mondo agricolo 11

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INTERVISTA AL MINISTRO MARTINA INCONTRI B2B CON BUYER • CITY PIÛ SMART CON L’AGRICOLTURA • COOKING FOR ART• EIMA “FENOMENALE” • BNL PUNTA SU GREEN • ROADSHOW DI ANGA CLEMENTINE ANTIVIOLENZA • INTERPOMA A BOLZANO •

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Il mensile di Confagricoltura

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Page 1: Mondo agricolo 11

INTERVISTA AL MINISTRO MARTINA • INCONTRI B2B CON BUYER • CITY PIÛ SMART CON L’AGRICOLTURA • COOKING FOR ART•EIMA “FENOMENALE” • BNL PUNTA SU GREEN • ROADSHOW DI ANGA • CLEMENTINE ANTIVIOLENZA • INTERPOMA A BOLZANO •

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NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO | 3

Un anno insieme

L’ ED I TOR IALE

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uello che si chiude è un anno importante, in cui abbiamo segnato più marcatamentela direzione verso cui vogliamo andare.Nel 2014, contrassegnato da uno scenario politico-economico sempre più complesso efaticoso per imprese e cittadini, abbiamo inaugurato, con Agrinsieme, un nuovo modo di fare rappresentanza. La nascita e la crescita del coordinamentotra Confagricoltura, Cia ed Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - che il ministroPoletti, in occasione della Conferenza del 18 novembre, ha definito «un atto digenerosità» – ha fatto sì che le istanze di diversi soggetti del settore fossero condivise e messe a fattor comune, per arrivare a rappresentare con maggiore efficaciae con un peso politico più rilevante la quasi totalità dell’agroalimentare italiano.Questo – infatti - implica scelte fatte sulla base di un punto di vista più ampio e più lungimirante, che guardi all’intero settore ed ai suoi sviluppi complessivi.Il punto di partenza lo conosciamo nella sua realtà, siamo reduci da un appuntamentoin cui ci siamo confrontati con il Governo a partire dai miti e dalle false verità che si dicono sul made in Italy, sull’export dell’Italia, sulla crescita della domanda di prodotti agroalimentari italiani all’estero.

C’è un enorme potenziale di crescita – ancora inesploso - sui mercatiinternazionali. Ma la forza del brand del made in Italy non è oggi supportatada una produzione e distribuzione altrettanto solide.Nonostante le esportazioni agroalimentari italiane abbiano registrato una crescita negli ultimi 10 anni, la quota di mercato detenuta dall’Italia a livello mondiale – infatti - è diminuita dal 3,3% al 2,6%. La concorrenza di Paesi emergenti sui mercati internazionali esige strategie efficaci e politiche di sostegno all’internazionalizzazione.Partiamo – quindi - dai dati reali per andare oltre e guardare al futuro.Nel futuro imminente c’è Expo 2015 per cui stiamo già lavorando

con attività ad ampio spettro: dagli eventi di avvicinamento all’esposizione universaleche sono già iniziati (tra i più recenti il “World Wine – i vini italiani incontrano il mondo”) a quelli previsti durante l’Expo, ma anche i fuori Expo e il dopo Expo,tenendo sempre in primo piano le imprese, il loro futuro, la loro crescita, la lorocompetitività.Alla prossima Assemblea nazionale, l’11 dicembre, affronteremo questi temi: quantoabbiamo fatto e quanto faremo nei prossimi mesi, consapevoli che l’impegno che ci è richiesto è grandissimo e pronti – come sempre – ad assumerlo con il doveredell’ottimismo (che come imprenditori dobbiamo avere) perché abbiamo gli strumentigiusti per portare l’agroalimentare italiano a vincere le sfide che lo attendono.

Mario Guidi

Q

Page 4: Mondo agricolo 11

Direttore responsabileGABRIELLA BECHI

Coordinatore di Redazione GAETANO MENNA

Editrice SepePresidenteDIANA THEODOLI PALLINI

Direzione, Redazionee AmministrazioneCorso Vittorio Emanuele II, 10100186 RomaTel. [email protected]

Abbonamento annuo

Italia, Euro 30,00Conto corr. postale n. 33755000Intestato a:Sepe – Mondo Agricolo, RomaAutorizzazione Tribunaledi Roma, n. 1662 del 22/06/1950

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Tel. +39.02.4694949 - 48018114

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Responsabile Pubblicità e MarketingCLAUDIO PIETRAFORTE

Stampa TIPOLITOGRAFIA

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SOMMAR IO

L’EDITORIALE

Un anno

insieme

Mario Guidi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

PRIMO PIANO CONFERENZA AGRINSIEMEAgrinsieme

per il Paese

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Export, la nave

che non parte

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

«L'Italia

è troppo faticosa»

Gaetano Menna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

L’INTERVISTA MAURIZIO MARTINAL'agricoltura 2.0

competitiva

e semplificata

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

SCENARI ECONOMIA VERDE La visione italiana

per nutrire

il pianeta

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

La city è più smart

con l'agricoltura

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

ATTUALITÀ INTERNAZIONALIZZAZIONE I vini italiani

incontrano il mondo

Elisabetta Tufarelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

ATTUALITÀ VERSO EXPOFabbricare

l'eccellenza

Gabriella Bechi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

SPECIALE EIMAUna rassegna

fieristica "fenomenale"

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44

Food, fashion e green

Barbara Bertuzzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48

Pensare in grande

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

In punta di joystick

Barbara Mengozzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

La terza generazione

di spandiconcime

Claudio Pietraforte . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

Rubriche

Mappamondo Olanda Energia . . . . . 30

Organizzazione Jobs act . . . . . . . . . . 58

Anga Ricambio generazionale . . . . . 60

Over60 Soggiorno pensionati . . . . . . . 62

Campi rosa Clementine . . . . . . . . . . 64

Agriturismo Natale . . . . . . . . . . . . . . 65

Campi sonori Un’isola . . . . . . . . . . . . 66

Testata associata all’USPI

Confagricoltura @Confagricoltura

4| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

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Agrinsieme per il Paese

I cinq ue p resid entid i Agrinsieme

Agrinsieme per il Paese

P R I M O P I A N O

6 | MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

Page 7: Mondo agricolo 11

L’economia può e deveripartire dall’agroalimentare, dal made in Italy, ma bisognaliberarsi dai “falsi miti”

che connotano un’immagine

distorta del settore agricolo, oscurando altri pezzi

di verità che si preferisce non mettere in luce

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |7

di Gaetano Menna

All’Auditorium dellaConciliazione di Ro-ma la slide proiettatasul palco, alle spalledella bella giornalistadi Sky Federica De

Sanctis (che modera i lavori) riportail volto di John Fitzgerald Kennedyed una sua frase, davvero da incorni-ciare: «Il grande nemico della veritàmolto spesso non è la menzogna: de-liberata, creata ad arte e disonesta;quanto il mito: persistente, persuasi-vo ed irrealistico». Ecco, bisogna par-tire da qui, dalla citazione di Kennedyper comprendere il significatoprofondo della Conferenza di Agrin-sieme (il Coordinamento di Confagri-coltura Cia ed Alleanza delle coope-rative agroalimentari) di cui è coordi-natore Mario Guidi. Il vero, la realtà,sono nascosti da dogmi e facili sug-gestioni. Vogliamo citarne alcuni? Ilmito dell’industrializzazione e poiquello dell’Ogm free e ancora quellodel km 0. Difficile fare agricoltura senon si superano miti del genere chesono – come ha detto Kennedy - «per-sistenti, persuasivi ed irrealistici».

Page 8: Mondo agricolo 11

P R I M O P I A N O C O N F E R E N Z A A G R I N S I E M E

8 | MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

Viene in mente Platone ed il mito del-la caverna, della confusione tra realeed ombre. La “verità” è quella di un’a-gricoltura che opera in logiche di ag-gregazione e di filiera, che punta allacompetitività ed all’internazionaliz-zazione del made in Italy, che dà oc-cupazione (puntando a creare 150mila nuovi posti di lavoro nel giro diqualche anno), che opera salvaguar-dando il territorio, preservando le ri-sorse naturali, che è sempre piùgreen e smart.Il Paese deve ripartire dall’agroali-mentare, con una visione nuova estrategica di questo settore “nevralgi-co”, che ha tenuto, nonostante la cri-si, e che dà un significativo contribu-to alla formazione della ricchezzaprodotta dal Paese con quasi il 10%di valore aggiunto sul totale del Pil (il15% considerando l’indotto). Senzadimenticare il notevole contributooccupazionale (il 14% totale dell’oc-cupazione nazionale con circa 3,2milioni di addetti).

Guidi, a chiusura dei lavori, ha evidenziato l’ar-ticolato pacchetto di proposte di Agrinsieme, in7 punti. Impresa: aggregazione e sviluppo. Oc-corre favorire i momenti aggregativi, siano essiO.P., coop, reti, con adeguati incentivi; concen-trare anche gli enti di ricerca; aggiornare il siste-ma catastale; specializzare gli strumenti finan-ziari. Internazionalizzazione. Si deve puntaresull’azione negoziale per superare le barriere ta-riffare, prevedere la reciprocità delle regole ed ilriconoscimento delle denominazioni d’origine;creare un sistema di servizi che accompagni leimprese ed un fondo straordinario per le crisigeopolitiche. Semplificazione. Agrinsieme chie-de: la riforma radicale degli enti vigilati dal Mi-paaf; liberalizzazione delle strutture intermediedi servizio; zero burocrazia e regia unica dei con-trolli; un nuovo codice rurale; razionalizzazioneed efficienza nella gestione dei fondi strutturalieuropei. Lavoro. Tre richieste in particolare: ri-

duzione del cuneo fiscale; riconoscimento e semplificazione del regime dei la-voratori stagionali ed a tempo determinato; benefici per le assunzioni a tempoindeterminato. Più agricoltura per fermare il dissesto idrogeologico ed il con-sumo del suolo, valorizzando la superficie agricola non utilizzata, riqualifican-do le aree agricole periurbane, approvando la legge sul consumo del suolo. Svi-luppo delle smart farm, puntando su rinnovabili, efficienza energetica e ridu-zione dei costi dell’energia. Governance. Realizzare un vero e proprio ministe-ro dell’Agroalimentare, un hub-centro nevralgico per lo sviluppo dell’agroali-mentare; riformare il Titolo V della Costituzione con un migliore coordina-mento tra politiche nazionali e regionali.

LE PROPOSTEn

Beatrice Lorenzin e Luigi Mastrobuono

Dare forza alle imprese

in logiche

aggregate e di filiere

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NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |9

La realtà “smitizzata” è quella dell’Au-ditorium affollato, con in platea 2500associati (e, purtroppo, diverse centi-naia di agricoltori rimasti fuori per-ché non c’era posto in sala), con gliinterventi di cinque rappresentantidel governo; tutti che sottolineano,dalle varie angolazioni, la “centralità”dell’agroalimentare.Nei dibattiti a due voci, Mario Guidipone una serie di domande al mini-stro delle Politiche agricole MaurizioMartina, parlando in particolare di tre“suggestioni” per sostenere il com-parto primario nazionale: «L'aggrega-zione di una politica di sistema, laconsiderazione della Pac come occa-sione ancora non completamentepersa ed una “vera” riduzione dellaburocrazia, con l'eliminazione deglienti “diversamente utili”». Quindi di-

ce «basta con i fondi ai corpi inter-medi ed alle organizzazioni che nonaggregano il prodotto e non rendonocompetitivo il nostro Paese»; invitan-do ad investire sull'interprofessione.«Le aziende devono essere libere inmodo che emerga la meritocraziadelle associazioni che sono in gradodi offrire i migliori servizi», rimarca ilpresidente confederale. «Sono consapevole che siamo in unmomento di passaggio, cruciale perdeterminare lo scenario agricolo deiprossimi anni ed ho ben chiaro chedobbiamo cambiare presto, anche se

non si può fare in tre mesi quello chenon si è fatto in trent'anni», rispondeMartina, rivendicando i risultati rag-giunti con “#campolibero” (v. ancheintervista al ministro a pag.18, ndr).C’è anche un altro mito da sconfig-gere (e che Agrinsieme ha sconfittocon la sua kermesse) quello sulla rap-presentatività del settore agricolo, af-fermando il mito di un mondo agri-colo diviso ideologicamente e non ri-conducibile ad un unico denomina-tore. «Agrinsieme – ha commentatoGuidi – è un prodotto innovativo del-la rappresentanza, la costruzione diuna strategia condivisa e non certouna mera sigla o un progetto. Pensia-mo assieme il futuro e operiamo con-cretamente, a tutto tondo, per co-struire un agroalimentare di imprese“professionali”». ���

Guidi: «Agrinsieme non è

una sigla ma un prodotto

innovativo della rappresentanza»

Mario Guidi

Page 10: Mondo agricolo 11

Laricerca Nomisma

su punti di forza e freni.Vende il made in Italy,ma per imbarcare i prodotti

da esportare occorrono 19

giorni di iter burocratico. La metà in Germania, Francia e Spagna

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10| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Elisabetta Tufarelli

ti dell’Albo nazionale Autotrasportatori,di Eurostat e della World Bank dimo-strano che non siamo affatto competiti-vi. Malgrado l’agroalimentare sia unodei settori che meglio ha retto alla crisi,registrando, tra il 2007 e il 2013, una cre-scita del valore aggiunto del 6% (a prez-zi correnti) contro la flessione, rispetti-vamente, del 18% e dell’11% registrata,nello stesso periodo, dal comparto ma-nifatturiero e delle costruzioni. E, nono-stante la domanda alimentare all'esterocontinui a crescere, ci sono ancora trop-pi ostacoli e handicap sul suo cammi-no. I lacci sono costituiti dagli alti costidell'autotrasporto (1,59 euro/Km in Ita-lia a fronte di 1,21 euro/Km in Spagna)

Si fa presto a dire interna-zionalizzazione delle im-prese, quando in Italia ser-vono ben 19 giorni perl'espletamento dell'iterburocratico per l'export

via nave di un prodotto agroalimentare,contro i 9 giorni della Germania e i 10necessari agli operatori francesi e spa-gnoli. Insomma, come ha messo in evi-denza l’indagine Nomisma presentatain anteprima a #campoliberofinoinfon-do, la prima Conferenza di Agrinsieme,per un agroalimentare ‘made in Italy’ fi-nalmente competitivo occorre passaredai falsi miti ai veri punti di forza del si-stema. Le proiezioni di Nomisma sui da-

Export, la naveche non parte

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NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |11

e quelli dell'energia ad uso in-dustriale (0,18 euro/kWhcontro i 0,9 euro/kwh dellaSpagna), che produconomaggiori costi per le impresee minore competitività deltessuto produttivo.Tra i principali freni allo svi-luppo del sistema agroali-mentare italiano, secondo lostudio Agrinsieme-Nomisma,ci sono anche la sottodimen-sione delle imprese, le diffi-coltà logistiche, i costi infra-strutturali più alti della mediaeuropea e un sovraccaricoburocratico e di servizio nonpiù in linea con le esigenzedelle aziende agricole. Altrettanto ne-cessari sono poi gli interventi sul mer-cato del lavoro, cominciando dallo snel-limento degli adempimenti amministra-tivi per la gestione dei rapporti di lavo-ro stagionali e di breve durata. In prati-ca, se da un lato ci sono buone poten-zialità di sviluppo tutte da cogliere, gra-zie anche alle spinte dell’economieemergenti, dall’altro ci si scontra con unmuro di gomma. Un vero peccato, a pa-rere di Agrinsieme. Tanto più che in Ci-na si prevede, nel prossimo decennio,un sostanziale raddoppio dei consumi

alimentari, che il ‘made in Italy’ potreb-be cogliere. Ma non solo. Sono in cre-scita i Bric e gli altri Paesi in via di svi-luppo come Messico, Turchia, Corea, In-donesia e, in generale, tutto il Sudestasiatico. Come risolvere, magari una volta pertutte, le numerose e radicate inefficien-ze di sistema? Per Agrinsieme e Nomi-sma la soluzione è una sola: serve un ve-ro e proprio cambio di rotta capace, pergarantire sostenibilità e continuità del-l'agroalimentare italiano, di far leva suun mix di scelte di contesto, macroeco-

nomiche, logistiche, infrastrutturali edambientali. C'è una complessità di sog-getti che a vario titolo sono impegnatinel supporto al sistema agricolo eagroalimentare: il ministero delle Politi-che agricole, le Regioni, gli altri ministe-ri, insieme ad una serie di strutture in-termedie, ossia di soggetti che un tem-po svolgevano una funzione pubblici-stica, ma che oggi appaiono superati erappresentano, troppo spesso, esclusi-vamente un onere, in termini di costisulle aziende e di appesantimento bu-rocratico. ���

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Question time con il ministro

del Lavoro Giuliano Poletti:«Va fatto un grandelavoro di semplificazione. Pienamente d’accordosulla specificità

del settore agricolo»

P R I M O P I A N O C O N F E R E N Z A A G R I N S I E M E

12| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Gaetano Menna

Jobs Act, è un tema che va tenuto nel-la giusta considerazione». Gli istitutispecifici che fanno riferimento all'at-tività agricola devono essere conside-rati come dati», aggiunge, assicurandoattenzione a «fare in modo che vengasalvaguardata la concorrenza nella fi-liera di trasformazione». Quindi sichiede: «Le colline senza agricoltoricome sarebbero?». Ribadisce poi che«l’agricoltura fa da traino e stimolatutta una serie di attività collegate chehanno grande importanza per la col-lettività». Insomma, gli agricoltori so-no indispensabili e andrebbe riconsi-derato il loro ruolo, «facendo – spiegasempre Giuliano Poletti - l’analisi nonsu quanto mi costi ma su quanto midai, cioè tenendo presente elementidi valore fondamentali ma che non siconsiderano nel modo giusto, perchépoco visibili». Ad avviso del ministro«sulla semplificazione si può fare ungrande lavoro, a partire da due paroled'ordine, libertà e responsabilità. Ab-biamo bisogno di rendere l'Italia unPaese meno “faticoso”». Assumendosile responsabilità necessarie, bisognadare alle imprese margini di manovra(libertà di agire). ���

Le specificità del settoreagricolo, nel processo diriforma del Jobs Act, van-no mantenute. Il motivo?«Perché hanno dimostratodi funzionare bene e ga-

rantire una sostanziale tenuta dell'oc-cupazione in questo momento di cri-si». Lo sottolinea il presidente di Agci-Agrital Giampaolo Bonfiglio nel “que-stion time” all’ auditorium della Con-

«L’Italia è troppo faticosa»

ciliazione con il ministro del lavoroGiuliano Poletti. In particolare, il rap-presentante di Agrinsieme sollecitache sia salvaguardata la flessibilitàche caratterizza il settore e che «nonsi è mai tradotta in precarietà». Ricor-da quindi che, nel settore, la formacontrattuale più diffusa è quella atempo determinato e mette in risalto:«La consistente presenza di rapporti atermine dipende dalle intrinseche pe-culiarità del lavoro agricolo, caratte-rizzato da una forte stagionalità stret-tamente legata ai cicli biologici dellediverse produzioni. Le esigenze pro-duttive e funzionali del settore prima-rio richiedono perciò il mantenimen-to di regole specifiche in materia di la-voro a termine». Auspica inoltre che sipossa procedere alla revisione di al-cune forme contrattuali esistenti -quale, ad esempio, il lavoro occasio-nale accessorio - al fine di fornire lapiù ampia ed efficace gamma di op-portunità occupazionali ai lavoratorie ai datori di lavoro. Il ministro lasciasubito intendere che le richieste delmondo agricolo sfondano una portaaperta: «La specificità dell’attività agri-cola, nella riforma della normativa del

