capo verde: vivere con la gente per la gente … · via dei fontanili, 12 - 12045 fossano (cn) tel....

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% CNS/CBPA-NO/CUNEO n. 2/2008 - anno VIII In caso di mancato recapito restituire al CRP di Cuneo CPO per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. 8 - anno VIII lati l l va tariffa. Quadrimestrale d'informazione finanziaria per i Soci della Banca UN PAESINO ALLA MENTA CAPO VERDE: VIVERE CON LA GENTE PER LA GENTE AGGIUNGI UN SOCIO A TAVOLA UN PAESINO ALLA MENTA CAPO VERDE: VIVERE CON LA GENTE PER LA GENTE AGGIUNGI UN SOCIO A TAVOLA UN PAESINO ALLA MENTA CAPO VERDE: VIVERE CON LA GENTE PER LA GENTE AGGIUNGI UN SOCIO A TAVOLA

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Page 1: CAPO VERDE: VIVERE CON LA GENTE PER LA GENTE … · via dei Fontanili, 12 - 12045 Fossano (Cn) tel. 0172 695897 - fax 0172 695898 ... chiaramente ai soci gioie e dolori di un anno

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Il Presidente: Antonio Donetto

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Cari soci, desidero comunicarvi una notizia che ci ha reso orgogliosi del nostro operato, motivandoci a fare sempre di più e, per quanto possibile, meglio. Tempo fa ho avuto il piacere di conoscere Roberta Ferrari, giornalista romana del mensile Credito Cooperativo. La pubblicazione, realizzata dalla Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo, propone uno speciale dal titolo “Viaggio in Italia” che presenta ogni volta una Bcc. Il numero di giugno è toccato a noi.La giornalista ha posto l’attenzione sul nostro legame con il territorio e sulle prospettive con cui guardiamo al futuro. Ha avuto modo di comprendere le ragioni di scelte importanti come la fusione di due istituti, la costituzione di un Centro Servizi, lo sviluppo di progetti a favore dei giovani e dei soci. Poi ha tratto le sue conclusioni. Leggendo la bozza non ho potuto che confermarne la stampa, lieto del fatto che la filosofia del Credito Cooperativo trovi riscontro nella nostra realtà. Non c’è spazio per riportare l’intero testo, ma vi propongo qualche passo a mio parere significativo. “... una banca differente è ‘umana’ ma non pietosa, non proiettata sulla finanza per la finanza, è fautrice di un sistema che agevola l'attività economica per lo sviluppo del territorio.”“… il compito di una comunità è quello di dare spazio ai ragazzi, sostenere le loro idee, garantirne la crescita

in questo numero

Cari soCisommario

e la conquista di una dimensione autonoma e proget-tuale. Dobbiamo avere fiducia e investire nel futuro. Per affrontare il quale vale ancora l’insegnamento dei nostri padri fondatori, quello di essere una banca locale dove chi è allo sportello ha il sorriso sulle labbra ed usa la gentilezza nei rapporti col pubblico; dove i retrosportellisti sono efficienti e dinamici e gli ammi-nistratori, lavorano con serietà e buon senso.”“…l’attenzione alla tecnologia deve essere massima: si deve portare all’eccellenza la gestione della mone-tica e dei canali innovativi mediante i quali la futura platea dei clienti più giovani, ad essi avvezza, possa veder coniugate l’efficienza e la dinamicità con il localismo e la presenza “vicina” della propria banca. Senza peraltro dimenticare la sicurezza informatica e l’affidabilità dei servizi.”Terrò preziosa una copia del giornale, nella speranza che il contenuto dell’articolo corrisponda al vostro pensiero e che possiate condividerne la scelta del titolo: “Accolti, ascoltati, consigliati”. Arrivederci alla Festa del Socio e buona lettura.

Editoriale

Il mio voto è 7+ 4

Un paesino alla menta 5/6Territorio

Una giornata gustosa

Dai nonni soci al nipote stagista

La nostra squadra anti crisi

Le filiali si fan belle

78

Progetto Giovani

Due chiacchiere con Bcc

Aggiungi un socio a tavola

Fai la mossa giusta

Molto più di una semplice corsa

Alla corte di re Peperone

Compleanno speciale per i pescatori

appuntamenti

Un sorriso che vale il futuroIn stato d'allertaVivere con la gente per la gente

solidarietà

Fiuto sopraffinoIl cuore di un uomo, la forza del gruppo4° Trofeo Bcc

sport

Ma quanto studiano questi figli

Don Pellerino e Giuseppe Vianzino

Lode al merito

in ricordo di...

La mia Cina olimpica

Finale coi botti per il 2008

sì... viaggiare

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Quadrimestrale d'informazione finanziaria ed associativa della Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant'Albano Stura.

PresidenteAntonio Donetto

DirettoreClaudio Porello

Direttore ResponsabileAlberto Prieri

Comitato EditorialeClaudio Porello, Giovanni Costamagna,Ilaria Morra

Editore e stampaTEC snc - Tipolitografia Editrice Commerciale via dei Fontanili, 12 - 12045 Fossano (Cn)tel. 0172 695897 - fax 0172 695898e-mail: [email protected]

Aut. Trib. Cuneo n. 541 dell'11.05.2001

Ideazione e progetto grafico:Tec Arti Grafiche - Fossano

Pubblicità e abbonamentiBanca di Credito Cooperativo diCasalgrasso e Sant'Albano Stura Ufficio relazioni esterne

Questo numero è stato chiuso in tipografiail 29 Agosto 2008

Quadr imestra le d ' in formaz ionef inanziaria per i Soci del la Banca

Anno VIII n. 2 Agosto 2008

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UN PAESINO

ALLA MENTA

CAPO VERDE:

VIVERE CON LA

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EDiToriaLE

Un PaEsino

TErriTorio

segue

aLLa mEnTa

T ra gli scritti didascalici del celebre poeta latino Ovidio (43 a.C.) c’è una breve elegia dal titolo De Medicamine

formae foeminae dedicata ai cosmetici femminili. Numerosi i consigli rivolti alle donne della nobiltà romana in materia di unguenti e igiene personale con un accenno alle proprietà lenitive della menta, adatta per detergere con cura la pelle. Da unguento a bevanda fresca e dis-setante, attraverso secoli di storia, la menta ha fatto il giro del mondo. Ma c’è un luogo che ne vanta l’eccellenza di produzione. “Fu il farmacista Chiaffredo Gamba – racconta Renato Tamagnone, tra i coordinatori del Museo della Menta di Pancalieri – a distillare i primi 100 litri di menta piperita nella nostra città. Era il 1865 ed in soli 50 anni si giunse a 70 distillerie; alla produzione di olio

a PanCaLiEri iL mUsEoDELLE ErBE offiCinaLiè sEDE DiDaTTiCa

sEGno PosiTivo PEr iL BiLanCio BCC 2007

essenziale si unirono coltivazioni ed estratti di oltre 20 varietà di piante officinali. Oggi 30 produttori coltivano 220 ettari di terreno, 120 per Assenzio Gentile, Santoreggia, Melissa, Malva ed altre erbe, 100 riservati alla Piperita che non teme la concorrenza della rivale ungherese. Fortunatamente le quantità annue (7 mila litri di olio es-senziale di menta e 800 mila chili di piante essiccate) soddisfano il mercato nazionale ed internazionale dei prodotti d’erboristeria e dei liquori ove la menta di Pancalieri è considerata ingrediente distintivo di alta qualità”. Per far conoscere al pubblico i segreti di questo tesoro è nato un museo, inaugurato il 27 ottobre 2007 presso i locali che un tempo ospitavano la Società Operaia di Mutuo Soccorso. Resa possibile grazie ad un finan-ziamento della Comunità Europea,

