento dicomunicazioni a banda larga per integrarela telefonia mobile con le reti telematiche.Per “banda larga” si intende una partico-lare tipologia di trasmissione radio che,grazie a un maggiore intervallo di fre-quenze, consente il trasferimento di datidigitali ad alte velocità, ovvero un grandevolume di traffico, di modo che un singo-lo mezzo può supportare più canali dicomunicazione contemporanei. Come èfacile intuire, i sistemi di telefonia quipresentati differiscono tra loro anche intermini di potenza in gioco, il che impli-ca conseguenze sia in termini di valutazio-ne dei campi elettromagnetici prodotti,sia in termini di esposizione della popola-zione e di copertura del segnale.

1.2.2 Antenne per telefonia mobileA seconda dell’utilizzo della Srb, leantenne installate su di essa vengonodistinte in antenne per macrocelle e permicrocelle.

Caratteristiche delle antenne permacrocelle: • prevedono l’utilizzo di antenne a schie-

ra lineari, costituite da una serie di ele-menti radianti disposti verticalmente;

• possono irradiare sia una polarizza-zione lineare sia due polarizzazioniortogonali;

• solitamente hanno diagrammi di irra-diazione direttivi su entrambi i pianioppure possono essere omnidirezio-nali sul piano orizzontale.

Caratteristiche delle antenne permicrocelle: • devono garantire la copertura radioe-

lettrica su aree meno estese;• i diagrammi di irradiazione sono lar-

ghi su entrambi i piani e il guadagnomassimo è pari a 3-5 dBi.In entrambi i casi le antenne sono

ricoperte di un sottile materiale plastico(il radome), trasparente alle radiofrequen-ze e che ha la funzione di proteggerledagli agenti atmosferici.

1.3 Stime dei livellidi campo elettromagneticoCome noto, nelle comunicazioni radio leonde elettromagnetiche utilizzate per tra-sportare l’informazione interagisconocon l’ambiente esterno, provocandocome effetto macroscopico l’attenuazionedel segnale ricevuto. Valutare quanto piùprecisamente possibile l’entità di taleattenuazione rappresenta un aspetto cru-ciale sia in un’ottica di pianificazionedelle reti per telefonia mobile sia nellavalutazione preventiva e cautelativa del-l’impatto ambientale. L’ambiente di pro-pagazione può infatti rendere onerosa lasoluzione del problema elettromagnetico;un’accurata analisi dell’impatto ambien-tale richiede quindi l’utilizzo di modelliper mezzo dei quali è possibile, entrodeterminate condizioni, calcolare il valo-re puntuale di campo elettromagneticocon un buon grado di accuratezza.

I modelli matematici predittivi deilivelli di campo elettromagnetico vengonoclassificati in stime a spazio libero (Free SpaceLoss - Fsl), empirici, semiempirici e deterministi-ci e consentono di calcolare, ciascunosotto opportune ipotesi, l’attenuazioneche i vari meccanismi di propagazioneproducono sulle onde elettromagneticheemesse dalle antenne. La presenza di osta-coli, la non uniformità del terreno e lamobilità degli utenti, per esempio, sonocausa di fenomeni di riflessione, rifrazio-ne e diffrazione delle onde elettromagne-tiche trasmesse, che arrivano a destinazio-ne attraverso percorsi diversi, da direzionidifferenti e ritardate nel tempo (figg. 5-6).Attraverso alcuni dei modelli descritti diseguito sono state realizzate le stime utiliz-zate nell’ambito del progetto Rie.

Stime in spazio liberoLe curve di isointensità di campo elettro-magnetico possono essere valutate appli-

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cando la formula di Friis della trasmissio-ne al ricevitore, assumendo che la propa-gazione avvenga nel vuoto e senza l’inter-posizione di ostacoli (suolo, edifici, rilie-vi montuosi o collinari). Le assunzionidel modello sono tali da far sì che l’atte-nuazione media subita dal raggio inci-dente risulta tanto inferiore a quella realequanto più la composizione dielettricadell’ambiente esterno si discosta da quel-la del vuoto. Le stime in ambiente urbanorealizzate attraverso questo modello, inparticolare nel caso della telefonia mobi-le, hanno pertanto carattere cautelativo.Le valutazioni che ne conseguono posso-no tuttavia essere utilizzate con successoper determinare i livelli di esposizione inmodo cautelativo e, se opportunamenteimpiegate, anche l’area di copertura.

Modello empiricoI modelli empirici costituiscono l’ap-proccio più semplice al problema delladeterminazione dei valori di campo elet-trico in scenari complessi: nel calcolo sitiene infatti conto del solo percorsodiretto tra il trasmettitore e il ricevitore el’attenuazione provocata dalle disconti-nuità dielettriche intercettate dall’ondaelettromagnetica (oltre che quella di spa-zio libero) viene valutata statisticamente.

Nell’ambito del progetto Rie, si è fattoriferimento al modello di Okumura-Hatae alla relativa estensione presentata nelprogetto Cost 231, in particolare perfrequenze (f) nel range compreso tra 150MHz e 2 GHz.

Le stime sviluppate con questo model-lo, se anche applicate al di fuori dei suoilimiti di validità1, presentano un grado diapprossimazione comunque trascurabilerispetto a quelle conseguite con il model-

lo in spazio libero. I risultati ottenuti dal-l’implementazione del modello di Oku-mura-Hata possono in definitiva essereutilizzati nelle seguenti condizioni: • in ambiente urbano qualora non si

abbiano informazioni dettagliate sulladisposizione degli edifici, sull’orien-tamento della direttrice stradale e sullapresenza di vegetazione;

• qualora la disponibilità delle risorsetemporali e computazionali sianolimitate.

Modello semiempiricoIn ambiente urbano hanno luogo feno-meni riflessivi e diffrattivi; in particolarepuò accadere che il segnale giunga al rice-vitore senza che questo sia in visibilità conla sorgente. L’applicazione del modello diWalfisch-Ikegami presentato nel progettoCost 231, consente l’elaborazione distime di campo elettrico tenendo contodei parametri “medi” urbanistici. Rispet-to alle stime in spazio libero, questomodello studia in particolare l’attenua-zione causata dalla diffrazione semplice emultipla sugli spigoli degli edifici.

Rispetto al modello empirico si puòdunque osservare che:• le stime di campo elettrico effettuate

con il modello di Walfisch-Ikegamidipendono dalla configurazione urba-nistica e ambientale media in modopiù oggettivo: questo consente di otte-nere valutazioni dell’intensità diradiazione sul territorio più realisti-che rispetto a quelle ottenibili con ilmodello empirico e con oneri compu-tazionali contenuti;

• i limiti del modello sono tali da ren-dere possibile la valutazione con unmargine di errore minore rispetto a

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1 L’operabilità del modello Okumura-Hata è infatti estremamente legata alle caratteristiche dell’ambiente al quale vieneapplicato. La sua prima sperimentazione fu eseguita nel 1968 sull’area urbana di Tokyo.

Fig. 5 - Principali fenomenidi interazione tra onde EM e ostacoli

Fig. 6 - Ritardo nel tempo dovutoa percorsi e direzioni diverse

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quello derivante dall’applicazione delmodello di Okumura-Hata2.In conclusione, l’approccio semi-

empirico può essere applicato qualora,dall’insieme delle informazioni disponi-bili, sia possibile ricavare una stima dimassima sulla configurazione territorialee urbanistica e i valori che si ottengonosono soggetti a un errore la cui incidenzaè compensata dalla velocità di implemen-tazione dell’algoritmo.

Modello deterministicoIl meccanismo con cui avviene la propa-gazione in prossimità di una discontinuitàdielettrica può essere descritto con la teo-ria delle onde piane. Il modello determi-nistico fa uso di un metodo ray-tracing: ilcodice di simulazione considera il solocontributo di prima riflessione. In talmodo è possibile tenere conto dell’effettodel suolo (supposto infinitamente piano esenza rugosità) e soprattutto valutare l’in-cidenza della composizione dielettrica delpiano di riflessione sulla ricezione.

In definitiva, l’approccio determini-stico garantisce una risposta più flessibilealla complessità dei vincoli di propagazio-ne, al costo però di una crescente onero-sità computazionale.

Questa breve analisi dei modelli dicalcolo evidenzia come il divario tra irisultati di stima ottenuti con i diversimodelli predittivi presentati è giustificatodal fatto che quelli empirici e semiempi-rici presentano una forte limitazioneintrinseca dovuta alla loro scarsa adattabi-lità ad ambienti diversi da quelli in cuihanno avuto origine. Un dato, questo,sperimentato anche nell’ambito deglistudi effettuati durante la prima fase di

applicazione del progetto, quando sonostati messi a confronto diversi metodi dicalcolo in aree con le caratteristiche mor-fologiche che meglio si adattavano ai limi-ti di validità dei modelli stessi.

La fig. 7 mostra le differenze ottenutecon i diversi modelli rispetto alle misureeseguite. Come è possibile notare, ilmodello Fsl porta, nella quasi totalità deicasi, a una sovrastima del campo, mentrei modelli empirico e semiempirico porta-no a una sua sottostima. Le stime ottenu-te invece con il modello deterministico(di più onerosa applicazione) sono quelleche maggiormente si avvicinano ai valoriregistrati effettuando misure strumentali.

In considerazione della difficoltà adacquisire dati territoriali tali da consenti-re un proficuo utilizzo dei modelli empi-rici e semiempirici e della notevole esten-sione delle aree oggetto di studio, pocoadeguata all’applicazione di modellideterministici, la seconda fase di sviluppodel progetto Rie ha previsto – in lineaanche con le tendenze espresse dalla nor-mativa tecnica nazionale in materia – l’e-sclusivo utilizzo del modello in spaziolibero.

1 5R a d i a z i o n i

Fig. 7 - Confronto, elaboratonell’ambito dell’applicazionedel progetto sul territorio di Foligno,tra misure di campo (nero), stimemodello Okumura Hata (rosso),stime modello Walfish-Ikegami (blu),modello Free Space Loss (rosa)e deterministico (verde)

2 Le stime realizzate con questo modello, proprio per i suoi limiti di applicabilità (compresa l’inattendibilità dei risultati perdistanze inferiori a 1 km) non saranno riportate in questa sede.

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2.1 La prima fase di realizzazionedel progettoIn una prima fase lo studio è stato rivoltoall’applicazione su casi reali un modellodi calcolo sviluppato dall’Università degliStudi di Perugia (il software Isnop); aquesto scopo, sono stati presi in esame iterritori di due Comuni, Foligno eOrvieto che, per le loro caratteristichemorfologiche e di estensione, corrispon-devano alle esigenze di sperimentazione.Nelle due aree sono stati applicati diversimodelli di calcolo previsionali ed effet-tuate misure di campo elettromagneticosugli impianti per telefonia mobile esi-stenti, con lo scopo di elaborare una valu-tazione dell’impatto ambientale delle sor-genti. I risultati raggiunti hanno consen-tito lo sviluppo di una approfondita edestesa conoscenza dei livelli massimi dicampo cui poteva essere esposta la popo-lazione, garantendo in questo modo unutile supporto all’Amministrazionecomunale in un’ottica decisionale e digaranzia dell’informazione ai cittadini.

Lo sviluppo del progetto – successiva-mente esteso anche ai Comuni di Todi eBastia Umbra – ha contemplato, a fiancodegli studi conoscitivi del campo elettro-magnetico, l’elaborazione di alcune ipo-tesi di mitigazione, formulate attraversoun sistema di calcolo, sempre realizzatodall’Università degli Studi di Perugia, ingrado di ottimizzare una rete per latelefonia mobile.

In questa prima fase, il progetto Rie èstato rivolto quindi a: • acquisire tutte le informazioni sulle

sorgenti ad alta frequenza già attive sulterritorio con l’utilizzo del CatastoNir/RF realizzato da Arpa Umbria e,

ove non disponibili, mediante georefe-renziazione in loco e richiesta al gestore;

• applicare i modelli previsionali previ-sti nel software Isnop per la valutazio-ne del campo elettromagnetico pro-dotto dagli impianti esistenti con loscopo di valutarne l’impatto al fine dideterminare il rispetto dei limiti sta-biliti dalla normativa di settore;

• effettuare campagne di misura neipressi di tutti gli impianti già attivi sulterritorio;

• applicare il codice di ottimizzazionesviluppato in Isnop sulle reti di telefo-nia mobile esistenti.Il software Isnop – messo a punto dal

Diei, Dipartimento di Ingegneria Elet-tronica e dell’Informazione dell’Univer-sità degli Studi di Perugia – è uno stru-mento in grado di risolvere il problemadella pianificazione ottimale delle Srb (ilcosiddetto problema Npp) agendo simul-taneamente su due piani: assistere il pro-gettista nella gestione dei parametri elet-tromagnetici (EM) di rete (in particolarenella gestione della massima potenzaemessa e nel posizionamento dei siti) esupportare la politica di controllo dell’e-missione elettromagnetica sul territorio.Il dimensionamento, il posizionamento epiù in generale la gestione dei parametrielettrici delle Srb sono stati resi più effi-cienti mediante l’applicazione di modelliaccurati per la predizione di campo elet-tromagnetico e di opportune strategie diottimizzazione.

Isnop ha un’architettura modularecostituita da quattro sottosistemi, a cia-scuno dei quali è demandato un compitoparticolare; l’interoperabilità tra di essi èassicurata dall’infrastruttura comune in

2. Il Progetto Rie

Page 19: Arpa Umbria Progetto Rie

cui sono incapsulati e l’efficienza di ognimodulo è garantita dalla portabilità concui è stato caratterizzato.

Ogni modulo gestisce dunque unapropria funzionalità, in particolare:• Gis/Dbms, che rappresenta l’infra-

struttura globale, è composto da unambiente Gis e da un database in cuisono memorizzate tutte le caratteristi-che delle sorgenti EM artificiali;

• RP è il modulo che racchiude tutti imodelli di radiopropagazione;

• Opt è il modulo che contiene i codicidi ottimizzazione. Tutti i moduli sono collegati l’uno

all’altro, il Gis adottato è ArcView® e ilsistema di gestione del database è Micro-soft® Windows Access. Gli altri softwaresono tutti proprietari.

Il modulo Gis/Dbms consente ladescrizione dell’area geografica, cosìcome anche di tutte le sorgenti EM esi-stenti (tipicamente eterogenee: si tieneconto di tutte le sorgenti artificiali inmodo da considerare anche le possibiliinterazioni tra di esse). L’efficienza dellavalutazione predittiva di campo elettro-magnetico risiede nell’accuratezza delmodello impiegato.

Il software Isnop consente di realizza-re le mappe di isolivello di campo elettri-co, ovvero mappe realizzate su piani che sitrovano a quota costante rispetto al suolo;in questo modo è possibile stimare ilcampo elettrico anche ad altezze prossimeal centro elettrico dell’antenna, dove l’e-missione di potenza è maggiore e dovepossono essere presenti edifici esposti aicampi prodotti.

Per il calcolo dei valori di campo, perciascuna Srb sono state realizzate dellestime basate sul modello Fsl, sul modello

empirico di Okumura-Hata e su quellosemiempirico di Walfish-Ikegami.

Come già accennato, la prima fase disviluppo del progetto è stata rivolta allavalutazione del campo elettromagneticoprodotto dalle stazioni radio base distri-buite sul territorio e all’elaborazione, ovepossibile, di ipotesi di minimizzazionedelle emissioni attraverso un sistema diottimizzazione, il modulo Opt, contenu-to nel software Isnop.

Tale modulo contempla diversiapprocci per l’ottimizzazione della posi-zione e della potenza delle Srb. Il pro-blema di pianificazione ottima può esse-re descritto nel seguente modo: per undato insieme di possibili posizioni delleSrb di un gestore g e un numero finito dipunti in cui è richiesto il servizio (puntiutente), è necessario selezionare un livel-lo di potenza per ogni cella in modo taleche il servizio sia garantito in ogni puntoutente, ottimizzando una data funzionedei livelli di campo nei diversi puntiutente.

Nell’ambito del progetto, comeapprocci all’ottimizzazione, sono stati uti-lizzati modelli lineari ed euristici (Algorit-mi Genetici, AG, e Tabu Search, TS)1.Questi lavorano sulla stessa regioneammissibile, ovvero sull’insieme dellesoluzioni che soddisfano i seguenti vincoli: • vincoli di copertura (in ogni punto

utente, il campo elettrico totale di gdeve superare una soglia minima eogni punto utente deve essere servitoda almeno una cella);

• vincolo di radioprotezione (il valoretotale di campo dovuto a tutti i gestoripresenti deve rispettare dei limiti disicurezza prefissati). Per coniugare una politica di control-

lo delle emissioni e la copertura ottimaledel servizio, sono state implementate unavasta gamma di funzioni obiettivo. Anali-si sperimentali su dati reali e confronticon modelli analitici indicano nell’ap-proccio metaeuristico del modello TS unvalido strumento per la risoluzione di taliproblemi. Risultati sperimentali mostra-no inoltre in modo chiaro il potenziale disofisticati strumenti integrati per la pia-nificazione di reti wireless, in cui model-li di predizione EM e tecniche di ottimiz-

Fig. 1 - Architettura del sistemaIntegrated System for the NetworkOptimum Planning (ISNOP),implementato nel corso dell’attivitàdi ricerca: i moduli, le rispettivefunzioni e i legami fra di essi

1 8 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

1 La trattazione algebrica dei modelli di ottimizzazione che sono stati incapsulati all’interno dell’ISNOP è molto complessaed è stata reperita nella letteratura specifica.

Page 20: Arpa Umbria Progetto Rie

zazione lavorano in stretta sinergia conGis e database.

Questa prima fase dello studio haavuto dunque principalmente lo scopo diapplicare a casi reali il sistema messo apunto dal Diei della Facoltà di Ingegneriadi Perugia. I risultati hanno così ancheconsentito l’individuazione di eventualiaree critiche in cui l’aumento del numerodi impianti per telefonia mobile avrebbedeterminato situazioni di massima espo-sizione, se non addirittura di non rispet-to dei limiti stabiliti dalla normativa disettore.

L’applicazione di modelli così sofisti-cati, come quelli contenuti in Isnop, harichiesto in generale un maggiore impe-gno sia in termini di raccolta delle infor-mazioni necessarie al loro utilizzo, siacomputazionali per i calcoli stessi rispettoa un modello in spazio libero. Inoltre lagià accennata scarsa adattabilità deimodelli empirici e semiempirici adambienti diversi da quelli in cui sono statirealizzati – unita al fatto che l’errorecommesso con il modello Fsl, pur por-tando nella quasi totalità dei casi a sovra-stimare il campo, è risultato decisamenteinferiore – ha determinato, nella secondafase del progetto, la scelta di utilizzarestime in spazio libero.

Infatti, nell’attuare la prima fase sulterritorio del Comune di Bastia Umbra,sono state utilizzati, in due periodi conse-cutivi, dapprima il software Isnop e poiquello utilizzato nella fase 2 ottenendo, inquesto secondo momento, risultati ris-pondenti agli scopi prefissati nello studio,ma con minor dispendio di tempo.

