elena marinoni: dal marketing al societing

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3 dicembre 2010 Running New Politics & New Media Elena Marinoni Managing Director GPF Mercati come conversazioni Il nuovo ordine del Web Dal marketing al societing tribù brand community Da consumatore a prosumer Relazione social network Strategie d’azienda e leadership sulle reti ConsumAttore

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Corso "New Politics, new media", Roma. lezione Dott.ssa Elena Marinoni -Managing Director GPF-, sulle seguenti tematiche: Il nuovo ordine del Web,Strategie d’azienda e leadership sulle reti,Da consumatori a prosumer, Non più solo scambio ma anche relazione: brand community, tribù, social network,Dal marketing al societing

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Page 1: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

3 dicembre 2010 Running New Politics & New Media Elena Marinoni Managing Director GPF

Mercati come conversazioni

Il nuovo ordine del Web

Dal marketing al societing tribù

brand community

Da consumatore a prosumer Relazione

social network

Strategie d’azienda e

leadership sulle reti ConsumAttore

Page 2: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Postmodernità (“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)

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Page 3: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Modernità Postmodernità

(“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)

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Dalla Rivoluzione Industriale al 1960

Page 4: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Modernità SHIFT

Postmodernità (“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)

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Dalla Rivoluzione Industriale al 1960

Page 5: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Modernità

Europa XIX secolo. Rivoluzione Industriale.

Nasce, cresce e si afferma la classe media: la

borghesia, che progressivamente conquista benessere

economico e una propria identità all‟interno della

piramide sociale attraverso i beni che produce.

Page 6: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Modernità

Epoca di certezza e

determinismo

Il luogo per definire la

propria identità è il lavoro

Il posto di lavoro è quello in

cui si sviluppano le relazioni

sociali

“Produco dunque sono”

Progresso industriale di tipo

Fordista come modello di

sviluppo lineare (Positivismo)

Page 7: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Modernità

Divisione della società in

classi sociali omogenee

determinate dal reddito

Controllo sociale svolto da

Stato, Chiesa, rendite di

posizione

Il consumo è funzionale

oppure serve per ribadire uno

status sociale

Valore delle merci è dato dal

valore di uso

Page 8: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Modernità

Diffusione delle mode e

del sapere secondo il

modello “Trickle Down

effect” (“Gocciolamento

dall‟alto verso il basso”)

Page 9: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Fine II Guerra Mondiale,

inizio “Dopo guerra”

Boom economico

Democraticizzazione del

consumo

SHIFT

Page 10: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Crisi delle grandi ideologie

salvifiche (Stato, Chiesa,

Capitalismo)

Inizio Contestazione („68) e

Lotte di classe

‟60: SHIFT

Page 11: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

I media (marcatamente la TV)

si fanno sempre più pervasivi

Nasce e si diffonde la

pubblicità

‟60: SHIFT

Page 12: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

La produzione in serie inizia

ad annoiare

Emerge da parte degli

individui consumatori la

necessita di personalizzazione

e espressione del proprio

individualismo

Nascita della concezione di

Moda di strada (dal basso

verso l‟altro vs “Trickle Down

Effect”)

‟60: SHIFT

Page 13: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Modernità ‟60: SHIFT

Postmodernità (“Ipermodernità” o “Modernità liquida”)

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Dalla Rivoluzione Industriale al 1960

Page 14: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Postmodernità “Epoca del dubbio”

L‟epoca delle grandi certezze,

delle ideologie, dello sviluppo

lineare, della fede illuministica nel

progresso volge al termine,

lasciano il posto a una nuova

epoca all‟insegna della

complessità, dell‟incertezza, del

dubbio sistematico, del

relativismo sociale.

Page 15: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

‟60: SHIFT

Postmodernità Assetto economico di tipo

“postfordista” o “neoliberista”

Modello di sviluppo accellerato

e discontinuo

La produzione si delocalizza, la

cultura della fabbrica diventa

marginale, nascono le imprese a

rete

Si innescano le dinamiche della

globalizzazione

La conoscenza come fattore di

produzione

Diffusione del lavoro flessibile e

temporaneo

Page 16: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Postmodernità La società si frammenta

Cresce l‟individualismo

Page 17: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Postmodernità Non è più l‟appartenenza di

classe a dividere la società

quanto gli stili di consumo

Il luogo per definire la propria

identità è il tempo libero

Una nuova segmentazione

sociale basata sui “Lifestyle” che

favorisce la diffusione virale

orizzontale delle tendenze

Page 18: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Postmodernità La centralità del consumo

sostituisce la centralità della

produzione

“Consumo dunque sono”

Il consumo è principalmente un

atto estetico e simbolico che

serve a definire la propria

identità sociale

Page 19: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Postmodernità

Niente è più soltanto una cosa.

I prodotti sono molto più che se

stessi: sono stili di vita, mondi,

esperienze, segni.

Valore delle merci è dato

prevalentemente dal loro valore

simbolico e dalla loro capacità di

veicolare un immaginario di

riferimento attraverso i media

Oltre il valore di uso delle

merci: si afferma lo strapotere dei

brand

Il consumatore post-

moderno consuma

non per avere ma per

essere, per diventare

ciò che vuole essere.

Page 20: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il Consumatore Postmoderno Determina la sua

identità sociale

attraverso il consumo

secondo un percorso

accidentato, pieno di

deviazioni, di prove,

di sperimentazioni.

Dotato di molteplici

identità

“Work in Progress”

Page 21: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Gli acquisti del

consumatore

postmoderno sono

contraddistinti da una

mescolanza di

prodotti anonimi e di

marca, edonisti e

salutisti, economici e

di lusso, etc..

Dall‟esterno sembra

agire in modo

incoerente in realtà è

dotato di uno

specifico progetto

identitario che

persegue attraverso il

consumo e che

possiede una sua

coerenza interna

Il Consumatore Postmoderno

Page 22: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il Consumatore Postmoderno Subisce la vertigine da iperofferta

In perenne stato di eccitazione

Alla ricerca di sensazioni immediate

Contraddittorio

Ondivago

Sfuggente

Eclettico

Disincantato

Page 23: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Fedeltà e passività non trovano

più riscontro concreto: il

consumatore acquisisce un

potere, una discrezionalità, una

forza contrattuale sconosciuta in

passato.

Il Consumatore Postmoderno

Page 24: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Competente

Esigente

In Rete…

Consumatore

Reloaded

ConsumAttore

ConsumAutore

ConsumatoRe

Prosumer

Postmodernità

Page 25: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Postmodernità Promuser: il consumatore

contribuisce attivamente allo

sviluppo prodotti, diventa partner

e committente delle aziende.

La diffusione delle nuove

tecnologie consente, per la prima

volta, di valorizzare un diffuso

sapere e competenza del

consumatore che se da un lato

rafforza il suo potere contrattuale,

dall‟altro prospetta all‟impresa

scenari di collaborazione, co-

creazione.

Page 26: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

“Una potente conversazione globale ha avuto inizio.

Attraverso internet, le persone stanno scoprendo e

inventando nuovi modi per condividere conoscenza

rilevante con velocità accecante.

Come diretta conseguenza, i mercati stanno

diventando più intelligenti - più della maggior parte

delle aziende”

«I mercati sono conversazioni»

Cluetrain Manifesto Il Cluetrain Manifesto è un insieme di 95 tesi organizzato e presentato come un

manifesto, o invito all'azione, per tutte le imprese che operano all'interno di ciò che

si propone di essere un nuovo mercato interconnesso. Le idee presentate, con

l'obiettivo esplicito di esaminare l'impatto di Internet sia sui mercati (i consumatori)

sia sulle organizzazioni.

www.cluetrain.com

Le conoscenze innovative sono sparse nella rete

sociale dei consumi

Potere Conversativo

Page 27: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Design Produzione MKTG Consumo Distruzione

Attività dell‟impresa Attività del consumatore

Il processo di creazione della catena del valore nell‟era industriale

Page 28: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Design Produzione MKTG Consumo Distruzione

Attività dell‟impresa Attività del consumatore

Il processo di creazione della catena del valore nell‟era industriale

Il processo di creazione della catena del valore nell‟era Web 2.0

Design Produzione MKTG Consumo Distruzione

Page 29: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Prosuming

Il caso più evoluto in tal senso è quello del mercato dei software

e dei videogiochi, in cui i membri di comunità di utenti fanatici

ricevono dalle aziende versioni beta dei prodotti che poi sono

restituite testate e, spesso, implementate o perfezionate. Tutto a

costo zero. Es. Nintendo, ha sfruttato e sfrutta gli utenti avanzati

e la loro smania di avere subito l'ultimo ritrovato tecnologico,

facendo uscire la versione Beta delle console seguite a breve

distanza dalle versioni definitive (che rimangono sul mercato per

un paio d'anni circa). E‟ andata così con il Gameboy Advance,

l'SP e il fenomeno si è ripetuto per la versione DS.

