i_storia_settimana_paradigma_complessita.pdf

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EXPERIENCE DESCRIPTION L4ALL, vers. 7.1, July 2012 School year 2011/2012 Experience 11/ n. 038 FEE: FEatures Extraction. This is an “interpretation” of a technology-based educational experience. With respect to other L4ALL tools – e.g. the expectations FEE, the results FEE, … it is meant to be more conversational and less structured. THE SCHOOL Level: Secondaria- II grado Class-grade: 2° liceo Location: Basilicata, Venosa (PT) Discipline(s): filosofia, arte, fisica ANNEXES: File audio intervista, trascrizione intervista, Narrazione multimediale http://www.1001storia.polimi.it/meusGEN/meuslive.php?public=1&projectid=1191 FORMAT/INITIATIVE FORMAT/INITIATIVE PoliCultura è una iniziativa del Politecnico di Milano: un concorso nazionale in cui le classi partecipanti realizzano una ‘narrazione’ multimediale su temi culturali e curriculari. Attivo dal 2006, ha coinvolto ad oggi più di 24.000 allievi da scuole di ogni ordine e grado, inclusa la scuola dell’infanzia (www.PoliCultura.it). Long description - PoliCultura PoliCultura è una iniziativa di HOC-LAB del Politecnico di Milano, rivolta alle scuole italiane di ogni ordine e grado (dalla scuola dell’infanzia alle secondarie superiori). Attiva dal 2006, ha visto ad ora la partecipazione di 24.000 studenti e 900 insegnanti circa. PoliCultura propone alle scuole di realizzare una “narrazione” multimediale (audio, immagini, testo) e multicanale (disponibile cioè – una volta generata – sia sul web che su device mobili) su un tema a scelta, di solito connesso in qualche modo alle attività scolastiche. La creazione della narrazione multimediale fa riferimento all’uso dello strumento “1001storia” sviluppato da HOC-LAB del Politecnico di Milano e di una guida metodologica messa a disposizione delle scuole. 1001Storia è uno strumento per la realizzazione di narrazioni multimediali, che permette di inserire i contenuti e di generare applicazioni multimediali interattive; il motore 1001Storia consente di i) trasformare la struttura narrativa concettuale in un formato digitale interattivo; ii) arricchire la struttura concettuale con contenuti multimediali; iii) erogare la narrazione multimediale attraverso diversi canali. La guida metodologica supporta il processo di sviluppo della narrazione e propone un “workflow consigliato”, cioè una sequenza di attività pratiche raccomandate, e alcune linee guida per un’efficace produzione dei contenuti. Il workflow si compone, indicativamente, di 6 passi: 1) Selezione del tema complessivo della narrazione e raccolta delle idee e primi materiali “grezzi”. In questa fase preliminare se possibile è molto utile discutere con un esperto dell’argomento. 2) Preparazione del “piano editoriale”, ovvero divisione del tema complessivo in una sequenza di argomenti principali. 1001storia supporta sia narrazioni lineari (una sequenza di argomenti) che narrazioni complesse (ogni argomento ha a sua volta una sequenza di sotto-argomenti). 3) Preparazione dei testi della narrazione (che poi verranno registrati e costituiranno il commento audio) e delle immagini per lo slide show che accompagnerà l’audio. Questa è una fase molto importante per l’acquisizione di vari benefici comunicativi: bisogna scrivere in accordo a determinate linee guida, creare una vera comunicazione multimediale in cui le immagini accompagnano il testo, con