2.2 La seconda fase di realizzazionedel progettoCon l’evoluzione della normativa di set-tore, contestuale a una sempre maggiore

sensibilità di Amministrazioni comunali ecittadini nei confronti del tema dellagestione delle installazioni di impianti ditelefonia mobile, il Progetto Rie haconosciuto una sua seconda fase di svilup-po, caratterizzata da obiettivi e metodolo-gie di studio differenti.

La LR 9/2002, introducendo l’obbli-go per le Amministrazioni comunali diprovvedere alla redazione di appositipiani per la localizzazione degli impiantidi telefonia, ha di fatto assegnato alle stra-tegie di analisi e studio un’importantecentralità nella gestione del problemadell’inquinamento elettromagnetico.

In questo contesto il progetto Rie, afianco del proprio ruolo di strumento diconoscenza dello stato ambientale urbanolegato all’impatto dei campi elettromagne-tici esistenti, è andato assumendo unafunzione strategica di analisi e valutazionescientifica; in particolare, gli studi svoltihanno contribuito alla selezione delle areedestinate ad accogliere i nuovi impianti,nel tentativo di minimizzare le emissioni(e, quindi, l’esposizione della popolazio-ne) e l’impatto visivo, senza al contempoledere le necessità di trasmissione deigestori delle reti di telefonia mobile.

Utilizzando modelli di calcolo previ-sionali, strumenti Gis e misure sulcampo, a partire dal 2005 sono state rea-lizzate indagini sul territorio dei Comunidi Foligno, Umbertide, Sigillo e Spoleto,nell’ambito delle quali è stato fornitosupporto alle Amministrazioni, nell’at-tuazione in particolare di quanto stabilitodall’articolo 7 comma 1 della LR n. 9/02:• lettera b) ovvero “identificazione,

d’intesa con la Provincia competenteper territorio, delle aree sensibili dicui all’art. 4”2.

• lettera d) ovvero “individuazione dei sitidi installazione per gli impianti di cui al

1 9R a d i a z i o n i

2 Si ricorda che in base all’art. 4 della LR n. 9/02:1. le aree sensibili sono parti del territorio, all’interno delle quali:

a) devono essere rispettati gli obiettivi di qualità di cui all’art. 3 comma 1 lettera d) punto 2 della Legge n. 36/2001;b) le Amministrazioni comunali possono prescrivere modifiche, adeguamenti o delocalizzazione di elettrodotti con ten-sione nominale superiore a venti kV e di impianti radioelettrici disciplinati dalla presente Legge, siano essi già esistentiche di nuova realizzazione, al fine di garantire la massima tutela ambientale dell’area stessa;

2. le aree sensibili sono individuate in riferimento a zone ad alta densità abitativa, nonché a quelle caratterizzate dallapresenza di strutture di tipo assistenziale, sanitario, educativo;

3. le aree sensibili sono individuate e perimetrate dai Comuni, d’intesa con le Province, entro centoventi giorni dall’entratain vigore della presente Legge;

4. i Comuni possono altresì individuare beni culturali e ambientali, tutelati ai sensi del DLgs 29 ottobre 1999, n. 490ovvero dalla pianificazione territoriale e urbanistica, nei quali l’installazione degli impianti oggetto della presente Leggepuò essere preclusa.

Page 21: Arpa Umbria Progetto Rie

punto a), tenuto conto dei relativi pianidi rete e programmi di sviluppo”;

• lettera e) ovvero “attività di controllo evigilanza”.In questa seconda fase, il progetto Rie

è stato rivolto quindi a:• acquisire i piani di rete delle singole

aziende interessate;• visionare le disposizioni comunali

sulle zone selezionabili per la realizza-zione dei nuovi impianti;

• raccogliere tutte le informazioni sullesorgenti ad alta frequenza già attive sulterritorio, attraverso l’utilizzo delCatasto Nir/RF realizzato dall’Agenziae, ove non disponibili, attraverso geo-referenziazione in loco e richiesta algestore;

• applicare i modelli previsionali in spa-zio libero per la valutazione del campoelettromagnetico prodotto dagliimpianti esistenti;

• utilizzare i modelli previsionali in spa-zio libero per la valutazione del campoelettromagnetico prodotto dagliimpianti previsti sul territorio con iltriplice scopo di:- valutarne l’impatto al fine di deter-

minare il rispetto dei limiti stabili-ti dalla normativa di settore;

- selezionare le aree in grado di con-dentire una minimizzazione delcampo prodotto, garantendo lacopertura dell’area per il servizio dicomunicazione richiesto;

- effettuare campagne di misure neipressi di tutti gli impianti già attivisul territorio.

Per la realizzazione di questa secondafase, un ruolo essenziale è stato svolto daisistemi Gis per la caratterizzazione delterritorio e dai modelli di calcolo perquantificare non solo le emissioni massi-me ai fini della valutazione dell’esposizio-ne della popolazione, ma anche le emis-sioni minime, utili alla valutazione dellacopertura del sevizio di telefonia.

In questa fase sono state realizzate uni-camente valutazioni in spazio libero,mediante il software WinEdt-Vicrem®

della Vector srl, basato sul modello Fslconforme con le direttive riportate nellanorma CEI 211-10 “Guida alla realizza-zione di una Stazione Radio Base perrispettare i limiti di esposizione ai campielettromagnetici ad alta frequenza”.

Il software WinEdt-Vicrem® lavora inambiente Gis con un sistema interattivo

che consente il calcolo dell’intensità deicampi elettrici generati da uno o più tra-smettitori nello spazio, sia puntualmenteche in aree estese. L’ambiente di model-lazione solida interattiva su cui il softwaresi basa consente la navigazione sul model-lo, l’aggiunta di nuove informazioni, lamodifica di quelle esistenti e l’esecuzionedi operazioni di analisi e verifica. Perottenere tali prestazioni, WinEdt® siserve di un database misto, grafico e alfa-numerico ed è in grado di gestire infor-mazioni aventi sia formato vettoriale(ovvero composte da vertici di coordinatenote, connessi attraverso un grafo di seg-menti o, meglio, archi di geodetica) siamatriciale (cioè composte da un insiemedi valori, per esempio di quota, dispostiin forma di matrice rettangolare).

Tutte le informazioni che costituisco-no il modello territoriale sono riferite alreale e quindi intrinsecamente tridimen-sionali; questo implica che le metrichenon si riferiscono a un ambiente piano(proiettato) e dunque, per esempio, laminima distanza tra due punti non ècostituita da un segmento di linea rettama da un arco di geodetica (che per laTerra, supposta sferica, è invece un arcodi circonferenza massima).

Per il calcolo dei valori di campo elet-trico prodotti dalle stazioni radio base,come già detto, viene utilizzato il modelloFsl. Tuttavia il software WinEdt-Vicrem® consente anche di effettuaredelle stime che considerano l’attenuazio-ne introdotta dai muri; in tal modo sivede facilmente la differenza dei livelli dicampo elettrico tra esterno e interno del-l’edificio.

Attraverso il software vengono realiz-zati diagrammi sul piano orizzontale everticale e diagrammi spaziali che presen-tano le seguenti caratteristiche:• piano orizzontale (sopra al modello): il

calcolo viene effettuato su un piano adistanza in quota (definita dall’utente)costante rispetto alla superficiedescritta dai valori desunti dal model-lo orografico (Dem);

• piano verticale: il calcolo viene effettuatoin un piano verticale, la cui posizioneè definita attraverso due punti identi-ficati in piano e che appartengono alpiano stesso. Nel piano suddetto ven-gono utilizzati dei limiti di quota infe-riore e superiore, in genere impostatidall’utente, che consentono di

2 0 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Page 22: Arpa Umbria Progetto Rie

apprezzare al massimo il contributodel lobo principale dell’antenna;

• spazio: il calcolo viene effettuato nelvolume delimitato dall’area di interessee dalle quote minima e massima defini-te dall’utente. La visualizzazione tridi-mensionale rappresenta la superficie diinviluppo relativa al valore di soglia (chepuò essere variato dall’utente) specifi-cato come limite del volume di rispetto.Oltre al tipo di modellistica e di inter-

faccia software per la valutazione delcampo elettromagnetico prodotto dagliimpianti esistenti e di futura realizzazio-ne, per la valutazione di un piano di reteè indispensabile definire l’area di coper-tura, in maniera tale da poter selezionareidoneamente la zona di localizzazionedegli impianti.

2.2.1 Il calcolo dell’area di coperturaL’area di copertura associata a una stazio-ne radio base è la zona geografica all’in-terno della quale è possibile stabilire unacomunicazione bidirezionale con le spe-cifiche di qualità desiderate; i fattori cheinfluenzano fortemente la qualità del ser-vizio sono la distanza e l’attenuazione delsegnale che è determinata sia dalla distan-za, sia da altri fattori (per esempio la pre-senza di ostacoli-edifici).

Condizione necessaria affinché siabbia la copertura di area è che l’attenua-zione ATOT, espressa in dB tra la stazioneradio base e il punto considerato, sia taleche valgano contemporaneamente le duerelazioni:

PBS - ATOT + GMS ≥ SMS

PMS - ATOT + GMS ≥ SBS

dove PBS è la potenza della stazione radiobase e PMS è la potenza della stazione radiomobile (il telefono cellulare); SMS e SBSsono invece, rispettivamente, la sensibi-lità della stazione radio mobile e dellaSrb, mentre GMS e GBS sono i guadagnirelativi alle due stazioni.

L’area di copertura dell’intero sistemaradiomobile è data dall’unione in sensoinsiemistico di tutte le aree di coperturadelle Srb presenti sul territorio.

Nella seconda fase del progetto Rie lavalutazione della copertura si è resa neces-saria per l’analisi dei progetti di sviluppoforniti dai gestori. A ogni progettazione diuna nuova Srb, infatti, quello della coper-

tura è stato il principale requisito tecnicoconsiderato. Non potendo disporre diinformazioni dettagliate sviluppate in pre-cedenza sui livelli di copertura, per la lorostima ci si è dovuti basare sulle indicazionifornite dai gestori. In particolare:• copertura indoor: 64 dBμV/mp0,0015

V/m;• copertura outdoor: 54 dB μV/mp0,0005

V/m;• copertura indoor centro storico: 74 dBμV/m

p0,005 V/m.Sulla base di questi valori, per la stima

della copertura sono stati realizzati (con ilsoftware WinEdt®) i diagrammi sul pianoorizzontale all’altezza di 1,5 m sul piano dicalpestio; per tali valori di campo elettricoè stata appositamente definita una scala,che varia tra 0,0 V/m e 1,0 V/m (fig. 2).

La stima della copertura così eseguita èstata anche confrontata con quanto ipotiz-zato dai gestori, che la hanno ritenuta cor-retta nel caso dei sistemi Gsm e Dcs, manon sempre per quanto riguarda l’Umts;questo sistema, infatti, utilizza frequenzepiù elevate e potenze molto ridotte, realiz-zando in tal modo una copertura di celledi dimensioni inferiori rispetto a quellecoperte dagli altri due sistemi. Inoltre essafornisce servizi diversi dalla sola conversa-zione: per questo motivo si registra daparte dei gestori una tendenza a richiede-re un numero crescente di nuove Srb e lariqualificazione di quelle già presenti sulterritorio per la copertura Umts.

Le figg. 10-11 evidenziano la differenzadi copertura offerta dai vari sistemi ditelefonia mobile: i sistemi Gsm/Dcs atti-vano, in genere, un massimo di 6-7 por-tanti per orientamento, ciascuna con 7 Wdi potenza, per un totale di 42 W dipotenza per canale, mentre il sistemaUmts attiva un massimo di 2 portanti perorientamento, ciascuna con un massimodi 12 W, quindi la potenza totale per set-tore non supera mai i 25 W.

2.3 Gli strumenti impiegati

2.3.1 La campagna di misuradi campo elettromagneticoUn ruolo molto importante in entrambele fasi del progetto è stato svolto dalle cam-pagne di misura effettuate nei pressi di

Fig. 2 - Scala per la valutazionedella copertura d’area

2 1R a d i a z i o n i

Page 23: Arpa Umbria Progetto Rie

tutti gli impianti attivi, volte a valutare ivalori di campo EM presenti in corrispon-denza delle Srb distribuite sul territorio.

Tali campagne, sviluppate in confor-mità con quanto indicato dalle normetecniche (CEI 211 “Guida per la misura eper la valutazione dei campi elettrici emagnetici nell’intervallo di frequenza 100kHz-300 GHz, con riferimento all’espo-sizione umana”) sono state effettuate construmentazione a banda larga, in grado dimisurare simultaneamente tutte le emis-sioni prodotte dagli impianti che trasmet-tono nell’intervallo di frequenza in cuilavora lo strumento. Questo ha consenti-to la realizzazione di misure di tipo istan-taneo/immediato e in continuo. Per leprime è stato utilizzato uno strumentoportatile, comunemente denominato“palmare”, mentre le misure in continuosono state effettuate con l’uso di centrali-ne di monitoraggio.

2.3.2 Lo strumento palmareLo strumento palmare impiegato per lamisura dei campi elettromagnetici abanda larga è composto da un misuratoreNarda Microwave modello 8718B e da unasonda di campo elettrico modello 8760D(fig. 5). Le misure eseguite sono quindi

relative alla sola componente elettrica delcampo elettromagnetico che, come noto,in opportune condizioni (definite campolontano) è direttamente proporzionalealla componente magnetica.

Le principali caratteristiche dellasonda di campo elettrico utilizzata sono:• intervallo di frequenza di misura: 300 kHz ÷

3,0 GHz;• range di misura di campo elettrico: 0,5 V/m ÷

19,4 V/m.La sonda è isotropa, ovvero costituita

da sensori disposti su tre rami a 120°l’uno dall’altro, in grado di effettuaresimultaneamente misure in tutte le dire-zioni nel campo di frequenze di lavorodello strumento.

Questo tipo di strumentazione per-mette misure precise anche in presenza disorgenti di segnale disposte casualmenteattorno al punto di misura e in ambientifortemente perturbati da riflessioni.Ulteriori vantaggi nell’uso di questodispositivo risiedono nella possibilità dieffettuare misure molto prossime allasorgente, grazie anche a una buona flessi-bilità d’uso, all’alimentazione autonomae a un’operatività piuttosto semplice.

Alcuni svantaggi sono invece stati rap-presentati dall’impossibilità di definire lafrequenza dei segnali ricevuti e la posizio-ne delle rispettive sorgenti, oltre allanecessità di dover applicare un unico fat-tore di calibrazione in presenza di più sor-genti a frequenza diversa. Inoltre lo stru-mento palmare – così come gli strumentidi misura in genere – è soggetto a un’in-certezza sulla risposta strumentale (tab. 1).

L’incertezza globale dipende dallacombinazione delle incertezze associate almisuratore e alla sonda di campo elettri-co, ipotizzando che le componenti siano

2 2 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Fig. 3 - Copertura macrocellulare(GSM/DCS) e Small Cell (UMTS)

Fig. 4 - Copertura microcellulare

Fig. 5 - Misuratore palmare NardaMicrowave modello 8718B e sondamodello 8760D

Page 24: Arpa Umbria Progetto Rie

statisticamente indipendenti; l’incertezzaestesa (complessiva di tutti i contributi econ un livello di confidenza del 95%) perle misure in banda larga è pari a:

L’incertezza complessiva di cui si tieneconto nella risposta strumentale risultaquindi inferiore a ± 3 dB (corrisponden-te a un’incertezza percentuale compresatra -30% e +40%).

Il palmare permette di eseguire misu-re di campo elettrico sia istantanee, siarispetto a un arco temporale definito;tuttavia, per tutti i punti di misura sonostate eseguite le misure di valore efficacemedio di campo elettrico in un intervallodi tempo di 6 minuti, ad altezze diversesul piano di calpestio secondo le norme dibuona tecnica. Lo strumento, al terminedell’intervallo di tempo di misura impo-stato, riporta il calcolo del valore efficacemedio e del valore massimo del campoelettrico. L’apparecchiatura completaprevede, oltre al misuratore e alla sonda,anche un treppiede d’appoggio realizzatocon materiale tale da non perturbare lamisura (fig. 6).

2.3.3 La centralina di monitoraggioin continuo Lo sviluppo del progetto ha contemplato,negli anni, l’utilizzo di diversi modelli disistemi in continuo, tutti comunquebasati sul medesimo principio di funzio-namento; le migliorie più recenti hannoriguardato principalmente il software diinterfaccia utente e la maneggevolezzadello strumento stesso. Per queste ragionivengono qui presentate le caratteristichegenerali comuni a ogni modello, mentreper l’incertezza di misura viene riportatasolo quella del modello Pmm 8057F,tutt’oggi in uso.

La centralina è un sistema di monito-raggio distribuito di campi elettromagne-tici ambientali, alimentato da batterieinterne a elevata capacità e collegato apannelli solari che consentono un’auto-nomia praticamente illimitata in condi-zioni di normale luce solare, ma con unutilizzo quasi esclusivamente limitatoall’ambiente aperto.

Il sistema d’acquisizione permette diprogrammare ogni parametro di misura; idati vengono memorizzati nella centralinae successivamente trasferiti, attraversocollegamenti via modem, in un computerresidente in un punto fisso (sede ArpaUmbria).

Il sistema di funzionamento della cen-tralina è analogo a quello di un palmareed è basato su una sonda di campo elettri-co triassiale che si appoggia a un sistemadi acquisizione ed elaborazione del dato,su un supporto tale da non perturbare lamisura stessa. Le sonde di campo elettri-co sono anche in questo caso a bandalarga; l’ultimo modello utilizzato, ancoraoggi in uso, ha però la caratteristica dioperare su tre diverse bande di frequenza;tale suddivisione, pur rimanendo a bandalarga, riduce la larghezza della banda stes-sa e permette di distinguere, anche se inmodo grossolano, alcuni tipi di sorgente

2 3R a d i a z i o n i

Fig. 6 - Strumentazione palmarecompleta

Tab. 1 - Componenti d’incertezzadello strumento palmare *

Risposta in frequenza uf ± 2,0 dB

Isotropicità ui ± 0,75 dB

Incertezza di calibrazione uc ± 0,5 dB

Linearità ul ± 0,25 dB

Temperatura 0 ÷ 50°C uT 0

* range di misura 2 ÷ 20 V/m; range di frequenza 1 MHz ÷3GHZ

Page 25: Arpa Umbria Progetto Rie

(per esempio il segnale radiofonico FMda quello per telefonia mobile). Il model-lo della sonda di quest’ultimo sistema(Pmm 8057F) è Triple Electric FieldProbe EP-3B-01 (tab. 2).

