C I P U R (Coordinamento Intersedi Professori Universitari di Ruolo)

Abilitazione Scientifica Nazionale:

analisi della procedura, dei risultati e delle criticità

Atti Convegno Nazionale, Roma, 28 maggio 2014

Sala Capranichetta, Hotel Nazionale Piazza di Montecitorio

A cura di Alberto Incoronato e Paolo Manzini

National Scientific Qualification:

analysis of the procedure, results and criticalities

Proceedings of National Conference, Rome, May 28, 2014

Capranichetta Hall, Hotel Nazionale Piazza di Montecitorio

Edited by Alberto Incoronato and Paolo Manzini

Quaderno n° 4 a cura dell'Ufficio Studi CIPUR - LEGISLAZIONE UNIVERSITARIA

EDIZIONI LIBRERIA PROGETTO PADOVA

C I P U R (Coordinamento Intersedi Professori Universitari di Ruolo)

Abilitazione Scientifica Nazionale:

analisi della procedura, dei risultati e delle criticità

Atti Convegno Nazionale, Roma, 28 maggio 2014

Sala Capranichetta, Hotel Nazionale Piazza di Montecitorio

A cura di Alberto Incoronato e Paolo Manzini

National Scientific Qualification:

analysis of the procedure, results and criticalities

Proceedings of National Conference, Rome, May 28, 2014

Capranichetta Hall, Hotel Nazionale Piazza di Montecitorio

Edited by Alberto Incoronato and Paolo Manzini

Quaderno n° 4 a cura dell'Ufficio Studi CIPUR - LEGISLAZIONE UNIVERSITARIA

EDIZIONI LIBRERIA PROGETTO PADOVA

© by 2015 – Tutti i diritti riservati

Edizioni Libreria Progetto Via Marzolo, 28 – PADOVA Tel. 049.66558 - 665492

INDICE CONTENTS

Prefazione 1

Daniela Grembiale Abilitazione Scientifica Nazionale: giudizi in libertà 3

Moreno Marzolla Analisi quantitativa della prima tornata dell’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale)

7

Alberto Incoronato Il modello catalano 11

Paolo Manzini Trasferimento di elementi del modello catalano nel sistema universitario italiano: sostenibilità economica

17

Domenico Schiavone La via giudiziaria alla selezione di docenti universitari. Un problema tutto italiano

21

Glossario degli Acronimi Glossary of Acronyms

31

Elenco delle Aree, Settori e Settori Concorsuali con i relativi Codici List of Areas, Sectors and Competition Sectors and associated Codes

33

Figure Figures

41

Tavole Tables

53

Forward 57

Daniela Grembiale Abilitazione Scientifica Nazionale (National Scientific Qualification): judgements passed freely

59

Moreno Marzolla Quantitative analysis of the first round of the ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale - National Scientific Qualification)

63

Alberto Incoronato The Catalan model 67

Paolo Manzini Transferring elements of the Catalan model in the Italian university system: economic sustainability

73

Domenico Schiavone The judicial way to the selection of university professors. A specifically Italian problem

77

1

Prefazione All'inizio del 2013 i risultati della prima sessione per l’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale),

introdotta dalla legge n. 240 del 2010, innescarono una serie di polemiche sia all’interno della comunità accademica e sia all’esterno con numerosi interventi e commenti in rete e anche sui mezzi d’informazione, e ricorsi ai tribunali amministrativi da parte di candidati non abilitati.

A fronte di tali esiti della prima sessione dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, il Ministro Giannini dichiarava (http://www.corriereuniv.it/cms/2014/03/lintervista-al-ministro-giannini-bonus-numero-chiuso-abilitazioni-insegnanti-cosi-cambiano-scuola-e-universita/#sthash.KW9QbMwv.dpuf) che intendeva cambiare il sistema delle abilitazioni e che intendeva ispirasi, in generale, al modello spagnolo. Il Ministro Giannini successivamente (cfr.: http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/05/08/news/il-ministro-stefania-giannini-aboliro-i-concorsi-universitari-1.164464?ref=HRBZ-1) ribadiva l'intenzione di procedere ad un non più rinviabile intervento legislativo su specifici aspetti del sistema universitario.

I risultati dell'ASN pertanto imponevano una riflessione più ampia sul sistema universitario al fine di procedere ad uno specifico intervento legislativo.

Il CIPUR consapevole delle questioni sollevate dai risultati ASN e sollecitato dalle dichiarazioni rese dal ministro Giannini organizzava per il 28 maggio 2014 a Roma il convegno "Abilitazione Scientifica Nazionale: analisi della procedura, dei risultati e delle criticità".

Nel corso del convegno Daniela Grembiale, Università degli Studi "Magna Graecia"di Catanzaro, ha presentato "Abilitazione Scientifica Nazionale: giudizi in libertà" parte della sua analisi approfondita delle valutazioni. Colpisce, in particolare, la presenza di valutazioni, pubblicate sul sito appropriato del Ministero della Pubblica Istruzione, che non avremmo mai letto in una selezione europea simile. Inoltre, ha evidenziato quali conseguenze paradossali possono verificarsi quando membri stranieri sono coinvolti nella ASN.

Moreno Marzolla, Università di Bologna, ha presentato parte della sua ponderosa "Analisi quantitativa

della prima tornata dell’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale)". Particolarmente interessante il suo affrontare la questione della somiglianza di valutazioni (valutazioni "copia" e "incolla") fatte dalle commissioni. Infatti egli ha valutato la "somiglianza" tra testi, utilizzando metriche appropriate come la distanza di Levenshtein.

La suddetta intenzione del Ministro per riferirsi al modello spagnolo, ha portato CIPUR ad esaminare in

dettaglio ciò che accade in quel paese cominciando con il concentrarsi sul modello Catalano (vedi "Il modello catalano").

Nelle università catalane Agregat e Catedràtic - equivalenti a Professore Associato e Professore Ordinario rispettivamente - hanno piena capacità d'insegnamento e di ricerca e possono essere eletti come direttori di dipartimento, di facoltà, ecc. Solo la carica di Rettore è riservata ad un Catedràtic. Si noti che nelle università italiane, come risultato della legge 240/2010, l'esclusivo potere decisionale dei Professori Ordinari è stato ulteriormente rafforzato a scapito dei Professori Associati.

Lo stipendio consiste in una parte fissa soggetta ad aumenti automatici ogni 3 anni (al contrario di quanto opinionisti partigiani e responsabili politici hanno ripetuto sulla non esistenza in Europa di aumenti stipendiali automatici dei professori universitari), e in importi annuali consolidati aggiuntivi legati ai risultati certificati da un'agenzia nazionale.

Le attività di valutazione dell'agenzia nazionale si limitano ad un'attività di certificazione. Inoltre, è stato anche dimostrato, si veda "Trasferimento di elementi del modello catalano nel sistema

universitario italiano: sostenibilità economica", che il sistema universitario italiano può sopportare senza alcun problema il modello retributivo in uso nelle università catalane.

Domenico Schiavone, Università di Bari Aldo Moro, ha presentato "La via giudiziaria alla selezione di

docenti universitari. Un problema tutto italiano" illustrando aspetti della legislazione sui concorsi universitari, a partire dal 1933. Con la Legge 31/1979 alle commissioni viene richiesto di redigere una relazione analitica, con giudizi sui singoli candidati e giudizio complessivo. La richiamata legge numero 240 del 2010 ribadisce che alla commissione si chiede di formulare un motivato giudizio di merito sulla qualificazione scientifica del candidato basato sulla valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni

2

presentate. La frequente mancanza di tali valutazioni analitiche ha consentito ai candidati bocciati all’ASN di presentare con successo un ricorso alla giustizia amministrativa.

Nel mese di agosto 2014, il Parlamento italiano ha approvato finalmente modifiche alla procedura dell'ASN. In particolare, la presenza di uno straniero nella commissione non è più necessaria, e nel testo della legge, in cui si afferma "Nelle procedure di abilitazione per l’accesso alle funzioni di professore di prima e di seconda fascia, la commissione formula un motivato giudizio di merito sulla qualificazione scientifica del candidato basato sulla valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni presentate.", la parola analitica è stata cancellata.

L'assenza di un membro straniero certamente evita le conseguenze paradossali menzionate da Daniela Grembiale. La cancellazione dell’obbligo di redigere giudizi sulla base di valutazioni analitiche, eliminando motivi di numerosi ricorsi, sicuramente migliora il funzionamento della giustizia amministrativa in Italia; è difficile credere che possa anche migliorare la qualità delle procedure ASN.

Questo volume è suddiviso in tre sezioni. Il primo contiene la versione italiana dei contributi sopra riassunti. Nella terza sezione si trovano le corrispondenti versioni in inglese. Il glossario degli acronimi, l'elenco delle aree, dei settori e dei settori concorsuali con i relativi codici, le figure e le tabelle, in italiano e in inglese, sono nella seconda sezione.

Per quanto riguarda il collegamento tra gli SSD e i settori concorsuali, i lettori, soprattutto coloro che non conoscono questi tecnicismi, troveranno i riferimenti agli opportuni siti istituzionali nella seconda sezione(+

Last but not least, ringraziamo la Dott.ssa Maria Rosa Mazzolini che ha curato la versione in inglese di questi atti.

).

Alberto Incoronato Paolo Manzini

Perugia 14/02/2015

+ Pagina 31

3

Abilitazione Scientifica Nazionale: giudizi in libertà Daniela Grembiale

Università degli Studi "Magna Graecia"di Catanzaro daniela.grembiale@unicz.it

L’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale) è stata istituita nel 2010 dalla legge 240. Al comma 1 dell’articolo 16 si legge: "L’abilitazione attesta la qualificazione scientifica che costituisce requisito necessario per l'accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori. Si affidano all’emanazione di successivi regolamenti da parte del Ministero le norme di espletamento delle procedure."

Essere facili profeti in questo Paese non è difficile, soprattutto quando determinati meccanismi si conoscono molto bene, così come l’atavica e radicata ritrosia al cambiamento presente in ambito accademico e, difatti, l’italica fantasia si è scatenata e l’ASN è stata trasformata in un mostro dalle mille teste. L’intento del legislatore è stato stravolto; ciò che avrebbe dovuto snellire le procedure di selezione per posti di professore di prima e di seconda fascia da bandire in sede locale è diventata una vera e “impropria” pre-selezione comparativa. Facendo una similitudine con lo sport, gli atleti presenti sulla linea di partenza in una finale dei 100 metri piani sono i vincitori delle fasi qualificatorie e, pur partendo da preparazioni atletiche di pari livello, il traguardo sarà tagliato per primo dall’atleta che nella gara avrà espresso il massimo della propria potenza muscolare. Allo stesso modo l’ASN avrebbe dovuto rappresentare la “fase qualificatoria” - a livello nazionale - necessaria per accedere alla “gara finale” - presso qualsiasi università - e permettere in una competizione tra pari, se condotta con rigore metodologico e serenità intellettuale, a far prevalere i candidati con i migliori requisiti scientifici. Invece, com’era prevedibile immaginare, qualche candidato, allo stesso modo di quanto avviene nello sport “malato”, si è presentato dopato, in altre parole, pur con dubbie caratteristiche atletiche - nel nostro caso scientifiche - e/o facendo uso di strumenti particolarmente vantaggiosi (giudizi dei commissari), abbia superato la fase qualificatoria e si suppone che taglierà il traguardo prima degli altri anche nella gara finale.

I risultati di questa tornata abilitativa hanno indotto attese altissime e non sono pochi quelli che ritenendo di aver conseguito con l’ASN la patente di guida avranno anche in regalo le chiavi dell’automobile, dimenticando (forse) che il blocco del turnover e le ridotte risorse economiche a disposizione degli Atenei, di fatto impediscono la possibilità di procedere alla fase successiva, se non per pochi eletti. Il modo di operare delle Commissioni nei diversi settori concorsuali(+

Le percentuali di abilitati variano notevolmente a seconda del settore concorsuale, oscillando dal 30.95% di Scienze Politiche e Sociali al 56.36 % di Scienze Chimiche (

) non è stato omogeneo, alcune hanno stretto molto le maglie tenendo conto che allo stato attuale è molto difficile reclutare studiosi non già strutturati presso gli atenei italiani, altre le hanno allargate a dismisura.

++

Questo e molte altre storture, legate a una “errata” interpretazione della legge e ai regolamenti emanati successivamente, hanno determinato che la prima tornata dell’ASN avesse più ombre che luci, tanto che il Ministro Stefania Giannini ha affermato che una terza tornata, portata a termine con le stesse modalità, non sarà fatta.

).

Il percorso ombroso ha avuto inizio già nella fase pre-abilitativa, una per tutte, la modalità con la quale sono state costruite le mediane. La mancanza di un’anagrafe della ricerca scientifica che tenga conto di “tutti” i lavori scientifici, di “tutti” i docenti del settore, ha introdotto un bias difficilmente modificabile e fortemente criticabile. Infatti, l’inserimento su base volontaria delle pubblicazioni scientifiche nel sito del CINECA, di fatto, non corrisponde al valore mediano del settore, ma equivale al valore mediano di quelle pubblicazioni introdotte.

+ Vedere ELENCO DELLE AREE, SETTORI E SETTORI CONCORSUALI CON I RELATIVI CODICI, pagina 33 ++ Vedere articolo di Moreno Marzolla "Analisi quantitativa della prima tornata dell’ASN (Abilitazione Scientifica

Nazionale)", pagina 7.

4

Inoltre, l’aver incluso con DM il “numero delle pubblicazioni scientifiche” ha indotto molti candidati – visto anche l’enorme spazio temporale tra l’emanazione del bando e la sua chiusura – a scomporre lo stesso prodotto in tante pubblicazioni. Essere una facile Cassandra non è stato pertanto difficile e l’articolo pubblicato sul numero 67 di “Università Oggi”(+

L’unità di misura della ricerca scientifica in questa procedura abilitativa è stata il “chilogrammo”; molti candidati sono stati valutati con i chilogrammi di carta prodotta. La qualità di un prodotto, piuttosto che essere giudicata per il valore intrinseco, è stata considerata in base al peso e al volume occupato.

) del dicembre 2012 a mia firma, si è rivelato corretto.

La produzione scientifica che caratterizza l’intero percorso di uno scienziato potrebbe essere assimilata al contenuto di una scatola che racchiude nel proprio interno il prodotto che la qualifica. Se lo stesso contenuto è suddiviso in un numero maggiore di scatole, all’apparenza la produzione sembrerà più vasta, ma sia in un caso sia nell’altro sarà giudicata esclusivamente la quantità. Così come nessun mercante comprerebbe una qualsiasi mercanzia prima di averne valutato il valore reale, allo stesso modo, la produzione scientifica dei candidati dovrebbe essere giudicata non dal numero dei lavori ma dalla loro qualità. Invece, più spazio occupi, migliore è la qualità del tuo lavoro. Veramente bizzarro! Eppure, anche del numero delle scatole si è tenuto conto in questa ASN permettendo che fossero distillati “giudizi in libertà”. Per alcune commissioni, in assoluta libertà. La colpa è stata solo dei commissari? Direi proprio di no.

Innanzitutto perché il clima da assalto alla diligenza, considerato l’elevato numero di domande ammesse —56529— dopo la fase iniziale che prevedeva la possibilità del ritiro, non ha proprio aiutato le commissioni ad agire sempre in maniera serena. Ritornando per un attimo al raffronto con il mondo sportivo, quando in una competizione agonistica il numero dei partecipanti è elevato, quando le attese di chi partecipa e di chi giudica sono elevate, le condizioni in campo non sono certo ottimali e il giudizio arbitrale può essere falsato. Fondamentalmente due sono i motivi: arroganza arbitrale o subordinazione. Entrambe queste le condizioni si sono presentate nell'ASN, individuando giudizi “strani”, a volte anche al limite del penale. Per esempio, oltre al superamento delle mediane – giuste o sbagliate che fossero – i commissari erano tenuti, al fine di evitare un parere basato sullo spazio occupato dalle scatole, a formulare un giudizio analitico dei singoli lavori presentati (da 12 a 20 secondo la fascia). Questo ha determinato (sarebbe meglio dire avrebbe) che ogni commissario ha (avrebbe) letto e valutato almeno 32 diversi lavori tra prima e seconda fascia. Un lavoro al limite del possibile. Talvolta, oltre il limite del possibile. Mantenersi nei limiti temporali assegnati, ha comportato che il metodo più utilizzato fosse il “copia-incolla”. Allora, il candidato è diventato la candidata (peccato veniale) e viceversa; è bastato spostare un aggettivo da un rigo a un altro per dare una certa parvenza di giudizio autonomo oppure, il giudizio di un candidato è stato attribuito a un altro e altro ancora. In un settore concorsuale che ha visto la partecipazione complessiva di 490 candidati, sono stati proposti in totale 6.600 lavori scientifici tra monografie, saggi e articoli. La commissione ha iniziato a lavorare a fine gennaio 2013 e ha consegnato i risultati della sua attività nel successivo mese di novembre. Insomma, ha avuto a disposizione 303 giorni. Ogni commissario in media avrebbe letto, valutato e stilato un giudizio su 21,7 lavori tra monografie, saggi o articoli al giorno, festivi compresi, il tutto continuando a fare il proprio lavoro e senza prendere un’ora di riposo. IMPOSSIBILE. Risulta lampante che la valutazione è stata eseguita in maniera molto superficiale e non sempre per colpa dei singoli commissari.

Di seguito qualche “chicca” presa così come scritta nei giudizi pubblicati sull'apposito sito del MIUR e che difficilmente avremmo letto in un’analoga selezione europea: "La candidata non è scema, ha dimestichezza con la scena internazionale e rivela curiosità". "Filotto napoletano (laurea, dottorato, assegno, ruolo da ricercatore) la candidata è decisamente un prodotto di scuola, con pregi e difetti conseguenti, senza strumenti per emergere rispetto al suo gruppo e per mostrare la maturità necessaria per l'abilitazione".

"Il problema maggiore è negli scritti che tendono pericolosamente a saltare da palo in frasca senza alcun criterio di coerenza di contenuto".

"Le pubblicazioni pullulano di detriti portoghesiani e subportoghesiani (...); la stessa candidata confessa la difficoltà di uscire dall’ombra del Maestro".

"Molte pubblicazioni sono raccolte di lavori didattici degli studenti (...) tutti regolarmente pubblicati con contributo dell’università. Ma com’è possibile che in un paese così 'povero' ci siano a disposizione nelle

+ Periodico del CIPUR.

5

facoltà tanti soldi per pubblicare lavori di studenti e qualsiasi altra cosa venga in mente a un docente ... ? Non abilitata".

Nel settore concorsuale Otorinolaringoiatria-Audiologia, per un candidato alla prima fascia, si segnalano "discrepanze" o "differenze di un certo rilievo" o "disparità" relative a lavori scientifici, tra i giudizi stilati dai singoli commissari e quello collegiale, (un lavoro figura due volte nell'elenco lavori; un altro non risulta leggibile; di un lavoro elencato il candidato non figura tra gli autori effettivi; in altri lavori la posizione del candidato nella sequenza degli autori è diversa da quella riportata nell'elenco allegato alla domanda). Eppure, queste discrepanze oggettive non impediscono di esprimere al termine un giudizio favorevole all'abilitazione. Infatti: "Il curriculum e l'attività scientifica prevalente ne orientano la valutazione in rapporto al SSD(+

"Professore Associato dal 2007, ha un curriculum di discreto livello e continuativo. Supera 2 delle 3 mediane relative ai parametri bibliometrici ANVUR per il SSD MED-32. Sottopone alla valutazione della Commissione 20 lavori. Un lavoro figura 2 volte (n° 18 e 20). Il pdf riguardante il lavoro n° 4 non è disponibile. Nel lavoro n° 11 non figura il nome del Candidato. Si evidenziano inoltre numerose disparità relative alla posizione del nome del Candidato tra i pdf e l'elenco delle pubblicazioni. Pur considerando questi limiti, i lavori valutabili sono di discreta collocazione editoriale e congrui con il SSD; il nome del Candidato non è sempre in posizione rilevante. Ritengo comunque il Candidato idoneo all'abilitazione limitatamente al solo SSD MED/32—Audiologia."

) MED/32, all'interno del quale il candidato è attualmente, dal 2007, Professore Associato; per i valori ad esso corrispondenti supera due parametri bibliometrici sui tre previsti. Tra i lavori presentati a valutazione, di collocazione editoriale complessivamente abbastanza buona, il n. 4 non risulta leggibile per file danneggiato, mentre il n. 18 e il n. 20 sono la stessa pubblicazione. Sono rilevabili differenze di un certo rilievo tra i riferimenti bibliografici dell'elenco dei lavori sottoposti a valutazione e quanto risulta dai relativi pdf caricati dal candidato: in base a questi ultimi, nel lavoro n. 11, ad argomento rinologico, il candidato non risulta tra gli autori: in altre occasioni la sua posizione è diversa da quella riportata dall'elenco. Egli comunque in quattro occasioni risulta primo nome della propria disciplina nell'ambito di collaborazioni interdisciplinari ed il materiale presentato appare in ogni caso sufficiente a formare un giudizio. Tra i temi trattati in campo audiologico, riguardanti argomenti di buon interesse scientifico, sono di una certa originalità soprattutto le implicazioni specialistiche relative alle varie fasi ormonali della vita femminile. Può essere considerato congruente, in senso lato per le implicazioni speculative, anche il lavoro di fitofarmacologia. Nel curriculum è riportata la responsabilità di tre progetti di ricerca coerenti. In base al complesso di tutti gli aspetti valutabili nella presente procedura. si può esprimere parere favorevole all'abilitazione alla I Fascia in riferimento al SSD MED/32."

Giudizio collegiale: "Il curriculum e l'attività scientifica prevalente ne orientano la valutazione in rapporto al SSD MED/32: per i valori ad esso corrispondenti il candidato risulta superare due parametri bibliometrici su tre. Si rilevano discrepanze, principalmente riferibili all'ordine degli autori, tra l'elenco delle pubblicazioni sottoposte a valutazione e i pdf allegati. In base a questi ultimi, il candidato è talvolta primo nome della propria disciplina nell'ambito di collaborazioni interdisciplinari. Tratta argomenti classici di audiologia come anche problematiche del settore in rapporto agli aspetti ormonali ginecologici, Indipendentemente dalle incongruenze rilevate, in base ad una valutazione scientifica e curriculare complessiva, la Commissione, dopo approfondita discussione, ritiene che si possa valutare favorevolmente l'abilitazione alla I Fascia in riferimento al SSD MED/32."

Pur permettendo alle commissioni di poter valutare positivamente un candidato anche se non avesse superato alcuna mediana (condizione che come CIPUR avevamo fortemente sostenuto per diversi motivi, vedi numero 68 di “Università Oggi”), era condizione indispensabile ottenere il giudizio positivo dei 4/5 della commissione. Eppure, anche questa regola è stata disattesa e sovvertita. Un esempio su tutti.

Settore Concorsuale 06/M1 Prima Fascia Giudizio collegiale:

"Sono superati due degli indicatori definiti dall’ANVUR" Parametri relativi ai titoli presentati:

+ Per quanto riguarda gli SSD vedere nota 7 nella sezione GLOSSARIO DEGLI ACRONIMI a pagina 31.

6

"La produzione scientifica nell'intera carriera del candidato è continuativa, ma quantitativamente poco rilevante, senza documentata collaborazione internazionale. Il candidato non è mai stato responsabile di Unità di ricerca, in board di riviste internazionali, né ha ricevuto premi. Il candidato ha svolto e svolge, da numerosi anni, attività di ricerca e didattica in corsi triennali e magistrali, ma non fa parte di collegi di dottorato."

Giudizio di singolo commissario: "The candidate does not have enough scientific achievement to get the license to full professor."(+

Il candidato non supera i 4/5 dei giudizi positivi, eppure, il giudizio finale è: )

"Il candidato ha raggiunto la maturità scientifica per ottenere l’abilitazione a Professore Ordinario."

Neanche l’inserimento di un commissario estero, che personalmente giudico estremamente provinciale(++

Il Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso presentato dall’Avv. Stefano Vinti in merito alla sospensione dei risultati della commissione per la classe concorsuale 12/A1—Diritto Privato. Al centro della contestazione, la nomina del membro straniero, José Miguel Embid, ordinario di studi giuridici all’Università di Valencia, nella commissione giudicante. Il docente in questione non parla né legge italiano e sarebbe stato, quindi, impossibilitato a fornire una valutazione adeguata dei curricula e delle pubblicazioni presentate dai candidati. Insomma, una grande confusione che ha portato oltre 1300 concorrenti a ricorrere al TAR che nella fattispecie è divenuto il sesto commissario dell’ASN.

), ha evitato di creare non pochi problemi, soprattutto in quei settori dove i lavori presentati sono scritti nella nostra lingua.

Anche il Ministro Giannini ha riconosciuto, di fatto, che la tornata 2012 dell’abilitazione scientifica nazionale è stata un fallimento sostanziale che ha screditato ulteriormente il corpo accademico davanti agli occhi dell’opinione pubblica, motivo per il quale tutti ci aspettiamo che siano presi seri provvedimenti ministeriali che riportino i concorsi all’interno dell’accademia e non nelle aule dei tribunali.

Per dirla con un aforisma di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: "Se tutto deve rimanere com’è, è necessario che tutto cambi". L’ASN di cui alla legge 240/2010 che doveva cambiare tutto mettendo in risalto il merito di tanti valenti ricercatori limitando lo strapotere dei baroni, non ha fatto altro che dare maggior potere proprio a coloro i quali la meritocrazia l’hanno sempre affossata.

+ "Il candidato non ha raggiunto la piena maturità scientifica per ottenere l’abilitazione a Professore Ordinario." ++ Nota aggiunta in fase di revisione: La presenza del commissario estero è stata eliminata con legge 114/2014.

7

Analisi quantitativa della prima tornata dell’ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale)

Moreno Marzolla Università di Bologna

moreno.marzolla@unibo.it

In questo documento viene descritta un'analisi quantitativa dei risultati della prima tornata della Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) 2012. I dati ad oggi(+

Le domande di abilitazione sono così suddivise: 17243 per la prima fascia (di cui 7467 con esito positivo), e 39286 per la seconda fascia (di cui 16813 con esito positivo). In generale, quindi, meno di una domanda su due ha avuto esito positivo; la percentuale non è elevata, tenuto conto che ci troviamo di fronte ad una procedura di abilitazione e non ad una valutazione comparativa. Scendendo nel dettaglio delle 14 aree concorsuali, possiamo constatare come esistano differenze significative tra la frazione di abilitati in ciascuna area, come si può osservare dalla figura 1.

) disponibili sono relativi a 181 settori concorsuali su 184; inoltre, per 9 domande di abilitazione non risultano ancora pubblicati i relativi atti a causa di sospensione della pubblicazione per autotutela. Di conseguenza, i dati considerati sono relativi a 56529 domande di abilitazione complessive, di cui 24280 (pari a il 42.95%) hanno avuto esito positivo (tabella 1).

Notiamo che l'area 03 (Scienze Chimiche) ha accolto il 56.36% delle domande di abilitazione, mentre l'area 14 (Scienze Politiche e Sociali) il 30.95%(++

Ciascuno dei grafici in figura 2 corrisponde ad una delle 14 aree; l'altezza delle barre rappresenta la frazione di domande di abilitazione per ciascun settore concorsuale che hanno avuto esito positivo. La linea continua mostra la frazione complessiva di domande con esito positivo (che abbiamo visto essere pari al 42.95%), mentre le righe tratteggiate mostrano la frazione media di domande con esito positivo per ciascuna area. Possiamo ad esempio notare come la frazione di domande con esito positivo nell'area 02 (Scienze Fisiche) superi la media generale, pur se sono presenti due settori concorsuali (02/C1—Astronomia e Astrofisica e 02/B3—Fisica Applicata) che risultano notevolmente sotto la media. Similmente, nell'area 14 si osserva una frazione di abilitati inferiore alla media globale, con l'eccezione del settore 14/B2—Storia delle Relazioni Internazionali, che presenta una percentuale di abilitati sopra la media.

). Scendendo ulteriormente nel dettaglio, esistono notevoli differenze anche all'interno di ciascuna area, come si può dedurre dalla figura 2 che mostra le percentuali di domande di abilitazione che hanno avuto esito positivo per ciascuno dei 181 settori concorsuali di cui al momento risultano pubblicati gli atti.

Nella tabella 2a sono riportati i 10 settori concorsuali con la percentuale più alta di abilitazioni concesse (figura 2). Similmente, nella tabella 2b sono riportati i 10 settori concorsuali con la percentuale più bassa di abilitazioni concesse (figura 2). Colpisce la differenza significativa tra le percentuali di abilitati nei primi 10 e negli ultimi 10 settori, che solo in parte può trovare giustificazione con le specificità di ciascun settore concorsuale.

Passiamo ora all'esame della distribuzione del numero di candidati che hanno ottenuto più di una abilitazione. Infatti l'ASN permetteva a ciascun candidato di presentare più domande di abilitazione, su settori concorsuali e/o fasce differenti. Il grafico in figura 3 mostra, in scala logaritmica, il numero di candidati che hanno ottenuto n abilitazioni, per n = 1, … 14. I dati sono da considerarsi approssimati, in quanto, in base ai dati disponibili, i candidati ASN possono essere identificati solo tramite nome e cognome, con conseguente rischio elevato di omonimie. Si osserva la presenza di un singolo candidato che ha ottenuto ben 14 abilitazioni (per la precisione, ha ottenuto abilitazione alla prima e alla seconda fascia in 7 settori concorsuali). Dall'analisi dei dati è anche emersa la situazione di un candidato che ha ottenuto l'abilitazione alla prima fascia nel settore 06/H1—Ginecologia e Ostetricia, ma non alla seconda fascia dello stesso settore. L'esame delle due domande in questione ha evidenziato che quella per la seconda fascia risulta avere la lista delle pubblicazioni incompleta (presumibilmente a causa di un problema tecnico durante la compilazione o la sottomissione della domanda). + Nota aggiunta in fase di revisione: 28 maggio 2015 ++ Vedere ELENCO DELLE AREE, SETTORI E SETTORI CONCORSUALI CON I RELATIVI CODICI, pagina 33.

