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TIS Paper 03/2012 Il Magazine dell’innovazione it's not easy being green

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TIS Paper03/2012

Il Magazine dell’innovazione

it's not easy being green

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TIS PaperDas Innovationsmagazin

03/2012

it's not easy being green

Abteilung 34 - Innovation, Forschung,Entwicklung und Genossenschaft

Ripartizione 34 - Innovazione, Ricerca,Sviluppo e Cooperative

Via col verde. Quando circa trent’anni fa iniziò ad affermarsi il concetto di “verde”, la percezione che ne ebbe lo scenario economico occidentale fu negativa, in quanto sembrava contrapporsi con lo sviluppo e l’economia di mercato. Oggi, una generazione dopo, “verde” è invece un concetto che viene accolto bene, è il valore auspicabile per tutti. Se inizialmente “verde” rappresentava il killer dello sviluppo economico, oggi questo concetto significa cresci-ta e sostenibilità. È così che cambiano i tempi. Anche in Alto Adige il verde è un segno del tempo che passa. L’Innovation Festival Bolzano-Bozen si dedica al tema “nuove energie” e si concentra in particolare sulle fonti di energia rinnovabile, che diventeranno sempre più importanti per la produzione di energia e calore dell’Alto Adige. Anche il parco tecnologico che nascerà a Bolzano Sud sarà “verde” e agirà da acceleratore di business per tutte quelle imprese che vorranno sviluppare prodotti innovativi nei settori energia, ambiente, alimenti e tecnologie alpine.Non è sempre facile però essere verdi, anche se sicuramente vale la pena non perdersi d’animo, e in questa edizione del TIS Paper si trovano diversi esempi in questo senso.L’intervista affronta l’argomento con la consulente energetica Renate Brandner-Weiß, che illustra cosa significa per le piccole e medie imprese adottare concrete strategie nella direzione di un'e-conomia sostenibile (da pagina 6). Nel ritratto d’imprenditore (da pagina 10) l’azienda Climagrün racconta come abbia dichiarato guerra al grigio cemento nelle città usando armi “verdi”.

Senza il verde insomma non va. Vi auguro una buona lettura e molti momenti “verdi” all’Inno-vation Festival.

Il VostroRoberto BizzoAssessore Provinciale all‘Innovazione

Edizione 03Settembre 2012p.4 I partner Sinergie per l’Alto Adige

p.5 La foto enertour 4 university students

p.6 L’intervista La consulente energetica Renate Brandner-Weiß parla di sostenibilità in azienda

p.10 Il ritratto d’imprenditore Facciate e tetti verdi: l’azienda bolzanina Climagrün “rinverdisce” con passione il settore edile

p.13 Le news Brevi notizie dal TIS

Colophon Redazione: Alessia Sorà, Astrid Brunetti, Eva Pichler, Heiko Schoberwalter Layout: DOC.bz Fotografie:Alex Filz, Ivo Corrà Stampa: Fotolito Varesco, Ora Questo giornale è stampato su carta riciclata.

TIS PaperIl Magazine dell’innovazione

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Per rendere la lettura più interattiva, abbiamo corredato alcuni articoli dei cosiddetti codici QR che portano a siti web o video. I codici QR possono essere letti da tutti gli smartphone. Ecco come funziona: scaricate il software dal vostro fornitore di app (per esempio per il BlackBerry il BlackBerry App World) sul Vostro telefono cellulare e fotografate il codice QR. Il codice viene decodificato e ricevete così immediatamente le informazioni salvate sul codice QR.

Trovate questa edizione del TIS Paper in italiano e tedesco

anche online sul sito del TIS e, a breve, in versione iPad

App gratuita, insieme a quelle passate, nella TIS Library

nell’App Store. La versione per iPad sarà in italiano, tedesco

e inglese!

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News dai partner

I valori nutrizionali delle ricetteQuanti grassi, proteine e carboidrati ci sono in un alimento? E forse contiene sostanze che potrebbero sviluppare allergie o che potrebbero risultare incompatibili con l’organismo? Queste informazioni vengono svelate dalla tabella nutrizionale sull’etichet-ta dell’alimento. Inoltre le aziende alimentari possono decidere autonomamente se voglio-no inserire questa tabella sull’etichetta del loro prodotto, ma dal 2016 queste indicazioni saranno obbligatorie. Per far risparmiare so-prattutto alle piccole aziende artigianali co-stose analisi di laboratorio o calcoli, l’unione commercio turismo servizi Alto Adige, il TIS e la Camera di commercio di Bolzano hanno svi-luppato alcune applicazioni web. Panificatori, macellai & Co possono inserire gli ingredienti e le informazioni sul processo di produzione dei loro prodotti, il programma calcola poi il valore nutrizionale e dà quindi tutte le infor-mazioni sull’etichettatura nutrizionale che è prevista per legge. Per informazioni sul pro-getto e sull’applicazione contattare Gerd Lo-cher ([email protected] 0471 06 80 38).

