ecologia industriale (ie) una visione globale.€¦ · ecologia industriale: concetti e obiettivi...
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Ecologia Industriale (IE) –
una Visione Globale.Prof. Attilio Citterio
Dipartimento CMIC “Giulio Natta”
http://iscamapweb.chem.polimi.it/citterio/education/course-topics/
School of Industrial and Information Engineering
Course 096125 (095857)
Introduction to Green and Sustainable Chemistry
Attilio Citterio
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L’Equazione Fondamentale
Un modo utile per focalizzare le risposte più efficienti che la società può fornire
alla salvaguardia ambientale e agli stress sociali è quello di esaminare i
principali fattori implicati nella generazione di questi stress.
Equazione fondamentale:
GDP Impatto ambientaleImpatto ambientale Popolazione
persona Unità di GDP
GDP = prodotto nazionale lordo (misura dell’attività economica e industriale)
(IPAT = C·r·ap)
Dimensione
popolazione
Consumo di
risorse pro
capite
Inquinamento per
unità di risorsa
consumata
(N° persone)(Unità risorsa./
persone)
(Unità inquin./
unità risorsa)
Attilio Citterio
Elementi: Materiali Intrinsecamente Dissipativi e
Materiali Potenzialmente Riciclabili.
Si possono individuare tre importanti classi di uso dei materiali:
(1) Usi che sono economicamente e tecnologicamente compatibili con il
riciclo ai prezzi e alle leggi attuali;
(2) Usi che non sono economicamente compatibili con il riciclo ma per i
quali il riciclo è tecnicamente fattibile, per esempio, se si risolve il
problema della raccolta; e
(3) usi per i quali il riciclo è inerentemente non fattibile.
Certo c'è una indubbia semplificazione in questa classificazione, ma si
può trovare un compromesso ragionevole. In termini generali, si può
concordare che i metalli e i catalizzatori industriali (inorganici) appartengano alla
prima categoria; altri materiali strutturali e le confezioni, come pure la maggior
parte di refrigeranti e solventi, ricadano nella seconda categoria. Questo lascia i
rivestimenti, i pigmenti, i pesticidi, gli erbicidi, i germicidi, i conservanti, i
flocculanti, gli anti-congelanti, gli esplosivi, i propellenti, i ritardanti di fiamma, i
detergenti, i fertilizzanti, i combustibili, i lubrificanti e simili nella terza categoria.
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Attilio Citterio
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Problemi nell'Uso Dissipativo delle Risorse.
Esempi di uso dissipativo :
Materiali di Classe 3:
Zolfo
CFC
Ammoniaca
Acido fosforico
Cloro
• (N.B. Benché siano
classificati di classe 2
quando si usano in
plastiche e solventi)
Sostanza 106 T Usi Dissipativi
Composti chimici
Cloro 25.9 Acidi, sbiancanti, trattamento acque,
PVC, solventi, pesticidi, refrigeranti
Zolfo 61.5 Acido (H2SO4), sbiancanti, prodotti
chimici, fertilizzanti, gomma, edilizia
Ammoniaca 24.0 Fertilizzanti, detergenti, p. chimici, HNO3
Acido fosforico 93.6 Fertilizzanti, composti chimici
NaOH 35.8 Sbianca, saponi, composti chimici
Na2CO3 29.9 Vetro, Composti chimici
Metalli Pesanti
Solfato di Rame 0.10 Fungicida, alghicida, cons. legno, catal.
Bicromato di Na 0.26 Cromature, Concia, alghicida
Ossidi di
Piombo
0.24 Pigmento, vetri, rivestimenti
Solfuro di Zinco 0.46 Pigmento
Ossido di Zinco 0.42 Pigmento, pneumatici
Biossido di Ti 1.90 Pigmento
Piombo alchili ? Additivi benzine
Arsenico ? Conservante legno, erbicida
Mercurio ? Fungicida, catalizzatore, produzione Cl2
Attilio Citterio
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Esempio di Uso Dissipativo: Zolfo.
Praticamente tutto lo zolfo
estratto è dissipato o
scartato
Soprattutto convertito in
acido solforico – usato in
composti chimici non-
riciclabili
Così lo zolfo finisce con
appartenere per lo più alla
terza categoria.
Ma… … il gesso!
Zolfo
61.5
Acido solforico
143.4
Usi non acidi
p.es., vulcaniz.
-45.0 (?)16.5 (?)
Processo Frash
15.0Piriti
11.1
Sotto-prodotto
(carbone, gas, Cu, Zn)
35.4
-59.0 (?)
Fertilizzanti fosfatici-35 (?)
Raffinazione Petrolio
-3.0
Dilavamento metalli non Fe
-1.0
Chimici ePlastica, mix.
-6.8
Cellulosa ecarta-0.5
*Dati in milioni di metri cubi
-25.0 (?)
Attilio Citterio
6Flussi dei Nutrienti Antropogenici,
(teragrammi/anno, Tg/anno).
Carbonio Azoto Zolfo
Tg/anno % Tg/anno % Tg/anno %
Nell’atmosfera, totale 7,900 4 55.0 12.5 93 55.5
Comb. Fossili e Metallurgia 6,400 45.0 92
Disboscamento, deforestazione 1,500 2.6 1
Volatilizzazione fertilizzanti a 7.5
Nel suolo, totale 112.5 21 73.3 23.4
Concimazione 67.5 4.0
Smaltimento rifiuti b 5.0 21.0
Piogge acide (antropogenica) 30.0 48.3
Ricaduta (NH3, NH4+) (antropogenica) 10.0
Nei fiumi e oceani, totale 72.5 25 52.5 21
Ricadute acide (antropogeniche) 55.0 22.5
Smaltimento rifiuti b 17.5 30.0
A Assumendo una perdita del 10% dell’ammoniaca sintetica in base ai fertilizzanti applicati ai terreni (75 Tg/anno)B Produzione totale (= uso) meno l’uso di fertilizzanti, allocati in discariche. Il resto si assume sia smaltito.
Attilio Citterio
7Le Riserve Minerali non sono Infinite: Le
“Tirannie” del Tipo e Grado di Minerale (Kellogg).
0.001 0.01 0.1 1.0 10.0 100.0
1010
1011
1012
1013
1014
1015
Pb
CuNi
Al2O3 da Clay
Al2O3 da
Bauxite
Nichel da Laterite
Qualità del Minerale, % di Metallo
Concentrati da
Solfuri Minerali
Rame da Rocce ComuniPiombo da Rocce Comuni
En
erg
ia, (
Jou
le p
er T
on
.)
di M
etal
lo R
ecu
per
ato
Attilio Citterio
8Richieste Energetiche per Produzione di
Metalli da Materiali Primari e Secondari.
0 100 200 300
Acciaio
Rame
Rame
Alluminio
Giga joule/1000Kg
Da scarti medi
da scarti di basso tenore
da scarti di alto tenore
100% scarti in EAF (electric arc furnace)
BOF (Basic Oxygen Furnace)
da minerale 1.0%
da minerale 0.3%
da bauxite
Attilio Citterio
9Vale la Pena di Estrarre dai Rifiuti?
Diagramma di Sherwood: Valore vs. Diluzione.
0,001
0,01
0,1
1
10
100
1000
10000
100000
1000000
10000000
1E-080,0000010,00010,011100
Pre
zzo
($/lb
)
Diluizione (espressa come concentrazione percentuale)
Ossigeno
Rame
Zolfo da gas
Magnesio dall’acqua marina
Bromo da acqua marina
Penicillina
Uranio da Minerale
Oro estratto
Vitamina B12
Radio
Attilio Citterio
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Un’Opportunità Economica?
