elena marinoni: dal marketing al societing
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Corso "New Politics, new media", Roma. lezione Dott.ssa Elena Marinoni -Managing Director GPF-, sulle seguenti tematiche: Il nuovo ordine del Web,Strategie d’azienda e leadership sulle reti,Da consumatori a prosumer, Non più solo scambio ma anche relazione: brand community, tribù, social network,Dal marketing al societingTRANSCRIPT
3 dicembre 2010 Running New Politics & New Media Elena Marinoni Managing Director GPF
Mercati come conversazioni
Il nuovo ordine del Web
Dal marketing al societing tribù
brand community
Da consumatore a prosumer Relazione
social network
Strategie d’azienda e
leadership sulle reti ConsumAttore
Postmodernità (“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)
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Modernità Postmodernità
(“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)
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Dalla Rivoluzione Industriale al 1960
Modernità SHIFT
Postmodernità (“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)
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Dalla Rivoluzione Industriale al 1960
Modernità
Europa XIX secolo. Rivoluzione Industriale.
Nasce, cresce e si afferma la classe media: la
borghesia, che progressivamente conquista benessere
economico e una propria identità all‟interno della
piramide sociale attraverso i beni che produce.
Modernità
Epoca di certezza e
determinismo
Il luogo per definire la
propria identità è il lavoro
Il posto di lavoro è quello in
cui si sviluppano le relazioni
sociali
“Produco dunque sono”
Progresso industriale di tipo
Fordista come modello di
sviluppo lineare (Positivismo)
Modernità
Divisione della società in
classi sociali omogenee
determinate dal reddito
Controllo sociale svolto da
Stato, Chiesa, rendite di
posizione
Il consumo è funzionale
oppure serve per ribadire uno
status sociale
Valore delle merci è dato dal
valore di uso
Modernità
Diffusione delle mode e
del sapere secondo il
modello “Trickle Down
effect” (“Gocciolamento
dall‟alto verso il basso”)
Fine II Guerra Mondiale,
inizio “Dopo guerra”
Boom economico
Democraticizzazione del
consumo
SHIFT
Crisi delle grandi ideologie
salvifiche (Stato, Chiesa,
Capitalismo)
Inizio Contestazione („68) e
Lotte di classe
‟60: SHIFT
I media (marcatamente la TV)
si fanno sempre più pervasivi
Nasce e si diffonde la
pubblicità
‟60: SHIFT
La produzione in serie inizia
ad annoiare
Emerge da parte degli
individui consumatori la
necessita di personalizzazione
e espressione del proprio
individualismo
Nascita della concezione di
Moda di strada (dal basso
verso l‟altro vs “Trickle Down
Effect”)
‟60: SHIFT
Modernità ‟60: SHIFT
Postmodernità (“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)
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Dalla Rivoluzione Industriale al 1960
Postmodernità “Epoca del dubbio”
L‟epoca delle grandi certezze,
delle ideologie, dello sviluppo
lineare, della fede illuministica nel
progresso volge al termine,
lasciano il posto a una nuova
epoca all‟insegna della
complessità, dell‟incertezza, del
dubbio sistematico, del
relativismo sociale.
‟60: SHIFT
Postmodernità Assetto economico di tipo
“postfordista” o “neoliberista”
Modello di sviluppo accellerato
e discontinuo
La produzione si delocalizza, la
cultura della fabbrica diventa
marginale, nascono le imprese a
rete
Si innescano le dinamiche della
globalizzazione
La conoscenza come fattore di
produzione
Diffusione del lavoro flessibile e
temporaneo
Postmodernità La società si frammenta
Cresce l‟individualismo
Postmodernità Non è più l‟appartenenza di
classe a dividere la società
quanto gli stili di consumo
Il luogo per definire la propria
identità è il tempo libero
Una nuova segmentazione
sociale basata sui “Lifestyle” che
favorisce la diffusione virale
orizzontale delle tendenze
Postmodernità La centralità del consumo
sostituisce la centralità della
produzione
“Consumo dunque sono”
Il consumo è principalmente un
atto estetico e simbolico che
serve a definire la propria
identità sociale
Postmodernità
Niente è più soltanto una cosa.
I prodotti sono molto più che se
stessi: sono stili di vita, mondi,
esperienze, segni.
Valore delle merci è dato
prevalentemente dal loro valore
simbolico e dalla loro capacità di
veicolare un immaginario di
riferimento attraverso i media
Oltre il valore di uso delle
merci: si afferma lo strapotere dei
brand
Il consumatore post-
moderno consuma
non per avere ma per
essere, per diventare
ciò che vuole essere.
Il Consumatore Postmoderno Determina la sua
identità sociale
attraverso il consumo
secondo un percorso
accidentato, pieno di
deviazioni, di prove,
di sperimentazioni.
Dotato di molteplici
identità
“Work in Progress”
Gli acquisti del
consumatore
postmoderno sono
contraddistinti da una
mescolanza di
prodotti anonimi e di
marca, edonisti e
salutisti, economici e
di lusso, etc..
Dall‟esterno sembra
agire in modo
incoerente in realtà è
dotato di uno
specifico progetto
identitario che
persegue attraverso il
consumo e che
possiede una sua
coerenza interna
Il Consumatore Postmoderno
Il Consumatore Postmoderno Subisce la vertigine da iperofferta
In perenne stato di eccitazione
Alla ricerca di sensazioni immediate
Contraddittorio
Ondivago
Sfuggente
Eclettico
Disincantato
Fedeltà e passività non trovano
più riscontro concreto: il
consumatore acquisisce un
potere, una discrezionalità, una
forza contrattuale sconosciuta in
passato.
Il Consumatore Postmoderno
Competente
Esigente
In Rete…
Consumatore
Reloaded
ConsumAttore
ConsumAutore
ConsumatoRe
Prosumer
Postmodernità
Postmodernità Promuser: il consumatore
contribuisce attivamente allo
sviluppo prodotti, diventa partner
e committente delle aziende.
La diffusione delle nuove
tecnologie consente, per la prima
volta, di valorizzare un diffuso
sapere e competenza del
consumatore che se da un lato
rafforza il suo potere contrattuale,
dall‟altro prospetta all‟impresa
scenari di collaborazione, co-
creazione.
“Una potente conversazione globale ha avuto inizio.
Attraverso internet, le persone stanno scoprendo e
inventando nuovi modi per condividere conoscenza
rilevante con velocità accecante.
Come diretta conseguenza, i mercati stanno
diventando più intelligenti - più della maggior parte
delle aziende”
«I mercati sono conversazioni»
Cluetrain Manifesto Il Cluetrain Manifesto è un insieme di 95 tesi organizzato e presentato come un
manifesto, o invito all'azione, per tutte le imprese che operano all'interno di ciò che
si propone di essere un nuovo mercato interconnesso. Le idee presentate, con
l'obiettivo esplicito di esaminare l'impatto di Internet sia sui mercati (i consumatori)
sia sulle organizzazioni.
www.cluetrain.com
Le conoscenze innovative sono sparse nella rete
sociale dei consumi
Potere Conversativo
Design Produzione MKTG Consumo Distruzione
Attività dell‟impresa Attività del consumatore
Il processo di creazione della catena del valore nell‟era industriale
Design Produzione MKTG Consumo Distruzione
Attività dell‟impresa Attività del consumatore
Il processo di creazione della catena del valore nell‟era industriale
Il processo di creazione della catena del valore nell‟era Web 2.0
Design Produzione MKTG Consumo Distruzione
Prosuming
Il caso più evoluto in tal senso è quello del mercato dei software
e dei videogiochi, in cui i membri di comunità di utenti fanatici
ricevono dalle aziende versioni beta dei prodotti che poi sono
restituite testate e, spesso, implementate o perfezionate. Tutto a
costo zero. Es. Nintendo, ha sfruttato e sfrutta gli utenti avanzati
e la loro smania di avere subito l'ultimo ritrovato tecnologico,
facendo uscire la versione Beta delle console seguite a breve
distanza dalle versioni definitive (che rimangono sul mercato per
un paio d'anni circa). E‟ andata così con il Gameboy Advance,
l'SP e il fenomeno si è ripetuto per la versione DS.
Sempre più
imprese usano le
comunità della rete
o della blogsfera
come fonti
informative
Lego Factory
http://mindstorms.lego.com/en-us/Default.aspx
Design, buy, build, play
http://www.youtube.com/watch?v=gXiql8Fm64A
Creatività e conoscenze innovative
distribuite nel tessuto sociale dei consumi
Un caso di sviluppo prodotti con
la rete
Mindstorms
Prosuming
Nell‟agosto 2006 Lego ha lanciato Mindstorms NXT, un kit di
sviluppo per realizzare robot personalizzabili e programmabili
Il progetto ha visto il contributo attivo dei clienti, a cui Lego ha chiesto
di usare in anteprima il kit e realizzarne applicazioni innovative.
