piacere sicilia

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Incontri di Viaggio “Piacere Sicilia” - Periodico - Anno I / N.1 - Distribuzione gratuita Crocevia di popoli e sapori Crossroads of peoples and flavours TRAPANI La civiltà del tonno - The culture of tuna FAVIGNANA Tra mito e storia - Between myth and history ERICE Le terre dello Zingaro - The lands of Zingaro SAN VITO LO CAPO

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Magazine di Turismo, Tradizione e Gastronomia

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Page 1: Piacere Sicilia

Incontri di Viaggio

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Crocevia di popoli e saporiCrossroads of peoples and flavours

TRAPANI

La civiltà del tonno - The culture of tuna FAVIGNANA

Tra mito e storia - Between myth and historyERICE

Le terre dello Zingaro - The lands of Zingaro SAN VITO LO CAPO

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PIACERE SICILIA|EDITORIALEINCONTRI DI VIAGGIO

Benvenuti a Trapani. Città marinara che nel legame con il mare, ed i traffici com-merciali nel Mediterraneo, ha trovato ragioni per crescere e prosperare nel corsodei secoli. Benvenuti a Trapani, città d’arte e di cultura, di maestri corallai ed orafi;città tollerante che per secoli vide pacificamente convivere le tre grandi religionimonoteiste. Benvenuti nella terra del sale, strappato alle acque del mare con lastessa cura e la stessa attenzione con le quali il contadino coltiva la terra. Benvenutinella terra del vento a cui l’ingegno dei trapanesi ha rubato la forza per alimentarei mulini e trasformare il paesaggio. Benvenuti nella terra che fu dei sicani, deifenici, dei greci, dei romani, dei bizantini, degli arabi, dei normanni, degli angioini,degli aragonesi, degli austriaci, dei borboni, dei piemontesi. Benvenuti in questaterra al centro del Mediterraneo e che della sua centralità ha fatto ricchezza, storiae vanto. Rivolgiamo il saluto in primo luogo a coloro che trapanesi non sono, e sitrovano tra le mani questo giornale. Piacere Sicilia è stato pensato ed è statovoluto principalmente per i turisti, per i viaggiatori, per i nostri ospiti.È uno strumento di approccio con il territorio, nato dall’iniziativa di un gruppo di la-voro: giornalisti di diversa estrazione, editor, grafici, fotografi che hanno deciso dimettere a fattore comune le loro esperienze. Perché? La sensazione è che la ri-chiesta giunga proprio dal territorio, dalle statistiche dell’aeroporto e del porto, lenostre porte di ingresso internazionali; dagli operatori turistici, sempre più attenti afornire servizi puntuali ed efficaci ai turisti; principalmente a loro si rivolge PiacereSicilia. Da queste semplici considerazioni la scelta del testo bilingue. Banale perfinospiegarlo ma una città ed una provincia che ogni giorno si internazionalizzanosempre di più la lingua franca, l’inglese, è la scelta più naturale.Ai trapanesi e ai siciliani, ai quali pure rivolgiamo il saluto ed i nostri ringraziamentiper la lettura, dedichiamo la realizzazione di questo progetto e chiediamo scusase dovessero ravvisare qualche imprecisione.

Fabio Pace

Welcome to Trapani. A seaside town that has found opportunities to growand flourish over the centuries in its bond with the sea and commercialtraffic in the Mediterranean. Welcome to Trapani, a city of art and culture,

of master coral craftsmen and goldsmiths, a tolerant city where the three greatmonotheistic religions lived together peacefully for centuries. Welcome to the landof salt, extracted from the sea waters with the same care used by the farmer tocultivate the soil. Welcome to the land of wind, from which the ability of Trapani’speople has taken the power to feed the mills, transforming the landscape. Welcometo the land that belonged to the Sicanians, the Phoenicians, the Greeks, the Ro-mans, the Byzantines, the Arabs, the Normans, the Angevin, the Aragonese, theAustrians, the Bourbons, the Piemontesi. Welcome to this land in the middle of theMediterranean, that has created prosperity, history and pride through its own cen-trality. In the first place, we extend our regards to those who are not from Trapani,and have this magazine in their hands. Piacere Sicilia was designed and is inten-ded primarily for tourists and travellers, for our guests. It is a tool to approach theterritory, as well as the publishing venture of a working group: journalists from dif-ferent backgrounds, editors, graphic designers and photographers who have de-cided to join their experiences. Why? The feeling is that the request comes fromthe territory, from the statistics of the airport and the sea port, our international ga-teways; from the operators who are increasingly focused to provide timely and ef-fective services to tourists; Piacere Sicilia has been designed mainly for them.From these simple considerations, the choice of the bilingual text. It may soundobvious to explain that in a city and a province that every day are becoming moreand more international, the use of English is a natural choice. We would also liketo greet Trapani’s people and Sicilians and thank them for reading this magazine.To them we dedicate the realization of this project and apologize should they findany inaccuracies.

Fabio Pace

Periodico SemestraleANNO I - N° 1LUGLIO 2011

Distribuzione gratuita

DIRETTORE RESPONSABILEFabio Pace

REDAZIONEStefania MartinezLaura Di TrapaniManuela Laiacona

COORDINAMENTO Angela Volo

GRAFICA E IMPAGINAZIONECarla Mineo

TRADUZIONIAngela Volo, Teremoana Wilson

STAMPAG.C. Grafiche Cosentino

di Ernesto Cosentino & C.Caltagirone (CT)

PHOTO EDITORPiero Lazzari

Archivio “Piacere Sicilia”

ACCOUNTSilvia IppasoPubblicità

Tel. [email protected]

RINGRAZIAMENTIA quanti hanno creduto e contribuitoalla realizzazione di ”Piacere Sicilia”:

Com.te Vittorio MoraceS.ra Anne Marie Morace

Giuseppe Gianni, Ezio Pagano,Pietro Di Bella, Andrea VulpettiGiovanna Liotta, Josilene Abreu

S.ra Giovanna Ricevuto, S.ra Titti Catalano

FOTO DI COPERTINAPiero Lazzari

Proprietà di:In Progress di Carla Mineo & C. s.a.sVia Caserta, 5 - Casa Santa Erice (TP)

[email protected]

Tribunale di Trapani Reg. n. 344

EDITORIAL

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PIACERE SICILIA|SOMMARIOINCONTRI DI VIAGGIO

6TRAPANI

Una città in divenireTrapani e il cibo di strada

Non chiamatela la solita pizzaBenivegna, tre generazioni nella pasticceria tipica

Tra storia, arte e architetturaPescaturismo, un’esperienza di vita in mare

Due anime, una cucinaCartina di Trapani

(con localizzazione degli Advertisers)

FAVIGNANA

Trentamila metri quadrati di sapereTonni e tonnare

L’isola delle erbe aromaticheCave Bianche Hotel: un hotel scavato nella natura

A casa della Foca MonacaCampione del profondo blu. Intervista a William Trubridge

Cartina di Favignana(con localizzazione degli Advertisers)

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A city in the makingStreet food in TrapaniDon’t call it the usual pizzaBenivegna, three generations of confectioneryAmongst history, art and architectureFishing-tourism, experiencing life at seaTwo souls, one cuisineMap of Trapani(localization map with Advertisers)

Thirty thousand square metres of knowledgeTuna and ‘tonnare’The island of aromatic herbsCave Bianche Hotel: a hotel excavated in natureHome of the Monk Seal Champion in the deep blue. Interview to William TrubridgeMap of Favignana(localization map with Advertisers)

810142230344146

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PIACERE SICILIA|CONTENTSINCONTRI DI VIAGGIO

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ERICE

SAN VITO LO CAPO

Erice, la montagna del SignoreLa pasticceria conventuale ericina

Gli altarini da Bedda MatriDiario di un viaggio emozionale

Bummuli e TappitaCartina di Erice

(con localizzazione degli Advertisers)

80Erice, the Lord’s mountainErice’s conventual pastriesThe altars of Bedda MatriDiary of an emotional journeyBummuli and TappitaMap of Erice(localization map with Advertisers)

8284869097100

Lo Zingaro, perla di conservazione ambientaleNon è San Vito se non è Caldofreddo

Lagnusia a misura d’uomoLa rivincita del piatto di semola

L’haute cuisine di San Vito Lo CapoCartina di San Vito Lo Capo

(con localizzazione degli Advertisers)

Lo Zingaro, the pearl of environmental conservationIt’s not San Vito if there’s no Caldofreddo‘Lagnusia’ on a human scaleThe comeback of ‘Semolina’The haute cuisine of San Vito Lo CapoMap of San Vito Lo Capo(localization map with Advertisers)

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RUBRICHE | COLUMNS

RicettaLibri in valigia

Ciàuru - Sapori, cultura e tradizioni

RecipeSuitecase books“Ciàuru” - Flavours, culture and traditions

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ph. pierolazzari

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trapaniCrocevia di popoli e saporiCrossroads of peoples and flavours

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Trapani si consolida tra il 2006 ed il 2010 comeuna delle mete turistiche più importanti della Si-cilia con un incremento costante a doppia cifra

per presenze e permanenze, tanto di turisti italianiquanto di turisti stranieri. È il risultato di una serie con-comitanti di cambiamenti, ricercati e programmati: in-terventi urbanistici nel centro storico da parte pubblica,recupero di complessi monumentali ed architettonici,concorrenti ristrutturazioni da parte dei proprietari pri-vati; infrastrutturazione del porto ed interventi sullebanchine, oggi approdo di navi da crociera; rilanciodell’aeroporto con crescita del traffico passeggeri da400.000 a oltre 1.700.000 all’anno in quattro anni; in-cremento dell’offerta alberghiera con il costante au-mento dei posti letto in città e nell’hinterland; riqualifi-cazione del litorale e delle spiagge a ridosso della città.Anni di lavoro preparatorio, fino all’evento che ha rap-presentato la discriminante tra il prima ed il dopo: leregate preliminari dell’ America’s Cup. Nei giorni tra ilsettembre e l’ottobre 2005 Trapani ed i trapanesi, in-sieme alla ribalta internazionale, hanno conquistato lafiducia nei propri mezzi, nelle proprie capacità di af-

Between 2006 and 2010 Trapani established itselfas one of the most important tourist destinationsin Sicily with a steady ‘double figured’ increase

in presence and stay of Italian tourists as much as fo-reign tourists. It is the result of a series of concomitantchanges, researched and planned: public restorationworks in the historical centre, recuperation of monu-mental and architectural structures, concurrent restruc-turing by private owners, the port infrastructure andoperations on the docks, today a landing for cruise-ships; revitalization of the airport with passenger trafficgrowth from 400,000 to over 1,700,000 a year in fouryears; growth in hotel availability with the steady in-crease in the number of hotel beds in the city and itshinterland; redevelopment of the coast and beachesnear the city. Years of preparatory work, until the event which markedthe discriminating factor between before and after: theAmerica’s Cup preliminary races. In the days betweenSeptember and October 2005, Trapani and the peopleof Trapani, in the international limelight, conquered theself-confidence in their ability to address and overcome

Una città in divenire

A city in the making

Il turismo motore del cambiamento a Trapani

Tourism - The engine of change in Trapani

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frontare e vincere le sfide del futuro. «Il cambiamento èevidente - conferma il sindaco, Girolamo Fazio (foto asn.) -, e che la città sia diversa non lo dico io, ma sonoproprio quei turisti che magari la conoscevano comeera 15 anni fa, o i trapanese che vivono e lavorano lon-tano, ed oggi apprezzano meglio le differenze. Più im-portante della modifica dei luoghi, frutto di una pro-grammazione accurata e di sinergie con tutti i livelliistituzionali, è il cambiamento di mentalità dei trapa-nesi». Trapani è sempre stata una città ospitale ma, oggi, que-sta dimensione caratteriale dei suoi abitanti trova ri-scontro anche nelle attività a servizio dei turisti e deiviaggiatori. «Certamente siamo solo all’inizio - dice ilsindaco Fazio - ma almeno le basi sono state concre-tamente gettate: l’erogazione idrica, pur con i suoi limitiè costante; nessuna condotta fognaria scarica più inmare da più di cinque anni, la città è più pulita, ordinata.Sono gli stessi cittadini, gli esercenti dei bar e dei risto-ranti, che spingono in questa direzione, sorpresi ancheda alcuni cambiamenti radicali. Nessuno immaginavache sarebbe stato possibile restituire le spiagge dellalitoranea e delle mura di tramontana, di porta Ossuna,o gli scogli di Torre di Ligny alla balneazione».Perché Trapani integri ai tradizionali settori della pesca,delle attività marittime e del commercio, anche il turi-smo, fino a farlo divenire comparto economico preva-lente, la strada è ancora lunga «ma la stiamo percor-rendo a grandi passi - conclude il sindaco Fazio - esono certo che ad ogni stagione i servizi saranno sem-pre migliori: la ristorazione è mediamente di buon livello,l’informazione turistica diffusa, la disponibilità degli ope-ratori massima, anche se è necessario uno sforzo per-ché sia più diffusa tra di essi almeno la lingua inglese.Trapani sta cambiando e cambierà assumendo semprepiù una dimensione internazionale. Il merito è anchedei turisti e del costante flusso di interscambio cultu-rale».

F.P.

the challenges of the future. «The change is evident -confirms the Mayor, Girolamo Fazio (photo on the left)-and it is not me saying the city is different, but thosetourists who may have known the city 15 years ago, orthose who live and work away from Trapani, and todaybetter appreciate the differences. More important thanthe change in places - the result of careful planningand synergy with all levels of government, is the changeof mindset in the people of Trapani». Trapani has always been a hospitable city, but today,this temperamental dimension of its inhabitants is alsoreflected in the activities that have been set up for tou-rists and travellers. «Certainly we are just beginning -says Mayor Fazio - but at least the foundations havebeen laid concretely: the water supply, even with its li-mitations is constant, sewers have not discharged intothe sea for more than five years, the city is clean, tidy.The citizens themselves, the operators of bars and re-staurants are pushing in this direction, also surprisedby some radical changes. No one imagined that itwould be possible to restore the coastal beaches andthose at mura di tramontana (under the northern citywall), Porta Ossuna, or the rocks at Tower of Ligny forbathing».It is still a long way to go until Trapani will have integra-ted the traditional areas of fishing, maritime activitiesand trade with tourism, and this will become the primaryeconomic sector, «but we are taking great strides -concludes Mayor Fazio - and I am sure that each sea-son, services will be even better: the food is at a goodlevel, tourist information is available, as are a widerange of operators, although an effort is necessary topromote at least the English language among them.Trapani is changing and will change assuming an in-creasingly international dimension. The credit is alsothe tourist’s and of the constant flow of cultural ex-change.”

ph. Nino Lombardo

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Trapani, capoluogo della Sicilia occidentale, oltre che dellaprivilegiata posizione geografica che ne caratterizza il climamediterraneo, costituito da inverni raramente freddi ed estaticalde ma non torride e molto ventilate, gode di un’affascinanteconformazione: occupa una lingua di terra che dalle pendicidel Monte Erice si restringe fino alla punta che ospita la se-centesca Torre di Ligny, arcuandosi e protendendosi nel Me-diterraneo, idealmente separando il Tirreno dal Canale di Sicilia.Dalla forma deriva il nome greco Drepanon, che mitologica-mente rappresenta ‘la falce’ lasciata cadere da Cerere, deadelle messi, durante l’inseguimento del rapitore della figliaProserpina. Suggestiva la vista panoramica dal Monte Ericecon lo sfondo delle isole Egadi. Fondata dagli Elimi, esuli troiani secondo la leggenda, Trapanisubì le vicende storiche di tutta la Sicilia. Fu insediamento fe-nicio punico, castrum romano e porto della vicina Erice, con-quistata prima dagli Arabi e poi dai Normanni venne dominatadagli Angioini e dagli Aragonesi. Fiorente città di mare findalla sua fondazione, Trapani ha, ancora oggi, un importanteporto mercantile. Tra XV e XVI secolo fu molto praticata la pesca del corallo,che sviluppò un prospero artigianato ed una scuola orafa notain tutta l’Europa. Sculture e monili si possono ammirare pressoil Museo Regionale Pepoli.Trapani è riconosciuta come città del sale e della vela, per lamillenaria coltivazione delle saline e per essere stata palco-scenico di importantissimi eventi velici sportivi nazionali e in-ternazionali (nel 2005 fu ospitato il circuito dell’America’sCup) idealmente legati a quella tradizione marinara che vide ivelieri trapanesi solcare i mari dal Mediterraneo ai mari delnord Europa con a bordo il loro prezioso carico di sale. La Riserva delle Saline, gestita dal WWF, è esempio di perfettaconvivenza tra operosità dell’uomo e conservazione della na-tura: la produzione del sale è aumentata esponenzialmente enel contempo ha favorito il ritorno e la riproduzione di decinedi specie di uccelli migratori, tra cui il fenicottero rosa.Gran parte del centro storico di Trapani, che è stato recente-mente restaurato, offre splendidi esempi di architettura e sug-gestivi scorci su chiese e palazzi signorili. Interessante la pas-seggiata nei vicoli dell’antico quartiere ebraico di San Pietro odella Jureca (la Giudecca) che ancora conserva l’impianto ur-banistico tardo medievale. La città in alcuni punti, fra cui ilViale delle Sirene nei pressi della Torre di Ligny, assume laconformazione di terrazza sul mare offrendo tramonti mozza-fiato; parimenti la passeggiata alle Mura di Tramontana rap-presenta uno degli scorci più suggestivi. Si tratta delle murache erano parte della fortificazione perimetrale della Trapanispagnola, erette cinque secoli fa. La passeggiata, meno di unchilometro, va da Piazza Mercato del Pesce fino al BastioneConca; è possibile accedervi anche tramite le scalinate presentilungo il tragitto, in via Lombardo e in Via Botteghelle.La spiaggia sottostante alle Mura, accessibile da Porta Botte-ghelle, rappresenta un vanto per la città e una realtà unica inSicilia, essendo un raro caso di spiaggia inserita nel contestodi un centro storico cittadino.Il sistema di spiagge della città si sviluppa lungo la stradadetta litoranea, che da piazza mercato del pesce giunge finoai confini del territorio ericino, continuando con le spiagge diSan Giuliano dal nome dell’antica Tonnara.

IL TERRITORIOTrapani, città tra due mari

Trapani e ilcibo di strada

La tradizione culinaria trapanese si può gustare como-damente seduti al ristorante, ma per assaggiare la cu-

cina vera, quella autentica, è necessario andare per strada.Per farlo basta intraprendere un viaggio che vede cometappe privilegiate mercati, marciapiedi, bar e come espe-rienza del gusto il cibo di strada, appunto. Si tratta di spe-cialità dal retaggio antico, testimonianze di cucina poveracui è affidata la memoria culturale della comunità. Da assaporare rigorosamente sul posto, in piedi e con lemani, al bancone del bar o per la strada che diventanoesclusivi palcoscenici per il rituale di consumo alimentarepiù popolare. L’origine di questa usanza, diffusa anche inaltre parti della Sicilia, è principalmente araba anche sein alcune tipologie di pietanze, che prevedono la prepara-zione di impasti di pane, si riscontra una matrice greca.Le varianti dolci e salate di cui si compone il cibo di stradasono davvero tante e ogni bar o ambulante le propone inmodo personalizzato. Vere e proprie icone sono le aran-cine, supplì fritti di riso con un cuore di condimento allacarne, nate durante la dominazione araba come variante“a sacco” del timballo di riso portato dagli emiri durantele battute di caccia. Amato dai trapanesi e proposto datutti i panifici è il pane “cunzatu” (parola dialettale sicilianache sta per condito) farcito di pomodoro, pecorino, acciu-ghe e origano. Un must sono poi le panelle, impastosottile fritto di farina di ceci, ricetta antichissima di chiaracontaminazione turca e indiana. Regina del cibo di strada, nei giorni di calura estiva, èperò la granita, disponibile in svariati gusti tra cui spiccala mandorla, specialità tipica della zona. Tesoro gastrono-mico ereditato dagli arabi, oggi dolcissimo sollievo da gu-stare accompagnato con la brioche (tipico pane dolcesoffice).

di Manuela Laiacona

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PIACERE SICILIA|TRAPANITRAVEL ENCOUNTERS

In Trapani you can taste traditional cooking sitting com-fortably at the restaurant, but in order to taste authenticfood it is necessary to head for the street. Start your jour-ney privileging legs such as markets, pavements, cafés,and just street food as a taste experience. This is aboutheritage specialties, stories of simple cooking, which holdthe cultural memory of the local community.Definitely to be tasted on the spot, standing and with yourfingers, at the coffee bar or on the street, which becomeunique stages for the most popular rituals of food con-sumption. The origins of this custom, also widespread in other partsof Sicily, is mainly Arab, but you will also find some typesof common dishes made of bread dough with Greek ori-gins.Sweet and savoury variants of street food here are reallymany and each café or peddler propose it in a personalway. Real icons are the arancine, rice croquettes filledwith meat sauce, created during the Arab domination asa take-away variant of the rice timballo that the emirsused to take when they went hunting. Loved by people inTrapani and offered in all the bakeries is the pane “cun-zato” (from the Sicilian word meaning ‘dressed’) filledwith tomato, pecorino cheese, anchovies and oregano.Another must is the panelle, fried thin dough made ofchickpea flour, very old recipe with clear Turkish andIndian influence. On hot summery days, the real queen of street food is thegranita, available in many flavours, among which the al-mond one stands out for being typical in this area. This isa gastronomic treasure also inheritated by the Arabs,today sweetest relief to taste with the local brioche (typicalsoft sweet bread).

Street foodin Trapani

Trapani e ilcibo di strada Trapani [pron.Trápani], provincial capital of western Sicily, be-

nefits from a charming conformation as well as its privilegedgeographical position, which characterizes the Mediterraneanclimate, with rarely cold winters and summers hot but not tor-rid and very breezy. Trapani forms a panhandle that from theErice’s mountainside narrows to the point of the seventeenth-century Torre di Ligny (‘Ligny Tower’), arching and jutting intothe Mediterranean Sea, seemingly separating the TyrrhenianSea from the Sicily Channel. Its Greek name Drepanon comesfrom its shape, which represents the mythological sickledropped by Ceres, goddess of the harvest, while chasing herdaughter Proserpine’s kidnapper. The landscape view with theEgadi Islands on the background is particularly attractive fromMount Erice.According to legend, founded by Trojan exiles, the Elymians,Trapani went through the same historical events as the restof Sicily. It was a Phoenician settlement, Roman castrum andErice’s sea port, conquered by the Arabs, then by the Nor-mans and dominated by the Angevins and the Aragons. Aflourishing seaside town since its foundation, Trapani still hasan important merchant sea port.Between the 15th and the 16th centuries coral fishing was lar-gely practised and the related handicraft developed succes-sfully as well as a goldsmith school renowned all over Europe.Sculptures and jewels can be admired at the Pepoli RegionalMuseum. Trapani is known as the “city of salt and sails”, forthe thousand-year-old sea salt farming and for being a naturalstage for very important national and international sailingevents (in 2005 it hosted the America’s Cup circuit). Theseare ideally linked to the maritime tradition of shipping preciousloads of salt from the Mediterranean Sea to Northern Europe.The Nature Reserve of Salt Pans (It. ‘saline’), run by the WWF,is an example of perfect cohabitation between human indu-striousness and nature conservation: the salt production hasexponentially increased and at the same time it has encoura-ged the return and the reproduction of dozens of migratorybird species, such as the pink flamingo. A large part of the historic centre of Trapani, which has recen-tly been restored, offers splendid and evocative examples ofarchitecture on churches and stately palaces. It is interestingto stroll through the narrow streets in the old Jewish area ofSan Pietro, or in Jureca (the Giudecca), which still preservesthe late medieval city plan. Some points of the city, amongwhich Viale delle Sirene near Torre di Ligny, serve as sea bal-conies, offering breathtaking sunsets; the stroll over theTra-montana walls (‘mura’) equally represents one of the mostscenic parts. These were part of the perimeter walls of theSpanish Trapani, raised five centuries ago.The walk, not more than half a mile, starts from Piazza Mer-cato del Pesce (‘fish market square’) up to Bastione Conca(‘Conca Bastion’) and it is also possible to take the steps alongthe way, on Via Lombardo and Via Botteghelle.The beach beneath the walls, accessible through Porta Botte-ghelle, represents a source of pride for the city and the onlycase in Sicily, a beach in the centre of a historic city being ararity.The beach system of the city expands along the road calledlitoranea, which goes from Piazza Mercato del Pesce up to theborders of Erice’s territory, continuing with the San Giulianobeaches of the same name as the old Tonnara (typical old tunafactory, where the tuna nets are set).

THE TERRITORYTrapani, the city between two seas

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Avete presente la pizza napoletana dall’impasto sottile e dalcondimento leggero? Dimenticatela. La pizza trapanese è

l’esatto opposto di quella partenopea da cui prende distanzenette. Una pizza storica, una tradizione unica che continua a ri-vivere tra le vie del centro storico dove lavorare la pasta e “ca-miare” (preparare) il forno a legna è ancora un’arte. La famigliaCalvino raccoglie quest’eredità dal 1946, anno in cui è natoquesto storico luogo di culto per tutti i trapanesi. È qui che sigusta la pizza di sempre per chi a Trapani è nato. È da calvinoche si gusta una pizza diversa dalle altre.Caratterizzata da unimpasto spesso e profumato, la pizza viene condita con pomo-dorini, lasciati quasi interi e semplicemente schiacciati con ledita, con abbondante mozzarella e con i più svariati ingredienti.La pizza tipica trapanese è però la Rianata (o origanata), conditacon acciughe, pomodorini, aglio, pecorino e origano. Da provareassolutamente.Gustare la pizza di Calvino è una sorta di “pellegrinaggio” chesi svolge seguendo lo stesso iter: prenotare un tavolo (consi-gliamo di farlo di persona perché la pizzeria è sempre al com-pleto), presentarsi in pizzeria ed accomodarsi al tavolo rivestitodi teli di plastica molto spartani ma senza dubbio elemento tra-dizionale. Tappa obbligatoria prima della pizza, una porzione dipatate cotte in forno con mozzarella, oppure le cosiddette patatevastase (maleducate), condite con mozzarella, pomodoro, ori-gano e peperoncino.Arriva quindi il momento della pizza, servita in tradizionali teglied’acciaio, adagiata nella carta da forno e tagliata in piccoli qua-dratini per evitare l’uso del coltello.La semplicità è il segreto di questo posto, semplicità nel serviziorustico, negli ingredienti genuini, nei sapori di una volta che siripropongono al palato.Se ci si vuole immergere nei sapori di questa città bisognapassare da qui, perché non solo la pizzeria Calvino è parte in-tegrante di Trapani, ma in questo posto magico si vive un’espe-rienza gastronomica unica ed indimenticabile.

L.D.T

Nonchiamatela lasolita PIZZA…Don’t call it the usualpizza...

Pizzeria Calvino - Via Nunzio Nasi, 71 - Trapani

Come arrivareIN AEREOAeroporto internazionale di Trapani-Birgi Vincenzo Floriowww.airgest.com - Tel. 0923.842502Ryanair - www.ryanair.com - Tel. 899.898.241/895.5000.020Meridiana - www.meridiana.it - Tel. 892928AirOne - www.flyairone.it - Tel. 199 20 70 80 / 091.2551047Bus Aeroporto - Trapani Porto: AST - www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222/21021Trasporto UrbanoAutobus: ATM - www.atmtrapani.it - 0923.559575 Capolinea autobus - Centro servizi per la Mobilità - Piazzale Ilio:Servizio costante di bus navetta gratuito per il centro storico. Nel periodo estivo sono disponibili due bus bipiani scoperti cheeffettuano percorsi panoramici in città.Taxi: Postazioni al porto o alla stazione ferroviaria. Postazione Taxi Stazione - Tel. 0923.22808TrapaniTaxi - Tel. 0923.549542TrapaniTaxiDriver - Tel. 329.9128821/333.7161688Dove andareSan Vito Lo Capo, Isole Egadi, Erice, Segesta, Scopello, Mozia,Pantelleria, Castellamare del Golfo.Spostarsi in ProvinciaIn trenoStazione ferroviaria: Piazza Umberto Iwww.trenitalia.com - Call Center 892021/ 06 3000In AutobusCentro servizi per la Mobilità - Piazzale Ilio.Segesta www.segesta.it - Tel. 0923.21727/20066/21754 AST www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222Autoservizi Salemi - Tel. 0923.981120 In aereoMeridiana (Trapani- Pantelleria)In aliscafoUstica Lines - www.usticalines.it - Call Center: 0923.873813In naveSiremar - Tel. 0923.24968Funivia (Trapani-Erice)Stazione di Valle - Tel. 0923.569306Stazione di Monte - Tel. 0923.869720Arte e CulturaMuseo Regionale “Conte Agostino Pepoli”Via Conte Agostino Pepoli, 180Tel. 0923.553269 - [email protected] di Preistoria - Torre di LignyMuseo del Sale - NubiaDiArt - Collezione diocesana di arte contemporanea Seminario vescovile Raganzili (Casa Santa)Via Cosenza, 90 - Tel. 0923.562249 Teatro all’aperto Villa MargheritaEnte Luglio Musicale Trapanese Viale Regina Margherita - Tel. 0923.29290/21454Biblioteca FardellianaLargo San Giacomo, 18 - Tel. 0923.21540/21506Guide Turistichewww.guidetrapani.it (elenco guide con numeri di telefono)Internet PointTorre Pali Web Café - Via Amm. Staiti, 73 - Tel. 0923.25532Grimon Café - Via G.B. Fardella, 109 - Tel. 0923.26019Sweet Café - Via Nino Bixio, 33/35 - Tel. 0923.59.34.77Numeri UtiliInfo Point Comune di Trapani - Cell. 339.5998645Ospedale S. Antonio Abate - Tel. 0923.809111Pronto Soccorso - Tel. 0923.809450 Guardia Medica (Casa Santa) - Tel. 0923/809666Polizia 113 - Tel. 0923.598111Carabinieri 112 - Tel. 0923.27122 Vigili del Fuoco 115 - Tel. 0923.555350Capitaneria di Porto - Tel. 0923.543911Emergenza in mare 1530Farmacie di turno: www.farmacieaperte.it

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PIACERE SICILIA|TRAPANITRAVEL ENCOUNTERS

Think about the clas-sic pizza with thin

dough and a light top-ping... well, forget about it!Pizza in Trapani is exactly theopposite of the Neapolitan one,from which it takes the distance.A historic pizza, a unique tradition that keeps living through thestreets of the town centre, where to knead the dough and “ca-miare” (to prepare) the wood-fired oven is still an art. The Calvinofamily has preserved this heritage since 1946, the year whentheir house of pizza was established. Here is where you can ta-ste the most familiar pizza to those who were born in Trapani.The pizza you can try at Calvino’s is different from any other.Characterized by thick and fragrant dough, this pizza is toppedwith cherry tomatoes, left almost whole and simply presseddown with their fingers, with a generous amount of mozzarellacheese and several other ingredients. However, the typical pizzain Trapani is the Rianata (or Origanata), filled with anchovies,cherry tomatoes, garlic, pecorino cheese and oregano. Definitelya must try!To taste Calvino’s pizza is a kind of “pilgrimage” that alwaysfollows the same procedure: first you have to book a table - westrongly advise to do it in person because the pizzeria is alwaysfully booked, once you are there you take a seat at a table setup with very basic plastic cloths, which are without a doubt atraditional element. Unmissable starter before having your pizzais a portion of oven baked potatoes with mozzarella cheese, orthe so-called “patate vastase” (dirty potatoes), cooked withmozzarella cheese, tomatoes, oregano and chilli.And then the moment of your pizza arrives, served on traditionalsteel trays laid out with baking paper and cut into small squaresto avoid the use of a knife.Simplicity is the secret of this place: it is in the informal service,in the genuine ingredients and in the flavours of the past thatreturn to delight the palate.If one wants to dip into the flavours of this city, they have to stophere, because not only is Calvino’s pizzeria an integral part ofTrapani, but in this magical place one can live a unique and un-forgettable gastronomic experience.

