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1 CAST STRATEGICO the future sound of classical

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    neTorna Rai NuovaMusica, la rassegna di musica contemporanea dell'Or-chestra Sinfonica Nazionale della Rai, giunta quest'anno all'undice-sima edizione. Tre concerti all'Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, tutti trasmessi da Radio3, che presentano opere in prima ese-cuzione assoluta e italiana, insieme a testi che hanno fatto la storia della musica del nostro tempo, interpretati da direttori e solisti di sicuro prestigio.

    Il concerto inaugurale è in programma venerdì 6 febbraio alle 21.00, e vede protagonista sul podio dell'Orchestra Rai Tõnu Kaljuste. In programma le tra-scrizioni per orchestra da Giovanni Gabrieli Canzon XIII, Canzon I, Sonata XIX del 1998, di Claudio Ambrosini; la prima esecuzione italiana di Swan-song (Littlemore Tractus) per orchestra del 2013 di Arvo Pärt; Cantus Arcticus (Concerto per uccelli e orchestra) op. 61 del 1972 di Einojuhani Rautavaara; e il Concerto per violino e orchestra Offertorium scritto tra il 1980 e il 1986 da Sofija Gubajdulina e interpretato da Sergej Krylov.

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    neVenerdì 13 febbraio, sempre alle 21.00, il direttore d'orchestra Francesco Lanzillotta propone Storie di altre storie per fisarmonica e orchestra, scrit-to tra il 2004 e il 2005 da Salvatore Sciarrino, e interpretato da Davide Vendramin; a seguire la prima esecuzione italiana di Le silence des sirènes per soprano e orchestra, su testi di Joyce, scritto nel 2014 da Unsuk Chin e interpretato da Donatienne Michel-Dansac; la prima esecuzione assoluta di Vardzia per orchestra, composto nel 2014 da Gabriele Cosmi; e in chiusura la prima esecuzione assoluta integrale di Tres piezas para orquesta, scritti tra il 1986 e il 2008 da Luis de Pablo.

    Nell'ultimo concerto, in programma venerdì 20 febbraio alle 21.00, diretto da Stefan Anton Reck, vengono celebrati i novant'anni del grande compo-sitore francese Pierre Boulez. In apertura di concerto è proposto il suo Livre pour cordes (ossia le le Sezioni Ia e Ib dal Livre pour quatuor), scritto tra il 1948 e il 1988; la chiusura spetta invece alle Notations I – IV e alla Notation VII, scritte da Boulez tra il 1945 e il 2004. La serata prevede anche l'esecu-zione di Et expecto resurrectionem mortuorum per orchestra di legni, ottoni

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    e percussioni metalliche, del 1964, di Olivier Messiaen, e dei Sei pezzi per

    grande orchestra op. 6, del 1909, di Anton Webern.

    In occasione di Rai NuovaMusica torna il progetto di rielaborazione elet-

    tronica di alcuni dei brani in programma, realizzato in collaborazione con

    Club To Club Festival, che presenta “The Italian New Wave” accogliendo il

    pubblico nel foyer dell'Auditorium Rai di Torino mezz'ora prima dei concer-

    ti, a partire dalle 20.30, con un preludio elettronico. Negli intervalli poi, i

    diversi producer elaborano campioni, frammenti e oggetti musicali prelevati

    da una delle opere ascoltate nella prima parte della serata, sperimentando

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    neun dialogo non solo tra musicisti, ma anche tra i diversi pubblici che abitano la contemporaneità.Nel primo concerto si ascolteranno i rework e live set di Lorenzo Senni; nel secondo quelli di Bienoise; mentre per l'ultima serata sono in programma i suoni di Dave Saved.I biglietti per i singoli concerti, proposti a 5 euro per gli adulti e a 3 euro per i giovani nati dal 1985, sono acquistabili sul sito www.osn.rai.it, presso la biglietteria dell'Auditorium Rai in piazza Rossaro, a Torino, e le sere dei concerti, a partire da un'ora prima dell'inizio.