Metallo
Minima concentrazione
recuperabile, dal diagramma
di Sherwood (frazione
massiva)
Contenuto totale
in reflui pericolosi
(ton/anno)
Frazione
ricuperabile di
metallo nel
refluo
Percentuale di
metallo riciclato
dal refluo
Antimonio (Sb) 0,00405 17,000 0.74-0.87 35
Arsenico (As) 0.00015 440 0.98-0.99 3
Bario (Ba) 0.0015 59,000 0.95-0.98 1
Berillio (Be) 0.012 5,300 0.54-0.84 11
Cadmio (Cd) 0.0048 16,000 0.82-0,.97 8
Cromo (Cr) 0.0012 90,000 0.68-0.89 5
Rame (Cu) 0.0022 110,000 0.85-0.92 10
Piombo (Pb) 0.074 190,000 0,84-0,95 56
Mercurio (Hg) 0.00012 5,400 0.99 16
Nichel (Ni) 0.0066 3,000,000 1.00 0.1
Selenio (Se) 0.0022 2,000 0,93-0,95 29
Argento (Ag) 0,000035 17,000 0.99-1.00 1
Tallio (Tl) 0.00004 280 0.97-0.99 5
Vanadio (V) 0.0002 4,400 0.74-0.98 1
Zinco (Zn) 0.0012 270,000 0.95-0.98 12
Attilio Citterio
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Ecologia: Definizione.
“L’ecologia è la disciplina scientifica che riguarda le relazioni
tra gli organismi ed il loro ambiente passato, presente, e
futuro”. Fonte: Ecological Society of U.E.
Livelli di organizzazione ecologica:
• Comunità*
• Ecosistemi
• Eco regioni
* Reschke, C., 1990. Ecological Communities of New York State. New York Natural
Heritage Program, N.Y.S. Department of Environmental Conservation. Latham, NY.
Un insieme variabile di popolazioni di
piante ed animali interagenti che
condividono un comune ambiente.*
Produttori Primari
Organismi che catturano l’energia solare che attiva i livelli trofici della
catena alimentare in ecosistemi (1o, 2o e 3ro livello trofico)
Attilio Citterio
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Livelli Trofici
1o livello trofico: piante in ecosistemi terrestri, membri acquatici quali
piante, alghe, fitoplancton, ecc.
2o livello trofico: consumatori primari come animali, zooplancton,
insetti, ecc.
3o livello trofico: consumatori secondari quali uccelli, mammiferi
carnivori, pesci, ecc.
Livello trofico superiore: uomini nella catena alimentare
Gli inquinanti si accumulano nel corso del trasferimento tra livelli:
per es. PCB, DDT, certi pesticidi, composti del mercurio nei pesci,
metalli pesanti in piante e animali.
Attilio Citterio
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Esempi di Comunità.
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Some communities
Attilio Citterio
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Definizioni Correlate.
Enfasi sulle interconnessioni tra i vari componenti viventi e non-
viventi. Nessuno esiste da solo e nessun evento avviene
indipendentemente dagli altri.
• Ecosistema
qualsiasi area geografica che include tutti gli organismi e le parti
non viventi del loro ambiente fisico.
• Biodiversità
La diversità biologica, o biodiversità, si riferisce alla varietà delle
forme di vita a tutti i livelli di organizzazione, da quello molecolare
a quello del paesaggio.
• Ogni specie gioca un ruolo funzionale nella comunità
• La stabilità è una funzione della biodiversità
• Effetti vistosi a seguito della perdita di una specie
• Impatto rilevante per l’introduzione di una specie esotica
Attilio Citterio
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Esempi di Ecosistemi.
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Cicli Bio-Geo-Chimici Coinvolti nell’Ecologia.
Schema di Ciclo Bio-Geo-Chimico (CHIUSO)Fonte: Ayres
INORGANICIRocce sedimentarie
Ferro ferrico
Solfato
Carbonato
Fosfato
BIOMASSA(animata)
BIO-PRODOTTI morte
eliminazione
rigenerazione
NUTRIENTICARBONIO
AZOTO
FOSFORO
ZOLFO
rigenerazionesequestro
mobilizzazione
(Inanimati)
sequestro
mobilizzazione
assimilazione(fotosintesi)
Attilio Citterio
Confronto tra Ecosistemi Naturali e gli
Attuali Sistemi Industriali.
• L’unità base di un ecosistema naturale è l’organismo, mentre quella di un sistema industriale è l’azienda
• Gli ecosistemi naturali trattano i materiali in cicli chiusi mentre, in pratica, all’interno dei sistemi industriali i materiali viaggiano in una sola direzione
• I sistemi naturali riciclano completamente i materiali, mentre nei sistemi industriali il livello di riciclaggio è spesso molto basso
• Gli organismi hanno tendenza a concentrare i materiali quali la CO2 dall’aria stoccandola in biomassa mentre i sistemi industriali tendono a diluire i materiali ad un livello a cui non si possono riciclare economicamente, ma hanno ancora potenzialità di inquinare
• La maggiore funzione degli organismi è la riproduzione, mentre lo scopo delle strutture industriali è di generare beni, servizi e guadagni
• Le riserve dei materiali necessari agli ecosistemi naturali sono essenzialmente costanti (O2, CO2 e N2 dell’aria per esempio) mentre i sistemi industriali si confrontano con riserve esauribili di materiali (miniere, pozzi).
• Il riciclo fornisce riserve essenzialmente costanti di materiali.
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Attilio Citterio
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Cicli dei Materiali Industriali.
Schema di Ciclo di Materiali Industriali (CHIUSO)Fonte: Ayres
consumoscarti
CAPITALE PRODUTTIVO• Macchine
• Strutture
• Terra
• Inventari
PRODOTTI
FINALI
MATERIE PRIME
E
COMMODITIES
estrazione
AMBIENTE
NATURALE scarti produzione
riciclo scarti
rifabbricazione
ricondizionamento
distribuzionedei beni finali
accumulo dibeni capitali
sotto-prodottiscarti interni
Processi di produzione
Attilio Citterio
19Ecologia Industriale: Concetti e Obiettivi –
Definizione.
L’ecologia industriale (IE) è lo studio dei mezzi con cui l’umanità può
deliberatamente e razionalmente approcciare e mantenere una
auspicabile capacità di operare, data l'attuale evoluzione economica,
culturale, e tecnologica.
Graedel e Allenby
Un sistema che "massimizzi l’uso economico dei materiali di scarto e dei
prodotto a fine vita come ingressi per altri processi e industrie."
Frosch, 1992
Rappresenta una visione sistemica, inlusiva, integrata di tutte le componenti
dell’economia industriale e delle loro relazioni con la biosfera. Essa evidenzia
le basi biofisiche delle attività umane: i complessi scenari dei flussi dei
materiali sia all’interno che all’esterno del sistema industriale. Al contrario, gli
approcci correnti considerano l’economia più in termini di unità monetarie
astratte o di flussi energetici. IE considera le dinamiche tecnologiche come
elementi cruciali per raggiungere una transizione dall’attuale sistema non
sostenibile ad un ecosistema industriale in grado di sopravvivere.
Attilio Citterio
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Ecologia Industriale: Evoluzione Storica.
Anni 1970: primi scritti e normative ambientali, introduzione di tecnologie
del non-scarto; gruppo di Lavoro Giapponese Industria-Ecologia
Anni 1980: misure di fine processo, più lavori ma nessuna attenzione;
l’ecosistema Belga
1989: R. Frosch e N. Gallopoulos in “The Scientific American”; R. Ayres
introduce il Metabolismo Industriale:
Basato sul principio di conservazione della massa
Identifica e traccia i flussi d’energia e materiali tra i vari sistemi
1991: Ulteriormente definita da Harden Tibbs come “progettazione delle
infrastrutture industriali come una serie di ecosistemi interconnessi
fatti dall’uomo che si interfacciano con gli ecosistemi naturali”.