8

Naturalmente, problemi tecnici si possono verificare, ma sarebbe opportuno predisporre meccanismi di controllo per individuare ed eventualmente correggere situazioni che portano a risultati palesemente paradossali.

Analizziamo ora la distribuzione del numero di mediane superate dagli abilitati di ciascun settore concorsuale. Il grafico in figura 4 mostra la frazione di abilitati alla prima fascia che superano tre, due, una e nessuna mediana. Possiamo notare come, in certe aree più che in altre, e in alcuni settori concorsuali, le commissioni abbiano deciso di concedere l'abilitazione anche a candidati con una o nessuna mediana superata. Ricordiamo che la normativa prevede che, di norma, l'abilitazione possa essere concessa ai candidati i cui indicatori bibliometrici superino almeno due mediane su tre, sebbene alle commissioni sia data facoltà di deviare da questa indicazione di massima. I dati per la seconda fascia, mostrati nella figura 5, evidenziano lo stesso fenomeno: in alcuni casi (e in alcune aree più che in altre) è stata concessa l'abilitazione a candidati che superavano una o nessuna delle tre mediane.

In generale, il confronto puramente quantitativo tra due candidati, sulla base dei soli indicatori bibliometrici, risulta impossibile. Ad esempio, consideriamo due ipotetici candidati A e B i cui valori dei tre indicatori bibliometrici siamo quelli mostrati nel grafico di sinistra della figura 6. Osserviamo che il candidato A supera il candidato B nel secondo e terzo indicatore bibliometrico, mentre il candidato B risulta migliore di A nel primo indicatore bibliometrico. In una situazione del genere è impossibile stabilire univocamente se A sia migliore di B (o viceversa), in quanto assegnando “pesi” diversi agli indicatori bibliometrici sarebbe possibile ottenere entrambe le alternative. Ad esempio, se si considerasse il primo indicatore bibliometrico molto più importante degli altri due, allora il candidato B sarebbe preferito a A. Se si considerano più importanti gli altri due indicatori bibliometrici, allora A sarebbe preferibile a B. Nella situazione mostrata nel grafico di destra della figura 6, invece, non si presenterebbe alcuna possibilità di scelta: dal punto di vista strettamente quantitativo, il candidato A supera il candidato B su tutti gli indicatori bibliometrici. Quindi A risulta preferibile a B qualunque siano i pesi assegnati agli indicatori bibliometrici (diciamo che il candidato A “Pareto-domina” il candidato B, oppure che A “domina in senso Paretiano” il candidato B). Di conseguenza, se ci trovassimo in una situazione come quella rappresentata dal grafico di destra della figura 6, e il candidato B ottenesse l'abilitazione mentre il candidato A no, ci troveremmo di fronte ad una situazione potenzialmente problematica che dovrebbe essere indagata nel merito.

È possibile generalizzare l'analisi appena descritta nel modo seguente. Per ciascuna fascia e per ciascun settore concorsuale, consideriamo i due gruppi composti dai candidati che hanno e non hanno ottenuto l'abilitazione. Per ogni coppia di candidati (A, B), tale che A abbia ottenuto l'abilitazione e B no, contiamo il numero di coppie in cui A risulta avere indicatori bibliometrici minori o uguali a B. Il rapporto tra il numero di coppie in cui si verifica una violazione della Pareto-dominanza e il numero totale di coppie indica una misura di quanto ciascuna commissione abbia esercitato la propria discrezionalità, discostandosi dalla valutazione puramente quantitativa basata sui valori degli indicatori bibliometrici. Più tale valore è alto, più la commissione ha esercitato il proprio potere discrezionale. I grafici in figura 7 e figura 8 mostrano i risultati per la prima e per la seconda fascia. In ciascun grafico, la linea continua mostra la frazione media di violazione della Pareto-dominanza tra tutti i settori concorsuali, mentre la linea tratteggiata mostra la violazione media in ciascuna area. Anche da questi grafici emerge una situazione estremamente eterogenea tra aree diverse, e all'interno della stessa area; in alcuni casi le commissioni si sono attenute in maniera abbastanza rigida ai criteri quantitativi basati sui valori degli indicatori bibliometrici, mentre in altri casi le commissioni hanno deciso di non concedere l'abilitazione a candidati quantitativamente migliori di altri a cui l'abilitazione è stata invece concessa.

Come ultimo punto dell'analisi quantitativa dell'Abilitazione Scientifica Nazionale esaminiamo i giudizi stilati dalle commissioni sui singoli candidati, che in certi casi appaiono estremamente sintetici e poco informativi. È possibile valutare in modo quantitativo la “similitudine” tra due testi, mediante opportune metriche come ad esempio la distanza di Levenshtein: tale distanza assume valori compresi nell'intervallo da 0 a 1 (estremi inclusi), ove una distanza 0 indica due testi identici, e una distanza 1 indica due testi “completamente diversi” (ad esempio: un testo composto da sole lettere 'a' e un testo composto da sole lettere 'b'). Si noti che il valore 1 si ottiene molto raramente nella pratica: ad esempio, la distanza di Levenshtein tra un brano della Divina Commedia e un brano di uguale lunghezza della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America risulta pari a circa 0.81. Poiché i verbali delle commissioni sono disponibili sul sito ASN, è possibile estrarre i testi da

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ciascuno e calcolare le distanze tra tutte le coppie di verbali dello stesso settore concorsuale e della stessa fascia. A titolo di esempio, la figura 9 mostra la frequenza delle distanze tra i verbali per la seconda fascia del settore concorsuale 09/H1—Sistemi di Elaborazione delle Informazioni. Lungo l'asse x sono riportati i valori della distanza di Levenshtein; l'altezza di ciascuna barra indica il numero di coppie di verbali la cui distanza è pari al valore indicato nelle ascisse. Si osserva come la distanza media tra i verbali risulti inferiore a 0,2. In figura 10 viene mostrato analogo istogramma relativo al settore 08/A2—Ingegneria Sanitaria-Ambientale. Nel caso del settore 08/A2 la distanza media tra i verbali risulta ancora inferiore che nel settore 09/H1. In generale, un basso valore medio della distanza di Lavenshtein denota che i verbali sono molto simili tra loro, suggerendo che le valutazioni dei candidati potrebbero essere generiche e non sufficientemente dettagliate, come invece richiesto dalla normativa. L'esame di un piccolo campione di verbali sembra confermare questa ipotesi per alcuni settori concorsuali. Sono tuttavia necessarie ulteriori e più approfondite analisi per studiare il contenuto testuale delle valutazioni dei candidati, e individuare se e dove sono presenti criticità.

Da quanto precede possiamo trarre le seguenti conclusioni. • I risultati della ASN dimostrano situazioni eterogenee sia tra aree diverse, sia all'interno

della stessa area. • In molti casi le percentuali di abilitati sono estremamente basse; tali risultati trovano una

difficile giustificazione in una procedura abilitativa, che per sua natura non è una valutazione comparativa tra candidati per assegnare posizioni di prima o seconda fascia.

• In alcuni casi le commissioni giudicatrici si sono discostate dal requisito del superamento di almeno due mediane su tre per il conseguimento dell'abilitazione (requisito che comunque non era vincolante in base al regolamento ASN). Anche qui la situazione è estremamente eterogenea con significative differenze tra le aree e all'interno della stessa area.

• Il confronto quantitativo tra candidati abilitati e non abilitati, basato sui soli indicatori bibliometrici, evidenzia casi in cui l'abilitazione è stata negata a candidati quantitativamente migliori di altri candidati a cui l'abilitazione è invece stata concessa. È tuttavia importante osservare che all'interno di questi casi rientrano situazioni di candidati che hanno presentato domanda di abilitazione in un settore concorsuale diverso da quello in cui operavano, e quindi la non attribuzione della abilitazione risultava più che giustificata. È anche importante sottolineare che tutte le commissioni erano tenute a valutare anche i curricula dei candidati e il loro profilo scientifico, tutti fattori importanti che chiaramente non è possibile analizzare in maniera automatica con semplici analisi come quella della Pareto-dominanza.

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Il Modello Catalano

Alberto Incoronato Università degli Studi di Napoli Federico II

alberto.incoronato@unina.it

Introduzione Le dichiarazioni del Ministro Giannini - che la sua intenzione di modificare l'attuale procedura dell'ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale) si sarebbe ispirata al modello spagnolo - sono state già richiamate nella Prefazione. Ci concentriamo sul modello catalano poiché l'analisi di tale modello è stata facilitata dall'interazione con un collega attualmente in un'università catalana come professor Agregat, già destinatario di una borsa di studio dell'UE, nel quadro del progetto AARCH finanziato dalla UE Research Training Network, presso il Laboratorio di Magnetismo delle Rocce e Paleomagnetismo dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Tuttavia l'analisi del modello catalano non sarà limitata ai suoi aspetti relativi al solo ASN, ma più caratteristiche di un tale modello saranno considerate, vale a dire: il personale accademico, il reclutamento e avanzamento di carriera, i diritti civili (la vera natura di un tale argomento sarà evidente a seguito di spiegazione nella sezione relativa), la struttura stipendiale. Infine, sarà effettuato il confronto tra il modello catalano e il modello che il CIPUR ha sviluppato nel corso del tempo.

Personale accademico Il personale accademico è reclutato nel nuovo sistema contrattualizzato, a tempo determinato (Lector) oppure a tempo indeterminato (Agregat e Catedràtic) (figura 11). La posizione del Lector, la prima dei posti di insegnamento contrattualizzati, offre la possibilità di promozione a posizioni più elevate, con un contratto a tempo indeterminato (Agregat e Catedràtic). La natura del contratto, con piena autonomia didattica e di ricerca, è temporanea ed a tempo pieno e può durare da uno a cinque anni, con flessibilità in caso di congedo di maternità o di paternità come pure adozione o accudimento. La durata totale di un contratto, sia presso la stessa o altra università, non può superare gli 8 anni in totale. Le posizioni di Agregat e Catedràtic, che beneficiano di contratti a tempo indeterminato, sono le più alte posizioni nel nuovo sistema contrattualizzato. Il personale accademico reclutato come Agregat e Catedràtic, ha piena capacità di insegnamento e di ricerca e può usufruire di ferie e congedi sabbatici a fini di ricerca e di collaborazione interuniversitaria. I loro stipendi sono determinati dal Governo autonomo catalano.

Reclutamento e avanzamento di carriera I candidati per l'assunzione come Lector, devono possedere un dottorato e avere una relazione favorevole rilasciata da AQU (Agència per a la Qualitat del Sistema Universitari de Catalunya). I candidati per l'assunzione come Agregat devono avere un accreditamento di ricerca rilasciato da AQU, in riconoscimento di capacità dimostrate nell'insegnamento e nella ricerca. La posizione di Agregat è la prima nella categoria superiore a beneficiare di un contratto a tempo indeterminato. I candidati per l'assunzione come Catedràtic, che è la categoria più elevata, devono avere un accreditamento di ricerca avanzata rilasciato da AQU, in riconoscimento di una consolidata carriera d'insegnamento e di ricerca. Inutile dire che parte della documentazione chiave da presentare al fine di ottenere la relazione o l'accreditamento da parte dell'AQU è il CV, il cui modulo è scaricato dal sito web AQU. La struttura del modulo CV per i candidati ad una delle posizioni precedenti è simile, ma mentre quella per i candidati a posizioni di Agregat è identica a quella per i candidati alle posizioni di Catedràtic, quella per i candidati alle posizioni di Lector differisce dalle precedenti. In particolare, il CV per i candidati alle posizioni di Lector ha più sezioni da compilare in confronto al CV per i candidati alle posizioni di Agregat e Catedràtic, e alcune di esse sono degne di nota. Infatti, i

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candidati devono specificare se hanno intrapreso attività di post-dottorato presso Università differenti da quella che ha conferito il dottorato di ricerca, se eventuali pubblicazioni sono state derivate dalla tesi di dottorato, e poiché, come ricordato in precedenza, disporranno di piena autonomia didattica viene chiesto loro di dettagliare su una qualsiasi delle loro esperienze didattiche; cioè addestramento all'insegnamento, pubblicazioni didattiche e materiale didattico, coinvolgimento in progetti di innovazione didattica, partecipazione a attività istituzionali di miglioramento dell'insegnamento, e partecipazione ad attività sulla promozione, la valutazione e la diffusione della qualità dell'insegnamento. Ci sono due turni all'anno per la presentazione delle domande; nel mese di febbraio e settembre per le relazioni, e nel mese di aprile e ottobre per gli accreditamenti. Le relazioni e gli accreditamenti (favorevoli o sfavorevoli) sono rilasciati ai candidati entro sei mesi dalla data di inizio del bando per le domande. La struttura del CAR (Comissió d'Avaluació de la Recerca - Commissione di valutazione della Ricerca) è illustrata in tabella 3. Con riferimento a sei settori di ricerca principali (vedere sotto), il CAR ha sei comitati speciali che sono responsabili per il rilascio dell'accreditamento di ricerca e sei per il rilascio dell'accreditamento di ricerca avanzata. I fascicoli degli aspiranti, insieme alla domanda e tutta la documentazione di supporto, vengono assegnati preliminarmente ad aree di specializzazione secondo l'ambito di ricerca di ogni aspirante. I comitati di revisione coprono 192 diverse aree di specializzazione raggruppate secondo 24 principali sotto-settori di studio collegati a 6 settori principali; vale a dire: Studi Umanistici; Scienze Sociali; Scienze; Scienze Biologiche; Medicina e Scienze della Salute; Ingegneria e Architettura. L'argomento e la scelta del comitato di valutazione possono essere specificati dagli aspiranti stessi. Il presidente di ciascun comitato di valutazione sottopone ogni domanda ad almeno due revisori, sempre appartenenti al settore di studio al quale il fascicolo è stato assegnato; uno di loro un membro del comitato, l'altro o gli altri assegnati a ciascun fascicolo possono essere membri del comitato o esterni. Il report risultante e la proposta associata sono riferiti al corrispondente comitato di riesame che discute tutte le domande una per una e determina la natura favorevole o sfavorevole delle relazioni finali sulla base di un accordo dei suoi membri. Per i rapporti sfavorevoli devono essere fornite le motivazione. I candidati in disaccordo con la risoluzione della loro domanda possono presentare un ricorso ad una specifica Commissione e, in caso di ricorso senza successo, un ricorso amministrativo può essere fatto dinanzi al giudice. Gli aspiranti non possono richiedere contemporaneamente l'accreditamento di ricerca e di ricerca avanzata. Gli aspiranti la cui domanda di accreditamento di ricerca avanzata è respinta possono presentare una nuova domanda di accreditamento di ricerca nel bando successivo, mentre una nuova domanda di accreditamento di ricerca avanzata può essere presentata solo dopo un anno intero successivo al precedente bando per il quale la domanda respinta è stata presentata. Qualora una domanda di accreditamento di ricerca fosse respinta, una nuova domanda per l'accreditamento di ricerca o di ricerca avanzata può essere effettuata solo dopo un anno intero successivo al precedente bando per il quale la domanda respinta è stata presentata. Le attività degli aspiranti Lector sono considerate con riferimento a tre caratteristiche principali - cioè esperienza di ricerca, addestramento accademico, esperienza d'insegnamento - assegnando a ciascuna di esse un impatto percentuale fisso che è molto simile tra i 6 principali settori menzionati in precedenza con differenze del 10% al massimo. Gli aspiranti Lector devono essere in possesso del dottorato. Gli aspiranti Agregat e Catedràtic devono possedere un dottorato e avere più di tre anni di esperienza di ricerca post-dottorato. Non sono accettate domande non conformi a tali requisiti. Le attività dei candidati a Agregat e Catedràtic sono considerate con riferimento a quattro caratteristiche principali - vale a dire pubblicazioni e trasferimento dei risultati della ricerca, progetti, attività di formazione, altri meriti - assegnando a ciascuna di esse un impatto percentuale fisso che è molto simile tra i 6 principali settori menzionati in precedenza con differenze del 5% al massimo. Ognuna delle caratteristiche sarà valutata su una scala di 10 punti. L'incidenza percentuale è identica per gli aspiranti Agregat e Catedràtic. Per quanto concerne le pubblicazioni, il numero richiesto per il primo accreditamento è inferiore a quello richiesto per il secondo. Tuttavia, è chiaramente - e costantemente - ricordato per ciascun settore principale che "[q]uesti non sono requisiti minimi assoluti, ma piuttosto un riferimento generico, nel settore, che verrà confrontata in ogni caso con la qualità media delle pubblicazioni degli aspiranti e la produttività media nella rispettiva area." Una volta certificati da AQU, i candidati possono presentare una domanda per la posizione specifica e il profilo scientifico specifico banditi da qualsiasi università. La commissione è composta da 3 membri appartenenti ad un livello non inferiore a quello per il quale il posto vacante viene bandito. Il risultato del lavoro della commissione non può essere messo in discussione, quindi, l'Università ha l'obbligo di assumere il vincitore del concorso.

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Diritti civili Nel quadro della presente discussione con Diritti Civili ci si riferisce ad una classe di diritti che garantiscono al personale accademico di partecipare alle attività delle università, senza discriminazioni. Come conseguenza della legge italiana 240/2010, il potere decisionale esclusivo dei professori universitari Ordinari italiani è stato ulteriormente rafforzato a scapito dei professori Associati.

Per quanto riguarda il modello universitario catalano, il fatto che, come accennato in precedenza, Agregat e Catedràtic ricevono entrambi contratti a tempo indeterminato, hanno entrambi completa capacità d'insegnamento e di ricerca e possono entrambi prendere un congedo e sabbatico per scopi di ricerca o di collaborazione interuniversitaria, li rende entrambi potenziali candidati per direzione dipartimentale, presidenza di facoltà, ecc. Solo la carica di Rettore è riservato a un Catedràtic.

Stipendio Lo stipendio è suddiviso in due parti: una soggetta ad aumenti automatici ogni 3 anni; l'altra derivante da importi aggiuntivi legati a meriti nell'insegnamento, nella ricerca e nella gestione. L'importo aggiuntivo derivante da meriti gestionali non verrà analizzato qui; l'AQU fornisce indicazioni sul sistema di punteggio che governa tale retribuzione aggiuntiva e rimanda alla decisione autonoma dell'Università come il loro personale docente può ottenere questi punteggi. La retribuzione aggiuntiva per meriti didattici e di ricerca sono somme annuali consolidate assegnate dal consiglio di amministrazione di ciascuna università su proposta dell'organo di governo soggetta ad una valutazione favorevole da parte dell'AQU catalana. I meriti sono certificati dall'Agenzia. Ogni università è informata delle valutazioni positive dei suoi candidati, secondo la procedura stabilita, dopodiché l'organo di governo fa una proposta al consiglio universitario per l'assegnazione dei corrispondenti aumenti salariali.

I meriti di insegnamento e di ricerca vengono valutati per periodi di sei e cinque anni rispettivamente, entrambi con riferimento ad anni non necessariamente consecutivi. Al fine di ricevere tali aumenti di stipendio, il personale deve essere a tempo pieno.

Confronto tra i modelli CIPUR e Catalano Ai fini di questo confronto, sono brevemente richiamate peculiarità che secondo il CIPUR debbono caratterizzare il sistema universitario.

QUALE UNIVERSITÀ L'Università deve essere il luogo più importante di insegnamento e di ricerca, essendo quest'ultima la sua ragion d'essere poiché una buona ricerca può attrarre finanziamenti e, conseguentemente si può impostare e sviluppare un buon curriculum, attirando, quindi, gli studenti. Solo proteggendo e rafforzando il legame indissolubile tra la ricerca universitaria e l'insegnamento, l'Università può prestare particolare attenzione alle esigenze del mercato del lavoro, reagendo prontamente alle nuove opportunità che potrebbero emergere in relazione alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro, ma senza degradarsi ad agenzia di formazione di forza lavoro. Una Università la cui attività fosse sbilanciato verso l'insegnamento non sarebbe in grado di adeguare la propria offerta formativa quando le nuove conquiste della ricerca dovessero indurre nuovi effetti sul mondo sia della produzione e sia dell'occupazione. In un mondo in rapida evoluzione in cui anche le professioni stanno cambiando rapidamente Università dovrebbe cercare di formare thinkers - persone che pensano - e non solo doers - persone che fanno - in quanto i primi sono strutturalmente preparati ad adattarsi alle mutevoli situazioni in un mercato del lavoro estremamente dinamico. In sostanza, la missione dell'università più genuina e più conveniente per la società nel suo complesso, è quello di fornire una tale formazione universitaria. L'università svolge un ruolo di influenza sociale permanente. La sua attività didattica la rende indispensabile e automaticamente la rende un'istituzione cruciale nella formazione delle attitudini sociali. In un mondo complicato, è l'istituzione centrale per l'organizzazione, la valutazione, e la trasmissione della conoscenza.

LIBERTÀ E ERESIA La libertà di insegnamento e di ricerca sono il caposaldo dell'università. Il professore universitario è parte di una comunità di pari, di cui è diventato membro, dopo un periodo di formazione finalizzato alla padronanza dei principi e dei metodi di un settore specifico, e tuttavia la pienezza di appartenenza ad una

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tale comunità si esprime attraverso un comportamento apparentemente paradossale, che valorizza sia l'ortodossia e sia l'eresia. Questo paradosso può essere risolto solo dalla comunità accademica attraverso una pratica etica. La storia del progresso delle conoscenze è un elogio dell'eresia. La tutela del diritto di eresia e l'incoraggiamento per la sua pratica sono intrinsecamente incompatibili con una struttura universitaria burocratica e gerarchica, perché un tale diritto verrebbe calpestato se, nel praticarlo, è necessario criticare il lavoro scientifico di qualcuno al quale la legge ha riservato privilegi feudali nell'allocazione delle risorse e la gestione delle carriere accademiche. Il risultato, inevitabilmente, sarebbe un forte impulso al conformismo scientifico; proprio ciò che non è necessario per il progresso delle conoscenze. Insegnare e fare ricerca all'Università non è come una attività per la quale si viene pagati come un qualsiasi altro funzionario dello Stato: il professore universitario è protetto nella pratica scientifica e nella formazione dello spirito critico, fino al punto che egli non presta alcun giuramento alle leggi dello stato (la cultura è un valore umano universale che trascende ogni contingenza storica e lo stato), ed è inamovibile, tranne con il suo consenso perché nessuno può privarlo della sua libertà di espressione.

STRUTTURA DEL SISTEMA La struttura del sistema Università-Ricerca deve essere prevalentemente di appartenenza statale. Investire nella ricerca per il progresso delle conoscenze è possibile solo da un entità statale che, a differenza di una commerciale, non mira al profitto o alla produzione di prodotti che saranno venduti. Un tale tipo di investimento è un prerequisito per future scoperte, e un paese che adotta una tale strategia di investimento sta investendo sul proprio futuro. Solo investendo adeguatamente in ricerca per il progresso delle conoscenze è possibile per un “Einstein” ottenere finanziamenti per le sue ricerche, la cui applicabilità immediata è nulla, ma la cui influenza sul progresso delle conoscenze può comportare - ovviamente solo a posteriori - cambiamenti paradigmatici. Le collaborazioni tra università e industria sono necessarie e auspicabili; esse hanno bisogno di essere rafforzate tenendo conto delle rispettive aree di competenza e dei differenti scopi operativi. Dobbiamo evitare che il rapporto con l'industria che fornisce finanziamenti per la ricerca possa comportare limitazioni della libertà di ricerca, impedendo che particolari interessi del finanziatore della ricerca possono interferire, sia pure indirettamente, con lo sviluppo e le conclusioni della ricerca stessa.

PERSONALE ACCADEMICO Dovrebbe esistere un unico tipo di posizione a tempo indeterminato di professore universitario La caratteristica di non contrattualizzazione di una tale posizione sottraendo i professori ad una qualsiasi anche mascherata dialettica retributiva negoziale, insieme al principio di inamovibilità, svolge un ruolo chiave nel contribuire a proteggere e rafforzare le già citate libertà di insegnamento, libertà di ricerca, eresia e la posizione permanente di influenza sociale. Vi è un evidente, anche stridente contrasto tra il ruolo del Professore e i livelli salariali vigenti in Italia, mentre i livelli salariali elevati all'estero sono responsabili per il saldo negativo italiano in relazione alla cosiddetta “circolazione dei cervelli”. Deve iniziare un percorso virtuoso che porti ad un'inversione di tendenza concreta entro un termine ragionevole. La posizione temporanea contrattuale può solo essere possibile prima di accedere alla posizione precedentemente citata. La durata complessiva del rapporto di lavoro a condizioni contrattuali temporanee non deve superare i cinque anni.

VALUTAZIONE Va sottolineato che la valutazione della ricerca deve essere un processo basato sull'analisi critica di dati e informazioni, che porta a una conclusione nel merito da parte di persone e non può essere sostituita da una serie di indicatori bibliometrici la cui inadeguatezza e fallibilità è - finalmente - riconosciuta ampiamente anche dai principali beneficiari di tale sistema di indicatori (cioè le case editrici scientifiche). Pur consapevole del fatto che un tale giudizio - come la storia del progresso delle conoscenze dimostra - può risultare, a posteriori, sbagliato, questo passaggio sembra inevitabile, e per la specificità di questa attività è assolutamente essenziale evitare qualsiasi conflitto di interessi delle persone che esercitano questa funzione e garantire che tali giudizi non compromettano la parte fissa della retribuzione dei docenti valutati.

STRUTTURA DELLO STIPENDIO DEL PROFESSORE UNIVERSITARIO Lo stipendio deve essere suddiviso in una fissa soggetta ad aumenti automatici e importi annuali consolidati aggiuntivi legati ai risultati certificati da un'agenzia universitaria nazionale.

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RUOLO DELL'AGENZIA UNIVERSITARIA NAZIONALE Naturalmente, ciò che è stato brevemente ricordato - che, ancora una volta, riassume le caratteristiche del modello di università che il CIPUR ha sviluppato nel tempo - deve essere completato da considerazioni sul ruolo dell'agenzia di valutazione nazionale introdotta recentemente in Italia dalla già ricordata legge 240/2010. Alla luce dei risultati della prima sessione dell'applicazione della procedura ASN, è indispensabile che un'agenzia nazionale si limiti ad una attività di certificazione. Se avessimo avuto un'agenzia universitaria italiana strutturata sul modello e le caratteristiche dell'AQU catalana, avremmo evitato i sorprendenti risultati della prima sessione di applicazione della procedura di ASN.

La tabella 4 mostra un confronto tra la proposta che il CIPUR ha sviluppato nel tempo circa alcune caratteristiche peculiari relative all'attività di professore universitario (natura del rapporto di lavoro, la struttura del personale accademico, i diritti civili, struttura della retribuzione), nonché il ruolo della valutazione nazionale e le caratteristiche del modello catalano, verificando se caratteristiche del primo siano presenti nel secondo. Un apprezzamento positivo è dato con “riferimento” ai “Diritti Civili”, perché nonostante il dissenso ribadito dal CIPUR contro le attuali due figure di professore, cioè professore Associato e Ordinario, con gravi limitazioni dei diritti per il primo rispetto al quest'ultimo, l'applicazione alla struttura duale di professore universitario in Italia del modello catalano con uguali doveri e diritti - Rettorato a parte - sarebbe un passo avanti straordinario in termini di pari dignità, democrazia e partecipazione alla vita accademica. Come si può vedere dalla tabella 4, il sistema catalano relativo ai diritti civili, la struttura stipendiale e le sue dinamiche temporali, e il ruolo di agenzia universitaria nazionale, in particolare nel reclutamento e progressione di carriera, offre, secondo il CIPUR, idee degne di nota per importanti interventi legislativi sul sistema universitario italiano.

Ringraziamento Si ringrazia Lluis Casas Duocastella, Università di Barcellona, per la sua disponibilità e pazienza a spiegare il modello catalano. Ovviamente, di ogni errore che potrebbe essere presente in questo rapporto, l'autore è il solo responsabile.

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Trasferimento di elementi del modello catalano nel sistema universitario italiano: sostenibilità economica

Paolo Manzini Università degli Studi di Padova

paolo.manzini@unipd.it

Conoscere per deliberare Luigi Einaudi “Prediche inutili”, 1955 Conoscere per parlarne Paolo Manzini Altrimenti è una discussione da Bar dello Sport. I Colleghi e gli Ospiti saranno così gentili da perdonarmi, ma io ho il vizio di fare lezione.

Vizio [vì-zi-o] s.m. (pl. -zi) = Abitudine rischiosa o dannosa specialmente per la salute dell'individuo http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/v/vizio.aspx?query= vizio

Quindi, come se fumassi in vostra presenza, vi arrecherò un fastidio per il tono “da lezione” che userò, erroneamente trattandovi come se voi non conosceste l’argomento. È noto, inoltre, che fare lezione arreca un danno, sottrae tempo alle possibilità di fare carriera con la ricerca. Per parlare del “mio” argomento, quindi, sento l’ovvio bisogno di far chiarezza sulle basi fondamentali di quanto sto per trattare. Ricorriamo alle fonti?