Grazie alle caratteristiche della sonda,la centralina è in grado di memorizzaredati relativi al valore efficace medio e dipicco di campo elettrico calcolato su unintervallo di 6 minuti a tre bande di fre-quenza diverse (Wide Band, Low Band eHigh Band), la temperatura dell’ambien-te e l’ora e il giorno di ogni intervallo dimemorizzazione. La tab. 3 riporta le com-ponenti d’incertezza strumentale sull’am-piezza del segnale considerate. Anche inquesto caso l’incertezza globale dipendedalla combinazione delle incertezze asso-ciate al misuratore e alla sonda di campoelettrico. Ipotizzando che tali componen-ti siano statisticamente indipendenti,l’incertezza estesa (complessiva di tutti icontributi e con un livello di confidenzadel 95%) per le misure in banda larga èpari a:

La formula ha consentito, nell’ambitodel progetto, di calcolare le incertezzeattribuibili alle tre diverse centralineimpiegate per le campagne di misura, parida un minimo di ± 1,26 dB a un massimodi ±1,90 dB.

2 4 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Fig. 7 - Centralina di monitoraggioin continuo

Tab. 2 - Caratteristichedella centralina di monitoraggio

100 kHz - 3,0 GHz

(modalità Wide Band)

Intervallo di frequenza 100 kHz - 862 MHz

di misura (modalità Low Band)

933 MHz - 3,0 GHz

(modalità High Band)

Portata 0,5 V/m ÷ 100 V/m

Risoluzione 0,01 V/m

Sensibilità 0,5 V/m

Errore in temperatura 0,1 dB/°C

Sovraccarico > 300 V/m

Campo misurato RMS e PEAK

Campionamento 1 misura ogni 3 secondi

Tab. 3 - Componenti d’incertezzadella centralina di monitoraggio in continuo *

Risposta in frequenza WB ufWB ± 1,39 dB

(1 MHz ÷ 3GHz)

Risposta in frequenza LB ufLB ± 0,60 dB

(1 MHz ÷ 860 MHz)

Risposta in frequenza HB ufHB ± 0,90 dB

(933 MHz ÷ 3 GHz)

Isotropicità WB uiWB ± 0,31 dB

Isotropicità LB uiLB ± 0,23 dB

Isotropicità HB ufHB ± 0,13 dB

Incertezza di calibrazione uc ± 0,7 dB

(300 MHz-3GHz)

Linearità WB ulWB ± 0,44 dB

Linearità LB ulv ± 1 dB

Linearità HB ulHB ± 0,08 dB

Temperatura -10°÷ 50°C uT 0

* range di misura 0,6-101 V/m

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Parte IIL’applicazione del progetto Rie

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2 6 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

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Anno di applicazione: 2002.Fase di realizzazione: I.Obiettivi: sviluppare un quadro conosci-tivo delle emissioni attraverso la realizza-zione di stime di campo elettromagneticoprodotto dalle Stazioni Radio Base (Srb)distribuite sul territorio comunale e dicampagne di misurazione.Software utilizzati: Isnop.Modelli applicati: Fsl, Walfisch-Ikegami.

1.1 I risultati delle stime effettuateL’applicazione del progetto è iniziata conla realizzazione di stime dei livelli dicampo elettromagnetico prodotto dallequattro Stazioni Radio Base (Srb) instal-late all’epoca sul territorio, in un periodoin cui, nel panorama della telefoniamobile, non erano ancora presenti tuttigli attuali gestori (tab. 1).

Le stime hanno interessato, con la stes-sa metodologia di calcolo, ciascuna Srbpresente sul territorio comunale. A titoloesemplificativo, questo paragrafo illustra irisultati ottenuti dall’analisi dei livelli dicampo prodotti dalla Srb installata in viaPecorelli (gestore Tim), ubicata, come le

altre Srb, nel centro cittadino in una zonaa elevata densità abitativa.

La realizzazione delle stime accurate dicampo è stata basata sul modello Fsl e suquello semiempirico di Walfisch-Ikegami,con risultati, come si vedrà di seguito,piuttosto differenti fra loro in termini diaccuratezza e attendibilità. Le stime sonostate eseguite considerando un’area conlato di 3000 m e con step di 20 m, adaltezze dal suolo diverse così da potergarantire la corrispondenza con la pre-senza di edifici. In particolare, le altezzeconsiderate sul suolo sono state di 1, 5, 3,6, 9, 12 e 18 metri, quest’ultima pari aquella della Srb.

Le figg. 1-6 riportano le stime in cui si

1. Comune di Orvieto

Fig. 1 - Mappa isointensità campo elettrico - altezza 1,5 msul suolo. Valore massimo stimato = 0,65 V/m. Modello FSL

Fig. 2 - Mappa isointensità campo elettrico - altezza 3 msul suolo. Valore massimo stimato = 0,7 V/m. Modello FSL

Tab. 1 - Stazioni Radio Baseanalizzate nel territorio di Orvieto

Stazioni Radio Base Gestori presenti

SRB via Loggia dei Mercanti H3G - BLU

SRB via Cesare Nebbia H3G - BLU

SRB via Pecorelli, 4 TIM

SRB chiesa San Francesco TIM

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2 8 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

considera la sola attenuazione di spaziolibero, realizzate cioè con il modelloesemplificativo Fsl; successivamente ven-gono invece analizzate quelle realizzate conil modello semiempirico di Walfish-Ikega-mi, l’unico fra i due modelli predittivi uti-lizzati attendibile per distanze inferiori a 1km. Il valore massimo stimato, espresso inV/m, è riportato in ciascuna didascalia.

I diagrammi illustrano come, ad altez-ze inferiori o uguali a 12 m, i valori dicampo elettrico stimati sono risultatiminori di 1 V/m, mentre all’altezza di 18m (pari a quella della Srb) è stato stimatoun valore massimo di 1,4 V/m, inferioresia all’obiettivo di qualità sia ai limiti diesposizione e valori di attenzione riporta-ti nel DM 381 del 1998, all’epoca norma-tiva di riferimento prima dell’attualeDpcm 8 luglio 2003.

Le figg. 7-12 riportano le stime calcola-te con altri modelli predittivi, in partico-lare quelle basate sul modello semiempi-rico di Walfisch-Ikegami. In questo casola scala di riferimento non è espressa inV/m ma in dBμV/m; l’equivalente in V/mdel valore massimo stimato è indicato indidascalia.

È evidente come i due modelli abbia-no condotto a risultati tra loro differenti:

a un’altezza di 18 m, infatti, sono stati sti-mati i valori massimi di 1,4 V/m con ilmodello Fsl e di 0,05 V/m con il model-lo semiempirico. Tale differenza, comeanticipato, è dettata dal fatto che il mo-dello Fsl tende a sovrastimare il campoirradiato dalle antenne – non tenendoconto della presenza degli edifici, ingrado di attenuarlo fortemente – mentrequello di Walfish-Ikegami è più accurato.La tab. 2 illustra con maggiore evidenzal’entità di tale divario, rappresentando irisultati della stima eseguita con i duemodelli predittivi e quello del controlloistantaneo effettuato durante la campagnadi misure da un’altezza dal suolo di 1,7 m.

Come si vede, il valore misurato èrisultato inferiore alla soglia dello stru-mento, pari a 0,5 V/m. Un dato che con-sente di affermare come entrambe le stimepossano essere considerate accettabili.

Fig. 3 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo.Valore massimo stimato = 0,75V/m. Modello FSL

Fig. 4 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo.Valore massimo stimato = 0,85V/m. Modello FSL

Fig. 5 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo.Valore massimo stimato = 0,85V/m. Modello FSL

Fig. 6 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 18 m sul suolo.Valore massimo stimato = 1,4 V/m.Modello FSL

Tab. 2 - Confronto tra stime realizzatecon i due modelli predittivi e misure eseguite

Modello di calcolo/Misura Stima/Misura (V/m)

Modello FSL 0,30

Modello Walfish-Ikegami 0,01

Misura istantanea <0,50

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2 9R a d i a z i o n i

1.2 I risultati della campagnadi misureLa campagna di misure ha interessatotutte le Stazioni Radio Base distribuite sulterritorio comunale. I rilievi sono statieseguiti unicamente attraverso rilevazioniistantanee di campo; all’epoca dell’appli-cazione del progetto nel Comune diOrvieto, infatti, la strumentazione dispo-nibile non consentiva ancora di potereffettuare monitoraggi in continuo.

Le immagini e le tabelle evidenzianocome tutti i valori misurati siano risultatiestremamente bassi. Nella fig. 13 è visibilela collocazione delle quattro Srb control-

late e i punti in corrispondenza dei qualisono state eseguite le misure; la tab. 3riporta una descrizione dei punti di loca-lizzazione delle Srb, mentre la tab. 4 for-nisce una descrizione dei punti di misura.

Le misure sono state effettuate, dopoun adeguato sopralluogo del sito, neipunti maggiormente esposti in conside-razione della distanza dalla sorgente. Incorrispondenza di tali punti sono stateeffettuate le rilevazioni dei valori dicampo elettrico medio in un intervallo ditempo di 6 minuti, secondo le norme dibuona tecnica.

I risultati delle misure effettuate sono

Fig. 7 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 80dBμV/m (pari a 0,01 V/m)

Fig. 8 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 3 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 80dBμV/m (pari a 0,01 V/m)

Fig. 9 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami. Valoremassimo stimato = 80 dBμV/m(pari a 0,01 V/m)

Fig. 10 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 90dBμV/m (pari a 0,03 V/m)

Fig. 11 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 92dBμV/m (pari a 0,04 V/m)

Fig. 12 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 18 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 94dBμV/m (pari a 0,05 V/m)

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3 0 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

riportati in tab. 5: in ciascun punto dimisura i valori di campo misurati sonorisultati inferiori al livello di soglia dellostrumento (pari a 0,5 V/m), quindi

ampiamente al di sotto dei limiti di espo-sizione e valori di attenzione nel DM 381del 1998, all’epoca normativa di riferi-mento in materia.

Fig. 13 - Ortofoto del territoriodi Orvieto. In evidenza le SRBe i punti di misura

Tab. 4 - Descrizione dei punti di misura

Punto di misura Numero Distanza indicativadi localizzazione edifici-sito (m)

Piazza della Repubblica 1 94 (da sito 767)

Via della Loggia 2 52 (da sito 767)

Via Maitani 3 54 (da sito 805)

Piazzetta tra via di Marsciano e via Beato Angelico 4 88 (da sito 805)

Giardino abitazione via di Marsciano 5 67 (da sito 805)

Piazzale posteriore ex convento San Francesco 6 76 (da sito 805)

Terrazzo ex convento San Francesco 7 45 (da sito 805)

Via Cesare Nebbia 8 72 ( da sito 768)

Piazza Simone Mosca 9 66 (da sito 768)

Ingresso scuola di musica via Pecorelli 10 61 (da sito 806)

Tab. 5 - Risultati della campagna di misure

Punto di misura Distanza dal piano E Altezza della sondadi calpestio (m) (V/m) dal suolo

1 0 <0,5 1,70

2 0 <0,5 1,70

3 0 <0,5 1,70

4 0 <0,5 1,70

5 0 <0,5 1,70

6 0 <0,5 1,70

7 12 <0,5 1,70

8 0 <0,5 1,70

9 0 <0,5 1,70

10 0 <0,5 1,70

Tab. 3 - Descrizione dei puntidi localizzazione delle SRB

Sito Numero di localizzazione

SRB TIM chiesa San Francesco 805

SRB BLU e H3G 767

torre di via Loggia dei Mercanti

SRB BLU e H3G 768

torre di via Cesare Nebbia

SRB TIM via Pecorelli 4 806

Page 32: Arpa Umbria Progetto Rie

2. Comune di Todi

Anno di applicazione: 2002.Fase di realizzazione: I.Obiettivi: sviluppare un quadro conosci-tivo delle emissioni attraverso la realizza-zione di stime di campo elettromagneticoprodotto dalle Stazioni Radio Base (Srb)distribuite sul territorio comunale e dicampagne di misurazione.Software utilizzati: Isnop.Modelli applicati: FSL, Walfisch-Ikegami.

2.1 I risultati delle stime effettuateLe stime dei livelli di campo elettroma-gnetico sono state effettuate attraverso ilcalcolo del valore di campo emesso daciascuna Srb nelle proprie circostanze,calcolato su aree quadrate di lato diversoin ciascuno dei casi, in modo da avere lasorgente di campo elettromagnetico alcentro. La metodologia di lavoro impie-gata è stata la medesima per ciascunaSrb. A titolo esemplificativo, in questoparagrafo viene illustrata l’analisi piùrappresentativa dell’intero lavoro svolto,ovvero quella che ha riguardato le Srb diTodi Centro, all’epoca in via di installa-zione in piazza del Duomo e realizzate inseguito, nei pressi di numerose abitazio-

ni e di un impianto per la trasmissioneradiotelevisiva.

Le mappe isolivello di campo elettricosono state calcolate a diverse altezze condue differenti metodologie di calcolo,basate rispettivamente sul modello FSL esu quello semiempirico di Walfish-Ikega-mi. A questo proposito è necessario pre-cisare che si è trattato di analisi sottosti-mate, non avendo compreso il contributodell’impianto televisivo, attentamentevalutato invece al momento della campa-gna di misure. Le mappe isolivello sonostate realizzate sulla base delle configura-zioni elettriche proposte dai quattrogestori, allo scopo di stimare ancor primadell’installazione i contributi di campodovuti agli apparati di Tim, Vodafone,H3G e Wind. Le mappe (figg. 1-7) sonostate calcolate dapprima con il modelloFSL e successivamente con quello, piùpreciso, di Walfish-Ikegami, ad altezze sulsuolo tali da garantire un’analisi il piùaccurata possibile; come negli altri casi diapplicazione, è stata ipotizzata, nelleimmediate vicinanze delle Srb, la presen-za di edifici di altezza diversa, fino a unmassimo di 18 m (3 m per ciascun piano).

Fig. 1 - Mappa isointensità campo elettrico - altezza 1,5 msul suolo. Valore massimo stimato < 2,4 V/m. Modello FSL

Fig. 2 - Mappa isointensità campo elettrico - altezza 3 msul suolo. Valore massimo stimato < 2,4 V/m. Modello FSL

Page 33: Arpa Umbria Progetto Rie

3 2 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

I diagrammi illustrano come, già adaltezze estremamente basse dal suolo, ivalori massimi stimati siano risultati piut-tosto elevati (circa 2,5 V/m); ad altezze di12, 15 e 18 m, inoltre, i valori stimatiaumentano fino a raggiungere un valoredi poco inferiore a 6 V/m.

I diagrammi nelle figg. 8-14 si basanoinvece sl modello semiempirico di Walfi-sh-Ikegami; in questo caso la scala diriferimento non è espressa in V/m ma indBμV/m; quindi per ciascuna immagineviene indicato in didascalia il valoremassimo stimato in V/m.

Anche in questo caso è evidente comei due modelli abbiano portato a risultatitra loro differenti: all’altezza di 18 m,infatti, pari a quella della SRB, sono statistimati i valori massimi di circa 6 V/m conil modello FSL e di 0,40 V/m con ilmodello semiempirico. L’entità del diva-rio fra le due stime è evidenziato conmaggiore chiarezza dalla tab. 1, che riassu-me i risultati della stima eseguita con ilmodello FSL e con quello Walfish-Ikegaminel punto di misura 4 (altezza sul suolo di1,5 m) e il risultato dei controlli istanta-nei eseguiti nello stesso punto prima edopo l’installazione della SRB.

I risultati riportati in tab. 1 evidenzianocome il valore misurato prima dell’instal-lazione delle SRB risultasse inferiore allasoglia dello strumento, pari a 0,5 V/m.Una seconda misura, eseguita dopo l’in-stallazione della SRB, ha tuttavia fornitoun valore pari a 0,82 V/m, per un contri-buto relativo attribuibile alle SRB pari a0,63 V/m (poco differente dallo 0,4 sti-mato con il modello accurato di Walfish-Ikegami). Quest’ultimo dato consente diaffermare che entrambe le stime risultanoaccettabili e che, anche in questo caso, il

Fig. 3 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo.Valore massimo stimato < 2,8 V/m.Modello FSL

Fig. 4 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo.Valore massimo stimato < 3,2 V/m.Modello FSL

Fig. 5 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo.Valore massimo stimato < 3,8 V/m.Modello FSL

Fig. 6 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul suolo.Valore massimo stimato < 5 V/m.Modello FSL

Fig. 7 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 18 m sul suolo.Valore massimo stimato < 6 V/m.Modello FSL

Page 34: Arpa Umbria Progetto Rie

3 3R a d i a z i o n i

Fig. 8 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 115dBμV/m (pari a 0,56 V/m)

Fig. 9 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 3 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami. Valore massimo stimato = 115dBμV/m (pari a 0,56 V/m)

Fig. 10 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami. Valore massimo stimato = 115dBμV/m (pari a 0,56 V/m)

Fig. 11 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami. Valore massimo stimato = 115dBμV/m (pari a 0,56 V/m)

Fig. 12 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami. Valore massimo stimato = 115dBμV/m (pari a 0,56 V/m)

Fig. 13 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 114dBμV/m (pari a 0,50 V/m)

Tab. 1 - Confronto tra stime realizzatecon i due modelli predittivi e misure eseguite

Modello di calcolo/Misura Stima/Misura (V/m)

Modello FSL 1,2 - non considera

il contributo dell’impianto radio

Modello Walfish-Ikegami 0,4 - non considera

il contributo dell’impianto radio

Misura istantanea - 0,5- considera il contributo

prima installazione dell’impianto radio

Misura istantanea 0,82- considera i contributi

SRB e impianto radio)

Fig. 14 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 18 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato= 112dBμV/m (pari a 0,40 V/m)

Page 35: Arpa Umbria Progetto Rie

3 4 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

divario tra le due è giustificato dal fattoche con il modello FSL non si tiene contodella presenza degli edifici che inveceattenuano fortemente il campo irradiatoin un punto.

2.3 I risultati della campagnadi misureTutte le SRB presenti sul territorio delComune di Todi, al momento della spe-rimentazione del progetto, sono state sot-toposte a controllo istantaneo con stru-mentazione palmare a banda larga, datal’indisponibilità all’epoca di strumentiper il monitoraggio in continuo. In que-sto paragrafo vengono riportate le misureeseguite in corrispondenza della zona incui oggi sorgono le SRB Todi Centro. Purnon potendo comprendere, come è ovvio,

il contributo delle antenne installate suqueste SRB, tali misure sono comunqueimportanti poiché tengono conto deicontributi dell’impianto radiotelevisivo erappresentano quindi una misura delcampo elettrico di fondo presente nellazona prima dell’installazione della SRB.

Le quattro SRB controllate all’epoca(in rosa in fig. 15) si trovano in puntidiversi del territorio comunale, posizio-nati in un area molto vasta e comprensivasia di zone centrali che periferiche.

La fig. 16 evidenzia, in corrispondenzadi ciascuna SRB, i punti in cui sono statieseguiti i controlli istantanei, mentre letabb. 2 e 3 riportano rispettivamente unadescrizione accurata dei punti di control-lo e i risultati delle misure istantanee ese-guite in corrispondenza di questi.

