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LEGGE 10/91

File: PISCINA COMUNALE

RELAZIONI TECNICHE IMPIANTI

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PROGETTO ESECUTIVO PISCINA DI PORTOSCUSO

IMPIANTO ELETTRICO

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PREMESSA

Il presente progetto è riferito ai lavori di realizzazione degli impianti elettrici, di illuminazione,

ausiliari e di sicurezza a servizio della piscina comunale sita nella via xxxxxxx dell’abitato di Portoscuso.

Gli interventi previsti consistono nella realizzazione completa di tutti gli impianti sopra citati, asserviti

al fabbricato esistente e oggetto di lavori di recupero e ristrutturazione.

OBIETTIVI DELL’INTERVENTO

Le scelte progettuali sono orientate alla realizzazione di impianti che garantiscano la massima

sicurezza agli utenti, permettano l’agevole esecuzione delle operazioni di manutenzione ordinaria, riducano i

costi di gestione (manutenzione e consumi energetici), e consentano la massima flessibilità d’uso degli

ambienti oggetto dell’intervento.

Particolare attenzione si è posta nella scelta del sistema di illuminazione artificiale della vasca, al fine

di garantire un corretto livello di illuminamento a seconda che l’attività sportiva praticata sia di tipo ricreativo

e di allenamento o di tipo competitivo. A tal fine si sono seguiti i dati ufficiali forniti dalla Federazione Italiana

Nuoto (FIN).

INTERVENTI PREVISTI

Gli interventi previsti sono essenzialmente i seguenti:

• La realizzazione dell’impianto elettrico di distribuzione primaria, che comprende la realizzazione del

quadro generale di distribuzione (QG), dei quadri di distribuzione: Q1, a servizio degli impianti

tecnologici; Q2 a servizio della centrale termica; Q3 a servizio di tutte le utenze ordinarie dell’edificio;

Q4 a servizio del bar; nonchè delle linee di alimentazione elettrica a partire dal punto di consegna

dell’energia (misuratori ENEL);

• La realizzazione dell’impianto di terra;

• La realizzazione degli impianti di illuminazione ordinaria, di illuminazione e segnalazione di emergenza;

• La realizzazione degli impianti di distribuzione secondaria dell’energia elettrica, le linee di alimentazione

dei servizi vari, dell’impianto di illuminazione, degli impianti ausiliari e di sicurezza installati;

• La realizzazione dell’impianto di illuminazione esterna;

Per maggiori dettagli si faccia riferimento agli elaborati grafici.

RIFERIMENTI DI LEGGE E NORMATIVI

I criteri di progettazione seguiti fanno riferimento a provvedimenti legislativi e norme, attualmente in

vigore, inerenti gli impianti elettrici e ausiliari negli edifici adibiti ad uso civile, con particolare riferimento alle

specifiche norme CEI riguardanti gli impianti elettrici nei locali bagno, docce e piscine, dei quali si riporta di

seguito un breve elenco:

− Legge 01/03/1968 n.186 (disposizioni concernenti i materiali e gli impianti elettrici);

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− Legge 05/03/1990 n.46 (norme per la sicurezza degli impianti negli edifici adibiti ad uso civile) e relativo

regolamento di attuazione DPR 447/91;

− Norme CEI e norme UNI;

− D.Lgs. 626/94 e succ. modifiche e integrazioni (norme riguardanti il miglioramento della sicurezza e della

salute dei lavoratori sul luogo di lavoro);

− Norma DIN VDE 0660 parte 102 (norme riguardanti gli sganciatori di sovraccarico nell’impiego di

interruttori automatici quali avviatori per motori).

DATI ELETTRICI E ARCHITETTURA DELL’IMPIANTO

Si tratta di un impianto di categoria I con tensione di esercizio 220/380 V, frequenza 50 Hz, modo di

collegamento a terra TT.

CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL’IMPIANTO E MATERIALI IMPIEGATI

1.1 Quadro elettrico generale QG.

Il quadro generale QG è previsto del tipo a parete, installato in apposita nicchia in muratura

esistente in prossimità del contatore di energia dell’Ente distributore. Avrà dimensioni 800x600x280 (HxLxP)

e sarà assemblato entro involucro protettivo chiuso in lamiera zincata, dotato di porta con serratura e

cristallo trasparente. Avrà grado di protezione IP40. Sarà fornito dei cartellini con l’indicazione della funzione

di tutte le singole apparecchiature su di esso installate e di un cartello di sicurezza per le operazioni di

manutenzione. Andrà certificato a cura dell’installatore (CEI 17-13).

1.2 Quadro elettrico Q1 (Servizi Tecnologici).

Il quadro di comando Q1 è previsto assemblato entro involucro protettivo chiuso in lamiera zincata,

del tipo a pavimento, dotato di sportello in cristallo trasparente con grado di protezione IP40 e serratura,

completo dei cartellini con l’indicazione della funzione di tutte le singole apparecchiature su di esso installate

e dei cartelli di sicurezza per le operazioni di manutenzione. Andrà certificato a cura dell’installatore (CEI 17-

13).

Le protezioni delle pompe saranno realizzate per mezzo di interruttori magnetotermici, a valle dei

quali saranno installati i relativi contattori e, in serie a questi ultimi, avviatori elettronici per motori con

funzioni di avviamento dolce con impulso di inserzione, rampa di tensione, limitazione di corrente o di

tensione o una qualunque combinazione delle suddette funzioni.