Il Giornale, 31 luglio 2008, "Diecimila euro al mese per tre ore al giorno" Italia Oggi, 25 maggio 2012, "I prof. italiani a livello mondiale sono i quarti in graduatoria" Il Giornale, 26 maggio 2012, "L’ennesima casta. I 13.000 euro al mese dei nostri prof"

La vera “fonte” di R. Giardina (Italia Oggi) e F. Gallacci (Il Giornale, 26 maggio 2012) è un articolo sulla Neue Zürcher Zeitung del 21 maggio 2012, di Patrick Imhasly, "Schweiz zahlt UniProfessoren die höchsten Löhne", articolo che, a sua volta, cita come fonte (parziale): Philip G. Altbach et al.: "Paying the Professoriate. A Global Comparison of Compensation and Contracts". Routledge, New York, 2012. Tale libro è stato molto contestato, in più paesi. Si dice che nei corsi di giornalismo una volta insegnassero che: "Se tua mamma ti dice che ti vuole bene, credici con gioia; ma se vuoi pubblicarlo, verifica il fatto da almeno altre due fonti indipendenti".

Forse non lo insegnano più? E purtroppo questo vale non solo per alcuni giornalisti, ma anche per altri opinion makers … nonché per alcuni decision makers … Eppure le fonti certe, ufficiali e quindi attendibili, ci sono: i siti degli Uffici stipendi degli Atenei, fra i tanti per esempio, di Cagliari (http://www.unica.it/pub/37/show.jsp?id= 17865&iso=797&is=37), Pisa (http:// www.unipi.it/index.php/stipendi-e-pensioni/item/2036-tabelle-retributive-del-personale-docente-dellateneo), Catania (http://www.unict.it/content/ retribuzioni-annuali) e, soprattutto, di Trieste, che presenta anche una schermata, con la normativa di riferimento, dalla quale anche un bambino è in grado di capire intuitivamente come proseguire. Per esempio, se vogliamo informarci sulla retribuzione di un Professore Ordinario, clicchiamo e otteniamo http://www.units.it/intra/personale/tabelle_stipendiali/ Navighiamo prima nella tendina della classe, poi in quella dello scatto e facilmente otteniamo, per esempio, qual è oggi la massima retribuzione di un Professore. Ovvio che è quella del Professore Ordinario con la massima anzianità di servizio. Mezz’ora scarsa di lavoro sfogliando i libroni dei Ruoli del MURST (Ultima edizione del 1998), controllando con il sito CINECA che il Collega via via candidato sia ancora in servizio, e, S.E.&O., abbiamo il risultato. Facile no? Basta saper leggere e scrivere, nonché sapere che questi siti esistono e che sono affidabili: li gestiscono delle Amministrazioni dello Stato. Ma quant’è il netto mensile, così lo confrontiamo con gli articoli di stampa menzionati? Per fare i conti in tasca al Decano dei Decani italiani, che è un Professore Ordinario alla XIV Classe biennale, 3° scatto, bloccato in questa posizione stipendiale da oltre tre anni, dobbiamo fare un atto di fede,

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lasciare i siti delle amministrazioni dello Stato e ricorrere ad un sito Internet privato, quello del (mai abbastanza lodato e ringraziato) Professor Alberto Pagliarini, del CUN di Bari (http://alpaglia. xoom.it//alberto_pagliarini/). Nelle sue tabelle, precise e affidabili, andiamo a vedere, già calcolata ed aggiornata, qual è la retribuzione mensile netta di un Professore Ordinario a Tempo Pieno, XIV Classe, 3° scatto: troviamo che l’annuo lordo calcolato dal Prof. Pagliarini è di 119.836,90 €. Verifichiamo la differenza rispetto al calcolo effettuato dall’Ufficio Stipendi di Trieste: è di ben 2 centesimi di Euro, cioè nientemeno che lo 0,0017 %. Direi che funziona, il sito è verificato e validato! La retribuzione netta mensile del Collega di cui trattiamo è di 5.297,15 €. Non spetta a me dire se sia tanto o poco, ma è la retribuzione di una persona diventata Professore Straordinario a meno di 33 anni, che già era stato in servizio in Università in altre figure da almeno 10 anni, e che è rimasto Professore Ordinario per oltre 42 anni, sinora. Più di lui può percepire, come retribuzione di base, solo qualche Collega rientrato in servizio dopo aver ricoperto qualche altissima carica dello Stato, Giudice Costituzionale o Presidente di una delle Autorità o simili rarissime posizioni. Alcuni Colleghi (pochi) hanno anche un Assegno ad Personam che deriva dalla carriera pregressa; alcuni percepiscono assegni o gettoni di funzione o di carica; temporaneamente c’è chi ha delle retribuzioni aggiuntive per carichi didattici maggiorati rispetto al dovuto; i soli Clinici ricevono anche degli altri assegni, derivanti da legge De Maria e decreto 517 e s.m.i. Passiamo a vedere com’è strutturata la retribuzione di base di uno di noi Prof.? Se una persona in Università tiene lezioni con la responsabilità di un corso, svolge attività di ricerca, riceve e segue gli studenti, è relatore di tesi, solo perché, come me, Professore di Ruolo di Seconda Fascia, non può diventare Rettore, dovrei negarmi l’onore di chiamarlo Collega e quindi Professore? Il Ricercatore Universitario è un Prof. Dicevo, come è strutturata la retribuzione di uno di noi Prof.? C’è una parte chiamata Stipendio, una parte chiamata Indennità Integrativa Speciale, una parte chiamata Assegno Aggiuntivo, che sono percepite da quasi tutti (l’Assegno Aggiuntivo non spetta ai Colleghi a tempo definito, cioè parziale). Stipendio e IIS sono percepiti per 13 mensilità all’anno, l’Assegno Aggiuntivo per 12. Le 12 o 13 mensilità non sono l’unica diversità, le tre componenti sono tassate e assoggettate a trattenute pensionistiche etc. in maniera diversa e assai complessa. Sono rivalutate in funzione (non proporzionalmente) della media ponderata dei contratti per il Pubblico Impiego stipulati nell’anno precedente. Ma questi sono bloccati da anni, come pure i “nostri” scatti biennali, che già oggi non sono più automatici, ma dipendono dall’attività scientifica svolta, e che d’ora in poi saranno triennali. Quindi le tabelle del Collega Pagliarini per l’anno 2010 sono ancora (purtroppo) valide, anche ora che siamo nel 2014. Trascurando gli adeguamenti annuali sulla base dei contratti siglati per il Pubblico Impiego, vediamo (figura 12) l’evoluzione della retribuzione per le tre carriere di ruolo della docenza come è stata, sino ad oggi (figura 12 in alto), e come sarà, ammettendo che ogni richiesta triennale abbia esito positivo (figura 12 in basso). Se già in Italia per quanto riguarda le “nostre” retribuzioni si danno letteralmente i numeri, fare dei confronti internazionali diventa opera che oserei definire quanto meno difficile. Esistono varie ottime fonti, fra le altre:

"Education at a Glance" pubblicato annualmente dall’OCSE/OECD, Le comparazioni internazionali dell’EUI, European University Institute, Le tabelle pubblicate dai Fellows delle Borse Marie Curie.

Il problema è che riportano dati riferiti ad anni diversi, non sempre recentissimi. Inoltre c’è poca chiarezza se i dati siano netti o lordi (con alte differenze nei vari paesi), e se siano adattati per potere di acquisto (PPP) o se siano dati originali, non elaborati. Chiarita la situazione italiana, arriviamo, finalmente, al Sistema Spagnolo (nei dettagli: Catalano) Il Presidente Incoronato ha già riferito sulla struttura del Sistema Universitario Spagnolo, in particolare di quello Catalano. Anche nel sistema Catalano la retribuzione è su 13 mensilità, comprendenti ciascuna: il Salario Base (Sou Base); il Complemento di Categoria (Comp de categoria); Complemento locale, (Comp de lloc).

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Ogni triennio si ottiene un aumento, del tutto automatico, per Antiguìtat (che ardentemente spero significhi solo anzianità) uguale per tutti i tre livelli (Lector, Agregat e Catedràtic). A domanda, che viene solo verificata per l’esistenza effettiva dei parametri richiesti, ogni 5 anni si può avere il Complement per mèrits de docència con importi diversi per i tre livelli, ogni 6 anni il Complement per mèrits d’investigació d’importo pari all’altro Complement (figura 13). C’è anche un meccanismo, simile al nostro, di recupero annuale del potere d’acquisto, mi mancano i dettagli numerici. Sono previsti assegni di funzione e gettoni di presenza . Confrontiamo, in figura 14, l’imminente quadro retributivo Italiano a scatti triennali (figura 14 in alto) e quello Catalano (figura 14 in basso), con la stessa scala % riferita alla retribuzione minima di ogni livello. Appare subito l’ovvia differenza per la durata limitata del Lector (max otto anni). Per quanto riguarda le due fasce dei professori, in percentuale riferita a ciascun livello d’ingresso, nei due casi la crescita dell’Associato/Agregat appare maggiore di quella dell’Ordinario/Catedràtic, ma la scala è in %, non in valore reale assoluto. Balza all’occhio che la crescita % delle retribuzioni italiane arriva a superare il 70%, mentre in Spagna termina sotto il 60%. Ciò è dovuto al valore indecorosamente basso della retribuzione iniziale del Ricercatore ed al fatto che il Ricercatore italiano, ruolo ad esaurimento, non ha il limite di tempo d’otto anni, come il Lector. Passiamo a chiederci cosa accadrebbe se in Italia importassimo il sistema qui descritto per le retribuzioni dei Professori di ruolo di prima e di seconda fascia. Per effettuare dei calcoli dobbiamo fissare i “limiti al contorno”, avere degli altri dati. Dal Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca 2013 dell’ANVUR sappiamo che in Italia (2013) l’età media d’entrata nelle due fasce del ruolo, rispettivamente, è di 56,1 e di 45,6 anni. Dalla stessa fonte apprendiamo che la media 1989-2013 era di 49,5 e di 44,0, con una deviazione standard di 2,35 e 1,95, rispettivamente. Statisticamente, la presa di servizio come Professore Ordinario da parte di persone più giovani di 42 anni e come Professore Associato di 38 anni circa, rappresenta meno dell’1% del campione studiato. Quindi è evidente che effettuare previsioni per progressioni di carriera superiori alla trentina di anni non avrebbe gran senso. Ci conforta il fatto che anche le tabelle catalane hanno lo stesso limite di estensione; per entrambe il meccanismo di calcolo sarebbe in sé limitato solo dall’età di pensionamento. Un osservatore distratto della figura 15 potrebbe chiedersi: "Ma perché voi italiani vi agitate tanto? Il grafico mostra chiaramente che state meglio voi degli Spagnoli!" Ma sarebbe un osservatore distratto, che non tiene conto del fatto che in Spagna ci sono gli scatti automatici triennali e, una volta verificata dagli uffici la sussistenza dei requisiti richiesti, gli aumenti annuali consolidati per meriti didattici e scientifici (verificati per periodi di tempo - anche non consecutivi - rispettivamente di cinque e sei anni). Punto. Niente mediane ASN, niente commissioni, né criteri vari locali. Delle piccole differenze generano, però, grossi risultati negativi. Per esempio, cosa succede se un Professore Associato italiano per due volte nella carriera non ottiene l’aumento? Andiamo, quindi, a vedere cosa succede anche al Collega spagnolo che alla sua prima occasione rinvii per lo stesso lasso di tempo di tre anni ogni volta le sue richieste di Complement per mèrits de docència e di Complement per mèrits d’investigació. Gli aumenti triennali, però, gli continuano a decorrere in automatico (figura 16). Dal grafico si vede che talvolta è l’Italiano in vantaggio, altre volte lo Spagnolo, senza che si osservi chiaramente, intuitivamente una ben definita tendenza di predominio. Allora occorre ricorrere, per questo esempio, ad un’analisi dei dati calcolati. Una semplice tabella permette di ricavare la somma delle percentuali di aumento per l’uno e/o per l’altro. Il risultato, finalmente, lo si ha (tabella 5 e figura 17) e con un numero ben chiaro: il Professore Associato sui 30 anni considerati avrebbe sul Collega Agrègat un “vantaggio” dello 0,06% rispetto al totale. E analogo, pur con importi diversi, sarebbe il discorso per Ordinario/Catedràtic! Ma allora, uno potrebbe legittimamente porsi di nuovo la domanda a cui abbiamo accennato prima: "Ma perché voi Italiani vi agitate tanto? I grafici mostrano chiaramente che state meglio voi degli Spagnoli!" Il punto è che il sistema spagnolo presenta il vantaggio sul nostro della non aleatorietà del risultato. Non è complicato, se uno ha i requisiti obbligatori per chiedere un aumento per meriti didattici oppure di ricerca, o li ha, ed allora tutto è ok, prende l’aumento, o non li ha. E per accertare se non li ha, non serve un meccanismo nazionale che, si dice, sia costato oltre 10 milioni di € all’anno, basta un impiegato d’ordine nell’ufficio stipendi, che verifichi il curriculum rispetto alla tabella dei requisiti.

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O, addirittura, si potrebbe arrivare a quel fatto che, si dice, abbia scandalizzato un grande luminare universitario, a cui si faceva notare che la massima trasparenza e imparzialità la si può ottenere solo se non c’è l’intervento umano: "Ma lei non vorrà mica che al posto della Commissione di Concorso si metta un computer!!" Si, Professore, il CIPUR preferirebbe proprio un computer a Lei! Al 26 maggio 2014, l’altro ieri(+

Il citato Rapporto 2013 ANVUR riporta che nel 2013 ci sono stati 1587 cessazioni dal servizio di Colleghi, per il 2014 ne prevede 1679, 1657 nel 2015 e così via.

), erano in servizio 56.770 Docenti universitari, di cui 53.556 di ruolo, precisamente 13.829 di prima fascia, 15.851 di seconda e 23.676 ricercatori e assistenti dei ruoli ad esaurimento (Banca dati CINECA).

Quindi lo scorso anno sono andati in quiescenza 1587 Colleghi; secondo il sistema dei punti budget (PB), essi hanno liberato 1269,4 PB, ma in realtà hanno liberato le casse degli Atenei di retribuzioni (approssimando che tutti i pensionandi siano alla XIV classe) per un totale di 202.422.374,45 € (cfr. Sito Ufficio stipendi Università di Trieste). Per i ben noti limiti esistenti al turn over, metà di quei punti budget, cioè circa 101 milioni, costituiscono il “limite assunzionale” di ministeriale memoria per il 2014. E se, come minimo esempio, l’altra metà la destinassimo a sovvenzionare le spese imprevedibili del passaggio al Sistema Spagnolo, del quale il Ministro Giannini ha detto che le sembrava interessante? Si noti bene che né il MIUR, né lo Stato sborsano nemmeno un euro, dato che l’importo fa già parte del FFO (Fondo di Funzionamento Ordinario) assegnato agli Atenei. I numeri di consistenza della Docenza servono solo a dare un’idea di quale potrebbe essere l’ordine di grandezza dell’importo pro capite della spesa derivante dall’idea che qui abbiamo lanciato. Il calcolo non lo facciamo sia per non dare l’impressione di essere troppo attaccati ai soldi, sia, visto l’importo, per vergogna. Insomma, passare ad un sistema di tipo spagnolo, non costerebbe allo Stato italiano, in sé, né di più, né di meno del sistema italiano attuale o del triennale. Dicevo in sé, perché tutto dipende dalla decisione politica se si vuole investire nel Sistema Universitario Nazionale e di quanto si vuole investire nel Sistema Universitario Nazionale. Questa decisione non è di competenza del CIPUR, né abbiamo il potere di imporre soluzioni. Solo pensiamo che il meccanismo spagnolo contribuirebbe a riportare negli Atenei italiani un proficuo clima di calma e di fiducia, clima necessario perché tutti possano agire al meglio, sia nei confronti degli studenti e sia portando veri, reali benefici all’intera collettività.

Moltes gràcies per la seva atenció! Grazie dell’attenzione

+ Nota aggiunta in fase di revisione: il convegno si è svolto il 28 maggio 2014.

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La via giudiziaria alla selezione di docenti universitari. Un problema tutto italiano

Domenico Schiavone Università degli Studi di Bari Aldo Moro

domenico.schiavone@uniba.it

Al termine della prima tornata della Abilitazione Scientifica Nazionale dobbiamo riconoscere come questa sia stata configurata dalle disposizioni normative e successivamente erroneamente interpretata dalle commissioni come un vero e proprio concorso. Si è così stravolto quanto lo stesso Ministero dichiarava [1]: "La funzione dell'abilitazione, pertanto, non è nella maniera più assoluta quella di selezionare, tramite valutazione comparativa, un ristretto numero di vincitori in pectore …".

Gli elementi di valutazione adottati rappresentano pertanto l’ultimo atto di una sequenza di norme che si è andata sviluppando nel tempo. Allo stesso modo gli interventi della Magistratura in atto seguono gli indirizzi giurisprudenziali risultanti dall’analisi delle procedure concorsuali messe in atto negli ultimi decenni. Degli oltre 1000 ricorsi presentati quelli sinora giunti a giudizio hanno ottenuto circa il 50% di accoglimento da parte del TAR Lazio con conseguente sospensiva dell’esito della valutazione. Non è certo la bassa percentuale di ricorsi rispetto alle domande presentate l’elemento da prendere in considerazione per esprimere un giudizio positivo sulla validità dei criteri per le abilitazioni, come sostenuto dal Presidente dell’ANVUR [2]. Sul basso numero di ricorsi rispetto ai non abilitati possono aver influito fattori diversi:

a) Una disillusione dei candidati; b) La consapevolezza che nella attuale situazione delle Università la possibilità di posti da mettere a

concorso in sede locale e quindi di soddisfacimento delle aspettative era estremamente ridotto; c) La generale riduzione dei ricorsi ai Tribunali Amministrativi registrata negli ultimi anni, connessa

all’aumento delle spese legali [3]. Parlando di valutazioni possiamo iniziare ricordando una frase di V.E. Orlando [4]: "In questa materia, non esiste sistema securo d’inconvenienti, per la difficoltà intrinseca che incontra la determinazione comparativa ed obbiettiva del valore intellettuale"

Siamo alla fine dell’800 e già a quell’epoca il problema dei concorsi e della loro cattiva gestione - "Le magagne dei concorsi universitari" - era presente e sottoposto alla pubblica attenzione con articoli giornalistici (si veda [5]). È dunque una storia antica del nostro paese che non ha ancora trovato soluzione. Se vogliamo operare con successo sulle distorsioni del sistema di valutazione, distorsioni che generano l’abuso ed il suo reiterarsi, dobbiamo fare una analisi serena di come il problema delle valutazioni sia stato affrontato nel tempo e quali conseguenze ha avuto. Lo sviluppo nel tempo delle leggi e regolamenti emessi per la selezione di Professori e Ricercatori (figura 18) ha come elemento caratterizzante l’aumento della complessità dei criteri. Analizziamo di seguito sinteticamente questa evoluzione.

RD 1592/1933. La commissione redige una motivata relazione. Non vi sono criteri predeterminati. Questa impostazione verrà supportata in tempi successivi da una sentenza della Corte Costituzionale [6]: "… il concorso per cattedre universitarie non si presta alla preventiva determinazione di criteri di massima che autolimitino la discrezionalità della commissione; ed è razionale infatti ritenere che la personalità e l'opera scientifica di un candidato rifiutino ogni qualificazione paradigmatica, e che la comparazione, nei concorsi a cattedre universitarie, debba avvenire soltanto raffrontando il merito intrinseco dell'attività svolta dai candidati, attraverso una valutazione che non può attingere a regole fisse, data la varietà delle qualità personali dei singoli candidati."

Legge 31/1979 La commissione redige relazione analitica, con giudizi sui singoli candidati e giudizio complessivo. Non sono presenti criteri.

DPR 382/1980 Nella legge vengono definiti i ruoli e le fasce e conseguentemente norme di reclutamento variabili.

• Per i professori ordinari si rimanda alla legge precedente.

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• Per i professori associati è prevista una discussione sui titoli ed una prova didattica. In una prima fase si introduce un giudizio di Idoneità.

• Per i ricercatori sono previste prove scritte ed un giudizio su eventuali titoli scientifici presentati o una valutazione di quelli didattici.

A tutte le prove viene assegnata una votazione e viene redatta una circostanziata relazione di tutte le operazioni. Legge 210/1998 Viene introdotto il termine di Valutazione Comparativa "I regolamenti per l’espletamento dei concorsi devono prevedere i criteri generali, preventivi e resi pubblici, in base ai quali deve essere effettuata la valutazione comparativa, anche prevedendone forme differenziate, nonché le modalità di individuazione e di valutazione dei titoli e delle pubblicazioni, ivi compresa l'utilizzazione, ove possibile, di parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale."

È con questa legge che si comincia a parlare di criteri e parametri, richiedendo per i primi che siano stabiliti preventivamente e resi pubblici e per i secondi che siano riconosciuti in ambito scientifico internazionale. Inoltre, anche se in ogni selezione è implicito il concetto di comparazione tra candidati, averlo introdotto come obiettivo di un concorso ha spesso comportato che si operasse in maniera indipendente dal valore intrinseco dei singoli candidati. Una possibile conseguenza è che sia stato scelto il meno peggio. Non so infatti in quanti concorsi si è deciso di non ritenere alcun candidato idoneo. DPR 390/ 1998, modificato da DPR 117/ 2000 Vengono definiti in ambedue i decreti i seguenti Criteri: "a) originalità e innovatività della produzione scientifica e rigore metodologico; b) apporto individuale del candidato; c) congruenza dell'attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore scientifico-disciplinare; d) rilevanza scientifica della collocazione editoriale; e) continuità temporale della produzione scientifica. Per i fini di cui sopra la commissione fa anche ricorso, ove possibile, a Parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale. "

Legge 230/2005 e DL 164/2006 "Per valutare la produzione scientifica, gli altri titoli scientifici e il curriculum complessivo del candidato anche con riferimento all’attività didattica e alle eventuali esperienze professionali e organizzative, la commissione tiene in considerazione i seguenti Criteri: a) originalità e innovatività della produzione scientifica, comprendente le pubblicazioni, i brevetti e i

progetti innovativi, nonché' rigore metodologico; b) apporto individuale del candidato, analiticamente determinato nei lavori in collaborazione in quanto

individuabile; c) la direzione e il coordinamento di gruppi di ricerca; d) congruenza dell'attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore per il quale è bandita la

procedura ovvero con tematiche interdisciplinari che le comprendano; e) rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della

comunità scientifica; f) continuità temporale della produzione scientifica, anche in relazione all'evoluzione delle conoscenze

nello specifico settore; g) entità e caratteristiche degli impegni didattici assolti, documentati dagli enti interessati; h) entità e caratteristiche delle attività svolte in campo clinico-assistenziale e in ogni altro ambito

professionale e di lavoro in cui le connesse esperienze e competenze siano esplicitamente richieste o comunque integrino il profilo complessivo del candidato."

Legge 1/2009 e DM 89/2009 Vengono definiti dei Criteri: "a) originalità, innovatività e importanza di ciascuna pubblicazione scientifica; b) congruenza con il settore scientifico-disciplinare; c) rilevanza scientifica della collocazione editoriale; d) apporto individuale del candidato.

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Nell'ambito dei settori scientifico-disciplinari in cui ne è riconosciuto l'uso a livello internazionale le Commissioni si avvalgono anche dei seguenti Indici: a. numero totale delle citazioni; b. numero medio di citazioni per pubblicazione; c. 'impact factor ' totale; d. 'impact factor 'medio per pubblicazione; e. combinazioni dei precedenti parametri atte a valorizzare l'impatto della produzione scientifica del

candidato (indice di Hirsch o simili)." Legge 240/2010 e DM 76/2012 Su indicazione del CUN [7] vengono finalmente date definizioni dei termini sinora lasciati alla libera interpretazione. Si intendono pertanto: "m) per Criteri: gli elementi di giudizio suscettibili di una valutazione di carattere qualitativo; n) per Parametri: gli elementi di giudizio che sono suscettibili di una quantificazione e quindi possono

essere valutati mediante il risultato di una misura; o) per Indicatori: gli strumenti operativi mediante i quali è resa possibile la quantificazione e quindi la

misurazione dei parametri; p) per Mediana: il valore di un indicatore o altra modalità prescelta per ordinare una lista di soggetti,

che divide la lista medesima in due parti uguali; Nelle procedure di abilitazione per l’accesso alle funzioni di professore di prima e di seconda fascia, la commissione formula un motivato giudizio di merito sulla qualificazione scientifica del candidato basato sulla valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni presentate. Nella valutazione delle pubblicazioni scientifiche presentate dai candidati ai sensi dell’articolo 7, comma 1, e dell’allegato C, la commissione si attiene ai seguenti Criteri: a) coerenza con le tematiche del settore concorsuale o con tematiche interdisciplinari ad esso pertinenti; b) apporto individuale nei lavori in collaborazione; c) qualità della produzione scientifica, valutata all’interno del panorama internazionale della ricerca,

sulla base dell’originalità, del rigore metodologico e del carattere innovativo, avvalendosi delle classificazioni di merito delle pubblicazioni di cui all’allegato D;

d) collocazione editoriale dei prodotti scientifici presso editori, collane o riviste di rilievo nazionale o internazionale che utilizzino procedure trasparenti di valutazione della qualità del prodotto da pubblicare, secondo il sistema di revisione tra pari.

Nella valutazione delle pubblicazioni scientifiche presentate dai candidati ai sensi dell’articolo 7, comma 1, e dell’allegato C, la commissione si attiene ai seguenti Parametri: a) numero e tipo delle pubblicazioni presentate e loro distribuzione sotto il profilo temporale, con

particolare riferimento ai cinque anni consecutivi precedenti la data di pubblicazione del decreto di cui all’articolo 3, comma 1, del Regolamento. A tal fine, va tenuto conto dei periodi di congedo per maternità e di altri periodi di congedo o aspettativa, previsti dalle leggi vigenti e diversi da quelli per motivi di studio;

b) impatto delle pubblicazioni all’interno del settore concorsuale. A tal fine, va tenuto conto dell’età accademica e, ove necessario, delle specifiche caratteristiche di una parte del settore o settore scientifico-disciplinare o un sottoinsieme di quest’ultimo."

È con queste ultime normative, sulle quali si sono basate e continuano attualmente a basarsi le ASN, che gli "indicatori dell’importanza e dell’impatto della produzione scientifica complessiva" assumono un peso rilevante nella valutazione. Ed è con l’introduzione della mediana dei vari indicatori numerici come parte importante della selezione che l’inventiva italica raggiunge il suo culmine. Su di essa ed i suoi limiti è stato scritto tanto da non richiedere ulteriori interventi (si vedano tutti gli articoli sull’argomento su ROARS). In sintesi si passa dunque da una mancanza di criteri per le prime fonti normative alla introduzione di elementi via via sempre più dettagliati e complessi.

HARD CASES MAKE BAD LAWS Per comprendere l’aumento della complessità normativa facciamo riferimento ad una massima legale in uso nella giurisprudenza anglosassone che riportata nel nostro discorso può essere letta come: "Leggi pessime, mal scritte e quindi poco chiare sono promulgate sulla spinta di una indignazione morale per il comportamento dell’accademia. "

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Qui si fa riferimento a reali comportamenti scorretti delle commissioni, ripetutamente denunciati dal CIPUR, ma molto spesso frutto di una amplificazione mediatica funzionale ad obiettivi diversi da quelli di una moralizzazione delle procedure di selezione. Tralasciando casi penalmente rilevanti che comprendono rapporti di collaborazione tra candidato e commissario diversi da quelli strettamente scientifici, oggetto anche di una recente interpellanza al Senato [8], i comportamenti scorretti riguardano:

1) Mancanza di deontologia professionale. Qui ci si riferisce prevalentemente a favoritismi che sono cosa ben diversa dalla cooptazione. In questi casi, se non sono presenti validi motivi di ricorso, si può solo sperare in interventi legislativi;

2) Mancato rispetto delle norme ed assenza di trasparenza. È su questi vizi frequenti delle commissioni che intervengono i giudici amministrativi rilevando nei loro lavori, tra l’altro, contraddizioni, difetto o totale mancanza di motivazione, incongruenza tra giudizi dei singoli e quelli finali complessivi.

LA VALUTAZIONE: QUESTA SCONOSCIUTA Trattando il tema della valutazione di futuri ricercatori e professori è necessario definire in maniera chiara cosa intendiamo valutare, “la Qualità o la Quantità?” ed ancora “è la Quantità sinonimo di Qualità?” La frase "Not everything that can be counted counts and not everything that counts can be counted", generalmente attribuita ad Einstein ma verosimilmente formulata da un economista inglese, ci aiuta a definire il problema. Mentre la quantità si misura, la qualità richiede la formulazione di un giudizio. Interventi della magistratura sono spesso scaturiti dall’aver ritenuto questi due termini dei sinonimi. L’ILLUSIONE DEI NUMERI Volendo trovare una soluzione ai casi di comportamenti scorretti si è ritenuto, anche da parte di alcuni ricercatori, che usare indici numerici, ritenuti oggettivi, fosse una soluzione. Per vincolare ulteriormente le commissioni si è scelto dal punto di vista normativo di iperregolamentare il loro lavoro spostando l’attenzione da quella che è la valutazione di un “peer reviewer” ad un calcolo numerico, abbracciando così acriticamente la scientometria. Nel tempo gli indici numerici sono stati introdotti, per la valutazione delle pubblicazioni dei singoli candidati, attraverso una ricorrente formulazione:

• Legge 210/1998 "I regolamenti per l’espletamento dei concorsi devono prevedere … l'utilizzazione, ove possibile, di parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale."

• DPR 390/1998; DPR 117/ 2000 "Per i fini di cui sopra la commissione fa anche ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale."

• Legge 1/2009; DM 89/2009 "Nell'ambito dei settori scientifico-disciplinari in cui ne è riconosciuto l'uso a livello internazionale le Commissioni si avvalgono anche dei seguenti indici: …"

Una terminologia generica senza alcuna certificazione è stata assunta a criterio di selezione. Di seguito sui criteri di valutazione vengono sinteticamente riportate le considerazioni di alcuni dei numerosi ed autorevoli organismi internazionali che sull’argomento si sono espressi: European Association of Science Editors. [9] "Perciò l'Associazione europea degli editori scientifici raccomanda che i fattori di impatto della rivista siano utilizzati solo - e con cautela - per misurare e comparare l'influenza di riviste complete, ma non per la valutazione di singoli lavori, e non certo per la valutazione dei ricercatori o programmi di ricerca direttamente o indirettamente."

Fondazione per la ricerca tedesca DFG [10] "Con il motto 'La qualità e non la quantità', la DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft - Fondazione Tedesca per la Ricerca) ha implementato nuove misure per contrastare l'ondata eccessiva di pubblicazioni nel campo della ricerca."

"Con queste regole, la DFG vuole contrastare i fattori quantitativi che sono andati crescendo per anni in termini di pubblicazioni di ricerca."

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"Sia in assegnazioni di finanziamenti basati su risultati, titoli post-dottorato, incarichi, o nella revisione di proposte di finanziamento, crescente importanza è stata data a indicatori numerici come l'H-index e l'impact factor. L'attenzione non è stata concentrata su qualche ricerca che qualcuno ha fatto, ma piuttosto su quanti lavori sono stati pubblicati e dove sono stati pubblicati. Ciò mette sotto un’ estrema pressione i ricercatori e li spinge a pubblicare il più possibile e a volte porta a casi di cattiva condotta scientifica in cui vengono fornite dichiarazioni non corrette sullo stato di una pubblicazione. 'Questo non è nell'interesse della scienza', ha sottolineato il presidente DFG."

ICSU – International Council for Science. [11] "Il CFRS (Committee for Freedom and Responsibility in the conduct of Science - Comitato per la Libertà e la Responsabilità nell’etica della Scienza) dell’ICSU teme che alcune delle politiche e delle pratiche usualmente adottate da parte delle istituzioni scientifiche e editori di riviste specializzate in campo scientifico possano inavvertitamente compromettere l'integrità della letteratura scientifica."

"Nel reclutamento e nella concessione di sovvenzioni, il curriculum di pubblicazioni dei richiedenti, e in particolare il numero e il presunto impatto delle pubblicazioni, è spesso un criterio principale. Questo crea involontariamente incentivi per le pubblicazioni duplicate, pubblicazioni monche, pubblicazioni di poco valore, e inclusione di autori a titolo onorario."

"Oltre al suo ruolo nella pubblicazione scientifica, il Comitato considera un esame rigoroso e imparziale tra pari come il meccanismo più importante per giudicare la qualità del lavoro scientifico e di progetti scientifici. Stabilire e mantenere buoni processi di revisione tra pari è di per sé una sfida e si riconosce che ci possono essere vantaggi nell'utilizzo di misure quantitative e metriche come complementi a questo processo. Tuttavia, l'apparente semplicità e l'attrazione esercitata da tali indici numerici non devono nascondere la loro potenzialità per la manipolazione e la scorretta interpretazione e dovrebbero quindi essere utilizzati solo con notevole cautela."

Unione internazionale di matematica IMU [12] "L'idea che la valutazione della ricerca deve essere fatta con 'metodi semplici ed oggettivi' è sempre più diffusa oggi. I metodi 'semplici e oggettivi' sono ampiamente interpretati come bibliometrici, cioè a dire, i dati delle citazioni e le statistiche che ne derivano. C'è la convinzione che le statistiche di citazione sono intrinsecamente più accurate perché sostituiscono semplici numeri per giudizi complessi, e quindi superano la possibile soggettività del peer review. Ma questa convinzione è infondata."

"Mentre i numeri sembrano essere 'oggettivi', la loro obiettività può essere illusoria. Il significato di una citazione può essere ancora più soggettiva del peer review. Poiché questa soggettività è meno evidente per le citazioni, è probabile che coloro che utilizzano i dati di citazione siano meno in grado di capirne i limiti."

"La validità delle statistiche come l'impact factor e h-index è né ben compresa né ben studiata. Il collegamento di tali statistiche con la qualità della ricerca è talvolta stabilito sulla base della 'esperienza'. La giustificazione per fare affidamento su di essi è che sono 'facilmente disponibili'."

"I pochi studi di queste statistiche che sono stati fatti si concentrarono in maniera miopica soprattutto a mostrare una correlazione con qualche altra misura della qualità piuttosto che sul determinare come si possa meglio ricavare informazioni utili dai dati di citazione."

"Ci rendiamo conto che la valutazione deve essere pratica, e per questo motivo le statistiche di citazione facilmente derivate quasi sicuramente saranno parte del processo. Ma i dati di citazione forniscono solo una visione limitata e incompleta della qualità della ricerca, e le statistiche derivate dai dati di citazione sono talvolta poco compresi e abusati. La ricerca è troppo importante per misurare il suo valore con un solo strumento grossolano."

Institute de France – Académie des Sciences. [13] "La valutazione tra pari è stato a lungo l'unico modo per valutare i ricercatori. È insostituibile per valutare il contributo scientifico di un ricercatore in termini di idee originali, qualità del lavoro, innovazione concettuale e tecnologica, e più in generale per valutare l'impatto e la diffusione del lavoro del ricercatore. Tali valutazioni pongono problemi pratici legati all'enorme sforzo necessario per esaminare le domande in dettaglio e che viene amplificato dal numero eccessivo di valutazioni richieste da organi amministrativi. Inoltre, in alcuni casi, la valutazione tra pari può essere contaminata da pareri soggettivi e in alcuni casi dall’esperienza insufficiente dei valutatori, potenziali conflitti di interesse, processi di gruppo e favoritismi. Nonostante questi difetti, la bibliometria non può essere un sostituto per la valutazione qualitativa dei pari, anche se gli esperti di un determinato campo possono utilizzare la bibliometria, con tutte le dovute precauzioni, come strumento per aiutare nella valutazione."

26

House of Commons, Science and Technology Committee. [14] "La peer review nell'editoria scientifica, in un modo o nell'altro, è sempre stata considerata fondamentale per la reputazione e l'affidabilità della ricerca scientifica."

"Mentre la pre-publication peer review tra pari (le prime notizie delle quali risalgono al 17° secolo) continua a svolgere un ruolo importante nel garantire che la documentazione scientifica sia integra, la crescita di revisione e i commenti post-pubblicazione tra pari rappresentano un'enorme opportunità per la sperimentazione di nuovi mezzi e strumenti di social networking. Le comunicazioni online permettono la diffusa condivisione di link ad articoli, garantendo che una ricerca interessante sia diffusa in tutto il mondo, facilitando rapidi commenti e recensioni da un pubblico mondiale. Essi hanno anche un ruolo importante da svolgere per allertare la comunità rispetto a potenziali carenze e problemi con lavori pubblicati. Incoraggiamo l'uso prudente di strumenti online per la revisione post-pubblicazione e il commento come un mezzo per integrare recensioni pre-publication."

"In tema di impatto, ci era chiaro che la pubblicazione di articoli peer-reviewed, in particolare quelli che sono pubblicati su riviste con alti Impact Factor, ha un effetto diretto sulle carriere dei ricercatori e sulla reputazione degli istituti di ricerca. Valutare l'impatto o l'importanza percepita della ricerca prima che sia pubblicata richiede il giudizio soggettivo. Abbiamo quindi delle preoccupazioni circa l'uso di Impact Factor della rivista come misura per procura per la qualità dei singoli articoli. Mentre ci è stato assicurato da finanziatori della ricerca che non usano questo fattore come una misura per procura per giudicare la qualità della ricerca o di singoli articoli, i rappresentanti di istituti di ricerca hanno suggerito che la pubblicazione in una rivista di grande impatto è ancora una considerazione importante nel valutare gli individui per l’avanzamento della propria carriera. Riteniamo che gli istituti di ricerca dovrebbero essere cauti su questo approccio in quanto vi è un elemento di fortuna nell'ottenere articoli accettati in tali riviste. Abbiamo sentito nel corso di questa indagine che non vi è altra alternativa se non leggere l'articolo stesso per valutare il valore di una ricerca."

Consultazioni HEFCE [15] "Anche se le metriche possono cogliere alcune dimensioni parziali dell' 'impatto' della ricerca, non possono essere utilizzate come qualsiasi tipo di misura sostitutiva per misurare la qualità della ricerca. Non solo non c'è alcun collegamento logico tra i conteggi di citazioni e la qualità della ricerca accademica, ma l'adozione di un tale sistema potrebbe discriminare sistematicamente studiosi meno affermati e il lavoro da parte delle donne e delle minoranze etniche. Inoltre, come sappiamo, i conteggi delle citazioni sono estremamente vulnerabili ad alterazioni e manipolazioni. Gli effetti complessivi di utilizzare citazioni come misura sostitutiva sia per 'impatto' o 'qualità' potrebbe essere estremamente deleterio per la posizione e la qualità della ricerca accademica nel Regno Unito nel suo insieme."

DORA – San Francisco Declaration On Research Assessment. [16] "Vi è l'urgente necessità di migliorare il modo in cui l'output della ricerca scientifica è valutata dalle agenzie di finanziamento, istituzioni accademiche e altri enti. Per risolvere questo problema, un gruppo di redattori e gli editori di riviste accademiche si sono incontrati durante la riunione annuale della American Society for Cell Biology (BCSA Società Americana dello Studio della Biologia Cellulare) a San Francisco, CA, il 16 dicembre 2012. Il gruppo ha sviluppato una serie di raccomandazioni, chiamate in seguito Dichiarazione di San Francisco sulla valutazione della ricerca." Raccomandazione generale: "Non utilizzare le metriche basate su riviste specializzate, come i fattori di

impatto Journal, come misura sostitutiva della qualità degli articoli di ricerca individuali, per valutare contributi di scienziati singoli o decisioni relative a promozioni, finanziamenti o assunzioni."

Per i ricercatori: "Quando coinvolti in comitati che prendono decisioni su finanziamenti, assunzione, inquadramento tempo a indeterminato (tenure) o di promozione, effettuare valutazioni basate su contenuti scientifici piuttosto che sulle metriche di pubblicazione."

Le considerazioni che si traggono sia dai lavori sopra menzionati che dai numerosi altri non riportati per brevità possono essere così sintetizzate [17]: "Una conclusione comune di questi studi è il riconoscimento del ruolo importante della peer review per la valutazione della qualità della ricerca, e la raccomandazione di applicare indicatori di performance bibliometrici con grande cautela, e solo da peers esperti nella disciplina particolare in fase di revisione."

Ed ancora:

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"Siamo d'accordo che non vi è alcun sostituto per leggere l'articolo in sé nel valutare il valore di un lavoro di ricerca."

Quello che certamente si può dire è che a livello internazionale l’uso di indici bibliometrici è un problema dibattuto, ma al contempo è sicuramente riconosciuta la criticità nell’uso dei vari indici per valutare la qualità della ricerca ed i singoli ricercatori. Solo l’ANVUR pervicacemente ritiene che i parametri numerici siano indicatori di qualità della produzione scientifica. Sul problema delle valutazioni nei concorsi e sull’uso di indici numerici i giudici amministrativi, nelle loro sentenze, hanno spesso espresso convincimenti chiari e condivisibili che costituiscono quanto meno un indirizzo giurisprudenziale. Nel seguito viene riportata una sintesi di tali motivazioni. "Il fattore di impatto rappresenta la qualità complessiva della rivista senza relazione tra esso e l’esito di un concorso." (CdS, 487/2009).

"Il fattore di impatto come indicatore della diffusione di una rivista senza relazione alla qualità di ogni singolo lavoro pubblicato." (CdS, 487/2009; CdS, 3561/2010; CdS, 1615/2003).

"Il metodo dell'impact factor non è idoneo a rivelare la qualità scientifica delle pubblicazioni." (TAR Campania, 583/2012; TAR Campania, 519/2012).

"L’adozione di indici numerici è rimessa ad una scelta discrezionale della commissione giudicatrice." (CdS, 1615/2003).

"Valutazione delle pubblicazioni. Non è il numero il fattore più importante." (TAR Toscana, 3103/2005). "Ammissibilità della esclusione del criterio del fattore di impatto da una valutazione." (TAR Veneto, 394/2011).

"L’uso degli indici bibliometrici come mera possibilità." (TAR Puglia, 301/2012) "Originalità ed innovatività della produzione scientifica come criterio di valutazione prioritario." (CdS, 2364/2004)

Il problema basilare delle procedure di valutazione viene correttamente posto dai Giudici Amministrativi (CdS, 1724/2014). "La questione essenziale concerne invero la fonte sostanziale, vale a dire l’origine effettiva del giudizio: se debba risiedere nella stessa commissione ovvero se questa necessariamente debba (anche) attenersi a rilevazioni esterne."

BAD LAWS MAKE HARD CASES Nella creazione di problemi nell’ambito delle valutazioni ed in generale dei concorsi, gli attori non sono solo i docenti. Pesantemente intervengono anche gli apparati ministeriali e la loro capacità di legiferare. Facciamo riferimento all’inverso della massima precedentemente richiamata che possiamo tradurre come: "Cattive leggi, mal scritte, generano inevitabilmente ambiguità nelle interpretazioni, discriminazioni tra

individui, valido supporto per possibili contenziosi". Riportiamo di seguito alcuni degli elementi caratterizzanti la cattiva legiferazione tipica della produzione legislativa italiana [18]:

• Le leggi sono spesso fatte per esigenze di marketing politico. Leggi manifesto. • Di fronte all’urgenza politica di approvare una legge o un decreto, magari di forte impatto

sull’opinione pubblica, le preoccupazioni relative alla forma (se non quelle relative al contenuto) passano in secondo piano.

• Le leggi sono troppe e poco coordinate tra loro, ma spesso sono anche scritte in cattivo italiano e poco comprensibili, anche per gli addetti ai lavori.

• Le leggi sono scritte troppo in fretta e il risultato sono disposizioni illeggibili, piene di rinvii a catena ad altre norme, poco conciliabili con quelle precedenti o perfino contraddittorie, che usano espressioni mai impiegate in precedenza, destinate a generare incertezze e contenzioso, e spesso affermano principi e prescrizioni diversi da quelli che erano nell’intenzione di chi le ha scritte.

• Non vi è valutazione dell’impatto delle singole leggi sulla normativa esistente e della loro applicabilità. La legislazione è spesso fatta di annunci estemporanei e iniziative volte a impressionare gli elettori, per poi essere dimenticate; è l’ipocrisia, propria di chi detta norme che non potranno mai funzionare.

• Non viene verificato lo stato di attuazione delle leggi approvate.

28

• La confusione e l’inflazione normativa generano arbitrarietà e l’arbitrarietà genera corruzione. • Il disordine legislativo, poi, alimenta il contenzioso; tutte le decisioni amministrative più importanti

sono in ultima analisi rimesse ai giudici. IPERREGOLAMENTAZIONE vs ABOLIZIONE La situazione attuale di eccesso di regole e le proposte del ministro Giannini [19], inserite nel DL 90/2014 [20], rappresentano due soluzioni estreme. Mentre di eccesso di regole si è parlato in precedenza (valutazione ex ante), l’abolizione dei concorsi, con le università libere di scegliere chi vogliono assumendosene la responsabilità (valutazione ex post), presenta problemi non di poco conto:

• Definizione dei criteri su cui fare queste valutazioni (riproposizione dei criteri numerici?). • Valutazione delle Università o dei singoli? • A chi viene attribuita la responsabilità? Al Rettore, al Direttore di Dipartimento, al singolo

candidato? La proposta ha alla base un modello di università profondamente diverso da quello attuale a cui non si può giungere per piccoli passi senza una chiara dichiarazione dell’obiettivo finale. Ritengo ancora fondamentale il concorso, oltre che prescritto dalle leggi sul pubblico impiego. Quelle che dobbiamo cercare sono soluzioni ragionevoli, basate su regole chiare, semplici e non contraddittorie. Esistono nelle norme già emanate indicazioni a cui far riferimento. Scegliendo di percorrere la via della qualità nelle valutazioni, sono sempre i giudici amministrativi che chiariscono (CdS, 1724/2014): "L’indefettibile fonte normativa sui lavori delle commissioni giudicatrici contempla come criterio precipuo l’originalità e innovatività della produzione scientifica".

Ed ancora definiscono: "L’originalità delle pubblicazioni consiste nella non ripetizione dei contenuti da altri o da altre fonti." "L’innovatività, che va riferita al positivo ampliamento di conoscenza scientifica e di riflessione offerto dai risultati delle ricerche svolte."

Di ambedue i criteri non si vede come gli indici numerici possano di ciò dare conto. Continuano i giudici: "Il giudizio su originalità e innovatività della produzione scientifica dunque compete al diretto apprezzamento della commissione giudicatrice. Non può essere oggetto di rinvio alle rilevazioni statistiche, per quanto modulate, della citazione negli scritti della comunità scientifica di riferimento presi in considerazione: il semplice fatto statistico della citazione non dimostra il livello qualitativo dell'apprezzamento effettivo da parte del citante (e la dimensione qualitativa è essenziale in queste selezioni); e comunque la commissione non è composta per fungere da mero tramite di rilevazione della notorietà scientifica dello scritto del candidato, ma è un collegio tecnico di cattedratici, appositamente costituito per poter congruamente valutare, dal punto di vista scientifico, il pregio intrinseco di tali elementi. Diversamente, la commissione verrebbe spogliata di un suo stretto compito, di esercizio della sua discrezionalità tecnica, che verrebbe rimesso a una rilevazione estranea al procedimento e ai suoi centri di imputazione e di responsabilità pubbliche."

Come fare dunque questa valutazione di qualità? Attraverso una valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni. É il tipico lavoro del “Peer Reviewer” che compete ai docenti universitari. Nelle norme, esiste già questa indicazione(+

a) Determinazione analitica dell’apporto individuale del candidato nel caso di partecipazione del medesimo a lavori in collaborazione. (DM 89/2009)

), ripetuta e resa più chiara nel tempo:

b) Qualificazione scientifica del candidato basato sulla valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni presentate. (Legge 240/2010; DPR 222/2011; DM 76/2012; DG MIUR 12477/2013)

Ove per i Giudici il termine “analitico” è sinonimo di “puntuale ed individuale”. Dunque vi è già un obbligo di legge, obbligo generalmente disatteso. "La mancanza di un’analitica disamina di ciascuna pubblicazione, oltre a determinare la violazione dell’art. 3 comma 2 del D.M. Istruzione 28.7.2009 … – che espressamente la prescrivono – non consente di ricostruire l’iter logico che ha presieduto alla valutazione comparativa dei candidati e all’espressione del giudizio finale, e costituisce sicura spia dell’eccesso di potere per difetto di istruttoria e di motivazione." (TAR Liguria, 325/2012; TAR Puglia, 391/2012)

+ Nota aggiunta in sede di revisione: l’obbligo di valutazione analitica è stato abolito con la legge 114/2014.

29

Delle norme sempre più complesse messe in atto e precedentemente esaminate, quella della valutazione analitica è probabilmente l’unica da salvaguardare(+

L’esistenza di processi di revisione in atto presso molte riviste non è incompatibile con il dettato normativo in quanto la “pre-publication peer review” di una rivista è cosa diversa dalla “post-publication peer-review” effettuata da una commissione concorsuale. Infatti, ai revisori di un singolo lavoro inviato ad una rivista manca innanzitutto l’analisi di più lavori di uno stesso ricercatore. Ed è anche per questo che "… frodi vere e proprie, pubblicazioni multiple ed episodi di plagio riescono ad aggirare sempre più facilmente la peer review, …" [21]. Un altro elemento da prendere in considerazione è la richiesta ai revisori da parte delle riviste, anche le più prestigiose, di esprimere la loro valutazione in maniera inderogabile entro il limite massimo di quattro settimane. Un tempo non certamente idoneo a fare una analisi approfondita di un lavoro, specialmente se a farla è un docente universitario normalmente impegnato anche in altre attività istituzionali. Certamente non è ipotizzabile l’utilizzo di questo approccio per i grandi numeri della ASN. In questo caso però il problema è l’impostazione stessa della ASN. In una gestione normale ed aperta delle abilitazioni la peer review è sicuramente applicabile.

) ed è quella che tiene conto della opinione diffusa a livello internazionale come riportato nell’analisi degli indici numerici.

SULLA COMPETENZA DEI COMMISSARI Un problema connesso alla peer review è quello della competenza specifica dei commissari. Questo problema sorge nelle ASN con la creazione di macrosettori concorsuali. Invero l’art. 6, comma 9 del DPR 222/2011 recita: "Il sorteggio nell'ambito dei componenti della lista di cui al comma 2 assicura per quanto possibile la presenza, in ciascuna commissione, di almeno un componente per ciascun settore scientifico-disciplinare, ricompreso nel settore concorsuale, al quale afferiscono almeno trenta professori ordinari."

Solo laddove questa presenza non è possibile (mancanza di ordinari, non idoneità a svolgere le funzioni di commissario o presenza nel settore concorsuale di un numero di SSD superiore a quattro) l’art. 8, comma 3 dello stesso DPR prevede che "La commissione nello svolgimento dei lavori può avvalersi della facoltà di acquisire pareri scritti pro-veritate da parte di esperti revisori ai sensi dell'articolo 16, comma 3, lettera i), della legge. La facoltà è esercitata su proposta di uno o più commissari, a maggioranza assoluta dei componenti della commissione." Sulla mancanza di esperti dei singoli SSD vi è certamente una responsabilità ministeriale in fase di formazione delle commissioni. I giudici amministrativi rilevano queste incongruenze con le normative dallo stesso ministero emanate, motivando l’accoglimento di richieste di sospensiva sulla base di: "Violazione dell’art. 6 comma 9 del DPR n. 222/2012, in quanto non è stato nominato alcun membro della commissione nel peculiare settore scientifico-disciplinare (...) della ricorrente, nella misura in cui la commissione stessa non ha ritenuto di chiedere il parere pro-veritate ai sensi dell’art. 16, comma 3, lett. i) della legge 240/2010." (TAR Lazio, 1879/2014)

"Omessa acquisizione da parte della Commissione del parere pro veritate da parte di un esperto ….". (TAR Lazio, 1600/2014)

"Specifico profilo di conoscenza dell'esperto chiamato ad esprimere il parere pro veritate nei confronti del candidato e della congruenza delle pubblicazioni del candidato rispetto al settore concorsuale atteso …". (TAR Lazio, 1113/2014)

Le statistiche sulle percentuali di abilitazioni nei vari settori concorsuali ha messo chiaramente in evidenza l’esistenza di differenze rilevanti tra SSD appartenenti allo stesso settore concorsuale(++

), differenze che non possono essere spiegate con anomale concentrazioni di ricercatori bravi e meno bravi in settori differenti. È invece verosimile che alcune commissioni, prive di esperti di qualche specifico SSD, non abbiano considerato quanto prescrivono le normative vigenti e quanto, con riferimento ai SSD, viene riconosciuto dallo stesso ANVUR relativamente alle "differenze strutturali nelle modalità di ricerca e pubblicazione dei risultati scientifici". [22] Vi sono dunque "errori di percezione da parte delle commissioni in relazione alle pubblicazioni e ai titoli presentati" (TAR Lazio, 2092/2014) ed in sostanza vi è mancanza di specifiche competenze per valutare "l’importanza delle tematiche scientifiche affrontate" (art. 4, DM 76/12) in SSD differenti dal proprio.

+ Vedere nota precedente ++ Vedere articolo di Moreno Marzolla "Analisi quantitativa della prima tornata dell’ASN (Abilitazione Scientifica

Nazionale)", pagina 7.

30

RIFERIMENTI [1] Nota MIUR 754/2013. [2] Audizione presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati del Prof. Stefano Fantoni,

Presidente ANVUR. 12 giugno 2014. [3] Relazione del Presidente del TAR Puglia, Corrado Allegretta, alla cerimonia di inaugurazione

dell’Anno Giudiziario. La Repubblica, edizione di Bari, 29 marzo 2013. [4] Vittorio Emanuele Orlando. "Sul disegno di legge intorno all’autonomia delle Università." Memoriale

dei professori ordinari della R. Università di Palermo, in: L’Unione Universitaria, 2, 1895, pp. 279-280.

[5] Gian Antonio Stella. "Il guaio dei concorsi dai tempi di Pelloux". Corriere della Sera, 9 settembre 2009.

[6] Corte Costituzionale, sentenza 6-24 luglio 1972 n. 143. [7] CUN, "Parere su: Decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 'Regolamento

recante criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori universitari, ai sensi dell’articolo 16, comma 3, lettere a), b) e c) della legge 30 dicembre 2010, n. 240' ". Prot. n. 1520 del 19/10/2011.

[8] Interpellanza dei Senatori Morra, Puglia, Paglini, Montevecchi, Fucksia, Endrizzi al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Senato della Repubblica, Legislatura 17ª - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 230 del 15/04/2014.

[9] EASE, "Statement on inappropriate use of impact factors." 20 aprile 2008. (www.ease.org.uk/ statements/EASE_statement_IFs_final.pdf)

[10] DFG Press Release No. 7, 23 febbraio 2010. "Quality not Quantity" – DFG adopt rules to counter the flood of publications in research. (www.dtg.de/service/press /press_release/2010/)

[11] CFRS – ICSU committee on Freedom and Responsibility in the conduct of Science, luglio 2008. "Statement on publication practices and indices and the role of peer review in research assessment". (www.icsu.org).

[12] Robert Adler, John Ewing (Chair), Peter Taylor. "Citation Statistics report." International Mathematical Union. Joint Committee on Quantitative Assessment of Research. 11 giugno 2008. (http://www.mathunion.org/Publications/Report/Citation Statistics).

[13] Académie des sciences, Rapport "On the proper use of bibliometrics to evaluate individual researchers." 17 gennaio 2011. (www.academie-sciences.fr).

[14] House of Commons – Science and technology Committee. "Peer review in scientific publications." Eighth Report of Session 2010–12. (http://www.parliament.uk/science)

[15] Meera Sabaratnam, Paul Kirby. "Why metrics cannot measure research quality." Response to the Independent Review of the Role of Metrics in Research Assessment, giugno 2014. (http://thedisorderofthings.com/2014 /06/16/why-metrics-cannot-measure-research-quality-a-response-to-the-hefce-consultation/)

[16] DORA - San Francisco Declaration On Research Assessment. "Putting science into the assessment of research." December 16, 2012. (http://www.ascb.org/dora-old/files /SFDeclarationFINAL.pdf)

[17] EPS statement, 11 giugno 2012. "On the use of bibliometric indices during assessment." (www.eps.org/blogpost/751263/151744/On-the-use-of-bibliometric-indices-during-assessment).

[18] B.G. Mattarella, "La Trappola delle Leggi." Il Mulino, Bologna 2011. [19] L’Espresso, 12 maggio 2014, Intervista. "Il ministro Stefania Giannini: 'Abolirò i concorsi

universitari' ". (http://espresso.repubblica.it/attualita/2014 /05/08/news/il-ministro-stefania-giannini-aboliro-i-concorsi-universitari-1. 164464)

[20] Comunicato stampa MIUR, 25 luglio 2014, "Università, Giannini: bene lavoro Governo-Parlamento su Abilitazione scientifica nazionale."

[21] Marco Cattaneo, "La trappola del pubblica o muori." La Repubblica, 3 ottobre 2012. [22] ANVUR, "Modalità di calcolo degli indicatori da utilizzare ai fini della selezione degli aspiranti

commissari e della valutazione dei candidati per l’abilitazione scientifica nazionale." Delibera n. 50 del 21/06/2012. (http://www.anvur.org/attachments/article /252/Delibera50_12.pdf)

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GLOSSARIO DEGLI ACRONIMI – GLOSSARY OF ACRONYMS

ANPRePS Anagrafe Nominativa dei Professori e dei Ricercatori e delle Pubblicazioni Scientifiche

Registry by Name of Professors and Researchers and Scientific Publications

ANVUR (1) Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca

National Agency for the Evaluation of Universities and Research Institutes

AQU Agència per a la Qualitat del Sistema Universitari Agenzia per la Qualità del Sistema Universitario

Agency for the Quality of the University System

ASN (2) Abilitazione Scientifica Nazionale National Scientific Qualification CAR Comissió d’Avaluació de la Recerca Research Assessment Commission CC Corte Costituzionale Constitutional Court CdS Consiglio di Stato Council of State (National Appeal Administrative Court) CFRS-ICSU Comitato per la Libertà e la Responsabilità nella

conduzione della Scienza – Consiglio Internazionale per la Scienza

Committee on Freedom and Responsibility in the conduct of Science - International Council for Science

CINECA (3) Consorzio Interuniversitario per il Calcolo Automatico Interuniversity Consortium for Automatic Calculation CIPUR Coordinamento Intersedi Professori Universitari di Ruolo Interuniversity Coordination of Tenured University

Professors CNRU Coordinamento Nazionale dei Ricercatori Universitari National Coordination of University Researchers CRUI Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Conference of Rectors of Italian Universities CUN (4) Consiglio Universitario Nazionale National University Council CV Curriculum vitae Curriculum vitae DFG Deutsche Forschungsgemeinschaft

- Comunità Tedesca per la Ricerca German Research Foundation

DG Decreto (del Direttore) Generale (MIUR) General (MIUR) Director Decree DL Decreto Legge Decree-Law DM Decreto Ministeriale Ministerial Decree DORA Dichiarazione di San Francisco sulla Valutazione della

Ricerca San Francisco Declaration on Research Assessment

DPCM Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Decree of the President of the Council of Ministers DPR Decreto del Presidente della Repubblica Decree of the President of the Republic EASE Associazione Europea degli Editori Scientifici European Association of Science Editors EHEA Area Europea dell’Istruzione Superiore European Higher Education Area ENQA Associazione Europea per l’Assicurazione della Qualità

nella Istruzione Superiore European Association for Quality Assurance in Higher Education

EPS Società Europea di Fisica European Physical Society FFO Fondo di Funzionamento Ordinario Ordinary Functioning Fund HEFCE Consiglio per il Finanziamento dell’Istruzione Superiore in

Inghilterra Higher Education Funding Council for England

MIUR (5) Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ministry of Education, University and Research MURST Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e

Tecnologica (istituito nel 1988 e soppresso nel 2008) Ministry of University and Scientific and Technological Research (established in 1988 and abolished in 2008)

PA Professore Associato - (*) Professor Agregat Associate Professor (with Tenure) PO Professore Ordinario - (*) Professor Catedràtic Full Professor (with Tenure) RD Regio Decreto Royal Decree RU Ricercatore Universitario Lecturer (with Tenure) RU TD Ricercatore Universitario TD - (*) Lector Lecturer (untenured) ROARS (6) Return On Academic ReSearch Return On Academic ReSearch SC Settore Concorsuale Competition Sector SSD (7) Settore Scientifico-Disciplinare Scientific-Disciplinary Sector TAR Tribunale Amministrativo Regionale Regional Administrative Court

(*) Nelle università catalane In Catalan universities

(1) http://anvur-miur.cineca.it/?q=en (2) http://abilitazione.miur.it/public/index.php?lang=eng (3) http://www.cineca.it/en (4) https://www.cun.it/cun/about-us/ (5) http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/universita/home (6) http://www.roars.it/online/ (7) I 369 Settori Scientifico-Disciplinari appartenenti alle 14 Aree (la lista completa è visibile https://www.cun.it/

uploads/storico/settori_scientifico_disciplinari_english.pdf), sono stati aggregati (vedere http://attiministeriali.miur.it/ media/193401/allegato_a.pdf) per formare i 165 Settori Concorsuali la cui lista compare nella pagine successiva

The 369 Scientific-Disciplinary Sectors belonging to 14 areas (see Academic Disciplines List for Italian University Research and Teaching; https://www.cun.it/uploads/storico/settori_scientifico_disciplinari_english.pdf) have been grouped (see http:// attiministeriali.miur.it/media/193401/allegato_a.pdf) to form 165 Competition Sectors whose list is in the following pages.

