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BACCO’S Designing the Wine Process Spazi, oggetti e paesaggi delle cantine in Friuli Venezia Giulia Bacco di Michelangelo Buonarroti, Museo Nazionale del Bargello, Firenze

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BACCO’SDesigning the Wine ProcessSpazi, oggetti e paesaggi delle cantine in Friuli Venezia Giulia

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Udine è una città della regione Friuli Venezia Giulia, situata nel nord est dell’Italia e si trova nel cuore dell’Europa. È caratterizzata da un’atmosfera amichevole per gli studenti e si trova in una posizione che permette facilmente di raggiungere molti altri luoghi oggetto d’interesse in Italia (Venezia dista solo 140 km) e in Europa (Slovenia e Austria).Inoltre Udine è una città con numerose piazze, che richiamano il fascino e gli antichi palazzi di Venezia: a partire da Piazza Libertà, definita come “la più bella piazza veneziana sulla terraferma” per arrivare a Piazza Matteotti (o Piazza San Giacomo), che, completamente circondata da portici, sembra essere un “salotto aperto”. Qui si osserva una carrellata di antichi e coloratissimi edifici che trasmettono lo spirito di Udine.Sulla collina della città si erge un castello: oltre le sue mura si può vedere l’intera città dall’alto e le montagne tutt’attorno, una cosa notevole se si considera che, spostandosi verso sud, a un’ora di macchina dalla città si trova il mare Adriatico. Nel XVIII secolo Udine era la città di Giambattista Tiepolo che proprio qui raggiunse la sua maturità artistica: oggi, i suoi capolavori possono essere ammirati alla Galleria del Tiepolo (nel Palazzo Patriarcale), nel Duomo (la Cattedrale) e nella Chiesa della Purità.

Ai nostri giorni Udine è una città aperta all’innovazione e collega la sua immagine alle autentiche osterie in cui viene celebrata una delle più amate tradizioni, ossia la degustazione di un bicchiere di vino (tajut), tutto quanto con un’atmosfera davvero cordiale e colloquiale.Dal punto di vista architettonico emergono invece numerosi palazzi e residenze di Provino e Gino Valle, una villa di Carlo Scarpa ed il vecchio Palazzo della Banca d’Italia (Palazzo Antonini) disegnato da Palladio, oggi di proprietà dell’Università degli Studi di Udine.

www.ordinearchitettiudine.it www.comune.udine.gov.it

Udine

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8Dipartimenti

136 33Ricercatori Corsi di

Laurea Magistrale

277Laboratori

645 4Professori e ricercatori

Corsi di Laurea a ciclo unico

6

188

15497

Biblioteche

Aule

Studenti

533

36

15

23

Personale Amministrativo

Corsi di Laurea Triennale

Dottorati di Ricerca

Scuole di Specializzazione

L’Università di Udine (UNIUD) è un’istituzione giovane e a misura degli studenti, il cui obiettivo, già dalla sua fondazione nel 1978, è stato quello di sviluppare l’istruzione universitaria promuovendo competenze e generando nuove idee all’avanguardia nella società.UNIUD è un’università dinamica che promuove l’istruzione universitaria, la ricerca, la trasmissione delle tecnologie, l’internazionalizzazione e un forte legame con il territorio in modo tale da sviluppare competenze, esperienze e progetti innovativi. La chiave del successo, sia a livello nazionale che internazionale, è la qualità e l’entusiasmo di tutti i suoi membri: studenti, docenti e staff organizzativo. L’attenzione rivolta verso i suoi studenti è un reale valore aggiunto.Presso UNIUD troverai un gruppo di professori dediti, esperti e stimolanti che ti sproneranno a dare il meglio di te. Lavorerai con ricercatori entusiasti e persone esperte durante le lezioni, i seminari e le esercitazioni, senza escludere il tempo per lo studio individuale. A tutti gli studenti è assegnato un tutor, che li aiuterà a risolvere i problemi incontrati durante il percorso di studi. Ti è messa a disposizione anche un’ampia varietà di laboratori: laboratori scientifici all’avanguardia, laboratori di lingua e aule IT, incontri per

la gestione dell’ansia, del metodo di studi e dell’attenzione, infine corsi di problem solving e scelta decisionale.Al centro della tua esperienza universitaria troverai alloggi, diverse strutture, supporto degli studenti e vita sociale. I campus sono spaziosi, pieni di giardini e aree verdi. Le biblioteche sono ben fornite e ti danno la possibilità di studiare in tranquillità.C’è anche uno studentato, oppure se preferisci puoi affittare un appartamento in città.

UNIUD

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Dove

Sede della Bacco’s Summer School Palazzo Toppo WassermannVia Gemona 92

Educandato Statale UccellisVia Santa Chiara (5 minuti a piedi dalla BSS)

Hotel/Ristorante Alle Due PalmeViale Leonardo Da Vinci, 5(12 minuti a piedi dalla BSS)

Stazione FerroviariaViale Europa Unitawww.trenitalia.com(25 minuti a piedi dalla BSS)

AutostazioneViale Europa Unita 35www.saf.ud.it(25 minuti a piedi dalla BSS)

BSS

BSS

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Palazzo Toppo Wassermann

Situato in Borgo Gemona, il Palazzo lega la sua storia ad alcune importanti famiglie di Udine. Polcenigo è il nome del fondatore, che costruì il Palazzo tra il 1705 e il 1706, seguito dai Garzolini, secondi proprietari, che mantennero la residenza per tutto l’Ottocento. Nel 1901 venne acquistato dal Comune e dalla Provincia per realizzare il convitto di Toppo-Wassermann, al quale si lega la storia dell’edificio nel corso del Novecento sino a che, nel 2002, venne concesso in uso all’Università degli Studi di Udine, che negli ultimi anni ha lavorato per il recupero dell’intero complesso, con particolare attenzione alle decorazioni ad affresco degli interni.Nella forma originaria il Palazzo comprendeva una cappella intitolata a San Pietro Apostolo, che all’inizio del 1800 venne però trasformata in abitazione a seguito delle soppressioni napoleoniche. Nel corso dell’Ottocento il Palazzo perse via via i caratteri della residenza nobiliare risultando suddiviso in quattro unità abitative.I maggiori cambiamenti avvennero quando il Palazzo divenne scuola con convitto. La costruzione dell’edificio scolastico nel vasto cortile fu affidata all’architetto Provino Valle, al quale si deve anche la copertura vetrata, con lavori che nel complesso si

protrassero dal 1914 al 1923 ma non interessarono il piano nobile, il quale rimase sostanzialmente intatto. La decorazione degli interni riprende il gusto che tipicamente caratterizza i palazzi cittadini dei nobili udinesi tra la fine del Settecento e il primo Ottocento, con motivi neoclassici di colonne e monocromi a finto rilievo che ricordano l’antichità, alternati a vedute di fantasia e stemmi di famiglia. Riferiti nel complesso al primo decennio dell’Ottocento, i dipinti murali che interessano gran parte del piano nobile vengono genericamente attribuiti al pittore udinese Domenico Paghini.