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iL mio voTo è 7+

Riassumere in poche pagine la storia del 2007 non è stata cosa da poco, ancor più se all’obbligo di trasparenza cui siamo tenuti si aggiunge la volontà personale di raccontare

chiaramente ai soci gioie e dolori di un anno. La lettura della relazione di bilancio, fino ad ora, è sempre stata un piacere: cautela, lungimiranza, senso critico o sem-plicemente fortuna? Direi un mix di questi fattori, unito all’impegno comune nel far funzionare bene un’azienda dove è importante l’apporto del singolo. I soci intervenuti in assemblea la sera del 23 maggio nella sala congressi del Giardino di Tigli (Frazione Cussanio – Fossano) hanno approvato per alzata di mano un risultato di esercizio di 2.215.000 euro che ha portato il patrimonio netto della banca ad oltre 36 milioni di euro. Ci hanno riconosciuto fiducia ancora una volta; forse perché hanno ben compreso il nostro impegno ad es-sere non soltanto un fornitore di finanza e servizi, ma un interlocutore affidabile, sincero, disponibile a porsi al loro fianco per cercare insieme le risposte più con-venienti e opportune. Consapevoli di essere chiamati a dare un contributo importante alle vicende economiche locali, abbiamo sostenuto le iniziative delle imprese e dei singoli, tutelandone il

risparmio e nutrendone lo sviluppo. Questo ha permes-so di alimentare un circuito positivo e virtuoso nel quale il risparmio dei nostri soci e clienti è stato raccolto e messo a frutto in loco.Così il 2007 si è chiuso con un segno positivo dal quale siamo ripartiti per disegnare le prossime tappe. Una dietro l’altra, senza eccessi di ottimismo, per evitare pericolose scivolate. Rigenerati dai benefici del riposo estivo ci prepariamo ad esplorare una piazza nuova. L’autunno vedrà la nascita della filiale di Settimo Tori-nese, così chiamata in virtù dell’ubicazione al settimo miglio dal centro dal capoluogo. Insignita del titolo di città nel 1958, vanta un significativo sviluppo urbano, culturale ed economico con una popolazione che toc-ca i 50.000 abitanti. La nostra filiale sarà nel cuore del centro urbano, accanto all’area pedonale, non lontana dall’originale meridiana a getto d’acqua ormai divenuta simbolo della città. Storico crocevia di commercio, data la vicinanza con le principali direttrici di comunicazione verso Torino, Milano ed Aosta, Settimo Torinese ci consentirà di ac-quisire un vasto territorio di competenza che include i comuni di Caselle Torinese, Leinì, Volpiano, Brandizzo, San Raffaele Cimena, Gassino Torinese e Castigliole Torinese. Senza dubbio la zona risulta di particolare interesse in materia di impieghi e raccolta, non soltanto alla luce della fiorente realtà imprenditoriale, ma anche in ragione del vasto numero di famiglie cui potremo rivolgerci. Se l’autunno che ci aspetta avrà i colori del 2007 ci sarà un altro segno + sulla pagella di fine anno e, al di là del budget e dei grandi numeri, avremo vinto la sfida più ambiziosa: stupire la modernità con una filosofia “vecchia” di 150 anni.

Il DirettoreClaudio Porello

iL mio voTo è 7+iL mio voTo è 7+

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È stato Giandomenico Negro, enologo di professione, af-finatore per passione, ad accoglierci sabato 7 giugno

nella suggestiva cornice del Caseificio di Arbiora – Bubbio (At) – per svelarci i segreti della Robiola Classica di Roc-caverano e degli altri eccellenti caprini che Arbiora riceve dai produttori della zona e stagiona con cura. Dal Lasò stè – lasciato stare, serbato – avvolto in un sottile strato di granella di nocciola al Frustè – forestiero – in diverse forme e pezzature, al naturale o cosparso di timo serpillo, basilico, ortica, menta, melissa…

Un viaggio insolito, alla scoperta di una tradizione tramandata attraverso i ricordi delle anziane donne di famiglia che, lontane dal fronte, si dedicavano alla casa, alla prole, agli animali, agli orti: la ricchezza della cultura contadi-na della Langa Astigiana vive oggi tra le mura di Arbiora, nei prati dediti al pascolo delle capre, nelle case della gente, nella carta dei menù dei risto-ranti di zona. E proprio sulla collina di Cessole, pres-so il ristorante Madonna della Neve, si è passati dalla teoria alla pratica con una degustazione guidata di formaggi

che ha impreziosito un pranzo dai sapori tipici: immancabili gli agnolottini con il ripieno di

i raGazzi DELLa ConsULTa Giovani aLLa sCoPErTa DELLa LanGa asTiGiana

carne serviti sul tovagliolo. Per finire, che cosa c’è di meglio di un ottimo vino? Stefano Chiarlo ci ha aperto le porte della nota azienda di famiglia per accompagnarci tra le botti: terroir, invecchiamento, sentori fruttati, note di mandorla, re-trogusto vivace… le parole chiave di vini pregiati, prodotti con la cura e la maestria di una famiglia di storici del vino. È stato un piacere ascoltare, compren-dere, assaporare una giornata di sole vissuta con semplicità, che ci ha per-messo di imparare qualcosa di nuovo con assoluto buon gusto.

1) Giandomenico Negro rac-conta i suoi formaggi

2) Pranzo a Madonna della Neve

3) All'entrata dell'Azienda Chiarlo.

In queste foto

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Una GiornaTa GUsTosa

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l’ingente opera di ristrutturazione ha delineato un percorso di visita su due piani. L’antico portone si apre su un giardino botanico in miniatura dal quale si accede alle sale: la storia della menta, dalla coltivazione alla lavora-zione, si racconta lungo le rive del Po attraverso scritti, testimonianze, ricordi, immagini, utensili da lavoro. L’intensità dei profumi è viva come un tempo, l’allegria delle famiglie schierate nell’aia ad essiccare le piantine traspare dalle gigantografie. “Abbiamo voluto ripercorrere – prose-gue Renato – una fetta importante della nostra tradizione non soltanto per fis-sare nella memoria cittadina una tappa significativa dello sviluppo economico locale, ma anche per insegnare ai gio-vani usi e costumi della vita contadina. Accogliamo abitualmente scolaresche di differenti età e indirizzi di studio con l’opportunità di far lezione in una sala del museo, oltre che gruppi di turisti italiani e stranieri. La città ha risposto bene all’iniziativa e cresce il numero di volontari disponibili a garantire un buon orario di apertura anche nei giorni feria-li. Manca un ultimo tassello: allestire nei vicini locali della biblioteca uno spazio riservato a scritti di vario genere sulla Piperita”.

ProGETTo Giovani

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Un quadretto familiare legato alla storia della nostra banca che racconta anche un po’ di presente…

Antonio Romero (qui ritratto, secondo da destra, con i fratelli Pietro, Fran-cesca e Bernardino) e Maddalena Crivello sono oggi i nonni materni di Daniele Lanfranco, giovane studente di ragioneria del Baldessano-Roccati di Carmagnola che ha partecipato al programma di formazione e stage pro-posto da Bcc. Abbiamo accolto volentieri la richiesta di pubblicare questo prezioso ricordo di famiglia che testimonia l’affetto di due soci storici certamente orgogliosi del loro nipote e ci auguriamo che la breve esperienza di lavoro possa essere di reale utilità per il ragazzo.Daniele, come Agnese, Gioele, Serena e Stefano (studenti al terzo anno dell’Isti-tuto Tecnico Commerciale) hanno trascorso due settimane nei nostri uffici per dare seguito al percorso formativo previsto dal progetto Alternanza Scuola-Lavoro promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione. Inizialmente alle prese con l’operatività dell’area ammi-nistrativa, di particolare interesse per il

genere di studi intrapresi, i ragazzi sono stati inseriti chi nel comparto crediti, chi nell’ufficio organizzazione-tecnico, chi nell’area di segreteria-gestione del

personale al fine di coinvolgerli nella quotidianità del lavoro, pur con le do-vute limitazioni legate alla segretezza di specifiche operazioni bancarie.

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Dai nonni soCiaL niPoTE sTaGisTa

L a festa più attesa dell’anno è giunta all’edizione numero 7 e promette buon gusto, sim-patia e quel pizzico di fortuna

che non guasta mai. Sarà ancora il personale del Giardino dei Tigli ad ac-compagnare ai tavoli gli invitati prima di deliziarli con saporiti piatti della migliore tradizione piemontese. Un buon vino rosso e il gioco sarà fatto: si respirerà in fretta l’atmosfera familiare delle serate tra amici dove un po’ di buona musica non deve mancare. Saranno certamen-te accolti con un caloroso applauso i quattro ragazzacci piemontesi che riempiono le piazze con professionalità e pungente ironia. Ai Trelilu il compito di animare la Festa del Socio regalando canzoni, risate e suspance durante la

consueta assegnazione degli omaggi riservati ai soci baciati dalla dea ben-data. Vi aspettiamo!Come di consueto, l’adesione dovrà essere comunicata in filiale ove si potrà ritirare il Buono Ingresso – tagliando nominativo e non cedibile ad altra persona. La mancata consegna di tale Buono, debitamente compilato con l’indicazione della data prescelta, comporterà l’esclusione dalla serata. Per ragioni organizzative la Bcc si riserva di variare la data di parteci-pazione avvisando in tempo utile il socio. Infine, in caso di rinuncia, si prega di comu-nicare al personale di filiale l’eventuale impossibilità a presenziare.