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  • EXPERIENCE DESCRIPTION L4ALL, vers. 7.1, July 2012 School year 2011/2012 Experience 11/ n. 038 FEE: FEatures Extraction. This is an interpretation of a technology-based educational experience. With respect to other L4ALL tools e.g. the expectations FEE, the results FEE, it is meant to be more conversational and less structured. THE SCHOOL Level: Secondaria- II grado Class-grade: 2 liceo Location: Basilicata, Venosa (PT) Discipline(s): filosofia, arte, fisica ANNEXES: File audio intervista, trascrizione intervista, Narrazione multimediale http://www.1001storia.polimi.it/meusGEN/meuslive.php?public=1&projectid=1191 FORMAT/INITIATIVE FORMAT/INITIATIVE PoliCultura una iniziativa del Politecnico di Milano: un concorso nazionale in cui le classi partecipanti realizzano una narrazione multimediale su temi culturali e curriculari. Attivo dal 2006, ha coinvolto ad oggi pi di 24.000 allievi da scuole di ogni ordine e grado, inclusa la scuola dellinfanzia (www.PoliCultura.it). Long description - PoliCultura PoliCultura una iniziativa di HOC-LAB del Politecnico di Milano, rivolta alle scuole italiane di ogni ordine e grado (dalla scuola dellinfanzia alle secondarie superiori). Attiva dal 2006, ha visto ad ora la partecipazione di 24.000 studenti e 900 insegnanti circa. PoliCultura propone alle scuole di realizzare una narrazione multimediale (audio, immagini, testo) e multicanale (disponibile cio una volta generata sia sul web che su device mobili) su un tema a scelta, di solito connesso in qualche modo alle attivit scolastiche. La creazione della narrazione multimediale fa riferimento alluso dello strumento 1001storia sviluppato da HOC-LAB del Politecnico di Milano e di una guida metodologica messa a disposizione delle scuole. 1001Storia uno strumento per la realizzazione di narrazioni multimediali, che permette di inserire i contenuti e di generare applicazioni multimediali interattive; il motore 1001Storia consente di i) trasformare la struttura narrativa concettuale in un formato digitale interattivo; ii) arricchire la struttura concettuale con contenuti multimediali; iii) erogare la narrazione multimediale attraverso diversi canali. La guida metodologica supporta il processo di sviluppo della narrazione e propone un workflow consigliato, cio una sequenza di attivit pratiche raccomandate, e alcune linee guida per unefficace

    produzione dei contenuti. Il workflow si compone, indicativamente, di 6 passi: 1) Selezione del tema complessivo della narrazione e raccolta delle idee e primi materiali grezzi. In questa fase preliminare se possibile molto utile discutere con un esperto dellargomento. 2) Preparazione del piano editoriale, ovvero divisione del tema complessivo in una sequenza di argomenti principali. 1001storia supporta sia narrazioni lineari (una sequenza di argomenti) che narrazioni complesse (ogni argomento ha a sua volta una sequenza di sotto-argomenti). 3) Preparazione dei testi della narrazione (che poi verranno registrati e costituiranno il commento audio) e delle immagini per lo slide show che accompagner laudio. Questa una fase molto importante per lacquisizione di vari benefici comunicativi: bisogna scrivere in accordo a determinate linee guida, creare una vera comunicazione multimediale in cui le immagini accompagnano il testo, con