Sempre più

imprese usano le

comunità della rete

o della blogsfera

come fonti

informative

Page 30: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Lego Factory

http://mindstorms.lego.com/en-us/Default.aspx

Design, buy, build, play

http://www.youtube.com/watch?v=gXiql8Fm64A

Creatività e conoscenze innovative

distribuite nel tessuto sociale dei consumi

Un caso di sviluppo prodotti con

la rete

Mindstorms

Prosuming

Page 31: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Nell‟agosto 2006 Lego ha lanciato Mindstorms NXT, un kit di

sviluppo per realizzare robot personalizzabili e programmabili

Il progetto ha visto il contributo attivo dei clienti, a cui Lego ha chiesto

di usare in anteprima il kit e realizzarne applicazioni innovative.

L‟idea nasce da un attacco informatico al sito dei tool di sviluppo della

Lego. Quando alcuni hacker riuscirono a „bucarlo‟ per inserire alcuni

loro progetti, la casa danese, invece di denunciarli, si entusiasmò e

decise di trasformare l'esperienza negativa in un‟opportunità di sviluppo.

Mindstorms ha visto il coinvolgimento di un gruppo di 100 fanatici dei

mattoncini (26 paesi, età 18-75) invitati a visionare e a proporre

metodi inediti di utilizzo del kit. L‟assunto del progetto è che i feedback

dei clienti hanno un valore diverso da quelli dei tester interni. Gli

appassionati hanno costruito robot incorporando sensori sensibili a

video, audio e tatto, e controllabili tramite dispositivi Bluetooth (cellulari).

La società ha scelto utenti in grado di progettare robot, realizzare

contenuti significativi relativi al progetto (libri, recensioni, blog o

manuali), e soluzioni di programmazione alternative.

Nessuno dei partecipanti al progetto ha ottenuto il kit di sviluppo

in omaggio, ma solo uno sconto sul normale prezzo di listino. “Per

loro”, afferma la Lego, “il vantaggio deriva dalla possibilità di essere

i i primi a usarlo e di avere voce in capitolo sulle possibili

applicazioni del gioco”.

Prosuming

Page 32: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

DELL

Un caso di sviluppo prodotti con

la rete

Prosuming

Page 33: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Soluzioni tecniche dalla rete

http://www.ideastorm.com

“Where your ideas reign”

http://www.dellsocialinnovationcompetition.com

“Enter your idea to change the world”

Social Innovation Competition

Ingenious ideas to change the world

VIEW_DREAM_ENTER_VOTE

Prosuming

Page 34: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

www.votaaquarius.it

Appena messo su youtube lo spot scelto (B)

intitolato “Musical” (Saatche & Saatchi)ha ricevuto

18.823 visite e ha generato un fenomeno

spontaneo di copie amatoriale del film.

Un caso di coinvolgimento del consumatore nel

processo di comunicazione

Consumatore=giudice

Lancio marchio Aquarius (Coca-Cola)

Ccampagna integrata (tv, radio, web, stampa e

affissioni) con il messaggio “Sei pronto a

decidere tu?

Social Advertising Originale meccanismo di scelta tra due diversi

spot tv (opzione A o B).

Per votare ci si collegava al sito

www.votaaquarius.it oppure nelle piazze dove

era presente il pullman Aquarius, si beveva, sii

rivedevano gli spot e si votava

Page 35: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

“Zooppa, people-powered brand energy”

Video/Brief: concept, idee, video, grafica, testi

Contest a premi

http://it.zooppa.com/contests/invicta

Scarica-crea-manda

Social Advertising

Page 36: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il tramonto del marketing di

massa

I mercati divengono

conversazioni dove lo scambio

è di segni, linguaggi, relazioni in

un dialogo tra pari che

contribuisce alla creazione di un

valore condiviso

Page 37: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Dal Marketing al Societing

(Social + Marketing)

Il tramonto del marketing di

massa

I mercati divengono

conversazioni dove lo scambio

è di segni, linguaggi, relazioni in

un dialogo tra pari che

contribuisce alla creazione di un

valore condiviso

Page 38: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Dal Marketing al Societing

(Social + Marketing)

I consumatori sono individui,

attori sociali con cui il Marketing

deve dialogare, interessandosi

anche delle conseguenze sociali

dei prodotti che mette in circolo,

delle nuove responsabilità

sociali ed etiche della

marca/impresa.

Il marketing deve realizzare

un incontro proficuo con la

società, instaurando con

questa un rapporto che sia

anche di servizio, rispettoso,

tendenzialmente simmetrico.

Page 39: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

L‟individualismo dominante

genera nella Postmodernità

nuove ed impreviste forme di

socialità estremamente vitali.

Cementate da emozioni,

sentimenti, passioni: sono le

nuove comunità, le tribù, i social

network che trovano spesso

proprio in una marca o in una

pratica di consumo il fattore

aggregante.

Le nuove Tribù

Page 40: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Le tribù postmoderne “Una tribù postmoderna (o neotribù) è un insieme di individui non necessariamente omogeneo (in termini

di caratteristiche sociali obiettive) ma interrelato da un’unica soggettività, una pulsione affettiva o un ethos

in comune. Tali individui possono svolgere azioni collettive intensamente vissute, benché effimere”

(Bernard Cova)

Le tribù postmoderne sono gruppi sociali che si raccolgono intorno ad una passione condivisa e che

rendono possibile agli individui di mantenere alto il livello di autonomia pur facendone parte.

Le nuove Tribù

Page 41: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Le tribù postmoderne

Le tribù postmoderne possono avere diversa natura, legata alla diversa passione che accomuna i vari

membri. Esistono comunità formatesi intorno ad uno sport estremo o ad una fede calcistica, intorno ad un

hobby come il giardinaggio o l‟astrologia, le associazioni ambientaliste o in difesa dei diritti umani, così

come possono esistere tribù formatesi intorno ad un marchio o un prodotto. Ciò che accomuna tutte

queste tribù però è la condivisione di rituali.

Le tribù postmoderne sono più effimere, fragili e instabili di quelle tradizionali:

ogni individuo infatti può far parte di più tribù, in cui svolge più ruoli, indossa maschere molto diverse fra

loro e può uscire dal gruppo quando vuole.

Le nuove Tribù

Page 42: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Tribù postmoderne_Apple Addicted

Page 43: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Cosplayers Tokyo

Cosplay è la pratica che consiste nell'indossare un costume che

rappresenti un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e

interpretarne il modo di agire. Il termine è una contrazione delle parole

inglesi costume ("costume") e play ("interpretare/recitare"), che

descrivono accuratamente l'hobby di divertirsi vestendosi come il

proprio personaggio preferito. Poiché il fenomeno ha avuto origine in

Giappone, il personaggio rappresentato da un cosplayer viene spesso

scelto tra quelli individuabili nei manga e negli anime giapponesi,

ma non è raro che il campo di scelta si estenda ai videogioci alle

band musicali, particolarmente di artisti J-Pop e J-Rock (musica

pop e rock giapponese), ai giochi di ruolo, ai film e telefilm e ai libri

di qualunque genere e persino alla pubblicità. Ultimamente anche

in Giappone stanno prendendo piede cosplay ispirati ad opere

occidentali, grazie anche al successo internazionale di opere quali

Harry Potter o la trilogia di film del Signore degli Anelli o la celebre

saga di Star Wars. Un'altra differenza è che gran parte dei

mascheramenti negli Stati Uniti e in Europa è legata ad eventi

particolari come convegni e festival.

Una definizione adottata in certi casi è quella di cross-players, da

"cross-dressing" e "cosplayer": si usa talvolta per indicare coloro che

abitualmente realizzano cosplay di personaggi del sesso opposto

rispetto al loro. Le migliori cosplayers giapponesi si possono trovare

ogni domenica ad Harajuku, quartiere di Tokyo, dove decine di

ragazze si incontrano per mostrare i propri vestiti ai turisti incuriositi e

ai fotografi.

http://www.youtube.com/watch?v=SQ2NyS-XXkA&feature=fvst

Tribù postmoderne Tribù postmoderne_Cosplayers

Page 44: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Tribù postmoderne_Keirin Cycle Addicted

Keirin Cycle Culture Berlino

La bici, a Berlino, è un‟istituzione quasi come a Shangai: pullulano i

negozi che vendono, affittano e aggiustano biciclette, soprattutto nel

quartiere di Kreuzberg. E proprio lì, vicino a un negozio sulla Skalitzer

Straße specializzato in velocipedi olandesi, sorge Keirin Cycle, il non

plus ultra per gli appassionati di Keirin, una disciplina ciclistica

giapponese nata nel 1948. Si tratta di ciclismo da velodromo: i

corridori muniti di caschetti colorati montano su biciclette leggere e prive

di freni, capaci di raggiungere i 70 kilometri orari. In Giappone, il Keirin è

uno sport molto praticato e seguitissimo, fulcro di un vasto sistema di

scommesse. A Berlino una bicicletta priva di freni è naturalmente

considerata fuorilegge, ma Gary e Mo, i due proprietari di Keirin Cycle,

non si sono lasciati scoraggiare. Spinti dalla loro cocente passione per

questa branca del ciclismo giapponese, hanno aperto una piccola

officina, all‟estremità nord del quartiere turco di Kreuzberg, e presto

Keirin Cycle è diventato il tempio di chi condivide questa

monomania Japan-oriented: qui si possono acquistare e aggiustare le

speciali biciclette da velodromo, tutta l‟oggettistica correlata, pezzi di

ricambio ai gadget, libri che descrive per filo e per segno la filosofia

Keirin. A completare il quadro, un piccolo spazio bar in cui chiacchierare

con gli astanti di ciclismo giapponese e non.