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L’Architectural Summer School intitolata “Bacco’s. Designing the Wine Process” promossa dall’Università degli Studi di Udine, si svolgerà dal 17 al 22 Settembre 2018 in Friuli Venezia Giulia, regione del nord-est Italia.L’innovativo progetto è organizzato dal Dipartimento Politecnico di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università, in collaborazione con le maggiori aziende vinicole del Friuli Venezia Giulia, una regione dove la cultura del vino è una realtà da secoli presente nel paesaggio locale. La Summer School offre un intenso programma articolato tra mattina e pomeriggio, con corsi/laboratori/lavori in sito, attinenti vari campi di interesse e con concrete opportunità di progettazione, pianificazione ed organizzazione.Gli studenti discuteranno insieme i temi della Architectural Summer School, visiteranno le cantine per conoscere le loro esigenze progettuali, parteciperanno a quattro giorni di workshop focalizzati sul proprio tema, ed infine presenteranno i loro lavori. Inoltre, saranno coinvolti nel contesto del territorio friulano tramite la partecipazione a visite turistiche ed attività extra curricolari.Il vino è tante cose. Vorremmo indagarne alcune attraverso un esercizio di disegno e di progetto. Dal territorio alla tavola, il vino incrocia il design e l’architettura

in modi differenti. Studenti di università straniere e studenti dell’Università friulana visiteranno il territorio intorno a Udine e lavoreranno assieme per immaginare vigne, cantine, bottiglie, bicchieri, rivivendo la filiera del vino attraverso la pratica progettuale.Il progetto si basa su tre differenti tavoli tematici, che saranno gestiti dallo stesso numero di senior tutors. I partecipanti potranno scegliere fra attività su grande scala, progettazione del prodotto (bicchieri o bottiglie), comunicazione del prodotto (etichette o esposizioni) e pianificazione architettonica ed urbanistica (stabilimenti delle cantine e contesto paesaggistico). Questa è un ottima opportunità di lavoro in sito, in autentiche aree produttive del vino, per offrire un valore aggiunto nell’agenda professionale di ogni partecipante.

Architectural Summer School

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Tavolo 1

Tavolo 2

Tavolo 3

Design

Una bottiglia, un bicchiere, un’etichetta come objet d’art finale che porta il vino sul nostro tavolo e attraverso la sua forma comunica l’origine della cultura vinicola, le caratteristiche della cantina e il processo di produzione del vino.

Paesaggio

Molte e diffuse parti del territorio italiano sono “invase” da vigneti. Il rischio di una simile colonizzazione del paesaggio dev’essere bilanciato con una buona opportunità commerciale rispetto a uno dei principali prodotti della nostra cultura rurale. Progettare il paesaggio del vino è l’obiettivo di questo terzo tavolo tematico.

Architettura

Un luogo dove il vino rimanga in silenzio profondo e formi le sue qualità. La complessità della pianificazione e progettazione di uno stabilimento vinicolo è legata al fatto che questa tipologia di luoghi deve rappresentare la specifica cultura ed identità del produttore e garantire, tramite la sua struttura, uno specifico clima e condizioni idonee per l’invecchiamento del prodotto.

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Format didattico

Sopralluogo

Il 17 settembre è previsto un sopralluogo nelle quattro cantine coinvolte. Visiteremo i luoghi e conosceremo le persone con cui abbiamo istruito il lavoro. Si tratta di cantine di diversa dimensione e storia, che hanno posto alla Bacco's Summer School domande differenti rispetto alle loro modalità di crescita e sviluppo.

Revisione intermedia

Durante la settimana di lavoro ci saranno due momenti collettivi di revisioni intermedie. Ai partecipanti sarà chiesto di spiegare le scelte progettuali e raccontare attraverso quali strumenti queste scelte hanno preso forma.

Presentazione finale

Il 22 settembre torneremo in una delle cantine coinvolte per raccontare l’esito del nostro lavoro e sottoporlo a una discussione pubblica.

Lezioni aperte

Il 20 settembre dedicheremo la serata a lezioni e discussioni attorno al tema del progetto di architettura e dell’evoluzione delle cantine ad oggi.

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Lunedì

17.09Giovedì

20.09

Martedì

18.09Venerdì

21.09

Mercoledì

19.09Sabato

22.09

09:00 Saluti e presentazione

12:00 Partenza per sopralluogo nelle cantine

19:00 Ritorno a Udine

09:30 - 17:30Workshop

18:30 Revisione intermedia

21:00Incontro con Cantina Nonino

09:30 - 18:30Workshop

09:30 - 18:30Workshop

09:30 - 17:30Workshop

18:00 Revisione intermedia

19:00Lezione aperta

11:00 Presentazione finale presso Azienda Ronchi San GiuseppeVia Strada di Spessa, 7 - Spessa (UD)

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Direttori e Tutor della BSS

Christina Conti (Direttore BSS)

Architetto, Dottore di Ricerca, Professore associato di Tecnologia dell’Architettura all’Università di Udine, con attenzione ai temi della progettazione ambientale, all’innovazione dei materiali e delle tecniche, alla progettazione inclusiva per la realizzazione di beni, spazi e servizi accessibili.

https://people.uniud.it/page/christina.conti

Giovanni La Varra (Direttore BSS)

Architetto, Dottore di Ricerca, Professore associato all’Università di Udine e al Politecnico di Milano. Con il suo studio (Barreca & La Varra) ha realizzato progetti in Italia e all’estero, vincendo l’Award del Council of Tall Building dell’ITT di Chicago per il progetto del Bosco Verticale a Milano.

www.barrecaelavarra.it

https://people.uniud.it/page/giovanni.la.varra

Daniel D'Alessandro (Tutor BSS)

Architetto, Dottore di Ricerca, professore a contratto presso Universidad de Morón, dove dirige l'Instituto de Hábitat y Vivienda. È coordinatore operativo del Maestría Hábitat y Pobreza Urbana in America Latina, per il quale ha coordinato molteplici seminari, così come per l’Instituto de Hábitat Urbano del Consejo Profesional de Arquitectos.www.unimoron.edu.ar/area/arquitectura/stream/

d85d65c55-cv-dalessandro-daniel

Alessandro Santarossa (Tutor BSS)

Architetto e socio fondatore dello studio Corde Architetti Associati, ha conseguito il dottorato internazionale in architettura Villard D’Honnecourt ed è stato professore a contratto di progettazione architettonica presso lo IUAV Università di Venezia e presso l’Università di Udine.

http://www.corde.biz/studio/

Mickeal Milocco (Tutor BSS)