Fig. 15 - Ortofoto del territoriodi Todi con localizzazione dei sitimonitorati. In rosa i siti attivial momento dell’applicazionedel Progetto RIE, in blu quelliattivati succesivamente.Fra questi ultimi, la SRB Todi Centro

Fig. 16 - Ortofoto del territoriodi Todi. In blu le SRB presenti.In giallo i punti di misurain corrispondenza di ciascunadi esse

Tab. 2 - Descrizione dei punti di localizzazione riportati in fig. 15

Sito Numero di localizzazione

Stazione radiotelevisiva via del Seminario 525

SRB via Angelo Cortesi 296

SRB Acquedotto, località I Cappuccini 681

Stazione radiotelevisiva 128

Tab. 3 - Descrizione dei punti di misura

Punto di misura Numero Distanza dal piano E medio Altezza sonda Distanza di localizzazione di calpestio (m) (V/m) dal suolo (m) edifici- sito (m)

Via Monte Ladrone 1 0 <0,50 1,50 50 (da sito 681)

(terreno limitrofo all’acquedotto) 85 (da sito 128)

Via Angelo Cortesi (parcheggio) 2 0 <0,50 1,80 532 (da sito 296)

Via Angelo Cortesi (strada linea sito) 3 0 <0,50 1,80 70 (da sito 296)

Piazza del Duomo (rione Santa Prassede) 4 0 <0,50 1,80 66 (da sito 525)

Largo Matteo d’Acquasparta 5 0,5 0,83 1,80 131 (da sito 525)

(palazzo del Vignola)

Largo Matteo d’Acquasparta 6 0 0,66 1,80 174 (da sito 525)

(piazzetta antistante il seminario)

Piazza del Popolo (scala del Duomo) 7 6 0,70 1,70 61 (da sito 525)

Piazza del Popolo (scale del Municipio) 8 6 0,50 1,90 40 (da sito 525)

Piazza Garibaldi 9 0 0,50 1,80 68 (da sito 525)

Page 36: Arpa Umbria Progetto Rie

3 5R a d i a z i o n i

La tab. 3 riporta i risultati delle misureistantanee; i valori di campo sono quellimedi registrati nell’arco di 6 minuti a dif-ferenti altezze della sonda rispetto alsuolo (la scelta delle altezze è stata condi-zionata dalle caratteristiche dell’ambientenei punti di misura).

La tab. 3 evidenzia inoltre come i valo-ri misurati siano risultati tutti inferiori a1 V/m, in alcuni casi inferiori alla sogliadi misura dello strumento (0,5 V/m). Ilmaggior numero di controlli è stato ese-guito in corrispondenza del sito radiote-levisivo presente nel centro cittadino(indicato in fig. 16 con l’id. 525); questoè giustificato dal fatto che nella zona era

prevista l’installazione della SRB TodiCentro (della quale sono state riportatele stime nei precedenti paragrafi). Lestime precedenti avevano evidenziato, adaltezze elevate sul suolo, valori prossimialla soglia dei 6 V/m. Tuttavia, conside-rando che il modello FSL porta nellaquasi totalità dei casi a sovrastimare ilcampo prodotto dalle antenne e che icontributi di fondo (si vedano i risultatidelle misure effetuate nei punti 4-9)sono nella maggioranza dei casi bassi, ilimiti di esposizione imposti dal Dpcm 8luglio 2003 dopo la realizzazione dellaSRB sulla base delle stime risulterebberorispettati.

Page 37: Arpa Umbria Progetto Rie

3 6 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

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Anno di applicazione: 2004.Fase di realizzazione: I. Obiettivi: sviluppare un quadro conosci-tivo delle emissioni attraverso la realizza-zione di stime di campo elettromagneticoprodotto dalle Stazioni Radio Base (Srb)distribuite sul territorio comunale e dicampagne di misurazione.Software utilizzati: Isnop.Modelli applicati: Fsl, Walfisch-Ikegami.

3.1 I risultati delle stime effettuateLe stime dei livelli di campo elettroma-gnetico emesso da ciascuna Srb nelle suecircostanze sono state effettuate attraversoil calcolo su aree quadrate di lato pari a6000 m, con step di 100 m in modo daavere la sorgente di campo elettromagne-tico al centro.

La metodologia di lavoro è stata lamedesima per ciascuna Srb e, come neglialtri casi di applicazione del progetto, perla realizzazione delle stime sono stati uti-lizzati sia il modello esemplificativo Fsl,sia modelli più accurati, quale quello diWalfisch-Ikegami. A titolo esemplificati-vo, questo paragrafo illustra i risultatiottenuti dall’analisi dei livelli di campoprodotti dalla Srb H3G-1049 di piazzaCavour, posizionata in una zona del cen-tro cittadino a elevata densità abitativa. La

collocazione delle Srb distribuite sul ter-ritorio comunale all’epoca dell’applica-zione del progetto è riportata in fig. 1.

Le figg. 2-7 riportano le mappe diisointensità del campo elettrico. Il cal-colo accurato è stato realizzato conside-rando diverse altezze sul suolo e ipotiz-zando la presenza, nelle immediate vici-nanze, di edifici di altezza diversa (conpiani di 3 m) fino a un massimo di 27 m,pari alla quota della Srb stessa. La scaladi riferimento non è espressa in V/m main dBμV/m; l’equivalente in V/m delvalore massimo stimato è indicato indidascalia.

I diagrammi illustrano come, ad altez-ze inferiori o uguali a 12 m, i valori dicampo elettrico stimati sono risultatiminori di 1 V/m, mentre alle altezze di 12e 18 m sul suolo questi crescono fino araggiungere una stima pari a 3,2 V/m,valore inferiore all’obiettivo di qualitàriportato nel Dpcm 8 luglio 2003.

Le figg. 8-11 riportano le mappe calco-late con il modello semiempirico di Wal-fisch-Ikegami. Anche in questo caso lascala di riferimento non è espressa in V/mma in dBμV/m: per ciascuna immaginesarà indicato in didascalia il valore massi-mo stimato in V/m.

La tab. 2 riassume le differenze regi-

3. Comunedi Bastia Umbra

Fig. 1 - Ortofoto del territoriodi Bastia Umbra con la collocazionedelle SRB

Tab. 1 - Le Stazioni Radio Baseanalizzate a Bastia Umbra

Stazioni Radio Base Gestori presenti

SRB via della Repubblica TIM

SRB via delle Industrie TIM

SRB Torre faro - Stazione centrale FF.SS. Vodafone

SRB via dei Pioppi Wind

SRB piazza Cavour H3G

Cimitero comunale H3G

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3 8 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

strate nel confronto tra le stime elabora-te nel punto di misura 2 (a un’altezza di 9m sul suolo) con i modelli Fsl, Walfish-Ikegami e con i risultati del controlloistantaneo. Come è possibile notare, ilvalore misurato nel punto 2 è risultatoinferiore alla soglia dello strumento (paria 0,5 V/m); se si considera tuttavia chetale punto si trova nelle immediate vici-nanze della Srb, ovvero non ci sono edi-fici in grado di attenuare il campo pro-dotto dalle antenne, si può concludereche entrambe le stime risultano accettabi-

li, a ulteriore conferma del fatto che ilmodello Fsl tende a sovrastimare ilcampo mentre il modello semiempiricotende a sottostimarlo.

Fig. 2 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul suolo.Valore massimo stimato = 116dBμV/m (< 0,6 V/m). Modello FSL

Fig. 3 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo.Valore massimo stimato = 118dBμV/m (< 0,8 V/m). Modello FSL

Fig. 4 -Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo.Valore massimo stimato = 120dBμV/m (< 1 V/m). Modello FSL

Fig. 5 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo.Valore massimo stimato = 122dBμV/m (< 1,3 V/m). Modello FSL

Fig. 6 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 18 m sul suolo.Valore massimo stimato = 130dBμV/m (< 3,2 V/m). Modello FSL

Fig. 7 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 27 m sul suolo.Valore massimo stimato = 120dBμV/m (< 1 V/m). Modello FSL

Tab. 2 - Confronto tra stime realizzatecon i due modelli predittivi e misure eseguite

Modello di calcolo/Misura Stima/Misura (V/m)

Modello FSL 1,000

Modello Walfish-Ikegami 0,003

Misura istantanea <0,500

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3 9R a d i a z i o n i

3.2 I risultati della campagnadi misureDurante la campagna di misure tutte leSrb attive al momento della realizzazionedel Progetto Rie sono state sottoposte acontrolli istantanei e in continuo (tab. 1).In alcuni casi, dato il posizionamentodella Srb in una zona disabitata o la man-cata disponibilità dei proprietari delleabitazioni a ospitare la strumentazione,

non è stato possibile effettuare il monito-raggio in continuo e quindi le misure sisono limitate a un controllo istantaneocon strumentazione palmare a bandalarga.

I risultati hanno indicato, per tutte lestazioni radio base controllate, valori al disotto di quelli di attenzione e inferiori ailimiti di esposizione previsti dal Dpcm 8luglio 2003.

Fig. 8 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 55dBμV/m (pari a 0,0006 V/m)

Fig. 9 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 65dBμV/m (pari a 0,002 V/m)

Fig. 10 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami. Valore massimo stimato = 70dBμV/m (pari a 0,003 V/m)

Fig. 11 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 88dBμV/m (pari a 0,02 V/m)

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4 0 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Fig. 12 - Ortofoto di viadella Repubblica. In evidenzala SRB e i punti di misura

Fig. 13 - Risultati del monitoraggioin continuo effettuato sul punto 3della SRB di via della Repubblica.Il grafico evidenzia le medie su 6minuti registrate dalla centralinenell’intero periodo di monitoraggio

Tab. 4 - Risultati dei rilievi istantanei eseguiti presso la SRB di via della Repubblica

Punto di misura Distanza dal piano Altezza della sonda Edi calpestio (m) dal suolo (V/m)

1 9 1,90 0,74

1,10 <0,50

2 1,90 <0,50

1,50 <0,50

Fig. 14 - Ortofoto di viadelle Industrie. In evidenzala SRB e i punti di misura

3.2.2 Srb TIM di via delle Industrie

Tab. 5 - Descrizione delle misure eseguite presso via delle Industrie

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura1 Via delle Industrie - balcone abitazione 2° piano di 2 Misura istantanea

Misura in continuo

2 Via del Lavoro - balcone abitazione 2° piano di 2 Misura istantanea

Misura in continuo

3 Via delle Industrie - piazzale antistante officina Misura in continuo

3.2.1 Srb TIM di via della Repubblica

Tab. 3 - Descrizione delle misure eseguite in via della Repubblica

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura1 Via Città di Castello - balcone abitazione 4° piano di 4 Misura istantanea

Misura in continuo

2 Via della Repubblica - balcone abitazione 5° piano di 5 Misura istantanea

Misura in continuo

3 Via della Repubblica - balcone abitazione 2° piano di 2 Misura in continuo

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4 1R a d i a z i o n i

Tab. 6 - Risultati dei rilievi istantanei eseguiti presso la SRB di via delle Industrie

Punto di misura Distanza dal piano Altezza della sonda Edi calpestio (m) dal suolo (V/m)

1 3 1,90 <0,5

2 4 1,90 <0,5

3 0 1,90 <0,5

1,10 <0,5

Tab. 8 - Risultati dei rilievi istantanei eseguiti presso la SRB Torre faro Stazione Centrale FF.SS.

Punto di misura Distanza dal piano Altezza della sonda Edi calpestio (m) dal suolo (V/m)

1 0 1,10 <0,5

1,90 <0,5

2 0 1,10 0,6

1,90 <0,5

3 0 1,10 1,0

1,90 0,9

4 4 1,10 <0,5

1,90 <0,5

3.2.3 Srb Vodafone di Torre faro - Stazione Centrale FF.SS.

Tab. 7 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB Torre faro Stazione Centrale FF.SS.

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura1 Piazzale stazione - area sottostante impianto Misura istantanea

2 Piazzale stazione - area sottostante impianto Misura istantanea

3 Piazzale stazione - area sottostante impianto Misura istantanea

4 Via della Stazione - balcone abitazione 2° piano di 2 Misura istantanea

Misura in continuo

Fig. 15 - Ortofoto della StazioneCentrale. In evidenza la SRBdi Torre faro e i punti di misura

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4 2 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Tab. 10 - Risultati dei rilievi istantanei eseguiti presso la SRB di via dei Pioppi

Punto di misura Distanza dal piano Altezza della sonda Edi calpestio (m) dal suolo (V/m)

1 0 1,10 <0,5

1,90 <0,5

2 0 1,10 0,6

1,90 <0,5

3 0 1,10 <0,5

1,90 <0,5

4 6 1,90 <0,5

1,90 0,8

Tab. 9 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di via dei Pioppi

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura

1 Via del Commercio - piazzale antistante campo sportivo comunale Misura istantanea

2 Via dell’Agricoltura - giardino abitazione Misura istantanea

3 Via del Commercio - esterno capannone Misura istantanea

4 Via Gramsci - terrazzo abitazione 2° piano di 2 Misura istantanea

Misura in continuo

3.2.4 Srb Wind di via dei Pioppi

Fig. 16 - Ortofoto di via dei Pioppi.In evidenza la SRB e i puntidi misura

3.2.5 Srb H3G di piazza Cavour

Si riportano ora i risultati delle misure ese-guite in corrispondenza della Srb H3Gpresente in piazza Cavour della quale sonostate analizzate in precedenza le stime accu-

rate dei livelli di campo. I controlli esegui-ti sono stati sia istantanei che in continuo(tab. 11). Poiché di questa Srb sono stateanalizzate anche le stime accurate, vengonoriportati i risultati completi.Le misure istantanee hanno evidenziatovalori al di sotto della soglia di misuradello strumento. Malgrado ciò, inentrambi i punti sono state eseguite anchele misure per mezzo di strumentazione incontinuo, che consente di monitorare gliandamenti del campo elettromagneticoper periodi di lunghezza variabile.

Fig. 17 - Ortofoto di piazza Cavour.In evidenza la SRB e i puntidi misura

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4 3R a d i a z i o n i

Tab. 12 - Risultati dei rilievi istantanei eseguiti presso la SRB di piazza Cavour

Punto di misura Distanza dal piano Altezza della sonda Edi calpestio (m) dal suolo (V/m)

1 10 1,90 <0,5

1,10 <0,5

2 10 1,90 <0,5

1,10 <0,5

Tab. 11 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di piazza Cavour

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura

1 Via Colomba Antonietti - balcone abitazione 4° piano di 4 Misura istantanea

Misura in continuo

2 Piazza Cavour - tetto del Municipio Misura istantanea

Misura in continuo

Figg. 18a-18b - Risultatidel monitoraggio in continuoeffettuato sul punto della SRB H3Gdi piazza Cavour

Fig. 19 - Ortofoto del cimiterocomunale. In evidenza le SRBe il punto di misura

3.2.6 Srb H3G cimitero comunale

Si riportano ora i risultati delle misureeseguite in corrispondenza della Srb H3Gpresente nei pressi del cimitero comunaledi Bastia Umbra (fig. 19).

Come si evince dalla tab. 13, è stato ese-guito un unico controllo istantaneo.

Tab. 14 - Risultati dei rilievi istantanei eseguiti presso la SRB cimitero comunale

Punto di misura Distanza dal piano Altezza della sonda Edi calpestio (m) dal suolo (V/m)

1 0 1,90 <0,5

1,10 <0,5

Tab. 13 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB cimitero comunale

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura

1 Parcheggio cimitero comunale Misura in continuo

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3.3 ConclusioniNel caso dell’applicazione del progetto alComune di Bastia Umbra, a compendiodelle valutazioni effettuate con i modelli dicalcolo accurati, sono state effettuate anchevalutazioni nella condizione cautelativa dispazio libero considerando contempora-neamente tutte le Srb presenti sul territoriocomunale. Nelle valutazioni – oltre alle Srbattive, di cui è stato possibile valutare leemissioni di campo elettromagnetico on airattraverso misure istantanee e in continuo –si è aggiunta anche la Srb del gestore H3Gin via delle Industrie 102, non ancora atti-va al momento della campagna di misure.

Queste valutazioni modellisticheaggiuntive sono state effettuate con l’utiliz-zo del programma WinEdt® che, da que-sto momento in poi, ha sostituto il softwa-re Isnop nello sviluppo del progetto.

Nelle figg. 20-25 si riportano le mapperelative a tali valutazioni in scala 1:11.000.Come si può osservare, le zone con eleva-ti valori di campo si trovano in prossimitàdell’impianto e ad altezze dal suolo checoincidono con il posizionamento del-l’antenna, ovvero in punti in cui non èprevista la presenza di popolazione conpermanenza prolungata (superiore alle 4ore previste dalla normativa).

Fig. 20 - Valutazioni in spazio liberodella componente elettricadel campo elettromagnetico a 1,5 m sul livello del suolo

Fig. 21 - Valutazioni in spazio liberodella componente elettricadel campo elettromagnetico a 3 m sul livello del suolo

Fig. 22 - Valutazioni in spazio liberodella componente elettricadel campo elettromagnetico a 6 msul livello del suolo

Fig. 23 - Valutazioni in spazio liberodella componente elettricadel campo elettromagnetico a 9 msul livello del suolo

Fig. 24 - Valutazioni in spazio liberodella componente elettricadel campo elettromagnetico a 12 msul livello del suolo

Fig. 25 - Valutazioni in spazio liberodella componente elettricadel campo elettromagnetico a 20 msul livello del suolo

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Anni di applicazione: 2002, 2006.Fase di realizzazione: I, II.Obiettivi: sviluppare un quadro conosci-tivo delle emissioni attraverso la realizza-zione di stime di campo elettromagneticoprodotto dalle Stazioni Radio Base (Srb)distribuite sul territorio comunale e dicampagne di misurazione; supportare leAmministrazioni comunali nella pianifi-cazione della distribuzione territorialedelle Stazioni Radio Base attraversomodelli di calcolo previsionali, strumentidi georeferenziazione e misure sul campo.Software utilizzati: Isnop e WinEdt®.Modelli applicati: Fsl, Walfisch-Ikegami.

Il Comune di Foligno ha chiesto ad Arpal’applicazione del Progetto Rie una primavolta nel 2002 e, successivamente, nel2006; la sperimentazione in questo terri-torio ha conosciuto quindi entrambe le fasidi applicazione del progetto, tra loro diffe-renti, come si è visto, sia per la metodolo-gia di lavoro che per i risultati ottenuti.

In questo capitolo verrà presentato unestratto del lavoro svolto in entrambe leapplicazioni. Per far ciò si è scelto di ripor-tare le stime relative a una sola delle Srbanalizzate, quella di Foligno Centro, ogget-

to di diversi restyling che ne hanno modifi-cato, negli anni, alcuni importanti aspetti.

4.1 I risultati delle stime effettuatenel 2002La Srb Foligno Centro si trova in via Maz-zini, nel centro storico della città di Foli-gno, zona caratterizzata dalla presenza dinumerose abitazioni (fig. 1). Al momentodell’applicazione del progetto Rie l’im-pianto era occupato dal solo gestore Tim.

