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UNA NUOVA TAPPA È STATA RAGGIUNTA! DICEMBRE 11 4/99

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Page 1: DECO-Go No4/99 · DECO 2000, Anno 2000, Espo-sizioni 2000 … 2000 buone ragioni per incontrare TORNOS-BECHLER nell’anno 2000! Abbiamo già trattato l’argomen-to con gli annunci

UNA NUOVA TAPPA È STATA RAGGIUNTA!

D I C E M B R E

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Page 2: DECO-Go No4/99 · DECO 2000, Anno 2000, Espo-sizioni 2000 … 2000 buone ragioni per incontrare TORNOS-BECHLER nell’anno 2000! Abbiamo già trattato l’argomen-to con gli annunci

211 / DECO-MAGAZINE 4/99

MAGAZINE

IMPRESSUMDECO-MAGAZINE 4/99

Industrial magazine dedicatedto turned parts:

TORNOS-BECHLER SARue Industrielle 111CH-2740 Moutier, SwitzerlandInternet: http://www.tornos.chE-mail: [email protected] +41 (32) 494 44 44Fax +41 (32) 494 49 07

Editing Supervisor:Francis Koller, Sales Director

Editing Manager:Pierre-Yves KohlerCommunication Manager

Graphic & Desktop Publishing:Georges RapinCH-2603 PéryPhone +41 (32) 485 14 27

Printer:Roos SA, CH-2746 CréminesPhone +41 (32) 499 99 65

FEchos de Suisse romande 3Mise à jour des anciens programmes DECO 10 4Grande nouveauté : une astuce relative à MULTIDECO! 5S.O.M. ou «la perfection dans le tournage» 6Une nouvelle étape est franchie! 8Nouvelles options 10Expositions 2000 12Le savoir-faire technique suffit-il toujours? 15MULTIDECO: des solutions adaptées ! 18

DJahr – 2000 – Fähigkeit 21Der Erfolg eines Unternehmens liegt im Nutzen seiner Kunden 22S.O.M. – «die Perfektion des Drehens» 24Neue Optionen 26Aktualisierung der ehemaligen DECO 10 Programme 28Der erste Tipp für eine MULTIDECO! 29Reicht das technische Fachwissen in allen Fällen aus? 30Eine neue Etappe ist geschafft ! 34MULTIDECO: Angepasste Lösungen! 36Ausstellungen 2000 38

EEditorial 41Updating old DECO 10 programs 42A special tip for the MULTIDECO ! 43S.O.M. – «Perfection in turning» 44New options 46Is technical know-how always sufficient? 48Crossing a new threshold! 50Trade fairs 2000 52MULTIDECO: Adapted solutions! 54

IPerplessi davanti alle novità 56Esposizioni 2000 57Nuove opzioni 58S.O.M. – L’eccellenza nella torneria da barra 60MULTIDECO: Soluzioni adattate ! 62Aggiornamento vecchi programmi DECO 10 64Maschiatura simultanea su MULTIDECO 65«Tourbillonage» 66Una nuova tappa è stata raggiunta! 68Il «savoir-faire» tecnico è sempre sufficiente? 70

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EDITORIALE

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Con il sistema DECO si sono fa-cilmente realizzate lavorazioni diparticolari complessi e semplicicon un’alta cadenza produttiva sumacchine monomandrino a fanti-na mobile.

Credetemi,pensavo si trattasse deltop raggiungibile, ma non è statocosì poiché i nostri eccellenti in-gegneri, unitamente agli informa-tici, sono riusciti a stupirci con unafinezza ulteriore!

Tutti noi ne siamo più che orgo-gliosi, proponendo ai nostri clien-ti e ai possibili tali, i pluriman-drini MULTIDECO a programma-zione PNC DECO dalle morbidemovimentazioni ultrasilenziose,(gioielli di ingegneria) che tra-smettono a chi li ha acquistati siala voglia di lavorare (perché il ri-sultato è garantito), che il deside-rio di crescere ciò che giustifica,o meglio gratifica, gli eventualisacrifici affrontati per l’investi-mento.

E’ bene tuttavia presentare in con-creto i vantaggi che offrono que-ste macchine: le movimentazioniche avvengono tutte con motorid’asse Fanuc, che pilotano i carri,a loro volta montati su guide arulli precaricati; la possibilità didisporre di slitte incrociate perpoter eseguire lavori di elevatacomplessità e precisione.

Tutte le movimentazioni si culla-no su una base di ghisa minerale;le macchine possono essere equi-paggiate di numerosissimi acces-sori e in qualunque momento del-la giornata si possono correggerele eventuali variazioni di quotesenza dover fermare la macchina.

I vantaggi, poi, sono notevolissi-mi: non servono più utensili spe-ciali, bastano dei porta-utensili aplacchetta per tutte le lavorazio-ni senza omettere il fatto che leprogrammazioni saranno salvate sufloppy-disc.

Per quanto apparentemente in-verosimile, va detto che tutte lecamme impiegate sino ad oggi sa-ranno,con una MULTIDECO, soloun puro ricordo….

Perplessi davanti alle novitàEbbene sì: anche per me, come per voi, le novità provocano un leggerosenso di diffidenza!La conoscete la più bella creazione di TORNOS-BECHLER? Se non la cono-scete, leggete quanto segue perché anch’io sono rimasto meravigliatoe un po’ perplesso quando, alcuni anni fa, mi è stato presentato il sistemaDECO 2000, affermatosi ormai in tutto il mondo.

Igor Tomljanovich

Responsabile Commerciale

E se una MULTIDECO potesse par-lare, vi direbbe: “non preoccupar-ti, la mia programmazione non èpoi così difficile,come vogliono far-ti credere alcune persone…, e poitu,bravo attrezzista,non devi averpaura di una macchina che ragio-na perché glielo hanno semplice-mente imposto. Ricordati che latua esperienza è un grosso van-taggio per te e per la tua azienda,sai perfettamente come si lavora

un pezzo; io ti darò la possibilitàdi stancarti meno e quando avre-mo fatto conoscenza, cosa che av-verrà rapidamente, sarai felice dilavorare con me perché sono cosìaffidabile, che ti renderò più tran-quillo e sereno anche nei confrontidi chi ti sta vicino.

Tu, che avrai velocemente impa-rato a governarmi, sarai libero difarmi lavorare per settimane conlo stesso particolare ma, in caso dinecessità, potrai fermarmi e deci-dere di riprogrammarmi,così,dopopoche ore, accontenterai un altrocliente contribuendo a far cresce-re la tua azienda.Credimi,mi stan-no già impiegando in lavorazioniautomobilistiche,oleodinamiche,pneumatiche, ed ora mi sto ad-dentrando nel settore rubinette-ria e valvolame convinta che miapprezzeranno anche perché,comeben sai, stanno cambiando le esi-genze qualitative e quantitative.

Adesso che mi sono presentata etu mi hai prestato un po’ dellatua attenzione, non pensi che sipossa dialogare direttamente ?Avrei ancora tante informazioni datrasmetterti che sicuramente ti in-teresserebbero”.