Quante idee SMART sui social media!21 aziende hanno presentato le pro-prie idee sui social media e 16 di que-ste idee si sono conquistate la pre-selezione: queste possono partecipare al coaching con il professionista dei social me-dia Raimund Mollenhauer: questo lo stato at-tuale del concorso di idee indetto nell’ambito del progetto Interreg IV SMART. Le aziende sono attive nei più diversi settori, dall’alimen-tare alle energie rinnovabili fino agli studi di consulenza. I finalisti si sono incontrati a Kramsach in Tirolo per il kick-off meeting, durante il quale si è svolto il primo coaching con il professionista dei social media Raimund Mollenhauer, che ha già dato loro i primi con-sigli. Grazie ai coaching le aziende devono mettere in pratica le loro idee per cercare di vincere il premio “Social Media Crystal” che verrà consegnato in ottobre. Oltre al TIS, il progetto vede la partecipazione dell‘unione commercio turismo servizi Alto Adige, del MCI Management Center Innsbruck e della Standortagentur Tirol.

Rinnovabili da primatoIl comune di Varna, vincitore del con-corso “Comuni rinnovabili 2012” e, per laprimavoltaall’enertour, l’effi-cienza energetica della nuova sala di cottura della birreria Forst: questi i due highlight degli enertour organiz-zati in occasione della Klimaenergy, la fiera internazionale per l’applicazione delle energie rinnovabili in calendario dal 20 al 22 settembre presso Fiera Bolzano. Le visite gui-date tecniche condurranno gli interessati nel piccolo comune della Val d’Isarco, che copre il fabbisogno di energia elettrica e termica della cittadinanza con fonti rinnovabili: lì potranno visitare, per esempio, un piccolo impianto idroelettrico di 70kw sulla condotta per l’ac-qua potabile e l’impianto di teleriscaldamento a biomassa che produce energia termica ed elettrica. Novità degli enertour targati Kli-

maenergy sarà poi un esempio di efficienza energetica applicata al settore industriale con una visita alla nuova sala di cottura della bir-reria Forst cui seguirà una degustazione. Al-tre mete che saranno visitabili sono: un maso certificato CasaClima B che ospita 5 unità abitative per una superficie abitabile di 1250 m2 e prevede la produzione di acqua calda con impianto solare termico, un impianto fo-tovoltaico su edificio agricolo e un impianto di teleriscaldamento a biomassa; due impianti di gassificazione del legno di piccola e media taglia; l’impianto fotovoltaico sperimentale di grande taglia dell’aeroporto di Bolzano costruito dalla Leitner Solar di Brunico con il monitoraggio scientifico di EURAC research – Istituto per le energie rinnovabili di Bolzano.

enertour: attraverso le visite tecniche agli impianti a fonte rinnovabi-le, che hanno lo scopo di diffondere le buone pratiche nell’ambito della soste-nibilità energetica, è possibile ottenere informazioni concrete sul funzionamen-to e sui vantaggi economici ed ambien-tali direttamente dai progettisti e gestori degli impianti che conducono personal-mente le visite guidate.

Tutte le informazioni alla pagina www.klima-energy.it Per iscriversi online: [email protected]

L’Italia nel 2030

Innovazione tecnologica e culturale sono, secondo i giovani ingegneri e architetti del concorso “enertour 4 university students”, la ricetta giusta per l’Italia energetica del 2030. Il concorso, organizzato dal TIS e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, ha voluto stimolare le giovani menti degli studenti delle facoltà tecniche italiane affinché si immaginassero come l’Italia produrrà energia nel 2030. Gli studenti sono stati premiati direttamente dal direttore del TIS, dal presidente e dal direttore della Fondazione Cassa di Rispar-mio e dall’Assessore Provinciale all’Innovazione Roberto Bizzo. I 18 vincitori, oltre ad aver vinto un ener-tour®, hanno anche potuto confrontarsi con i ricercatori dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC e con l’azienda Leitwind (Gruppo Leitner-Seeber) di Vipiteno.

I partner

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«Chi pensa a lungo termine, pensa

sostenibile»Intervista

con la consulente energetica Renate Brandner-Weiß

TIS Paper: Signora Brandner-Weiß, cosa si-gnifica sostenibilità per le aziende?