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    fantasia si possono studiare varie strategie di comunicazione visiva (es. scansione di disegni realizzati dagli studenti). 4) Registrazione dei file audio. 5) Inserimento di tutti gli elementi di contenuto (audio, immagini, testi) nello strumento 1001storia e controllo di qualit: la comunicazione funziona? Le immagini sono adeguate? Etc. 6) Una volta effettuate le correzioni del caso, si giunge alla versione finale. Short synopsis Narrazione multimediale che tratta il paradigma della complessit. Lattivit ha coinvolto lintero gruppo classe, che ha accolto con entusiasmo lopportunit di partecipare ad un progetto che fosse unoccasione di crescita e di confronto. Il progetto ha consentito agli studenti di lavorare cooperando e di imparare a sfruttare uno strumento rigido, come il format di PoliCultura. Unoccasione per dimostrare le personali capacit e attitudini, che difficilmente emergono nellattivit didattica tradizionale. Long synopsis Lesperienza didattica si svolge presso il liceo classico Quinto Orazio Flacco di Venosa, cittadina di 12.000 abitanti della provincia di Potenza. La classe coinvolta una 2 liceo, composta da 15 alunni di circa 18 anni. Solo successivamente alliscrizione, linsegnante ha parlato ai ragazzi delliniziativa, che stata accolta con grande entusiasmo dopo i primi timori per la complessit dellattivit che li aspettava. Largomento trattato il paradigma della complessit, proposto dalla docente, che si presta ad un tipo di approfondimento diverso da quello solitamente svolto in classe, con testi aggiuntivi o trattazioni sintetiche di argomenti correlati. Il progetto stato svolto dallintera classe, che spontaneamente si suddivisa in gruppi; ad ogni gruppo di lavoro stato assegnato un argomento da trattare, sintetizzare e assemblare con tutte le risorse scelte per montare la narrazione multimediale, vale a dire, testi, immagini, scelte con il coinvolgimento della docente di storia dellarte, musiche e testi audio. Tutti gli studenti hanno lavorato con impegno, 15 ore in classe e circa il triplo spese per lavoro extrascolastico. Anche i meno brillanti e preparati hanno trovato motivo di impegno nellattuazione del

    progetto. Sono emerse molte capacit che con lattivit curricolare non vengono messe in luce, come competenze informatiche o attitudine alla musica. In pi c stato un vero e proprio effetto di trascinamento peer to peer: i pi bravi hanno supportato i meno bravi. Lesperienza stata molto positiva: oltre al miglioramento dei rapporti in classe e con linsegnante, tutti gli alunni sono molto maturati e si sono molto responsabilizzati, tanto che sono migliorati in tutte le materie. Hanno aumentato la fiducia in loro stessi, sentendosi capaci e orgogliosi delle proprie capacit. METHOD Intervista semi-strutturata, Analisi dei materiali annessi.

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    KEY WORDS Inclusione, trascinamento peer to peer, motivazione, responsabilizzazione, autocritica, autostima THE CONTEXT La scuola il liceo classico Quinti Orazio Flacco, con sperimentazione Brocca, di Venosa, in provincia di Potenza, una cittadina di 12.000 abitanti. Venosa era un centro strategico in epoca romana, perch situata sulla via Appia, oggi molto penalizzata da scarsa efficienza della ferrovia. Lutenza della scuola abbastanza omogenea: gli allievi provengono da famiglie di ceto medio - alto, famiglie borghesi. La classe interessata una 2 liceo, composta da 15 ragazzi di circa 18 anni, con un livello di preparazione medio - alto:la media dei voti intorno a 8-9. La classe abbastanza eterogenea, formata da ragazzi molto motivati, preparati e molto seguiti dalle loro famiglie. Ci sono un paio di eccezioni, ragazzi un po fragili, non a causa della famiglia, ma di momenti contingenti a eventi specifici o alladolescenza. Linsegnante coltiva molto la relazione con gli studenti, curando la specificit di ognuno e cerca di personalizzare i percorsi a seconda del livello di preparazione dello studente, senza che sia per manifesto questo approccio: pretende di pi da chi pi bravo. Cerca, inoltre, di non appiattire le differenze di attitudine dei suoi studenti. Linsegnante ha la sensazione di essere in una periferia culturale ed sconcertata dal fatto che ci sia una netta scissione tra la scuola superiore e luniversit. Vorrebbe occasioni di collegamento in cui gli alunni possano confrontarsi con le dinamiche dellambiente universitario, essendo il grado di istruzione successivo. Vorrebbe proporre percorsi pi adeguati allo sviluppo di competenze richieste in ambito universitario. THE OVERALL IDEA AND THE RATIONALE Largomento riguarda il paradigma della complessit. Essendo un argomento abbastanza articolato e multidisciplinare, si presta bene a una trattazione tramite narrazione multimediale. Per linteriorizzazione, in pi non sarebbe sufficiente lapprofondimento tradizionale in classe, con letture, ricerche. Linsegnante, avendo letto in ritardo la circolare per il progetto PoliCultura, ha iscritto la classe e, solo successivamente ha informato gli alunni della possibilit di partecipare. Subito il progetto stato accolto con entusiasmo. Motivo delliscrizione a PoliCultura la possibilit di avere unoccasione di confronto con le altre realt scolastiche. Linsegnante ha ritenuto che i suoi alunni potessero essere avvantaggiati a livello personale e didattico, grazie allopportunit di partecipare a un concorso organizzato da ununiversit, spesso