L‟idea nasce da un attacco informatico al sito dei tool di sviluppo della
Lego. Quando alcuni hacker riuscirono a „bucarlo‟ per inserire alcuni
loro progetti, la casa danese, invece di denunciarli, si entusiasmò e
decise di trasformare l'esperienza negativa in un‟opportunità di sviluppo.
Mindstorms ha visto il coinvolgimento di un gruppo di 100 fanatici dei
mattoncini (26 paesi, età 18-75) invitati a visionare e a proporre
metodi inediti di utilizzo del kit. L‟assunto del progetto è che i feedback
dei clienti hanno un valore diverso da quelli dei tester interni. Gli
appassionati hanno costruito robot incorporando sensori sensibili a
video, audio e tatto, e controllabili tramite dispositivi Bluetooth (cellulari).
La società ha scelto utenti in grado di progettare robot, realizzare
contenuti significativi relativi al progetto (libri, recensioni, blog o
manuali), e soluzioni di programmazione alternative.
Nessuno dei partecipanti al progetto ha ottenuto il kit di sviluppo
in omaggio, ma solo uno sconto sul normale prezzo di listino. “Per
loro”, afferma la Lego, “il vantaggio deriva dalla possibilità di essere
i i primi a usarlo e di avere voce in capitolo sulle possibili
applicazioni del gioco”.
Prosuming
DELL
Un caso di sviluppo prodotti con
la rete
Prosuming
Soluzioni tecniche dalla rete
http://www.ideastorm.com
“Where your ideas reign”
http://www.dellsocialinnovationcompetition.com
“Enter your idea to change the world”
Social Innovation Competition
Ingenious ideas to change the world
VIEW_DREAM_ENTER_VOTE
Prosuming
www.votaaquarius.it
Appena messo su youtube lo spot scelto (B)
intitolato “Musical” (Saatche & Saatchi)ha ricevuto
18.823 visite e ha generato un fenomeno
spontaneo di copie amatoriale del film.
Un caso di coinvolgimento del consumatore nel
processo di comunicazione
Consumatore=giudice
Lancio marchio Aquarius (Coca-Cola)
Ccampagna integrata (tv, radio, web, stampa e
affissioni) con il messaggio “Sei pronto a
decidere tu?
Social Advertising Originale meccanismo di scelta tra due diversi
spot tv (opzione A o B).
Per votare ci si collegava al sito
www.votaaquarius.it oppure nelle piazze dove
era presente il pullman Aquarius, si beveva, sii
rivedevano gli spot e si votava
“Zooppa, people-powered brand energy”
Video/Brief: concept, idee, video, grafica, testi
Contest a premi
http://it.zooppa.com/contests/invicta
Scarica-crea-manda
Social Advertising
Il tramonto del marketing di
massa
I mercati divengono
conversazioni dove lo scambio
è di segni, linguaggi, relazioni in
un dialogo tra pari che
contribuisce alla creazione di un
valore condiviso
Dal Marketing al Societing
(Social + Marketing)
Il tramonto del marketing di
massa
I mercati divengono
conversazioni dove lo scambio
è di segni, linguaggi, relazioni in
un dialogo tra pari che
contribuisce alla creazione di un
valore condiviso
Dal Marketing al Societing
(Social + Marketing)
I consumatori sono individui,
attori sociali con cui il Marketing
deve dialogare, interessandosi
anche delle conseguenze sociali
dei prodotti che mette in circolo,
delle nuove responsabilità
sociali ed etiche della
marca/impresa.
Il marketing deve realizzare
un incontro proficuo con la
società, instaurando con
questa un rapporto che sia
anche di servizio, rispettoso,
tendenzialmente simmetrico.
L‟individualismo dominante
genera nella Postmodernità
nuove ed impreviste forme di
socialità estremamente vitali.
Cementate da emozioni,
sentimenti, passioni: sono le
nuove comunità, le tribù, i social
network che trovano spesso
proprio in una marca o in una
pratica di consumo il fattore
aggregante.
Le nuove Tribù
Le tribù postmoderne “Una tribù postmoderna (o neotribù) è un insieme di individui non necessariamente omogeneo (in termini
di caratteristiche sociali obiettive) ma interrelato da un’unica soggettività, una pulsione affettiva o un ethos
in comune. Tali individui possono svolgere azioni collettive intensamente vissute, benché effimere”
(Bernard Cova)
Le tribù postmoderne sono gruppi sociali che si raccolgono intorno ad una passione condivisa e che
rendono possibile agli individui di mantenere alto il livello di autonomia pur facendone parte.
Le nuove Tribù
Le tribù postmoderne
Le tribù postmoderne possono avere diversa natura, legata alla diversa passione che accomuna i vari
membri. Esistono comunità formatesi intorno ad uno sport estremo o ad una fede calcistica, intorno ad un
hobby come il giardinaggio o l‟astrologia, le associazioni ambientaliste o in difesa dei diritti umani, così
come possono esistere tribù formatesi intorno ad un marchio o un prodotto. Ciò che accomuna tutte
queste tribù però è la condivisione di rituali.
Le tribù postmoderne sono più effimere, fragili e instabili di quelle tradizionali:
ogni individuo infatti può far parte di più tribù, in cui svolge più ruoli, indossa maschere molto diverse fra
loro e può uscire dal gruppo quando vuole.
Le nuove Tribù
Tribù postmoderne_Apple Addicted
Cosplayers Tokyo
Cosplay è la pratica che consiste nell'indossare un costume che
rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e
interpretarne il modo di agire. Il termine è una contrazione delle parole
inglesi costume ("costume") e play ("interpretare/recitare"), che
descrivono accuratamente l'hobby di divertirsi vestendosi come il
proprio personaggio preferito. Poiché il fenomeno ha avuto origine in
Giappone, il personaggio rappresentato da un cosplayer viene spesso
scelto tra quelli individuabili nei manga e negli anime giapponesi,
ma non è raro che il campo di scelta si estenda ai videogioci alle
band musicali, particolarmente di artisti J-Pop e J-Rock (musica
pop e rock giapponese), ai giochi di ruolo, ai film e telefilm e ai libri
di qualunque genere e persino alla pubblicità. Ultimamente anche
in Giappone stanno prendendo piede cosplay ispirati ad opere
occidentali, grazie anche al successo internazionale di opere quali
Harry Potter o la trilogia di film del Signore degli Anelli o la celebre
saga di Star Wars. Un'altra differenza è che gran parte dei
mascheramenti negli Stati Uniti e in Europa è legata ad eventi
particolari come convegni e festival.
Una definizione adottata in certi casi è quella di cross-players, da
"cross-dressing" e "cosplayer": si usa talvolta per indicare coloro che
abitualmente realizzano cosplay di personaggi del sesso opposto
rispetto al loro. Le migliori cosplayers giapponesi si possono trovare
ogni domenica ad Harajuku, quartiere di Tokyo, dove decine di
ragazze si incontrano per mostrare i propri vestiti ai turisti incuriositi e
ai fotografi.
http://www.youtube.com/watch?v=SQ2NyS-XXkA&feature=fvst
Tribù postmoderne Tribù postmoderne_Cosplayers
Tribù postmoderne_Keirin Cycle Addicted
Keirin Cycle Culture Berlino
La bici, a Berlino, è un‟istituzione quasi come a Shangai: pullulano i
negozi che vendono, affittano e aggiustano biciclette, soprattutto nel
quartiere di Kreuzberg. E proprio lì, vicino a un negozio sulla Skalitzer
Straße specializzato in velocipedi olandesi, sorge Keirin Cycle, il non
plus ultra per gli appassionati di Keirin, una disciplina ciclistica
giapponese nata nel 1948. Si tratta di ciclismo da velodromo: i
corridori muniti di caschetti colorati montano su biciclette leggere e prive
di freni, capaci di raggiungere i 70 kilometri orari. In Giappone, il Keirin è
uno sport molto praticato e seguitissimo, fulcro di un vasto sistema di
scommesse. A Berlino una bicicletta priva di freni è naturalmente
considerata fuorilegge, ma Gary e Mo, i due proprietari di Keirin Cycle,
non si sono lasciati scoraggiare. Spinti dalla loro cocente passione per
questa branca del ciclismo giapponese, hanno aperto una piccola
officina, all‟estremità nord del quartiere turco di Kreuzberg, e presto
Keirin Cycle è diventato il tempio di chi condivide questa
monomania Japan-oriented: qui si possono acquistare e aggiustare le
speciali biciclette da velodromo, tutta l‟oggettistica correlata, pezzi di
ricambio ai gadget, libri che descrive per filo e per segno la filosofia
Keirin. A completare il quadro, un piccolo spazio bar in cui chiacchierare
con gli astanti di ciclismo giapponese e non.