1995: Concertazione tra sistemi industriali e intorno (Graedel / Allenby)
1995: Studio multidisciplinare di sistemi industriali ed economici (IEEE)
1996: Fusione tra pensare i sistemi e ingegneria ed economia dei sistemi
(O’Rourke et al.).
Attilio Citterio
Quattro Principi di Progettazione per
l’Ecologia Industriale (1977).
Derivati dall’applicazione sistematica della teoria dei sistemi. Includono
il Secondo Principio della Termodinamica, gerarchia e attrattori:
1. Interfaccia. L’interferenza tra sistemi fatti dall’uomo e gli ecosistemi
naturali deve riflettere la capacità limitata degli ecosistemi naturali di
fornire energia ed assorbire scarti prima che le loro potenzialità di
sopravvivenza siano tanto alterate da non poter mantenersi attiva.
2. Imitazione (Mimicry). Il comportamento e la struttura dei sistemi
sociali a larga scala deve essere il più possibile simile a quello attivo
negli ecosistemi naturali.
3. Biotecnologia. Ove fattibile, la funzione di un componente di un
sistema sociale deve esser svolta da un sottosistema della biosfera
naturale.
4. Le risorse non-rinnovabili si devono usare solo come spese in conto
capitale per attivare le risorse rinnovabili. Le risorse non sono
inerentemente rinnovabili, è come le usiamo che le rende rinnovabili.
21
Attilio Citterio
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Metabolismo Industriale (IM).
Definizione: “La raccolta complessiva integrata dei processi fisici che
convertono le materiale prime e l’energia, più il lavoro, nei prodotti finiti e negli
scarti in una condizione (più o meno) stazionaria”. Un ecosistema
industriale funziona tramite gruppi di insiemi industriali, distributori ed altre
aziende funzionanti a vantaggio reciproco, riciclando gli scarti e usando
l’energia con efficienza per massimizzare la quantità:
L'IM ha analogie con i processi di un organismo vivente: si alimenta con cibi
per l’auto-sostentamento e elimina gli scarti. Basato sul principio della
conservazione della massa, applica la chimica verde a livello molecolare e
l’ingegneria verde a livello di unità produttive, di aziende, di ecosistemi
industriali e anche globalmente.
Differenze: Gli organismi si riproducono da soli, si specializzano, cambiano su
lunghi periodi temporali. Le aziende producono prodotti o servizi, non
specializzati, possono cambiare velocemente.
Valore di mercato del prodotto
Consumi di materiali ed energia
Attilio Citterio
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Ecosistemi Naturali e Industriali.
L’analogia tra sistemi industriali e sistemi naturali:
entrambi hanno cicli di energia e nutrienti/materiali.
strategie della natura per far fronte alla sostenibilità:
• reciclaggio/decomposizione
• rinnovamento
• conservazione e controllo della popolazione
• presenza di tossine
• funzione multiple di un organismo
Attilio Citterio
Integrità Ecologica.
Tre aspetti dell’auto-organizzazione:
1. Benessere attuale– Salute ecologica del sistema.
2. Resilienza– Capacità di risposta dell’ecosistema allo Stress.
3. Capacità di svilupparsi– Potenzialità del sistema di continuare ad auto-
organizzarsi.
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(Kay and Regier 2000)
Attilio Citterio
Ricordarsi che l’IE è lo studio dei flussi
di materiali ed energia nelle attività
industriali e di consumo, del relativo
effetto sull’ambiente e dell’influenza
dei fattori economici, politici, regolatori
e sociali sui flussi, uso e trasformazioni
delle risorse.
L’obiettivo dell’IE è una migliore comprensione delle modalità di
integrazione delle esigenze ambientali con le attività economiche.
Tale integrazione è necessaria per promuovere lo sviluppo
sostenibile, a livello globale, regionale e locale, che risulti in:
• Uso sostenibile delle risorse
• Salute ecologica e umana
• Equità ambientale (Robert White 1994)
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CONTESTO
Struttura dell’Ecologia Industriale.
Valutazione della scarsità e
effetti ambientali
dell’uso e flussi
delle risorse
Mappatura
di riserve e
flussi
di materiali
e energia
Processi di
trasformazione
- Attori e fattori
Attilio Citterio
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Obiettivi Specifici della IE.
• Sistemi Industriali (cambiamenti tecnologici e ambiente)
visti nel contesto dell’ambiente circostante, non a se stante (LCA,
gestione del prodotto, …)
• Ottimizzazione dell’intero ciclo dei materiali (dematerializzazione,
DFE)
da materiali vergini a quelli finiti
da componenti a prodotto
da prodotto obsoleto a riciclo ("metabolismo industriale“)
• Ottimizzazione risorse, energia, capitale
parchi eco-industriali;
politica ambientale;
eco-efficienza
Economia
«Standard»
Chiusura cicloe
Dematerializzazione
Ingresso
Risorse
Uscita
Rifiuti
EconomiaSostenibile
Entrambe le Economie Hanno lo Stesso GDP
Attilio Citterio
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Ecologia Industriale: Prospettive.
Cinque prospettive:
1. Abitabilità a lungo termine
2. Mitigazione delle alterazioni apportate ai cicli che reggono la vita
3. Scopi globali piuttosto che problematiche transitorie
4. Identificare ed evitare le istanze in cui l’attività umana sopraffà la
natura
5. Comprendere e modificare i comportamenti anziché condannarli.
Ora
Azione
immediata
Rivoluzione
industriale
Visione a
Lungo termine
Stadio di sviluppo
Attilio Citterio
L'Ambiente come Fonte di Risorse e
Ricettacolo di Scarti.28
Ecosfera
Antroposfera
Fonte di:
Materiali,
Energia,
Acqua
Terra
Ricettacolo di:
Scarti
ed
Emissioni
Bisogni e
Desideri
Radiazione Solare
(Teff ~ 6000K
soprattutto UV, visibile e IR)
Radiazione della Terra
(Teff ~ 300K
soprattutto IR)
Servizi
Prodotti
Produzione
La produzione Industriale e i sistemi di consumo usano l'ambiente come
fonte di risorse e ricettacolo di scarti ed emissioni
Il GRANDE
Quadro:
Attilio Citterio
Maggiori Componenti di un Ecosistema
Industriale e Relativi Flussi di Materiali e Energia.29
Riciclo,
rifabbricazioneOggetti recuperati
Mate
rie p
rim
e v
erg
ini
Comunicazioni
Trasporto
Materiali riciclati
Fabbricazione
di beni
Flusso di energia
Flusso di energia
Lavorazione del
materiale
Com
pone
nti,
mate
riali
ricic
lab
ili
Com
pone
nti r
ecupe
rati
Settore d’uso
Attilio Citterio
30
Sostenibilità
Ecologia Industriale
Aziendale
proget. per l’ambiente
prevenzione inquinamento
eco-efficienza
contabilità verde
Interaziendale
simbiosi industriale
cicli di vita prodotto
iniziative nel settore
industriale
Regionale / Globale
budget e cicli
studi di flussi di materiali
ed energia (metabolismo
industriale)
A tutti i livelli, l’ecologia industriale intende fornire strumenti e conoscenze
per l’analisi e la progettazione verso soluzioni più sostenibili.
L’Ecologia Industriale Opera a tre Livelli.
Attilio Citterio
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Ecologia Industriale – Una Visione di Sistemi.
