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4 th Year - December 2017 - N° 6 Diabetes Monitor Italian Monitoring prevention, cure, political, social and economic facts on diabetes care Analisi dei dati del Diabete in Italia

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4th Year - December 2017 - N° 6

Diabetes MonitorItalian

Monitoring prevention, cure, political, social and economic facts on diabetes care

Analisidei dati

del Diabete

in Italia

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Page 2: Diabetes Monitor n 6 con dida Layout 1 04/12/17 17:15 Pagina 1 · FrancescoGiorgino, Ranieri Guerra, Davide Lauro, Sergio Leotta, Renato Lorini, Giulio Marchesini, ... Umberto Valentini,

Diabetes Monitor is published quarterly and is freely available online at www.Ibdo.itThis publication is also available in English and Italian

Editors in chief:Renato LauroGiuseppe Novelli

Co-Editors:Walter Ricciardi

Managing editors:Francesco Dotta,[email protected]

Simona Frontoni,[email protected]

Advisory group:Tonino Aceti, Angelo Avogaro, Emanuela Baio, Alfonso Bellia, Massimo Boemi, Graziella Bruno,Marco Cappa, Salvatore Caputo, Paolo Cavallo Perin, Marco Comaschi, Agostino Consoli, Lucio Corsaro, Domenico Cucinotta, Pierpaolo De Feo, Alberto De Micheli, Chiara De Waure, Paolo Di Bartolo, Vincenzo Falco, Bernardino Fantini, Vito Gaudiano, Carlo Giorda, FrancescoGiorgino, Ranieri Guerra, Davide Lauro, Sergio Leotta, Renato Lorini, Giulio Marchesini,Domenico Mannino, Lorenzo Mantovani, Attilio Martorano, Gerardo Medea, Roberto Messina,Antonio Nicolucci, Giuseppe Paolisso, Nicola Pinelli, Claudio Pisanelli, Paola Pisanti, Chiara Rossi, Paolo Sbraccia, Federico Spandonaro, Tiziana Spinosa, Stefano Tumini, Ketty Vaccaro,Umberto Valentini, Maurizio Vanelli

Layout and printing:SP Servizi pubblicitari srl - Gruppo CreativaVia Alberese, 9 - 00149 Romatel. +39 066571140Fax +39 06233216117

All correspondence and advertising:IBDO FOUNDATIONVia R. Venuti, 73 - 00162 RomaDir. +39 0697605623Fax +39 [email protected]

© ITALIAN BAROMETER DIABETES OBSERVATORY FOUNDATION, DIABETES MONITORAll rights reserved.No part of this publication may be reproduced or transmitted in any form or by any means without the written priorpermission of the ITALIAN BAROMETER DIABETES OBSERVATORY FOUNDATION (IBDO FOUNDATION). Requests toreproduce or translate IBDO FOUNDATION publications should be addressed to the President of IBDO FOUNDATION,C/O FASI Via R. Venuti, 73 - 00162 Roma Dir. +39 0697605623 Fax +39 0697605650Email: [email protected]; [email protected] content in this magazine is for information purposes only. IBDO FOUNDATION makes no representations or warranties about the accuracy and reliability of any content in the magazine. Any opinions expressed are those of their authors, and do not necessarily represent the views of IBDO FOUNDATION.IBDO FOUNDATION shall not be liable for any loss or damage in connection with your use of this magazine. Throughthis magazine, you may link to third-party websites, which are not under IBDO FOUNDATION control.The inclusion of such links does not imply a recommendation or an endorsement by IBDO FOUNDATION of anymaterial, information, products and services advertised on third-party websites, and IBDO FOUNDATION disclaimsany liability with regard to your access of such linked websites and use of any products or services advertised there.While some information in Diabetes Monitor is about medical issues, it is not medical advice and should not beconstrued as such.