Keywords: niche discipline, burning passion, cyclist paradise,
separate world, philosophy, niche.
http://www.youtube.com/watch?v=Z4d5mmXZSXw
Tribù postmoderne_Floggers
Floggers Buenos Aires/Bogota
Floggers are known as a fashion style used by teens in Argentina, it is
related to a web site called fotolog.com, in which teens publish photos
and other users comment on them. Floggers are generally between 13
and 17 years old, however some adolescents begin using this fashion
style when they are 11 years old due to seeing their older brothers using it.
It has become very popular among teens such as a habit or a life style.
The word Flogger comes of "flog", Fotolog's apocope. The popularity of
a fotolog is based on the daily quantity commentaries posted in the photos
of each user. The pics posted on fotologs are a habit of being self-
portraits.
The trend consists mainly of tight pants in bright colors. The floggers
use the Converse sports shoes. Nike has created a new product line of
these shoes lately. The hair is used semi-long in men, and in both
genders the fringe covers one eye or both eyes. Floggers are known as
the followers of this fashion. Some of the floggers characteristics are the
taste for fashion and top labels. The latest fashion in Floggers style is tight
pants with high waist and braces.
Among these teenagers' tastes, is electronic music, mainly techno,
over which they have developed a peculiar way of dance called Electro.
The movements consist of a rapid movement of the leg, hitting the ground
with the heel, and drawing the other leg backward and then quickly
change the position of the legs, together with other steps.
Kogi Culture Los Angeles
Per le vie di Los Angeles si aggira Kogi Korean BBQ, un
marchio che vende i suoi prodotti attraverso due camioncini
in continuo movimento. Succede così che centinaia di
persone si mettono in coda ad ogni sosta per assaporare un
gustoso mix tra i sapori speziati della cucina coreana e quelli
che negli Stati Uniti sono uno dei più classici cibi da asporto:
i tacos e i burritos messicani. Al di là di questo la vera
innovazione sta nel fatto che gli spostamenti dei due
furgoncini vengono costantemente ed esclusivamente
aggiornati su Twitter. Un social-networking che viaggia su
quattro ruote - potremmo definirlo - dalle sembianze di un
party itinerante che attira folle di persone molto spesso in
quartieri che normalmente non frequenterebbero e che
facilita incontri per altri versi improbabili. Tant‟è che
riferendosi a questo fenomeno il Los Angeles Times ha
parlato di un vero e proprio movimento cyber-hippie
ribattezzato Kogi Kulture.
Street Food m essicano/coreano, fusion, social food
mapping
Tribù postmoderne_Kogi Culture
Social bbq to-go
http://twitter.com/kogibbq
Microblogging
http://www.youtube.com/watch?v=n_MtLrjwOaA
fusion
Cucina itinerante geolocalizzabile
KOGI Tribù postmoderne_Kogi Culture
WineLoversMeet.com Un sito internet dedicato agli appassionati del vino. Oltre a permettere
agli amanti del vino di tutto il mondo di incontrarsi, il sito mette a
disposizione blog, wine forum, guestbook e servizio di instant
messaging. Ma si possono trovare anche articoli e novità riguardanti il
vino, informazioni sugli eventi, un glossario di termini inerenti il vino e,
infine, eventualmente, la possibilità di acquistare vino. Questa iniziativa
conferma il vino come oggetto e argomento culturale appassionante
e, in qualche modo, conseguentemente, come pratica sociale capace di
“creare comunità”. Ed è proprio quest‟ultima caratteristica il punto di
forza di questo sito che, rispetto a generici siti di social networking,
utilizzando il vino come chiave d‟accesso, interesse comune, facilita
l‟incontro e la comunicazione. Partendo da un interesse condiviso la
socializzazione risulta facilitata. Anche negli incontri tra single, la
passione comune permette di restringere il campo aumentando così le
possibilità di trovare dall‟altra parte una persona compatibile. Il vino
risulta quindi essere oggetto/concetto di comunicazione trasversale, che
coinvolge e unisce persone di differenti nazionalità, culture, età e
posizioni sociali, in grado di creare nicchie/comunità interculturali che
usano il mezzo internet come strumento di comunicazione e incontro,
oltre che come mezzo di informazione.
www.wineloversmeet.com
Tribù postmoderne_Wine Lovers
Le possibilità offerte dal Web 2.0 combinate con il desiderio dell‟uomo post moderno di comunità, fanno si
che moltissime di queste comunità e tribù si configurino come virtuali. La rete infatti offre ad ogni singolo
individuo la possibilità di interagire con un numero enorme di utenti e di condividere con questi interessi
comuni, sviluppando un vero senso di appartenenza.
Ma cosa ancora più importante forse è che queste comunità rappresentano fondamentali luoghi sociali di
discussione e di elaborazione collettiva, in cui ogni membro incita gli altri a reperire sempre nuove
informazioni.
Un‟intelligenza collettiva quindi che migliora ogni volta che viene creato un nuovo contenuto e che si
esprime attraverso la partecipazione e la collaborazione degli utenti in un ottica produttiva di contenuti,
applicazioni e senso.
Le tribù postmoderne
Marketing Tribale
Strategia di marketing non convenzionale che
mira a creare (o supportare ) una comunità di
consumatori collegata al prodotto o servizio
che si intende promuovere.
Il marketing tribale è la risposta mediterranea al pensiero
dominante di marketing one-to-one di stampo americano.
Mentre il marketing americano obbedisce essenzialmente ad
una richiesta di individualizzazione e di personalizzazione dei
consumatori, la proposta mediterranea mira invece a
rispondere al nuovo e postmoderno bisogno dei consumatori di
ristabilire un legame sociale comunitario.
Esistono molte tribù nate intorno a un prodotto in maniera spontanea, dal desiderio della comunità degli
utenti/consumatori di avere maggiori informazioni sul prodotto, o su un marchio, e di uno scambio di
esperienze e suggerimenti; ma esistono anche tribù indotte dalle aziende, che possono crearle, sopportarle
o ospitarle.
Obiettivo: individuare le modalità di comunicazione più appropriate da adottare per
raggiungere il proprio target. Se i mercati oggi sono conversazioni… occorre che le
imprese parlino con i propri clienti, utilizzando un nuovo registro.
Le aziende devono imparare ad analizzare quando una tribù nasce, ma anche saper individuare i luoghi di
quella tribù, i suoi spazi associativi (on e offline), i suoi riti, valori, il suo linguaggio, gli oggetti di
riferimento.
Marketing Tribale
SOCIAL BRANDS
DUCATI MOTOR HOLDING SPA
Il corporate blog di Minoli
nella strategia di community branding Ducati
L‟ad parla con i colleghi, i fan e i clienti
Racconta cosa succede in Ducati
e nel mondo dei ducatisti
Nuovi progetti, prodotti, eventi nel mondo,
strategie aziendali
Trasparenza e tono colloquiale
http://blog.ducati.com/
http://blog.ducati.com/post/135/arrivederci
“Ho capito che, in effetti, noi non abbiamo clienti. Tutto ciò che abbiamo sono fan
appassionati, i ducatisti! Se penso ai nostri fan, non riesco a individuare dei
segmenti. Probabilmente l’unica cosa che hanno in comune è Ducati.
Li immagino come una tribù in un villaggio. Non importa chi sono. Quello che
amano e a cui sono appassionati è i legame con gli altri. Abbiamo cercato in ogni
modo di coinvolgere i nostri fan nelle corse. Quello che è importante nella tribù
Ducati non è vincere, ma combattere tutti insieme.
Noi li facciamo sentire come se stessero combattendo e vincendo con noi.”
Federico Minoli
Personal branding
Contiene tanti ricordi e tanti cimeli che ho accumulato in dieci anni di passione. Tutto verrà
messo all’asta a partire da lunedì prossimo e il ricavato andrà a Riders for Health, l’ONG
presieduta da Randy Mamola che porta con le moto da cross medicine ed assistenza nei
villaggi africani dove una quattro ruote non può arrivare.
Se volete la tuta di Troy o la carena di Loris o il codone della prima vittoria di Casey, tenete
d’occhio Ducati.com a partire da giovedì prossimo e fatevi sotto. Riders è veramente
un’ottima causa.
Arrivederci,
Federico
Oggi è il mio ultimo giorno in Ducati. Tutta l’ultima settimana è stata dedicata agli addii. Tanti
abbracci e qualche lacrima.Lascio anche il Desmoblog in eredità alla Ducati. Spero che
qualcuno voglia continuare questo colloquio tra l’azienda e i suoi tifosi. Lascio anche tutto
il mio ufficio ai tifosi Ducati
Carissimi
L’asta degli oggetti dell’ufficio di
Federico Minoli
Tutte le aste partono da 1 euro, e si
chiudono dopo 7 giorni dalla data di
apertura.