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DECO 2000, Anno 2000, Espo-sizioni 2000 … 2000 buoneragioni per incontrare TORNOS-BECHLER nell’anno 2000!

Abbiamo già trattato l’argomen-to con gli annunci delle esposizioni1998 e 1999 (per ben tre volte neiDECO-Magazine) il “media-espo-sizioni” è un must irrinunciabilenel nostro ambito di attività.

L’offerta vi incontra la domandain un quadro e in una atmosferacreate ad hoc per gli espositori edi visitatori.

Per l’anno 2000, TORNOS-BECHLER ha pianificato la suapresenza a circa 50 manifesta-zioni !

Sia che gli stands vengano gestitidirettamente, o tramite gli agen-ti,che abbiano superfici da 300 mqe oltre,oppure siano piccoli standsinformativi da 12 mq, i nostriesperti si sposteranno nei cinquecontinenti per permettervi di sco-prire in maniera piacevole i nostriprodotti e le soluzioni innovatriciproposte dall’azienda.

Nuovi prodotti, nuovi sviluppi,nuovi apparecchi, nuove soluzio-ni, ecc., quest’anno, all’insegna diDECO, sarà ricco di eventi…

Come tutti gli anni TORNOS-BECHLER sarà presente a tuttele grandi manifestazioni, nonchéal maggior numero possibile diquelle più piccole e realizzeraanche un certo numero di esposi-zioni interne (anche presso i pro-pri agenti).

Già a gennaio avrete la possibilitàdi scoprire TB-DECO versione5.0 in azione:Dopo di che,durantetutto l’anno, il nostro assortimen-to dovrebbe arricchirsi per offrir-vi soluzioni sempre più mirate asoddisfare le richieste più esigenti.

Il primo elemento informativo cheriguarda eventuali novità, è il no-stro sito web, non esitate a con-sultare regolarmente la pagina “no-vità”(www.tornos.ch/fr/news) chevi informerà su tutti gli aggiorna-menti e novità!

…Appuntamento nel mondo…vicino a casa vostra

Questa tabella comporta infor-mazioni basate sullo stato di pia-nificazioni al momento dell’an-data in stampa: Per dettagli piùattualizzati, vi consigliamo diconsultare il nostro sito web(www.tornos.ch) rubrica esposi-zioni.

Se desiderate incontrare una per-sona in particolare, non esitate acontattarci per conoscere le par-tecipazioni dettagliate dei nostriservizi commerciali e tecnici.

EuropaGermania Hamburg Nortec 25-29.1.2000 Italia Pordenone Samumetal 10-14.2.2000 Italia Firenze Open House Mar 2000 Spagna Bilbao Biemh 13-18.3.2000 Francia La Roche sur Foron Simodec 14-18.3.2000 Svizzera Zürich Intoolex 14-17.3.2000 Germania München IHM 16-22.3.2000 Italia Brescia M.U.A.P Martini 25-28.3.2000 Francia Paris M.O. 2000 27-31.3.2000 Olanda Utrecht Techni-Show 4-8.4.2000 Germania Wehingen Gewatec 7-8.4.2000 Italia Borgomanero Open-House Tinto 7-15.4.2000Regno-unito Birmingham Mach 10-14.4.2000 Italia Padova Venetomeccanica 13-16.4.2000 Germania Nürnberg Fameta 9-13.5.2000 Danimarca Fredericia Metal 2000 9-13.5.2000 Svizzera Moutier Siams 23-27.5.2000 Austria Vienna Intertool 24-27.5.2000 Pologne Poznan Poznan 12-16.6.2000 Germania Dusseldorf Metav 27.6-1.7.2000 Germania Frankfurt Techmed Frankfurt 28-30.6.2000 Francia Besançon Micronora Sep 2000 Francia Paris Transfometal Sep 2000 Germania Stuttgart AMB 12-16.9.2000 Belgio Brussel Machinemo 19-22.9.2000 Francia Woincourt Vimexpo Oct 2000Italia Milano Bimu 3-8.10.2000 Svezia Stockholm Tekniska Massan 17-21.10.2000 Regno-unito Glasgow SME 30.10-2.11.2000 Grecia Athene Index Nov 2000 Portogallo Porto Emaf 8-12.11.2000Spagna Barcelona Maquitec 14-17.11.2000Italia Como Altecnologia 20-25.11.2000

Europa dell’Est Russia Moscou Metallobrabotka 23-27.5.2000Croazia Zagreb Biam Jun 2000Republica ceca BRNO Imtex 18-22.9.2000 Turchia Istanbul Tatef 13-17.9.2000Bulgaria Plovdiv Technische Bulgaria 25-30.9.2000

America Stati-uniti Houston, TX Houstex 25-27.1.2000 Stati-uniti Charlotte, NC South-Tec 29.2-2.3.2000 Argentina Buenos Aires Emaqh 29.4-5.5.2000 Stati-uniti Chicago, IL IMTS 2000 6-13.9.2000

Australia Australia Sydney Austech 11-14.4.2000

AsiaSingapore Singapour Metalasia 21-25.3.2000 Cina Shanghai China Die & Mould 8-12.5.2000 Taiwan Tapei Tapei Automat 9-13.5.2000 Corea Seoul Simtos Seoul 2000 14-19.6.2000 Japone Tokyo Jimtof 28.10-4.11.2000 Thailandia Bangkok Thai Metalex 2-5.11.2000

Espo

s zi i on

2000

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ATTUALE

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Applicazione:

Il convogliatore sostituisce la va-sca ad olio standard della macchina,in tal modo l’olio da taglio è im-magazzinato fuori macchina, ciònon può che migliorare la stabi-lità termica.

Il convogliatore permette una eva-cuazione dei trucioli fuori mac-china direttamente in una vasca diraccolta.

Il principio evita i problemi lega-ti all’incrostamento della lamierae ai rischi connessi (in particolarmodo la fuoriuscita dell’olio).

Poiché i trucioli vengono espulsiin continuo (o marcia intermitten-te) la razionalizzazione dell’eva-cuazione evita le attese per lasgocciolatura, decantazione, ecc.,e permette quindi di ridurre sen-sibilmente la manutenzione deitrucioli.

Altezza di scarico: 1000 mm

Velocità del nastro: 1,3 m/min.

Capienza della vasca olio: 240 litri circa

Nuove opzioniIl ventaglio di opzioni, apparecchiature e accessori disponibili per

le macchine DECO 2000, s’arricchisce senza sosta.In questa ultima edizione 1999, scoprirete due novità per DECO 2000

capacità 13 mm.

1260

3915

2000

8127

4212

Opzione 5420:

Convogliatore a spatole a collo di cigno pertrucioli corti

L’unità di produzione così costi-tuita, permette una grande auto-nomia senza sorveglianza.

Il convogliatore Sermeto è co-mandato dal PNC di DECO 2000,l’integrazione è totale, la garanziaè assolta da TORNOS-BECHLER.

