biovita journal marzo 2014
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Biovita Journal Marzo 2014TRANSCRIPT
04 – L’intervista
08 – Abruzzo
09 – Emilia Romagna
10 – Lombardia
11 – Sardegna
12 – Sicilia
16 – Svizzera
17 – Toscana
21 – Trentino Alto Adige
22 – Umbria
26 – Veneto
34 – L’esperto
Team Building per i clienti
e i dipendenti di
Humangest.
Obiettivo: partecipazione
Ironman 70.3 Pescara.
Integrazione. Naturalmente
PowerBar.
JOURNAL
Sommario
The
Da quanto tempo frequenti il
mondo AINBB?
Sono atleta AINBB da un anno. È una vera opportunità fare parte di questa
federazione dove ho trovato serietà e professionalità.
Quando le prime gare?
La mia prima gara è stata The Best Natural in Show a Padova, il 3 Novembre del
2013. Giorno indimenticabile... finalmente ho realizzato il mio grande sogno di salire
sul palco.
Come ti sei avvicinata al mondo AINBB?
Sono sempre stata affascinata del body building ma non sapevo come e dove
trovare una strada per avvicinarmi. Poi, ho incontrato una persona e atleta fantastica,
la Lucia (Vicecampionessa Mondiale AINBB) che mi ha fatto conoscere la
federazione e Thomas Visentin, il mio preparatore. Grazie a loro due sono riuscita a
migliorare il mio fisico e nello stesso tempo la mia vita.
L’intervista
Brigitta Szabo
Ciao Brigitta, inizia l'intervista
per The Biovita Journal. Hai
voglia di raccontare ai nostri
lettori come mai sei in Italia?
Prima di tutto un saluto ai lettori di
The Biovita Journal.
Venivo in Italia per trascorrere le
vacanze insieme alla mia famiglia
che si trova in Italia da 7 anni. Poi,
durante l'estate del 2010 ho deciso
di "prolungare" le vacanze... ed
eccomi ancora qui :-).
Cosa significa per te fare esercizio
fisico?
Semplicemente VITA. Fin da piccola lo
sport fa parte della mia quotidianità. Ho
avuto la fortuna di avere una mamma che
mi portava con lei in palestra, a correre o
a camminare. Ho fatto ginnastica ritmica
per 9 anni, poi mi sono avvicinata alla
palestra diventando istruttrice di fitness
musicale. Vivo in palestra, circondata da
persone che amano il movimento. Per
me sarebbe difficile immaginare una vita
senza attività fisica.
Segui una corretta alimentazione? Che
tipo di "dieta" prediligi?
Durante la preparazione per le gare
seguo i consigli del mio preparatore. È
una dieta abbastanza "rigida" che
prevede 5 pasti al giorno ad alto apporto
proteico e pochissimi carboidrati. Nei
periodi "liberi" cerco di mantenere
un'alimentazione equilibrata, mangiando
cibi sani e un po’ più di carboidrati.
Usi integratori alimentari?
Gli integratori secondo me sono
indispensabili per le persone che fanno
sport giornalmente. Le vitamine, gli
aminoacidi e le proteine non mancano
mai dalla mia borsa. (Le proteine al
cioccolato sono le mie preferite ...mi
salvano tutte le volte che mi prende la
voglia di mangiare i dolci).
Un messaggio da dare ai giovani:
Abbiate cura del vostro fisico e la vostra
salute perché la vita è troppo breve per
passarla in un corpo "malato" oppure in
uno che non vi piace.
Biovita srl ha preso in distribuzione il marchio LIPOBREAK del gruppo
Natural Project (IODASE).
LIPOBREAK è una linea di cosmetici ad azione intensiva formulati per
contrastare gli inestetismi della cellulite e le adiposità localizzate per uomo e
per donna.
Abruzzo
PowerBar di nuovo al fianco di X-
Terra Italy.
La gara si svolgerà a Scanno, in
Abruzzo, il 26 luglio.
Emilia Romagna
Andrea De Munari
porta a termine la
Maratona Terre
Verdiane.
Chiusura in 4h in
vista
dell’Ultrabericus.
Svizzera
Farmacia Centrale di Lugano.
Affezionato cliente Jamieson e pionere di WHY Sport in Svizzera.
Toscana
Assortimento completo Jamieson,
WHYSport e PowerBar presso il
mitico negozio FITNESS POINT a
Firenze.
I titolari Andrea Bindi e Andrea
Masi vi aspettano con fantastiche
promozioni.