Bank of Imagination by Camper‟
Un brand che fornisce un sistema culturale
originale e coerente nelle sue espressioni
Social Visioning
Camper_social vision
http://www.bankofimagination.com
A place for creating, sharing and searching for immaginations […] in this bank, saving is sharing
„sud‟_mediterraneo come
risorsa per il pensiero globale
Walking society
lentezza
re-enchantement
Archivio randomico dell‟immaginazione
memoria
SONY_PSP
Flog = fake blog
“All I want for xmas is PSP”
Un caso di strategia di marketing inautentica
per la gestione di una comunità
Il caso: „All I want for Xmas is PSP‟ („Tutto ciò che
voglio per Natale è una PSP‟) è un blog nato nel
novembre 2006. L‟aspetto è quello di un fansite, un
sito amatoriale creato ad hoc da appassionati per
celbrare i prorpio idolo tecnologico: i protagonisti
sono Charlie e Jeremy, due perfetti teenager
americani che utiilizzano linguaggi e codici condivisi
dai ragazzi di quell‟età.
Poche settimane dopo l‟apertura, si è scoperto
che questo blog era un‟operazione di marketing
virale, destinata a chiudersi nel ridicolo dopo che
il popolo dei blogger l‟ha samascherata.
L‟errore è stato commesso dai due protagonisti
che hanno postato su youtube un video nel quale,
su immagini che pretendevano di essere
amatoriali, un loro presunto cugino „Pete‟ rappa in
onore della console Sony.
Il video è stato oggetto di moltissime discussioni su
blog internazionali fino a quando qualcuno,
insospettito, ha deciso di fare un „Whois‟ in rete che
ha permesso di scoprire che il dominio internet del
blog era registrato a nome di un‟agenzia di
comunicazione di cui Sony è cliente.
Il blog era un fake e Sony, poche ore dopo, ha provveduto a oscurarne tutti i contenuti, ammettendo la
sconfitta e dichiarando di aver tentato di fare una „furbata‟.
La malcelata e smaccata operazione commerciale è diventata un boomerang per Sony in termini di
reputation nella blogosfera: il valore del legame tra la comunità e il brand è stato compromesso
"Guess we were trying to be just a little too clever. From this point forward, we will just stick to making
cool products, and use this site to give you nothing but the facts on the PSP.”
Il messaggio di scuse pubblicato Le comunità di marca sono comunità interpretative, che costruiscono senso e significati „conversando‟,
formazioni culturali con un immaginario condiviso che limita e ridefinisce il potere delle comunicazioni di marketing.
Gli individui non possono più essere ritenuti soggetti passivi e facilmente manipolabili
„Warning: la creazione di blog aziendali va gestita con molta oculatezza.
La creazione di falsi blog, cioè di blog presentati come ideazione spontanea dei fan della marca ma di
fatto gestiti dall‟impresa o dalla sua agenzia di comunicazione può portare a effetti disastrosi amplificati
dai fenomeni virali tipici del passaparola negativo.
SONY_PSP
Identità in Rete
Sapere dove è l’identità è una domanda senza risposta”
J. Saramago
Chat, blog e social network:
vita e relazioni in rete
Identità condivise
Il valore sociale delle
attività di networking è la
condivisione delle identità.
I social network generano
appartenenza e identità: “beni”
che oggi hanno un mercato.
Il valore economico dei
social network non si basa sul
numero assoluto di membri, ma
sull‟intensità delle molteplici
funzioni di appartenenza dei
suoi membri.
Identità condivise
Così come il telefonino è un'estensione del corpo e della vista (videofonino) individuali,
i social media sono un'estensione – tutt'altro che metaforica, anzi reale e presente nel
vissuto – del corpo sociale: un corpo vivo e pulsante, a cui gli utenti sentono di
appartenere con tutti se stessi.
I social media riscrivono i concetti di:
Intimità
Diario personale
Narrazione di sé
Costruzione della propria immagine individuale, della propria identità sociale e
professionale
L‟estensione del corpo sociale
L‟estensione del corpo sociale
amicizia, profilo, bacheca (3 elementi chiave dei siti di sn).
Parole che, con la vertiginosa diffusione di Facebook, anche negli ambienti più
insospettabili, acquistano improvvisamente nuovi significati.
4 caratteristiche che rendono unici i siti di sn:
La persistenza_la traccia virtuale di ogni utente rimane visibile
La ricercabilità_con pochi click, chiunque può ricostruire le frequentazioni di chiunque
La replicabilità_le conversazioni si possono copiare, decontestualizzare, alterare
Il pubblico invisibile_in assenza di contesto l‟audience presunta degli amici è
fondamentale per crearlo.
Spazi pubblici, privati o altro?
L‟estensione del corpo sociale
L‟estensione del corpo sociale
Appartenenza identitaria
MySpace, Facebook, Neurona, Bebo, Xing…
Social Media
Networking
Professionale/relazionale Linkedin, Facebook, Twitter, Orkut,
Match.com,
People aggregator, Diff, ..
Produzione Cooperativa Wikipedia, Furl, Benderspink
Archivi Photo/Video Flickr, Picasa, Photobucket, Youtube…
Piattaforme transazionali Ebay, Amazon, Zopa…
DailyLife Sharing Myfridgewatching.com, Face Your Pockets
Social City/
Riappropriazione spazi urbani Yellow Arrow
New Politics OpenPolis, Wikileaks…
Social Shopping
Skill Sharing Amazon Mechanical Turk, la Banca del tempo
DailyLife Sharing
Intimità globali
Face Your Pockets Dalla geniale mente dei designer russi Timur
Akhmetov e Yulia Yakushova. Si chiama Face
Your Pockets e partecipare è semplice, basta
rovesciare sullo scanner il contenuto della borsa,
sparpagliandolo per bene e scannerizzare anche il
proprio viso. La gallery, già parecchio nutrita, ci
offre versioni contemporanee di interessanti
autoritratti decisamente artistici. Face your pockets
è un curioso esperimento grafico/sociale.
Prendi gli oggetti che trovi nelle tasche dei tuoi
pantaloni e delle tue borse (soldi, cellulari, biglietti,
caramelle…) e sbattili, insieme alla tua faccia, sul
vetro di uno scanner: il risultato sarà un‟elegante
immagine dai toni soffusi che può dire molto di te,
del tuo paese, e delle tue abitudini.
Questo sito russo raccoglie oltre 200 immagini
inviate da navigatori di tutto il mondo: alcune
composizioni sono spontanee, altre paiono invece
forzatamente cool. C‟è chi tiene gli occhi aperti, chi
li tiene chiusi, chi si è dato una pettinata, etc, etc…
DailyLife Sharing
www.fridgewatcher.com Il sito www.fridgewatcher.com raccoglie le
immagini e i post di chi vuole esibire il proprio
frigorifero all‟occhio indiscreto del web.
Foto provenienti dalle case di tutto il mondo
permettono di ricostruire la personalità del
proprietario attraverso l'analisi del cibo
conservato all'interno oppure osservando i
magneti e fotografie affissi sullo sportello,
studiando capienza e marca
dell'elettrodomestico e giocando con gli
stereotipi culinari. Ma non solo. Leggendo i
post lasciati dai visitatori si possono scoprire
strane analogie. Come che Peluza e Angie
hanno lo stesso elettrodomestico, una però
vive in Cile e l'altra in Kenya.
DailyLife Sharing
TrainMan Tokyo
Un servizio lanciato da Tasha Cunningham, ex giornalista del
Miami Herald, per dare voce a tutte le donne del mondo che
hanno avuto esperienze negative con partner occasionali,
fidanzati o mariti. Oltre a una selezione di articoli e consigli sulla
vita coniugale e privata, il sito è una vera e propria "gogna
digitale" aperta ai contributi di chiunque con lo scopo di tenere
lontane le donne da uomini poco affidabili.
Don’t date him girl conta circa mezzo milione di visite al giorno
ed è disponibile in spagnolo, portoghese e francese. Una rapida
ricerca nell'enorme database di Don't Date Him Girl permette di
localizzare gli "sciupafemmine" in base a criteri geografici e
demografici: dal giovane al meno giovane, ma anche dall'adultero
al violento. I malcapitati che dovessero scoprirsi all'interno
dell'archivio possono intervenire direttamente e rispondere alle
accuse delle detrattrici, nella speranza di salvare la propria
immagine irrimediabilmente compromessa. Don't Date Him Girl è
finito più di una volta al centro delle polemiche ma nessuno è
riuscito a incastrare la Cunningham: né per violazione della
privacy, né per diffamazione. Anzi: il suo status sta rapidamente
crescendo a quello di "paladina" delle donne.