Architetto, Dottore di Ricerca all’Università della Sapienza di Roma, membro associato e direttore delle attività educative presso IUVAS a Firenze. Ha lavorato in Canada (Montréal) per lo studio Relief-Design. Cofondatore del collettivo ACAD a Milano, è membro dell’Unità di Ricerca Urban Hybridization Research Group.

https://www.mickealmilocco.com/

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4

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Le Cantine e il Collettivo

50km

100km

Parovel Group SrlSP11 Loc. Bagnoli della Rosandra - San Dorligo della Valle (TS)

Società Agricola HumarLoc. Valerisce, 20 - San Floriano del Collio (GO)

COLLEttivo SpessaSpessa - Cividale del Friuli (UD)

Azienda Agricola RieppiVia Albana, 55 - Prepotto (UD)

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La passione per la terra e i suoi frutti, l’uva e l’oliva, contraddistingue da generazione in generazione la famiglia Parovel. L’Azienda Agricola della famiglia nasce nel 1898 con il trisavolo Pietro Parovel: insieme ai suoi sei figli produceva vini e olio extravergine di oliva e poteva anche dare ospitalità alle diligenze della borghesia triestina e viennese di passaggio.Suo figlio Massimiliano Parovel, con la moglie Francesca, dopo la carestia seguita alla Seconda Guerra Mondiale continuò portando avanti l’attività con un’agricoltura promiscua e anche con allevamento di animali e produzione di frumento e patate. Aveva inoltre la monta taurina per tutti i paesi circondari il comune di San Dorligo della Valle Dolina e Ospo, nell’odierna vicina Slovenia.Negli anni ‘70 del ventesimo secolo Zoran Parovel e sua moglie Rosa Cvetka Glavina presero in mano l’azienda di famiglia, dando nuova linfa e direzione alla produzione di vini e olio extravergine di oliva di Trieste, oggi invece guidata dai figli Elena ed Euro Parovel.La principale caratteristica del paesaggio carsico, territorio tipico della zona dove si colloca l’azienda di famiglia, è quella di non avere una rete idrografica superficiale. L’unico vero corso d’acqua visibile è quello che si trova nella Val

Parovelwww.parovel.com

Rosandra. Gli altri brevi corsi d’acqua, che si possono trovare sull’altopiano, scompaiono nel sottosuolo per poi ritornare in superficie dopo aver compiuto un percorso sotterraneo, creando un paesaggio che può sembrare agli occhi di chiunque come una terra sassosa, arida e ricca di insidie. L’azienda Parovel nasce sulle colline del Rio Ospo dove la produzione di vino ha origini molto antiche (nasce infatti circa nel 1300) ed è stata nel corso dei secoli fonte di guadagno e pregio per gli agricoltori della zona. Oggi la famiglia coltiva vigneti e oliveti nella zona collinare di Caresana e Bagnoli della Rosandra (terreni arenaceo-marnosi) e nelle valli del Breg e Rio Ospo, dando luogo ad una produzione di vasta gamma i cui nomi ricordano spesso la terra di origine, come per esempio la Malvasia Istriana, il Refosco e il Moscato Giallo. Oltre alle qualità più note, tuttavia, l’azienda si occupa anche di sperimentare nuove tipologie che spesso uniscono uvaggi di tipo diverso: nasce così il Visavì Bianco, grazie all’incontro tra Malvasia e Glera (vite madre del Prosecco), il Matos Nonet, che unisce Malvasia, Sauvignon e Sémillon e il Visavì Rosso, che mescola Refosco e Merlot.

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La Società Agricola Humar è situata a San Floriano, nel cuore del Collio, fascia collinare a spiccata vocazione vitivinicola in provincia di Gorizia. Infatti, il caratteristico terreno costituito da marne ed arenarie, il microclima temperato ed asciutto e una totale esposizione al sole rendono la zona particolarmente adatta alla coltivazione della vite.San Floriano svetta nella parte più alta del Collio e grazie all’altitudine, che la rende una zona fresca, è terra d’elezione per i vini bianchi che emergono per la loro freschezza, i toni netti ed i sapori fruttati. In questa zona il suolo, chiamato ponca, è composto da marne e arenarie di origine eocenica. Tra le mani si sbriciola, rivelando minuscoli fossili, come in una sorta di museo a cielo aperto. La ponca dona ai vini la caratteristica impronta di mineralità e salinità che li rende unici ed inconfondibili per il loro gusto e profumo.L’Azienda sorge intorno al 1900 per opera di Antonio Humar e agli inizi si estende su una superficie di circa 2 ettari. Negli anni ‘50 al fondatore subentrano i figli Marcello e Marino, che convertono l’Azienda da un indirizzo misto (frutti-vinicolo, zootecnico) alla specializzazione vitivinicola. Si procede così al rinnovo dei vigneti e della cantina, puntando essenzialmente su varietà riconosciute dal disciplinare dei vini D.O.C. Collio.

Negli anni ‘80, si consolidano i nuclei familiari dei due fratelli, e grazie alla crescita dei figli la tradizione continua tutt’oggi. L’Azienda imbottiglia dal 1960 esclusivamente vini di propria produzione. L’appassionato impegno e la serietà professionale dei produttori si esprimono nella trasformazione delle uve, nel finissaggio ed imbottigliamento dei vini con l’ausilio delle più moderne attrezzature enologiche.La sapiente sperimentazione ed innovazione dei prodotti hanno portato la cantina ad una produzione vinicola di pregio, che trova riconoscimento nei numerosi premi ottenuti negli anni.

Humarwww.humar.it

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Rieppiwww.rieppitaly.it

L’Azienda Agricola Rieppi, di antica origine e tradizione, è ubicata in una località collinare della conca di Albana di Prepotto, zona D.O.C. dei Colli Orientali del Friuli, che rappresenta un ambiente ideale vocato alla coltivazione della vite. Questa conca protetta dai venti, poco distante da Cividale (città UNESCO), è da sempre considerata culla per il vino Schioppettino, cru di eccellenza.Già nel 1282 la conca Albana-Prepotto era in gran parte impiegata per la coltivazione della vite, risulta infatti che la risorsa principale del territorio fu proprio l’esportazione del vino in Austria. Da ricerche storiche e documenti d’archivio, è noto che già sul finire dell’Ottocento la famiglia Rieppi, una delle più nobili della zona, produceva circa 1000 hl di vino di cui il 70% era rappresentato dallo Schioppettino. Attualmente la proprietà si estende su una superficie più limitata, di circa 5 ettari, in cui sono posti a frutto vitigni di molteplici varietà, alcuni a dimora da 40-50 anni, con una produzione annua di circa 15~20.000 bottiglie. I vitigni sono rappresentati da due varietà internazionali (Merlot e Cabernet Franc), ma il fiore all’occhiello sono gli autoctoni (Schioppettino, Tazzelenghe, Tocai Friulano e il Franconia), molto richiesti per le loro caratteristiche di

spiccata tipicità e personalità legate al territorio d’origine. Ogni vitigno è trattato secondo le sue esigenze nel rispetto dell’ambiente e del terreno totalmente inerbito. La vendemmia viene effettuata esclusivamente a mano. I metodi di vinificazione adottati dall’azienda sono rivolti al rispetto delle materie prime e alla valorizzazione delle peculiarità di ciascun vitigno, al fine di ottenere un prodotto di qualità. L’Az. Agr. Rieppi, nella continua ricerca dell’eccellenza, ha saputo rinnovarsi nel tempo coniugando alla tradizione l’acquisizione di sempre più evolute conoscenze agronomiche e con moderne tecniche di vinificazione del prodotto, avvalendosi della saggia opera di consulenti e tecnici esperti del settore.