Toscana
Presso l'erboristeria Althea all’interno del Centro Commeriale
COOP troverete la disponibilità e la professionalità della titolare
Brunella.
A disposizione della clientela i prodotti Jamieson, PowerBar e
WHYSport.
Toscana
Si è svolto nel mese di febbraio il
corso per Istruttori e Personal
Trainer NABBA-WFF. Numerosi i
partecipanti.
L’incontro è stato impreziosito da 2
campioni quali Maurizio Carboni e
Flora Conte.
Umbria
Un nostro
distributore
automatico presso la
palestra President.
Ernelio Integratori e
una massicia
esposizione di WHY
Sport
Veneto
Omega-3 box presso Sanitaria Vitalità e Benessere in provincia di Venezia.
Un saluto dai partecipanti del Laguna Phuket Triathlon (Triathlontravel).
PowerBar annuncia la sponsorship con il Team BMC e conferma la
sponsorship del Circuito Ironman e Ironman 70.3 Europe.
La vitamina D è una vitamina liposolubile presente in natura sotto forma di vitamina
D2 (ergocalciferolo, nei vegetali) e di vitamina D3 (colecalciferolo, negli animali),
entrambe le forme dall'attività biologica molto simile. L’interesse verso questa
vitamina negli ultimi anni sia in ambito clinico che sportivo è cresciuto in modo
notevole. La sempre maggior attenzione nasce da numerose pubblicazioni
scientifiche che ne hanno messo in luce la sua importanza non solo per il
mantenimento della massa ossea, funzione questa ben conosciuta, ma anche sotto
molti altri aspetti legati alla salute dell’individuo e, nello sport, alla salute dell’atleta e
alla prestazione.
La vitamina D, per la sua attività regolatoria sul muscolo scheletrico, intestino,
polmone, cellule del sistema immunitario, sistema nervoso si è dimostrata più simile
a un ormone rispetto a una “semplice” vitamina.
L’esperto:
Dott. Stefano
Beschi
Il Suo fabbisogno giornaliero potrebbe
essere interamente soddisfatto dalla
produzione del nostro corpo a seguito
dell’esposizione ai raggi solari UVB,
esposizione che da il via a una serie di
reazioni chimiche che terminano con
l’ottenimento della forma attiva della
vitamina: la 1,25 (OH) vitamina D.
Il problema nasce dal fatto che la sua sintesi è influenzata da numerosi fattori quali in
particolare: l’età, la composizione corporea, la posizione geografica, il clima, l’utilizzo
di creme protettive per l’esposizione al sole, colore della cute, la composizione
corporea del soggetto.
A tal proposito è bene notare che durante l’inverno la vitamina D non riesce a essere
sintetizzata a latitudini superiori al 35° parallelo nord-sud (quindi anche in Italia).
Vitamina D:
qualcosa in più di una semplice
vitamina. (articolo tratto da www.triathlontime.com e scritto
dal Dott. Stefano Beschi)
pesce come sgombro, salmone, tuorlo d’uovo e funghi soprattutto se sono stati
raccolti in zone adeguatamente esposte al sole. Esistono oggi anche numerosi
alimenti fortificati quali ad esempio alcuni tipi di latte, yogurt e cereali del mattino.
A seguito delle problematiche sopra esposte, a oggi la deficienza di vitamina D
risulta essere particolarmente diffusa.
In particolare un insufficiente livello di vitamina D (viene dosata come 25 (OH)
vitamina D in quanto considerata questa come il miglior marcatore) compromette la
salute dell’osso, peggiora l’attività del sistema immunitario, la forza muscolare e ha
un influenza negativa sulla performance fisica.
Quando si parla di “deficienza” o di “insufficienza” di vitamina D si intendono dei
valori di 25(OH) vitamina D inferiori rispettivamente a 30-32 ng/ml e 20 ng/ml.
La carnagione della pelle è un altro fattore importante,
soggetti con carnagioni scure tendono ad avere bassi
livelli di vitamina D a causa dell'abbondanza di
melanina che da un lato protegge in modo naturale dai
raggi del sole ma dall'altro può rappresentare un
ostacolo alla produzione di vitamina D soprattutto a
certe latitudini.
Inoltre, viste le molte variabili da considerare diventa
difficile dire quanto tempo bisognerebbe rimanere
esposti al sole, in generale alla luce di quanto indicato
dalla letteratura si potrebbe raccomandare un’esposizione giornaliera di circa 15
minuti nelle ore centrali della giornata.