DailyLife Sharing
TrainMan Tokyo
Nakano Hitori in giapponese significa "uno di noi". È il
nickname che rappresenta tutti gli autori del forum,
una valanga che è diventata un best seller da 1
milione 500mila copie, una serie a fumetti, un film
per il cinema e una seguitissima fiction tv.
Tutto nasce da un ragazzo che si firma "Train Man" e
lancia un appello su un sito per conquistare una
ragazza vista una sola volta in metropolitana. La
community del forum più popolare del Giappone
risponde in massa. Così, tra consigli sbagliati e
incidenti di percorso, gli utenti si appassionano a
una semplice storia d'amore. Migliaia di voci,
ingenue, complici e ciniche, si affollano intorno
all'insicurezza, al desiderio e alla paura di uno di loro.
Train man è la radiografia di una generazione per
cui il virtuale è sempre più reale.
Una nuova forma di racconto, straordinariamente
vera e vitale, nata sul web.
DailyLife Sharing
Mydeathspace.com Se avete paura che i vostri affetti scompaiano con la vostra dipartita,
non c'è motivo di preoccuparsi: le corrispondenze di amorosi sensi vi
sopravviveranno e avrete anche voi un sepolcro online,
semplicemente creandolo (o meglio: lasciando che qualcun'altro al
posto vostro lo crei) su Internet come se fosse una pagina personale
di MySpace o Facebook. In realtà, mausolei e memoriali online
sono diffusi da tempo negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Uno dei più
celebri è www.virtualmemorials.com, in cui ogni utente può compilare
una pagina, personalizzarla e dedicarla ad un caro estinto,
lasciando ad altri utenti la facoltà di lasciare frasi, messaggi, epitaffi.
Un altro sito che si distingue nella vasta offerta di servizi per il ricordo
dei morti è www.memory-of.com, dotato di un notevole gift shop
dove i clienti possono ordinare dei veri e propri video
commemorativi (tu dai foto e filmati del defunto, loro mettono il tutto
assieme per farne un video con tanto di colonna sonora). Ma non
solo: è possibile acquistare fiori, cornici, gioielli e orpelli virtuali per
abbellire la tomba virtuale. E cosa dire di www.mydeathspace.com?
La funzione è la stessa dei cimiteri online di cui si è scritto finora, con
l'unica differenza che lì si commemorano attraverso articoli solo utenti
di MySpace deceduti. Basta cliccare su "Segnala una morte" e si
ottiene anche un modulo dove è possibile comunicare l'avvenuto
decesso di un iscritto a MySpace, che in poco tempo verrà ricordato
su questo sito.
DailyLife Sharing
Otaku Tokyo
La parola in giapponese Otaku identifica una specifica
popolazione, principalmente giovanile, di consumatori
devoti e voraci di fumetti, anime, videogiochi e di
collezionisti maniacali di action figures, vinyl toys, figurine e di
ogni tipo di espressione delle subculture locali. Gli otaku sono
in maggioranza ragazzi sedentari che vivono in un quasi
completo isolamento, assorbiti dalle loro manie che
coltivano attraverso un uso protesico dei device
tecnologici: televisione, internet, dvd, playstation. Si cibano
solo di junk food. Comunicano esclusivamente in rete, a cui
vivono perennemente connessi nelle loro stanze. Stanze
che si presentano come piccoli microcosmi autosufficienti
illuminati dagli schermi di computer che non si spengono mai
e stipati all‟inverosimile di gadget dei più impensati che
rappresentano per loro dei veri e propri oggetti di culto. Una
condizione spaziale che, dalle loro camere, si è estesa a una
intera parte di città. Akihabara e Nakano, sono, infatti, i
distretti di Tokyo a più alta concentrazione di Otaku. L‟offerta
commerciale di questi quartieri si è plasmata sulle esigenze
ossessive di questo popolo di appassionati.
DailyLife Sharing
Penultimo romanzo di Douglas Coupland (autore e
artista canadese famoso per Generation X, All
Families are Psychotic, e Microserfs) Jpod è un
viaggio nella subcultura di un gruppo di „technogeeks‟
contemporanei: 6 cervelloni-programmatori di
videogames disillusi e cinici che lavorano in un
cubicolo di dilbertiana memoria: un Jpod (dalla lettera
iniziale „j‟ dei cognomi di chi ci lavora).
Osannato come testo sacro della „generazione Xbox‟,
J-Pod Generation racconta, tra satira e cronaca, il
quotidiano di chi, perpetuamente iperconnesso, vive
di chat, blog, podcast, MySpace, Flickr e gadget high-
tech.
Una generazione di tecnofanatici frenetici che
secondo alcuni critici è destinata all'isolamento
parossistico, avviata verso un autismo a bassa
intensità.
Skill Sharing
http://www.cowritescript.com/
Open source
Contest
Soggetto sintetico
Carta bianca
dilettanti
$10
Weekly winners_$2000
winner_$5000
Film roylaties
Social Shopping
Consumo e acquisto per
alimentare il legame sociale
Le reti sociali dentro i negozi
Social Shopping
Siete in giro per la città e date uno sguardo alle vetrine dei
negozi quando vedete un abitino che vi piace proprio.
Entrate e lo provate ma non siete sicure al 100% se
acquistarlo oppure no. E‟ il momento in cui ci vorrebbe il
consiglio di un‟amica.
Potete aspettare e tornarci insieme a lei, oppure potete
mettervi davanti ad uno specchio elettronico, provare una
versione virtuale dell‟abito ed inviare instantaneamente
l‟immagine alle vostre amiche attraverso un social network
come Facebook.
Chattando direttamente dal camerino, sapranno consigliarvi
in tempo reale se il vestito fa davvero al caso vostro oppure
no.
Non è un film di fantascienza ma un sistema che esiste già,
anche se solo allo stato sperimentale. Si chiama Social
Retailing ed è una tecnologia nata per studiare le abitudini
shoppettare delle adolescenti, le prime ad inventare lo
shopping sociale. Basti pensare al fatto che è proprio nei
camerini che nella stragrande maggioranza dei casi, matura
la decisione d'acquisto.
Social Shopping
Shopping experience innovativa
Provare un abito in un negozio
Collegarsi in tempo reale con i membri della
propria community e chiedere loro un parere
Improvvisare una vera e propria passerella per
amici e/o pubblici invisibili
Galeria Kaufhof_Berlino
http://www.galeria-kaufhof.de/sales/aktionen/catdetail.asp
Camerino „always on‟
Galleria Bloomingdale‟s_NY
Info-sharing: «shopping for people by people»
www.kaboodle.com
www.stylehive.com
www.yelp.com
“Trusted source of opinion”
Discover_Recommend_Simplify
Mash-up
Remix
Esprimi il tuo
stile
mixa e
combina i
prodotti dai
tuoi store
preferiti
Acquista i
look creati
dalla più
numerosa
community
web di moda http://www.polyvore.co
m/
SOCIAL DRESS FICTION
Creatività condivisa
Fashion community
fun
set
United People Treviso
United People è un sistema di video messaging creato da
Fabrica, il Centro di Ricerca sulla Comunicazione di
Benetton, testato per la prima volta nel negozio di Treviso.
Il sistema connette gli spazi di retail con internet e il
servizio MMS. In questo caso i clienti del negozio
Benetton possono creare una video identity di 7 secondi
che viene salvata. Si possono anche inviare videomail
verso indirizzi privati. Tutti possono accedere al database e
ricercare le video identities, scegliere la faccia che
preferiscono e inviare a questa persona un video
messaggio, entrando, così, a far parte di una comunità. Il
sistema è progettato per incoraggiare la comunicazione
giocosa tra le persone. “Volevamo creare un sistema che
fosse bello e facile da usare. Non volevamo un normale
chiosco. La cosa importante per noi non è una semplice
innovazione tecnologica ma la capacità di creare qualcosa
che le persone siano capaci di usare, e che vogliano
usare", dice Andy Cameron, Direttore Creativo di Fabrica
Interactive.
Social Shopping
Social Food Mapping
http://www.milkmaps.com
Social Food Mapping
Social Food Mapping http://www.microbirrifici.org/
Food Truck on Twitter New York
Food fans have taken to Twitter on their lunch hours
to find the location of their favorite food trucks. Far
from the typical ice cream truck, like Kool Man, top
chefs have decided to start their own fine-fare mobile
sales trucks due to lower startup costs and mobility.
They use Twitter to keep their fans informed of where
theyll be stationed for a day of sales. While the Mud
Truck has long been a staple of Astor Place, new
trucks like Endless Summer (Mexican), Eurotrash
(Belgian fries), the Big Gay Ice Cream Truck and La
Cense Beef Burger Truck (grass-fed beef) are catering
to the citys ever growing Food Fetishists.