Le figg. 1-8 riportano le mappe isolivel-lo calcolate nell’ambito dell’applicazionedel 2002 con il software Isnop. Anche inquesto caso, come in tutti gli altri apparte-nenti alla prima fase del progetto, sonostati utilizzati sia il modello esemplificativoFsl sia modelli più accurati; si riportanoquindi in successione anche le stime realiz-

4. Comune di Foligno

Fig. 1 - Ortofoto del territoriodi Foligno con la collocazionedella SRB Foligno Centro

Fig. 2 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul suolo.Valore massimo stimato = 132dBμV/m (< 3,98 V/m). Modello FSL

Fig. 3 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 3 m sul suolo.Valore massimo stimato = 130dBμV/m (< 3,16 V/m). Modello FSL

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zate con il modello predittivo di Walfisch-Ikegami.

Le mappe sono state calcolate a diversealtezze sul suolo, scelte in modo da garan-tire un’analisi il più accurata possibile. Aquesto scopo, è stata ipotizzata la vicinapresenza di edifici di diversa altezza (conpiani alti 3 m) fino a 18 m. La scala diriferimento non è espressa in V/m ma indBμV/m; l’equivalente in V/m del valoremassimo stimato è indicato in didascalia.

I diagrammi dimostrano come, con laconfigurazione elettrica esistente nel2002, i valori stimati siano risultati piut-tosto elevati, fino a superare il limite diesposizione e i valori di attenzione ripor-tati nel Dpcm 8 luglio 2003, in particola-

re a partire da un’altezza di 15 m sul suolo.Va comunque tenuto in considerazioneche i valori più elevati sono stati stimatinelle circostanze della Srb e che il model-lo Fsl porta a sovrastimare il campo pro-dotto dalle antenne.

Le figg. 9-15 illustrano le stime realizza-te con il modello predittivo di Walfisch-Ikegami, in grado di fornire stime piùaccurate. Anche in questo caso, è evidentecome i due modelli abbiano condotto arisultati tra loro differenti: a un’altezza di18 m, infatti, sono stati stimati i valorimassimi di 10 V/m con il modello Fsl e di0,32 V/m con quello semiempirico. L’en-tità del divario fra le due stime è reso mag-giormente evidente dalla tab. 1 che riporta irisultati delle stime eseguite nel punto dimisura 1 a 15 m dal suolo con i due model-li e i risultati dei controlli effettuati. Ilvalore misurato in questo caso è risultatopoco superiore alla soglia dello strumento(0,5 V/m); questo dato, se confrontato conquelli ottenuti con le stime, consente diaffermare l’accettabilità di entrambe lestime. Il divario tra le due, infatti, è giusti-ficato dal fatto che con il modello Fsl nonsi tiene conto della presenza degli edificiche attenuano fortemente il campo irra-diato che risulta, quindi, sovrastimato.Con il modello semiempirico, invece, si

Fig. 4 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo.Valore massimo stimato = 132dBμV/m (< 3,98 V/m). Modello FSL

Fig. 5 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo.Valore massimo stimato = 132dBμV/m (< 3,98 V/m). Modello FSL

Fig. 6 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo.Valore massimo stimato = 134dBμV/m (< 5,01 V/m). Modello FSL

Fig. 7 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul suolo.Valore massimo stimato = 136dBμV/m (< 6,31 V/m). Modello FSL

Fig. 8 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 18 m sul suolo.Valore massimo stimato =140dBμV/m (<10 V/m). Modello FSL

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4 7R a d i a z i o n i

Fig. 9 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 90dBμV/m (< 0,03 V/m)

Fig. 10 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 3 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 90dBμV/m (< 0,03 V/m)

Fig. 11 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 6 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 95dBμV/m (< 0,06 V/m)

Fig. 12 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 9 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 95dBμV/m (< 0,06 V/m)

Fig. 13 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 12 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 104dBμV/m (< 0,16 V/m)

Fig. 14 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul suolo.Valore massimo stimato = 106dBμV/m (< 0,20 V/m)

Fig. 15 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 18 m sul suolo,modello Walfisch-Ikegami.Valore massimo stimato = 110dBμV/m (< 0,32 V/m)

Tab. 1 - Confronto tra stime realizzatecon i due modelli predittivi e misure eseguite

Modello di calcolo/Misura Stima/Misura (V/m)

Modello FSL 6,3

Modello Walfish-Ikegami 0,2

Misura istantanea 0,9

tende a sottostimare il campo, con un erro-re che, come anticipato, risulta però diordine molto inferiore a quello commessocon il modello Fsl.

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4.2 I risultati delle stime effettuatenel 2006Anche in ottemperanza agli obiettivi dellaLR 9/2002 in termini di pianificazionenella scelta dei siti per le Srb, il Comunedi Foligno ha richiesto nel 2006 il sup-porto dell’Agenzia di protezione ambien-tale nella redazione del regolamentocomunale finalizzato a disciplinare lo svi-luppo delle future installazioni di Stazio-ni Radio Base sul proprio territorio. Aquesto scopo, l’Amministrazione comu-nale ha richiesto ai diversi gestori di for-nire il piano delle proprie future installa-zioni e ha contemporaneamente identifi-cato alcuni siti in grado di poter ospitare,per le loro caratteristiche, l’installazionedei futuri impianti.

Lo studio di ARPA ha avuto come obiet-tivo quello di stabilire la validità della sele-zione dei siti individuati, coniugando leesigenze dell’Amministrazione comunalein termini di salvaguardia dell’ambiente edella salute della popolazione con quelledei gestori dei servizi di telefonia.

In una prima fase sono stati valutati gliimpianti già esistenti sul territorio cittadi-no, integrando il lavoro svolto nel 2002

con le nuove SRB realizzate nel frattempo.Lo studio ha interessato tutte le dodici SRB

distribuite sul territorio (tab. 2), per lequali sono stati determinati i valori dicampo elettromagnetico emessi, allo scopodi valutare il rispetto dei limiti di attenzio-ne imposti dalla normativa vigente. Il ter-ritorio comunale è stato suddiviso in trezone (nord, centro e sud) in modo dasemplificare il lavoro di valutazione e larelativa rappresentazione grafica (fig. 16a).

A titolo esemplificativo, vengono quiriportati i risultati delle stime relative allazona Centro e in particolare della SRB

“Foligno Centro”.Le simulazioni sono state ottenute con

il software WinEdt®, mentre le stimesono state realizzate con il modello Fsl;l’andamento del campo elettromagnetico èstato calcolato rispetto al piano orizzontalealle altezze sul piano di calpestio: 1, 5, 10,15, 20 e 30 m. La scelta dell’altezza massi-ma è giustificata sia dal fatto che la Srb èalta 28 m, sia anche dal fatto che sono pre-senti edifici di altezza pari a circa 20 m.

Le figg. 16-21 mostrano, fino a 10 msul piano di calpestio, valori stimatiinferiori a 2 V/m; con l’aumento dell’al-tezza fino a valori prossimi al centroelettrico delle antenne, il campo elettri-co emesso è risultato sempre più elevato(figg. 19, 20 e 21, in cui sono stati rilevativalori fino ai 3-4 V/m). Ad altezze cor-rispondenti al centro elettrico delleantenne della Srb i valori di campo elet-trico in alcuni punti raggiungono esuperano di poco la soglia dei 6 V/m,imposta come limite di esposizione mas-simo dalla normativa. Il superamento èstato tuttavia riscontrato ad altezze in cuinon sono presenti edifici.

Tab. 2 - Le Stazioni Radio Base analizzate a Foligno nel 2006

Stazioni Radio Base Note

SRB Vodafone in via Camposenago Impianto realizzato dopo il 2002

SRB TIM - H3G in via Ariosto Impianto analizzato anche nel 2002 - divenuto cosito

SRB H3G in via Colpernaco Impianto realizzato dopo il 2002

SRB Vodafone in via Arcamone Impianto realizzato dopo il 2002

SRB TIM - H3G in via Mazzini Impianto analizzato anche nel 2002 - divenuto cosito

SRB WIND in piazza San Giacomo Analizzata anche nel 2002 - ha subito modifiche tecniche

SRB Vodafone - H3G in via Battisti Impianto analizzato anche nel 2002 - divenuto cosito

SRB Vodafone in piazza del Grano Impianto analizzato anche nel 2002

SRB TIM - H3G in strada vicinale San Bartolomeo Impianto analizzato anche nel 2002 - divenuto cosito

SRB TIM zona Sant’Eraclio Impianto analizzato anche nel 2002

SRB Vodafone - H3G in via Piccolpasso Impianto realizzato dopo il 2002

SRB H3G in via Manin Impianto realizzato dopo il 2002

Fig. 16a - Ortofoto del territoriodi Foligno con indicate le tre zonestudiate

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Tali risultati confermano quanto rileva-to dalle stime eseguite nel Progetto Rie del2002 con il modello Fsl; in questo secon-do caso i valori sono più elevati ma ciò ègiustificato dalla presenza di un altro gesto-re in configurazione di cosito con Tim.

Le figg. 22-25 riportano i diagrammieseguiti sul piano verticale, gli unici ingrado di evidenziare eventuali intersezio-ni tra gli edifici e i valori di campo eleva-ti prodotti dalle antenne, in quanto ilsoftware di lavoro consente di ricostruireanche tridimensionalmente i palazzi pre-senti nelle vicinanze della Srb. I diagram-mi illustrano come, secondo le stime, l’e-dificio maggiormente esposto ai campiprodotti dalle antenne è quello della cen-trale Telecom che ospita la Srb, soprat-tutto agli ultimi piani, in corrispondenzadei quali i valori di campo elettrico sfio-rano i 5 V/m; gli altri edifici risultanoinvece interessati da valori di attenzione

solo nei piani di copertura. Per stimare almeglio i campi elettrici emessi e quindiper una ulteriore verifica, è stato effettua-to anche un calcolo dei diagrammi nellospazio con un modello tridimensionale.Osservando le figg. 26-27 appare evidenteche il volume di rispetto a 6 V/m noninteressa nessuno degli edifici presentinelle immediate vicinanze della Srb;mentre il volume di rispetto a 3 V/m inte-ressa solo la zona di copertura dell’edifi-cio che ospita l’impianto.

Confrontando le stime con quelle rea-lizzate per la prima applicazione del Pro-getto Rie risulta che, nonostante sia pre-sente oltre a Tim anche un altro gestore, ivalori stimati sono comunque conformi aquanto previsto dalla normativa. Si puòdunque concludere che i risultati ottenu-ti con i diversi software non si discostanomolto tra loro e tutti confermano ilrispetto dei limiti.

Fig. 16 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1 m sul sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 17 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 5 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 18 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 10 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 19 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 20 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 20 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 21 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 30 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

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4.3 Lo studio del piano di rete La seconda parte dello studio ha riguarda-to l’applicazione dei modelli previsionaliin spazio libero per la valutazione delcampo elettromagnetico prodotto dagliimpianti di futura installazione previsti sulterritorio cittadino, in un’ottica di pianifi-cazione dei siti di installazione in accordocon i piani di rete presentati dai gestori econ le esigenze dell’autorità comunale.

Le valutazioni hanno tenuto contodelle richieste dell’Amministrazione, cheha individuato le zone ritenute più idoneee rispondenti a esigenze di minimizzazio-ne dell’esposizione della popolazione,escludendo in particolare le zone densa-mente abitate (soprattutto il centro stori-co, già sede di alcune SRB) e le zone incorrispondenza di scuole e ospedali. Learee individuate sono zone prettamenteperiferiche, a scarsa densità abitativa,situate in corrispondenza di impiantisportivi, zone industriali e cimiteri. Con-giuntamente sono state realizzate alcune

valutazioni modellistiche nelle aree sele-zionate dai gestori di telefonia mobile,sulla base dei loro piani di sviluppo.

La fig. 29 mostra le zone di coperturadei quattro gestori presenti sul territoriodi Foligno (il numero comprende sia leSRB già attive che quelle richieste): inarancio è indicato il Gestore 1 (che pos-siede 6 SRB, dislocate su tutto il territo-rio), in verde il Gestore 2 (presenteanch’esso con 6 SRB), in blu il Gestore 3(presente con 6 SRB) e in giallo il Gestore4 (che possiede solo 3 SRB).

Mettendo a confronto i risultati dellevalutazioni modellistiche sulle diversezone, si è giunti all’individuazione dellearee più idonee all’installazione dellefuture SRB, in modo da coniugare le esi-genze dei gestori con quelle dell’Ammini-strazione comunale. In particolare sonostate individuate sette zone periferiche incorrispondenza di impianti sportivi,cimiteri e zone industriali. Le stime pre-dittive sui campi ipoteticamente emessi da

Fig. 22 - Piano verticale,orientamento circa 58° Nord

Fig. 23 - Piano verticale,orientamento circa 179° Nord

Fig. 24 - Piano verticale,orientamento circa 199° Nord

Fig. 25 - Piano verticale,orientamento circa 288° Nord

Fig. 26 - Volume di rispetto a 6 V/m

Fig. 27 - Volume di rispetto a 3 V/m

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5 1R a d i a z i o n i

queste SRB, effettuate con configurazionidegli impianti alla massima potenzaammissibile e con caratteristiche tecnichepeggiorative, hanno portato a concludereche tutti i siti proposti sono idonei.

Nelle tabelle sono riassunti il numerodi SRB presenti al momento dello studiosul territorio del Comune di Folignonelle tre zone considerate (tab. 3) e ilnumero di quelle che, in base ai risultatiottenuti dal progetto, si potranno avere infuturo (tab. 4). Come è possibile notare,in seguito alla pianificazione delle SRB,tutti i gestori hanno una maggiore coper-tura del territorio nelle tre zone.

Le ipotesi impiegate nello studio dellearee hanno previsto valutazioni dei campielettromagnetici emessi dalle SRB e hannosupposto l’attivazione da parte del Gesto-re di un numero massimo di portanti percanale alla massima potenza e un’altezzadelle antenne dal suolo non troppo eleva-ta (18 metri), in modo che i calcoli fosse-ro realizzati in condizioni peggiorative equindi portassero a valutazioni più caute-lative. Inoltre le caratteristiche dell’im-pianto (puntamento, tilt meccanico e/oelettrico, tipo di antenna) sono state scel-te sulla base dei dati generalmente fornitidai gestori nella progettazione, dandopreferenza, anche in questo caso, alleipotesi più cautelative. Gli impianti ipo-tizzati utilizzano tutti i tipi di servizio,ovvero tricellulari a frequenze nelle bandedel Gsm, del Dcs e dell’Umts.

Le valutazioni modellistiche sono stateeseguite su piani orizzontali, verticali espaziali separatamente per ogni singoloimpianto e per tutti gli impianti comples-sivamente, considerando un’area intornoall’impianto di raggio di circa 200 metri

e altezze massime pari a 15 m, corrispon-denti a un edificio di circa 5 piani e supe-riori – come verificato dai sopralluoghieffettuati – all’altezza effettiva degli edifi-ci presenti nella zona.

A titolo esemplificativo viene quiriportato lo studio effettuato in un’area(zona sud della città) sulla quale sono stateeseguite, nel punto individuato dall’Am-ministrazione comunale e in quello previ-sto dal Gestore, valutazioni modellistiche.

Come è possibile notare, in entrambii casi i valori di esposizione sono risultatitutti al di sotto dei limiti indicati dallanormativa, perciò entrambe le aree sonorisultate idonee all’installazione seppurequella individuata dall’Amministrazionecomunale, poiché meno abitata, potrebbeessere considerata migliore.

Fig. 28 - Siti individuati dall’UfficioAmbiente del Comune di Foligno

Tab. 3 - SRB presenti attualmente sul territorio del Comune di Foligno

Gestori SRB zona Nord SRB zona Centro SRB zona Sud

Gestore 1 1 1 2

Gestore 2 2 2 1

Gestore 3 2 1 3

Gestore 4 1 2 0

Tab. 4 - SRB future secondo la pianificazione effettuata

Gestori SRB zona Nord SRB zona Centro SRB zona Sud

Gestore 1 3 1 3

Gestore 2 3 3 2

Gestore 3 3 1 3

Gestore 4 3 2 3

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4.3.1 La zona individuatadal Comune di FolignoData la situazione preesistente, per l’areaperiferica – situata in prossimità delcimitero comunale (fig. 29) – per l’instal-lazione di un futuro impianto è statoconsiderato il Gestore 4 . Per la stima deicampi irradiati nella zona è stata conside-rata una SRB con tre direzioni di punta-mento e per ogni direzione un sistematrasmissivo per ciascun servizio (Gsm,Dcs e Umts) con potenze di 40 W perGsm e Dcs e di circa 25 W per l’Umts conantenne posizionate a un’altezza dal suolodi 18 m e tilt elettrico di 6.

Le figg. 30-34 riportano le mappe diisointensità ottenute con il softwareWinEdt® utilizzando stime Fsl calcolaterispetto al piano orizzontale a varie altez-ze dal suolo.

I diagrammi orizzontali evidenzianovalori di campo elettrico piuttosto bassi e

circoscritti alla zona del cimitero: solo adaltezze intorno ai 15 m da terra, che cor-rispondono all’incirca al centro elettricodelle antenne della SRB, compaiono valo-ri al limite dei 6 V/m.

Per la realizzazione dei diagrammi ver-ticali e spaziali è stata ricostruita la zonacircostante la SRB con un modello tridi-mensionale in cui l’altezza degli edifici èstata fissata a 15 m in maniera precauzio-nale (fig. 35). Per la stima dei valori emes-si dalla SRB sono invece stati calcolati idiagrammi verticali nelle tre direzioni dipuntamento delle antenne (0°, 120° e240° N), in cui si osserva l’assenza di edi-fici (figg. 36-38).

Poiché nelle direzioni di massimoirradiamento delle antenne non è stataindividuata alcuna abitazione, si è provve-duto allo sviluppo di calcoli di diagrammiverticali in altre direzioni, in cui sonopresenti degli edifici. I valori calcolati su

Fig. 29 - Ortofoto della zonacircostante la SRB

Fig. 30 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 31 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 5 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 32 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 10 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 33 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 34 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 20 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

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di essi (edifici A e B) sono risultati infe-riori a 1 V/m – molto al di sotto, quindi,dei limiti stabiliti dal Dpcm dell’8 luglio2003 – in considerazione della notevoledistanza dalla SRB (oltre 200 m).

La fig. 41 riporta, per maggior comple-tezza della valutazione, l’immagine del

diagramma spaziale, che mostra l’arearistretta in cui sono presenti valori dicampo superiori ai 6 V/m.

4.3.2 La zona proposta dal GestoreIl Gestore 4 ha proposto l’installazionedel proprio impianto in zona Sant’Era-clio, nella periferia sud di Foligno, a circa1,5 km dall’area individuata dall’Ammi-nistrazione comunale, che già contavasulla presenza di due SRB, posizionate nelraggio di 200 m, situate in una zona resi-denziale in cui è presente un monastero(fig. 42).