Caratteristiche tecniche:

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ATTUALE

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Applicazione:

Questo porta-utensile aumenta lepossibilità di operazioni frontali delparticolare nel caso di, per esem-pio, operazioni complesse quali lacentratura, la foratura filettatura,brocciatura e sbavatura della broc-ciatura.Questo porta utensile com-plementarizza i mandrini del com-binato e permette di realizzaretutte le operazioni.

Per delle operazioni di torniturainterna o di pettinatura interna, lebrevi corse e sporgenza (confron-tato a un mandrino del combina-to) garantiscono una precisioneestrema!

La possibilità di regolazione per-mette di adeguare finemente ilposizionamento alla lunghezzadell’utensile e del particolare chesi intende realizzare.

Opzione 1120:

Porta-utensile a gomito 2 posizioni per lavoro in punta del particolare

Diametro degli alesaggi: 2 x 10 H6

Corsa del porta-tassello: 18 mm

Posizione del montaggio: da T12 a T14 e da T22 a T24 per sfruttare i 2 alesaggi

T11, T15 e T21, T25, un solo utensile utilizzabile

Osservazione: questo porta-utensile esiste anche per DECO 2000 capacità 20 mm

Caratteristiche tecniche:

Z

X

Y

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PRESENTAZIONE

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In una zona dell’Italia del Nord, la Valtrompia, dove la meccanica si confonde conl’essenza stessa di quella gente, dove il manufatto in metallo è la vita stessadi questa valle, è nata nel 1958 la S.O.M. di Reboldi Italo dall’entusiasmo edall’imprenditorialità concreta del suo fondatore Sig. Italo Reboldi.

nendo uno dei principali fornito-ri della Fiat O.M.di Brescia nel set-tore della viteria e raccorderia spe-ciale.

Nel corso degli anni, con partico-lare attenzione alle esigenze dimercato, la S.O.M. è andata sem-pre più aggiornandosi dirigendo ilproprio lavoro nel settore specia-lizzato della torneria da barra conmacchine moderne a ControlloNumerico di altissima tecnologiaa 2-4-7 ed 11 assi.

La competenza e responsabilitàunite ad un rapido ammoderna-

mento e sviluppo dell’azienda gra-zie a notevoli mirati investimentihanno permesso alla S.O.M.di pas-sare da una fase puramente arti-gianale a quella di una piccola in-dustria nella quale le responsabi-lità sono ben definite dall’acqui-sizione dell’ordine alla consegnacertificata del prodotto.

Il merito del successo imprendi-toriale della S.O.M va anche al-l’apporto di forze nuove avvenu-to gradualmente con l’inserimen-to nella azienda dei figli del fon-datore Ing. Dario Reboldi e P.I.

S.O.M.L’ECCELLENZA NELLA TORNERIA DA BARRA

CHI E’LA S.O.M.

La S.O.M. di Reboldi Italo & C.Snc posta a Villa Carcina (BS) inVia Fucine 21 è composta da 16dipendenti tra i quali 10 operai e6 impiegati tecnici. E’ specializ-zata nella produzione di partico-lari di precisione, componenti perl’industria meccanica, idraulica,elettromeccanica ed automobili-stica. I mercati verso i quali vienerivolta l’attività vanno dalla Ger-mania al Belgio alla Francia oltrenaturalmente al mercato italiano.

La S.O.M. ha una struttura orga-nizzativa che oltre al parco mac-chine produttrici gestisce un’ana-lisi della contabilità industriale eche il 17 Marzo 1997 è stata cer-tificata secondo le norme UNI ENISO 9002 dall’ente di certificazioneDet Norske Veritas.

Dopo un inizio di attività rivoltoalle lavorazioni di tornitura per at-trezzeria, lavorazioni meccanichein genere e montaggio conto ter-zi, dal 1965 al 1984,con investi-menti in macchine a cammes edidrauliche l’azienda si è specializ-zata nella produzione di piccole emedie serie di particolari mecca-nici per veicoli industriali dive-

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PRESENTAZIONE

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Enzo Reboldi. Gli innesti di que-ste forze giovani garantiscono il fu-turo di questa piccola-grande in-dustria tenendo conto che l’etàmedia delle forze produttrici ri-sulta essere inferiore ai 30 anni.Questo dato evidenzia motiva-zioni particolari dei componentil’azienda che mirano ad una rea-lizzazione personale e quindi diriflesso anche dell’azienda.La giu-sta presenza di persone di grandeesperienza professionale garanti-sce quell’equilibrio necessario alsuperamento di ogni scoglio tec-nico ed organizzativo.

L’opera qualificata e diretta dei ti-tolari scongiura il rischio di per-dere risorse preziose a beneficiodella concorrenza garantendo nelcontempo un futuro dell’aziendasempre teso a seguire le tendenzedi mercato.

ATTIVITA’ E PRODOTTO

La flessibilità aziendale e l’orga-nizzazione attenta e precisa han-no permesso alla S.O.M. di rivol-gersi a più settori e di risponderealle più svariate richieste dei pro-pri clienti. L’azienda può oggi la-vorare tutti i tipi di materiali perprodurre qualsiasi pezzo dal dia-metro 4 mm. al diametro 65mm.Senza alcuna difficoltà con gliopportuni investimenti la S.O.M.può oggi soddisfare la clientelacon la produzione che va dal piùsemplice al più complesso dei par-ticolari ed in serie dai 1000 ai100.000 pezzi.Gli ultimi interventidi rinnovamento del parco mac-chine utensili permettono poi al-l’azienda l’ottenimento delle tol-leranze sempre più esigenti che ilmercato richiede.

Ultimo di questo intervento lun-gimirante è stato l’acquisto diDECO 20 e ci piace pensare di avercontribuito con la nostra linea ditorni automatici DECO 2000 alraggiungimento di questo impor-tante risultato che sempre più qua-lifica la S.O.M. sul mercato italianoed estero. Alla richiesta sui moti-vi che avevano spinto la S.O.M.ad avvicinarsi al DECO 2000TORNOS-BECHLER i SignoriReboldi sono stati decisi e precisinelle loro risposte.

◆ Possibilità di finire i pezzi piùcomplicati in macchina senza ri-prese.

◆ Tempi di lavoro ridotti rispettoalle macchine tradizionali CNCdella concorrenza.

◆ Versatilità del soft.

◆ Possibilità di ottimizzazione e si-mulazione fuori macchina edin tempo mascherato

◆ Gestione dati e parametri pez-zo in memoria su Windows.

Adetta dei Titolari di questa realtàindustriale che spicca nell’univer-so di una concentrazione di pic-cole medie e grandi aziende che

Enzo PittonResponsabile Commerciale.

caratterizzano questa parte labo-riosa d’Italia l’obiettivo “soddisfa-zione totale” è stato raggiunto seanche la Regione e l’Unioncame-re hanno riconosciuto il valoredell’opera della S.O.M. premian-dola la nel 1998 con il prestigio-so “Premio Lombardia”per la qua-lità.