Diabetes MonitorItalian

Monitoring prevention, cure, political, social and economic facts on diabetes care

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Analisidei dati

del Diabetein Italia

Diabetes Web Observatory è un’indagine condotta su uncampione di 574 medici e 516 persone con diabete sulterritorio italiano. Accanto ai dati dell’indagine campionariaviene presentata anche un’analisi specifica sul web buzzrelativo alla patologia diabetica.

Authors:L. CorsaroMedi-PragmaS. FrontoniUniversità di Roma “Tor Vergata”, IBDO FoundationD. LauroUniversità di Roma “Tor Vergata” Dipartimento di Medicina dei Sistemi P. SbracciaUniversità di Roma “Tor Vergata”

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Prefazione

DIABETES MONITOR 2017

L’Istituto di studi e ricerche di mercato Medi-Pragma in collaborazionecon l’Università di Roma Tor Vergata e con IBDO Foundation presenta idati della settima edizione dell’indagine Diabetes Monitor.

Diabetes Monitor è un osservatorio dell’evoluzione degli atteggiamentidelle persone con diabete riguardo la gestione della malattia e della te-rapia. La natura continuativa dell’indagine statistica ha permesso di evi-denziare quali siano le tendenze più comuni quando si parla diatteggiamento della Persone con diabete rispetto alla propria condizione. Il Diabetes Monitor distingue cinque momenti di analisi e presa delledecisioni da parte della Persona con Diabete:

• Attitudine verso la malattia• Diagnosi• Trattamento• Autocontrollo• Fonti informative e associazionismo

L’analisi intende evidenziare solo i temi centrali rispetto al ruolo attivoche la Persona con Diabete assume nella gestione della propria condi-zione. L’approccio adottato ha consentito la definizione di un unico “am-biente di ricerca” in grado di monitorare il percorso compiutodall’individuo.

Il Diabetes Monitor 2017mette in luce alcuni dei trend emergenti comela necessità di una maggiore appropriatezza della comunicazione me-dico-paziente relativamente alla gestione delle patologie concomitanti(ad es. Obesità), il bisogno di chiarezza nell’uso di device per l’automo-nitoraggio della glicemia; l’incremento del livello di disattenzione rispettoalla propria patologia, riconducibile probabilmente all’effetto che i socialnetwork hanno sul processo di acquisizione di informazioni, più passivae indifferenziata.

Il Diabetes Monitor si colloca in maniera chiara tra le iniziative di valoresociale condotte da Medi-Pragma.

Lucio Corsaro General Manager Medi-Pragma

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differenziano da misure cliniche intre importanti modi.1. Le misurazioni percepite

spesso si correlano poco conmisure fisiologiche. Esempio:La capacità di esercizio in labo-ratorio è solo debolmente legataad esercitare capacità nella vitaquotidiana (Guyatt et al., 1985).

2. Un’altra disconnessione comuneè l’osservazione che due pa-zienti con lo stesso stato cli-nico o stato fisiologico pos-sono avere risposteradicalmente diverse per lacondizione. Esempio: non èraro che due pazienti presentinolo stesso tipo di mal di schiena,dovuto allo stesso tipo di moti-vazione e con valutazioni clinichedi mal di schiena possono pre-sentare diverse abilità al lavoroe diverse risposte al dolore. Unpaziente con dolore alla schienapuò stare a casa dal lavoro, men-tre un altro con lo stesso ratingdi dolore è in grado di sciare.Nei pazienti con depressionemaggiore, a seconda di fattoriindividuali e ambientali, alcunipazienti possono continuare alavorare e prendersi cura delleloro famiglie, mentre altri hannolasciato il lavoro e rimangono acasa.

3. L’ assunzione che il raggiungi-mento di risultati clinici e laguarigione fisiologica sia conse-guentemente indice di salutepercepita del paziente può ri-sultare errato (Kunz et al.,2008).

