plurimetabolic syndrome: association of diabetes, dyslipidemia, and arterial hypertension
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Plurimetabolic syndrome: association of diabetes, dyslipidemia, and arterial hypertension. FRANCESCO ANGELICO I Clinica Medica Università La Sapienza, Roma. LIPIDCLUB & Therapeutic Apheresis 2010 Roma, 7 maggio 2010. Origini. 1940: J. Vague “obesità diabetogena” - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Plurimetabolic syndrome: association of diabetes, dyslipidemia, and
arterial hypertension
LIPIDCLUB & Therapeutic Apheresis 2010Roma, 7 maggio 2010
FRANCESCO ANGELICO
I Clinica Medica
Università La Sapienza, Roma
Origini
1940: J. Vague “obesità diabetogena”
1966: Camus “trisindrome metabolica”
1983: viene indagato per la prima volta il “cluster” di fattori di rischio che identificavano la sindrome metabolica
1988: Reaven introduce il concetto di sindrome X (ipertensione; intoll. gluc.; alterazione metabolismo lipidico; insulino-resistenza)
1988-1998: altri sinonimi (BIG 4, Deadly Quartet, Plurimetabolic Syndrome, sindrome da resistenza insulinica, ecc.)
1998: WHO decide di utilizzare il termine di Sindrome Metabolica
2001: ATP III (Adult Panel Protocol III) definisce la SM come target secondario nella riduzione del rischio cardiovascolare, oltre la riduzione del colesterolo-LDL
2005: Definizione dell’International Federation of Diabetes e dell’American Diabetes Association
Presenza di:
Alterata regolazione glicemica o diabete mellito di tipo 2
Resistenza insulinica
Ipertensione arteriosa (PA ≥ 140/90 mm/Hg
Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dL) e/o ridotto Colesterolo HDL (<35 mg/dL, Maschi; < 39 mg/dL, Femmine)
Obesità centrale (Rapporto Vita/Fianchi >0.90, Maschi; >0.85, Femmine) e/o Indice di Massa Corporea (BMI) >30
DEFINIZIONE di SINDROME METABOLICA secondo l’O.M.S. (1999)
3 o più dei seguenti disordini:
Obesità centrale (Circonferenza Vita ≥ 102 cm, Maschi; ≥ 88, Femmine)
Alterata Regolazione Glicemica (Glicemia a digiuno ≥ 110 mg/dl)
Pressione arteriosa elevata (PA ≥ 130/85 mm/Hg)
Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dL)
Ridotto Colesterolo HDL (< 40 mg/dL, Maschi; < 50, Femmine)
DEFINIZIONE (operativa) di SINDROME METABOLICA secondo
il National Cholesterol Education Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood
Cholesterol in Adults (Adult Treatment Panel III – ATPIII), 2002
Presenza di:
Obesità centrale (Circonferenza Vita ≥ 94 cm, Maschi; ≥ 80 cm, Femmine)
+ 2 o più dei seguenti disordini:
Alterata Regolazione Glicemica (Glicemia a digiuno ≥ 100
Pressione arteriosa elevata (PA ≥ 130/85 mm/Hg)
Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dL)
Ridotto Colesterolo HDL (< 40 mg/dL, Maschi; < 50, Femmine)
DEFINIZIONE (operativa) di SINDROME METABOLICA secondo la International
Federation of Diabetes e l’American Diabetes Association, 2005
LA SINDROME METABOLICA
• Obesità addominale• Dislipidemia aterogena• Ipertensione• Insulinoresistenza +/- int. glucidica• Stato proinfiammatorio• Stato trombofilico
The Metabolic Syndrome: Genes & Environment Interacting
MetabolicMetabolicSyndromeSyndromeMetabolicMetabolicSyndromeSyndrome
Adult life• Sedentary lifestyle
• Dietary factors
Adult life• Sedentary lifestyle
• Dietary factors
GenesGenes
Early Life• Low birth weight
• Poor nutrition
Early Life• Low birth weight
• Poor nutrition
CARDIOVASCULACARDIOVASCULAR DISEASER DISEASE
CARDIOVASCULACARDIOVASCULAR DISEASER DISEASE
DIABETESDIABETES
La sindrome metabolica
Obesità viscerale
Ipertensione
IperinsulinemiaDiabete
Ipertrigliceridemia
LDL piccole dense
Basse HDL
Trombofilia
Resistenza insulinica
Aterosclerosi
Disfunzione endoteliale
Metabolic Syndrome as a Predictor of CHD and Diabetes in WOSCOPS (5974 men)
WOSCOPS=West of Scotland Coronary Prevention Study.WOSCOPS=West of Scotland Coronary Prevention Study.Sattar N et al. Sattar N et al. Circulation.Circulation. 2003;108:414-419. 2003;108:414-419. 26.2% had metabolic syndrome;
14
12
10
6
01
% W
ith
Eve
nt
0 32 64Years
1 32 65
12
6
4
2
00
Years
4
2
5 4
% W
ith
Eve
nt 8
10
RR RR
24.40
7.26
4.50
2.36
1.00
3.65
3.19
2.25
1.79
1.00
4/5
3
2
1
0
No. of factors:
CHD Death/Nonfatal MI Onset of New DM
La sindrome metabolica
Può essere sospettata clinicamente in:
- individui con obesità addominale- con storia familiare di diabete tipo 2- con alterazioni glicidiche- con ipertensione e dislipidemia- in donne con ovario policistico
- con steatoepatite non-alcolica
Identificazione dei soggetti con elevato rischio cardiometabolico
La misura della circonferenza della vita deve diventare una procedura di routine indispensabile per la valutazione del rischio cardiovascolare e metabolico.