32

33

ELENCO DELLE AREE, SETTORI E SETTORI CONCORSUALI CON I RELATIVI CODICI LIST OF AREAS, SECTORS AND COMPETITION SECTORS AND ASSOCIATED CODES

Area Settore Sector

Settore Concorsuale Competition Sector

Cod

ice

Cod

e Denominazione Denomination C

odic

e C

ode Denominazione

Denomination Cod

ice

Cod

e Denominazione Denomination

01

Scienze matematiche e informatiche

Mathematics and informatics

A Matematica Mathematics

1 Logica matematica e matematiche complementari Mathematical logic, mathematics education and

history of mathematics

2 Geometria e algebra Geometry and algebra

3 Analisi matematica, probabilità e statistica

matematica Mathematical analysis, probability and statistics

4 Fisica matematica Mathematical physics

5 Analisi numerica Numerical analysis

6 Ricerca operativa Operational research

B Informatica Informatics 1 Informatica

Informatics

02 Scienze fisiche Physics

A Fisica delle Interazioni Fondamentali Physics of fundamental interactions

1 Fisica Sperimentale delle Interazioni Fondamentali Experimental physics of fundamental interactions

2 Fisica Teorica delle Interazioni Fondamentali Theoretical physics of fundamental interactions

B Fisica della Materia Physics of matter

1 Fisica sperimentale della materia Informatica Experimental physics of matter Informatics

2 Fisica teorica della materia Theoretical physics of matter

C

Astronomia, astrofisica, fisica della terra e dei pianeti

Astronomy, astrophysics, Earth and planetary physics

1

Astronomia, astrofisica, fisica della terra e dei pianeti

Astronomy, astrophysics, Earth and planetary physics

03 Scienze chimiche Chemistry

A Analitico, chimico-fisico Analytical and physical chemistry

1 Chimica analitica Analytical chemistry

2 Modelli e metodologie per le scienze chimiche Models and methods for chemistry

B Inorganico, tecnologico Inorganic chemistry and applied

technologies

1 Fondamenti delle scienze chimiche e sistemi

inorganici Principles of chemistry and inorganic systems

2 Fondamenti chimici delle tecnologie Chemical basis of technology applications

C Organico, industriale Organic, industrial and applied

chemistry

1 Chimica organica Organic chemistry

2 Chimica industriale Industrial and applied chemistry

D Farmaceutico, tecnologico, alimentare Medicinal and food chemistry and

applied technologies 1

Chimica e tecnologia farmaceutiche, tossicologiche e nutraceutico–alimentari

Medicinal, toxicological and nutritional chemistry and applied technologies

34

2 Tecnologia, socioeconomia e normativa dei

medicinali Drug technology, socioeconomics and regulations

04 Scienze della terra Earth sciences A Geoscienze

Earth sciences

1

Geochimica, mineralogia, petrologia, vulcanologia, georisorse ed applicazioni

Geochemistry, mineralogy, petrology, volcanology, earth resources and applications

2

Geologia strutturale, geologia stratigrafica, sedimentologia e paleontologia

Structural geology, stratigraphy, sedimentology and paleontology

3 Geologia applicata, geografia fisica e geomorfologia Applied geology, physical geography and

geomorphology

4 Geofisica Geophysics

05 Scienze biologiche Biology

A Biologia vegetale Plant biology

1 Botanica Botany

2 Fisiologia vegetale Plant physiology

B Biologia animale e antropologia Animal biology and anthropology

1 Zoologia e antropologia Zoology and anthropology

2 Anatomia comparata e citologia Comparative anatomy and cytology

C Ecologia Ecology 1 Ecologia

Ecology

D Fisiologia Physiology 1 Fisiologia

Physiology

E

Biochimica e biologia molecolare sperimentali e cliniche

Experimental and clinical biochemistry and molecular biology

1 Biochimica generale e biochimica clinica General biochemistry and clinical biochemistry

2 Biologia molecolare Molecular biology

F Biologia applicata Experimental biology 1 Biologia applicata

Experimental biology

G

Scienze farmacologiche sperimentali e cliniche

Experimental and clinical pharmacology

1 Farmacologia, farmacologia clinica e farmacognosia Pharmacology, clinical pharmacology and

pharmacognosy

H Anatomia umana e istologia Human anatomy and histology

1 Anatomia umana Human anatomy

2 Istologia Histology

I Genetica e microbiologia Genetics and microbiology 1 Genetica e microbiologia

Genetics and microbiology

L Scienze dell'esercizio fisico e dello

sport Physical training and sports sciences

1 Scienze dell'esercizio fisico e dello sport Physical training and sports sciences

06 Scienze mediche Medicine

A Patologia e diagnostica di laboratorio Pathology and laboratory medicine

1 Genetica medica Medical genetics

2 Patologia generale e patologia clinica Experimental medicine, pathophysiology and

clinical pathology

3 Microbiologia e microbiologia clinica Microbiology and clinical microbiology

4 Anatomia patologica Pathology

B Clinica medica generale General clinical medicine 1 Medicina interna

Internal medicine

C Clinica chirurgica generale General clinical surgery 1 Chirurgia generale

General surgery

35

D Clinica medica specialistica Specialized clinical medicine

1 Malattie dell'apparato cardiovascolare e malattie

dell'apparato respiratorio Cardiovascular and respiratory diseases

2

Endocrinologia, nefrologia e scienze dell'alimentazione e del benessere

Endocrinology, nephrology, food and wellness sciences

3 Malattie del sangue, oncologia e reumatologia Blood diseases, oncology and rheumatology

4 Malattie cutanee, malattie infettive e malattie

dell'apparato digerente Skin, contagious and gastrointestinal diseases

5 Psichiatria Psychiatry

6 Neurologia Neurology

E Clinica chirurgica specialistica Specialized clinical surgery

1 Chirurgia cardio-toracico-vascolare Heart, thoracic and vascular surgery

2 Chirurgia plastica-ricostruttiva, chirurgia pediatrica e

urologia Plastic and paediatric surgery and urology

3 Neurochirurgia e chirurgia maxillo-facciale Neurosurgery and maxillofacial surgery

F Clinica chirurgica integrata Integrated clinical surgery

1 Malattie odontostomatologiche Odontostomatologic diseases

2 Malattie apparato visivo Eye diseases

3 Otorinolaringoiatria e audiologia Otorhinolaryngology and audiology

4

Malattie apparato locomotore e medicina fisica e riabilitativa

Musculoskeletal diseases and physical and rehabilitation medicine

G Clinica pediatrica Paediatrics 1

Pediatria generale, specialistica e neuropsichiatria infantile

Paediatrics and child neuropsychiatry

H Clinica ginecologica Gynaecology 1 Ginecologia e ostetricia

Obstetrics and gynaecology

I Clinica radiologica Radiology 1

Diagnostica per immagini, radioterapia e neuroradiologia

Diagnostic imaging, radiotherapy and neuroradiology

L Clinica anestesiologica Anaesthesiology 1 Anestesiologia

Anaesthesiology

M Sanità pubblica Public health

1 Igiene generale e applicata e statistica medica Hygiene, public health and medical

2 Medicina legale e del lavoro Forensic and occupational medicine

3 Scienze infermieristiche Nursing

N Professioni sanitarie e tecnologie

mediche applicate Applied medical technologies

1 Scienze delle professioni sanitarie e delle tecnologie

mediche applicate Applied medical technologies

07

Scienze agrarie e veterinarie

Agricultural and veterinary sciences

A Economia agraria ed estimo Agricultural economics and appraisal 1 Economia agraria ed estimo

Agricultural economics and appraisal

B Sistemi colturali agrari e forestali Agricultural and forest systems

1

Agronomia e sistemi colturali erbacei ed ortofloricoli

Agronomy and field, vegetable, ornamental cropping systems

2 Scienze e tecnologie dei sistemi arborei e forestali Arboriculture and forest systems

36

C

Ingegneria agraria, forestale e dei biosistemi

Agricultural, forest and biosytems engineering

1 Ingegneria agraria, forestale e dei biosistemi Agricultural, forest and biosystems engineering

D Patologia vegetale ed entomologia Plant pathology and entomology 1 Patologia vegetale ed entomologia

Plant pathology and entomology

E Chimica e genetica agraria Agricultural chemistry and agricultural

genetics 1

Chimica agraria, genetica agraria e pedologia Agricultural chemistry, agricultural genetics and

pedology

F

Tecnologie alimentari e microbiologia agraria

Food technology and agricultural microbiology

1 Scienze e tecnologie alimentari Food science and technology

2 Microbiologia agraria Agricultural microbiology

G Scienze e tecnologie animali Animal science and technology 1 Scienze e tecnologie animali

Animal science and technology

H Medicina veterinaria Veterinary medicine

1 Anatomia e fisiologia veterinaria Veterinary anatomy and physiology

2

Patologia veterinaria e ispezione degli alimenti di origine animale

Veterinary pathology and inspection of foods of animal origin

3 Malattie infettive e parassitarie degli animali Infectious and parasitic animal diseases

4 Clinica medica e farmacologia veterinaria Clinical veterinary medicine and pharmacology

5 Clinica chirurgica e ostetrica veterinaria Clinical veterinary surgery and obstetrics

08

Ingegneria civile e architettura

Civil engineering and architecture

A

Ingegneria delle infrastrutture e del territorio

Landscape and infrastructural engineering

1

Idraulica, idrologia, costruzioni idrauliche e marittime

Hydraulics, hydrology, hydraulic and marine constructions

2

Ingegneria sanitaria-ambientale, idrocarburi e fluidi del sottosuolo, ingegneria della sicurezza

Sanitary and environmental engineering, hydrocarbons and underground fluids, safety and protection engineering

3

Infrastrutture e sistemi di trasporto, estimo e valutazione

Infrastructural and transportation engineering, real estate appraisal and investment valuation

4 Geomatica Geomatics

B Ingegneria strutturale e geotecnica Structural and geotechnical

engineering

1 Geotecnica Geotechnics

2 Scienza delle costruzioni Structural mechanics

3 Tecnica delle costruzioni Structural engineering

C

Design e progettazione tecnologica dell'architettura

Design and technological planning of architecture

1 Design e progettazione tecnologica dell'architettura Design and technological planning of architecture

D Progettazione architettonica Architectural design 1 Progettazione architettonica

Architectural design

E

Disegno, restauro e storia dell'architettura

Drawing, architectural restoration and history

1 Disegno Drawing

2 Restauro e storia dell'architettura Architectural restoration and history

37

F

Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale

Urban and landscape planning and design

1 Pianificazione e progettazione urbanistica e

territoriale Urban and landscape planning and design

09

Ingegneria indu-striale e dell'in-formazione

Industrial and information engineering

A

Ingegneria meccanica, aerospaziale e navale

Mechanical and aerospace engineering and naval architecture

1 Ingegneria meccanica, aerospaziale e navale Aeronautical and aerospace engineering and naval

architecture

2 Meccanica applicata alle macchine Applied mechanics

3

Progettazione industriale, costruzioni meccaniche e metallurgia

Industrial design, machine construction and metallurgy

B

Ingegneria manifatturiera, impiantistica e industriale

Manufacturing, industrial and managenent engineering

1 Tecnologie e sistemi di lavorazione Manufacturing technology and systems

2 Impianti industriali meccanici Industrial mechanical plants

3 Ingegneria economico-gestionale Business and management engineering

C

Ingegneria energetica, termomeccanica e nucleare

Energy, thermomechanical and nuclear engineering

1 Macchine e sistemi per l'energia e l'ambiente Fluid machinery, energy systems and power

generation

2 Fisica tecnica Thermal sciences, energy technology and building

physics

3 Ingegneria nucleare Nuclear engineering

D Ingegneria chimica e dei materiali Chemical and materials engineering

1 Scienza e tecnologia dei materiali Materials science and technology

2

Sistemi, metodi e tecnologie dell'ingegneria chimica e di processo

Systems, methods and technologies of chemical and process engineering

3 Impianti e processi industriali chimici Chemical plants and technologies

E

Ingegneria elettrica, elettronica e misure

Electrical and electronic engineering and measurements

1 Elettrotecnica Electrical technology

2 Ingegneria dell'energia elettrica Electrical energy engineering

3 Elettronica Electronics

4 Misure Measurements

F

Ingegneria delle telecomunicazioni e campi elettromagnetici

Telecommunications engineering and electromagnetic fields

1 Campi elettromagnetici Electromagnetic fields

2 Telecomunicazioni Telecommunications

G Ingegneria dei sistemi e bioingegneria Systems engineering and

bioengineering

1 Automatica Systems and control engineering

2 Bioingegneria Bioengineering

H Ingegneria informatica Computer engineering 1 Sistemi di elaborazione delle informazioni

Information processing systems

10

Scienze dell'an-tichità, filologi-co—letterarie e storico—artisti-che

Antiquities, philology, literary studies, art history

A Scienze archeologiche Archaeological sciences 1 Archeologia

Archaeology

B Storia dell'arte Art history 1 Storia dell'arte

Art history

C

Musica,teatro, cinema, televisione e media audiovisivi

Cinema, music, performing arts, television and media studies

1

Teatro, musica, cinema, telewvisione e media audiovisivi

Cinema, music, performing arts, television and media studies

D Scienze dell'antichità Sciences of antiquity 1 Storia antica

Ancient history

38

2 Lingua e letteratura greca Greek language and literature

3 Lingua e letteratura latina Latin language and literature

4 Filologia classica e tardo antica Classical and late antique philology

E

Filologie e letterature medio-latina e romanze

Medieval latin and romance philologies and literatures

1 Filologie e letterature medio-latina e romanze Medieval latin and romance philologies and

literatures

F Italianistica e letterature comparate Italian studies and comparative

literatures

1 Letteratura italiana Italian literature

2 Letteratura italiana contemporanea Contemporary Italian literature

3 Linguistica e filologia italiana Italian linguistics and philology

4 Critica letteraria e letterature comparate Literary criticism and comparative literature

G Glottologia e linguistica Glottology and linguistics 1 Glottologia e linguistica

Glottology and linguistics

H Francesistica French studies 1 Lingua, letteratura e cultura francese

French language, literature and culture

I Ispanistica Spanish and Hispanic studies 1

Lingue, letterature e culture spagnola e ispano-americane

Spanish and Hispanic languages, literatures and cultures

L Anglistica e angloamericanistica English and Anglo-American studies 1

Lingue, letterature e culture inglese e anglo-americana

English and Anglo-American languages, literatures and cultures

M

Lingue, letterature e culture germaniche e slave

Germanic and Slavic languages, literatures and cultures

1 Lingue, letterature e culture germaniche Germanic languages, literatures and cultures

2 Slavistica Slavic studies

N Culture dell'oriente Eastern cultures

1 Culture del vicino oriente antico Ancient Near Eastern cultures

2

Culture del medio oriente antico e moderno e dell'Africa

Ancient and modern Middle Eastern and African cultures

3 Culture dell'Asia centrale e orientale Central and East Asian cultures

11

Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

History, philosophy, pedagogy and psychology

A Discipline storiche History

1 Storia medievale Medieval history

2 Storia moderna Modern history

3 Storia contemporanea Contemporary history

4 Scienze del libro e del documento Science of books and documents

5 Discipline demoetnoantropologiche Demography, ethnography and anthropology

6 Scienze storico religiose History of religions

B Geografia Geography 1 Geografia

Geography

C Filosofia Philosophy

1 Filosofia teoretica Theoretical philosophy

2 Logica, storia e filosofia della scienza Logic, history and philosophy of science

3 Filosofia morale Moral philosophy

4 Estetica e filosofia dei linguaggi Aesthetics and philosophy of languages

39

5 Storia della filosofia History of philosophy

D Pedagogia Educational theories

1 Pedagogia e storia della pedagogia Educational theories and history of educational

theories

2 Didattica, pedagogia speciale e ricerca educativa Methodologies of teaching, special education and

educational research

E Psicologia Psychology

1 Psicologia generale, psicobiologia e psicometria General psychology, psychobiology and

psychometrics

2 Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Developmental and educational psychology

3 Psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni Social psychology and work and organizational

psychology

4 Psicologia clinica e dinamica Clinical and dynamic psychology

12 Scienze giuridiche Law studies

A Diritto privato Private law 1 Diritto privato

Private law

B DIritto commerciale, della navigazione

e del lavoro Business, navigation and air law

1 Diritto commerciale e della navigazione Business, navigation and air law

2 Diritto del lavoro Labour law

C Diritto costituzionale ed ecclesiastico Constitutional and ecclesiastical law

1 Diritto costituzionale Constitutional law

2 Diritto canonico e diritto ecclesiastico Ecclesiastical law and canon law

D Diritto amministrativo e tributario Administrative and tax law

1 Diritto amministrativo Administrative law

2 Diritto tributario Tax law

E

Diritto internazionale, dell'unione europea, comparato, dell'economia e dei mercati

International and European Union law, comparative, economics and markets law

1 Diritto internazionale e dell'unione europea International and European Union law

2 Diritto comparato Comparative law

3

Diritto dell'economia e dei mercati finanziari e agroalimentari

Economics, financial and agri-food markets law and regulation

F Diritto processuale civile Civil procedural law 1 Diritto processuale civile

Civil procedural law

G Diritto penale e processuale penale Criminal law and criminal procedure

1 Diritto penale Criminal law

2 Diritto processuale penale Criminal procedure

H

Diritto romano, storia del diritto medievale e moderno e filosofia del diritto

Roman law, history of medieval and modern law and philosophy of law

1 Diritto romano e diritti dell'antichità Roman and ancient law

2 Storia del diritto medievale e moderno History of medieval and modern law

3 Filosofia del diritto Philosophy of law

13

Scienze economi-che e statistiche

Economics and statistics

A Economia Economics

1 Economia politica Economics

2 Politica economica Economic policy

3 Scienza delle finanze Public economics

4 Economia applicata Applied economics

5 Econometria Econometrics

B Economia aziendale Business administration and 1 Economia aziendale

Business administration and management

40

Management 2 Economia e gestione delle imprese Management

3 Organizzazione aziendale Organization studies

4 Economia degli intermediari finanziari e finanza Financial Markets and Institutions

5 Scienze merceologiche Commodity science

C Storia economica Economic history 1 Storia economica

Economic history

D

Statistica e metodi matematici per le decisioni

Statistics and mathematical methods for decisions

1 Statistica Statistics

2 Statistica economica Economic statistics

3 Demografia e statistica sociale Demography and social statistics

4

Metodi matematici dell'economia e delle scienze attuariali e finanziarie

Mathematical methods of economics, finance and actuarial sciences

14

Scienze politiche e sociali

Political and social sciences

A Teoria politica Political theory

1 Filosofia politica Political philosophy

2 Scienza politica Political science

B Storia politica Political history

1 Storia delle dottrine e delle istituzioni politiche History of political thought and institutions

2

Storia delle relazioni internazionali, delle società e delle istituzioni extraeuropee

History of international relations and of non-European societies and institutions

C Sociology Sociologia

1 Sociologia generale, giuridica e politica General and political sociology, sociology of law

2 Sociologia dei processi culturali e comunicativi Sociology of culture and communication

D Sociologia applicata Applied sociology 1

Sociologia dei processi economici, del lavoro, dell'ambiente e del territorio

Sociology of economy and labour, sociology of land and environment

41

FIGURE - FIGURES AVVERTENZA Per un migliore uso della spazio disponibile per la stampa, la figura 6 compare in questa pagina, dopo

la figura 1, e non dopo la figura 5 come dovrebbe. WARNING For a better use of the available space for printing, figure 6 is displayed in this page, after the figure 1,

and not after figure 5 as it should.

Figura 1 - Percentuale di abilitazioni per ciascuna area. Figure 1 - Percentage of qualifications for each area.

Figura 6 - Confronto puramente quantitativo tra due candidati, sulla base dei soli indicatori bibliometrici (vedere testo). Figure 6 - Purely quantitative comparison between two candidates on grounds of bibliomertric indicators only (see text).

42

Figura 2 - Frazione di domande di abilitazione che hanno avuto esito positivo per ciascuno dei settori concorsuali delle varie aree.

Figure 2 - Fraction of successful applications for each competition sector of the areas.

43

Figura 3 - Numero di candidati che hanno ottenuto n abilitazioni. Figure 3 - Number of applicants who obtained n qualifications.

44

Figura 4 - Per ciascun settore concorsuale delle varie aree viene riportata la frazione degli abilitati a Professore Ordinario che superano tre, due, una e nessuna mediana.

Figure 4 - For each competition sector of every area the fraction of qualified applicants to Full Professor exceeding three, two, one or no medians are plotted.

45

Figura 5 - Per ciascun settore concorsuale delle varie aree viene riportata la frazione degli abilitati a Professore Associato che superano tre, due, una e nessuna mediana.

Figure 5 - For each competition sector of every area the fraction of qualified applicants to Associate Professor exceeding three, two, one or no medians is plotted.

Figura 6 - È mostrata dopo la figura 1. Figure 6 - It is displayed after figure 1.

46

Figura 7 - Per ciascun settore concorsuale delle varie aree viene riportata la frazione di violazioni Pareto-dominanza degli

abilitati a Professore Ordinario. Figure 7 - For each competition sector of every area the fraction of Pareto-dominance violations of qualified applicants to

Full Professor is plotted

47

Figura 8 - Per ciascun settore concorsuale delle varie aree viene riportata la frazione di violazioni Pareto-dominanza degli

abilitati a Professore Associato. Figure 8 - For each competition sector of every area the fraction of Pareto-dominance violations of qualified applicants to

Associate Professor is plotted.

48

Figura 9 - Frequenza delle distanze di Levenshtein tra coppie di verbali (vedere testo) per abilitati a Professore Associato del

settore concorsuale 09/H1. Figure 9 - Frequency of the Levenshtein distance between pairs of reports (see text) of qualified applicants to Associate

Professor of the 09/H1 competition sector.

Figura 10 - Frequenza delle distanze di Levenshtein tra coppie di verbali (vedere testo) per abilitati a Professore Associato

del settore concorsuale 08/A2. Figure 10 - Frequency of the Levenshtein distance between pairs of reports (see text) of qualified applicants to Associate

Professor of the 08/A2 competition sector.

49

Figura 11 - Percorsi di carriera (esclusi casi eccezionali). Da http://www.aqu.cat/doc/doc_ 18450515_1.pdf (sito AQU), modificato.

Figure 11 - Career pathways (excluding exceptional cases). From http://www.aqu.cat/doc /doc_18450515_1.pdf (AQU site), modified.

Figura 12 - Crescita percentuale delle retribuzioni del Professore Ordinario, Professore Associato e Ricercatore Universitario - a tempo pieno – nel caso di scatti biennali automatici (in alto) e triennali non automatici (in basso).

Figure 12 - Percentage of salary increase of full time Full Professor, Associate Professor and University Researcher in case of automatic biennial (upper) and not automatic triennial (lower) increments.

50

Figura 13 - Variazioni percentuali nel tempo delle retribuzioni del Catedrátic, Agregat e Lector tenendo conto degli scatti e degli incrementi per meriti didattici e scientifici. La retribuzione iniziale del Lector è assunta pari a 100, e quelle iniziali di Agregat e Catedràtic sono state aumentate proporzionalmente.

Figure 13 - Time percentage variations of Catedrátic, Agregat and Lector salaries taking into account pay rises, both automatic as well as teaching and scientific merit linked ones. The initial salary of Lector is shown equal to 100, the initial ones of Agregat and Catedràtic have been increased proportionally.

Figura 14 - Confronto tra l’imminente quadro retributivo Italiano a scatti triennali (in alto) e quello Catalano (in basso), con la stessa scala percentuale riferita alla retribuzione minima di ogni livello.

Figure 14 - Comparison of the upcoming Italian remuneration framework in triennial increments (upper) and the Catalan (lower), with the same percentage scale, related to the entry wage for each level.

51

Figura 15 - Confronto tra le variazioni delle retribuzioni tra professori universitari italiani e spagnoli

Figure 15 - Comparison among salary variations of Italian and Spanish university professors

Figura 16 - Confronto tra le variazioni percentuali delle retribuzioni di un Professore Associato che non ottiene per due volte l'aumento stipendiale e di un Agregat che rinvia per lo stesso lasso di tempo le sue richieste di incrementi per meriti di Didattica e di Ricerca.

Figure 16 - Comparison between percentage variations of salaries of Associate Professor who twice in his career did not get the pay increment, and Agregat who postpones each time his requests for Complement per merits de docència and Complement for merits of investigació for the same triennial lapse of time.

Figura 17 - Somma delle variazioni percentuali delle retribuzioni di un Professore Associato e un Agregat, riportate in figura 16 e in tabella 5, e medie annuali di tali variazioni e delle differenze percentuali, riportate in tabella 5. Si riporta solo la differenza percentuale della somma in quanto quella della media è troppo piccola (vedere tabella 5).

Figure 17 - Sum of the percentage variations of salaries of Associate Professor and Agregat, plotted in figure 16 and listed in table 5, and annual means of such variations and percentage differences, listed in tabella 5. Note that it is plotted the percentage difference of sum only as percentage difference of mean is too small (see table 5).

52

Figura 18 - Sviluppo temporale delle leggi e regolamenti emessi per la selezione di Professori e Ricercatori. L’elemento caratterizzante è l’aumento della complessità dei criteri (vedere testo). Per gli acronimi si veda il GLOSSARIO DEGLI ACRONIMI a pagina 31.

FIGURE 18 - Time development of the laws and regulations issued for the selection of Professors and Researchers The distinguishing feature is an increase in the complexity of criteria (see text). As far as abbreviations is concerned refer to GLOSSARY OF ACRONYMS at page 31.

53

TABELLE-TABLES

Tabella 1 - Sommario del numero di domande presentate per abilitazione scientifica nazionale, numero e percentuale di abilitazioni conferite per Professore Ordinario e Professore Associato.

Table 1 - Summary of the number of applications submitted to the national scientific qualification, number and percentage of qualification to Full Professor and Associate Professor.

NUMERO DI DOMANDE NUMBERS OF APPLICATIONS

ABILITAZIONI QUALIFICATIONS

NUMERO NUMBER

PERCENTUALE PERCENTAGE

Professore di Prima Fascia/Full Professor 17243 07467 43.30%

Professore di Seconda Fascia/Associate Professor 39286 16813 42.80%

Totale/Total 56529 24280 42.95%

Tabella 2 - Elenco dei 10 settori concorsuali con la percentuale più alta (a) e più bassa (b) di abilitazioni concesse. Table 2 - List of the 10 competing sectors with the highest (a) and lowest (b) of granted qualifications.

SETTORE CONCORSUALE ECOMPETITION SECTOR

PERCENTUALE PERCENTAGE

CODICE CODE

DENOMINAZIONE DENOMINATION

a

06/F3 Otorinolaringoiatria e audiologia Otorhinolaryngology and audiology 81.10%

03/B2 Fondamenti chimici delle tecnologie Chemical basis of technology applications 78.37%

02/A2 Fisica teorica delle interazioni fondamentali Theoretical physics of fundamental interactions 77.35%

09/B2 Impianti industriali meccanici Industrial mechanical plants 75.00%

03/B1 Fondamenti delle scienze chimiche e sistemi inorganici Principles of chemistry and inorganic systems 74.33%

02/B1 Fisica sperimentale della materia Experimental physics of matter 72.83%

05/F1 Biologia applicata Experimental biology 72.47%

09/B1 Tecnologie e sistemi di lavorazione Manufacturing technology and systems 69.51%

09/G1 Automatica Systems and control engineering 69.18%

02/A1 Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali Experimental physics of fundamental interactions 68.95%

b

06/A3 Microbiologia e microbiologia clinica Microbiology and clinical microbiology 22.97%

05/H2 Istologia Histology 21.05%

08/D1 Progettazione architettonica Architectural design 20.47%

09/D1 Scienza e tecnologia dei materiali Materials science and technology 19.88%

06/F2 Malattie apparato visivo Eye diseases 19.67%

11/D2 Didattica, pedagogia speciale e ricerca educativa Methodologies of teaching, special education and educational research 18.54%

14/C1 Sociologia generale, giuridica e politica General and political sociology, sociology of law 17.48%

11/D1 Pedagogia e storia della pedagogia Educational theories and history of educational theories 17.03%

11/E4 Psicologia clinica e dinamica Clinical and dynamic psychology 15.74%

05/I1 Genetica e microbiologia Genetics and microbiology 15.40%

54

Tabella 3 - Struttura del CAR (http://www.aqu.cat/doc/doc_15195237_1.pdf)

POSIZIONE NOMINATO DA ... PREVIO RIFERIMENTO ... Presidente del CAR Ministro per l'Università

Presidente di ciascuno dei comitati speciali di revisione del CAR Presidente del CAR

Membri del CAR (20)

- 4 membri: direttori dei dipartimenti universitari

- 16 membri del Consiglio di Amministrazione AQU

Alla proposta del presidente del CAR

Consulenti esterni (revisori) del CAR Presidente del CAR Ai membri dei comitati di valutazione

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Table 3 - Structure of CAR (http://www.aqu.cat/doc/doc_15195237_1.pdf)

POSITION APPOINTED BY ... PRIOR REFERRAL TO ...