How to get hereBY PLANETrapani-Birgi International Airport “Vincenzo Florio”www.airgest.com - Tel. 0923.842502Ryanair - www.ryanair.com - Tel.899.898.241/895.5000.020Meridiana - www.meridiana.it - Tel. 892 928AirOne - www.flyairone.it -Tel 199 20 70 80 / 091.2551047Bus to/from Trapani seaport:AST - www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222/21021TransportBuses: ATM - www.atmtrapani.it - 0923.559575 Bus terminal - Centro servizi per la Mobilità - Piazzale Ilio:- Continuous free shuttle service to the historic town centre.- During the summer two open-topped double decker buses areavailable for sightseeing.Taxi: Taxi ranks at the train station or at the seaport. Train station taxi rank - Tel. 0923.22808TrapaniTaxi - Tel. 0923.549542TrapaniTaxiDriver - Tel. 329.9128821/333.7161688Tourist Guideswww.guidetrapani.it (list of phone numbers)Getting AroundBy trainStazione ferroviaria: Piazza Umberto Iwww.trenitalia.com - Call Center 892021/ 06 3000By busCoach terminal “Centro servizi per la Mobilità” - Piazzale Ilio.Segesta www.segesta.it - Tel. 0923.21727/20066/21754 AST www.aziendasicilianatrasporti.it - Tel. 0923.23222Autoservizi Salemi - Tel. 0923.981120 By planeMeridiana (Trapani- Pantelleria)By hydrofoilsUstica Lines - www.usticalines.it - Call center: 0923.873813By ferrySiremar - Tel. 0923.24968By cableway (Trapani-Erice)Valley station - Tel. 0923.569306Mountain station - Tel. 0923.869720Art and Culture“Conte Agostino Pepoli” Regional MuseumVia Conte Agostino Pepoli, 180Tel. 0923.553269 - [email protected] di Preistoria (Prehistory Museum) - Torre di LignyMuseo del Sale (Salt Museum) - NubiaDiArt - Diocesan collection of contemporary art Seminario vescovile Raganzili (Casa Santa)Via Cosenza, 90 - Tel. 0923.562249 Open Theatre Villa MargheritaEnte Luglio Musicale Trapanese Viale Regina Margherita - Tel. 0923.29290/21454Biblioteca Fardelliana (Library)Largo San Giacomo, 18 - Tel. 0923.21540/21506Where To GoSan Vito Lo Capo, Isole Egadi, Erice, Segesta, Scopello, Mozia,Pantelleria, Castellamare del Golfo.Internet CafesTorre Pali Web Café - Via Amm. Staiti, 73 - Tel. 0923.25532Grimon Café - Via G.B. Fardella, 109 - Tel. 0923.26019Sweet Café - Via Nino Bixio, 33/35 - Tel. 0923.59.34.77Useful NumbersTourist Information Point - Tel. 339.5998645S. Antonio Abate Hospital - Tel. 0923.809111Medical aid - Tel. 0923.809450 Emergency medical service - Tel. 0923/809666Police 113 - Tel. 0923.598111Carabinieri 112 - Tel. 0923.27122 Fire brigade 115 - Tel. 0923.555350Port Authority - Tel. 0923.543911Sea rescue emergency 1530Pharmacy open at night : www.farmacieaperte.it

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

22 | 24 luglio/JulyStragusto festa del cibo del mediterraneo.Festival of Mediterranean street food

26 | 30 luglio/JulySagra dell’anguria.Watermelon festival

01 | 31 luglio/JulyStagione lirica estivaEnte Luglio Musicale TrapaneseTeatro all’aperto Villa Margherita.Opera Summer SeasonOpen Theatre Villa Margherita

07 agosto/AugustFesta di Sant’Alberto PatronoSaint Albert’s Day

16 agosto/AugustFesteggiamenti in onore di Maria SS. di Trapani Alla Madonna di Trapani è dedicata la giornata del16 che, dopo la processione nel centro storico diuna copia del simulacro marmoreo, si concludecon i tradizionali giochi d’artificio di mezzanotteVirgin Mary Day celebrations.After the procession of a copy of the marble scul-pture in the historic centre, celebrations end withthe traditional fireworks at midnight.

17 | 20 agosto/August4ª Sagra del Pesce azzurro4th Mediterranean fish Festival

25 luglio/July | 25 agosto/AugustRassegna Cinematografica“Serate nel Verde sotto le Stelle”Film Festival under the starsVilla Pepoli

01 marzo/march | 31 agosto/AugustMostra - La scultura Trapanese polimatericatra ’600 e ‘900Exibition of polimateric sculptures in Trapanibetween 17 th and 20 th centuries Auditorium Sant’Agostino, Piazzetta Saturno

14 | 18 settembre/SeptemberRegata internazionaleExtreme Sailing Series

E V E N T S

Per maggiori informazioni o eventuali variazioni di programmaFor further information or any changeswww.turismo.trapani.it

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PIACERE SICILIA|RICETTA | RECIPEINCONTRI DI VIAGGIOPesto alla Trapanese

o “Pasta cull’agghia”

Ingredienti (per 4 persone) / Ingredients (serves 4 people)5-6 pomodori rossi maturi / 5-6 ripe red tomatoesUn mazzetto di basilico fresco / A bunch of fresh basilDa 2 a 4 spicchi d’aglio, secondo il gusto2 to 4 cloves of garlic, according to taste100 gr di mandorle pelate / 100 gr peeled almonds400 gr di patate o 1-2 melanzane / 400 grams of potatoes or 1-2 auberginesSale / SaltPepe / PepperOlio extra-vergine di oliva / Extra-virgin olive oil800 gr di busiati freschi o 400 gr pasta di grano duro800 gr ‘busiati’ handmade pasta or 400 gr durum wheat pastaSi consigliano reginette o caserecce / Recommended caserecce or reginette

Preparazione:In un mortaio di legno pestare l’aglio, il sale e le mandorle. Appena lemandorle sono a pezzettoni, aggiungere le foglie di basilico lavate e asciu-gate, e continuare a pestare fino a raggiungere un composto granuloso,non una crema. Mettere da parte il composto in una ciotola. Pelare i po-modori, privarli dei semi e pestarli nel mortaio uno alla volta, aggiungendoliman mano al composto. Nella ciotola, amalgamare il pesto aggiungendogradualmente abbondante olio d’oliva e un pizzico di pepe, mescolandocon un cucchiaio di legno. In mancanza del mortaio si può usare un frul-latore. In una padella a parte friggere le patate tagliate a spicchi o le me-lanzane a fette. Cuocere la pasta al dente, scolare bene e condire con ilpesto. Servire su un piatto da portata e guarnire con altro pesto, patate omelanzane fritte e foglie di basilico. Si può spolverare del pecorinosecondo tradizione o parmigiano secondo il gusto.Buon appetito!

Preparation:In a wooden mortar crush the garlic, salt and almonds. As soon as thealmonds are in big pieces, add the basil leaves washed and dried andcontinue to beat until getting a grainy consistency, not a cream. Set asidethe mixture in a bowl. Peel the tomatoes, remove seeds, crush in the mor-tar one at a time and add to the mixture. In the bowl, add gradually abun-dant olive oil and a pinch of pepper, stirring with a wooden spoon. In theabsence of a mortar, you can use a blender to crush all the ingredients.In a separate pan, fry the potato wedges or the aubergines thickly sliced.Cook pasta al dente, drain well and mix with the pesto. Serve on a platterand garnish with more pesto, fried potatoes or aubergines and basil lea-ves. You can sprinkle with grated pecorino cheese (sheep milk cheese)according to tradition, or Parmesan cheese according to taste.Bon appetit!

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Albergo di moderna concezione strutturale,ubicato in prossimità del porto, a pochipassi dal centro storico. Le 34 camere dicui 2 suite sono ampie, luminose e arredatecon gusto e dotate di tutti i comfort.L’albergo è in grado di offrire un serviziodi ospitalità ad alto livello.

Confortevoli ed economici appartamenti,tutti nel centro storico di Trapani, zona ma-rinara Torre di Ligny, a due passi dal maree dal porto.

Comfortable and economical apartmentsin Trapani's historical centre, near the Torredi Ligny (Ligny Tower), two steps fromthe sea and the port.

Alle Due Badie Residence un modo di vi-vere la raffinatezza e l’eleganza nel cuoredi Trapani…

Alle due Badie residence, a way of livingwith style and elegance in the heart of Tra-pani...

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | TRAPANI

Tiziano Hotel

Alle Due Badie Residence Hotel

Le Case di Hilde

A hotel of modern structural design, loca-ted near the port, just a few steps awayfrom the historical centre, thirty-four ro-oms and two suites, spacious, luminous,decorated with style and fitted with allcomforts. The hotel offers high level ho-spitality.

TRAPANI - Via G. Rubino, 4 (Piazzale Ilio)Tel. 0923.22211

TRAPANITel. 347.5462125 / 347.5463869

TRAPANI - Via Badia Nuova, 33Tel. 0923.24054

[email protected]

In pieno centro storico, a pochi metri dalcorso pedonale della città e dal porto, siaffitta un grazioso bilocale, con 4 postiletto, completamente arredato e dotato diogni comfort per rendere piacevole il vo-stro soggiorno.

Casa Dario

In the historical centre, within a few metersfrom the promenade and the port, we renta nice double room flat with 4 beds, fullyfurnished and equipped with any amenitiesto make your stay enjoyable.

TRAPANIVia Buscaino, 5 Cell. 347.3572123

[email protected]

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SLEEP • EAT • DO | TRAPANIM

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Uno stabile adibito interamente a case va-canza, sito nel centro di Trapani nei pressidel porto, della stazione ferroviaria e diquella degli autobus. Per le vostre vacanzedisponiamo di camere all’interno di appar-tamenti indipendenti e arredati in stile mo-derno.

An apartment building dedicated entirelyto holiday homes, situated in the centre ofTrapani, near the port and the bus andtrain stations. For your holidays we haverooms in independent apartments, deco-rated in modern style.

Case Vacanza Stefano Spallino

Un locale accogliente e rilassante dall’at-mosfera calda e genuina.Alle pareti foto che riproducono scene dimattanza, saline e di trapanesità; serviti aitavoli piatti genuini creati a partire da in-gredienti locali e legati alla stagionalità.

Ci trovate nel cuore del centro storico nellanostra ampia terrazza sul mare. Godendodella suggestiva vista del monte Erice, as-saporerai le nostre delicate pietanze con ilnostro pesce fresco.

A welcoming and relaxing space with awarm and genuine atmosphere: from thephotos on the walls which reproduce sce-nes of paranza fishing, the tuna slaughterand the Trapanese lifestyle to its genuinedishes created with local, seasonal ingre-dients.

You will find us in the heart of the historicalcentre. On our spacious rooftop terrace,you will savour our delicate dishes withfresh fish while enjoying an evocative viewof Mount Erice.

Ristorantino Ligny

La Bettolaccia

TRAPANIVia Generale Enrico Fardella, 23/25(angolo Via San Francesco d’Assisi)

TRAPANI - Largo delle Ninfe, 3(vicino Torre Ligny)Tel. 349.6405483

TRAPANI - Via Vespri,75Tel. 0923.26673 - Cell. 338.7423162

Tel. 0923.21695www.labettolaccia.it

Chef d’esperienza, Favara è da sempre ri-conosciuto per le sue qualità nella ristora-zione trapanese. Alla base del successo lafreschezza della materia prima, prevalen-temente il pesce e le ottime e numeroseproposte di antipasti, a cui seguono gustosiprimi e fantastici secondi.

Experienced chef Favara is well known forhis qualities in Trapani’s restaurant indu-stry. At the base of his success the fre-shness of his products, predominantly fishand excellent and numerous starters fol-lowed by tasty first courses and fabulousmain courses.

La Stele D’Anchise - Ristorante - Pizzeria

TRAPANI - Via Nino Bixio, 112Tel. 0923.25513 - Cell. 340.8320433 / 345.6006337

[email protected]

[email protected]

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Un viaggio attraverso i sapori della tradi-zione, la genuinità dei prodotti, il pescefresco, le migliori carni e ottimi vini nelcuore di Trapani.

Dal 1960 a Trapani.Ristorante e gastronomia, Angelo Galaticon i suoi 4 figli è riuscito a deliziare con isuoi piatti, i palati di tante generazioni.Locale segnalato da Slow Food per la suaqualità costante nel tempo. Cucina tipica

La Cozza Ubriaca nasce nel magnifico con-testo dei viali della marina. Qui vige sempreil concetto di cucina sana, leggera, frescae saporita. L’utilizzo di materie prime localiè alla base dei nostri successi.Cucina a base di frutti di mare freschi diogni tipo e pesce freschissimo. I migliorivini locali e nazionali.

Open in Trapani since 1960. Restaurant and gastronomy, Angelo Galatiand together with his four children hasmanaged to please the palates of manygenerations with his meals. The restaurantis noted by Slow Food for its constant qua-lity over the years. Typical cooking.

The Cozza Ubriaca was established in themagnificent setting of the promenade nearthe marina. The concept of healthy, light,fresh and flavoursome cooking is enforcedhere. The use of fresh, local products isthe heart of our success. Cooking basedon fresh seafood of all types and very freshfish. The best of local and national wines.

Centro della movida trapanese Peri Perioffre una gustosa varietà di pizze da assa-porare anche nel giardino interno della sta-zione ferroviaria insieme a tipicità dell’arteculinaria siciliana in una atmosfera raffi-nata e confortevole.

The centre of Trapani’s nightlife, Peri Perioffers a tasty variety of pizza which can besavoured in the garden of the Railway sta-tion, alongside other delicious creationsof Sicilian culinary art in a refined andcomfortable atmosphere.

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | TRAPANI

Caupona - Taverna di Sicilia

La Cozza Ubriaca - Ristorante

Peri Peri - Pizzeria

Angelino - Ristorantino

A voyage that meets traditional flavours,authentic produce, fresh fish, the bestmeat and excellent wines in the heart ofTrapani.

TRAPANI - Via San F. d’Assisi, 32(Piazza Purgatorio)Tel. 0923.546618

TRAPANI - Via Amm. Staiti, 87Tel. 0923.26922 / 0923.28064

TRAPANI - Viale Regina Elena, 52Tel. 0923.23856 - Cell. 347.3010970

TRAPANI - Piazza Umberto I, 28/30Tel. 0923.020943

www.angelino.it [email protected]

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SLEEP • EAT • DO | TRAPANIM

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Locale moderno, elegante, nel centro dellacittà, dove la preparazione e la sommini-strazione dei piatti tipici della cucina tra-panese è effettuata a vista, con prodottifreschi e soprattutto di qualità.

Menu composto da tantissime ricette, trale quali spiccano le specialità regionali distagione e una serie di piatti vegetariani.Solo da noi l’occasione di vivere il pastocome un vero momento di relax.

Modern and elegant premises in the citycentre where you can view the preparationand serving of typical dishes from Trapaniwith fresh, and most importantly high qua-lity products.

A menu of many choices with outstandingseasonal, regional recipes and a series ofvegetarian dishes. Only with us will youhave the chance to live your meal in a truemoment of relaxation.

In pieno centro storico è il luogo idealedove poter iniziare la giornata con le im-perdibili colazioni, fermarti per il brunch,o per l’apericena e concludere la serata be-vendo qualcosa all’aperto.

In the heart of the historical centre, it isthe ideal place to start the day with its un-missable breakfasts, stop for brunch orfor pre-dinner drinks and end the eveningdrinking something else outdoors.

Self Service Da Peppe

Rosso di Sera - Caffè, Drinkeria, Happy Hours, Lunch Bar

Ai Bastioni - RistoService

TRAPANI - Via XXX Gennaio, 1 Tel. 0923.22735

TRAPANI - Piazza Ciaccio Montalto, 4Cell. 339.689930

TRAPANIVia Nunzio Nasi, 6/8/10Cell. 328.6514287

Nel cuore della città nei pressi del porto la caratteristica veranda dà la giusta ospitalitàalla propria clientela proponendo una vastascelta di pietanze della migliore cucina tra-dizionale locale.

In the heart of the city near the port, thecharacteristic veranda provides the righthospitality to its customers, offering a widechoice of dishes of the best traditional, lo-cal cuisine.

P&G - Ristorante Pizzeria

TRAPANI - Via Spalti, 1Tel. 0923.547701

[email protected]

[email protected]

www.aibastioni.com

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Tre generazioni di pasticceria, ricette tipiche e spe-cialità trapanesi. La preziosa eredità della famigliaBenivegna passa attraverso sapori salvati dal-

l’oblio. Questa storia comincia nel 1948, dall’idea diIgnazio Benivegna che decide di cominciare a venderegelati con un piccolo carrettino in giro per le vie delcentro storico di Trapani. Il carrettino diventerà poi pa-sticceria e laboratorio di specialità del territorio in un’Ita-lia che si andava affrancando dalle fame e dalla povertà.Tra gli anni ’50 e ’60 Benivegna diventa un punto di ri-ferimento per la tradizione dolciaria. La frutta martorana,sapientemente modellata e poi dipinta a mano è soloun esempio dell’attenzione di tutta la famiglia versoquesta attività, proseguita poi nel corso degli anni daSalvatore, la seconda generazione della famiglia.La svolta avviene nel 2000, quando Ino, ultimo erededella tradizione, decide di perfezionare la managerialità

oltre che la tecnica pasticcera,aprendo “L’arte del gelato”, una pa-sticceria - gelateria dove oltre allespecialità siciliane si trovano la-vorazioni dolciarie che partendodalla tradizione si caratterizzanoper originalità.Nel 2007 inizia l’epopea di Beni-

Three generations of confectionery, typical recipesand specialties from Trapani. The Benivegna fa-mily’s precious heritage tells of flavours rescued

from oblivion. This story began in 1948, from an idea ofIgnazio Benivegna who decided to start selling icecream from a small cart around the streets of Trapani’sold town. The cart went on to become a confectioner’sand laboratory for local specialties in an Italy that wasafflicted by hunger and poverty. Between the 50’s and60’s Benivegna became a benchmark for the confec-tionery tradition. Martorana fruit, carefully shaped andthen painted by hand is just one example of the wholefamily’s dedication to this activity, which was continuedby Salvatore, the second generation of the family, overthe years.The turning point, however, took place in 2000, whenIno, the last heir of the tradition, decided to improvethe managerial aspect as well as the confectionary te-chnique by opening “L’arte del gelato” (The Art of IceCream), a confectioner’s - where in addition to icecream one can find traditional Sicilian sweets charac-terized by originality.In 2007 the epic story of Benivegna outside of Sicilybegan with the opening of the first of four locations inRome: “it was the desire to take our traditions around

Benivegna,tre generazioni nella pasticceria tipica

Benivegna, three generations of confectionery making

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vegna fuori dalla Sicilia, con l’apertura del primo diquelli che saranno quattro punti vendita a Roma: “èstata la voglia di portare la nostra tradizione in giroper l’Italia e renderla a disposizione di tutti, a spingerciverso questa avventura che si è consolidata con l’aper-tura di tutti gli altri punti vendita” spiega Ino Benivegna.Sotto l’ormai famoso marchio “Ciuri Ciuri” si scopronoprodotti di prima qualità molti dei quali locali, come laricotta di pecora che arriva ogni giorno dalla provinciadi Trapani alla capitale.“Abbiamo recentemente inaugurato due nuovi puntivendita a Milano - racconta Benivegna - vogliamo chela tradizione pasticcera siciliana arrivi anche al nordItalia e ci auguriamo che possa essere in poco tempodisponibile in molte altre regioni”. Chi entra in una pasticceria siciliana cosa cerca?“Gli italiani vanno alla ricerca dei prodotti più famosicome il cannolo, la cassata, il gelato al pistacchio sici-liano o il cioccolato modicano, gli stranieri invece scel-gono ciò che li attrae di più”.Su ordinazione e per eventi Benivegna realizza anchespecialità siciliane salate, presenti nei punti venditaCiuri Ciuri di Roma in corner dedicati: “Abbiamo co-minciato a lavorare calzoni, pizze, arancine ed altri pro-dotti ed è stata una bella esperienza. La tradizione delsalato è altrettanto valida alla pasticceria ed i prodottisiciliani sono apprezzati da tutti”.

Italy and make them readily available, that pushed ustowards this adventure consolidating the opening ofall our other stores” says Ino Benivegna.Under the now famous trademark “Ciuri Ciuri” you willdiscover high quality local products, such as ricottacheese which arrives in the capital city every day fromthe province of Trapani.“We recently opened two new stores in Milan - Beni-vegna says - we want traditional Sicilian confectioneryto reach northern Italy and we trust it will be soon avai-lable in many other regions.”What does one look for when entering a Sicilianconfectioner’s?“Italians look for the most famous products such ascannoli, cassata, Sicilian pistachio ice cream or Modicanchocolate, whereas foreigners choose what attractsthem most.”On order for special events, Benivegna also makessavory Sicilian specialties, available for purchase atCiuri Ciuri outlets in Rome: “We started off with calzone(small, closed pizzas), pizza, arancini (rice balls) andother products and it proved a good experience.The savory tradition is just as popular as that of con-fectionery and Sicilian products are appreciated byeveryone.”

Ciuri Ciuri - via Ammiraglio Staiti, 71 - TrapaniL’Arte del Gelato - via Manzoni, 99 - Erice - Casa Santa (TP)

(Si parla Tedesco e Inglese / German and English spoken)www.ciuri-ciuri.it - [email protected]

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LE SCELTE DI PIACERE|TRAPANI

Il B&B ”Kore Rooms” si trova nel cuore della città diTrapani in una posizione davvero privilegiata: a duepassi dall’area pedonale di Via Garibaldi, una delle viepiù importanti e più ricche di storia della città, a pochiminuti dalla spiaggia e dalla stazione ferroviaria, dal-l’autostazione e dagli imbarchi per le isole Egadi.La struttura è composta da camere spaziose, ciascunadelle quali è dotata di bagno privato con doccia, bian-cheria letto/bagno, climatizzatore, tv digitale terrestre efrigobar. Colazione tipica servita in terrazza.Prezzi da 25 a 40 euro a persona.

Kore Rooms - B&B

The “Kore Rooms” B&B is located in a privileged posi-tion in the heart of Trapani: at a stone’s throw from ViaGaribaldi promenade, one of the most important histo-rical streets of the city, within walking distance fromthe beach, the train station, the coach station and theembarkation points for the Egadi Islands.Our facilities include spacious en-suite shower rooms,bed linen and bath towels, air-conditioning, digital TVand minibar. Typical breakfast served on the roof terrace. Rates from 25-40 Euros per person.

TRAPANIVia Belvedere, [email protected] Cell. 320.3448633

Centro storico. Il portone di accesso all’antico palazzo,con due riquadri illuminati, è tirato a nuovo. Entrare haun effetto sorprendente: sotto l’arco in pietra un graffitosiciliano scritto da un writer, intorno pareti rosse e con-trasti di bianco e nero. Siamo da Beccofino, pizzeria enon solo. La tradizione c’è ma assieme alla freschezzadel nuovo: Michele, pizzaiolo “per diritto di famiglia” se-leziona gli ingredienti tra le tipicità locali e propone ri-cette antiche e abbinamenti meno soliti. Quando arrivail piatto, te ne accorgi già dai profumi: che sianopizze, taglieri di salumi e formaggi, sfizi d’antipasto, in-salate, carni alla brace, qui mangiare è un vero pia-cere.

Beccofino - Ristorante Pizzeria

Historical centre. The entrance door to the old building,with two illuminated panels brought back to life. Ente-ring has a surprising effect: under the stone arch Sici-lian graffiti by a writer, surrounding red walls with blackand white contrasts. We are at Beccofino, pizzeria andnot only. Tradition is here but with the freshness of thenew: Michele, pizza chef “by family rights” selects theingredients from typical local products and proposesold recipes as well as lesser known combinations.When the dishes arrive, you already know from thescent: whether they are pizzas, platters of cold cutsand cheeses, tasty appetizers, salads, grilled meats.Here, eating is a real pleasure.

TRAPANIVia Mancina, 14Tel. 0923.22817

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PIACERE’S CHOICE

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PIACERE’S CHOICE

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La Cicara è un locale nato per volere di Francesca eGianni e dall’amore per la tradizione culinaria di questaparte di Sicilia. L’intento è quello di offrire alla propriaclientela alcune tra le pietanze che sono diventate indi-cative della nostra cultura, tanto decise nei colori enegli aromi, quanto delicate in quei sapori dettati dalforte sole della nostra Drepanon. In pochissimo tempoabbiamo ricevuto l’attenzione del touring club e TripAdvisor; nell’edizione 2006 del Couscous Day abbiamoricevuto il premio della critica. Facile da raggiungeredall’imbarco per le isole, saremo lieti di ospitarvi e rice-vere i vostri commenti.Disponibile anche una saletta fumatori.

La Cicara - Ristorante

La Cicara restaurant was opened because of France-sca and Gianni’s desire and love of culinary traditionsfrom this area of Sicily. The intention is to offer custo-mers a range of dishes which are now representativeof our culture, decisive in colour and aroma, yet delicatein flavour due to the strong sun of our Drepanon (an-cient Trapani). In very little time we have received theattention of the Touring Club and Trip Advisor; in the2006 edition of Couscous day we received the critics’award. Easy to reach from the embarkation to the is-lands, it is our pleasure to host you and receive yourcomments.A smoking room is also available.

TRAPANIVia Buscaino, 6 (angolo Piazzetta della Cuba)Cell. 349.2576346www.lacicararistorante.4000.itinfo@[email protected]

La cucina tipica trapanese è un vanto per chi la proponee un piacere per chi la assapora. Per questo motivoDonatella Lazzara elabora e propone quanto di megliola nostra tradizione le abbia insegnato in fatto di cucina.Il couscous di pesce o la pasta con le sarde utilizzandole antiche ricette trapanesi, sono solo alcune delle pie-tanze proposte da I Tipici. Un’innumerevole scelta traantipasti sfiziosi, primi e secondi piatti a base di pesceo di carne e i contorni sempre freschissimi possonoessere gustati in loco o portati via.

I Tipici - Gastronomia

Trapani’s typical cooking style is an honour for thosewho propose it and a pleasure for those who taste it.For this reason, Donatella Lazzara elaborates and pro-poses the best of our traditions that she has beentaught in the kitchen. Couscous with fish or pasta withsardines using Trapani’s ancient recipes are only twoof many dishes offered at I Tipici. An immense choiceof starters, fish-based or meat-based first and secondcourses and fresh side dishes, all of which can be ta-sted on the premises or as take aways.

TRAPANIVia Virgilio, 36Tel. [email protected]

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LE SCELTE DI PIACERE|TRAPANI

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LE SCELTE DI PIACERE|TRAPANI

Un locale unico e suggestivo con due ampie terrazzecon veduta sul porto di Trapani, per regalare un’atmo-sfera e un ambiente esclusivo e tanti servizi di intratte-nimento per accontentare i desideri di divertimento esvago. È il luogo ideale per tutti i momenti da trascorrerein compagnia, assaporando un gustoso e sempre ori-ginale aperitivo accompagnato da un ottimo cocktail.Aperto tutti i giorni, dall’aperitivo a tarda notte.La cornice ideale per serate indimenticabili.

Bastione dell’Impossibile - Lounge Bar

Crociere & Diving alle Isole Egadi e S. Vito Lo Capo. Guletta è un caicco di 23 metri per vivere intensamenteil mare... passione, emozione, avventura con chi il marelo vive tutti i giorni.Diving su Guletta: snorkeling e corso di apnea gratuito.Immersioni subacquee e Corsi PADI con Istruttori qua-lificati.Lunch on board su Guletta per assaporare il mare,anche a tavola, con la possibilità di gustare le specialitàdella cucina siciliana e i vini d’eccellenza. Boat & Breakfast su Guletta, una scelta intelligenteper vivere in centro storico a Trapani, utilizzando la co-modità delle sei cabine ognuna con proprio bagno.

Non solo Charter - Crociere & Diving

A unique and impressive place with two spacious ter-races and a view over the port of Trapani, an exclusiveambience and many entertainment services to satisfyyour desire of fun and amusement. It is the ideal placeto spend special moments in company, enjoying a de-licious and original ‘aperitivo’ (appetizer) accompaniedby an excellent cocktail. Open everyday from pre-dinnerdrinks until late night.The perfect setting for unforgettable evenings.

