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Direttore Responsabile: Gildo Campesato Condirettore: Mila Fiordalisi Venerdì 05 Maggio 2017 HOME » DIGITAL » Digital transformation, la leva è il patto pubblico-privato Digital transformation, la leva è il patto pubblico-privato Le tecnologie ci sono e l'Italia si è messa in marcia. Ma adesso occorre fare sistema, puntare di più sulle competenze, su giovani e start-up e liberare la PA da una burocrazia che funge da zavorra: così i rappresentanti della politica, delle istituzioni, delle università e delle imprese nell'edizione 2017 dell’Eustema Day di Patrizia Licata L'innovazione digitale non è più un fatto di tecnologie. Perché innovazione è diventato sinonimo di business e i suoi attori protagonisti sono le persone. La chiave di volta per un'Italia veramente in marcia verso l'economia digitale? Competenze e tempi certi di execution. Questo il messaggio dell'Eustema Day 2017 che si è tenuto oggi a Roma con CorCom come media partner e il direttore Gildo Campesato a dirigere i lavori. Il focus è sulla PA italiana e la sua capacità di cogliere la sáda del cambiamento digitale, ma con una novità che, ha sottolineato l'AD di Eustema Enrico Luciani, permea l'edizione di quest'anno: una partecipazione crescente di attori del mondo privato, perché quella marcia accelerata verso l'innovazione che l'Italia deve intraprendere sarà possibile solo tramite un più solido scambio tra mondo pubblico e privato, un dialogo e una cooperazione in cui ognuno aiuta l'altro a crescere nei settori in cui è più forte. "Oggi qui si parla di futuro con una angolazione diversa: l'innovazione è fattore uniácante tra mondo pubblico e mondo privato", ha detto Luciani. Si tratta infatti di un'innovazione che "non si fa da soli", ha detto Annamaria Di Ruscio, amministratore delegato, NetConsulting cube: "Gli italiani sempre più connessi e digitali e dal 2015 il mercato digitale sta crescendo in Italia più del Pil, ma non basta, non siamo pronti a raccoglierele sáde perché non ci sono le competenze. La soluzione è fare sistema tra aziende, università, start-up con paradigmi nuovi di co-creazione, co-investimento, co-rischio, âessibilità contrattuale, contaminazione". Di un IT che non è più tecnologia ma "esperienza" ha parlato Stefano Nocentini, Senior Executive partner, Gartner Italia: ed è così che l'IT avvicinerà le aziende ai clienti e i cittadini alle istituzioni. E' un mondo che ruota intorno a sistemi intelligenti, oggetti capaci di "sentire", persone che EUSTEMA DAY

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Direttore Responsabile: Gildo CampesatoCondirettore: Mila FiordalisiVenerdì 05 Maggio 2017

HOME » DIGITAL » Digital transformation, la leva è il patto pubblico-privato

Digital transformation, la leva è il patto pubblico-privatoLe tecnologie ci sono e l'Italia si è messa in marcia. Ma adesso occorre fare sistema, puntaredi più sulle competenze, su giovani e start-up e liberare la PA da una burocrazia che funge dazavorra: così i rappresentanti della politica, delle istituzioni, delle università e delle impresenell'edizione 2017 dell’Eustema Daydi Patrizia Licata

L'innovazione digitale non è più un fatto di tecnologie.

Perché innovazione è diventato sinonimo di business e i

suoi attori protagonisti sono le persone. La chiave di volta

per un'Italia veramente in marcia verso l'economia

digitale? Competenze e tempi certi di execution. Questo il

messaggio dell'Eustema Day 2017 che si è tenuto oggi a

Roma con CorCom come media partner e il direttore Gildo

Campesato a dirigere i lavori.

Il focus è sulla PA italiana e la sua capacità di cogliere la s da del cambiamento digitale, ma con

una novità che, ha sottolineato l'AD di Eustema Enrico Luciani, permea l'edizione di quest'anno: una

partecipazione crescente di attori del mondo privato, perché quella marcia accelerata verso

l'innovazione che l'Italia deve intraprendere sarà possibile solo tramite un più solido scambio tra

mondo pubblico e privato, un dialogo e una cooperazione in cui ognuno aiuta l'altro a crescere nei

settori in cui è più forte. "Oggi qui si parla di futuro con una angolazione diversa: l'innovazione è

fattore uni cante tra mondo pubblico e mondo privato", ha detto Luciani.