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COLLEttivo Spessa

Spessa è una località a circa quattro chilometri e mezzo da Cividale del Friuli, una cittadina fondata in epoca romana ma nota soprattutto per essere stata capoluogo longobardo, popolo di cui ancora oggi rimangono numerose tracce.Oggi il territorio si presenta collinoso, immerso nel verde e ricco di acqua, elementi che creano un paesaggio naturale vivo e in continuo cambiamento, in cui abitanti e turisti amano perdersi, fare passeggiate, corse in bicicletta, così da abbandonare per qualche momento la frenesia della vita quotidiana.Gli abitanti di questa località sono persone che amano la loro terra e che vivono per lo più di lavori a contatto con essa, come per esempio artigiani e piccoli coltivatori; spiccano soprattutto le numerose aziende agricole produttrici di vini, i cui vigneti caratterizzano la maggior parte del territorio circostante.Il COLLEttivo Spessa nasce nel 2018 a partire da questa piccola realtà fortemente ancorata al suo territorio, con l’obiettivo di creare una comunità di persone legate dalle stesse tradizioni e dal comune interesse di valorizzare e far crescere il paese.

Zorzettig (www.zorzettigvini.it) è un’azienda nata oltre un secolo fa con l’acquisizione della Tenuta Casali Pasch

ed è da più di 30 anni che si dedica alla valorizzazione e alla tutela dei vigneti autoctoni, motivo che l’ha portata a estendere le sue proprietà fino alle vicine vigne di Prepotto e a Ipplis, due località adiacenti a Spessa, arrivando a possedere adesso vitigni tra i più antichi di tutto il Friuli Venezia Giulia.Il punto di forza della moderna azienda Zorzettig è il lavoro meticoloso e innovativo sul campo. I vini Zorzettig nascono da uve selezionate con cura che giungono nell’antica cantina in cui avviene la vinificazione e la maturazione. All’interno della vasta produzione emergono varietà di ogni tipo: una serie di bianchi, tra cui non può mancare la Ribolla Gialla, il Friulano, il Sauvignon, lo Chardonnay e il Verduzzo e i rossi tra i quali spiccano il Pinot Nero, il Refosco, il Cabernet Sauvignon e lo Schioppettino.

Alla Pineta

Fam Cudicio

Fam. Passon Roberto

Bosco dei Sapori

Bergamasco Sandro

Iuri Serena

Ronco Albina

Bosco Romagno

Fam Tilatti

Fam. Ilda Cola

Zorzettig

La Tunella

Grappolo D'Oro

Ronchi San Giuseppe

La Sclusa

La Magnolia

Ronc di Guglielmo

Az. Agr. vinicole

Az. Agr. agrituristiche e Privati

Az. Agr. Zorzettig (tema n. 6)

Zorzettig Dante

Zorzutti Moris

Rodaro Paolo

Negro Dario

Gildo viniBenincasa

Cozzarolo G.B.

Scarbolo Sergio

Zamparo Renzo

Nadalutti AldoFam. Petroni

Arzenton Vini

Galliussi Ivo

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Temi di progetto

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La società agricola Parovel si trova ai piedi della Valle Rosandra, una riserva naturale di grande importanza, caratterizzata da un aspetto quasi selvaggio, con rupi, ghiaioni, pareti a strapiombo e grotte che hanno dato il via ad un’intensa attività di esplorazioni speleologiche, percorsi di arrampicata ed escursioni in mezzo alla natura.Parovel propone come tema di progetto qualcosa in grado di mettere in evidenza la forte personalità e la bellezza di questo territorio: con un’idea del tutto innovativa vuole offrire ai visitatori un percorso di degustazione di tipo sensoriale, unendo così il mondo del vino con il territorio circostante e organizzando ogni tappa della visita come un’esperienza percepibile ai diversi sensi.La prima tappa è la cantina stessa, in cui bisogna organizzare gli spazi esterni segnalando le zone per l’accoglienza e per la degustazione e inoltre disporre dei cartelli vicino a ciascun filare di vigna con una breve spiegazione della tipologia di uva e del modus operandi dei proprietari.Le soste successive devono invece essere effettuate all’interno della Valle Rosandra: il rumore dell’acqua di torrente, il fruscio delle foglie, la diversa temperatura all’ombra degli alberi, ogni particolare può trasformare la degustazione in un’esperienza unica nel

suo genere, in grado di connettere due mondi uniti dal forte legame con la terra.Il progetto si traduce così in un metodo innovativo di vivere la valle, una soluzione che porta a riscrivere i numerosi percorsi che già si perdono nella riserva intrecciandoli tra di loro, per condurre il visitatore in posti nuovi o per mostrare quelli esistenti da un altro punto di vista.In ogni area di sosta scelta dovranno essere organizzati gli elementi necessari per una degustazione, tenendo conto delle necessità logistiche della preparazione: trattandosi di una riserva naturale, ci si potrà muovere solamente a piedi o in alcuni tratti in bicicletta, dunque è utile proporre soluzioni semplici, spartane e facilmente attuabili.Gli itinerari possono essere di diverso tipo (a piedi, in bicicletta, semplici o per i più esperti) e devono prevedere durate differenti: si parte quindi dal breve giro ai piedi della valle, in prossimità della cantina e si arriva al percorso che si inoltra nel cuore della riserva naturale.Il tema di progetto è di ampia scala e si tratta di un intervento a livello paesaggistico. C'è però anche una parte di grafica, ovvero la produzione di un depliant che presenti i vari itinerari.

www.riservavalrosandra-glinscica.it/

Tema N°1 Itinerario di visita e degustazione Parovel Group Srl

Parovel - Frantoio(Area non di progetto)

Parovel - Cantina (Area di progetto)

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1

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Cantina vista dall'ingresso carrabile (IMG_2)

Cantina vista frontalmente dalla strada (IMG_1)

strada pubblica

accesso pedonale e carrabile

torrente Rosandra

Legenda

Parovel - Cantina

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CANTINA

ProduzioneVendita

DegustazioneEventi

ANTICARESIDENZA

OTTOCENTESCA

Stabile di proprietà in attesa di futura

risistemazione(non di progetto)

Confi

ne d

i pro

prie

N

N

Ingresso

Torrente Rosandra

Accoglienza

Organizzazione dello spazio esterno e creazione di un’area attrezzata per la prima sosta del percorso di visita.