Le interviste sono state condotteutilizzando un questionario appo-sitamente sviluppato da Medi-Pragma, successivamente alla revi-sione di una serie di strumenti diricerca precedentemente realizzatied implementati in molteplici inda-

Metodologicamente DiabetesMonitor rientra in quella

schiera di indagini statistiche ricon-ducibili alla definizione di PatientReported Outcome studies, cioenell’ambito di quelle misurazioniche rilevano il percepito del pa-ziente. Essenzialmente le differenzetra misure cliniche (Clinical Out-come) e misure percepite (PRO _Pa-tient-Reported Outcome), consi-stono in:

– Misure cliniche comprendono mi-sure fisiologiche che richiedonoconoscenze professionali speci-fiche per interpretare e giudicareil risultato clinico oggettivo daparte dell’operatore sanitario.

– Misure percepite di salute e dellaqualità della vita, spesso hannopiù un significato soggettivo perle persone che sono affette dallamalattia, e sono sottoposti a trat-tamenti, o stanno cercando di ri-pristinare o mantenere la salute.

Poiché la percezione di salute edella malattia influenza ciò che lepersone fanno per la loro salute(per esempio assumere il farmaco,fare analisi cliniche, fAre visite me-diche, andare in un ospedale, o diignorare i segni e sintomi), gli sta-keholders sono sempre più interes-sati a risultati PRO.Le misurazioni percepite (PRO) si

METODOLOGIA DI RILEVAZIONE E ANALISI

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gini qualitative e quantitative con-dotte da Medi-Pragma presso per-sone con diabete.I criteri metodologici utilizzati perla costruzione del questionario sonostati:• l’obiettività: la somministra-zione, la determinazione e lavalutazione dei punteggi ri-portati dai singoli soggettiprescinde dal giudizio sogget-tivo dell’esaminatore o del sin-golo;

• la standardizzazione: si riferi-sce all’uniformità delle prove ri-petute nel tempo (Diabetes Mo-nitor: 6 anni di rilevazione);

• la sensibilità: relativamente al-l’identificazione della più idoneaampiezza della gamma dei pun-teggi di valutazione; domandesemi-strutturate a rispostamultipla e/o scale di valuta-zione Likert;

• l’attendibilità, verifica se il que-stionario somministrato allostesso soggetto da persone dif-ferenti o in situazioni diverse ocon uno strumento diverso, davasempre lo stesso risultato. (fon-damentale per il tipo di rileva-zione CATI/CAWI). Attraverso laverifica test-retest (stabilità neltempo);

• la validità, si riferisce alla capa-cità del questionario di misurareeffettivamente la variabile o levariabili per la stima delle qualiesso è stato costruito. In terminiconcreti, la validità riguardal’interpretazione che vienedata della domanda e dei ri-sultati che si ottengono sia intermini di contenuto sia di co-strutto; (es. IT & NIT Vs DM1 &DM2 o valutazione del BMI).

La comprensibilità del questio-nario, nonché la sua effettiva ca-pacità di raccogliere adeguata-

mente le informazioni utili al rag-giungimento degli obiettivi delloStudio, sono valutate attraverso unafase pilota durante la quale si rea-lizza un numero di interviste pari al5% del campione totale. Successi-vamente, poiché il questionario nonha subito modifiche sostanziali, leinterviste raccolte nella fase pilotasono confluite nel campione com-plessivo dello Studio.

Affinché l’attenzione del rispon-dente sia mantenuta elevata du-rante tutta la durata dell’intervistae per contenere il più possibile iltasso di rifiuto e gli abbandoni, ilquestionario è stato costruito inmodo tale che la sua compilazionenon richiedesse più di 35 minuti.Lo strumento di rilevazione cosìcome l’esecuzione di tutto il pro-cesso di indagine è stato condottoin ottemperanza con le linee guida& codici deontologici Ephmra(European Pharmaceutical MarketResearch Association), dell’ASSIRM(Associazione Italiana Ricerche diMercato), ICC, ESOMAR, Farmin-dustria e secondo le proceduredegli standard di qualità Medi-Pragma certificati Vision 2001.La somministrazione del questiona-rio è stato realizzata in ottempe-ranza con la normativa Italiana vi-gente in materia di leggi sullaprivacy, normativa in merito allafarmacovigilanza.Il reclutamento dei partecipantiall’indagine è avvenuto in modorandomizzato tramite l’utilizzo dibanche dati interne a Medi-Pragma, o attraverso: panel esi-stenti di persone con diabete,associazione di persone con dia-bete, social network e snowballrecruiting. La metodologia di rilevazione èstata basata su interviste personaliintegrate CATI (Computer Assisted