Attrezzature
Industriali
Materiali
Energia
Prodotti
Sottoprodotti
nell’aria
Nel suolo
Nell’acqua
OTTIMIZZAZIONE:
Efficienza delle risorse
efficienza energetica
Efficienza emissioni
Efficiena economica
Attrezzature
Industriali
Materiali
Energia
Prodotti
Sottoprodotti
Scala Locale
Scala Globale
Materiali Riciclati
COMPRENSIONE:
Metabolismo?
impatti e risorse Amb.?
Attori, barriere, drivers?
Soluzioni tecn. e org.?
Attilio Citterio
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I Sei Principali Elementi della IE.
Ecosistemi Industriali — cooperazione promossa tra varie industrie in modo che
lo scarto di un processo di produzione sia la materia prima per un altro.
Bilanciamento di ingressi e uscite industriali rispetto alle restrizioni dei sistemi
naturali — Identificazione dei modi in cui l’industria può interfacciarsi senza
pericoli con la natura in termini di territorio, intensità e tempistica, nonché
sviluppo di indicatori per il monitoraggio in tempo reale.
Dematerializzazione dei prodotti industriali in uscita — sforzarsi di diminuire
l’intensità di materiali e energia nelle produzioni industriali.
Miglioramento dell’efficienza dei processi industriali — ri-progettare i processi e i
modelli di produzione per la massima conservazione delle risorse.
Sviluppo delle fonti rinnovabili di energia per la produzione industriale —
creazione di un sistema di energia mondiale che funzioni come parte integrale
degli eco-sistemi industriali.
Adozione di nuove politiche economiche di sviluppo nazionali e internazionali —
Integrazione di contabilità economica e ambientale nelle opzioni politiche.
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Obiettivi dell’Ecologia Industriale.
Atmosfera Idrosfera Geosfera Biosfera
Combustione dei Combustibili
Fossili
L’emissione di idrocarburi parzialmente incombusti ed ossidi di azoto causa lo smog fotochimico; piogge acide causate dalle emissioni di ossidi di zolfo; effetto serra
Inquinamento dell’acqua dalle acque acide di miniera, sottoprodotti della produzione di petrolio, piogge acide,
Alterazione del suolo dall’estrazione del carbone
Effetti indiretti
Produzione e Lavorazione Industriale
Emissioni di gas, vapori, e particelle, gas serra, gas acidi,
Inquinamento, in pericolo le limitate fonti di acqua
Scarti solidi e pericolosi dalle industrie estrattive
Distribuzione di sostanze tossiche.
Produzione di Raccolti
Gas serra a seguito della deforestazione
Acqua usata per irrigare, l’acqua che ritorna nella idrosfera ha alta salinità, contaminazione da parte di fertilizzanti, erbicidi
Il terreno superficiale si può perdere per erosione da parte dell’acqua o dei venti.
Può distruggere l’intero ecosistema e sostituirlo, perdita di specie o diversità coltivando pochi tipi di piante.
Produzione di Bestiame
Gli animali producono il gas serra metano per la presenza di batteri metaniferi nei loro sistemi digerenti.
Si richiedono grandi quantità di acqua, i rifiuti azotati di concime e urina causano contaminazione da nitrati nelle acque sotterranee, grandi quantità di scarti che consumano ossigeno contaminano le acque superficiali.
Distruzione del terreno (p. es. foreste pluviali) per fornire alimentazione al bestiame, l’aumento dei pascoli ha causato il deterioramento del terreno.
Perdita della diversità delle specie (p. es. clonando).
Fonte: Industrial Ecology: Environmental Chemistry and Hazardous Waste
Attilio Citterio
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Tecniche di Contabilità Ambientale.
Classificazione delle tecniche fisico-economiche di
contabilità ambientale.
Le tecniche si differenziano per:
dimensioni del sistema come contenitore delle forze guida dietro i
flussi di materiali e talvolta di energia
confini del sistema degli stadi metabolici
livello di dettaglio
livello di aggregazione dei flussi di materiali ed energia indotti
dall’uomo.
Attilio Citterio
35
Tecniche di Contabilità Ambientale (2).
Tra le numerose proposte, Ie più significative sono:
• Ingressi e Uscite Totali dei Materiali
• Analisi delle Sostanze o Flusso dei Materiali
• Tabelle Chimico-Fisiche di Ingresso-Uscita
• Analisi del Flusso delle Sostanze
• Analisi dei Tracciati Ecologici
• Spazio Ambientale
• Intensità di Materiale per Unità di Servizio
• Valutazione del Ciclo di Vita
• Indice di Sostenibilità di un Processo
• Livelli di riciclaggio.
Attilio Citterio
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Tecniche di Contabilità Ambientale (3).
Ingressi e Uscite Totali dei Materiali (TMR, TMRO)
Quantifica lo scambio fisico del flusso aggregato di
materiali tra le economie nazionali e l’ambiente.
Ingressi: estrazione di risorse interne
Uscite: rilasci interni nell’ambiente e esportazioni.
Attilio Citterio
37
350
3400
39003100
260280
0.03 170
230
© STAF Project, Yale University
Utilizzo del Rame in Ingresso (109 g Cu/anno, 1994).
Attilio Citterio
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Tecniche di Contabilità Ambientale (4).
Tabelle Chimico-Fisiche di Ingresso-Uscita (PIOT)
Tracciano come le risorse naturali entrano, sono
lavorate, si muovono nel mondo economico, si usano,
e ritornano all’ambiente naturale come residui.
Hanno la capacità di valutare il carico cumulativo
ambientale a seguito della copertura fisica esaustiva
della movimentazione.
Attilio Citterio
39
L’Approccio Riserve e Flussi.
P F U W
I/E
RISERVEMINERALE
I/E = Importazioni/Esportazioni
P = Produzione
F = Fabbricazione e Produzione,
U = Uso
W = Trattamento rifiuti
Attilio Citterio
40
Paesi Europei
Paesi Asiatici
Altre nazioni
Nove regioni
Pianeta Terra
Predisposizione di Cicli di Materiali a
Multilivello (Cu e Zn; incompleti Ag, Ni, Fe, Sn, Cr, Pb,
W).
H. Brattebe 2004
Attilio Citterio
41
Tecniche di Contabilità Ambientale (5).
Analisi del Flusso delle Sostanze o dei Materiali (SFA, MFA)
Focalizzato su uno specifico materiale attraverso il
metabolismo di una regione geografica predeterminata
relativamente estesa.
Attilio Citterio
42
Confini del sistema Giappone
280
18 Scorie
Catodo
0.3
2
Concentrati
1100
Blister
1
1200
80
34
120
Minerale
Prodotti
semifiniti
500
Prod. Cu
950
120vecch
i
scarti
200
Vecchi scarti
Scarti In
discarica,
dissipati
180
Scarti
500Prod. leghe
240
Catodo
170
Scarti nuovi, lingotti
1805216
7
Riserve
Uso
Riserve
700
Lit. -2 Ambiente +200
Fabbricazione
e ProduzioneTrattamento
Rifiuti
Importazioni/Esportazioni -830
Ritagli
rilavorati
Produzione
laminatoi,
fonderie,
raffinaz.
Nuove
Scorie
Ciclo del Rame in Giappone:
Riserve e Flussi Annuali, 1990-2000 (kt).
Attilio Citterio
Ciclo del Rame in Europa (kt/anno 2012).43
Fonte: Fraunhofer ISI
Attilio Citterio
44
Il Ciclo Globale del Rame, (kt/anno) 1990-2000.