Cruises and diving trips to the Egadi Islands and SanVito Lo Capo. Guletta is a 23-metre schooner for livingthe sea intensely… passion, emotion, adventure toge-ther with those who live the sea every day.Diving on Guletta: free snorkelling and diving course.Scuba diving and PADI courses with qualified instruc-tors.Have lunch on board Guletta, savour the sea at thetable with the chance of tasting the specialties of Sici-lian cuisine and excellent wines.Boat and Breakfast on Guletta, a smart choice for sta-ying in Trapani’s historical centre, making the most ofthe six en-suite cabins.

TRAPANIVia XXX Gennaio (Piazzetta Giacomelli)Cell. 388.8929059Facebook: Bastione dell’impossibile

TRAPANICell. 331.5616581www.nonsolocharter.com [email protected]

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PIACERE’S CHOICE

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Il centro storico di Trapani è ricco di palazzi e chiese,di testimonianze storiche ed architettoniche. Alcuniassurti a vero e proprio simbolo della città; su tutti: la

Colombaia e la Torre di Ligny.La prima, antico castello posto all’ingresso del porto,vien fatta addirittura risalire alle prime fortificazioni pu-niche attribuite ad Annibale Barca; la seconda, seicen-tesca, posta sugli scogli al termine della città, torre diavvistamento contro le incursioni dei pirati barbareschi,chiude la forma falcata della città Trapani. Due i percorsi ideali per giungere dal Municipio fino aTorre di Ligny. Uno attraversa le strade principali delcentro storico, l’asse urbanistico, aragonese; l’altromuove lungo la litoranea nord dal bastione di Terra (l’al-tra fortificazione di origine punica alle spalle della attualequestura).È quest’ultimo un itinerario fatto soprattutto di emozioni,che consigliamo di percorrere al tramonto per apprez-zare, sul finire della giornata, il volo dei gabbiani, labrezza del mare, l’eco dei passi sotto gli archi dell’anticomercato del pesce, i colori cangianti delle acque. Lapasseggiata sulle mura è unica, come particolarissimoè il punto di arrivo al Bastione Conca dal quale si puòammirare il water front della città, con le sue piccolespiagge a pochi metri dal cuore economico e sociale. Suggestiva nella stessa misura la spiaggia sotto lemura, alla quale si accede da Porta Ossuna. Da qui siprocede per giungere al Bastione Sant’Anna, a viale

The historical centre of Trapani is rich in buildings,churches and historical and architectural gems.Some are still to this day considered symbols of

the city such as the Colombaia and the Tower of Ligny.The former, an old castle at the entrance of the port,dates back to the first Punic fortifications attributed toAnnibale Barca; while the latter, a 17th century wat-chtower, situated on rocks at the end of the sickle-sha-ped city was to protect against pirate raids in the se-venteenth century. There are two ideal routes for reaching the Tower of Li-gny from the Town Hall. One along the main streets ofthe historical centre - the urban, Aragonese axis, theother along the northern coast from Bastione di Terra(the other fortification of Punic origin behind the actualpolice station).We recommend taking this emotional route at sunset,to fully appreciate the flight of the seagulls, the seabreeze, the echo of footsteps under the arches of theold fish market, the changing colours of the water to-wards the end of the day. The walk on the old wall isunique, as is the peculiar point of arrival at BastioneConca. Here you can admire the waterfront of the citywith its small beaches, just a few metres from the socialand economic centre.Equally impressive, the beach under the old town wall,accessible from Porta Ossuna (Gate Ossuna). Fromhere you can reach the Bastion Sant’Anna, Viale delle

Amongst history, art and architecture

Tra storia,arte e architetturaTrapani, una falce sul mare

Trapani, a sickle on the sea

ph. N

ino Lombardo

di Fabio Pace

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Tra storia,arte e architettura

delle Sirene ed alla piccolachiesa dei pescatori: SanLiberale. Da San Liberalea Torre di Ligny è unapasseggiata di pochi me-tri su una lingua di terraimmersa in un azzurro in-

tenso.L’altro itinerario, legato alla

parte monumentale, attra-versa la via Garibaldi, con le sue

chiese (architettonicamente di rilievola Chiesa dell’Itria), ed i suoi palazzi (da ammirare gliatri di Palazzo Riccio di Morana e di Palazzo Milo, sededi uffici pubblici e le bifore di Palazzo Burgio, sede delBanco di Sicilia). La passeggiata prosegue lungo la viaTorrearsa, l’antica “loggia”. È bene giungere fino allaChiesa di Sant’Agostino, antica sede del Senato trapa-nese, per osservarne il rosone. Da guardare attenta-mente poiché in esso sono richiamati tutti i simboli delletre religioni monoteiste che convissero pacificamente aTrapani fino alla fine del 1400. Tornando indietro suCorso Vittorio Emanuele la passeggiata conduce finoalla chiesa del Collegio ed al complesso dei Gesuiti, difronte Palazzo Riccio di San Gioacchino e volgendosiindietro la magnifica prospettiva di Palazzo Cavarretta.È il cuore della Trapani tardo barocca. La cattedrale diSan Lorenzo, poco più avanti, particolare per il suo co-lore solare è realizzata con i tufi provenienti dalle cavedi Favignana. Poco distante si trova la Chiesa del Pur-gatorio, in cui sono conservati i sacri Gruppi dei Misteridi Trapani. La città conserva altri piccoli grandi tesori: laChiesa di San Pietro, che custodisce un prezioso or-gano; l’antico quartiere ebraico, via della Giudecca (conl’omonima torre cinquecentesca caratterizzata dalla fac-ciata a bugne) e via degli Ebrei; la chiesa di San Gia-como, sede della biblioteca Fardelliana. Solo per citarealcuni dei luoghi da visitare

Sirene, and the little fisherman’s church: San Liberale.From San Liberale to the Tower of Ligny it is a shortwalk across a strip of land surrounded by an intenseazure sea.The other route, also of historical significance, crossesthe Via Garibaldi, with its churches (the Church dell’Itriaof architectural significance) and its buildings (not tobe missed the atriums of Palazzo Riccio di Moranaand Palazzo Milo, home to public offices and the mul-lioned windows of the Palazzo Burgio, seat of theBanco di Sicilia). The walk continues along the Via Tor-rearsa, the old “loggia” (lodge).It is worthwhile reaching the Church of Sant’Agostino(St. Augustine), the former seat of Trapani’s Senate, tosee the canopy. Take a careful look at the symbols ofthe three monotheistic religions which coexisted pea-cefully in Trapani until the end of 1400. Going back toCorso Vittorio Emanuele, the walk leads to the Chiesadel Collegio and the Jesuit complex in front of PalazzoRiccio di San Gioacchino, and turning back one seesthe magnificent prospective of Palazzo Cavarretta. Itis the heart of Trapani’s late baroque. The Cathedral ofSan Lorenzo, a little further along, is known for its vi-brant colours and is made with limestome from thequarries of Favignana. Nearby is the Chiesa del Pur-gatorio (Church of Purgatory), where Trapani’s sacredMisteri (‘Mysteries’, statues depicting the Passion ofChrist) are kept. The city has other smaller yet impor-tant treasures: the Church of San Pietro houses a pre-cious organ, the old Jewish quarter, Via della Giudecca(with a sixteenth-century tower of the same name, re-nowned for its facade), Via degli Ebrei and the Churchof San Giacomo (St. James), home of the Fardellianalibrary, just to mention some of the places worth visi-ting.

ph. N

ino Lombardo

Torre di Ligny

sotto: Cattedrale di San Lorenzo, cupola e campanilea sn: Mura di Trampntana

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ALICUDIFILICUDILIPARIPANAREARINELLAS.M. SALINASTROMBOLIVULCANO

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ALICUDIFILICUDILIPARIPANAREARINELLAS.M. SALINASTROMBOLIVULCANO

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Page 36: Piacere Sicilia

PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Fare “pesca turismo” non è solo un modo di tra-scorrere una giornata in barca ma è, principal-mente, un’esperienza completa a contatto con il

mare. Il turista è parte integrante dell’equipaggio abordo del peschereccio e non un semplice osservatore.Viene coinvolto nelle attività di pesca e nelle manovredi ormeggio, perché è solo vivendo in prima personal’esperienza che si respira la vita di mare. Lo sa beneNatale Amoroso, presidente di una cooperativa cheraggruppa dodici pescatori trapanesi. L’ Organizzazioneproduttori della pesca di Trapani si occupa di mantenerevive le tradizioni di pesca della città e di riportarle intatteal turista. “La pesca turismo che pratichiamo da alcunianni è uno strumento per far conoscere la nostra realtà.Venire a Trapani e vivere la pesca in mare, in primapersona, è l’unico modo per comprendere meglio questiluoghi” racconta Amoroso. La giornata tipo sul motopesca Nuovo Salvatore iniziacon la partenza al mattino e con le manovre per stabilirela rotta, il più delle volte tra le isole dell’arcipelago delleEgadi. Al largo si procede a salpare le reti calate inmare il giorno prima. “Il turista deve vivere l’esperienzadi issare le reti e di liberarne le maglie dal pesce, solocosì si immergerà del tutto nell’attività della pesca, dasempre uno dei motori più importanti dell’economia tra-

Going on a “fishing trip” is not just a way to spenda day on a boat, but rather a complete sea ex-perience where tourists are an integral part of

the crew on board the vessel and not mere observers.They partake in fishing and docking manoeuvres, sincefirst hand experience means breathing in life at sea.Natale Amoroso, president of a cooperative of twelvefishermen from Trapani knows this all too well. The Or-ganisation ‘produttori della pesca di Trapani’ takes carein keeping local fishing traditions alive and returningthem intact to tourists. “Fishing-tourism which we havepracticed for some years is a tool in raising awarenessof our reality. Coming to Trapani and partaking in seafishing first hand is the best way to understand thearea” says Amoroso.A typical day on the fishing boat Nuovo Salvatore be-gins with a morning departure and manoeuvres toestablish the route, most of the time between andaround the Egadi Islands. Once off coast it is time topull up the nets which were lowered into the sea theday before. “Tourists must experience pulling up thenets and freeing fish from the mesh: it is the only wayto fully immerse oneself in what has always been oneof the most important economic resources in Trapani”says Amoroso. After fishing, there is an opportunity to

Fishing-tourism, experiencing life at sea

Pescaturismoun’esperienza di vita in mare

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ph. G

iuseppe Di Salvo

di Laura Di Trapani

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Pescaturismoun’esperienza di vita in mare

panese” spiega Amoroso. Dopo la battuta, si degustanoprodotti tipici trapanesi ed i piatti più noti della tradi-zione, come il cous cous di pesce ed i derivati deltonno e del pesce azzurro. Durante il giro si può fare il bagno fermandosi nellesplendide cale delle isole Egadi, ammirare i fondalimarini, ascoltare le storie del mare raccontate daglistessi pescatori.La cooperativa lavora il pesce azzurro pescato in locoa miglio zero, soprattutto alcune varietà poco cono-sciute come lo zerro, detto ritunno in dialetto, che vieneessiccato o conservato sott’olio, ed è un ottimo condi-mento per la pasta. Tutti prodotti in vendita al ristoranteche fa capo alla stessa cooperativa. Su questi tavoliogni giorno pesce freschissimo, ricette tradizionali etranci di pescato del giorno alla griglia.La giornata in barca è programmabile per un minimodi dodici persone e va concordata con il responsabiledell’escursione. Il prezzo medio è di 60 euro circa apersona. La giornata in barca è soggetta a modifichedel tragitto in relazione alle condizioni climatiche e ma-rine.

taste Trapani’s typical products and the most famoustraditional dishes such as couscous and tuna fish andMediterranean fish derivatives.During the tour you can swim in the beautiful coves ofthe Egadi, admire the sea bed and listen to sea storiestold by the fishermen.The cooperative processes Mediterranean fish caughton the spot (Miglio Zero brand), mostly lesser-knownvarieties such as picarel (It. ‘zerri’), ritunno in dialect,which is dried or preserved in oil, and makes an ex-cellent pasta sauce. All products are sold at the re-staurant, which also belongs to the cooperative. Onthese tables, fresh fish, traditional recipes and slicesof grilled fish are served every day.Boat trips can be organised for a minimum of twelvepeople and must be agreed on with the manager ofthe excursion. The average price is about 60 euros perperson. The boat trip is subject to changing route de-pending on climatic and marine conditions.

TrapaniCoop. La TramontanaCell. 328.1128104

MarettimoFilippo Incaviglia - Cell. 339.6963157Francesco Li Volsi - Cell. 338.6215194Giuseppe Li Volsi - Cell.340.3262404

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San Vito Lo CapoMichele Giano - Cell. 347.6393382Alberto Morana - Cell. 339.4496787

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ORARIO ESTIVO / SUMMER TIMETABLE 2011

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

Una doppia anima, una di terra, l’altra di mare.Una doppia identità, povera da un lato, ricca esfarzosa dall’altro. Non è possibile far riferimento

ad un volto della cucina trapanese senza citarne l’altro.Così come non è possibile considerarne gli antichi piattise non come frutto delle millenarie esperienze di unaterra di passaggio.Proprio la posizione geografica e le dominazioni che sisono susseguite nel corso dei secoli hanno reso Trapaniun luogo di eccellenza gastronomica ed i trapanesi sa-pienti artefici di una gastronomia variegata. Il ricco e ilpovero si sono sempre seduti a tavola con la stessa di-gnità, perché la loro vera fortuna è sempre stata quelladi lavorare una terra florida in un clima mite. Il mare,poi ha sempre riempito le reti e le barche di pesci,anche pregiati, e non ha mai lasciato a bocca asciutta

due anime, una cucinaLa ricchezza di una terra di passaggio

Two souls, one earth, the other sea. Two identities,poor on the one hand, rich and sumptuous on theother hand. You cannot refer to one side of Trapa-

ni’s cuisine without mentioning the other. Just as youcannot consider ancient dishes as not being the fruitof thousands of years of experience in this land of pas-sage.It is precisely its geographical position and the domi-nations that have followed over the centuries whichhave made Trapani a place of gastronomic excellenceand the people of Trapani skilled artisans of a variedgastronomy. The rich and the poor have always beenseated at the table with the same dignity, because theirfortune has been that of working a florid land in a mildclimate. The sea has always filled their nets and fishingboats even with the best fish, and has never left anyone

two souls, one cuisineThe richness of a cultural melting pot

di Laura Di Trapani

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

nessuno: né il povero, tanto meno il ricco.Una città gastronomicamente “stravagante”, vien da pen-sare di primo acchitto, che propone trionfi barocchi dipiatti sontuosi e zuppe e minestre povere accompa-gnate dal cacio e poco altro. Stravagante ed originale,soprattutto, perché ha eletto come piatto tipico per ec-cellenza il cous cous in brodo di pesce. Un piatto cer-tamente più maghrebino che siciliano.Trapani merita il viaggio anche solo per la sua cucina,Lo sapevano bene i popoli che l’hanno abitata e pla-smata attraverso le pietanze tipiche oggi giunte a noi.Genti diverse che guerreggiarono certamente più asuon di pentole e tegami che con le spade. Perché ba-sta il semplice profumo che fuoriesce da una pentolaa dare l’idea di una presenza, di una cultura nuova, di-versa, che magari fu nemica in tempi di guerra.Per primi i greci nell’VIII sec. A.C. avviarono la coltiva-zione dell’ulivo, sia per l’olio, sia per olive da mensa,ma anche della vite (Trapani è la provincia più vitatad’Europa). Sempre i greci portarono da queste partiaglio, capperi e tante erbe aromatiche. Mentre i fenici,storicamente abili pescatori, diffusero gustosissime ri-cette di pesce, e inventarono la tecnica di estrazionedel sale per evaporazione attraverso le vasche, sistemaadoperato ancora oggi. I romani diedero un forte im-pulso all’organizzazione del lavoro. Trapani divenne ungrande porto ed ebbe floridi commerci in tutto il Medi-terraneo. Nell’800 d.C. è venne il turno degli arabi, cheresero floride queste campagne di ogni alimento,arance, fichi d’india e arricchirono le tavole di splendididolci come la cubbaita (torrone di mandorle) o le sfinci,le frittelle dolci aromatizzate alla cannella. Interessante,con l’avvento dei normanni intorno all’anno 1000, lanascita della cucina contadina, fatta ancora oggi di erbespontanee, come la gira, il cualeddro, ma anche di frit-tate e di bestiame. Proprio l’entroterra trapanese è ri-masto maggiormente legato a queste tradizioni data lalontananza dal mare. Seguirono poi gli Angioini, glistessi francesi delle lunghe preparazioni, delle salse

empty-handed, neither poor, nor rich.It seems at first glance, a gastronomically extravagantcity, offering baroque triumphs of sumptuous dishesand simple soups accompanied by cheese and littleelse. Extravagant and original, especially because thechosen typical dish par excellence is couscous withfish broth. A dish that is certainly more Maghreb thanSicilian.It is worth visiting Trapani just for its cooking, as wellknew the people who lived and formed the city withthose typical dishes which still persist today. Differentpopulations who battled to the sound of pots and pansmore often than with swords. The mere aroma driftingfrom a pot is enough to give the idea of a presence, ofa new and different and culture, that was perhaps theenemy in times of war.In the eighth century B.C. the Greeks were the first tobegin cultivating olives, both for oil and for eating, andalso vines (Trapani province is the most planted areain Europe). The Greeks were always bringing garlic, ca-pers and lots of herbs to the area. While the Phoeni-cians, historically skilled fishermen, spread very tastyfish recipes, and invented the technique to extract saltby evaporation in tubs, the system still used today. TheRomans gave a strong impetus to the organisation ofwork. Trapani became a major port and its trade flouri-shed across the Mediterranean. In 800 A.D it was theturn of the Arabs, who made the countryside flourishwith all kinds of produce, oranges, prickly pears andenriched tables with splendid sweets such as cubbaita(almond nougat) or sfinci, fried cakes spiced with cin-namon. Interestingly, with the advent of the Normans

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PIACERE SICILIA|TRAPANITRAVEL ENCOUNTERS

complesse e delle besciamelle, soppiantati poi dagliAragonesi ed infine dai Borboni. Questi ultimi, di originespagnola diedero un grosso contributo alla cucina tra-panese, non solo perché portavano nuove sementidalle Americhe (pomodoro, peperone e patate) ma an-che perché con alcuni ingredienti stravolsero definiti-vamente i gusti imprimendoli nelle papille gustative enella storia. Se pensiamo all’aglio, il principe del pestoalla trapanese (con olio, pomodoro, basilico) o alle basidi pasticceria come il Pan di Spagna, il gioco è fatto.Alla diversità contribuirono poi gli intensi scambi com-merciali della città, da sempre crocevia di popoli. Trapaniha sempre vissuto di tre elementi che la sua posizionegeografica ha contribuito a sviluppare soprattutto tra il1700 ed il 1800: il sale, il tonno ed il vino Marsala. Iprimi due sono strettamente legati poiché col sale siconservavano tutti i prodotti delle vicine tonnare. Le piùfloride sono sempre state Favignana, Bonagia e For-mica, dove sono nati i prelibati derivati del tonno comel’uovo di tonno, il salame di tonno e la ficazza. Trapani ha dunque fatto suo il motto “la diversità è ric-chezza”. Nei secoli ha anche dato esempio di straordi-naria tolleranza e di apertura culturale; la sua gastro-nomia ne è testimone ancora oggi.

around year 1000 came the birth of country cooking,which uses to this day wild herbs, such as gira, cua-leddro, as well as omelettes and livestock. Inland Tra-pani is more tied to these traditions because of itsdistance from the sea. Next came the Angevins, theFrench who used long preparations, complex saucesand béchamel, and were then overtaken by the Arago-nese and finally the Bourbons. The latter, of Spanish ori-gin, made a big contribution to Trapani’s cooking, notonly because they brought new seeds from the Ameri-cas (tomatoes, peppers and potatoes), but also be-cause with some ingredients they definitively changedflavours and hence taste buds and history. Not to men-tion garlic, the ‘Prince’ ingredient of ‘pesto alla trapa-nese’ (with oil, tomato, basil) or the base of cakemaking, the sponge cake.The city’s intense commercial trade contributed to itsdiversity, which has constantly been a crossroad of po-pulations. Trapani has always lived off three elementsdue to its geographical position, particularly between1700 and 1800: salt, tuna and Marsala wine. The firsttwo are closely linked, since salt was used to preserveproducts from the nearby tonnare (tuna factories). The most prosperous were Favignana, Bonagia andFormica, where the delicious tuna derivatives such astuna eggs, salami and tuna ficazza originated.Trapani has therefore made its motto ‘diversity is ri-chness’. Over the centuries it has also been an exampleof extraordinary tolerance and cultural openness; asexpressed through food and wine.

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PIACERE SICILIA|TRAPANIINCONTRI DI VIAGGIO

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via Fardella zone

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favignanaLa civiltà del tonnoThe culture of tuna

ph. pierolazzari

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Fu il primo stabilimento, costruito nella secondametà del XIX secolo, nel quale è stato sviluppatoindustrialmente il ciclo produttivo del tonno. L’Ex

Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e For-mica, tra i più grandi del Mediterraneo, è oggi polo cul-turale, sede espositiva, museo dell’industria legata allapesca del tonno. «È l’icona delle Egadi - afferma l’as-sessore al turismo, Giovanni Tranchida -, incarnandola cultura materiale e la storia delle popolazioni isolaneche a tale industria sono debitrici del periodo econo-micamente più fecondo». Da pochi anni la mattanza non si pratica più, ma le tra-dizioni ad essa legata sono ancora ricche nelle isoleEgadi. Per le strade di Favignana si incontrano ancorai marinai della ciurma della tonnara, gli uomini che al-lestivano le reti e schieravano le barche per la mattanza.«Le Egadi - continua Tranchida - oggi danno il benve-nuto ai visitatori non solo con le spiagge incantate, leacque pulite, i fondali ricchi e colorati, una gastronomiaeccellente, ma anche con una solida offerta culturaledi cui la Tonnara Florio, raro esempio di archeologia in-dustriale, grazie alla soprintendenza di Trapani, è dive-nuta il fiore all’occhiello».«La sola vista della Tonnara Florio, se anche fossevuota, è già una esperienza - spiega Renato Alongi,

It was the first factory, built in the second half of thenineteenth century, in which the productive cycle oftuna was developed industrially. The tuna factory

“Tonnara Florio” of Favignana, one of the Mediterranea-n’s largest, is now a cultural centre, exhibition venueand museum for the tuna fishing industry.«It is the icon of the Egadi Islands - says the Head ofTourism, Giovanni Tranchida - which embodies thematerial culture and the history of the island popula-tions, that owe their most economically productive pe-riod to this industry».Since the past few years, the ‘mattanza’ (tuna slau-ghter) has no longer been practiced, but the traditionsassociated with it are still very much alive in the EgadiIslands. On the streets of Favignana, you can still meetsailors from the tuna factory, those men who fitted outthe nets and lined the boats up for the slaughter. «The

Thirty thousand square

metres of knowledge

Trentamilametri quadrati di sapere

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Tonnara Florio: da industria conserviera a polo culturale

Tonnara Florio: from tuna factory to cultural centre

ph. Edoardo Ercolani - Archivio Soprintendenza BBCCAA di TP

di Fabio Pace

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Trentamilametri quadrati di sapere

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curatore, per la Soprintendenza ai Beni Culturali di Tra-pani dei progetti espositivi -. Gli allestimenti, nei localiche ospitarono parti importanti della funzionalità indu-striale dello stabilimento Florio, leggono in chiave con-temporanea il tema della tonnara e del tonno». Nell’exstiva c’è la video-installazione curata dallo stessoAlongi: «è una raccolta di testimonianze di un gruppodi anziani operai dello stabilimento presentate in formavisiva ed è una installazione che fa parlare i protagonistie non gli studiosi. È un concetto dinamico che usa lin-guaggi che non possono essere affidati agli oggettimuti delle classiche collezioni museali». Gli ex magaz-zini di confezionamento ospitano la collezione archeo-logica delle Egadi: anfore di epoca greco-romana e pu-nica; ceppi di ancore; una fiasca in peltro del XIV secolorinvenuta a Favignana che conteneva ancora il vinooriginale; un rarissimo rostro bronzeo recuperato nelleacque di Levanzo. Si tratta dello strumento che i romaniutilizzavano per abbordare le navi nemiche e sfondarneil fasciame. I rostri ebbero ruolo determinante nella bat-taglia navale delle Egadi, il 10 marzo del 241 a.C.quando nel mare di Levanzo i Romani conclusero laprima guerra punica vittoriosi sulla flotta cartaginese. La mostra permanente di fotografie di autore, con gliscatti di alcuni tra i più prestigiosi fotografi europei, èallestita negli ex magazzini della trizzana e nell’ex spo-gliatoio delle donne; attraversano un arco di tempo cheva dal 1951 agli anni ’90. Nei “magazzini del carbone” c’è la video-installazione:“The death room”. Una sequenza di schermi, allestitinello schema della camera della morte delle tonnare,sui quali vengono proiettate immagini subacquee dibranchi di tonni. Una composizione musicale evocaemozioni e sensazioni. Negli ex Magazzini del Sale viene proiettato “La pescadel tonno” un documentario inedito girato tra il 1924 e il1931 dall’allora Istituto Nazionale Luce musicato, però,da sonorità contemporanee.

Egadi Islands - Tranchida continues - now welcome vi-sitors not only with their enchanting beaches, clear wa-ters, rich and colourful sea beds and excellent cuisine,but also with a strong cultural offering in which the Ton-nara Florio, a rare example of industrial archaeology,has become the flagship thanks to the superinten-dence of Trapani».«The mere sight of the Tonnara Florio, even if empty, isin itself an experience - says Renato Alongi, curator ofthe exhibition projects for Trapani’s Cultural HeritageOffice. - The displays in the rooms where importantparts of the industrial features of the Tonnara Floriowere housed, interpret the theme of the tuna factoryand tuna fish in a contemporary key». In the former holdthere is a video installation curated by Alongi: «it is acollection of stories of a group of the factory’s olderworkers presented in visual form, an installation thathands the word over to the protagonists, not the scho-lars. It is a dynamic concept that cannot be expressedby the silent objects of a typical museum collection».The rooms of the former packing house host the EgadiIslands’ archaeological collection: amphorae datingfrom Greek, Roman and Punic times; anchor stocks, apewter tankard from the fourteenth century found at Fa-vignana, which still contained the original wine and arare bronze rostrum recovered in the waters of Levanzo.This is the tool that the Romans used to board enemyships and for breaking through the ships shell. The ro-strums played an important role in the naval battle ofthe Egadi, on March 10th in 241 BC when the Romansvictoriously ended the first Punic War against the Car-thaginian fleet in the sea of Levanzo. The permanentexhibition of photographs, with shots by some of themost prestigious European photographers, is housedin the former Trizzana warehouse and former women’schanging room. The photos range from 1951 until the90’s.In the “magazzini del carbone” (coal shed) is a videoinstallation: “The death room”. A sequence of screens,set up in the scheme of the tuna factory death cham-ber, on which images of underwater shoals of tuna areprojected. A musical composition evokes emotions andfeelings.In the former “magazzini del sale” (salt shed) is projec-ted “Tuna fishing” an inedited documentary shot bet-ween 1924 and 1931 by the then Istituto NazionaleLuce, which has however, a contemporary soundtrack.

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TONNI

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A 7 miglia dalla costa fra Trapani e Marsala, l’arcipelago delleEgadi (latino Aegates) è composto da tre isole principali, Fa-vignana, Levanzo e Marettimo, l’isolotto di Formica e gli scoglidi Maraone e dei Porcelli, che amministrativamente costitui-scono il comune di Favignana.Gli splendidi fondali ricchi di pesci ed organismi marini e direperti archeologici e le coste selvagge fanno dell’arcipelago,oltre che un piccolo paradiso per gli amanti della natura e delmare, la più estesa riserva marina d’Europa. Favignana è la maggiore delle isole, con una superficie di19,38 kmq e uno sviluppo costiero di 33 km di rocce frasta-gliate e ricche di calette accessibili da terra e di grotte marine.Sul lato meridionale dell’isola si trovano gli isolotti Galera eGaleotta.Il pittore Salvatore Fiume, negli anni ‘70, la definì la farfallasul mare per la sua forma, ricordata anche dall’antico nomeAegusa (‘farfalla’). Il nome attuale deriva invece da Favonio, ilvento caldo di ponente che ne determina il clima molto mite.La presenza umana a partire dal Paleolitico superiore (10.000a.C.) lascia tracce degli antichissimi insediamenti nelle grottedel Faraglione e del Pozzo in zona S. Nicola. Le isole furonoteatro della battaglia delle Egadi, nel 241 a.C., che segna lafine della Prima Guerra Punica con cui i Romani sconfissero iCartaginesi. La leggenda racconta che dal sangue versato inquella occasione abbia preso il nome la splendida Cala Rossa.Dopo il crollo dell’impero romano le Egadi seguirono le sortidella Sicilia con le successive dominazioni di Vandali, Goti,Saraceni, Normanni e Aragonesi, fino al XVI secolo, quandodiventarono proprietà dei Pallavicini-Rusconi di Genova e poinel 1874 dei Florio, importanti industriali siciliani che dallaseconda metà dell’ottocento gestirono le tonnare di Favignanae di Formica.Fin dalla dominazione romana Favignana fu sede estrattivadel tufo bianco, per l’hinterland trapanese principale materialeedilizio fino alla seconda metà del ‘900, che ha rappresentatouna fonte economica importante per gli abitanti dell’isola. Og-getti e sculture in tufo sono molto diffusi sull’isola e spessoacquistati come souvenir.Il monte di Santa Caterina, a 314 metri sul livello del mare,ospita l’omonimo castello normanno del XII secolo, luogo didetenzione dei prigionieri politici al tempo dei Borboni. Lamontagna viene spesso avvolta dalle nuvole, che nascondonoin parte la fortezza, creando un effetto visivo particolarissimoed interessante da fotografare. La storia e la vita di Favignana si intrecciano da sempre con lamattanza, la pesca del tonno a cui, fino a pochi anni fa, parte-cipava tutta la popolazione, e le cui immagini sono riconoscibilinei quadri e nelle foto in molti locali pubblici.Il paese si sviluppa intorno a due piazze: Piazza Europa ePiazza Madrice, collegate dalla via principale, luogo della pas-seggiata serale.Spiagge e caletteLe principali Cala Azzurra, Lido Burrone, Cala Rossa Cala delBue Marino, Cala Rotonda, Cala Grande e Punta Ferro, sonoraggiungibili con mezzi propri o con l’autobus che effettua ilpercorso ogni ora.GrotteIl lato ovest della montagna digrada in mare formando sug-gestive grotte. Ogni mattina estiva di “mare buono”, al porto,i pescatori si offrono per portare i turisti alla scoperta dellepiù belle: la Grotta Azzurra (per il colore assunto dall’acqua),la Grotta dei Sospiri, che d’inverno fa sentire i suoi lamenti, ela Grotta degli Innamorati, per le due rocce identiche e affian-cate sulla parete di fondo.