CAR Chairperson Minister for Universities

Chairperson of each of the CAR's special review panels CAR chairperson

CAR members (20)

- 4 members: heads of university departments

- 16 members AQU Board of Management

At the proposal of the CAR chairperson

External advisers (reviewers) CAR CAR chairperson Members of the review panels

Tabella 4 - Confronto tra modello CIPUR e modello Catalano (vedere testo).

IL MODELLO CIPUR IL MODELLO CATALANO

Reclutamento a tempo indeterminato su base non contrattualizzata NO Personale accademico (unico tipologia di professore) NO Diritti Civili SI

Stipendio Parte fissa soggetta ad aumenti automatici ogni 3 anni SI Importi annuali consolidati aggiuntivi legati a risultati certificati da agenzia nazionale SI

Agenzia nazionale di valutazione (agenzia di certificazione) SI

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

Table 4 - Comparison between the CIPUR and Catalan model (see text).

THE CIPUR MODEL THE CATALAN MODEL

Non contractual indefinite duration recruitment NO Academic staff (single type of position) NO Civil Rights YES

Salary Fixed part subject to automatic increases every 3 years YES Additional consolidated annual amounts linked to results certified by national agency YES

National assessment agency (certification agency) YES

55

Tabella 5 - Somma delle percentuali di aumento annuale della retribuzione di un Professore Associato e di un Agregat

nell'arco di 30 anni di attività; sono anche riportate la media e la differenza percentuale. Table 5 - Sum of the annual percentage increase in the salary of Associate Professor and Agregat over 30 years in activity;

the mean and the percentage difference are also listed.

PROFESSORE ASSOCIATO ASSOCIATE PROFESSOR AGREGAT DIFFERENZA PERCENTUALE

PERGENTAGE DIFFERENCE

Somma Sum 7.290 7.150 0.060

Media Median 0.233 0.227 0.005

56

57

Forward At the beginning of 2013 the results of the first session the ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale -

National Scientific Qualification), introduced by the Law 240/2010, triggered a great deal of controversy both inside and outside of the academic community and with numerous statements and comments on internet and also on the media, and appeals to administrative courts by applicants who did not qualify.

Given these results ,the Minister Giannini, Ministry of Education, University and Scientific Research, stated (http: //www.corriere univ.it/cms/2014/03/lintervista-al-ministro-giannini-bonus-number-closed-qualifications-teachers-so-change-and-school-university/#sthash.KW9QbMwv.dpuf) that she intended to change the system of qualification being inspired, in general, by the Spanish model. Later (cfr .: http://espresso.repubblica.it/topical/2014/05/08/news/the-minister-stefania-giannini'llabolish-the-university-1.164464-contests-?Ref=HRBZ-1) she stressed her intention to proceed to a no longer postponable legislative action on specific aspects of the university system.

The results of the firs ASN session were therefore imposing a broader rethinking on the Italian university system in order to proceed with specific legislative actions.

The CIPUR, aware of issues raised by the ASN results and urged by the statements made by Minister Giannini, organized on May 28th, 2014 in Rome the meeting on "Abilitazione Scientifica Nazionale: analisi della procedura, dei risultati e delle criticità (National Scientific Qualification: analysis of the procedure, results and criticalities)."

At the meeting Daniela Grembiale, University "Magna Græcia" of Catanzaro, presented " Abilitazione Scientifica Nazionale (National Scientific Qualification): judgements passed freely" with part of her in-depth analysis of assessments. It strikes, in particular, the presence of assessments, published on the appropriate website of the Ministry of Education, that we would not have ever read in a similar European selection. In addition, she highlights what paradoxical consequences may result when foreign committee members are involved in the ASN.

Moreno Marzolla, University of Bologna, presented part of his ponderous "Quantitative analysis of the

first round of the ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale - National Scientific Qualification". Particularly interesting his addressing the question of the similarity of assessments ("copy" and "paste" assessments) done by committees. In fact he assessed the "similarity" between texts, by using appropriate metrics such as the Levenshtein distance.

The aforementioned intention of the Minister to refer to the Spanish model, has led CIPUR to examine in

detail what happens in that country starting by focussing on the Catalan model (see "The Catalan Model"). In Catalan universities Agregat and Catedràtic – corresponding to Associate and Full professor

respectively – have full teaching and research capacity and are eligible for departmental headship, faculty deanship, etc. . Only the office of Rector is restricted to a Catedràtic. Please note that in Italian universities, as a result of the Italian law 240/2010, the exclusive decisional power of Italian university Full professors has been further enhanced at the expense of Associate Professors.

The salary consists of two parts: a fixed one subject to automatic increases every three years (as opposed to what partisan pundits and politicians have repeated on the non-existence in Europe of automatic salary increases for university professors); and consolidated annual additional amounts related to the results certified by a national agency.

Activities of the assessment national agency are restricted only to a certification activity. In addition, it was shown with that the Italian university system can withstand without any problem the

pay scale in use in the Catalan universities; see "Transferring elements of the Catalan model in the Italian university system: economic sustainability."

Domenico Schiavone, University of Bari Aldo Moro, presented "The judicial route to the selection of

university professors. A specifically Italian problem" illustrating aspects of the legislation on university recruitments, starting from 1933. Since 1979 (see the Law 31/1979) committees are asked to prepare an analytical report, with an assessment of individual candidates and an overall assessment. The recalled number 240 of 2010 law restates that committees are asked to make a reasoned judgment about the scientific assessment of the candidate based on the analytical evaluation of the titles and publications presented. The

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frequent lack of such analytical assessments allows unsuccessful ASN applicants to present a successful appeal to the administrative courts.

In August 2014, the Italian Parliament at last approved changes to the procedure of the ASN. In particular, the presence of a foreign members in committees is no longer necessary, and in the text of the law, where it is stated :"In procedures for enabling access to the functions of Associate and Full professor, the commission shall render a reasoned judgment about the scientific qualification the candidate based on the analytical evaluation of the titles and publications presented.", the word analytic has been deleted.

The absence of a foreign members certainly avoids the paradoxical consequences mentioned by Daniela Grembiale. The waiver of the obligation of drafting judgments based on analytical assessments, removing grounds of numerous appeals, certainly improves the functioning of the administrative justice in Italy; it is hard to believe that it might also enhance the quality of ASN procedures as well.

This volume is divided into three sections. The first contains the Italian version of the contributions summarized above. In the third section there is the corresponding English versions. Glossary of acronyms, list of areas, sectors and competition sectors and associated codes, figures and tables - in Italian as well in English - are in the second section.

As far as the connection between the SSD (Settori Scientifico-Disciplinari – Scientific-Disciplinary Sectors) and competition sectors is concerned, readers, especially those unfamiliar with such technicalities, will find the references to the appropriate institutional websites in the second section(+

Last but not least we thank Dr. Maria Rosa Mazzolini for the translation of the proceedings of the conference.

).

Alberto Incoronato Paolo Manzini

Perugia, Febraury 14, 2015

+ Page 31.

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Abilitazione Scientifica Nazionale (National Scientific Qualification):

judgements passed freely Prof. Daniela Grembiale

University of Catanzaro daniela.grembiale@unicz.it

The ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale - National Scientific Qualification) was introduced in 2010 by Law 240. Paragraph 1 of Article 16 reads: "Qualification certifies the scientific standard which is a necessary requirement for access to Full and Associate professorship. The norm of the enactment of the procedures are left to the issuance of successive regulations by the Ministry."

It is not difficult to be easy prophets in this country, especially when you are very familiar with certain mechanisms, as well as the atavistic and deep-rooted reluctance to change in the academic world. In fact the Italic imagination went wild and ASN has been transformed into a monster with a thousand heads. The intent of the legislator has been distorted; what was supposed to simplify the locally called selection procedures for the positions of Associate and Full Professor has become a veritable ”improper“ comparative pre-selection. Making a comparison with the sports world, the athletes on the starting line in a final of the 100 meter dash are the winners of the qualifying turns and, although they start from the same level of athletic training, the finishing line will be crossed first by the athlete in the race that has exploited the maximum muscle power. Similarly, ASN was supposed to represent the “qualifying round” - nationally -needed to access the “final race” - at any university - and allow a competition among equals, if conducted with methodological rigour and intellectual serenity, in order to allow the candidates with the best scientific requirements to prevail. Instead, as it was predictable, some candidate, similarly to what happens in “sick” sport, has presented himself doped. In other words, even with dubious athletic characteristics - in our case scientific - and/or making use of particularly advantageous tools (the committee members’ ratings), he has passed the qualifying round and will quite likely cross the finishing line before the others in the final race too.

The results of this qualification round have led to very high expectations; in fact many of those who think that having achieved the driver’s licence with the ASN they will also get the car keys as a present. They perhaps forget that the turnover freeze and reduced economic resources available to the universities, in fact prevent the possibility of proceeding to the next phase, except for a happy few. The Committees’ operating mode in the various competition sectors+

The percentages of the qualified vary greatly according to the competition sector, ranging from 30.95% of Social and Political Sciences to 56.36% of Chemical Sciences (

has not been coherent; some have used very close-mesh nets, considering that at present it is very difficult to recruit scholars who are not already assigned to Italian universities, while other Committees have expanded their meshes dramatically.

++

This and many other distortions, related to a "wrong" interpretation of the Law and to the regulations issued subsequently, have determined that the first round of ASN has had more shadows than lights, so that the Minister Stefania Giannini has stated that a third round, carried out in the same manner, will not be made.

).

The shadowy path began already in the pre-qualification phase, an example for all is the way in which the medians were built. The lack of a register of the scientific research that may take into account "all" the scientific papers of "all" the academics in the sector, has introduced a bias which is strongly criticized and difficult to modify. In fact, the inclusion of scientific publications on a voluntary basis into the site of CINECA, does not actually correspond to the median value in the sector, but is equivalent to the median value of the publications introduced.

+ See LIST OF AREAS, SECTORS AND COMPETITION SECTORS AND ASSOCIATED CODES, page 33. ++ See Moreno Marzolla "Quantitative analysis of the first round of the ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale -

National Scientific Qualification)", page 63.

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In addition, the inclusion by DM of the “number of scientific publications” has led many candidates – considering also the huge time lapse between the publication of the call and its closure - to break down the same product into many publications. Being an easy Cassandra has therefore not been difficult and the article published in my name in issue 67 of “Università Oggi”(+

The unit of measurement of scientific research in this qualification procedure was the “kilogram”; many candidates were assessed according to how many kilograms of paper they had produced. The quality of a product, rather than being judged for its intrinsic value, was considered on the basis of the weight and the volume occupied.

), in December 2012, has proved to be correct.

The scientific production that characterises the entire path of a scientist could be assimilated to the contents of a box that contains in its interior the product that qualifies it. If the same content is divided into a greater number of boxes, the production apparently seems more extensive, but both in a case as in the other solely the quantity will be judged. Just as no merchant would buy any merchandise before having assessed its real value, in the same way, the scientific production of the candidates should be judged not by the number of papers, but by their quality. Instead, the more space it occupies, the better the quality of your work. Truly bizarre! Yet, even the number of the “boxes” were taken into account in this ASN allowing thus some judgments to be passed freely. For some committees, in absolute freedom. The fault was only of the Committee members? I would say no.

First, because the climate of stagecoach assault, considering the high number of applications accepted —56529— after the initial phase which included the possibility of withdrawal has not really helped the committees to act always in a calm way. Returning for a moment to the comparison with the sports world, when in a competitive race the number of participants is high, when the expectations of those who participate and those who judge are high, the conditions in the field are certainly not at their best and the referees’ judgement may be distorted. Basically there are two reasons: arbitral arrogance or subordination. Both of these conditions have occurred in ASN identifying sometimes “strange” ratings even almost criminal ratings. For example, in addition to overcoming the medians - were they right or wrong - the committee members were required, in order to avoid an opinion based on the space occupied by the “boxes”, to formulate an analytical assessment of the individual papers presented (12 to 20 depending on which professorship sector the candidate is in).This has led (or rather would have led) each Committee member to read and evaluate (would have read and evaluated) at least 32 different papers presented for the two Associate and Full professorships. An enterprise that is almost impossible. Sometimes, beyond the possible limit. Staying within the time limits assigned, has led to the fact that the most used method was the "copy-paste". Then, the he-candidate became the she-candidate (venial sin) and vice versa; it was enough to move an adjective from one line to another in order to give some semblance of independent judgment or the judgment of a candidate has been attributed to another, and more. In a competitive sector that has seen the total participation of 490 candidates, a total of 6,600 scientific papers, including monographs, essays and articles have been presented. The commission began its work in late January 2013, and presented the results of its work in the following month of November. In short, they had access to 303 days. Each committee member on average would have read, evaluated and compiled a review of 21.7 papers - including monographs, essays or articles - per day, including holidays, all while continuing to do their job without taking an hour's rest. IMPOSSIBLE. It is clear that the evaluation was carried out in a very superficial way and it has not always been the fault of the individual Committee members.

Here are some written “gems” taken from the judgments published on the relevant website of the MIUR and that we would not have read in a similar European selection: "The candidate is not stupid, she is familiar with the international scene and reveals curiosity." "Neapolitan-row (degree, doctorate, research fellowship, role as a researcher) the candidate is definitely a product of the school, with consequent strengths and weaknesses, without tools to emerge from its group and to show the maturity necessary to the qualification."

"The biggest problem is in the written papers which dangerously tend to jump from a subject to another without any criterion of consistency of content."

+ CIPUR magazine.

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"The publications are full of bad copying and misquotation debris (..); the candidate herself confesses the difficulty of leaving the shadow of the Master."

"Many publications are collections of educational work of the students (...), all regularly published with the support of the university. But how is it possible that in a country regarded as 'poor' there are lots of money available in the faculties to publish students' work, and anything else that crosses some teachers’ mind ... ? Not qualified."

In the Audiology-Otolaryngology competition sector, for a candidate for Full professorship, the "discrepancies" or "differences of some importance" or "disparity" relating to scientific papers are pointed out among the assessments drawn up by each member and by the committee (a paper is listed twice in the paper list and another is not readable, on a listed paper the candidate does not figure among the actual authors, in other works the candidate's position in the sequence of authors is different from that shown in the list attached to the application). Yet, these objective differences do not prevent at the end the expression of a judgment favourable for the qualification. In fact: "The curriculum and the prevailing scientific activity guide its assessment in relation to the SSD(+

"Associate Professor since 2007, the candidate has a continuous and discrete level curriculum. He passes 2 of the 3 medians relative to the ANVUR bibliometric parameters for the SSD MED-32 sector. He submits to the Committee’s evaluation 20 papers. A paper is mentioned twice (nr. 18 and 20). The pdf regarding paper nr. 4 is not available. In paper nr.11 the name of the candidate does not appear. Moreover there are also numerous discrepancies regarding the position of the candidate's name in the pdf and the list of publications. Though considering these limits, the examined papers are on a discreet editorial ranking and are coherent with the SSD; the candidate’s name is not always in an outstanding position. Nevertheless, I consider the candidate suitable for qualification limited to only SSD MED/32—Audiology."

) MED/32, in which the candidate has been an Associate Professor since 2007; for the values corresponding to the SSD he complies with two bibliometric parameters on the three planned, Among the works presented for evaluation, with a rather good overall editorial ranking, n. 4 is not readable because of a damaged file, while the n. 18 and n. 20 are the same publication. Remarkable differences are found between the bibliography list of the paper submitted to evaluation and how it is assessed by the attached pdf loaded by the candidate: according to the latter, in the paper n. 11, a rhinology subject, the candidate is not among the authors. On other occasions his position is different from that shown in the list. However, on four occasions he is the first name of his discipline in the context of interdisciplinary collaborations, and the material presented seems in any case sufficient to form an opinion. Among the topics covered in the field of audiology, regarding subjects that arouse a certain scientific interest, the specialist implications concerning the various stages of female hormonal life are certainly to be considered quite original. Also the paper of Phytopharmacology can be considered congruent when speculative implications are involved. In the curriculum the responsibility of three consistent research projects are reported. Depending on the combination of all the aspects evaluated in this procedure, a favorable opinion can be given to the Full professorship qualification in reference to the SSD MED/32."

Joint judgment: "The curriculum and the prevailing scientific activity guide the evaluation in relation to the SSD MED/32: for the corresponding values the candidate passes two out of three bibliometric parameters. Discrepancies are detected, mainly related to the order of the authors, between the list of publications subjected to evaluation and the attached pdf. According to the latter, the candidate appears sometimes as the first name of his own discipline in the context of interdisciplinary collaborations. He deals with classical topics of audiology as well as issues of the sector related to hormonal gynaecological aspects. Regardless of the inconsistencies detected, on the basis of a scientific and curricular overall evaluation, the Committee, after thorough discussion, considers that it can evaluate favourably the qualification to Full professorship with reference to the SSD MED/32."

Though allowing the committees to positively evaluate a candidate even if he had not passed any median (a condition that CIPUR had strongly advocated for several reasons, see issue 68 of Università Oggi), obtaining the positive judgment of 4/5 of the Committee was an indispensable condition for the candidate in order to pass. Yet, even this rule was disregarded and subverted. One example for all.

Competition Sector 06/M1 Full professorship + As far as SSD is concerned refer to note 7 in GLOSSARY OF ACRONYMS section, page 31.

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Joint judgment: "Two of the indicators defined by ANVUR are complied with"

Parameters related to the qualifications submitted: "The scientific production in the candidate’s whole career is continuous, but quantitatively insignificant, with no documented international collaboration. The candidate has never been in charge of any research unit, has never been a member of any board of international journals, nor has he received any award. The candidate has performed research and teaching activity for many years in undergraduate and postgraduate courses, but he is not part of any doctoral college."

Individual committee member’ judgement: "The candidate does not have enough scientific achievement to get the license to full professor.

The candidate does not reach 4/5 of the positive judgments, and yet, the final judgment is: "The candidate has reached the scientific maturity in order to obtain the qualification to full professor."

Not even the inclusion of a foreign member committee, which I personally consider extremely provincial(+

The Council of State has upheld the appeal filed by the lawyer Stefano Vinti on the suspension of the provisions of the Committee for the competition sector 12/A1—Private Law. At the centre of the dispute, the appointment of the foreign member José Miguel Embid, Full professor of legal studies at the University of Valencia, in the judging committee. The said professor does not speak or read Italian and would, therefore, have been unable to provide adequate assessment of the curricula and publications presented by the candidates. In short, a great deal of confusion that led more than 1,300 candidates to appeal to the Administrative Courts, which in the present case became the sixth committee member of the ASN.

), has avoided the creation of many problems, especially in those sectors where the papers presented are written in our language.

The Minister Giannini too has recognized, in fact, that the session 2012 of the national scientific qualification has been a substantial failure which has further discredited the academic body in front of the public eye, which is the reason why we all expect serious ministerial decrees to be taken, which may bring competitions back within the academy and not in the courtrooms.

To quote an aphorism by Giuseppe Tomasi di Lampedusa(++

): "If everything should remain as it is, it is necessary that everything changes." The ASN, under Law 240/2010 that should have changed everything, by pointing out the merit of many talented researchers while limiting the excessive power of the barons, has done nothing but given more power to those who have always shelved meritocracy.

+ Note added in proof: the presence of foreign member was cancelled by Law 214/2014. ++ http://en.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Tomasi_di_Lampedusa.

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Quantitative analysis of the first round of the ASN

(Abilitazione Scientifica Nazionale - National Scientific Qualification)

Moreno Marzolla University of Bologna

moreno.marzolla@unibo.it

A quantitative analysis of the results of the first round of the ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale - National Scientific Qualification) 2012 is described. The data available to date(+

) are related to 181 competition sectors of 184; also the proceedings for 9 applications for qualification are not yet published due to the suspension of the publication for self-defence. As a result, the data considered are related to a total of 56529 applications for qualification of which 24280 (amounting to 42.95%) were successful (table 1). Applications for qualification are divided as follows: 17243 for Full professorship (of which 7467 successful), and 39286 for Associate professorship (of which 16813 successful). In general, therefore, less than one application out of two has been successful; the percentage is not high, given the fact that we are dealing with a qualification procedure and not with a comparative evaluation.

If we examine in detail the 14 competition areas, we can see that there are significant differences in the ratios of qualified candidates in each area, as you can see in figure 1. We can notice that the area 03 (Chemical Sciences) has accepted 56.36% of the applications, while area 14 (Social and Political Sciences), has accepted 30.95%(++

Each of the graphs in the figure corresponds to one of the 14 areas; the height of the bars represents the fraction of applications for qualification for each competition sector that have been successful. The solid line shows the total fraction of applications with a positive outcome (which we have seen to be equal to 42.95%), while the dashed lines show the average fraction of applications with a positive outcome for each area. For example, we can notice that the fraction of applications with positive results in area 02 (Physical Sciences) exceeds the overall average, although there are two competition areas (02/C1—Astronomy and Astrophysics and 02/B3—Applied Physics) that are considerably below the average. Similarly, area 14 shows a fraction of qualified competitors lower than the global average, with the exception of sector 14/B2—History of International Relations, which shows a percentage of qualifications that are above average.

). Going into further detail, there are also considerable differences within each area, as it can be deducted from the figure 2, which shows the percentage of applications for qualification that have been successful for each of the 181 competition areas whose proceedings are published at present.

Table 2a lists the 10 competition sectors with the highest percentage of qualifications granted (see figure 2). Similarly, the table 2b shows the 10 competition sectors with the lowest percentage of qualifications granted (figure 2). The significant difference between the percentages of qualified competitors within the first 10 and the last 10 sectors is striking, and it can only be partly justified by the specific nature of each competition sector (figure 2).

Let us consider now the distribution of the number of candidates who obtained more than one qualification. In fact, the ASN allowed each candidate to submit more applications, for different competition sectors and/or professorship. The graph in figure 3 shows, on a logarithmic scale, the number of candidates who have obtained n qualifications, for n = 1, ... 14. Data are to be considered approximate, since, according to the data available, the ASN candidates can only be identified by name, with a consequent high risk of homonyms. The presence of a single candidate who has obtained no less than 14 qualifications can be seen here (to be precise, he obtained qualification for the Full and Associate professorship in 7 competition sectors). Analysis of data also showed the situation of a candidate who obtained qualification to Full professorship in 06/H1—Gynaecology and Obstetrics, but not to Associate professorship in the same sector. The examination of the two applications taken into consideration showed that the application for Associate professorship appears to have an incomplete list of publications (presumably due to a technical problem during the + Note added in proof: May 28th 2015 ++ See LIST OF AREAS, SECTORS AND COMPETITION SECTORS AND ASSOCIATED CODES, page 33.

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compilation or submission of the application). Of course, technical problems may occur, but it would be appropriate to establish monitoring mechanisms to detect and possibly correct situations that may lead to clearly paradoxical results.

Let us now analyze the distribution of the number of medians exceeded by the qualified competitors in each competition sector. The graph in figure 4 shows the fraction of the qualified candidates to the Full professorship that comply with three, two, one or no median. We can notice that, in some areas more than in others, and in some competition sectors, the committees have decided to grant the qualification also to candidates who have passed one or no medians. We recall that the legislation provides that, as a rule, qualification may be granted to candidates whose bibliometric indicators pass at least two out of three medians, although the committees are given the opportunity to deviate from this general indication. The data for the Associate professorship, shown in figure 5, show the same phenomenon: in some cases (and in some areas more than in others) qualification has been granted to candidates that passed one or none of the three medians.

In general, the purely quantitative comparison between two candidates, based solely on bibliometric indicators, is impossible. For example, let us consider two hypothetical candidates whose A and B values of the three bibliometric indicators are the ones shown in the graph to the left of the figure below (figure 6). We observe that candidate A surpassed candidate B in the second and third bibliometric indicators, while candidate B is better than A in the first bibliometric indicator. In such a situation it is impossible to determine unequivocally whether A is better than B (or vice-versa), since by assigning different "weights" to bibliometric indicators it would be possible to get both alternatives. For example, if the first bibliometric indicator were considered much more important than the other two, then candidate B would be preferred to A If the other two bibliometric indicators were considered more important, then A would be preferable to B. In the situation shown in figure 6 right, however, you would have no choice: from the strictly quantitative point of view, candidate A exceeds candidate B on all bibliometric indicators. So A is preferable to B whatever the weights assigned to the bibliometric indicators (it is said that candidate A "Pareto-dominates" candidate B, or that A “dominates in a Pareto way” candidate B). Therefore, if we were in a situation such as that represented by the graph in figure 6 right, and candidate B got the qualification and candidate A did not, we would be faced with a potentially problematic situation which should be investigated in this regard. It is possible to generalize the analysis that has just been described in the following way. For Full and Associate professorship and for each competition sector, let us consider the two groups of candidates: one who has and one that has not obtained the qualification. For each pair of candidates (A, B), such that A has obtained a qualification and not B, we count the number of pairs in which A appears to have bibliometric indicators less than or equal to B. The ratio between the number of pairs in which an infringement of the Pareto-dominance occurs and the total number of pairs indicates a measure of how each committee has exercised its discretion by departing from a purely quantitative assessment based on the values of bibliometric indicators. The higher this value, the more this committee has exercised its discretional faculty. The graphs in figures 7 and 8 show the results for Full and Associate professorship. In each graph, the solid line shows the average fraction of violation of the Pareto-dominance among all the competition sectors, while the dashed line shows the average violation in each area. An extremely heterogeneous situation among different areas, as well as within the same area, emerges from these graphs too. In some cases, the committees have complied in a fairly rigid manner with the quantitative criteria based on the values of the bibliometric indicators, while in other cases the committees decided not to grant qualifications to candidates that are quantitatively better than others to which the qualifications were granted instead.

As a final point of the quantitative analysis of the National Scientific Qualification Board let us examine the judgements drawn up by committees on individual candidates, which in some cases appear extremely synthetic and uninformative. It is possible to assess quantitatively the "similarity" between two texts, by using appropriate metrics such as the Levenshtein distance: such distance assumes values in the range from 0 to 1 (extremes included), where distance 0 indicates two identical texts, and distance 1 indicates two "completely different" texts (e.g. a text composed only of letters 'a' and a text consisting of only letters 'b'). Note that the value 1 is achieved very rarely in practice: for example, the Levenshtein distance between a piece of the Divine Comedy and a passage of the same length of the Declaration of Independence of the United States of America is equal to approximately 0.81. Since the proceedings of the committees are available on the ASN website, it is possible to extract

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the texts from each and calculate the distances between all pairs of proceedings in the same competition sector and for the same professorship. For example, the figure 9 shows the frequency of the distances between the proceedings for Associate professor of competition sector 09/H1-Systems of Information Processing. Along the x axis the values of the Levenshtein distance are shown; the height of each bar indicates the number of pairs of proceedings whose distance is equal to the value indicated in the abscissa. It can be seen that the average distance between the proceedings is less than 0.2. The figure 10 shows a similar histogram referred to sector 08/A2—Sanitary-Environmental Engineering. For sector 08/A2 the average distance between the reportss is even lower than sector 09/H1. In general, a low value of the Lavenshtein distance shows that the final evaluations of different applicants are similar, suggesting that the evaluations could be generic and not detailed as required by the ASN rules. Manual examination of a tiny sample of the reportss seems to confirm this hypothesis for some sectors. However, further analyses are required to study the textual content of the final reportss of applicants in order to find if and where problematic situations are present.

From what above reported we can draw the following conclusions. • The results of the ASN demonstrate heterogeneous situations both between different areas, and

within the same area. • In many cases the percentages of the qualified candidates are extremely low; such results are

difficult to justify in a qualification procedure, which by its own nature is not a comparative evaluation between candidates for the assignment of Full and Associate professorships.

• In some cases, the judging committees have departed from the requirement of passing at least two out of three medians for the attainment of qualification (a requirement that, however, was not binding under the ASN regulation). Here, too, the situation is extremely heterogeneous with significant differences between areas and within the same area.

• The quantitative comparison between qualified and non-qualified candidates, based solely on bibliometric indicators, highlights cases where qualification has been denied to candidates who are quantitatively better than other candidates to whom the qualification was granted instead. It is however important to note that such cases include situations of candidates who have applied for qualification in a competition sector other than that in which they operate, and therefore the non-attribution of the qualification appeared more than justified. It is also important to note that all the committees were required to evaluate also the curricula of the candidates and their scientific profile, all important factors that clearly cannot be analyzed automatically with simple analyses such as that of the Pareto-dominance.

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The Catalan model Alberto Incoronato

University of Naples Federico II alberto.incoronato@unina.it

Introduction The statements by the Minister Giannini - that her intention to change the current procedure of the ASN (National Scientific Enable) would be inspired by the Spanish model - have already been mentioned in the Forward. We shall focus on the Catalan model as the analysis of such a model has been facilitated by the interaction with a colleague currently working at a Catalan university as Professor Agregat, formerly recipient of a EU scholarship in the framework of the AARCH project financed by the EU Research Training Network, at the Laboratory of Rock magnetism and Paleomagnetism of the Università degli Studi di Napoli Federico II. However the analysis of the Catalan model will not be restricted only to its aspects related to ASN, but more characteristics of such a model will be considered, namely: the academic staff, recruitment and career promotion, civil rights (the real nature of such a topic will become self-evident following the explanation in the relative section), and salary structure. Finally a comparison between the Catalan model and the model that the CIPUR has been developing in the course of time will be made.

The academic staff The academic staff is recruited in the new contractual system, either by means of a fixed-term contract (Lector) or an open-ended contract (Agregat and Catedràtic) (figure 11). The position of the Lector, the first of the contractual teaching positions, offers the possibility of being promoted to higher positions holding open-ended contracts (Agregat and Catedràtic). The nature of the contract, (a fixed-term contract with full teaching and research autonomy), is temporary and full-time and may last from one to five years, with flexibility in cases of maternity or paternity leave as well as in the adoption or fostering cases. The total duration of a contract, either with the same university or another, may not exceed 8 years in total. The positions of Agregat and Catedràtic, who are the beneficiaries of open-ended contracts, are the highest positions in the new contractual system. The academic staff recruited as Agregat and Catedràtic, have full teaching and research qualifications and can take leave and sabbaticals for the purposes of research and/or interuniversity collaboration. Their salaries shall be determined by the Autonomous Catalan Government.

Engagement and career promotion Candidates who run for a Lector position, must hold a doctor’s degree and have a favourable report issued by AQU (Agència per a la Qualitat del Sistema Universitari de Catalunya). Candidates running for a position of Agregat must have a research accreditation issued by AQU, in recognition of proven abilities in teaching and research. The position of Agregat is the first in the higher category to benefit from an open-ended contract. Candidates for recruitment to a position of Catedràtic, which is the highest category, must have an advanced research accreditation issued by AQU, in recognition of a consolidated teaching and research career. Needless to say, part of the key documentation to be submitted in order to obtain either report or accreditation by the AQU is the CV, whose form is downloaded from the AQU website. The structure of CV forms for candidates to any of the previous positions is similar, but while the one for candidates to positions of Agregat is identical to the one for candidates to positions of Catedràtic, the CV form for candidates to positions of Lector differs from the previous ones. In particular, the CV for candidates to positions of Lector has more sections to be filled in comparison to CV for candidates to positions of Agregat e Catedràtic, and some of them are worth

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mentioning. As a matter of fact, candidates are asked to specify whether they embarked on postdoctoral activities carried out in other universities different from the one that delivered the PhD program certificate. They are also asked whether any publications were derived from the doctoral thesis, and, as mentioned earlier, they will be granted full teaching autonomy. They are furthermore asked to give details on any of their teaching experiences; namely, teaching training, teaching publications and material, involvement in teaching innovation projects, participation in teaching improvement institutional tasks, and participation in activities on teaching quality promotion, evaluation, and diffusion. There are two calls a year for applications; in February and September for reports, and in April and October for accreditations. Reports and accreditations (favourable or unfavourable) are issued to candidates within six months from the date of the beginning of the call for applications.

The structure of CAR (Comissió d’Avaluació de la Recerca - Research Assessment Commission) is depicted in table 3. With reference to six main research fields (see below), the CAR has six special committees that are responsible for the issuing of the accreditation of research and six for the issuing of the accreditation of advanced research. The applicants' dossiers, together with the application and all supporting documentation, are assigned preliminarily to areas of specialization according to each applicant's research background. The review panels cover 192 different areas of specialisation grouped according to 24 main sub-fields of study related to 6 main fields; namely: Humanities; Social Sciences; Sciences; Life Sciences; Medical and Health Sciences; Engineering and Architecture. The subject area and the choice of the review panel can be specified by applicants themselves. The chairperson of each review panel refers each application to at least two reviewers, always belonging to the field of study the dossier has been assigned to. One of them is a panel member, the other/s who have to deal with each dossier can be either panel member/s or external expert/s. The resulting report and associated proposal are referred to the corresponding review panel that discusses all applications one by one and determines the favourable or unfavourable nature of the final reports on the basis of an agreement of its members. Justification must be given for unfavourable reports. Applicants who disagree with the resolution of their application may submit an appeal to a specific Commission and in case of an unsuccessful appeal, an administrative appeal may be brought up to the courts. Applicants cannot apply simultaneously for research and advanced research accreditation. Applicants whose application for advanced research accreditation is rejected may submit a new application for research accreditation in the following call for applications. A new application for advanced research accreditation may be submitted only after one full year following the previous call in which the application had been rejected. Should an application for the accreditation of research be rejected, a new application for the accreditation of either research or advanced research may only be made after one full year following the previous call for applications in which the application had been rejected. Lector applicants' activities are considered with reference to three main characteristics - namely research experience, academic training, teaching experience - assigning to each of them a fixed percentage impact that is very similar across the 6 main fields mentioned earlier with a maximum of 10% differences. Lector applicants must hold a doctor’s degree. Agregat and Catedràtic applicants must hold a doctorate degree and have more than three years post-doctoral research experience. Applications which do not comply with these requirements are not accepted. Agregat and Catedràtic activities are considered with reference to four main characteristics - namely publications and transfer of research results, projects, training activity, other merits - assigning to each of them a fixed percentage impact that is very similar across the 6 main fields mentioned earlier with a maximum of 5% differences. Each of the characteristics will be assessed on a scale of 10 points. The percentage impact is identical for Agregat and Catedràtic applicants. As far as publications are concerned, their number required for the former accreditation is less than the one required for the latter one. Nevertheless, it is clearly - and constantly - recalled for each main field that "[t]hese are not required absolute minimums but rather a general reference in the field, which will be compared in any case with the average quality of the applicants’ publications and the average productivity in the respective area." Once certified by AQU, candidates can submit an application for the specific position and the specific scientific profile called by any university. The board consists of 3 members belonging to a level which is not lower than that for which the vacancy is being announced. The result of the board's work cannot be questioned, therefore the University is obliged to recruit the winner of the competition.

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Civil Rights In the framework of the present discussion by Civil Rights we refer to a class of rights that enable the academic staff to participate in university activities without any discrimination. As a result of the Italian law 240/2010, the exclusive decisional power of Italian university Full Professors has been further enhanced at the expense of Associate Professors. As far as the Catalan university model is concerned, the fact that, as mentioned earlier, Agregat and Catedràtic receive both open-ended contracts, have both full teaching and research qualifications and can both take leave and sabbaticals for the purposes of research and/or interuniversity collaboration. This factor makes them both potential candidates for departmental headship, faculty deanship, etc. Only the office of Rector is restricted to a Catedràtic.

Salary The salary is subdivided into two parts: one subject to automatic increases every 3 years; the other resulting from additional amounts linked to merits in Teaching, Research, and Management. The additional amount linked to Management merits will not be elucidated here; the AQU gives indications on the scoring system that rules such additional pay and assigns to the University the autonomous decision on how their teaching staff can achieve these points. The additional payment for teaching and research merits are consolidated annual sums allocated by the board of directors of each university on a proposal from its governing body subject to a favourable assessment by AQU Catalunya. The merits are certified by the Agency. Each university is informed of the positive evaluations of its candidates, according to the established procedure, after which the governing body makes a proposal to the university board for the allocation of the corresponding wage increases. The merits of teaching and research are assessed for periods of six and five years respectively, both referring to years that are not necessarily consecutive. In order to receive such salary increases, the staff must be employed full-time.

Comparison between the CIPUR and Catalan models For the purposes of this comparison, the features that according to CIPUR must characterize the university system are recalled briefly.

WHICH UNIVERSITY The University must be the foremost place of teaching and research, the latter being its raison d'être as a good research can attract funding and in turn, a good curriculum can be set up and developed, thus attracting more students. Only by protecting and strengthening the indissoluble connection between the university research and teaching, the University can pay special attention to the needs of the labour market, promptly reacting to new opportunities that should emerge connected to the mutable needs of the labour market, but without degrading itself to a sort of workforce training agency. A University whose activity were biased towards teaching would be unable to adjust its educational offer when new research achievements should prompt new effects on both the production and employment world. In a rapidly changing world in which even professions are changing rapidly the University should seek to educate “thinkers” and not only “doers”, as the former are structurally prepared to adapt to changing situations in an extremely dynamic labour market. In essence, the most genuine and most convenient mission of the university for the society as a whole, is to provide such a university education. The university plays a role of a permanent social influence. Its educational activity makes it indispensable and automatically makes it a crucial institution in the formation of social attitudes. In a complicated world, it is the central institution for organizing, evaluating, and transmitting knowledge.

FREEDOM AND HERESY The freedom of teaching and research are the cornerstone of the university. The university professor is part of a community of peers of which he became a member after a training period aimed at the mastering of principles and methods of a specific field, and yet the fullness of belonging to such a community is expressed through a seemingly paradoxical behaviour, that enhances both the orthodoxy and heresy. This paradox can be resolved only by the academic community through an ethical practice. The history of the

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progress of knowledge is a eulogy of heresy. The protection of the right to heresy and encouragement to its practice are inherently incompatible with a bureaucratic and hierarchical university structure, because such a right would be trampled on if, while practising it, one needed to criticize the scientific work of someone to whom the law reserved feudal privileges in allocating resources and managing academic careers. The result, inevitably, would be a strong impetus to scientific conformism; just what is not needed for the advancement of knowledge. Teaching at the University is not like an activity for which one is paid like any other civil servant of the State: the university professor is protected in science practising and the formation of the critical spirit, up to the point that he does not take any oath to state laws (culture is a universal human value that transcends all historical contingency and state entities), and is not removable except with his consent because no one can deprive him of his freedom of expression.

STRUCTURE OF THE SYSTEM The structure of the University-Research system must be primarily state owned. Investing in research for the advancement of knowledge is possible only by a state entity that, unlike a business one, does not focus on the profit or on the production of goods to be sold. Such a type of investment is a prerequisite for future discoveries, and a country that adopts such an investment strategy is investing in its own future. Only by investing adequately in research for the advancement of knowledge is it possible for an "Einstein" to obtain funding for his research, whose immediate applicability is nil, but whose influence on the progress of knowledge may result - of course only in retrospect - into paradigmatic changes. Collaborations between universities and the industry are necessary and desirable; they need to be reinforced keeping in mind their respective areas of expertise and different operating purposes. We must make sure that the relationship with the industry that provides funding for the research cannot lead to restrictions of the freedom of research. This way we prevent special interests of the research funders from interfering, albeit indirectly, with the development and conclusions of the research.

ACADEMIC STAFF Only a single type of open-ended contract position for university Professors should exist. The open-ended characteristic of such a position by a contractual point of view, subtracts Professors to any disguised pay negotiating dialectic. Together with the principle of non-removability, this characteristic plays a key role in helping to protect and enhance the already mentioned freedom of teaching, freedom of research, heresy and the permanent position of social influence. There is an evident, even striking contrast between the Professor’s role and the current wage levels in Italy, while high wage levels abroad are responsible for the Italian negative balance referred to the so-called “brain circulation”. A virtuous path must be taken leading to concrete trend reversals within a reasonable time. The fixed-term contract position can only be possible prior to access to the previously mentioned position. The total period of employment on temporary contractual terms should not exceed five years.

ASSESSMENT It has to be emphasized that the assessment of the research must be a process based on the critical analysis of data and information, which leads to a conclusion on the merits by people and cannot be replaced by a number of bibliometric indicators whose inadequacy and fallibility is - at last - also widely recognized by the major beneficiaries of such a system of indicators (i.e. the scientific publishing companies). Although we are aware that such a judgment - as the history of the advancement of knowledge thoroughly demonstrates - may be wrong in retrospect, this step seems inescapable, and because of the specificity of this activity it is absolutely essential to avoid any conflict of interest of people in performing this mandate and to ensure that such judgments would not undermine the fixed part of the salary of professors who are assessed.

STRUCTURE OF THE SALARY OF THE UNIVERSITY PROFESSOR The salary has to be subdivided into a fixed one subject to automatic increases, plus additional consolidated annual amounts linked to results certified by a national agency.

ROLE OF THE NATIONAL UNIVERSITY AGENCY Of course, what was briefly mentioned - which, again, summarizes the characteristics of the model of the university that CIPUR has developed over time - should be complemented by considerations on the role of the national assessment agency recently introduced in Italy by the above mentioned Law 240/2010.

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In the light of the results of the first session of the application of the ASN procedure, it is essential that any national university agency should be confined to an activity of certification. If we had had an Italian agency structured on the model and features of the Catalan AQU, we would have avoided the amazing results of the first session of application of the ASN procedure.

Table 4 shows a comparison between the proposal that the CIPUR has developed over time on some distinctive characteristics related to the university professorship (nature of employment relationship, academic staff structure, civil rights, pay structure) as well as the role of the national assessment, and the features of the Catalan Model, verifying whether characteristics of the first are present in the second. A positive appreciation is given with reference to ''Civil Rights'', for in spite of the reiterated dissent by the CIPUR against the current two professor figures, that is, Associate and Full professor, with severe limitations of rights for the former with respect to the latter, the application of such a double professorship in Italy of the Catalan Model with equal rights and duties - Rectorship apart - would be an extraordinary step forward in terms of equal dignity, democracy and participation in the academic life. As we can see in the table 4, the Catalan system concerning the civil rights, salary structure and its time dynamics, and the role of the national university assessment agency, in particular in the recruitment and career progression, offer, according to the CIPUR, noteworthy ideas for important legislative actions on the Italian University System.

Acknowledgment Lluis Casas Duocastella, University of Barcelona, is thanked for his helpfulness and patience in elucidating the Catalan model. Of course, might any error be present in this report, the author is the only one to be blamed.

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Transferring elements of the Catalan model in the Italian university system: economic sustainability

Paolo Manzini University of Padoa

paolo.manzini@unipd.it

Learn to act Luigi Einaudi: "Useless Sermons", 1955 Learn to talk about it Paolo Manzini Otherwise it is just a moot point. Colleagues and Guests will be kind enough to forgive me, but I have the bad habit of lecturing all the time.

Bad habit = Custom risky or harmful, especially for the health of the individual http://www. grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/ parola/v/vizio.aspx?query= vizio

Then, if I smoked in your presence, I will be a nuisance for the "lesson" tone that I will use, mistakenly treating you as if you did not knew the topic. It is known, moreover, that to give lessons may be harmful, as it takes time away from the possibility of making oneself a career by means of a research. To speak of “my” subject, then, I feel the obvious need to clarify the fundamental basis of what I have to deal with. Shall we resort to the “sources”?

Il Giornale, July 31, 2008, "Ten thousand Euros a month for three hours a day" Italia Oggi, May 25, 2012, "The Italian professors in the world are the fourth in the ranking" Il Giornale, May 26, 2012, "Yet another caste. The 13,000 euro per month of our professors."

The real “source” of R. Giardina (Italia Oggi) and F. Gallacci (Il Giornale, May 26, 2012) is an article on Neue Zürcher Zeitung of May 21, 2012, of Patrick Imhasly, ”Schweiz zahlt UniProfessoren die höchsten Löhne", article which, in turn, cites as a (partial) source: Philip G. Altbach et al.: “Paying the Professoriate. A Global Comparison of Compensation and Contracts”. Routledge, New York, 2012. The book has been much disputed, in most countries.It is said that once in journalism courses they taught that: "If your mother tells you she loves you, believe it with joy; but if you want to publish it, check out the fact from at least two other independent sources."

Maybe they do not teach it anymore? And unfortunately this is true not only for journalists, but also for other opinion makers ... and for some decision makers ... . Yet there are sources that are official and therefore reliable: the websites of the salary offices of the State Universities, among many, for example, Cagliari http://www.unica.it/pub/37/show.jsp?id=17865 &iso=797&is=37, Pisa http://www.unipi.it/index.php/stipendi-e-pensioni/item/2036-tabelle-retributive-del-personale-docente-dellateneo, Catania http://www.unict.it/content/retribuzioni-annuali and especially Trieste, which also displays the relevant legislation on its Home page . Even a child is able to intuitively understand how to proceed. For example, if we want to achieve information about the salary of a Full Professor, we click and we get: http://www.units.it/intra/personale/tabelle_stipendiali/. We navigate down first in the class scroll bar, then in the increment one and we easily find, for example, what is today the highest salary of a Professor, which is obviously that of the Full Professor with the greatest seniority.We need less than half an hour’s work perusing the seniority list book of the MURST (Last edition 1998), by checking with the CINECA website that the colleague candidate is still in service, and, errors and omissions excepted, we get the result. Easy, is it not? One just needs to know how to read and write, and to know that these sites do exist and are reliable: they are run by the state government. But how much is the monthly net, so we compare it with the press articles mentioned? To pry into the Dean of Italian Deans’ financial affairs, who is a Full Professor at the XIV Biennial Class, 3rd increment, and has been blocked in this position for over three years, we have to rely on a act of God, leave the sites of the government departments and resort to a private Internet site, the one of the (never praised and thanked enough) Professor Alberto Pagliarini, of CUN in Bari (http://alpaglia. xoom.it// alberto_pagliarini/). In his accurate and reliable tables, we see, already calculated and updated, what is the net monthly salary of a Full-Time Full Professor. Class XIV, 3rd increment. We shall find that the gross annual salary calculated by Prof. Pagliarini is € 119,836.90. We verify the difference to the calculation made by the salary office of the

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University of Trieste, it is 2 cents, that is none other than the 0.0017%. I would say that it works, the site is verified and validated! We read that the net monthly salary of the Colleague we are dealing with is € 5,297.15. It is not up to me to say whether it is much or little, but it is the salary of a person who became Full Professor when he was less than 33 years old, who had already been in service at the university in other roles for at least 10 years, and has remained Full Professor for over 42 years, until now. Only a handful of Colleagues may earn more than him (when we deal with the basic salary). Someone who returned to the University after having served in some temporary high position of the State: Constitutional Judge or Chairman of one of the Authorities or similar very rare positions. Some colleagues (few indeed) also receive a personal allowance, that comes from the previous career; some perceive checks or function or office bonuses. There are some colleagues who temporarily receive an additional wage for holding more teaching offices than they should; only the Clinicians also receive other benefits, resulting from the so-called law De Maria and the decree 517 and subsequent amendments. Shall we go and see which is the structure of the basic salary of a University Professor? If a person in the University lectures having the responsibility of a course, conducts research, receives and follows the students, is the thesis supervisor, because just like me (a Tenured Associated Professor) he cannot become a Chancellor or Rector, should I deny myself the honour to call him Colleague and then Professor? The Researcher is a Professor. As I said, which is the structure of the basic salary of a University Professor like us? There is a part called Salary, a part called Special Complementary Allowance, a part called Additional Allowance, which are collected by almost everyone (the Colleagues who have a fixed-term contract i.e. part time, do not get the Additional Allowance). The Salary and the Special Complementary Allowance are collected for 13 months a year, the Additional Allowance is collected for 12. The 12 or 13 monthly payments are not the only differences. The three components are taxable and subject to withholding for pension etc. in different and very complex ways. They are revaluated (in a not proportional way) on the weighted average of the contracts subscribed for the Civil Service in the previous year. But these contracts have been blocked for years, as well as “our” biennial increments, which today are no longer automatic, but depend on the scientific activity carried out and which from now on will be triennial. So the tables of the Colleague Pagliarini for the year 2010 are still (unfortunately) valid, even now in 2014. Neglecting annual adjustments based on the contracts signed for the Civil Service, we see in the diagrams in figure 12 the evolution of the salary for the three tenure careers of teaching, as it has been, up to now (figure 12 upper), and how it will be, assuming that each three years the request will be accepted (figure 12 lower). If already in Italy as regards “our” pay, they literally go insane, to make international comparisons becomes a task that I would define at least rather difficult. There are several excellent sources, among others:

"Education at a Glance" published annually by the OECD / OECD, International comparisons of the EUI, European University Institute, The tables published by the Marie Curie Fellows.

The problem is that they report data referring to different years, not always very recent ones. In addition, there is little clarity if the data is net or gross (with high differences between countries), and whether they are adapted for PPP (Purchasing Power Parity), or if they are original non-processed data. Once we have clarified the Italian situation, we finally come to the Spanish System (in the details: the Catalan system). President Incoronato has already reported on the structure of the Spanish university system, in particular that of Catalonia. Even in the Catalan system the yearly pay is given for 13 months, each comprising the Base Salary, Sou Base, the Category Complement, the Comp de Categoria and the Local Complement, Comp de lloc. Every three years one can get a fully automatic raise for Antiguìtat (I eagerly hope that means only seniority) the amount for all three levels (Lectòr, Aggrègat and Catedràtic). On demand, that will only be accepted if you actually comply with the required parameters, one may have every five years the Complement per merits of docència with different amounts for the three levels and every

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six years for the Complement per merits d’investigació, of an amount equal to the other Complement (figure 13). There is also an annual mechanism, similar to the Italian one, for the recovery of purchasing power, but we lack the numerical details. There are also checks or function or office bonuses (local). We compare, in figure 14, the upcoming Italian remuneration framework in triennial increments (figure 14 upper) and the Catalan (figure 14 lower), with the same percentage scale, related to the entry wage for each level. The difference due to the limited duration of the Lector (maximum eight years) is immediately obvious. As far as Full and Associate professors are concerned, recorded as percentage referred to each entry level, in both cases the growth of the Associate/Agrègat appears greater than that of the Full/Catedràtic, but the scale is in%, not in a real absolute value. The fact that the % growth of Italian wages gets to exceed 70%, while in Spain ends below 60% is quite remarkable. This is due to the unseemly low value of the initial salary of Researcher and the fact that the Italian Researcher, a position that is no longer awarded, does not have a time limit of eight years, as the Lectòr. Let us move on to ask what would happen if Italy would apply the Spanish system described herein to the salaries of tenured Full and Associate professors. To perform calculations we need to fix the “limits at the boundary”, and have some other data. The Report on the state of higher education and research in 2013 by ANVUR lets us know that in Italy (2013), the average age of entry into Full and Associate professorship is, respectively, 56.1 and 45.6 years. From the same source we learn that the average 1989-2013 has been 49.5 and 44.0, with a standard deviation of 2.35 and 1.95, respectively. Statistically, the entry in service as Full professor by persons younger than 42 years of age and as Associate professor by persons younger than 38 years of age, represents less than 1% of the studied population. So, it is clear that making predictions for career progression longer than thirty years would not have much sense. We are comforted by the fact that the tables have the same extension limit of the Catalan ones; for both the method of calculation is in itself limited only by the age of retirement. A casual observer of figure 15 might ask, "But why do you Italians became so upset? The graph clearly shows that you are better off than the Spaniards!" But he would be an inattentive observer, that does not take into account the fact that in Spain there are automatic increases every 3 years and, once the office has verified the existence of the requirements, the consolidated annual increases for teaching and scientific merits (verified for periods of time – also discontinuous – of five and six years respectively. Full stop. No ASN medians, no commissions nor various local criteria. But small differences generate, however, large negative results. For example, what happens if an Italian Professore Associato twice in his career did not get the pay increment? Let us see what happens to the Spanish colleague who, at his first opportunity, postpones each time his requests for Complement per merits de docència and Complement for merits of investigació for the same triennial lapse of time. The triennial increases, though, continue to run in automatic mode (figure 16). From the graph we see that sometimes the Italian is ahead, sometimes the Spaniard, but a clearly, intuitively well-defined trend of dominance should be noted. Then, for this example, an analysis of the calculated data should be carried out. A simple table allows to obtain the sum of the increase percentages for the one and / or another. The final result (table 5 and figure 17) is a clear number: the Associate Professor on the 30-year period would have on the Agrègat Colleague an "advantage" of 0.06% of the total. Though with different amounts, the case would be similar for the Full Professor/Catedràtic! But then, one might legitimately ask again the question, to which we referred earlier: "But why do you Italians became so upset? The graph clearly shows that you are better off than the Spaniards!" The point is that the Spanish system has the advantage of non-randomness compared to our results. It is not complicated, if one has the mandatory requirements to apply for a merit increase for teaching or research, the cases are only two: either one has them, and then everything is ok, and he takes the raise, or he does not have them, that is all there is to it. Furthermore, to ascertain that he has not got the prerequisites, a national mechanism that is said to have cost over € 10 million a year is not what you need, just a clerk in the salary office, which verifies the curriculum against the requirements table.

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Or, indeed, we could get to the fact that, they say, has shocked a great luminary of the university, to whom they pointed out that the maximum transparency and fairness can only be achieved if there is no human intervention; he said: "But You do not really want a computer to be put in place of the Competition Commission!" Yes, Professor, the CIPUR would prefer exactly a computer to you! On May 26th 2014, the day before yesterday(+

The cited 2013 ANVUR Report states that in 2013 there were 1587 colleagues who retired, the same body foresees 1679 retired in 2014 and 1657 retired in 2015, and so on.

), 56,770 university teachers were in service, of whom 53,556 were tenured, precisely 13,829 Full professorships, 15,851 Associate professorships and 23,676 researchers and assistants (Database CINECA).

So last year 1587 Colleagues retired. According to the budget points (PB) system, they have released 1269.4 PB, but they really relieved the coffers of the universities of wages (assuming that all retirees were at the fourteenth class) for a total of € 202,422,374.45 (see the above mentioned website of the salary office of the University of Trieste). For the well-known limitations to the turn over, half of those points budget, or about € 101 million, constitute the “limite assunzionale” (recruitment limitation) of ministerial memory for 2014 (i.e. the maximal amount of money the University System as a whole can use for new employments). What if, as a minimal example, the other half of the amount would be used to subsidize the unpredictable, possible costs of moving to the Spanish system, which the Minister Giannini said “sounded interesting”? It has to be pointed out that neither the Ministry of Education nor the State will pay out a single euro, as the amount is already part of the Current Operating Fund allocated to the universities. The numbers of consistency of Teachers only serve to give an idea of what might be the order of magnitude of the amount per capita of the expenditure arising from the idea that we launched here. We shall not do any calculation, to avoid giving the impression of being too stingy, and out of shame, because of the amount of money involved. In short, to move to a Spanish-like system, would not cost the Italian State, in itself, neither more nor less than the current Italian triennial system. I was saying in itself, because everything depends on the political decision if they want to invest in the National University System and how much they want to invest in the National University System. This decision is not the responsibility of CIPUR, nor we do have the power to impose solutions. We just think that the Spanish mechanism would help restore in the Italian universities a productive atmosphere of calm and confidence, a climate necessary for everyone to do their best, for the students and to bring true, real benefits to the whole national community.

Moltes gràcies per la seva atenció! Thank you for your attention!

+ Note added in proof: the meeting took place on May 28th 2014.

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The judicial way to the selection of university professors. A specifically Italian problem

Domenico Schiavone Aldo Moro University of Bari domenico.schiavone@unina.it

At the end of the first round of the National Scientific Assessment we must recognize that this event has been configured by regulations and subsequently misinterpreted by the commissions as a real contest. The Ministry declared [1]: "The function of the assessment, therefore, is absolutely not that of selecting, through comparative evaluation, a limited number of winners in pectore ... ". Alas this declaration has been totally distorted. The elements of evaluation adopted are therefore the last act of a sequence of norms that have been developing over time. Similarly the current actions of the Judiciary follow the jurisprudential orientation resulting from the analysis of the selection procedures adopted in recent decades. Of the more than 1,000 appeals submitted, about 50% of those that have come to judgment up to now have been accepted by the TAR Lazio, resulting in the suspension of the outcome of the evaluation. The low rate of appeals in relation to the applications submitted is not the element to be considered in order to express a positive opinion on the validity of the criteria for qualification, as stated by the ANVUR President [2]. The low number of appeals, compared to non-qualified candidates, may have been affected by different factors: a) Disillusionment of the candidates; b) The awareness that, in the present situation of the universities, the possibility of positions offered for

competition at the local level and therefore to the satisfaction of the expectations was extremely low; c) The general reduction in appeals to the Administrative Courts in recent years, linked to the increase

in legal costs. [3] Talking about evaluation, we can begin by recalling a sentence by V.E. Orlando [4] "In such matter, there is no system free of drawbacks, due to the inherent difficulty regarding the comparative and objective determination of the intellectual value."

This was stated at the end of the ‘800s and even at that time the problem of competitions and their mismanagement ("The flaws of university competitions") was present and submitted to public attention by newspaper articles (see [5]). It is therefore an ancient aspect of the history of our country that has not yet found a solution. If we want to successfully deal with the distortions of the evaluation system, distortions that generate the abuse and its repetition, we must make a serene analysis of how the problem of evaluation has been faced over time and the consequences it had. The development over time of the laws and regulations issued for the selection of Professors and Researchers (figure 18) has the distinguishing feature of an increase in the complexity of criteria. We are going to analyse this evolution as summarized below. R.D. 1592/1933. The Committee will write a reasoned report. There are no predetermined criteria. This ruling will be supported in later times by a pronouncement of the Constitutional Court [6]: "... The competition for professorships does not lend itself to the prior determination of general criteria which may limit the discretionary power of the committee; and it is in fact rational to believe that the personality and the scientific work of a candidate refuse any paradigmatic qualification, and that the comparison in professorship competitions should only be effected by comparing the intrinsic merit of the activity performed by the candidates, through an evaluation which cannot rely on fixed rules, given the variety of personal qualities of the individual candidates."

Law 31/1979 The committee will write an analytical report, with evaluations on individual candidates and overall judgement. No criteria are included.

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DPR 382/1980 The roles and tiers are defined by the law and consequently the varying norms of recruitment.