26 sETTEmBrE – 3 oTToBrE:viETaTo PrEnDErE imPEGni

aGGiUnGiUn soCio a TavoLa

aPPUnTamEnTi

Festa del Socio 2008

26 settembre

e 3 ottobre 2008,

ore 20,00Hotel-Ristorante

Giardino dei Tigli –

Cussanio (Fossano CN)

Termine prenotazione:22 settembre 2008

Un’oasi di tranquillità.Un’oasi di tranquillità.Tra la Langa e le Alpi del Mare,

ai piedi del castello degli Acaja,

nel verde della pianura fossanese,

i l luogo ideale dove l ’ospital ità e la cordial ità ti fanno sentire a casa tua

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Una lettera firmata da 29 alunni di IV e V elementare accompagna un simpatico e coloratissimo grazie per essere stati protagonisti di un’esperienza didattica un po’ fuori dal comune. “Molto più di

una semplice corsa!” è il titolo di un fascicoletto che docu-menta le tappe della Staffetta Europea cui anche le due classi dell’Istituto Comprensivo di Morozzo hanno partecipato: par-tenza da Cuneo lunedì 19 maggio ed arrivo a Digne venerdì 6 giugno, attraverso i sentieri del Colle della Maddalena. La corsa a staffetta ha visto la presenza di numerosi studenti italiani e francesi chiamati a riflettere su valori importanti come il rispetto della natura e la condivisione delle regole sportive. Sotto il profilo didattico particolare attenzione è stata riservata allo studio del territorio attraversato e alle due lingue d’origine. “L’entusiasmo che caratterizzava le fasi di preparazione dell’iniziativa – commenta Mauro Salomone, responsabile della filiale di Castelletto Stura – non poteva certo passare inosservato. Abbiamo sostenuto con piacere la realizzazio-ne della staffetta, in particolare contribuendo alla riduzione della quota d’iscrizione per le famiglie, perché i beneficiari erano i più piccoli, sempre motivati e fiduciosi, certi che la partecipazione a questa gara non competitiva sarebbe stata un successo”.E così è stato, come testimonia il nutrito reportage fotogra-fico realizzato dagli alunni. Lo abbiamo ricevuto a titolo di ringraziamento e lo terremo prezioso, perché racconta a ge-nitori e parenti una bella storia di condivisione ed integrazione vissuta con la sincerità ed il buon umore dei bambini.

i BamBini Di CasTELLETTo sTUraParTECiPano aLLa sTaffETTa EUroPEa

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moLTo Più Di UnasEmPLiCE Corsafai La mossa GiUsTa

Il 26 settembre 1314 Poirino vide cadere numerose guardie imperiali e molti semplici citta-dini: troppi per non mettere fine

alle tenzoni violente tra i Ghibellini fedeli ad Enrico VI ed i Guelfi av-versi all’imperatore. Fu il Podestà di Borgo Marocchi ad intuire la mossa risolutiva: una partita a scacchi sot-to lo sguardo attento delle famiglie nobili per proclamare il “Signore degli scacchi”, futuro capitano del popolo e procuratore della città. Ogni contesa si sarebbe appianata lasciando spazio a vantaggiosi patti e proficue alleanze.Il 26 ottobre 2005 nacque l’As-sociazione senza scopo di lucro Marocchiaperti con l’intento di ope-rare a fini socioculturali, ricreativi e solidaristici per la tutela civica ed ambientale della Frazione Marocchi del Comune di Poirino. Meno di un anno più tardi il Consiglio direttivo presieduto da Aldo Rubbonello de-liberava la costituzione del Gruppo Storico (espressione dell’associa-

zione stessa), in seguito al grande successo della prima edizione del Palio degli Scacchi. “Desideravamo – spiega Ivo Sibille, referente del gruppo – che la storia travagliata della nostra frazione non si perdesse; un evento capace di unire tradizione ed intrattenimento ci sembrò la via più efficace per mantenere vivi i ricordi e coinvolge-re cittadinanza e turisti. Certo non pretendiamo di emulare il fasto e l’eleganza della celebre scacchiera umana di Marostica, semplicemente lavoriamo perché la giornata risulti gradevole e ben organizzata. La manifestazione, che prende spunto da fatti e personaggi storicamente documentati, gode oggi del patroci-nio di Comune di Poirino, Provincia di Torino e Regione Piemonte. Si apre con una cerimonia di investi-tura delle due squadre che sfilano poi in corteo: alla testa il Gruppo Storico marocchese “Gens de terra nigra” precede numerosi figuranti in rigoroso costume medievale, sban-

Poirino ComE marosTiCa, GLi sCaCChi PrEnDono viTa

dieratori, musicanti, cavalieri, falconieri provenienti da Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Il cuore dell’evento vede pro-tagonisti gli alunni della Scuola Elemen-tare Marocchi: la sfida a tavolino tra i due capitani è riprodotta sulla scac-chiera a terra dai compagni di classe. Ogni bambino, durante la cerimonia d’apertura, riceve infatti il pettorale con il proprio segno di gioco ed è chiamato al cospetto della città a impersonare il ruolo assegnatogli. Al vincitore il meri-tato plauso del pubblico”.Oltre al Palio degli Scacchi, evento storico-culturale di crescente interesse anche agli occhi degli organi di stampa, l’Associazione è impegnata nella rea-lizzazione di altre iniziative destinate a coinvolgere soprattutto i più piccoli: il Presepe vivente, la notte di Halloween, la Festa di primavera. Il Gruppo storico partecipa inoltre a numerose rievoca-zioni storiche anche oltre i confini re-gionali, portando col proprio stendardo l’omaggio della Frazione Marocchi e del Comune di Poirino.

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PrEsEnTaTo iL riCCo ProGramma DELLa saGra

aLLa CorTE Di rE PEPEronE

Da sala conferenze a sala stampa, a testimoniare la versatilità di una banca che anche quest’anno ha

scelto di rinnovare il suo sostegno alla realizzazione della Sagra del Pepero-ne. Venerdì 27 giugno autorità cittadi-ne e giornalisti tv e della carta stampa-ta si sono radunati nei locali Bcc per dar vita alla presentazione della 59° edizione del Settembre Carmagnolese (29 agosto -7 settembre). “La Sagra è storia importante per la città – ha sottolineato il direttore generale Claudio Porello dando il ben-venuto ai presenti – è valore aggiunto per chi vi risiede ed è cultura, intrat-tenimento per chi vi si approccia per la prima volta. Il dialogo che abbiamo cercato di instaurare con Carmagnola è a 360°: si parte dal singolo cittadino per arrivare a realtà locali di diverso profilo, quali associazioni culturali, di volontariato, gruppi sportivi, istitu-zioni… fino al Comune. Siamo attenti nel costruire un rapporto persona-lizzato e reciprocamente costruttivo con soci e clienti: in fondo sono loro ad offrirci una conoscenza diretta ed approfondita della realtà nella quale ci misuriamo. Mi permetto di affermare che anche con il Comune il dialogo si è consolidato su principi di chiarezza e serietà che hanno portato ad un’ot-tima collaborazione. Essere presenti con un ampio spazio espositivo nel cuore della fiera, nella centralissima

piazza Sant'Ago-stino accanto allo stand del Comu-ne, rappresenta senza dubb io un’importante oc-casione per pre-sentarci al nume-roso pubblico della Sagra”. Particolarmente va-rio il panorama degli intrattenimenti: dalla musica di Edoardo Bennato alla comi-cità di Paolo Cevoli, dalla danze caraibiche alle melodie da sala, ed ancora magia, favole e giochi per i più piccoli, il raduno di auto e moto d’epoca, l’immancabile Piazza dei Sapori, il concorso del Peperone 2008. In questo vivace clima di festa il personale Bcc sarà a disposi-zione dei visitatori: dalla filosofia che anima l’operato del Credito Cooperati-vo alla presentazio-ne delle iniziative commerciali, dalle attività riservate ai soci all’impegno per l’ambiente. La fiera sarà una ve-trina per illustrare

due aspetti che determinano la crescita della banca stessa: propo-ste finanziarie per essere competitivi agli occhi del mercato ed iniziative volte a consolidare i rapporti con la compagine sociale.