Telephone Interviewing) e CAWI(Computer Assisted Web Intervie-wing), così da garantire e ottenereun campione rappresentativo edomogeneo della popolazionediabetica italiana. In questo modoè stato possibile anche assicurareuna capillare penetrazione sul terri-torio dei contatti. In fase di field(mediamente ogni 2 settimane) edal termine dell’ indagine campiona-ria, al fine di garantirsi la massimaqualità e veridicità delle rispo-ste, è stato effettuato un recall dicontrollo degli intervistati sia onlinesia telefonico (nella misura del 4%).

Relativamente alla raccolta dei datitelefonici, con l’intento di garantirsila massima omogeneità del dato ri-levato, gli intervistatori telefonicicoinvolti sono stati in numero esi-guo di 8, tutti con vasta espe-rienza in indagini statistiche inambito sanitario. L’avvio della rac-colta dati è stato preceduto da unincontro preparatorio durante ilquale agli intervistatori sono stati il-lustrati metodologia e obiettivi dellaRicerca, così da garantirsi la cor-retta esecuzione dell’intervista. La raccolta dei dati online e delleinterviste telefoniche è stata realiz-zata con la medesima piatta-forma software NEBU. Il sistemaoperativo NEBU permette:– Eliminazione di tutti i possibilierrori di questionari rilevati sucartaceo.

– I partecipanti che hanno comple-tato il sondaggio on-line hannousufruito di un link unico alquestionario (sulla base del sin-golo indirizzo IP), ciò ha per-messo loro di interrompere e/oriprendere il questionario a loropiacimento e contemporanea-mente ciò ha permesso di moni-torare/impedire possibili du-plicazioni di dati.

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– Il testing adattivo computeriz-zato che provvede automatica-mente a gestire il flusso delle do-mande (salti logici, condizionati,ecc.) segnalando all’operatoree/o al rispondente anche even-tuali incongruenze logiche chedovessero emergere sulla basedelle risposte fornite. Questoquality check consente di ov-viare a tali incongruenze diretta-mente nel corso dell’intervistachiedendo (eventualmente) diret-tamente all’intervistato di espli-citare le motivazioni alla basedelle sue risposte.

L’utilizzo del software NEBU per-mette di usufruire dei vantaggi deiprocessi standardizzati di raccoltadei dati (es. stime campionarie,comparazione fra rilevazioni ripe-tute, benchmarking) evitando, allostesso tempo, i tipici inconvenienti(rigidità e spersonalizzazione) deiquestionari a risposta chiusa.

I rispondenti hanno partecipatoall’indagine campionaria in formaanonima, gratuita e su base vo-lontaristica.

Precedentemente alla conduzionedelle analisi è stato effettuato ildata cleaning e il test di verificadella coerenza delle risposte. Idati analizzati sono rappresentatividella popolazione diabetica dia-gnosticata italiana (margine dierrore campionario ± 4%), distri-buita sia per fasce di età (ad ecce-zione degli ultraottantenni) che perle 4 aree Nielsen. Le differenze tra isottogruppi discussi in questo rap-porto sono statisticamente signifi-cativi se non diversamente specifi-cato.