    lontana dallattivit dei licei e delle scuole secondarie in genere. TECHNOLOGY Gli alunni hanno utilizzato i PC a casa. Hanno usufruito di internet per ricercare materiali di supporto (immagini) o di approfondimento. BENEFITS Lo scopo e il beneficio aspettato stato creare un collegamento con luniversit, che aprisse al confronto con realt diverse, geograficamente lontane, con una conseguente acquisizione di consapevolezza riguardo la qualit proprio lavoro e della classe stessa. Dal punto di vista didattico, linsegnante si aspettava un lavoro di approfondimento che portasse i ragazzi ad interiorizzare largomento trattato maggiormente, rispetto al solito, con il consueto metodo di approfondimento in classe.

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    I ragazzi sono stati aiutati dalla presenza di una struttura rigida entro cui sviluppare un progetto su un argomento ampio e complesso. Da un lato sono stati aiutati dal format a non esulare dai contenuti chiave, dallaltro hanno arricchito le loro competenze: hanno letteralmente imparato a spaziare in un sistema di regole e schemi predefiniti, imparando ad auto correggersi. Gli alunni hanno imparato a lavorare in gruppo, a organizzare il lavoro di tutti e per tutti, soprattutto perch non hanno avuto molte occasioni e molto tempo da sfruttare in classe. Gli studenti meno bravi sono stati aiutati da quelli pi preparati, che hanno cooperato senza remore, rendendosi conto che in caso di errori, alla stesura di pezzi non adatti alcuni compagni cerano rimasti male. C stato un vero e proprio effetto di trascinamento peer to peer e una grande responsabilizzazione di ognuno, tanto che sono migliorati in tutte le materie. Anche il rapporto con linsegnante molto migliorato. IMPLEMENTATION Largomento stato proposto dallinsegnante alla classe, non stato scelto dagli alunni. In classe stato discusso e si deciso in quali sottoargomenti dovesse essere trattato. Si sono formati spontaneamente gruppi di lavoro, ben organizzati nella distribuzione delle attivit: la divisione dei compiti stata pianificata dagli alunni stessi. Il progetto stato svolto in circa quindici ore in classe e circa il triplo in orario extrascolastico. Al di l delle correzioni formali e di consigli sui contenuti, linsegnante non intervenuta direttamente nel montaggio dei pezzi e nel caricamento. La versione definitiva, lha vista completa, poco prima che si chiudesse il concorso. PROBLEMS Il problema fondamentale, lunico propriamente rilevato, stato il tempo. La classe stata iscritta al concorso la sera prima della scadenza del bando. Lattivit ha richiesto un impegno notevole: in particolare allinizio della lavorazione del progetto, la classe ha avuto difficolt dal punto di vista didattico. I ragazzi avevano molti compiti a casa ed erano preoccupati di non riuscire a portare a termine tutti gli impegni del periodo, sia le attivit per il progetto, sia le normali attivit scolastiche. INCLUSION La classe variegata. Ci sono elementi eccellenti. Solo un paio di alunni sono un po fragili, in particolare uno studente con problemi alimentari. I gruppi che si sono formati spontaneamente erano eterogenei, ma gli alunni hanno lavorato tutti: i meno brillanti nelle attivit curricolari hanno lavorato moltissimo, sfruttando le loro attitudini e inclinazioni, partecipando appieno alle attivit previste. Uno studente particolarmente bravo, che si sentiva sempre il primo della classe, quindi molto concentrato sul suo ruolo, e invece si ammorbidito, si tranquillizzato; ha tratto giovamento dal lavoro di gruppo, quindi non individuale. STAKEHOLDERS Per la scelta delle immagini per la narrazione multimediale, stata coinvolta la docente di Storia dellarte. Alcuni alunni a casa hanno chiesto consiglio ai genitori. TEACHER PROFESSIONAL DEVELOPMENT La docente ha potuto rendersi conto che ci sono risvolti di attivit didattiche non prevedibili, non pianificabili preliminarmente. Ha avuto la possibilit di apprendere cose nuove, come competenze informatiche che non possedeva, dimostrando grande entusiasmo e soddisfazione e, soprattutto ha