L’analisi effettuata per la valutazionedell’impatto ha tenuto conto delle carat-teristiche degli impianti già attivi alla loromassima potenza aggiungendo la nuovaSRB del Gestore 4 installata sul palo degliimpianti esistenti già in cosito; una posi-

Fig. 35 - Ricostruzionetridimensionale della zonacircostante la SRB

Fig. 36 - Piano verticale,orientamento circa 0° Nord

Fig. 37 - Piano verticale,orientamento circa 10° Nord

Fig. 38 - Piano verticale,orientamento circa 240° Nord

Fig. 39 - Piano verticale,orientamento circa 100° Nord

Fig. 40 - Piano verticale,orientamento circa 210° Nord

Fig. 41 - Diagramma spaziale.In evidenza il volume di rispettocon soglia a 6V/m

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zione, questa, maggiormente distante tra itrasmettitori e gli edifici.

Gli impianti considerati hanno fre-quenze di 900 MHz (Gsm), 1800 MHz(Dcs) e 2100 MHz (Umts), con orienta-menti a 190, 270 e 330 gradi rispetto alNord, altezza del centro elettrico dell’an-tenna pari a 18 m e tilt elettrico di 0°; inquesto modo sono state selezionate con-dizioni cautelative nei confronti delleabitazioni presenti poiché, essendo illobo principale del diagramma di radia-zione dei trasmettitori diretto orizzontal-mente, con un terreno leggermente indislivello ha consentito di allontanareancora di più i volumi a elevato valore dicampo elettrico dagli edifici.

Le figg. 43-47 riportano le mappe diisointensità ottenute con il softwareWinEdt® utilizzando stime in spaziolibero calcolato rispetto al piano orizzon-tale a diverse altezze dal suolo.

Dai diagrammi orizzontali ottenuti sinota come valori elevati di campo elettrico(circa 6 V/m) siano risultati presenti già aun’altezza di 5 m dal suolo, nei dintornidella SRB già esistente, mentre per quantoriguarda il palo dei gestori in cosito (checomprende la nuova SRB), sono stati rag-giunti valori elevati di campo elettrico aun’altezza di circa 15 m dal suolo (prossi-ma, cioè, al centro elettrico delle anten-ne). Per escludere, in sede di valutazione,che nessun edificio posizionato nei pressidel sito potesse essere esposto a valori dicampo elettrico elevato, sono state ancheeseguite alcune analisi verticali, nelle qualiè stato utilizzato un modello tridimensio-nale che ricostruisce la zona (fig. 48).

I diagrammi verticali (figg. 49-54), sonostati calcolati nelle direzioni di massimoirradiamento e nelle direzioni di maggioresposizione degli edifici. Le altezze degliedifici sono quelle fornite dai gestori.

Fig. 42 - Ortofoto delle SRBgià esistenti e la propostadel gestore per la nuova SRB

Fig. 43 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 44 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 5 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 45 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 10 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 46 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 47 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 20 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

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5 5R a d i a z i o n i

Come è possibile notare (fig. 53), indirezione 205°N sono presenti edificiesposti a un campo superiore alla metà dellimite consentito, fatto però principal-mente dovuto alle emissioni delle antennedei gestori già presenti. La scarsa incidenzadelle emissioni del Gestore 4 sugli edifici èapprezzabile in fig. 54. Dai calcoli effettua-ti, si è quindi potuto concludere che nes-sun edificio è esposto a un campo elettricosuperiore ai 6 V/m consentiti dalla legge.

4.4 I risultati della campagnadi misureLa campagna di misure è stata effettuatain entrambe le fasi del progetto; per ilnotevole lasso di tempo trascorso fra que-ste e per il fatto che nella prima fase alcu-ne delle stazioni non erano presenti, inquesta sede vengono riportati i soli risul-tati della campagna eseguita nella secondafase del progetto.

Le misure sono state eseguite con stru-mentazione a banda larga, istantanee econtinue, mediante le quali sono statimonitorati alcuni edifici maggiormenteesposti alle emissioni.

I monitoraggi in continuo sono statieffettuati per una durata di circa 15 gior-ni ciascuno. In tutti gli edifici sono statiriscontrati valori efficaci medi inferiori ailimiti di esposizione, ai valori di attenzio-ne e agli obiettivi di qualità espressi nelDpcm dell’8 luglio 2003.

Fig. 48 - Ricostruzionetridimensionale della zonacircostante la SRB

Fig. 49 - Piano verticale,orientamento circa 332° Nord

Fig. 50 - Piano verticale,orientamento circa 266° Nord

Fig. 51 - Piano verticale,orientamento circa 254° Nord

Fig. 54 - Piano verticale,orientamento circa 205° Norddelle emissioni dovuteai soli gestori già esistenti

Fig. 52 - Piano verticale,orientamento circa 187° Nord

Fig. 53 - Piano verticale,orientamento circa circa 205° Nord

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5 6 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

I controlli effettuati nei punti di misura(fig. 55) della SRB Foligno Centro hannoevidenziato, come già avvenuto nellaprima fase del progetto, valori inferiorialla soglia dello strumento (tabb. 5-6). Nelpunto 3 è stata anche eseguita una misurain continuo, il cui risultato è riportato infig. 56. Il monitoraggio ha evidenziato

valori compresi tra 1 e 2 V/m, un datoconfermato anche da uno dei controlliistantanei eseguito, sempre durante laseconda fase del progetto (2006), nelleimmediate vicinanze, malgrado l’aumen-to delle potenze nel corso degli anni,dovuto all’aggiunta, nello stesso sito, delGestore H3G a Tim già presente.

Tab. 5 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB Foligno Centro

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura

1 Terrazzo al 4° piano, Palazzo comunale Misura istantanea

2 Terrazzo al 5° piano, in corrispondenza Misura istantanea

del massimo puntamento di alcune antenne della SRB

3 Terrazzo di copertura abitazione esposta Misura in continuo

Fig. 55 - Misure eseguitein corrispondenza della SRB FolignoCentro (in blu), controlliin continuo (in verde) e controlliistantanei (in rosso)

Fig. 56 - Risultati del monitoraggioin continuo eseguito pressoil terrazzo di copertura di uno degliedifici maggiormente esposti alleemissioni della SRB Foligno Centro

4.3.2 Srb Foligno Centro

Tab. 6 - Risultati delle misure istantanee eseguite presso la SRB Foligno Centro

Punto di misura E Altezza della sonda(V/m) dal suolo

1 1,80 1,10

1,65 1,50

1,55 1,90

2 <0,50 1,10

<0,50 1,50

<0,50 1,90

Le misure dei campi elettromagneticiemessi dalla SRB sita in via Arcamone,

presso l’Hotel Holiday Inn, sono statesvolte in diversi giorni e in più punti nel-

4.3.2 Srb via Arcamone - Hotel Holiday Inn

Fig. 57 - Ortofoto con localizzazione della SRBdi via Arcamone e dei puntidi misura

Fig. 58 - Risultati delle misurein continuo eseguite nel febbraio2006 in corrispondenza del punto 3

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5 7R a d i a z i o n i

l’area intorno alla SRB; sulla base dellevalutazioni eseguite, sono stati scelti puntidi misura (fig. 57) in corrispondenza degliedifici che riportavano valori maggiori dicampo elettrico. I risultati delle misureistantanee sono riportati nelle tabb. 7-8.

Come si può osservare dai risultatidelle misurazioni istantanee, i valori di

campo elettrico sono risultati nettamenteinferiori ai limiti imposti dalla normativa(tutti inferiori, in particolare, a 1 V/m).Anche le misure in continuo hanno con-fermato tali risultati: il grafico in fig. 58riporta, a titolo di esempio, i risultati delmonitoraggio effettuato nel mese di feb-braio in corrispondenza del punto 3.

Tab. 7 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di via Arcamone - Hotel Holiday Inn

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura

1 Ufficio sul terrazzo all’ultimo piano Holiday Inn Misura istantanea

Misura in continuo

2 Terrazzo all’ultimo piano Holiday Inn Misura istantanea

3 Terrazzo all’ultimo piano Holiday Inn Misura istantanea

Misura in continuo

4 Terrazzo all’ultimo piano dell’Ospedale Misura istantanea

Misura in continuo

5 Terrazzo al quarto piano di un’abitazione in via Gran Sasso Misura istantanea

Misura in continuo

Tab. 8 - Risultati delle misure istantanee eseguitepresso la SRB di via Arcamone - Hotel Holiday Inn

Punto di misura E Altezza della sonda

(V/m) dal suolo

1 <0,50 1,80

<0,50 1,50

<0,50 1,10

2 0,55 1,80

0,83 1,50

0,50 1,10

\ 3 0,92 1,80

0,89 1,50

0,79 1,10

4 <0,50 1,80

<0,50 1,50

<0,50 1,10

5 <0,50 1,80

<0,50 1,50

<0,50 1,10

I risultati delle misure istantanee e in con-tinuo effettuati nei punti di misura pressola SRB di via Battisti (situata nei pressi del-l’Hotel Summit - fig. 59) hanno evidenzia-to il rispetto dei limiti di legge, con valoritutti inferiori a 1,5 V/m (tabb. 9-10).

4.3.3 Srb via Battisti - Hotel Summit

Fig. 59 - Ortofoto con localizzazione della SRBpresso l’Hotel Summite punti di misura eseguiti

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5 8 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Tab. 11 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di piazza del Grano

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura1 Biblioteca comunale - 3° piano Misura istantanea

Misura in continuo

2 Finestra abitazione di fronte alla SRB - 2° piano Misura istantanea

Misura in continuo

3 Palazzo Trinci - 4° piano Misura istantanea

Misura in continuo

Tab. 9 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di via Battisti

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura

1 Ottavo piano in costruzione, Hotel Summit Misura Istantanea

Misura in continuo

2 Terrazzo al quarto piano, Hotel Poledrini Misura Istantanea

Misura in continuo

3 Terrazzo al terzo piano di un’abitazione via N. Sauro Misura Istantanea

Misura in continuo

4 Terrazzo al terzo piano di un’abitazione via N. Sauro Misura Istantanea

5 Terrazzo al quarto piano di un’abitazione via Oberdan Misura Istantanea

Misura in continuo

Tab. 10 - Risultati delle misure istantanee eseguite presso la SRB di via Battisti

Punto di misura E Altezza della sonda(V/m) dal suolo

1 1,29 1,80

0,87 1,50

0,92 1,10

2 0,86 1,80

0,86 1,50

0,96 1,10

3 0,55 1,80

0,70 1,50

0,89 1,10

4 0,69 1,80

0,75 1,50

0,55 1,10

5 0,93 1,80

0,96 1,50

1,18 1,10

Le misure eseguite nei presi della Srb inpiazza del Grano (fig. 60), sia istantaneeche in continuo, hanno tutte riportatovalori inferiori alla soglia di misura dellostrumento (tabb. 11-12).

4.3.4 Srb piazza del Grano - Biblioteca comunale

Fig. 60 - Ortofoto con localizzazione della SRBpresso la Biblioteca comunalee punti di misura eseguiti

Page 60: Arpa Umbria Progetto Rie

5 9R a d i a z i o n i

Tab. 13 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di via Camposenago

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura1 Giardino antistante edificio Croce Bianca Misura istantanea

Misura in continuo

2 Giardino di fronte uscita automezzi Misura istantanea

4.3.5 Srb via Camposenago - Croce Bianca

Fig. 61 - Ortofoto con localizzazione dei siti monitoratipresso la SRB di via Camposenago- Croce Bianca

Fig. 62 - Ortofoto con localizzazione dei siti monitoratipresso la SRB di via Ariosto

Tab. 12 - Risultati delle misure istantanee eseguite presso la SRB di piazza del Grano

Punto di misura E Altezza della sonda(V/m) dal suolo

1 <0,50 1,80

<0,50 1,50

<0,50 1,10

2 0,50 1,80

<0,50 1,50

<0,50 1,10

3 <0,50 1,80

<0,50 1,50

<0,50 1,10

Tab. 14 - Risultati delle misure istantanee eseguite presso la SRB di via Camposenago

Punto di misura E Altezza della sonda(V/m) dal suolo

1 1,10 1,80

1,13 1,50

1,26 1,10

2 <0,50 1,80

<0,50 1,50

<0,50 1,10

La Srb in via Ariosto (fig. 62) è stata con-trollata sia nella prima che nella secondafase del progetto; in entrambe le campa-gne di misura, i valori sono risultati infe-riori o prossimi alla soglia di misura dellostrumento (tabb. 15-16).

4.3.6 Srb via Ariosto- Centrale TIM

La Srb di via Camposenago (nei pressidella sede della Croce Bianca) sorge in unluogo scarsamente abitato (fig. 61); per-tanto i punti di misura sono solo due esufficienti a monitorare l’esposizione aicampi prodotti dalle antenne. I risultatidelle misure istantanee e in continuohanno evidenziato valori inferiori ai limi-ti stabiliti dalla norma, confermando ilpunto 1 come più esposto (tabb. 13-14).

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6 0 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

4.5 Il confronto tra stime e misureLo studio ha consentito l’elaborazione diun confronto fra le misure a banda larga(effettuate con il palmare e con le centra-line di monitoraggio in continuo) e lestime elaborate attraverso il software disimulazione Vicrem.

La fig. 64 sintetizza tale confronto,illustrando i risultati ottenuti per lemisure effettuate presso le 5 Srb nel

periodo compreso fra gennaio e aprile2006 e quelli di valutazione modellistica,riportando in particolare:• la media dei valori efficaci di campo

elettrico calcolati dal palmare nelle trealtezze di riferimento;

• la media dei valori efficaci di campoelettrico misurati dalla centralina nelWB ottenuti nel periodo di riferimento;

• i valori di campo elettrico ottenuti

Per la Srb di via Piccolpasso, collocata inuna zona periferica del Comune di Foli-gno (Sant’Eraclio), le misure istantanee ein continuo sono state effettuate in corri-spondenza dei punti più esposti; i risulta-ti hanno evidenziato valori prossimi allasoglia di misura della strumentazione(tabb. 17-18).

4.3.7 Srb in via Piccolpasso, località Sant’EraclioFig. 63 - Ortofotocon localizzazione dei siti monitoratipresso la SRB di via Piccolpasso,località Sant’Eraclio

Tab. 15 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di via Ariosto

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura1 Via Ariosto - terrazzo abitazione 4° piano Misura istantanea

Misura in continuo

2 Via Ariosto - Terrazzo abitazione 3° piano Misura istantanea

Tab. 16 - Risultati delle misure istantanee eseguite presso la SRB di di via Ariosto

Punto di misura E Altezza della sonda(V/m) dal suolo

1 0,71 1,80

0,78 1,50

0,88 1,20

2 0,61 1,80

0,59 1,20

Tab. 17 - Descrizione delle misure eseguite presso la SRB di via Piccolpasso

Punto di misura Descrizione Tipologia di misura1 Giardino abitazione Misura istantanea

Misura in continuo

2 Terrazzo abitazione primo piano Misura istantanea

Tab. 18 - Risultati delle misure istantanee eseguite presso la SRB di di via Piccolpasso

Punto di misura E Altezza della sonda(V/m) dal suolo

1 0,72 1,50

2 0,78 1,50

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6 1R a d i a z i o n i

attraverso la simulazione dei diagram-mi orizzontali, verticali e spaziali conil Vicrem utilizzando il modello dipropagazione Fsl.Il grafico mostra la confrontabilità,

per quasi tutti i punti di misura, dei valo-ri di campo elettrico (espressi in V/m)misurati con il palmare e le centraline dimonitoraggio. Al contrario, i valori sti-mati con il modello Fsl, attraverso ilsoftware WinEdt®, sono risultati moltopiù alti rispetto ai valori realmente misu-rati. Questo è dovuto al fatto che ilmodello Fsl non considera ostacoliinterposti tra sorgente e ricevitore, ovve-ro eventuali attenuazioni presenti nel-l’ambiente circostante e quindi tende asovrastimare il campo elettromagneticoprodotto. Tali considerazioni hanno con-sentito di affermare che le valutazioni

modellistiche effettuate attraverso stimecautelative, soprattutto nel caso diimpianti di future installazioni, risultanoorientate alla minimizzazione dell’esposi-zione della popolazione.

Fig. 64 - Confronto tra le misureeffettuate con i diversi mezzi;campo elettrico in V/m

Page 63: Arpa Umbria Progetto Rie

6 2 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

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Anno di applicazione: 2005.Fase di realizzazione: II.Obiettivi: supportare le Amministrazionicomunali nella pianificazione delladistribuzione territoriale delle StazioniRadio Base attraverso modelli di calcoloprevisionali, strumenti di georeferenzia-zione e misure sul campo.

L’applicazione del progetto Rie nel Co-mune di Umbertide è stata volta princi-palmente a supportare l’Amministrazionenella stesura del proprio piano di rete,previsto dalla normativa e funzionaleall’individuazione delle aree idonee aospitare l’installazione di Stazioni RadioBase, attraverso la verifica della compati-bilità tra quanto proposto dai gestori perle loro esigenze di copertura dei servizi equanto richiesto dall’Amministrazione intermini di garanzie per salute dei cittadi-ni e dell’ambiente.

L’analisi sviluppata in questo senso hatenuto conto di una serie di esigenze speci-fiche dall’Amministrazione, in particolare: • preferenza per aree di proprietà pub-

blica (Rocca comunale, Torrino delpalazzo municipale, chiesa di SanFrancesco, cimitero, stadio Città diTorino, mattatoio, parcheggio di pro-prietà del Comune);

• preferenza per aree a scarsa densitàabitativa;

• preferenza, nella strutturazione dellefuture installazioni, a cositi di piùgestori;

• valutazione della delocalizzazione del-l’impianto Tim di via dei Patrioti.

5.1 I risultati delle stime effettuatePer la valutazione dei piani di realizzazio-ne dei nuovi siti, si è ovviamente tenutoconto delle esigenze e dei piani di retepresentati dai gestori; il territorio comu-

nale è stato suddiviso in due diverse zone,una industriale e una centrale, di maggio-re interesse per i gestori e per la quale, inconsiderazione della sua intensità abitati-va, sono state effettuate analisi piùapprofondite. In entrambi i casi lo studioè stato attuato sulla base delle richieste checiascun gestore ha preventivamentecomunicato al Comune.

A titolo di esempio, viene qui riporta-ta la valutazione più significativa, relativaallo studio della zona centro città, effet-tuata su un nuovo impianto per il gestoreWind le cui possibili collocazioni indicatedal Comune si trovavano nei pressi di Srbgià esistenti. Per la valutazione dellapostazione più idonea sono state ipotizza-te più configurazioni, secondo alcuni cri-teri prefissati. Il primo di questi riguardai parametri di ciascuna antenna, quali lapotenza e l’altezza del centro elettrico,che sono stati definiti sulla base dell’altez-za dell’edificio ospitante l’impianto, dellaplanimetria della zona da coprire e degliimpianti di altro gestore già presenti nellazona in esame. Il secondo criterio con-cerne l’altezza proposta per il centro elet-trico, che è di 33 m in caso di posiziona-mento sulla Rocca e di 20 m in caso dicollocazione in prossimità della Chiesa diSan Francesco.