Confini del Sistema (Sistema Chiuso): "STAF World"
Nuovi Scarti 580
Catodo
1,550
Ritagli,
Scorie
250
10,710
Lit. - 10,710
Ritagli
rilavorati
11,550
1,360
680
MineraleProdotti
11,650
Vecchi Scarti
Discarica,
dissipati
1,810
Rifiuti
3,850
Riserve +3,110
2,040
Trattamento
Reflui
Produzione
laminatoi,
fonderie,
raffinaz.
Uso
7,800
Fabbricazion
e e
produzione Riserve
200
Riserve
Cu
Attilio Citterio
Consumi Annui di Rame nel Corso del 20° Secolo.
Il Rame si usa principalmente in circuiti elettrici e idraulici →
costituisce una buona misura di un materiale standard essenziale.
Fin al 2000 (2015):
• 10 (13) kg a testa per le
nazioni (molto) sviluppate
• 0.6 (6) kg a testa in Cina
• 0.2 (4) kg a testa in India 1900 1950 2000185018000
5
10
15
20
25
30
35
40
Anno
Co
ns
um
i d
i ra
me
ra
ffin
ato
(m
ilio
ni
di
To
n)
1900-2007
Totale = 608 mt
2007-2030
Totale = 680 mt
2007 = 18,084
Attilio Citterio
Prezzi del Rame – Grafico di 45 Anni di Storia.46
Anno
Pre
zzi ($
/lib
bra
)
1 libbra = 0.45359237 chilogrammiSource: https://www.macrotrends.net/1476/copper-prices-historical-chart-data
Attilio Citterio
47Ciclo Globale USA dell’Argento, (Mg/anno)
1990-2000
Tutti I risultati sono in Mg/y of Argento (1Mg = 1 tonnellata). Le linee tratteggiate indicano dati meno
affidabili; i numeri negli ovali sono errori di chiusura nel bilancio di massa. STAF, Yale University
Confini del sistema “US”Argento
AmbienteLitosfera
Minerale
2,620Ritagli
525
Dilav.
360Nuovi cascami
Vecchi cascami
2,200
4,230
120 4852,660
5,600
Ag raffinato950
Prodotti Semi-Finiti
960
Scarti 70
Vecchi cascami 25
Scarti
3,345
Gestione
reflui
Fabbricazione&
Gestione
Produzione
1870
Riserve
Ag Raffinato
25
Prodotti Uso
890
Riserve
Discarica1,900Scarti
all’amb.905
Importazioni/Esportazioni 1,510
1,565
Concentrato525
Ag
Attilio Citterio
48
Ciclo Globale dello Zinco, (kt/anno) 2000-2007.
Scala: kt Zn/y
< 100 100 - 279 280 - 794
795 - 2239 240 - 6499 > 6500
Litosfera
-7,800Ambiente + 3,033
Contorno del Sistema Zinco
Gestione reflui
Uso4,534
Fabbricazione &Produzione
Prodotti Discariche
2,2676,8697,127
Ref. ZincoProduzioneMacinare,Fondere,Raffinare
150
Riserve
7,800
Minerale
Ritagli
1,030363 499 849 618Smaltimento
Nuovi cascami
330 Scarti
Vecchi cascami 1,212
Scarto inDiscaricaDissipato
1,673
Riserve
STAF, Yale University
Zn
Attilio Citterio
49
Riserve Note di Alcuni Elementi.
Elemento Riserve
(109 kg)
Emivita
(anni)
Localizzazione delle maggiori
riserve
Al 20,000 220 Australia, Brasile, Guinea
Fe 66,000 120 Australia, Canada, Russia
Mn 800 100 Russia, Gabon, S. Africa
Cr 400 100 Russia, S. Africa, Zimbabwe
Cu 300 36 Cile, Russia, USA, Zaire
Zn 150 21 Australia, Canada, USA
Pb 71 20 Australia, Canada, USA, Russia
Ni 47 55 Canada, Russia, Cuba, N.Caled.
Sn 5 28 Brasile, Cina, Indonesia, Malesia
U 2.8 58 Australia, Russia, S. Africa, USA
Attilio Citterio
Sostenibilità degli Elementi: Verso il Totale
Recupero di Elementi Poco Abbondanti.
Alcune moderne tecnologie
dette a basso carbonio sono di
fatto preoccupazioni diffuse per
la sostenibilità futura di un vasto
numero di elementi.
Per affrontare il problema dei
metalli in rapido esaurimento,
quali indio ed argento, bisogna
apportare significative
innovazioni nelle tecnologie di
recupero che convertono rifiuti
in risorse.
Per realizzare questa
ambizione si richiede un misto
multi-disciplinare di chimica,
ingegneria e biotecnologia.
50
Numero di anni rimanenti di metalli rari e
preziosi se il consumo e lo smaltimento
continua alla velocità attuale.
Fonte: Research Agenda for Process Intensification
Towards a Sustainable World of 2050, (2011). www.ispt.nl
Attilio Citterio
51
Tecniche di Contabilità Ambientale (6).
Analisi dei Tracciati Ecologici (EFA)
Un indicatore della sostenibilità dell’economia umana
rispetto alla capacità naturale residua della terra di
fornire risorse.
Converte i flussi di materiali ed energia in aree di terra
richiesti per produrre le risorse usate in tali attività, e
confronta le aree richieste con le aree disponibili.
Attilio Citterio
52
Tecniche di Contabilità Ambientale (7).
Spazio Ambientale (ES)
Confronta la richiesta di risorse con lo spazio
ambientale disponibile e i limiti di sostenibilità.
Tali limiti sono confrontati a livello di usi dei singoli
individui.
Attilio Citterio
Tecniche di Contabilità Ambientale (8).
Intensità dei Materiali per Unità di Servizio (MIPS)
Implica l’identificazione di tutti i fabbisogni primari di
materiali ed energia di uno specifico prodotto,
per esempio: un’automobile.
Connette gli ingressi richiesti ai beni come unità
funzionali,
per es.: chilometri per passeggero forniti da un’auto. Il
risultato è un’unità di intensità del materiale.
53
Attilio Citterio
Tecniche di Contabilità Ambientale (9).
Indice di Sostenibilità del Processo (SPI)
Calcola l’area totale di terreno richiesta da qualsiasi
processo, tecnologia, o altra attività economica per
fornire in condizione di sostenibilità il flusso di risorse
di materiali naturali ed energia e garantire
l’assimilazione degli scarti.
L’obiettivo è di valutare la compatibilità di un processo
con i suoi limiti di sostenibilità.
54
Attilio Citterio
55
Analisi del Ciclo di Vita (LCA):
definizione
degli obiettivi
e finalità
Valutazione dell’impatto:
- benessere ecologico
- benessere umano
- sfruttamento delle risorse
Analisi degli inventari :
- consumi di materiali ed energia
- produzione
- uso
- trattamento scarti
Valutazione dei
miglioramenti
Guidelines for Life Cycle Assessment: A code of practice, F Consoli et al, 1993
Society of Environmental Toxicology and Chemistry.
Tecniche di Contabilità Ambientale (10).
Vedere il relativo capitolo.
Attilio Citterio
Livelli di Riciclaggio e Utilità Intrinseca.56
Fonte della materia prima
Materiale
Fabbricazione
Assemblaggio
Prodotto
Quantità
di m
ate
riali
ed e
nerg
ia im
plic
ata
Basso livello
di riciclaggio
Alto livello
di riciclaggio
Attilio Citterio
57
LCA e Alternative nella Chiusura del Ciclo.
Terra e biosfera
Acquisizione
materie prime
Lavorazione
primaria
Materiali
ingegnerizzati
e di specialità
Produzione e
assemblaggio
Utilizzo e
assistenza
Raccolta
Trattamento
discarica
Riciclo
Rifabbricazione
Riuso
Circuito aperto
Recupero
Scarti
Attilio Citterio
58
DFE e LCD.