L’idea generale è che la sostenibilità racchiuda tre colonne portanti: quella economica, quella ecologia e quella sociale. Il difetto di questa definizione è che insinua che le tre colonne abbiano lo stesso peso. È un fatto però che, se si guarda al sistema, l’ecologia è da vedere come un complesso, nel quale sono integrate la società e l’economia. Nel lungo periodo non si può pensare diversamente e per questo la parte ecologica deve essere considerata mag-giormente, seguita dalla parte sociale e infine quella economica. Gli aspetti ecologici e so-ciali sono decisamente importanti soprattutto per le piccole e medie imprese perché queste dipendono molto dai propri collaboratori, dal-le risorse naturali e dalla sicurezza ecologica. Tutti questi aspetti, infatti, influiscono sull’e-conomicità di un’azienda. Spesso alle aziende stesse non è chiaro quanto effettivamente sia consideverole per la loro attività la loro di-pendenza da determinati materiali ed energie disponibili solo per periodi limitati, come per esempio i combustibili fossili. Molti sono tal-mente coinvolti dalle attività lavorative quoti-diane che le tematiche strategiche non trova-no spazio o vengono nascoste.

TIS Paper: secondo le Sue stime, quanto sono orientate le aziende a un pensiero ecologica-mente sostenibile nell’economia?

Oggi l’economia sostenibile è un tema mol-to più forte rispetto agli anni passati. Le ca-tastrofi come quella del Giappone o la crisi dei rifornimenti relativa al gas russo hanno contribuito molto alla creazione di una con-

Oggi le aziende non possono evitare di agire in modo sostenibile. Cosa significa concretamente per loro e

quali sono le strategie sostenibili che possono integrare nelle loro attività? Ne parliamo con la consulente

energetica Renate Brandner-Weiß.

sapevolezza in questo senso. Nel frattempo le aziende stanno capendo che devono cam-biare modo di pensare per poter sopravvivere a lungo, e chi pensa nel lungo periodo pensa anche in modo sostenibile. È importante che le aziende non si prendano troppo tempo, so-prattutto per quanto riguarda la sostenibilità ecologica, perché il settore energetico è mol-to dinamico e prima si comincia meglio si può approfittare dell’attuale momento economi-camente favorevole. Per questo consiglierei alle aziende di investire possibilmente entro il 2015 nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica.

TIS Paper: quali sono i vantaggi concreti di un’economia sostenibile per le aziende?

Il più grande vantaggio risiede nell’uso con-sapevole di energie e quindi nell’efficienza. Se le aziende vogliono amministrarsi in modo sostenibile, e quindi ecologico, sociale ed economico, devono in prima linea prendere sotto esame in minuziosamente i propri pro-cessi. Processi produttivi, sviluppo del perso-nale e dell’organizzazione, risorse, tutto viene analizzato con precisione ed è proprio qui che risiede il maggiore potenziale per raffor-zare l’efficienza all’interno delle aziende. Un

«È un fatto però che, se si guarda al sistema, l’ecologia è da vedere come un complesso, nel quale sono integrate la società e l’economia».

Das InterviewL’intervista

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«Il più grande vantaggio risiede nell’uso consapevole di energie e quindi

nell’efficienza».

altro vantaggio sta nella comunicazione e nel brandmanagement: un’economia sostenibile fa bene anche all’immagine e al marchio. Si dovrebbe comunicare a clienti e stakeholder quello che viene fatto in azienda. Così si può favorire un maggiore collegamento con la clientela, per esempio in combinazione con un progetto che coinvolga la popolazione.

TIS Paper: le aziende che usano le loro attività sostenibili in modo massiccio come metodo per fare PR vengono spesso accusate di “gre-enwashing”, ovvero di volersi semplicemente atteggiare a sostenibili senza esserlo vera-mente. Come si può gestire al meglio il diffi-cile equilibrio tra la comunicazione di attività sostenibili e il pericolo del “greenwashing”?

È importante che la comunicazione sia onesta e concreta. Si dovrebbe mostrare cosa viene fatto proprio in questo settore nell’azienda e quali conseguenze hanno tali azioni. Per man-tenere la credibilità si deve anche spiegare dove c’è ancora del potenziale di migliora-mento e in quale forma si lavora per concre-tizzarlo. Voler mettere in pratica dall’oggi al domani processi sostenibili non è realistico, e questo lo sanno anche i partner del siste-ma come i clienti, gli stakeholder e i media. È importante che le aziende non si presentino come perfette, ma che si dimostrino autenti-che e che siano dotate di autoironia. TIS Paper: Le grandi aziende possono per-mettersi un manager che si occupi di realizza-re i progetti legati alla sostenibilità. Ma cosa possono fare le piccole e medie aziende che non possono fare altrettanto?

