presentazione tk 254

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LA RIVISTA DEL LA RIVISTA DEL TREKKING 254 CLEMENTI EDITORE Euro 4 Aprile 2012 Anno XXIX Mensile Nr. 3 Clementi Editore s.r.l. 43100 Parma Sped. in a. p. 45 art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Milano www.trekking.it 254 CLEMENTI EDITORE Camminare con il TRENO Camminare con il TRENO TOSCANA Treno Natura VIGEZZINA la ferrovia di confine VULCANI Circumetnea e Circumvesuviana SARDEGNA il Trenino Verde DOSSIER movimento sostenibile SPECIALE treni nel mondo ALPI a bordo del Bernina Express &OUTDOOR ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA COP tr 254.qxd:testata TREK outdoor 193 30-03-2012 15:58 Pagina 1

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La presentazione del numero

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CLEMENTI EDITORE

Camminarecon ilTRENOCamminarecon ilTRENO

TOSCANA Treno Natura

VIGEZZINA la ferrovia di confine

VULCANI Circumetnea e Circumvesuviana

SARDEGNA il Trenino Verde

DOSSIER movimento sostenibile

SPECIALE treni nel mondo

ALPI a bordo del Bernina Express

&OUTDOOR

ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA

COP tr 254.qxd:testata TREK outdoor 193 30-03-2012 15:58 Pagina 1

Page 2: Presentazione TK 254

In attesa della Prima Giornata Nazionale del Camminare, evento promosso da Federtreke patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Società Italiana di Scienzadell’Alimentazione che si terrà in varie città italiane il prossimo 14 ottobre, il Sindaco diMilano Giuliano Pisapia ci spiega in un’intervista le motivazioni che hanno portato lasua amministrazione a partecipare attivamente alla realizzazione dell’evento, unitamentecon le altre iniziative prese per favorire la riscoperta del camminare in città.

L’INTERVISTA

a Giuliano Pisapia

L’INTERVISTA

a Giuliano Pisapia

Trekking - On. Sindaco, intanto un ringraziamento partico-lare per aver prestato fin da subito attenzione alla nostraproposta di organizzare la Prima Giornata Nazionale delCamminare attraverso l’assessore allo Sport e BenessereChiara Bisconti. Questo evento che si terrà il 14 ottobredel 2012 ha ricevuto il patrocinio del Ministerodell’Ambiente e ha trovato dei Testimonial d’eccezione, tracui la scrittrice Susanna Tamaro, il nutrizionista Prof PietroMigliaccio e il filosofo Duccio Demetrio. Sappiamo che leitiene molto al tema della mobilità sostenibile, conosceva idati OMS che parlano dei forti benefici del camminare incittà?Certo, è importante per il benessere psicofisico della personapercorrere almeno 4 chilometri a piedi al giorno anche nei centriurbani. Nonostante i problemi di inquinamento, l’attività fisicadeve essere supportata a partire proprio dal camminare in città.Io stesso, quando il bel tempo lo permette, percorro a piedi il tra-gitto casa-ufficio. Un’attività poi che fa riscoprire la città, possia-mo riappropriarci degli spazi e di una Milano slow a misura d’uo-

Page 3: Presentazione TK 254

VISITA IL SITO DELLA FEDERTREK www.federtrek.org

mo. La mobilità sostenibile è stata ed è una delle principali prio-rità di questa Giunta. Abbiamo il dovere di liberare la città dallamorsa del traffico privato a favore del trasporto pubblico, dellebiciclette e proprio delle camminate. A questo proposito le azionidel Comune sono state parecchie, penso ad Area C, alle agevo-lazioni per giovani, anziani, disoccupati e cassintegrati per quan-to riguarda l’utilizzo dei mezzi pubblici, penso ancora alla crea-zione delle nuove isole pedonali come quella di Piazza Beccariae Piazzetta Liberty.

Ormai a parte l’OMS, tutto il mondo scientifico è concordenel ritenere che il camminare per almeno 4 o 5 chilometri incittà o andare in bici per 8 chilometri determina dei beneficiindiscutibili dal punto di vista psico-fisico. Sarebbe impor-tante che città come Milano che hanno scelto con coraggiodi ridurre il traffico privato nel centro storico lanciasserocampagne informative incisive per modificare gli stili di vitadei cittadini. Sapeva che in tutte le città dove il coraggiodegli amministratori ha portato alla pedonalizzazione divaste aree, alle prime inevitabili opposizioni hanno fattoseguito consensi molto ampi?Area C in questi primi due mesi di attuazione ha dato risultatiimportanti sia dal punto di vista della riduzione del traffico (in cen-tro è diminuito del 40%), sia dal punto di vista dell’inquinamentoe quindi della salute dei cittadini. La presenza del black carbon -la parte più nociva e pericolosa delle polveri sottili - è diminuitadel 47%. Sono scelte coraggiose, è vero, ma ci stanno dandoragione. Possiamo dire quindi che l’avvio di Area C ha già inizia-to a modificare le abitudini dei milanesi che hanno visto quantosia più conveniente sotto tutti i punti di vista non utilizzare l’auto,quando non è indispensabile.Inoltre il Comune ha presentato insieme a Legambiente e ad altrisoggetti la campagna “Con Stile” che vede l’adesione di 60 fami-glie, destinate ad aumentare. La campagna nasce per promuo-vere un nuovo “patto di cittadinanza” che favorisca il cambia-mento degli stili di vita e di mobilità anche in risposta alla crisieconomica. “Con Stile” parte dalla consapevolezza che Milano el’Italia del futuro si possano costruire con tante piccole “manovre”quotidiane.Cambiare abitudini significa, ad esempio, scegliere diusare di più i mezzi pubblici e la bicicletta invece dell’auto, rego-lare la temperatura di casa propria o dell’ufficio in modo darisparmiare energia, dedicare alcune ore al volontariato o all’aiu-to degli altri. E come dicevo prima anche la creazione delle nuoveisole pedonali rende Milano una città sempre più vivibile e amisura di camminata.

Ha mai sentito parlare del progetto Città del Trekking? Se sicosa ne pensa?Certo che ho sentito parlare del progetto Città del Trekking.Un’iniziativa ambiziosa quanto innovativa, se pensiamo cheanche le metropoli possono essere parte di questo progetto. Macome anche Milano ha dimostrato non è poi così impensabile darealizzare. Anche la nostra città sta riscoprendo se stessa ed esi-stono percorsi bellissimi, angoli nascosti, che le persone spessoperdono di vista. Spesso ci passiamo vicino, ma non ci fermiamoo non abbiamo il passo giusto per riconoscerli. Serve il passo diuna camminata, serve il passo di una pedalata.