Progettazione del ciclo di vita (Life cycle design - LCD):
un approccio orientato ai sistemi per progettare sistemi
di prodotti più ecologicamente ed economicamente
sostenibili.
Progettazione per l’ambiente (Design for the environment -
DfE):
obiettivo simile ma sviluppato da un approccio
“progettato per x” (dove x = funzionalità, affidabilità).
Attilio Citterio
59
DFE: Parametri e Strategie.
PARAMETRI DA CONSIDERARE NELLO SVILUPPARE I REQUISITI
AMBIENTALI :
Materiali e Energia
Benessere Ecologico
Residui
Sicurezza e Salute Umana
STRATEGIE PER RAGGIUNGERE I REQUISITI AMBIENTALI:
Estensione temporale (durabilità) del Prodotto
Estensione temporale (durabilità) del Materiale
Scelta dei Materiali
Distribuzione Efficiente
Pratiche Migliorate di Gestione
Attilio Citterio
60Ecologia Industriale: Applicazioni.
Politica e Normative Ambientali.
• La visione globale IE offre un appropriato contesto per assegnare una
priorità ai rischi ed identificare i punti di alto potere di cambiamento.
• Le metodologie IE, quali il metabolismo industriale fornisce i mezzi
per valutare opzioni di politica alternativa.
• Le strutture organizzative possono beneficiare dalle strategie IE
imparando dalle dinamiche e dai principi degli ecosistemi,
particolarmente dai loro processi di regolazione e di auto-regolazione.
• La IE può assistere nelle scelte politiche e nei finanziamenti alla
ricerca in ampi settori quali energia, trasporti, agricoltura, e nello
sviluppare strategie sostenibili più efficienti
• Apre molte opportunità di impiego tramite la domanda di nuove
tecnologie e processi e di nuove applicazioni di quelle vecchie.
Attilio Citterio
61
Risorse
Flusso:
1. Materiali
2. Energia
3. Emissioni
Fonte : Graedel & Allenby, 1995
Effetti:
1. Sull’uomo
2. Sull’ambiente
3. Sull’economia
Elementi di Ecologia Industriale.
metabolismo
Industriali
(studiato dagli
ingegneri industriali
Interazionitra industria e
ambiente
Metabolismo Ambientale(studiato da
scienziati ambientali
Attilio Citterio
62
Forme di Sviluppo Eco-Industriale (EID).
Parchi Eco-Industriali (EIP)
Attività co-localizzate
“Cicli chiusi” con sottoprodotti significativi
Miglioramento continuo dell’ambiente e della società
Reti Eco-Industriali
EIP Virtuali: Reti regionali di scambio dei rifiuti
Ottimizzazione delle efficienze nel flusso dei materiali ed economie di scala mediante recupero e scambio di risorse
Le EIN possono favorire le economie di scala richieste per sviluppare un mercato dei sottoprodotti
Attilio Citterio
63
Definizione di EIP [Lowe, 2001].
Un parco eco-industriale (EIP) o
complesso è una comunità di
produttori e fornitori di servizi
localizzati assieme su una proprietà
comune. I membri del consorzio
cercano prestazioni valide ambientali,
economiche e sociali tramite la
collaborazione nell’affrontare le
problematiche ambientali e delle
risorse incluse l’informazione,
l’energia, l’acqua, i materiali, le
infrastrutture e l’habitat naturale.
Lavorando assieme, la comunità dei
consorziati recupera un beneficio
collettivo maggiore della somma dei
benefici individuali che ogni
compagnia realizzerebbe solo
ottimizzando le sue sole prestazioni.
Trattamentorifiuti
Zerorifiuti
Materie prime e
GestioneProdotto
Concetto di EIP
Produzione Rifiuti ImmagineSociale
Ricicliriuso
Zero
Attilio Citterio
64Ecologia Industriale : Applicazioni.
Parchi Eco-Industriali: Simbiosi Industriale.
L’esempio più noto è quello del parco di Kalundborg
Questo implica principalmente 5 aziende:
• La centrale termica “Aesnes”, alimentata a carbone
• La raffineria “Statoil”
• Una azienda di cartongesso,
"Gyproc"
• Un’azienda biotec,
la Novo Nordisk
• L’acquedotto municipale
e la fornitura di calore.Centrale termica
Impianto produzione
gesso
serre
ImpiantofarmaceuticoFattorie locali
Allevamentopesci
al cementificio
Industria acido solforico
zolfo Acqua calda
RaffineriaStayoil
vapore diprocesso
Acquacalda
ceneri
Surplusgas
gesso
condensato
Scarti chimici
fanghi
Vapore & calore
Gas ineccesso
Attilio Citterio
65
Produzione
Fertilizzanti
Liquidi
Raffineria
Statoil
Centrale Termica
E2
Ind. Farmac.
Novo Nordisk/
Novozymes A/S
Fattorie
Lago
Tissø
Cemento;
strade
Piscicoltura
Impianto Gyproc
Nordic East di
Pannelli
Acqua
Fanghi dilievitazione
(trattati)
Calore
Fanghi di
lavaggio
Va
po
re
Acqu
a
ca
lda
Acqu
a d
i ra
ffre
d-
da
me
nto
va
po
re
Recuperi di nichel
e vanadio
A.S. Soilrem
Acqu
a c
ald
a
Municipalità di
Kalundborg
Riscaldamento del
Distretto
Impianto di
Trattamento Reflui
Zolfo
Resid
ui
org
an
ici
Ceneri volanti
Fa
ngh
i
Gas (integr.)
Acqu
e
reflue
Acqua
Acqua
Calore
Simbiosi Industriale a Kalundborg (DK).
Attilio Citterio
66
Flussi Fisici: Scambio di Rifiuti.
MUNICIPALITA’
KALUNDBORGBIOTECH
BONIFICHE
GYPROCNOVO NORDISK
CENTRALE TERM.
ASNÆS
RAFFINERIA
STATOIL
Biomassa
Biomassa
Ceneri
Vanadio
Nichel
Ceneri
Gesso
fertilizzante
liquido
Bacino
Riuso
Fertiliz.
Lieviti
Fango
Altro
Az.
pesce
fango
lieviti
Attilio Citterio
67
Scambi Energetici.
MUNICIPALITA’
KALUNDBORGBIOTEC
BONIFICA
GYPROCNOVO NORDISK
CENTRALE TERM
ASNÆS
RAFFINERIA
STATOIL
Biomassa
Vapore
Ceneri
Vanadio
Nichel
Calore
fertilizzanti
liquidi
Bacino
riuso
Gas
Altro
All.
pesci
Fango
lieviti
Attilio Citterio
68
Scambi di Acque.
MUNICIPALITA’
KALUNDBORGBIOTECH
BONIFICHE
GYPROCNOVO NORDISK
Centrale Term.
ASNÆS
STATOIL
REFINERY
Biomassa
Acque superf.
Ceneri
Vanadio
Nichel
Acque di raffr.
fertilizzanti
liquidi
bacino
Riuso
Acque reflue
Altro
All.
pesci
Brodo
lieviti
Attilio Citterio
Quali Risorse si Possono Scambiare
Tramite la Simbiosi Industriale?
Flussi Fisici
Energia
Acqua
Scarti/recupero/riciclo/sostituzione
Trasporti
Altri ambiti
Informazione
Addestramento
Funzioni regolatorie
Commercializzazione
69
Attilio Citterio
70
Componenti.