IL TERRITORIOFavignana e le Egadi

Da tempo immemore Trapani dialoga con il mare attraverso la pescadel tonno, un’attività che ha rappresentato uno dei settori più floridi

del commercio di questa zona. Le tonnare sono state Trapani per secoliil luogo dove il commercio si legava alla tradizione ed alla cultura. Dal2006 anche Favignana, una delle più antiche tonnare ha definitivamentechiuso la propria attività. La scelta è stata dettata da esigenze economi-che e dalle restrizioni europee in materia di pesca del tonno.Ma come è possibile raccontare la storia di Trapani e il tonno ancoraoggi? Lo abbiamo chiesto a Ninni Ravazza, esperto conoscitore deltonno nonché appassionato sub.“Purtroppo resta poco di concreto da mostrare al turista, perché tuttele tonnare della zona sono state definitivamente chiuse negli ultimianni. Le tristi dimostrazioni di mattanze che replicano di tanto in tantosono solo cruente e poco rappresentative della storia del tonno trapaneseche è sempre stata una storia di rispetto tra l’uomo e l’animale, di so-stentamento di intere famiglie ”. Non essendoci pesca del tonno a Trapani, è lecito domandarsi dadove provenga il tonno rosso che si trova al ristorante.“La provenienza è quella del mediterraneo, dunque parliamo di una

buona qualità. I metodi di cattura dei tonni sono invece eseguiti con ipalangari o con le tonnare volanti che continuano ad operare a largodelle coste. Non esiste tonno rosso pescato a Trapani, esistono tonnipescati nel Mediterraneo, bisogna tenere a mente questa differenza”.Può l’enogastronomia riportare alla luce questa tradizione nel gustoe nei sapori perduti?“L’enogastronomia e le ricette tipiche del tonno sono uno degli strumentidi narrazione più efficaci, ma restano strumenti utili anche le immaginidelle mattanze e gli edifici di architettura industriale dove si lavorava iltonno. Le numerose ricette di lavorazione del tonno sono ancora presentisulle tavole dei ristoranti ed è da lì che si può partire per conoscere dipiù di questa tradizione”.I prodotti di tonnara resistono ancora oggi, il cosiddetto “maiale delmare” osannato, odiato e amato dai pescatori trapanesi è la base dimolte specialità ancora disponibili al ristorante come in gastronomia.Cuore, bottarga (uova) e tunnina (varie parti del tonno in salamoia),lattume (liquido seminale del pesce) si consumano fritte, arrostite o alnaturale e rappresentano la vera tradizione della tonnara. La ficazza, osalame di tonno, ad esempio, è nato in tonnara grazie al lavoro di bam-bini e donne che si occupavano di staccare residui di carne dalle lischee che lo conservavano in un budello con sale e pepe. La ficazza è unaspecialità unica, vero prodotto di tradizione trapanese. E’ così che la ri-tualità ancora una volta passa attraverso un piatto, attraverso il saporeche racconta la storia di questa terra e del suo mare.

L.D.T.

E TONNARE

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The Egadi archipelago (Latin ‘Aegates’), some seven sea-miles off the coast of Trapani and Marsala is composed ofthree main islands, Favignana, Levanzo and Marettimo, thesmall island of Formica and the Maraone and Porcelli Rocks,which constitute the municipality of Favignana.Beautiful seabeds rich in fish, marine organisms and archa-eological remains and wild coastlines not only make it a pa-radise for nature and sea lovers, but also make it home to thelargest marine reserve in Europe.Favignana is the largest island with an area of 19.38 sq kmand a coastline of 33 km of jagged rocks, sea caves andcoves accessible by land. On the southern side of the islandare the islets Galera and Galeotti.In the 1970s, artist Salvatore Fiume called it the butterfly onthe sea due to its shape, as acclaimed by its ancient nameAegusa (butterfly). Its present name derives from Favonio,the warm westerly wind, which determines its very mild cli-mate.From the late Paleolithic era on (10,000 BC), human presenceis evident in the traces of ancient settlements in the caves ofthe ‘Faraglione’ and of the ‘Pozzo’ in the Saint Nicola zone.The islands were the scene of the Egadi battle in 241 BC,which marked the end of the First Punic War and the Romansdefeat over the Carthaginians. Legend has it that the bloodshed on that occasion gave its name to the stunning ‘CalaRossa’ (Red Cove). After the collapse of the Roman Empirethe Egadi followed the fate of Sicily with the subsequent do-mination of the Vandals, Goths, Saracens, Normans and theAragonese, until the sixteenth century, when it became pro-perty of the Genoese family Pallavicini-Rusconi and then in1874 of the Florio’s - an important Sicilian, industrial family,who ran the Favignana and Formica tonnare in the secondhalf of the nineteenth century.Since Roman times Favignana’s white tuff (typical sandstone,It. ‘tufo’) quarries provided the province of Trapani its mainbuilding material, up until the second half of the nineteenthcentury- an important source of income for the islanders.Objects and sculptures in tuff are still widespread on theisland and are often bought as souvenirs.Monte Santa Caterina, 314 meters above sea level, is name-sake to the twelfth century Norman castle, a place of detentionfor political prisoners during the reign of the Bourbons. Themountain is often shrouded in clouds that hide part of thefortress, visually alluring and very interesting to photograph.History and life in Favignana have nearly always been inter-twined with the ‘Mattanza’ – the great annual tuna slaughterthat, until a few years ago, the island's entire population par-ticipated in, and whose images are recognizable in paintingsand photos in many public places.The town is built around two squares: Piazza Europa andPiazza Madrice, connected to the main street, the most popularplace for an evening stroll.The main beaches and baysCala Azzurra, Lido Burrone, Cala Rossa, Cala del Bue Marino,Cala Rotonda, Cala Grande and Punta Ferro can be reachedby car or by bus (every hour).CavesThe islan’s western coast slopes into the sea, forming caves.Every ‘good’ summer morning, fishermen at the port offer totake tourists on the discovery of the most beautiful scenery:‘Grotta Azzurra’ (named for the color of it’s water), Grotta dei‘Sospiri’, (Cavern of ‘sighs’) which makes its sighs heard inwinter and the ‘Grotta degli Innamorati’ (Lovers Cavern) dueto the position of two identical rocks side by side at the backof the cave.

THE TERRITORYFavignana and the Egadi Islands

From time immemorial Trapani has dialogued with the sea throughtuna fishing, an activity that has been one of the most flourishing

trades in this area. For centuries in Trapani, tuna factories, in Italiantonnare, were the places where business was tied to tradition andculture. In 2006 Favignana permanently closed its business on one ofthe oldest tuna factories. The choice was dictated by economic requi-rements and European restrictions on tuna fishing.But how to tell the story of Trapani and tuna today? We asked NinniRavazza, an expert in tuna and a fan of scuba diving.“Unfortunately there is not much left to show tourists, because all thetuna factories in the area have been permanently closed in recent years.The sad demonstrations of tuna slaughtering that are shown from timeto time are just cruel and not very representative of the history of tunain Trapani, which has always been a history of respect between manand animal, the livelihood of entire families.”Since there is no tuna fishing in Trapani, one wonders where the bluefintuna that is served in restaurants comes from.“It comes from the Mediterranean, which indicates good quality. Themethods of capturing tuna are the use of long lines or launching tunanets that continue to operate off the coast. There is no bluefin tunacaught in Trapani, only tuna caught in the Mediterranean, one shouldbear this difference in mind.”Can food and wine bring this lost tradition of taste and flavours back?“Wine, food and typical tuna recipes are some of the more effectivenarrative tools, but images of tuna fishing and the industrial architectureof the buildings where they processed tuna, are also useful. Numerousrecipes for tuna processing are still on restaurant tables and that iswhere you can start to learn more about this tradition.”Tuna products are still available to this day, the so-called “sea pig”praised, hated and loved by Trapani’s fishermen is the basis of manyrestaurants gastronomic specialties. Heart, roe (eggs) and tunnina (va-rious parts of the tuna in brine), lattume (seminal fluid) are eaten fried,roasted or au naturel and are the true traditions of the tuna refineries.The ficazza, or tuna salami, for example, originates from the tonnarethanks to the work of children and women who detached residual meatfrom bones and preserved them in a gut casing with salt and pepper.The ficazza is a unique specialty, one of Trapani’s traditional products.This is how, once more, rituality is reflected in dishes and flavours,telling the story of this land and its sea.

TUNAAND TONNARE

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L’isoladelle erbearomatiche

Favignana non è solo un isola ma un piccolo mondo fatto diprofumi e aromi sprigionati dalla sua vegetazione. Seguendo

le tracce fluttuanti nell’aria ci si può ritrovare a compiere percorsiemozionali a ritroso nella storia e nel mito.Così una passeggiata si può trasformare in un’appassionantelettura della natura e della vegetazione fatta di piante ed erbemedicinali uniche. Sono seicento le specie endemiche di piantecatalogate e protette, tra queste un centinaio sono erbe medi-cinali dal potere digestivo e rigenerante. Riuscire a riconoscerlee saperle usare è certamente interessante, ma oggi c’è un altromodo per usufruire delle loro proprietà benefiche, bere un bic-chiere di Dolce Amaro, un infuso alcolico che contiene la mi-gliore selezione delle piante medicinali dell’isola.È il progetto di Umberto Rizza, farmacista ed erborista isolanoche ha studiato e catalogato circa novanta varietà presenti sul-l’isola preservandole dalla scomparsa. Nell’amaro da lui inven-tato sono presenti dodici diverse piante medicali. Un penta-gramma in cui note di nepetella, timo, menta, rosmarino,cappero e santoreggia si armonizzano per far vivere al corpo eallo spirito, in un unico sorso, tutta la freschezza degli elementinaturali da cui questi esemplari hanno preso vita. “Le piante dicono tutto del territorio anche delle usanze e dellecredenze della comunità. Sono un documento fedele che ri-porta tutti gli aspetti dell’isola”, racconta Rizza, erede di unafamiglia di speziali.Così per esempio, la nepetella è legata al culto della Madonna,molto sentito sull’isola.Una leggenda racconta infatti che la Vergine durante la croci-fissione stesse accovacciata ai piedi della croce masticandonepetella, e che sua madre, santa Anna, l’avrebbe ammonitaesortandola ad abbandonare tale pratica che la distoglieva daldolore.Come dolcificante dell’amaro è utilizzato il miele di cardo ma-riano, un prodotto unico che deriva dell’ape nera sicula, presidioSlow Food.

Come arrivareDa Trapani PortoUstica Lines - Biglietteria di FavignanaMolo d’imbarco San Leonardo Tel. 0923.921277 - Cell. 347.8713743SI.RE.MAR - Tel. 0923.24968

TrasportiServizio Bus Tarantola - Capolinea Lungomare DuilioTel. 0924.31020SICILTRANFERT - Servizio taxi - noleggio autobusgiro guidato dell’isola - Tel. 348.2620089-338.8388800 EGADILANDIA - in giro per l’isola con il treninoTel. 347.3626188/346.3995119

In BarcaCircolo Nautico Favignana - Tel. 0923.922422 Ormeggiatori Isole Egadi - Tel. 0923.922212Capitaneria di Porto - Tel. [email protected]: posto ormeggio, custodia carrelli,posteggio riservato ai clienti, guardania, punto relax,segreteria, info meteo aggiornato, noleggio imbarcazionicon o senza patente - C/da CalamoniTel. 0923.921011/338.5301645

Numeri UtiliCarabinieri 112 - Tel. 0923.921202 Guardia di Finanza - Tel. 0923.921295 Polizia Municipale - Tel. 0923.921670 Guardia Medica (Camera iperbarica) - Tel. 0923.921283 Poste Italiane - Tel. 0923.921209Farmacia Abramo - Piazza Europa, 40 - Tel. 0923.921666Farmacia Barone - Piazza Madrice, 70 -Tel. 0923.921265

BancheBanca di Credito Cooperativo “G. Toniolo”di San CataldoVia Nicotera, 46 - Tel. 0923.921788 Banca Unicredit Piazza Madrice,12/14 - Tel. 0923.921347 Banca Nuova - Corso Umberto, 2 - Tel. 0923.921251

Immersioni e SnorkelingGli appassionati troveranno qui un mare ricco di fauna eflora sottomarina. I posti migliori sono Punta Marsala,Secca del Toro, la rotta sommersa tra Cala Rotonda e Sco-glio Corrente e nei fondali di Punta ninfaio e Punta Ferro.

di Manuela Laiacona

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The island ofaromatic herbs

Favignana is not just an island but a small world of fragran-ces and aromas emitted by its vegetation. By following the

scents floating in the air, you can find yourself going throughan emotional path back in history and myths. This is why a sim-ple walk can turn into a fascinating interpretation of nature andvegetation, made of unique plants and medicinal herbs. Thereare six hundred endemic species of plants recorded and pro-tected and about a hundred of these are medicinal herbs withdigestive and reinvigorating effect.To be able to recognize andto use them would definitely be interesting, but nowadays thereis also a different way to benefit from their properties, that is bydrinking a glass of Dolce Amaro (‘sweet bitter’), an alcoholicinfusion containing the best selection of medicinal plants of theisland. It is a project by Umberto Rizza, pharmacist and herba-list who has studied and recorded about ninety varieties pre-sent on the island protecting them from extinction. There aretwelve different medicinal plants in the digestive invented byhim. A stave in which notes of nepetella, thyme, mint, rosemarycaper and savory harmonize to let body and soul drink up allthe freshness of the natural elements from which these speci-men originate. “Plants tell everything about a territory, includingits customs and popular beliefs. They are the true expressionof all the island features”, says Rizza, who has a family historyof apothecaries. For instance, the nepetella is connected to thecult of the Virgin Mary, very important on the island. A legendtells that during the crucifixion, the Virgin Mary was crouchingat the feet of the crucifix chewing nepetella, and her mother,Saint Ann, would have warned her to give up that habit that di-stracted her from grief. Milk thistle honey, which is a unique product coming from theSlow Food protected black Sicilian bee, is used as a sweete-ner in the digestive.

How to get hereFrom Trapani sea portUSTICA Lines - Ticket Office FavignanaWharf San Leonardo Tel. 0923.921277 - Cell. 347.8713743SI.RE.MAR - Tel. 0923.24968

TransportTarantola Bus Service - Main stop at Lungomare DuilioTel. 0924.31020SICILTRANFERT: taxi, airbus rental service, guided tour ofthe island, airport transfers from Trapani and PalermoTel. 348.2620089/338.8388800 EGADILANDIA - around the island by the tourist trainTel. 347.3626188/346.3995119

On the BoatYatch Club “Circolo Nautico Favignana”Tel. 0923.922422 Harbour services “Ormeggiatori Isole Egadi”Tel. 0923.922212Port Authority - Tel. [email protected]: mooring, trailers and car parking for customersonly, relax area, weather information, boat hireC/da Calamoni - Tel. 0923.921011/338.5301645

Useful NumbersCarabinieri 112 - Tel. 0923.921202 Guardia di Finanza (Customs and Excise)Tel. 0923.921295Local Police - Tel. 0923.921670 Medical Emergency (decompression chamber available)Tel. 0923.921283 Power station - SEA - Tel. 0923.921280Post Office - Tel. 0923.921209Pharmacies:Abramo - Piazza Europa, 40 - Tel. 0923.921666Farmacia Barone - Piazza Madrice, 70 -Tel. 0923.921265

BanksBanca di Credito Cooperativo “G. Toniolo”di San Cataldo - Via Nicotera, 46 - Tel. 0923.921788 Banca UnicreditPiazza Madrice,12/14 - Tel. 0923.921347 Banca NuovaCorso Umberto, 2 - Tel. 0923.921251

Diving and SnorkellingFans will find a sea rich in flora and fauna.The best places are Punta Marsala, Secca del Toro,the submerged route between Cala Rotonda and ScoglioCorrente and the sea bed at Punta Ninfaioand Punta Ferro.

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Le storiche cave di calcarenite di Favignana sonolo sfondo di un albergo quattro stelle nei pressi diCala Azzurra. Un luogo di charme a contatto con

la natura e nel rispetto della natura stessa. Il progettodegli architetti Rosario Cusenza e Maria Salvo è un’ideavincente e virtuosa di Livio e Matteo Gandolfo, pro-prietari del Cave Bianche Hotel e ha come obiettivooffrire relax e qualità al cliente, accogliendolo in un luogospeciale, essendo il primo albergo al mondo ad esserestato realizzato e compreso in una cava. Le trentaduecamere sono nate dalla reinterpretazione dello scenarionaturale dell’isola, storicamente conosciuta per la lavo-razione della calcarenite. L’architettura naturale dell’al-bergo si deve alla preziosa pietra nata dal mare, sapien-temente scavata e trasformata in spazio residenziale,ma l’intenzione di creare un luogo che sia completamenteintegrato nell’ambiente circostante ed i numerosi accor-gimenti realizzativi, hanno fatto sì che il Cave BiancheHotel possa essere considerato una eco-struttura.L’attenzione per il cliente e per il territorio circostante hapoi trovato piena soddisfazione anche nella cucina delristorante dell’hotel, dove lo chef Andrea Ventura ha sa-puto ben coniugare piatti tradizionali locali a preparazionifresche e leggere. “Mi piace partire dalla ricetta classicaper innovarla ed alleggerirla. Un esempio della mia cu-cina è la pasta alla norma, che da piatto barocco è di-

The historic calcarenite quarries of Favignana arebackdrop to this four star hotel near Cala Azzurra.A charming place in contact with nature and re-

specting nature.Cave Bianche Hotel, projected by ar-chitects Rosario Cusenza and Maria Salvo, is a winningidea of the owners Livio and Matteo Gandolfo, thataims to offer relaxation and quality to customers, welco-ming them to this special place - the world’s first hotelset in a quarry. Thirty-two rooms reinterpret the island’snatural scenery, historically renowned for its limestoneworks. The hotel’s natural architecture derives from thisprecious stone coming from the sea, carefully excavatedand turned into a residential area, but the intention ofcreating a place that is fully integrated into the surroun-ding environment has made it an eco-structure. Focus on the customer and the surrounding territory isalso evident in the restaurant’s cooking, where chef An-drea Ventura has successfully combined traditional localdishes with contemporary freshness and lightness.“I like starting off with the classic recipe then movingonto innovating and lightening it. An example of my coo-king is pasta alla norma, which from a baroque pastadish, has now become a warm pasta salad with a sideof local aubergine” says the young chef.

Cave Bianche Hotel: a hotel excavated in nature

Cave Bianche Hotel:un hotel scavato nella natura

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ventato un’insalata tiepida di pasta con un contorno dimelanzane locali” spiega il giovanissimo chef. Gli ingre-dienti, tutti della zona, si “sposano” con il pesce ognigiorno freschissimo e, non è un caso, che il piatto fortesia una tartare di gamberi. “Abbino ai crostacei unamousse di melanzane con aceto balsamico, una juliennedi sedano ed un olio aromatizzato alla menta. Voglioche i profumi della macchia mediterranea favignanesesiano il primo elemento del piatto. Questo mi fa sentirein sintonia con l’isola e con la sua identità” raccontaVentura, originario del messinese, ma da sempre in giroper il mondo per affinare le tecniche e coltivare la pas-sione per la cucina. Tra le sue esperienze l’hotel Hiltondi Amsterdam, diversi anni in Francia, Svizzera e nellazona di Taormina, dove ha definitivamente gettato le basidel suo stile. Addio alle lunghe preparazioni, dunque, eampio spazio alla creatività ed all’utilizzo di materie fre-schissime e stagionali, come i carpacci di spada e tonno,tra i piatti più apprezzati al ristorante. “Penso che sia l’albergo che il ristorante siano entrati inpiena sintonia tra loro ed in totale accordo con la natura.- spiega Livio Gandolfo proprietario insieme al fratellodell’ultima cava attiva sull’isola - Questa pietra marina èsempre stata una risorsa dell’isola e l’anima dei suoicommerci. Creare un albergo valorizzando la calcarenitesotto l’aspetto architettonico e decorativo ci sembrava ilmodo migliore di renderle omaggio e ridarle valore”.

All ingredients are from the area, and are combined withdaily fresh fish and it is of no coincidence that the mostwell-known dish is the tartare of prawns. “I combine shellfish and aubergine mousse with balsa-mic vinegar, julienne celery and mint-flavoured oil.I want the scents of Favignana’s Mediterranean to bethe first element of each dish. This makes me feel in tunewith the island and its identity”, says Ventura, a native ofMessina, who is always moving around the world refi-ning techniques and cultivating a passion for cooking.Among his experiences the Amsterdam Hilton, severalyears in France, Switzerland and Taormina, where he de-fined the foundations of his style. Farewell to long pre-parations, plenty of room is left for creativity and the useof fresh and seasonal products, such as carpaccio ofswordfish and tuna, among the most popular dishes atthe restaurant. “I think the hotel and the restaurant have entered in fullharmony with each other and with nature - explains LivioGandolfo, co-owner with his brother of the last activequarry on the island. - This marine stone has alwaysbeen the island’s main resource and soul of its business.Creating a hotel which accentuates the calcarenite froman architectural and decorative point of view seemedthe best way to pay it homage and give it value.”

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At bottega di Balbi - fishing supplies - it ispossible to find everything for the sea,from sporting-fishing gear to professio-nal-fishing gear and live bait, all yearround. As well, scuba diving equipment,clothing, and stationary items at never-seen-before prices.

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PIACERE SICILIA|FAVIGNANAINCONTRI DI VIAGGIO

Si chiama Gruccione Africano; è l’ultimo importanteospite della incontaminata natura delle isole Egadi.È un piccolo uccello che solitamente vive nel conti-

nente africano. Secondo gli specialisti, il Gruccione afri-cano, negli ultimi 60 anni, era apparso solo nove volte nelnostro Paese e invece nel maggio scorso è ricomparsosull'isola di Marettimo. Il vero emblema delle Egadi, ed in particolare della suaArea Marina Protetta, è però la foca monaca ricomparsadopo oltre 50 anni nel mare di Marettimo. “Mammarinu” lachiamano i pescatori isolani. L’avvistamento è certo e do-cumento (su internet è visibile il filmato); soprattutto è ilsegnale di buona salute delle acque delle Egadi e dell’ef-ficacia di tutela ambientale, ben accolta dagli abitanti del-l’arcipelago (costituito dalle isole maggiori di Favignana,Levanzo e Marettimo e dalle isole minori di Formica e Ma-raone). L’area marina protetta delle Egadi è oggi la più va-sta riserva marina d’Europa (con i suoi 53.992 ettari) cuivanno ad aggiungersi importati parti del territorio sulla ter-raferma (altri 800 ettari) pure soggetti a tutela ambientale.Le Egadi, oltre ad una bellissima meta turistica per la bal-neazione, rappresentano un patrimonio naturalistico, sto-rico ed antropologico da scoprire: la grotta del Genovese,sull’isola di Levanzo, con incisioni, graffiti e dipinti proto-storici di cervi, buoi, cavalli, pesci e figure umane risalentia più di 5.000, 10.000, 15.000 anni fa; il pianoro Case Ro-

A casa della Foca MonacaI tesori dell’Area Marina Protetta delle Egadi

It is called the African Bee-eater, and it is the last im-portant guest of the Egadi Islands uncontaminated na-ture. It is a small bird that usually lives on the African

continent. Last May, the African Bee-eater returned to Ma-rettimo island, after having appeared only nine times inItaly over the past 60 years, according to specialists.The true emblem of the Egadi Islands and in particular ofits Marine Protected Area, is however the monk seal, ma-king its reappearance in the sea of Marettimo after 50years. To the island’s fishermen it is known as “Mammarinu”.The sighting is certain and documented (on the internetyou can see film footage) and is primarily a sign of theEgadi’s healthy waters and the effectiveness of environ-mental protection, welcomed by the inhabitants of the ar-chipelago (consisting of the major islands of Favignana,Levanzo and Marettimo and the smaller islands of Formicaand Maraone). The Marine Protected Area of the EgadiIslands is now the largest marine reserve in Europe (withits 53,992 hectares) and in addition, important parts ofthe territory on the mainland (a further 800 hectares) arealso subject to environmental protection. The Egadi Islands,as well as being splendid tourist destinations for bathing,represent a naturalistic, historical and anthropological he-ritage to discover: the Grotta del Genovese on the islandof Levanzo, with protohistoric engravings, graffiti and pain-tings of deer, oxen, horses, fish and human figures dating

Ph. V

ito Vaccaro

Treasures of the Egadi Islands Marine Protected Area

Home of the Monk Seal

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mane di Marettimo, le cave di tufo di Favignana.Il restaurato Castello di punta Troia, antica fortezza e car-cere borbonico è entrato nel progetto di tutela della focamonaca. La stanza più alta del Castello, posto su una sco-gliera a 116 metri a strapiombo sul mare, è stata adibitaad Osservatorio dell’Area marina protetta.Il Castello offre un panorama impareggiabile. A metà stradatra punta Troia ed il paese c’è la Grotta del cammello che,secondo i racconti dei pescatori, potrebbe ospitare unapiccola colonia di foche. I pescatori isolani, impegnati inattività di monitoraggio e tutela dell’Area Marina e dellaFoca Monaca, praticano anche il pescaturismo e vi pos-sono guidare lungo le coste delle isole. Nell’area Marina Protetta è rigorosamente vietata la pescasubacquea, ma altrettanto forti sono i limiti posti ad altreattività del mare a secondo della zona di protezione (sulsito www.ampisoleegadi.it la mappa dei punti di immer-sione autorizzati).«Al turismo assicuriamo servizi per il diporto - spiega il di-rettore della riserva, Stefano Donati - e stiamo per instal-lare campi boe con 73 gavitelli attorno alle isole principali.Altrettanti ne saranno collocati il prossimo anno. Auspi-chiamo che tali campi siano gestiti da imprese cooperativedi giovani delle isole. L’altro servizio riguarda le informa-zioni e le visite guidate. Stiamo predisponendo escursioni“istituzionali”, a terra e a mare lungo percorsi guidati, daaffiancare a quelle già offerte dagli operatori turistici lo-cali».L’intero regolamento, le opportunità, gli itinerari, le richiestedi autorizzazione, le tariffe ed ogni chiarimento sulla frui-zione della riserva è possibile reperirli sul sito della AreaMarina.

R.P.S.

back more than 5,000, 10,000, 15,000 years ago, Maretti-mo’s plateau Case Romane, the limestone quarries of Fa-vignana. The restored Castle at Punta Troia (Point Troy), anancient fortress and Bourbon prison has joined the projectto protect the monk seal. The highest room of the castle,situated on a 116 metre cliff that drops sheer into the sea,is being used as an observatory of the Marine ProtectedArea. The castle offers an unparalleled panorama. Halfwaybetween Punta Troia and the town is the ‘Grotta del cam-mello’ (Cave of the camel), which according to fishermen’stales, could house a small colony of seals. The island’s fi-shermen, engaged in the monitoring and protection ofthe Marine area and the Monk Seal, also practice fishing-tourism and can take you along the islands coastline. Inthe Marine Protected Area, spearfishing is strictly prohi-bited, but equally enforced are the limits imposed on othersea activities depending on the protection zone (a mapon the website www.ampisoleegadi.it shows sites wherediving is allowed). “We provide yachting services - saysthe director of the reserve, Stefano Donati - and we aregoing to install groups of buoys with 73 anchorage pointsaround the main islands. As many more will be deployednext year. We hope that these points will be overseen bycooperatives of the island’s young people. Other servicesinclude information and guided tours. We are preparing“institutional” excursions, guided tours on land and at sea,along with those already offered by local tour operators.”The entire regulation, opportunities, itineraries, permissionrequests, rates and any clarification on the use of the re-serve can be found on the Marine Area website.

ph. Giuseppe Di Salvo

A sn.: Marettimo, panorama su Punta Troia - sopra da sn.: Favignana, Cave di Tufo - Levanzo, graffiti nella grotta del Genovese - Marettimo, sito Case Romane

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L’Albergo Ristorante Egadi sorge nella splendida isola di Favi-gnana. Situato nel centro storico del paese a 50 mt. dal lun-gomare, è facilmente raggiungibile dal porto che dista solo400 mt. L’ Albergo Egadi è il luogo ideale dove trascorrere dellesplendide vacanze, scoprendo le bellezze naturalistiche epaesaggistiche delle isole Egadi ricche di storia e di tradi-zione. L’Albergo Ristorante Egadi, sapientemente restauratoda Alberto e Nené, rispetta fedelmente le caratteristiche ar-chitettoniche della struttura originale e offre alla clientela tuttii comfort per trascorrere delle vacanze indimenticabili.Il restauro ha migliorato i requisiti funzionali della struttura va-lorizzando il fascino dell’architettura originale.Una cura particolare è stata posta nell’arredamento, ambien-tato per offrire agli ospiti un’accoglienza raffinata unita al ca-lore di un luogo familiare.