Il prossimo ottobre, come dicevamo, ci sarà la 1a Giornatadel Camminare. Milano è in prima fila.Siamo in prima fila quando ci sono delle iniziative di buon senso.E con la nostra città ci sono anche Firenze, Genova, Bari, ReggioEmilia, Torino e molte altre ancora. Anzi, invito tutti i Comuni ita-liani e le associazioni a aderire. La Prima Giornata Nazionale delCamminare sarà un appuntamento di festa, un momento diriscoperta che dovremo poi essere capaci di riproporre nella

quotidianità, nonostante i ritmi frene-tici di una grande metropoli comeMilano. Il capoluogo lombardo devepoter essere vissuto dai suoi cittadini, daglistudenti, dalle migliaia di lavoratori che ogni giorno arrivano daipaesi vicini e dai turisti come una città amica e non ostile. Unacittà amica delle persone, della cultura, del benessere. Un per-corso, questo, che Milano ha già avviato con Area C, ma anchecon l’istituzione delle DomenicAspasso. Una domenica al mese,in concomitanza di grandi eventi, come la Stramilano, la MilanoCity Marathon o ancora la tappa finale del Giro d’Italia, la cittàrimarrà chiusa al traffico e i milanesi potranno sbizzarrirsi a gira-re per le vie tra mille opportunità: andare a piedi, in bicicletta, coni pattini o con lo skateboard, e ancora con i mezzi pubblici.

Page 4: Presentazione TK 254

Il BielleseTESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO DI FABRIZIO LAVA, ANTONIO CANEVAROLO,MARCO VERONESE, CARLO GABASIO, LUCIANO ROSSI, STEFANO CERETTI, FRANCO VOGLINO,ASCOM BIELLA E ARCHIVIO TURISMO PROVINCIA DI BIELLA

Page 5: Presentazione TK 254

TREKKING • aprile 2012 • 29

L’aspetto che più di ogni altro colpisce chi viene per la prima volta a scoprire il territoriodel Biellese è la sua incredibile ricchezza e varietà di paesaggi, che si sviluppa all’internodi un anfiteatro di montagne che lo circonda creando un’atmosfera magica; a comin-

ciare dall’affascinante città di Biella, con le sue testimonianze archeologiche, artistiche ed ar-chitettoniche, tutto il territorio è impreziosito dai rinvenimenti di epoca romana, dai borghie dalle roccaforti medievali come il Piazzo di Biella o il Ricetto di Candelo, per arrivare al-l’architettura romanica e rinascimentale di chiese e palazzi nobiliari.

TRA MONTAGNE E COLLINE, ANTICHI BORGHI E SANTUARI RICCHIDI STORIA E CARICHI DI MISTICISMO, LA PROVINCIA DI BIELLAOFFRE AGLI AMANTI DELL’OUTDOOR INFINITE POSSIBILITÀDI TURISMO LENTO A STRETTO CONTATTO CON LA NATURA

PIEM

ONTE

tra natura e spiritualità

Page 6: Presentazione TK 254

Camminarecon il TRENO

Page 7: Presentazione TK 254

O

La comodità di un mezzo pratico e moderno come il treno, comunque molto più ecosostenibiledell'automobile, si adatta perfettamente alla nostra filosofia del turismo lento e a stretto contattocon la natura e garantisce una migliore opportunità per la conoscenza, conservazione e

valorizzazione del nostro patrimonio culturale e naturale.Questo numero rappresenta un’affascinante viaggio alla scoperta di tesori nascosti, spesso raggiungibilisolo lungo le antiche linee ferrate, utilizzando una nuova forma di escursionismo originale e sostenibile.

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Movimento sTESTO DI ENRICO BOTTINO / FOTO DI ENRICO BOTTINO, ALDO FREZZA E ARCHIVI FERROVIE

I l treno rappresenta i lmezzo ideale, se non uni-co, per esplorare paesaggi

incantati e scorci di naturaincontaminata: certe pro-spettive sono godibili solo abordo di un piccolo scom-partimento che avanza len-tamente nel paesaggio mira-coloso della natura italiana.

IL TRENO RAPPRESENTA

UN’OPPORTUNITÀ

ECO-COMPATIBILE PER

DARE INIZIO ALLE

NOSTRE ESCURSIONI

E DIFFONDERE IL

MESSAGGIO DELLA

CULTURA DEL RISPETTO

DELL’AMBIENTE

Page 9: Presentazione TK 254

sostenibileTREKKING • aprile 2012 • 37

DOSS

IER

Page 10: Presentazione TK 254

44 • TREKKING • aprile 2012

CIRCUM

TESTO DI ENRICO BOTTINO / FOTO DI ENRICO BOTTINO E ARCHIVIO CIRCUMETNEA

N ella Sicilia orientale, eternamente baciata dal sole, il treno della Circumetnea avanza sui bi-nari, lungo le campagne rese fertili dalla lava, in vista dei numerosi coni avventizi che co-me tante piaghe si sono aperti attorno all’Etna grazie a eruzioni susseguitesi nei millenni.

Alcune di queste hanno invaso con le loro colate laviche le rotaie della Circumetnea, interessan-do talvolta anche le zone abitate, costringendo la ferrovia a lavori di ripristino e rifacimento del-la linea a scartamento ridotto.

SICI

LIA

In viaggio attorno al grande

Page 11: Presentazione TK 254

ETNEAGRANDI SCRITTORI E POETI HANNO TRASFERITO

LE LORO EMOZIONI NELLA POESIA E

NELLA NARRATIVA, ISPIRATI DAL VIAGGIO

IN TRENO ATTORNO ALL’IMMENSO VULCANO

DELLA SICILIA ORIENTALE

vulcano

La Circumetnea, costruita negli ultimi decennidell’Ottocento, segue il periplo del vulcano toccandotutti i borghi costruiti lungo i pendii che dominanola piana di Catania.

Page 12: Presentazione TK 254

VIAGGIANDO LUNGO I BINARI DEL

TRENINO VERDE È POSSIBILE RESTARE

INEBRIATI DAI COLORI, DAGLI ODORI

E DALLE TRADIZIONI DEL CUORE

SELVAGGIO DELLA SARDEGNA

PIÙ AUTENTICA

Treno delle terre selvaggeIl TreniIl Treni

Page 13: Presentazione TK 254

TREKKING • aprile 2012 • 51

D on’t fasten the seat belts, ovvero non allacciate le cinture, dicono ancora adesso gli inglesi quandohanno la fortuna di salire a bordo del Trenino Verde.E non è certo un caso: la filosofia del turismo lento, di un treno che fa parte del paesaggio ma non

lo domina e non lo rovina, di velocità ridotte per poter godere di natura e panorami incantevoli, è ilprincipio fondamentale che ha segnato la rinascita di questa ferrovia, un piccolo gioiello incastonato trale valli dell’entroterra della Sardegna.La riscoperta della natura dell’isola a bordo del treno viaggia lungo i binari dello sviluppo sostenibile:ripristino e ristrutturazione di vecchie linee e di motrici d’epoca, minimo impatto sull’ambiente grazieall’assenza quasi totale di nuove costruzioni lungo il percorso e quattro tratte che coprono differentiaree del territorio della Sardegna, lungo vallate, montagne, boschi e tratti lungo costa.

SARD

EGNA

no Verdeno Verde

TESTO DI ALFONSO LUCIFREDI / FOTO DI MATTEO CASULA - LABORATORIODEL CAMMINARE ANTICHI CAMMINI E UFFICIO TURISTICO ARST

“Il trenino ci viene incontro,sbuffa, si arrampica,ridiscende come giù per unascala, si dimena e si ritorcecome a volersi mordere lacoda. Sembra correre inlibertà, conquistando il binariovia via”(Elio Vittorini “Sardegnacome un'infanzia” - 1952)

Page 14: Presentazione TK 254

UN SENTIERO AEREO

SCORRE SULLE CRESTE

DELL’ANTICO CRATERE,DOVE UNA VEGETAZIONE

PARTICOLARISSIMA,CONCREZIONI SULFUREE,SCORIE DI LAPILLI E

SABBIE CINEREE

FORMANO LA STRUTTURA

LAPIDEA DELLE PARETI

DEL CONO PIÙ

CONOSCIUTO AL MONDO

Phlegrayon O

Il gigante addormentato

Page 15: Presentazione TK 254

N el lontano I secolo la campa-gna vesuviana, meglio notacome pianura campana (o

“Terrae Felix”), presentava una for-te e crescente presenza urbana. Cit-tà come Ercolano, Oplonti, Pom-pei e Stabia erano importanti centricommerciali, ricchi di vita, di cul-tura e d’arte, mentre la fertile pia-nura era costellata di ville. Fu esat-tamente nell'anno 63 d.C. che siebbe il primo segnale di un immi-nente risveglio della montagna difuoco, quando un sisma di originevulcanica, con epicentro propriosotto il Vesuvio, distrusse moltiedifici pubblici.

Oros

CAM

PANI

A

TESTI E FOTO DI ANDREA PERCIATO,MARIA RITA LILIANOE MARIO LUCIANO

TREKKING • aprile 2012 • 55

Page 16: Presentazione TK 254

Come chiudere gli occhi, addormentarsi esognare di compiere un viaggio a ritrosonel tempo: è questa la sensazione magi-

ca che si prova all'istante nel mettere piedesulle locomotive turistiche della magnificaterra che si dispiega a sud-est della città diSiena, per seguire la scia di uno dei numero-si percorsi che ci svelano il cuore verde diquesto territorio inconfondibile, tutti diversima ugualmente affascinanti.

TESTO DI MILENA LOMBARDO / FOTO DI ENRICO BOTTINO, MICHELE DALLA PALMA, ARCHIVIO PROVINCIA DI SIENA

Treno Natur

Page 17: Presentazione TK 254

TREKKING • marzo 2012 • 59

TOSC

ANA

IL TRENO NATURA È UN INSIEME DI SUONI, ODORI E COLORI CHE PRENDONO

VITA: I FISCHI DEL CAPOTRENO, IL CARBONE CHE LENTAMENTE BRUCIA, I CIGOLII

DEI MACCHINARI, GLI SBUFFI DEGLI STANTUFFI, LE NUBI LEGGERE DEL VAPORE,I SEDILI IN LEGNO, TUTTO SEMBRA RIPORTARCI A FIANCO DEI NOSTRI NONNI,CHE UTILIZZAVANO PROPRIO QUESTI PITTORESCHI CONVOGLI PER I LORO

SPOSTAMENTI QUOTIDIANI

ranelle Terre di Siena

Un mezzo antico che torna a vivere in tuttoil suo splendore, per chiedere con delicatezzaalla campagna senese il permesso di esserescoperta, a passo lento, tranquillo, lasciandosialle spalle tutti i problemi del mondo moderno,per riportarci ad assaporare il profumogenuino del passato.

Page 18: Presentazione TK 254

SULLE STRADE FERRATE

DELL’EMILIA, SU E GIÙ

PER LE COLLINE:UN PATRIMONIO STORICO

RECUPERATO

IN NOME DELL’AMBIENTE

Strade ferr

64 • TREKKING • marzo 2012

Page 19: Presentazione TK 254

D ue ferrovie nel cuore del-l’Emilia, un unico desti-no. Che sembrava segna-

to per entrambe, almeno finoa una decina di anni fa. La li-nea Bologna – Vignola e laPorrettana, dopo aver percor-so la campagna bolognese escavalcato i crinali dell’Appe-nino Tosco-Emiliano per piùdi un secolo, sembravano arri-vate al capolinea. Vetture cheall’epoca della loro inaugura-zione erano considerate all’a-vanguardia della tecnica, co-me nel caso della Bologna –Vignola, dopo aver visto di-minuire il numero delle corseed essere adibite dal trasportopasseggeri a quello merci,sembravano destinate ad ar-rugginire nel dimenticatoio diqualche sperduta rimessa del-la periferia bolognese. Analo-ga nefasta sorte sembravascritta per la Porrettana.

EMILI

AROM

AGNA

/TOS

CANArate

In viaggiodalla pianuraall’Appennino

TESTO DI CARLO ROCCAFOTO DI RICCARDO SOLMI,LUCIANO MARCHI E RICCARDO VLAHOV

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TESTI DI ITALO CLEMENTI E MICHELA DEL TORCHIO / FOTO ASSOCIAZIONE G. BIANCHERI - LINEA FERROVIARIA VAL ROYA

FerroviaCuneo NizzSui binari delle Alpi del S

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TREKKING • marzo 2012 • 69

L a prima idea di linea ferroviaria tra Cuneo e Nizza preseforma nel 1851 da un’iniziativa del governo sabaudo, inun momento di grande prosperità seguito alla rivoluzio-

ne industriale, come primo concreto tentativo di ampliare gliscambi commerciali tra Piemonte e Francia.

PIEM

ONTE

/LIG

URIA

zaSole

COMPIE IL TRATTO FERROVIARIO PIÙ ARDITO D'EUROPA.ATTRAVERSA DUE STATI E OTTANTUNO GALLERIE

IN MENO DI 100 CHILOMETRI. AFFRONTA GRANDI

DISLIVELLI E PENDENZE FORTISSIME.COLLEGA LA PIANURA CUNEESE CON LE ALPI

MARITTIME E I LITORALI DEL MAR LIGURE: È IL TRENO

DELLE MERAVIGLIE, UN PICCOLO CAPOLAVORO

DELL'INGEGNERIA FERROVIARIA ITALIANA E FRANCESE

Page 22: Presentazione TK 254

UN PICCOLO TRENO CHE ATTRAVERSA LE FRONTIERE. UN VIAGGIO TRA NATURA,STORIA E TRADIZIONE, ALLA SCOPERTA DEI MILLE COLORI DELLA VAL VIGEZZO

Sul trenino

PIEM

ONTE

Page 23: Presentazione TK 254

Viaggiando sulla vecchia ma perfettamente funzionante fer-rovia che da quasi un secolo trasporta passeggeri tra Do-modossola e Locarno, ci accorgiamo che qualche volta

l’uomo riesce a trovare un modo per entrare silenziosamente inrelazione con la natura senza ferirla. La Vigezzina ci svela, die-tro i finestrini, un territorio colmo di ricchezze naturali e arti-stiche: torrenti, montagne, borghi d’arte e antichi monasteriscorrono davanti allo sguardo dei passeggeri, lungo viadotti cheentrano nelle faggete, sfiorano cascate e accarezzano le rocce.

TREKKING • aprile 2012 • 75

bianco e blu

TESTO DI CARLO ROCCA / FOTO ARCHIVIO FOTOGRAFICO SSIF

treno di confine

Page 24: Presentazione TK 254

Il Treno BluUNA MANCIATA DI CHILOMETRI DI FERROVIA DAL LAGO D'ISEO ALLA PIANURA.UNA LINEA NATA PER L'ACCIAIO E IL CEMENTO, OGGI DIVENUTA LA VIA DI FUGA

VERSO UN ANGOLO DI NATURA E BELLEZZA

Page 25: Presentazione TK 254

TREKKING • aprile 2012 • 81

E rano gli anni del cemento, del ferro e dell'acciaio. Il tra-monto dell'Ottocento annunciava l'alba delle macchine edella velocità. La Lombardia voltava le spalle all'agricoltu-

ra per abbracciare le meravigliose e progressive sorti dell'indu-stria, i bresciani e i bergamaschi svestivano in massa i pannicontadini, per indossare quelli della fabbrica.

TESTO DI SERAFINO RIPAMONTIFOTO DI ISEO BIKE, PRO LOCO SARNICO,ARCHIVIO PROVINCIA DI BRESCIA,BRESCIA IN VETRINA, ASSOLATO, IRENE SACCO,ASSOCIAZIONE STRADA DEL VINO FRANCIACORTA

Una favola a vapore

LOM

BARD

IA

Page 26: Presentazione TK 254

Trenino RossLO

MBA

RDIA

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ZZER

A

Page 27: Presentazione TK 254

L a voglia di staccare un po’ laspina e di prendere le di-stanze da tutto ciò che co-

stituisce il nostro quotidiano,dove fretta e stress costante fan-no spesso da sfondo ad interegiornate, ci coglie all’improvvi-so, negli ultimi tempi semprepiù frequentemente: affidarsi adun mezzo ecosostenibile come iltreno per la realizzazione imme-diata di un tale desiderio è pro-babilmente la migliore sceltapossibile. Se poi il treno in que-stione è il Bernina Express, checon delicatezza si inserisce nel-l’ambiente per raggiungere inpoco tempo un insieme di bel-lezze naturali sorprendente-mente variegato, il discorso au-tomaticamente assume un tonoparticolare.

so del Bernina

La ferrovia delle Alpi

TESTO DI MILENA LOMBARDO / FOTO DI ANDREA GUSMEROLI E TRENINO ROSSO BERNINA MEDIA

Page 28: Presentazione TK 254

FerroviaCamuna90 • TREKKING • aprile 2012

Page 29: Presentazione TK 254

N egli ultimi decenni i margini delle nostre metropoli nonsono più i luoghi ideali per le gite fuori porta. Non-ostante lo scarso aumento demografico, la fame di ce-

mento sembra implacabile, e quella campagna in cui molti dinoi hanno ancora radici solide che, specie in tempi di crisi co-me questo, poteva rappresentare un'alternativa economica peril tempo libero delle famiglie, lo sfogo ideale per rigenerarsi daore di ufficio e traffico soffocanti si è trasformato in un nonluogo di palazzine dormitorio, di piloni monolitici per raccor-di autostradali che ci permetteranno di viaggiare sempre piùveloci relegando le poche aree verdi al ruolo di testimoni di unmondo in via d'estinzione.

LOM

BARD

IA

turisticaIl treno della memoria

TESTO DI MICHELE VACCARI / FOTO DI L. BANFI, ARCHIVIO FERROVIETURISTICHE ITALIANE, ASSOCIAZIONE STRADA DEL VINO FRANCIACORTA,ISEO BIKE, IRENE SACCO

Page 30: Presentazione TK 254

TRENITESTO E FOTO DI MICHELE DALLA PALMA

DUE LINEE D’ACCIAIO SEGNANO LA PRESENZA DEGLI UOMINI ANCHE

DENTRO PAESAGGI APPARENTEMENTE IMMUNI DA OGNI CONTAMINAZIONE.QUANTE VOLTE MI HANNO PORTATO VERSO LE MIE FANTASIE D’AVVENTURA?

94 • TREKKING • aprile 2012

Page 31: Presentazione TK 254

I n trent’anni di vagabondaggi in ogni angolo della Terra ho incontrato spesso la rassicurantepresenza di un treno. Nel cuore dell’Africa Nera così come nelle solitudini glaciali della Sibe-ria e dell’Alaska, e sempre ho associato a questo feticcio tecnologico l’idea di ignoto.

Un treno è capace di portarti oltre il confine delle tue sicurezze, costruite su parole comprensibi-li e scenari consueti, superando la frontiera del conosciuto per perderti dentro realtà nuove, sco-nosciute. La corsa sui binari diventa allora attesa di qualcosa che cambia di continuo, pur nell’as-soluta immobilità e apparente certezza di un percorso già segnato.

Page 32: Presentazione TK 254

I più esperti conoscitori del territorio, che aderiscono alprogetto “Laboratori del Camminare”, sono i partners idealiper scoprire luoghi e suggestioni con la garanzia dell’espe-rienza e competenza del marchio TREKKING&Outdoor.Con la nostra supervisione, guide alpine, escursionistiche,ambientali, organizzate in gruppi e società locali, offrono

proposte e servizi escursionistici di alto livello per indimentica-bili gite a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo sport e attivi-tà ricreative nella natura, ma anche e soprattutto cultura delterritorio sono le caratteristiche principali delle proposte offer-te dai “Laboratori del Camminare”, in armonia con lafilosofia che da sempre distingue TREKKING&Outdoor

Laboratorio del CamminareCAMMINARE CON GUSTO

Domenico Boccia e gli amici diCamminare con Gusto ci invitanoa trascorrere i giorni dal 22 al 25aprile nel Carso triestino, terra diconfine, luogo magico e misterio-so. Si va da Campo Sacro a Pro-secco lungo il Percorso Natura“Alpe Adria” il primo giorno, poi azonzo per la Val Rosandra e din-torni: da S. Dorligo della Valle perun’escursione ad anello, a cuiseguirà una giornata dedicata aimisteri del Carso di Basovizza einfine, per chiudere in bellezza, unaltro itinerario ad anello con par-tenza e arrivo a Campo Sacro,passando per il Monte San Leo-nardo e Sales, alla scoperta delCarso preistorico. Livello di difficol-tà turistico, con zaino leggero. Èprevisto pernottamento in ostello epause di degustazione. Dal 28aprile al 3 maggio invece i nostriamici ci propongono un radicalecambio di location e ci portano aCocullo, un paesino d’Abruzzosconosciuto ai più, che conservauna tradizione antichissima, il Ritodei Serpari: da tempi immemori il1° giovedì di Maggio la statua diSan Domenico viene infatti porta-

ta in processione coperta di serpivive. Arrivo a Pescasseroli il 28aprile, il giorno successivo escur-sione nella splendida faggeta del-la Difesa fino a raggiungere ledoline carsiche di Camporotondoe poi il borgo di Opi, dopo avervisitato uno stazzo di pastori edegustato formaggio pecorino ericotta fresca.Per il 30 aprile è prevista un’escur-sione nella Riserva Integrale dellaCamosciara, con visita alleCascate delle Ninfe e delle TreCannelle. Il 1° maggio è in pro-gramma un Itinerario del Gustopresso un caratteristico alpeggioovino, con escursione fino a unagriturismo noto per la produzionedi formaggi.Per il 2 maggio visita ai borghimedievali di Scanno e Castroval-va, con pause di degustazione deitipici dolci abruzzesi. Infine il 3maggio il gran finale: trasferimentoa Cocullo per assistere alla pro-cessione di San Domenico e alrito dei Serpari. Livello di difficoltàturistico, con zaino leggero.Per informazioniCell. 338.6903250Tel. [email protected]

Laboratorio del CamminareGENIUS LOCI

Elisa eValentina vogliono sfruttareappieno il risveglio della natura pri-maverile per portarci alla scopertadelle meraviglie dell’Appennino:domenica 22 Aprile visita alle“Cascate dell'Acquacheta” nel Par-co delle Foreste Casentinesi, a SanBenedetto in Alpe.Quando si vuoleche il tempo trascorra al ritmo giu-sto, allora lasciamo che l’acqua deltorrente ci conduca in questo luogoricco di storia naturale: un ambienteunico, colline ricche di boschi, pratid’altura e meravigliose cascate.Pranzo al sacco, si consiglia diindossare scarponcini. Difficoltàescursionistica. Domenica 6 mag-gio si va alla Riserva Naturale diSassoguidano per un mini corsofotografico sul campo tra i prati e iboschi della riserva, per ammirare ipiccoli miracoli floreali dell’Appenni-no e imparare a fotografarli con iconsigli di un professionista. Primadell’uscita sul campo è prevista lavisita alla mostra fotografica delleorchidee selvatiche per illustrarebrevemente le basi della fotografiamacro. Pic nic (autogestito) nell’a-rea attrezzata adiacente e a segui-re visione delle foto scattate duran-te la mattina per un'analisi del lavo-ro svolto. Domenica 13 Maggio siva a Lama Mocogno (MO) e, comei viandanti del Quattrocento, siscende al fiume, si passa al mulino,si riposa all'ombra del Monte Moco-gno. In questo risveglio di primave-ra, tra le prime orchidee selvatichee gli alberi da frutto in fiore, scopri-remo tra antichi insediamenti,anche la villa di Roncidoro, immer-sa nelle dolci colline animate dalfiume Rossenna. Pranzo al sacco.Escursione di media difficoltà.Per informazioniCell. 347.7418152 (ValentinaParenti) - Cell. 339.3480730(Elisa Montorsi)[email protected]

Laboratorio del CamminareTERRE DEL GATTOPARDO

Domenico Cacioppo ci porta allascoperta della Sicilia più autenticail 15, 22 e 29 aprile, per visitare ilMemoriale di Portella delle Gine-stre, in un itinerario ad anello conpartenza e arrivo a Piana degliAlbanesi, per un’escursione che cipermetterà di godere di panoramisuggestivi. Dal paese di Pianadegli Albanesi, la più importantedelle colonie albanesi dell’isola, siprocede verso Portella del Ladronee fino alla grotta dello Zubbione,con magnifica vista sulle Serre delFassino e sul Vallone delle Nevie-re, incrociando la deviazione per lagrotta del Ladrone, dove un micro-clima particolare consente la cre-scita di felci rarissime. Altra tappadel percorso che riveste particolareimportanza storica è l’escursioneal Memoriale delle vittime dellastrage mafiosa di Portella dellaGinestra, a danno dei contadiniinermi che celebravano la Festadel Lavoro. Dalla cima sarà possi-bile godere di bellissimi panoramisulla Valle dello Jato e sul lago diPiana degli Albanesi. Successiva-mente dalla Riserva NaturaleOrientata Serre della Pizzuta(costituita da una singolare dorsalerocciosa, irta di punte e creste), alLago di Piana degli Albanesi (oasidel WWF) attraverso verdeggiantipaesaggi si ritorna a Piana degliAlbanesi. Al termine dell’escursio-ne non si può lasciare Piana senzagustare alcuni dei prodotti tipici del-la gastronomia locale: il celeberri-

A CURA DI ITALO CLEMENTI

per vivere natura e ambiente in compagniaLaboratori del

Le proposte del mese

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dei migliori professionisti

Camminare

mo pane, l’olio d’oliva, i prodotticaseari e naturalmente il cannolo,un dolce a base di ricotta arricchitada pezzetti di cioccolata e zuccata.Escursione di circa un’ora e mez-za, con difficoltà turistica.Per informazioniCell. 333.8066163(Domenico Cacioppo)[email protected]

Laboratorio del CamminareMONTE MERU

C’è tanta voglia di Appenninoanche nelle proposte dei nostriamici Marco Fazion e Silvio Piori-go: si inizia il 25 aprile con un’e-scursione guidata a Sasso Bor-ghese, nel Parco Nazionale deiMonti Sibillini. Ritrovo dal piazzaledi Castelluccio di Norcia, l'incante-vole borgo che domina i grandipiani tettonico carsici. Qui possibili-tà al rientro di degustare e acqui-stare i pregiati prodotti tipici locali(lenticchie, farro e norcinerie). Siraggiunge in auto il punto di par-tenza dell’escursione, il parcheggiodegli impianti sciistici del MontePrata. Proprio nel cuore del ParcoNazionale dei Monti SIbillini, si vaad intraprendere una facile salitaricca di soddisfazione che ci portaa Sasso Borghese, uno sperone diroccia calcarea, sospeso su unpiccolo pianoro carsico isolato dalmondo. Da qui la vista può spazia-re, nelle giornate più limpide, finoalla costa del Mar Adriatico. Diffi-coltà media, durata: 6 ore sosteincluse. Equipaggiamento occor-rente: pranzo al sacco, borracciapiena, scarponi, abbigliamentoadeguato, crema solare. Prenota-zione obbligatoria. Il 6 maggio si vaalle Gole del Forello, Parco Regio-nale del Fiume Tevere: ritrovo

presso Collestrada (PG). Con autoproprie ci recheremo a Titignano,borgo in posizione panoramica sulLago di Corbara. L'escursione vaalla scoperta delle Gole del Forel-lo, strette pareti di roccia scavatedel corso del Tevere, dove scove-remo antichi luoghi di culto chehanno restituito reperti risalenti alNeolitico e all'Età del Bronzo escenari che non immagineresti.Difficoltà facile, durata 4,5 oresoste incluse. Equipaggiamentooccorrente: pranzo al sacco, bor-raccia piena, scarponi. Prenotazio-ne obbligatoria.Per informazioniTel. 0758.197105Cell. 347.3782818(Marco Fazion)Cell. 348.5216981(Silvio Piorigo)

Laboratorio del CamminareOFFICINAE ITINERIS

Ancora una volta quella inesauribi-le fucina di idee che è Andrea Per-ciato ci porta alla scoperta dellezone più belle della Campania dacamminare. Si comincia il 14-15aprile con un’escursione al “Cer-chio di Apollo” nel Parco Nazionaledel Pollino (CS), con una traversa-ta ad anello di due giorni lungo iversanti lucani del Pollino, dovedeterminante è la presenza dellacultura ellenica, tra romantici pano-rami, brulli altipiani, estesi manti

erbosi e ondulate conche carsiche,immensi orizzonti e copiose fagge-te e – ad alta quota – antichi eimponenti esemplari di pini loricati.Domenica 22 si va lungo la “ViaAthena/Minerviae fino a PuntaCampanella sui Monti Lattari, in unitinerario che si svolge a circuitolungo l’estremità della dorsalemontuosa della Penisola Sorrenti-na, là dove i monti Lattari si pro-tendono verso l’isola “azzurra” diCapri. Da un Santuario rupestreper una pineta sull’orlo di balcona-te naturali, si aprono panoramimozzafiato su entrambi i golfi diSalerno e Napoli. Domenica 29 siva nel “regno” della lontra alle goledel Calore di Felitto nel ParcoNazionale del Cilento, dove l’ac-qua, nel suo millenario scorrereattraverso salti, cascate, zampilli esifoni, ha eroso la roccia calcarea.Per domenica 6 maggio, infine, èprevisto un viaggio nella preistoriaalle miniere di Ittiolo di Giffoni nelParco Regionale dei monti Picenti-ni, a cavallo tra le province di Avel-lino e Salerno, lungo il naturalespartiacque di Varco della Colla.Da un improvviso taglio laterale trale rocce si apre l’ingresso alle anti-che miniere di Ittiolo, operanti finoalla metà del XX secolo, da cui siestraeva l’impasto estratto dai fos-sili di pesci preistorici, utilizzato incampo farmaceutico in caso diustioni e scottature.Per informazioniCell. 339.7456795(Andrea Perciato)Cell. 339.3707097(Mario Luciano)[email protected]

Laboratorio del CamminareORIZZONTE OUTDOOR

Massimo Civalleri ha grandi ideeper la primavera: la Compagniadel Birun, in collaborazione conOrizzonte Outdoor – Laboratoriodel Camminare, organizza infattiper il 25 aprile l’ottava edizionedella Viasolada (dal peveragnese“viasola”: strada sterrata), un’e-scursione guidata a piedi o inmountain bike, che porterà i par-tecipanti in giro per i dintorni di

Peveragno, alla scoperta di anti-che vestigia ed angoli nascostidei paesi ai piedi della Bisalta.Quest’anno l’itinerario condurrà ipartecipanti da Peveragno nel ter-ritorio di Boves, paese confinante.In particolare, durante il percorso,si farà tappa alla cappella diMadonna dei Boschi, famosa perla presenza di importanti cicli pit-torici di diverse epoche artistiche.Al rientro a Peveragno sarà possi-bile consumare una “merendasinoira” a prezzo convenzionato.Come lo scorso anno, questamanifestazione sarà anche la“Giornata dei Laboratori del Cam-minare 2012” e sarà un’opportuni-tà per far conoscere ai parteci-panti le iniziative di Orizzonte Out-door per l’estate. Legata a questainiziativa, il 21 aprile si svolgeràl’edizione 2012 di “Alla Riscossa:doumse n’andi!” (Alla Riscossa:diamoci una mossa!): giornata dipulizia del territorio peveragnesee in particolare dei sentieri utiliz-zati durante la successiva Viaso-lada. Sarà questa una nuovaoccasione per conoscerci e sco-prire un angolo di Piemonte, riccodi sorprese e di piccoli gioiellinaturalistici e paesaggistici. Equi-paggiamento: scarponi, abbiglia-mento adeguato al clima, borrac-cia e pranzo al sacco.Per informazioniCell. 338.9479171(Massimo Civalleri)[email protected]

Laboratorio del CamminareTHESAN

Oggi la Via Cassia, moderna stra-da carrabile, collega Roma a Sie-na; in compagnia di Pietro Labatee degli amici di Thesan percorre-remo il tratto centrale di quellache un tempo fu una delle arterie

TREKKING • aprile 2012 • 109

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Volume Peso a vuoto

zaino per escursione facile 25/35 litri meno di gr 1.200

zaino per escursione giornaliera 35/50 litri gr 1.400/1.700

zaino per trekking plurigiornaliero 60/80 litri gr 2.000/2.500

tecnico da trekking:Quale zaino?Lo zaino altro non è che un“sacco” fissato a un telaio; lagrande differenza, a parità dipeso e caratteristiche, la fala struttura del basto e delloschienale. I prodotti tecniciper il trekking e l’alpinismodispongono di utili accorgi-menti per migliorare il com-fort e la distribuzione delcarico sulla schiena; struttu-re interne o esterne, rigide osemirigide, consentono didistribuire il peso in modoomogeneo dalle spalle albacino, sfruttando l’ergono-mia di spallacci sagomati edella fascia ventrale, benimbottiti e in materiali traspi-ranti.

L’IMPORTANZADEL DORSONelle ultime stagioni, leaziende all’avanguardia sisono concentrate soprattuttosui dorsi, che sono la “cernie-ra” tra la nostra schiena e ilcontenitore col carico.Realizzati in materiali ipertra-spiranti, solitamente a cellulachiusa che non assorbe sudo-re e umidità, i dorsi si differen-ziano in base alla capacità dicarico dello zaino; in quellileggeri e per escursioni gior-naliere il dorso è solitamentein pezzo unico, curvato inmodo da creare una zonalibera tra corpo e zaino, ingrado di garantire la massimaareazione. Negli zaini pertrekking plurigiornalieri, chedevono sopportare carichidecisamente più impegnativi,la caratteristica principale è ladisposizione di zone diappoggio e ammortizzanti dis-tribuite in base alla fisiologiadella schiena, e tra queste sicreano delle zone libere dovel’aria può circolare liberamen-te, evitando il ristagno delsudore.Un altro dettaglio fondamen-tale riguarda le dimensionidello schienale: un marcanto-nio di due metri ha esigenzediverse da una ragazza alta

un metro e sessanta. Gli zainimigliori vengono ormai propo-sti in diverse misure e conmolte possibilità di adatta-mento alla schiena.In commercio si trovanoanche zaini “modulari”, con ilcorpo centrale di ampiedimensioni (sempre superioriai 70 litri) e una parte (solita-mente il cappuccio o la tascacentrale) “estraibile” chediventa a sua volta un piccolozaino da 10/12 litri. Utilizzaticome zaini di viaggio, nonsono molto pratici per il trek-king anche per il peso ecces-sivo.

ISTRUZIONI PER L’USOCome per tanti altri prodottitecnici, spesso i costruttoritendono ad “arricchire” ecces-sivamente i modelli, dotandolidi dettagli e accessori chespesso vanno poi eliminatiper rendere “perfetto” il pro-prio zaino.In particolare cinghie, fettuccee altri particolari esterni esporgenti sono quasi sempreun fastidio; evitate di trasfor-mare lo zaino in un “albero dinatale” addobbato all’esternodi oggetti e orpelli vari.Il carico va sempre e solocompattato all’interno, e nulladeve “penzolare” al di fuori diesso.Molto più utile, in fase diacquisto, verificare la qualitàdei materiali impiegati e deiparticolari (cerniere, ganci,imbottiture, telaio, etc); la soli-dità delle cuciture, soprattuttosull’attacco degli spallacci; tut-ti gli zaini di marca presentisul mercato offrono buonegaranzie, e a quel punto sipotrà anche dedicarsi a sce-gliere il… colore preferito.Mai esagerare col volume del-le tasche esterne, che se nonperfettamente equilibrate pos-sono sbilanciare il carico;meglio quelle a scomparsa,comprimibili, che seguono lasagoma dello zaino.A mio parere l'unico accesso-rio importante, strategico incaso di pioggia, è il coprisac-

A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

Provati per voiZaino, il miglior compagno del trekker

104 • TREKKING • aprile 2012

In questa rubrica, checuro ormai da oltre undecennio, ho cercato di

fornire man mano che evol-vevano informazioni suiprogressi tecnologici neimateriali, negli assemblag-gi, nell'ergonomia delleattrezzature indispensabiliper affrontare l'avventuraoutdoor.Alcuni lettori, molto attenti,mi “accusano”, a volte, diessere ripetitivo nelle indica-zioni fornite in questa rubri-ca… è parzialmente ma ine-vitabilmente vero, perché leinformazioni tecniche noncambiano così rapidamente,e la mia attenzione, innanzi-tutto, è focalizzata su chi,per la prima volta, si avvici-na al mondo e alle attrezza-ture per l'escursionismo.In secondo luogo, ritengoche “ripetere” indicazioni,informazioni, consigli e “pic-coli segreti” non sia mai sba-gliato, neppure nei confrontidi chi, a ragion veduta ma avolte anche un po’ presun-tuosamente, si ritiene un“esperto”.Perciò ecco, ancora una vol-ta, i miei consigli per la scel-ta del vostro più importantecompagno di viaggio!