Primarie: Interazione - Metabolismo Industriale
Ottimizzazione Risorse : flusso energia/acqua/materiali (chiudere il cerchio, chimica verde, energia rinnovabile, cascata risorse)
Progettazione prodotto e sistema (efficienza e efficacia, progettazione ambiente costruito quale architettura verde, conservazione aree umide, ecologia del territorio)
Gestione dell’Informazione (efficacia)
Di supporto: Inter-relazioni tra gli elementi nel sistema industriale –Simbiosi Industriale
Partecipazione utenti e comunicazioni (industria, governo, cittadini, NPO, università, ricercatori, ecc.) – politiche e gestione, economia e finanza, risorse umane, educazione, ricerca e sviluppo ...
Sistema di monitoraggio, infrastrutture condivise, servizi e infrastrutture comuni.
Attilio Citterio
71
Catena del Valore e i 4 Principi della IE.
Immissione
Risorse
Metabolismo
Industriale
(Diversità)
Risorse
(Prospettiva)
Altri
Partecipazione multi-utenti (Località)
Politiche nazionali e regionali
Gestione complesso (coord. & cooperazione)
Di s
up
po
rtoP
rima
rio
Attilio Citterio
Gestione Integrata degli Scarti. 72
Utilizzatori
Industrie
Famiglie
Settori servizi e commerciali
Facilitazioni e Regolamenti Governativi
Collettore
Collettore
CollectorCollettore
Parco Eco-industriale
Risorse
recupero
Infrastrutture
Processore 1
Prod. 1
Prod. 2
Servizi
Costruzione e
demolizione
Collettore
Produttori
Interventi Governativi
Finanza
Educazione e ricerca
Comunicazioni
Attilio Citterio
Una EIP Serve la Produzione Regionale.73
Settore manifatturiero
Impianto 1Impianto 2
Impianto 3
Impianto 4
Impianto 5
Collettori
Centrale Termica Parco Eco-industriale
Processore
Manif.Servizi
Scarti di frutta e Verdura
Scarti di carta
Carta riciclata
Solventi
Solventi usati
Sfrisi metallici
Vapore
Vapore &
GessoAcqua di processo
Acqua calda & vapore
Acqua calda
Impianto
recupero
scarti
Attilio Citterio
Recupero Risorse come Hub per l’EIP.74
Servizi Recupero Risorse
Gestione Patrimonio Industriale
Household
drop-off
Collector
drop-off
Industry
drop-off
Retail store
Wholesale
Routing &
sorting
Trasformatori
Servizi
Produzione
Famiglie
Servizi e commercio
Collettori
Produttori
Costruzione & Demolizione
Fattorie
Interventi
Governativi
Le società di raccolta possono far parte dei servizi di recupero risorse e EIP o indipendenti.
Utilities
Attilio Citterio
All’interno del Parco Eco-Industriale (EIP).75
EIP
Servizio
Recupero
Risorse
Collettori
Fonti &
Clienti
Fonti &
Clienti
Gestione EIP:
1. Gestione proprietà
2. Associazione inquilini
Incubatore attività
Beni comuni
Servizi condivisi
Industria pesceTrattam. solventi
Riparazione e ri-
fabbricazione
Centro comm.
R&D
Alim. Animale
componenti
edifici solari
Consulenti Amb.
Compostaggio
Trattamento
Costruzione &
demolizione
Governo
Finanza
Un modello concettuale, non una mappa
Trattam.
materiali
Produttore
(beni riciclati)
Telecomunicazioni
Attilio Citterio
Le Venti Categorie Principali dei Rifiuti delle
Miniere Urbane.
carta Scarti di piante putrescibili
ceramiche suoli legno
metalli vetro plastica
composti chimici tessuti beni riusabili
76
I vuoti di servizio di qualsiasi di queste categorie (o delle loro sottocategorie)
possono essere oggetto di opportunità di sviluppo di affari. Talvolta un'attività
esistente si può espandere per recuperare un particolare materiale o classe di
materiali. Un asfaltatore, per esempio, si può espandere con profitto per
trattare scarti di demolizione di cemento e asfalto, fornendogli del materiale di
partenza riciclato. Con certi materiali, è necessario ricercare tecnologie adatte
all'applicazione commerciale o trovare aziende che abbiano dimostrato
tecnologie proprietarie disponibili per una licenza.
La copertura di vuoti di servizio richiede un'efficiente esplorazione delle
diverse opzioni tecniche e aziendali per trovare quelle che forniscono il
maggior valore con buona fattibilità economica.
Attilio Citterio
77
Aree Potenziali del Programma d’Azione (EID).
Qualità di Vita/Connessioni
Comunità
Integrare lavoro e ricreazione
Opportunità di educazione
cooperativa
Programmi volontari e di comunità
Implicazione nella
programmazione Regionale
Vendite
Etichettatura verde
Accedere ai mercati verdi
Promozioni congiunte (p.es. fiere,
esposizioni)
Joint Ventures
Reclutamento di aziende a Valore
Aggiunto
Materiali
Acquisti comuni
Relazioni Negoziante/Fornitore
Connessioni sotto-prodotti
Creare Nuovi Mercati per
Materiali
Sistemi di Informazione/
Comunicazioni
• Comunicazioni interne
• Scambio di informazioni esterno
• Sistemi di monitoraggio
• Compatibilità computer
• Sistema di Informazione di
gestione congiunta per la
gestione del parco
Trasporti
• Scambi condivisi
• Spedizioni condivise
• Manutenzione Veicoli Comuni
• Confezionamento alternativo
• Trasporti Intra-Parco
• Logistiche Integrate
Ambiente, Salute e Sicurezza
• Prevenzione Incidenti
• Risposta all’emergenza
• Minimizzazione scarti
• Programmazione Multi-media
• Progettazione per l’ambiente
• Sistemi Comuni di Informazione
ambientale – Norme comuni
Processo Produttivo
Prevenzione inquinamento
Riduzione ritagli e ri-uso
Progettazione della Produzione
Subcontraenti comuni
Attrezzature comuni
Integrazione scambio tecnologia
Risorse umane
Ricerca risorse umane, Analisi
comuni
Programmi di benessere
Bisogni comuni (buste paga,
manutenzione, sicurezza)
Addestramento e logistica
Integrata
Energia Edifici verdi
Auditing sull’energia
Cogenerazione
Aziende esterne per l’Energia
Combustibili alternativi
Attilio Citterio
78
Stadi dello Sviluppo Eco-Industriale (EID).
AziendaEIP = Parco Eco IndustrialeEIN = Rete Eco IndustrialeIP = Parco Industriale Convenzionale SAI = Industria Isolata
EIN
EIP IP
IP
Comunità
Locale
SAI
EIN
IP
EIP EIPComunità
Locale
SAI
Esternamente Neutro
Appoggio interno
Attilio Citterio
79
Stadio EID: Appoggio Esterno.
EIN
EIPC
IP
C
C
C
C
CC
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
IPC
C
C
C
CC
C
CAzienda
EIP = parco eco-industrialeEIN = rete eco-industriale
+ scambi sotto-prodottiIP = parco industriale convenzionale
Comunità
Locale
SAI
SAI = Industria Isolata
Attilio Citterio
80
Stadi EID.
Appoggio
esterno
Interna-
mente
neutro
Appoggio
interno
Esterna-
mente
neutro
Mitig
azio
ne Im
patto
Am
bie
nta
le
Livello
aziendale
Integrazione
verticale
Livello
complesso
Livello
oltre il
complesso
Strategia CP in EMIE
Attilio Citterio
81
Servizi di Raccolta Municipale
Produzione di Etanolo
Azienda di
ServiziAzienda di
compensati Produzione di
Carta Riciclata
Carta di
scarto
Scarti di Legno Segatura
Acquacultura Biomasse
Servizi di
Cogenerazione
VaporeVapore
Scambio di Sotto-Prodotti Biologici.