Keywords: niche discipline, burning passion, cyclist paradise,

separate world, philosophy, niche.

http://www.youtube.com/watch?v=Z4d5mmXZSXw

Page 45: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Tribù postmoderne_Floggers

Floggers Buenos Aires/Bogota

Floggers are known as a fashion style used by teens in Argentina, it is

related to a web site called fotolog.com, in which teens publish photos

and other users comment on them. Floggers are generally between 13

and 17 years old, however some adolescents begin using this fashion

style when they are 11 years old due to seeing their older brothers using it.

It has become very popular among teens such as a habit or a life style.

The word Flogger comes of "flog", Fotolog's apocope. The popularity of

a fotolog is based on the daily quantity commentaries posted in the photos

of each user. The pics posted on fotologs are a habit of being self-

portraits.

The trend consists mainly of tight pants in bright colors. The floggers

use the Converse sports shoes. Nike has created a new product line of

these shoes lately. The hair is used semi-long in men, and in both

genders the fringe covers one eye or both eyes. Floggers are known as

the followers of this fashion. Some of the floggers characteristics are the

taste for fashion and top labels. The latest fashion in Floggers style is tight

pants with high waist and braces.

Among these teenagers' tastes, is electronic music, mainly techno,

over which they have developed a peculiar way of dance called Electro.

The movements consist of a rapid movement of the leg, hitting the ground

with the heel, and drawing the other leg backward and then quickly

change the position of the legs, together with other steps.

Page 46: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Kogi Culture Los Angeles

Per le vie di Los Angeles si aggira Kogi Korean BBQ, un

marchio che vende i suoi prodotti attraverso due camioncini

in continuo movimento. Succede così che centinaia di

persone si mettono in coda ad ogni sosta per assaporare un

gustoso mix tra i sapori speziati della cucina coreana e quelli

che negli Stati Uniti sono uno dei più classici cibi da asporto:

i tacos e i burritos messicani. Al di là di questo la vera

innovazione sta nel fatto che gli spostamenti dei due

furgoncini vengono costantemente ed esclusivamente

aggiornati su Twitter. Un social-networking che viaggia su

quattro ruote - potremmo definirlo - dalle sembianze di un

party itinerante che attira folle di persone molto spesso in

quartieri che normalmente non frequenterebbero e che

facilita incontri per altri versi improbabili. Tant‟è che

riferendosi a questo fenomeno il Los Angeles Times ha

parlato di un vero e proprio movimento cyber-hippie

ribattezzato Kogi Kulture.

Street Food m essicano/coreano, fusion, social food

mapping

Tribù postmoderne_Kogi Culture

Page 47: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Social bbq to-go

http://twitter.com/kogibbq

Microblogging

http://www.youtube.com/watch?v=n_MtLrjwOaA

fusion

Cucina itinerante geolocalizzabile

KOGI Tribù postmoderne_Kogi Culture

Page 48: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

WineLoversMeet.com Un sito internet dedicato agli appassionati del vino. Oltre a permettere

agli amanti del vino di tutto il mondo di incontrarsi, il sito mette a

disposizione blog, wine forum, guestbook e servizio di instant

messaging. Ma si possono trovare anche articoli e novità riguardanti il

vino, informazioni sugli eventi, un glossario di termini inerenti il vino e,

infine, eventualmente, la possibilità di acquistare vino. Questa iniziativa

conferma il vino come oggetto e argomento culturale appassionante

e, in qualche modo, conseguentemente, come pratica sociale capace di

“creare comunità”. Ed è proprio quest‟ultima caratteristica il punto di

forza di questo sito che, rispetto a generici siti di social networking,

utilizzando il vino come chiave d‟accesso, interesse comune, facilita

l‟incontro e la comunicazione. Partendo da un interesse condiviso la

socializzazione risulta facilitata. Anche negli incontri tra single, la

passione comune permette di restringere il campo aumentando così le

possibilità di trovare dall‟altra parte una persona compatibile. Il vino

risulta quindi essere oggetto/concetto di comunicazione trasversale, che

coinvolge e unisce persone di differenti nazionalità, culture, età e

posizioni sociali, in grado di creare nicchie/comunità interculturali che

usano il mezzo internet come strumento di comunicazione e incontro,

oltre che come mezzo di informazione.

www.wineloversmeet.com

Tribù postmoderne_Wine Lovers

Page 49: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Le possibilità offerte dal Web 2.0 combinate con il desiderio dell‟uomo post moderno di comunità, fanno si

che moltissime di queste comunità e tribù si configurino come virtuali. La rete infatti offre ad ogni singolo

individuo la possibilità di interagire con un numero enorme di utenti e di condividere con questi interessi

comuni, sviluppando un vero senso di appartenenza.

Ma cosa ancora più importante forse è che queste comunità rappresentano fondamentali luoghi sociali di

discussione e di elaborazione collettiva, in cui ogni membro incita gli altri a reperire sempre nuove

informazioni.

Un‟intelligenza collettiva quindi che migliora ogni volta che viene creato un nuovo contenuto e che si

esprime attraverso la partecipazione e la collaborazione degli utenti in un ottica produttiva di contenuti,

applicazioni e senso.

Le tribù postmoderne

Page 50: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Marketing Tribale

Strategia di marketing non convenzionale che

mira a creare (o supportare ) una comunità di

consumatori collegata al prodotto o servizio

che si intende promuovere.

Il marketing tribale è la risposta mediterranea al pensiero

dominante di marketing one-to-one di stampo americano.

Mentre il marketing americano obbedisce essenzialmente ad

una richiesta di individualizzazione e di personalizzazione dei

consumatori, la proposta mediterranea mira invece a

rispondere al nuovo e postmoderno bisogno dei consumatori di

ristabilire un legame sociale comunitario.

Page 51: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Esistono molte tribù nate intorno a un prodotto in maniera spontanea, dal desiderio della comunità degli

utenti/consumatori di avere maggiori informazioni sul prodotto, o su un marchio, e di uno scambio di

esperienze e suggerimenti; ma esistono anche tribù indotte dalle aziende, che possono crearle, sopportarle

o ospitarle.

Obiettivo: individuare le modalità di comunicazione più appropriate da adottare per

raggiungere il proprio target. Se i mercati oggi sono conversazioni… occorre che le

imprese parlino con i propri clienti, utilizzando un nuovo registro.

Le aziende devono imparare ad analizzare quando una tribù nasce, ma anche saper individuare i luoghi di

quella tribù, i suoi spazi associativi (on e offline), i suoi riti, valori, il suo linguaggio, gli oggetti di

riferimento.

Marketing Tribale

Page 52: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

SOCIAL BRANDS

Page 53: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

DUCATI MOTOR HOLDING SPA

Il corporate blog di Minoli

nella strategia di community branding Ducati

L‟ad parla con i colleghi, i fan e i clienti

Racconta cosa succede in Ducati

e nel mondo dei ducatisti

Nuovi progetti, prodotti, eventi nel mondo,

strategie aziendali

Trasparenza e tono colloquiale

Page 54: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

http://blog.ducati.com/

http://blog.ducati.com/post/135/arrivederci

“Ho capito che, in effetti, noi non abbiamo clienti. Tutto ciò che abbiamo sono fan

appassionati, i ducatisti! Se penso ai nostri fan, non riesco a individuare dei

segmenti. Probabilmente l’unica cosa che hanno in comune è Ducati.

Li immagino come una tribù in un villaggio. Non importa chi sono. Quello che

amano e a cui sono appassionati è i legame con gli altri. Abbiamo cercato in ogni

modo di coinvolgere i nostri fan nelle corse. Quello che è importante nella tribù

Ducati non è vincere, ma combattere tutti insieme.

Noi li facciamo sentire come se stessero combattendo e vincendo con noi.”

Federico Minoli

Personal branding

Page 55: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Contiene tanti ricordi e tanti cimeli che ho accumulato in dieci anni di passione. Tutto verrà

messo all’asta a partire da lunedì prossimo e il ricavato andrà a Riders for Health, l’ONG

presieduta da Randy Mamola che porta con le moto da cross medicine ed assistenza nei

villaggi africani dove una quattro ruote non può arrivare.

Se volete la tuta di Troy o la carena di Loris o il codone della prima vittoria di Casey, tenete

d’occhio Ducati.com a partire da giovedì prossimo e fatevi sotto. Riders è veramente

un’ottima causa.