LA REGOLA AUREADEL PESO “MASSIMO”L’errore più frequente di un“apprendista trekker” èsovraccaricare lo zaino,riempiendolo di materiali eattrezzature inutili; a prescin-dere però dal tipo di baga-glio scelto, esiste un para-metro abbastanza precisosu quanto deve pesare lozaino:

dal 15 al 25% del peso dichi lo porta, a seconda del-l’allenamento.Un uomo di 80 chili in buonaforma fisica può trasportarein modo continuativo unozaino di circa 20 chili; lostesso individuo, poco alle-nato e con qualche chilo ditroppo, dovrà accontentarsidi una quindicina di chili pernon “soffrire” più del neces-sario.

“LITRI”, QUESTISCONOSCIUTI…Il volume (cioè la capienza)di uno zaino si misura in“litri”; si passa dai micro zai-ni da corsa che hanno unvolume interno di 10/12 litri,ai giganti da carico che pos-sono superare i 100 litri.Il peso rappresenta un’altracaratteristica fondamentaleper questo attrezzo: piùpesante sarà la struttura “avuoto” dello zaino, minoresarà il peso del materialeche potremo stivarci dentrosenza renderlo troppopesante!Il peso di uno zaino è deter-minato dai materiali impie-gati, dal numero di tasche,dalle imbottiture di spallaccie fascia ventrale, ma anchedagli accessori: copri zaino,fondo, cerniere, fettucce,ganci, etc.Ecco perché più sobrio e“spartano” sarà il vostro zai-no da carico, e più sarannole soddisfazioni che vi darànei lunghi trekking sui sen-tieri del mondo.Non esistono “regole” preci-se, tuttavia è possibile stabi-lire una sorta di “tabella” travolume e peso di uno zaino

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co in tessuto impermeabile, disolito integrato in una tascasul fondo nei modelli di fasciamedio/alta.Molto utile, soprattutto pertrekking lunghi ma anche pergite di qualche ora, la separa-zione della parte superiore daquella inferiore, e la possibilitàdi accedere ad entrambe dal-l’esterno; di solito, nello scom-parto inferiore vengono messiindumenti e saccoletto, esopra i viveri, le cose di piùfrequente utilizzo e l’attrezza-tura fotografica.Per i grossi zaini da carico,utile ma senza esagerare il“prolungamento” che permet-te un aumento di una decinadi litri del volume interno;ricordarsi tuttavia che uno zai-no troppo “alto” oltre la lineadelle spalle sbilancia e rendepiù faticosa la progressione,costringendo il busto ad unapostura innaturale.

IL DILEMMA DEL VOLUMENon esiste uno zaino “univer-sale”, che possa andare beneper tutti e in ogni situazione;meglio poter disporre di alme-no due zaini, uno da 40/50 litriper escursioni brevi, e uno da70/90 litri per i trekking pluri-giornalieri. Utilizzare infatti ununico zaino, di grande volu-me, anche per escursioni bre-vi, magari semivuoto, puòintralciare i movimenti e laprogressione.E anche se si prevede di faremolta strada, diffidare deglizaini enormi, con una miriadedi tasche esterne, scomparti,asole, fettucce, e macchinettadel caffè inclusa… così bellida ammirare adagiati nel bau-le dell'auto, ma impossibili daportare!

Zaini per escursionigiornaliereIdeali per contenere le pochecose che servono per un’e-scursione giornaliera: unaborraccia d’acqua, qualchecibaria di conforto, unamaglietta di ricambio e una

giacca anti-pioggia/vento.Più è essenziale, più ce logodremo; niente cinghie efronzoli esterni, inutili le tascheesterne, deve sembrare un“prolungamento” del nostrocorpo e consentire di muoversicon la massima agilità, cammi-nando dovremmo addiritturadimenticarci di averlo addosso!Importante, in ogni caso, il dor-so che deve permettere unabuona areazione alla schiena.Il volume può variare da 20a 40 litri, e il peso a vuotonon dovrebbe superare i1.000/1.300 grammi.

SALEWAASCENT 4242 litri, 1,5 kg a vuoto. La tec-nologia Motion-Fit consenteallo zaino di seguire ognimovimento della schiena,aumentando notevolmente ilrendimento del portatore.Comode la tasca e le asoleportamateriale applicate sullacintura a vita. Il comparto difondo separato, le tasche late-rali e la tasca anteriore indi-pendente offrono ulteriore

spazio.

MARSUPIOGUIDE PRO 25+1030 litri, 1,4 kg a vuoto. Nuovis-simo zaino leggero, funziona-

le e compatto; dorso PROBACK SYSTEM con stecched'alluminio estraibili, spallaccie cintura a vita imbottiti eregolabili, cinturino pettoralescorrevole. Cappuccio regola-bile in altezza, accesso alloscomparto principale dallatasca laterale con zip.

MAMMUTCREON PRO 45L45 litri, 1,4 kg a vuoto. Questozaino stabilisce un nuovo rife-rimento grazie al suo innovati-vo sistema di sospensione.Con un semplice movimentosi può passare da uno schie-nale staccato e perciò moltoventilato ad uno full-contactche offre un miglior controlloin caso di terreni accidentati.Zip laterale di accesso al

compartimento principale.

LAFUMAFASLITE 40Zaino iperleggero – meno diun chilo per 40 litri di volume -e accessoriato per l’hikingveloce e la camminata ripida

in montagna. Scompartimentoprincipale dotato di soffiettoimpermeabile, tasca frontalecon zip e soffietto estendibile.

FJÄLL RÄVENFRILUFT 3535 litri, 1,3 kg a vuoto. Dorsocon “Ventilazione Aria Aperta”in maglia a rete che favorisceil giro d’aria sulla schiena.Cintura ventrale con scompar-ti per GPS, chiavi, telefonino emacchina fotografica. Latasca davanti è elastica e puòcontenere, per esempio, il

completo da pioggia.

FERRINOFERRINO BOULDER 381,6 chili per 38 litri di carico,uno zaino all around con pro-filo lineare, dotato di dorsosupertraspirante con strutturain acciaio flessibile, che otti-mizza la distribuzione del cari-co. Regolazione superiorespallacci, tasca sul cappuccioe tasca interna di sicurezzacon portachiavi, tasche lateralia soffietto, doppio fondo asoffietto con accesso frontale,

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