Poletti e Bonfiglio

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Page 14: Mondo agricolo 11

Il ministro dell’Ambiente

Gian Luca Galletti:«Fare prevenzione

per salvaguardare l’habitat

costa otto volte

meno del ripristino»

P R I M O P I A N O C O N F E R E N Z A A G R I N S I E M E

14| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Gaetano Menna

sere riconoscente», ha esordito il mi-nistro Galletti. «Bisogna prevedere in-terventi di prevenzione, che costanootto volte meno degli interventi di ri-pristino. Per far ciò però serve uncambiamento di mentalità ed occorreun grande patto per la tutela del terri-torio tra tutti i soggetti, cittadini com-presi». Il dissesto idrogeologico «non èuna priorità solo dopo le alluvioni e lacostituzione di una apposita unità dimissione ne è la prova. In questi mesisono state sbloccate parte delle risor-se che non si riuscivano a spendereper ragioni burocratiche ed ammini-strative». «Contro il dissesto - ha ag-giunto il ministro dell’Ambiente - lariforma prioritaria è quella del titolo Vdella Costituzione, in quanto tropperegole in campo ambientale non tute-lano l’ecosistema ed anzi finisconoper produrre l'effetto contrario». Ha ri-marcato che «la legge sulla tutela delsuolo è «imprescindibile». «Se ci sonotroppi enti in campo agricolo, in cam-po ambientale forse è anche peggio -ha concluso Galletti -. Proveremo aportare a termine rapidamente il de-creto sulla direttiva nitrati, che aspettada troppo tempo». ���

Al ministro dell’Ambien-te Gian Luca Galletti ilpresidente di Cia DinoScanavino ha postouna serie di questioniriguardanti il dissesto

idrogeologico, i disastri del territorioanche a seguito dei fenomeni atmo-sferici e dei mutamenti climatici percontrastare i quali - ha detto - «chie-diamo siano coinvolti gli agricoltoriche possono dare un attivo contribu-

Un grande patto per la tuteladel territorio

to, in parte anche risolutivo, a moltiproblemi». L’abbandono dei terrenicoltivabili, dovuto soprattutto allamancanza di redditività, è il preludioalla perdita dei servizi ecosistemiciforniti dal settore primario. Più di1.500.000 di ettari, dal 1990, sono sta-ti persi dall'agricoltura a beneficio diuna superficie forestale non gestita.Ciò significa: aumento del pericolo diincendi; riduzione della fruibilità delterritorio; perdita di valore paesaggi-stico; aumento dei rischi idrogeologi-ci. Essenziali, in questo senso, perAgrinsieme, sarebbero anche l'appro-vazione del ddl contro il consumo disuolo ed il recupero delle aree indu-striali dismesse. Per quanto riguarda ifitofarmaci «si sta andando nella dire-zione che l'ambiente ed i cittadini cichiedono», ha proseguito Scanavino;ha quindi evidenziato l'importanzadelle agroenergie, che «possono darereddito e contribuire alla salvaguardiadell'ambiente». Ha poi auspicato unarapida soluzione della questione lega-ta alla direttiva nitrati. Da Agrinsieme è venuto un «contribu-to importante all'agricoltura italiana,del quale il governo non può che es-

Da sinistra: Scanavi no, Castiglione, Galletti, Guidi,Poletti, Mercuri e Gardini

Page 15: Mondo agricolo 11

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |15

Rivoluzionare i controlli

Per il ministro della Salute

Beatrice Lorenzin

«va salvaguardata la qualità

dei prodotti made in Italy

che sono il nostro petrolio»

di Elisabetta Tufarelli

“Un sistema efficiente deveavere controlli rigidissi-mi, regole semplici e piùferree e ispezioni più ra-pide, che non devono es-sere vissute dagli opera-

tori come un incubo, ma come un’op-portunità, perché l'obiettivo comune èdare prodotti di qualità e tutelare il Ma-de in Italy”. Così Beatrice Lorenzin, mi-nistro della Salute ha risposto a Gio-vanni Luppi, presidente di Legacoopche, per Agrinsieme, chiedeva che cifosse un’armonizzazione con l’Ue suicontrolli ufficiali, evitando inutili restri-

zioni. Per il ministro la soluzione è chevenga rafforzato il sistema ‘One health’di cui è dotato il nostro Paese. “Pochisanno – ha ricordato – che noi non su-pervisioniamo esclusivamente la salutedelle persone, ma anche la sicurezzadegli alimenti e degli animali. Questaunicità rappresenta un elemento digrande sicurezza, che ci consente di es-sere molto competitivi a livello inter-nazionale, perché è di grande garanzianel sistema dell'export”.Luppi ha anche sottolineato la neces-sità di una semplificazione. A parere diAgrinsieme per ridurre il differenzialedi competitività tra prodotti europei eprodotti dei Paesi Terzi a livello comu-nitario va assolutamente evitata la con-cessione di ogni deroga alle normativesanitarie per l’importazione di prodottianimali. “È opportuno – mette in evi-denza Luppi - procedere ad una map-patura delle procedure amministrative.Auspichiamo anche maggiore coinvol-gimento e collaborazione tra Ministe-ro, Regioni, istituti zooprofilattici e Or-ganizzazioni di rappresentanza, attra-verso l’istituzione di un tavolo naziona-le contro le epizoozie”. Proprio in que-st’ottica, per il ministro della Salute, vapromosso il cambiamento in una pro-spettiva di semplificazione e razionaliz-zazione, riordinando il sistema zoopro-filattico e veterinario, superando laframmentazione: “E’ questa una dellenostre criticità”, ha rimarcato, ricordan-do che le epidemie, come l’aviaria e lablue tongue non si fermano ai confiniregionali, e vanno affrontate in chiavenazionale. Giovanni Luppi ha insistitosulla necessità di evitare, in Europa, ledisparità di condizioni che vengono acrearsi in presenza di differenti moda-lità e tempi di gestione delle autorizza-zione d’uso eccezionale da parte deisingoli Paesi. Beatrice Lorenzin ha ri-marcato che “occorre salvaguardare laqualità dei nostri prodotti che sono ilnostro petrolio” e ha ricordato le azionidi tutela intraprese, come quella percontrastare i semafori inglesi. «Una fol-lia che dà il bollino "rosso" al latte e"verde" alla "diet coke", prodotta da fi-losofie e mode alimentari, ma anchedalle grandi lobby». ���

Page 16: Mondo agricolo 11

Il vice ministro dello Sviluppo

economico, Carlo Calenda:«La nostra azione non è tantocontro l'Italian sounding, ma a favore delle Indicazioni

geografiche»

P R I M O P I A N O C O N F E R E N Z A A G R I N S I E M E

16| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Elisabetta Tufarelli

me è stato fatto finora. Ci sposteremo, adesempio, fino in Texas dove l’economiacresce di più”. Mercuri ha messo in evidenza che la si-tuazione geopolitica mondiale non puòessere sottovalutata dal punto di vistadelle ripercussioni sul mercato. Per il vi-ceministro dello sviluppo economico,certamente la geopolitica incide:”I mer-cati - ha rimarcato -vanno seguiti congrandissima attenzione, ma ci sarannosempre Paesi che si aprono al liberomercato come Cile, Colombia e Perù.Quelli che hanno grandissimo potenzia-le, come ad esempio i Nafta, ed altri chenon lo faranno mai”.“In questa sala – ha continuato il presi-dente di Fedagri Confcoperative - è pre-sente un quarto delle esportazioniagroalimentari del nostro Paese. La no-stra crescita sull’export, però, non è ve-loce quanto quella di altri. Occorre chelo Stato assista le aziende all’estero e nonche venda i prodotti al loro posto. Va be-ne investire in azioni di promozione suiPaesi Terzi, ma solo dove vogliamo pun-tare davvero e sulla base di accordi coni distributori locali, che dovrebbero ac-quistare la nostra merce in cambio diazioni di marketing/promozione”. “Oltre a far confluire – ha precisato Ca-lenda - i fondi a disposizione dei vari mi-nisteri in un unico flusso di attività, la no-stra azione non sarà tanto contro l'Italiansounding, ma a favore delle Indicazionigeografiche.Impiegheremo anche parte delle risor-se previste proprio per favorire accordicon la grande distribuzione organizzata.Stiamo pensando, ad esempio, a orga-nizzare degli ‘italian corner’ in retailer ti-po Krogher, uno dei più grandi rivendi-tori di tutto il mondo". ���

Il presidente di Fedagri Concope-rative, Giorgio Mercuri, per Agrin-sieme, ha sollecitato un cambio dipasso al vice ministro dello Svi-luppo economico, Carlo Calenda.“Le opportunità maggiori – ha os-

servato Mercuri - sono nei mercati lon-tani. Le aziende hanno bisogno di unPaese forte ed organizzato all’estero, ca-

Geopolitica e mercati

pace di mettere realmente a sistema i va-ri uffici Ice, Camere di Commercio, Am-basciate, dogane e quant’altro. Non ser-vono strutture gestite dal pubblico co-me piattaforme logistiche, ma occorreinvestire sulle aziende e sulla loro capa-cità di crescere ed innovarsi”. Il vice mi-nistro ha colto l’occasione di #campoli-berofinoinfondo per annunciare un pro-getto per i mercati esteri, che dispone diuna dote comune (Mipaaf-Mise) di 50milioni. Non un'Agenzia unica per l'in-ternazionalizzazione dell'agroalimenta-re.“Già c'è stata, era Buonitalia– ha precisato - e si è rivelatauno sbaglio clamoroso". Tra iprimi interventi previsti quel-li in Usa, Canada e Giappone:“Dove non andremo a faredegustazioni – ha spiegato -ma lavoreremo per sensibiliz-zare la Gdo a incrementare lapresenza di prodotti italiani. Enon ci limiteremo solo a NewYork, Los Angeles e Miami, co-

Calenda e Mercuri

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18 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2014

Il ministro delle Politiche

agricole fa il pu n to su gli interventi in atto, a partire da #campolibero,nell’ottica di «un progetto

più complessivo

che stiamo costruendo

passo dopo passo

per creare un futuro

diverso per il settore»

di Gabriella Bechi

L’ I N T E R V I S TA M A U R I Z I O M A R T I N A

con misure per i giovani con mutui atasso zero, la detrazione al 19% per l’af-fitto dei terreni a under 35 e lo sgraviodi 1/3 della retribuzione lorda per as-sunzioni più stabili. Altro aspetto cen-trale è quello relativo all’introduzionedei tre crediti d’imposta al 40% per in-vestimenti fino a 400mila euro per l’in-novazione e le reti d’impresa e fino a50mila euro per l’e-commerce. Inoltre,per la prima volta in agricoltura, abbia-mo le deduzioni Irap, che possono arri-vare fino a 10.500 euro per lavoro a gio-vani e donne nelle regioni meridionali.E anche sul fronte semplificazione ungrande passo in avanti lo abbiamo fattocon la creazione del registro unico deicontrolli, che permette finalmente dievitare inutili ripetizioni di verifichesulle aziende, così come con l’estensio-ne della diffida. In questo modo abbia-mo semplificato la vita degli imprendi-tori del comparto costretti a fare i con-ti con troppa burocrazia.

È notevole l’impegno del Mipaaf persostenere investimenti a favore dellefiliere agroalimentari. Recentementesono stati approvati alcuni primi pro-

ra le misure contenute in #campoli-bero per il rilancio del settore ci so-no quelle che riguardano i contrattidi rete, i crediti d’imposta per l’inno-vazione, la sburocratizzazione. Mi-nistro, ritiene che sia questa la stra-da da intraprendere per rendere lenostre imprese più competitive peraffrontare le sfide del mercato e del-l’internazionalizzazione?Sì, questa è la strada per diventare più

competitivi nel mondo e per dare allenostre imprese gli strumenti più adattiad affrontare una realtà sempre piùcomplessa come quella di oggi. Con ilpacchetto di misure di #campoliberoabbiamo realizzato un intervento orga-nico per il rilancio dell’agroalimentareitaliano così come non accadeva da de-cenni. E queste stesse misure rientranoin un progetto più complessivo chestiamo costruendo passo dopo passoper creare un futuro diverso per il set-tore da qui ai prossimi anni, valorizzan-do i nostri punti di forza, ma anche in-cidendo con determinazione sulle criti-cità. Ecco perché con #campoliberoabbiamo riservato particolare attenzio-ne al tema del ricambio generazionale

T

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getti. Eppure l’esperienza insegna cheall’interno della filiera le imprese agri-cole rischiano sempre di essere schiac-ciate dagli anelli più forti. Come ritieneche si possa incentivare una filiera conlogiche win-win di mutuo vantaggioper tutti gli operatori coinvolti?Con il piano per i nuovi investimenti

2015-2017 abbiamo realizzato un’ope-razione fondamentale in questo senso.Grazie a Isa e a Ismea mettiamo a di-sposizione 2 miliardi di euro e offriamoalle imprese otto strumenti concreticon cui puntiamo a potenziare la pro-duttività, favorire l’internazionalizzazio-ne, accrescere la competitività sul mer-cato, far nascere le start up nel settore ecreare nuova occupazione. In particola-re, con i contratti di filiera, mirati allarealizzazione di un piano di investimen-ti integrato a carattere interprofessiona-le, i nuovi investimenti che si possonogenerare arrivano a 264 milioni di euroe a beneficiarne saranno prima di tuttole piccole e medie imprese e le coopagricole o di trasformazione. Anche coni contratti di distretto mettiamo a di-sposizione investimenti per un totale di384 milioni di euro. Inoltre, con il fondodi garanzia a prima richiesta, sostenia-mo le pmi che esercitano attività agri-cola nell’offrire garanzie alle banche fi-nanziatrici, riducendo anche l’indebita-mento a carico degli imprenditori.

Il semestre di turno di presidenza ita-liana volge ormai al termine. Eppure cisono alcuni dossier molto rilevanti sultavolo: il proposto taglio dei fondi dellaPAC, l’avvio del negoziato TTIP, even-tuali nuovi interventi per far fronte al-l’embargo russo ed infine la propostadi regolamento sul biologico tanto percitarne alcuni. Ritiene che entro fineanno si possa “stringere” vantaggiosa-mente almeno su alcune di queste te-matiche?Fin dall’inizio del semestre abbiamo

portato avanti con impegno le nostre po-sizioni. Con il Consiglio informale delloscorso settembre a Milano abbiamo fattoun salto di qualità su un tema centralecome quello della sicurezza alimentare.Vogliamo che l’Europa abbia un ruolo diprotagonista assoluto a livello internazio-

NOVEMBRE 2014 | MONDO AGRICOLO | 19

nale in questo senso ed Expo 2015, dicui abbiamo illustrato e promosso aicolleghi europei i temi e gli obiettivi,sarà la piattaforma naturale per una di-scussione globale ed efficace per arriva-re pronti a cogliere le nuove sfide che ciattendono. Abbiamo raccolto pro-poste su temi centrali comeil contrasto alla povertà ali-mentare, la riduzione de-gli sprechi alimentari e lepolitiche di gestione dellerisorse idriche e ambien-tali. Ma anche sulla lottaalla contraffazione, co-sì fondamentale per ilsistema agroalimenta-re italiano, abbiamo

La lotta alla contraffazione e all’Ita-lian sounding è uno degli strumentifondamentali per permettere alle no-stre aziende di vincere la sfida dell’ex-port. In Italia esiste un valido sistemadei controlli, ma lo stesso non si puòdire per l’Europa e per i Paesi extraUe. Cosa fare per evitare che i nostriprodotti vengano falsificati ed imitatinel mondo?La difesa del vero Made in Italy è una

nostra priorità e per questo abbiamomesso in campo una serie di azioni apiù livelli. Anche per il nostro sistema dicontrolli, che viene già preso a modelloda molti Paesi, abbiamo deciso di fareun salto di qualità ulteriore rafforzandoe rendendo più efficienti i controlli, chegià sono molti visto che solo nei primiotto mesi del 2014 sono state fatte60mila verifiche e sequestri per 32 mi-lioni di euro, ma anche snellendo e sem-plificando il rapporto con le imprese.Un passo importante lo abbiamo già fat-to con la creazione del registro unicodei controlli e con l’estensione della dif-fida. Inoltre, in vista di Expo 2015, ab-biamo deciso di organizzare anche unForum internazionale sulla lotta allacontraffazione agroalimentare che siterrà a marzo a Lodi nel Parco tecnolo-gico padano, un polo tra i più innovati-vi di Europa. Coinvolgeremo tutte le au-torità e gli organismi internazionali, riu-niremo le strutture di controllo euro-pee per un confronto e un potenzia-

Maurizio Martina il 22 febbraio2014 ha giurato da ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali nel Governo Renzi

Sul frontesemplificazione un grande passo

avanti lo abbiamo fatto con la creazione del registro unico dei controlli, che permettefinalmente di evitare inutiliripetizioni di verifiche sulle aziende

““

sottolineato la centralità di un appunta-mento come il Forum internazionale sul-la lotta alla contraffazione. Per quanto ri-guarda il TTIP abbiamo invece ottenutodalla Commissione europea maggioretrasparenza, tanto che ora viene resopubblico l’esito di ogni round negoziale.Sull’embargo russo e gli effetti che haprodotto sul settore, abbiamo lavoratocon un forte impegno in sede Ue per ot-tenere dalla Commissione dei fondi peraffrontare le emergenze. Questo episo-dio, però, ci ha confermato ancora unavolta la necessità di un intervento suglistrumenti di gestione della crisi, materiasulla quale abbiamo già avviato un con-fronto con il neo Commissario all’Agri-coltura Phil Hogan. L’impegno dell’Italiae del nostro ministero è quello di lavora-re concretamente fino alla fine della pre-sidenza per portare a casa risultati con-creti per il Paese e con questa ambizioneandremo avanti fino a gennaio.

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2O | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2014

pool di ministeri, dalle Politiche agrico-le allo Sviluppo economico, ma coin-volgendo anche Esteri e Beni culturali.La nostra ambizione è presentare que-sta operazione ad Expo.

Expo 2015 sarà un momento impor-tante per rilanciare il tema della sicu-rezza alimentare, intesa come garan-zia di cibo per tutti. Ma sarà ancheuna vetrina per il nostro made in Italyagroalimentare e soprattutto saràl’occasione per aprire il dibattito suigrandi temi dell’agricoltura di doma-ni, compreso come quello sugliOgm… Sì, ci sarà spazio anche per il tema

degli Ogm e il confronto, in un ap-puntamento a cui prenderanno parteoltre 145 Paesi, tra cui gli stessi StatiUniti, sarà aperto e senza preclusioni.Nei sei mesi di Expo ci sarà spazioper tutte le posizioni e per tutte le te-si, che siano pro o contro gli organi-smi geneticamente modificati. Ovvia-mente l’esposizione universale di Mi-lano avrà una portata ampissima enon si esaurirà solo in questo tema,avendo l’obiettivo di diventare unosnodo cruciale anche in vista di unaggiornamento degli obiettivi del Mil-lennio che le Nazioni Unite discute-ranno proprio nell’autunno 2015.