Egadi - Albergo Ristorante

Il villaggio, realizzato in tipico stile mediterraneo, gode diuna posizione straordinaria per la sua vicinanza dal centroabitato e dal porticciolo turistico.Formula residence: appartamenti a due e tre vani, conampie verande o balconi, arredati, corredati e forniti diogni comfort: tv satellitare, telefono, internet WI-FI, clima-tizzazione, angolo cottura, provvisto di tutti gli accessori ele dotazioni da cucina.Formula albergo: camere e suite arredate con mobili diottima fattura, tessuti pregiati e decori alle pareti, tutte do-tate di tv satellitare, climatizzazione, telefono, internetWI-FI, frigobar, servizio 4 stelle.A tua disposizione: piscina (per adulti e bambini) consolarium, spazi per gli sport, reception e centralino, risto-rante, bar, lounge bar, animazione, parcheggio.

Cala la Luna - Villaggio / Hotel

Egadi Hotel Restaurant is located on beautiful Favignana Is-land. Situated in the centre of the township at just 50 metresfrom the promenade, it is easily reachable from the port whichis only 400 metres away. The Egadi Hotel is the ideal place tospend wonderful holidays, discovering the natural beautyand landscape of the Egadi Islands, rich in history and tradi-tion. The Egadi Hotel Restaurant, perfectly restored by Albertoand Nené faithfully respects the architectural characteristicsof the original structure and offers guests all the necessarycomforts to ensure an unforgettable holiday.The restoration has improved the functional requirements ofthe hotel highlighting the charm of its original architecture.Particular attention has been paid to the decor, offering guestsrefined hospitality and the warmth of a homely place.

The village, in typical Mediterranean style, boasts an ex-traordinary position due to its closeness to the townshipand the tourist port.Residence option: apartments with two or three rooms,with spacious verandas or balconies, furnished and equip-ped with all comforts: satellite TV, telephone, wireless in-ternet, air conditioning, cooking corner with accessoriesand kitchen appliances.Hotel option: Rooms and suites furnished with excellentquality furniture, fine fabrics and wall decorations all withsatellite TV, air conditioning, telephone, wireless internet,minibar and four star service.At your disposal: swimming pool (for adults and children),solarium, sports area, reception, operator, restaurant, bar,lounge bar, animation, car park.

FAVIGNANAVia C. Colombo, 17Tel. 0923.921232 [email protected]

FAVIGNANAC.da Badia Tel. 0923.925456 www.calalaluna.it [email protected]

LE SCELTE DI PIACERE|FAVIGNANA

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LE SCELTE DI PIACERE|FAVIGNANA

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L’Isola dei sapori - Prodotti tipici

All’interno di una casa dei pescatori nasce la trattoriaLa Lampara: da noi puoi gustare tanti antipasti di mare,seguiti da primi piatti di tipica cucina marinara, preparaticon cura dallo chef Salvatore, anche lui figlio di pesca-tori. La specialità della casa sono le “frascatole” all’ara-gosta, la fiorentina di tonno, le frittelle di anemoni dimare, per non dimenticare il gusto del pesce appenapescato. Per finire il gratò, le cassatelle calde, i cannolie le coppe speciali.

La Lampara - Trattoria

Sicilian specialties, tuna products, chocolates, wines,ceramics. Our products can be sent within all of Italy.‘Passito’ from Pantelleria, Modican chocolates, marzi-pan fruit, tuna products, Mediterranean blue-fin tuna,typical Sicilian wines, 200 labels, pesto from Favignana,Trapani and around Sicily, dried and salted tuna, tunasausages, tuna with oranges, almond sweets, almondmilk, nougat, almond paste, bitters from Favignana.

Inside a fisherman’s home you will find the Trattoria ‘LaLampara’. Here you can taste many seafood starters,followed by first courses of typical marine cooking, ca-refully prepared by Chef Salvatore, son of a fisherman.The house specialties are lobster ‘frascatole’ (thickgrains of Couscous), tuna steak, fried sea anemones,not to forget freshly caught fish. To finish off gratò, hotcassatelle (pastry halves filled with sweet ricottacheese) cannoli (typical Sicilian fried pastry rolls withsweet ricotta cheese, candied fruit and pieces of cho-colate) and special sundaes.

FAVIGNANAVia Nicotera, 19/21Cell. 393.8158124 / 327.2315566 [email protected]

FAVIGNANAVia Vittorio Emanuele, 4Tel. 0923.921220

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LE SCELTE DI PIACERE|FAVIGNANA

Da oltre 35 anni il Ristorante Pizzeria “Da Salvador”, nelpieno centro dell’isola di Favignana, offre dei deliziosipiatti di cucina tipica siciliana e una gustosissima pizza.Sulla centralissima Piazza Madrice nulla è equiparabileal piacere di gustare le tradizionalità della cucina no-strana, con varietà di piatti a base di pesce freschissimopreparati seguendo le antiche ricette tradizionali delluogo. Dispone infatti di oltre 100 posti a sedere al-l’esterno e di un menu tradotto in 5 lingue di cui inglesee svedese parlato.

Da Salvador - Ristorante Pizzeria

L’accoglienza familiare è la caratteristica primaria perchi sceglie di trascorrere una serata in questa trattoriaal centro di Favignana, dove poter gustare la tipica cu-cina favignanese preparata con il pesce sempre fre-schissimo. Lo chef Pietro propone piatti gustosi e tradi-zionali come le originali polpette di polipo tra gli antipastie tra i primi le busiate alla trapanese, pasta tipica sici-liana di semola di grano duro, condita con vongolegamberi e pomodorini o con tonno e finocchietto.Gustosissime e abbondanti le grigliate di gamberi ecalamari e, tra le specialità della trattori, il tonno inagrodolce.

Due Colonne - Trattoria

For more than 35 years, “Da Salvador” restaurant-piz-zeria has been operating in central Favignana.It offers delicious, typical Sicilian meals and tasty pizza.In the very central zone of Piazza Madrice nothingcompares to the pleasure of tasting our traditional coo-king, with a variety of very fresh, fish-based disheswhich are prepared according to old, traditional recipesfrom the area.There are over 100 outdoors seats and a menu tran-slated in 5 languages, of which both English and Swe-dish are spoken.

A homely welcome is the primary characteristic forthose who choose to spend an evening in this trattoriain the centre of Favignana, where you can taste Favi-gnana’s typical cooking prepared with fish that is al-ways fresh. Chef Pietro proposes tasty and traditionaldishes such as the original starter of ‘octopus’ meat-balls, the first course of busiati alla trapanese (pastawith fresh chopped tomato, garlic and basil) and typicalSicilian hard grained pasta served with clams, prawns,cherry tomatoes or with tuna and fennel. The grilledprawns and calamari are flavoursome and abundantand one of the trattoria’s specialties is tuna in sweetand sour sauce.

FAVIGNANAVia Nicotera 7 - (angolo Piazza Madrice)www.ristorantepizzeriadasalvador.itr.pizzeriadasalvador@alice.itTel. 0923.921271- Cell.347.5123442

FAVIGNANAPiazza Madrice, 76Tel. [email protected]

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PIACERE SICILIA|FAVIGNANAINCONTRI DI VIAGGIO

E V E N T S

FAVIGNANA10 Luglio/July“Regata delle Tonnare”Tuna boats regattaLega Navale Italiana di Favignana

15 | 17 Luglio/JulyPrimo Festival del Fitness e della danzaIsole Egadi di Monica MontantiEgadi Islands First Fitness and dance festivalEx Stabilimento Florio.

02 | 06 Agosto/AugustMusical - La leggenda di ColapesceCompagnia Teatrale ValdericeCava Sant’Anna

14 Agosto/AugustEgadi Summer NightSpettacolo Italian’s Got Talent da Canale 5Ex Stabilimento Florio

21 Agosto/AugustMi Voleva StrehlerSpettacolo teatrale di Umberto Simonettae Maurizio MicheliPiazza Ex Stabilimento FlorioTheatrical performance

14 Settembre/SeptemberDaniele Silvestri “Scotch” Tour 2011Concerto / Concert - Piazza Madrice

17 Settembre/September“Miss Perla del Mediterraneo 2011”Selezione Provinciale/Provincial selectionPiazza Ex Stabilimento Florio

LEVANZO06 Agosto/AugustPasta con aglio… più salsicciaPasta with pesto… and sausage Molo Imbarcazioni/Wharf

18 Agosto/AugustPura Bossa Nova Trio - Musica brasilianaBrazilian music

26 | 27 | 28 Agosto/AugustWeekend Body FlyIsola dell’armonia: senti e riscopri il tuo corpoIsland of harmony: feel and rediscover your body

MARETTIMO15 | 17 Luglio/July4° Stage di apnea profonda con il pluri campionemondiale William Trubridge / 4th Freediving stagewith multiple world champion William Trubridge

30 Luglio/July | 06 Agosto/AugustTangomar! Vacanza tango con i maestri BarbaraCarpino e Claudio Forte / Tango holiday withmasters Barbara Carpino and Claudio Forte

Dal 10 Agosto/From 10 AugustDi qua e di là dal mareDiego Incaviglia, Pitture e acquerelliPaintings and watercoloursMuseo del mare

ISOLE EGADISettembre/SeptemberMedi Egadi FestRaduno dei gruppi Folk del Mediterraneo5° edizione di Egadi e PoesiaMediterranean Folk bands5th edition Egadi and Poetry

07 | 11 Settembre/SeptemberEgadi Live 2011 - Enogastronomia & TradizioniMusic & Dance - Fitness & BenessereArte & CreativitàWine, food and Traditions - Music & DanceMusic & Well-being - Art & Creativity

Per maggiori informazioni o eventuali variazioni diprogramma / For further information or any chan-ges www.turismo.trapani.it

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FAVIGNANALEVANZOMARETTIMO

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ISOLE EGADI / EGADI ISLANDS

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da/from MARSALA07.05 09.15 13.20 16.05 19.2009.15 13.20 16.05

www.usticalines.it - [email protected] Center: (+39) 0923 873813 - Fax (+39) 0923 593200

08.20 10.10 11.15 13.00 17.05 18.15 19.25 21.10 21.45 23.1011.15 13.00 17.05 18.15 19.25 23.1015.00

ORARIO ESTIVO / SUMMER TIMETABLE 2011

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PIACERE SICILIA|FAVIGNANAINCONTRI DI VIAGGIO

William Trubridge, classe 1980, inglese di nascitae neozelandese di adozione, è uno dei più grandiapneisti che questa disciplina ricordi. È attual-

mente il primo uomo nella storia ad avere raggiunto i 100metri di profondità senza attrezzature e con un singolo re-spiro di 4 minuti e 10 secondi, oltre ad essere campionedel mondo assoluto 2011 in ben sei specialità di apnea(WAFA). Vive alle Bahamas e tornerà a Marettimo a lugliodi quest’anno per onorare il suo appuntamento estivoormai fisso con la Sicilia.

CHAMPION in the deep BLUE

CAMPIONE del profondo BLU

William Trubridge, born in UK in 1980 and raised inNew Zealand, is one of the best freedivers ever.Currently he is the first man in history who has

reached the depth of 100 metres unassisted, holding hisbreath for 4 minutes 10 seconds, as well as being the 2011absolute world champion in six freediving disciplines(WAFA). He lives in the Bahamas and will come back toMarettimo in July for his summer appointment with Sicily,as he does every year.

di Angela Volo

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William, your sport requires very high concentrationand technique, but what are your feelings when youare down there in the deep blue?“The sensation isn’t anything like most people imagine.Most of the dive I don’t really have a strong urge to brea-the - this comes towards the end perhaps, on the wayback. The prevailing sensation is one of peace. Most ofthe senses we use on the surface are muted or muffled: Ihave my eyes half-closed most of the time, and there isvery little light; there are no sounds; being in a liquid I can’tfeel the weight of my body or any other tactile sensations;taste and smell have no place. So in the absence of ex-ternal stimuli, the mind slows and turns in on itself. We maysee landscapes of colours on the backs of our eyes, or‘hear’ our thoughts more clearly.Eventually, the Dive Reflex turns off even the mind itself,and our subconscious mind takes the wheel, guiding usthrough the dive as we have practiced and visualised it.This is the ‘flow state’, which runners take over an hour toachieve, and is the ultimate goal of meditation. In freedi-ving, flow can come on in seconds.”Have you ever been scared?“I’m rarely scared during my record attempts, as I’ve pro-grammed my unconscious mind to do everything neces-sary for the dive so that I can enter into a trance duringthe attempt - less thought equals less worry! Also we haveexcellent safety systems, and no one has thus far died ina freediving competition.There have been moments when I have been scaredwhile spearfishing around sharks, but that is a differentstory!”This will be the 5th year you are coming back to Sicilyto hold a free diving course. What do you like aboutthis island and this sea?“It is a beautiful land, and the sea that surrounds it is par-ticularly majestic. Also, one of my best friends, Jimmy Mon-tanti, has a freediving school here, and every year wecollaborate to run a course together at the Egadi Islands.”Is someone else coming to Sicily with you?“My wife, Brittany. She teaches the yoga component of ourcourses, and we travel together throughout Europe duringthe summer.”What is your favourite Sicilian dish?“There is a special type of bread that I buy when I am inTrapani or the Egadi islands. It is made with sesameseeds, and is simply delicious, whether eaten with honeyfrom Marettimo in the morning or with local tomatoes andbuffalo mozzarella for lunch. I also love the traditional Tra-panese pasta al pesto made with almonds, garlic and to-mato.”

And I add… the essential basil too.Piacere Sicilia will make it especially for you (page 17).Thank you very much indeed and we look forward to se-eing you on the Egadi Islands.

William, il tuo sport richiede tecnica e concentrazione.Cosa senti quando sei laggiù nel profondo blu?“La sensazione non è quella che la maggior parte dellagente immagina. Il più delle immersioni non ho davverouna forte urgenza di respirare. Questa, forse, arriva versola fine, sulla via del ritorno. La sensazione prevalente è, in-vece, di pace. I sensi che usiamo in superficie sono attutitio confusi: tengo gli occhi chiusi la maggior parte deltempo e c’è pochissima luce; non ci sono suoni; essendoimmerso in un liquido non sento il peso del corpo o al-cuna sensazione tattile; gusto e odore non hanno luogo...In assenza di stimoli esterni la mente rallenta e si chiudein sé stessa. È possibile vedere paesaggi di colore dalfondo degli occhi, o ‘udire’ i nostri pensieri più chiara-mente. Alla fine, il ‘Riflesso d’Immersione’ spegne perfinola stessa mente, e il nostro subconscio prende il timone,guidandoci nell’immersione per come l’abbiamo praticatae visualizzata. Questo è lo ‘stato di flusso’ che i maratonetiimpiegano più di un’ora a raggiungere, ed è il fine ultimodella meditazione. In apnea, il flusso può giungere inpochi secondi”.Hai mai avuto paura?“Raramente ho paura quando tento i miei record, dato cheprogrammo il mio inconscio a fare tutto il necessario perl’immersione così da potere entrare in trance durante iltentativo – meno pensieri meno preoccupazioni! Inoltresiamo dotati di eccellenti sistemi di sicurezza e nessunofinora è morto in una competizione di apnea. Ci sono statimomenti in cui ho avuto paura facendo pesca subacqueaintorno a degli squali, ma questa è un’altra storia!”Questo sarà il quinto anno che torni in Sicilia per te-nere uno stage di apnea. Cosa ti piace di quest’isolae di questo mare?“È una bellissima terra e il mare che la circonda è parti-colarmente maestoso. Inoltre, uno dei miei migliori amici,Jimmy Montanti, ha una scuola di apnea a Marettimo eogni anno collaboriamo per tenere un corso insieme alleisole Egadi”.Con chi verrai in Sicilia?“Con mia moglie, Brittany. Lei insegna la componenteyoga dei nostri corsi, e viaggiamo insieme per l’Europadurante l’estate”.Quale è il tuo piatto siciliano preferito?“C’è uno speciale tipo di pane che compro quando sonoa Trapani o alle Egadi. È fatto con semi di cimino ed èsemplicemente squisito mangiato con il miele di Maret-timo, al mattino, o con i pomodori locali e mozzarella dibufala, a pranzo. Mi piace anche tantissimo la tradizionalepasta al pesto trapanese con pomodoro, aglio e man-dorle”.

E io aggiungo… il fondamentale basilico.Piacere Sicilia la preparerà per te (pag. 17).Grazie infinite e aspettiamo d’incontrarti presto sulle isoleEgadi.

Per informazioni sugli stage di apnea / For information about the freediving courseswww.apneaegadi.it

A destra della foto William Trubridge con Jimmy Montanti

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L’azienda nasce dall’incontro di idee e dall’esperienza decennale di due giovani imprenditori, che hanno fatto della “profes-sionalità” il loro unico obiettivo. Grazie all’intraprendenza e alla serietà dello staff che opera all’interno dell’azienda, ognicliente che usufruisce dei nostri servizi avverte in maniera evidente che nulla è lasciato al caso, e che tutto viene curato neiminimi particolari.

L’azienda / The Company

The company was founded by joining the ideas and the ten-year experience of two young entrepreneurs, who have made“professionalism” their only goal. Thanks to the initiative and reliability of the staff who work within the company, every cu-stomer using our services feels clearly that nothing is left to chance, and that everything is accurate to the smallest detail.

I NOSTRI TRANSFER / OUR TRANSFERS

per / to: Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo / Palermo Falcone Borsellino Airport

per / to: Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi / Trapani-Birgi Vincenzo Florio Airport

25,00 euro a persona / per person

Da/from: TRAPANI

10,00 euro a persona / per person

E in più servizio taxi, noleggio autobus, giro guidato dell'isola di Favignana 10,00 euro a persona.And in addition, taxi service and guided tour of the island in Favignana (10.00 euro per person), bus rental

per / to: Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo / Palermo Falcone Borsellino Airport

per / to: Aeroporto Vincenzo Florio di Trapani-Birgi / Trapani-Birgi Vincenzo Florio Airport

40,00 euro a persona / per person

INCLUSO IL BIGLIETTO DELL’ALISCAFO E TAXI SULL’ISOLA / INCLUDING THE TICKET ON THE HYDROFOIL AND TAXI ON THE ISLAND.

Da/from: FAVIGNANA

25,00 euro a persona / per person

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L’azienda viene incontro al potenziale visitatore delle località turistiche più rinomate nel nostro territorio (Isole Egadi eSicilia Occidentale), il quale ha l’esigenza di raggiungere la destinazione nel più breve tempo possibile, senza dovere cercare,con tentativi alcune volte vani, un mezzo che dall’aeroporto gli possa far raggiungere Trapani e da lì spostarsi nei luoghi pre-fissati. Così, grazie alla disponibilità di importanti partner, è stato possibile creare una rete di collegamenti che permette alpotenziale visitatore di raggiungere nel più breve tempo possibile la destinazione ambita.

Collegamenti / Connections

The company meets the needs of the potential visitors of the most famous tourist destinations in our area (Egadi Islandsand Western Sicily), who wish to reach their destination as quickly as possible, without having to search, sometimes unsuc-cessfully, for transport to get to Trapani from the airport and to travel around from there.So, thanks to the availability of im-portant partners, it has been possible to create a network of connections, which allows the potential visitor to reach as soonas possible the desired destination.

Attraverso una semplice prenotazione via telefono, o via fax, o attraverso la compilazione di un semplice modulo di preno-tazione on-line o via e-mail, il cliente viene prelevato in aeroporto e trasferito ovunque (in provincia o fuori provincia).Giunto a destinazione verrà accompagnato nella struttura ricettiva scelta (albergo, villaggio, case vacanze ed ecc),il tutto con un’unica tariffa, a persona, comprensiva del costo del trasporto o del collegamento con le varie destinazioni.

Come lavoriamo / How we work

Through a simple reservation by phone, or fax, or by filling out a simple online booking form or by e-mail, the customer ispicked up at the airport and transferred anywhere (in the province or outside the province).Reached their destination theywill be taken to the accommodation chosen (hotel, resort, holiday home, etc.), all for a single price, per person, includingthe cost of transportation or the connection to various destinations.

FAVIGNANAUffici di rappresentanza / Representative officesPiazza Matrice, 17

Mob.: 348.2620089 / 338.8388800

Fax 0923.925448

www.siciltransfert.it - [email protected] PROFESSIONISTI DEL TURISMO

Favignana 2011

Servizio taxi a FavignanaTaxi Service in Favignana

Servizio Deposito Bagagli a Favignana:Left-luggage office in Favignana

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PIACERE SICILIA|FAVIGNANAINCONTRI DI VIAGGIO

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HOTELDELLE CAVE

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CAVE BIANCHEHOTEL

THE TOWN

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ericeTra mito e storiaBetween myth and history

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mune di Erice

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PIACERE SICILIA|ERICEINCONTRI DI VIAGGIO

I l borgo di Erice è ricco di chiese. Vi sono state erettea segnare, oltre che la profonda devozione degliericini, il ruolo politico ed economico esercitato dal

clero, insieme alle famiglie latifondiste, sul vasto territorioche andava dalle falde ericine fino alle porte di Castel-lammare del Golfo. Un territorio ancora oggi denominatoagro ericino. La più importante delle chiese ericine è laMatrice, dedicata alla Vergine Assunta ed eretta nelXIV sec nei pressi di Porta Trapani. Di fronte allafacciata principale sorge il poderoso campanile a dueordini di bifore gotiche di tipo chiaramontano e coronatoda una merlatura ghibellina. Quello che oggi viene individuato come il campaniledella Chiesa Madre in realtà fu fatto costruire daFederico III D’ Aragona nel 1312 come torre di vedetta.La chiesa fu costruita con materiale proveniente daltempio della Venera Ericina. Sotto le quattro arcate

Churches abound in the village of Erice. Not onlywere they erected to mark the deep devotion ofErice's people but were a means for the clergy

and land-owning families to secure a political andeconomic role over the vast territory that stretchedfrom the foot of Erice to the gates of the CastellammareGulf. An area still to this day called agro Erice. Themost important church in Erice is the Mother church(Matrice), dedicated to Virgin Mary, erected in the 14th

century near Porta Trapani. Opposite the main facaderises the mighty bell tower with two rows of Gothic,Chiaramonte style windows adorned with Ghibellinebattlements. What is now identified as the bell tower ofthe Cathedral Church was actually built by order ofFrederick III of Aragon in 1312 as a watchtower. Thechurch was built with material from the temple of theVenus Erycina. Under the four pointed arches opens

ERICE, la montagna del SignoreItinerario tra fede ed architettura

ERICE, the Lord’s mountainJourney amidst faith and architecture

di Stefania Martinez

ph. A

rchivio Co

mune di Erice

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ogivali si apre uno straordinario portale gotico chenella parte superiore nasconde un magnifico rosone.Nel corso dei secoli la chiesa fu più volte rimaneggiata.L’interno, che crollò nel 1853, fu ricostruito in stile neo-gotico e presenta tre navate con volte a crociera. Lachiesa custodisce un museo con opere di DomenicoGagini (1420-1492), frammenti di affreschi della scuolacatalana del XV secolo ed un ricco tesoro devozionalenel quale spiccano un ostensorio del 600 su piede del400 e una croce in lamina d’argento anch’essa del400. La Diocesi di Trapani per condividere con i turisti lebellezze del borgo di Erice e delle sue chiese ha rea-lizzato il “museo diffuso” o MEMS (Museo di Erice, laMontagna del Signore), un itinerario nel borgo medievale.Acquistando il biglietto si ottiene una cartina con il per-corso consigliato ed è così possibile accedere allechiese che vi sono segnate. Ogni volta che si visitauna chiesa l’addetto dell’ufficio turistico la smarca daquelle in elenco sul biglietto. Le chiese consigliate oltreal Duomo sono: la Chiesa di San Martino, di San Giu-liano e quella di San Giovanni. San Martino fu costruitain epoca normanna. Alla fine del 1600 venne demolitae ricostruita: l’attuale portale è in stile barocco. La pavi-mentazione in parte è costituita da lastre tombali delXVII e XVIII secolo e, in parte, impreziosita da mattonelleche riproducono un originario disegno del 1700. Lachiesa di San Giovanni, la più grande di Erice, ospitaoggi attività culturali e concerti. Al sue interno è peròancora conservata una scultura di Antonio Gagini,scultore della scuola rinascimentale siciliana. San Giu-liano ospita da qualche anno i Misteri, gruppi statuariche rappresentano la passione di Cristo e che dallaseconda metà del ‘700 vengono portati in processioneil Venerdì della settimana santa per le vie del borgoanalogamente a quanto avviene a Trapani.A causa delle precarie condizioni strutturali della chiesadi Sant’Orsola, la tradizionale chiesa dell’ “Addulurata”,loro naturale sede, i Misteri, recentemente restaurati,sono custoditi nella chiesa di San Giuliano.

an extraordinary Gothic portal that hides a magnificentrosette at the top. Over the centuries the church wasremodeled several times. The interior, which collapsedin 1853, was rebuilt in neo-Gothic style and has threenaves with cross vaults. The church houses a museumwith works by Domenico Gagini (1420-1492), fragmentsof frescoes of the 15th century Catalan school and arich devotional treasury which includes a 17th centuryostensorium erected on a 15th century base and asilver foil crucifix of the same era.The Diocese of Trapani has created a “widespreadmuseum” or MEMS, and a tour of the medieval townand its churches allowing visitors to partake of Erice’sbeauty. By purchasing a ticket one receives a mapwith the recommended route, where one can accessthe churches that are marked. Each time one visits achurch a tourist officer marks it off the ticket list.Churches recommended in addition to the Duomo(cathedral) are San Martino (St. Martin’s) San Giuliano(St. Julian’s) and San Giovanni (St. John’s). San Martinowas built in Norman times. At the end of the 17th

century it was demolished and rebuilt: the currentportal is baroque. The floor is partly made of tombstonesfrom the 17th and 18th centuries and, in part, embellishedwith tiles depicting an original 18th century design.San Giovanni, Erice’s largest church, is now home tocultural activities and concerts. A sculpture by AntonioGagini, sculptor of the Sicilian Renaissance School isstill preserved inside. Since a few years San Giulianohas been home to the Misteri (Mysteries), groups ofstatues representing the Passion of Christ which frommid 18th century to this day are carried in processionon Good Friday through the streets of the village, as isalso done in Trapani. Because of the poor structuralcondition of the church of Sant’Orsola (St. Ursula), thetraditional church of the ‘Addulurata’ and original homeof the Misteri, they are now kept in the recently restoredchurch of San Giuliano.

A sn.: Chiesa Matrice e campanile a seguire: cupola e camapaniledella chiesa di San Giuliano

ph. A

rchivio Co

mune di Erice

Ph. N

ino Lombardo

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PIACERE SICILIA|ERICEINCONTRI DI VIAGGIO

Erice rappresenta per qualsiasi visitatore un emozionante in-contro con il mito e la storia, rivissuti attraverso ogni singolapietra di questo prezioso borgo medievale arroccato sull’omo-nimo monte a 750 metri sul livello del mare. Il viaggio perraggiungere il paese è ricco di scorci paesaggistici e panoramisulle isole Egadi, sulla città di Trapani e le saline e sul monteCofano sia che si percorrano le strade, sia che si usi la funiviache da Trapani traccia la lenta ascesa al monte.Il clima è tipicamente mediterraneo, ma l’altitudine rende Ericemeta privilegiata di chi cerca ristoro dalle calde temperatureestive della costa. Talvolta anche in estate si dovrà esserepreparati, con indumenti pesanti, a ripararsi dal freddo dellenuvole che avvolgono la cima. D’inverno è particolarmentefreddo e spesso il monte è avvolto da una nebbia che lo rendeancora più affascinante e romantico.Le origini mitologiche si rintracciano già nel nome che derivadal greco Erix, il fondatore figlio di Afrodite e di Bute, quiucciso da Ercole secondo il racconto dell’Eneide, che vi avrebbecostruito un tempio dedicato alla madre. Il mito si palpa ancoracon mano visitando il Castello di Venere, costruito dai Nor-manni sui resti dell’antico santuario, dedicato alla dea dellafecondità e poi della bellezza e dell’amore, Astarte per i Fenicie Venere per i Romani. Le sacerdotesse di Venere vi pratica-vano la prostituzione sacra, rendendolo luogo di culto perfolle di pellegrini e viaggiatori del bacino del Mediterraneo.Secondo Tucidide, Erice fu fondata nel V sec a.C. da esuli tro-iani, dai cui ebbe origine il popolo degli Elimi, ma è probabileche fosse già abitata in tempi più remoti dai Sicani. Fu la piùimportante città elimica insieme a Segesta.Virgilio la cita nell’Eneide quando Enea vi giunge la primavolta per la morte del padre Anchise, prima di ripartire per lafondazione di Roma, e un anno dopo per i giochi in suo onore.In decadimento sotto Bizantini e Arabi, Erice rifiorì con i Nor-manni, che vi costruirono l’attuale Castello Pepoli e la ribat-tezzarono col nome di San Giuliano per porre fine al culto pa-gano. Continuò a prosperare con gli Aragonesi, che vi eresserola Chiesa Matrice e lasciarono incompiuta l’area militare delQuartiere Spagnolo. La città venne ribattezzata definitivamentecon l’attuale nome nel 1934.Erice conserva un incantevole aspetto medievale, con casettein pietra e strade basolate, stretti vicoli su cui si affacciano icaratteristici cortili fioriti, collegati tra loro da scalette ed archi,nascosti da muretti, che invitano all’esplorazione. Il borgomedievale non è percorribile con le automobili e l’eco deipassi è l’unico suono che rompe il silenzio, che insieme alcontesto e alla purezza dell’aria regala un ritrovato senso dipace. A parte i turisti il paese è abitato da 300 residenti.Dai giardini del Balio che circondano il Castello Pepoli, la vistapanoramica sovrasta da un lato Trapani e le saline, le Egadi,ancora più a sud Marsala, dall'altro il Monte Cofano, il golfodi Castellammare e la costa che arriva a San Vito lo Capo.Chi passeggia per le strade di Erice sarà immancabilmentecatturato dagli odori della tradizionale pasticceria ericina, edai colori e le decorazioni dei tipici prodotti artigianali, come itappeti e le ceramiche.