La misura della circonferenza della vita deve far parte di ogni esame medico standard.
Distribuzione del grasso viscerale
normale Sindrome metabolica
Perchè l’obesità addominale è pericolosa?
Obesità addominale è spesso associata con altri fattori di rischio ed è
un fattore di rischio cardiometabolico indipendente
Adipociti sono un organo endocrino metabolicamente attivo e non un semplice deposito di grassi
Abdominal obesity and increased risk of cardiovascular events
Dagenais GR et al, 2005
Ad
just
ed r
elat
ive
risk
1 1 1
1.17 1.16 1.14
1.29 1.27
1.35
0.8
1
1.2
1.4
CVD death MI All-cause deaths
Tertile 1
Tertile 2Tertile 3
Men Women<95
95–103>103
<87
87–98>98
Waistcircumference (cm):
The HOPE study
Adjusted for BMI, age, smoking, sex, CVD disease, DM, HDL-cholesterol, total-C; CVD: cardiovascular disease; MI: myocardial infarction; BMI: body mass index; DM: diabetes mellitus; HDL: high-density lipoprotein cholesterol
Abdominal obesity is linked to an increased risk of coronary heart disease
Waist circumference has been shown to be independently associated with increased age-adjusted risk of CHD, even after
adjusting for BMI and other cardiovascular risk factors
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
<69.8 69.8<74.2 74.2<79.2 79.2<86.3 86.3<139.7
1.27
2.06 2.31
2.44p for trend = 0.007
Rel
ativ
e ri
sk
Quintiles of waist circumference (cm)
Rexrode KM et al, 1998
CHD: coronary heart disease; BMI: body mass index
Abdominal obesity increases the risk of developing type 2 diabetes
<71 71–75.9 76–81 81.1–86 86.1–91 91.1–96.3 >96.3
24
20
16
12
8
4
0
Rel
ativ
e ri
sk
Waist circumference (cm)
Carey VJ et al, 1997
Effetti cardiometabolici avversi degli adipociti
Adiposetissue
↑ IL-6
↓ Adiponectina
↑ Leptina
↑ TNFα
↑ Adiposina
↑ PAI-1
↑ Resistina
↑ FFA
↑ Insulina
↑ Angiotensinogeno
↑ Lipoprotein lipasi
↑ Lattato
Infiammazione
DiabeteTipo 2
Ipertensione
Dislipidemiaaterogena
TrombosiAterosclerosi
Lyon 2003; Trayhurn et al 2004; Eckel et al 2005
FFA: free fatty acidsCETP: cholesteryl estertransfer protein
Adipositàintra
addominale
Circolazioneportale
Outputepatico diglucosio
resistenzainsulinica
Circolazione sistemica
TG-richVLDL-C
LDLpiccole edenseLipolisi
BassoHDL-C
CETP,lipolisi
Utilizzazione del glucosio
Resistenza insulinica
FFA
Lam et al 2003; Carr et al 2004; Eckel et al 2005
Ruolo dell’adiposità intra-addominale e degli adipociti sulla resistenza insulinica
Insulin Resistance: Associated Conditions
Rischio cardiometabolico globale
• Rischio globale di sviluppare il diabete tipo 2 e le malattie cardiovascolari.
• E’ associato ai fattori di rischio tradizionali e a quelli emergenti legati alla presenza dell’obesità intra-addominale
DAL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE AL RISCHIO CARDIOMETABOLICO
FumoIpertensione
Diabete
Colesterolo
Obesità viscerale
Resistenza insulinica
? ? ?