Il campione coinvolto nel DiabetesMonitor 2017, coerentemente alleprecedenti 6 rilevazioni, viene stra-

tificato in funzione della distribu-zione geografica della patologia dia-betica, livello territoriale (4 aree Niel-sen) e anche per fasce di età dellapopolazione italiana, sempre inclu-dendo il sovra campionamento dellapopolazione diabetica di Tipo 1 peravere una base dati consistente perquesto sottogruppo.

• Criteri di inclusione: – Adulti (>18 anni) con possibi-lità di accesso ad Internet o ingrado di realizzare un’intervi-sta telefonica;

– Autorizzazione al consenso in-formato e trattamento deidati;

– Diagnosi clinica di diabete e intrattamento farmacologico;

• Criteri di esclusione: – Incapacità a comprendere oeseguire istruzioni scritte o ver-bali;

– Partecipazione ad indagini ne-gli ultimi 3 mesi;

Dal punto di vista delle caratteristi-che demografiche (età, sesso, resi-denza, tipo di diabete) il campionepartecipante all’indagine 2017 èconfrontabile con quelli delle rile-vazioni precedenti. Ciò consente diripetere le analisi statistiche (analisifattoriale e clusterizzazione) sui dati2017 ponendoli a confronto con larilevazione dell’anno 2016. Le ana-lisi dei dati (uni- e multivariate)sono state condotte utilizzando unospecifico software statistico (SPSS)ampiamente impiegato nell’ambitodelle indagini statistiche e analisifattoriali a supporto della clusteranalysis. L’analisi dei cluster è statasviluppata con un approccio bot-tom up: tutti gli elementi rilevatisono considerati cluster a sé, e poil’algoritmo provvede ad unire i clu-ster più vicini.

Struttura del campione 2017 L’indagine è stata realizzata su uncampione di 600 Persone con Dia-bete (246 con Diabete di Tipo 1 e354 con Diabete di Tipo 2), distri-buite sul territorio nazionale, com-prendente sia 300 soggetti che as-sumono insulina (IT), da sola o incombinazione, sia 300 soggetti cheassumono solo terapie orali (NIT).

Nell’indagine Diabetes Monitor2017, la proporzione di pazienti in-tervistati individuabili come affettida diabete di Tipo 1 è stata del40,7%, e ciò assicura un’adeguatarobustezza statistica alle informa-zioni raccolte. Dal punto di vista epi-demiologico, invece, questo tipo di diabete, detto anche diabetegiovanile, rappresenta in Italia circail 10% dei diabetici (www.epicen-tro.iss.it).

La proporzione di pazienti diabeticidi Tipo 2 rappresenta il 90% del-l’intera popolazione affetta da dia-bete. Nel campione Medi-Pragmaquesta tipologia di pazienti ha rap-presentato il 59,3% (circa) degli in-tervistati. (Fig.1)

Fig.1 – Struttura del campione Medi-Pragma

Tipo 2;59.3

Tipo 1;40.7

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La prevalenza di obesità nella po-polazione indagata nel 2017 mostraun aumento nell’ambito dei Tipo 1rispetto a quanto rilevato nelle in-dagini precedenti. (fig 2) Sebbeneil valore medio di IMC rilevato traTipo 1 e Tipo 2 rimane equilibrato:25,7 vs 27,9 (test T Sign. 0,008),cresce la popolazione che rientranella categoria Obeso per i T1 con15,4% rispetto al 4,8% del 2016mentre rimane stabile la quota nelT2; 18,7%. Diminuiscono a cascatatutte le altre fasce della popolazioneT1: Sovrappeso 23,1% (25,8% nel2016), Regolare 69,6% (66,9%nel2016) e 1,9% (2,4% nel 2016)per i Sottopeso. Quota che va adequilibrarsi con un aumento regi-strato nei T2 rispetto all’anno pre-cedente; da 0,6% del 2016 a 1,2%.