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    imparato insieme e grazie ai suoi studenti. Infatti, stato formativo il doversi appiattire al livello degli alunni, sovvertendo i consueti ruoli in classe. Ha compreso lentit dellapporto che lutilizzo di nuove tecnologie nella didattica possa dare: considera tecnologie come un aiuto alla costruzione delle conoscenze. Prima dellesperienza didattica con PoliCultura, la docente percepiva la tecnologia solo come un supporto a presentare in maniera diversa gli argomenti, gli approfondimenti. CURRICULUM AND ASSESSMENT Gli argomenti erano inerenti allattivit curricolare: il progetto si configurato come unattivit di approfondimento di quanto previsto dai programmi ministeriali. Gli alunni non sono stati valutati sui singoli compiti previsti dallattivit: pi che altro sono valutabili soprattutto come gruppo classe e come gruppi di lavoro. Linsegnante si , per resa conto del tipo di lavoro svolto da ognuno: tiene conto del lavoro svolto nella valutazione conclusiva. ANECDOTES Sul giornale locale uscito un articolo un po autocelebrativo: stato scritto dalla classe, ma firmato da un altro docente, redattore della testata. Una ragazza ha chiesto al padre ingegnere di avere un supporto nellattivit, perch aveva scelto di approfondire un aspetto scientifico. I genitori di molti studenti sono stati resi partecipi delle fasi del progetto e dellattivit in generale. A una festa di compleanno si sono incontrati alcuni genitori, tra cui genitori di altre classi. Essendoci unalunna coinvolta nel progetto stato chiesto dai genitori di cosa si trattasse. E stata la madre dellalunna a spiegare ai presenti i particolari del progetto, dimostrando orgoglio e soddisfazione, tanto che tutti gli altri genitori si sono complimentati per limpegno e per la complessit del progetto. GLOBAL EVALUATION E stata unesperienza positiva, soprattutto perch ha permesso a tutti di partecipare, anche i meno bravi, dimostrando di avere grande motivazione. Un aspetto molto rilevante stato lemergere dellautostima e della motivazione in chi spesso, nellattivit didattica curriculare, non emerge: le competenze e le attitudini personali sono emerse nelle loro peculiarit e gli alunni pi fragili o poco integrati hanno avuto loccasione di superare le lodo difficolt grazie alla cooperazione. Infatti, gli alunni hanno dimostrato spirito di gruppo e una spiccata capacit organizzativa: i gruppi di lavoro si sono formati spontaneamente e anche lorganizzazione del lavoro stata del tutto autonoma. Gli alunni hanno imparato a lavorare allinterno di un sistema rigido, producendo testi e risorse adatte al format. Hanno acquisito, in questo modo, una maggiore capacit di autocritica e di autovalutazione. Dopo lesperienza, sono stati rilevati miglioramenti sensibili in tutte le materie da parte di tutto il gruppo classe. Le valutazioni nelle verifiche di fine anno sono state per tutti migliori, in quasi tutte le materie.