?? ?
+
FATTORI TRADIZIONALI FATTORI EMERGENTI
SINDROME METABOLICA
?
? ?
?
RISCHIO CARDIO-METABOLICO
GLOBALE
FATTORI DI RISCHIO
Età
Sesso maschile
LDL ↑
Ipertensione
Fumo
Diabete
SINDROME METABOLICA
Obesità viscerale
TG ↑
HDL ↓
IFG
LDL piccole/dense
Infiammazione
Trombosi
Insulino resistanza
Pressione arteriosa ↑
+ =
La Dislipidemia Metabolica
• Una dislipidemia molto aterogenica in soggetti obesi e sedentari con “normali” livelli di colesterolo LDL.
• La sindrome metabolica può rappresentare una via alternativa verso l’arteriosclerosi, nella quale la malattia può svilupparsi in assenza di una condizione di ipercolesterolemia.
La Dislipidemia metabolica
Le tre componenti maggiori sono:
L’aumento delle lipoproteine ricche in trigliceridi
a digiuno e nella fase postprandiale La diminuzione del colesterolo HDL L’aumento delle lipoproteine LDL piccole e
dense
La Dislipidemia Metabolica
Una quarta alterazione accompagna frequentemente la triade lipidica. Essa è l’aumento dell’apolipoproteina B.
L’Apo B è la principale apoproteina delle LDL e delle lipoproteine ricche in trigliceridi (VLDL e IDL).
L’Apo B è il singolo migliore indicatore della presenza di una dislipidemia aterogena.
Relazioni fra insulino resistenza e dislipidemia
AdipocitiAdipociti FegatFegatoo
InsulinaInsulina
IRIR XX
FFAFFA
Relazioni fra insulino resistenza e dislipidemia
AdipocitiAdipociti FegatoFegato
InsulinInsulin
IRIR XX
TGTG ApoApo BB VLDLVLDL
VLDLVLDL
FFAFFA
Relazioni fra insulino resistenza e dislipidemia
AdipocitiAdipociti FegatFegatoo
ReneReneInsulinaInsulina
IRIR XX
((CETPCETP))
CECE
TGTG Apo BApo B VLDLVLDL
VLDLVLDL HDLHDL
TGTGApo A-1Apo A-1
FFAFFA
Relazioni fra insulino resistenza e dislipidemia
AdipocitiAdipociti FegatoFegato
ReneReneInsulinaInsulina
IRIR XX
((CETPCETP))
CECE
TGTG Apo BApo B VLDLVLDL
((CETPCETP))
VLDLVLDL HDLHDL
((lipoprotein or hepatic lipaselipoprotein or hepatic lipase))
SDSDLDLLDL
LDLLDL
TGTGApo A-1Apo A-1
TGTGCECE
FFAFFA
AumentatiAumentati
La dislipidemia nella sindrome metabolica
DiminuitiDiminuiti
Trigliceridi
VLDL
LDL piccole e dense
Apo B
HDL-C
Apo A-I
Rischio cardiovascolare residuo nei pazientitrattati con statine
The MRC/BHF Heart Protection Study
Heart Protection Study Collaborative Group (2002)
Placebo Statina
Anni di follow-up
% P
azie
nti
0 1 2 3 4 5 6
10
20
30
0
Riduzione del rischio =24%(p<0.0001) Il 19.8% dei pazienti
Trattati con statine hanno avuto un Evento cardiovascolareMaggiore in 5 anni.