La TORNOS TECHNOLOGIESITALIA è sicuramente fiera di an-noverare tra i suoi clienti aziendecome la S.O.M. che mirano co-stantemente ad un elevamentodella qualità ed efficienza dellaloro produzione e siamo certi cheil rapporto di collaborazione tra laTORNOS-BECHLER e la S.O.M.fornirà nel futuro ancora molte sod-disfazioni ad entrambi da una par-te valorizzando sempre di più lacapacita professionale l’inventivae l’operosità tipica italiana e dal-l’altra con la certezza di metteresempre a disposizione dei propriclienti il mezzo produttivo piùperformante e tecnologicamentesempre più all’avanguardia.

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TECNICA

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Caratteristiche MULTIDECO 20/6 MULTIDECO 26/6Passaggio barra 5-20 (22*) mm 8-26 (32*) mmLunghezza pezzo 80 mm 100 mmLunghezza pezzo senza contro-operazione 100 mm 120 mmVelocità rotazione mandrino 6000 giri/min. 5000 giri/min.Potenza mass. Dei mandrini 11 kW 18 kWNumero assi numerici 18 13-17Slitte incrociate massimo 5 4

* con caricatore integrato senza preparazione barre

MULTIDECOSoluzioni adattate !

Dopo un anno di commercializzazione del concetto DECO 2000 nel mondo del plurimandrino, ab-biamo fatto un bilancio della situazione di MULTIDECO sul mercato.Questo bilancio è stato fatto in tre tappe, in primo luogo siamo tornati sui parametri da prenderein considerazione, le reali esigenze dei mercati grazie ad uno studio condotto presso la nostra clien-tela, in secondo luogo abbiamo esaminato la precisione della macchina ed infine ne abbiamo tira-to le conclusioni inerenti la pertinenza della soluzione proposta.

Ø10.910

17.549

Richiamo delle caratteristiche tecniche delle due macchine MULTIDECOattualmente disponibili:

Parametri da prendere in con-siderazione e studio

Le tendenze ambientali nei mer-cati plurimandrino parlano in fa-vore delle soluzioni flessibili e pro-duttive,tre parametri molto attualivisti la riduzione del volume delleserie, l’aumento delle esigenze diprecisione e la necessità di un«savoir-faire» particolare.

Questi tre elementi sono eviden-temente associati al tempo totaleche la clientela impiega per rea-lizzare effettivamente una seriedata (e in qualità data).Vale a direche,oltre al tempo/pezzo bisognatener conto del tempo realmenteproduttivo del tornio. Questoargomento è stato sviluppatonel DECO-Magazine numero 6(3/98), invitiamo il lettore che de-sidera approfondirlo,di rileggerlo.

MULTIDECO è stato studiato sindall’inizio per far fronte a questeesigenze, la grandissima flessibilitàassirtata dalla programmazioneintempo mascherato, le possibilitàdi correzioni senza fermare la mac-china e la precisione notevolmenteaccresciuta, sono attualmente as-sociate allo sviluppo formidabiledella potenza del calcolo consen-tito dalla nuova versione di TB-DECO e rafforzano ulteriormen-te l’adeguatezza del prodotto almercato.

La formazione e l’attrazione ver-so la professione sono ugualmen-te molto importanti.

Studio rivolto alla nostra clien-tela

Avendo l’intenzione di scoprireeventuali manchevolezze tecni-che o di informazione, abbiamosvolto un’indagine su un campio-ne di utilizzatori MULTIDECO26/6 nel periodo tra febbraio emaggio 1999.

Le questioni intavolate riguar-davano i seguenti punti:

Affidabilità tecnica, l’ambientepersonale, motivazione all’acqui-sto nonché i possibili migliora-menti.

I risultati hanno mostrato i se-guenti elementi:

Le principali motivazioni all’ac-quisto erano legate alla flessibilitàe tempi di attrezzaggio molto piùbrevi. Su quest’aspetto, MULTI-DECO ha fatto le sue prove e ilconcetto ibrido «albero a cammePNC» è un vero successo che sod-disfa appieno le aspettative degliutilizzatori.

La formazione erogata agli utiliz-zatori e programmatori è stata giu-dicata da soddisfacente a buona.L’aspetto «saper tutto in un tem-po minimo» è molto importante.

Per rispondervi, TORNOS-BECHLER lavora su un nuovoCD-Rom di formazione e ha giàincluso nel nuovo CD-Rom di TB-DECO (versione 5.00) numerosie dettagliati elementi di formazioneed esempi.

I problemi di affidabilità, incon-trati all’inizio della commercia-lizzazione di MULTIDECO 26/6,sono stati corretti da comprovatesoluzioni tecniche in produzionepresso numerosi clienti con lamassima soddisfazione di questiultimi.

Precisione

In termini di precisione, un altrofattore molto importante a fron-te di esigenze che evolvono per-manentemente, MULTIDECO èsenza dubbio molto ben posizio-nato. Tutti i parametri che con-corrono alla precisione sono statiottimizzati.

La compensazione numerica dierrore del fermo permette l’adat-tamento più preciso dei 6 man-drini. Le grandi possibilità di tor-nire in passata evitano le grandisollecitazioni sui mandrini. Il ba-samento in ghisa minerale riducei rischi di scarto di precisione do-vuti alle vibrazioni.

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TECNICA

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POSIZIONE 1

POSIZIONE 2

POSIZIONE 3

POSIZIONE 4

POSIZIONE 5

POSIZIONE 6

CONTRO-OPERAZIONE

5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 Pièces

��

MAXI + 0.020�����

+ 0.015�����

+ 0.010�����

+ 0.005�����

±0.000�����

- 0.005�����

- 0.010�����

- 0.015�����

MINI - 0.020���

Mes

ures

Controllo SPC, la prova data dai numeri!

Condizione della prova:

Macchina con raffreddamento e vasca addizionale

Tempo riscaldamento: 30 minuti

Produzione di 50 pezzi prima della misura

Produttività: 11 pezzi/min.

Materiale: 100cr6 dia.: 19 mm

Ø: tolleranze ± 0,02

Lunghezza: tolleranze ± 0,025

MAXI + 0.025�����

+ 0.020�����

+ 0.015�����

+ 0.010�����

+ 0.005�����

±0.000�����

- 0.005�����

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Pièce

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Dim

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Dim

ensi

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Pezzi

Pezzi

Conclusione

MULTIDECO ha sofferto all’iniziodella sua commercializzazione diuna immagine un po’ negativa perqualque dubbio di affidabilità,ormai si tratta del passato, le so-luzioni proposte da TORNOS-BECHLER sono totalmente af-fidabili e tutti i punti forti diMULTIDECO incontrano le ten-denze dell’ambiente e i desideri delnostro campione rappresentativodi clienti, possono essere sfrutta-ti dall’intera clientela.

Con MULTIDECO, l’alta produt-tività dei plurimandrini a cammeassociata alla grande flessibilità delPNC, TORNOS-BECHLER vipropone una soluzione ideale chevi permette di far fronte ad un mer-cato in costante evoluzione.

Avete domande, osservazioni?

TORNOS-BECHLER è pronta aricevervi nei suoi locali come inquelli delle sue filiali, per fornir-vi tutti i dettagli.

Affrontiamo insieme le sfide delfuturo !