ALCUNI RISULTATI IN SINTESI

DIAGNOSI L’occasionalità della diagnosi èormai una costante in tutte le rile-vazioni, in particolare tra i rispon-denti che assumono solo terapieorali. Tra le persone che assumonoinsulina e quelle affette da diabetedi Tipo 1, assume maggior rilievo ladiagnosi a seguito di un accessoospedaliero. In tutte le rilevazioni ilCAD è risultato il luogo principe incui si impostano le terapie e si ri-torna regolarmente per il follow-up.Il ruolo delle altre figure professio-nali si è confermato di secondopiano anche nell’indagine 2015.(Fig.3)

Fig. 2 – Valori di Indice di Massa Corporea

Fig. 3 – Attuale medico di riferimento.

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Attuale Medico di riferimento per iltrattamento del diabete

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Page 11: Diabetes Monitor n 6 con dida Layout 1 04/12/17 17:15 Pagina 1 · FrancescoGiorgino, Ranieri Guerra, Davide Lauro, Sergio Leotta, Renato Lorini, Giulio Marchesini, ... Umberto Valentini,

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Fig. 4 – Conoscenza del valore di emoglobina glicata Hb1Ac (IT= InsulinoTrattati;NIT= Non InsulinoTrattati).

Fig. 5 – Terapia antidiabetica dei soggetti con diabete di Tipo II

TRATTAMENTO

Diabete di Tipo 2I rispondenti classificati con questatipologia di diabete hanno la possi-bilità di essere trattati con diversecombinazioni terapeutiche, sia in base alla gravità della loro condi-zione sia in base alla preferenzepersonali. Obiettivo fondamentaledella terapia (in 3 casi su 4 avviatadal diabetologo) è infatti di indivi-duare il farmaco/combinazione difarmaci più appropriata alla situa-zione clinica, ma senza trascuraregli aspetti comportamentali e lostile di vita del paziente al fine digiungere ad una terapia il più pos-sibile personalizzata. Fig.5

Oltre al BMI, l’altro parametrochiave che ogni persona diabeticadovrebbe sempre tenere d’occhio èil valore di Emoglobina Glicata. Quile cose vanno molto meglio rispettoal valore di BMI anche se i pazienti

in terapia orale mostrano un gap diconoscenza che sembra appena ri-dotto rispetto agli insulino-trattati,ma rimane ampiamente deficitario.(Fig.4)

Diabete Tipo 2Terapia ipoglicemizzante attualmente eseguita

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Diabete di Tipo INaturalmente in questo gruppo dirispondenti la terapia fondamentaleè a base di insuline. Ne esistono didiverse tipologie a seconda di du-rata e rapidità d’azione, ma anchein base a differenti sistemi di som-ministrazione. La scelta del sistemadi somministrazione è un elemento

critico alla base dell’aderenza allaterapia che in questi pazienti puòanche diventare questione esiziale. Per la somministrazione di insulina,l’utilizzo del microinfusore sembraaver superato la somministrazionetramite la penna usa e getta (rispet-tivamente 51% Vs 49%). (Fig 6).

fermarsi se non per ricordare cheraggiungere e mantenere un ade-guato compenso metabolico ha lafunzione essenziale di contribuire aprevenire o rallentare l’insorgenzadi complicanze acute (chetoacidosie ipoglicemia) e croniche (retinopa-tia, nefropatia, micro e macro) for-temente invalidanti e potenzial-mente letali. Dall’indagine emerge una adesionemolto elevata alla pratica dell’auto-controllo. (Fig.7)Questa adesione è ancora più ele-vata tra gli insulino-trattati (IT) ade-renti ad associazioni pazienti (99%).Ma viceversa scende fino al 88%tra i Non insulino-trattati (NIT).Quando praticato, l’autocontrolloviene condotto prevalentemente se-condo uno schema predefinito.

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2

Terapia con insulina: metodi di somministrazioneUtilizzo di microinfusore

Fig. 7 – Autocontrollo della glicemiaAUTOCONTROLLO Un obiettivo fondamentale nella ge-stione del diabete è mantenere il li-vello di glicemia nel range fisiolo-gico nell’arco dell’intera giornata.Per questo motivo un attento con-trollo dei livelli ematici di glucosionel sangue (autocontrollo) è stret-tamente necessario. Con gli stru-menti attualmente disponibili que-sta pratica può essere facilmenterealizzata in qualsiasi condizione(casa, lavoro, viaggio, ..) a pattonaturalmente che vi sia la convin-zione e la ferma volontà da partedel diretto interessato. Sull’utilità e necessità dell’autocon-trollo non è neanche il caso di sof-

Fig. 6 – Terapia con insulina: metodi di somministrazione

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Molteplici sono i criteri che vengonopresi in considerazione dai rispon-denti per valutare il grado di soddi-sfazione dell’utilizzo dei diversi stru-menti di misurazione della glicemia.Gli elementi di valutazione base cioèi requisiti minimi il device deve pos-sedere, “Must Be”, sono rappresen-tati da facilità d’uso, rapidità dellarisposta, igiene... se assenti provo-cano sicuramente una grave insod-disfazione e, anche se presenti dasoli non bastano a garantire la sod-disfazione; Gli elementi “perfor-mer” che vanno al di là dei fattoridi base e garantiscono la soddisfa-zione dell’utilizzatore sono rappre-sentati da connettività (uno deglielementi che ritroveremo anche perquanto riguarda l’analisi delle fontidi informazione), memorizzazionedei risultati, praticità eaffidabilità/precisione.

Elementi “inattesi” (delight) che sepresenti aumentano il livello di sod-disfazione, ma se assenti non ge-

nerano insoddisfazione sono rap-presentati dal costo e dalla dimen-sione; in ultimo gli elementi “indif-ferenti”, elementi ma che noninfluenzano nel giudizio perché so-litamente comuni a tutti gli stru-menti sono rappresentati da de-sign/estetica, dolore provocato equantità di sangue (Kano ModelMedi-Pragma). (Fig.8)

L’ATTITUDINE VERSO LA MALATTIA COME SI SEGMENTANO I DIVERSI CLUSTER DI PERSONE CON DIABETE

Per individuare l’atteggiamento de-gli intervistati nei riguardi del dia-bete sono state utilizzate tecnichestatistiche multivariate (analisi fat-toriale e cluster analysis) applicatead una serie di affermazioni, ine-renti lo stile di vita adottato, sullequali bisognava esprimere il propriogrado di accordo. L’analisi fattoriale

ha permesso di individuare 2 fattoriprincipali che rappresentano le di-namiche latenti che sottostanno aicomportamenti dei pazienti.

Questo approccio, ormai collau-dato, permette di trasformare delle“fotografie istantanee” in film cosìda monitorare il modo in cui i clu-ster si evolvono nel corso del tempo:

– A livello strutturale: cioè di defi-nire se la clusterizzazione inizialeè ancora valida o meno e se i ba-ricentri dei segmenti manten-gono la stessa relazione spazialenel corso del tempo.

– A livello migrativo: cioè di stabilirese i cluster conservano lo stessonumero di membri nel corso deltempo e se i cluster trattengonogli stessi membri nel corso deltempo.

L’analisi fattoriale ha confermato lastruttura dei 2 fattori latenti emersinelle rilevazioni precedenti in baseai quali è possibile produrre unamappatura dei comportamenti deisoggetti diabetici:

FATTORE # 1 (asse verticale): la con-dizione del diabetico

• Il diabete rappresenta un limiteal normale svolgimento della miavita quotidiana

• Un diabetico può condurre unavita assolutamente normale

• Gestisco il mio diabete in mododel tutto autonomo

FATTORE # 2 (asse orizzontale):l’autogestione della malattia

• Tendo a rispettare le indicazionidel mio medico

• Sono una persona molto attentaall’alimentazione

• Mantenere il peso nella normacontribuisce ad un migliore con-trollo del diabete.

