g. b. pajno dipartimento di pediatria u.o. di allergologia pediatrica università di messina lezioni...
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G. B. Pajno Dipartimento di Pediatria
U.O. di Allergologia Pediatrica
Università di Messina
LEZIONI AA 2009-2010Corso Integrato di Pediatria
Classificazione di Gravità della Crisi Acuta di Asma
Lieve Moderata Grave Arresto respiratorio imminente
Tosse + ++ +++ -Capacità di parola
Discorsi Frasi Poche parole Bradipnea/
Gasping
Frequenza respiratoria
Normale + ++ Respiro Paradosso
Colorito Normale Pallore Pallore/cianosi Cianosi
Sensorio Normale Agitazione Agitazione intensa
Confusione/ Sopore
Wheezing Fine espiratorio
Espiratorio Espirio/Inspirio Assente
Muscoli accessori
- + ++ Movimenti toraco/addomi
nali paradossi
IL BAMBINO CON ASMA ACUTO Beta2 agonisti a breve
durata d’azione
I beta2 agonisti a breve durata d’azione rappresentano i broncodilatatori più efficaci attualmente disponibili e vanno considerati di prima scelta nel trattamento di un attacco asmatico. Il salbutamolo è il farmaco di riferimento.
Global strategy for asthma management and prevention NIH, NHLBI.Revised 2002
SalbutamoloIl salbutamolo determina una broncodilatazione dose-dipendente. Nebulizzato e somministrato frequentemente ad alte dosi è efficace e sicuro nel trattamento dell’asma acuto grave.
Robertson C J Pediatr 1985; Schuh S Pediatr 1989; Schuh S Pediatrics 1990; Global strategy for asthma management and prevention NIH, NHLBI.Revised 2002
EBM : Livello di evidenza 1 Raccomandazione di classe “A”
•La via di somministrazione inalatoria è di prima scelta. •L’ inalazione permette di ottenere una risposta molto rapida, entro pochi minuti, il cui effetto dura 3-4 ore; nel contempo riduce al minimo gli effetti collaterali.
•Newhouse M. N Engl J Med 1986; Bisgaard H. J Asthma 1997; Barry PW. Thorax 1997
Salbutamolo Nebulizzatore vs. Distanziatore
Lo spray predosato di beta2 agonista con lo spaziatore nell’asma acuto lieve-moderato in età pediatrica:
• riduce significativamente la permanenza al Pronto Soccorso rispetto al nebulizzatore.
• determina una frequenza cardiaca inferiore rispetto a quella dei bambini che usano il nebulizzatore.
Cates CJ, Cochrane database Systematic Review 2003
Nebulizzazione: 0.15 mg/Kg/dose (max 5 mg)Spray: 2 puff /10Kg/dose (200 mcg)/10 Kg/doseNebulizzazione continua: 0.5-5 mg/Kg/hEndovena: bolo = 10 mcg/Kg in 10 min. seguita da: infusione continua = 0.2 mcg/Kg/min. in caso di mancata risposta aumentare la dose di 0.1 mcg/Kg ogni 15 min. fino ad un massimo di 2 mcg/Kg/min.
Salbutamolo dosaggio
Ipratropium bromuroAzione broncodilatatrice più lenta dei beta2 agonisti, ma
sinergica con essi.Si somministra per nebulizzazione: 125-250 mcg (<4 anni), 250-500 mcg (> 4 anni). Dosi ripetute di ipratropium bromuro, in aggiunta albeta2 agonista, migliorano significativamente lafunzionalità respiratoria a 60 min dall’ultima dose eriducono del 25% (RR=0.75, CI: 0.62-0.89) iricoveri ospedalieri in bambini ed adolescenti conasma acuto grave.Plotnick LH BMJ 1998; Rodrigo GJ CHEST 2002;Plotnick LH The Cochrane Library, Issue2, 2003
EBM: Livello di evidenza 1 Raccomandazione di classe “A”
Corticosteroidi Sono molto efficaci, se somministrati per via sistemica.Aggiunti ai beta2 agonisti inducono un miglioramentoclinico e della funzionalità respiratoria, limitano i ricoveri,accorciano i tempi di ospedalizzazione e riducono le recidive.Il loro uso è obbligatorio nei casi di asma medio-graveo nei casi che non rispondono prontamente ecompletamente alla somministrazione di beta2agonisti.