Le piccole e medie aziende possono instaura-re delle cooperazioni o ingaggiare dei consu-lenti esterni che si concentrino sulle esigenze dell’azienda. Si potrà trattare sia di coopera-zioni di settore che di tavoli di lavoro su temi precisi, mentre le cooperazioni che già sono

in essere possono essere allargate a nuovi temi: collaborare con altre aziende facilita da una parte la realizzazione dei singoli progetti e dall’altra è una buona strategia per condivide-re i costi. Qui si può trattare di progetti come per esempio la realizzazione di impianti ad energie rinnovabili che possono essere usati insieme o delle azioni comuni di car-sharing.

Nel settore della sostenibilità sociale si pos-sono organizzare training comuni dei colla-boratori o organizzare l’assistenza ai bambini. Dalle cooperazioni può nascere qualsiasi tipo di innovazione, perché in questo contesto diventano facilmente riconoscibili i “punti cie-chi”, dove si potrebbe e si dovrebbe reagire in modi alternativi e capire così di quali strategie ci sarebbe bisogno.

TIS Paper: Parole chiave CO2-neutrale e

mercato della CO2: le grandi aziende sono obbligate a compensare i danni che causano all’ambiente attraverso l’acquisto dei certifi-cati CO2. Quanto sono importanti questi temi per le piccole e le medie imprese?

La decisione di entrare nel mercato dei pro-dotti CO2 neutrali e dei certificati CO2 per le piccole e medie imprese è volontaria e non obbligatoria, ma anche per loro può essere importante per avere un potenzialeper dif-ferenziarsi dai concorrenti. Le aziende per esempio possono allestire eventi CO2-neutrali o gestire in modo consapevole la propria mo-bilità. Anche nel settore produttivo si aprono possibilità interessanti, per esempio per quan-to riguarda l’impiego di materiali ecologici o di materie prime regionali. Soprattutto il tema della regionalità è importante, perché per-mette di diminuire i trasporti e allo stesso tem-po di rafforzare i circuiti regionali. Si può già riscontrare un cambiamento di mentalità del cliente, infatti in molti cercano prodotti soste-nibili in modo mirato. Per le aziende si tratta di una sfida doppia: da una parte devono coprire

«È importante che le aziende non si presentino come perfette, ma che si dimostrino autentiche e che siano dotate di autoironia».

le esigenze dei clienti verso determinati pro-dotti, e dall’altra i prodotti stessi devono esse-re sostenibili, ovvero devono avere un futuro.

TIS Paper: Quali sono le caratteristiche con-crete che devono avere i progetti di un’eco-nomia sostenibile?

Per quanto riguarda la parte ecologica, si pos-sono far partire progetti legati all’efficienza o installare impianti ad energie rinnovabili, si potrebbe convertire il parco macchine in vei-coli elettrici o lo si potrebbe supportare con comunità di automobilisti, ma si potrebbero anche adottare strategie complementari come il risparmio mirato di materie prime come la carta o l’acqua. Dal punto di vista sociale si può lavorare sulle risorse umane, sulla formazione professionale, o ancora si potrebbe pensare di offrire orari di lavoro flessibili: la conciliazione lavoro-famiglia per esempio è un tema molto

Entrare volontariamente nel mercato della neutralità CO2, come per esempio l'impiego di materiali ecologici, può essere una buona strategia per le piccole e medie imprese per differenziarsi dalla concorrenza.

importante. Ci si dovrebbe confrontare con-cretamente con i bisogni individuali del sin-golo collaboratore e cercare di affrontarli nel miglior modo possibile. Solo così è possibile avere collaboratori impegnati. Dal punto di vista economico per esempio si potrebbero cercare nuovi fornitori o prodotti di preserie e rafforzare così l’efficienza delle risorse e allo stesso tempo, spesso, ridurre i costi.

—Intervista a cura di Eva Pichler.

L’ambasciatrice della sostenibilità L’economista Renate Brandner-Weiß dal 2008 lavora presso l’agenzia per l’energia nella regione della Bassa Austria, che offre ad aziende e comuni consulenze nei settori ener-gia e protezione dell’ambiente. In precedenza è stata consulente e trainer nei settori econo-mia, ambiente, energia, difesa dell’ambiente e

mercato del lavoro. Inoltre è attiva a titolo gra-tuito nel “Waldviertler Energie-Stammtisch” (tavolo sull’energia della regione austriaca Waldviertel), una piattaforma aperta e indi-pendente dai partiti che promuove lo scambio di esperienze: tale piattaforma non è solo un punto informativo, ma dà input per la forma-zione delle consapevolezze e lo sviluppo nel settore energia e protezione dell’ambiente.