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ASTUZIE

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Descrizione Partendo dalla versione

1 Controlli delle referenze degli assi nel programma INIT.PGM 4.2

2 Sicurezza presa pezzo e rompi trucioli 4.3

3 Aggiunta nei modelli di una linea di operazione supplementare per la programmazione di G915/G916 4.3

4 Traduzione di tutti i commenti delle operazioni di tutti i modelli di base (in 5 lingue) 4.32

1. Creare un nuovo particolare partendo dal modello contenuto nella versione piùrecente di TB-DECO.

2. Aprire il particolare da attualizzare.

3. Copiare tutte le operazioni del programma principale nel nuovo pezzo. Servirsidel copia-incolla di tutte le operazioni del suddetto programma. Le operazionisegnate dall’icona Assistente TB (fig. 1) non devono, di contro, essere copiatepoiché è in questo tipo di operazioni che sono state effettuate le ottimizzazioni.

4. Ricreare tutte le sincronizzazioni tra le operazioni.

5. Ricopiare i valori delle variabili globali e il catalogo degli utensili.

Aggiornamento vecchi programmi DECO 10:

Descrizione: Per beneficiare delle ultime ottimizzazioni effettuate suDECO 10, si raccomanda di riaggiornare tutti i program-mi realizzati con una versione anteriore a TB-DECO 4.3.

◆ In effetti le migliorie, sia della sicurezza di funzionamento della macchina chedella facilità di programmazione, sono state sviluppate nel corso delle versionidi TB-DECO.

◆ E’ quindi necessario di riattualizzare i programmi più vecchi che oggi sono su-perati.

Fig. 1

Procedimento: Per attualizzare un programma basterà

Consiglio: Va inoltre evitato di prendere come base di partenzaper la realizzazione di un nuovo particolare, un pezzo già esistentefatto con l’ausilio di una versione TB-DECO anteriore a quellainstallata sul computer.

Per la realizzazione di un nuovo particolare, è preferibile riprenderesempre un modello di base o un particolare realizzato con l’ausiliodi un modello recente.

Osservazione: – I punti 1 e 2 riguardano un miglioramento della sicurezza di utilizzo della macchina (importante!).

– I punti 3 e 4 sono un comfort supplementare durante la programmazione.

Esempi di miglioramenti realizzati con i modelli DECO 10

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I

ASTUZIE

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M12 x 1

M8 x 0.5

1. Creare una linea di operazione per programmare la velocità di ma-schiatura (mandrino S3).

Questa linea d’operazione si trova tra la linea della postazione 4 edella 5. Inserire le operazioni 10:1 a 10:3.

2.

◆ Inserire una sincronizzazione all’inizio dell’operazione 9:5 con ini-zio dell’operazione 10:2 e una sollecitazione alla fine dell’operazio-ne 9:5 con inizio dell’operazione 10:3.

◆ Inserire una sincronizzazione all’inizio dell’operazione 12:5 con ini-zio dell’operazione 10:2 e una sollecitazione alla fine dell’operazio-ne 12:5 con inizio dell’operazione 10:3.

Astuzia:

3. Inserire una sincronizzazionefine dell’operazione 9:4 (ma-schiatura postazione 4) con ini-zio dell’operazione 10:2 (inver-sione S3), fine dell’operazione12:4 (maschiatura postazione 5)con inizio dell’operazione 10:2

Con quest’ultima sincronizzazione,l’operazione più breve,cominceràa lavorare più tardi, in maniera taleche le due operazioni (9:4 e 12:4)finiscano contemporaneamenteprima dell’inversione del motoreS3. Le operazioni 9:5 e 12:5 rea-lizzano la demaschiatura.

Nel caso contrario (senza questasincronizzazione), la maschiaturapiù rapida va a raggiungere il se-condo, ciò che provocherà unarottura della utensile o il nonrispetto della profondità.

4. Programmare le operazionicome da disegno pezzo,nonché lavelocità della maschiatura desi-

derata.

Osservazione:

La velocità della ma-schiatura desidera-ta sarà la stessa perle postazioni 4 e 5.Quindi definire unavelocità di maschia-tura media tra le ma-schiature M12 e M8.

Disegno schematico:

Dall’apparizione di MULTIDECO,la potenza del concetto DECO-2000 si è messa ugualmente alservizio degli utilizzatori di torniplurimandrini.Visto il grande po-tenziale offerto di quest’ultimo,unnumero elevato di possibilità di ot-timizzazione o di operazioni inat-tuabili con tecnologia classica sonoda adesso a portata del mondoplurimandrino.

Il nostro centro di prove disponedi un’esperienza crescente sottoforma di astuzie che saranno con-

Grande novità per questa edizione che vede per la prima voltaun’astuzia relativa a MULTIDECO.

divise con voi col susseguirsi deinumeri di DECO-Magazine

Maschiatura simultanea suMULTIDECO:

Esempio di 2 maschiature simul-tanee sulle postazioni 4 e 5 contesta a compensazione.

Scopo:

Maschiare un pezzo con una ma-schiatura M12 x 1 su postazione4 e M8 x 0,5 su postazione 5 insimultanea.

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TECNICA

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Certo oggi questo diventa sem-pre più facile con i controllinumerici d’oggi in quanto deisotto-programmi chiavi in manopermettono di gestire l’avanza-mento nel materiale e le passatesuccessive.

Malgrado questa facilità di pro-grammazione la lavorazione perasportazione di truciolo resta de-licata quando bisogna agire suleghe quali il titanio e gli acciaiinossidabili.In particolare quandola durata di vita degli utensili, inuna operazione di una filettaturao maschiatura,viene drasticamentediminuita.

Oggi esiste un sistema molto par-ticolare che permette di risponderefavorevolmente all’importantedomanda nata soprattutto nelsettore medicale e dell’implanto-logia dentale.

La TORNOS-BECHLER ha dun-que preso l’iniziativa e si é benpresto adattata alle norme di qua-lità elevata che questo genere diapplicazione richiede.Gli operatoridei settori medicale e dentale han-no bisogno di impianti chirurgicidi ogni forma come ponti eviti.Questi pezzi sono costruiti inacciaio inossidabile rifuso sottovuoto o in titanio allo scopo di as-sicurare una compatibilità biolo-gica totale e soprattutto di evita-re ogni rischio di rigetto.

Queste necessità legate alla altaprecisione richieste specialmentenelle viti per l’ortodontia o la

micro-chirurgia hanno spinto lanostra casa a migliorare le possi-bilità dei suoi torni attraverso lamessa a punto di processi ade-guati.

Tra tutte le specialità più innova-tive troviamo la tecnica di lavora-zione dei filetti interni ed esternisecondo il principio del «tourbil-lonage»,oggi possibile anche suDECO 2000.

Il «tourbillonage» una alter-nativa interessante alla filet-tatura.

Per prima cosa,contrariarmente aquanto avviene nella filettatura emaschiatura,il sistema di tourbil-lonage permette di realizzare iprofili puliti da ogni bava.In piùgli utensili hanno un aumento del-la durata ,i tempi di lavoro sonopiù corti e le rotture degli utensi-li praticamente scompaiono.