Agrinsieme, a poco meno di due annidalla sua costituzione, ha organizzato

la sua prima Conferenza. Un appunta-mento importante, che ha visto riunitioltre mille rappresentanti delle tre si-gle che formano il Coordinamento. Co-me giudica questo percorso di avvici-namento di una parte importante delmondo agricolo e questo momento diconfronto con le istituzioni?È stato un momento strategico che

rappresenta un’occasione unica di con-fronto. Il governo presta sempre più at-tenzione al settore agroalimentare, co-me ci dimostra l’agenda politica di que-sti mesi, e in questa prospettiva un rap-porto diretto tra istituzioni e una realtàfondamentale di aggregazione comeAgrinsieme è assolutamente proficua.La conferenza di Agrinsieme, poi, ha da-to un segnale nuovo, stimolante ancheattraverso un’analisi del settore chiara eutile anche per le istituzioni oltre cheper il mondo agricolo.

In quel contesto ha lanciato il piano‘agricoltura 2.0’ annunciando unasvolta sul fronte della burocrazia. Checosa cambia davvero per le imprese?

Abbiamo deciso di agire su una situa-zione critica che vede le nostre aziendesommerse di carta dal momento cheogni anno, a causa della burocrazia, ogniimpresa spreca 25 kg di carta e si per-dono 100 giorni lavorativi. Questo ci dàla misura di quanto sia urgente cambia-re rotta contribuendo a colmare, anchein questo modo, il gap che ci separa da-gli altri Paesi. Abbiamo quindi deciso disfruttare l’attuazione della Pac 2014-2020 per introdurre dei servizi davveroinnovativi per semplificare. In particola-re, con la Domanda Pac precompilatada marzo 2015 azzeriamo il tempo per-so e per 700mila piccole imprese ba-sterà un semplice click e per tutte si po-trà anticipare al 100% il pagamento de-gli aiuti a giugno invece che a dicembre.Un’operazione che vale circa 4 miliardidi euro su 1 milione di domande PAC. Sitratta di un grande salto di qualità, consi-derando anche che con ‘agricoltura 2.0’si introduce l’Anagrafe unica che fa sìche le istituzioni condividano le infor-mazioni senza chiederle ogni volta, men-tre con la Banca dei Certificati onlinenon avremo più file agli sportelli. ���

mento degli strumenti di contrasto allefrodi. Tra i nostri principali obiettivi c’èpure il potenziamento della lotta agli il-leciti sul web e anche qui l’Italia è ca-pofila per la sua attività. Mi riferisco peresempio al protocollo firmato con eBay,un colosso del web, grazie al quale in-terveniamo su due fronti: fermare i falsie promuovere le eccellenze autentiche.Si possono infatti segnalare tempestiva-mente le violazioni sulle indicazionigeografiche e promuoviamo la cono-scenza da parte degli utenti della Retedei nostri prodotti di qualità e la pre-senza commerciale delle nostre vereDop e Igp. Non dimentichiamo che l’I-talia è leader in Europa con 266 pro-dotti riconosciuti, con un fatturato alconsumo nazionale di quasi 9 miliardidi euro. Cifre che possono crescere an-cora se recuperiamo gli spazi occupatiora dai falsi. In questo contesto è neces-sario lavorare anche per rendere a livel-lo internazionale sempre più riconosci-bile il nostro patrimonio agroalimenta-re. Insomma, chi entra in un supermer-cato del Texas o dell’Indonesia, peresempio, deve poter distinguere facil-mente ciò che è Italia e ciò che non loè ed Expo sarà usata anche per questo.È necessario costruire un’operazionenuova, strategica, unitaria per entrarenei mercati internazionali in modo piùincisivo. Per questo vogliamo aprire unariflessione anche sul tema del segno di-stintivo che sia portata avanti da un

L’ I N T E R V I S TA M A U R I Z I O M A R T I N A

Martina e Gui di

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S C E N A R I E C O N O M I A V E R D E

22| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE2014

La visione italiana per nutrire il pianeta

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Confagricoltura

a Ecomondo-Key Energy,in vista di Expo 2015,si è interrogata sullo sviluppo sostenibile

e sulle sfide che incidonosulla vita delle generazioni

attuali e future

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |23

animali, grazie all’aumento del pote-re di acquisto, visto che il reddito procapite medio aumenterà dagli 8.400dollari del 2007 a 18.900 dollari nel2050. Da ciò deriverà la necessità diaumentare del 60% la produzioneagricola, secondo le stime della Fao.“Produrre più cibo per tutti e ‘nutrireil pianeta’, e al tempo stesso pro-muovere uno sviluppo sostenibile.Sono queste le sfide che incidonosulla vita delle generazioni attuali e

future, in cui l’agricoltura svolge unruolo determinante”, ha detto Guidinel corso del convegno organizzatoda Confagricoltura ‘Expo 2015 traproduttività e sostenibilità: la visioneitaliana per nutrire il pianeta’.Ciò significa intensificare in modosostenibile i processi produttivi agri-coli, favorendo la produzione e laproduttività di cui abbiamo bisognoper il sostentamento della popolazio-ne mondiale, ma anche per una sta-bilità dei mercati; tenere conto deglieffetti dei cambiamenti climatici, in-centivando modelli di produzione edi consumo in linea con la necessitàdi mitigarli; favorire un’agricoltura a

bassa emissione di gas serra (che nonper forza è un’agricoltura limitata al-le filiere corte e locali); mantenere al-to l’interesse per le energie rinnova-bili (soprattutto reflui zootecnici esottoprodotti delle lavorazioni agri-cole e agro-industriali), per la chimi-ca verde (bio-plastica, biomateriali,mangimi animali) e per l’efficienzaenergetica.“Occorre ripensare, ridefinire, ridur-re, riutilizzare, riciclare, recuperare lerisorse – ha continuato il presidenteGuidi -. E’ questo l’approccio al cen-tro dell’economia circolare, che so-prattutto nel nostro settore è stretta-mente collegato alla ricerca ed all’in-novazione, al fine di generare nuoveidee e sviluppare ulteriormente quel-le già esistenti.” Temi su cui nel corsodel convegno, anche se con sfumatu-re diverse, si sono trovati d’accordotutti i relatori, da Caterina Batello delDipartimento Agricoltura della Fao, alsottosegretario del ministero del-l’Ambiente Barbara Degani, dal presi-dente di Conserve Italia MaurizioGardini al direttore delle Relazioniistituzionali di Expo 2015, fino al pre-sidente di Slow Food Italia GaetanoPascale e a quello di Legambiente Vit-torio Cogliati Dezza. Al perseguimento di questo obiettivopossono dare un contributo determi-nante le reti d’impresa, capaci di fa-vorire l’aggregazione e la crescitadelle Pmi agricole.

Particolarmente significa-tiva quest’anno la presen-za di Confagricoltura aEcomondo- Key Energy,che si è svolta a Riminidal 5 all’8 novembre. Tan-

te le iniziative interessanti, convegni,seminari, dibattiti, tutti legati al grandetema dell’economia verde. “Perché l’economia del futuro nonpotrà che essere verde - ha detto ilpresidente Guidi -. Non possiamo pen-sare di continuare a produrre con glistessi metodi usati fino ad oggi”. Ma produrre in modo diverso non si-gnifica produrre meno. Anzi. Guidi haricordato che nel 2050 saremo novemiliardi di abitanti (due miliardi inpiù rispetto ad oggi) e che il 70% del-la popolazione mondiale si sposteràa vivere in un contesto urbano (oggisiamo circa al 50%) con un cambia-mento significativo nei consumi, chesi sposteranno verso le produzioni

A Rimini tanti eventi

di Confagricoltura legati

al tema della green economy

di Gabriella Bechi

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S C E N A R I E C O N O M I A V E R D E

24| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

Il successo del seminario che Confa-gricoltura a organizzato a Key Energysu questo tema dimostra che le retisono un sistema innovativo, che con-sente alle imprese, pur mantenendola propria indipendenza, autonomiae specialità, di realizzare progetti edobiettivi condivisi nell’ottica di in-crementare la capacità innovativa ela competitività sul mercato. Nel corso del seminario sono state

anche illustrate due interessanti casehistory di reti nell’agroindustria enell’agroalimentare. Un progetto sul-l’agricoltura di precisione, (“Precisio-ne Farming”) portato avanti dalla re-

te d’impresa umbra “Innovazione”che vede assieme aziende agricole,industrie di meccanizzazione e ricer-catori. E “Mondobio”, una rete di im-prese agroalimentari che opera nelcomparto del biologico, di cui fannoparte quattro aziende, tutte emiliano-romagnole: la “Società Agricola Italia-na Sementi”, che svolge attività diproduzione, commercializzazione econtrollo qualità di sementi; la “ApoConerpo”, organizzazione di produt-tori ortofrutticoli; “La Cesenate”, chesi occupa della trasformazione deiprodotti ortofrutticoli, sia acquistati,sia di produzione propria; la “Alce Ne-ro & Mielizia”, esperta nella commer-cializzazione di prodotti alimentaribiologici. “Confagricoltura, da sempre, ma an-cor più oggi – ha concluso il presi-dente Guidi – ha scelto di essere l’e-spressione delle imprese agricole, evi-tando di rappresentare l’agricolturaattraverso immagini, ideali, slogan chetendono più a dare lustro evanescen-te al sistema di rappresentanza versol’opinione pubblica che a dare ripo-ste concrete all’agricoltura. Ha scelto di raccontare l’agricolturaper ciò che rappresenta nella suarealtà, con i suoi problemi, le sue po-tenzialità, con le mille soluzioni per-corse dalle imprese. Da un’attenzionespecifica alla vendita diretta, all’inter-nazionalizzazione; dalle imprese chehanno scelto il biologico o dedicanola loro attività a produzioni di nicchia,anche per salvaguardare la biodiver-sità, a quelle che vogliono migliorarele loro produzioni, dal punto di vistaquantitativo e qualitativo e della tute-la dell’ambiente, utilizzando anchenovità biotecnologiche messe a di-sposizione dalla ricerca ed approvatedagli organismi scientifici dell’Unio-ne Europea. Con una convinzione.Occorre puntare su imprese che han-no una valenza economica, competi-tive ed in grado di stare sul mercato,perché solo incrementando la loro at-tività, e quindi in prima battuta la pro-duzione e la produttività, si potrà con-seguire maggiore crescita e maggioreoccupazione”. ���

Le reti di impresa,

nuova e flessibile forma

di aggregazione tra aziende

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Page 26: Mondo agricolo 11

Veggia e Mati a Rimini

hanno ribadito:«Imprese agricole

periurbane cernieratra città e campagna»

S C E N A R I E C O N O M I A V E R D E

26| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE2014

city è più smart se c’è anche l’agri-coltura”.Le aziende agricole delle aree periur-bane, infatti, possono svolgere unruolo importante nella realizzazionedella Smart City, in nome di un nuovorapporto città-campagna basato sullatutela dell’ambiente e del paesaggio,sull’offerta di natura e tempo libero,sull’ incontro tra domanda e offerta esullo sviluppo di nuovo modello di

La city è più smartcon l’agricoltura

Confagricoltura, fortementeimpegnata sul tema dellasostenibilità, anche attra-verso il progetto Ecocloud– La rete delle idee soste-nibili, non poteva non es-

sere presente nella “Città sostenibile”realizzata ad Ecomondo. “Perché – ha detto il vicepresidenteEzio Veggia, intervenendo agli “StatiGenerali della Geen Economy” – la

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NOVEMBRE 2014|MONDO AGRICOLO|27

A Milano, adiacenti al grande parco "I Giardini di Porta Nuova", sorge il boscoverticale progettato dal docente di “Urban design” al Politecnico di Milano, Ste-fano Boeri (v. foto a lato, ndr). Si tratta di due torri residenziali, su cui crescono900 alberi tra i tre ed i nove metri di altezza e 11 mila esemplari perenni e tap-pezzanti. Ha vinto l’ “International Highrise Award 2014” come miglior proget-to internazionale che propone un nuovo modo di abitare in città, conciliandocomfort, centralità e sicurezza con il desiderio di vivere immersi nella natura.Dà vita a un nuovo habitat biologico ed è una possibile risposta, tramite la bio-diversità, alla sfida dell'aumento di inquinamento della città lombarda. Attra-verso la produzione di ossigeno e umidità, le piante assorbiranno CO2 e parti-celle di polvere.

IL BOSCO VERTICALE DI MILANOn

mica delle aziende che svolgono la lo-ro attività nelle aree periurbane, chepossono cogliere l’opportunità di unmercato vicino, in cui collocare pro-dotti agricoli, sfruttando i vantaggi of-ferti da una filiera corta, che permetteuna riduzione significativa di passaggicommerciali. Un contributo determinante dell’agri-coltura alla Smart City viene poi dallaproduzione di energia verde e dalleattività rivolte al sociale e al territorio,creando nuove opportunità non soloin ambito agricolo, ma anche ricreati-vo, ristorativo e dell’accoglienza.Veggia si è quindi soffermato sul ruo-lo sociale delle aziende agricole pe-riurbane, che ha grandi potenzialità eche è direttamente legato alla fornitu-ra di servizi educativi (fattorie didat-tiche, agrinidi) o di terapia, riabilita-zione e reinserimento lavorativo perle fasce più svantaggiate e vulnerabilidella società, che spesso supplisconoalla crisi dei sistemi tradizionali di as-sistenza sociale, operando in collabo-razione con le istituzioni socio sanita-rie competenti nel territorio. “Questa è l’agricoltura periurbana –ha concluso il vicepresidente di Con-fagricoltura -. Circoscriverla alla rea-lizzazione degli orti urbani, utili inprogetti di rinverdimento o di riqua-

lificazione di aree degradate dal pun-to di vista urbanistico e sociale, manon certo ai fini dell’autosufficienzae l’autoconsumo, è senza dubbio unalimitazione”.Un esempio concreto del contributoche l’agricoltura può dare alla realiz-zazione di una Smart City è stato il“Giardino semplice”, realizzato dallaFederazione nazionale florovivaistica,con il supporto dei vivaisti pistoiesi,in cui l’idea di “sostenibilità” è alla ba-se della scelta di ogni singola pianta edella sua collocazione; che ha biso-gno di manutenzione minima di un ri-dotto utilizzo di acqua e che è in gra-do di offrire non solo un valore este-tico e di fruibilità, ma anche un ap-porto funzionale al miglioramentodell’ambiente e della qualità dell’aria. “La bellezza di un giardino, di un par-co o semplicemente di un’aiuola benprogettata e ben mantenuta – ha det-to il presidente della Federazione na-zionale di prodotto florovivaistica diConfagricoltura, Francesco Mati - rap-presenta un valore e un investimentoper la città, in termini sia sociali, siaambientali e non una spesa e porta in-dubbi vantaggi economici all’econo-mia del nostro Paese, permettendo dirilanciare un settore come quello delvivaismo, in cui l’Italia, fino a qualcheanno fa era leader in Europa, insiemeall’Olanda e che ora ha perso compe-titività rispetto a tutti i Paesi europeied extraeuropei”. Al termine della manifestazione ilGiardino di Confagricoltura è stato

welfare.“L’agricoltura - ha detto il vicepresi-dente della Confagricoltura - è tra iprincipali attori della conservazionedel paesaggio e del territorio rurale econtribuisce a contrastare il consumodi suolo agricolo, contenendo anchele espansioni urbane a carattere siaresidenziale sia artigianale/industria-le. Ma oltre a quella ambientale, vaconsiderata, anche, la valenza econo-

Il contributo ambientale,

economico e sociale

dell’agricoltura alla città

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S C E N A R I E C O N O M I A V E R D E

28|MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

donato al Comune di Rimini per con-tribuire alla valorizzazione delle areeverdi di un territorio che ha grandeattenzione alla qualità dell’ambienteurbano.“Non possiamo che essere contenti –ha detto l’assessore alle Politiche am-bientali Sara Visintin, nel ricevere ildono a nome della Città di Rimini – diquest’atto di sensibilità che andrà adaccrescere il nostro patrimonio arbo-reo nei parchi della città e quello or-namentale quando, attraverso la no-stra società in house Anthea, che tra lesue missioni ha la cura del verde, sa-ranno posate le essenze verdi che peressere autoctone, a bassa manuten-zione, sposano la linea già adottataper i giardini del nostro lungomare.”E nel giardino di Confagricoltura du-rante tutta la manifestazione sonostati fatti anche “assaggi di sostenibi-lità” per il pubblico.Vino, olio, formaggi, salumi e funghisott’olio. Tutti prodotti all’insegna

della sostenibilità. Ovvero rispettan-do l’ambiente e l’ecosistema, i lavora-tori e la collettività, da aziende agri-

cole professionali, moderne e tecno-logicamente avanzate, capaci di staresul mercato e di essere competitive.Aziende che fanno parte della reteEcocloud (Fungar, Borgoluce, Arnal-do Caprai, Principi di Porcia) chehanno spiegato il loro modo di faresostenibilità e fatto assaggiare i loroprodotti. (G. B.)

Il “giardino semplice”,

realizzato in fiera,

è stato donato alla città di Rimini

Ezio Veggia

Page 29: Mondo agricolo 11

Come unico Gruppo mondiale interamente dedicato

all’agricoltura siamo consapevoli che in futuro una delle

maggiori sfide per il nostro pianeta sarà soddisfare in modo

sostenibile il fabbisogno alimentare di una popolazione in

rapida crescita a fronte di risorse naturali sempre più scarse.

Nei prossimi cinquant’anni il mondo dovrà produrre una

quantità di cibo superiore a quella prodotta negli ultimi diecimila

anni, mentre l’erosione dei suoli causata dai cambiamenti

climatici e dall’urbanizzazione ridurrà progressivamente i

terreni coltivabili.

In Syngenta crediamo sia assolutamente necessario

promuovere un cambiamento radicale nella produzione

agricola, indirizzandola sui binari di una intensificazione

colturale sostenibile, mettendo al centro della nostra azione

l’imperativo categorico del “produrre di più con meno risorse”.

Da qui nasce The Good Growth Plan - Gli impegni

concreti per il futuro dell’agricoltura - un programma

lanciato globalmente da Syngenta il 19 settembre 2013 che

rappresenta il nostro impegno per la sicurezza alimentare e la

sostenibilità del pianeta.

The Good Growth Plan consiste in un piano di azioni

concrete e misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che

agricoltura e salvaguardia dell’ambiente possono coesistere

e che l’aumento della produzione agricola può avvenire in

modo sostenibile, senza spreco di risorse.