• For the full professors the previous law should be referred to. • For associate professors a discussion on qualifications and a teaching test are introduced. In a first

phase a judgement of eligibility is introduced. • Written tests are introduced for researchers as well as a review on any scientific qualifications

presented or an evaluation of teaching qualifications. All tests are given a grade and a detailed report of all the proceedings is prepared. Law 210/1998 The term "Comparative Evaluation" is introduced. "The regulations for the procedures of the competitions must provide the previous and public general criteria, according to which the comparative evaluation must be carried out, also establishing different modes as well as the procedures for the identification and assessment of qualifications and publications, including the use, wherever possible, of recognized parameters in the international scientific world."

With this law criteria and parameters are considered for the first time, requiring for the former to be laid down in advance and made public, and for the latter to be recognized in the international scientific world. Furthermore, although in each selection the concept of comparison between candidates is implicit, having introduced it as an objective of a competition has often resulted in acting independently from the intrinsic value of the single candidates. One possible consequence is that the lesser evil may have been chosen. In fact I do not know in how many competitions it was decided not to consider any candidate eligible. DPR 390/1998, as amended by DPR 117/2000 The following criteria are defined in both decrees: "a) originality and innovation of the scientific production and methodological rigour; b) individual contribution of the candidate; c) consistency of the candidate’s activity with the disciplines pertaining to the scientific-disciplinary

sector; d) scientific relevance of the editorial ranking; e) temporal continuity of the scientific production. For the above mentioned purposes, where possible, the Commission also resorts to parameters recognized in the international scientific world."

Law 230/2005 and DL 164/2006 "To evaluate the scientific production, the other scientific qualifications and the Curriculum Vitae of the candidate, including teaching activity and any professional and organizational experience, the Committee shall consider the following criteria: a) originality and innovativeness of the scientific production, including publications, patents and

innovative projects, as well as methodological rigour; b) the candidate’s individual contribution (if identifiable), analytically determined in the collaborative

papers ; c) the management and coordination of research groups; d) consistency of the candidate’s activity with the disciplines pertaining to the field for which the

selection procedure has been activated or with interdisciplinary topics covered by them; e) scientific relevance of the editorial ranking of the publications and their diffusion within the

scientific community; f) temporal continuity of the scientific production, also in relation to the evolution of knowledge in the

specific area; g) amount and nature of the teaching tasks performed, certified by the authorities concerned; h) amount and characteristics of the activities performed in the field of clinical care and in any other

professional and working area in which the related experiences and skills are explicitly required or in any way complete the overall profile of the candidate."

Law 1/2009 and DM 89/2009 Some Criteria are defined: "a) originality, innovativeness and importance of each scientific publication;

79

b) consistency with the scientific-disciplinary sector; c) scientific relevance of the editorial ranking; d) individual contribution of the candidate. Within the scientific-disciplinary sectors in which their use is internationally recognized the Committees also avail themselves of the following Indices: a. total number of citations; b. average number of citations per publication; c. total ′impact factor′; d. average ′impact factor′ per publication; e. combinations of the above parameters in order to increase the impact of the candidate's scientific

production (Hirsch index or the like)."

Law 240/2010 and DM 76/2012 Upon recommendation of the CUN [7] definitions of terms so far left open to free interpretation are finally given. The following meanings are therefore defined: "(..) m) Criteria: the elements of judgment subject to an evaluation of a qualitative nature; n) Parameters: the elements of judgment that are susceptible of quantification, and therefore may be

evaluated through the result of a measurement; o) Indicators: the operating tools by which quantification, and therefore the measurement of

parameters, is made possible; p) Median: the value of an indicator or other chosen mode of sorting a list of subjects, which

divides the same list into two equal parts; In the procedures of assessment for access to the functions of professor of first and second tier, the

committee issues a reasoned judgment about the scientific qualification of the candidate on the basis of the analytical evaluation of the qualifications and publications presented."

"In the evaluation of the scientific publications presented by the candidates in conformity with Article 7, paragraph 1, and with Annex C, the committee observes the following Criteria: a) consistency with the themes of the competition sector or interdisciplinary themes relevant thereto; b) individual contribution in collaborative papers; c) the quality of the scientific production, as assessed within the international research world, on the

basis of originality, methodological rigour and innovativeness, using the ranking classifications of publications referred to in Annex D;

d) editorial ranking of scientific products from publishers, series or journals of national or international relevance which use transparent procedures for evaluating the quality of the product to be published, according to the system of peer review."

"In the evaluation of scientific publications submitted by candidates in conformity with Article 7, paragraph 1, and with Annex C, the committee observes the following parameters: a) number and type of publications submitted and their distribution in terms of time, with particular

reference to the five consecutive years prior to the date of publication of the decree referred to in Article 3, paragraph 1, of the Regulation. To this end, periods of maternity leave and other periods of leave or extended leave must be taken into account, as these are granted by the current laws and different from those for study purposes;

b) impact of publications within the competition sector. To this goal, the academic age must be taken into account and, if necessary, the specific characteristics of a part of the sector or scientific-disciplinary sector or a subset of the latter."

It is with these latest regulations, on which the ASN have based and currently are basing themselves, that "the importance and impact indicators of overall scientific production" take on a significant weight in the evaluation. And it is with the introduction of the median of the various numerical indicators as an important part of the selection that the Italic inventive reaches its climax. On it and its limits so much has been written as not to require further comment (see all articles on the subject on ROARS). In short, there is an evolution from a lack of criteria in the earlier normative sources to the introduction of gradually more and more detailed and complex elements.

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HARD CASES MAKE BAD LAWS To understand the increase in normative complexity we will refer to a legal maxim in use in Anglo-Saxon jurisprudence, which, when applied to our context, can be read as: "Really bad laws, poorly written and therefore unclear, then are promulgated in the wake of moral outrage for the behaviour of the academy." Here reference is made to real incorrect behaviours of committees, repeatedly denounced by CIPUR, but which are frequently the result of media amplification, functional to objectives that are different from those of a moralization of the selection procedures. Leaving aside cases of criminal activity involving collaboration between a candidate and a committee member other than strictly scientific, which have also been the subject of a recent interpellation in the Senate [8], incorrect behaviours include:

1) Lack of professional ethics. Reference is made here mainly to favouritism episodes that are very different from co-optation. In such cases, if there are no valid grounds for appeal, hope can only lie in legislative action;

2) Failure to comply with norms and lack of transparency. It is on such frequent misdemeanours of committees that administrative judges take action pointing out, in their work, among other things, contradictions, a partial or total lack of motivation, inconsistency between individual ratings and the final overall ratings.

EVALUATION: THIS UNKNOWN SUBJECT Dealing with the issue of the evaluation of future researchers and professors it is necessary to define clearly what we intend to evaluate, "Quality or Quantity?" and still "is Quantity synonymous with Quality?" The sentence "Not everything that can be counted counts and not everything that counts can be counted.", generally attributed to Einstein but quite likely stated by a British economist, helps us define the problem. While quantity can be measured, quality involves making a judgment. Judiciary actions often result from considering the two terms synonymous. THE ILLUSION OF NUMBERS Looking for a solution to cases of incorrect behaviours, the use of numerical indices considered objective has been regarded as a solution even by some researchers. To further constrain the committees it has been chosen, from the normative point of view, to over-regulate their activity, shifting the focus from the evaluation of a "peer reviewer" to a numerical calculation, thus embracing scientometrics uncritically. Over time, the numerical indices have been introduced for the evaluation of the publications of individual candidates through a recurrent formula:

• Law 210/1998 "Regulations for the execution of competitions must include ... where possible the use of parameters recognized in the international scientific world."

• DPR 390/1998; DPR 117/2000 "For the above mentioned purposes the Committee also avails itself, where possible, of parameters recognized in the international scientific world."

• Law 1/2009; DM 89/2009 "Within the scientific-disciplinary sectors, in which their use is internationally recognized, the Committees also avail themselves of the following indices: ... "

A generic terminology without any certification has been adopted as the selection criterion. The considerations of some of the numerous and authoritative international organizations that have expressed themselves on the assessment criteria have been briefly summarized in the following section. European Association of Science Editors. [9] "Therefore the European Association of Science Editors recommends that journal impact factors are used only – and cautiously – for measuring and comparing the influence of entire journals, but not for the assessment of single papers, and certainly not for the assessment of researchers or research programmes either directly or as a surrogate.”

DFG, German Research Foundation. [10] "With the motto ′Quality not quantity′, the Deutsche Forschungsgemeinschaft (DFG, German Research Foundation) has implemented new measures to counter the flood of publications in research."

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"With these regulations, the DFG wants to counteract the quantitative factors that have been increasing for years in terms of research publications."

"Whether in performance-based funding allocations, postdoctoral qualifications, appointments, or reviewing funding proposals, increasing importance has been given to numerical indicators such as the H-index and the impact factor. The focus has not been on what research someone has done but rather how many papers have been published and where. This puts extreme pressure upon researchers to publish as much as possible and sometimes leads to cases of scientific misconduct in which incorrect statements are provided concerning the status of a publication. This is not in the interest of science,” stressed the DFG President."

ICSU – International Council for Science. [11] "The ICSU Committee for Freedom and Responsibility in the conduct of Science (CFRS) is concerned that

some of the policies and practices currently being adopted by scientific institutions and journal publishers may inadvertently be undermining the integrity of the scientific literature."

"In making career appointments and awarding grants, the publication record of applicants, and in particular the number and supposed impact of publications, is often a main criterion. This inadvertently creates incentives for duplicate publications, split publications, publications of little value, and honorary authorship."

"In addition to its role in scientific publishing, the Committee regards rigorous and unbiased peer review as being the most important mechanism for judging the quality of scientific work and scientific projects. Establishing and maintaining good peer review processes is in itself a challenge and it is recognised that there can be benefits in using quantitative measures and metrics as complements to this process. However, the apparent simplicity and attraction of such numerical indices should not conceal their potential for manipulation and misinterpretation and they should therefore only be used with considerable caution."

IMU – International Mathematical Union. [12] “The idea that research assessment must be done using ′simple and objective′ methods is increasingly

prevalent today. The ′simple and objective′ methods are broadly interpreted as bibliometrics, that is, citation data and the statistics derived from them. There is a belief that citation statistics are inherently more accurate because they substitute simple numbers for complex judgments, and hence overcome the possible subjectivity of peer review. But this belief is unfounded."

"While numbers appear to be ‘objective’, their objectivity can be illusory. The meaning of a citation can be even more subjective than peer review. Because this subjectivity is less obvious for citations, those who use citation data are less likely to understand their limitations."

"The validity of statistics such as the impact factor and h-index is neither well understood nor well studied. The connection of these statistics with research quality is sometimes established on the basis of ‘experience’. The justification for relying on them is that they are ‘readily’ available."

"The few studies of these statistics that were done focused narrowly on showing a correlation with some other measure of quality rather than on determining how one can best derive useful information from citation data."

"We recognize that assessment must be practical, and for this reason easily derived citation statistics almost surely will be part of the process. But citation data provide only a limited and incomplete view of research quality, and the statistics derived from citation data are sometimes poorly understood and misused. Research is too important to measure its value with only a single coarse tool. "

Institute de France – Académie des Sciences. [13] "Peer evaluation has long been the only way to evaluate researchers. It is irreplaceable for assessing the scientific contribution of a researcher in terms of original ideas, quality of work, conceptual and technological innovation, and more generally assessing the impact and dissemination of the researcher’s work. Such evaluations pose practical problems linked to the enormous effort required to examine applications in detail that is amplified by the excessive number of evaluations requested by administrative bodies. Furthermore, in a number of cases, peer evaluation can be tainted by subjectivity and in some cases by the insufficient expertise of the evaluators, potential conflicts of interest, group processes and favouritism. In spite of such flaws, bibliometrics cannot be a substitute for qualitative peer evaluation, although experts of a particular field can use bibliometrics, with all due precautions, as a tool to help in the evaluation."

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House of Commons, Science and Technology Committee. [14] "Peer review in scholarly publishing, in one form or another, has always been regarded as crucial to the reputation and reliability of scientific research."

"While pre-publication peer review (the first records of which date back to the 17th century) continues to play an important role in ensuring that the scientific record is sound, the growth of post-publication peer review and commentary represents an enormous opportunity for experimentation with new media and social networking tools. Online communications allow the widespread sharing of links to articles, ensuring that interesting research is spread across the world, facilitating rapid commentary and review by the global audience. They also have a valuable role to play in alerting the community to potential deficiencies and problems with published work. We encourage the prudent use of online tools for post-publication review and commentary as a means of supplementing pre- publication review."

"On the subject of impact, it was clear to us that the publication of peer-reviewed articles, particularly those that are published in journals with high Impact Factors, has a direct effect on the careers of researchers and the reputations of research institutions. Assessing the impact or perceived importance of research before it is published requires subjective judgement. We therefore have concerns about the use of journal Impact Factor as a proxy measure for the quality of individual articles. While we have been assured by research funders that they do not use this as a proxy measure for the quality of research or of individual articles, representatives of research institutions have suggested that publication in a high-impact journal is still an important consideration when assessing individuals for career progression. We consider that research institutions should be cautious about this approach as there is an element of chance in getting articles accepted in such journals. We have heard in the course of this inquiry that there is no substitute for reading the article itself in assessing the worth of a piece of research."

HEFCE Consultation. [15] "Whilst metrics may capture some partial dimensions of research ‘impact’, they cannot be used as any kind of proxy for measuring research ‘quality’. Not only is there no logical connection between citation counts and the quality of academic research, but the adoption of such a system could systematically discriminate against less established scholars and against work by women and ethnic minorities. Moreover, as we know, citation counts are highly vulnerable to gaming and manipulation. The overall effects of using citations as a substantive proxy for either ‘impact’ or ‘quality’ could be extremely deleterious to the standing and quality of UK academic research as a whole."

DORA – San Francisco Declaration On Research Assessment. [16] "There is a pressing need to improve the ways in which the output of scientific research is evaluated by funding agencies, academic institutions, and other parties. To address this issue, a group of editors and publishers of scholarly journals met during the Annual Meeting of The American Society for Cell Biology (ASCB) in San Francisco, CA, on December 16, 2012. The group developed a set of recommendations, referred to as the San Francisco Declaration on Research Assessment." General Recommendation: "Do not use journal-based metrics, such as Journal Impact Factors, as a

surrogate measure of the quality of individual research articles, to assess an individual scientists contributions, or in hiring, promotion, or funding decisions."

For researchers: "When involved in committees making decisions about funding, hiring, tenure, or promotion, make assessments based on scientific content rather than publication metrics."

The considerations that are drawn both from the papers mentioned above and from the many others that are not mentioned can be summarized briefly as follows [17]: "A common conclusion of these studies is the recognition of the important role of peer review in the quality assessment of the piece of research, and the recommendation to apply bibliometric performance indicators with great caution, and only by peers from the particular disciplines being reviewed."

And furthermore: "We agree that there is no substitute for reading the article itself in assessing the worth of a piece of research".

What certainly can be said is that internationally the use of bibliometric indices is a debated issue, but at the same time the criticality of the use of various indices to evaluate the quality of the research and individual researchers is definitely recognized.

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Only the ANVUR stubbornly believes that the numerical parameters are indicators of the quality of the scientific production.

Regarding the issue of evaluation in competitions and on the use of numerical indices, administrative courts, in their judgments, have often expressed clear and shared beliefs that constitute at least a jurisprudential trend. The following is a summary of those motivations. "The impact factor represents the overall quality of the journal without any relationship between itself and the outcome of a contest." (CdS, 487/2009).

"The impact factor as an indicator of the circulation of a journal without regard to the quality of each published paper." (CdS, 487/2009; CdS, 3561/2010; CdS, 1615/2003).

"The method of the impact factor is not apt to reveal the scientific quality of publications." (TAR Campania, 583/2012; TAR Campania, 519/2012).

"The adoption of numeric indices is deferred to a discretionary choice of the judging committee." (CdS, 1615/2003).

"Evaluation of publications. The number is not the most important factor." (TAR Toscana, 3103/2005). "Admissibility of the exclusion of the criterion of impact factor from an evaluation." (TAR Veneto, 394/2011).

"The use of bibliometric indices as a mere possibility." (TAR Puglia, 301/2012). "Originality and innovativeness of scientific output as a priority evaluation criterion." (CdS, 2364/2004).

The basic problem of evaluation procedures is properly stated by Administrative Judges (CdS, 1724/2014). "The essential question concerns indeed the substantial source, that is the actual source of judgment whether it should reside in the committee itself or whether the latter should (also) necessarily be bound to external sources."

BAD LAWS MAKE HARD CASES In creating problems within evaluations and in general in competitions, the actors are not just the professors. Ministerial bodies and their ability to legislate are also heavily involved. We refer to the reversal of the previously quoted maxim which may be thus translated: "Bad laws, badly written, inevitably generate ambiguity in interpretation, as well as discrimination between individuals and valuable support for possible litigation."

Here are some of the features of the bad lawmaking typical of the Italian legislative production [18]: • The laws are often made for reasons of political marketing. Manifesto-laws. • In the face of political urgency to pass a law or a decree, possibly with a strong impact on public

opinion, the concerns regarding the form (if not those regarding the content) fade into the background.

• The laws are too many and poorly coordinated among themselves, but they are also often written in bad Italian and difficult to understand, even for the experts.

• The laws are written too hastily and the result is unreadable provisions, full of chain references to other norms, scarcely compatible or even contradictory compared to the previous ones. These laws use expressions that have never been used before, They are bound to generate uncertainty and litigation, and often affirm principles and requirements other than those that were intended by the writers..

• No consideration is given to the impact of individual laws on existing regulations and their applicability. The legislation is often made of impromptu announcements and initiatives designed to impress the voters, only to be forgotten; it is the hypocrisy of those who dictate norms that will never work.

• No check is made of the status of implementation of laws passed. • The confusion and over-regulation generate arbitrariness and arbitrariness generates corruption. • The legislative disorder, then, feeds litigation; all the most important administrative decisions are

ultimately referred to the judges.

OVER-REGULATION versus ABOLITION The current situation of over-regulation and Minister Giannini’s proposals [19], enclosed in DL 90/2014 [20], represent two extreme solutions. While the excess of rules was discussed above (ex ante evaluation), the abolition of competitions, with the universities free to choose whoever they want while taking responsibility upon themselves (ex post evaluation), presents problems that are not insignificant:

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• Definition of the criteria upon which to make these evaluations (reintroduction of the numerical criteria?).

• Evaluation of the Universities or of the individuals? • Whom is responsibility attributed to? To the Rector, the Director of the Department or the single

candidate? The proposal is based on a model of university deeply different from the present one which cannot be attained by small steps without a clear statement of the ultimate goal. I still consider the contest crucial, besides being prescribed by the laws on civil service. What we should look for are reasonable solutions, based on clear rules, that are simple and non-contradictory. There are indications to which to refer in the norms already issued. If you choose to walk the path of quality in the evaluations, the administrative courts always clarify everything in the end.(CdS,1724/2014). "The unfailing normative source on the proceedings of the judging committees considers originality and innovation of scientific production as the primary criterion."

And moreover they define: "The originality of publications consists of the non-repetition of content from other authors or from other sources. The innovativeness, which should be referred to the positive expansion of scientific knowledge and of reflection offered by the results of the research carried out."

It is not clear how the numerical indices can give an account of both criteria. The judges continue: "The judgment on the originality and innovativeness of scientific production, therefore, lies with the direct appreciation of the judging committee. It cannot be referred to statistical surveys, although modulated, of the quotations in the papers of the relevant scientific community taken into account.: The simple statistical fact of the quotation does not demonstrate the actual level of quality of the one who quotes (and the qualitative aspect is essential in such selections). Furthermore the committee is not established in order to act as a mere means for assessing the scientific reputation of the candidate’s paper, but it is a technical panel of professors, specially formed to suitably assess, from the scientific point of view, the inherent value of such elements. Otherwise, the committee would be deprived of its strict task, the exercise of its technical discretionary power, which would be delegated to a survey unrelated to the procedure and its centres of allocation and of public responsibilities."

How then is this assessment of quality to be made? Through an analytical evaluation of the qualifications and publications. It is the typical activity of the "Peer Reviewer" which competes to academics. In the norms this indication already exist(+

a) Analytical determination of the candidate’s individual contribution in case of participation to papers in collaboration. (DM 89/2009)

), repeated and clarified over time:

b) The candidate’s scientific ranking based on the analytical evaluation of qualifications and publications presented. (Law 240/2010, Presidential Decree 222/2011; Ministerial Decree 76/2012, 12477/2013 DG MIUR)

Where for the judges the term "analytical" is synonymous with "detailed and individual." Thus there is already a legal obligation, an obligation which is generally disregarded. "The lack of an analytical examination of each publication, as well as determining the violation of art. 3 paragraph 2 of the D:M. Education 28.7.2009 ... - that expressly require it - does not allow to reconstruct the logical reasoning that guided the candidates’ comparative evaluation and the expression of the final judgment, and manifests a safe indicator of excess of power for lack of investigation and of motivation." (TAR Liguria, 325/2012; TAR Puglia, 391/2012).

Among the increasingly complex norms in force examined above, that of the analytical evaluation is probably the only one that should be preserved(++

The existence of the review processes which are enacted by many journals is not incompatible with the provision of the law as the "pre-publication peer review" of a journal is something different from the "post-publication peer review" made by a competition committee. In fact, the reviewers of a single paper submitted to a journal do not have access, first of all, to the analysis of more papers by the same researcher. And that is

) and it is the one that takes into account the widespread opinion at an international level, as shown in the analysis of numerical indices.

+ Note added in proof: the word "analytical" was cancelled by law 114/2014. ++ See previous note.

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also the reason why "... veritable fraud, multiple publications and cases of plagiarism are able to elude more and more easily the peer review,..." [21]. Another factor to be taken into account is the request made to the external reviewers by the journals, even the most prestigious, to express their evaluation in a mandatory maximum limit of four weeks. A period of time which is certainly not suitable for a detailed analysis of a paper, especially if it is performed by an academic normally engaged in other institutional activities. Certainly the use of such approach is not feasible for the large numbers of the ASN. In this case, however, the problem is the layout itself of the ASN. In a normal and open management of evaluations, the peer review is certainly applicable.

ON THE JURISDICTION OF COMMITTEE MEMBERS The specific jurisdiction of the committee members is a problem related to peer review. This problem arises in the ASN with the creation of macro-competition sectors. Indeed art. 6, paragraph 9 of DPR 222/2011 states: "The draw from the members of the list referred to in paragraph 2 shall ensure as far as possible the presence in each committee of at least one component for each scientific disciplinary sector, which is part of the competition sector, which includes at least thirty full professors. "

Only where this presence is not possible (absence of full professors, non-suitability to perform the duties of committee member or presence in the competition sector of a number of SSD larger than four) art. 8, paragraph 3 of the same DPR provides that: "The committee, in carrying out its activity, may avail itself of the option of acquiring written opinions pro veritate by expert reviewers in conformity with Article 16, paragraph 3, letter i) of the Law. The option is exerted upon the proposal of one or more committee members, by an absolute majority of the members of the committee."

There is certainly a ministerial responsibility if there is a lack of experts from each of the SSD in the stage of the formation of the committees. The administrative judges point out such inconsistencies with norms issued by the Ministry itself, motivating the acceptance of requests for deferment injunction on the basis of: "Violation of Article. 6, Section 9 of DPR n. 222/2012, as no member of the Committee has been appointed in the peculiar scientific-disciplinary sector ... of the applicant, the committee itself has decided not to seek the pro veritate opinion in conformity with art. 16, paragraph 3, letter. i) of Law 240/2010. "(TAR Lazio, 1879/2014)

"Failure of acquisition by the Committee of the pro veritate opinion by an expert ...". (TAR Lazio, 1600/2014)

"Specific knowledge profile of the expert called upon to give the pro veritate opinion in relation to the candidate and to the consistency of the candidate’s publications with respect to the competition sector concerned...". (TAR Lazio, 1113/2014)

The statistics on the percentage of qualifications in various competition sectors has clearly highlighted the existence of significant differences between SSD belonging to the same competition sector(+

REFERENCES

), differences which cannot be explained by abnormal concentrations of skilled or less skilled researchers in different sectors. It is likely instead that some committees, lacking any specific SSD experts, have not considered what the current regulations require and what, with reference to the SSD, is recognized by the ANVUR itself in relation to the "structural differences in the methods of research and publication of scientific results.” [22] Thus there are "errors of perception made by the committees concerning the submitted publications and qualifications" (TAR Lazio, 2092/2014) and in essence there is a lack of specific expertise to evaluate "the importance of the scientific themes addressed" (art. 4, DM 76/2012) in SSD different from their own.

[1] MIUR Note 754/2013 [2] Chamber of Deputies-Cultural Committee. Hearing of the Prof. Stefano Fantoni, ANVUR President.

June 12th, 2014. [3] Corrado Allegretta. TAR Puglia's Chairman Report at the opening ceremony of the Judicial Year. La

Repubblica, Bari edition, March 29, 2013. [4] Vittorio Emanuele Orlando. "Sul disegno di legge intorno all'autonomia delle Università" (On the bill

about the autonomy of universities) Memorial of Full Professors of the Royal University of Palermo. L’Unione Universitaria, 1895, 2, 279-280.

+ See Moreno Marzolla "Quantitative analysis of the first round of the ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale -

National Scientific Qualification)", page 63.

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[5] Gian Antonio Stella. "Il guaio dei concorsi ai tempi di Pelloux" (The trouble with competitions from the times of Pelloux) Corriere della Sera, September 9, 2009.

[6] Constitutional Court, judgment. July 6-24, 1972, nr. 143. [7] CUN. "Parere su Decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca: Regolamento

recante criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso alla prima e alla seconda fascia dei professori universitari, ai sensi dell’articolo 16, comma 3, lettere a), b) e c) della legge 30 dicembre 2010, n. 240" (View on Decree of the Minister of Education, University and Research: Regulation establishing the criteria and parameters for evaluating candidates for the assignment of the national scientific qualification for access to first and second tiers of university professors, in conformity with Article 16, paragraph 3, letters a), b) and c) of the law December 30th, 2010, nr. 240). Prot. Nr. 1520 of 19/10/2011.

[8] Question by Senators Morra, Apulia, Paglini, Montevecchi, Fucksia, Endrizzi to the Minister for Education, University and Research. Senate of the Republic, 17th Legislature – Plenary session – Shorthand report of the session nr. 230 of 15.04.2014.

[9] EASE. "Statement on inappropriate use of impact factors". April 20th, 2008 (www.ease.org.uk/ statements/EASE_statement_IFs_final.pdf).

[10] DFG. "Quality not Quantity" - DFG adopt rules to counter the flood of publications in research. Press Release No. 7, February 23, 2010 (www.dtg.de/service/press/press_ release/2010/).

[11] CFRS - ICSU committee on Freedom and Responsibility in the conduct of Science. "Statement on publication practices and indices and the role of peer review in research assessment." July 2008 (www.icsu.org).

[12] Robert Adler, John Ewing (Chair), Peter Taylor. "Citation Statistics report". International Mathematical Union. Joint Committee on Quantitative Assessment of Research. June 11th, 2008 (http://www.mathunion.org/Publications/Report /CitationStatistics).

[13] Académie des sciences. "Report on the proper use of bibliometrics to evaluate individual researchers". - 17 Janvier 2011 (www.academie-sciences.fr).

[14] House of Commons-Science and Technology Committee. "Peer review in scientific publications". Eighth Report of Session 2010-12 (http://www. parliament.uk/science).

[15] Meera Sabaratnam, Paul Kirby. "Why metrics cannot measure research quality". Reply to the Independent Review of the Role of Metrics in Research Assessment, June 2014 (http://thedisorderofthings.com/2014 /06/16/why-metrics-cannot-measure-research-quality-a-response-to-the-hefce-consultation/).

[16] DORA - San Francisco Declaration On Research Assessment. "Putting science into the assessment of research". December 16, 2012 (http://www.ascb.org/dora-old/files/ SFDeclarationFINAL.pdf).

[17] EPS, "On the use of bibliometric indices during assessment". Statement, June 11, 2012 (www.eps.org/blogpost/751263/151744/On-the-use-of-Bibliometric-indices-during-assessment).

[18] B.G. Mattarella, "La Trappola delle Leggi" (The Trap of Laws). Il Mulino, Bologna 2011. [19] L'Espresso, "Ministro Giannini: Abolirò i concorsi universitari" (Minister Stefania Giannini: I will

abolish university competitions), Interview, May 12th, 2014. (http://espresso.repubblica.it/ attualita/2014/05/08/news/il-ministro-stefania-giannini-aboliro-i-concorsi-universitari-1.164464).

[20] MIUR, "Università, Giannini: bene lavoro Governo-Parlamento su Abilitazione scientifica nazionale" (University, Giannini : Parliament and Government did a good work on the National Scientific Qualification). Press release, July 25, 2014.

[21] Marco Cattaneo, "La trappola del pubblica o muori" (The trap of publish or perish). La Repubblica, October 3, 2012.

[22] ANVUR, "Modalità di calcolo degli indicatori da utilizzare ai fini della selezione degli aspiranti commissari e della valutazione dei candidati per l’abilitazione scientifica nazionale" (Mode of calculation of the indicators to be used for the selection of prospective Committee members and for the evaluation of candidates for the National Scientific Qualification). Resolution nr. 50 of 21/06/2012 (http://www.anvur.org/ attachments/article/252/Delibera50_12.pdf).

Stampato da CLEUP sc www,cleup.it

QUADERNI CIPUR

Quaderno 1: “Docenza universitari: Reclutamento e Progressione di Carriera” Febbraio, 2001 Quaderno 2: “De Universit@te: L’istituzione universitaria nel terzo millennio. Il caso Italia” Ottobre, 2001 Quaderno 3: “La questione universitaria” Dicembre, 2009 Quaderno 4: “Abilitazione Scientifica Nazionale: analisi della procedura, dei risultati e delle criticità” Aprile, 2015

ISBN 978-88-96477-74-8

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