Ipotesi: valorizzazione del torrente Rosandra che fiancheggia il lotto della cantina.

1

2

3

1

2

3

Ingresso della cantina (IMG_1)

Vigneti prospicienti la cantina (IMG_3)

Porticato davanti all'ingresso (IMG_2)

Spazio esterno davanti alla cantina (IMG_4)

12

43

Presentazione grafica di alcuni cartelli da posizionare a fianco delle vigne con indicazione della tipologia e breve spiegazione.

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0

150

200100

50 250

500

1000 m

Itinerario

Scelta delle successive soste del percorso di visita in base ai punti di interesse della località.

Progettazione di aree attrezzate alla degustazione nei punti di interesse scelti, prestando attenzione al carattere sensoriale dell’itinerario di visita.

I punti di interesse

Grotte naturali

Sorgenti d’acqua

Cascata

Vedute panoramiche

Testimonianze dell’antichità

Ex caselli ferroviari

Pista ciclabile della vecchia ferrovia

Confine nazionale

Strade asfaltate

Strade sterrate

Sentieri

Corsi d’acqua

Cantina Parovel

A

B

C

D

E

FD

BA

A

ED

FD

B

E

C

FA

A

A

AAA

FF

4

5 7

6

F

Organizzazione di vari itinerari di diversa durata, difficoltà e interesse, sulla base dei percorsi già esistenti nella Riserva.

Presentazione di un depliant per il visitatore che spieghi i diversi itinerari, preferibilmente in linea con la grafica della cantina.

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Val Rosandra e percorso ciclopedonale Chiesa di Santa Maria in Siaris

Resti dell’acquedotto romano Grotta delle Gallerie

Cascata del Torrente Rosandra

Torrente Rosandra Ciclopedonale dell’ex ferrovia

Vedetta di Moccò

Sentiero sterrato della Val Rosandra

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Humar

La cantina della Società Agricola Humar sviluppa i suoi spazi di lavorazione del vino ed accoglienza all’interno degli stabili presenti nella parte Sud della proprietà, tuttavia è previsto lo spostamento di tutte le lavorazioni e dei magazzini presso il nuovo edificio in fase di costruzione nella parte nord del lotto. Il tema di progetto da sviluppare consiste nell’adibire la terrazza panoramica esterna al nuovo edificio a spazio per eventi, conferenze e degustazioni. Essa si affaccia sulla vallata con una vista particolarmente suggestiva sul territorio circostante. Questo spazio può essere allestito con diversi tipi di pavimentazioni e coperture, purché tali coperture risultino a tutti gli effetti temporanee e smontabili. Un secondo intervento previsto per il nuovo stabile – ancora in costruzione - riguarda tutte le sue finiture (colori, materiali di rivestimento, illuminazione, ecc.), non solo per quanto riguarda gli esterni, ma anche gli interni. È già presente il progetto relativo alla disposizione interna di botti, macchinari, ecc. Tale progetto va assunto come vincolo per il lavoro della BSS.Insieme al nuovo stabile della cantina sarà necessario ripensare tutta l’area verde prospiciente la terrazza panoramica, unitamente alla viabilità interna ed i parcheggi.

Per quanto riguarda l’accoglienza dei visitatori, un punto fondamentale consiste nel riprogettare tutti gli accessi della cantina, i quali andranno maggiormente valorizzati, in vista anche di quanto sopra scritto, con una possibile separazione funzionale e stagionale tra i due ingressi per il pubblico.La freccia rossa indica il nuovo accesso all’area, utilizzabile sia per i macchinari dell’azienda, sia come nuova entrata per i visitatori (IMG_1). La freccia blu indica l’ingresso allo stabile per le degustazioni presente nella zona sud. Un terzo accesso (indicato con la freccia gialla) conduce, attraverso una stradina, al livello inferiore dello stabile nord, ovvero quello della nuova costruzione; esso è utilizzato principalmente come accesso di servizio. Tale doppio ingresso nella zona sud corrisponde a quello indicato su Google Maps, ad oggi considerato il principale (IMG_2).

Tema N°2La terrazza degli eventi Società Agricola Humar

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Humar - area degustazioni

Humar - nuova cantina

Legenda

strada pubblica

accesso nuovo stabile

accesso area degustazioni

accesso di servizio

Photo (_DSC9530.JPG) - N°1

Google Street View - N°2

1 2

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NIngressoproprietà

Ingressoproprietà

Loca

lità

Vale

risce 3

EDIFICIO 5

Lev. +0cantinaterrazza panoramica

Lev. -1cantinadeposito

EDIFICIO 1

Lev. +0shop e degustazione

cantinacamere private

Lev. +1camere private

EDIFICIO 2

Lev. +0deposito

EDIFICIO 3

Lev. +0deposito

EDIFICIO 4

Lev. +0cantina

Accoglienza

Progettare e valorizzare l’accesso alla cantina, identificare una zona di sosta per auto e bus, intervenire su cancello e segnaletica d’ingresso.

La terrazza panoramica dell'Edificio 5 è da destinare a spazio eventi, conferenze e degustazioni all'aperto.

A

A

A

B

B

Edificio 5, vista del paesaggio dalla terrazza panoramica (IMG_3)

Confi ne di proprietà

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Vinificazione

3.88

12.34

3.73

7.40

9.29

2.87

5.38

2.60

4.59

2.66

5.36

Tunnel 12.34

3.73

3.65

Acces

so ca

rraio

Strada pubblica

6.68

13.9

0

28.05

8.24

h = 5,18 m

h = 6,60 m

h = 5,18 m

+107,25 m

101.00

101.80

102.56

102.92

103.16

103.15

103.30

103.15

+103,25 m

quota 105,70 m

quota 105,04 m

quota 107,25 m

10.59

14.26

17.80

A-A

B-B

A-A

107.30

107.56

109.71

109.43

109.75

110.09110.30

109.73 109.44

108.88108.40

108.11

108.07

107.51

106.48

106.63

107.32107.80

108.19

108.79

105.98

106.06106.44

106.31

106.91

102.82

104.37

104.72

105.57

10.8

3

Terrazza Panoramica

4

5

6

Cantina (IMG_6)

Cantina, vista verso la Terrazza panoramica (IMG_5)

Terrazza panoramica (IMG_4)

Edificio 5Level +0

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1.55 1.351.17

3.25

3.77

5.78

4.30

2.60

2.60

Dis.

1.26

1.80

5.66

4.53

6.54

3.12

Rip.

Cantina Baricheria

9.94

7.75

8.70

7.55

Zona Lavorazione

3.98

6.10

Deposito macchine ed attrezzi

21.0910.17

9.90

23.41

3.36 Spazio di manovra

Rip.

