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Ann. h!. Bipcr. Smitl Vol. ?O. N. 4 (1984). pp. 247-256 PROBLEMI SANITARI CONNESSI CON GLI ANIMALI DA COMPAGNIA (*) A. MANTOVANI (a) e Z. MATYAS (h) ([I) Lohoratorio di Paras.sitologiu, Istituto Superiore di Sanità, Roma; (h) Vererinurv Puhlic Health. Division o/' Cornmunicahle Diseases. World Heulth Organiration, Genevo Riassunto. - Si di.spone oggi di prove suff?cienri a .sostepo 1le1,fatro che gli animali in genere e gli unimali da compagnia in particolare svolLqmo un in?portantc ruolo positiiio nella socieià umana. Se. da itn lato, atteggiumenri irre.spon,sahili creano .spesso prohleini di ,sovruffollumento e randagismo, inquina- mento ~lell'amhiente e aumento dei rischi di zoonosi. resta pur vero, clallhltro, che gli animali (la compu- gniu tenuti in modo adeguato sonofonte di grandissi- mi vantnggi per il loro proprietario e per la società se rirulrono rrl contenipo ùel tuffo innocui. Un eyuilihrio f r a una 1r~gi.sIazione che assicuri la protezione del puhhlicr~ed un grado di lihertà che permetta la ,fi.ui- :ione dei henefici offerti dagli anin7ali non è difficile da realizzare. Tule eyuilihrio è generalmente lo stesso bi ogni luogo. ma il rapporto fra resrrizionee lihertà chi, u.s.sicura detto eyuilihrio può variare di molto a .s~~cinida che interessi, per esempio. una piccola comu- riità o una grande metropoli. In molte parti &l mondo i prohlemi sanitari o d'altro ordine legati agli aniinali [la con7pagniu e sinuntropici sono stati ,finora lasciati insoluti o a/frontati SOIO pur=iaItnente. ma i recenti si,iluppi &l prohleniu dimostrano l'interesse rlelle outorirà nazionali e delle società interna:ionoli. Sono necessari una cooperazione u livello internurionale e interprt~fbssionale e un rapporto di collahorazione in cui la profkssione veterinaria deve svolgere un ruolo sign~/;cutivo. L'OMS ha messo a punto un iflciente progrummu per la soluzione dei prohlemi legrrti alle zooriosi L, di altri prohlemi di sanità puhhlica derivanti h g l i animali; inoltre I'Orgnnirzozione i. pronta a colluhorore con gli Stuti Memhri su tali progetti e su proxrutnmi nazionali. È irihhhio che questa impor- tante componente del campo di artiviru II~II'OMS hru un contributo sign~ficutivoagli scopi che si pr~(f7~~e Irr strutegiu mondiale «Sulute per rutti per I'uiino 2000)). ' Relazione presentatii alla sessione plenaria del 22. Congres- so mondiale veterimario. Perth. Australia. agosto 1983 Summary (Human health problems associated with companion animals and their control). - The liuman heulth prohlems u.sroriater1 witlz companion ond synan- rhropic onima1.s have heen so,far neglected or ,fared onlv partially in muny parts of rhe world. The prohlems present very djfferent faces if we consider traditionul societies und the industriali~d ones. Also .synanthropic animals rnust he considered as a part of our urhan environment and of the responsabilities of veterinor.~ medicine. Anima1 di.seuses. also. lf not directly truns- mi.s.sihle lo man. mav play a role on human welfàre. Zoonoses ore classica1 und evolving prohlem, with new provr.ri or sn.spected coming into the scene, other chung- ing their puttern. Companion animals may also cause prohlems to human hy hiting or provocking other traunias. a.s er~vironmental polluters. as a cause of road and other accidents. In solving the rnany prohlems. application qf tlze princip1e.r of primary heulth cure ivoirld cerrainly facilitate plunning and implemenrorion of compreliensive prevention and control programmes and activities. If' successful tlie positive irnpact of human/companion animal coexistence on liuman heulth mid well-heing &vi//he accentuate. A n M usi// thu.s frrrther contrihute lo the uchievements qf the gou1.s of the glohul .strateg.v for " Heulth for ull h.v tlie year 2000". Ir stresses among other rhings the nred for intersectorial und inrerprofessional collahorution und ceoperation ivhich is prerequisiie ,/'or .succe.s.sful activ- itie~ in this fiels. Tlie v~ferinary profession should he ivell prepured to cope with the romplexitics nf the prohlems. hut thi.s upplies eyuuliv tu puhlic Iiealth orid other professions concerned, including p1anner.s of urhan ureus und ~ u h l i c odminis1rator.s. Introduzione L'uomo annovera da sempre gli animali d'affezio- ne fra i suoi compagni più stretti. e sono numerosi quelli che svolgono in lutto il mondo il compito di offrire alle persone stressate numerose occasioni di attività fisica e di svago.

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Ann. h!. Bipcr. Smit l

Vol. ?O. N. 4 (1984). pp. 247-256

PROBLEMI SANITARI CONNESSI CON GLI ANIMALI DA COMPAGNIA (*)

A. MANTOVANI (a) e Z. MATYAS (h)

( [ I ) Lohoratorio d i Paras.sitologiu, Istituto Superiore di Sanità, Roma; (h ) Vererinurv Puhlic Health. Division o/' Cornmunicahle Diseases. World Heulth Organiration, Genevo

Riassunto. - Si di.spone oggi d i prove suff?cienri a .sostepo 1le1,fatro che g l i animali in genere e g l i unimali da compagnia in particolare svolLqmo un in?portantc ruolo positiiio nella socieià umana. Se. da itn lato, atteggiumenri irre.spon,sahili creano .spesso prohleini di ,sovruffollumento e randagismo, inquina- mento ~lell'amhiente e aumento dei rischi di zoonosi. resta pur vero, clallhltro, che g l i animali (la compu- gniu tenuti in modo adeguato sonofonte di grandissi- mi vantnggi per i l loro proprietario e per la società se rirulrono rrl contenipo ùel tuffo innocui. Un eyuilihrio f r a una 1r~gi.sIazione che assicuri la protezione del puhhlicr~ ed un grado di lihertà che permetta la ,fi.ui- :ione dei henefici offerti dagli anin7ali non è difficile da realizzare. Tule eyuilihrio è generalmente lo stesso bi ogni luogo. ma i l rapporto f r a resrrizionee lihertà chi, u.s.sicura detto eyuilihrio può variare d i molto a .s~~cinida che interessi, per esempio. una piccola comu- riità o una grande metropoli. In molte parti &l mondo i prohlemi sanitari o d'altro ordine legati agli aniinali [la con7pagniu e sinuntropici sono stati ,finora lasciati insoluti o a/frontati SOIO pur=iaItnente. ma i recenti si,iluppi & l prohleniu dimostrano l'interesse rlelle outorirà nazionali e delle società interna:ionoli. Sono necessari una cooperazione u livello internurionale e interprt~fbssionale e un rapporto di collahorazione in cui la profkssione veterinaria deve svolgere un ruolo sign~/;cutivo. L ' O M S ha messo a punto un iflciente progrummu per la soluzione dei prohlemi legrrti alle zooriosi L, di a l t r i prohlemi di sanità puhhlica derivanti h g l i animali; inoltre I'Orgnnirzozione i. pronta a colluhorore con gli Stuti Memhri su tali progetti e su proxrutnmi nazionali. È i r ihhhio che questa impor- tante componente del campo di artiviru I I ~ I I ' O M S h r u un contributo sign~f icut ivo agli scopi che si p r ~ ( f 7 ~ ~ e Irr strutegiu mondiale «Sulute per rutti per I'uiino 2000)).

' Relazione presentatii alla sessione plenaria del 22. Congres- so mondiale veterimario. Perth. Australia. agosto 1983

Summary (Human health problems associated with companion animals and their control). - The liuman heulth prohlems u.sroriater1 witlz companion ond synan- rhropic onima1.s have heen so,far neglected or ,fared onlv partially in muny parts of rhe world. The prohlems present very djfferent faces if we consider traditionul societies und the industr ia l i~d ones. Also .synanthropic animals rnust he considered as a part of our urhan environment and of the responsabilities of veterinor.~ medicine. Anima1 di.seuses. also. lf not directly truns- mi.s.sihle lo man. mav play a role on human welfàre. Zoonoses ore classica1 und evolving prohlem, with new provr.ri or sn.spected coming into the scene, other chung- ing their puttern. Companion animals may also cause prohlems to human hy hiting or provocking other traunias. a.s er~vironmental polluters. as a cause of road and other accidents. In solving the rnany prohlems. application qf tlze princip1e.r of primary heulth cure ivoirld cerrainly facilitate plunning and implemenrorion of compreliensive prevention and control programmes and activities. If' successful tlie positive irnpact of human/companion animal coexistence on liuman heulth mid well-heing &vi// he accentuate. A n M usi// thu.s frrrther contrihute lo the uchievements qf the gou1.s of the glohul .strateg.v for " Heulth for ul l h.v tlie year 2000". Ir stresses among other rhings the nred for intersectorial und inrerprofessional collahorution und ceoperation ivhich is prerequisiie ,/'or .succe.s.sful activ- i t i e ~ in this fiels. Tlie v~ferinary profession should he ivell prepured to cope with the romplexitics nf the prohlems. hut thi.s upplies eyuuliv tu puhlic Iiealth orid other professions concerned, including p1anner.s of urhan ureus und ~ u h l i c odminis1rator.s.

Introduzione

L'uomo annovera da sempre gli animali d'affezio- ne fra i suoi compagni più stretti. e sono numerosi quelli che svolgono in lutto i l mondo il compito di offrire alle persone stressate numerose occasioni di attività fisica e di svago.

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Tutte le componenti della società umana possono trarre vantaggio dalla compagnia degli animali d'af- fezione. ma esistono alcune particolari categorie che ricevono i massimi benefici da questo tipo di associa- zione.

Per i bambini. ad esempio, la relazione con un animale può costituire una possibilità di sviluppo di qualità morali quali l'umanità, la gentilezza e la compassione. In modo analogo, l'animale d'affezione è spesso per le persone anziane e sole. e soprattutto nei centri urbani, l'unica fonte disponibile di affetto disinteressato. Gli animali sono in grado di offrire benefici psicologici che non debbono in alcun modo essere trascurati. Esistono poi determinate categorie di animali che offrono all'uomo una serie di servizi utilissimi. ad esempio. i cani guida per i ciechi, i cani poliziotto. ecc. [I].

Di recente gli animali sono stati utilizrati come terapia ausiliaria nel campo della psichiatria. Cani e gatti sono stati impiegati con successo nel recupero dei malati mentali. favorendo negli stessi I'accetta- zione dei rapporti sociali, l'assunzione del senso di responsabilità e la capacità di ritrovare una giusta collocazione nell'ambiente di vita. In modo analogo gli animali si sono rivelati utili per il trattamento dei pazienti depressi. in stato di profonda frustra- zione conseguente a malattie croniche. Alcuni di tali impieghi terapeutici degli animali erano stati inizial- mente suggeriti dalla lunga esperienza acquisita nell'uso dei cani come guida per i ciechi. Un altro campo in cui gli psicologi propongono di servirsi degli animali è la diagnosi dei problemi comporta- mentali nel bambino [?].

In molte parti del mondo la figura dell'animale da compagnia si discosta moltissimo da quella di anima- le d'affezione. cosi come è concepita nella tradizione occidentale. E tuttavia. anche in questo caso. gli stessi animali condividono con I'uomo il medesimo ambiente e svolgono un ruolo essenziale nella guar- dia e difesa. nella caccia. nei trasporti, nella distru- zione dei rifiuti. nella lotta ai roditori, e possono rappresentare nel contempo una fonte di alimento.

Esistono paesi in cui animali sinantropici (scimmie. gatti. cani, uccelli, ecc.) vengono adottati dalle comu- nità o dai singoli e trattati come animali d'affezione. In alcunc zone gli animali sono considerati simboli da venerare religiosamente.

Tutte queste categorie di animali ora citate sono fonte di problemi d'origine sanitaria identici a quelli posti dagli animali d'affezione tradizionali.

I l concetto di animale da compagnia è quindi molto elastico e varia dal classico animale d'affezione agli animali che vivono all'interno degli habitat umani ricevendone cibo e protezione in cambio di alcuni servizi resi agli abitanti. fino ai veri e propri animali sinantropici. che in alcuni casi possono strin- gere con I'uomo legami altrettanto stretti di quelli degli animali d'affezione classici. A parte gli animali d'affezione classici. gli animali da compagnia non sono solitamente oggetto di programmi di sanità

pubblica veterinaria. se si eccettuano quelli che li riguardano come possibile fonte d'infezione rabida. È però giunto i l momento in cui non è più accettabi- le che un cosi vasto novero di animali venga escluso dai programmi di sanità pubblica veterinaria.

Gli animali da compagnia possono tra l'altro contribuire al monitoraggio di rischi sanitari che minacciano I'uomo. Un insolito andamento della morbilità e mortalità. o mutamenti delle popolazioni animali. hanno spesso costituito una tempestiva se- palazione della presenza e della diffusione di agenti infettivi, o dell'accumulo di materiali tossici nell'am- biente. Questo tipo di animali offre molti vantaggi in qualità di spia dei pericoli ambientali. poiche essi condividono con I'uomo lo stesso ambiente e spesso gli stessi alimenti. Ad esempio. l'identificazione di alti livelli di mercurio negli organi di gatti giapponesi che evidenziavano una sintomatologia nervosa fece convergere l'attenzione dei sanitari sulla causa di una malattia simile osservata in persone che pure si nutrivano di pesce e che vivevano in Giappone nella stessa zona della baia di Minamata. È noto. del resto. che i canarini sono da lungo tempo impiegati nelle miniere come sensibili indicatori di livelli tossici di gas. È auspicabile da parte nostra un più diffuso e intenso uso di questo tempestivo sistema di allarme naturale, che permette una pronta azione a favore della popolazione umana.

Un altro ruolo degli animali è quello di attuare un equilibrio ecologico. e non esistono dubbi quanto al fatto che essi sono quasi sempre in grado di elevare la qualità della vita dell'uomo.

Tutti questi fatti sono ben noti agli addetti ai lavori, e tuttavia. malgrado la funzione che le popo- lazioni di animali dhffezione occupano nella nostra cultura. non si è praticamente mai provveduto ad attuare programmi di inserimento di tali animali nel tessuto urbano. In effetti. l'unica forma di program- mazione appare quella volta a limitare o ad eliminare gli animali d'affezione dalle città. Per esempio. la maggior parte dei nuovi insediamenti urbani degli USA sono soggetti a regolamenti che proibiscono la presenza di animali. Come conseguenza. il IIoh degli ex-proprietari di cani hanno dovuto cedere i propri animali poiché non era piu permesso tenerli in casa [3]. Si cerchi di immaginare che cosa accadrebbe se nessun piano fosse previsto per le automobili. e non venissero quindi costruite né strade, né parcheggi. né garages. e non esistesse alcun regolamento di circola- zione stradale.

Non v'è alcun dubbio che sia possibile trovare una collocazione degli animali nei centri urbani seguendo norme di umanità ed equità che soddisfino tutti attraverso le leggi. la gestione e strutturazione del- l'ambiente. i l controllo e l'educazione della popola- zione e l'attività di ricerca.

Un'alimentazione adeguata. I'assistenza veterinaria sia preventiva che terapeutica. la collaborazione tra il veterinario e i centri di medicina umana. l'attuazione di programmi di sanità pubblica veterinaria a tutti i

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livelli operativi e I'educazioiie del pubblico rappre- sentano le misure più importanti in grado di assicu- rare l'assenza di ogni rischio relativo alla presenza degli animali nelle aree urbane [4].

Ruolo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)

I l progetto dell'OMS sulla riduzione dei rischi sanitari per l'uomo legati alla presenza degli animali nelle aree urbane ha ritenuto opportuno mirare ad una cosciente coesistenza fra animali ed uomo, rico- noscendo i benefici che gli animali possono offrire. ina anche Iu necessità di misure precauzion;ili.

I l progetto. che prevede molte componenti. corn- prese l'educazione e la formazione professionale delle categorie interessate, I'attiviti di ricerca e la compila- zione di direttive pratiche. prese I'avvio nel 1977. La consultazione degli esperti dell'OMS da11'8 a1 l ? dicembre 1977. ha gettato solide basi per lo sviluppo del progetto stesso [SI.

Nella consultazione WHOIAMVPA (Associazione Mondiale Veterinaria Piccoli Animali) indetta a Bo- logna dal 2 al 3 aprile 1979. sono stati discussi ulteriori programmi per la messa a punto e I'elabora- rione delle direttive. Più di 40 specialisti provenienti da tutto i l mondo si sono quindi inseriti nel progetto ed hanno elaborato le diverse sezioni delle direttive. Una prima stesura è stata preparata da un gruppo di lavoro riunitosi nella Repubblica di San Marino dal 28 aprile al 2 maggio 19x0. 11 documento definitivo è stato poi pubblicato nel 1981 [6].

Sulla base dell'esperienra scaturita da questo progetto, un seminario nazionale sul l ' l&n~ om- ~ ~ ~ J I ~ I L I / c , / u , T ~ ~ I I ~ i.qicnici degli unimu/i tielle u r w ur- hunp è stato tenuto dal 12 al 13 febbraio 1981 dal « W H O Collaborating Centre on Rcsearch and Training in Veterinary Public Health» alla Scuola di Medicina Veterinaria di Hannover. con successi- va pubblicazione degli atti relativi [7]. Gli stessi problemi sono stati trattati dalla Fédération Euro- péenne de I'lndustrie des Aliments pour Animaux Fiimiliers nel corso del congresso annuale del 1982 tenutosi a Londra [SI.

La messa a punto delle direttive Fd parte delle attiviti dell'OMS richiesta dall'Assemblea Mondiale della Saniti nel 1978, che ha emesso una risoluzione (WHA 31.48) sulla «Prevenzione e controllo delle zoonosi nelle malattie trasmesse dagli alimenti di origine animale». Detta risoluzione stabilisce. tra l'altro. che i l Direttore generale dell'OMS metta a punto 10 strategie e metodi di sorvegliiiiizn. preven- zione e controllo delle zoonosi o livello mondiale. regionale e nazionale.

A seguito dell'adozione di questa riaoluiione. i l programma di sanità pubblica veterinaria dell'OMS è stiito notevolmente potenziato [IO. 1 I]. Nel campo della elaborazione di strategie e metodi di intervento & possibile ora avvalersi. o lo sar i in futuro. dei

seguenti punti, la maggior parte dei quali ha diretta iittinciiza con i problemi i n parola:

CI) principi generali e strategia di sorveglianza. prevenzione 2 controllo delle zoonosi e delle malattie trasmesse dagli alimenti di origine animale;

h) principi di organizzazione e gestione dei ser- vizi di igiene pubblica veterinaria;

L.) principi di educazione e formazione profes- sionale degli studenti e dei laureati sull'epidemiolo- gia. sulla lotta alle zoonosi. sull'igiene dei prodotti alimentari s su altre materie :inaloghe:

4 direttive per i l controllo di malattie specifi- che. quali rabbia, brucellosi. leptospirosi. ecliinococ- cosi/idatidosi. teniasi/cisticercosi. febbre della valle dcl Rift, salirionellosi ed altre malattie trasmesse attraverso li alimenti. ecc.:

e ) direttive per la riduzione dei rischi sanitari per I'iiomo legati alla presenza di animali nelle aree urbane:

1) prevenzione dei rischi sanitari per I'!iomo legati alla produzione zootecnica su larga sc:ila in allevamenti intensivi;

:) prevenzione e controllo delle zoonosi durante e dopo le calamiti naturali e le situazioni di emer- genza:

/i) direttive per i l miglioriimento dci requisiti igienici degli alimenti destinati all'uomo e dei mangi- mi per animali.

Il programma di saniti pubblica veterinaria del- I'OMS, che comprende le zoonosi. l'igiene degli alimen- ti. la contaminazione ambientale da parte di animali. la medicina degli animali da laboratorio. la medicina comparata, ecc., è stato recentemente indirizzato di nuovo verso una piu attiva collaborazione fra eli Stati Membri nella soluzione dei problemi di sanità pubblica legati agli. animali. 11 programma dell'OMS e stato sviluppato in conlòrmità ai principi del servizio sanita- no di base ed alle strategie sanitarie mondiali previste tino a tutto I'anno 2000 [l?. 131. Secondo la costituzio- ne dell'OMS, la salute è uno stato di completo benesse- re. alla feliciti ed al piacere dell'uomo e che la maggior parte delle specie appartenenti alla fauna selvatica offrano un contributo al nostro ambiente naturale.

I l programma di sanitd pubblica veterinaria del- I'OMS non prende in considerazione solo i fattori positivi del rapporto uomo/animale. ma anche gli aspetti negativi. quali lii trasmissione di malattie. la contaminazione ambientale e le lesioni traumatiche. t i i t t i punti. questi. che saranno oggetto di breve discussione.

Zoonnsi ed altri problemi legati agli animali

Le malattie trasniissibili all'uomo dagli :iniin:ili da compagnia sono numerose. ed alin lista di qucste vengono continuamente aggiunte nuove voci (3d CI.

la campilobatteriosi. la criptosporidinsi. la gi;irdi:isi):

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è anche probabile che la lunghezza della lista possa essere influenzata dalle sempre nuove conoscenze sulla sindrome di ininiunodeficienza acquisita (AIDS) e su affezioni analoghe [14, 151.

La rahhia è considerata la malattia piu pericolosa che può essere trasmessa all'uomo dagli animali da affezione. Si tratta di una malattia in evoluzione che va difrondendosi sia nei paesi industrializzati. sotto forma di rabbia silvestre. che in altri paesi sotto forma di rahhia urbana.

Gli animali da compagnia possono costituire i l trait d 'union tra i l ciclo della rabbia silvestre e l'ambiente urbano in quanto essi possono entrare in contatto con animali infetti (per es. nei dintorni degli insediamenti umani, nel corso delle vacanze. della caccia, ecc.) e trasmettere cosi I'infezione all'uomo ed agli altri animali. Di quando in quando vengono segnalati casi d'infezione, ma la sua incidenza effetti- va sembra più bassa di quanto non si supponga generalmente. È probabile che i l ruolo degli animali da compagnia nella trasmissione della rabbia silve- stre sia limitato anche dalla diffusa pratica della vaccinazione nelle aree infette. L'adozione di selvati- ci. quali le moffette. i procioni e le volpi come animali d'affezione. si è dimostrata in alcuni casi una fonte d'infezione rabida.

Il ruolo degli animali da compagnia riveste molta importanza in quelle aree in cui è presente I'infezione urbana. Tale ruolo è ben noto da molti anni. ma attualmente l'andamento epidemiologico sta subendo alcuni mutamenti dovuti. da un lato. ai più stretti contatti tra gli animali e l'uomo. che vanno stabilen- dosi nella maggior parte dei paesi e, dall'altro, alla vaccinazione dei cani che viene praticata sempre più diffusamente. Un altro fattore di rilievo è costituito dal crescente numero di cani e gatti randagi o di cani e gatti di proprieti che vivono liberi, come conse- guenza del processo di intensa urbanizzazione. Tale processo coniporta infatti la ridutione degli spazi disponibili nelle abitazioni e gli animali vengono lasciati liberi di vagare nelle siradc. dove trovano abbondanti ritiuti di cui cibarsi.

Mentre le misure conlro la rabbia silvestre hanno otlenuto solo successi limitati, quelle contro la rabbia urbana. basate soprattutto sul controllo della popo- lazione canina e sulla vaccinazione. hanno condotto in molti casi alla eradicazione o ad una drastica riduzione dell'infezione.

Celi riveste grande importanza sia come zoonosi sia per le conseguenze economiche che ha sulla pi«- duzione zootecnica. Riguardo al possibile ruolo degli aniniali di+ compagnia nella diffusione della malattia. possono essere prese in esanie molte event~ialiti [16].

Recenti sviluppi delle ricerche in questo settore dimostrano che 13e/i non è una malattia liniitata all'ambiente rurale come si riteneva normalnientc. ma che essa può essere presente anche nelle zone urbane. sia perché i cicli urbani (di Echinorri<~ci~.r ,qranulo.su.s C di E. niiilfilocirlurir) trovano modo di completarsi grazie alki presenza di tutti i passaggi e fattori necessari. sia perché la malattia è trasmessa dall'ambiente rurale a quello urbano tramite materia- li infetti (171.

In alcune zone urbane i cani non hanno possibiki di infettarsi direttamente, ma la loro dieta puii essere costituita d a materiale idatideo. In generale tale materiale non è considerato adatto al consumo da parte dell'uomo per la sua scarsa qualità nutritiva. e viene quindi usato per l'alimentazione degli animali. Questo tipo di alimento non sempre contiene neces- sariamente cisti idatidee visibili. ma può nondimeno essere contaminato d a materiale infetto derivante dalla rottura accidentale delle cisti in sede di macella- zione e/o d'ispe7ionc.

In determinate zone urbane. ovini. suini e bovini possono venir macellati sul posto e gli scarti di macellazione (nel nostro caso le cisti idatidee) che non sono considerati adatt i al consumo umano. vengono destinati ai cani. Questa pratica di macella- zione domiciliare degli animali negli ambienti urbani e rurali è alla base di situazioni molto pericolose. anche perché i cani vengono in tal modo infettati nell'ambiente stesso dove essi vivono. Nelle zone rurali ed in quei distretti urbani in cui vengono mantenuti animali d'allevamento il ciclo dell'eli trova cosi modo di perpetuarsi.

In alcuni casi gli animali vengono macellati nei mattatoi. ma gli organi scartati (nel nostro caso. sempre le cisti idatidee) sono lasciati a disposbione dei cani. o dati in pasto direttamente o gettati in luoghi accessibili agli stessi.

I cani e i gatti domestici d a compagnia, sia nelle aree urbane sia in quelle rurali. che si nut rono di roditori portatori di cisti di i~iulriloculrrri~ possono infettarsi e contaminare di conseguenza I'uomo.

Fino a poche anni fa 13 brucellosi del cane era considerata un problenia di poco conto. in quanto questa specie aniniale è in grado di trasmettere Brir- cellu nhorrir.~ e B. ridirrnsis solo occasionalmente. Negli ultimi anni è stata descritta la specie B. crmis. che si è dimostrata diffusa nelle popolazioni canine di numerose e vaste aree del niondo. L'infezione da B. crri~ir provoca nell'uonio una malattia simile all'in- fluenzs. ed è impossibile giungere ad una diagnosi differenziale in assenza di appropriate ricerche di laboratorio. Di conseguenza. I'infezione da B. rnriiv nel cane e nell'uomo è difficile da scoprire per la diffusa mancanm di informazioni sulla sua incidenza nel cane r per Io scarso interesse che i medici e i

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veterinari dimostrano nei riguardi di una diagnosi sicura [l 81.

Si calcola che nel mondo un miliardo di persone siano state esposte all'infezione da To.xopla,sma gonrli. L'infezione si contrae attraverso I'ingestione di carne infetta cruda o poco cotta o attraverso i l contatto con gatti infetti. 1 gatti randagi e quelli che vivono all'aper- to hanno abitudini di vita e di alimentazione che. inevitabilmente. li espongono all'infezione da toxopla- sma. Nella maggior parte dei luoghi. questi animali sono ubiquitari e possono conseguentemente esporre la popolazione umana all'infezione attraverso le proprie feci. Pertanto. i l ciclo di diffusione all'infezione puo essere influenzato solo intervenendo sui gatti «da appartamento)). Ciò vale in particolare per i luoghi dove esistano persone a rischio. soprattutto donne incinte sierologic:imente negative. Queste debbono essere educate a tenere i propri gatti esclusivamente in casa, a non ingerire e a non fare ingerire al proprio gatto carne cruda o insufiicientemente cotta. e a lascia- re la cura e la pulizia della cassetta igienica dell'animale ad altre persone.

Mulurrie progressive

Un problema emergente per la medicina veterina- ria e per la medicina comparata è dato dal continuo accumularsi di prove. basate sulle analisi epidemiolo- giche, secondo le quali alcune malattie umane pro- gressive possono essere legate al contatto con anima- li. Per esempio. la sclerosi multipla nell'uomo è stata posta in relazione con antecedenti contatti con gatti o con cani da appartamento di piccola taglia. Si tratta di una questione controversa. che vede molti «pro» e «contro». I risultati emersi dalle numerose ricerche in corso sull'argomento riusciranno proba- bilmente a stabilire se gli animali svolgano o meno un ruolo in questo tipo. di patologia umana e quale sia in effetti questo ipotetico ruolo.

Anche le malattie non zoonosiche degli animali. sia trasmissibili che non, possono avere un'influenza diretta o indiretta sulla salute dell'uomo, in quanto capaci di provocare una contaminazionedell'ambien- te da parte di agenti patogeni. Un esempio è I'inva- sione batteria nel caso di malattie virali del cane e del gatto. Peraltro. se trattate. le malattie animali possono introdurre nell'ambiente batteri antibiotico- resistenti. inedicamenti. ~esricidi. ecc.

Le malattie degli animali da compagnia provocano la perdita della funzione per cui gli ~iiimnli stessi vengono tenuti. Sono in questo caso frequenti le

conseguenze negative psicologiche ed economiche, e spesso ne derivano pericoli di ordine sanitario. Nel caso di malattie in questi animali, per es.. si può veriticare una riduzione delle disponibilità di alimenti in quelle aree in cui gli animali stessi cooperano all'approvigio- namento alimentare o in cui essi stessi rappresentano una fonte di cibo per I'uomo. La perdita di cani da tiro può rivelarsi disastrosa in quelle poche regioni in cui essi vengono ancora usati per tale attività. Anche la perdita di animali utilizzati nella cuccia ai nocivi può risultare pericolosa per l'uomo attraverso la conseguen- te invasione da parte di roditori, serpenti o di altri animali che infestano le abitazioni o i locali destinati alla conservazione degli alimenti. Tra I'altro. i roditori stessi sono portatori di malattie. Ed ancora. la perdita degli animali da guardia rende indifesi gli individui e le abitazioni e genera il timore di furti.

La malattia o la morte di un animale d'affezione può essere causa nell'uomo di sofferenze sia psichi- che che fisiche. Inoltre, essa può interrompere la consuetudine di portare fuori l'animale ogni giorno per una passeggiata o per altre attività all'aperto che hanno un benetico effetto sia sull'uomo che sull'ani- male. Gravi disturbi psicologici possono derivare dalla morte di un animale. soprattutto nel caso di proprietari anziani, ciechi o sofferenti di disturbi mentali. La morte di un animale è stata infatti più volte causa del suicidio del proprietario.

Altre rotueguenze nr~garive

Oltre alla trasmissione delle zoonosi ed agli effetti dannosi descritti, altre conseguenze possono derivare dagli animali domcstici (e sinantropici). L'insudicia- mento delle vie e dei luoghi pubblici da parte degli escrementi e delle urine rappresenta in molte parti del mondo un problema sanitario più rilevante. sia perché esso può essere causa di diffusione di malar- tie, sia perché ~ f f e n d e il pubblico decoro. I l puhblico in genere e le butorità sanitarie tendono ad indivi- duare nel cane la fonte principale di questa forma di inquinamento (biodegradabile) dell'ambiente. Gli animali da compagnia sinantropici e selvalici sono poi spesso causa di incidenti stradali [19].

Inoltre, con i loro morsi. graffi ed altre lesioni gli animali possono provocare traumi fisici e psicologici. la trasmissione di malattie zoonosiche e favorire l'entrata di agenti patogeni nelle ferite. Da questo punto di vista. sono particolarmente pericolose alcu- ne razze (o singoli esemplari) di cani che non sono adatti alla vita in città o che sono stati allevati in modo non adeguato. Le scimmie, gli animali esotici. o gli esemplari che i l proprietario non e capace di tenere come animali d'affezione costituiscono un particolare pericolo quale causa di possibili lesioni.

Gli animali da compagnia e sinantropici possono creare situazioni ambientali tali da Favorire lo svilup- po di niicroorganismi patogeni per I'uonio e gli animali. quali H i , r r~~~~ l~~s i i ?o c(rp.sul~iriii~~. C'i.iproc<iccri.s i~er~furniair.~, o icari allergizzaiiti.

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Inoltre. la presenza di nniiiinli iiellc c i t t i fa sol-ycrc il problema della eliminazione delle loro curcasse dei luoghi pubblici e dallc abitazioni privale.

Sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie connessc con gli animali da compaenia

A l line d i disporre misure adeguate d i lott;i alle zooiiosi. C indispensabile poter contare su suflicieiiti dati concernenti la popolazione umana ed aniiiidc. coniprese le caratteristiche sociali ed ecologiche. Pei- esempio, se esistono e sono rigidamente applicate leggi che impongono l'uso del guilizaglio. i potenziali pericoli d i diffusione delle infezioni pei- contatto diretto dei cani con animali vaganti dovrebbero divenire miiiiini. Iiiolii-e. i dati sulla prevalenza reht i - va di determinate specie quali quelle costituite dagli animali d'affezione e sinantropici unitamente alla loro distribuzione in una data zona in relazione ai sottogruppi della popolazione umana. sono d'aiuto nell'identificare le aree potenzialmente ad alto r i - schio. Anche i fattori climatici e anibientali presenti i n una certa zona rappresentano un'utile indicazione delle relative probabil i tà d i esposizione alle font i d'infezione da parte d i vari microorganismi e soprat- tutto delle leptospire.

La determinazione dell'andamento delle niorhilità e mortalità. nonché dell'andnmento del ciclo vitale delle popolazioiii d i agenti patogcni e d i vettori. costituiscono la componente p iù importante d i un programma d i sorveglianza pei- il controllo delle malatlie. I rappresentanti d i tutte le pubbliche aininini-

strazioni, professioni ed ~issociazioni interessate dovrebbero potei- avere la possibilità d i partecip;i- re alla stesura dei progranimi. così da assicurare che tu t t i gl i obiett ivi siano chiaramente definit i ed accettabi l i . La messa in opera dei programni i . conipresa la creazione dcllc strutlure d i supei-vi- sione. dovrebbe avvenirc ncl rispetto degli obiett i- vi concordati e della utilizzazione ott iniale delle infrastrutture esistenti [S. 61.

Il controllo dei problemi d i sanit i umana lefati agli aniniali da compagnia non possono essere a f ' frontiiti prescindendo da una coiisiderarione generale delle relazioni uomo/aniniale. Ciò è spesso causa d i coiirusioiie. poiche non è Facile stehilire quale debba essere I 'aulor i t i responsabile per tali problemi sanita- r i . G l i amministratori pubblici. l e società di prolczio- ne degli animali. i veterinari (di enti puhhlici o liberi professionisti) mostrano a volte di avere atteggia- menti conti-astanti :I queski proposito Di qiiniido in quando c da luogo ;i luo$o. queste caterorie preteii-

dono di nssiiiiier\i I:! respoiisiihiliti delliiitci-;i quc- stioiic. ovvero 1;i ecl i idono totuliiiente dal proprii, w n p » di coiiipcteiize. 111 linea generale. b i L; dcll'olii- i i ioi ie che I:( qiicstioiie vada i f f r o n t ~ ~ a ~ ie l l i i SII~I

totalit i . richiedendo I;i cooperezioiie desli nini i i i i i i- slratori pubblici. delle societii per la protezione degli animali. dei servir iiiedici. dei servizi veterinari.

Sor,i<,/<i / ro<l i - i i~~irr~l i . - L'ntt~inziotie dellc niisurc di controllo debbono h:is;ii-si su consideruioiii diwrse: a l uiin v~1ut:izioiie riizionale della collocwioiie degli :inininli iielln struil i ira soci;ilc ed ecoiiomic;~ dcll:i con i i i i i i i i : h) il ruolo svollo dagli animali i ic l ln diffusione delle zooiiosi o nella crenzione d i al t r i pericoli per iii s:ilute umana: C ) uii';iiialisi dei ciisti- /benefici degli eflètti. dellc prioi- i t i e delle misure da attuai-c: d) valutazione del possibile successo delle misure prcsc in rapporto agli sforzi per :ittu:irlc.

Una questioiic spesso trascoriita da$ :imiiiinistr:i- tori pubblici. d;ille società pcr In protezione degli animali e dai ve1erin:iri. che repprescnln un motivo di preocciipsiione per tutta In comunità, ma special- mente pcr quelle di t ipo mdizionsle. i I;i sovl-appro- duzione di animali da coinpngnin e della loro prole. clie spesso genera animali randagi o non desiderati. Tale q~iestioiie merita d'csserc ogsetio di specielc attenzione e d i studio.

Socir,/il i ir(l~ts/~i(il i-i=~,r<.. - Tutte le società indu- strializzate hanno previsto e applicato alcune misure di controllo. che sono spesso bisognose d i adatta- menti ed aggiust;itiiciiti.

La lotta alle zoonosi trasmesse dagli aniniali da compagni;^ vienc ;ittuat;i nella maggior parte dei paesi in cui sono opei-aiiti i servizi vctcrinari. Il controllo della rahbiii rappresciit;i l'attività princip:ilc d i l a l i servizi e viene attualo in t i i t te le ii;i7i«ni iiidus1ri;ilizzale. s i i l i n qucllc dove In ninlatt ia L: presente. sia in quelle che ne sono escnti. La leptospi- rosi costituisce probahiliiieiitc I:i seconda inn1;ittia in ordine d i imp«rt:iiiza nella scala delle attivit;i dei servili. po ich i essa ;issuiiic forme molto gravi nel cene r poiclic presuppone In disponihi l ik i d i un vaccino cflicacc per 1s vaccin:izioiie d i massa. L e iinplicazioiii di inle v:icciiiazione d i iii;iss;i sulla san- t i pubblica senc ;illunlmeiite oggcttii d i nuobi studi. l\jessuiia delle altre mailaltie per le quali è prevista I:) vaccinazione volontai-in di iiiass3 dei cani e dei gatti t. consider:ita una zoonosi. Tutt;ivia. la vaccinazione contro nialiiltic quali il ci i i iurr<~. I'epatile infe1tiv;i del cane e la panleiicopeni~i del gatto. i considernt;~ valida dal punto d i vista della sonit i pubhlic;~. d:ito clie essa è in gi-ado di preveiiii-e In disseniinii7ione di agenti patogeni. di batteri entihiotico-resistenti. e di cheniioterapici. La SICSS:~ cosa vale :inche per i 1r:iltn- nienti aiitieliiiintici.

Lln efliciente coiitrol lo dclle 700iiosi legate n$li aiiiniitli da compagnia richiede I':itlilaiione d i CI-o- gr:iiiimi di ediic;irione destinati ai inicdici e ai vcieri- i lari. prorroini i i i che debbono tenere conto delle

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nuove scoperte e delle nuove tendenze nel campo dell'andamento epidemiologico delle malattie. A tale proposito, un ruolo di rilievo L. giocato dalla disponibilità delle attrezzature di ricerca. Queste ultime non vanno utilizzate soltanto per la soluzio- ne dei problemi clinici ma anche per la messa in luce dei pericoli effettivi o potenziali che minaccia- no la salute pubblica.

Un.ostacolo che si incontra nell'applicazione prati- ca delle misure di lotta è i l dover decidere la distru- zione di un animale che è un potenziale trasmettitore di una zoonosi e trovarsi di fronte al rifiuto del proprietario nei riguardi di tale decisione. Fino ad oggi. tale decisione ufliciale di eliminare un animale malato 2 stata troppo spesso interpretata nel senso di «provi a tenerlo. poi vediamo cosa succede)>. Una decisione legale di distruzione è comunque indispen- sabile nel caso della rahbia. P& quanto riguarda altre malattie, si dovrebbe stabilire una serie di possibili alternative. tenendo presenti le possibilità di isolare e curare l'animale.

Alcune zoonosi trasmesse all'uomo dagli animali da compagnia. - come per esempio la toxoplasmosi. possono essere prevenute semplicemente seguendo un opportuno comportamento. In questo senso. i veteri- nari svolgono un importante ruolo nell'indicare tale comportamento al pubblico. e nel chiarire i suoi limiti.

Per quanto riguarda gli animali d'affezione tenuti nelle abitazioni, debbono essere messe a punto diret- tive specifiche. Tali animali vanno vaccinati, svermi- nati, liberati dagli ectoparassiti e controllati perché risultino esenti da dermatofiti. 1 proprietari vanno informati sul come alimentare gli animali, in modo che non divengano vettori di agenti patogeni acquisi- t i tramite gli alimenti (echinococco. salmonella. toxo- plasma. bacillo tubercolare, campylobacter, ecc.). Si debbono anche fornire istruzioni sul come trattare l'animale per rendere minime le possibilità di tra- smettere delle zoonosi (ciò è, per esempio. importan- te nel controllo delle toxoplasmosi nel caso delle donne incinte).

La cura degli animali ammalati può rivelarsi diffi- cile da attuarsi a domicilio da parte di persone non pratiche. Anche l'eliminazione degli animali morti fa sorgere dei problemi. La cremazione rappresenta i l metodo migliore di distruzione, ma presuppone un certo grado di organizzazione e strutture adatte. Ove questo sistema non sia applicabile. o non sia accetta- bile. si può ricorrere alla creazione di appositi «cimi- teri)). Per essere certi che le carcasse non favoriscano la contaminazione dell'ambiente. la loro distruzione deve essere disposta dal veterinario. o almeno deve avvenire sotto i l suo controllo.

Le strette relazioni esistenti fra animali e uomo nelle aree industrializzate e le cure sofisticate. che spesso vengono riservate agli animali in caso di malattia. richiedono una speciale sorvegliaza dei problemi connessi con la contaminazione dell'am- hiente da parte di agenti patogeni. batteri chemio-

antibiotico-resistenti, pesticidi ed altri prodotti deri- vanti dalla malattia dell'nnimale.

A questo proposito. i servizi veterinari debbono dedicare particolare attenzione alle cliniche, agli ambulatori. alle pensioni ed alle sale di toilettatura per animali.

L'inquinamento provocato dagli animali nei luoghi pubblici è materia di crescente preoccupazione e richiama sempre maggiore attenzione nel pubblico. nelle autorità locali e nei veterinari. Questi ultimi hanno sinora mostrato una certa passività al riguar- do, non ritenendo la questione di loro precipua pertinenza. Tuttavia. in conseguenza delle pressioni esercitate dal pubblico in generale e dalle autorità locali. i servizi veterinari sono stati spinti ad occu- parsi di questo problema, ed in linea generale alcuni dei veterinari sono attualmente disposti ad agire per la sua soluzione.

I luoghi chiave in cui I'insudiciamento è motivo di diversi rischi sanitari sono i parchi pubblici, i terreni destinati al gioco dei bambini, le strade. i negozi e i ristoranti.

Dal punto di vista sanitario, i parchi pubblici e gli spazi destinati ai bambini rappresentano i luoghi più vulnerabili e pericolosi. Essi debbono essere oggetto di una assidua sorveglianza. poiché spesso costitui- scono le sole aree in cui i bambini della città possono giocare, godendo di un minimo contatto con la natura. A causa del timore del contagio, i genitori tend,ono però a negare ai propri figli questo contatto. È quindi necessario fare in modo che questi parchi e terreni siano mantenuti puliti e adatti al gioco dei bambini. Ciò è possibile nel caso dei cani. il proble- ma attende di essere studiato e risolto.

Per quanto riguarda questo stesso problema nelle strade, nei negozi e nei ristoranti, esistono diversi e spesso contrastanti pareri. In alcune grandi città si dispone che i cani defechino in appositi luoghi. ma essi possono essere accettati nei ristoranti e nei negozi. Alcune città hanno addirittura bandito i cani dal centro o da determinate zone. In altre città hanno addinttupa accettato i cani ovunque, ma han- no creato speciali zone di delecazione, da cui gli escrementi vengono regolarmente rimossi. In genera- le. sta prendendo piede la tendenza a tenere lontani i cani dai ristoranti e dai negozi. Alcune città hanno poi scelto di non affrontare affatto il problema. Va notato che i provvedimenti rigurdano per lo più i cani. e che ben poco o nulla è previsto nel caso dei gatti.

Ai fini di un'efficace applicazione dei regolamenti. questi ultimi debbono risultare accettabili. o meglio ancora richiesti dal pubblico. e la necessità della loro adozione deve essere ben chiara alle autorità di pub- blica sicurezza che hanno il compito di farli rispettare. L'osservanza dei regolamenti è senz'altro facilitata dalla disponibilità di appropriate attrezzature.

Un punto che merita particolare attenzione è la messa a punto di adatti metodi di pulizia delle vie da ogni genere di escrementi animali. In questo senso,

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particolarmente difficile riesce la rimozione di feci C

urine di cane e degli escrementi dei piccioni. ed a volte delle difficolti si sono avute con il personale addetto a tale tipo di pulizia [S. 6. 161.

Formazione professionale dei quadri dirigenti e ausilia- ri ed educazione dei proprietari di animali da compa- gnia

La disponibilità di personale qualificato a tutti i livelli (operiitori sanitari. medici e veterinari. iiigegiie- ri sanitari. amministratori comunali. ecc.) si riveli1 essenziale ai fini di una lotta efficace alle malattie e agli altri rischi sanitari legati alla presenza di animali nelle aree urbane. È pertanto necessario intensificare l'insegnamento delle materie che rigurdano la sanità puhblica (principi di epidemiologia. medicina preveii- tiva. igiene degli alimenti. ecc.) per questc varie categorie di personale.

Indispensabile è in questo quadro l'educazione dei proprietari di animali su una corretta alimentazione. Si deve evitare che gli animali stessi possano accedere ;i fonti incontrollate di cibo, al fine di evitare la trasmissione di malattie quali I'echiiiococcosi/idatido- si e la salmonellosi, e favorire al contempo l'uso di alimenti cotti o di produzione commerciale [S. 61.

È necessario far comprendere ai proprietari quali siano le loro responsabilità specifiche. I principi relativi sono stati stabiliti in modo del tutto ade- guato dal centro di educazione della Pedigree Pet- foods. in Gran Bretagna. Riportiamo di seguito I:I lista delle dodici regole d 'oro elaborata dal centro stesso:

11) non perniettere al cane di insudiciare gli edifici. i marciapiedi. le aiuole e i giardini o gli spazi apri-ti destinati al gioco dei bambini:

h ) non portare mai i l cane nei negozi di alimen- Litri:

C ) rorni~x al cime o patto un giaciglio proprio. e non permettere che dorinano sui letti;

(1) alinieiitarc i l cane o i l ga t to ad intervalli regolari e non concedcre spuntini tra un pasto e l'altro;

P ) soniministrarc i l cibo in ciotolc o piatti che vanno tenuti separati da quelli della faniiglia e lavati ;i paric;

.n tenere i l cane pulito e regolarmente spazzola- to. Anche i l gatto andrà spozrolato, specie se a pelo lungo;

E ) abituare i l cane ad obbedire agli ordini più elementari i n modo che possa essere tenuto sotto controllo i n osni occahione;

11) non lasciare che il cane sia troppo rumoroso C distiirhi i vicini;

i ) teiierc i l cene al guinzaglio nei pressi delle strade o dove vi sono animali;

.i) rivolgersi al veterinario se non si desidera che la cagna o la gatta abbiano cucciolatr;

X ) trovare una sistcniazione adeguata ai propri aniniali prima di andare in vacanza:

1) iscrivei-e I'aniinale come paziente ed i l pro- prietario come cliente presso un veterinario di pro- prio gradimento. Noli aspettare che si presenti una situazione di emergenza per farlo [6].

Organizzazione e gestione dei servizi di sanità pubblica veterinaria e relativi programmi

È evidente che ogni progriimma volto a niinimiz- zare i rischi sanitari legati agli animali prevede sforzi multidisciplinari e multisettoriali che debbo- n o spesso essere sostenuti finanziariamente. È quindi assolutamente necessario creare un meccani- sino amministrativo (ed un punto focale) perchi sia possibile il coordinamento di tali sforzi e per far si che i migliori risultati vengano ot tenut i con i l massiliio di efricienza. con il minimo di sprechi ed a costi ragionevoli.

Dala In natura dell'argomento, che richiede espe- rienza. sia nel campo veterinario che in quello dellii sanità pubblica. i l coordinamento organizrativo e le funzioni di collegamento possono essere realizzati nel modo migliore da ~in'uiiiti di sanit i pubblica veteri- nari;~.

Un veterinario di sanità pubblica è in grado di dedicare ogni suo sfarzo noli solo all'identificazione dei rischi sanitari che derivano itll'uomo dagli aninia- l i e dalle loro nialattie. ma anche a rendere agevole I'utilizzazione dellc risorse dei servizi niedici e veteri- nari. rimanendo i n continuo contatto coli gli opera- tori zootecnici. con le ditte produttrici di alimenti e mangimi. con i veterinari. con i proprietari r c o n - inercienti di animali d'affezione. con le associazioni di consumatori. coli le societi per la protezione degli aniniali. coli gli studiosi di biologia animale e con i sorveglianti della faune selvatica.

Il cnnipito di rale unità di sanità pubblica veterina- ri:~ deve conipl-cndei-e la sorveglianza. la prevenzioee e i l controllo delle zoonosi, i l miglioi-aniento dcgli steiidards igienici degli alimenti. i l controllo delle popolazioni animali. la supervibione dei giardini zoologici. delle niostre di animali. ecc.. nonché i l controllo drll'industria alimentare, la stesura dellc Icggi. l'educazione pubblica. ecc. [S. h].

Si r i i i p i i ~ o i l Doil. Ricc,ird<i Ziiiiciii pcr I;$ i r adun imc d ~ . ! doruiiiciilo

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