Rowe BH Cochrane Database Syst Rev 2001;(1):CD002178EBM: Livello di evidenza 1 Raccomandazione di classe “A”
La somministrazione orale è equivalente
a quella parenterale in condizioni di
transito intestinale e assorbimento
normali.Barnett PL Ann Emerg Med 1997
EBM: Livello di evidenza 1 Raccomandazione di classe “A”
Corticosteroidi
IL BAMBINO CON ASMA ACUTO
Corticosteroidi Per os:Prednisone: 0,5-1-2 mg/kg/die (max 40 mg/dose) in 2-3 somministrazioniBetametasone: 0,1-0,2 mg/kg/die (max 4 mg/dose) in 2-3 somministrazioni
Per endovena:Metilprednisolone: 1-2 mg/kg/6-8 ore (max 40 mg/dose)Idrocortisone: 5-10 mg/kg/6-8 ore
Attacco LieveSalbutamolo: 1 inalazione, fino a 1 ogni 20 min. (3 dosi in 1 ora)Risposta soddisfacente ovvero risposta stabile per almeno 60’
continuare la somministrazione di salbutamolo ogni 4 – 6 ore, poi con frequenza progressivamente minore per circa 7 – 10 giorniPer i pazienti in trattamento con steroidi raddoppiare la dose per 7-10 gg
Risposta insoddisfacente e/o ricaduta entro la prima ora
Continuare la somministrazione di salbutamolo e aggiungere uno steroide per os
Se migliora Dimettere il paziente con salbutamolo come sopra e continuare steroidi per os per altri 2 o 3 giorni
Se non migliora Trattare come episodio moderato
Attacco Moderato
Salbutamolo: 1 inalazione ogni 20 min. per 3 dosi Steroide per osO2 per raggiungere SaO2 > 95%Non sempre necessario il ricovero
Risposta soddisfacente: -paziente stabile dopo 60 minuti dall’ultimo trattamento -Non distress respiratorio -SaO2 > 95% -PEF >80%Ridurre progressivamente la frequenza di somministrazione del salbutamolo, continuare la somministrazione di corticosteroidi ed eventualmente dimettere.
Attacco Moderato
Risposta insoddisfacente: -Sintomi moderati-gravi
-SaO2 <95%
-PEF o FEV1 <80%
-PCO2 >42mmHg
Ricovero Ripetere le inalazioni di salbutamolo associando l’ipratropio bromuroCorticosteroidi per via sistemicaOssigenoConsiderare teofillina endovena
Monitorare FR, FC, SaO2, PEF
Salbutamolo con nebulizzatore, tre inalazioni nella prima ora, a distanza di 20 minuti l’una dall’altra Associare ipratropium bromuro nelle tre inalazioniSteroide per os o e.v.
O2 in aerosol o per via
nasale a 6-8 l/min. Idratazione adeguata, non iperidratare
Asma grave – Ricovero
Risposta buona ovvero risposta stabile per 60’ dopo l’ultima somministrazioneNon distress respiratorioSaO2 > 95%PEF o FEV1> 80% Ridurre la frequenza di somministrazione di salbutamolo e ipratropium bromuro: inizialmente ogni ora x tre dosi, successivamente ogni 4-6 ore Continuare steroidi per os
Risposta insoddisfacente e/o ricaduta nella prima oraSintomi medio-graviSaO2 <95%PaCO2 > 45 mmHgPEF o FEV1 < 80%Continuare il salbutamolo e l’ ipratropium bromuro per via inalatoriaBolo di salbutamolo evContinuare steroidi O2Monitorare SaO2, FR, FC e PEF o FEV1
Asma grave – Ricovero 2 Miglioramento ovvero risposta stabile per 60’ dopo l’ultima somministrazione
Ridurre progressivamente il trattamento in base alla risposta clinica
Non miglioramento Iniziare un trattamento più aggressivo (salbutamolo per via ev, teofillina, adrenalina) Continuare steroidi O2
Eventuale ricovero in Unità di Terapia Intensiva
IL BAMBINO CON ASMA ACUTO
Punti chiave nel trattamento dell’asma acuto:
1. Ossigeno a flussi elevati 6-8 litri/minuto se è presente ipossia
2. Salbutamolo con nebulizzazioni frequenti ad alte dosi, eventualmente associato all’ipratropium bromuro
3. Corticosteroidi per via sistemica
Acute Urticaria
Chronic
Urticaria
Acute urticaria/angioedema
lasts less than 6 weeks
Chronic urticaria/angioedema
lasts more than 6 weeks
POSSIBLE ETIOLOGIES IN URTICARIA/ANGIOEDEMA
Drugs Foods Infection Psychic factors Inhalants Bites and stings Contact
urticaria
Connective tissue
disease Neoplasms Genetic types Physical urticarias Miscellaneous
CAUSES OF ACUTE URTICARIA
Drugs
Foods
Infection
Inhalants
Bites and Stings
Contact Urticaria
OTHER CAUSES OF ACUTE OR INTERMITTENT URTICARIA
Physical Urticarias
Food Reactions
Connective Tissue Diseases
Genetic Disorders
Neoplasms
Miscellaneous
CAUSES OF CHRONIC URTICARIA
Autoimmune
Idiopathic
Urticarial Vasculitis
FOOD ALLERGY PREVALENCE IN SPECIFIC DISORDERS
Disorder Food Allergy Prevalence
AnaphylaxisAnaphylaxis 35-55%35-55%
Oral allergy syndromeOral allergy syndrome 25-75% in pollen allergic25-75% in pollen allergic
Atopic dermatitisAtopic dermatitis 37% in children37% in children(rare in adults)(rare in adults)
UrticariaUrticaria 20% in acute20% in acute(rare in chronic)(rare in chronic)
AsthmaAsthma 5-6% in asthmatic or food 5-6% in asthmatic or food allergic childrenallergic children
Chronic rhinitisChronic rhinitis RareRare
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L’Orticaria è una Sindrome clinica. L’approccio diagnostico è complesso. La terapia, soprattutto nelle forme croniche, può essere causa di frustrazione per il paziente e per il medico.Più del 90% dei pazienti con Orticaria cronica migliora o guarisce senza ricadute.