Low overhead and a high demand for specialty foods
has fueled the growth of the mobile sales truck. Could
it be that the future holds five-star dining on your
street corner?
Social Food Mapping
Social Gaming
Yellowarrow è un‟iniziativa che si muove nel
paesaggio urbano di New York City. Ecco come
funziona: migliaia di sticker a forma di freccia
gialla vengono distribuiti in occasione di vari
eventi come concerti, vernissage e festival in
giro per la città. Ogni sticker è contraddistinto
da un codice. I partecipanti piazzano le frecce
ovunque e su qualsiasi supporto per puntare
l‟attenzione su specifici luoghi o oggetti in
modo da scambiare opinioni o informazioni con i
passanti. Quando scopre una freccia, il passante
può spedire il codice tramite sms o email a
Yellowarrow.org, e ricevere indietro un testo,
con la spiegazione di quello specifico sticker.
Questo modo di scambiarsi informazioni sembra
abbia contribuito a creare un senso di comunità,
qualcosa che soprattutto i più giovani oggi
sembrano cercare.
Social City
Yellow Arrow New York
Art-Gaming on-off/line
Migliaia di sticker a forma di freccia gialla vengono distribuiti in occasione
di vari eventi come concerti, vernissage e festival in giro per la città.
Ogni sticker è contraddistinto da un codice.
I partecipanti piazzano le frecce ovunque.
Chi scopre una freccia può spedire il codice tramite sms o email a www.yellowarrow.net
Si riceve un testo con la spiegazione dei significati di quello specifico sticker.
Un caso di brandizzazione glocal dello spazio urbano
YELLOW ARROW
Global project
Local experiences
Risignificare i luoghi
Milano Inedita Milano
Sul megasito di photo sharing Flickr, digitando la tag
milanouelwpotw, si apre lo spazio della community MW, che
contiene una incredibile collezione di sguardi inediti su
Milano. Flickr è il sito che permette di caricare le proprie
foto, identificate da una tag, affinché amici, conoscenti,
parenti o chiunque voglia, possano gioirne. In questo caso
specifico la comunità milanese è formata da un gruppo
eterogeneo di persone che, cellulare o fotocamera digitale
alla mano, catturano gli angoli e i dettagli più “esotici”
della città. MW è un progetto democratico, a tratti anche
di denuncia, ma apolitico e laico. Tutti fotografi dilettanti
ma spesso bravissimi e quasi nessuno milanese.
Navigando su MW, infatti, viene fuori una Milano letta da
uno sguardo forestiero, dallo spettatore che, come spesso
accade, ha l‟occhio più penetrante e curioso dell‟indigeno.
Le foto-cartolina o quelle che non contengono nessun
dettaglio interessante o inusuale, vengono cancellate. Ma
non si tratta di censura bensì di mettere dei paletti affinché
la peculiarità del progetto non si snaturi. E grazie ai forum
che prendono il via dai commenti alle foto nascono
amicizie e relazioni tutt‟altro che virtuali perché in fondo
è pur sempre una cosa all’italiana.
Social City
Tesori Urbani New York
Le strade di una città come New York sono piene di oggetti
interessanti, utili e soprattutto potenzialmente utilizzabili. E
alcuni sono nella spazzatura. Grazie all‟intuizione di Jim
Nachlin, autore del progetto, oggi si può, girando per le
strade della metropoli, fotografare un rifiuto
abbandonato, in buone condizioni o utilizzabile e inviare la
foto via email al sito GarbageScout.com descrivendo la
posizione esatta dell‟oggetto. Qui, col supporto di
GoogleMap, le foto vengono visualizzate sulla cartina di
New York quasi in tempo reale. Gli interessati possono
quindi andare sul posto e prelevare l‟oggetto prima che la
nettezza urbana o, soprattutto, un altro fan di GarbageScout
lo facciano sparire. In più un motore di ricerca permette di
trovare proprio l‟oggetto abbandonato che si sta cercando.
Un sistema che in molti definiscono impeccabile. Riduce la
spazzatura, fa risparmiare soldi e tiene pulite le strade della
città. Per questo il GarbageScout ha assunto anche la forma
di una caccia al tesoro urbana, con migliaia di segnalazioni
ogni giorno e garbagescout party, in cui la gente invita a
casa gli amici per far vedere come ha arredato la casa con
materiali recuperati.
Social City
Tutti i giorni l'autobus 38 viaggia tra la porta di Orleans
e Chatelet, poi avanti fino alla Gare du Nord con un
piccolo cartello "visitate il nostro sito, siamo il primo
autobus di Parigi online". Naturalmente nel sito si
trovano il percorso e la scheda tecnica, in più c'è tutto
quel che succede attorno al percorso o quel che è
curioso o rimarchevole: ci sono le immagini delle
prime carrozze che nel 1662 facevano quello stesso
percorso, ci sono i ristoranti consigliati vicini alle
fermate, ci sono le foto dei funerali di Sartre quando i
fotografi usarono le pensiline del 38 come trampolini
per farsi spazio tra la folla, ci sono i commenti dei
visitatore, il guestbook e piccoli annunci. Un piccolo
mondo essenziale questo, che dei semplici cittadini, gli
autisti dell'Autobus 38, hanno saputo costruire per loro
e per gli altri, una piccola isola di confidenza e di
relazioni forti dentro a quelle città metropolitane che,
senza atti di resistenza concreta come questo,
rischiano di trasformarsi sempre più in non luoghi: la
città come domesticità.
http://bus38.online.fr/francais2010.html
Bus38.online.fr Parigi
Social City
Ghetto Gourmet è il primo esempio di situazionismo
gastronomico nato a Los Angeles. L‟idea è dei due fratelli
Townsend: Joe, un cuoco e Jeremy un poeta. Il movimento
gastronomicamente scorretto organizza ristoranti clandestini
in stile rave party. Si manifesta all‟improvviso, resta aperto
per una settimana, poi smonta tutto e si trasferisce altrove in
posti sempre diversi e soprattutto in location improbabili –
una galleria d‟arte, un teatro, un parcheggio, un centro
commerciale. Per seguire le cene improvvisate basta iscriversi
al sito theget.com ed entrare a far parte della community
della quale fanno già parte molti professionisti dello spettacolo
e della cucina: chef, performer, volontari, camerieri, musicisti,
poeti. Tutti possono mettere la propria professionalità a
disposizione per rendere ogni cena unica e irripetibile.
http://www.theghet.com/
Social City
Ghetto Gourmet Los Angeles
Guerriglia Drive-In Los Angeles
Il Drive In fantasma che cambia location ogni settimana. È
questa l'idea di Bryan Kennedy, un californiano di 25 anni che
ha realizzato MobMov, un sistema di proiezione - portatile ed
economico - da installare su un'automobile. Il sistema è
estremamente semplice: basta installare sull'auto un DVD
player, un proiettore ed un generatore di corrente e utilizzare un
trasmettitore FM per condividere con le autoradio la traccia
musicale. Non serve tecnicamente null'altro, se non un ampio
muro bianco su cui proiettare i film. Il cinema "mordi e fuggi"
appare e scompare sui muri di edifici periferici, sul retro di un
magazzino abbandonato o addirittura su un prato. Mai nello
stesso posto. Mai una data certa. Mai una locandina. Per
scoprire la programmazione si fa affidamento al passaparola
sul web, ma la proiezione potrebbe saltare all'ultimo momento
perché magari la batteria dell'auto è a terra. Un modo per
risignificare spazi urbani periferici e abbandonati
E all‟ultimo festival del cinema di Venezia, per una sola sera, il programma prevedeva una proiezione “al buio”.
drive in a sorpresa, programmazione estemporanea,
imprevedibilità
Social City
È un fenomeno in crescita quello dei “party lampo” in luoghi in cui non ci
si aspetterebbe una massa umana danzante, il volume a palla e il
consumo di alcolici. Luoghi come una stazione della metropolitana (è
successo, più di una volta, ad Alexanderplatz), i vagoni della U-Bahn
(ad esempio la U7) o una cassa di risparmio, per la precisione la
saletta, aperta giorno e notte, in cui si trovano i bancomat. Un flashmob
party si organizza via passaparola e ha una durata tendenzialmente
breve. Quando arriva la polizia, i partecipanti si dileguano. Come
per i park parties, l‟organizzazione delle azioni flashmob passa quasi
esclusivamente per social network come restrealität.
La “Spontaneität” è un valore poco celebrato dalla mentalità tedesca,
che le giovani generazioni stanno riscoprendo come forma di protesta e
di fuga dalla pianificazione imperante. A Berlino, città di case occupate e
di festini illegali, un flashmob party potrebbe sembrare quasi roba da
bambini. Ma la scelta di effettuare questi blitz nelle Sparkassen ha
assunto un significato di ribellione nei confronti della crisi: noi la
vostra crisi non la paghiamo, anzi: ci balliamo su.