Arrivederci,

Federico

Oggi è il mio ultimo giorno in Ducati. Tutta l’ultima settimana è stata dedicata agli addii. Tanti

abbracci e qualche lacrima.Lascio anche il Desmoblog in eredità alla Ducati. Spero che

qualcuno voglia continuare questo colloquio tra l’azienda e i suoi tifosi. Lascio anche tutto

il mio ufficio ai tifosi Ducati

Carissimi

Page 56: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

L’asta degli oggetti dell’ufficio di

Federico Minoli

Tutte le aste partono da 1 euro, e si

chiudono dopo 7 giorni dalla data di

apertura.

Page 57: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Bank of Imagination by Camper‟

Un brand che fornisce un sistema culturale

originale e coerente nelle sue espressioni

Social Visioning

Page 58: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Camper_social vision

http://www.bankofimagination.com

A place for creating, sharing and searching for immaginations […] in this bank, saving is sharing

„sud‟_mediterraneo come

risorsa per il pensiero globale

Walking society

lentezza

re-enchantement

Archivio randomico dell‟immaginazione

memoria

Page 59: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

SONY_PSP

Flog = fake blog

“All I want for xmas is PSP”

Un caso di strategia di marketing inautentica

per la gestione di una comunità

Page 60: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il caso: „All I want for Xmas is PSP‟ („Tutto ciò che

voglio per Natale è una PSP‟) è un blog nato nel

novembre 2006. L‟aspetto è quello di un fansite, un

sito amatoriale creato ad hoc da appassionati per

celbrare i prorpio idolo tecnologico: i protagonisti

sono Charlie e Jeremy, due perfetti teenager

americani che utiilizzano linguaggi e codici condivisi

dai ragazzi di quell‟età.

Poche settimane dopo l‟apertura, si è scoperto

che questo blog era un‟operazione di marketing

virale, destinata a chiudersi nel ridicolo dopo che

il popolo dei blogger l‟ha samascherata.

L‟errore è stato commesso dai due protagonisti

che hanno postato su youtube un video nel quale,

su immagini che pretendevano di essere

amatoriali, un loro presunto cugino „Pete‟ rappa in

onore della console Sony.

Il video è stato oggetto di moltissime discussioni su

blog internazionali fino a quando qualcuno,

insospettito, ha deciso di fare un „Whois‟ in rete che

ha permesso di scoprire che il dominio internet del

blog era registrato a nome di un‟agenzia di

comunicazione di cui Sony è cliente.

Page 61: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il blog era un fake e Sony, poche ore dopo, ha provveduto a oscurarne tutti i contenuti, ammettendo la

sconfitta e dichiarando di aver tentato di fare una „furbata‟.

La malcelata e smaccata operazione commerciale è diventata un boomerang per Sony in termini di

reputation nella blogosfera: il valore del legame tra la comunità e il brand è stato compromesso

"Guess we were trying to be just a little too clever. From this point forward, we will just stick to making

cool products, and use this site to give you nothing but the facts on the PSP.”

Il messaggio di scuse pubblicato Le comunità di marca sono comunità interpretative, che costruiscono senso e significati „conversando‟,

formazioni culturali con un immaginario condiviso che limita e ridefinisce il potere delle comunicazioni di marketing.

Gli individui non possono più essere ritenuti soggetti passivi e facilmente manipolabili

Page 62: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

„Warning: la creazione di blog aziendali va gestita con molta oculatezza.

La creazione di falsi blog, cioè di blog presentati come ideazione spontanea dei fan della marca ma di

fatto gestiti dall‟impresa o dalla sua agenzia di comunicazione può portare a effetti disastrosi amplificati

dai fenomeni virali tipici del passaparola negativo.

SONY_PSP

Page 63: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Identità in Rete

Sapere dove è l’identità è una domanda senza risposta”

J. Saramago

Chat, blog e social network:

vita e relazioni in rete

Page 64: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Identità condivise

Page 65: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il valore sociale delle

attività di networking è la

condivisione delle identità.

I social network generano

appartenenza e identità: “beni”

che oggi hanno un mercato.

Il valore economico dei

social network non si basa sul

numero assoluto di membri, ma

sull‟intensità delle molteplici

funzioni di appartenenza dei

suoi membri.

Identità condivise

Page 66: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Così come il telefonino è un'estensione del corpo e della vista (videofonino) individuali,

i social media sono un'estensione – tutt'altro che metaforica, anzi reale e presente nel

vissuto – del corpo sociale: un corpo vivo e pulsante, a cui gli utenti sentono di

appartenere con tutti se stessi.

I social media riscrivono i concetti di:

Intimità

Diario personale

Narrazione di sé

Costruzione della propria immagine individuale, della propria identità sociale e

professionale

L‟estensione del corpo sociale

Page 67: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

L‟estensione del corpo sociale

Page 68: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

amicizia, profilo, bacheca (3 elementi chiave dei siti di sn).

Parole che, con la vertiginosa diffusione di Facebook, anche negli ambienti più

insospettabili, acquistano improvvisamente nuovi significati.

4 caratteristiche che rendono unici i siti di sn:

La persistenza_la traccia virtuale di ogni utente rimane visibile

La ricercabilità_con pochi click, chiunque può ricostruire le frequentazioni di chiunque

La replicabilità_le conversazioni si possono copiare, decontestualizzare, alterare

Il pubblico invisibile_in assenza di contesto l‟audience presunta degli amici è

fondamentale per crearlo.

Spazi pubblici, privati o altro?

Page 69: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

L‟estensione del corpo sociale

Page 70: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

L‟estensione del corpo sociale

Appartenenza identitaria

MySpace, Facebook, Neurona, Bebo, Xing…

Social Media

Networking

Professionale/relazionale Linkedin, Facebook, Twitter, Orkut,

Match.com,

People aggregator, Diff, ..

Produzione Cooperativa Wikipedia, Furl, Benderspink

Archivi Photo/Video Flickr, Picasa, Photobucket, Youtube…

Piattaforme transazionali Ebay, Amazon, Zopa…

DailyLife Sharing Myfridgewatching.com, Face Your Pockets

Social City/

Riappropriazione spazi urbani Yellow Arrow

New Politics OpenPolis, Wikileaks…

Social Shopping

Skill Sharing Amazon Mechanical Turk, la Banca del tempo

Page 71: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

DailyLife Sharing

Intimità globali

Page 72: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Face Your Pockets Dalla geniale mente dei designer russi Timur

Akhmetov e Yulia Yakushova. Si chiama Face

Your Pockets e partecipare è semplice, basta

rovesciare sullo scanner il contenuto della borsa,

sparpagliandolo per bene e scannerizzare anche il

proprio viso. La gallery, già parecchio nutrita, ci

offre versioni contemporanee di interessanti

autoritratti decisamente artistici. Face your pockets

è un curioso esperimento grafico/sociale.

Prendi gli oggetti che trovi nelle tasche dei tuoi

pantaloni e delle tue borse (soldi, cellulari, biglietti,

caramelle…) e sbattili, insieme alla tua faccia, sul

vetro di uno scanner: il risultato sarà un‟elegante

immagine dai toni soffusi che può dire molto di te,

del tuo paese, e delle tue abitudini.

Questo sito russo raccoglie oltre 200 immagini

inviate da navigatori di tutto il mondo: alcune

composizioni sono spontanee, altre paiono invece

forzatamente cool. C‟è chi tiene gli occhi aperti, chi

li tiene chiusi, chi si è dato una pettinata, etc, etc…

DailyLife Sharing

Page 73: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

www.fridgewatcher.com Il sito www.fridgewatcher.com raccoglie le

immagini e i post di chi vuole esibire il proprio

frigorifero all‟occhio indiscreto del web.

Foto provenienti dalle case di tutto il mondo

permettono di ricostruire la personalità del

proprietario attraverso l'analisi del cibo

conservato all'interno oppure osservando i

magneti e fotografie affissi sullo sportello,

studiando capienza e marca

dell'elettrodomestico e giocando con gli

stereotipi culinari. Ma non solo. Leggendo i

post lasciati dai visitatori si possono scoprire

strane analogie. Come che Peluza e Angie

hanno lo stesso elettrodomestico, una però

vive in Cile e l'altra in Kenya.

DailyLife Sharing

Page 74: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

TrainMan Tokyo

Un servizio lanciato da Tasha Cunningham, ex giornalista del

Miami Herald, per dare voce a tutte le donne del mondo che

hanno avuto esperienze negative con partner occasionali,

fidanzati o mariti. Oltre a una selezione di articoli e consigli sulla

vita coniugale e privata, il sito è una vera e propria "gogna

digitale" aperta ai contributi di chiunque con lo scopo di tenere

lontane le donne da uomini poco affidabili.

Don’t date him girl conta circa mezzo milione di visite al giorno

ed è disponibile in spagnolo, portoghese e francese. Una rapida

ricerca nell'enorme database di Don't Date Him Girl permette di

localizzare gli "sciupafemmine" in base a criteri geografici e

demografici: dal giovane al meno giovane, ma anche dall'adultero

al violento. I malcapitati che dovessero scoprirsi all'interno

dell'archivio possono intervenire direttamente e rispondere alle

accuse delle detrattrici, nella speranza di salvare la propria

immagine irrimediabilmente compromessa. Don't Date Him Girl è

finito più di una volta al centro delle polemiche ma nessuno è

riuscito a incastrare la Cunningham: né per violazione della

privacy, né per diffamazione. Anzi: il suo status sta rapidamente

crescendo a quello di "paladina" delle donne.