Le applicazioni principali del tour-billonage avvengono nella costru-zione degli impianti dentali cherichiedono filettature interne e leviti ortopediche,chirurgiche emaxillo-facciali che hanno deifiletti esterni. Il processo non ne-cessita di grandi rientri della bar-ra in bussola di guida evitandocosì grippaggi dovuti ad uno sbal-zo troppo lungo.

Si può eseguire il tourbillonage tan-to sui filetti esterni che sulle ma-schiature interne. Questa lavora-zione,eseguita sulla barra o in con-tro-operazione sul tornio auto-matico, necessita di un mandrinoad alta frequenza con velocità finoa 30.000 giri/min.

In una maschiatura interna, l’assedel mandrino dovrà essere paral-lelo a quello del pezzo da lavorarementre per una filettatura ester-na questo asse è inclinato in fun-zione dell’angolo del passo dellavite.

L’utensile in metallo duro dovràavere una forma similare al profi-lo del filetto da realizzare.

«TOURBILLONAGE»Cosa di più complicato di una filettatura o maschia-tura da realizzare su un tornio…Ma ormai,grazie al processo di «tourbillonage»,ed allaDECO 2000, l’impossibile diventa una realtà ad altacadenza.

1. Il pezzo viene portato davantiall’utensile rotante ad alta velocità.

2. L’utensile viene introdotto all’in-terno del foro attraverso l’avanza-mento della fantina mobile che faruotare il pezzo.

3. Il pezzo gira ad una velocità len-ta sia in concordanza con l’utensi-le sia in senso contrario in funzionedel tipo di filetto da realizzare(passo a destra o a sinistra).L’utensilecondotto da un asse numericopenetra nel materiale del pezzo inrotazione con uno spostamentolaterale.Questo spostamento è ugua-le alla profondità del filetto da rea-lizzare.

4. Inizio della maschiatura dalfondo del foro.Il filetto viene realiz-zato in una sola passata.Il pezzo el’utensile girano .Il pezzo rinculapertanto alla velocità di un passoper ogni giro della fantina mobi-le.Questo procedimento è più rapi-do della operazione di maschiaturaconvenzionale. La durata dell’u-

Descrizione del processo

Esaminiamo una lavorazione dimaschiatura interna per «tourbil-lonage».

Questo sistema e spiegato nellefigure che seguono e qui sotto ri-portate:

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TECNICA

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Applicazioni medicali

Al fine di capire bene i bisogni delmercato medicale degli impiantila TORNOS-BECHLER ha lavo-rato in stretta collaborazione congli specialisti di questo settore, inmodo particolare per la realizza-zione di pezzi in titanio o in ac-ciaio inox Aisi 316L.Materialiquesti che secondo lo stato dellericerche attuali sono ben accetta-ti dal corpo umano.

Gli industriali che lavorano instretta collaborazione con il mon-do della medicina dentale e chi-rurgica sono diventati molto esi-genti. Non si accontentano ormaiche del meglio.

Questo piano d’eccellenza in ma-teria di implantologia e molto par-ticolarmente delle viti è sicura-mente un bagaglio che il tourbil-lonage possiede legato alla facilità

La filettatura esterna

Il tourbillonage è anche utilizza-bile su filettature esterne anche serisulta un po’ più complicato.Bisogna far ricorso ad un mandri-no ad alta velocità rotante fino a12.000 giri/min oltre ad un di-spositivo speciale montato sul fron-te del tornio in modo che si pos-sa inclinare e ruotare in funzionedell’angolo del passo della vite.

Questa inclinazione meccanicaviene regolata una sola volta ma-nualmente ed per ogni angolod’elica. La lavorazione viene rea-lizzata a mezzo di un utensile aforma di campana comprendentetre coltelli o placchette aventi lostesso profilo del filetto da lavo-rare.

Naturalmente questo utensile èriaffilabile a seconda delle neces-sità. Tutta la profondità del filet-to viene realizzata in una sola pas-sata.

Vediamo di seguito pertanto que-sto sistema:

1. Se necessario la faccia davantidel pezzo viene tornita.

2. Il mandrino che trascina l’uten-sile di tourbillonage viene posizio-nato davanti alla punta del pezzoda lavorare, gira ad alta velocità esimultaneamente il pezzo gira a bas-sa velocità in senso inverso.

3. La lavorazione incomincia con lapenetrazione longitudinale del pez-zo nell’utensile a forma di campa-na. L’avanzamento, sincronizzatocon le due velocità di rotazione,prosegue fino alla lunghezza dellafilettatura richiesta. Si precisa cheun solo dente per volta è in contat-to con il pezzo e ciò garantisce deitrucioli molto fini.

4. Quando il pezzo arriva alla finedella filettatura il mandrino di tour-billonage(l’utensile)si sposta late-ralmente in modo da dare la possi-bilità al pezzo di ritirarsi longitudi-nalmente. La lunghezza della filet-tatura può arrivare fino 30 mm.Questo sistema presenta molti van-taggi e come primo è l’ottima dura-ta dell’utensile a profilo costante cheè riaffilabile fino a 40 volte. Lo sta-to di finitura dei filetti è perfetto inquanto gli utensili girano ad alta ve-locità nel senso opposto a quello delpezzo, cosa che evita le sfaccettatu-re indesiderabili che si vedono qual-che volta in caso di fresatura con-venzionale di un filetto. Lavorazio-ni particolari, come filettatura a de-stra e sinistra, al di sopra di una te-sta di una vite o filetti conici sonorealizzabili grazie alla facilitàdi programmazione del sistemaTB-DECO ed alla interpolazionemulti-assiale della DECO 2000.

tensile è anche migliore in quantopiù di 2.000 pezzi in titanio posso-no essere realizzati senza rotture.

La velocità di taglio che si aggira in-torno ai 200 m/min assicura unaqualità impeccabile del filetto. Inquanto alla precisione questa vienegarantita dall’incremento numericotanto in profondità quanto in dia-metro.Non si avranno inoltre ne bavene trucioli residui e la profondità delfiletto può arrivare fino a più di trevolte il diametro.

E’ anche possibile lavorare fino alfondo di un foro cieco come pure fi-letti molto piccoli come ad esempioM 1,4.

d’impiego del sistema DECO 2000in quanto produce oggi la miglio-re qualità di filettatura e ma-schiatura che il settore della tor-neria automatica possa offrire.

Abbordando il settore medi-ca le/denta le la TORNOS-BECHLER penetra un mercatoinnovatore in piena evoluzione.

Ci sono in questo molte ragioni:le tecniche di fissaggio progredi-scono, i materiali come l’acciaioinox rifuso sotto vuoto, titanio eleghe del futuro non hanno anco-ra detto l’ultima parola, nuoviutensili permettono di lavorarepiù facilmente questi materiali co-riaci e per coronare il tutto le mac-chine utensili della gamma DECO2000 rendono possibili delle ope-razioni che ancora ieri sognavamo.

Enzo PittonResponsabile Commerciale

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ATTUALE

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Un grande passo per TORNOS-BECHLER

Dal 1.Ottobre 1999, l’insieme deiprocessi operazionali di TORNOS-BECHLER SA a Moutier, è sos-tenuto da SAP R/3. Questo stru-mento di gestione integrata per-mette di garantire e di ottimizza-re la fluidità dell’informazione atutti i livelli e in tutti i settoriaziendali. Il cuore delle funziona-lità di SAP 3/R messe in opera inTORNOS-BECHLER si compo-ne di applicazioni standard (mo-duli) per le operazioni di pianifi-cazione, di gestione e di control-lo dei processi seguenti: contabi-lità (modulo FI e CO),produzione(PP),acquisti e stock (MM),ven-dite (SD), manutenzione / SAV(SM) e risorse umane (HR).

TORNOS-BECHLER si è dotatadi una soluzione di gestione azien-dale di elevate performances eevolutiva, la più estesa a livellomondiale. Le informazioni ven-gono acquisite una sola volta e ge-stite in un solo sistema che assi-cura, in tal modo, la qualità, lapertinenza e la rapidità di scam-bio dei dati. Ogni impiegato di-spone sul suo posto di lavorodelle informazioni e i documentidi cui ha bisogno al momentovoluto.

Il ciclo d’impiego di SAP R/3

Un’offerta viene presa e gestita nelSAP R/3,successivamente,se ques-ta è accettata e trasformata in or-dine, il sistema genera automati-camente tutti gli ordini di mon-taggio le necessità specifiche in ma-teriale corrispondenti al prodottorichiesto dal cliente. I consumidella linea di montaggio dannoluogo a richieste kanban, che ge-nerano gli ordini di acquisto e difabbricazione. Questi ultimi con-sentono di garantire l’approvvi-gionamento al momento giusto ein quantità esatta del flusso logi-stico. Gli acquisti dai fornitori,la fabbricazione, il montaggio,l’approntamento e la spedizionedelle macchine,apparecchi e pez-zi di ricambio,possono essere pia-nificati, gestiti e seguiti in manie-ra ottimale.Tutte le ricevute di en-trate di merce e di operazioni difabbricazione (incluso i tempi diproduzione e di presenza) sonoprese in codici barra o tramite tim-bratura con badge induttivo e tra-sferite nel sistema SAP R/3.Le ope-razioni contabili del pagamento,fatturazione e calcolo del costo diproduzione vengono in tal modoad essere trattati sulla base deidati affidabili disponibili imme-diatamente. Anche il servizioPart-Vendita, che include la ge-stione dei lavori dei montatorinonché la cronistoria delle opera-zioni SAV,è stato integrato nel sis-tema SAP R/3. Infine, per con-

cludere, la raccolta delle informa-zioni che si evincono dall’impie-go di SAP R/3, permette di costi-tuire delle tabelle di bordo dina-miche.

Queste ultime facilitano, a tutti ilivelli, scelte decisionali e la pia-nificazione.

La messa in opera di SAP R/3

La messa in opera di SAP R/3 èdurata un anno. La prima fase delprogetto, la più importante e la piùlunga, ha permesso di (ri)definiree di formalizzare tutti i processiorganizzativi e operazionali diTORNOS-BECHLER. Questadefinizione, indispensabile perl’identificazione dei flussi di infor-mazione,si è basata sui documentidel nostro sistema qualità certifi-cato ISO 9001.La seconda fase eraimprontata a parametrare il siste-ma SAP R/3 in funzione dei pro-cessi definiti. La terza fase, la piùcomplessa, è stata l’immissionedei dati statistici (articoli,gamme,nomenclature,…) e dinamiche (so-spesi, stock) dai nostri vecchi si-stemi verso SAP R/3, indi la rea-lizzazione di test finali nonché laformazione del nostro personale.Un grado di complessità supple-mentare è stato aggiunto al pro-getto in parallelo alla messa inopera d i SAP R/3 poichèTORNOS-BECHLER ha cam-biato la sua filosofia di produzio-ne, passando da un flusso spinto a

Una nuova tappa è stata raggiunta!

Se siete lettori di DECO-Magazine da alcuni numeri, avrete certamente constatatoche in TORNOS-BECHLER il ritmo delle evoluzioni è molto rapido.Da tre anni, con il progetto di rinnovamento, la certificazione ISO 9001, il passag-gio in flusso teso e tirato, l’aumento del volume di produzione, lo sviluppo dinuovi prodotti, ecc., la nostra azienda è entrata a pieno titolo nella logicadell’eccellenza.Questa importante tappa, legata in particolar modo al passaggio dell’anno 2000,ci ha spinti a rivedere la gestione globale dell’azienda.

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ATTUALE

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monte, ad un flusso tirato a valle.Malgrado tutte queste novità, lamessa in produzione di SAP R/3si è svolta in buone condizioni eil ritmo di crociera, è stato rapi-damente raggiunto. La fase di mi-glioramento e di sviluppo del si-stema è impegnata, la connessio-ne delle nostre filiali al sistema,l’ag-giunta di nuovi moduli nonché ilpassaggio all’ultima versione diSAP R/3 fanno parte delle pros-sime tappe.

Sono quindi stati effettuati nu-merosi cambiamenti, migliaia ditransazioni analizzate, centinaiadi migliaia di movimenti seziona-ti e molto del «savoir-faire» tra-sportato, il nostro scopo è in pri-mo luogo servirvi meglio, più ra-pidamente e in modo più effi-ciente.

E’ stato messo in funzione un pro-cesso di miglioramento perma-nente, indispensabile ad una azien-da che punta all’eccellenza!

Patrick Spozio

Responsabile dei sistemi diinformazione e di management (MIS)

Il ciclo d’utilizzo

SMServizio post-vendita

FIIncassi

FI/COFatturazione Calcolo del costo di produzione

SDConsegna

MMImmissione nello stock

HRTempi di produzione Timbratura

SDOrdine Cliente

MMAcquisti

FIPagamento Fatture

PPProduzione

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Il «savoir-faire» tecnico è sempre sufficiente?

Effettuare un investimento per un tornio automatico è sempre un progetto finan-ziario e tecnico importante per tutta l’azienda, questo tipo di riflessione necessitaaltre competenze oltre a quelle puramente tecniche che assicurino il successosui mercati!

La decisione dell’acquisto può ri-guardare, globalmente, la posizio-ne concorrenziale dell’azienda,siaverso i clienti esistenti che versouna nuova clientela. La maggiorparte degli ingegneri ammette cheun particolare può essere realiz-zato seguendo svariati metodi eequipaggiamenti per cui l’azien-da che individua la miglior solu-zione realizzerà il particolare ac-caparrandosene il mercato.

Questo articolo, il primo di unaserie che punta a rafforzare l’in-teresse di DECO-Magazine el’informazione autentica ai nostriclienti, si basera su un caso di gran-de produzione dove i vantaggi deiparametri di flessibilità di DECO2000 e di attrezzaggi non entra-no in linea di conto.

Questo articolo tenterà di fornir-vi un quadro di riflessione delleconsiderazioni non tecniche, peraiutarvi a determinare il «modomigliore per realizzare un parti-colare».