Visto il notevole successo riscontrato negli anni passati, l’Hotel Casella insieme alla Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso

e Sant’Albano Stura, è lieto di presentarVi le sue nuove proposte per le vostre vacanze!

Il soggiorno è di 14 giorni con trattamento di pensione completa ed include:- colazione a buffet arricchita da frutta fresca, affettati, yogurt, succhi di frutta- menù a scelta composto da 2 primi e 2 secondi, di cui 1 sempre di pesce- acqua minerale e vino di qualità, a pasto, senza limitazione- tutti i giorni un ricco buffet composto da: crudité di verdure, dessert e frutta fresca di stagione

In più...- intrattenimenti serali con feste danzanti e giochi di società (tutte le sere)- misurazione della pressione (una volta alla settimana)- bus navetta privato dell’hotel per il collegamento dall’hotel per il centro e viceversa- grande festa dell’arrivederci...!

Saremo lieti di ospitarvi nei seguenti periodi:

• 1° turno dal 07 gennaio al 21 gennaio 2009 • 2° turno dal 21 gennaio al 04 febbraio 2009

Per chi volesse, è possibile effettuare il soggiorno per più turni.

L’offerta di questo pacchetto è di:36,00 euro, a persona, al giorno, in camera matrimoniale/doppia;

supplemento singola: 10,00 euro al giorno.

Per tutte le informazioni rivolgersi allo sportello della fi liale BCC più vicina.

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Hotel Casella Pietra Ligure

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Forse ad un occhio disattento potrebbe sem-brare una semplice cena tra amici, ma osser-vando con attenzione il clima della serata si può notare che la Festa dei Pescatori è ormai

divenuta un appuntamento da non perdere, parte della tradizione cittadina. Sabato 7 giugno l’Associazione Pescatori ha riunito a Casalgrasso, in regione Falè, oltre trecento tra tesserati e simpatizzanti. “La forza della festa – commenta il presidente Guido Rolotto – risiede nella buona volontà dei cuochi e delle cuoche che ogni anno trasformano la cena sociale in una serata di buon gusto". Regine della tavola le 900 ali di pollo cucinate alla brace per celebrare una ricorrenza speciale: fondata nel novembre del 1988, l’Associa-zione Pescatori ha festeggiato i vent’anni di attività tra momenti di svago e convivialità e l’opportunità di praticare la pesca sportiva presso il lago messo a di-sposizione dalla società ESA Monviso di Casalgrasso. Arrivederci al 2009.

a CasaLGrasso ComPLEannosPECiaLE

PEr i PEsCaTori

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Gentili lettori,ogni azienda, al fine di garantirsi una permanenza competitiva sul mercato in cui opera, è chiamata a non abbassare mai la guardia: molteplici fattori possono comprometterne la stabilità, generando una pericolosa reazione a catena. È necessaria, oltre ad un’adeguata impostazione organizzativa, una costante attività di vigilanza sull’operatività aziendale. Per tale ragione,

unita alla necessità di soddisfare precise disposizioni normative, una banca istituisce un Sistema di Controlli Interni.

Immaginatelo come un “vaccino ad ampio spettro di azione” il cui scopo è quello di prevenire, per quanto possibile, l’insorgenza di eventuali patologie e garantire sonni tranquilli a soci, clienti e a

noi tutti. La nostra operatività si concretizza attraverso:• verifiche a carattere ispettivo volte a individuare ano-malie e situazioni di criticità, evidenziando il margine di rischio cui siamo esposti per valutarne la sostenibilità;• informativa puntuale verso la Direzione, il Consiglio d’Amministrazione ed il Collegio Sindacale;• costante sorveglianza, da parte dei citati Organi Azien-dali, per garantire il corretto funzionamento del Sistema

dei Controlli Interni, così come previsto dalle disposizioni della Banca d’Italia.Il mio pane quotidiano potrà sembrarvi poco piacevole: sorveglianza, monitoraggio, osservanza di legge… ma vi assicuro che gli operatori dell’area controlli, che ho il compito di coordinare, sanno lavorare con serietà senza perdere il sorriso. Ve li presento con piacere. Cominciamo con Claudio Moretti: attraverso un’at-tenta e periodica analisi della performance reddituale e dell’evoluzione degli aggregati patrimoniali, Claudio esegue previsioni economiche e finanziarie in base all’evoluzione del mercato. Le informazioni raccolte sono necessarie all’elaborazione dei budget aziendali, vale a dire la traduzione in numeri degli obiettivi di crescita annuali e di periodo. L’occhio attento di Alessandro Bastonero scorge even-tuali anomalie nelle operazioni svolte dagli uffici centrali e dalle filiali. Ad un’attività di monitoraggio ordinario delle procedure operative può affiancare interventi di ispezione straordinaria richiesti dal Collegio Sindacale di concerto con la Direzione. Il suo operato è teso alla verifica dell’osservanza dei processi e dei regolamenti interni, della normativa bancaria e delle disposizioni di Vigilanza.Nonostante una corretta impostazione ed un’efficiente

da sinistra: Carlo Boasso, Alessandro Bastonero, Al-berto Sosso, Claudio Moretti. Nella pagina a fianco, Matteo Ferrero.

Nella foto in alto:

DUE ChiaCChiErE Con BCC...

La nosTra sqUaDraanTi Crisi

operatività dell’area controlli, che prevede anche una costante attività di formazione professionale rivolta a tutto il personale della banca, non possiamo certo considerarci immuni da criticità. Così la squadra si com-pleta con altri due elementi.Spetta ad Alberto Sosso il compi-to di esaminare il regolare flusso del credito concesso alla clientela, rilevando le situazioni anomale. In contatto costante con i colleghi di filiale impegnati nella conduzione di tali rapporti, elabora e definisce con loro le corrette modalità di gestione e di recupero del credito.Infine, Carlo Boasso è impegnato a gestire ogni con-troversia che può sorgere con fornitori e clienti, per la quale si prospetti il possibile sviluppo di un’azione legale. Lo studio attento di misure cautelative, talvolta

svolto in collaborazione con legali o altri consulenti esterni porta alla definizione di un modus operandi

il più possibile corretto ed efficace, concordato con la filiale ed appro-vato dagli Organi Direttivi ed Ammi-nistrativi.Se dovessi riassumere le caratteri-stiche dei “miei 4 moschettieri” direi senza dubbio: professionali, colla-borativi e cauti. Alessandro, Claudio, Alberto e Carlo sanno che la serietà e la discrezione cui sono tenuti non devono essere apparenti e che docu-mentarsi prima di esprimere pareri o intraprendere iniziative, anche se pre-

viste in loro autonomia, è fondamentale per garantire l’efficienza del nostro comparto. Anche per questo è un piacere per me lavorare con loro.

Matteo Ferrero

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Il restyling è iniziato a febbraio e in breve tempo l’agenzia di Castelletto Stura ha cambiato aspetto. Mauro Salomone e

Renata Dompè, tra un’operazione di sportello e l’avvio di una pratica, hanno dovuto convivere con un po’ di polvere e qualche scatolone ma ne è valsa la pena. Oggi chi si reca in filiale è accolto in uno spazio più ampio e luminoso, ricavato grazie alla nuova collocazione dello sportello. Stessa sorte è toccata alla storica sede di Casalgrasso: dal pavimento ai lampadari tutto sa di nuovo per garantire alla clientela un servizio più efficiente. Uffici al piano terreno, facil-mente accessibili, tirati a lucido dopo tre mesi di lavoro durante i quali Lore-dana Peiretti, Giuseppe Cravero, Silvio Grosso e Stefano Peiretti non hanno interrotto l’operatività della filiale. Non soltanto precisi requisiti di sicu-rezza ed esigenze di miglioramento

strutturale, ma soprattutto la volontà di mantenere una presenza importante sul territorio: questa la ragione principale degli interventi di ristrutturazione che in futuro coinvolgeranno altre filiali.

LE fiLiaLisi fan BELLE

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in sTaTo D’aLLErTa PanCaLiEri, CrEsCE La ParTECiPazionEaL GrUPPo Di ProTEzionE CiviLE

È giovane in tutti i sensi la sezione locale della Protezione Civile di Pancalieri: costituitasi nel 2005, può contare sull’entusiasmo di 23 volontari attivi tra i quali 3 donne. Alla guida

Giuseppe Ambrosio, fondatore del gruppo, che non nasconde la soddisfazione di coordinare ragazzi seri e motivati: “Ci sono molti uomini che non superano la trentina: loro ci permettono di guardare al futuro. Per noi che abbiamo già passato gli ‘anta è una sicurezza con-tare su forze fresche che hanno voglia di impegnarsi a favore della cittadinanza. Il servizio che siamo chiamati a svolgere è di pubblica utilità, spesso non programma-bile, talvolta pericoloso o si prolunga per ore. Vedere giovani che rinunciano a qualche occasione di svago per il volontariato è motivo di orgoglio per tutti noi”. Gli interventi dei volontari sono direttamente concordati con l’Amministrazione comunale che inoltra la richie-sta al signor Ambrosio. Di norma riguardano iniziative proposte dal Comune stesso, dalla Parrocchia o da enti locali che richiedono lo svolgimento di mansioni di sorveglianza e pubblica sicurezza; non sono previste chiamate da domicilio. Ogni sezione locale è tenuta,

in quanto tale, ad operare ove risiede, ma è chiamata alla partecipazione ad operazioni straordinarie oltre confine. “È la sede provinciale di Moncalieri – prosegue Am-brosio – che ci coinvolge in situazioni di emergenza. In particolare, il territorio di Moncalieri, per la conforma-zione idrogeologica, è interessato a fenomeni alluvionali che dal 1994 ad oggi hanno provocato gravi danni a persone e cose. Durante l’esondazione del Po di inizio giugno, ad esempio, è stato necessario monitorare l’in-nalzamento del livello dell’acqua e mantenere lo stato d’allerta in zona per 36 ore. Ma non siamo sempre in emergenza: ci regaliamo almeno una volta l’anno un campo estivo di qualche giorno dove a simulazioni di soccorso uniamo piacevoli momenti di relax e convi-vialità aperti anche ai nostri familiari”. Il gruppo di Pancalieri attende volti nuovi. L’iter è sem-plice: la domanda di ammissione presentata in Comune è inoltrata al gruppo che, durante le riunioni mensili, valuta i requisiti essenziali di idoneità: buon senso, disponibilità, voglia di fare e non familiarità con l’alcol aprono le porte al corso di addestramento.

I primi gruppi di giovani bie-lorussi giunsero in Piemonte nel 1994 quando a Vigliano Biellese nacque l’Associa-

zione “SMILE Un sorriso per Chernobyl”. Un obiettivo nobile: accogliere per qualche settima-na un bambino proveniente dai territori colpiti dalla catastrofe nucleare per offrirgli una vacanza in famiglia. Oggi l’Associazione conta più di 800 iscritti in tutta la Regione e soltanto nell’estate del 2008 le province di Cuneo, Torino e Biella hanno ospitato 480 bambini. A Sant'Albano Stura e Morozzo il 25 giugno ne sono arrivati 9, attesi da altrettante famiglie che hanno aderito con entusiasmo al progetto. Da uno studio realizzato nel 1998 da un equipe medica internazionale è emerso che trascorrere un periodo di tempo, anche breve, in zone non con-taminate ed alimentarsi con cibi privi di radionuclidi consente di perdere dal 40 al 60% della radio-attività assorbita. Una semplice vacanza può dunque contribuire a ridurre la formazione di patologie gravi quali tumore alla tiroide e leucemia.

“Non è stato difficile – commenta Fabrizio Sampò, coordinatore del gruppo locale – coinvolgere la gente di Sant'Albano e Morozzo. La sensibilità nei confronti di que-sta triste realtà è senza dubbio elevata. La salute dei bambini nati e cresciuti a Chernobyl è ancora a rischio, nonostante sia-no trascorsi molti anni dal giorno dell’esplosione. Certo la situazio-ne da quel terribile 26 aprile 1986 ad oggi è venuta migliorando, però è necessario continuare a lavorare per contribuire a raf-forzare le difese immunitarie dei giovani. Donare un mese di riposo e svago nella quotidiana serenità di una famiglia non è certo un impegno impossibile da realiz-zare, bastano un po’ di buona volontà e di spirito solidale. Tra le attività svolte, particolarmente significativa è stata la parteci-pazione all’estate ragazzi, in cui l’integrazione con i bimbi italiani è stata fondamentale per la buona riuscita del soggiorno. Importante è stata la collaborazione con i Comuni, la Parrocchia e gli enti locali quali Pro Loco e Circolo Acli/Ars di Sant'Albano Stura, che venerdì 18 luglio hanno proposto

una piacevole serata all’insegna della magia con il celebre Budinì. E, come spesso accade vivendo esperienze di volontariato, sono state in primo luogo le famiglie ospitanti a beneficiare dell’atmo-sfera di allegra condivisione che ha caratterizzato questo mese particolare”.Il coinvolgimento che l’Associa-zione chiede alle famiglie è a 360°: garanzia di vitto, alloggio, impegno di presenza costante e di capacità organizzativa perché gli amici stranieri siano protago-nisti di momenti di aggregazione ma anche di programmi di forma-zione. È infatti possibile ospitare ogni anno lo stesso ragazzo, dai 7 anni compiuti fino ai 16 anni. Il legame di profondo affetto si con-solida nel tempo ed i contatti tra le due famiglie non vengono mai a mancare. Inoltre, gli ospiti par-tecipano a progetti di formazione finalizzati ad acquisire specifiche competenze per l’inserimento professionale nel paese d’origine oppure seguono corsi a comple-tamento degli studi intrapresi.

sanT'aLBano sTUra E morozzoaProno LE PorTE ai BamBini BiELorUssi

Un sorrisoChE vaLE iL fUTUro

soLiDariETÀ

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vivErE Con La GEnTEPEr La GEnTE

È il segretario delle Missioni Estere dei Frati Cappuccini del Piemonte. Padre Ottavio Fa-sano va dove c’è bisogno di lui e andrebbe fino in capo al mondo. Anche se il suo cuore

è a Capo Verde, ormai da quasi 50 anni. L’arcipelago fu scoperto nel 1460-62 dai Portoghesi che vi trovarono per lo più schiavi provenienti dalle coste Occidentali dell’Africa utilizzati come riserva di manodopera e come aiuto ai marinai. L’indipendenza giunse nel 1975 con l’ascesa di un Movimento di Libe-razione: questo atto di ispirazione marxista intendeva dare un’identità sociale e politica alla popolazione, senza negare il legame con la cultura occidentale, in particolare quella portoghese. Soltanto nel 1991, quando emerse dalla prima consultazione elettorale libera il Movimento per la Democrazia, ci fu maggiore attenzione nei confronti delle isole dimenticate. Qualche aiuto economico, pochi investimenti nel settore edile, scarse opere di qualificazione destinate ad incentivare lo sviluppo del turismo, attuale fonte primaria di ricchez-za, risultarono però insufficienti a migliorare le qualità della vita. Neppure oggi l’agricoltura, poco redditizia a causa della siccità, e la pesca, difficilmente praticabile perché esigente di capitali elevati, costituiscono una solida base di riferimento per l’economia locale; esiste solo un piccolo stabilimento dove si lavora il tonno da

