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La curva di Phillips Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome Teoria macroeconomica e politiche di stabilizzazione

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La curva di Phillips

Giovanni Di Bartolomeo Sapienza Università di Roma

Politica economica (A-D) Sapienza Università di Rome

Teoria macroeconomica e politiche di stabilizzazione

Phillips (1958)

Phillips, A. W. (1958). "The relationship between unemployment and the rate of change of money wages in the United Kingdom 1861-1957“, Economica

La curva di Phillips

• Nel 1958 A.W. Phillips scoprì, con dati del Regno Unito, che c’era una relazione negativa e stabile tra tasso di inflazione dei salari e tasso di disoccupazione.

• L’esercizio fu ripetuto da Samuelson e Solow con dati USA: la relazione era confermata

• Decisero di chiamarla: Curva di Phillips

Curva di Phillips: p = - au + C

Unemployment rate (u)

Inflation rate (p)

1968

1966

19611962

1963

1967

19651964

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

2

4

6

8

10

C

-a

In un’intervista, Robert Solow disse “Paul Samuelson asked me when we were looking at these diagrams (of inflation and unemployment) for the first time, ‘Does that look like a reversible relation to you?’ What he meant was ‘Do you really think the economy can move back and forth along a curve like that?’ And I answered ‘Yeah I’m inclined to believe it,’ and Paul said ‘Me too’”

Robert Solow

Paul Samuelson

Tasso di disoccupazione

Tasso di inflazione p

Phillips e la politica economica

• Una elevata inflazione era sempre associata ad un basso tasso di disoccupazione.

• Quindi era possibile sfruttare il trade-off tra disoccupazione e inflazione

• Accettando una più elevata inflazione, si poteva ridurre il tasso di disoccupazione e viceversa

• La curva di Phillips sembrava davvero un potente strumento di politica economica

AD/AS and the policy menu

u 0

p

4 7

B

A

6

2

Y 8,000 7,500 0

106

102

P

A

B

u=4% u=7% Y=8000

Y=7500

AS

AD2

AD1

Policy menu

Ad ogni livello di occupazione si può associare un tasso di disoccupazione (legge di Okun)

1968 AEA Presidential Address

• Prima degli shock, nel 1968 Milton Friedman sosteneva – La relazione tra disoccupazione e inflazione non è stabile

– I policymakers fronteggiano un trade-off tra queste due grandezze solo nel breve periodo a causa del fallimento del settore privato di adattarsi rapidamente ai cambiamenti

– Il tentativo di utilizzare il trade-off nel breve periodo ha un costo nel lungo: un basso tasso di disoccupazione ottenuto con l'inflazione implica che nel futuro più alti tassi di disoccupazione saranno associati ad ogni livello di inflazione (la curva di Phillips si sposta a destra)

• L’argomento è stato poi raffinato da Robert Lucas

Policy menu nel lungo periodo

Tasso naturale di disoccupazione

Policy menu

0

Curva di Phillips

p

B

A

YN 0

P2

P1

AD1

LRAS

AS/AD

P

AD2

u Y

PC1

PC2

B

A

C C

Cosa sposta la Curva di Phillips? Aspettative (e shock)

Negli anni 70!!!

1966

1971

19611962

1963

1967

1968

19691970

19651964

1 2 3 4 5 6 7 8 9 100

2

4

6

8

10

Inflation rate (p)

Unemployment rate (u)

1972

19751981

1976

19781979

1980

1973

1974

1977

Stagflazione: entrambi i tassi (inflazione e disoccupazione) alti… la curva originale non li spiega

Tasso di inflazione

Tasso di disoccupazione

Oil shocks

1P SRAS1

Y

P

AD

LRAS

YY2

A

B 2P SRAS2

A

Lo shock petrolifero sposta la curva di offerta in alto nel BP, riducendo output e occupazione

In prezzi aumentano e, in assenza di altri shock, lentante tornano al livello iniziale e il redito torna sul livello naturale nel LP

Stagflation

Phillips e gli shock petroliferi

u 0

p

4 7

B

A

6

2

BS

AS

8 11

Shock petroliferi

Friedman&Phelps

• Curva di Phillips aumentata con le aspettative

• Assumono pe=p-1 (aspettative adattive)

• Le aspettative si aggiustano con ritardo), a seguito di un aumento generale di W e P (dopo aumento di M) i lavoratori si accorgono lentamente che W/P non è variato, e che quindi lavorare di più non è conveniente!!!

= - - +( )e nu up p a Phillips curve:

M. Friedman E. Phelps

Esempio

• Situazione iniziale disoccupazione al 5% e inflazione al 3%, i lavoratori si attendono esattamente questa inflazione. I salari nominali crescono quindi al 3% (i salari reali sono costanti)

• Il governo decide di ridurre la disoccupazione e, a questo scopo, aumenta l’offerta di moneta. Segue un aumento di inflazione (come previsto dalla curva di Phillips), esempio 4%. Le aspettative dei lavoratori non sono verificate e il salario reale si è ridotto. Questa riduzione induce le imprese a aumentare l’occupazione

• Ciò ‘ vero se le aspettative dei lavoratori sono errate!!! Altrimenti il salario reale non diminuisce e la domanda di lavoro non aumenta

• Quando i lavoratori rivedono le loro aspettative al rialzo, il salario reale aumenta e si torna alla situazione precedente

Spostamenti della curva

1966

1971

19611962

1963

1967

1968

19691970

19651964

1 2 3 4 5 6 7 8 9 100

2

4

6

8

10

Inflation rate (p)

Unemployment rate (u)

1972

19751981

1976

19781979

1980

1973

1974

1977

A

Tasso di inflazione

Tasso di disoccupazione

%

%

Curve di Phillips BP

Curva di Phillips LP

u

p

nu

1p

2p

A

B C

… e se pe si aggiusta subito?

u

p

nu

1p

2p

A

C

Friedman-Phelps Lucas

Monetarismo I Monetarismo II Nuova macroeconomia classica

Politica monetaria espansiva

Aspettative razionali (AR)

• Gli individui utilizzano in modo ottimale tutte le informazioni di cui dispongono, incluse quelle sulle politiche perseguite dal governo, nel decidere, non commettendo errori sistematici

• La curva si aggiusta subito a meno che il governo non persegua delle inutili politiche totalmente imprevedibili!!!

• Nota: La teoria è dovuta a Robert Lucas, Thomas Sargent, Robert Barro e altri, l’dea originale della AR è invece di John Muth.

Aspettative razionali: critiche

• Le aspettative razionali presuppongono che:

– Esiste un modello – definito “vero” – di funzionamento del sistema economico, ossia del sistema delle relazioni individuali. Esso è individuato dalla teoria economica

– Tutti gli individui lo conoscono o imparano a conoscerlo e lo utilizzano per formulare le aspettative

Aspettative razionali: critiche

• Le aspettative razionali presuppongono che:

– Esiste un modello – definito “vero” – di funzionamento del sistema economico, ossia del sistema delle relazioni individuali. Esso è individuato dalla teoria economica

– Tutti gli individui lo conoscono o imparano a conoscerlo e lo utilizzano per formulare le aspettative

Dai salari ai prezzi (Acocella)

• Curva di Phillips originaria

Dw = f(u) con f’(u)<0

• Curva di Phillips aumentata con le aspettative

Dw = f(u) + Dpe

• Principio costo pieno: Dp = Dw - Dp + D(1+m)

• Curva di Phillips derivata

Dp + Dp - D(1+m) = f(u) + Dpe

Dp = f(u) + Dpe - Dp + D(1+m)

Simbologia (Acocella)

• Sul libro per indicare la variazione si usa un punto sulla variabile, nei lucidi D

• Variabili: w salari monetari; Dw variazione salari monetari; u tasso di disoccupazione; p livello dei prezzi (Dp inflazione; Dpe inflazione attesa); p produttività; m markup netto

• Funzione: f(.) [f’(.)<0] funzione decrescente nell’argomento. Esempio: f(u)= - au + C

Phillips e teorie macro (Acocella)

• Curva di Phillips originaria (assumendo p e 1+m costanti; f(u)= - au + C):

Dw = -au + C + Dpe

• Curva di Phillips derivata:

Dp = -au + C + Dpe • Usando:

Dpe = k Old Keynes (animal spirits) Dpe = Dp-1 Friedman-Phelps (aspettative adattive) Dpe = E(Dp) Da Lucas in poi… (aspettative razionali) E(Dp) = Dp+ [ errore non prevedibile]

Esercizio (economia chiusa con Dpe=0)

• Un sistema economico è caratterizzato da: π=10; Y=900; Dp = 0,05 ; FL=100; D(1+g)=0.10:

Dw = 0.55 − 5u curva di Phillips originaria I = 100 − 4000 i domanda capitali S = 200 offerta capitali • Determinare

1. Il tasso di inflazione, nell’ipotesi che i prezzi vengano fissati con la formula del costo pieno

2. il tasso di interesse 3. Il livello di consumo (ipotizzando G=0)

Soluzione

• Produzione Y=pN N=Y/p=900/10 = 90

• Disoccupazione u=N/FL-1u=10/100= 0,1 (10%)

• Curva di Phillips: Dw=0.55−5u= 0.55−5 0,1 = 0,05

• Formula del costo pieno p=w-p +1+m: Dp = Dw-

Dp +D(1+m) Dp=0,05-0,05+0.1= 0.1 (10%)

• Mercato dei capitali S=I implica: 100 − 4000i = 200 i = 0,05 (5%) e S=I=200

• Da Y=C+I (I=200) C = 900-200 = 700

Neoclassici: sintesi

• Spontanee forze del mercato (concorrenziale) → “tasso naturale di interesse” e “tasso naturale disoccupazione” → Equilibrio efficiente – Contesto istituzionale irrilevante (naturalismo); legge di Say (no

problemi domanda); trascurate le differenze tra gli individui (agente rappresentativo); costi di transazione assenti, mercati completi; irrilevanza dell’incertezza

• Intervento pubblico inutile se non dannoso. Cercare di aumentare l’occupazione → solo inflazione (no trade-off) – Aumento offerta di moneta → inflazione, Friedman raccomanda

regola precisa: far crescere l’offerta di moneta allo stesso tasso del reddito reale → prezzi costanti (per la teoria quantitativa)

Keynesiani: sintesi

• Assumono mercati non concorrenziali • I prezzi non sono in grado (viscosi) di assicurare

l’equilibrio del sistema – Le cause possono essere molteplici (conflitti

distributivi, non coordinamento di risparmi e investimenti, incertezza…)

– Le istituzioni contano

• L’intervento pubblico può essere necessario – Il tentativo di accrescere l’occupazione può generare

inflazione (trade off, curva di Phillips)