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    5Rai NuovaMusica 2015

    L'edizione di quest’anno di Rai NuovaMusica è caratterizzata da una ricorrenza che verrà ricordata da molte istituzioni in Europa e negli Stati Uniti: sono i novant'anni anni di Pierre Boulez. Novant’anni di uno dei più importanti compositori in grado di plasmare la musica della seconda metà del secolo scorso influenzandola nelle scelte, nei modi, nella creazione di complessi specializzati e nelle tendenze culturali, come suol dirsi, a vasto raggio. E ancora si può dire uno dei compositori che ha lasciato il segno nella strategia direttoriale perché Boulez, oltre ad averci dato composizioni che resteranno a testimoniare il livello musicale della sua epoca, è stato un direttore d’orchestra capace di imporre metodi molto precisi di lettura e di in-terpretazione delle partiture. Basterebbe ricordare la sua direzione musicale alla New York Philharmonic, il suo “Ring” (con la regia di Patrice Chéreau) a Bayreuth, la sua discografia fitta di magistrali interpretazioni di Berg, Bartók, Messiaen e altri.

    Abbiamo voluto rendergli omaggio nel terzo concerto in questa doppia veste di compositore e direttore, proponendo uno dei suoi programmi più tipici, capace di includere brani suoi (quali Livre pour cordes, Notations I – IV e

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    5Notation VII) e brani di autori del ‘900 che amava dirigere (tra questi Olivier Messiaen e Anton Webern). Stefan Anton Reck, amico di Boulez e da lui stimato musicalmente, sarà alla guida dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai affrontando partiture di estrema complessità.

    Il primo concerto di Rai NuovaMusica è invece diretto da Tõnu Kaljuste, insieme sul palco al violinista Sergej Krylov (applauditissimo nelle scorse stagioni all’Auditorium Rai) che interpreta Offertorium di Sofija Gubajduli-na, compositrice premiata e festeggiata da molte istituzioni musicali e in particolare dalla Biennale Musica di Venezia. La musica della Gubajdulina rappresenta qualcosa di molto particolare nel panorama musicale e, direi, di tipicamente russo: ha una forte capacità di coinvolgere ed emozionare, pur nell’uso di modi del tutto rigorosi e senza alcuna intenzione di “accattivare” l'ascoltatore. Inoltre, le appartiene un misticismo di fondo che la accomuna a molti grandi artisti del passato e del presente del suo paese. Completano il programma due brani di compositori scandinavi: Cantus Arcticus (Concerto per uccelli e orchestra) op. 61 di Einojuhani Rautavaara e la prima italiana di Swansong (Littlemore Tractus) di Arvo Pärt, compositore noto e apprezzato anche dalle giovani generazioni. A questi si aggiunge Claudio Ambrosini, le cui trascrizioni da Giovanni Gabrieli (Canzon XIII Canzon I Sonata XIX) si collegano idealmente a quelle di Salvatore Sciarrino del concerto successi-

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    vo, in Storia di altre storie (musicali, ovviamente) con Davide Vendramin alla fisarmonica.

    Il secondo concerto, diretto dal giovane Francesco Lanzillotta, affermatosi più di una volta in produzioni con l’OSN Rai e che ha conquistato posizioni di rilievo in Italia, vede inoltre Tres piezas para orquesta di Luis de Pablo nella prima esecuzione integrale assoluta. Ancora una prima esecuzione assoluta quella di Vardzia di Gabriele Cosmi e infine, in prima italiana (dopo le presti-giose sale di Berlino e di Lucerna), l’accattivante titolo Le Silence des Sirènes di Unsuk Chin, giovane compositrice considerata tra le più interessanti del momento, interpretato dal soprano Donatienne Michel-Dansac.

    Cesare Mazzonis Direttore artistico dell’Orchestra Rai

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