esportare in Europa. Interventi economici esterni risul-tano, dunque, fondamentali per sostenere le spese di importazione di generi mirati a sopperire al fabbisogno nazionale. L’Associazione Missionaria Solidarietà e Sviluppo (ONLUS), presieduta da Padre Ottavio, opera in questo territorio dal 2000; è figlia del Centro Missioni dei frati Cappuccini, che dal 1947 vivono con la gente e per la gente capoverdiana. Grazie anche all’aiuto di un grup-po di laici, si sono impegnati per migliorare il servizio scolastico, con la costruzione di scuole materne per oltre 2.000 bambini e l’avvio del progetto di adozione a distanza; hanno messo in piedi Radionova, una radio a modulazione di frequenza per favorire la comunicazione tra le isole costellate da irte montagne. Era la strada più rapida per garantire un contatto 24 ore su 24 con tutti i Capoverdiani. La presenza dei missionari è un dono per una popola-zione numerosa che vive in condizioni spesso precarie: i Cappuccini predicano la fede, insegnano nella scuola, difendono le scarse risorse idriche, lottano contro le malattie. Lavorano con determinazione al perfeziona-mento dell’Ospedale San Francesco d’Assisi, attivo dal gennaio del 2002, composto da un reparto di chi-rurgia, un laboratorio analisi, due sale operatorie con 20 posti letto. E ancora, case per accogliere i malati di

missionE CaPo vErDE

segue

lebbra e i senza tetto, per i medici e le Sorelle Francescane, tutt’impegnati a far vivere il centro sanitario. Tra loro Padre Mauro, partito volontario nel 1948 per dedicare la vita a questo popolo senza chiedere niente; oggi, a 88 anni, continua a celebrare la messa e con-fortare i malati in ospeda-le. E Donatella Pierini, che si occupa della formazione del futuro staff infermieristico di chirurgia e sala operatoria: 60 ore di teoria e 200 ore di tirocinio insieme alle infermiere italiane per imparare a salvare una vita. Infine, l’associazione “Insieme per la Solidarietà”, creata da una ventina di Comuni del Cuneese con lo scopo di formare i giovani nel settore turistico e dare un futuro economico a queste isole. Alcuni ragazzi hanno gia studiato l’Italiano e sono pronti per la selezione che li porterà nelle scuole alberghiere ed istituti turistici piemontesi. Encomiabile la dedizione, sorprendente la fiducia nelle persone e nel futuro: Capo Verde sa che l’aiuto degli amici Cappuccini e di tanti benefattori piemontesi non verrà mai a mancare.

LE ParoLE ChiavE DEL fUTUro?rEsPonsaBiLiTÀ E Lavoro

Incontrare Domenico Fasano non può lasciarti indif-ferente: un frate che usa la parola lotta più di quanto non ripeta fede. È un uomo di cultura che guarda oltre le apparenze e ha donato la vita pensando, lavoran-do, sognando con i missionari cappuccini e la gente capoverdiana. Entrato in seminario nel 1949, si è ben presto rivelato studente propositivo e dinamico, spe-cializzandosi nella formazione universitaria finalizzata all’animazione di gruppi. Dovendo individuare una fi-gura di segretario per la Missione Piemontese di Capo Verde, i suoi superiori scelsero lui, ritenuto capace di coinvolgere mente, cuore, energie per servire la po-polazione.

Il 25 febbraio 1962 in una chiesa di Saluzzo divenni Padre Ottavio. Faceva freddo, erano le 7.30 del mat-tino, avevo un profondo gelo nel cuore. Ero giunto ad un punto di non ritorno, avrei perso tutto, lasciato per sempre il mio mondo. Soltanto la Parola del Vangelo mi confortava: riceverai il centuplo su questa terra e avrai la vita eterna. Così ho assicurato al buon Dio che, se la Sua promessa non fosse stata vera, gliel’avrei fatta

pagare. In quel momento ho trovato la forza di fare e compreso che il sacerdozio che porto è della Chiesa, è di tutti.

Sono nato a Racconigi il 12 ottobre 1936 da genitori

profondamente credenti: ogni sera mia madre radunava me

e i miei tre fratelli per la preghie-ra sollecitandoci a non curvare

la schiena perché il diavolo non ci saltellasse addosso. Intorno ai

7 anni non avevo più voglia di pregare, non riuscivo a capire che senso avesse vivere, la morte vinceva sempre su tutto.

Dormivo poco e spesso piangevo fino a quando una notte vidi una piccola luce nel buio di una fitta foresta. Era la luce della vita.Il 7 maggio 1946 morì mio padre in un incidente sulla strada per Carmagnola e per la nostra famiglia fu un colpo durissimo. Un giorno, mentre stavo giocando davanti a casa, arrivò un frate in bicicletta: Come stai Domenico? Come stanno tua mamma e i fratelli? Non sapevo chi fosse ma lui mi chiamò per nome e mi fece sentire persona. Mi invitò a passare nel giardino del convento dei Cappuccini per cogliere qualche fiore da portare al cimitero. Conobbi la gratuità e decisi che sarei diventato un uomo buono come lui.Poi gli studi in seminario e la destinazione alla Missio-ne: una lotta quotidiana per servire, donare speranza, lavorare per il futuro. Gesù annunciava e faceva il bene, predicava e guariva: un Cristianesimo che non entra nella concretezza è parola al vento. Per questo la mia preghiera trova senso nella vita in Dio, nella quotidianità da trascorrere in Lui.

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Padre Ottavio Fasano

La fede in Dio passa attraverso l'uomo.La fede in Dio passa attraverso l'uomo.

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Perché difendere la vita?I progressi e le conoscenze in campo medico ci per-mettono oggi di salvare molte vite. Prima non era pos-sibile; ora anche a Capo Verde possediamo strumenti all’avanguardia che devono incoraggiarci a migliorare il servizio ospedaliero. Certo non è semplice far fronte agli ingenti costi di gestione e alla difficoltà di reperire personale medico e sanitario volontario, ma sono certo che la Provvidenza, prima o poi, ci farà incontrare chi condividerà responsabilmente il definitivo potenziamen-to di questo ambizioso progetto. L’uomo è piccolo ma la semplicità della sua condizione non deve scoraggiarlo; al contrario una vita salvata è fonte di consolazione, motivo di nuova energia.

Che cosa ti ha insegnato Capo Verde?Che esistono i poveri e che io sono stato privilegiato perché figlio di una cultura europea con radici antiche, conoscitore di una storia spirituale profonda che ha segnato generazioni di uomini. Questa terra mi ha in-segnato a lottare contro la fatica perché sempre meno persone muoiano; i Capoverdiani mi hanno aiutato a svestirmi di un modo clericale ed occidentale di vedere

le cose, di giudicarle, per scoprire e donare la gratuità. Lavorando semplicemente perché tutti vivano come figli di Dio.

Quale futuro attende questo popolo? Sole, mare e un clima caldo e temperato sono la ric-chezza di Capo Verde: la risorsa principale per sollevare l’economia è il turismo. È necessario potenziare struttu-re capaci di offrire ai visitatori l’opportunità di vivere tra la gente e conoscerla, di condividerne la quotidianità. La vacanza mordi e fuggi nei villaggi deve lasciare spazio ad un turismo stanziale che generi ricchezza per il territorio. Poiché il futuro di un paese è legato alla crescita di un’umanità degna, nei prossimi decenni i giovani capoverdiani dovranno imparare a nutrire un profondo senso di responsabilità per non sprecare il loro domani. Dovranno lavorare seriamente con le proprie mani per organizzare la struttura sociale, economica e spirituale di questa terra. Responsabilità, senso pratico e pianificazione del futuro sono le uniche armi che l’uo-mo possiede per vincere l’insoddisfazione, lo spreco di risorse, l’illusione che tutto sia dovuto.

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Emanuele Fogliato ha 75 anni e da 40 partecipa a battute di caccia. In passato ha vinto numerosi trofei e girato l’Italia tra concorsi, mostre canine, gare di caccia alla lepre, ma oggi sparare non lo

affascina più. La sua vera passione sono i segugi, animali intelligenti a tal punto da insegnare all’uomo i segreti per stanare la preda. “Una razza di qualità – spiega – si distingue in primo luogo per la bellezza: la colorazione del manto è priva di macchie e sbavature, lo sguardo è vivace, la lunghezza del pelo uniforme. Durante la crescita si osserva poi la postura elegante del cane, seduto e in piedi; infine l’andatura fiera e non esitante in passeggiata. Per favorire la riproduzione di tali caratteristiche gli allevatori operano una precisa selezione incrociando esemplari della stessa razza. In questo modo è possibile perpetrare tratti somatici e del carattere fondamentali per selezionare gli esemplari più adatti alla caccia. Anche il modo di abbaiare è un elemento distintivo: per esempio i cani italiani si distinguono dai francesi perché danno voci nette senza ululare. I colleghi d’oltralpe richiamano i compagni di muta con voci pro-lungate e dal timbro più grave”. Negli ultimi anni molti cacciatori hanno preferito animali francesi, ma c’è una razza di piccolo lepraiolo piemon-tese, il Cravin, oggetto di particolare interesse da parte della Società Italiana Pro Segugio. La SIPS, branca spe-cializzata dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, lega

la sua origine alla “Società italiana amatori del segugio e del cane da tana”, sorta a Lodi nel 1920. Cresciuta poi a livello nazionale a metà degli anni ‘50, vanta numerose sezioni provinciali particolarmente attive nella promozione di iniziative mirate a tutelare la corretta modalità di alle-vamento dei cani da ferma e da riporto. Recentemente ha formato una Commissione di esperti per raggruppare alcune delle vecchie razze di segugi di taglia medio pic-cola ancora esistenti in Italia e arrivare al riconoscimento ufficiale della razza comune Piccolo Lepraiolo Italiano. I maggiori rappresentanti sono il segugio dell’Appennino e il Cravin Piemontese.“Tra le iniziative – prosegue Fogliato – che proponiamo al pubblico perché comprenda meglio la realtà della Pro Segugio, da più di 30 anni la Festa del Cane richiama a Poirino allevatori, cacciatori, appassionati, curiosi. L’8 giugno abbiamo radunato 140 esemplari italiani e francesi provenienti da zone diverse del Piemonte. Straordinaria la partecipazione dei bambini, intervenuti in compagnia del loro cucciolo preferito. In particolare erano interessati a comprendere come lavorano durante una battuta di caccia: dalla ricerca della traccia al richiamo della muta, avvisando intanto il cacciatore. I segugi ripercorrono poi i movimenti della lepre fino a stanarla. Operazioni conse-quenziali da svolgere con attenzione, che testimoniano l’intelligenza davvero spiccata di questi animali”.

Poirino DEDiCa Una mosTra sToriCa ai sEGUGi

fiUTo soPraffino

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L'Eccellenza della prima squadra è arrivata a giugno dello scorso anno, ma don Joe non

ha potuto partecipare alla festa, almeno non di persona. A febbraio del 2007 un aereo speciale con 150 amici è volato da Nichelino a Malta per accompagnarlo durante l’ultimo viaggio terreno. Neppure un male incurabile, però, ha potuto vincere l’ostinazione dell’uomo e la fiducia incondizionata del prete: con l’aiuto di imprenditori locali e di alcune famiglie vicine al Gruppo Sportivo

i ragazzi

del Don Bosco Nichelino hanno di-sputato la stagione calcistica nella massima categoria. La riconoscen-za per l’ambito traguardo è tutta per il sacerdote che ha dedicato la vita ad allontanare i bambini dalla strada, insegnando loro il valore dell’amicizia e della condivisione attraverso lo spirito agonistico. Come il Santo torinese il giovane don Joe Galea, arrivato da Malta a Nichelino su invito di don Paolo Gariglio (per 30 anni parroco di Nichelino), radunò un gruppo di 50 bambini nel cortile della parrocchia della S.S. Trinità di via San Matteo.

Era il 1986: con le prime due squa-dre di calcio nac-que ufficialmente il Gruppo Sportivo Don Bosco Niche-lino, tre anni più tardi iscritto alla Fe-derazione Italiana Gioco Calcio. Poi i primi tornei a Malta, tre promozioni in tre anni (dal ’90 al ’93) con l’ingresso in I categoria. Ancora: i campi estivi in Valle Stretta per più di 600 adolescenti e bambi-

Gs Don BosCo niChELino: Lo sPorT a sErvizio DEi Giovani

iL CUorE Di Un Uomo, La forza DEL GrUPPo

ni, l’estate ragazzi a Nichelino con calcetto, ping pong, calcio balilla, la squadra di pallavolo, quella di basket, il nuoto, la mensa fresca per 100 ospiti. Oggi il settore calci-stico conta 16 squadre coordinate grazie alla scuola calcio specializ-zata e riconosciuta del CONI. Tra i fautori dello sviluppo dell’As-sociazione Dilettantistica Sportiva è Luigi Benvegna, da sempre membro del Consiglio Direttivo. “Nel 1986 – ricorda con un po’ di emozione – fu semplice dar vita al Don Bosco: numerose famiglie di chiesa accolsero con entusiasmo l’idea di far giocare i loro ragazzi nella squadra di calcio parroc-chiale. Ma la scommessa di don Joe era un’altra: non condannare all’indifferenza generale i bambini lasciati a sé stessi e proporre un modello educativo di allegria ed integrazione. Oggi, come allora, perseguiamo lo stesso obiettivo nel segno del più trasparente vo-lontariato. Anche se è dura: il don ci manca per mille motivi. Carisma, fede, buon cuore, un rapporto profondo e personalizzato con la città, la conoscenza diretta delle famiglie, una porta sempre aperta al dialogo… Il direttivo non può rappresentare tutto questo, pur garantendo un impegno costante di presenza e risorse. L’iscrizione alla Federazione è sinonimo di prestigio e ci consente di parte-cipare ai campionati nazionali, ma comporta un carico oneroso che non va disatteso. Inoltre il mantenimento del buono stato dei terreni di proprietà della Parroc-chia e delle attrezzature sportive rappresenta un considerevole co-sto annuo interamente sostenuto dal direttivo. La raccolta fondi si basa sugli incassi dei tornei e sulle adesioni pubblicitarie, alla ricerca di un segno positivo in sede di bi-lancio annuale. In virtù dell’ottima

collaborazione con il sacerdote salesiano don Aldo Rabbino, che ha accettato con entusiasmo la nomina di presidente del gruppo, e della dedizione di don Joshua Muscat (sacerdote subentrato a don Joe) guardiamo al futuro: il primo appuntamento è il ge-mellaggio tra la nostra città e l’Isola di Gozo (Malta) previsto per febbraio del nuovo anno, a coronare un progetto di col-laborazione tra i due territori da sempre condiviso dal Comune di Nichelino e fortemente voluto da don Joe. Infine, abbiamo traccia-to una prima bozza per rivedere l’assetto strutturale dell’impianto e migliorarne ulteriormente la funzionalità”.Una parola tira l’altra, si è fatta in fretta ora di pran-zo: i bambini sono corsi in sala mensa e hanno già divorato la pasta. Ma il secondo non è anco-ra finito così accettiamo l’invito e respiriamo anche noi quel sano vento di con-divisione che abbatte ogni barriera.

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Danila Camisassa è un’artista da 110 e lode. A inizio anno la ventiseienne di Caramagna ha brillantemente concluso il suo corso di studi in Arti visive e Pittura – Specialità Moda.

Laurea estiva (7 luglio 2008) in Scienze Politiche – Studi Europei per Valentina Monchiero, classe 1983. Con-gratulazioni alla neo dottoressa carmagnolese per il meritato 110.

LoDE aL mEriToma qUanTo sTUDiano qUEsTi fiGLi

Valentina Monchiero

Danila Camisassa

Giunto ormai alla quarta edizione, il triangolare di calcio riservato alla categoria Pulcini ’97 rappresenta un appuntamento di spicco nel nutrito programma della Sagra dell’Agno-lotto e del Canestrello di Polonghera. Domenica 4 maggio sono scese in campo le formazioni del Castagnole, del Racconigi e la squadra di casa. Disputata secondo la formula del gi-rone all’italiana, la gara ha decretato il successo dei pulcini di Polonghera. La manifestazione è stata, inoltre, un’oc-casione per vedere all’opera le leve del ’99 del Pancalieri e del Racconigi. Dopo il meritato riposo estivo, spazio dunque agli allenamenti in vista della sfida del nuovo anno.

4° TrofEo BCC Trionfano i PaDroni Di Casa in riCorDo Di...