DailyLife Sharing

Page 75: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

TrainMan Tokyo

Nakano Hitori in giapponese significa "uno di noi". È il

nickname che rappresenta tutti gli autori del forum,

una valanga che è diventata un best seller da 1

milione 500mila copie, una serie a fumetti, un film

per il cinema e una seguitissima fiction tv.

Tutto nasce da un ragazzo che si firma "Train Man" e

lancia un appello su un sito per conquistare una

ragazza vista una sola volta in metropolitana. La

community del forum più popolare del Giappone

risponde in massa. Così, tra consigli sbagliati e

incidenti di percorso, gli utenti si appassionano a

una semplice storia d'amore. Migliaia di voci,

ingenue, complici e ciniche, si affollano intorno

all'insicurezza, al desiderio e alla paura di uno di loro.

Train man è la radiografia di una generazione per

cui il virtuale è sempre più reale.

Una nuova forma di racconto, straordinariamente

vera e vitale, nata sul web.

DailyLife Sharing

Page 76: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Mydeathspace.com Se avete paura che i vostri affetti scompaiano con la vostra dipartita,

non c'è motivo di preoccuparsi: le corrispondenze di amorosi sensi vi

sopravviveranno e avrete anche voi un sepolcro online,

semplicemente creandolo (o meglio: lasciando che qualcun'altro al

posto vostro lo crei) su Internet come se fosse una pagina personale

di MySpace o Facebook. In realtà, mausolei e memoriali online

sono diffusi da tempo negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Uno dei più

celebri è www.virtualmemorials.com, in cui ogni utente può compilare

una pagina, personalizzarla e dedicarla ad un caro estinto,

lasciando ad altri utenti la facoltà di lasciare frasi, messaggi, epitaffi.

Un altro sito che si distingue nella vasta offerta di servizi per il ricordo

dei morti è www.memory-of.com, dotato di un notevole gift shop

dove i clienti possono ordinare dei veri e propri video

commemorativi (tu dai foto e filmati del defunto, loro mettono il tutto

assieme per farne un video con tanto di colonna sonora). Ma non

solo: è possibile acquistare fiori, cornici, gioielli e orpelli virtuali per

abbellire la tomba virtuale. E cosa dire di www.mydeathspace.com?

La funzione è la stessa dei cimiteri online di cui si è scritto finora, con

l'unica differenza che lì si commemorano attraverso articoli solo utenti

di MySpace deceduti. Basta cliccare su "Segnala una morte" e si

ottiene anche un modulo dove è possibile comunicare l'avvenuto

decesso di un iscritto a MySpace, che in poco tempo verrà ricordato

su questo sito.

DailyLife Sharing

Page 77: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Otaku Tokyo

La parola in giapponese Otaku identifica una specifica

popolazione, principalmente giovanile, di consumatori

devoti e voraci di fumetti, anime, videogiochi e di

collezionisti maniacali di action figures, vinyl toys, figurine e di

ogni tipo di espressione delle subculture locali. Gli otaku sono

in maggioranza ragazzi sedentari che vivono in un quasi

completo isolamento, assorbiti dalle loro manie che

coltivano attraverso un uso protesico dei device

tecnologici: televisione, internet, dvd, playstation. Si cibano

solo di junk food. Comunicano esclusivamente in rete, a cui

vivono perennemente connessi nelle loro stanze. Stanze

che si presentano come piccoli microcosmi autosufficienti

illuminati dagli schermi di computer che non si spengono mai

e stipati all‟inverosimile di gadget dei più impensati che

rappresentano per loro dei veri e propri oggetti di culto. Una

condizione spaziale che, dalle loro camere, si è estesa a una

intera parte di città. Akihabara e Nakano, sono, infatti, i

distretti di Tokyo a più alta concentrazione di Otaku. L‟offerta

commerciale di questi quartieri si è plasmata sulle esigenze

ossessive di questo popolo di appassionati.

DailyLife Sharing

Page 78: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Penultimo romanzo di Douglas Coupland (autore e

artista canadese famoso per Generation X, All

Families are Psychotic, e Microserfs) Jpod è un

viaggio nella subcultura di un gruppo di „technogeeks‟

contemporanei: 6 cervelloni-programmatori di

videogames disillusi e cinici che lavorano in un

cubicolo di dilbertiana memoria: un Jpod (dalla lettera

iniziale „j‟ dei cognomi di chi ci lavora).

Osannato come testo sacro della „generazione Xbox‟,

J-Pod Generation racconta, tra satira e cronaca, il

quotidiano di chi, perpetuamente iperconnesso, vive

di chat, blog, podcast, MySpace, Flickr e gadget high-

tech.

Una generazione di tecnofanatici frenetici che

secondo alcuni critici è destinata all'isolamento

parossistico, avviata verso un autismo a bassa

intensità.

Page 79: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Skill Sharing

Page 80: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

http://www.cowritescript.com/

Open source

Contest

Soggetto sintetico

Carta bianca

dilettanti

$10

Weekly winners_$2000

winner_$5000

Film roylaties

Page 81: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Social Shopping

Consumo e acquisto per

alimentare il legame sociale

Le reti sociali dentro i negozi

Page 82: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Social Shopping

Siete in giro per la città e date uno sguardo alle vetrine dei

negozi quando vedete un abitino che vi piace proprio.

Entrate e lo provate ma non siete sicure al 100% se

acquistarlo oppure no. E‟ il momento in cui ci vorrebbe il

consiglio di un‟amica.

Potete aspettare e tornarci insieme a lei, oppure potete

mettervi davanti ad uno specchio elettronico, provare una

versione virtuale dell‟abito ed inviare instantaneamente

l‟immagine alle vostre amiche attraverso un social network

come Facebook.

Chattando direttamente dal camerino, sapranno consigliarvi

in tempo reale se il vestito fa davvero al caso vostro oppure

no.

Non è un film di fantascienza ma un sistema che esiste già,

anche se solo allo stato sperimentale. Si chiama Social

Retailing ed è una tecnologia nata per studiare le abitudini

shoppettare delle adolescenti, le prime ad inventare lo

shopping sociale. Basti pensare al fatto che è proprio nei

camerini che nella stragrande maggioranza dei casi, matura

la decisione d'acquisto.

Social Shopping

Page 83: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Shopping experience innovativa

Provare un abito in un negozio

Collegarsi in tempo reale con i membri della

propria community e chiedere loro un parere

Improvvisare una vera e propria passerella per

amici e/o pubblici invisibili

Galeria Kaufhof_Berlino

http://www.galeria-kaufhof.de/sales/aktionen/catdetail.asp

Camerino „always on‟

Galleria Bloomingdale‟s_NY

Page 84: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Info-sharing: «shopping for people by people»

www.kaboodle.com

www.stylehive.com

www.yelp.com

“Trusted source of opinion”

Discover_Recommend_Simplify

Page 85: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Mash-up

Remix

Esprimi il tuo

stile

mixa e

combina i

prodotti dai

tuoi store

preferiti

Acquista i

look creati

dalla più

numerosa

community

web di moda http://www.polyvore.co

m/

Page 86: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

SOCIAL DRESS FICTION

Creatività condivisa

Fashion community

fun

set

Page 87: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

United People Treviso

United People è un sistema di video messaging creato da

Fabrica, il Centro di Ricerca sulla Comunicazione di

Benetton, testato per la prima volta nel negozio di Treviso.

Il sistema connette gli spazi di retail con internet e il

servizio MMS. In questo caso i clienti del negozio

Benetton possono creare una video identity di 7 secondi

che viene salvata. Si possono anche inviare videomail

verso indirizzi privati. Tutti possono accedere al database e

ricercare le video identities, scegliere la faccia che

preferiscono e inviare a questa persona un video

messaggio, entrando, così, a far parte di una comunità. Il

sistema è progettato per incoraggiare la comunicazione

giocosa tra le persone. “Volevamo creare un sistema che

fosse bello e facile da usare. Non volevamo un normale

chiosco. La cosa importante per noi non è una semplice

innovazione tecnologica ma la capacità di creare qualcosa

che le persone siano capaci di usare, e che vogliano

usare", dice Andy Cameron, Direttore Creativo di Fabrica

Interactive.

Social Shopping

Page 88: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Social Food Mapping

Page 91: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Food Truck on Twitter New York

Food fans have taken to Twitter on their lunch hours

to find the location of their favorite food trucks. Far

from the typical ice cream truck, like Kool Man, top

chefs have decided to start their own fine-fare mobile

sales trucks due to lower startup costs and mobility.