ATP III Guidelines
Benefit Beyond LDL-Lowering: The Metabolic Syndrome as a Secondary Target of Therapy
Obiettivi per il controllo del rischio cardiometabolico globale:
• Colesterolo LDL
• Adiposità viscerale e complicanze metaboliche correlate (sindrome metabolica)
Obiettivi clinici per i prossimi decenni
RISCHIO CARDIOMETABOLICO GLOBALE
Fattori di rischio classici Nuovi fattori di rischio
Futuri obiettivi clinici
Sindrome metabolicaSindrome metabolica
Obesitàviscerale
HDL-C
TG
TNF IL-6
PAI-1
Glu
Insulin
T2DM Fumo LDL-C BP
METABOLIC SYNDROME
Variables NOn=59
YESn=53
p
Males (%) 71.2 69.8 ns
Age (yrs) 49.1±11.2 52.2±10.0 ns
Body mass index (kg/m2) 28.4±4.5 33.5±5.1 0.000
Waist circumference (cm) 100.5±12.5 111.4±11.4 0.000
Plasma glucose (mg/dl) 91.6±15.0 110.8±18.6 0.000
Insulin (μU/mL) 12.8±10.1 18.4±15.9 0.030
HOMA-IR 3.2±3.3 5.3±5.5 0.016
Total-cholesterol (mg/dL) 207.5±42.8 213.7±36.0 ns
HDL-cholesterol (mg/dL) 49.9±11.4 47.6±10.0 ns
LDL-cholesterol (mg/dL) 134.2±33.8 138.9±31.4 ns
Triglycerides (mg/dL) 117.1±96.4 133.2±65.3 ns
SBP (mm/Hg) 123.7±15.0 141.3±16.5 0.000
DBP (mm(Hg) 77.3±9.7 88.7±9.5 0.000
FMD % 8.0±4.5 5.3±2.2 0.000
IMT 0.68±0.43 0.95±0.16 0.000
Body weight reduction ≥ 5%N=23
Variables baseline 6 months Δ %
Body weight, (kg) 96.05±18.3 89.5±17.6*** -6.8
Body mass index (kg/m2) 32.2±5.1 30.7±4.6*** -4,6
Waist circumference (cm) 109.9±10.9 104.6±11.3*** -4.8
Plasma glucose (mg/dl) 116.3±23.3 99.2±9.7** -14.7
Hemoglobin A1c (%) 6.0±0.7 5.6±0.5*** -6.6
HOMA-IR 5.5±4.0 4.0±2.6** -27.2
Total-cholesterol (mg/dL) 217.0±39.8 186.3±33.8*** -14.1
HDL-cholesterol (mg/dL) 49.4±12.8 49.0±11.9 +0.80
LDL-cholesterol (mg/dL) 141.8±37.4 114.4±30.6*** -19.3
Triglycerides (mg/dL) 126.3±65.5 114.1±44.3 -9.6
SBP (mm/Hg) 141.9±18.4 130±8.2** -8.3
DBP (mm(Hg) 88.4±10.2 80.0±6.5*** -9.5
Body weight reduction ≥ 5%N=23
Variables baseline 6 months Δ %
Hs-PCR (mg/dl) 5.4±3.5 5.2±3.1 -3.7Serum NOx (uM/ml) 8.3±8.0 18.0±13.2** +116.8Urinary 8-isoprostanes
(pmol/mL creatinine) 144.1±55.3 87.8±53.6** -39.0
GP-91(Phox) 42.2±22.7 32.8±24.6* -22.2Adiponectine 4.3±1.0 9.7±1.9*** +125.5FMD % 5.22±1.74 6.51±1.40*** +24.7
Alcune critiche al concetto di sindrome metabolica
• La sindrome metabolica non è una malattia bensì un cluster di alterazioni/fattori di rischio
• I criteri diagnostici sono vaghi e i valori soglia discutibili• La presenza dell’insulino-resistenza non è costante• Il rischio cardiovascolare è variabile e dipendente dalla presenza dei
singoli fattori di rischio• Il rischio associato alla “sindrome” non sembra essere maggiore di
quello delle sue singole componenti• Occorre trattare tutti i fattori di rischio indipendentemente dalla
presenza dei criteri per la diagnosi di sindrome metabolica
Sindrome metabolica
• Cosa è?
• Quanto è importante?
• Quanto è frequente?
• Cosa bisogna fare?
Alcune critiche al concetto di sindrome metabolica
Adiponectina:Adiponectina:
Proprietà anti-aterogene: Espressione delle molecole di adesione Adesione dei monociti alle cellule endoteliali Uptake delle LDL ossidate Formazione di foam cell Proliferazione e migrazione di cellule muscolari lisce
Proprietà anti-aterogene: Espressione delle molecole di adesione Adesione dei monociti alle cellule endoteliali Uptake delle LDL ossidate Formazione di foam cell Proliferazione e migrazione di cellule muscolari lisce
Proprietà anti-diabetiche: Sensibilità all’insulina Uptake muscolare di glucosio e ossidazione dei FFA Produzione epatica di glucosio Trigliceridi intracellulari
Proprietà anti-diabetiche: Sensibilità all’insulina Uptake muscolare di glucosio e ossidazione dei FFA Produzione epatica di glucosio Trigliceridi intracellulari
RISCHIO CARDIO-VASCOLARE
GLOBALE
FATTORI DI RISCHIO CLASSICI
Età
Sesso maschile
LDL ↑
Ipertensione
Fumo
Diabete
=
CARTE DEL RISCHIO
Età
Sesso
Colesterolo totale
Pressione arteriosa
Fumo
VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE