bisk8 visual issue #5
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The Continuum IsuueTRANSCRIPT
BISK8VISUALIssue #5
the continuum issue
Indice#5
PFR SKATEPARK
PLAZABOARD GUYS
CYN EVERYWHERE
3 Anni di passione.
Trasferta in quel di Torre.
Hdue - Ads
WTF BISK8?Mettiamo le cose in chiaro.
PEJAC Street Art from Spain.
Bisk8Visual.comTutti i contenuti di questa rivista sono coperti da copyright e non possono essere copiati o duplicati senza l’autorizzazione degli aventi diritto.
In copertina: “Skate for fun, not for glory”Thanx Algalore Mentholman
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Hanno Collaborato a questo numero:Alessio Acunzo BingsJadoLepreJacopo PaolilloPejac Mario Renatti
THEContinuum
ISSUE
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love.S
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Editoriale#54 anni dopo.Sinceramente, non so perchè ci sia voltuto così tanto per rimettere su questo progetto.
Sulla scia di successo di “A brief glance” rivista italiana digitale strettamente legata allo skateboard,che, letteralmente mi ha fatto arrapare per il suo layout grafico e le sue bellissime foto, riprende il tanto amato carrozzone di bisk8 (per ora solo in verisone digitale).Se tutto va bene, questa volta riesco anche ad abbinnarci dei contenuti video extra, strettamente correlati a quelli digitali.
Non so chi mi affiancherà ancora in questo progetto, so soltanto che lavorare ad un magazine è la cosa più motivante che ho mai fatto.
Simone.
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WTF
Facciamo il punto della situazione.
Bisk8?
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kBisk8?
WTF Bisk8?
Facciamo il punto della situazione.Per chi conosce già il progetto sin dai tempi del cartaceo, bisk8 è sempre stato un collettivo aperto, in continua mutazione, autonomo come un vecchio di 93anni e autoprodotto come le peggiori fanze di L'Hondon.00Promo + 4 numeri prodotti nei lontani anni 2009/2010, in formato A5 cartaceo, con distribuzione Freepress tra Napoli e provincia.Un percorso legato a tutto e niente.
Nel corso degli anni il progetto cartaceo è andato a farsi benedire, chiaramente per questioni economiche, così è suben-trato il discorso "videozine": quello che prima leggevi adesso lo guadi in formato video…
Si, ci abbiamo provato, People / Pro�le / Rndom Bullshit, così era racchiuso il concetto di videozine. 3 sezioni a fare da contenitore multimediale di idee e personaggi interes-santi…Purtroppo, da quando Bisk8 Magazine è morto, lasciando spazio al Visual, il tempo di produrre abbastanza materiale video da mandare avanti la baracca non c'è, tutti quelli che facevano parte del progetto si sono trovati un lavoro (lecito o meno, su ste cose non ci teniamo) e sopratutto senza soldi non si cantano messe.
Per questo motivo, fra una birra ed uno spli�, proprio come agli albori del progetto, torniamo in versione "cheap", senza pretese ma con le stesse manie di persecuzione e gli stessi errori ortogra�ci.
S.
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BISk8VISUAL.cOM
Facciamo il punto della situazione.Per chi conosce già il progetto sin dai tempi del cartaceo, bisk8 è sempre stato un collettivo aperto, in continua mutazione, autonomo come un vecchio di 93anni e autoprodotto come le peggiori fanze di L'Hondon.00Promo + 4 numeri prodotti nei lontani anni 2009/2010, in formato A5 cartaceo, con distribuzione Freepress tra Napoli e provincia.Un percorso legato a tutto e niente.
Nel corso degli anni il progetto cartaceo è andato a farsi benedire, chiaramente per questioni economiche, così è suben-trato il discorso "videozine": quello che prima leggevi adesso lo guadi in formato video…
SKATEPARK
(POST FATA RESURGO
3 ANNI DI PASSIONE10
c3 ANNI DI PASSIONEIl centro sportivo La Salle nasce nel Luglio del 2010 a Torre del Greco, come protagonista di una importante rivalutazione sociale del quartiere di Sant’Antonio. La gestione della struttura sin dagli inizi si pone come obiettivo primario quello di diventare un punto di riferimento per la zona, di aprire le porte alla città, ri�utando la possibilità di creare un circolo esclusivo e di alto borgo, ma credendo fermamente in un ruolo di supporto eaggregazione per la gente, e soprattutto per i bambini ed i ragazzi.Lo spirito di innovazione e di�usione degli sport considerati di “secondo piano” e l’idea di poter svolgere una funzione di recupero sociale, immediatamente hanno un riscontro positivo, e sembra realmente che il centro sportivo possa dare forma ad un’azione incisiva nello sviluppo globale della città.
Agli inizi del 2011 lo stimolo di tutelare atleti ed appassionati rispetto all’assenza incondizionata di strutture e spazi per lo sport e per l’aggregazione, spinge l’idea di sfruttare una parte della super�cie per il progetto Skatepark; così la collaborazione di un gruppo di ragazzi, motivati da una grande passione per la propria terra e per la disciplina sportiva, si fonde nel nuovo disegno, e parte la costruzione auto�nanziata, senza alcun tipo di supporto esterno, di nuove strutture per la pratica dello Skateboarding, della BMX, e dello Streetball. Una rinascita di uno spazio che non solo accoglie ragazzi esterni regalando alla città uno spazio per conoscere e condividere, ma che sostiene praticamente una delle discipline sportive oramai dimenticate dal nostro territorio. Non a caso lo skatepark viene chiamato POST FATA RESURGO, un nome che unisce l’amore per la propria città all’idea di un risveglio di una scena ormai dimenticata.
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Ogni manifestazione, ogni momento di aggre-gazione è disturbato dai continui controlli e dalle solite azioni di intolleranza di polizia e cara-binieri, alleati ai pochi contestatori del vicinato, �no all’illogico, arrivando a fantascienti�ci verbali di migliaia di euro ingiusti�cati sia dalla logica sia successivamente dalle autorità ed i tecnici competenti.Nel Febbraio 2013 dodici carabinieri in borghese entrano nella struttura durante una serata tra amici, evidentemente colpevoli di ascoltare buona musica e scambiare qualche chiacchiera di troppo.
L’atteggiamento aggressivo della squadra è evidente, e mentre volano divani e documenti negli u�ci durante una incomprensibile perqui-sizione, gli ospiti della struttura vengo maltratta-ti e denudati in cerca di sostanze stupefacenti, chiaramente mai trovate. Benvenuti a Torre del Greco, il paese in cui lavorare per creare un ambiente sano e pulito fondato sullo sport sull’arte e sull’aggregazione sembra agli occhi esperti dei nostri governanti soltanto un veicolo verso reati e azioni criminali.
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Skatepark prim
a della riqualificazione - Anno 2008
PFR
Skatepark dopo la riqualificazione - A
nno 2012
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Tra il mese di Marzo e Aprile del 2013, l’associazione che lottava per portare avanti questa dimensione, subisce ancora lo spirito di intransigenza delle istituzioni pubbliche, ed in una particolare coincidenza temporale si veri�-cano due episodi che bloccano de�nitivamente il progetto; Il presidente dell’associazione sporti-va viene denunciato dalla polizia municipale per abusi edilizi di strutture che sono lì dagli anni ’80 (circa qualche anno prima della nascita del presi-dente stesso) e, quindi, di proprietà del comune stesso; ed allo stesso tempo l’amministrazione comunale, in collaborazione con esperti della polizia di stato, decide di ritirare i permessi del bar, concessi dalla stessa circa due anni prima, per incompatibilità rispetto all’attività portata avanti.
Oggi il progetto CONTINUA, i magistrati a rigor di logica hanno archiviato la pratica della denun-cia per abusi edilizi, soltanto gettando un occhiata a fotogra�e del centro nelle gestioni precedenti dell’impianto che operavano con lo stesso tipo di strutture, e nonostante continui una lotta contro un comune impreparato a risol-vere una semplice situazione, lo skatepark di torre del greco va avanti con i propri programmi ed i propri progetti, l’organizzazione di eventi, contest e momenti di aggregazione e supporto sportivo artistico e culturale non si ferma di fronte a molte di�coltà e problematiche burocratiche.
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Max Calviati - Bs Nollie Kickflip
Ho avuto modo di passare una seratain compagnia di alcuni elementi del team Plazaboard,in una fresca serata di �ne maggio.Special guest della serata: Dario Dessi, Massimo Calviati e Alfredo Cretella,fedelmente seguidi dal �lmer Vincenzo Bruscino.Una session molto chill, a skatepark rigorosamente chiuso al pubblico,fra una birra ed una chiacchiera i ragazzi hanno deliziato i miei obiettivicon qualche trick niente male.
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@ PFR SKATEPARKPH: BISK8VISUAL
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Max Calviati - Bs BoardPerfect Balance
ABOUT PLAZABOARD“Professione: Creiamo tavolette magiche per saltare nell'aria”Questo è ciò che vi verrà detto cercando alla voce info sul sito Plaza.E questo è quanto basta sapere su questa inurbana company di Bellizzi, Salerno, Italia.
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Dario Dessi -Fs Boardslide.Su un rail indecente, corto quanto la gonna di unaquindicenne.
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Max Calviati - try to blunt.19
Dario Dessi -Fs Boardslide.
VIDEOREPORTGuarda il videoreport su bisk8visual.com
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FACEBOOK.COM/INOSSIDABILE.ART
CUTYOUR NAME EVERYWHERE.
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VIDEOREPORTGuarda il videoreport su bisk8visual.com
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[…] … un modo evoluto dl fare gra�ti,
non l’ evoluzione dei gra�ti.uno svago per noi bomber cresciuti, in cerca di stimoli
diversi, abbiamo sperimentato nuove tecniche.