IL TERRITORIOErice, incontro mitico con la storia

La pasticceria in Sicilia affonda le sue radici in epoca arabama è nei monasteri che si affina e raggiunge la massima

espressione, rimanendo intatta fino ad oggi. Non stiamo par-lando di cannoli, cassate o dei dolci più barocchi della tradizione,ma di vere e proprie chicche, tesori di pasticceria conventualesconosciuti ai più. Questa tradizione è rimasta solo nei luoghiche hanno da sempre ospitato i conventi. Erice ne contava bencinque, ed è per questo che può considerarsi uno dei poli piùimportanti della pasticceria conventuale isolana. Qui l’arte dol-ciaria per secoli visse un grande fermento. La produzione piùimportante si ebbe all’interno di due conventi, quello di SanCarlo e quello di Santa Teresa. Nelle cucine le suore di clausurapreparavano dolci e biscotti con le materie prime del territorio:mandorle, miele, ricotta, cedro, fichi. Le ricette, gelosamentecustodite in segreto, venivano elaborate in occasione deglieventi previsti dal calendario liturgico e si caratterizzavano peruna forte connotazione iconografica e per temi floreali resi inraffinati decori di glassa colorata. Queste prelibatezze, un tempovendute agli avventori attraverso la ruota, unico sistema concui le suore di clausura potevano interagire con il mondoesterno, oggi imperano nelle vetrine delle pasticcerie di MariaGrammatico e di San Carlo. Si deve proprio a Maria Gramma-tico, vissuta nell’infanzia nel convento di S. Carlo, la fama chequesta tipologia di dolci negli ultimi anni ha conquistato nelmondo. Proprio lei, infatti, avrebbe trafugato, primitiva forma dispionaggio industriale, alcune ricette dal convento che la ospi-tava, rendendole disponibili a tutti e strappandole al segretodella clausura. La mandorla è l’ingrediente madre della pasticceria conventuale.Con essa si preparano, bocconcini dai più svariati nomi, bruttima buoni, sospiri, i dolci di riposto con conserva di cedro e li-quore, autentici capolavori decorati con pasta di mandorle ezucchero. Anche oggi come ieri, il calendario liturgico detta itempi nella preparazione dei dolci: a Pasqua si preparano lepecorelle di pasta di mandorle; per il 2 novembre la frutta Mar-torana e i biscotti farciti con i fichi secchi; il 30 giugno le cosid-dette chiavi di San Pietro (pasta reale e confettura). Interessantianche i biscotti secchi, i tricotti o i mustazzoli di farina e mieletipicamente aromatizzati con i chiodi di garofano. Infine un postod’onore è quello riservato alle genovesi, la più recente tra lepreparazioni citate ed una delle specialità ericine più gettonate.La genovese ericina è il morbido incontro tra la pasta frolla e lacrema pasticcera. Da provare rigorosamente caldissime, appenasfornate.

La pasticceriaericinaconventuale

La Sicilia che non ti aspetti

di Manuela Laiacana

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PIACERE SICILIA|ERICETRAVEL ENCOUNTERS

The art of pastry making in Sicily has its roots in the Arabianera, but it refined and reached its maximum expression

inside the monasteries, remaining so to this day. We are nottalking about cannoli, cassate or traditional baroque desserts,but rather about the true gems, those treasures of monasterybaking unknown to most. This tradition belongs solely to thoseplaces that have always hosted monasteries. Erice in fact had five, and this is why it can be considered oneof the most important poles of island monastery baking. Herethe art of confectionery making has for centuries enjoyedgreat fervour. The most important production occurred in twoconvents, San Carlo and Santa Teresa. In the kitchens, cloisterednuns prepared cakes and biscuits with local ingredients: al-monds, honey, ricotta cheese, citrus fruits and figs. The recipes,jealously guarded in secret, were used at events programmed

by the liturgical calendar and were cha-racterized by strong iconographic

and exquisite floral decorationswith coloured icing.

These delicacies,once sold to cu-stomers ‘throughthe wheel’, the onlysystem that allowedcloistered nuns to in-teract with the outsideworld, now reign in thewindows of Maria Gram-

matico’s pastry shops andthat of San Carlo. It is thanks

to Maria Grammatico, who spenther childhood in the convent of San

Carlo, that the fame of these sweets hasconquered the world in recent years. She in fact took, in a pri-mitive form of industrial espionage, some of the monastery’srecipes, making them freely available and tearing them out ofsecrecy and enclosure.The almond is the main ingredient of conventual pastry making.It is used to prepare small treats with different names, bruttima buoni (ugly but good), sospiri (sighs) and i dolci di riposto(pantry sweets) made of citrus fruit conserve and liquor,authentic masterpieces decorated with almond paste andsugar. Even today as was in the past, the liturgical calendardictates the time for cake making: at Easter the preparation ofmarzipan lambs, for the 2nd of November marzipan fruit andbiscuits filled with dried figs, June 30th the so-called chiavi diSan Pietro made of marzipan and jam (‘keys of St. Peter’). Alsointeresting are the dried biscuits, i tricotti or i mustazzoli madeof flour and honey and typically flavoured with cloves. Finally, aplace of honour is reserved for the Genovesi, the newest of thepreparations mentioned and one of Erice’s most popular spe-cialties. Erice’s Genovesi is the meeting of sweet crust pastrywith custard. Best to try while very hot and freshly baked.

Erice’s conventualpastries

Erice represents for any visitor a thrilling encounter with mythand history, relived in every single precious stone of this me-dieval village perched on Mount Erice, 750 metres above sealevel. Whether travelling by cable car from Trapani or alongone of its winding roads, the journey to the township boastsrich landscapes and views over the Egadi Islands, Trapani,the salt pans and Mount Cofano. The climate is typically Mediterranean, but Erice’s altitudemakes it a preferred destination for those seeking relief fromhot, summer, coastal temperatures. However, even in summermonths one should be prepared with warm induments toshelter from cold clouds that tend to shroud the summit. It isparticularly cold in winter and the mountain is often shroudedin fog, thus making it more charming and romantic.Erice’s mythological origins can be traced in its name whichderives from the Greek Erix, son of Aphrodite and the founderof Bute, here slain by Hercules, according to the story of theAeneid, where he was to have built a temple dedicated to hismother. The myth is still palpable when visiting the Castle ofVenus, built by the Normans on the ruins of the sanctuary,dedicated to the goddess of fertility, beauty and love. Astarteto the Phoenicians and Venus to the Romans. Venus’s prie-stesses practiced sacred prostitution, making it a place ofworship for crowds of pilgrims and travellers in the Mediter-ranean basin.According to Thucydides, Erice was founded in the fifth cen-tury BC by Trojan exiles, from whom originated the Elimi, butit is likely that it was already inhabited in ancient times by theSicanians. It was the most important elymian city alongsideSegesta.Virgil quotes Erice in the Aeneid when Aeneas arrives therethe first time for the death of his father Anchises, before lea-ving for the founding of Rome, and a year later for the gamesin his honour.Decaying under the Byzantines and Arabs, Erice flourishedunder the Normans, who built the Pepoli Castle and renamedthe township San Giuliano (Saint Julian) putting an end topagan worship. It continued to prosper under the Aragonese,who built the Mother Church (Matrice) and left the militaryarea of the Spanish Quarter unfinished. The city was finallyrenamed with its current name in 1934.Erice retains its medieval charm in its stone houses and nar-row, stone-paved streets overlooked by typical flower-filledcourtyards with stairwells and arches, hidden by stone wallsthat invite exploration. The medieval town is closed to mostpublic traffic and the echo of footsteps is the only sound thatbreaks the silence, which with this setting and the pure air gi-ves a renewed sense of peace. Apart from numerous tourists,the town is inhabited by 300 residents.From the public Balio gardens surrounding the Pepoli Castle,the panoramic view extends from Trapani, the salt pans, theEgadi Islands and further south to Marsala back around tothe Castellamare Gulf and the coast towards San Vito lo Capo.Those who walks the streets of Erice are inevitably enrapturedby the delicious smell of Erice’s traditional sweet pastries,and the colours and decorations of traditional handicraftssuch as rugs and ceramics.

THE TERRITORYErice, a mythical meeting with history

La pasticceriaconventuale

Sicily that onedoes not expect

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PIACERE SICILIA|ERICEINCONTRI DI VIAGGIO

ChieseVe ne sono più di 60 tra cui: la Chiesa Madre o Matrice co-struita dagli Spagnoli nel XIV sec., la chiesa di San Martino,di San Cataldo, di San Giuliano, di San Giovanni Battista sulciglio di uno strapiombo.Mura ciclopicheCircondano la città e sono interrotte da torrioni e da tre portenormanne: Porta Spada, Porta del Carmine e Porta Trapani.Museo CordiciOspitato all’interno del Municipio, custodisce alcuni repertiarcheologici, opere statuarie e dipinti, tra cui l’Annunciazionemarmorea, scolpita da Antonello Gagini nel 1525.Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” Fondato nel 1963 dal fisico trapanese Antonino Zichichi, è di-venuto negli anni un polo di eccellenza nel campo della ricercascientifica a livello internazionale.Quartiere SpagnoloCostruzione militare incompiuta fuori dalle mura, da cui sigode uno splendido panorama.

Come arrivare da TrapaniIn autobusAST - www.aziendasicilianatrasporti.itTel. 0923.23222/21021/20066In FuniviaStazione di valle - Tel. 0923.569306 [email protected] di monte - Tel. 0923.869720stazionedimonte@funiviaerice

Numeri UtiliSoccorso Ambulanza 118Guardia Medica - Tel. 0923.869421Ospedale S. Antonio Abate - Tel. 0923.809111Vigili Del Fuoco 115Carabinieri 112 - Tel. 0923.869212/861323Polizia Di Stato 113Soccorso stradale ACI 116Guardia di Finanza 117Corpo Forestale ed emergenza incendi 1515Comune di Erice - Tel. 0923.502315Polizia Municipale - Tel. 0923.555000Poste - Tel. 0923.568701/562500

Luoghi di interesse

Gli Altarini daBEDDA MATRI

Fede e tradizione muovono gli ericini a celebrare ognianno, l'ultima settimana del mese di agosto, i festeg-giamenti in onore della patrona Maria Santissima di

Custonaci con allestimento di altarini votivi dentro i tipicicortili; processione del quadro tra le strade del borgo me-dievale; giochi pirotecnici e, da qualche anno, il corteo storicomedievale. Secondo la tradizione il quadro della Madonna con bambinogiunse dal mare, dono della ciurma di una nave franceseche lo trasportava e che scampò ad una tempesta, riparandonel golfo di Cornino. È un misto di storia e leggenda che siripete simile in altri paesi rivieraschi ed è comune a moltipopoli del Mediterraneo. In onore della “Bedda Matri” gli ericini, dentro i cortili delleabitazioni, o negli spazi prospicienti le strade che sarannopercorse dalla processione allestiscono gli “altarini”. Altarivotivi composti di piante e fiori attorno a riproduzioni, il piùfedele possibile, dell’originale quadro custodito a valle nelcinquecentesco Santuario di Custonaci . Ciascuna famiglia,o più famiglie che condividono il cortile, addobbano gli altarinicon il meglio dei loro corredi nuziali: copriletto in broccato,preziose coperte ricamate a mano, tovaglie di lino riccamentedecorate, in un tripudio di colori ed in una gara di eleganza.È questa una tradizione documentata del secolo scorso epraticata almeno fino agli anni ’30. Più recentemente, unadecina di anni fa la tradizione è stata riscoperta e riproposta.L’ospitalità degli ericini è assai generosa e anche agli estra-nei è consentito sostare nei cortili, scattare foto, intrattenersiagli altari.

F.P.

Ad Erice intreccio tra fede e tradizione

ph. Kyklops

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PIACERE SICILIA|ERICETRAVEL ENCOUNTERS

The Altars of BEDDA MATRIThe intertwining of faith and tradition in Erice

ChurchesThere are more than 60, including: the Mother Church builtby the Spaniards in the fourteenth century. The church ofSan Martino, San Cataldo, St. Julian, St. John the Baptist onthe edge of a cliff.Cyclopean wallsSurrounding the village and are interrupted by Norman towersand three gates: Porta Spada, Porta del Carmine and PortaTrapani.Cordici Museum Housed inside the town hall, the museum is home to somearchaeological finds, sculptures and paintings, including themarble Annunciation, carved in 1525 by Antonello Gagini.Ettore Majorana Centre for Scientific CultureFounded in 1963 by physicist Antonino Zichichi from Trapani,over the years has become a centre of excellence in scientificresearch at international level.Spanish QuarterUnfinished military construction outside the walls, whichoffers a splendid view.

How to get herefrom TrapaniBy busAST - www.aziendasicilianatrasporti.itTel. 0923.23222/21021/20066By cablewayValley station - Tel. 0923.569306 [email protected] station - Tel. 0923.869720stazionedimonte@funiviaerice

Useful NumbersHealth emergency 118Emergency Medical Service - Tel. 0923.869421Sant’Antonio Abate Hospital - Tel. 0923.809111Fire brigade 115Carabinieri 112Police 113ACI Road Service 116Guardia di Finanza (Customs and Excise) 117Forest Guard and Fire Emergency 1515City Council - Tel. 0923.502315Local Police - Tel. 0923.555000Post Office - Tel. 0923.568701/562500

Places of interest

ph.

Faith and tradition give the townspeople of Erice reasonto celebrate every year, during the last week of August,festivities in honour of the patron Holy Mary of Custo-

naci with the display of votive altars in local courtyards, theprocession of the effigy of the Holy Mary through the streetsof the medieval village, fireworks and the historical medievalparade, that has been performed for a few years.According to tradition, the painting of the Madonna andchild came from the sea, a gift from the crew of a Frenchship that was carrying it and survived a storm, taking refugein the Gulf of Cornino. It is a mixture of history and legendrepeated in other similar coastal townships and commonto the peoples of the Mediterranean.In honour of “Bedda Matri” (Beautiful Mother Mary) the tow-nspeople of Erice display “altarini” (small altars) in the cour-tyards of their houses, or positioned near the streets wherethe procession passes. Votive altars with compositions ofplants and flowers are set around reproductions of the ori-ginal painting, which is preserved in the sixteenth centurySanctuary of Custonaci. Each family or group of familieswho share courtyards, decorate the altars with the best oftheir marriage trousseau; brocade bedspreads, precioushand-embroidered blankets, linen tablecloths richly deco-rated in a riot of colours and in a competition of elegance. This tradition is documented to the last century and waspracticed at least until the 30’s. More recently, about 10years ago, the tradition was rediscovered and revived. Thehospitality of Erice’s townspeople is very generous andeven strangers are allowed to enter the courtyards to takepictures and spend time at the altars.

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A soli 100 metri dalla funivia che collegaErice vetta con Erice mare, dispone di ca-mere dotate di bagno privato, tv, aria con-dizionata, wi-fi e una terrazza panoramica.

Situato al centro di erice, propone piatti ti-pici locali. Tra le specialità: cous cous dipesce, busiate al pesto trapanese, caponatadi melanzane.Cucina e pizze senza glutine.Menu turistico da euro 15,00.

È una delle mete gastronomiche più pre-stigiose della Sicilia grazie ai menu tipicirinnovati e alle materie prime d’alta qualità.Ottimo il pesce fresco, il cous cous e lesquisite busiate di produzione propria.

Located in the centre of Erice, it offers ty-pical, local dishes. Among the specialties;Couscous with fish, busiate pasta with Tra-panese Pesto, caponata (eggplant con-serve). Gluten-free cooking and pizzasavailable. Touristic menu from 15 euros.

One of the most prestigious gastronomicdestinations in Sicily thanks to its typicalmenu and its high quality products. Ex-cellent fresh fish, cous cous and exquisitehandmade ‘busiate’ pasta.

I nostri dolci, con le stesse ricette ed in-gredienti usati 15 secoli fa, sono rigorosa-mente lavorati a mano, rappresentando unesempio unico dell’arte pasticcera siciliana,così ricca di tradizioni come la città che liha creati.

Our sweets, of the same recipes and in-gredients used 15 centuries ago are strictlyhandmade and are a unique example ofthe art of Sicilian pastry making, as rich intradition as the township that createdthem.

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | ERICE

Camere di Ulisse

Ristorante La Prima Dea

Pasticceria Maria Grammatico

Ristorante Pizzeria Ulisse

Just 100 metres away from the cable carwhich connects the summit of Mount Ericewith lower Erice, its rooms have en suitebathrooms, TVs, air conditioning, wirelessinternet and a panoramic terrace.

ERICE - Via Santa Lucia, 2Tel. 0923.860155

ERICE - Via Chiaramonte, 45Tel. 0923.869333

ERICE - Via Vittorio Emanuele,17(centro storico)Tel. 0923.869223

[email protected]

[email protected]

ERICE - Via Vittorio Emanuele, 14Tel. 0923.869390

[email protected]@libero.it

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PIACERE SICILIA|ERICEINCONTRI DI VIAGGIO

Al termine di una giornata di lavoro, lasciamo Tra-pani in direzione di Valderice seguendo la stradastatale. Le indicazioni ed i cartelli ci conducono

agevolmente alla meta: Resort “Parco degli Aromi”.Porta sul vasto “agro ericino”. Il viaggio è breve: siamo apochi chilometri e a pochi minuti dal capoluogo ma allostesso tempo è un viaggio verso un altro luogo, un’altradimensione. Ci lasciamo alle spalle gli appuntamenti dilavoro, il caos cittadino, le telefonate interminabili e so-prattutto l’orologio. Abbandonato sul comodino per nonessere rincorsi dalla scansione della quotidianità. Duegiorni tutti per noi, solo relax. La strada che ci conducealla reception offre l’incanto di un panorama mozzafiato,con una splendida vista sul monte Cofano e le coste diBonagia e Trapani. Insieme alle immagini registriamo laconsapevolezza di essere entrati in un paradiso tra cieloe mare. Prima di accedere alla reception dove ci accolgono concalore e simpatia, indicandoci le nostre camere e de-scrivendoci tutti i servizi del resort (ristorante, piscina,centro benessere) non resistiamo dallo scattare diversefoto del magnifico panorama.Il luogo anticipa le lusinghe della Beauty Spa. Consigliatida una professionista del settore benessere, seguiamoprima il “percorso acqua”: sauna, bagno turco e docceemozionali. Poi scopriamo i benefici di un massaggioagli oli essenziali: un vero idillio, un toccasana. Rilassa-mento psicofisico assicurato e noi aggiungiamo… e dellamente.

After a days work, we leave Trapani, heading to-wards Valderice, along the main road. Signs andindications lead us easily to our destination: Re-

sort ‘Parco degli Aromi’. Doorway to the immense “agriErice”. The trip is short, we are just a few kilometres andminutes away from the city, but at the same time it is ajourney to another place, another dimension. We are lea-ving behind the appointments, the chaos of the city, theendless phone calls and in particular, the clock. Aban-doned on the bedside table to avoid being chased bythe demands of everyday life. Two days just for us, to re-lax.The road to the reception offers a breathtaking view ofMount Cofano and the coast of Trapani and Bonagia.The images incite awareness of having entered into aparadise between sea and sky. Before entering the re-ception where we are welcomed with warmth and sym-pathy, indicated our rooms and all the resort facilities(restaurant, pool, spa) we are unable to resist taking se-veral photos of the magnificent panorama.The scene anticipates the lure of the Beauty Spa. Advi-sed by a professional from the beauty sector, first wefollow the “water path”: sauna, turkish bath and emotionalshowers. Then discover the benefits of massage withessential oils: a truly idyllic, healthy touch. Psychophysi-cal relaxation guaranteed not to mention that of… themind.We then spend the afternoon at the poolside being ca-ressed by the sun, carried away by the scent of the

Diario di un viaggio emozionale

Diary of an emotional journey

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Il pomeriggio trascorre facendoci accarezzare dal solea bordo piscina e lasciandoci trasportare dai profumi li-berati dalle piante aromatiche che si trovano lungo isentieri del resort: timo, citronella, menta, lavanda, sonosolo alcuni delle essenze che caratterizzano questo in-cantevole posto.La sera a cena nella terrazza panoramica,vengono pro-posti i piatti tipici siciliani, dal cuscus al pesto alla trapa-nese, dal tonno alle sarde a beccafico, ed all’ottimo pe-sce fresco. Incontriamo Salvatore Oddo, padrone dicasa del Parco degli aromi, giovane imprenditoreedile,che sommessamente ci chiede se la cena è di no-stro gradimento; non possiamo non elogiarlo per la bril-lante idea imprenditoriale ed il coraggio avuto per larealizzazione di questo incantevole resort.Gli facciamo alcune domande:Come nasce l’idea del Parco degli Aromi?Tutto nasce dal desiderio di far conoscere la nostraterra e la sua cultura, dalla consapevolezza di un terri-torio e di un paesaggio da cui il turista si può ancorastupire davanti allo spettacolo della natura. La nostra èuna terra dai magici colori e dalle magiche atmosfere.Per queste cose la Sicilia deve essere ricordata daisuoi visitatori; per tutto ciò che di bello abbiamo.Cosa cerca il turista che sceglie il parco degli aromi?Sicuramente il relax e il benessere tra ottima cucina enatura incontaminata.Qui si respira un’atmosfera disoave tranquillità, in una sorprendente natura sicilianache avvolge tra i suoi colori e profumi.Solo chi alloggia al Parco degli Aromi può usufruiredei suoi servizi?Considerata la tipologia del complesso e soprattutto iservizi che offre, anche chi abita nei dintorni può usu-fruire della Beauty Spa, o del ristorante, o anche dellesale per l’organizzazione di piccoli eventi banchetti emeeting. Ogni struttura ha una sua dislocazione indi-pendente, quindi fruibile senza turbare la tranquillitàdegli altri ospiti.Ci salutiamo davanti ad un vassoio di cannoli siciliani edolcetti ericini, accompagnati da un ottimo passito lo-cale.Nella nostra camera, con vista sul golfo di Cofano, ci af-facciamo al balcone. Si ha l’impressione di assistere aduna rappresentazione teatrale messa in scena solo pernoi, uno scenario irripetibile. Uno spettacolo sospesonel tempo. Un tempo diverso da quello dell’orologio in-tenzionalmente dimenticato sul comodino.

herbs that are found along the trails of the resort: thyme,citronella, peppermint and lavender, just some of thespecies that characterize this charming place.Dinner in the evening on the rooftop terrace, where typi-cal Sicilian dishes are presented, from cous cous to Tra-panese Pesto, from tuna to sardines ‘a beccofico’ (stuf-fed with pinenuts and raisins) and excellent fresh fish.We meet Salvatore Oddo, landlord of ‘Parco degli Aromi’,a young building contractor, who quietly asks if dinneris to our liking. We cannot but praise him for his brilliantbusiness idea and his courage in creating this charmingresort.We ask him a few questions:How did the idea of ‘Parco degli Aromi’ originate?Everything stems from the desire to share our land andits culture, from knowledge of the territory and alandscape from where visitors can still marvel at thespectacle of nature. Ours is a land of magic coloursand magical atmosphere. Sicily should be rememberedby its visitors for these things and for all its beauty.What does the tourist who chooses ‘Parco degliAromi’ look for?Most certainly relaxation, well-being and excellent cuisine in a pristine setting. Here there is an atmosphereof soothing tranquillity in the stunning Sicilian naturethat surrounds you with colours and scents.Are only those who are staying at ‘Parco degli Aromi’able to use its services?Because of the nature of the complex and primarily theservices it offers, even those who live in the area canmake use of the Beauty Spa, or the restaurant, or evenrooms for organizing small events, banquets and mee-tings.Each structure has its own independent location, makingthem accessible without disturbing the peace of otherguests.We say goodbye in front of a tray of Sicilian cannoli andsweets from Erice, accompanied by an excellent local‘passito’ (dessert wine).In our room, overlooking the Cofano Gulf, we look outfrom the balcony.One has the impression of attending a private theatricalperformance with an impressive backdrop.A show frozen in time. A time different from that of ourclock, intentionally left behind on the bedside table.

PARCO DEGLI AROMI - RESORT & BENESSERE s.p. Maltempo - Linciasella - Valderice (TP) - Tel +39 0923.592611 - Fax +39 0923.592354

www.parcodegliaromi.it - [email protected]

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LE SCELTE DI PIACERE | PIACERE’S CHOICE | ERICE

Ad Erice nella splendida cornice di un palazzo nobiliaredel XIX sec. sorge il “Caffè Maria”, storico caffè ericino.Chiara e Salvatore, attenti e meticolosi titolari, vi aspet-tano per farvi gustare i dolci tipici della pasticceria eri-cina e le “Genovesi” appena sfornate, il tutto accompa-gnato da un vino “Marsala” o da un Passito, da un lattedi mandorla o da una granita.Nella bellissima terrazza con vista panoramica su Tra-pani e sulle isole Egadi, è possibile, altresì, consumarepranzi veloci e piatti tipici siciliani oppure incontrarsi altramonto per un romantico aperitivo.

Caffè Maria

Immerso in un meraviglioso giardino tra le torri del balioe con Terrazza Panoramica che si affaccia sulla città diTrapani e sulle isole Egadi, al “Bar del Balio” trovi cor-tesia e prodotti di qualità. É l’ambiente ideale per tra-scorrere piacevoli momenti di relax dalla colazione, alpranzo, all’aperitivo e al dopo cena. Un’occasione unica per godere di un momento specialeal tramonto, con un bicchiere di buon vino o il vostrococktail preferito, godendo del sole che cala sulla cittàilluminata con calde tonalità dorate. Inoltre con unaspesa minima di 20 euro potrete usufruire di un ticketomaggio della funivia.

Bar del Balio

In Erice, in the splendid setting of a 19th century aristo-cratic building arises the town’s historic Caffé Maria.Chiara and Salvatore, the attentive and meticulousowners are waiting to let you taste their characteristicsweets and pastries such as the freshly baked Geno-vese, accompanied by Marsala wine or a passito (des-sert wine) or perhaps almond milk or a sorbet. On thebeautiful terrace with its panoramic view of Trapaniand the Egadi Islands, it is also possible to consumequick lunches and typical Sicilian dishes or encountersomeone at sunset for a romantic pre-dinner drink.

Immersed in a marvellous garden between the towersof the balio (public garden) with a panoramic terracewhich overlooks Trapani and the Egadi Islands, at Bardel Balio one finds courtesy and quality products. It isthe ideal place to spend pleasant moments relaxing,from breakfast to lunch, from pre-dinner drinks to after-dinner drinks. A unique occasion to enjoy a specialmoment at sunset, with a glass of wine or your favouritecocktail, enjoying the sunlight as it falls on the city litup with warm, golden hues. As well, by spending a mi-nimum of 20 euros you can make use of a free cablecar ticket.

ERICEVia Vittorio Emanuele, 4Cell. 327.1705667

ERICEVico Balio, [email protected]. 340.3688072 / 347.5479774

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Bummuli e Tappita

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PIACERE SICILIA|ERICEINCONTRI DI VIAGGIO

La tradizione della ceramica, nelle forme e neicolori che si possono ammirare e comprare neinegozi di Erice è datata fine anni ‘50. Sbaglia,

però, chi immagina si tratti di una invenzione per turisti.Al contrario Erice fu davvero, nei secoli scorsi, uno deipoli più rinomati della ceramica siciliana insieme aSciacca, Burgio, Santo Stefano di Camastra, Caltagirone.Della tradizione ceramista ericina si trova traccia neidocumenti notarili del XV secolo, ma la produzione,per ragioni storicamente ignote, fu interrotta dagliartigiani proprio tra la fine del XV e la metà del XVIsecolo. Testimonianze della fiorente attività ericina edella ricchezza delle decorazioni e delicatezza dellelavorazioni sono conservate nelle sale del museo dellaCeramica di Caltagirone e nelle sale del museo Regio-nale Pepoli di Trapani. Quest’ultimo conserva anchepavimenti realizzati da maestri ceramisti ericini raffigurantila tonnara.

T raditional ceramic shapes and colours whichcan be seen and purchased in shops in Ericedate back to the late 50’s. Wrong, however, are

those who imagine this was an invention for tourists.Erice was actually, in centuries gone by, one of thepoles of the most famous Sicilian ceramic towns alongwith Sciacca, Burgio, Santo Stefano di Camastra andCaltagirone. Records of Erice’s ceramic tradition canbe found in 15th century notarial documents, but pro-duction, for unknown historical reasons was interruptedby craftsmen in the late fifteenth and the mid-sixteenthcenturies. Evidence of Erice’s flourishing business andexamples of rich patterns and delicate workmanshipare preserved in the sala of the Ceramic Museum inCaltagirone and in Trapani’s Regional Pepoli Museum.The latter also features a pavement realised by masterEricean ceramists depicting the tuna slaughter.After some centuries of neglect, several artisans have

Quando l’artigianato diventa arte

Bummuli and tappitaWhen craft becomes art

Ph. A

rchivio Co

mune di Erice

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Dopo alcuni secoli di oblio le tecniche ceramicheritornano ad Erice per iniziativa di alcuni artigiani che,però, hanno attivato una vera e propria iniziativa di re-cupero degli stili e delle tecniche originarie. Lo sipotrebbe definire un recupero filologico, profondamenteattento, in primo luogo all’uso dei colori: i blu ed i giallidall’ocra ai più luminosi. Comunque sempre colori pa-stello, tenui e mai sgargianti, sono quelli che contraddi-stinguono la “ceramica ericina”.Per le forme si va da quelle del passato, i classiciarbarelli da farmacia alle bocce (bummuli); dalle broccheper acqua e vino ai vasi ed i centrotavola; fino allefogge più moderne ed agli oggetti di uso quotidiano. Sipuò trovare un regalo da pochi euro di alcun valore op-pure pezzi finemente decorati da centinaia di euroadatti ad ogni tipo di arredamento. Su tutti dominano ipiatti, da esposizione, possono essere attaccati a pareteo usati come soprammobili.Muovendosi per le vie di Erice, tra le case addossatele une alle altre, dentro ai graziosi cortiletti, memoriaurbanistica della corte chiusa di tipofenicio, si intravedono le mattonelledi ceramica ericina ad uso decorativooggi molto richieste anche per l’ar-redo di interni. Erice è nota non solo per le cerami-che ma anche per i diversi laboratoriartigianali che mantengono in vital’antica arte della tessitura dei “tappita”,cioè tappeti con figure geometricheottenute con strisce di stoffa colorata. Il tappeto ericino della tradizione vie-ne prodotto con pochi ed strumenti:telai di legno sorretti da quattro ro-buste assi cilindriche, qualche ma-tassa di cotone e ritagli di stoffe divari colori, il più delle volte provenientida scampoli e scarti. Insomma nonsi buttava via nulla e i ritagli si in-trecciavano fino a creare geometrieforme e colori il cui unico limite è lafantasia dell’artigiano. Il motivi piùdiffusi sono quello dei rombi accostati,della linea spezzata, e del melangedi strisce verticali di colori diversissimitra di loro ma capaci di ricreare unaarmonia cromatica particolarissima.