2.00 3.80

2.50 3.04

2.08

+107,25 m

+103,25 m+104,00 m+105,00 m+106,00 m+107,00 m

A-A

B-B

B-B

7

8

9

Deposito (IMG_9)

Deposito, vista verso l'ingresso alla proprietà (IMG_8)

Ingresso al Lev. -1 (IMG_7)

Edificio 5Level -1

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La Società Agricola Humar produce in totale quindici diversi tipi di vino. Essi si suddividono in quattro categorie: spumanti, vini bianchi, vini rossi e vini dolci. Questa suddivisione è resa evidente dal diverso tipo di bottiglia ed etichetta. Per quanto riguarda la forma della bottiglia, essa è definita dai regolamenti previsti per la certificazione D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) del Collio. Il potenziale di visibilità del prodotto viene dunque dall’etichetta che ogni azienda personalizza, pur mantenendo fissi alcuni contenuti obbligatori (come indicato nelle slide successive).Il tema di progetto rientra all’interno del Tavolo 1 (Design) e consiste nell’ideare una nuova etichetta per il vino dolce DiVino dell’azienda. Ad oggi è già presente un’etichetta di misure 100x75 mm con tre possibili variazioni. Viene richiesto di offrire nuovi spunti e diverse variazioni senza particolari vincoli di forma dell’etichetta, con la possibilità di integrarne i contenuti e modificare il logo del vino DiVino. Rimarranno dunque fissi: le dimensioni e la forma della bottiglia ed i contenuti già presenti nell’etichetta (tra cui il logo dell’azienda).

Di seguito la descrizione del vino presente nel sito della cantina:

VitignoAbbiamo creato questo vino passito dalle uve selezionate di Chardonnay con il passaggio di un anno in barrique.

DescrizioneSi presenta di colore giallo intenso, alcolico, dolce, con profumo fruttato; tannico in bocca, di corpo robusto, una nota di acidità equilibrata, tutti elementi fusi in un amalgama perfetto.

Accostamento gastronomicoÈ un eccellente vino da abbinare con formaggi a muffa verde e dolci con frutta secca.

Temperatura di servizioVa gustato ad una temperatura di 9-10.

www.humar.it/vini.aspx?id=36&nome=DiVino

Tema N°3Una nuova etichetta Società Agricola Humar

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A

B

C

D

Spumante

Vino ottenuto naturalmente dalla prima o seconda fermentazione alcolica di uve fresche, di mosto d’uve o di vini, caratterizzato, alla stappatura del recipiente, da abbondante sviluppo di anidride carbonica proveniente dalla fermentazione.

Brut di Chardonnay - HumarÈ un gran spumante secco che unisce la nobiltà dell’origine (le uve Chardonnay sono fra le più pregiate per produrre vini spumanti) a quella dell’etichetta firmata dall’Azienda Humar.*

Vino bianco

Il vino bianco viene prodotto con la tecnica della spremitura soffice dell’acino d’uva bianca, in modo da spremerne il succo ed eliminare quindi le bucce. Si presenta all’aspetto di colore giallo in varie tonalità (dal verdolino all’ambrato, passando per il paglierino e il dorato).

Ribolla Gialla - HumarImportato dai Romani nella loro espansione verso il nord Europa. Ora è il vitigno maggiormente diffuso sulle colline eoceniche della provincia di Udine e di quelle di Gorizia. Dopo alterne vicende, il vitigno resiste oggi nelle posizioni più soleggiate, asciutte della collina orientale.*

Vino rosso

Il vino rosso si presenta all’aspetto di colore rosso in varie tonalità (dal porpora al rubino fino al granato e all’aranciato) e viene prodotto dal mosto fatto macerare sulle bucce, così da estrarre i polifenoli e le sostanze coloranti naturalmente presenti su di esse.

Merlot - HumarPer particolarità di carattere e finezza, indotti dalla natura dei terreni e del clima, il Merlot che si coltiva in Friuli è unico nel suo genere e si stacca nettamente dai prodotti omonimi della viticoltura di massa di altre regioni.*

Vino dolce

Il vino dolce è quello che presenta un tenore di zucchero residuo superiore a 45 g/l. Con zucchero residuo si intende lo zucchero non fermentato rimasto nel vino al termine della fermentazione. Questo zucchero residuo può essere aggiunto al vino successivamente.

Picolit - HumarIl Picolit è una gemma viticola ed enologica per il Friuli. Fu merito del conte Asquini, nella seconda metà del 1700 l’aver posto in luce il valore del vitigno, tanto da poterlo esportare presso la Corte di Francia, l’Imperatore Austria, lo Zar di Russia, la Corte Papale ecc.*

* testi tratti da www.humar.it

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A1 B3

B1

B2 B5

B6

B4

C3

C1

C2

C4

C5

D2

D1

D3

Brut di Chardonnay Sauvignon

RogovesPinot Bianco

Friulano Rogoves MagnumPinot Grigio

Cabernet Franc

MoscatoChardonnay

Merlot

PicolitRibolla Gialla

Pinot Nero

DiVino

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DIVINO

VIN

O B

IAN

CO

VE

NE

ZIA

GIU

LIA

Indi

cazi

on

e G

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afic

a P

rote

tta

Imbo

ttig

liato

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ori

gin

e da

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età

Agr

ico

laH

UM

AR

Mar

ino

& C

. - S

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lori

ano

del

C. (

I) -

Ital

ia

500

ML

� 1

4% V

OL

L 1

411

- con

tiene

sol

fiti

DiVino

60 mm

100 mm

300

mm

75 m

m

tipologia del vino

gradazione alcolica

dicitura di legge

LOGO E NOME DEL VINOè possibile cambiare il logo!

logo dell’azienda

marchio dell’azienda

Opzione N°1 - attualmente in uso

Opzione N°2

Opzione N°3

denominazione d’origine + qualifica

ragione sociale + sede dell’imbottigliatore

volume nominale + sigla CEE di garanzia

Variazioni esistenti Bottiglia in usoEtichetta in uso

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Rieppi

La cantina dell’Azienda Agricola Rieppi sviluppa tutti i suoi spazi di lavorazione del vino ed accoglienza all’interno di un unico edificio del XIX secolo. Il tema di progetto rientra all’interno del Tavolo 2 (Progettare la cantina) e consiste nel convertire una parte dello stabile, presente al primo piano dell’edificio, in uno spazio flessibile per conferenze ed eventi dedicati ad associazioni e gruppi di professionisti del territorio. Il progetto prevede una parziale trasformazione dell’architettura dell’edificio, ad esempio sarà consentita l’apertura di nuove finestre, oltre all’allestimento degli interni. È stato inoltre richiesto di studiare un nuovo ingresso indipendente, esterno all’edificio. Lo spazio coperto presente al primo piano (Edificio 4) può essere convertito a terrazza, con la possibilità dunque di rimuovere la copertura per ottenere un affaccio alla vigna stando in una zona privilegiata all’aperto.Per quanto riguarda gli esterni andrà ri-progettato e valorizzato il sistema degli accessi. La freccia rossa indica l’accesso carrabile dell’area, che conduce alla cantina attraverso un viale immerso nella vigna ed è oggi considerato il principale (IMG_1). La freccia blu indica l’accesso pedonale e diretto al complesso, ovvero quello indicato su Google Maps (IMG_2).

I valori che l’azienda vuole trasmettere sono legati in primo luogo alla tradizione ed alla storia della cantina, ma c’è anche uno sguardo rivolto al futuro, attraverso un progetto che trasmetta innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.

Tema N°4Uno spazio per eventi, esposizioni, incontriAzienda Agricola Rieppi

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1

2

Rieppi

Legenda

strada pubblica

accesso pedonale

accesso carrabile

Google Street View (IMG_1)

Google Street View (IMG_2)

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N

A

B 3

EDIFICIO 1

Lev. +0soggiorno

cucina

Lev. +1 ; Lev. +2camere private

EDIFICIO 3

Lev. +0cantina

Lev. +1deposito

EDIFICIO 4

Lev. +0portico

Lev. +1deposito

EDIFICIO 5

Lev. +0shop e degustazione

Lev. +1deposito

EDIFICIO 2

Lev. +0portico

Confine di proprietà

Via Albana

Ingressoproprietà

Ingressocantina

Accoglienza

Progettare e valorizzare l’accesso alla cantina, identificare una zona di sosta per auto e bus, intervenire su cancello e segnaletica d’accesso.

Gli Edifici 3 e 4 sono da destinare a spazio eventi e conferenze, al livello +1; è possibile rimuovere la copertura dell’Edificio 4 per creare una terrazza.

A B

Edificio 4, vista dell’ingresso coperto dall’interno (IMG_3)

Stra

da P

rovin

ciale

90

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corte

Via Albana

portico

soggiorno cucina

disimp.

w.c. rip.

cantina

cantina

cantina

tettoia

vano non acc.h 110

h 192hm 110

h 252

portico

shop e degustazione

deposito

w.c.

h 311

h 385

hm 348

h 280

h 290

h 289

h 400

h 330

hm 365

h 517

h 413h 235h 235

hm 465

h 232

h 313

hm 406h 342

h 470

h 324

4

65

La CantinaLevel +0Cantina (IMG_4)

Shop e degustazione (IMG_5)

Portico (IMG_6)

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deposito

camera camera

disimp.

deposito

deposito

vuoto su portico

deposito

hm 415

h 467

h 249h 249

hm 193

h 150

hm 385

h 320

h 450

h 320

h 150

h 236

h 363

h 363

h 467

h 363

h 363

hm 415

h 363

Via Albana

8

9

7

La CantinaLevel +1Facciata Ovest di deposito e cantina (IMG_7)

Area di progetto

Legenda

Deposito (IMG_8)

Deposito (IMG_9)

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Il COLLEttivo Spessa nasce per creare una comunità che operi in maniera unitaria nella gestione del territorio su cui insistono le aziende coinvolte e lavora per trasformare questa località in un nuovo centro attrattivo della provincia di Udine, nel rispetto tuttavia della sua identità originale. Il progetto da loro proposto prevede una serie di interventi atti a valorizzare l’intera frazione di Spessa di Cividale da due punti di vista: il primo, relativo al paesaggio, consiste nel trovare delle soluzioni che riescano a far emergere la bellezza del territorio che, proprio per la sua natura collinosa, riesce a creare effetti suggestivi e vedute panoramiche notevoli.Il secondo punto di vista riguarda invece la realtà del vino e si traduce nell’organizzare una serie di itinerari che guidino il visitatore alla scoperta di una delle zone del Friuli più produttive in questo settore.In vista del progetto i soggetti del COLLEttivo si sono riuniti per capire le necessità primarie della zona e fornire una lista di indicazioni utili (proposta in seguito) allo svolgimento di questo tema ponendo così l’attenzione sugli aspetti che sono più cari ai residenti: in particolare suggeriscono di valorizzare elementi come il sistema idrologico, il Bosco Romagno (un parco naturale

posto a sud-est), la rete di piste ciclabili e piccole aree di relax immerse nel verde.Per quanto riguarda l‘aspetto enologico invece le aziende ritengono fondamentale la creazione di diversi itinerari di tipo enogastronomico che diano la possibilità ai visitatori di sperimentare anche la qualità dei prodotti che Spessa di Cividale offre, attraverso delle visite guidate di degustazione che, a differenza di quanto avviene di solito, riuniscano le varie aziende in un’unica realtà comunicante.Il tema di progetto quindi si sviluppa su ampia scala ed è di carattere complessivamente paesaggistico. Prende però una piega anche grafica attraverso la necessaria creazione di un depliant che presenti gli itinerari proposti, la progettazione di un logo e la creazione di cartelli informativi da porre all’ingresso di ogni azienda.

Tema N°5Scoprire un territorioCOLLEttivo Spessa

2. Zorzutti Moris

18. Rodaro Paolo

1. Zorzettig

19. Negro Dario

15. La Tunella

8. Grappolo D'Oro

4. Gildo vini5. Benincasa

14. Ronchi San Giuseppe

3. La Sclusa

13. Cozzarolo G.B.

12. La Magnolia

11. Ronc di Guglielmo

6. Zorzettig Dante7. Scarbolo Sergio

17. Zamparo Renzo

16. Nadalutti Aldo

10. Arzenton Vini

9. Galliussi Ivo

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0 400 800 2000 m

200 600 1000

Itinerario

I punti di interesse del territorio

Parco naturale del Bosco Romagno

Chiesa parrocchiale

Aziende agricole del COLLEttivo Spessa

Azienda agricola Zorzettig

Piste ciclabili esistenti

A

A

A B

B

Az. Agr. Zorzettig Cav. Giuseppe ssa

Az. Agr. Zorzutti Moris

Az. Agr. La Sclusa

Az. Agr. Gildo Vini

Az. Vitivinicola Benincasa

Az. Agr. Zorzettig Dante

Az. Agr. Scarbolo Sergio

Az. Agr. Grappolo D'Oro

Az. Agr. Galliussi Ivo

Az. Agr. Arzenton Vini

1.

2.

3.

4.

5.

6.

7.

8.

9.

10.

11.

12.

13.

14.

15.

16.

17.

18.

19.

Az. Agr. Ronc di Guglielmo

Az. Agr. La Magnolia

Az. Agr. Cozzarolo G.B.

Az. Agr. Ronchi San Giuseppe

Az. Agr. La Tunella

Az. Agr. Nadalutti Aldo ssa

Az. Agr. Zamparo Renzo

Az. Agr. Rodaro Paolo

Az. Agr. Negro Dario

I soggetti partecipanti

Confini comunali

Strade asfaltate

Strade sterrate

Sentieri

Corsi d’acqua

Ingressi stradali verso Spessa

CIVIDALE DEL FRIULI

Ipplis

Prepotto

Craoretto

Corno di Rosazzo

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Sistemazione dell’illuminazione pubblica e completamento ove mancante:• modalità di autoricarica a

basso impatto ambientale;• pali dell’illuminazione colorati.

Progettazione di piste ciclabili, tali da non intaccare il perimetro dei campi agricoli, con cestini porta rifiuti e staccionata ove possibile.

Valorizzazione del sistema idrologico del territorio e sistemazione di argini e fossi.

Valorizzazione del Bosco Romagno.

Creazione di aree per la raccolta differenziata ben inserite nel contesto.

Creazione di una segnaletica uniforme per l’indicazione delle aziende, in accordo con il territorio naturale circostante:• in legno o con materiali

avanzati sostenibili.

Inserimento di postazioni per biciclette elettriche.

Inserimento di dispositivi sperimentali per la produzione di energia elettrica.

Veduta del Bosco Romagno da Spessa

Vigneti di Spessa

Bosco RomagnoChiesa parrocchiale

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

Suggerimenti dal COLLEttivo

Miglioramento dell’appetibilità del territorio:• ponti in materiale naturale;• aiuole e piante da fiori.

Progettazione di itinerari di visita che integrino aziende e territorio circostante:• maratone enogastronomiche.

Progettazione di un depliant per i visitatori e di un cartello espositivo all’ingresso del paese con l’indicazione di percorsi di visita e punti di interesse del territorio.

Creazione di un logo per il COLLEttivo Spessa.

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Zorzettig

Da numerosi anni l’azienda Zorzettig propone un itinerario di visita e degustazione organizzato in cinque tappe fondamentali: accoglienza del visitatore, visita dei vigneti prospicienti la cantina, visita della cantina di nuova realizzazione, visita della cantina storica e infine degustazione finale.Tenuto conto della validità di questo percorso, Zorzettig propone come tema di progetto la riorganizzazione dell’itinerario a livello architettonico e spaziale. Questo si traduce in tre obiettivi fondamentali:1. la definizione e l’organizzazione della

zona di accoglienza dei visitatori e dello spazio antistante la cantina nuova, attraverso l’inserimento di adeguata segnaletica e piccoli accorgimenti simili;

2. la progettazione di una copertura antipioggia sul corridoio verde che si affaccia sui vigneti, in modo da proteggere il visitatore nella seconda tappa della visita. Tale copertura dev’essere ben inserita nel contesto verde in cui si colloca e quindi deve risultare nel complesso di leggero impatto;

3. la riprogettazione dell’ala dell’azienda adibita alla degustazione, al fine di creare uno spazio flessibile utile in primis all’accoglienza dei visitatori durante la fase finale della visita,

ma utilizzabile anche per eventuali conferenze, esposizioni o riunioni, a seconda della necessità.

Attualmente l’ultima tappa del tour si svolge in una piccola corte verde che si apre completamente al paesaggio circostante, tuttavia Zorzettig vorrebbe mettere a disposizione un intero stabile già esistente, totalmente separato dal resto del complesso architettonico. Si tratta di un edificio a pianta rettangolare di due piani che si apre sul lato lungo verso la stessa corte verde del precedente e si affaccia sul lato corto verso il colle retrostante coperto da vigneti. L’idea dei proprietari è di riorganizzare gli spazi interni in modo tale da aprire completamente alla vista del paesaggio il piano superiore e organizzare quello inferiore integrandolo con la corte, in modo tale che rimanga anche la possibilità di passeggiare e degustare i prodotti all’aria aperta. Oltre alle funzioni sopra citate è necessario inoltre riservare una zona dello stabile alla cucina, preferibilmente al piano terra per ragione di comodità organizzativa. Il tema di progetto d’insieme comprende quindi una modifica architettonica di un complesso edilizio preesistente, la progettazione ex novo di una copertura a basso impatto visivo e infine la riorganizzazione spaziale di due piccoli spazi aperti.

Tema N°6Il Tour della cantinaZorzettig (COLLEttivo Spessa)

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2

1

Zorzettig

strada pubblica

accesso principale

accessi secondari

Legenda

Ingresso principale della cantina (IMG_1)

Ingresso verso la cantina nuova (IMG_2)

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Confine della cantina

N

Ingresso principale

CANTINA NUOVA

Produzione

MAGAZZINO

Deposito scorte

CANTINA STORICA

Visite

DEPOSITO

CucinaDeposito

UFFICIO

Accoglienza clienteVenditaInformazioni

PRIVATO

Residenza

DEPOSITO

DegustazioneDeposito

Itinerario1

1

2

2

3

4

3

45

TAPPA 1ACCOGLIENZADefinizione dello spazio di accoglienza del visitatore e di inizio del tour.

TAPPA 2VISITA DEL VIGNETOProgettazione di una copertura per la pioggia di leggero impatto, che si integri con il paesaggio naturale circostante.

TAPPA 3VISITA DELLA CANTINA NUOVADefinizione e progettazione dello spazio antistante la cantina nuova.

TAPPA 4VISITA DELLA CANTINA STORICA

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1

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La degustazione

Ridefinizione dello spazio di degustazione e ri-progettazione dello stabile a sé stante affinché possa accogliere i visitatori nell’ultima tappa del tour.

Pianta piano terra

Prospetto nord

Prospetto sud

Stabile di progetto della tappa 5 (IMG_1)

Pianta piano primo

Prospetto ovest

Prospetto est

Corte verde con affaccio panoramico (IMG_2)

Tappa 5

Le Funzioni

• Sala degustazione che possa ospitare fino a 150 persone in piedi;

• Cucina spartana e pratica, metratura circa 20 mq;

• Parete con proiettore;

• Parete con esposizione della storia dell’azienda attraverso foto e quadri.

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Comitato scientifico

Carlo Berizzi Università degli Studi di Pavia, DICArAlejandro Borrachia Universidad de Moròn, FADAU, Buenos AiresPaolo Ceccon Università degli Studi di Udine, DI4ABruno Grizzaffi Comune di Udine

Sponsor

Parovelwww.parovel.comSocietà Agricola Humarwww.humar.itCollettivo [email protected] Agricola Rieppiwww.rieppitaly.it

Organizzazione

Ufficio Mobilità e Relazioni InternazionaliUniversità di Udine (ASTU):Sonia Bosero Sara di Stefano Jolita Ziauberyte

Dossier editing

Coordinatori:Christina ContiGiovanni La Varra

Gruppo di Ricerca:Francesca FilottoGiulia ZattiNatasha Masuli

Collaborazione

Università di Moròn, Buenos Aires

Direttori del corso

Christina ContiGiovanni La Varra

Tutor

Daniel D’AlessandroMickeal MiloccoAlessandro Santarossa