They use Twitter to keep their fans informed of where

theyll be stationed for a day of sales. While the Mud

Truck has long been a staple of Astor Place, new

trucks like Endless Summer (Mexican), Eurotrash

(Belgian fries), the Big Gay Ice Cream Truck and La

Cense Beef Burger Truck (grass-fed beef) are catering

to the citys ever growing Food Fetishists.

Low overhead and a high demand for specialty foods

has fueled the growth of the mobile sales truck. Could

it be that the future holds five-star dining on your

street corner?

Social Food Mapping

Page 92: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Social Gaming

Page 93: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Yellowarrow è un‟iniziativa che si muove nel

paesaggio urbano di New York City. Ecco come

funziona: migliaia di sticker a forma di freccia

gialla vengono distribuiti in occasione di vari

eventi come concerti, vernissage e festival in

giro per la città. Ogni sticker è contraddistinto

da un codice. I partecipanti piazzano le frecce

ovunque e su qualsiasi supporto per puntare

l‟attenzione su specifici luoghi o oggetti in

modo da scambiare opinioni o informazioni con i

passanti. Quando scopre una freccia, il passante

può spedire il codice tramite sms o email a

Yellowarrow.org, e ricevere indietro un testo,

con la spiegazione di quello specifico sticker.

Questo modo di scambiarsi informazioni sembra

abbia contribuito a creare un senso di comunità,

qualcosa che soprattutto i più giovani oggi

sembrano cercare.

Social City

Yellow Arrow New York

Page 94: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Art-Gaming on-off/line

Migliaia di sticker a forma di freccia gialla vengono distribuiti in occasione

di vari eventi come concerti, vernissage e festival in giro per la città.

Ogni sticker è contraddistinto da un codice.

I partecipanti piazzano le frecce ovunque.

Chi scopre una freccia può spedire il codice tramite sms o email a www.yellowarrow.net

Si riceve un testo con la spiegazione dei significati di quello specifico sticker.

Page 95: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Un caso di brandizzazione glocal dello spazio urbano

YELLOW ARROW

Global project

Local experiences

Risignificare i luoghi

Page 96: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Milano Inedita Milano

Sul megasito di photo sharing Flickr, digitando la tag

milanouelwpotw, si apre lo spazio della community MW, che

contiene una incredibile collezione di sguardi inediti su

Milano. Flickr è il sito che permette di caricare le proprie

foto, identificate da una tag, affinché amici, conoscenti,

parenti o chiunque voglia, possano gioirne. In questo caso

specifico la comunità milanese è formata da un gruppo

eterogeneo di persone che, cellulare o fotocamera digitale

alla mano, catturano gli angoli e i dettagli più “esotici”

della città. MW è un progetto democratico, a tratti anche

di denuncia, ma apolitico e laico. Tutti fotografi dilettanti

ma spesso bravissimi e quasi nessuno milanese.

Navigando su MW, infatti, viene fuori una Milano letta da

uno sguardo forestiero, dallo spettatore che, come spesso

accade, ha l‟occhio più penetrante e curioso dell‟indigeno.

Le foto-cartolina o quelle che non contengono nessun

dettaglio interessante o inusuale, vengono cancellate. Ma

non si tratta di censura bensì di mettere dei paletti affinché

la peculiarità del progetto non si snaturi. E grazie ai forum

che prendono il via dai commenti alle foto nascono

amicizie e relazioni tutt‟altro che virtuali perché in fondo

è pur sempre una cosa all’italiana.

Social City

Page 97: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Tesori Urbani New York

Le strade di una città come New York sono piene di oggetti

interessanti, utili e soprattutto potenzialmente utilizzabili. E

alcuni sono nella spazzatura. Grazie all‟intuizione di Jim

Nachlin, autore del progetto, oggi si può, girando per le

strade della metropoli, fotografare un rifiuto

abbandonato, in buone condizioni o utilizzabile e inviare la

foto via email al sito GarbageScout.com descrivendo la

posizione esatta dell‟oggetto. Qui, col supporto di

GoogleMap, le foto vengono visualizzate sulla cartina di

New York quasi in tempo reale. Gli interessati possono

quindi andare sul posto e prelevare l‟oggetto prima che la

nettezza urbana o, soprattutto, un altro fan di GarbageScout

lo facciano sparire. In più un motore di ricerca permette di

trovare proprio l‟oggetto abbandonato che si sta cercando.

Un sistema che in molti definiscono impeccabile. Riduce la

spazzatura, fa risparmiare soldi e tiene pulite le strade della

città. Per questo il GarbageScout ha assunto anche la forma

di una caccia al tesoro urbana, con migliaia di segnalazioni

ogni giorno e garbagescout party, in cui la gente invita a

casa gli amici per far vedere come ha arredato la casa con

materiali recuperati.

Social City

Page 98: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Tutti i giorni l'autobus 38 viaggia tra la porta di Orleans

e Chatelet, poi avanti fino alla Gare du Nord con un

piccolo cartello "visitate il nostro sito, siamo il primo

autobus di Parigi online". Naturalmente nel sito si

trovano il percorso e la scheda tecnica, in più c'è tutto

quel che succede attorno al percorso o quel che è

curioso o rimarchevole: ci sono le immagini delle

prime carrozze che nel 1662 facevano quello stesso

percorso, ci sono i ristoranti consigliati vicini alle

fermate, ci sono le foto dei funerali di Sartre quando i

fotografi usarono le pensiline del 38 come trampolini

per farsi spazio tra la folla, ci sono i commenti dei

visitatore, il guestbook e piccoli annunci. Un piccolo

mondo essenziale questo, che dei semplici cittadini, gli

autisti dell'Autobus 38, hanno saputo costruire per loro

e per gli altri, una piccola isola di confidenza e di

relazioni forti dentro a quelle città metropolitane che,

senza atti di resistenza concreta come questo,

rischiano di trasformarsi sempre più in non luoghi: la

città come domesticità.

http://bus38.online.fr/francais2010.html

Bus38.online.fr Parigi

Social City

Page 99: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Ghetto Gourmet è il primo esempio di situazionismo

gastronomico nato a Los Angeles. L‟idea è dei due fratelli

Townsend: Joe, un cuoco e Jeremy un poeta. Il movimento

gastronomicamente scorretto organizza ristoranti clandestini

in stile rave party. Si manifesta all‟improvviso, resta aperto

per una settimana, poi smonta tutto e si trasferisce altrove in

posti sempre diversi e soprattutto in location improbabili –

una galleria d‟arte, un teatro, un parcheggio, un centro

commerciale. Per seguire le cene improvvisate basta iscriversi

al sito theget.com ed entrare a far parte della community

della quale fanno già parte molti professionisti dello spettacolo

e della cucina: chef, performer, volontari, camerieri, musicisti,

poeti. Tutti possono mettere la propria professionalità a

disposizione per rendere ogni cena unica e irripetibile.

http://www.theghet.com/

Social City

Ghetto Gourmet Los Angeles

Page 100: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Guerriglia Drive-In Los Angeles

Il Drive In fantasma che cambia location ogni settimana. È

questa l'idea di Bryan Kennedy, un californiano di 25 anni che

ha realizzato MobMov, un sistema di proiezione - portatile ed

economico - da installare su un'automobile. Il sistema è

estremamente semplice: basta installare sull'auto un DVD

player, un proiettore ed un generatore di corrente e utilizzare un

trasmettitore FM per condividere con le autoradio la traccia

musicale. Non serve tecnicamente null'altro, se non un ampio

muro bianco su cui proiettare i film. Il cinema "mordi e fuggi"

appare e scompare sui muri di edifici periferici, sul retro di un

magazzino abbandonato o addirittura su un prato. Mai nello

stesso posto. Mai una data certa. Mai una locandina. Per

scoprire la programmazione si fa affidamento al passaparola

sul web, ma la proiezione potrebbe saltare all'ultimo momento

perché magari la batteria dell'auto è a terra. Un modo per

risignificare spazi urbani periferici e abbandonati

E all‟ultimo festival del cinema di Venezia, per una sola sera, il programma prevedeva una proiezione “al buio”.

drive in a sorpresa, programmazione estemporanea,

imprevedibilità

Social City

Page 101: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

È un fenomeno in crescita quello dei “party lampo” in luoghi in cui non ci

si aspetterebbe una massa umana danzante, il volume a palla e il

consumo di alcolici. Luoghi come una stazione della metropolitana (è

successo, più di una volta, ad Alexanderplatz), i vagoni della U-Bahn

(ad esempio la U7) o una cassa di risparmio, per la precisione la

saletta, aperta giorno e notte, in cui si trovano i bancomat. Un flashmob

party si organizza via passaparola e ha una durata tendenzialmente

breve. Quando arriva la polizia, i partecipanti si dileguano. Come

per i park parties, l‟organizzazione delle azioni flashmob passa quasi

esclusivamente per social network come restrealität.

La “Spontaneität” è un valore poco celebrato dalla mentalità tedesca,

che le giovani generazioni stanno riscoprendo come forma di protesta e

di fuga dalla pianificazione imperante. A Berlino, città di case occupate e

di festini illegali, un flashmob party potrebbe sembrare quasi roba da

bambini. Ma la scelta di effettuare questi blitz nelle Sparkassen ha

assunto un significato di ribellione nei confronti della crisi: noi la

vostra crisi non la paghiamo, anzi: ci balliamo su.