Molti degli elementi sono da ana-lizzarsi accuratamente sotto piùaspetti prima di procedere all’ac-quisto di un mezzo di produzio-ne. Generalmente il direttore diproduzione modella una produ-zione futura basandosi sulle pre-visioni di vendita, di produttività,di attrezzaggi, ecc., poiché l’inve-stimento ha un effetto sul rendi-mento futuro dell’azienda, è ne-cessario un savoir-faire strategico.

Evidentemente, noi lo abbiamogià abbondantemente commen-tato, la produttività della macchi-na è un elemento molto impor-tante, tuttavia altri elementi sonoda prendere in considerazione,

quali l’efficienza (il tasso reale diutilizzo del tornio) l’entità delleserie da produrre, l’adattabilità ela flessibilità, la capacità di realiz-zare dei particolari «buoni» e inmodo ripetitivo, ecc.

Per questo articolo, partiamo dalprincipio che il miglior modo diprocedere è quello che fornisce alfabbricante il maggior utile nelpieno rispetto delle esigenze diqualità e delle consegne. Da que-sto concetto emerge la necessitàdi prendere in considerazione piùfattori e non solo quello del sem-plice investimento.

◆ I costi di investimento.

◆ La produttività.

◆ Il numero dei pezzi da realiz-zare.

Postulato di base del lavoro

Allo scopo di formulare realmen-te «un’informazione autentica»,presenteremo semplicemente deiparametri senza dettagli e nomi dimacchina.

Alla base di questo confronto,par-leremo del postulato che tutte lemacchine sono in grado di termi-nare il particolare e che la pro-

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L’autore: Arthur MANDELL

Economista ed esperto in finanze per l’industriada oltre 27 anniFormatore (finanziario) presso del Collegio In-gegneri in meccanica (USA)Vice Presidente Diamond Lease (USA), Inc.

Tabella 1

Tabella 2

A: 200 B: 175

C: 150 D: 80

duttività è la maggiore possibile ga-rantendo le esigenze di precisio-ne e di qualità. Non terremo con-to della possibilità di realizzareparticolari speciali. Questo esem-pio è valido per molti mezzi di pro-duzione e va di lunga oltre l’am-bito della tornitura.

In questa ipotesi, lavoriamo con 4macchine dagli investimenti mol-to diversi:

Partiamo dal presupposto chequeste 4 macchine lavorino tuttecon una efficienza reale dell’85%e per 120 ore settimanali.

Non terremo conto della flessibi-lità delle varie soluzione ipotizza-te.

La tabella 1, è un metodo classi-co di ventilazione costi e di ridu-zione al denominatore comune«costo/pezzo». Essa mostra un ri-sultato molto impressionante che,in questo caso, prova che la solu-zione meno cara di investimentonon è necessariamente la miglio-re. Essa dimostra anche che unamacchina semplice e a buon mer-cato può, a volte, essere la solu-zione.

Questa tabella non tiene eviden-temente conto delle possibilità direalizzare questo o quel tipo di par-ticolare, questo confronto è basa-to su un particolare molto sem-plice per il quale è consigliabile,logicamente, una macchina mol-to semplice. Per questo esempio,i prodotti A, B e C sono eviden-temente in un’altra categoria epermettono probabilmente mol-te più possibilità di lavorazioni enon sarebbero quindi teoricamenteda prendere in considerazione peril tipo di particolare analizzato.

Aggiungendo certi fattori ineren-ti la produzione, per esempio co-sti di mano d’opera, manutenzio-ne e interventi, utensileria, spazioal suolo, assicurazione, ecc., si puòconstatare che tute le soluzioni (in-cluse le meno care) sono da ipo-tizzarsi con precauzione.

Per questo confronto, non abbia-mo preso in considerazione

La tabella 2 riprende il numerodelle macchine necessarie e nedettaglia i relativi costi.

La voce mano d’opera per mac-china, e per ora, è stata stimata a19.–, si tratta di una media vistoche più macchine possono esserepilotate da una sola persona.

Assemblando le informazioni inquesti due grafici, è semplice de-terminare che, anche se a primavista la soluzione D risulta esserela più interessante in effetti è lameno interessante basata sui pa-rametri totali di realizzazione delparticolare migliore.

In assoluto, in 5 anni questa solu-zione sarà costata 2.075.899,20all’azienda che avrà scelto la so-luzione, a prima vista più vantag-giosa! La macchina A, più costo-sa all’acquisto è invece piazzatameglio per realizzare il particola-re al miglior profitto.

Quest’esempio è basato su para-metri parziali (specificati all’ini-zio dell’articolo), gli altri elemen-ti, (flessibilità, attrezzaggi, ecc.)darebbero tutt’altra configurazio-ne a questa analisi.

Le cifre menzionate in questo ar-ticolo sono desunte dalla realtà,tut-tavia esse vengono fornite a tito-lo di esempio informativo e nonpossono in nessun modo costitui-re impegno per l’azienda.

Quest’articolo prova l’intercon-nessione tra la produzione e lastrategia finanziaria e sviluppe-remo in un prossimo articolo l’as-petto «tempi improduttivi» non-ché entità delle serie che sono al-tri elementi di grande rilievo daprendere in considerazione nelcaso di piccole serie, che possonodare tutt’altro risultato d’analisi edi consiglio all’acquisto!

Per complicare il tutto in molticampi, i fabbricanti rivestono iloro prodotti con offerte di servi-zi connessi tutti molto allettanti einteressanti ma che rendono l’of-ferta vagamente nebulosa.

Per aiutarvi a vederci chiaro, ab-borderemo quindi l’influenza del-l’entità delle serie nel prossimo ar-ticolo…

Tabella su 5 anni A B C D

Mano d’opera/macchina/ore (19.–) 1’641’600.– 2’188’800.– 2’736’000.– 3’830’400.–

Riparazione/macchina/anno (4’500.–) 54’000.– 72’000.– 90’000.– 126’000.–

Manutenzione/macchina/anno (120.–) 1’800.– 2’400.– 3’000.– 4’200.–

Totale 1’697’400.– 2’263’200.– 2’829’000.– 3’960’600.–

Differenza per rapporto all’investimentodi base più elevato (%) – + 33% + 66% + 133%

A B C D

Investimento macchina 200’000.– 175’000.– 150’000.– 80’000.–

Differenza per rapporto al più caro (%) – - 12,5% - 25% - 60%

Tempo ciclo (secondi) 28 38 47,50 50

Produzione annuale (pezzi) 1’850’000

Produzione settimanale (ore) 120

Tasso di efficacia del tornio 85%

Numero macchine richiesto 2,94 3,99 5,14 6,37

Costo totale 600’000.– 700’000.– 750’000.– 560’000.–

Tasso di interesse 9% 9% 9% 9%

Durata prestito in mesi 60 60 60 60

Rata mensile 12’455,01 14’530,85 15’568,77 9’333,33

E quindi costo/pezzo 0,081 0,094 0,101 0,061

Differenza per rapportoall’investimento più elevato (%) – + 16% + 24,7% - 24%