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don Prosdocimo Pellerino

Giuseppe Vianzino

Se n’è andato la mattina di mercoledì 9 aprile don Prosdocimo Pellerino, quasi in punta di piedi, con la riservatezza che lo ha sempre contraddistinto. Tra gli orfani della sua presenza gli ex allievi conosciuti durante 64 anni di insegnamento all’Istituto Salesiano di Lombriasco, i tanti giovani incontrati nel cammino pastorale, gli abitanti di Carpenetta, Casalgrasso e dintorni, testimoni del suo operato amichevole capa-ce di trasmettere serenità anche nei momenti in cui sembrava persa. Le buone maniere, il sorriso sempre vivo, la pazienza di ascoltare, la cautela nel consigliare sono doti co-muni a pochi: don Pellegrino le ha mantenute per una vita intera, 94 anni. Durante gli ultimi 8 è stato gradito ospite dei consueti soggiorni marini riservati ai nostri soci, un appuntamento con la serenità ed il riposo che il sacerdote ha saputo impreziosire con il suo buon

umore. Ci sembra quindi doveroso unirci al ricordo dei tanti compagni di viaggio che per le ragioni più svariate hanno incrociato il suo sguardo benevolo.

Giuseppe Vianzino credeva nei valori di solidarietà e mutualismo, per questo la sua firma compare nell’atto costitutivo della Cassa Rurale ed Artigiana di Casalgrasso, siglato il 27 ottobre 1962. Come gli altri 33 soci firmatari, contribuì a versare il capitale sociale complessivo di £ 590.000, vincolandosi a ri-spondere in solido fino a 10 volte il capitale sottoscritto. Membro del Consiglio di Amministrazione per 4 anni, socio sostenitore fino all’ultimo giorno – 19 maggio 2008. Ha visto la sua banca dare vita ad un nuovo Istituto di Cre-dito che è cresciuto nell’intento di non tradire i principi fondanti e di consolidare il rapporto con il

territorio e la sua gente. Ma prima dell’impegno nella Cassa Rurale c’è stata la

guerra, la prigionia nei campi di Russia, il ritorno a Casalgrasso con soltanto dieci compagni. E poi la partecipazione assidua alle associazioni culturali e di volontariato locali, a testimo-nianza di una vita piena e di una mente vivace. Senza dimenticare la famiglia: la moglie Luigia, il figlio Domenico con Ines e gli amati nipoti Giuseppe e Davide. Insomma, la Bcc ha perso molto più di un socio.

L’ULTimo saLUTo a vianzinosoCio fonDaTorE

arrivEDErCi Don PELLErinoarrivEDErCi Don PELLErinoarrivEDErCi Don PELLErino

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Un maggio di stampo orientale per tutti i partecipanti alla dieci giorni di vacanza prevista dal nostro programma di viaggi. Questa volta ci siamo spinti lontano, per dare la possibilità a soci e non di esplorare il paese più popolato del mondo, protagonista dei Giochi Olimpici di Pechino. Alla guida del gruppo Nicoletta Barbero, volto ormai noto a chi viaggia con Bcc: da Pechino a Shangai attraverso il tempio tibetano, la Grande Muraglia, le Tombe Imperiali

della dinastia Ming, la storica Piazza Tienammen, il giardino di Yu. La soddisfazione espressa dai nostri soci ci incorag-gia a ricercare ogni anno mete che possano regalarvi piacevoli momenti di riposo, avventura e svago, nella speranza di soddisfare gusti ed interessi diversi come è accaduto per il signor Ignazio Clementi che a fine maggio ci ha inviato questa gradita lettera…

sì... viaGGiarE

La mia Cina oLimPiCa

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Lione – Mercatini di Natale6 – 8 dicembre 2008Termine d’iscrizione: 30 settembre '08

Lione, città divenuta ‘patrimonio dell’uma-nità’ nel 1998, vanta origini celtiche, le-gate ad un piccolo insediamento sulla riva destra della Saona. La complessa architettura del centro storico testimonia l’avvicendarsi delle epoche regalando a Lione un’atmosfera sognante. A dicembre è più bella che mai perché rivivono la Fe-sta delle Luci ed il coloratissimo mercato, riprendendo una tradizione nata nel 1852. Immancabile una tappa sulla collina della Croix Rousse, quartiere che accolse i ‘ca-nuts’, artigiani della seta. Caratteristiche le case dagli alti soffitti, appositamente studiati per le macchine tessili.

Kenya 23 – 31 gennaio 2009Termine d’iscrizione: 15 novembre '08

Rossi tramonti infuocati, bianche spiagge sabbiose, un mare cristallino, il silenzio degli ampi spazi, il mistero degli animali per un soggiorno da favola a Malindi.

Lanzarote 21 – 28 febbraio 2009

L’isola più originale delle Canarie, sfugge a qualsiasi definizione, per la moltitudine delle sensazioni che si provano di fronte alla sua autentica e intatta bellezza. Appa-re come un mondo primitivo, dall’aspetto quasi lunare con forti contrasti di colore dove campi coltivati cosparsi di cenere vulcanica si alternano a vegetazione sub-tropicale e dove nere rocce laviche contrastano con l’oro della spiaggia ed il bianco delle onde.

Le Isole del Sole – Costa Serena 16 – 27 marzo 2009Termine d’iscrizione: 15 ottobre '08

Se, in attesa dell’inverno, potete ancora scegliere la formula del riposo assoluto unito ad una visita day by day (Crocera Francia, Spagna e Marocco, 11-18 ottobre) oppure il fascino delle vicine Cinque Terre (25-26 ottobre), ecco una sorpresa natalizia e qualche anticipazione per i primi mesi del 2009. Vi ricordiamo che prezzi e programmi dettagliati sono a di-sposizione presso le filiali e vi informiamo di una importante

novità: le tariffe dei viaggi (talvolta soggette a variazioni causa adeguamento carburante) possono variare in base al termine di prenotazione. Per alcune destinazioni tale informazione non è disponibile al momento di andare in stampa dunque è importante che vi rivolgiate agli sportelli confermando la vostra iscrizione entro i termini indicati.

finaLE Coi BoTTiPEr iL 2008Poi si ParTE in qUarTanEL nUovo anno

La traversata delle Colonne d’Ercole (an-tico nome dello stretto di Gibilterra) con tappe a Barcellona, Casablanca, Tenerife e Lanzarote, alla ribalta della storia grazie al mitico viaggio di Cristoforo Colombo; poi Madera, l’isola dell’eterna primavera, e Malaga, dai ritmi e sapori andalusi.

Libiamarzo 2009

Il Sahara, il deserto re dei deserti: una bellezza seducente ed armoniosa, così perfetta da incutere rispetto ed ammi-razione. Sulle coste africane prepotenti memorie dell’impero romano e fasti greci: imponenti anfiteatri e templi dedicati agli Dei da cui tutto dipendeva.

Portogallo aprile 2009 Il suo patrimonio artistico e culturale rac-conta una storia travagliata e sofferta che non ha soffocato il valore delle tradizioni artigianali e culinarie ed il vivace folklore. L’innato senso di ospitalità del popolo portoghese fanno di questa terra una delle mete più interessanti del panorama europeo.

Spett.le Direzione,ho di recente partecipato ad un viaggio in Cina organizzato dalla Vostra Banca in colla-borazione con la Sig.ra Barbero Nicoletta che

peraltro era con noi in veste di accompagnatrice.Da alcuni anni ormai mi iscrivo ai viaggi che propone-te, sempre in collaborazione con lo stesso fornitore, e vorrei precisare che l’organizzazione fino ad oggi è andata in crescendo fino appunto alla Cina, che non è propriamente una destinazione facile.La vacanza è stata perfetta sotto tutti i punti di vista, con un rapporto qualità-prezzo che ha superato le aspettative di ognuno di noi. Nonostante il programma fosse già completo in partenza, guidati dalla Signora

Nicoletta, siamo riusciti ad integrarlo sul posto con piccole “chicche” che ci hanno permesso di visitare luoghi che normalmente il turista non vede: un villaggio in campagna a Guilin con l’abitazione di un contadino, la città vecchia a Pechino usufruendo dei famosi “risciò”, spettacoli di acrobati, ecc.Nulla è stato lasciato al caso, tutto è stato organizzato in modo da agevolare il cliente sotto ogni aspetto, non ultimo il facchinaggio gestito in toto dall’organizzazione locale.Sperando di partecipare ad altri viaggi così ben co-struiti, ringrazio Voi e la Sig.ra Nicoletta e porgo distinti saluti.

Ignazio Clementi

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