The Good Growth Plan contribuisce a cambiare

il modo di fare agricoltura e fissa 6 impegni da

raggiungere entro il 2020:

1 Aumentare la produttività media delle colture del

20% senza utilizzare più risorse naturali e mezzi tecnici

per l’agricoltura

2 Migliorare la fertilità di 10 milioni di ettari di terreno

agricolo a rischio degrado

3 Arricchire la biodiversità di 5 milioni di ettari di terreno

agricolo

4 Aumentare la produttività agricola del 50% di 20

milioni di piccoli produttori, in particolare nei paesi in via

di sviluppo

5 Formare 20 milioni di agricoltori sulla sicurezza sul

lavoro, in particolare nei paesi in via di sviluppo

6 Garantire condizioni di lavoro eque in tutta la nostra

rete di fornitori.

Un pianeta. Sei impegni.Scopri di più su www.goodgrowthplan.com

Anche noi, come Syngenta in Italia, siamo chiamati a dare il nostro contributo al sistema agricolo nazionale valorizzando la tipicità

delle nostre produzioni e ponendoci al fianco di tutti gli operatori che ogni giorno lavorano per esportare nel mondo la qualità

dei prodotti agroalimentari “Made in Italy”. Per far ciò, includeremo questi impegni concreti nelle nostre attività che, a partire dal

1° gennaio 2014, saranno ancor più connesse ed integrate grazie alla fusione societaria dei due rami d’Azienda Syngenta

Crop Protection S.p.A. e Syngenta Seeds S.p.A. in un unico soggetto che assumerà la denominazione di Syngenta Italia S.p.A.

La nascita di Syngenta Italia S.p.A. è molto di più di un semplice cambiamento legale e societario. Questo nuovo assetto

racchiude in sé lo spirito d’innovazione che da sempre caratterizza la nostra Azienda come leader nel settore dell’Agribusiness

e, grazie all’unicità nell’agire scaturito da questa nuova struttura, faciliterà il lavoro che siamo chiamati a svolgere per tradurre

The Good Growth Plan in realtà.

Gli impegni concreti

per il futuro dell’agricoltura.

The Good Growth Plan

Sementi Agrofarmaci Insetti ausiliari

Servizi ad alto valore aggiunto

Programmi di Agricoltura ResponsabileTM

Page 30: Mondo agricolo 11

30| MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2014

M A P P A M O N D Odi Jordan Nash

In Olanda rinnovabili dal produttore al consumatore

n CLEMENTINE SPAGNOLE IN VIAGGIO

Dalla Spagna le clementine

partono, via cargo, per

l’America. La campagna

export per gli Stati Uniti e

già iniziata e si prevede di

confermare i volumi dello

scorso anno (41mila

tonnellate), anche se i dati di esportazione degli agrumi

negli ultimi anni restano stabili, sono ben distanti dalle

settantamila tonnellate di una quindicina di anni fa. A

parere del presidente dell'associazione degli esportatori

di frutta di Castellon, Jorge Garcia, la forte diminuzione,

paradossalmente, è stata causata dal grande successo

delle clementine negli Usa che, negli anni, ha portato alla

crescita di concorrenti locali, specialmente la California e i

Paesi sud americani, in particolare il Cile. In totale l’export

spagnolo di clementine dello scorso anno è stato di 1,3

milioni di tonnellate e i principali consumatori sono stati

Germania, Francia, Gran Bretagna e Polonia.

Vandebron èdiventato inOlanda il primo

business redditizionazionale per laproduzione di energiarinnovabile. La start up,nata nel 2013, ha loscopo di collegaredirettamente i piccoliproduttori di energiarinnovabile (paleeoliche, pannelli solari,impianti per iltrattamento dellabiomassa o per ilrecupero dell’energiaidraulica), cheproducono più di quantoconsumano, con ipotenziali consumatori.

Far incontrare ladomanda con l’offerta èl’uovo di Colombo e ilcollegamento avvieneprincipalmente via web.I produttori sono ingenere agricoltori chesul loro terreno hannouna fonte di energia cheproduce più di quantol’azienda consumi, comenel caso di Bernard eKarin Kadijk che, sul loroterreno, hanno una palaeolica in grado dirifornire di energia 600famiglie della zona. Altri agricoltoriproducono un surplusenergetico sfruttando ilvento, il sole, l’acqua o lebiomasse. Ogniproduttore stabilisceprezzo e durata delcontratto. Vandebronfunziona semplicementeda contatto diabbonamento e nonpercepisce percentualisulla vendita, ma uncanone mensile di 5euro, che il consumatorepaga indipendentementedal proprio consumoenergetico. Oltre alcanone, viene chiesto dipagare anche ilcontributo per lamanutenzione della retedi distribuzione. Così ilproduttore percepisceper intero l’importo delconsumo energetico. Il

La start-up

Vandebron

mette in contatto,

attraverso Internet,

agricoltori-fornitori

e fruitori di energia

funzionamento è moltosemplice perché èsemplice ‘scambioamministrativo’ e non sicreano nuovicollegamenti, perché siusa la rete già esistente. Ilproduttore immette nellarete l’energia richiestadal consumatore, chericeve energiadirettamente dalla rete didistribuzione nazionale.Produttori e consumatoripossono iscriversi ‘conun click’ direttamente sulsito aziendale, indicandotipo di energia prodottao richiesta e forma dicontratto offerto o

desiderato (durata, costi,quantità di energia ecc.).Il consumatore potràallora scegliere il propriofornitore e mettersidirettamente in contattocon lui. Il potenziale dellabioenergia dellaGermania consentirà alungo termine, per ilministro tedescodell'Agricoltura ChristianSchmidt, di soddisfarequasi un quartodell'intero fabbisognoenergetico del Paese econtribuirà a farrisparmiare 40 milioni ditonnellate di petrolio.

Page 31: Mondo agricolo 11

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |31

Accordo di libero scambio tra Sydney e Pechino

prodotti dell'agricoltura edella pesca, per un valore,nel 2013, di circa 9 miliar-di di dollari. Ma è anche ilprincipale mercato d'e-sportazione della carneovina australiana, per unvalore di 385 milioni di

dollari nel 2013 e il

secondo mercato per iprodotti lattiero caseariaustraliani. Grandi oppor-tunità anche dalla crescitadel mercato cinese delvino, praticamente rad-doppiato in volume dal2010 e che, nel 2013, ha

raggiunto un valore di 1,6miliardi di dollari. L’accordo dovrebbe farcrescere l’economia ecreare nuovi posti di lavo-ro. L’aumento della classemedia asiatica fa golaall’Australia e l’accordoriguarda, tra l’altro,pro-dotti agricoli come riso,

Grazie all’intesa,

gli esportatori

agricoli australiani

conquistano mercati

da miliardi di dollari

Le esportazioni egiziane,quest’anno, dovrebberoraggiungere quasi 100Paesi. Lo ha annunciato Moha-med Abd El-Hady, presi-dente del Citrus Commit-tee, dell'Agriculture Ex-port Council, precisandoanche che l'Arabia Saudi-ta e la Russia costituisco-no il 50% delle esporta-zioni, pari a 250.000 ton-nellate ciascuna, seguitedai paesi del Consiglio diCooperazione del Golfo,dalla Gran Bretagna e daiPaesi Bassi. Il 98% del-

l’export e' costituito daarance navel e da aranceestive. In Egitto operano90 impianti per la lavora-zione degli agrumi, conuna capacità produttiva di2 milioni di tonnellate. Tuttavia, negli ultimi 10anni, la quota egizianadel mercato mondiale e'oscillata intorno a 1-1,2milioni di tonnellate, ilche vuol dire che gli im-pianti funzionano solo al50% della propria capa-cità produttiva per suc-chi, succhi condensati omarmellate.

EXPORT, EGITTO METTE IL TURBO

latte e derivati, lana ecotone. La vera vincitriceè l’agroindustria, chevedrà eliminati i dazi suformaggi, burro e yogurt.Saranno anche tolti in 9anni quelli sulla carnebovina (12-25%); in 4 annisu quella suina (fino al20%). Per la carne ovina(12-23%) serviranno 8

anni; per la maggior partedei prodotti orticoli(30%) 4 anni; per il vino

(14-20%) 4 anni. L’orzo

(3%)sarà liberalizzato

immediatamente. Il gover-

no cinese stima di stanzia-

re 1,25 trilioni di dollari

Usa nei prossimi 10 ann.

Il governo australiano

vaglierà le proposte di

investimenti privati cinesi

in terreni agricoli (15

milioni di dollari) e nell’a-

groalimentare (53 milioni

di dollari).

Dopo dieci anni di

negoziato è stato

siglato l'accordo di

libero scambio tra Austra-

lia e Cina (ChAFTA). Nei

prossimi quattro anni il

93% dell’export australia-

no sarà così libero da

dazi. Contemporanea-

mente, verranno anche

ridotti gli ostacoli agli

investimenti. La dichiara-

zione d’intenti, siglata lo

scorso 17 novembre,

aprirà mercati che valgo-

no miliardi di dollari per

gli esportatori agricoli

australiani e per il settore

dei servizi, allentando al

contempo le restrizioni

sugli investimenti cinesi

nel Paese, ricco di risorse

primarie. Il vero e proprio

patto Cina – Australia

verrà poi ufficialmente

firmato nel 2015. Grande

la soddisfazione del mini-

stro australiano del Com-

mercio e degli Investi-

menti, Andrew Robb. La

Cina e' il principale mer-

cato dell'Australia per

Page 32: Mondo agricolo 11

ATTUAL I TÀ I N TE R N A ZI O N A LI ZZA ZI O N E

32|MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

to che le nostre aziende guardinocon interesse ai tradizionali mercaticome Usa e Canada, ma anche aquelli emergenti come gli asiatici,dove si stanno aprendo spazi impor-tanti. “Abbiamo voluto offrire un as-saggio di quel che faremo a Milano –ha precisato - dove presenteremo iprodotti dell’agricoltura come opered’arte in stretta connessione con ilterritorio, con la nostra tecnologia,con la nostra capacità imprenditoria-le, con lo stile italiano. Ci saranno oc-casioni di incontri e dibattiti, ma an-

Secondo appuntamentodi incontri B2B

tra 50 aziende associate

e 18 buyer di Usa, Canada, Vietnam, Singapore, India e Corea del Sud

di Elisabetta Tufarelli

“L’anno scorso l’exportagroalimentare italia-no ha raggiunto i 33miliardi di euro ed ilvino è stato il pro-dotto più esportato”.

Ha detto il direttore generale di Con-fagricoltura Luigi Mastrobuono,aprendo i lavori di “World Wine – I vi-ni Italiani incontrano il mondo”, il se-condo appuntamento tra produttorivinicoli e buyer realizzato all’internodel percorso di avvicinamento adExpo 2015. Mastrobuono ha ricorda-

I vini italiani incontrano il mondoI vini italiani incontrano il mondo

Page 33: Mondo agricolo 11

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |33

che tra promesse di contratti ed ef-fettive chiusure, non si sono certofatti attendere.Quando si parla di Asia, per il vino, cisi riferisce quasi sempre alla Cina.Ma sono tanti i mercati orientali chepossono regalare soddisfazione. Traquesti la Corea del Sud, il Vietnam eSingapore. Lontana e ancora semi-sconosciuta agli italiani, la Corea delSud, è uno dei mercati più attivi e ap-petibili dell’Estremo Oriente. Vantaun flusso d’esportazione molto in-tenso dall’Italia, segno visibile di uninteresse commerciale in crescita.Un mercato di circa cinquanta milio-ni di persone che si stanno avvici-nando ogni giorno di più al vino ita-liano, al terzo posto dopo Francia eCile, ma che ha una crescita in per-centuale maggiore rispetto ai cuginid'oltralpe. La voglia di vino sta au-mentando anche in Vietnam. “Il ‘ma-de in Italy’ piace e la borghesia viet-namita comincia ad apprezzare ilbuon cibo e il vino italiano. Nelle oc-casioni speciali non c'è famiglia chenon si permetta il lusso di un bic-chiere. Conquistano, in particolare, irossi strutturati, grazie all’influenzafrancese. Contrariamente agli altriPaesi del sud-est asiatico, il biancocomincia ad essere gradito”. Lo hasottolineato Luca Stefanutto, di Viet-it wines Company Limited, una joint-venture italo-vietnamita con sede adHanoi, che importa vini prodotti inPiemonte, Veneto, Trentino Alto Adi-ge, Friuli Venezia Giulia, Toscana,Umbria, Abruzzo, Puglia e Sicilia.Il mercato per il vino italiano a Sin-gapore è molto interessante. L’Italiaattualmente è al quinto posto, macon ampie prospettive di crescita.“Ci interessano prevalentemente irossi, corposi e strutturati come i ‘su-pertuscan’”- ha spiegato Sam TanHiok Yan, proprietario del Consor-tium LLP -. I nostri consumatori tra-

Mastrobuono: «Un incontro

che è un assaggio di quello

che faremo ad Expo 2015»

che di business e affari. L’Esposizio-ne universale sarà un gigantescoB2B che durerà sei mesi, in cui buyere importatori avranno la possibilitàconoscere il meglio della nostra pro-duzione agroalimentare e il nostroPaese”. A Palazzo della Valle l’incon-tro è stato focalizzato sui Paesi in cuisiamo consolidati esportatori e sunuovi emergenti. Una intensa duegiorni di serrati incontri all’insegnadel business tra 50 aziende associatee 18 tra buyer ed importatori prove-nienti da Usa, Canada, Vietnam, Sin-

gapore, India, Corea del Sud, selezio-nati dalle Camere di Commercio ita-liane dei rispettivi Paesi. Con ogniazienda erano stati concordati alme-no 6 incontri d’affari e ciascuna im-presa vitivinicola aveva ricevuto, inanticipo sull’evento, una scheda tec-nica sui buyer presenti per sceglier-ne 4 a cui presentare le proprie eti-chette. Anche i buyer hanno potutomanifestare le proprie preferenze.Questo tipo di organizzazione hapermesso di ottimizzare i tempi atutto vantaggio dei risultati concreti,

Page 34: Mondo agricolo 11

AT T U A L I À I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

34| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

dizionali sono a reddito medio-alto,ma iniziano ad avvicinarsi al vino an-che i giovani”. Grandi promesse per i nostri vini dalmercato indiano che, con i suoi 1,2miliardi di abitanti, ha tut-tora il consumo pro capitedi vino più basso del mon-do. “In Texas - ha chiaritoJack M. Fassetta, proprieta-rio di Beviamo Internatio-nal - consumano prevalen-temente vini californiani,qualcuno viene anche da-gli altri stati americani, il re-sto è importato dall’Austra-lia, dalla Francia e dall’Ita-lia, prevalentemente dalnord. Mio padre è di origi-ne piemontese e ritengoimportante far conoscere ivini italiani. Trovo fantasti-ca la vostra iniziativa chemi ha permesso di scopri-re, ad esempio, l’Erbaluceche non conoscevo”. L’ini-ziativa è stata gradita, non

solo ai buyer, ma anche ai produtto-ri. “In particolare è stato apprezzatoil mio Prosecco Doc e sono rimastaimpressionata dall’efficiente orga-nizzazione, che è riuscita a fissarmi

numerosi appuntamenti,pur lasciandoli ben distin-ti”, ha osservato FedericaRigoni Stern, imprenditricevitivinicola a Chiarano(TV). Le fa eco Claudia DiMartino che insieme allecugine Francesca, Simonae Ludovica, si è dedicata al-la coltivazione di uve diAsprinio biologico, vitignoautoctono dell’Agro Aver-sano nella ‘Masseria Campi-to’: “Siamo un’azienda pic-cola – ha detto – che hal’ambizione di far incontra-re il passato con il futuro.Iniziative come la vostra ciaiutano a farci conosceresu mercati che da soli ciriuscirebbe difficile rag-giungere”. ���

Attenti sia ai mercati in cui

si è consolidati esportatori,

sia a quelli emergenti

Page 35: Mondo agricolo 11

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Page 36: Mondo agricolo 11

Sesta missione

nel paese del dragone

delle aziende vitivinicole

di Confagri Benevento

Il presidente Pepe

ed il direttore Pascarella:«Abbiamo fatto da apristrada»

AT T U A L I TÀ I N T E R N A Z I O N A L I Z Z A Z I O N E

36| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Ida Savoia e Giuseppe Porcaro

posto in essere un pacchetto di azionivolte a supportare e favorire l’ingressoin Cina dei vini di qualità del Sannio:Aglianico del Taburno DOCG, le DOPSannio Falanghina del Sannio, i prodot-ti a marchio IGP Benevento o Bene-ventano, i vini spumante di qualitàbrut e rosé e i passiti. Mediante la rea-lizzazione di azioni di comunicazionee di partecipazione ad eventi con ope-ratori cinesi, nel Paese del dragone ros-so come in Italia, si è inteso stimolarel’interesse del mercato cinese. Obietti-vo specifico è quello di ampliare econsolidare l’immagine “Sannio” comemarchio territoriale che denota la spe-cificità di un territorio a forte cultura etradizione enogastronomica ma ancheespressione di un ottimo connubio dirapporto qualità/prezzo dei prodotti,

Recentemente è rientratadalla Cina una delegazio-ne sannita composta daun gruppo di viticoltoriaderenti al Progetto Visas(Vetrina Internazionale

delle Specialità Agroalimentari del San-nio) della Confagricoltura di Beneven-to. È la sesta volta che gli operatori delsettore enologico sono stati in Cina.Ora hanno partecipato ad una fiera disettore a Tianjin ed hanno avuto mododi incontrare i diversi e interessati im-portatori cinesi che già da qualche an-no hanno intrapreso rapporti com-merciali con le aziende sannite pro-prio grazie al progetto Visas. Visas è un'iniziativa promozionale fi-nanziata da Unione Europea e RegioneCampania, mediante la quale è stato

Il vino sannitaconquista la Cina

Page 37: Mondo agricolo 11

in modo da stimolare anchela conoscenza e l’interesseper il vino. Fondamentali leazioni che si vanno svolgen-do per far accrescere la co-noscenza e la competenzasul vino sannita presso figu-re strategiche: buyer, ristora-tori, giornalisti, opinion lea-der. Le imprese beneventa-ne impegnate a Tianjin han-no riscosso un grande suc-cesso tra gli operatori localinonché alla “Wine TasteCompetition” con diversiimportanti riconoscimentiper l'Aglianico e la Falanghi-na del Sannio. «La Confagricoltura di Bene-vento - ha detto il suo presi-dente Franco Pepe - ha ini-ziato a guardare subito, con particolareattenzione ed interesse, alla promozio-ne dei vini di qualità nei Paesi Terzi sindal 2009, quando fu pubblicato il pri-mo bando ministeriale emanato ai sen-

Da oltre quarant’anni ci impegniamo per garantire il benessere animale attraverso il miglioramento continuo della nostra produzione. La nostra marcia in più è il know-how, umano e tecnologico: l’investi-mento in una squadra di persone preparate che non hanno mai smesso di studiare e conoscere a fondo le esigenze dell’animale e dell’allevatore. Ci siamo specializzati nella realizzazione di prefab-bricati in calcestruzzo per il settore agricolo, ecolo-gico ed industriale. Ideiamo e sviluppiamo progetti personalizzati per l’allevamento di bovini e di suini, per lo stoccaggio di liquami, foraggi ed inerti e per la realizzazione di canali uso irriguo.