Attilio Citterio
82
Scambio di Sotto-Prodotti Biologici.
Sotto-Prodotti dell’etanolo:
Lignina
Gesso
Lieviti
Impianto di Etanolo
Maggiori Ingressi:
• Residui Agricoli o Acido Solforico dai reflui del Legno
• Vapore dall’impianto di Co-generazione
Strutture Potenziali per
uno scambio:
• Produzione di pannelli
• Fornitori di cibo per
animali
Attilio Citterio
83
Simbiosi Industriale a Puerto Rico.
Puerto Rico ha una industria
intensiva e significativi problemi
ambientali.
Strategie di simbiosi industriale
possono orientare le scelte future.
I progetti attivi orientati a:
Impianti di co-generazione e
distretti di industrie chimiche
Distretti farmaceutici
Distretti di industrie
elettroniche
Distretti di industrie alimentari
Riciclo regionale rifiuti rispetto
a import/export
Attilio Citterio
84
Puerto Rico importa una quantità di
~400 ton/settimana di vetro riciclato
per la fabbricazione del vetro
Puerto Rico ha esportato in
Venezuela altre 200 ton/giorno di
cartone usato
Puerto Rico importa ~ 500 ton/giorno di
cartone usato per la produzione di cartone
Puerto Rico smaltisce una
quantità di circa 1000
ton/settimana di vetro riciclabile
Puerto Rico smaltisce
una quantità di circa
800 ton/giorno di
cartone riciclabile
Tensione tra Ambiente ed EconomiaSquilibrio nel Flusso di Materiali.
Attilio Citterio
85Ecologia Industriale: Applicazioni.
Dematerializzazione.
Dematerializzazione:
un processo che nel tempo offre una via ovvia al raggiungimento
di una maggiore efficienza ambientale ed economica, fornendo
unità funzionali uguali (o, in senso lato, una qualità di vita) usando
meno materiali.
Decarbonizzazione:
diminuzione del contenuto di carbonio in un combustibile.
Attilio Citterio
86Miglioramento dello Sviluppo Di Reti Eco-
Industriali.
Differenti approcci:
Approccio Top down
Approccio Bottom up
Approcci Top Down :
WBCSD/Hatch
Tasse di raccolta per partecipare
Focalizzati molto su sinergie sotto-prodotti e strutture di ricerca
Piccolo numero di grossi attori, possono essere separati da grandi
distanze (300 km)
Progetti motivati dalla necessità di essere competitivi, attrarre
nuovi investimenti – deve competere internamente per il capitale
Approccio basato sulla prestazione
Successo misto/difficile da mantenere – problemi semplici.
Attilio Citterio
87Miglioramento dello Sviluppo di Reti Eco-
Industriali.
Differenti approcci:
Approccio Top down
Approccio Bottom up
Approcci Bottom up :
Le comunità esigono che la strategia sia realizzabile - accrescere
investimenti e mantenimento degli affari – proteggere la base tassabile
Più ampio numero di strutture coinvolte, quali le SME.
Può anche includere lo sviluppo di aree verdi o aree infrastrutturate
Più ampio spettro di problematiche, quali lo sviluppo di risorse umane,
trasporti, pianificazione dell’uso della terra, ecc.
Più ampie considerazioni ROI possono includere la dimensione pubblica,
quali l’aspettativa di vita delle discariche, la fornitura d’acqua, le
infrastrutture di trattamento, ecc.
Più opportunità di progetti / capacità di rispondere all’emergenza.
Attilio Citterio
88
Il Futuro della IE.
Tempo
Attuali Infrastrutture
IndustrialiInfrastrutture
Eco Industriali
Attilio Citterio
89Profilo delle ricerche IE
Pubblicazioni nel “Journal of Industrial Ecology”.
Distribuzione dei lavori per argomento:
53 % su Analisi Quantitative di Sistemi Ambientali (sviluppo di metodologie + applicazioni)Metà si riferiscono a LCA e LCA ibrida
15 % sulla valutazione dei sistemi di trattamento dei rifiuti (inclusi il riciclo e la Simbiosi Industriale)
10 % sulla produzione e la progettazione/sviluppo di prodotti
8 % sul ”e-commerce”, ICT e industria dei servizi
7 % su temi concettuali
6 % sulla gestione (aziendale e governativa)
2 % su altri temihttp://mitpress.mit.edu/jie/bio-based
Attilio Citterio
90
Conclusioni.
Riassumendo, la IE è una disciplina complessa, molto articolata e con
varie problematiche di quantificazione che però intende perseguire i
seguenti obiettivi:
• Miglioramento delle strade metaboliche dei processi industriali e
dell’uso di materiali
• Creazione di sistemi industriali a ciclo chiuso
• Dematerializzazione delle produzioni industriali
• Sistematizzazione dei modelli di uso dell’energia
• Bilanciamento degli ingressi e delle uscite industriali con le naturali
capacità dell’ecosistema
• Politiche di allineamento per adeguarsi all’evoluzione a lungo termine
del sistema industriale
• Creazione di nuove strutture di coordinamento, di interconnessioni di
comunicazione e d’informazione.
Attilio Citterio
91
Letteratura IE.
Eco-Industrial Park Handbook for Asian Developing Countries
Ernest Lowe produced this new and revised edition of the Eco-Industrial Park Handbook under a contract with the Asian Development Bank. It is available as MS
Word 97 files. This page is set up for both Internet Explorer and Netscape. With Netscape you can download the files directly. With Explorer the file first
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Cover and Table of Contents 29 kb http://www.indigodev.com/ADBHBCoverToC.doc
Preface and acknowledgements 36 kb http://www.indigodev.com/ADBHBPreface.doc
Executive Summary 74 kb http://indigodev.com/ADBHBExecSum.doc
Chapter 1 Introduction 96 kb http://www.indigodev.com/ADBHBCh1Intro.doc
Chapter 2 Foundations for EIP Development 87 kb http://www.Indigodev.com/ADBHBCh2Foundations.doc
Chapter 3 EIPs and Communities 64 kb
http://www.indigodev.com/ADBHBCh3Community.doc
Chapter 4 Planning and Development 268 kb
http://www.indigodev.com/ADBHBCh4PlngDev.doc
Chapter 5 Financing Eco-Industrial Parks 102 kb
http://www.indigodev.com/ADBHBCh5Finance.doc
Chapter 6 The Emerging Sustainable Economy and Themes for EIP Recruitment 351 kb http://www.indigodev.com/ADBHBCH6SusEcon.doc
Chapter 7 Eco-Industrial Policy 95 kb http://www.indigodev.com/ADBHBCh7Policy.doc
Chapter 8 Design Strategies for Eco-Industrial Parks 187 kb
http://www.indigodev.com/ADBHBCh8Design.doc
Chapter 9 Construction and Implementation 67 kb
http://www.indigodev.com/ADBHBCh9Constr.doc
Chapter 10 Management 261 kb http://www.indigodev.com/ADBHBCh10Mgmt.doc
Chapter 11 Greening Existing Industrial Parks 81 kb
http://www.indigodev.com/ABDHandbookCh11Existing.doc
Chapter 12 Creating BPXs 122 kb http://www.indigodev.com/ADBHBCh12BPX.doc
Appendix 1 Cases 261 kb http://www.indigodev.com/ADBHBApxCases.doc
Appendix 2 Supplementary information 192 kb
http://www.indigodev.com/ADBHBApx2Suppl.doc
Eco-Industrial Developments in Japan 95 kb http://www.indigodev.com/Eco-JapanDownload.html
Eco-Industrial Photo Gallery 1,499 kb (will take some time)