Si tratta infatti di un'innovazione che "non si fa da soli", ha detto Annamaria Di Ruscio,

amministratore delegato, NetConsulting cube: "Gli italiani sempre più connessi e digitali e dal 2015

il mercato digitale sta crescendo in Italia più del Pil, ma non basta, non siamo pronti a raccoglierele

s de perché non ci sono le competenze. La soluzione è fare sistema tra aziende, università, start-upcon paradigmi nuovi di co-creazione, co-investimento, co-rischio, essibilità contrattuale,

contaminazione".

Di un IT che non è più tecnologia ma "esperienza" ha parlato Stefano Nocentini, Senior Executive

partner, Gartner Italia: ed è così che l'IT avvicinerà le aziende ai clienti e i cittadini alle istituzioni.

E' un mondo che ruota intorno a sistemi intelligenti, oggetti capaci di "sentire", persone che

EUSTEMA DAY

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partecipano attivamente e non sono più destinatari passivi di servizi, ecosistemi che interagiscono.

"Arriveremo a demandare agli assistenti virtuali persino gli acquisti", ha concluso Nocentini, "e sarà

il segno che il digitale avrà conquistato la nostra ducia".

Agli interventi di apertura hanno fatto seguito gli speaker che si sono confrontati sul tema "La

domanda e l'offerta: Tecnologie emergenti e innovazione digitale". "Non si fa innovazione senza

giovani: l'età media degli addetti di Google è 27 anni, di Amazon Web Services è 26, l'Italia deve

assumere giovani per competere internazionalmente", è il monito di Andrea Biraghi, Division

Managing Director, Leonardo, che ha aggiunto. "La cyber-security è il nuovo fattore qualità: deve

essere by design".

Una provocazione è arrivata da Luca Attias, Chief Information Of cer, Corte dei conti (che ha creato

il framework IDEA@PA) "Vi parlerò della surreale carica dei 12.000: 12.000 sono le PA e 12.000

dovranno essere anche i loro CIO, come prevede l’art. 17 del CAD". Ma è un obiettivo possibile?

"Bisogna fare razionalizzazione degli enti pubblici: non tutti fanno IT e devono creare servizi, ma

tutti devono usarli. Se razionalizzassimo in questo senso risparmieremmo miliardi di euro".

La parola è passata ai top manager che hanno raccontato i percorsi di digitalizzazione delle loro

aziende, come Marco Barra Caracciolo, Head of ICT Italy, Enel, che ha parlato di cloud,

ottimizzazione delle piattaforme e cyber security come abilitatori tecnologici, e sottolineato che la

chiave è "pensare in digitale". Percorso digitale anche per Inail, come illustrato da Stefano Tomasini,Direttore Centrale per l’organizzazione Digitale, Inail: "La chiave di volta è la tempestività: nel

cambiamento non si può arrivare tardi".

Anche le Ferrovie dello Stato si muovono verso il digitale, "un mercato enorme e in crescita con

modelli di business in evoluzione dove le informazioni contano più degli asset e il rischio è che

vincano player che fanno solo intermediazione", ha dichiarato Gianluigi Castelli, Direttore Centrale

Innovazione e Sistemi Informativi, Gruppo FS. "FS  proverà a cambiare in modo radicale l'uso dei

sistemi di trasporto per andare verso una piena multi-modalità"

Liliana Fratini Passi, Direttore Generale del Consorzio CBI (che ha sviluppato il Servizio CBILL) si è

soffermata sulle s de del settore bancario: la nuova direttiva PSD2 e i nuovi attori del Fintech,

"digital attackers" con grandi capacità di portare al cliente servizi a valore aggiunto. Un elemento di

differenziazione possono essere i progetti omnichannel come quello illustrato da Roberto Fonso,Direttore Information Technology, Banca Popolare di Milano.

Il futuro del finanziamento è digitale. Eccocome anticipare il pagamento delle fatture conCredimi

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Sulla digitalizzazione del settore alimentare, anche questi interessati dalla rivoluzione tecnologica,

che qui prende il nome di Foodtech, sono intervenuti Gianluca Giovannetti, Direttore

Organizzazione, IT e Piani di Trasformazione, Amadori, che ha indicato nella "cultura digitale" il

primo driver all'innovazione, e Alberto Maldino, Group Digital & Business Technology - Region Italy,

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Barilla, con una carrellata che dal programma “Barilla Goes Digital” è arrivata al progetto di

stampante 3D per la pasta, per formati sempre "speciali".

E la PA come si muove? Laura Castellani, Chief Information Of cer, Regione Toscana, ha fatto il

punto sui progressi delle regioni grazie anche il al lavoro della Commissione speciale agendadigitale, "un tentativo importante per far diventare l'innovazione un tema della politica e per azioni

pervasive sul territorio". "Ora stiamo spingendo molto su PagoPA, uso del cloud per erogazione di

servizi digitali in modo omogeneo e sicuro e in genere sulla cooperazione: il motto è scambiare

dati, non documenti", ha concluso la Castellani.

Scadenze europee al 2018 nell'intervento di Anna Pia Sassano, Direttore Architetture Digitali e

Servizi PA, Poste italiane: "Diventerà operativa la nuova Direttiva sulla Privacy e tutti i cittadini

europei dovranno entrare nei servizi digitali col nuovo sistema dell'identità elettronica, ma a questo

punto la domanda è: in che tempi e in che modi si faranno le cose? Occorre una risposta certa per

poter investire e sviluppare il business".

Smart cities al centro delle strategie di A2A: "Nel 2020 più di 100mila informazioni al minuto

saranno generate nelle città e andranno messe a frutto", ha indicato Marco Moretti, Chief

Information Of cer, A2A: "Noi puntiamo su IoT e cooperazione: mettiamo le infrastrutture

necessarie e creiamo le pre-condizioni per lo sviluppo di app per tutti".

"Innovazione Digitale: Istituzioni e società civile" il secondo tema al centro della mattinata di

lavori. Roberta Cocco, Assessore Trasformazione Digitale e Servizi Civici, Comune di Milano, ha

sottolineato quante competenze si trovino nella PA, spesso sommerse da una burocrazia soffocante,

mentre Cristiano Cannarsa, Presidente e Amministratore Delegato, Sogei, ha di nuovo insistito sulla

necessità del "cambio generazionale" per creare innovazione, ma anche sul ruolo del settore

pubblico come trampolino di lancio per lo sviluppo di soluzioni e partnership con il mondo delle

imprese e dei professionisti.

Luca Pagetti, Responsabile servizi Innovazione per le Imprese, Banca Intesa Sanpaolo, ha

sottolineato gli impatti del cambiamento sulla banca e i suoi clienti: anche per questo IntesaSanpaolo ha creato un innovation center che sostiene le strategie di innovazione delle imprese.

Francesco Sacco, Professore Digital Economy, Università dell’Insubria e SDA Bocconi, ha sottolineato

come l'era digitale è sempre più era di guerre economiche "e le aziende sono le nostre armate:

dobbiamo aiutarle a essere più competitive e l'innovazione è il fattore più importante per

redistribuire risorse scarse. La competizione è anche fare ciò che il rivale non si aspetta: la

creatività degli italiani ci dà la marcia in più".

Valeria Bonilauri, Responsabile Alliance for Innovation, Consorzio Elis, ha presentato Open Italy - Il

primo sales accelerator per start-up innovative promosso da aziende italiane pubbliche e private

che favorisce la contaminazione e condivisione di esperienze tra attori che a volte hanno dif coltà a

incontrarsi.

A proposito di start-up, l'Eustema Day è stato anche occasione per presentare al pubblico tre

imprese appena avviate: Tabulex, spin-off dell’università Bicocca di Milano che studia algoritmi di

machine learning per l’analisi delle competenze (presentata dal Prof Mario Mezzanzanica), Altillia,che opera su algoritmi di Intelligenza arti ciale per analizzare Big data (presentata dal Prof

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Massimo Ruffolo dell’Università della Calabria) e allindustries, start-up romana specializzata in

algoritmi di intelligenza arti ciale applicata alle Chatbot (presentata dal Dott. Giulio Maria Pezzini).

04 Maggio 2017

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