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Oggi come ierima con qualcosa in più

si dell’allora nuova normati-va dell’OCM vitivinicola. Ilmotivo è presto detto: il mer-cato del vino è di importan-za strategica per l’economiadell'intero Sannio, e non so-lo di quella agricola. In que-sti anni si sono susseguitiuna serie di nostri progettidi internazionalizzazioneche hanno condotto leaziende sannite a proporsiin modo significativo all’e-stero, in particolare sul mer-cato cinese». «La nostra espe-rienza di internazionalizza-zione ha fatto da apristrada –ha aggiunto il direttore Man-fredi Pascarella -. Infatti ilnuovo progetto è un utilestrumento di promozione

collettivo che si sviluppa su due an-nualità rivolto alle aziende vitivinicoledi tutte le provincie campane Paesiobiettivo sono ora Cina, ma anche Sta-ti Uniti, Russia e Canada». ���

Produttori a Tianjin

incontrano buyer

ristoratori e media

I produttori sanniti a Pechino

Page 38: Mondo agricolo 11

Nell’ex impianto industriale,

oggi luogo di eventi,la tre giorni di “Cooking

for Art”. Nello stand di Confagricoltura i prodottidelle aziende associate

AT T U A L I TÀ V E R S O E X P O

38| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Gabriella Bechi

alla manifestazione organizzata da Lui-gi Cremona e Witaly, giunta alla sua

4° edizione. Quest’anno a “Cooking forArt” ha partecipato ancheConfagricoltura, con unospazio espositivo in cui so-

no state presenti le azien-de associate. Vino, olio,olive, formaggi, salumi,sott’oli e salse, che han-no deliziato il palato deivisitatori, e piantinearomatiche che hanno

abbellito lo stand. “Abbiamo partecipato a

questa manifestazione – ha

Fabbricarel’eccellenza

Chef stellati e giovani emer-genti, famosi pizzaioli, mae-stri pasticceri, albergatoridi charme. Novanta espo-sitori a rappresentare ilmeglio della produzio-

ne agroalimentare del nostro Pae-se. E i Territori, italiani e stranieri, apromuovere le loro eccellenze ga-stronomiche e naturali. Spettacoli dishow coking, gare e premi. E poi il

pubblico, che nei tre giorni dell’even-to ha visitato “Cooking for Art”. Otto-mila, tra operatori, buyer, giornalisti,appassionati o semplici curiosi, chehanno affollato gli originali spazi diOfficine Farneto a Roma, una vecchiafabbrica di ceramichedismessa, ora trasfor-mata in un moder-no luogo per even-ti, per partecipare

Simone Cipriani del ristoranteSanto Graal di Firenze

Page 39: Mondo agricolo 11

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |39

Emergente e Miglior PizzaChef Emer-gente d’Italia 2014. Una gara a colpi difornelli, quella tra Matteo Metullio,Alessandro Buffolino, Simone Ciprianie Cristoforo Trapani, rispettivamente ivincitori del Premio Miglior ChefEmergente del Nord, Centro (due fi-nalisti ex-aequo) e Sud d’Italia. A vin-cere e ad aggiudicarsi il titolo è statoMatteo Metullio, trentino, che ha stu-pito la giuria di critici e chef con i suoipiatti. A Simone Cipriani, del ristorante San-to Graal di Firenze, è andato invece ilpremio speciale di Confagricolturaper la ricetta che meglio valorizzava iprodotti dell’agricoltura. Un attestato

detto il presidente Guidi dal palco, du-rante la gara per il Miglior Chef emer-gente d’Italia – perché siamo convintiche i grandi chef possano valorizzareal meglio, presso il consumatore fina-le, i prodotti dell’agricoltura. Sono lo-ro i nostri ambasciatori nel mondo.Noi agricoltori sappiamo fare buongrano, ottimi pomodori, eccellentiolio d’oliva e mozzarella. Ma non di-mentichiamo che ciò che ha reso fa-mosi questi prodotti nel mondo è lapizza”. Nei tre giorni si sono alternati sul pal-co moltissimi chef di fama nazionaleche si sono esibiti in spettacolaricooking show davanti a una platea di

giornalisti, addetti ai lavori e appas-sionati del settore. Grande successoper la novità di quest’anno, la FoodZone, dove 33 tra chef stellati nazio-nali, maestri pasticceri, bar tender eartefici della cucina di strada della ca-pitale si sono alternati, dando la pos-sibilità al pubblico di provare le lorointeressanti creazioni. Nel corso della manifestazione si sonosvolte le finali dei premi Miglior Chef

Premio allo chef Cipriani

per la ricetta che meglio

ha valorizzato i prodotti agricoli

Page 40: Mondo agricolo 11

AT T U A L I TÀ V E R S O E X P O

40| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

e una cesta dei prodotti delle aziendeassociate presenti all’evento, che han-no reso orgoglioso il giovane chef. Per la prima volta a Roma anche lafinale del premio Miglior Pizza ChefEmergente d’Italia 2014, gara che havisto sfidarsi Fanuel Amanuel Tecle,Riccardo Agnolin, Raffaele Menna,Valerio Piccirilli, Francesca Gerbasioe Andrea Godi. A trionfare è stato Va-lerio Piccirilli, giovane talento dellarinomata pizzeria romana Tonda.Grande soddisfazione delle aziendedi Confagricoltura presenti alla mani-festazione (Azienda agricola Benfor-te, Azienda agricola Marina Colonna,Azienda agricola Vigo Gerolamo, Ca-sale della Ioria, Casale di Martignano,Conte Spagnoletti Zeuli, Gotto D’O-ro, La Bella di Cerignola, SaMarigosa),che hanno avuto la possibilità di farconoscere i loro prodotti agli chef eagli operatori del canale ho.re.ca,aprendo nuovi canali commerciali, eanche al grande pubblico, che resta ilconsumatore finale. Novità di que-st’anno il nuovo appuntamento di“Cooking for Art” a Milano, dal 29 no-vembre al 1° dicembre, nella locationdi Via Tortona 32, a cui parteciperàanche Confagricoltura. ���

Luigi Cremonae Mario Guidi

Il made in Italy

conquista chef

e operatori ho.re.ca

Grande Affluenza a “Cooking for Art”

Page 41: Mondo agricolo 11
Page 42: Mondo agricolo 11

Interpoma a Bolzano

approfondisce il settore

melicolo. Per rilanciare i consumi si pensa a nuovi frutti e si vuole fare concorrenza agli snack

AT T U A L I TÀ P R O D O T T I

42| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Claudio Pietraforte

orientale la coltivazione è destinata adaumentare, mentre il consumo conti-nuerà a diminuire. Chiusi i confini rus-si alle mele provenienti dall'Europa, imercati interni alla Ue sono saturi.L’export guarda ora con sempre più at-tenzione a Nord Africa, Medio Orientee Asia. Bisogna incentivare poi il con-sumo interno, anche puntando al mer-cato degli snack. A tal proposito vienein aiuto la ricerca che sta studiandofrutti a pezzatura ridotta formatosnack, per l’appunto. Si stanno sperimentando pure meletolleranti o resistenti a patologie (co-me la ticchiolatura) e quindi a ridottoimpatto ambientale, nuovi ibridi a buc-cia gialla e mele a basso contenuto al-lergenico. Presso il Centro di speri-mentazione Laimburg si stanno testan-do una quarantina di varietà a polparossa di nuova generazione. Tra le cu-riosità, la mela scura, “black apple”, dol-ce e croccante ma dalla buccia moltoscura. Gli espositori hanno presentatoin fiera pure le più importanti novità esviluppi nei macchinari e accessoriper la produzione: trattori, strumentiper la lavorazione del terreno e per laraccolta. Novità anche in campo fito-sanitario; Sumitomo ad esempio ha inlistino il fitoregolatore per il dirada-mento del melo e l’ insetticida biologi-co in granuli idrodispersibili. ���

Mele e arte, anche cosìsi pone sotto i riflet-tori il settore melico-lo. All’ingresso dellaFiera di Bolzano, inoccasione di “Inter-

poma”, c’è stata in bella mostra l’'ope-ra d'arte dell'artista Julia Bornefeld,che sarà dalla prossima edizione ilsimbolo della kermesse altoatesina. Egrande interesse ha suscitato anche labody art con la modella completa-mente ricoperta di mele per l’instal-lazione denominata “Eva”, a ricordarciil frutto proibito.Interpoma è una fiera di settore uni-ca al mondo con una superficie di 25

Il pomo d’Evamila mq tutti dedicati alla filiera, dallacoltivazione alla conservazione, finoalla commercializzazione del fruttodi Adamo ed Eva. Tra gli espositori an-che Mondo Agricolo-Opsai con un lo-ro stand.Il mercato mondiale è in trasformazio-ne. È quanto è emerso dal congressointernazionale “La mela nel mondo”. Iflussi di mercato risentono dei cam-biamenti provocati in particolare dalcalo nel consumo, ma anche dall'em-bargo contro la Russia. Attualmente inEuropa si producono tra i 10 e i 12 mi-lioni di tonnellate di frutti ed il trend èin crescita. In particolare nell'Europa

Body art in fiera

Stand MondoAgricolo/Opsai

Page 43: Mondo agricolo 11

Alle radici del futurowww.siapa.mi.it

PORTIAMO

NEL FUTURO

LA FORZA

DEL PASSATO

Passione, esperienza, innovazione e tradizione: le solide qualità degli agricoltori italiani sono le stesse di Siapa, partner privilegiato dei Consorzi Agrari dal 1948 e sostegno essenziale per affrontare le nuove side del mercato globale.

Oggi Siapa, dopo oltre 65 anni, continua ad essere un prezioso punto di riferimento per i Consorzi Agrari, con un supporto tecnico all’avanguardia, grazie all’ampiezza e alla speciicità del catalogo prodotti, per colture sempre più protette e produttive.

Page 44: Mondo agricolo 11

Il presidente

di FederUnacoma

Massimo Goldoni: «La kermesse

di Bologna spicca, nel panorama dei grandi

eventi di settore, come quello con la più ampia

partecipazione di aziende

e visitatori stranieri»

S P E C I A L E E I M A

44| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Claudio Pietraforte

Nonostante le difficoltàdel settore primario,nonostante la crisi dell’industria agromeccani-ca, Eima International,presso il quartiere fieri-

stico di Bologna, è continuata a cre-scere, registrando in quest’ultima edi-zione un aumento dei visitatori del20% (infatti hanno superato le 235 mi-la unità). Di questi sono poco menodi 40 mila gli operatori economiciprovenienti da ben 124 Paesi esteri.

Una rassegnafieristica“fenomenale”

Si sono contati poi 1.800 industriecostruttrici, delle quali 650 estere, 60delegazioni estere ufficiali e 700 gior-nalisti accreditati provenienti da 40Paesi. Insomma c’è stato davverogrande interesse, a livello internazio-nale, per la rassegna, in una moltitu-dine di eventi e situazioni di coinvol-gimento di mass media ed addetti ailavori. Davvero soddisfatto dei risul-tati raggiunti il presidente di FederU-nacoma Massimo Goldoni: «Non c’èdubbio che l’Eima si impone oggi, nelpanorama dei grandi eventi di setto-re, come uno di quelli con la più am-pia partecipazione di aziende e visi-

Una rassegnafieristica“fenomenale”

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NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |45

no ai 2 milioni di unità annue, e iltrend di medio e lungo periodo do-vrebbe segnare incrementi ulteriori.Ad India e Cina va il primato per quan-to riguarda le unità vendute ma, in ter-mini di valore, sono sempre Europa eStati Uniti i mercati più ricchi. Le mac-chine agricole vendute in Europa cor-rispondono ad un valore intorno ai 26miliardi di euro (di cui circa 8 mld re-lativi alle sole trattrici), quelle alienatenegli Stati Uniti ammontano ad un va-lore complessivo di 21 miliardi (7 imld delle trattrici), seguite da quellecinesi attestate su un valore di circa14 miliardi (9 i mld imputabili alle trat-

trici). Agrievolution ha poi evidenzia-to le sue previsioni sul mercato del-l’anno prossimo: la Cina dovrebbeconfermarsi sugli attuali livelli di mer-cato, mentre l’Europa dovrebbe se-gnare una flessione intorno al 7%, do-vuta soprattutto ad un calo dei merca-ti di Francia, Germania e Regno Unito.Riflettendo sulle esportazioni agro-meccaniche italiane il presidente del-l’Ice, Riccardo Maria Monti, ha postoin evidenza il ruolo dei mercati “con-solidati” come gli Usa, che non vannoassolutamente trascurati. Infatti leesportazioni di macchinari italiani ne-gli Stati Uniti sono aumentate nei pri-mi otto mesi di quest’anno del 23,6%e si prevedono ulteriori incrementi abreve e medio termine. Naturalmentel’Ice lavora anche sui mercati emer-genti dove la domanda di macchinarioagricolo è in crescita, come Ghana,Iran, Myanmar, Mozambico. A fronte disegnali positivi che provengono dal-l’estero, il ministro per le Politicheagricole Maurizio Martina ha espressola propria preoccupazione per la fasecomplessa che sta attualmente attra-versando il mercato interno; proprioper questo è necessario prevederestrumenti adeguati che permettano diportare a soluzione i nodi problemati-ci del comparto. «Penso in particolareche il compito stia nell’indirizzare lebanche verso un rapporto più virtuo-so, più diretto, più coraggioso soprat-tutto verso questo settore – ha detto ilministro –; dobbiamo favorire il piùpossibile gli investimenti in macchi-nari. E così come c’è stata la Sabatiniper la manifattura classica, dobbiamopensare a strumenti che aiutino e in-centivino il rinnovo dei macchinarianche sul versante agricolo». E tra gli strumenti individuati dal mi-nistro ci sono i Psr che potrebbero es-sere ripensati per agevolare e sostene-re la modernizzazione di macchinari etecnologie agricole. ���

tatori di provenienza estera».I dati diffusi in occasione della rasse-gna hanno fotografato il settore da va-rie angolazioni. In base alle analisi Faosono oltre 34 milioni le trattrici attual-mente operanti nel mondo, delle qua-li il 39% concentrate in Asia, il 36% inEuropa, il 22% nelle Americhe e solopercentuali minime collocate in Ocea-nia e Africa, quest’ultima in grave defi-cit di meccanizzazione e con una per-centuale pari ad appena l’1,5% del to-tale mondiale. L’Associazione mondia-le dei costruttori Agrievolution ha evi-denziato che, negli ultimi anni, le ven-dite di trattrici si sono attestate intor-

Poco meno di 40 mila

gli operatori economici

provenienti da 124 Paesi

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Dibattito in fiera

con il presidente

d i Anga, Raffaele Maiorano:

«Il 49% delle nuove leve

vorrebbe impegnarsiin agricoltura»

S P E C I A L E E I M A

46| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Elisabetta Tufarelli

l'accesso al credito e testimoniare leopportunità di reddito. Nomisma hasottolineato come, in Italia, l'agricol-tura under 40 sia frenata da un bassoricambio generazionale e da una vi-sione limitante sulle possibilità di svi-luppo del settore. Occorre restituiredignità all'attività agricola e consoli-dare gli strumenti per rendere piùcompetitiva e innovativa l'impresaagricola italiana. Eppure, a giudicaredai dati forniti dal Consorzio interu-niversitario Alma Laurea, la formazio-ne “green” tira. Negli ultimi 8 anni ilaureati in agraria sono esplosi, conun incremento del 35%. «Certo non siparte da grandi numeri – ha com-mentato Raffaele Maiorano, presiden-te dei Giovani di Confagricoltura –ma, a giudicare dall’interesse che ilnostro settore riveste nelle aspettati-ve giovanili, le premesse da cogliereda parte delle Istituzioni ci sono tut-te. Anche la ricerca di Nomisma, in-fatti, conferma che al 49% dei giova-ni piacerebbe essere impegnato nelsettore primario». ���

Giovani e agricoltura, unrapporto da consolidaree su cui basare il futurosuccesso dell'agricoltu-ra italiana nel mondo. Sene è parlato, all’Eima, nel

convegno “Giovani in agricoltura, ri-sorse per il Paese. Prospettive, politi-che e opportunità”, organizzato da

«I giovanicostruiscono il futuro»

L’Informatore Agrario e FederUnaco-ma, in cui è stata presentata una ri-cerca effettuata da Nomisma. «I gio-vani costruiscono il futuro; con il lo-ro orientamento all'innovazione e lacapacità di aggregazione, rappresen-tano la chiave per edificare l'agricol-tura italiana di domani», ha detto ilministro delle Politiche agricole Mau-

rizio Martina, intervenuto al dibatti-to; quindi ha aggiunto: «Il fatto che inItalia ci siano pochi giovani e che lanostra presenza di imprenditorialitàgiovanile sia al di sotto della mediaeuropea, purtroppo, è un dato che citrasciniamo da tempo, e ne sono con-sapevole». È necessario, per il mini-stro, uscire da un gap che relega l'a-gricoltura a “bene rifugio”, per rac-contare i casi di eccellenza, agevolare

Negli ultimi otto anni

i laureati in agraria

sono cresciuti del 35%

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“T urkish Machinery”, uno deipiù importanti gruppi nel set-

tore, ha partecipato alla Fiera EimaInternational, insieme all’Associazio-ne dei Costruttori di Attrezzature eMacchinari Agricoli in Turchia (Tar-makbir) che è una delle associazionicon il maggior numero di soci dellaTurchia e l’Associazione degli Indu-striali di Pompe e Valvole in Turchia(Pomsad). Negli incontri e nelle visi-te avvenuti durante la fiera sono statitrattati alcuni argomenti importanticome l’esportazione e la collabora-zione fra le società turche e quelleitaliane e, agli interessati, sono statefornite informazioni riguardanti il la-voro dei costruttori turchi e il settoredei macchinari in Turchia. Il vice pre-sidente Kutlu Karavelioğlu e l’ammi-nistratore Zeynep Erkunt-Armağan,che hanno partecipato alla fiera rap-presentando Turkish Machinery,

hanno avuto contatti e relazioni a no-me del settore, ospitando più di 150partecipanti, fra i quali anche impor-tanti rappresentanti dei membri diAgrievolution (Global Alliance forAgriculture Equipment Manufactu-ring Associations) e FICCI (Federa-tion of Indian Chambers of Commer-ce and Industry) in un cocktail partyche ha riunito i produttori di macchi-nari agricoli in Italia e in Turchia. Du-rante il cocktail party - al quale erapresente anche il Presidente di Fe-

derUnacoma Massimo Goldoni - si èparlato delle attività che aumente-ranno la collaborazione fra i settori dimacchinari agricoli in Turchia e inItalia, oltre che della realizzazionedella fiera Eima in Turchia, a Konya.Con 96 produttori la Turchia è statauno dei Paesi con il maggior numerodi partecipanti all’Eima.“Nel nostroPaese, che è al 10 posto nella classi-fica dell’economia agricola in Euro-pa e al 70 posto nel mondo, era inevi-tabile – ha detto Zeynep Erkunt-Ar-mağan - far sviluppare, crescere erafforzare, i macchinari agricoli pri-ma di tutto per rispondere alle esi-genze dei nostri agricoltori. Ormaiquesta forza ha superato i confini e laTurchia è diventata uno dei Paesi piùimportanti che offrono trattori ed at-trezzature nel mondo, oltre che almercato principale europeo e ai suoistandar di qualità”. �

� T U R K IS H M A C H IN E R Y P R E S E N T E A D E IM A IN T E R N A T IO N A L

A Bologna i migliori costruttori turchi di macchine agricole

A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E

Zeynep Erkunt-Armağan

È partito da Bologna

il dibattito itinerante

dei Giovani di Confagri

Èpartito dall’Eima, con suc-cesso, il "Road Show deiGiovani di Confagricoltu-ra", il tour nazionale che,in una ventina di tappe,presenterà sul territorio

le attività dell’Anga e il panorama del-

partecipanti anche il presidente diModena Eugenia Bergamaschi. “L’Emi-lia Romagna rappresenta il 12% dell’a-gricoltura italiana – ha osservato LucaSegalini, presidente regionale Anga - ei giovani agricoltori sono solo il 3,6.Da sempre Anga è al loro fianco, so-prattutto ora che sta prendendo avvioil nuovo Programma regionale di Svi-luppo Rurale». (E. T.)

On the roadle opportunità per gli under 40 inse-diati o che intendono insediarsi inagricoltura. «L'obiettivo - ha detto ilpresidente dell’Anga Raffaele Maiora-no, inaugurando il Road Show - è quel-lo di sviluppare un piano di crescitadell'imprenditorialità giovanile in agri-coltura, promuovendo il ricambio ge-nerazionale. Testimonial del percorsodi crescita realizzato in agricoltura eall’interno dell’associazione sono statiil presidente regionale di Confagricol-tura Guglielmo Garagnani e quello diPiacenza Enrico Chiesa, insieme alcomponente della presidenza Anga,Cristian Aldrovandi. Tra i numerosi

Page 48: Mondo agricolo 11

Confagri Bologna

ha proposto a buyer e visitatori

le meraviglie

della sua terra

nel brindisi

targato Eima off

S P E C I A L E E I M A

48| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Barbara Bertuzzi

41ma edizione di Eima International.Veri protagonisti, i prodotti delle gran-di imprese agricole, serviti esclusiva-mente all’interno dei negozi con unaregia elegante, sinuosa e sempre at-tenta ai dettagli. Rimanendo su temilegati alla natura, l’intreccio tra food efashion è stato ulteriormente arricchi-to da uno spettacolare allestimentoscenografico green. Tante le storie celate dietro ogni preli-

Un raffinato percorso eno-gastronomico studiatoad arte all’interno diboutique esclusive, quel-le delle grandi firme del-la moda italiana e inter-

nazionale. Così il salotto bolognesedel fashion style, per una sera, è anda-to a braccetto con le tradizioni agrico-le millenarie celebrando le meraviglie

Food, fashion e green

di un territorio da sempre vocato albuon cibo e al buon bere. Un eventopensato, in occasione dell’esposizioneinternazionale di macchine agricole,da Confagricoltura Bologna, FederU-nacoma ed Eima International e rap-presentato nella splendida cornice diGalleria Cavour, cuore pulsante delcentro storico a due passi dalle DueTorri. Il brindisi ha attirato molti stra-nieri, tra gli espositori e i buyer della

Il salottino “verde”di Confagricoltura Bologna

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batezza, condite di arti tramandate neltempo e di un lavoro della terra straor-dinario. Come il parmigiano reggianodi Federico Garagnani, stagionatura27 mesi, abbinato all’aceto balsamicotradizionale di Modena di Mario Gam-bigliani Zoccoli o, volendo, alla vellu-tata crema di pere di Luisa Teresa Ac-quaderni. Il tutto innaffiato dal pigno-letto spumante Colli Bolognesi Doc diFrancesco Cavazza Isolani. La morta-della artigianale di Ottavio Natali, ser-vita sulle gallette di farro bio di PaoloParisini, coltivatore dell’antico cerealesulle orme lasciate nella Val di Zenadalle popolazioni celtiche, da gustarecon lo Spumante Rosè di CristianaGalletti. Ma anche assaggi di prosciut-ti Galloni di alta qualità e della profu-mata Spalla di San Secondo Cotta diTerre Ducali. Molti gli stranieri chehanno apprezzato leccornie insolite,dal sapore antico e prodotte in ma-niera del tutto artigianale, come la pol-pa di pesca caramellata di Chiara Bo-schi; la salsa contadina di Luciana DeFranceschi e la biscotteria della tradi-zione dell’agriturismo Il Cucco. Calicidi cristallo hanno poi accompagnatoamabili sorsi di terroir. Il pignolettofruttato delle Fattorie Vallona e quellobiologico della Tenuta Santa Cecilia al-la Croara; l’Albana di Romagna Docgdella cantina La Fratta Minore sullecolline di Castel San Pietro e lo Char-donnay Dop Colli Di Imola della Te-nuta Palazzona di Maggio. Per gli ap-passionati anche il pignoletto Mana-resi 2013, premiato nella guida SlowWine 2015 con l’eccellenza, un calicedi pignoletto frizzante sui lieviti di Fe-derico Orsi o ancora un pignoletto,questa volta della cantina La Mancinao della Tenuta dei Visconti di Modronesull’eremo di Tizzano.“Ci sono tantimodi per comunicare il formidabilelavoro dei nostri associati e noi abbia-mo voluto farlo - ha detto soddisfattoil presidente di Confagricoltura Bolo-gna, Gianni Tosi – portando nell’ango-lo più elegante della città l’agricolturad’eccellenza per presentarla ed offrir-la assieme agli abiti e ai gioielli dellefirme più prestigiose. E il connubio hadavvero funzionato”. ���

Il 25 ottobre èstato presenta-

to, presso la Casadi Alba, il libro fo-tografico “Valela-pena. Storie di ri-scatto dal carceredi Alba” che rac-conta l’esperien-za di “Valelapena”, vino prodottodai detenuti della struttura albesecon il contributo di Syngenta, cheha promosso anche la pubblica-zione. L’idea, nata grazie all’amici-zia tra Giovanni Bertello, che da al-cuni anni lavora come insegnantee tecnico agronomo nel carcere diAlba, e Paolo Lambertini managerdi Syngenta, coinvolge l’aziendache già da 5 anni si impegna a for-nire supporto economico, sementi,prodotti per l’agricoltura e know-how per le lezioni. Il progetto è ri-volto a 15 detenuti all’anno che, al-l’interno del carcere, seguono uncorso per ottenere la qualifica dioperatore agricolo e coltivano lavite: nebbiolo nera, barbera nera,dolcetto e cortese. Alla vinificazio-ne ci pensa l’Istituto Enologico diAlba per una produzione di 1.400bottiglie all’anno di un rosso rubinodal sapore morbido. Oltre la finalitàproduttiva e commerciale, il pro-getto ha come obiettivo principaleil recupero sociale dei detenutiche, attraverso la qualifica e l’atti-vità svolta, hanno la possibilità disviluppare le competenze e l’e-sperienza necessarie per essereimpiegati nel settore viticolo dellazona una volta ultimata la pena. Lapresentazione del libro che si èsvolta in carcere alla presenza diuna cinquantina tra ospiti e detenu-

ti, ha visto l’in-tervento del vi-ce ministro allaGiustizia EnricoCosta, oltre aidirigenti delprovveditoratoe agli educatoridel carcere e

agli enti coinvolti nel progetto, persottolineare l’importanza che pro-getti come questo rappresentino ilsistema carcerario italiano. «Si trat-ta di un’iniziativa importante, per-ché ci consente di tenere alta l’at-tenzione su un principio guida chedeve sempre orientare l’operato dichi si occupa di Giustizia: il lavoroall’interno del carcere consente unreinserimento sociale più agevolee, di conseguenza, un tasso di reci-diva molto inferiore», ha dichiaratoEnrico Costa, vice ministro allaGiustizia. «Come Syngenta lavo-riamo da sempre per promuovereun modello di Agricoltura Respon-sabile - ha aggiunto Cristina Mar-chetti, Responsabile Regulatory eCorporate Affairs Syngenta Italia -.A livello mondiale abbiamo lancia-to un ambizioso piano, The GoodGrowth Plan, che consiste in unaserie di impegni concreti per il fu-turo dell’agricoltura con i quali vo-gliamo raggiungere precisi obietti-vi per contribuire alla sicurezza ali-mentare, alla salvaguardia dell’am-biente e alla formazione in campoagricolo. Crediamo nel ruolo fon-damentale dell’agricoltura per lanostra economia e per il nostro tes-suto sociale, e l’educazione è unodei pilasti del nostro piano, comeelemento chiave per cambiare ra-dicalmente le cose».

P R OGETTO DI VITICOLTURA AD ALBA

Scatti d’autore

sul vino dei detenuti

O S S E R V A T O R I O

Page 50: Mondo agricolo 11

Uno stand in fiera

di 2800 mq, nuovemacchine, migliori servizi,innovazione tecnologica,addirittura una serie Web.New Holland rinsaldala propria leadership

S P E C I A L E E I M A

50| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Claudio Pietraforte

di dollari, a fronte degli 8,2 miliardi delterzo trimestre 2013. Con riferimentoalle macchine per l’agricoltura, nei pri-mi nove mesi di quest’anno i ricavi net-ti ammontavano a 11,8 miliardi di dol-lari, con un decremento del 6,5 percento rispetto al risultato messo a se-gno nello stesso periodo del 2013(12,6 miliardi di dollari). Risultati chenon sembrano però impensierire piùdi tanto il brand giallo-blu che ha giàpronta una controffensiva basata sulla“crescita attraverso l’ampliamento delbusiness” ed articolata in cinque capi-saldi: rafforzare l’offerta di trattori di al-ta potenza, rinnovare ed estendere lagamma di quelli di media potenza,consolidare la leadership nei segmentidei trattori specializzati e delle macchi-ne da raccolta, ampliare l’offerta di

Una presenza all’Eima diquelle che si fanno ricor-dare, con uno stand este-so su 2.800 metri quadrie tanti nuovi prodotti inmostra che testimoniano

la volontà di rinsaldare il proprio ruolodi leader con un’offerta onnicompren-siva, di cui sono parte integrante il sup-porto alla clientela (ricambi & servizi efinance) e le innovazioni tecnologicheinterattive. New Holland ha riposto co-sì alla crisi di mercato in atto, manife-stando voglia di crescere e fiducia nelfuturo. Come ha illustrato Carlo Lam-bro, Brand President di New HollandAgriculture nel corso della press con-ference organizzata durante l’Eima,Cnh Industrial ha realizzato nel terzotrimestre 2014 ricavi per 7,7 miliardi

Serie T4

Pensare in grande

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NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |51

presse. Parallelamente è in atto un pro-gramma di espansione nel mercato del-le attrezzature nelle aree Emea (Euro-pa, Africa e Medio Oriente) e Apac(Asia e Pacifico). nel quale rientranol’ingresso di New Holland nel compar-to delle seminatrici per la semina di-retta grazie alla partnership siglata li-mitatamente all’Europa con la dittabrasiliana Semeato (le prime macchi-ne sono già al lavoro nelle campagnefrancesi) e l’acquisizione della societàstatunitense Miller, specializzata nellaproduzione di irroratrici semoventi. Dasegnalare, ancora, il sistema telematicoPlm Connect per la gestione di picco-li e grandi parchi di macchine connes-se tra loro. E proprio grazie alle conti-nue novità proposte, le quote di mer-cato di New Holland relative ai trattoririsultano in aumento nelle diverse areegeografiche, fatta eccezione per l’Ame-rica Latina. È previsto invece il mante-nimento delle posizioni nel compartomietitrebbie (in incremento solo nell’a-rea Emea) e in quello delle macchineper la fienagione, esclusa l’area Asia ePacifico, dove è in atto una apprezzabi-le crescita. La seconda linea di svilup-po del brand viene individuata nell’e-spansione geografica, che ha tra i vari“key focus” il rafforzamento delle posi-

soprattutto alla trasmissione Dual Com-mand con superriduttore, all’inversoreelettroidraulico e all’assale SuperSteer, i4 modelli T4 Low Profile, con profilo ebaricentro basso per le applicazioni ti-piche dei trattori utility, e la nuova ver-sione aggiornata della serie T4 Power-Star, la prima in Europa equipaggiatacon tecnologia PM Cat (catalizzatoreantiparticolato) per la conformità allenormative Tier 4B. Il brand di casa Fiatha provveduto inoltre a migliorare laserie TD3.50 in termini di ergonomia eprestazioni, dotandola del nuovo moto-re Fpt Industrial Tier 3 S8000 e di un at-tacco posteriore più robusto. Un im-portante upgrade, infine, anche per lagamma di trattori TD5 che monta oraun nuovo motore Tier 4A sviluppato daFpt Industrial, oltre ad un nuovo im-pianto idraulico di portata più elevata(fino a 100 litri al minuto) e vanta unamaggiore capacità ed altezza di solleva-mento.È partita nel frattempo una nuo-va campagna pubblicitaria che ha co-me target la grande platea di Expo Mi-lano 2015 di cui Cnh Industrial sarà Of-ficial Global Partner. Il sito internet dedicato www.ex-po2015.newholland.com ospita la se-rie web “The Seeds of Life Series”, una

messa a fuoco sulla vita di otto agri-coltori, uomini e donne, prove-

nienti da tutto il mondo che,con l’aiuto di New Holland, si

dedicano ad alimentare ilpianeta. ���

zioni nel comparto mietitrebbie, di pic-cola taglia e con o senza cabina in In-dia, grazie al nuovo complesso indu-striale di Chakan, con una produzionedestinata al mercato locale, ma ancheall’export verso l’Africa e il MedioOriente, il potenziamento delle strut-ture produttive in America Latina equello del business dei trattori nell’areaNafta (Canada, Messico e Stati Uniti)ed il consolidamento delle posizioni inEuropa. A tal proposito c’è da registra-re, accanto al significativo recuperodelle quote di mercato nei Paesi dell’a-rea mediterranea (Italia compresa,+2,2% nei primi nove mesi del 2014)relativamente ai trattori, l’ottima stagio-ne messa a segno nel comparto mieti-trebbie, con quote di mercato in signi-ficativa crescita nei principali Paesi delVecchio Continen-

Debutto a Bologna

dei nuovi trattori T4

ergonomici e versatili

te, e le buone performan-ce nel settore delle rotopres-se, nonostante la generale con-trazione delle vendite (-5,8% in vo-lume). Dopo aver rinnovato com-pletamente la propria gamma dimietitrebbie, offrendo nuovi stan-dard di efficienza nella raccolta,New Holland ha acceso i riflettori al-l’Eima sui trattori specializzati,un segmento nel quale èprotagonista assoluta inEuropa visto che ognidieci trattori vendu-ti tre sono giallo-blu. Hanno debutta-to alla rassegna bo-lognese i nuovi T4,dotati di maggiorecomfort e versatilità grazie New Holland T4

Page 52: Mondo agricolo 11

Rinvigorita spinta

di Argo Tractors

verso l’innovazione

e volontà di accrescere

le quote di mercato

nella fascia medio-alta.Il debutto della seriedi trattori McCormick

S P E C I A L E E I M A

52| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Barbara Mengozzi

In punta di joystick

aperto (da 66litri al minuto per i servizi più 32 perlo sterzo) è affiancato in opzione da unsistema a centro chiuso con portata di110 litri al minuto al servizio di tre ocinque distributori. Nuova anche laconfortevole cabina, disponibile a ri-chiesta con sospensione, così come èpossibile disporre di assale anterioresospeso con bracci indipendenti.Inmostra a Bologna, a fianco degli X6 VT-

Decisa a lasciare il segno,Argo Tractors ha sceltoun inusuale colore gialloper il debutto all’Eimadella nuovissima serie ditrattori McCormick X6

VT-Drive, derivata dalla serie X6 edequipaggiata di trasmissione a varia-zione continua sviluppata dal gruppodi Fabbrico e controllata tramite il nuo-vo bracciolo multifunzione con joy-stick per la regolazione della velocità.Tale soluzione ha comportato un ulte-riore incremento di potenza, consen-

tendo di affiancare ai duemodelli componenti la serie X6 – si-glati X6.420 e X6.430 – un terzo esem-plare, l’X6.440, in grado di erogare 133cavalli unboosted e fino a 143 cavallicon Power Plus. Per il resto i nuovi X6VT-Drive, a livello di motorizzazioni, al-lestimento ed estetica, condividono lestesse caratteristiche dei “fratelli” dellaserie X6 gestiti da una trasmissione da36 rapporti in avanti più 12 in retro-marcia, con un powershift a tre stadi,inversore elettroidraulicocon regolazione in base alcarico inerziale e super-ri-duttore opzionale. Tuttimontano propulsori a quat-tro cilindri Betapower FuelEfficiency Tier 4 interim esono dotati di serie di im-pianto frenante ottimizzatomediante un sistema di azio-namento a pistoni anulari, diuna Pto elettroidraulica sin-cronizzata a quattro velocitàe di un sollevatore posterio-re con capacità incrementa-ta fino a 5.400 chilogrammi.Il circuito idraulico a centro

Landini

isodiametrico

McCormick X6 VT-Drive

Page 53: Mondo agricolo 11

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |53

800 81 40 71

Drive e colorata anch’essa eccezional-mente di giallo, la gamma X7 VT-Drive,che conta complessivamente 5 mo-delli: tre a 4 cilindri (X7.440, X7.450 eX7.460, con potenze di 143, 160 e 166cavalli) e due a 6 cilindri (X7.660 eX7.670, con potenze Power Plus ri-

spettivamente di 175 e 192 cavalli),provvisti di trasmissione ZF a quattrogamme. Novità anche per il brandLandini con il lancio dei tre nuovimodelli della serie 6L (evoluzionedei LandPower), nella fascia da140 a 180 cavalli, tutti dotati di

motori Fpt Industrial a quattro ci-lindri da 4,5 litri emissionati Tier 4

interim grazie alla tecnologia Scr. Lanuova gamma è disponibile con in-versore meccanico e, a richiesta, coninversore idraulico, powershift a trestadi sottocarico e superriduttore conuna velocità minima di 410 metri al-l’ora. Sensibilmente migliorato, l’im-pianto idraulico mette a disposizione87 litri di olio al minuto per i servizi,più 38 dedicati allo sterzo. Quattro ve-locità alla presa di forza e sollevatoreposteriore a comando elettronico concapacità massima di 8.400 chili. Un’al-tra “new entry” in casa Landini è rap-presentata dall’isodiametrico serie9000, presentato all’Eima nella versio-

ne piattaformata, ma chesarà disponibile anche concabina. La nuova gamma,che è formata dai modelli9095 e 90105 azionati damotori Fpt Tier 3 con po-tenze rispettivamente di 88e 95 cavalli, offre un cam-bio base 16 + 16 con inver-sore meccanico e superri-duttore di serie, sollevatoreposteriore con capacità di2.300 chili e circuito idrauli-co da 50 + 31 litri al minuto.Di serie la guida reversibile,disponibile anche nella ver-sione articolata. ���

Novità anche per il brand

Landini con il lancio

di tre nuovi modelli serie 6L

Page 54: Mondo agricolo 11

Conferenza stampa

del management

di Kuhn sull’evoluzione

del mercato

e sui punti di forza

del gruppo francese

S P E C I A L E E I M A

54| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Claudio Pietraforte

La terza generazione di spandiconcime

natacci, le premesse per essere fidu-ciosi, grazie anche alla nuova Pac2014-2020, all’introduzione di coltiva-zioni alternative al mais per le bioe-nergie e ad una maggiore stabilità deiprezzi. In questo scenario altamente compe-titivo il gruppo francese si presentacon soluzioni tecnologicamente all’a-vanguardia nelle diverse famiglie diprodotto (dalle lavorazioni conservati-ve al precision farming, alla fienagio-ne, all’alimentazione animale, alla pro-tezione delle colture, e con nuovi ser-vizi, desideroso di stabilire un file di-retto con il cliente finale, proprio co-me è accaduto in occasione dell’Eima.In primo piano alla rassegna bologne-se lo spandiconcime Axis 50.1 H-EMC, dotato della tecnologia Axmatper la misurazione automatica onlinedella distribuzione del concime inor-ganico in base al tipo di fertilizzante ealla larghezza di lavoro desiderata(premiato come Novità Tecnica), e labig baler LSB 1290 iD con sistema dicompressione TwinPact (anch’esso ri-conosciuta Novità Tecnica) che, suddi-viso in una parte inferiore e in una su-periore, per comprimere la balla indue fasi distinte, permette di ottenereuna densità delle balle fino al 25% piùalta. ���

Un fatturato globale 2013di 1.047 milioni di euro,un ampio e innovativoportafoglio prodotti, unaqualificata e stabile retedistributiva: grazie a que-

sti tre punti di forza il gruppo Kuhnpuò continuare a pensare positivo inquello che Vincent Arnould, Interna-tional Sales Manager presso Kuhn, in-tervenuto alla conferenza stampa or-ganizzata dalla multinazionale di Sa-verne nel corso dell’Eima, ha definito“un periodo particolarmente ricco disfide”. Come ha fatto presente Gio-vanni Donatacci, general manager di

Kuhn Italia, non è il caso di parlare diun mercato in crisi, ma piuttosto di unnuovo mercato caratterizzato da unminor numero di attori ma al tempostesso in grado di offrire nuove op-portunità. Un mercato che nel 2014 èstato fortemente condizionato daiPsr, dalle difficoltà di accesso al credi-to e dalle condizioni meteorologiche,

senza trascurare l’instabilità dei prezzie dell’export dei prodotti.Dopo un 2013 non particolarmentebrillante per Kuhn Italia, che si chiusocon 23 milioni di euro di vendite net-te, in calo del 4 per cento rispetto al-l’anno precedente (in sofferenza le fa-miglie di prodotto che non esprimo-no innovazione come l’aratura e la la-vorazione del terreno alla presa di for-za), è in atto una ripresa che ha por-tato le vendite nette a +17% (+9% intermini di macchine vendute) mentreil portafoglio ordini a fine luglio risul-tava in crescita di circa l’11%. Per il 2015, nonostante i tanti campa-nelli di allarme, ci sono, a detta di Do-

L’Axis 50.1 H-EMC

garantisce flessibilità

e spargimento di precisione

Axis 50.1 SX

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Bridgestone ha sceltola vetrina di Bologna

per l'ingresso del suo marchio Premium

nel mercato dedicato all’agricoltura

S P E C I A L E E I M A

56| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

di Claudio Pietraforte

Pneumatico da premio

guida emaggior rispar-mio di tempo.

Risultati che sonostati confermati nei test

condotti nel marzo 2014 dal-l’organizzazione indipendente Dlg.«I nuovi pneumatici per agricolturaBridgestone sono stati sviluppati par-tendo direttamente dalle esigenze deinostri clienti finali, gli imprenditoriagricoli ed i contoterzisti. – ha affer-mato Lorenzo Piccinotti, MarketingManager Commercial Products diBridgestone Europe-South Region, du-rante la conferenza stampa organizza-ta nel corso dell’Eima –. In quest’otti-ca nasce il marchio “Soil care by Brid-gestone” che è sinonimo di massimaprotezione del terreno garantendo unperfetto equilibrio tra efficienza e sal-vaguardia dell’ambiente». Mentre Bridgestone concentrerà isuoi sforzi nel segmento dei pneuma-tici per agricoltura di alta gamma, chesaranno resi disponibili nelle misureutilizzate dalle più grandi e potenti at-trezzature agricole, Firestone conti-nuerà a soddisfare i bisogni di oltre il90% del mercato dei trattori europeicon una nuova generazione di pneu-matici per un’agricoltura di alta qua-lità. Tra questi sono inclusi il MaxiTraction Combine per mietitrebbie eil Performer Row Crop per macchineirroratrici. ���

Dopo l’anteprima interna-zionale a Reifen 2014, hadebuttato ufficialmentein Italia in occasione del-l’Eima l’atteso Vt-Tractor,l’innovativo pneumatico

che segna l’ingresso del brand Bridge-stone nel segmento dei pneumaticipremium per l’agricoltura. Con l’occhio rivolto alle aziende agri-cole che necessitano di attrezzaturesofisticate, tecnologicamente dedica-te ad attività pesanti, la multinazionalegiapponese ha sviluppato una nuovagamma di pneumatici in grado di la-vorare con una pressione di gonfiag-gio minore e con una impronta a ter-ra più grande di quella dei pneumaticistandard, riducendo in questo modola pressione di contatto con il terreno.In particolare, i test interni hanno ri-

velato che il Vt-Tractor fornisce un’a-rea di contatto del battistrada fino al26% più larga rispetto ai pneumaticiconcorrenti presenti sul mercato, conuna conseguente minore compatta-zione del suolo ed una maggiore pro-tezione delle colture.Accanto a questo vantaggio c’è la tra-zione superiore del Vt-Tractor chepermette agli agricoltori di lavorare icampi più rapidamente e di coprirecirca 0,9 ettari in più al giorno rispet-to ai pneumatici dei competitor. Il nuovo Vt-Tractor, che è stato è statorealizzato nel Centro europeo di Ri-cerca & Sviluppo Bridgestone di Ro-ma e viene prodotto nello stabilimen-to di Puente San Miguel in Spagna, ga-rantisce inoltre un eccellente rispar-mio di carburante – fino a 36 litri per50 ettari rispetto ai concorrenti di ri-ferimento –, un migliore comfort di

Vt-Tractor permette

di lavorare i campi

più rapidamente

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58| MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2014

O R G A N I Z Z A Z I O N E E T E R R I T O R I O

ca ritagliata sulle esigenze del settore. Peril direttore dell'Inps di Bari, FrancescoMiscioscia, le misure a favore dell'occu-pazione in agricoltura previste dal de-creto Competitivitá - in particolare gliincentivi a favore dei datori agricoli perl'assunzione di giovani lavoratori di etàcompresa tra i 1 8 e 3 5 anni, e per le retidi lavoro agricolo di qualità - premianoaziende in regola e pongono le premesseper uno sviluppo virtuoso dell'interocomparto regionale. Cosimo Angelo Fi-lomeno, ispettore della direzione territo-riale del lavoro di Bari, ha sostenuto chele recenti riforme in materia di lavoro, siinseriscono in un contesto di evoluzionenormativa al passo con le esigenze dimodernizzazione nell'organizzazionedelle imprese, cercando di contemperarele richieste di tutela provenienti dai lavo-ratori. Le conclusioni sono state affidateall'Assessore regionale al Lavoro, LeoCaroli, che si è soffermato sull'evoluzio-ne normativa in rapporto alle attività re-gionali in questo campo.

Bari: folto numero di imprenditori alconvegno su Jobs Act e CampoliberoNonostante la recessione continui amordere, l'agricoltura appare in contro-tendenza anche sul fronte occupaziona-le. In Puglia, regione leader per l'agricol-tura, i dati sono confortanti. 'Campoli-

bero', la Legge di stabilità e il 'Jobs Act'sono stati i i temi affrontati a Bari, nelconvegno, organizzato dalla Confagri-coltura provinciale. I lavori sono statiaperti da Umberto Bucci, presidente diConfagricoltura Puglia, che si è augura-to un'attenzione crescente per il settoreda parte delle Istituzioni. MichelangeloDe Benedittis, vicepresidente di Confa-gricoltura Bari ha sottolineato, sulla ba-se di dati Inps, come l'occupazione agri-cola sia stabile e - confrontando i dati uf-ficiali del 2012 e 2013 - addirittura cre-sca, in controtendenza rispetto alla cro-nica disoccupazione degli altri settori.Roberto Caponi, direttore dell'area sin-dacale di Confagricoltura, ha sottolinea-to l’importanza di una disciplina specifi-

GLI INTERVENTI DI BUCCI E DE BENEDITTIS

Co nveg no a Ba ri su Jobs Acte Campolibero

Pierluigi Filippini è statoeletto all’unanimità nuovopresidente della Libera Asso-ciazione Agricoltori Cremo-nesi. Il neoeletto è nato aCremona nel 1956 ed è lau-reato in veterinaria. Alla pro-fessione medica ha preferitoquella di imprenditore agri-colo che svolge insieme con ilfratello Massimo. Oggi i Fi-lippini conducono aziendezootecniche a Fiesco, Mon-todine e Madignano.

A CREMONAELETTOFILIPPINI

di Elisabetta Tufarelli

Rosario Marchese Ragona èil nuovo presidente di Confa-gricoltura Agrigento. Lo haeletto all’unanimità l’Assem-blea generale. Lo affiancano ivicepresidenti Alfredo Qui-gnones, Salvatore Vita e Gio-vanni Giglia. Il nuovo presi-dente è coniugato, ha tre figlied è avvocato. E’ entrato nel-l’azienda di famiglia ad indi-rizzo di orticoltura protetta,olivicoltura ed uva da tavola,subito dopo la laurea.

MARCHESE RAGONAPRESIDENTEAD AGRIGENTO

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Assenza ed il presidente Guidi. “La nuo-va Pac è partita da un presupposto: menorisorse – ha spiegato Assenza. Nel 2017 cisarà un primo ‘tagliando’ per capire comefunzionano il settore dei pagamenti ac-coppiati e il principio dell’agricoltore atti-

L’inaugurazione della nuovasede provinciale di Confagri-coltura Pavia è stata l’occasioneper un dibattito intitolato sug-gestivamente “Parliamo di fu-turo”. Dopo il taglio del nastro,affidato al presidente di Con-fagricoltura, Mario Guidi, ilsaluto del presidente provin-ciale Gianfranco Bensi, che hadetto: “Da qui lavoreremoogni giorno per valorizzare l’eccellenzadella nostra agricoltura”. Poi spazio allatavola rotonda, moderata dal vice diret-tore de “Il Giornale” Nicola Porro, a cuisono intervenuti il direttore generale delministero delle Politiche agricole Felice

INAUGURATA LA NUOVA SEDE PROVINCIALE

A Pavia si parla di futuro

vo. Il governo, intanto, è riusci-to a ‘salvare’ 75 milioni di euroda ridistribuire alle aziendeagricole”. In futuro il ruolo del-l’agricoltore, secondo Guidi,dovrà cambiare adeguandosialle esigenze dei consumatori.“Lasciando da parte il concet-to ‘piccolo è bello’ e l’immaginebucolica dei mercatini a km 0– ha detto Guidi – dobbiamo

capire che in futuro meno dell’1% deiprodotti agricoli sarà gestito in Italia; iconsumatori del futuro sono persone conun alto tasso di colesterolo ed extracomu-nitari con abitudini alimentari molto dif-ferenti dalle nostre”.

I dipendenti

di Upa Pavia

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60 | MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2014

cietà di affiancamento per le terre agricole” e la “Banca

delle Terre Agricole”. La prima, proposta dal ministero del-

le Politiche agricole e da quello dell’Economia, ha l’obiet-

tivo di favorire l’insediamento permettendo ad un giova-

ne, tra i 18 e i 40 anni, di

‘affiancare’ in azienda un

agricoltore over 65. La se-

conda prevede la creazio-

ne di un pubblico registro

a cui i giovani agricoltori

potranno fare riferimento

per affittare o comprare un

terreno. In pratica la terra

viene considerata final-

mente un fattore produtti-

vo e non un investimento

finanziario.

Sarà, inoltre, possibile di-

sporre di un registro com-

pleto che permetterà di far

incontrare la domanda con

l’offerta. Istituito all’Ismea,

l’elenco riporterà i terreni

e le aziende agricole dispo-

nibili per avvenuto abban-

dono o perché è soprag-

giunto il prepensionamen-

to del precedente titolare

dell’impresa.

Elisabetta Tufarelli

DUE MISURE INTERESSANTI PER I GIOVANI PER CUI SI È FORTEMENTE IMPEGNATA LA SEN. MARIA TERESA BERTUZZI, A CUI VA IL RINGRAZIAMENTO DELL’ANGA

Arrivano le normeper il ricambiogenerazionale

L’attenzione alle nuove leve dell’imprenditoria agri-

cola comincia, concretamente, a prendere forma.

Così come, nello stesso tempo, cresce quella dei

giovani che aspirano ad insediarsi in agricoltura. Per la ve-

rità l’esigenza di favorire il

ricambio generazionale per

il nostro settore era sentita

da tempo ed è qualche an-

no che gli studenti, di fron-

te alla scelta dell’indirizzo

di studi, per le superiori e

le facoltà universitarie, pre-

diligono il campo agricolo.

Ma fino ad ora, quasi come

le rette parallele, queste

due esigenze non si incon-

travano mai. Ora ci sono

due importanti emenda-

menti, all’interno del colle-

gato agricolo alla legge di

Stabilità. Si tratta, in partico-

lare, di due misure interes-

santi rivolte ai giovani, per

cui si è fortemente impe-

gnata la senatrice Maria Te-

resa Bertuzzi, a cui va il rin-

graziamento dei Giovani di

Confagricoltura. Partiranno

infatti, già probabilmente

nel prossimo anno, le “So-

Sono soddisfatto. Abbiamolavorato molto per favorire ilricambio generazionale e lapermanenza dei giovani inagricoltura. L’istituzionedella ‘Banca delle TerreAgricole’ e delle ‘Società diaffiancamento’ vanno nelladirezione giusta per favorire

il ricambio generazionale. Come giovani di Confagricolturasiamo orgogliosi di aver lavorato con la senatrice emilianaMaria Teresa Bertuzzi, prima firmataria degliemendamenti, che ringraziamo moltissimo anche perché cisegue costantemente. Certamente, dalla loro origine sonostati ‘ammorbiditi’ e, non contenendo stanziamenti, il loroimpatto sarà più limitato. Ma è fondamentale averfinalmente imboccato la strada giusta. Ci piace anche lascelta dell’Ismea perché mette insieme la terra alle risorsefinanziarie e alle competenze disponibili, in modo dasostenere nascita e sviluppo dell’impresa senza costituireun ulteriore ente.

Raffaele Maiorano Presidente Nazionale Anga

I L C O M M E N T O

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nale sarà attribuito un premio di 30mi-la euro e sarà anche garantita la loropartecipazione a Expo 2015, in unospazio dedicato. Il budget complessivostanziato per sostenere queste iniziativeè di 750mila euro. I progetti potrannoessere presentati entro il 15 dicembre2014 e saranno valutati da una giuriapresieduta da Alessandra Poggiani, di-rettore dell'Agenzia per l'Italia digita-le."Le start up agricole e alimentari - hadichiarato il ministro Maurizio Marti-na - avranno un ruolo importante nellarappresentazione del modello agricoloitaliano in Expo. Questo bando si inse-risce in un progetto più ampio di inizia-tive che riguardano le nuove imprese invista dell'appuntamento di Milano.Puntiamo sull'innovazione per raccon-tare le storie dei giovani che investonoin questo settore. Il ricambio genera-zionale è una priorità, vogliamo far cre-scere il numero di aziende condotte dagiovani e proiettare davvero il compar-to nel futuro". Per ulteriori info e perscaricare il bando si veda il sito del mi-nistero delle Politiche agricole.

Il ministero delle Politiche agricole haannunciato che è stato indetto un con-corso per la selezione nazionale dei"Nuovi Talenti Imprenditoriali" finaliz-zato alla valorizzazione e rappresenta-zione, in occasione di Expo 2015, dellemigliori esperienze imprenditorialirealizzate nel settore agricolo e agroali-mentare della pesca e dell'acquacolturada aziende start up, aperte da meno di48 mesi, condotte da giovani tra i 18 e40 anni e provenienti da tutto il territo-rio nazionale. Non è prevista una speci-fica limitazione tecnico-giuridica in re-lazione al campo di attività dell’impre-sa, purché svolga (cita testualmente ilDecreto ministeriale) “un’attività con-nessa al settore agricolo, agroalimenta-re e della pesca” ed il cui progetto im-prenditoriale permetta “di valorizzarele competenze e i prodotti sia delle filie-re tradizionali che delle filiere innovati-ve quali la nutraceutica/scienze dellavita, la bioedilizia, la chimica verde, leenergie rinnovabili, la cura dell’am-biente e del paesaggio”. Alle prime 25aziende classificate nella graduatoria fi-

LOMBARDIA

Appello

dei Giovani

al governoConcorso per i nuovi talenti

IN VISTA DI EXPO PREMIATE LE MIGLIORI START UP

I Giovani di ConfagricolturaLombardia hanno lanciato unappello al governo chiedendopiù sostegno alle nuove leve im-prenditoriali. «Molti - si leggenel comunicato dell’Anga Lom-barda, presieduta da StefanoLamberti - sono gli interventi le-gislativi che in questi mesi sonostati proposti dal ministro Mar-tina a favore dell'imprenditoriagiovanile su "#campolibero" e"Terre vive" e numerose sono letematiche poste in agenda ancheper merito della nostra associa-zione: il ricambio generazionale,la competitività delle aziendecondotte dai giovani e la tuteladei territori. Le misure ad oggipresentate sembrano essere fina-lizzate a favorire nuovi investi-menti, l'accesso al credito e l'as-segnazione attraverso venditecompetitive di aree agricole de-maniali, ma il rischio che ci au-guriamo -possa essere scongiu-rato - è quello di vedere arenatele proposte in iter legislativi o inprocedimenti amministratividove subiscano alterazioni, taglidi risorse e ritardi». I Giovani diConfagricoltura Lombardia, conqueste premesse, invitano il go-verno a continuare ad impe-gnarsi nel sostegno all'imprendi-toria agricola giovanile.

NOVEMBRE 2014 | MONDO AGRICOLO | 61

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62| MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2014

OVER 60

Vacanze invernalia Giardini Naxos

di Elisabetta Tufarelli

I pensionati di Confagricoltura, dopo diecianni, tornano nella zona orientale della Sici-lia, all’Hotel Caesar Palace di GiardiniNaxos (Me). Una location a quattro stellenella prima colonia greca fondata in Sicilia(753 a.C), per la 36° edizione del Soggiornoinvernale degli ‘over 60’ dell’Organizzazione.“Il nostro Soggiorno – sottolinea AngeloSantori, vicepresidente vicario del sindacatopensionati di Confagricoltura - è un’impor-tantissima occasione di incontro e di dialogocon gli amici agricoltori provenienti da tuttaItalia. E’ anche unmomento fondamentaleper approfondire, tra dinoi, i temi economici e agricoli. Primo fra tutti,come abbiamo più voltedenunciato, il potere diacquisto delle pensioni,che ha subito e continua a subire rilevanti perdite e resta una delle nostreprincipali rivendicazioni.Per questo continueremoa chiedere che sia definitoun paniere Istat per le spese delle famiglie deipensionati, sulla base delquale calcolare la rivaluta-zione annuale delle pen-

sioni”. Come d’abitudine, il Soggiorno saràarticolato in due turni, di nove giorni. Il pri-mo dal 23 febbraio fino al 3 marzo, mentre il secondo dal 3 marzo all’11. Ricco il pro-gramma di escursioni. Si visiteranno Messi-na e Tindari (con il Santuario della Madon-na Nera) Savoca e Forza D’Agrò (set del film“Il Padrino”). Non mancheranno Taormina,Piazza Armerina con gli stupendi mosaicidella Villa del Casale (totalmente restaura-ta), Caltagirone (città delle ceramiche),Grammichele con la sua piazza esagonale,

Siracusa Ortigia e il Museo archeologicoregionale. I senior di Confagricoltu-ra, durante le visite avran-no anche l’occasione dipranzare presso dueaziende agrituristicheassociate alla nostra orga-nizzazione: “Il Daino” a San Piero Patti (ME) e “Gigliotto” a S.Micheledi Ganzaria (CT). Il pro-gramma terminerà conun gita ‘a tema’ nell’azien-da agricola ad indirizzoagrumicolo del nostrosocio-dirigente GerardoDiana a Mineo (CT).

QUESTIONE FEMMINILE

Il 29 novembre a Busseto

(PR) grande successo al

Teatro “Giuseppe Verdi”

per il Convegno Inter-

provinciale dei Pensionati

Confagricoltura di Parma,

Piacenza, Reggio Emilia

e Modena, che ha af-

frontato la “questione

femminile” nel convegno

“Terza età in agricoltura,

il ruolo della donna”. Sono

intervenuti, oltre al pre-

sidente degli ‘over 60’,

Bruno Allegretti, tutti i

presidenti dei Sindacati

Pensionati delle Province

coinvolte: Vittorio Brianti

(PR), Giovanni Merli (PC),

Elio Bagnacani (RE), Gio-

vanni Maggiolo (MO).

E Marina Di Muzio, pre-

sidente di Confagricoltura

Donna, che ha sottoli-

neato la necessità di

rendere visibile e valoriz-

zare il lavoro femminile

in campagna, in termini

di ore lavorate, compiti

assegnati, impegni fa-

miliari e coinvolgimento

nelle fasi decisionali

dell’attività.

“E’ l’agricoltura sostenibile

e multifunzionale – ha

concluso Angelo Santori

– che ha messo final-

mente in luce, rendendolo

visibile, il legame sempre

più stringente tra agricol-

tura e ruolo della donna”.Angelo Santori

Hotel Caesar Palace

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Cucina gourmet attentaa piacere e benessereIl gusto non è solo nella tra-dizione, ma anche nellasalute. E’ questo il pensierodegli over 65, interpellati daAZTI-Tecnalia, centro ibe-rico specializzato nellaricerca nel settore alimenta-re. L’azienda, insieme alcelebre ristorante Mugaritzad Errenteria (Spagna), stalavorando per mettere apunto nuovi cibi che sianoapprezzati anche dai consu-matori più anziani. Fondamentale è tenere conto dellanecessità di rendere l’alimentazioneun vero e proprio piacere. I tentativi

sono andati nella direzione di farassociare al cibo il ricordo di momen-ti piacevoli. Combinando fra lorodiversi aromi, sapori e consistenze, gli

esperti di AZTI e Mugaritzsono riusciti ad ottenere cibiaccettati dal 50% deglianziani consultati. Tra i dettagli interessantiemersi: se è vero che glianziani sono sempre piùdisposti a sperimentarenuovi cibi, le nuove propo-ste devono essere simili oalmeno ricordare i prodottie i sapori tradizionali.Secondo gli ‘over 65’ inter-

pellati, un altro requisito fondamenta-le dei nuovi cibi è che abbiano pro-prietà salutari e un profilo nutriziona-le adatto alle loro esigenze.

Centro di ricercaspagnolo AZTI

La prossima asta Ritchie Bros. aCaorso in programa per il 4 di-

cembre, conta già oltre 1400 artico-li in vendita tra macchinari, autocar-ri e attrezzature. Il giorno dell’astatutti gli articoli saranno in venditasenza prezzo minimo di partenza. Il parco macchine includerà mac-chinari per tutti i settori, da trattoriagricoli e mietitrebbie, a pale eescavatori, sollevatori telescopici epiattaforme aeree di vari tipo, tratto-ri stradali, autocarri a telaio e molto al-tro. Tra i macchinari in vendita sonoinclusi:• 1 Fendt 936 Vario 936 del 2014,• 2 Fendt 930 Vario , 2007 e 2008,• 1 mietitrebbia mai usata John DeereT560 del 2012,• 1 trattore John Deere 5090M maiusato del 2013.

Si contano ad oggi oltre 30 trattori invendita, oltre che a una vasta scelta diattrezzature.Il giorno dell’asta Ritchie Bros. ven-derà alcuni articoli con un’asta di be-neficenza. Grazie alla collaborazionedi alcuni clienti che hanno aderito all’i-niziativa, i proventi della vendita diquesti articoli saranno infatti devoluti

all’Associazione A.Fa.Di, Associa-zione Famiglie Disabili, un’associa-zione molto attiva sul territorio loca-le che si dedica da anni a supporta-re le famiglie con persone disabili esituazioni difficili. L’asta inizierà gio-vedi 4 dicembre alle ore 8.30. Neigiorni 2 e 3 dicembre sarà possibi-le visionare il parco macchine e re-gistrasi all’asta per chi volesse par-tecipare. Oltre alla partecipazionein sede, le aste Ritchie Bros. offro-

no la possibilità di partecipare onli-ne in tempo reale oppure tramiteun’offerta delegate. Sul sito internetdel gruppo www.rbauction.it è di-sponibile la lista dei macchinari invendita con schede tecniche. Per maggiori informazioni è possi-bile contattare la sede d’asta italianaallo 0523.818801. �

� O L TRE 1400 ARTICOLI IN VENDITA A CAORSO E ONLINE

Grande Asta di fine anno per Ritchie Bros.

A T T U A L I T À D A L L E I M P R E S E

Page 64: Mondo agricolo 11

Le clementine antiviolenzadistribuite in sei piazze

di Elisabetta TufarelliCAMPI ROSA

“Servono più politiche di prevenzionee contrasto alla violenza sulle donne,

ma anche sostegno alle imprenditriciagricole che vivono e lavorano nellearee rurali. Confagricoltura Donna èstata presente, anche quest’anno, inmolte piazze italiane per il 25 novem-bre nella “Giornata Internazionalecontro la Violenza alle Donne”, perproporre, in cambio di un’offerta, leclementine di Calabria Igp, ormaidiventate simbolo dell'antiviolenza digenere”. Lo ha detto Marina Di Muzio,presidente di Confagricoltura Donnaannunciando l’iniziativa dell’associa-zione. L’agricoltura è un settore deter-

64| MONDO AGRICOLO | NOVEMBRE 2014

“TOLSTOJ DICEVA che le donne sono una vitesu cui gira tutto. Ma in Italia troppe donnevengono uccise o sono vittime di stalking.Oltre al femminicidio – ha sottolineato MarinaDi Muzio - esistono molti altri tipi di violenzadi genere. Basti pensare alle disparità uomo-donna sul lavoro, nei trattamenti economici e nell’accesso alla rappresentanza”.

Lo conferma l’ultimo rapporto annuale del World EconomicForum di Ginevra, il Global Gender Gap Report. Attualmente –

e queste sono le dolenti note - non c'è alcun Paese al mondo in cui unadonna guadagni quanto un uomo, rivestendo il medesimo ruoloprofessionale. Negli Stati Uniti le donne percepiscono circa due terzi delguadagno maschile e in Italia non si arriva nemmeno alla metà. InDanimarca il 71% del reddito degli uomini che svolgono lo stesso lavoro,ma questo Paese è l'unico dove ricoprono i posti meglio retribuiti. Vincitorea sorpresa il Burundi, dove la percentuale sale all'83%, ma quattropersone su cinque vivono al di sotto della soglia di povertà. Lentamente lecose stanno cambian d o. Il Wef prevede che, per raggiungere il 100% diuguaglianza ci vorranno 81 anni. A guidare la classifica del Gender GapIndex resta, come sempre, il Nord Europa, che occupa i primi cinque posti.La Germania è 12esima. La Francia risale al 16esimo posto. Ventesimi gli USA. Per la partecipazione delle donne nel campo economico l’Italiascende dal 97° al 114°. Per la parità salariale siamo 129°. Le pariopportunità, da noi, rimangono un miraggio: siamo an cora al 71° posto su136 Paesi. Nella Top 1 0 ci sono anche Nicaragua, Rwanda e Filippine. Se le cose migliorano molto in Rwanda e peggiorano in Italia, ciò è dovutoanche al fatto che il rapporto misura solo il divario quantitativo tra uominie donne, non la qualità della vita femminile o il livello di libertà.

minante nel siste-ma economico,sociale e ambien-tale. “Comeimprenditrici ecome donne sia-mo impegnatenella battaglia cul-turale e socialecontro la violenzadi genere, unapiaga che esprimecifre allarmanti: in Italia ogni due gior-ni una donna muore per mano di unuomo. Abbiamo voluto dare un contri-buto ai centri antiviolenza D.i.Re

(Donne in Rete contro la violenza)perché vogliamo mettere in evidenzache questa atroce violenza va ricono-sciuta come una violazione dei dirittiumani”. La manifestazione è stata ungrande successo anche dal punto divista mediatico. Mille e 500 chili di cle-mentine Igp sono stati distribuiti in seipiazze (Asti, Albenga in provincia diSavona, Milano, Cosenza, Perugia eBologna) offerti dalle imprenditrici diConfagricoltura Donna Calabria e par-titi dalla Piana di Sibari in ricordo diFabiana Luzzi, giovane studentessa diCorigliano Calabro, massacrata dall'exfidanzato in un agrumeto della cittadi-na ionica. Quest'anno la collaborazione con ilDipartimento di Farmacia e Scienzedella Salute e della Nutrizione dell'Uni-versità della Calabria permetterà divalorizzare anche le proprietà di pre-venzione delle malattie e curative delleclementine di Calabria. E il primoalbero di clementine è stato piantatoproprio il 25 novembre nei giardinidella casa comunale di Rende (CS).“Mi auguro – ha detto Paola Granata,presidente di Confagricoltura DonnaCalabria, che ha donato gli agrumi -che questo altro gesto simbolico persensibilizzare la popolazione sul temadel femminicidio e della violenza digenere venga replicato in altri Comuniitaliani”.

Le donne guadagnano la metà degli uomini

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L’APP DI AGRITURIST PER LE VACANZE DI NATALE

AGRITURISMO

di Veronica Mazzanti

Il prossimo 21 dicem-bre entreremo nellastagione invernale esi avvicinano le festedi Natale, occasioneper trascorrere unperiodo in agrituri-smo. Un modo origi-nale, anche se già col-laudato e con soddi-sfazione da moltituristi, per passareuna vacanza unica edautentica. Natale eCapodanno sarannomolto scenografici,ed anche un po’magici, se vissuti incampagna. Divertimenti, passeg-giate, profumi, sapori, colori, pae-saggi da cartolina, tutto con un‘click’ sul sito www.agriturist.itoppure scaricando la nuova app -disponibile per smartphone, iPho-ne e iPad - di Agriturist, che per-mette di avere l’agriturismo a por-tata di mano. Grazie alla app è pos-sibile fare ricerche sulla mappa inbase alla propria posizione, maanche trovare una struttura in basea località, trattamento, prezzi, tipo-logia d’alloggio. “Anche se è prestoper fare un quadro preciso sullepresenze nelle strutture ricettiveassociate per le feste natalizie e diCapodanno – ha messo in eviden-za il presidente di Agriturist, Cosi-mo Melacca – il trend, che conti-nua ad aumentare, è quello di pre-notare all’ultimo momento, nellaconvinzione che il posto, vista lacrisi si trova comunque. Attenzio-ne a non rimanere delusi, però,perché l’interesse per la vacanzaagrituristica nelle feste natalizie edi fine anno continua a crescere,forse perché è proprio come essere

mercatini natalizi escoprire nuovi saporiprovando i piatti tipi-ci delle feste di altreregioni. La soluzionemigliore è quella dinon passare solo unao due notti, limitan-dosi al pranzo diNatale o a quello San-to Stefano, ma di usu-fruire di una dellemoltissime offerte epacchetti che le strut-ture associate offro-no, unendo relax,buona cucina e diver-

timento, a prezziragionevoli. Comunque l’innova-zione tecnologica dovrebbe rende-re più agevole e facile prenotare lapropria vacanza in campagna.

L’agriturismo a portata di mano

Alluvioni, frane e dissesti. l’Italia

crolla dopo decenni di incuria,

cementificazione ed abbandono.

Agriturist, in una nota, ha messo

in evidenza che il dissesto

dell’entroterra, l’abbandono

dei terrazzamenti a ridosso della

pianura, la mancata cura degli alvei

e delle scarpate, amplificano inevitabilmente i danni del

maltempo. “Gli imprenditori agrituristici dicono basta con la

cultura dell’emergenza.

E’ necessaria – ha osservato il presidente di Agriturist, Cosimo

Melacca - una seria pianificazione territoriale che consenta alle

imprese agricole di operare e favorire questi processi. In questo

senso anche i contributi dei piani regionali di sviluppo rurale

dovranno fornire un supporto concreto per creare una ‘rete’ tra

imprese agricole ed agrituristiche, che rendano non solo sicuri i

versanti, ma anche nuovamente produttive le aree dell’entroterra,

delle pianure e degli spazi da sempre vocati all’agricoltura,

creando un volano virtuoso di recupero e sviluppo d’impresa”.

Alluvioni, frane e dissesti

NOVEMBRE 2014| MONDO AGRICOLO |65

in famiglia, ma in relax, senzastancarsi o stressarsi”. È anche l’oc-casione di scoprire l’Italia minore,visitare borghi, fare shopping nei

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Mela divisa in due«Ora che morderti non possosiamo due frutti a metà»

I conti in amore non tornano e capita di arrivare alla divisione(aritmetica); poco bravi in matematica, ma anche nei sentimenti.“La divisione aritmetica” è il brano che dà il titolo al disco di esordiodel cantautore e poeta ravennate Gregor Ferretti (Fermenti Viviby Aereostella). Ferretti, talentuoso, formatosi alla scuola di Mogol,incoraggiato da Dalla, è ora valorizzato da Franz Di Cioccio che èdirettore artistico di “Fermenti Vivi”; l’etichetta è davvero un’antennasintonizzata sui “fermenti vivi” della nuova canzone d’autoreitaliana. Ferretti è una bella scoperta: testi profondi, voce calda,

Musica ed arte pittorica. Originale

il package di “Fiori dal limbo” di

Verner (La Pupilla Records/ A Buzz

Supreme); la cover è una cornice

di cartone che ospita, a scelta, un

quadro tra i sei contenuti all’interno

(dipinti da Marta Cerri ed ispirati

ognuno ad una canzone). Copertina

intercambiabile a seconda dei

desideri e del le suggestioni

dell’ascoltatore. Verner - nome

d’arte del bravo cantautore campano

e bolognese d’adozione Gianandrea

Esposito - contiene dodici canzoni

che sono legate al tema del risveglio,

ovvero nel limbo, cioè nella fase

di passaggio dal mondo dei sogni

a quello della realtà. Risveglio che

è inteso come reazione rispetto a

uno stato di attesa e immobilismo.

Lo stile, pur restando cantautorale,

parte da territori pop per allargare

l’orizzonte. Il disco è più composito

rispetto al suo precedente, “Il mio

vestito”, uscito a fine 2009. Verner,

nelle sue nuove canzoni, tiene a

mente la lezione di Battiato, Guccini,

Concato, da cui parte, per esprimersi

con grandi doti artistiche, vena

creativa. Tratteggiando con intensità

espressiva.

66| MONDO AGRICOLO|NOVEMBRE 2014

PRIMO CD DELLA NUOVA COLLANA LIVE

CAMPI SONORI

Straordinaria operazione “filologica” dellaPremiata Forneria Marconi, senz’altrola più popolare prog band italiana a livellomondiale. L’iniziativa ha il suggestivotitolo “Il suono del tempo” (su etichettaImmaginifica by Aereostella); si tratta diuna collana con cinque vinili + CD, o soloCD, che riguardano i loro primi storicialbum degli anni ’70, risuonati ora dalvivo e che puntano alla piena riscopertadelle radici. Le registrazioni sono stateeffettuate a maggio scorso a Tokyo, congrande successo di pubblico, a confermaulteriore dello straordinario contenutoartistico delle performance. La raccoltasi è inaugurata con la rilettura del loro

quarto album “L’isola di niente”;il disco live è intitolato ora“Un’isola”. Scelta indovinataquella di partire da questostraordinario 33 giri del 1974,che festeggia quest’anno i 40anni e che uscì all’epoca anchein versione inglese con il titolo “The worldbecame the world” (ed i testi inglesi scrittida Pete Sinfield). Altro motivo che spingea vederlo come disco di esordio dellanuova collana di live è che, per la primavolta, vedeva in formazione il bassistaPatrick Djivas, proveniente dagli Area(che subentrava a Giorgio Piazza) e cheè tuttora colonna portante della Pfm. Il

disco viene riproposto fedelealla tracklist originale, conaccuratezza interpretativa (maovviamente lasciando spazioalla creatività, alla fantasia, alfeeling trascinante di Franz DiCioccio, Franco Mussida e

Djivas). Tra le novità la presenza del“Moment Choir” di Tokyo per la famosaintroduzione corale (e non solo) ed i branimai eseguiti dal vivo, “Via Lumiere” e “Ismy face on straight” (quest’ultimo inscaletta solo nel 1974 nei tour negli Usa).Del box è già uscito il secondo album(intitolato ora “Un Amico”) ed il 20 gennaioè atteso il terzo (“Un minuto”).

Verner tra musica ed arte pittorica

di Gaetano Menna

L’isola del suono filologico della Pfm

sound rockeggiante. Nove tracce in equilibriofra poesia e canzone d'autore; canzoni emozionanti

e istrioniche, storie vere, introspettive e allostesso tempo taglienti. “Una mela” vede l’amore comeun frutto maturo che cade dal ramo. “Cameriere” - mixdi Tiziano Ferro e Eugenio Finardi - ci porta in un ristorantetra clienti esasperati e la mente che viaggia altrove.“Supersoniche le rondini” si apre con la voce e latestimonianza della croata Ivana Rakvin, ragazza disabileed autistica che parla di bombe e guerra. Grande liricitàil racconto di “Portuale” sulle morti bianche.

CD DI ESORDIO CHE GUARDA DENTRO E SCAVA NELLA VITA

Gregor Ferretti conta con l’aritmetica dei sentimenti

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