S.M.

revived the ceramic technique in Erice, an initiativewhich revives original styles and techniques. It couldbe defined a philological recovery, deeply attentivefirst of all to its use of colours: blues and yellows fromochre to brighter shades. However, soft pastel colours are those which distinguishErice’s ceramics.Forms range from those of the past, including theclassic ‘Arbarello’ pharmacy vases, the typical ampho-ra-like water jars called “bummuli’’, decorated waterand wine pitchers and centrepieces, to more modernstyles and objects of everyday use. One might find agift costing just a few euros or a more valuable,intricately decorated piece costing hundreds, suitablefor every type of setting.Plates are predominant and can be hung and used aswall ornaments.Moving through the streets of Erice, where houses arestacked against each other and quaint courtyards arean urban reminder of the enclosed Phoenician style

courtyard, one can see examples ofthese ceramic tiles which are nowin great demand for decorating in-teriors.Erice is famous not only for ceramicsbut also for keeping alive the ancientart of weaving “tappita”, that is car-pets woven with strips of colouredcloth that create geometric figures.Carpets are crafted in the Ericinotradition with just a few tools: woodenframes supported by four strong cy-lindrical planks, reels of cotton andscraps of colourful, recycled cloth.In short, nothing is thrown away andcuttings are interwoven to creategeometric shapes and colours, who-se limit is only the imagination ofthe artisan. The most common forms are dia-monds, broken lines, and a melangeof vertical stripes of colours see-mingly contrasting yet capable ofrecreating very special chromaticharmony.

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PIACERE SICILIA|ERICETRAVEL ENCOUNTERS

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/ To visit

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/ The Town

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san vitolo capoLe terre dello Zingaro - The lands of Zingaro

ph. P

iero Lazzari

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPOINCONTRI DI VIAGGIO

Fra San Vito lo Capo e Scopello, all’estremità delgolfo di Castellammare e lungo la costa che dagreci e latini venne chiamata “Cetaria” per l’ab-

bondanza di tonni nel mare, si estende la Riserva delloZingaro, una delle più famose in Italia. La Palma Nana(in dialetto disa), le cui fibre vegetali fino ai primi annidel secondo dopoguerra, servivano a produrre scope,è il simbolo di questa particolarissima area naturale. LoZingaro è la prima riserva istituita in Sicilia, con unalegge regionale del 1981, che accolse le istanze e leproteste dei giovani movimenti ambientalisti nazionalied internazionali contro un tentativo di cementificazionee lottizzazione della costa. La mobilitazione di massasalvò sette chilometri di costa e 1650 ettari di natura in-contaminata oggi gestiti dalla Azienda Regionale Fore-ste Demaniali. Agli ingressi della riserva (uno posto asud nel versante di Scopello; l’altro a Nord nel versantedi San Vito) è possibile chiedere la mappa con i diversiitinerari naturalistici suddivisi per difficoltà, lunghezza etempi di percorrenza (consultabile anche sul web:www.riservazingaro.it). È possibile anche prenotarepercorsi di trekking guidato tra i sentieri ed i rifugi dellariserva. Il toponimo Zingaro deriva dal greco tsigganos che sta

Between San Vito lo Capo and Scopello, at theextremity of the Castellammare Gulf and alongthe coast known as “Cetaria” by the Greeks and

Latins due to its abundance of tuna, lies the ZingaroNature Reserve, one of the most famous in Italy. Thedwarf palm (in dialect disa), whose plant fibres wereused to make brooms during the early years after WorldWar II, is the symbol of this special nature zone. Lo Zin-garo was the first reserve to be established in Sicily, byregional law in 1981, which accepted the petitions andprotests of young national and international environ-mental movements against an attempt of cement andhousing development on the coast. The mass mobili-sation saved seven kilometres of coastline and 1,650

Lo Zingaro,perla di conservazione ambientaleTrekking guidato nella natura incontaminata

Lo Zingaro, the pearl of environmentalconservationGuided trekking in uncontaminated nature

di Stefania Martinez

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acres of uncontaminated nature now managed by theRegional State Forestry Agency. At the reserve entran-ces (one on the south side of Scopello and the otheron the north side of San Vito), you can ask for a mapwith different nature tours organised according to diffi-culty, length and travel time (also available on theweb:www.riservazingaro.it). You can also book guidedtreks through the paths and huts in the reserve.The name Zingaro (commonly translated as ‘gypsy’)derives from the Greek ‘tsigganos’ meaning stalk, indi-cating the first cultivation of vines in the area, howeverthere has never been any real trace of ‘gypsies’ in thezone. The Zingaro captivates with its harsh beauty, itsvibrant colours, its white pebbled coves and its lushMediterranean vegetation. The inlets seen from the seahave the appearance of clear niches hollowed out ofDolomite-type walls, which coming from Scopello andheading north are called: Cala della Capreria, Cala delVaro (accessible by sea), Cala della Disa or Zingaro,Cala Beretta, Cala Marinella. The underwater lan-dscape is very impressive thanks to a continuous suc-cession of colours and shapes and is adorned with thered, frayed and tangled alga, Lithophyllum tortuosum.Fish are numerous and colourful.The caves are very interesting, some submerged: theGrotta del Colombaccio, Grotta della Corvina, Grottadella Craperia, Grotta della Mustia, Grotta della Fica-rella and Grotta dell’Uzzo, home to eight species ofbats. The Zingaro is not yet a marine reserve but it ishowever forbidden to bring guns, fishing rods and toolsof any kind.The rocky areas and scrub vegetation that characterisethe area are an ideal environment for species in extin-ction. The reserve’s pride is in fact the Bonelli’s eagle,which regularly deposits one or two eggs, the quickperegrine falcon, the Sicilian rock partridge, the buz-zard with large coffee coloured wings, the small kestrel,the chestnut-brown coloured falcon, the barn owl, thetawny owl and the owl.The oak trees that produce cork are very interesting,and represent an “ecological curiosity” since they donot usually settle on soils like that of the Zingaro. En-trance to the reserve costs 3 euros, reduced tickets 2euros. Further information, phone numbers, Reserve re-gulations and useful advice are available on the re-serve website.

per raspo, ad indicare le prime coltivazioni di viti nellazona, anche perché di zingari non v’è mai stata traccia.Lo Zingaro incanta per la sua aspra bellezza, per i co-lori intensi, per le bianche calette e per la rigogliosamacchia mediterranea. Le calette viste dal mare hannol’aspetto di nicchie più chiare incavate sul fianco dellemuraglie dolomitiche che entrando da Scopello e an-dando verso nord prendono il nome di Cala della Ca-preria, Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala dellaDisa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella.Il paesaggio subacqueo è molto suggestivo grazie adun continuo susseguirsi di colori e forme e si adornadel Lithophyllum tortuosum un’alga rossa intricatissimae sfrangiata. I pesci sono numerosi e dalle livree colo-ratissime. Molto interessanti sono le grotte, alcune sommerse: laGrotta del Colombaccio, Grotta della Corvina, Grottadella Craperia, Grotta della Mustia, Grotta della Fica-rella e Grotta dell’Uzzo dove vivono otto specie di pipi-strelli. Lo Zingaro non è ancora una riserva marina maè comunque vietato introdurre fucili, canne da pesca estrumenti di cattura di qualsiasi genere.Gli ambienti rocciosi, la macchia arbustiva che caratte-rizzano il territorio, sono l’ambiente ideale per specieormai in estinzione. Vanto della Riserva è infatti l’aquiladel Bonelli che si riproduce regolarmente deponendouno o due uova, il velocissimo falco pellegrino, la co-turnice di Sicilia, la poiana dalle grandi ali caffèlatte, ilgheppio piccolo falco dal colore castano bruno, il bar-bagianni, l'allocco e la civetta.Molto interessanti le querce da sughero che rappresen-tano una “curiosità ecologica” perché di solito non siinsediano su suoli come quello dello Zingaro. Ingressoalla riserva 3 euro, ridotto 2 euro. Altre informazioni, nu-meri di telefono, regolamento della riserva e consigliutili sul sito della riserva.

A sn.: Riserva dello Zingaro, Cala dell’Uzzo

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Sabbia bianca punteggiata da frammenti di corallo, mare tur-chese, limpido e trasparente, acque pulite. Tre chilometri daincanto in una baia compresa tra la splendida Riserva Natu-rale dello Zingaro e la Riserva del Monte Cofano hanno pro-curato a San Vito Lo Capo il riconoscimento di spiaggia piùbella d’Italia attribuito dal Travelers’ Choice Beaches Awards2011. Prima in Italia e ottava Europa non è poco per il pic-colo borgo di pescatori che in inverno è abitato da poco piùdi quattromila abitanti e che per facilità di approdo e ric-chezza dei luoghi fu certamente tra i primi insediamentiumani in provincia di Trapani. Tracce dell’età paleolitica, me-solitica e neolitica si trovano nelle numerose cavità naturaliche si affacciano sul mare. Una di queste è la grotta del-l’Uzzo, all’interno della Riserva dello Zingaro. Tutti i fondaliattorno al capo San Vito sono ricchissimi di testimonianzedi antichi traffici marittimi: anfore di diversa età, e soprat-tutto ancore in piombo (IV sec. a.C. - V sec. d.C.). La ric-chezza dei reperti è prova dell’importanza del Capo Egitarsonelle rotte marittime mediterranee di duemila anni fa. Il lo-cale Museo del Mare raccoglie una serie di importanti repertirisalenti alle epoche punica, greca e romana la cui cronolo-gia varia (dal III a.C. al VI sec. d.C.). Nelle sale del museoanche un relitto risalente alla dominazione araba in Sicilia(IX sec. d.C.). Da alcuni anni a San Vito si organizzano campiscuola internazionali di archeologia subacquea.Il centro abitato si sviluppò intorno all’attuale santuario-for-tezza che in origine fu una piccola cappella dedicata intornoal trecento a San Vito martire, patrono del borgo marinaro. Secondo la tradizione, Vito era un giovane patrizio, cittadinoromano e cristiano di Mazara che, per sfuggire alla perse-cuzione ordinata da Diocleziano (303-304) e alle ire delpadre idolatra, scappò via mare assieme alla nutrice Cre-scenzia, approdando sulla costa di Capo Egitarso. Qui co-minciò a predicare tra la gente del luogo e guariva gliinfermi, in particolare coloro la cui salute era compromessada convulsioni e stati nervosi. Tuttavia, a dispetto dei nume-rosi miracoli operati, non riuscì a convertire tutti gli abitantie l’antico borgo di Conturrana (il nome autoctono dell’inse-diamento) subì l’ira divina: una frana seppellì l’intero abitato.Crescenzia, come da tradizione mitologica diffusa in tutto ilMediterraneo, voltandosi a guardare la città che crollava, di-venne pietra nello stesso punto in cui oggi sorge la cappellaall’ingresso del paese. Luogo al quale, ancora oggi, gli abi-tanti del luogo attribuiscono poteri magici: secondo la cre-denza popolare, bisogna andare a San Vito o lasciare unapietra all’interno della cappella di Santa Crescenzia per libe-rarsi da un forte spavento (siciliano ‘scantu’). Il faro è uno dei simboli di San Vito lo Capo. La torre (43 m)si può raggiungere con una passeggiata e di notte è emo-zionante seguire il fascio di luce bianca che, con movimentosciabolare colpisce i monti dell’entroterra per poi lanciarsiverso il mare aperto.Animata la vita notturna di San Vito Lo Capo: centinaia divacanzieri popolano le strade del piccolo centro, intrattenen-dosi nei numerosi bar e ristoranti. Vivace la stagione di spet-tacoli e di eventi che caratterizza l’estate di San Vito.

IL TERRITORIOSan Vito Lo Capo, spiaggia da oscar

Non èSan Vito

La specialità di gelato esclusiva dei bar del paese. Tappa obbligata dopouna giornata di mare per rinfrescarsi con il gelato artigianale e deliziarsicon la colata calda di cioccolata fusa

se non èCaldofreddo

Èl’ossimoro gastronomico più amato del trapanese, un libi-dinoso paradosso alla siciliana, una tappa obbligata dopo

una lunga giornata di mare. Parliamo del caldofreddo, specialitàdi gelato esclusiva di San Vito Lo Capo, che non si trova danessun’altra parte della Sicilia, tanto da richiamare appassionatigolosi come una sorta di pellegrinaggio. Il caldofreddo non èun semplice dessert, ma una coppa sapientemente elaborataper incantare i golosi. L’origine di questo dolce rinfrescante èrecente, infatti ed è stato probabilmente elaborato per compen-sare le energie spese in barca o in spiaggia, dato il contenutonon poco calorico. La composizione del caldo freddo è prestodetta: pan di spagna imbevuto nel rhum, gelato artigianale,

di Manuela Laiacona

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It is Trapani’s most beloved culinary oxymoron, a libidinousSicilian paradox, a must after a long day at the beach. We are

talking about caldofreddo (hotcold), an exclusive ice cream spe-ciality of San Vito Lo Capo, which is not found elsewhere in Si-cily, so gluttonous as to draw fans on a sort of pilgrimage. Cal-dofreddo is not a simple dessert, but an elaborate ice creamsundae served expertly in a cup to attract the greedy. The origin

of this refreshing dessert is recent, and in fact itmay have been developed to compensate

for the energy spent on the boat or atthe beach, since its content is not low

in calories. Caldofreddo is made of:sponge cake soaked in rum, toppedwith ice cream, whipped cream anda coating of luscious melted cho-colate holding everything togetherand creating a memorable contrastto the palate. Sweet and bitter, hot

and cold.Caldofreddo is served strictly in small

earthenware bowls, “mafaradda”, identicalin shape, but obviously not in size to those

that are used for serving couscous. Choosing fla-vours is tremendously difficult, we are faced with the dilemmaof one or two flavours… The three most popular are coffee, ha-zelnut or chocolate, but you may choose other variations.The best time to enjoy a caldofreddo is at sunset, perhaps aftera day of stifling heat at sea. The bars that serve them overlookthe main street or the sea, the best place to enjoy this delicioussundae.One difficulty facing those who are about to taste one is in resi-sting from ordering another. They are so good that a secondround is almost the rule. Symbol of a San Vito summer, it is awhim that costs only a few euros.

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White sand specked with fragments of coral, turquoise sea,clear, transparent, clean water. A bay extending three enticingkilometres from the beautiful Zingaro Nature Reserve to theMount Cofano Reserve has brought San Vito Lo Capo reco-gnition as Italy’s most beautiful beach by Travelers’ ChoiceBeaches Awards 2011. First in Italy and eighth in Europe, ad-mirable for a small fishing village which is populated by littlemore than four thousand locals in winter, and certainly oneof the first human settlements in the province of Trapani dueto ease of mooring and splendid surroundings. Traces of thePaleolithic, Mesolithic and Neolithic eras can be found in nu-merous natural caves overlooking the sea. One of these isthe ‘grotta dell’Uzzo’, within the Zingaro Reserve. The seabed around San Vito Lo Capo is rich in examples of ancientmaritime trade: pitchers of different ages, and in particular-lead anchors (IV century BC. - V century AD.). The richnessof the relics proves the importance of Cape Egitarso on theMediterranean sea route, dating back two thousand yearsago. The local Museo del Mare (‘Maritime Museum’) has acollection of important relics from Punic, Greek and Romanhistory, chronology varies (III century BC to VI century AD.).The museum also houses a relic dating back to Arab ruleover Sicily (IX century AD.). In San Vito, over the past severalyears, international underwater archeology camps have beenorganised.The town centre was developed around the current sanctuary-fortress which was originally a small chapel dedicated (ap-proximately in 300’) to Martyr San Vito, patron Saint of thisfishing village.According to tradition, Vito was a young nobleman, a Romancitizen and a Christian from Mazara. In order to escape per-secution ordered by Emperor Diocletian (303-304) and hisown father’s wrath, he escaped to sea with his nurse Cre-scentia, landing on the coast of Cape Egitarso. Here he beganto preach to the locals and healed the sick, particularly thosewhose health was impaired by seizures, and nervous states.However, in spite of the many miracles, he was unable toconvert all the inhabitants of the ancient village of Conturrana(the indigenous name of the settlement) which then sufferedthe wrath of God: a landslide buried the entire village. Cre-scentia, as mythological tradition maintains throughout theMediterranean, whilst turning back to look at the city, collapsedand turned to stone in the same spot where the chapel nowstands at the village entrance. A place to which, even today,locals attribute magical powers: according to popular belief,you must go to San Vito, or leave a stone inside the chapel ofSt. Crescentia to get rid of any great shock (Sicilian ‘cantu’).The lighthouse is one of San Vito lo Capo’s symbols. Thetower (43 m) can be reached on foot and at night it is excitingto follow its beam of white light, as it moves inland to hit themountains and as it flicks back out again towards the opensea.San Vito Lo Capo boasts an animated night life: hundreds ofholidaymakers populate the streets of the small town, enjoyingits numerous bars, restaurants and lively shows and eventswhich characterize San Vito in the summer.

THE TERRITORYSan Vito Lo Capo, a beach fit for an Oscar.

panna ed una golosissima colata di cioccolato fuso che chiudeed amalgama il tutto creando un contrasto indimenticabile peril palato. Il dolce e l’amaro, il caldo e il freddo.Il Caldofreddo viene servito rigorosamente in piccole ciotole diterracotta, le “mafaradde”, identiche per forma, ma ovviamentenon per dimensione, a quelle che si usano per servire il couscous. La scelta del gusto, tremendamente difficile, ci pone difronte al dilemma del monogusto o bigusto… I gusti più popolarisono tre, caffè, nocciola o cioccolato, ma si possono richiederealtre varianti.Il momento migliore per concedersi un caldofreddo è al tra-

monto, magari dopo una giornata di caldo afoso al mare. I barche lo propongono si affacciano sul corso principale o sul mare,e non esiste posto migliore per gustarsi la golosissima coppa. Unica difficoltà che deve affrontare chi si accinge ad assaggiarloè resistere dall’ordinarne un altro. È talmente buono che passareal secondo giro oramai è quasi la regola. Simbolo dell’estatesanvitese, è uno sfizio di pochi euro.

It’s not San Vito

The exclusive ice cream speciality of the bars in town. A must aftera day at the beach, to refresh with an artisan ice cream and delightin the hot melted chocolate topping

if there’s no Caldofreddo

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Dove andareIn macchinaFra San Vito e Scopello si stende la bellissima Riserva Natu-rale dello Zingaro. Distanza 13 kmLa riserva di Monte Cofano è certamente una delle più inte-ressanti mete di escursioni nei dintorni di San Vito. A pochiminuti di auto, uscendo da San Vito, è possibile immettersi inuna strada sterrata che costeggia tutto il Golfo di Cofano finoa raggiungere la riserva. Qui si possono ‘scovare’ le meravi-gliose Calette di Calazza e Tono, bianchissime per la presenzadi ciottoli e ghiaia. Distanza 2 kmA Castelluzzo e Makari, 5 km da San Vito, si può apprezzareuna natura incontaminata di macchia mediterranea, in cui gliamanti del mare con spirito esplorativo possono ritagliarsidegli spazi esclusivi.A 3 km a est dal centro sorgono gli aristocratici edifici del-l’antica Tonnara del Secco. Nella zona è possibile incontrarealcuni punti adatti alla balneazione per gli amanti della tran-quillità.Una visita la meritano anche le tante torri di cui è disseminatoil territorio, alcune delle quali sono state recentemente re-staurate. Nei pressi della Grotta dell’Uzzo si trova l’omonimatorre, e poi a seguire, andando da levante verso ponente, siincontrano: la torre ’Mpisu (o ’Impisu, impiccato), torre ’Sceri(“Usceri”), Torrazzo, torre Isulidda.

Numeri UtiliSoccorso Ambulanza 118Vigili Del Fuoco 115Carabinieri 112 - Tel. 0923.972346Guardia Medica - Tel. 0923.972091Polizia Municipale - Tel. 0923.621207Guardia Di Finanza - Tel. 0923.972230Corpo Forestale 151Soccorso stradale ACI 116Guardia Costiera - Tel. 0923.974371Ufficio Postale - Tel. 0923.972575Farmacia Guercio - Tel. 0923.972205Farmacia Spina - Tel. 0923.975153

Circolo Nautico La TrainaTel. 0923.972999/[email protected] Nautico Costa Gaia Tel. 0923.972189 - [email protected]

Biglietteria Ustica LinesAgenzia Sale&Mulini Viaggivia Savoia, 56 - Tel. 0923.974429

Il rito del Passio

Le serate di San Vito Lo Capo, dopo giornate disole cocente, luce abbacinante e mare sfiancante,vi abbracciano in un andamento lento. Uno stile

da villeggiatura, come usava dire negli anni ’60 e ’70,contrapposta alla vacanza iper dinamica che inveceappartiene ai più giovani ed al mondo delle discotechedegli anni ’90 e 2000. Pur animate da decine e interes-santi iniziative del Comune e di tanti locali, le seratesanvitesi propongono una dimensione che richiamamolto il languido abbandono alla “lagnusia”, termine dia-lettale spesso tradotto con pigrizia ma che, in questocontesto, deve intendersi come indolenza. Tavoli di bare gelaterie, insieme alle animate strade dell’antico borgomarinaro sono il palcoscenico deputato al rito dell’ape-ritivo, prima di cena, alla luce del tramonto ed alla primabrezza della sera, ed a quello del gelato e del caffèdopo cena. Vi invitiamo a porvi come l’osservatore esterno di unacquario. Inizia, dopo una certa ora, un gioco di ruoli,tra spettatori, ai tavoli dei locali, e quanti invece scelgonoil “passio” (termine di chiara origine spagnola), le lunghepasseggiate da un capo all’altro del corso principale.È un incrocio di commenti, di battute, di apprezzamenti:“No, non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più sevengo e me ne sto in disparte o se non vengo perniente? Vengo”. A San Vito Lo Capo, come di ogni loca-lità turistica, si risolve spesso in questo eterno dilemma,magistralmente canzonato da Nanni Moretti, il giocodella presenza e dell’assenza. Pur essendo divenutauna importantissima località turistica internazionale,San Vito conserva ancora una dimensione che è unvalore aggiunto insostituibile per una vacanza a misurad’uomo.

F.P.

Ph. Letizia Chisci

a misura d’uomo

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Where to goBy carBetween San Vito and Scopello the beautiful Zingaro NaturalReserve (see article). Distance 13 kmMonte Cofano Natural Reserve is certainly one of the mostinteresting places to visit around San Vito.A few minutes drive from San Vito, you can find a dirt roadrunning along the Gulf of Cofano up to the reserve.Here are the wonderful white and pebbly coves of Calazzaand Tono. Distance 2 km5 km from San Vito, at Castelluzzo and Makari, you canenjoy lush pristine nature, where sea lovers with spirit of ex-ploration can discover exclusive places.3 km east of the centre rise the aristocratic buildings of theold Tonnara del Secco. Lovers of peace can also find somebathing areas around.A visit is also recommended to the many towers scatteredover the land, some of which have been recently restored.Near Uzzo cave is the tower of the same name, and then fol-lowing from east to west are also the tower ’Mpisu (or Impísu,‘hanged’), tower ’Sceri (‘ushers’), Torrazzo, Tower Isulidda.

Useful NumbersAmbulance 118Fire Brigade 115Carabinieri 112 - Tel. 0923.972346Emergency medical service - Tel. 0923.972091Local Police - Tel. 0923.621207Guardia di Finanza (Customs and Excise)Tel. 0923.972230Forest Guard 151Emergency road service ACI 116Coast Guard - Tel. 0923.974371Post Office - Tel. 0923.972575Pharmacies:Guercio - Tel. 0923.972205Spina - Tel. 0923.975153

Yatch Club La Traina - Tel. 0923.972999 / [email protected] Club Costa Gaia - Tel. 0923 972189 [email protected]

Ustica Lines Ticket officeTravel Agent Sale& Mulini ViaggiVia Savoia, 56 - Tel. 0923.974429

The rite of the promenade

The evenings in San Vito Lo Capo, after days ofscorching sun, dazzling light and exhausting sea,embrace you in a slow pace. Resort style, as

they used to say in the 60’s and 70’s, as opposed tothe hyper dynamic holiday for the young with theirworld of nightclubs of the 90’s and 2000’s. While thelocal council and bars promote many interesting initia-tives to animate the town, the evenings in San Vito offera dimension that recalls the very languid abandonmentto ‘lagnusia’, a word in Sicilian dialect often translatedas laziness, but in this context it should be understoodas indolence. Tables of bars and pubs, together withthe lively streets of the ancient fishing village becomethe stage for pre-dinner drinks, at sunset, for the firstevening breeze, and for ice cream and coffee after din-ner.We invite you to be mere observers as though lookingat an aquarium. After a certain hour a game beginsbetween spectators, at the tables of the restaurantsand bars, and those who instead choose the ‘passio’(clearly a term of Spanish origin), the long promenadefrom one end of the main street to the other. It is a mix-ture of comments and jokes of appreciation, “No, I won’tcome. What do you think, shall I come? Will I be noticedmore if I come, or if I sit on the sidelines, or if I don’tcome at all? I’m coming”. In San Vito Lo Capo, like anytourist destination, the game of presence and absencebecomes an eternal dilemma, as skilfully mocked byfilm director Nanni Moretti. Although it has become animportant international tourist destination, San Vito stillhas a dimension that is of irreplaceable value for a ho-liday on a human scale.

a misura d’uomo on a human scale

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Il piatto principe della cucina trapanese è il cous cousin brodo di pesce. Qualcuno si domanderà come maiuna pietanza di origine maghrebina sia stata eletta

ad un simile primato. In realtà la straordinaria popolaritàdi questo piatto e la sua versatilità hanno sconfitto lebarriere culturali e quelle del mar Mediterraneo, facen-dolo entrare di diritto nell’Olimpo dei piatti preferiti deitrapanesi. Ma come sono venuti in contatto con questaricetta? Diversamente da come si pensa il piatto non èstato introdotto dagli arabi, ma sono stati gli abili pesca-tori trapanesi a portarlo dall’Africa sulle nostre tavole.Sin dai secoli più antichi, gruppi di pescatori hanno bat-tuto in lungo e in largo le coste tunisine alla ricerca dipesce e di corallo. Proprio il contatto con la culturaaraba ha portato da queste parti la tradizione del couscous. La ricchezza di questo piatto sta nella sua assolutasemplicità. Perché la semola, abbinata a qualsiasi altroingrediente, si insaporisce straordinariamente e sazia.È facile immaginare i pescatori di allora, di ritorno dallebattute di pesca tunisine, che portano questa ricetta alleloro famiglie, scongiurando per sempre il fantasmadella fame. Ma siccome si può rinunciare a tutto tranneche al gusto dei piatti, gli stessi pescatori hanno datovita all’abbinamento del cous cous alla buonissimazuppa di pesce povero e di piccola taglia che era sem-

The comeback of ‘Semolina’

Trapani’s most revered dish is couscous with fishbroth. Some may wonder why a dish of NorthAfrican origin has been elected to such rank. In

fact, the extraordinary popularity of this dish and itsversatility and cultural barriers have defeated those ofthe Mediterranean Sea, taking it by right to the Olympusas one of Trapani’s top dishes. But how did it comeabout this recipe? Contrary to popular belief the dishwas not introduced by the Arabs, able-bodied fisher-men from Trapani were those who actually brought itto Trapani’s tables. Since the earliest centuries, groupsof fishermen have searched up and down the Tunisiancoast for fish and coral. It was hence contact with Arabculture that brought the tradition of cous cous to theseparts.The richness of this dish lies in its utter simplicity. Thesemola (semolina) takes on the flavours of its combinedingredients and is extremely filling. It is easy to imaginethe fishermen of that time, returning from Tunisian fishingtrips, bringing this recipe to their families, forever avoi-ding the spectre of hunger. But as one can give upeverything except ‘tasty dishes’, the fishermen them-selves came up with the very good combination ofcouscous with fish broth, made from cheap fish. Realcouscous of Trapani is in fact prepared with bogue,conger, scorpion fish, mullet and all that “makes broth”.

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pre disponibile. Il vero cous cous alla trapanese infatti,si prepara con boghe, gronchi, scorfanetti, cefali e contutto quello che “fa brodo”. Gli incantevoli trionfi di pescericco, come il pesce San Pietro, i crostacei e le cernieappartengono ad una tradizione recente, più ricca, mail vero brodo di pesce si fa con il misto di pesci piccolida zuppa. Oggi non esiste una sola ricetta di cous cous(o cùscusu come si dice in dialetto) di pesce, ma all’in-circa una per ogni famiglia del trapanese. Ognuno haaffinato la tecnica come meglio poteva suggellandolaper sempre nei palati di ogni commensale. E allora spa-zio alla fantasia, c’è chi cosparge la superficie del couscous con pesciolini o calamari fritti; chi “incoccia” (unirela semola ad acqua e sale prima della cottura) i granipiù finemente e chi meno; chi prepara il brodo in ver-sione piccante, chi in duplice versione con e senzagamberetti. Insomma, ogni casa ed ogni famiglia dettalegge, almeno sul cous cous.Quasi tutti i ristoranti hanno la propria ricetta, ma nonve ne consiglieremo nessuno, perché chi vuole assag-giare il vero cous cous alla trapanese deve solo speraredi ricevere un invito a casa da parte di qualche famiglia,meglio se di qualche pescatore (non ce ne vogliano iristoratori). Quello è il vero cous cous, il piatto dellafesta. E proprio in tema di festa, che da ben 14 edizionisi svolge a San Vito Lo Capo una kermesse intera-mente dedicata a questo piatto ed alle sue ecletticheversioni in giro per il mondo. Il Cous Cous Fest è oggiuna manifestazione prestigiosa che attira visitatori datutto il mondo e che vede squadre di chef di tutte le na-zionalità sfidarsi a suon di semola. L’edizione numero14 è in programma dal 20 al 25 settembre ed oltre allagara gastronomica prevede un nutrito programma di in-contri dibattiti e concerti con artisti famosi. Niente maleper un semplice piatto di semola. Insomma, tutto il mondo in un cous cous ed un couscous grande come il mondo.