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Il ritratto dell’imprenditore

La nuova casa del ragazzo della via Gluck

Facciate e tetti ricoperte di piante: una piccola e giovane azienda altoatesina, la Climagrün

di Bolzano, si dedica con passione all’integrazione del verde in edilizia.

Circondati dalle vigne su due lati e dai condo-mini di dieci piani sugli altri due: la Climagrün si trova immersa nell’ambiente che ispira ogni giorno il suo lavoro, ovvero case e piante. Sul finire della città di Bolzano i giovani soci dell’azienda sembrano quasi voler dare una risposta alla canzone di Adriano Celentano “Il ragazzo della via Gluck”, nella quale il verde lasciava spazio al grigio cemento suscitando tristezza in chi abitava una volta lì. Alla Clima-grün infatti si trovano le soluzioni migliori per integrare la vegetazione su pareti e tetti degli edifici, con un occhio al risparmio energetico e l’altro alla biodiversità. Un esempio a pochi passi a piedi dalla sede in via della Vigna è il tetto della casetta a tre piani di un frutticolto-re, immersa nel verde: i piccoli fiori rosa delle piante grasse si stanno aprendo alla luce del giorno, e tutto intorno altre piantine con fo-glie diverse fanno loro compagnia: «È sedum, una tipologia di pianta grassa» spiega Klaus Kornprobst, fondatore dell’azienda, che così spiega le “sue” piantine: «quelle con le foglie piccole crescono dove c’è più sole mentre quelle con le foglie più grandi preferiscono l’ombra, e poi sono molto resistenti e richie-dono bassa manutenzione».

Klaus, trent’anni e alle spalle un’esperienza decennale di giardinaggio e vendita al det-taglio di piante, ha capito che i tetti verdi erano la strada da percorrere nel suo futuro lavorativo dopo aver realizzato il tetto verde dell’ospedale di Vicenza sette anni fa. È stato chiamato da un architetto vicentino che ave-va sentito una sua relazione su un convegno di settore, e da quel momento in poi il merca-to dei tetti verdi ha trovato un appassionato concorrente in più. La conferma di essere ve-ramente sulla strada giusta è arrivata quando una grossa azienda tedesca che lavora da più di 40 anni nel settore dei tetti verdi ha dato

enorme fiducia alla Climagrün: ha dimostra-to infatti l’interesse a concedere alla piccola azienda altoatesina l’esclusiva per la distribu-zione dei loro prodotti in Italia. Un passo im-portante è stato poi l’avvio della collaborazio-ne con l’azienda Beton Eisack: «Con Martin,

socio dell’azienda di Chiusa, siamo amici dai tempi delle scuole superiori, e quindi il passo verso una collaborazione lavorativa è stato breve» racconta Klaus. «Noi abbiamo forni-to le “ricette” per le miscele di substrato e la Beton Eisack si occupava della fornitura, visto che aveva già a disposizione un esteso parco macchine. Abbiamo iniziato la collaborazione con Beton Eisack partendo dalla produzione e dal trasporto del materiale inerte in Alto Adige, per abbattere i costi, le lunghe vie di trasporto e i tempi di consegna». Ma di cosa è fatto esattamente il substrato dei tetti verdi, cos’è il “materiale inerte”? «Inerte in questo caso significa povero, che evita la crescita delle erbacce: una parte della miscela è ma-teriale vulcanico che viene dalla provincia di Grosseto, in Toscana, mentre dall’Alto Adi-ge viene l’humus, la corteccia, la sabbia e gli

Dopo aver realizzato il tetto verde dell'ospedale di Vicenza sette anni fa ha capito che quello era ciò che avrebbe voluto fare nella sua vita.