Il terzo criterio prefissato riguarda unparametro molto importante in fase divalutazione, quello della potenza totaleemessa. Affinché il progetto sia realistico,infatti, è necessario garantire al gestore lagiusta copertura di segnale della zona,conciliando tale esigenza con l’obiettivodell’Amministrazione di minimizzare leemissioni. Le stime sono state quindi ese-guite nel modo più cautelativo possibile,ovvero considerando le antenne attive almassimo della potenza, pari rispettiva-mente a 7 W per ciascuno dei 6 canali

5. Comune di Umbertide

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ipotizzati, nelle bande Gsm e Dcs, e a 10W per ciascuno dei 2 canali nella bandaUmts (tali livelli corrispondono a quelliche normalmente vengono richiesti evalutati dalle autorità competenti. Neidiversi casi, se ritenuto necessario, è statadiminuita la potenza totale).

Sulla base di questi criteri generalisono state individuate quattro diverseconfigurazioni, in grado di offrire lacopertura del servizio in prossimità delcentro storico e garantire al contempo laminimizzazione dell’esposizione. A que-sto scopo, per tutte e quattro le configu-razioni è stato valutato l’impatto elettro-magnetico sull’ambiente e la coperturadel segnale.

L’impatto elettromagnetico prodottodagli impianti esistenti e da quelli di futu-ra realizzazione è stato stimato effettuan-do calcoli della componente elettrica delcampo elettromagnetico in spazio libero(modello Fsl), attraverso il softwareWinEdt®, considerando allo stessotempo gli edifici presenti; sono statequindi realizzate mappe di isointensità supiani orizzontali a diverse altezze dalsuolo, pari a 1, 5, 10, 15 m sino a un’al-tezza massima di 20 m dal suolo (quelladegli edifici circostanti), e diagrammi sulpiano verticale e tridimensionali rico-struendo la reale altezza degli edifici pre-senti al fine di verificare il rispetto degliobiettivi di qualità, dei valori di attenzio-ne e dei limiti di esposizione a campi elet-tromagnetici imposti dal Dpcm 8 luglio2003.

La copertura del segnale è stata attua-ta, per tutte le possibili configurazioni,attraverso la realizzazione di un diagram-ma sul piano orizzontale all’altezza di 1,5m dal piano di calpestio. Si può infattiaffermare che una copertura efficiente ègarantita se, a questa altezza, viene rileva-to un valore di campo elettrico pari a0,005 V/m. Per una visualizzazione otti-male dell’andamento del campo elettrico,la realizzazione dei diagrammi orizzontaliha comportato l’impiego di due diversescale di valori; di queste, una è stata crea-ta appositamente per verificare la coper-tura e considera solo i valori di campoelettrico compresi in un intervallo che vada 0,0 V/m a 1,0 V/m.

I risultati hanno indicato, fra le confi-gurazioni ipotizzate, quelle a minoreemissione di potenza (configurazioni 2 e4) come più adatte a entrambi i luoghi del

centro cittadino indicati dall’Ammini-strazione comunale come disponibili pernuove installazioni; delle configurazionial massimo della potenza (configurazione1 e 3) quella più idonea, in quanto aminore impatto, è risultata la configura-zione 1 nella quale si è ipotizzato il posi-zionamento di una nuova Srb nei pressidella Rocca comunale. La configurazione3, in quanto ad alto impatto, è risultatanon idonea.

5.1.1 Configurazione n. 1La configurazione 1 prevede la collocazio-ne di un impianto alla massima espansio-ne con 6 canali per ogni antenna Gsm eDcs a 7 W ciascuno, 2 canali a 10 W perciascuna antenna Umts, nel sito Roccacomunale la Srb è posta a un’altezza di 33m dal suolo.

La fig. 1 mostra la posizione della nuovaSrb e quella della Srb esistente in cositopresso il Municipio, il cui contributo èconsiderato nelle valutazioni complessivedi impatto elettromagnetico.

La fig. 2 riporta il diagramma sul pianoorizzontale a 1,5 m sul piano di calpestio,realizzato per valutare la buona coperturadel segnale, mentre le figg. 3-7 illustrano idiagrammi sul piano orizzontale allediverse altezze rispetto al piano di calpe-stio, ottenuti considerando i contributidovuti sia all’impianto Wind, oggettodello studio, sia agli impianti preesistentiin cosito, al fine di valutare il rispetto deilimiti di esposizione, dei valori di atten-zione e degli obiettivi di qualità impostidal Dpcm 8 luglio 2003.

Le figg. 8-10 illustrano i diagrammiverticali, nei quali è indicato l’orienta-mento rispetto al quale è stata eseguita lavalutazione (la direzione selezionata ègeneralmente quella coincidente con la

6 4 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Fig. 1 - Ortofoto della zona centraledi Umbertide con collocazionedella SRB esistente e di quellain progetto

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6 5R a d i a z i o n i

Fig. 2 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul pianodi calpestio finalizzataalla valutazione della coperturadi segnale. Valori fino a 1/Vm.Modello FSL

Fig. 3 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1 m sul pianodi calpestio finalizzataalla valutazione della coperturadi segnale. Modello FSL

Fig. 4 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 5 m sul pianodi calpestio finalizzataalla valutazione della coperturadi segnale. Modello FSL

Fig. 5 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 10 m sul pianodi calpestio finalizzataalla valutazione della coperturadi segnale. Modello FSL

Fig. 6 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul pianodi calpestio finalizzataalla valutazione della copertura di segnale. Modello FSL

Fig. 7 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 20 m sul pianodi calpestio finalizzataalla valutazione della coperturadi segnale. Modello FSL

Fig. 8 - Piano verticale,orientamento circa 245° Nord

Fig. 9 - Piano verticale,orientamento circa 236° Nord

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6 6 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

direzione di massima emissione dell’im-pianto e in corrispondenza della quale visono edifici).

La fig. 11 riporta il diagramma tridi-mensionale che mostra il volume dirispetto del campo elettrico a 6 V/m.Anche in questo caso nelle figure sonopresenti alcuni edifici che risultano noncolpiti dal volume.

Dall’analisi dei diagrammi emerge chel’installazione di un’antenna Wind almassimo della potenza presso la Roccacomunale non comporta un superamentodei limiti; tuttavia, dato che i livelli dicampo risultano comunque alti, si pro-pone una nuova configurazione.

5.1.2 Configurazione n. 2La configurazione 2 prevede sempre lacollocazione di una Srb presso la Roccacomunale, ma con un impianto depoten-ziato rispetto alla configurazione 1 (18 Wtotali per ogni antenna nei sistemi GsmDcs e a 12 W totali nel caso dell’Umts). LaSrb è posta a un’altezza di 33 m dal suolo.

Dalla valutazione, effettuata attraversoil diagramma sul piano orizzontale aun’altezza di 1,5 m sul piano di calpestio(fig. 12), emerge che l’impianto, purdepotenziato, sarebbe in grado di mante-nere una buona copertura del segnale, inquanto il campo nell’area risulta superio-re al valore minimo di 0,005 V/m.

Le figg. 13-17 riportano i diagrammi sulpiano orizzontale alle diverse altezzerispetto al piano di calpestio, dove sonostati presi in considerazione i contributidovuti all’impianto Wind e al cosito giàattivo.

Nelle figg. 18-21, invece, sono illustratii diagrammi verticali con indicato l’o-rientamento rispetto al quale è stata ese-guita la valutazione. Le direzioni selezio-nate hanno generalmente coinciso conquella di massima emissione dell’impian-to e con la presenza di edifici, essendo levalutazioni sul piano orizzontale e verti-

Fig. 10 - Piano verticale,orientamento circa 316° Nord

Fig. 11 - Ricostruzionetridimensionale della zonacircostante gli impianti e campoelettrico nello spazio. In evidenza la soglia dei 6 V/m

Fig. 12 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1,5 m sul pianodi calpestio finalizzataalla valutazione della coperturadi segnale. Valori fino a 1 V/m.Modello FSL

Fig. 13 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 14 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 5 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

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6 7R a d i a z i o n i

Fig. 17 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 20 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 18 - Piano verticale,orientamento circa 245° Nord

Fig. 15 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 10 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 16 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 19 - Piano verticale,orientamento circa 267° Nord

Fig. 20 - Piano verticale,orientamento circa 217° Nord

Fig. 21 - Piano verticale,orientamento circa 250° Nord

Fig. 22 - Ricostruzionetridimensionale della zonacircostante gli impianti e campoelettrico nello spazio, in evidenza la soglia dei 6 V/m

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6 8 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

cale volte a determinare il rispetto deilimiti di esposizione, dei valori di atten-zione e degli obiettivi di qualità impostidal Dpcm 8 luglio 2003.

La fig. 22 riporta infine una visualizza-zione del volume di rispetto del campoelettrico a 6 V/m; come si può notare,rispetto alla configurazione precedente,l’impatto nella zona circostante risultaminore.

Il confronto fra le valutazioni realizza-te per le due configurazioni (1 e 2) evi-denzia come l’abbassamento della potenzagarantisca comunque una buona efficien-za di copertura riuscendo, però, a ridur-re il campo elettromagnetico prodotto.

5.1.3 Configurazione n. 3La configurazione 3 ipotizza la colloca-zione, presso la Chiesa di San Francesco(fig. 23), di un impianto alla massimaespansione (6 canali per ogni antennaGsm e Dcs a 7 W ciascuno, 2 canali a 10W ciascuno per ogni antenna Umts). LaSrb è posta a un’altezza di 20 m dal suolo.

Per questa configurazione si è in primoluogo proceduto alla valutazione dellacopertura dell’area, sempre effettuandovalutazioni a 1,5 m dal suolo e per il soloimpianto Wind (fig. 24); i risultati mostra-

no un’ottima copertura della zona, con ilvalore di campo elettrico più basso stimatotra 0,05 e 0,1 V/m (il limite minimo per lacopertura, come detto, è di 0,005 V/m).

Le figg. 25-29 riportano i diagrammisul piano orizzontale alle diverse altezzerispetto al piano di calpestio, nei qualisono stati considerati i contributi dovutiall’impianto Wind e al cosito già attivo.

Nelle figg. 30-33 vi sono i diagrammiverticali lungo le direzioni coincidenti conla direzione di massima emissione del-l’impianto e la presenza di edifici (per larealizzazione dei diagrammi verticali nellazona circostante la chiesa non sono dispo-nibili dati tridimensionali, pertanto gliedifici sono ricostruiti in modo semplifi-cato rispetto alla realtà). Le valutazionieffettuate evidenziano come il Palazzo delMunicipio, sede del cosito, sia interessatoda un livello di campo elettromagneticopiù alto rispetto alle configurazioni 1 e 2 ecome anche alcuni edifici situati a brevedistanza dalla Chiesa di San Francescorisulterebbero esposti a livelli di campo trai 4 e i 5 V/m; tale configurazione è risul-tata, pertanto, sconsigliabile. Risultato,questo, confermato anche dalla valutazio-ne nello spazio rappresentata nella fig. 34che riporta una visualizzazione tridimen-

Fig. 23 - Ortofoto zona centralecon evidenziate la SRB esistentee i due siti ipotizzati nello studio

Fig. 24- Mappa isointensità campoelettrico finalizzata alla valutazionedella copertura di segnale - altezza1,5 m sul piano di calpestio. Valorifino a 1 V/m. Modello FSL

Fig. 25 - Mappa isointensitàcampo elettrico - altezza 1 msul piano di calpestio. Modello FSL

Fig. 26 - Mappa isointensitàcampo elettrico - altezza 5 m sulpiano di calpestio. Modello FSL

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6 9R a d i a z i o n i

Fig. 29 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 20 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 30 - Piano verticale,orientamento circa 1° Nord

Fig. 27 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 10 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 28 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 15 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 31 - Piano verticale,orientamento circa 42° Nord

Fig. 32 - Piano verticale,orientamento circa 357° Nord

Fig. 33 - Piano verticale,orientamento circa 116° Nord

Fig. 34 - Ricostruzionetridimensionale della zonacircostante gli impiantie campo elettrico nello spazio.In evidenza la soglia dei 6 V/m

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7 0 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

sionale del campo elettrico, ovvero il volu-me all’esterno del quale il valore è inferio-re a 6 V/m. L’immagine mostra un impat-to significativo nella zona circostante, inquanto il volume interseca alcuni edifici.

5.1.4 Configurazione n. 4La configurazione 4 è sempre prevista nelsito Chiesa di San Francesco, ma con unimpianto depotenziato rispetto alla confi-gurazione 3 (6 canali per ogni antennaGsm e Dcs a 3 W ciascuno, 2 canali a 6 Wciascuno per ogni antenna Umts). Lo svan-taggio di questo sito è probabilmente dovu-to all’impossibilità di elevare l’altezza delleantenne, che rimane di 20 m dal suolo.

Anche per questa configurazione èstata inizialmente stabilita la copertura delsegnale, attraverso valutazioni sul pianoorizzontale a un’altezza di 1,5 m dal pianodi calpestio (fig. 35); i risultati dimostranocome una riduzione della potenza siacomunque in grado di garantire una effi-ciente copertura della zona, con uncampo elettrico generalmente superioreal valore minimo di 0,005 V/m.

Per valutare l’esposizione nell’areacircostante agli impianti, sono riportatinelle figg. 36-40 i diagrammi sul pianoorizzontale alle diverse altezze rispetto alpiano di calpestio, considerando i contri-buti dovuti all’impianto Wind e al cositogià attivo. Le figg. 41-43 presentano invecei diagrammi verticali lungo le direzionicoincidenti con quella di massima emis-sione dell’impianto e dove sono presentiedifici.

I precedenti risultati mostrano chel’abbassamento della potenza diminuiscel’impatto elettromagnetico della Srb sul-l’ambiente circostante; in particolare ilrisultato è messo in evidenza dal confron-to con dei due diagrammi realizzati conuguali orientamenti per le due diverseconfigurazioni delle figure 31 e 43.

Fig. 36 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 1 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 37 - Mappa isointensità campoelettrico - altezza 5 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 38- Mappa isointensità campoelettrico - altezza 10 m sul pianodi calpestio. Modello FSL

Fig. 39 - Mappa isointensitàcampo elettrico - altezza 15 msul piano di calpestio. Modello FSL

Fig. 35 - Mappa isointensitàcampo elettrico finalizzataalla valutazione della coperturadi segnale - altezza 1,5 msul piano di calpestio.Valori fino a 1 V/m. Modello FSL

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7 1R a d i a z i o n i

Anche in questo caso il miglioramen-to delle emissioni è sottolineato dallavalutazione nello spazio visibile nella fig.44 che riporta una visualizzazione tridi-mensionale del campo elettrico, ovvero ilvolume all’esterno del quale il valore èinferiore a 6 V/m. L’immagine mostraun impatto nella zona circostante note-volmente inferiore alla configurazione

precedente. Da tali risultati consegue chel’installazione di una nuova Srb nei pres-si della Chiesa di San Francesco, data laposizione e l’altezza dal suolo, è possibilesolo con una configurazione a potenzaridotta.

5.2 I risultati della campagnadi misure La campagna di misure istantanee e incontinuo ha interessato diverse zone dellacittà dove sono collocate le Srb.

Il maggior numero di indagini effet-tuate ha riguardato la zona di via deiPatrioti (di particolare interesse avendoipotizzato lo spostamento della Srb lì col-locata) della quale vengono riportate lemisure eseguite. Infine vengono presen-tati i risultati dei controlli eseguiti in cor-rispondenza della Srb situata nel centrodella città, presso il Torrino municipale.

Fig. 40 - Mappa isointensitàcampo elettrico - altezza 20 msul piano di calpestio. Modello FSL

Fig. 41 - Piano verticale,orientamento circa 113° Nord

Fig. 42 - Piano verticale,orientamento circa 359° Nord

Fig. 43 - Piano verticale,orientamento circa 46° Nord

Fig. 44 - Ricostruzionetridimensionale della zonacircostante gli impiantie campo elettrico nello spazio.In evidenza la soglia dei 6 V/m

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7 2 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Nella zona di via dei Patrioti i punti dimisura sono stati 8 (fig. 45), con un’anali-si dei contributi prodotti sia in corrispon-denza delle direzioni di puntamento delleantenne, sia in punti non direttamenteesposti a queste. La tab. 3 illustra i risultatirelativi alle sole misure istantanee; i risul-tati dei monitoraggi in continuo eseguitinei punti di misura 6 e 7 sono illustrati daigrafici riassuntivi (fig. 46).Nella tab. 1 è possibile notare che, nellaquasi totalità dei punti di controllo, ivalori misurati sono stati inferiori allasoglia dello strumento, a conferma deirisultati ottenuti con le stime realizzatetramite software.La fig. 46 illustra valori estremamentebassi, anche in questo caso in accordo conle misure istantanee eseguite nelle imme-diate vicinanze; i due picchi osservabili

per entrambi i monitoraggi e registrati ingiorni diversi possono essere ricondotti alfatto, verificato anche a livello nazionale,che in alcune particolari condizioniatmosferiche le centraline registranovalori anomali, verosimilmente per il noncorretto funzionamento degli apparati diprotezione dalle acque piovane.

Fig. 45 - Ortofoto con localizzazione dei siti monitoratipresso la SRB TIM di via dei Patrioti

Figg. 46a, 46b - Risultatidei monitoraggi in continuoeffettuati nei punti 6 e 7,in corrispondenza della SRB TIMdi via dei Patrioti

Tab. 1 - Risultati della campagna di misure

Punto di misura Descrizione Altezza della sonda Edal suolo (V/m)

1 Via dei Patrioti - vialetto antistante villette a schiera 1,70 <0,5

2 Via dei Patrioti - marciapiede antistante abitazioni 1,70 <0,5

3 Via A. Vespucci - giardino palazzina in direzione delle antenne 1,70 <0,5

4/A Via Marco Polo - terrazzo 1° piano di due, altezza dal suolo 4 m 1,70 <0,5

distanza dalle antenne circa 150 m

4/B Via Marco Polo mansarda 2° piano di due 1,70 <0,5

5 Terrazzo abitazione 2° piano di tre, altezza dal terreno 4 m, 1,70 <0,5

distanza dalle antenne 30 m

8 Terrazzo abitazione 2° piano di tre, altezza dal terreno 4 m, 1,70 <0,5

dietro alle antenne

5.2.1 Srb TIM - via dei Patrioti

a) b)

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7 3R a d i a z i o n i

Questo impianto, cosito dei gestoriVodafone e H3G, sorge nel centro citta-dino presso il Torrino del palazzo muni-cipale (fig. 47). Le misure eseguite sonoprincipalmente in continuo, salvo unpunto (punto 1) presso il quale è stata ese-guita la misura istantanea.

I risultati della misura istantanea ese-guita nel punto 1 sono riportati nella tab.2. Le figg. 48-49 riportano i grafici rias-suntivi dei monitoraggi in continuo ese-guiti in corrispondenza dei punti 2 e 3 dimisura.

Tutti i rilievi eseguiti, sia istantanei che incontinuo, hanno evidenziato il rispetto deilimiti imposti dal Dpcm 8 luglio 2003.

