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Produzione documentario
Quesito preliminare.
Documentario: di cosa parliamo?
• Il primo a scrivere la parola documentario” fu John Grierson, recensendo nel 1926 il film Moana di R.J.
Flaherty.
• Grierson è uno dei padri del documentarismo
britannico: il documentario viene visto come un importante mezzo artistico per educare il popolo
inglese alla conoscenza del proprio paese
• Due innovazioni introdotte da Grierson: l’utilizzo di
fondi pubblici e privati a sostegno della produzione; l’intuizione, valida ancora oggi, di andare a
cercare il pubblico anche fuori dalla sala
cinematografica, una sorta di spettacolo itinerante
per avvicinare la gente al nuovo linguaggio
Generi del documentario
• Il reportage
• Il documentario
etnografico/naturalistico
• Il cinema della realtà
• Docu-fiction/reportage
• Docu-fiction/documentario
naturalistico
• Il mokumentary
La scrittura
• Lo sviluppo del documentario è
prevalentemente interno rispetto all’idea che lo
ha generato
• Un documentario non ha bisogno di restare
aderente alla sua idea iniziale, un documentario
è l’idea iniziale, e la scintilla che fa scattare nella
testa dell’autore chiede di essere sviluppata
attraverso l’analisi e la ricerca, più che con
processi di rielaborazione drammaturgica
• Avere una buona idea non è difficile: il problema
è proteggerla, giustificarla e fortificarla fino a
farla diventare un soggetto (opera dell’ingegno)
e il punto di partenza per l’elaborazione del
vostro progetto.
La ricerca
• Joseph Conrad: “Come faccio
a spiegare a mia moglie che
quando guardo fuori dalla
finestra sto lavorando?”
• Ricerca come lavoro
preparatorio, rielaborazione
dell’idea base/soggetto
• Attività di sviluppo nella
produzione di un documentario
La ricerca/2
• Fase preliminare di ricerca
documentale
• Verificare la presenza/disponibilità di
testimoni/personaggi (Es. “Mâ de mâ” di
Lorenzo Fantini)
• Sopralluoghi/esame dei luoghi
• Controllo e confronto periodico sul
lavoro svolto
Il soggetto
• La fase di ricerca come parte integrante della fase di “scrittura”
• Il soggetto di un documentario non
sempre descrive una storia in senso compiuto, ma è spesso l’idea di base del
film, racconta la genesi di tale idea e a
volte le sue linee immaginate dall’autore e la sua struttura
• Si tratta spesso di una dichiarazione di
intenti, mentre il soggetto di un film si preoccupa prima di tutto di raccontare
in grandi linee una storia
Il soggetto/2
• L’autore di un film di finzione attraverso il soggetto ci deve spiegare perché quella
storia che nata nella sua testa è degna
di essere realizzata.
• Il documentarista deve convincerci che il
suo spunto e il modo di raccontare la
realtà sono interessanti.
• Ci sono modi diversi di raccontare la
realtà • CONCETTO BASE PER LA SCRITTURA DI UN DOCUMENTARIO:
l’autore lavora confrontandosi con la
realtà e sceglie, creativamente, il modo
migliore per raccontarla
Lo sviluppo di un documentario
• Definire le attività oggetto della fase
di sviluppo
• Scrittura, sopralluoghi, traduzioni,
provini, riprese preparatorie,
elaborazione progetto, studio di
fattibilità
• Tutte le attività devono fornire i dati
necessari per una corretta
valutazione del processo e passare
eventualmente alle successive fasi
di produzione
Lo sviluppo di un documentario/2
• La sceneggiatura di un documentario è
di solito un ibrido tra soggetto, scaletta,
parti dialogate e indicazioni di regia.
• Diverse tipologie di prodotto richiedono
diversi metodi di scrittura.
• L’utilizzo di espedienti narrativi, ad
esempio, caratterizza il cinema del reale:
intromissioni della finzione della realtà,
anche sotto forma di esplicita riflessione
sull’etica stessa del racconto; l’uso di
personaggi che possano guidare il
pubblico; l’uso totalizzante del punto di
vista interno
Il progetto: caratteristiche
• La stesura del progetto deve
seguire criteri di completezza e
chiarezza
• La stesura definitiva dovrà essere
compresa tra le 20/40 cartelle
complessive
• Suddivisione strutturale del
progetto in due parti:
tecnica/finanziaria e creativa
Il progetto: la struttura (1ma parte)
• L’introduzione
• Relazione artistica
• Fattibilità del progetto, o
accessibilità delle fonti
• Il trattamento
Il progetto: la struttura (parte 2)
• Il piano finanziario
• La ripartizione del budget
• Eventuale cast tecnico/artistico
• Tempi di realizzazione e consegna
• Durata
• Formato delle riprese
• Luoghi delle riprese
• IMPORTANZA DEL TITOLO PROGETTUALE
Il budget
• Fase di definizione del budget più
complessa rispetto alla fiction
• Per una corretta previsione di spesa
va improntato un preventivo che
preveda il budget da stanziarsi per le
fasi di preproduzione, produzione e
post-produzione
• Il più delle volte non è possibile
effettuare un vero spoglio della
sceneggiatura. L’abilità sta nel
valutare correttamente i costi delle
varie fasi del progetto.