Parole chiave: blitz – protesta – crisi – illegalità – spontaneità

Social City

Party al Bancomat Berlino

Page 102: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

È un dato di fatto che nella cità di Madrid esistano moltissimi spazi

pubblici in disuso, e quindi sprecati, come lotti vuoti, construzioni

non finite e palazzi abbandonati spesso in attesa di demolizione.

www.suultimavoluntad.com è un progetto nato nel novembre del

2008, in un momento di crisi, in cui un elevato numero di lavori

pubblici sono stati bloccati a tempo indeterminato, per mancanza

di budget. Su Ultima Voluntad offre un‟alterntiva a basso costo:

ridare, per un certo periodo di tempo, alcuni di questi spazi ai cittadini

di Madrid. Almeno fino a quando i legittimi proprietari non decidono

cosa fare di quelle strutture. L‟estetica del sito internet Su ultima

voluntad è, non a caso, quella dei necrologi di un giornale: per

eseguire le ultime volontà di un edificio che non sa quando, e se,

verrà demolito. Sempre sul sito si può trovare una mappa con tutti i

posti dalla città segnalati come possibili spazi da riattivare, o per i

quali è già in atto processo di risignificazione.

Su Ultima Voluntad è il segno di un movimento nuovo nella capitale,

spinto dalla necessità di agire contro la paralisi sociale e

istituzionale. Una sorta di spirito anarchico, una voglia di muoversi al

di fuori dagli schemi normativi prestabiliti, al di fuori della

consuetudine. C‟è il bisogno di non aspettare che le istituzioni facciano

delle cose per i cittadini, ma che siano questi a prendere le situazioni

in mano, in maniera civile, organizzata e solidale, senza dimenticare la

cura dell‟immagine progettata, usando una estetica giovane, fresca e

contemporanea.

Social City

Su Ultima Voluntad Madrid

Page 103: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Social Gaming

Page 104: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

A New York si sperimentano gli Street Based Games.

Videogiochi, cioè, realizzati contemporaneamente davanti

ad un computer e in strada. Uno degli esempi è

Pacmanhattan, nato come un esperimento accademico

della NY University, e che consiste nella trasposizione del

celebre videogioco pacman nel mondo reale. Un giocatore

- appunto vestito come Pac-man - corre per la città – il cui

reticolo ortogonale funge da gameboard - cercando di

collezionare tutti punti virtuali sparsi per le strade. Quattro

giocatori a loro volta vestiti da fantasmini cercano di

acchiapparlo prima che li abbia collezionati tutti,

esattamente come nel videogioco. I giocatori in strada

vengono seguiti e indirizzati dai giocatori online che,

attraverso i cellulari e la connessione Wi-Fi, segnalano loro

la posizione degli avversari.

Queste simulazioni contribuiscono alla sperimentazione di

quella che in gergo viene definita realtà aumentata. Ossia,

grazie alle nuove tecnologie si possono utilizzare i dati

digitali per potenziare il mondo fisico e trasformarlo in

una super-realtà in cui tutti gli elementi da sempre

presenti intorno a noi diventano dispensatori di informazioni

a più livelli.

http://www.youtube.com/watch?v=XKyuCnjVIYU

Pac Manhattan New York

Social Gaming

Page 105: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il mio obiettivo ha 29 anni, sposato lavora in un negozio di

elettronica nel west end. Tocco la mia arma nella tasca, una micro

pistola ad acqua. Mi fermo in un bar vicino al negozio. Il bersaglio

esce alle 6. Mi alzo e mi avvicino. E’ di schiena e sparo mentre

dico: ”Dammi il fascicolo!”. Per lui il gioco è finito. Sottocasa mi

accorgo di essere io, adesso, il bersaglio.

Si chiama StreetWars: Killer ed è un gioco creato dal 30enne

avvocato newyorchese Franz Aliquò. Il gioco dura tre settimane.

Per partecipare i giocatori pagano una tassa d‟iscrizione sul sito

ufficiale (www.streetwars.net) e ricevono una busta in cui trovano

l‟identikit dello sconosciuto/a (foto, indirizzo, ecc) che devono

assassinare con una pistola ad acqua. Ma anche loro sono da

subito bersaglio di un altro giocatore. Chi esce vivo dal duello

eredita il target della sua vittima, e così via. L‟ultimo che rimane

in vita vince 500 dollari. Per partecipare bisogna avere almeno 18

anni ed abitare nella città dove il gioco si svolge. Bisogna uccidere

almeno una persona alla settimana. Si possono usare solo pistole o

palloncini ad acqua. Non si può abbattere il bersaglio nel suo luogo

di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici e nei bar. Il gioco ha

riscosso subito un enorme successo e imperversa da New York a

San Francisco, da Vienna a Londra e i prossimi urban game sono

previsti a Parigi, Roma e Tokyo.

Social Gaming

Urban Game New York

Page 106: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Il wardriving è un‟attività che consiste nell‟intercettare reti WiFi, in

automobile, in bicicletta o a piedi con un laptop o uno smart-phone.

Nintendo ha trasformato questa pratica in una vera e propria caccia

al tesoro, con un gioco in cui si ottengono dei premi per ogni WiFi

che si riesce a scovare. E‟ questa l‟idea dietro a Treasure World,

sviluppato dalla Aspyr, che trasforma i videogiochi in un‟attività

all‟aria aperta. Il giocatore è infatti costretto ad andare in giro per il

quartiere, con il proprio DS in tasca, alla ricerca di nuove connessioni

WiFi, per collezionare punti e tesori.

La trama del gioco è estremamente semplice: un cercatore di tesori,

dopo un atterraggio piuttosto brusco sulla Terra, ha bisogno che il

giocatore aiuti lui ed il suo assistente robot a trovare della polvere di

stelle (che ovviamente corrisponde alle connessioni WiFi). In cambio

di questo favore, al giocatore verranno offerti stupendi tesori.

Treasure World è un videogame dove per vincere bisogna uscire e

confrontarsi con il mondo reale, trasformandolo in un gioco, invece di

restare in casa, distratti da un mondo digitale che impedisce di

esplorare la realtà che ci circonda.

Social Gaming

Treasure World Nintendo

Page 107: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Tra TV e Social network. Giovani che cantano concentrati

davanti ai videoclip trasmessi dallo schermo televisivo.

Teenager che si radunano nei centri commerciali per

imbracciare chitarre di plastica.

Padri e figli che si passano il microfono, alla ricerca del

giusto ritmo e intonazione.

Social Gaming

Karaoke videoludico

Social Gaming

Page 108: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

SingStar: il karaoke 2.0

Possibilità di personalizzazione dell‟esperienza di fruizione: registrare la propria

performance con la webcam Playstation Eye e condividerla con gli amici via internet.

Le corporate dell‟entertainment offrono ai fan gli strumenti e gli spazi per creare e

diffondere i propri contenuti (MySingStar Online).

Attraverso MySingStar Online si visualizzano immagini e video sulla propria pagina (ad es.

Facebook).

Il televisore, apparecchio inerte e sconnesso, diventa uno studio di registrazione, un club e

un sito di social network.

A cadenza semestrale Sony distribuisce nei negozi o in rete nuove versioni dedicate a

particolari generi musicali (pop, rock, ecc) eventi (natale), o band (Abba, Queen, ecc).

Il SingStore offre a oggi più di 500 brani acquistabili a 1,49 euro.

Un milione di pezzi scaricati, 12 milioni di copie vendute e catalogo in continua

espansione.

La caratteristica di multimedia hub della console Sony, unita al collegamento

broadband always-on e all‟integrazione con il web 2.0 (youtube e siti dedicati, come

singstargame.com) hanno profondamente trasformato le dinamiche del karaoke

ludico.

Social Gaming

Page 109: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

New Politics

Page 110: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Un progetto di comunicazione online curato dalla pluripremiata agenzia inglese di

marketing digitale Twentysix in occasione delle elezioni politiche in Gran Bretagna.

Trattasi di un sito web altamente user friendly sul quale è possibile votare

virtualmente i candidati premier e esprimere la propria opinione sui sondaggi,

pubblicati regolarmente, relativi ai vari dibattiti televisivi e alle strategie messe in

atto dai politici. La partecipazione ai sondaggi avviene naturalmente attraverso

Twitter, il social medium che sta letteralmente rivoluzionando le modalità di

conoscenza, lettura e condivisione di informazioni e contenuti in rete.

http://www.10downingtweets.co.uk/#/Home

Il sito aggrega in unica piattaforma i tweets emessi dai vari candidati e dai 6

partiti che compongono il parlamento britannico (sezione “What the politicians are

saying”) e allo stesso tempo consente ai politici di realizzare dove stia andando il

“sentiment” della nazione e alle persone di esprimere una preferenza sui temi caldi

del momento nella sezione “join our poll” (“pensi che Gordon Brown sia disperato?

61% Yes”; “Claegg è stato paragonato a Churcill, ti pare il caso? 34% Yes; “Andrai a

votare oggi?” 64% Yes, etc.) piuttosto che rilasciare opinioni e considerazioni

personali.

Il sito divulga in tempo reale via feed rss e sms le informazioni che aggrega e le

statistiche riguardanti i singoli candidati in base ai “tweets” ricevuti dagli utenti,

andando a comporre una sorta di indice di gradimento sugli ultimi argomenti

affrontati nelle campagne, nei dibattiti e in rete.

Divertente il calembour che la Twentysix ha coniato nell'assegnare il nome al

progetto, giocando sull‟assonanza con il nome della nota via di Londra che ospita la

residenza del Primo Ministro. Ad aumentare l‟impatto comunicativo dell‟operazione,

l‟inserimento di illustrazioni satiriche e sapienti caricature bidimensionali in stile flash

dei vari “contendenti”, trovata che conferisce grande appeal grafico al sito.

Approccio partecipativo e aggiornamenti in tempo reale: la democrazia ai tempi di Twitter..

New Politics

10 Downing Tweets

Page 111: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Openpolis e la politica 2.0 Openpolis è un progetto di documentazione sulla

politica e sui politici italiani nato dall‟omonima associazione

indipendente e no profit dietro alla quale c‟è la società romana depp

Srl, che si occupa di democrazia elettronica e partecipazione

pubblica. L‟iniziativa nasce 2 anni fa, dalla consapevolezza che in

Italia mancasse un sistema di comunicazione politica

trasparente, imparziale e accessibile ai cittadini. Openpolis è

infatti una banca dati online completamente gratuita dove è possibile

trovare informazioni e notizie che riguardano i 140 mila politici

italiani di ogni livello istituzionale, dai parlamentari europei ai

politici in carica nei comuni più piccoli. Operpolis si sviluppa

grazie alle segnalazioni e ai contributi di cittadini e politici secondo

una modalità perfettamente wiki: un grande blog collettivo in cui

le informazioni - a parte quelle anagrafiche e istituzionali rilasciate in

automatico dal sistema- vengono diffuse, dibattute e modificate dagli

utenti grazie alle impostazioni open content e open publishing.

Attraverso Openpolis tutti i cittadini posso avvalersi di uno strumento

informativo aggiornato che allo stesso tempo consente attraverso

una modalità interattiva di comunicazione di dire la propria e

perché no provare in qualche modo a influenzare le agende e le

scelte politiche dei propri rappresentanti.

Openpolis ha cercato di smarcare la politica dall‟idea di

comunicazione TopDown e i risultati sono incoraggianti: i post in

questi 2 anni sono stati costantemente in aumento.

La sfida non è sicuramente conclusa ma il risultato tra Openpolis VS

Politica unidirezionale, almeno per ora si assesta sul 2.0…

http://www.openpolis.it

New Politics

Conosci i tuoi rappresentanti

Adotta un politico

Pubblica cosa dicono

Page 112: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

FixMyStreet.com Discariche abusive? Buche nell‟asfalto? Pavimentazione sbrecciata? Un lampione

fulminato e mai riparato? All‟insegna di una sana riappropriazione degli spazi urbani

che ha poco di ideologico e molto di pratico, sul social network inglese

Fixmystreet.com, ideato dall‟associazione noprofit Mysociety.org è possibile

segnalare attraverso un form di semplice compilazione guasti e disservizi che

riguardano gli spazi pubblici, documentarli con una breve descrizione e una

fotografia, collocarli sulla mappa di Londra o georeferenziarli direttamente su

googlemaps, e affidare la propria civile rimostranza alla redazione che se ne farà

portavoce presso la pubblica amministrazione.

I numeri che descrivono l‟andamento del network dimostrano che l‟iniziativa ha colto

nel segno, riempiendo in modo efficace un vuoto di comunicazione tra cittadini e

istituzioni locali: 1.033 nsegnalazioni dai cittadini nella passata settimana,1.632 le

riparazioni eseguite nel corso dell‟ultimo mese, consultabili in tempo reale anche

attraverso feed rss.

Il senso civico incontra un sano pragmatismo. Là dove insomma non si parla solo

delle cose ma ci si confronta affinchè alcune di queste succedano veramente, i social

network dimostrano di essere non più solo un canale per raccontarsi, aumentare la

condivisione o accelerare mobilitazioni, ma anche un modo per risolvere i piccoli ma

stringenti problemi di ordine pratico. Il governo dal basso delle piccole cose, la

micropartecipazione, la twitter-democrazia et similia sono i fenomeni che fanno da

fondo a Fixmystreet.com, in cui “cambiare” è sinonimo di “iniziare con il fare”,

secondo un processo di miglioramento incrementale che si compone di attenzione

e sforzi quotidiani, una tensione parcellizzata ma inesorabile che lavora nella

direzione di un bene comune, fatto di microazioni cariche di grande senso civico.

http://www.fixmystreet.com/

New Politics

Page 113: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Gli ideatori l‟hanno definita una “piattaforma d‟informazione collettiva”, un tool di crisis

management per gestire e condividere flussi di notizie in situazioni di emergenza.

Ushahidi (http://www.youtube.com/watch?v=EhT3co2qNAA&feature=player_embedded)

nasce nel giro di 48 ore come risposta ad hoc alle discusse elezioni del 2008 in Kenya,

quando Erik Hersman, blogger e uno dei quattro fondatori della piattaforma, si trovò a

dover controllare le miriadi di segnalazioni sugli scontri, le violenze e più in generale le

emergenze che in quei giorni imperversavano in Kenya in occasione del controverso

appuntamento elettorale, senza riuscire a capire cosa stesse accadendo realmente.

Sospeso il palinsesto televisivo, quello radiofonico e chiusi i giornali, Ushahidi diventò in

breve uno dei pochi modi per aggirare la censura: chiunque poteva infatti accedere alla

piattaforma e inviare testimonianze (attraverso internet, email o più agevolmente via sms)

che venivano quindi geolocalizzate e prontamente inserite su una mappa navigabile,

dando così l‟opportunità ai soccorritori di essere sempre informati in tempo reale sui tanti

fronti aperti in cui era necessario intervenire. Ormai Ushahidi ha compiuto due anni,

durante i quali ha ripetutamente confermato in una molteplicità di occasioni e “zone calde”

del mondo, l‟efficacia della formula che ne è alla base: una tecnologia semplice al servizio

di un‟idea brillante. Attraverso di esso sono stati da allora mappati i successivi scontri in

Africa, il terremoto in Cile, la guerra civile in Congo, le elezioni in India e altri momenti di

rilevanza geopolitica e sociale emersi a livello globale. La facilità con cui Ushaihidi ha

saputo diffondersi è dovuta al fatto che è assolutamente gratuito e scritto in un codice

open source.Ultimamente Ushahidi ha trovato la prima felice applicazione anche in Italia:

Giorgio Gargia, professore illuminato della Università di Napoli l‟Orientale l‟ha scelto

insieme ai suoi studenti con l‟obiettivo di affrontare proprio l‟emergenza spazzatura e

mettere al servizio di Carabinieri, Polizia e Guardia Forestale, ma anche agli stessi cittadini,

uno strumento di condivisione di informazioni.

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Ushahidi

Page 114: Elena Marinoni: Dal Marketing al Societing

Fondata da un gruppo di volontari e diretta da Julian Assange, internet activist

con un passato da hacker supercondannato, Wikileaks (Wl) dal 2007 si

presenta come una „not for profit media organization‟ – per usare le parole

del direttore – specializzata nella pubblicazione online di documenti top secret.

La mission di Wikileaks è portare alla luce comportamenti eticamente

sospetti -o colpevoli- di aziende, banche e governi. Assange, l‟unico nome e

volto noto dell‟organizzazione, è entrato recentemente nella classifica di Forbes

relativa agli uomini più potenti del mondo: all‟ultimo posto, ma c‟è.

Del resto del team si sa ben poco: 5 i redattori fissi e circa 800 i

collaboratori in giro per il mondo tra giornalisti, attivisti, dissidenti (in

particolare del governo cinese) e scienziati che inoltrano segnalazioni e

materiali alla dropbox della redazione. Quest‟ultima si accerta dell‟autenticità del

materiale, grazie anche alla cooperazione della collettività digitale, e poi lo

pubblica. L‟unione delle parole wiki e leak (dall‟inglese, “fuga di notizie”) disegna

un‟area semantica in cui rientrano fenomeni consonanti ormai di assoluta

attualità: la logica del contenuto generato dagli utenti (user generated

content), il nomadismo digitale, il sistema delle libertà digitali per cui si

battono tanto i partiti pirata. Wikileaks è stata definita in rete la „Cia del

popolo‟ capace di intimorire il Pentagono, il „James

Il governo americano e il Pentagono pare abbiano più volte tentato di far

chiudere il portale appellandosi al “segreto di stato” e alla sicurezza nazionale.

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Wikileaks