Se non vi è adeguata esposizione al sole, diventa difficile soddisfare i fabbisogni
tramite l’alimentazione in quanto si possono trovare buone quantità di questa
vitamina solo in alcuni alimenti. Tra questi si possono ricordare alcune tipologie di
La prevalenza di deficienza o insufficienza di vitamina D tra gli atleti è molto
variabile in riferimento alla tipologia di sport (discipline praticate all’aperto o al
chiuso), periodo dell’anno, orari d’allenamento e localizzazione geografica.
Inoltre vanno considerate le caratteristiche proprie dell’atleta come ad esempio la
pigmentazione cutanea, come già detto la carnagione scura espone gli atleti a
maggior rischio di condizioni di insufficiente/deficienza di vitamina D.
Diversi studi condotti sugli atleti indicano che la presenza di livelli ematici di vitamina
D non ottimali espongono gli atleti a maggior rischio di fratture da stress, malattie
respiratorie, ritardo nella ripresa da eventuali infortuni muscolo-scheletrici, ecc. La
supplementazione con vitamina D e/o una maggior esposizione al sole si è
dimostrata efficace nel migliorare queste condizioni.
In conclusione alla luce
delle più recenti indicazioni
della letteratura, la vitamina
D non dovrebbe più essere
considerata solo per il suo
effetto sul metabolismo del
calcio e del fosforo (e quindi
sulla massa ossea), ma per
i suoi numerosi effetti
sull’organico compreso il
muscolo scheletrico.
Focalizzando l’attenzione
sugli atleti, in accordo con
quanto affermato anche
nella recente conferenza
dell’International Sport
Exercise Nutrition (ISENC)
che si è tenuta nel mese di
Dicembre a Newcastle,
sarebbe auspicabile
prevedere un adeguato monitoraggio stagionale (ad esempio dosandola 2-3 volte
nell’arco dell’anno), in particolare tra gli atleti che svolgono la propria attività al
chiuso (indoor), che hanno una carnagione scura, che si allenano al mattino presto o
la sera e che abitano a latitudini superiori al 35° parallelo nord - sud (quindi anche
l’Italia).
La combinazione di una adeguata supplementazione e di una maggior esposizione
al sole, soprattutto nei mesi primaverili/estivi dovrebbe essere in grado di riportare i
valori di vitamina D a livelli di normalità (> 30 ng/ml). Sebbene gli eccessi di questa
vitamina siano molto rari una eventuale supplementazione dovrebbe essere come
sempre individualizzata e valutata dal medico. In generale potrebbe essere buona
indicazione quella di introdurre nella propria alimentazione alcuni alimenti fortificati
con vitamina D (es. yogurt, latte, ecc) oggi a disposizione dei consumatori.
Bibliografia
Dana Ogan and Kelly Pritchett, Vitamin D and the Athlete: Risks,Recommendations,
and Benefits, Nutrients 2013, 5, 1856-1868;
Debra Wein et. Al., Vitamin D and Athletic Performance nsca’s performance training
journal, volume 10 issue 2;
Anthony W Norman, From vitamin D to hormone D: fundamentals of the vitamin D
endocrine system essential for good health, Am J Clin Nutr 2008;88(suppl):491S–9S;
Michael F. Holick, Environmental factors that influence the cutaneous production of
vitamin D13, Am J Clin Nutr 1995;61(suppl):638S-45S;
Fernando Galan et. al., Serum 25-hydroxyvitamin D in early autumn to ensure
vitamin D sufficiency in mid-winter in professional football players, Clinical Nutrition
xxx (2011) 1-5.
Laureato in Dietistica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Genova, dove
consegue la Laurea Specialistica delle Professioni Sanitarie Tecniche Assistenziali.
La sua formazione in ambito nutrizionale, è caratterizzata dall’interesse verso lo
sport che lo porta a conseguire il Diploma di Personal Trainer ISSA e quello di
Istruttore Sportivo Fitness, indirizzo Scienze Motorie.
Numerose le esperienze lavorative dal 2007 a oggi che lo vedono impegnato in
campo nutrizionale-sportivo sia come libero professionista che in strutture A.S.L.
In ambito sportivo, tra le principali esperienze va ricordata quella che ancora oggi lo
vede protagonista con la squadra di pallanuoto di Serie A1 femminile Rari Nantes
Imperia.
0445.500131
The Biovita Journal
è un progetto di comunicazione
in collaborazione con