Download - Smart Communities & gender
Bologna, Smart Cities Exhibition , 30 Ottobre 2012
Maria Sangiuliano
ECWT Italy/Università Ca’ Foscari Venezia
Flavia Marzano, Stati Generali Innovazione
� Le donne rappresentano oltre la metà della
cittadinanza e sono spesso
sottorappresentate sia nei contesti sottorappresentate sia nei contesti
decisionali della politica che in quello ICT,
proprio i due mondi che contribuiscono a
forgiare il futuro ‘smart’ delle nostre
comunità: non è un buon inizio.
� Un patrimonio di conoscenze e buone prassi
da non sprecare
Urgenza di dati e informazioni
disaggregati per genere (ed altre
differenze) all’interno dei sistemi di
rilevazione e analisi -� prerequisito
rilevazione e analisi delle PA e non solo.
Necessità di porre domande
formulate a partire da una prospettiva
di genere e inclusiva
-� prerequisito indispensabile per
l’analisi di bisogni e percezioni e per
l’ideazione progettazione di
soluzioni –applicazioni sostenibili
•Un legittimo sospetto verso i modelli partecipativi
tradizionali che hanno spesso escluso le donne
•La ricerca di nuove modalità per recepire le idee, i
bisogni, per sostenere le innovazioni sociali spontanee
nei processi/progetti di Smart City
• Quanto le modalità più diffuse (Exploration
Workshops/Living Labs) sono gender+ sensitive?
Città a tragitti brevi
Enfasi su trasporto pubblico e su alternative all’auto
Problemi di accessibilità e sicurezza
La progettazione di nuove soluzioni smart per il trasporto urbano tiene conto di queste differenze?differenze?
Quali nuove domande e orientamenti per la ricerca e l’innovazione?
OLTRE LA CULTURA AZIENDALE DELLA PRESENZA IN UFFICIO: TELEWORK-NOMADIC WORK- COWORKING…..
AMBIGUITÀ DI GENERE DELLO SMARTWORKER IPERCONNESSO
Una questione molto critica ed esposta a derive “securitarie”, di vittimizzazione delle donne e/o di demonizzazione di ‘altri’ maschi
marginalizzati, di occultamento del problema della violenza domestica
Dal controllo “top down” alla partecipazione e attivazione di
comunità
L’esempio di HarassMap su piattaforma Ushaidi :
crowdsourcing che contribuisce ad una silenziosa rivoluzione di
genere
� La sensibilità femminile verso i temi
della sostenibilità ambientale è
documentata storicamente,
dall’attivismo ecologista, al lancio del
concetto di sviluppo sostenibile a cura concetto di sviluppo sostenibile a cura
di Gro Harlem Brunlandt, alla presenza
attiva delle donne nelle Conferenze
ONU sullo sviluppo sostenibile, da Rio
1992 ad oggi.
� Anche come semplice effetto di un
retaggio tradizionalista le donne hanno
un ruolo cruciale nei consumi
energetici e nella gestione dei rifiuti
domestici
� Le donne (e gli uomini) non sono tutte uguali: l’approccio ricercato tenterà di dare voce alle donne di diversi ceti sociali, provenienze geografiche e culturali, generazioni, geografiche e culturali, generazioni, orientamenti sessuali e diversi livelli di ‘abilità’.
� Un modello di partecipazione inclusiva che partendo dal genere, ponga attenzione alle molteplici soggettività attorno a cui la vita sociale e urbana si articolano.
Apprendimento e trasformazione sociale tra reti e sistemi
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� Perché?
� Come
� Con chi?
� Con quali soldi?
� Copiando chi ?