Mischiando la nostra dedizione alle arti gra�che, con l’ innata voglia di fare gra�ti ci divertiamo a “bombardare” la città con adesivi di vinile intagliati, senza dimenticare le origini
fatte di colla, carta e pittura.
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ATTITUDE
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searching for:
redattorifotografipartners
BISK8VISUAL astenersi hipster
STREET ARTIST FROM SPAIN.
Un approccio minimal, fatto di pochi tratti e grande immaginazione: parliamo della meravigliosa street art di Pejac, artista spagnolo i cui lavori stanno spopolando sulla scia di successo che la street art ha avuto negli ultimi anni.
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Le opere di Pejac sono state avvistate nelle città di tutta Europa. L'artista dipinge principalmente con il solo nero, ma a volte usa macchie di colore nelle sue opere.
Pejac è anche un pittore di alto livello e illustratore su super�ci più tradizionali come la tela. La maggior parte dei suoi lavori di street art, interagiscono con gli elementi urbani, alcuni in modo
bizzarro, come i cartelli stradali, altri in modo unico come sfruttare una crepa su di un muro.
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Negli ultimi due anni Pejac sta ottenendo il riconoscimento per la sua semplice quanto originale, arte pubblica.
Utilizzando pennelli, matite, colori acrilici e carta vetrata, crea opere che si fondono con l'ambiente circostante utilizzando elementi e strutture già esistenti.
Spesso socialmente e politicamente impegnate, le sue opere variano da piccoli interventi, a mastodontiche facciate dei muri.
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100%Skateboarder
R.I.P.JAY ADAMS
E 'una tragedia che sia morto così giovane, una meraviglia che sia vissuto così a lungo
JAY ADAMS
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Jay Adams, pioniere dello skateboard e uno degli originali Z-Boys, ha subito un attacco di cuore fatale durante unviaggio per andare a surfare in Messico con la sua famiglia.Aveva 53 anni.
Chiunque abbia visto Dogtown and Z-Boys, documentario di Stacy Peralta sui primi anni di skateboard in California, ricorda Adams. Era lo smor�oso biondo che è poi cresciuto �no a diventare un brizzolato, con la faccia tatuata ed ex detenuto. Il suo segmento nel �lm è al tempo stesso coin-volgente e stranamente non �nito, visto che fu incarcerato durante le riprese.Eppure, il suo stile e carisma erano inconfondi-bili, come era il suo talento. "Alcuni bambini sono nati e cresciuti su cracker e latte", ha detto compagno skater Tony Alva nel �lm, "Adamsè nato e cresciuto sul surf e lo skateboard."
Adams ha combattuto con l'abuso di diverse sostanze e ha fatto il tempo in diverse occasioni musicali, ma lo skateboarding e il surf sono rimasti sempre sempre parte di lui.
Alla domanda in un'intervista del 2001 perché ha lasciato skateboard, egli non ha esitato a impostare le cose in chiaro: "Lasciato dove? Non ho lasciato niente. La popo-larità dello Skateboarding potrebbe avermi fatto lasciare per un po', ma non l’ho mai fatto. "Alcune domande dopo, ha chiarito ulterior-mente:".. Voglio dire,al di fu fuori di tutti i Z-Boys, solo Alva ancora va in skate tutti i giorni "
Jay Adams s�da ogni descrizione o categoria," Stacy Peralta ha scritto una volta su Thrasher. "Jay Adams non è probabilmente il più grande skater di tutti i tempi, ma posso dire senza timore di sbagliare che è chiaramente l'archetipo del moderno skateboard. Fino ad oggi non ho visto nessuno skater più vitale, più dinamico, più divertente da guardare, più imprevedibile, e più spontaneo nel suo approccio. Non ci sono abbastanza superlativi per descrivere lui. "
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Proprio in quanto a stile,Adams non aveva antenati. C'erano skateboarder davanti a lui, sì, ma prima di Dogtown era principalmente uno sport groundbound con gare di slalom e concorsi TV a terra che rappresentano l'apice del progresso.
Ragazzi come Alva e Adams e Shogo Kubo, hanno preso le cose in verticale, utiliz-zando piscine interrate lasciate vuoti da una siccità in California. Adams non può aver inventato trick inno-vativi, ma il suo atteggiamento e il suo stile svolgono un ruolo altrettanto grande.Lo stile Dogtown ha gettato le basi per lo skateboard moderno.Questo è il tributo che Bisk8Visual vuole fare...
Una serie di cover e immagini inedite dello skater 100%!R.i.p. JJ
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Jay Adams @ Caballero’s Backyard
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COMING SOONNon sappiamo ancora cosa ci sarà nel prossimo numero,
sappiamo solo che ci sarà!
WWW.BISK8VISUAL.COM
ISSUE #6OUT IN NOVEMBER...