5.3 ConclusioniLo sviluppo del progetto ha consentitoun’accurata analisi delle possibili soluzio-ni utili a un’efficiente pianificazione delladistribuzione sul territorio comunaledelle Stazioni Radio Base, in particolareper la zona centrale della città:• la chiesa di San Francesco, nella zona

del centro cittadino, presenta undislivello rispetto alla zona circostanteche comporta installazioni al più di unsingolo gestore con configurazionielettriche a bassa emissione di poten-za; questo aspetto ha limitato molto laprogettazione, dal momento che, tra ivincoli imposti dall’Amministrazione,vi era proprio quello di progettare ilmaggior numero di cositi possibili.

• la Rocca e il Torrino municipale, posi-zionati nella parte più alta del centrocittadino, sono stati considerati en-trambi come possibili sedi di cositi; il

Torrino municipale, già sede del cosi-to dei gestori Vodafone e H3G risultala configurazione migliore: durante lacampagna di misure è stato infatti veri-ficato come i numerosi edifici posti inprossimità del Torrino municipalesono attualmente interessati da livellidi campo inferiori ai valori di attenzio-ne imposti dal Dpcm 8 luglio 2003.

Per quanto riguarda la zona industrialedella città, l’Amministrazione ha eviden-ziato due proprietà comunali, mattatoio eparcheggio, entrambi disponibili perinstallazioni future. Al momento dello svi-luppo del progetto, nella zona era presen-te una sola Srb, del gestore H3G, pressoun edificio di proprietà privata; in consi-derazione delle esigenze dell’Amministra-zione comunale circa la collocazione in sitidi proprietà pubblica il mattatoio e il par-cheggio sono risultati in posizioni favore-voli per i gestori che hanno fatto richiesta

Tab. 2 - Risultati della campagna di misure

Punto di misura Descrizione Altezza della sonda Edal suolo (V/m)

1 Palazzo municipale, terrazzo sotto le antenne 1,70 0,76

5.2.2 Srb Vodafone-H3G - Torrino del palazzo municipale

Fig. 47 - Ortofoto con localizzazione dei siti monitoratipresso la SRB Vodafone-H3GTorrino municipale

Fig. 48 - Risultati dei monitoraggiin continuo effettuati nel punto 2 (Rocca comunale)

Fig. 49 - Risultati dei monitoraggiin continuo effettuati nel punto 3 (via Alberani)

b)a)

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7 4 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

di copertura di tale zona; dei due siti il piùidoneo è risultato il parcheggio comunale.La valutazione della configurazione dicosito Vodafone-Tim sia presso il matta-

toio, sia presso il parcheggio ha verificato ilrispetto dei limiti di esposizione, degliobiettivi di qualità e dei valori di attenzio-ne indicati nel Dpcm 8 luglio 2003.

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Anni di applicazione: 2006.Fase di realizzazione: II.Obiettivi: supportare le Amministrazionicomunali nella pianificazione delladistribuzione territoriale delle StazioniRadio Base, attraverso modelli di calcoloprevisionali, strumenti di georeferenzia-zione e misure sul campo.

Al momento dell’applicazione del Proget-to Rie, sul territorio urbano di Sigillonon sorgeva alcuna Srb. L’attività di Arpaè stata quindi volta a un esame accuratodelle proposte presentate da due gestori e,in particolare, a verificare l’idoneità diun’area di proprietà comunale (nella zonadel depuratore cittadino) come possibilesede di cosito.

6.1 I risultati delle stime effettuateLa zona in questione (fig. 1), all’epoca inprocinto di lottizzazione, non è abitata: èpresente soltanto un mulino dismesso; leabitazioni più vicine si trovano infatti auna distanza di oltre 200 m.

Le stime sono state realizzate con ilmodello predittivo esemplificativo Fsl.La prima di queste ha consentito il calco-lo delle mappe isolivello che mostranol’andamento del campo elettromagneticorispetto a piani orizzontali paralleli alsuolo. Le altezze ipotizzate rispetto alpiano di calpestio sono state di 1, 5, 10, 15e 20 m (individuata come altezza massimadal momento che non vi sono edifici).

I diagrammi orizzontali nelle figg. 2-6illustrano come, a un’altezza di 20 m sulpiano di calpestio, nella zona prossimaalla lottizzazione (e dove attualmente sor-gono edifici) è stato stimato un valore dicampo elettrico pari al massimo a 2,0V/m, ovvero molto al di sotto dei valori diattenzione e ai limiti di esposizione impo-sti dal Dpcm 8 luglio 2003. Successiva-

mente alle analisi su piani paralleli a quel-lo di calpestio, sono stati calcolati i dia-grammi verticali realizzati con orienta-menti rispetto al Nord che coincidono conle direzioni di puntamento delle antenne,in corrispondenza delle quali si riscontra ilmassimo della potenza irradiata.

Come è possibile notare nelle figg. 7-9,i diagrammi indicano bassi livelli dicampo, in particolare: • il diagramma in fig. 7 è stato realizzato

con orientamento pari a 100° rispettoal Nord; in questa direzione, ma a unadistanza maggiore di quella visualizza-ta nella figura (250 m), si trova la zonalottizzabile. Sulla base delle considera-zioni fatte in merito ai modelli di pro-pagazione – in questo caso specifico suquello Fsl – i valori di campo nell’arealottizzabile sono stati stimati inferiorio al massimo uguali a quelli, in figura,valutati a una distanza di 250 m;

• i diagrammi nelle figg. 8-9 sono statirealizzati in corrispondenza delledirezioni di massimo puntamentodelle antenne; anche in questo caso ivalori di campo sono estremamentebassi. Questo risultato è stato ulteriormente

confermato dai successivi diagrammi spa-ziali (figg. 10-11), che illustrano sia il volu-me di rispetto a 3 V/m che quello a 6 V/m.

Sia il valore di attenzione che l’obiet-tivo di qualità, pari a 6 V/m (fig. 11) sono

6. Comune di Sigillo

Fig. 1 - Ortofoto del territoriodi Sigillo, zona del depuratore

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7 6 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Fig. 4 - Mappa isointensitàdi campo elettrico - altezza sul pianodi calpestio 10 m. Modello FSL

Fig. 5 - Mappa isointensitàdi campo elettrico - altezza sul pianodi calpestio 15 m. Modello FSL

Fig. 6 - Mappa isointensitàdi campo elettrico - altezza sul pianodi calpestio 20 m. Modello FSL

Fig. 7 - Piano verticale,orientamento circa 100° Nord

Fig. 10 - Andamento nello spaziovolume di rispetto a 3 V/m

Fig. 11 - Andamento nello spaziovolume di rispetto a 6 V/m

Fig. 8 - Piano verticale,orientamento circa 110° Nord

Fig. 9 - Piano verticale,orientamento circa 65° Nord

Fig. 2 - Mappa isointensitàdi campo elettrico - altezza sul pianodi calpestio 1 m. Modello FSL

Fig. 3 - Mappa isointensitàdi campo elettrico - altezza sul pianodi calpestio 5 m. Modello FSL

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7 7R a d i a z i o n i

Fig. 12 - Ortofoto con la collocazionedei punti di misura

rispettati in tutta l’area che circonda ildepuratore; un risultato, questo, estesoanche all’area lottizzabile (più distante),in cui i valori di campo (fig. 10) sonorisultati inferiori della metà (3 V/m).

6.2 I risultati della campagnadi misureData l’assenza di sorgenti di campo elet-tromagnetico, la campagna di misure hainteressato due abitazioni campione rap-presentative del fondo elettromagneticourbano (i punti campione sono staticasualmente scelti tra le richieste dei cit-tadini che hanno fatto domanda per que-sto tipo di controllo). Sono state eseguiteunicamente misure in continuo, attraver-so centraline in grado di rilevare il valoremedio e quello massimo fra i valori effi-caci di campo elettrico registrati su 6minuti; l’acquisizione dei valori è conti-nuativa per periodi di lunghezza variabiletra le due settimane e un mese.

Il primo monitoraggio in continuo,della durata di due settimane (fra giugno eluglio 2006), è stato effettuato in un giar-dino privato in via delle Conce, nei pressidel quale si trovava una parabola dellaquale non è stato possibile valutare il con-tributo, poiché la strumentazione nonconsentiva di misurare campi prodotti

oltre i 3 GHz (le parabole lavorano gene-ralmente in un range di frequenze che variatra i 18 GHz e i 30 GHz).

Il secondo monitoraggio è stato effet-tuato anch’esso presso un giardino priva-to, in via Mazzini (fig. 12).

I risultati dei monitoraggi effettuatisono riportati nelle tabb. 2 e 3.

In assenza di sorgenti di campo elet-tromagnetico, i valori sono ovviamenterisultati tutti inferiori alla soglia di misuradello strumento e quindi molto inferioriai limiti stabiliti dalla normativa vigente. Idati registrati nell’ambito di questo moni-toraggio sono stati presi come campione diriferimento nella valutazione del valore difondo elettromagnetico nel Comune diSigillo, considerato inferiore a 0,5 V/m.

Tab. 2 - Valori di campo elettromagneticomisurati in via delle Conce

Valore efficace medio (modalità WB) < 0,5 V/m

Valore efficace medio (modalità LO) < 0,5 V/m

Valore efficace medio (modalità HI) < 0,5 V/m

Tab. 3 - Valori di campo elettromagneticomisurati in via Mazzini

Valore efficace medio (modalità WB) < 0,5 V/m

Valore efficace medio (modalità LO) < 0,5 V/m

Valore efficace medio (modalità HI) < 0,5 V/m

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7 8 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

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Anno di applicazione: 2006.Fase di realizzazione: II.Obiettivi: supportare le Amministrazionicomunali nella pianificazione delladistribuzione territoriale delle StazioniRadio Base, attraverso modelli di calcoloprevisionali, strumenti di georeferenzia-zione e misure sul campo.

Sulla base dell’esperienza maturata daArpa Umbria nella realizzazione di pro-getti di studio sull’inquinamento elettro-magnetico, il Comune di Parma harichiesto il supporto dell’Agenzia nell’e-same del piano di rete proposto dai gesto-ri di telefonia mobile per il proprio ter-ritorio. In particolare è stata presa inesame la richiesta, avanzata dai gestori, diaumentare il numero di Srb installateall’epoca nella zona centrale della città;questa valutazione è stata eseguita stiman-do la copertura d’area garantita ai gestoridagli impianti installati in relazione all’e-ventuale ampliamento del loro numero.

Lo studio è stato articolato in tre fasi:• georeferenziazione, con il supporto

del Comune, di tutti i siti e loro col-locazione su cartografia digitale;

• inserimento dei dati tecnici relativialle antenne installate dai gestori ditelefonia mobile in una base dati ingrado di garantire l’interfaccia con ilsoftware modellistico;

• stima della copertura d’area in relazionea ogni singolo impianto e a ogni singo-lo gestore, finalizzata all’analisi deisistemi Gsm 900 e 1800 e Umts.Le stime sono state tutte realizzate,

attraverso il modello predittivo Fsl, sulpiano orizzontale a un’altezza di 1,5 m dalpiano di calpestio. La metodologia di cal-colo è stata applicata, per tutti i gestori egli impianti, valutando la copertura delsegnale come buona in corrispondenza di

un campo elettrico dell’area superiore alvalore minimo di 0,005 V/m.

Per la realizzazione delle stime è stataconsiderata la configurazione di minimoesercizio, ovvero ipotizzando l’utilizzo diuna sola trasmittente per sistema ditelefonia (tale approssimazione non tieneconto della tipologia di servizio erogata,informazione di appannaggio del singologestore di telefonia mobile).

L’indagine ha inoltre tenuto in consi-derazione la possibilità che, per l’intensaedificazione dell’area, la copertura potes-se essere in parte compromessa dalla pre-senza degli edifici e che, pertanto, neces-sitasse di valori di campo superiori a quel-li citati. La presenza di edifici, infatti,comporta un’attenuazione del segnale;alcuni studi realizzati in merito hannoevidenziato un’attenuazione mediamentepari a 3 dB dovuta all’attraversamento diun muro. Ciò significa che la presenza dipiù ostacoli può comportare un’attenua-zione di segnale almeno prossima a talevalore. Per alcune configurazioni sonostate quindi impiegate mappe isolivellocon fattore di attenuazione pari a 3 dB(per la sua particolare laboriosità, non èstato possibile applicare tale calcolo a tuttele configurazioni).

Le valutazioni sono stati effettuate perogni gestore e per i diversi sistemi di telefo-nia utilizzati: Gsm 900, Gsm 1800 e Umts.L’elaborazione dei diagrammi è risultataestremamente laboriosa sia per l’estensionedell’area analizzata, di circa 2 km di raggio(fig. 2), sia perché le stime realizzate riguar-davano non soltanto le emissioni prodottedagli impianti attivi, ma anche la somma diqueste con quelle ipoteticamente prodottedagli impianti richiesti dai gestori.

La fig. 2 mostra le aree limitrofe alleSrb scelte come zone di riferimento (sta-dio Tardini, piazza Garibaldi, piazzale

7. Comune di Parma

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8 0 A R P A U m b r i a 2 0 0 8

Santa Croce, piazza Picelli), utili a unapiù agevole individuazione delle zone dilocalizzazione degli impianti.

Le valutazioni sono state effettuatesulla copertura di rete degli impianti esi-stenti e, successivamente, sulla coperturacongiunta di questi con quelli richiesti (infase di valutazione da parte dell’Ammini-strazione comunale).

7.1 I risultati delle stime effettuate A titolo esemplificativo, in questo para-grafo viene illustrata l’analisi più rappre-sentativa dell’intero lavoro svolto, quellache ha riguardato la Srb del Gestore A peri servizi dei sistemi Gsm 900 e 1800 collo-cata in zona centro città e fornita, all’epocadello studio, da tre impianti attivi (tab. 1).

La fig. 3 riporta la stima calcolata, pergli impianti esistenti, a 1,5 m sul piano dicalpestio con il modello Fsl. Poiché lacopertura è valutata efficiente per valori dicampo superiori a 0,005 mV/m, con gliimpianti esistenti, questa può essere con-siderata sufficiente in alcune zone e consi-

derata carente in altre (v. la zona a norddella Srb del Gestore A-3 nella fig. 3).

Con la stessa metodologia è stata valu-tata la copertura che il Gestore A avrebbeottenuto con l’installazione degli impian-ti richiesti, sempre considerando una solaportante attiva per sistema (Gsm 900 e1800).

La fig. 4 mostra sia gli impianti attivi siaquelli richiesti per la fornitura dei serviziper i sistemi Gsm 900 e 1800. I contri-buti forniti dall’impianto del Gestore A-5 non sono stati considerati in questastima poiché la Srb è stata richiesta dalGestore A per fornire esclusivamente ser-vizi per il sistema Umts.

Per quanto riguarda la copertura d’a-rea per il sistema Umts, questa era forni-ta, all’epoca dello studio, da due impian-ti attivi; il gestore aveva fatto richiesta perl’installazione di tre nuove Srb. La stimarealizzata a 1,5 m sul piano di calpestio(fig. 5) considera solo gli impianti esisten-ti e riguarda quindi soltanto la coperturaesistente.

La tab. 2 riporta le zone di interessedelle Srb attive e di quelle richieste.

La copertura attuale, considerandoche le stime sono state effettuate senzatenere conto dell’attenuazione introdottadagli edifici, è risultata efficiente in unazona non ampia; in particolare, per lazona 1 e per l’area individuata tre le dueSrb del Gestore A-3 e del Gestore A-6 èstata rilevata un scarsa copertura d’area.

Con la stessa metodologia di calcolo èstata valutata la copertura che il gestore

Fig. 2 - Zone di analisi: in evidenzaalcuni punti di riferimentoe le relative aree limitrofe

Fig. 3 - Copertura GSM 900 e GSM1800 Gestore A impianti esistenti

Fig. 4 - Copertura GSM 900 e GSM1800 Gestore A impianti esistentie impianti richiesti

Tab. 1 - Impianti del Gestore A attivi e richiesti sistemi GSM 900 e 1800

SRB Zona di interesse Note Gestore A-1 Zona 3 Impianto esistente

Gestore A-2 Zona 2 Impianto esistente

Gestore A-3 Zona 1 Impianto esistente

Gestore A-4 Zona 2 Impianto richiesto

Gestore A-6 Nord Zona 1 Impianto richiesto

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8 1R a d i a z i o n i

avrebbe ottenuto con l’installazione degliimpianti richiesti.

La fig. 6 evidenzia come la coperturad’area, con le nuove installazioni, risulte-rebbe totalmente efficiente; un dato che,se si considera l’attenuazione introdottadagli edifici, rimane valido anche nellezone che attualmente sono coperte inmodo efficiente.

A titolo conoscitivo e di studio sonostate realizzate, per alcune configurazio-ni, delle mappe isolivello in cui si consi-derano 3 dB di attenuazione, pari a quel-la che alcuni studi in materia attribuisco-no alla presenza di edifici.

Un esempio è rappresentato dallamappa calcolata, considerando 3 dB diattenuazione, in relazione alla Srb esisten-te del Gestore A-2; nella fig. 7 si presenta-no i calcoli effettuati con e senza attenua-zione: è evidente come la copertura, conquesto ulteriore calcolo, risulti inferiorein numerosi punti dell’area considerata.

7.2 ConclusioniIl presente studio, effettuato per tutti igestori, oltre ai risultati relativi alla Srbdel Gestore A, ha portato alle seguenticonclusioni:• il Gestore B si giova di una copertura

d’area accettabile sia per i sistemi Gsm(900 e 1800) che per il sistema Umts;

• il Gestore C, con gli impianti attuali,risulta avere scarsa copertura in alcunezone per entrambi i sistemi Gsm;necessiterebbe quindi delle nuoveinstallazioni richieste, anche sulla basedei calcoli ulteriori che considerano 3dB di attenuazione introdotta dallapresenza di edifici;

• il Gestore D, che fornisce servizi soloper il sistema Umts, risulta avere soloimpianti attivi; il calcolo relativo aquesti ha indicato zone in cui attual-mente la copertura è scarsa. Tuttavianon si segnalavano al momento dellarealizzazione dello studio nuoverichieste.Lo studio ha permesso di fornire

all’Amministrazione comunale le basitecniche per poi procedere alla appro-vazione e/o alla modifica del piano direte proposto dai gestori e quindi direalizzare una pianificazione in gradodi coniugare le esigenze di coperturacon quelle di tutela del territorio e del-l’ambiente.

Fig. 5 - Copertura UMTS Gestore Aimpianti esistenti

Fig. 6 - Copertura UMTS Gestore Aimpianti esistenti e richiesti

Fig. 7 - Copertura UMTS Gestore A di via Cavestro.Diagrammi calcolati con e senza un fattore di attenuazione pari a 3 dB

Tab. 2 - Impianti del Gestore A esistenti e richiesti sistema UMTS

SRB Zona di interesse Note Gestore A-1 Zona 3 Impianto esistente

Gestore A-2 Zona 2 Impianto esistente

Gestore A-4 Zona 2 Impianto richiesto

Gestore A-5 Zona 3 Impianto richiesto

Gestore A-6 Nord Zona 1 Impianto richiesto

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Finito di stampare nel giugno 2008

a Città di Castello (PG)da Petruzzi Stampa

per conto di Arpa Umbria