Parole chiave: blitz – protesta – crisi – illegalità – spontaneità
Social City
Party al Bancomat Berlino
È un dato di fatto che nella cità di Madrid esistano moltissimi spazi
pubblici in disuso, e quindi sprecati, come lotti vuoti, construzioni
non finite e palazzi abbandonati spesso in attesa di demolizione.
www.suultimavoluntad.com è un progetto nato nel novembre del
2008, in un momento di crisi, in cui un elevato numero di lavori
pubblici sono stati bloccati a tempo indeterminato, per mancanza
di budget. Su Ultima Voluntad offre un‟alterntiva a basso costo:
ridare, per un certo periodo di tempo, alcuni di questi spazi ai cittadini
di Madrid. Almeno fino a quando i legittimi proprietari non decidono
cosa fare di quelle strutture. L‟estetica del sito internet Su ultima
voluntad è, non a caso, quella dei necrologi di un giornale: per
eseguire le ultime volontà di un edificio che non sa quando, e se,
verrà demolito. Sempre sul sito si può trovare una mappa con tutti i
posti dalla città segnalati come possibili spazi da riattivare, o per i
quali è già in atto processo di risignificazione.
Su Ultima Voluntad è il segno di un movimento nuovo nella capitale,
spinto dalla necessità di agire contro la paralisi sociale e
istituzionale. Una sorta di spirito anarchico, una voglia di muoversi al
di fuori dagli schemi normativi prestabiliti, al di fuori della
consuetudine. C‟è il bisogno di non aspettare che le istituzioni facciano
delle cose per i cittadini, ma che siano questi a prendere le situazioni
in mano, in maniera civile, organizzata e solidale, senza dimenticare la
cura dell‟immagine progettata, usando una estetica giovane, fresca e
contemporanea.
Social City
Su Ultima Voluntad Madrid
Social Gaming
A New York si sperimentano gli Street Based Games.
Videogiochi, cioè, realizzati contemporaneamente davanti
ad un computer e in strada. Uno degli esempi è
Pacmanhattan, nato come un esperimento accademico
della NY University, e che consiste nella trasposizione del
celebre videogioco pacman nel mondo reale. Un giocatore
- appunto vestito come Pac-man - corre per la città – il cui
reticolo ortogonale funge da gameboard - cercando di
collezionare tutti punti virtuali sparsi per le strade. Quattro
giocatori a loro volta vestiti da fantasmini cercano di
acchiapparlo prima che li abbia collezionati tutti,
esattamente come nel videogioco. I giocatori in strada
vengono seguiti e indirizzati dai giocatori online che,
attraverso i cellulari e la connessione Wi-Fi, segnalano loro
la posizione degli avversari.
Queste simulazioni contribuiscono alla sperimentazione di
quella che in gergo viene definita realtà aumentata. Ossia,
grazie alle nuove tecnologie si possono utilizzare i dati
digitali per potenziare il mondo fisico e trasformarlo in
una super-realtà in cui tutti gli elementi da sempre
presenti intorno a noi diventano dispensatori di informazioni
a più livelli.
http://www.youtube.com/watch?v=XKyuCnjVIYU
Pac Manhattan New York
Social Gaming
Il mio obiettivo ha 29 anni, sposato lavora in un negozio di
elettronica nel west end. Tocco la mia arma nella tasca, una micro
pistola ad acqua. Mi fermo in un bar vicino al negozio. Il bersaglio
esce alle 6. Mi alzo e mi avvicino. E’ di schiena e sparo mentre
dico: ”Dammi il fascicolo!”. Per lui il gioco è finito. Sottocasa mi
accorgo di essere io, adesso, il bersaglio.
Si chiama StreetWars: Killer ed è un gioco creato dal 30enne
avvocato newyorchese Franz Aliquò. Il gioco dura tre settimane.
Per partecipare i giocatori pagano una tassa d‟iscrizione sul sito
ufficiale (www.streetwars.net) e ricevono una busta in cui trovano
l‟identikit dello sconosciuto/a (foto, indirizzo, ecc) che devono
assassinare con una pistola ad acqua. Ma anche loro sono da
subito bersaglio di un altro giocatore. Chi esce vivo dal duello
eredita il target della sua vittima, e così via. L‟ultimo che rimane
in vita vince 500 dollari. Per partecipare bisogna avere almeno 18
anni ed abitare nella città dove il gioco si svolge. Bisogna uccidere
almeno una persona alla settimana. Si possono usare solo pistole o
palloncini ad acqua. Non si può abbattere il bersaglio nel suo luogo
di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici e nei bar. Il gioco ha
riscosso subito un enorme successo e imperversa da New York a
San Francisco, da Vienna a Londra e i prossimi urban game sono
previsti a Parigi, Roma e Tokyo.
Social Gaming
Urban Game New York
Il wardriving è un‟attività che consiste nell‟intercettare reti WiFi, in
automobile, in bicicletta o a piedi con un laptop o uno smart-phone.
Nintendo ha trasformato questa pratica in una vera e propria caccia
al tesoro, con un gioco in cui si ottengono dei premi per ogni WiFi
che si riesce a scovare. E‟ questa l‟idea dietro a Treasure World,
sviluppato dalla Aspyr, che trasforma i videogiochi in un‟attività
all‟aria aperta. Il giocatore è infatti costretto ad andare in giro per il
quartiere, con il proprio DS in tasca, alla ricerca di nuove connessioni
WiFi, per collezionare punti e tesori.
La trama del gioco è estremamente semplice: un cercatore di tesori,
dopo un atterraggio piuttosto brusco sulla Terra, ha bisogno che il
giocatore aiuti lui ed il suo assistente robot a trovare della polvere di
stelle (che ovviamente corrisponde alle connessioni WiFi). In cambio
di questo favore, al giocatore verranno offerti stupendi tesori.
Treasure World è un videogame dove per vincere bisogna uscire e
confrontarsi con il mondo reale, trasformandolo in un gioco, invece di
restare in casa, distratti da un mondo digitale che impedisce di
esplorare la realtà che ci circonda.
Social Gaming
Treasure World Nintendo
Tra TV e Social network. Giovani che cantano concentrati
davanti ai videoclip trasmessi dallo schermo televisivo.
Teenager che si radunano nei centri commerciali per
imbracciare chitarre di plastica.
Padri e figli che si passano il microfono, alla ricerca del
giusto ritmo e intonazione.
Social Gaming
Karaoke videoludico
Social Gaming
SingStar: il karaoke 2.0
Possibilità di personalizzazione dell‟esperienza di fruizione: registrare la propria
performance con la webcam Playstation Eye e condividerla con gli amici via internet.
Le corporate dell‟entertainment offrono ai fan gli strumenti e gli spazi per creare e
diffondere i propri contenuti (MySingStar Online).
Attraverso MySingStar Online si visualizzano immagini e video sulla propria pagina (ad es.
Facebook).
Il televisore, apparecchio inerte e sconnesso, diventa uno studio di registrazione, un club e
un sito di social network.
A cadenza semestrale Sony distribuisce nei negozi o in rete nuove versioni dedicate a
particolari generi musicali (pop, rock, ecc) eventi (natale), o band (Abba, Queen, ecc).
Il SingStore offre a oggi più di 500 brani acquistabili a 1,49 euro.
Un milione di pezzi scaricati, 12 milioni di copie vendute e catalogo in continua
espansione.
La caratteristica di multimedia hub della console Sony, unita al collegamento
broadband always-on e all‟integrazione con il web 2.0 (youtube e siti dedicati, come
singstargame.com) hanno profondamente trasformato le dinamiche del karaoke
ludico.
Social Gaming
New Politics
Un progetto di comunicazione online curato dalla pluripremiata agenzia inglese di
marketing digitale Twentysix in occasione delle elezioni politiche in Gran Bretagna.
Trattasi di un sito web altamente user friendly sul quale è possibile votare
virtualmente i candidati premier e esprimere la propria opinione sui sondaggi,
pubblicati regolarmente, relativi ai vari dibattiti televisivi e alle strategie messe in
atto dai politici. La partecipazione ai sondaggi avviene naturalmente attraverso
Twitter, il social medium che sta letteralmente rivoluzionando le modalità di
conoscenza, lettura e condivisione di informazioni e contenuti in rete.
http://www.10downingtweets.co.uk/#/Home
Il sito aggrega in unica piattaforma i tweets emessi dai vari candidati e dai 6
partiti che compongono il parlamento britannico (sezione “What the politicians are
saying”) e allo stesso tempo consente ai politici di realizzare dove stia andando il
“sentiment” della nazione e alle persone di esprimere una preferenza sui temi caldi
del momento nella sezione “join our poll” (“pensi che Gordon Brown sia disperato?
61% Yes”; “Claegg è stato paragonato a Churcill, ti pare il caso? 34% Yes; “Andrai a
votare oggi?” 64% Yes, etc.) piuttosto che rilasciare opinioni e considerazioni
personali.
Il sito divulga in tempo reale via feed rss e sms le informazioni che aggrega e le
statistiche riguardanti i singoli candidati in base ai “tweets” ricevuti dagli utenti,
andando a comporre una sorta di indice di gradimento sugli ultimi argomenti
affrontati nelle campagne, nei dibattiti e in rete.
Divertente il calembour che la Twentysix ha coniato nell'assegnare il nome al
progetto, giocando sull‟assonanza con il nome della nota via di Londra che ospita la
residenza del Primo Ministro. Ad aumentare l‟impatto comunicativo dell‟operazione,
l‟inserimento di illustrazioni satiriche e sapienti caricature bidimensionali in stile flash
dei vari “contendenti”, trovata che conferisce grande appeal grafico al sito.
Approccio partecipativo e aggiornamenti in tempo reale: la democrazia ai tempi di Twitter..
New Politics
10 Downing Tweets
Openpolis e la politica 2.0 Openpolis è un progetto di documentazione sulla
politica e sui politici italiani nato dall‟omonima associazione
indipendente e no profit dietro alla quale c‟è la società romana depp
Srl, che si occupa di democrazia elettronica e partecipazione
pubblica. L‟iniziativa nasce 2 anni fa, dalla consapevolezza che in
Italia mancasse un sistema di comunicazione politica
trasparente, imparziale e accessibile ai cittadini. Openpolis è
infatti una banca dati online completamente gratuita dove è possibile
trovare informazioni e notizie che riguardano i 140 mila politici
italiani di ogni livello istituzionale, dai parlamentari europei ai
politici in carica nei comuni più piccoli. Operpolis si sviluppa
grazie alle segnalazioni e ai contributi di cittadini e politici secondo
una modalità perfettamente wiki: un grande blog collettivo in cui
le informazioni - a parte quelle anagrafiche e istituzionali rilasciate in
automatico dal sistema- vengono diffuse, dibattute e modificate dagli
utenti grazie alle impostazioni open content e open publishing.
Attraverso Openpolis tutti i cittadini posso avvalersi di uno strumento
informativo aggiornato che allo stesso tempo consente attraverso
una modalità interattiva di comunicazione di dire la propria e
perché no provare in qualche modo a influenzare le agende e le
scelte politiche dei propri rappresentanti.
Openpolis ha cercato di smarcare la politica dall‟idea di
comunicazione TopDown e i risultati sono incoraggianti: i post in
questi 2 anni sono stati costantemente in aumento.
La sfida non è sicuramente conclusa ma il risultato tra Openpolis VS
Politica unidirezionale, almeno per ora si assesta sul 2.0…
http://www.openpolis.it
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Pubblica cosa dicono
FixMyStreet.com Discariche abusive? Buche nell‟asfalto? Pavimentazione sbrecciata? Un lampione
fulminato e mai riparato? All‟insegna di una sana riappropriazione degli spazi urbani
che ha poco di ideologico e molto di pratico, sul social network inglese
Fixmystreet.com, ideato dall‟associazione noprofit Mysociety.org è possibile
segnalare attraverso un form di semplice compilazione guasti e disservizi che
riguardano gli spazi pubblici, documentarli con una breve descrizione e una
fotografia, collocarli sulla mappa di Londra o georeferenziarli direttamente su
googlemaps, e affidare la propria civile rimostranza alla redazione che se ne farà
portavoce presso la pubblica amministrazione.
I numeri che descrivono l‟andamento del network dimostrano che l‟iniziativa ha colto
nel segno, riempiendo in modo efficace un vuoto di comunicazione tra cittadini e
istituzioni locali: 1.033 nsegnalazioni dai cittadini nella passata settimana,1.632 le
riparazioni eseguite nel corso dell‟ultimo mese, consultabili in tempo reale anche
attraverso feed rss.
Il senso civico incontra un sano pragmatismo. Là dove insomma non si parla solo
delle cose ma ci si confronta affinchè alcune di queste succedano veramente, i social
network dimostrano di essere non più solo un canale per raccontarsi, aumentare la
condivisione o accelerare mobilitazioni, ma anche un modo per risolvere i piccoli ma
stringenti problemi di ordine pratico. Il governo dal basso delle piccole cose, la
micropartecipazione, la twitter-democrazia et similia sono i fenomeni che fanno da
fondo a Fixmystreet.com, in cui “cambiare” è sinonimo di “iniziare con il fare”,
secondo un processo di miglioramento incrementale che si compone di attenzione
e sforzi quotidiani, una tensione parcellizzata ma inesorabile che lavora nella
direzione di un bene comune, fatto di microazioni cariche di grande senso civico.
http://www.fixmystreet.com/
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Gli ideatori l‟hanno definita una “piattaforma d‟informazione collettiva”, un tool di crisis
management per gestire e condividere flussi di notizie in situazioni di emergenza.
Ushahidi (http://www.youtube.com/watch?v=EhT3co2qNAA&feature=player_embedded)
nasce nel giro di 48 ore come risposta ad hoc alle discusse elezioni del 2008 in Kenya,
quando Erik Hersman, blogger e uno dei quattro fondatori della piattaforma, si trovò a
dover controllare le miriadi di segnalazioni sugli scontri, le violenze e più in generale le
emergenze che in quei giorni imperversavano in Kenya in occasione del controverso
appuntamento elettorale, senza riuscire a capire cosa stesse accadendo realmente.
Sospeso il palinsesto televisivo, quello radiofonico e chiusi i giornali, Ushahidi diventò in
breve uno dei pochi modi per aggirare la censura: chiunque poteva infatti accedere alla
piattaforma e inviare testimonianze (attraverso internet, email o più agevolmente via sms)
che venivano quindi geolocalizzate e prontamente inserite su una mappa navigabile,
dando così l‟opportunità ai soccorritori di essere sempre informati in tempo reale sui tanti
fronti aperti in cui era necessario intervenire. Ormai Ushahidi ha compiuto due anni,
durante i quali ha ripetutamente confermato in una molteplicità di occasioni e “zone calde”
del mondo, l‟efficacia della formula che ne è alla base: una tecnologia semplice al servizio
di un‟idea brillante. Attraverso di esso sono stati da allora mappati i successivi scontri in
Africa, il terremoto in Cile, la guerra civile in Congo, le elezioni in India e altri momenti di
rilevanza geopolitica e sociale emersi a livello globale. La facilità con cui Ushaihidi ha
saputo diffondersi è dovuta al fatto che è assolutamente gratuito e scritto in un codice
open source.Ultimamente Ushahidi ha trovato la prima felice applicazione anche in Italia:
Giorgio Gargia, professore illuminato della Università di Napoli l‟Orientale l‟ha scelto
insieme ai suoi studenti con l‟obiettivo di affrontare proprio l‟emergenza spazzatura e
mettere al servizio di Carabinieri, Polizia e Guardia Forestale, ma anche agli stessi cittadini,
uno strumento di condivisione di informazioni.
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Ushahidi
Fondata da un gruppo di volontari e diretta da Julian Assange, internet activist
con un passato da hacker supercondannato, Wikileaks (Wl) dal 2007 si
presenta come una „not for profit media organization‟ – per usare le parole
del direttore – specializzata nella pubblicazione online di documenti top secret.
La mission di Wikileaks è portare alla luce comportamenti eticamente
sospetti -o colpevoli- di aziende, banche e governi. Assange, l‟unico nome e
volto noto dell‟organizzazione, è entrato recentemente nella classifica di Forbes
relativa agli uomini più potenti del mondo: all‟ultimo posto, ma c‟è.
Del resto del team si sa ben poco: 5 i redattori fissi e circa 800 i
collaboratori in giro per il mondo tra giornalisti, attivisti, dissidenti (in
particolare del governo cinese) e scienziati che inoltrano segnalazioni e
materiali alla dropbox della redazione. Quest‟ultima si accerta dell‟autenticità del
materiale, grazie anche alla cooperazione della collettività digitale, e poi lo
pubblica. L‟unione delle parole wiki e leak (dall‟inglese, “fuga di notizie”) disegna
un‟area semantica in cui rientrano fenomeni consonanti ormai di assoluta
attualità: la logica del contenuto generato dagli utenti (user generated
content), il nomadismo digitale, il sistema delle libertà digitali per cui si
battono tanto i partiti pirata. Wikileaks è stata definita in rete la „Cia del
popolo‟ capace di intimorire il Pentagono, il „James
Il governo americano e il Pentagono pare abbiano più volte tentato di far
chiudere il portale appellandosi al “segreto di stato” e alla sicurezza nazionale.
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Wikileaks