Il budget / 2 • L’organizzatore della produzione rileva i dati per
svolgere il suo lavoro dal progetto ma
soprattutto dalle indicazioni ricevute dalla regia,
interpretandone modi e metodi di lavoro.
• PREPRODUZIONE_vanno caricate tutte le spese
che si afferiscono alle attività di sviluppo, oltre ai
compensi per autori e regia
• PRODUZIONE_voci di spese relative alle riprese e
ai diritti di inserimento per il materiale non
originale
• POST-PRODUZIONE_per definire i costi di post-
produzione è essenziale definire i tempi di
montaggio e successive lavorazioni.
Non è necessario un modello di preventivo particolare.
L’importante è saper trarre correttamente i dati dal progetto
e dalle indicazioni di regia
Presentazione del progetto
• Che cos’è il pitch (per autori e produttori)?
Rapida presentazione del progetto
• Analogie/differenze con il trailer o
la quarta di copertina di un
romanzo
• Il concetto è quello di lanciare
qualcosa in modo da invogliare qualcuno a comprarsela
PITCH
• Può essere affrontato solo dopo
aver maturato una conoscenza
approfondita di tutto ciò che
riguarda il documentario:
struttura, personaggi, tema
• L’obiettivo è valorizzare i punti di
forza, e a limitare l’esposizione di
eventuali elementi di debolezza.
PITCH/2
• Può essere affrontato solo dopo
aver maturato una conoscenza
approfondita di tutto ciò che
riguarda il documentario:
struttura, personaggi, tema
• L’obiettivo è valorizzare i punti di
forza, e a limitare l’esposizione di
eventuali elementi di debolezza.
LO SPEED PITCHING
• Sorta di one on one a catena di
montaggio in cui ogni produttore
ha un tavolino di fronte al quale
fanno la fila gli autori, ognuno dei
quali ha pochi minuti di tempo a
disposizione prima di dover lasciare
il posto ad un altro pretendente
• Molto diffusi in America, meno in
Europa
• Mercati in Europa: IDFA, Cannes,
Berlino, Torino, Roma
Metodo di presentazione
5 punti fondamentali
1. Presentare il progetto
2. Presentare i personaggi principali
3. Mettere in evidenza gli obiettivi
4. Delineare la struttura generale
5. Lasciare il dubbio sul finale
Presentare il progetto
• Collocare la storia in un luogo e
tempo
• Breve sinossi della storia, senza
entrare immediatamente nei
particolari.
• Citare dei dati sullo sviluppo del
progetto stesso
• Non è importante chiarire da
subito il genere (non si tratta di
fiction)
I personaggi principali
• Descrivere i personaggi
• Attirare l’attenzione
dell’interlocutore
• Essere accurati nella
caratterizzazione senza eccedere
con dettagli secondari
• Insistere su particolari “visivi”, in
grado di colpire l’immaginazione
• Non utilizzare citazioni se non
strettamente legate al progetto
Obiettivi
• Cosa vogliamo raccontare
attraverso la storia del nostro
personaggio?
• Cosa cerchiamo di ottenere con il
racconto del personaggio appena
descritto?
• Come si pone l’autore di fronte
alla storia per raggiungere gli
obiettivi che ci si è posti nel
progetto?
Struttura
• Cercate di delineare in grandi linee
la struttura del documentario,
offrendo spunti di discussione
• Non scendere nei dettagli, ma
stimolare le domande del vostro
interlocutore
• Esprimete la forma del prodotto che
state per realizzare, creando se
possibile un crescendo emotivo e/o
di interesse
Finale
• Non chiedete ermeticamente
la vostra presentazione.
• Lasciate un “gancio” che può
indurre il vostro interlocutore a
leggere il progetto e a
chiedere ulteriori informazioni.
• Ricorrere anche ad espedienti
narrativi
• Generare curiosità
Consigli pratici
• Informarsi sulla lista di eventuali
interlocutori, tarando il vostro
pitch sulle caratteristiche del
potenziale partner produttivo
e/o finanziatore
• Non leggere il progetto
• Strutturare la vostra
presentazione, soprattutto per
quanto riguarda le parti iniziale
e finale
Consigli pratici / 2
• Mettervi anche dalla parte del
vostro interlocutore, riflettendo in
anticipo su eventuali domande o
richieste di chiarimenti
• Non esagerare con i riferimenti ad
altre produzioni, a meno che non vi
venga richiesto
• Dichiarare la disponibilità di video e
foto è corretto: se richiesto mostrarli
durante il pitch
Consigli pratici / 3
• Nella discussione con l’interlocutore cercate di non accettare
supinamente ogni suggerimento:
mostrate sicurezza e al tempo stesso apertura a valutare insieme eventuali
criticità del progetto
• Cercate di essere chiari. Non è una
performance
• Evitare di descrivere specifici punti di
struttura del racconto. In questa fase non serve.
• Mostrate convinzione verso il progetto
Consigli pratici / 4 • Dopo l’incontro, gestire al meglio le
conoscenze fatte
• Se vi è stato chiesto di inviare ulteriore documentazione, non fate passare
troppo tempo prima di riprendere il
contatto
• Chiedete dopo qualche settimana un
riscontro sull’incontro e sul materiale che
avete successivamente inviato
• Insistete per avere una risposta, positiva
o negativa. Vi serve anche per valutare
eventuali punti deboli del vostro progetto.