L.D.T.

The stunning victories of richer fish, such as John Dory,crabs and groupers belong to a more recent tradition,but real fish broth is typically made of a mixture of onlysmall fish.Today there is no single recipe for couscous with fish(or as they say in dialect cùscusu) but roughly one foreach household in Trapani.Everyone has refined the technique as best they could,sealed forever in the palates of all guests.And then left to the imagination, there are those whotop their couscous with fried fish or squid, those who“incoccia” (hand mix the semolina and salt water beforecooking) the grain more or less finely, those who pre-pare a spicy broth, those who prepare two versions-with and without shrimp. In short, every home and everyfamily follow their own rules when it comes to couscous.Almost all restaurants have their own recipes, but wewon’t mention any particular one since those who wantto taste real cous cous in Trapani should only hope toreceive an invitation to dine with a family, preferably ofa fisherman (restaurant owners aren’t necessary). Hereis real couscous, the party dish.And on the theme of parties, 14 editions have beenheld in San Vito Lo Capo of the festival dedicated tothis dish and its eclectic versions from around theworld.Cous Cous Fest is today a prestigious event that at-tracts worldwide visitors and sees teams of chefs ofall nationalities compete with semolina.The 14th edition is scheduled for September 20 to 25and besides the gastronomic competition there is afull program of concerts, debates and meetings withfamous artists. Not bad for a simple plate of semolina.

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È un moderno ed elegante hotel di nuovacostruzione sulla via principale del paese,da dove si gode una meravigliosa vedutapanoramica sulla cittadina.Le camere sono ampie, luminose e dotatedi tutti i comfort. L’albergo mette a dispo-sizione dei suoi ospiti la spiaggia privata eattrezzata.

In una zona tranquilla, a pochi passi dalmare e dal centro storico in una strutturanuovissima, troverete un’atmosfera acco-gliente per trascorrere un piacevole sog-giorno. Camere finemente arredate, stu-diate con tutti i comfort per rendere lavostra vacanza perfetta.

Il mare sullo sfondo e intorno la tipica ve-getazione isolana. Alle porte di San VitoLo Capo una nuova elegante struttura do-tata di sala interna e di due sale esterne.La location perfetta per gustare le propostedi una cucina attenta al territorio e ai saporiautentici del mare...

In a quiet area, close to the sea in the oldtown in a brand new property, you will finda welcoming atmosphere for a pleasantstay. Rooms are finely furnished and de-signed with all the amenities to make yourholiday perfect.

The sea as backdrop, surrounded by typi-cal island vegetation. At the entrance toSan Vito Lo Capo an elegant, new structurewith one indoor sala and two outdoor sa-las. The perfect location to taste territorialofferings and authentic sea flavours.

Appena fuori dal centro turistico di SanVito Lo Capo, il ristorante da 30 anni pro-pone un menu ricco di pietanze tipichedella cucina siciliana. Alfredo ogni giornoprepara con le proprie mani la pasta fresca,mentre il figlio Francesco, ereditata la pas-sione del padre, rielabora le tradizionali ri-cette.

Just out of San Vito Lo Capo’s tourist cen-tre, for 30 years the restaurant has offereda menu rich in typical Sicilian dishes. Eachday, Alfredo prepares fresh handmade pa-sta, while his son Francesco who has in-herited his father’s passion, adds his touchto traditional recipes.

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DORMIRE • MANGIARE • FARE | SAN VITO LO CAPO

Helios Hotel

Il Ficodindia - Ristorante

Da Alfredo - Ristorante

Zingaro Hotel

An elegant and modern hotel, newly builton the main street, boasting a marvellousview of the township. Rooms are large,luminous and fitted with all comforts. TheHotel offers its clients access to the privatebeach.

SAN VITO LO CAPOProlungamento via Savoia,5 Tel 0923.974418 - Cell. 335.8211416

SAN VITO LO CAPOVia C.Colombo, 56Tel. 0923.621495

SAN VITO LO CAPOProlungamento via SavoiaTel. 0923.972446 - Cell. 347.4538902

SAN VITO LO CAPOContrada Valanga0923.972366

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SLEEP • EAT • DO | SAN VITO LO CAPOFA

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Tradizione, sapori, gusto e passione dellacucina siciliana: questo è ciò che rappre-sentano i nostri piatti, preparati con curaed attenzione nel contenuto, nella forma enei colori.

Bellissime terrazze situate sulla spiaggiapiù bella d’Italia. Oltre al panorama da so-gno offre pranzi, cene e aperitivi open buf-fet, sport e tanto divertimento la notte conlive music e discoteca.

Centro balneare dove puoi trascorrere in-tere giornate avendo a disposizione nume-rosi servizi: spiaggia attrezzata, gastrono-mia, pizzeria, gelateria, lavanderia, docciacon spogliatoio, diving center.

Magnificent terraces situated on the mostbeautiful beach in Italy. Besides its dreampanorama, it offers lunches, dinners,drinks, an open buffet, night entertainmentwith live music and a nightclub.

A beach resort where you can spend theentire day with our numerous services atyour disposal: equipped beach, gastro-nomy, pizzeria, ice cream parlour, laundry,changing rooms with showers, diving cen-tre.

In uno scenario inconfondibile, il ristoran-tino Syrah sceglie le materie prime di altaqualità per una cucina impeccabile, dal-l’antipasto al dolce, esaltando il gusto si-ciliano e proponendo una fornita carta deivini, improntata sulle eccellenze del nostroterritorio.

In a unique setting, the restaurant Syrahchooses high quality raw materials for im-peccable cuisine, from appetizers to des-serts, bringing out the Sicilian taste andoffering a well stocked wine list, based onthe excellence of our territory.

Crik & Crok - Gusto e passione

Peppi’s Center

Ristorantino Syrah

Tamburi Lontani - Lounge Bar

Tradition, flavours, taste and passion ofSicilian cooking: this is what our mealsrepresent, prepared with care and attentionto contents, form and colour.

SAN VITO LO CAPOVia Margherita, 99Cell. 333.6068268

SAN VITO LO CAPOVia del SeccoCell. 340.2747718 / 388.0743157

SAN VITO LO CAPOVia del SeccoCell. 340.2747718 / 388.0743157

SAN VITO LO CAPOVia Savoia, 5

[email protected]

Tel. 0923.972028Cell. 347.1367315

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La cucina di mare nelle sue declinazioni più raffi-nate porta la firma di Giuseppe Favaloro, chef del-l’Hotel Zingaro di San Vito Lo Capo. A pochi passi

dalla spiaggia, i suoi piatti aprono il sipario su una tra-dizione gastronomica rivisitata che offre un’esperienzadel gusto rara e ogni volta sorprendente. Protagonistadel menù è la qualità delle materie prime: solo il pescepreso a largo della costa e prodotti del territorio. Le ri-cette, rigorosamente di stagione, sono studiate per va-lorizzare le specie che, nei diversi periodi dell’anno,popolano le acque trapanesi. Interpretando secondo di-versi stili di cottura, Favaloro segue la filosofia del ciboespresso per offrire agli ospiti l’autenticità dei sapori intutta la loro freschezza. Genuinità casalinga elaboratacon maestria d’alta cucina spiccano come doti che loconclamano uno degli interpreti gastronomici più inte-ressanti della Sicilia, tanto da fargli valere nel 2009 il ti-tolo di migliore chef del Cous Cous Fest. Favaloro aifornelli fa cultura, non solo arte culinaria. Nelle espres-sioni coreografiche che assumono le sue pietanze spic-cano le radici della cucina di una volta, sin dal pane chelui stesso impasta. Per chi vuole scoprire di più di SanVito non può quindi che partire da qui. Il momento mi-gliore per godersi queste creazioni culinarie è al calaredel sole, alla luce delle candele che ravvivano i tavolinel giardino del ristorante, in un’atmosfera intima cheaccoglie appena trenta coperti. I più gettonati, pezzi forte del repertorio di Favaloro,

Fine seafood cooking is the signature style of Giu-seppe Favaloro, chef at Hotel Zingaro in San VitoLo Capo. Just a few steps from the beach, here

the curtain opens on a culinary tradition that time andtime again offers a rare and amazing taste experience.Protagonists of the menu are its first-choice ingredients:only fish caught off the coast and local produce. Strictlyseasonal recipes are well thought out to enhance spe-cies, that at different times of the year, inhabit the watersof Trapani. Interpreting different styles of cooking, Fa-valoro’s philosophy is to offer guests authentically fla-voursome food in all its freshness. Homestyle genui-neness and mastery of haute cuisine are qualities thatmake him stand out as one of the most acclaimed in-terpreters of Sicily’s gastronomic attraction, culminatingin 2009 with the title of best chef at the Cous Cous Fe-stival. At the gas range, Favaloro creates culture, notonly culinary art. The roots of old style cooking are pre-dominant in the choreography of his dishes, even inthe bread which he kneads himself. For those whowant to discover more of San Vito, there is no betterplace to start than here. The best time to enjoy theseculinary creations is at sunset, in the restaurant’s can-dlelit garden- an intimate atmosphere that can accom-modate only thirty guests.Favaloro’s most popular plates are couscous with fishand tuna fish. “Couscous is the dish that best repre-sents me. I love to cook it. It takes more than three

L’haute cuisinedi San Vito Lo CapoThe haute cuisine of San Vito Lo Capo

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sono il cous cous di pesce e il tonno.“Il cous cous è ilpiatto che più mi rappresenta. Amo cucinarlo. Impiegopiù di tre ore per farlo tra incocciatura e preparazionedel brodo. Il segreto che lo rende particolarmenteamato è proprio il brodo e la freschezza del pesce cheutilizzo: scorfani, gallinella, cernia, coda di rospo, ric-ciola”, spiega lo chef. Insieme a questo must della suatavola, lo chef propone il tonno rosso, caposaldo ga-stronomico del trapanese, in diverse varianti. La regiadello chef si concentra poi su crostacei e gamberi perquanto riguarda i primi. Accanto ai suoi piatti non puòmancare il vino. Il percorso di degustazione viene infattiaccompagnato dalle etichette più prestigiose dellazona, da lui personalmente selezionate. Per appagarei sensi Favaloro lascia infine la scena al dessert. Mo-mento topico delle sue cene è il soufflè al cioccolatocon mandorle tostate. Ultimo sfizio che propone percoccolare i suoi clienti. Ultimo atto di una performanceculinaria frutto di una passione innata.“Nessuno mi hainsegnato a cucinare in famiglia. Sentivo questa voca-zione – racconta –. Da ragazzino, quando lavoravocome cameriere, mi ritrovavo a trascorrere più tempoin cucina, a carpire tecniche e segreti, che tra i tavoli.Sapevo che quello era in verità il mio posto”. Un destinoscritto nel Dna oggi divenuto meta privilegiata per gliamanti della cucina.

hours to do so between preparing the grain and thebroth. The secret which makes it particularly popular isin its stock and the freshness of the fish that I use:scorpion fish, ‘gallinella’, grouper, monkfish, greater am-berjack,” says the chef. Along with this must of his table,the chef serves bluefin tuna, a gourmet stronghold ofTrapani, in different variants. He then focuses on shellfishand shrimp for the first courses. In addition to his dishesone should not miss out on the wine- various tastingsof the most prestigious labels in the area, personallyselected by him. To satisfy the senses, Favaloro closesthe scene with dessert. A defining moment of his mealsis the chocolate soufflé with toasted almonds. The lastoffering to pamper his customers. The last act of a cu-linary performance of an innate passion. “Nobody taughtme to cook in the family. I felt this calling” – he says. “Asa kid, when I worked as a waiter, I found myself spen-ding more time in the kitchen, stealing secrets and te-chniques, than amongst the tables. I knew that thiswas indeed my place.” A destiny written in his DNA, to-day the preferred destination for lovers of fine cuisine.

ZINGARO HOTELRISTORANTEVia C. Colombo, 56San Vito Lo CapoTel. [email protected]

Opening hours: From 8 pm until 10.30 pmPeriod of closure: From December to FebruaryAverage price: 35 to 50 euro per person.

Orario di apertura: dalle ore 20.00 alle 22.30Periodo di chiusura: da dicembre a febbraioPrezzo medio: dalle 35 alle 50 euro a persona

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A pochi metri dalla spiaggia e dal porticciolo, il villaggiogode di un panorama mozzafiato. Realizzato in stile medi-terraneo, offre un servizio quattro stelle.Appartamenti a uno, due o tre vani con verande che siaffacciano sul mare. Ambienti sobri e funzionali, arredaticon mobili e tessuti pregiati e attrezzati di ogni comfort: tvsatellitare, telefono, internet WI-FI, climatizzazione, angolocottura provvisto di tutte le dotazioni da cucina. Le ville, ubicate a poca distanza dal villaggio, sono im-merse nel verde e composte da: soggiorno con angolocottura, camera da letto, cameretta, due verande coperte,giardino e posto auto. Servizi: anfiteatro, piscina (per adulti e bambini) con sola-rium, spazi per gli sport, reception, ristorante, bar, anima-zione, mini-club, spiaggia attrezzata e posto auto.

Cala Mancina - Villaggio

Just a few metres from the beach and the port, the villagehas a breathtaking view. In typical Mediterranean style, itoffers four star services.Apartments with one, two or three rooms and verandasoverlooking the sea. Sober and functional rooms furnishedwith excellent quality furniture, fine fabrics and equippedwith all comforts: satellite TV, telephone, wireless internet,air conditioning, cooking corner with accessories and kit-chen appliances.The villas, just a short distance from the village are im-mersed in greenery and each one has: a living room witha cooking corner, a double bedroom and a single be-droom, two covered verandas, a garden and car park.Services: amphitheatre, swimming pool (for adults andchildren), solarium, sports area, reception, restaurant, bar,lounge bar, animation, mini-club, equipped beach and carpark.

SAN VITO LO CAPOVia Eboli, 31Tel. 0923.621611www.calamancina.it [email protected]

LE SCELTE DI PIACERE|SAN VITO LO CAPO

La terrazza del bar si affaccia su quella che è stata di-chiarata migliore spiaggia d’Italia, ottenendo il maggiornumero di voti nell’ambito della prima edizione del Tra-vellers Choice Beaches Award. Storicamente il SeaGarden è stata la meta obbligata per tutti i turisti chenegli anni sono venuti a godere delle bellezze del luogo.Dalle prime colazioni agli aperitivi al tramonto sulla ter-razza con musica chill out, per poi continuare tutte lesere con la musica e animazione. Lo staff di provataesperienza offre un ineccepibile servizio, garantendoalla clientela cortesia e simpatia per un’indimenticabilesosta. Sea Garden è anche gelateria, rosticceria, tavolacalda, paninoteca, wine bar e self service.

Sea Garden - Beach bar

The bar’s terrace overlooks what has been declaredas one of Italy’s best beaches, obtaining the most votesin occasion of the first ‘Travellers Choice BeachesAward’. Historically, the Sea Garden is one of the obli-gatory destinations for tourists who over the years havecome to savour the beauty of the spot. From breakfastto pre-dinner drinks on the terrace at sunset with chill-out music, then onto music and animation for the restof the evening. The experienced staff offer impeccableservice, assuring clients courtesy and friendliness foran unforgettable stay. The Sea Garden also has an icecream parlour, rotisserie, cafeteria, sandwich bar, winebar and self service.

SAN VITO LO CAPOVia Savoia,1Tel. [email protected]

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PIACERE’S CHOICE|SAN VITO LO CAPO

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È il luogo ideale dove poter degustare i piatti tipici dellanostra isola e della tradizionale cucina italiana, preparatidall’intraprendenza del suo giovanissimo chef e del suostaff.Il ristorante vanta una ricca scelta di piatti che vannodagli antipasti ai dolci.Da noi trovi menu a base di pesce, di carne e anchepiatti vegetariani.È anche l’unico locale che tutti i giorni ti aspetta con ilsuo fantastico happy hour.Per tutta l’estate siamo pronti a proporvi party esclusivie indimenticabili dove i protagonisti sarete voi.

Insonnia Restaurant - Pizzeria - Lounge Bar

It is the ideal place where you can taste the typical di-shes of our island and the traditional Italian cuisine,prepared from the resourceful young chef and his staff.The restaurant boasts a rich selection of dishes rangingfrom appetizers to desserts.Here you will find a fish and meat menu and also ve-getarian dishes.It is also the only place that offers every day a greathappy hour.Throughout the summer we are ready to offer unfor-gettable and exclusive parties where the protagonistswill be you.

SAN VITO LO CAPOVia Savoia, 12

Passeggiando per la via Savoia, nel cuore di San VitoLo Capo, è impossibile non lasciarsi inebriare dai pro-fumi ammalianti della nostra cucina. A pochi metri dallabianca spiaggia, il ristorante Sapori di Sicilia rappre-senta un must per chi desidera le prelibatezze dellacucina tradizionale.Nell’ampia sala interna o nella veranda sul corso èpossibile apprezzare la freschezza del pesce appenapescato, la vastissima scelta di portate, tra antipasti,primi e secondi piatti, una pregevole carta dei vini.Il tutto proposto dal personale attento e qualificato,pronto ad offrire un servizio eccellente e a soddisfareogni capriccio di gola.

Sapori di Sicilia - Ristorante Pizzeria

Walking along the ‘Via Savoia’ in the heart of San VitoLo Capo, it is impossible not to be inebriated by thescent of our cooking. ‘Sapori di Sicilia’ restaurant is amust for those who desire to taste the delicacies ofour traditional cooking.In the spacious internal hall or on the veranda facingthe main street it is possible to appreciate the freshnessof the ‘just caught’ fish, the enormous choice of dishes,from starters to first and second courses and an excel-lent wine list. Everything proposed to you by our atten-tive and qualified staff who are ready to offer excellentservice and satisfy your every craving.

SAN VITO LO CAPOVia Savoia, 3Te. [email protected]

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PIACERE SICILIA|SAN VITO LO CAPOINCONTRI DI VIAGGIO

E V E N T S

01 | 31 Luglio/JulyVIII Summer Music Festival

01 luglio/July | 30 settembre/SeptemberLibri, autori e buganvillee

19 | 24 Luglio/July2° SicilambienteDocumentary Film Festival

25 | 30 Luglio/JulySan Vito Jazz Festival

16 | 18 settembre/SeptemberTEMPURICAPUNAAppuntamento per riscoprire storie e leggende legatealla pesca e al mare ed assaporare le delizie e i profumidel pesce azzurro. Un weekend dedicato alla cono-scenza dei caponi, sarde, sgombri, acciughe e spatole,tutti da gustare.An appointment to learn stories and legends aboutfishing and the sea, and to taste the Mediterraneanfish flavour and deliciousness.A weekend to taste caponi fish,

sardines, mackerels, anchovies and scabbardfish.20 | 25 settembre/SeptemberCous CousFestConcerti di fusion music, degustazioni di cous-cousdal mondo e vini siciliani.Concerts of fusion music, tasting of cous cous fromthe world and Sicilian wines.

06 | 09 ottobre/OctoberSan Vito Climbing Festival

Per maggiori informazioni o eventuali variazioni di programmaFor further information or any changeswww.turismo.trapani.it

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“Usanza di mare”, scritto intempi non sospetti da AntoninoRallo, quando il romanzo storicoera letteratura di nicchia, non èfacile da trovare in libreria. L’au-tore racconta della Trapani dimetà ‘700, tra pescatori di co-ralli, tonnaroti, soldati della

guarnigione spagnola, suore spregiudicate e popolane inodor di stregoneria. La trama: dopo un lungo periodo de-dicato alla pesca dei coralli nell’isola di Marettimo, DiegoMartinez, trapanese, viene rapito dai mori e finisce a Tu-nisi, schiavo di un ricco musulmano sposato con un’ebrea.La storia si trascina per qualche anno in Barberia tra la-crime e avventure tragicomiche, sino a che Diego e la suavariopinta compagnia di amici di prigionia fuggono. I per-sonaggi hanno i nomi della gens trapanese, i luoghi delleazioni sono quelli che videro le imbarcazioni spagnole,francesi, inglesi, barbaresche, incrociare nei nostri mari.Racconta Rallo, attraverso i suoi personaggi, della con-traddizione del Mediterraneo: insieme mare di trafficicommerciali, di scambi di usi e di culture, di commistionedelle tre grandi religioni monoteiste ed insieme mare tea-tro di guerra tra le grandi potenze.Nel sito dell’autore www.antoninorallo.it si può scaricareil pdf del libro.

“Minchia di Re”, il libro da cui ètratto il film “Viola di Mare”(2009), si può considerare l’operaprima di Giacomo Pilati. I primitre, ed anche altri due usciti dopoquello pubblicato da Mursia nel2006, trattengono la vivida scrit-tura dell’autore, che è giornalista,nel rigido steccato della “cronaca”, sia pure raffinata e tesaverso il racconto. Pilati trova, invece, nel romanzo lo stru-mento migliore per liberare tutta la forza descrittiva dellesue costruzioni narrative. Alla base del romanzo c’è unastoria vera che Pilati ha scovato proprio a Favignana. Unarchitetto romano gli racconta di aver acquistato un pa-lazzotto dell’800 nei pressi di Cala Rossa dagli eredi del“curatolo” di una cava di tufo e che quest’ultimo, vissutotra la fine dell’800 ed i primi del ‘900, nei suoi primi 24anni di vita era una donna. Dopo alcune ricerche in un vec-chio registro anagrafico, ingiallito dal tempo, trova una an-notazione che sanciva un cambio di sesso. “Minchia di Re”racconta la storia di questa metamorfosi e di un amore tradue donne. Una tema che Pilati tratta con delicatezza, iro-nia, perfino con poesia.

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PIACERE SICILIA|RUBRICAINCONTRI DI VIAGGIO

“Usanza di Mare”

di Antonino Rallo

PS Advert (1999)Mursia (2006) - 13 euro

“Minchia di Re”

di Giacomo Pilati

“Minchia di Re”, the book on which the film “The SeaPurple” was based (2009), can be considered GiacomoPilati’s first work. The first three and two others whichwere released after this was published by Mursia in2006, retain the vivid writing of the author, who is ajournalist, in rigid “news” style, although refined andtending towards the narrative. However, it is by meansof the novel that Pilati finds the best way to unleash thefull descriptive power of his narrative constructions. Atthe base of the novel is a true story that Pilati dug out inFavignana. A Roman architect tells him that he boughta 19th century mansion near Cala Rossa from the heirof the curator of a sandstone quarry and that the latter,who lived between the late 19th century and early 20thcentury, in his first 24 years of life was a woman. Aftersome research in an old population register, yellowedby time, he found a record, which established the sexchange. “Minchia di Re” tells the story of this metamor-phosis and of a love between two women. A theme thatPilati treats with delicacy, irony and even poetry.

SUITCASE BOOKS

“Usanza di Mare”, written in difficult times by AntoninoRallo, when the historical novel was still niche litera-ture, is not easy to find in a bookshop. The author tellsof mid 18th century Trapani, of coral fishermen, tuna fi-shermen, soldiers of the Spanish garrison, unscrupulousnuns and ordinary folk caught up in the smell of wit-chcraft. The plot: after a long period devoted to coral fi-shing on the island of Marettimo, Diego Martinez, fromTrapani, is kidnapped by the Moors and ends up in Tu-nisia, slave of a wealthy Muslim who is married to a Je-wish woman. The story proceeds for a few years inBarbary (northern Africa) amidst tears and tragicomicadventures, until Diego and his motley group of prisonfriends escape. The characters are named after peoplefrom Trapani, the sites of action are those plausiblyseen by the Spanish, French, English and Barbarianboats, in our seas. Rallo recounts through his charac-ters, the contradictions of the Mediterranean sea: a seaof commercial trafficking, of exchanges of customs andcultures, of commingling of the three great monotheisticreligions, as well as a sea which is the perpetual sceneof war between the great powers. On the author’s web-site www.antoninorallo.it you can download a PDFcopy of the book.

di Fabio Pace

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Bettina Gioielli

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PIACERE SICILIA|RUBRICAINCONTRI DI VIAGGIO

Non è forse il profumo, u ciàuru, la prima cosa che cicolpisce appena arrivati in un posto nuovo?

U ciàuru della mia terra è fatto di molte cose, di vento, dimare, di tavole apparecchiate e di sole. Tutta avvolta in unmantello di schiuma di mare che la abbellisce, Trapani sipresenta come un lembo di terra a forma di falce. La leg-genda vuole che Cerere, madre di Proserpina e dea del-l’Olimpo, nella disperata ricerca della figlia rapita da Ade,avesse lasciato cadere a terra la sua falce. Da lì sarebbenata Trapani. La simbolica forma è solo il primo elemento di vicinanzadella città con il mondo dell’agricoltura e dell’enogastro-nomia in generale. Il legame è molto più profondo ed èspesso suggellato da aspetti legati alla sacralità.Questa terra ha conosciuto la fame ed ha dovuto lottarecon i suoi fantasmi. Ecco perché affidarsi alla religione hasempre costituito un modo per invocare aiuto, protezioneper il raccolto o il pescato. Le mattanze in tonnara sonosempre state precedute dalla benedizione delle reti da pe-sca e da una processione con preghiere a Sant’Antonio. Una presenza determinante è poi quella della Madonna diTrapani, la signora dei pescatori, che viene invocata comeprotettrice delle anime dei naviganti e del loro bottino dimare. Una copia identica all’originale (collocata nell’omo-

nimo santuario) si può vedere tra la finedella banchina del porto e l’inizio

della cala dei pescatori. La Ma-donna e i pescatori sono due

concetti imprescindibili a Tra-pani.Ma quella di Trapani non è lasola Madonna a venire dalmare, anche a Cornino, pic-colo borgo marinaro allependici del monte Erice, si

svolge una processione inmare che è l’ennesima forma

d’amore dei pescatori per la Ver-gine.

Quel che è stato del legame del cibocon il sacro resiste ancora oggi, basta en-

trare in qualunque pasticceria o gastronomia per assisteread una sfilata di nomi di piatti che hanno a che fare con isanti: sfincioni di S. Giuseppe, biscotti di S. Martino,chiavi di S. Pietro, torrone di S. Giovanni… Questi dolci,spesso barocchi, sono capaci di evocare atmosfere d’altritempi. Proprio il cibo diventa un veicolo temporale e cul-turale unico che restituisce il sapore autentico delle cose ele riporta in vita. Identità, storia e gusto sono tre aspettinon trascurabili.Per comprenderli al meglio è importante andare al di làdel piatto, della singola preparazione. Non basta coglierneil sapore o il profumo, bisogna lasciarsi trasportare dalciàuru.

di Laura Di Trapani

Is it not the smell, ‘u ciàuru’, the first thing that strikesus upon arrival in a new place?

U ciàuru of my land is made up ofmany things, wind, sea, set ta-bles and sun. All wrapped ina cloak of beautifying seafoam, Trapani presents it-self as a strip of landshaped like a sickle. Le-gend has it that Ceres,mother of Proserpinaand goddess of Olym-pus, in a desperate se-arch for her daughterkidnapped by Hades, lether sickle fall to the ground.Hence the birth of Trapani.The symbolic form of the sickle isonly the first element of the city’sproximity to the world of agriculture and of food andwine in general. The link is profound and often mixeswith the sacred.This land has known hunger and has struggled with itsghosts. This is why relying on religion has always been away to summon help, protection for the harvest or thecatch. The ‘mattanza’ (annual tuna slaughter) was al-ways preceded by the blessing of the fishing nets and aprocession with prayers to St. Anthony. A determining presence is that of the Madonna of Tra-pani, the lady of the fishermen, who is invoked as protec-tor of the souls of sailors and their spoils of the sea. Anidentical copy of the original (located in the sanctuary ofthe Madonna) can be seen at the end of the quay wherethe fishermen’s cove begins. Trapani’s Madonna was not the only one that came fromthe sea. Also at Cornino, a small fishing village on theslopes of Mount Erice, a procession takes place that is yetanother form of the fishermen’s love for the Virgin. That which was the link between food and the sacred stillstands to this day, just walk into any bakery or eatingplace to see a parade of names of dishes that all have todo with the saints: St. Joseph’s sfincioni, St. Martin’s bi-scuits, St. Peter’s keys St. John’s nougat… These sweets,often baroque, are capable of evoking the atmosphere ofpast times. Food becomes a unique temporal and culturalvehicle that returns the real flavour of things and bringsthem back to life. Identity, history and taste are threevery important aspects. To understand the best is impor-tant to go beyond the dish, the single preparation. It isnot enough to just grasp flavour and fragrance, onemust get carried away by ‘u ciàuru’.

Sapori, cultura e tradizioni di una terra baciata dal mare / Flavours, culture and traditions of a land kissed by the sea

Ciauru

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Inviate la vostra cartolina a / Send your postcard to:Redazione “Piacere Sicilia” - Via Caserta, 591016 Casa Santa Erice (Trapani)

Manda anche tu una cartolina alla Si-cilia dalla tua città! Le migliori carto-line inviate alla redazione di PiacereSicilia saranno pubblicate sul pros-

simo numero della rivista. Gli autoririceveranno una copia della rivista.Send a postcard to Sicily from your

country! The best postcards will bepublished in the next issue. The sen-ders will receive a free copy of themagazine.

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Una moderna interpretazione della cucinatradizionale tramandata da generazioni, asso-ciata al culto siciliano della convivialità.Ristorante Al ConVito, il gusto della buonatavola e il piacere di condividerla.

A modern interpretation of traditional cooking,passed on through generations and associatedwith the Sicilian rite of eating.Al ConVito Restaurant, the taste of good foodand the pleasure of sharing it.

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