Il ritratto d’imprenditore

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scarti della produzione di tegole» racconta Anita, che dopo una laurea in Scienze della Comunicazione ha deciso di approfondire il tema delle coperture verdi proprio dopo es-sere entrata a far parte del team della Clima-grün. Klaus e i suoi tre soci, tutti più o meno coetanei, Anita Tschigg, Peter Langebner e Matthias Niedermayr, hanno da poco festeg-giato un anno di fondazione della loro socie-tà: Klaus infatti ha deciso di condividere gioie e dolori aziendali con tre collaboratori, ormai tre amici, che l’hanno accompagnato negli ultimi anni. Peter si occupa di marketing, e a lui si deve, per esempio, l’aggiunta al nome dell’azienda del claim “Living buildings”, nato per trasmettere meglio il concetto degli “edi-fici vivi”: «Così si trasmette meglio l’imma-gine di una progettazione a verde di 360°: dalla possibilità di combinare la copertura verde con impianti fotovoltaici, al montaggio di sistemi di sicurezza anticaduta, all’inverdi-mento di muri verticali e coperture inclinate fino a 55°» spiega. Anita invece si è talmente appassionata agli edifici ricoperti dalla vege-tazione che adesso sfoggia una padronanza del settore propria di un giardiniere modello: «L’importante è che il materiale utilizzato sia di alta qualità e corrispondente alle norme vigenti. Anche la progettazione deve esse-re eseguita a regola d’arte, per impedire dei danneggiamenti all’edificio e garantire un in-verdimento duraturo. In ogni caso, anche se a una prima occhiata sembrerebbero messe a caso, le piante vengono scelte con estrema attenzione». Estrema attenzione? Guardando la parete della sede austriaca della Durst sem-brerebbe che le piante abbiano colonizzato anarchicamente l’edificio. «Nessuno voleva metterci mano a quella parete verde» spie-

ga Klaus «ma noi abbiamo fatto uno studio appropriato per trovare le piante più adatte che riescono a sopravvivere anche ai -20°C di Lienz». Non solo la scelta della vegetazione deve essere giusta ma anche la loro posizione sulla facciata: in alto quelle che necessitano meno acqua e in basso quelle che ne voglio-

no di più. Inoltre bisogna considerare la ca-ratteristica di crescita di ogni pianta: «Non tutte le radici si sopportano tra di loro!». Sono state utilizzate maggiormente piante e grami-nacee autoctone come la Alchemilla mollis e la Bergenia per garantire la continuità con l’ambiente circostante. Il concetto giusto e la manutenzione corretta permettono così all’e-dificio di essere un ottimo esempio di verde verticale «Ci hanno detto che se potessero prendere un euro per ogni foto che viene fat-ta all’edificio avrebbero già recuperato l’inve-stimento!».

Anche la terrazzina del frutticoltore bolzani-no farebbe invidia a molti: la visione di un tap-peto vegetale che si confonde con le vigne che circondano la casa dà una sensazione di totale immersione nella natura. E poi soddisfa anche i pigri! Infatti non richiede troppa ma-nutenzione: le piante grasse sono abbastan-za autonome e non devono essere irrigate. L’unico dubbio che però nasce spontaneo è: non c’è il rischio che nascano e circolino tanti insetti con tutte queste piante? «Certo, ma non più che in un giardino. E poi si può anche vedere in modo positivo: questi rivestimen-ti verdi aiutano ad aumentare la biodiversità nelle nostre città!» sottolinea Anita.

Per poter essere competitivi sul mercato del “verde tecnologico”, alla Climagrün si danno da fare con la ricerca e lo sviluppo: «L‘anno scorso abbiamo sviluppato 4 prodotti inno-vativi nel campo del verde pensile, curati da Klaus e Matthias, e da poche settimane inve-

«L’importante è che il materiale utilizzato sia di alta qualità e corris-pondente alle norme vigenti».

«L' inverdi-mento di questo edi-ficio fuori dal comune è stata una vera e prop-ria sfida».

Austerità negli incentivi all'energiaLa riduzione degli incentivi statali in tutti i settori delle energie rinno-vabili: questa è una delle novità più importanti introdotte dai decreti mi-nisteriali sugli incentivi alle energie rinnovabili approvati di recente. Bio-massa, idroelettrico, fotovoltaico & co: in tutti i settori della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono stati ridotti i contri-buti economici statali. Obiettivo del governo è stato infatti quello di limitare i costi generati dagli incentivi e di alleggerire altresì le bollet-te energetiche. Una parte di tali costi, infat-ti, vengono pagati dai cittadini attraverso la propria bolletta. L’obiettivo nel lungo termine è invece quello di rendere il mercato dell’e-nergia da fonti rinnovabili indipendente dagli incentivi statali. «Gli incentivi diminuiscono, ma ciononostan-te viene premiata la produzione di corrente elettrica dal biogas e dalle biomasse attraver-so l’impiego di tecnologie innovative e par-ticolarmente efficienti a livello energetico», questo il parere dell’esperta Sofia Mannelli a conclusione dell’evento dedicato a questa tematica organizzato dall’Area Energia & Am-biente.

Verso il successo con le prenotazioni online“Booking Alto Adige” è il nome del portale di prenotazione dell’Unio-ne Albergatori e Pubblici esercenti dell’Alto Adige (HGV). Il software per il portale è stato ideato dalla start-up nel TIS Easymailer che è stata ammessa nell’Incuba-tore d’imprese nel 2009. L’impresa costituita inizialmente da un solo membro, oggi si è

TIS News ingrandita e consta di cinque programmato-ri. Il portale è online dal mese di aprile 2011 e attualmente permette di prenotare in 800 alberghi altoatesini. “Bookingaltoadige.com” funziona come gli altri portali di prenotazio-ne: sul sito il cliente può selezionare la zona desiderata e inserire la data di arrivo e di par-tenza e il numero delle persone per ottenere immediatamente tutti gli alberghi disponibili. In un solo colpo il cliente può vedere quali sono gli alberghi che nel periodo richiesto dispongono ancora di camere libere e preno-tare direttamente dal portale.«Il trend sta andando verso le prenotazioni online», afferma Petra Gratl, Manager dell’In-cubatore d’imprese , che continua: «Easymai-ler ha riconosciuto questo trend e si è specia-lizzata proprio in questo».

Questione di spigaRiportare in vita la cerealicoltura in Alto Adige e creare una catena regio-nale di creazione del valore che vada dai contadini ai panettieri passando per i mulini: questo l’obiettivo del progetto Regiograno coordinato dal TIS, dall’Unione Agricoltori Altoatesini e dal Centro di Spe-rimentazione Laimburg. Lo stato di avanza-mento del progetto è stato presentato alla festa estiva che si è tenuta a inizio giugno. Questi i numeri raggiunti dopo un anno di lavoro: 34 contadini, 63 ettari di area coltiva-ta, 1 mulino e 44 panifici che partecipano al network Regiograno. Presso il Molino Mera-no si svolge la molitura della segale e del farro coltivato dagli agricoltori. La farina viene poi lavorata e trasformata in tipi di pane speciali appartenenti alla tradizione altoatesina come

per esempio i “Paarl” e i “Breatln”. Il prossimo passo è quello di convincere i consumatori della qualità e del valore dei prodotti, per as-sicurare così uno sviluppo continuo per tutti i partner del progetto. «Abbiamo bisogno di gente che sia convinta che la qualità e il valore dei prodotti incidano effettivamente sul loro benessere. Il consumatore deve essere sicuro che il prodotto contiene tutto ciò che promet-te l’etichetta», ha ribadito il presidente della Provincia Durnwalder durante la festa.

Esperti & allenatori“Allenatori” e responsabili per l’inno-vazione: nascono due nuovi gruppi di esperti del TIS che lavorano a stretto contatto con le aziende. Un esperto che accompagni il concepimento e la realizzazio-ne di una concreta strategia di innovazione all’interno dell’azienda: questa era l’esigenza manifestata dagli imprenditori locali, come per esempio Oswald Eller, rappresentante delle piccole imprese all’Assoimprenditori. La risposta del TIS, in collaborazione con l’Assessorato all’Innovazione, sono gli “Inno-vation Coach”, degli esperti formati ad hoc che, a richiesta, entrano nelle aziende per periodi di minimo sei mesi. L’iniziativa pre-vede un investimento da parte dell’azienda del 25% del compenso dell’esperto, mentre il rimanente dell’importo verrà finanziato attra-verso l’Assessorato all’Innovazione. Il gruppo di “Responsabili dell’innovazione”, invece, è formato dai partecipanti dell’omonimo corso organizzato da Camera di commercio, TIS e Management Center Innsbruck: il corso, concepito per rafforzare la cultura dell’inno-vazione in Alto Adige e professionalizzare i progetti d’innovazione nelle imprese locali, ha formato 14 imprenditori e collaboratori di imprese altoatesine. Vera Leonardelli del TIS si occupa degli esperti della rete del TIS ed è la persona di riferimento per le domande di partecipazione all’iniziativa “Innovation Coach” da parte delle imprese interessate: [email protected]; tel: 0471 068303.

TIS News

fine

ce abbiamo registrato il brevetto europeo per una soluzione di facciata verde innovativa» spiega Peter, che continua: «senza dimenti-care la volta in cui volevamo fare una “pre-verifica” della resistenza al vento della nostra nuova parete verde: l’abbiamo montata sul camion e ne abbiamo testato la tenuta a 120 km/h!» ricorda ridendo Peter.

Eh sì, il ragazzo della via Gluck sarebbe deci-samente orgoglioso di loro!

Testo di Astrid Brunetti.

La sede austrica della Durst a Lienz.

"Il ragazzo della via Gluck"

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5 sensi x 1 notte

La Lunga Notte della Ricerca 2012 torna il 28 settembre!

Non mancate alla notte dove le parole d’ordine sono:

provare, toccare e stupirsi.

TIS News

Gareggiare a suon di mattoncini di LEGO, fare un orto sul tetto di una casa e partecipa-re a una vera e propria caccia al tesoro: ma quante attività propone la Lunga Notte della Ricerca del TIS?! Ben 14, e tutte diverse l’una dall’altra. Si può scoprire come far diventare snella un’azienda giocando in una squadra del “Lean Game” organizzato dal Cluster Edi-lizia nella sala della mensa al piano terra: con il gioco più amato di tutti i tempi, il LEGO, 4 squadre da 2 persone ciascuna si confronte-ranno e scopriranno come rendere più effi-ciente una qualsiasi attività. C’è anche spa-zio per il giardinaggio alla Lunga Notte della Ricerca: i partecipanti potranno scoprire che piante grasse ed erbe aromatiche sono uno degli ultimi trend per isolare la casa dal fred-do e dal caldo e si divertiranno a zappettare un tetto nella hall. E cercate di essere tra i con-correnti della caccia al tesoro: appuntamento allo stand informativo alle 18:00, alle 19:30 e alle 21:00 per comporre le squadre. Potrete così esplorare il TIS innovation park con una guida d'eccezione: uno dei collaboratori del TIS che vi saprà non solo aiutare, ma anche motivare e spiegare tutto quello che vorrete approfondire sul TIS.

Ma ci sarà anche da attivare tutti i 5 sensi: l’ol-fatto per capire da quale pianta si estrae un olio essenziale, l’udito per non perdersi l’urlo dei soccorritori del soccorso alpino che effet-tueranno un salvataggio con tanto di barella, il tatto per riconoscere il tessuto antico o su-per moderno dell’abbigliamento sportivo, il gusto per partecipare al test per consumatori e all’analisi sensoriale sugli alimenti e infine

anche naturalmente la vista, che avrà l’imba-razzo della scelta tra tutte le altre proposte che il parco tecnologico ha preparato apposta per voi! Per esempio nella sala multifunzione 1 al secondo piano potrete ammirare Bolzano dall’alto come se foste improvvisamente di-ventati Gulliver nella terra di Lilliput grazie ad un ologramma in 3D.

Non perdetevi poi la visita di un personaggio semplicemente senza eguali: al TIS arriverà nientepopodimeno che Leonardo Da Vinci, che vedremo nell’insolita veste di tutor di un giovane stagista proveniente dalla Germa-nia. Come se la caverà il giovane tedesco del 1500 alle prese con il grande genio toscano? Riusciranno a capirsi? Lo spettacolo teatrale bilingue che vi aspetta alle 18:30 e alle 22 nel-la sala plenaria del secondo piano farà ridere e stupire grandi e piccini.

Non solo il TIS brulicherà di gente, ma an-che l’Accademia Europea di Bolzano – EU-RAC a ponte Druso e la Libera Università di Bolzano, co-organizzatori della Lunga Notte della Ricerca. Per l’occasione, come gli anni scorsi, anche alcune aziende e numerosi enti locali hanno deciso di aprire le proprie por-te e permettere a chi lo vorrà di gettare uno sguardo dietro le quinte delle proprie attivi-tà di ricerca: le aziende Salewa, Wolftank e Microgate, il Museo di Scienze Naturali e quello Archeologico, l’ospedale e la Scuola Superiore Provinciale di Sanità Claudiana, il Forum Prevenzione, il Fraunhofer Institut, il Centro di Sperimentazione Laimburg, l’Uffi-cio provinciale Geologia e Prove Materiali e il Servizio Meteorologico Provinciale.

Quest’anno la Lunga Notte della Ricerca sarà parte integrante dell’Innovation Festival Bolzano-Bozen, che si svolgerà dal 27 al 29 settembre: il Festival, promosso dall’Asses-sorato Provinciale all’Innovazione, avrà ospiti internazionali del calibro di Jeremy Rifkin, il saggista americano guru dell’idrogeno, e Ri-goberta Menchù, premio Nobel per la pace.

www.lunganottedellaricerca.itwww.innovationfestival.bz.it

Anche alcune aziende e istituzioni locali apriranno le proprie porte per lasciar scoprire ai visitatori cosa succede dietro le quinte del-le loro attività quotidiane

"Leonardo da Vinci" entrerà nel ruolo di tutor nello spettacolo teatrale bilingue

14 stazioni "esplosive" aspettano solo di essere scoperte!

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LUNGA NOTTE DELLA RICERCA LANGE NACHT DER FORSCHUNG28.09.2012 — BZ

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