Fig. 8 – Elementi di valutazione della soddisfazione dei glucosi metri utilizzatidalle persone con diabete

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L’analisi dei cluster evidenzia che ri-spetto alla rilevazione del 2016 si èregistrato un aumentato della colla-borazione con il medico e un’ade-guata gestione della patologia cosìcome la consapevolezza sulla pato-logia portando altresì ad un au-mento della quota dei consapevoliinfelici passando dal 19% del 2016al 37% nel 2017; di cui 33% di tipo1 e 16% tipo 2). (Fig 11)

L’analisi delle connotazioni valorialidegli assi e dei quadranti fornisconoindicazioni in termini di compren-sione dei cluster e dal punto di vistadel comportamento della personacon diabete. Opportunamente im-piegate queste informazioni pos-sono fornire un ausilio rilevante perl’operatore sanitario in sede di im-postazione delle strategie terapeu-tiche e di counseling, per assicurarsiil massimo della collaborazione daparte della persona con diabete.Con particolare riferimento ai con-sapevoli infelici.

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fermazioni utilizzando una scala 1-10?

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Fig. 10 – Analisi fattoriale e cluster analysis_DIABETES MONITOR 2017

Fig. 11 – Migrazione tra cluster

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• L’autocontrollo della glicemia consente unamigliore gestione della terapia (Fig 9)

L’analisi ha consentito di individuare 4 gruppi(cluster) tra i partecipanti all’indagine con com-portamenti omogenei rispetto alla gestionedella propria condizione: i Consapevoli felici,i Disattenti, i Non complianti e i Consape-voli infelici (i “Malati”). Nella Fig.10 si ripor-tano la consistenza percentuale dei quattrogruppi ed una sintesi delle caratteristiche pre-valenti.

Fig. 9 – Analisi fattoriale

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Page 15: Diabetes Monitor n 6 con dida Layout 1 04/12/17 17:15 Pagina 1 · FrancescoGiorgino, Ranieri Guerra, Davide Lauro, Sergio Leotta, Renato Lorini, Giulio Marchesini, ... Umberto Valentini,

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FONTI INFORMATIVE ED ASSOCIAZIONISMO

Nel 2017 si registra un incrementodegli iscritti alle Associazioni Pazienticon Diabete passando da 39,2%dei T1 nel 2016 ad un 52,7% mal’incremento è notevole nei T2 chepassano dal 12,3% ad un buon43,5% nel 2017. Questo cambia-

mento è esponenziale se lo osser-viamo prendendo come parametrodi riferimento il tipo di terapia(Fig.12), infatti gli iscritti alle asso-ciazioni di pazienti che seguono unaterapia orale passano da un 4,7%ad un 57,6% nel 2017 mentre au-mentano ma di poco, da 40,7% a42,4%, anche i pazienti in cura coninsulina.

Questo conferma anche lo sposta-mento delle percentuali nei clusterrilevati, delineando un profilo pa-ziente consapevole della propria si-tuazione ed in cerca di migliora-mento, consapevoli infelici, comedescritto di seguito.

Un altro comportamento interes-sante da osservare riguarda le fonti,non mediche, utilizzate per cercareinformazioni: in costante crescital’utilizzo di Internet! Di notevole ri-lievo è la voce “altro”, all’internodella quale sono state citate dai ri-spondenti l’utilizzo delle APPmessea disposizione da aziende farma-ceutiche/devices, associazioni di pa-zienti e società scientifiche, chevanno fortemente ad integrarsi coni canali social. (Fig.13)

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IT (insulina +) 2016 IT (insulina +) 2017 TO (terapia orale) 2016 TO (terapia orale) 2017

Fig. 12 – Iscritti alle Associazioni di pazienti con diabete IT (insulina +) VS TO (terapia Orale)_DIABETES MONITOR 2017

Fig. 13 – Fonti di informazioni non mediche

Iscritti alle Associazioni di pazienti con diabeteIT (insulina +) vs To (terapia orale)

Fonti di informazioni

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