1.3 Quadro elettrico Q2 (Centrale Termica)

Il quadro di comando Q2 è previsto assemblato entro involucro protettivo chiuso in lamiera zincata,

del tipo a pavimento, dotato di sportello in cristallo trasparente con grado di protezione IP55 e serratura,

completo dei cartellini con l’indicazione della funzione di tutte le singole apparecchiature su di esso installate

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e dei cartelli di sicurezza per le operazioni di manutenzione. Andrà certificato a cura dell’installatore (CEI 17-

13).

1.4 Quadro elettrico Q3 (Reception Piscina).

Il quadro Q3 è previsto del tipo ad armadio, installato a pavimento. Sarà distribuito su due colonne,

entrambe di dimensioni 1800x600x400 (HxLxP). Saranno assemblate entro involucri protettivi chiusi in

lamiera zincata, dotate di porte con serratura e cristallo trasparente e avranno grado di protezione IP55.

Sarà fornito dei cartellini con l’indicazione della funzione di tutte le singole apparecchiature su di esso

installate e di un cartello di sicurezza per le operazioni di manutenzione. Andrà certificato a cura

dell’installatore (CEI 17-13).

1.5 Quadro elettrico Q4 (Bar)

Il quadro di comando Q4 è previsto del tipo a parete. Avrà dimensioni 800x600x135 (HxLxP) e sarà

assemblato entro involucro protettivo chiuso in lamiera zincata, dotato di porta con serratura e cristallo

trasparente e avrà grado di protezione IP41. Sarà fornito dei cartellini con l’indicazione della funzione di tutte

le singole apparecchiature su di esso installate e di un cartello di sicurezza per le operazioni di

manutenzione. Andrà certificato a cura dell’installatore (CEI 17-13).

1.6 Quadro elettrico QP (Pompe VV.F.)

Il quadro QP, a servizio delle pompe antincendio sarà costituito da una calotta a parete, con grado di

protezione IP55. Sarà installato nella stessa nicchia in muratura contenente il gruppo di misura e il Quadro

Generale, e sarà alimentato direttamente a valle del gruppo di misura e a monte dell’interruttore generale di

QG. Come previsto dalla normativa vigente, le utenze alimentate da QP non saranno protette dal

sovraccarico. Sarà fornito dei cartellini con l’indicazione della funzione di tutte le singole apparecchiature su

di esso installate e di un cartello di sicurezza per le operazioni di manutenzione. Andrà certificato a cura

dell’installatore (CEI 17-13).

1.7 Sottoquadro elettrico SQ1 (Infermeria)

Il sottoquadro SQ1, a servizio del locale Infermeria sarà costituito da un centralino a parete, con

grado di protezione IP31. Sarà fornito dei cartellini con l’indicazione della funzione di tutte le singole

apparecchiature su di esso installate e di un cartello di sicurezza per le operazioni di manutenzione. Andrà

certificato a cura dell’installatore (CEI 17-13).

1.8 Canalizzazioni e cavi.

Le canalizzazioni interrate saranno realizzate con l’impiego di tubazioni in PVC autoestinguente di

tipo corrugato a doppia parete FU 15R, e pozzetti prefabbricati in cls con copertina in c.a. Le scatole di

derivazione da installarsi incassate a parete all’esterno dell’edificio, saranno di tipo in materiale di

termoplastico con coperchio stagno IP55 e viti in acciaio INOX.

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Le altre canalizzazioni saranno realizzate secondo le seguenti tipologie:

con l’impiego di cavidotti protettivi in PVC autoestinguente e posa incassata a parete o a pavimento;

entro canali metallici e posa in vista a parete (impianto di illuminazione vasche);

Le linee, dimensionate imponendo una caduta di tensione massima del 3%, saranno realizzate con

l’impiego di cavi con conduttori a corda di rame, di tipo N07V-K marchiati CEI 20-22 II, o nel caso di posa

interrata o entro canale/tubo metallico, con conduttori a corda di rame, di tipo FG7OR 0,6/1kV, in

riferimento alle norme CEI 20-22 II.

Il diametro interno dei tubi circolari sarà scelto in modo che il coefficiente di riempimento sia minore

di 0,4 (rapporto tra sezione complessiva dei cavi e sezione interna del tubo); tale diametro, comunque, sarà

sempre maggiore o uguale a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto dei cavi.

1.9 Derivazioni.

Tutte le giunzioni o le derivazioni saranno realizzate esclusivamente con l’impiego di pozzetti, scatole

o cassette di derivazione in materiale plastico termoindurente e morsetti adeguati alla sezione dei cavi. I

raccordi con le tubazioni devono essere eseguiti tramite imbocchi plastici o in pressofusione.

1.10 Componenti elettrici.

I componenti elettrici impiegati, saranno di tipo omologato IMQ con grado di protezione idoneo alle

condizioni di impiego.

IMPIANTO DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI

In corrispondenza di ciascun quadro elettrico è previsto il cablaggio in morsettiera di un nodo

equipotenziale (NE) cui convergono tutti i conduttori di protezione predisposti negli ambienti oggetto

dell’intervento. Tali nodi equipotenziali saranno connessi al nodo equipotenziale principale (NEP), installato in

prossimità del quadro generale; tale NEP, attraverso il conduttore di terra (cavo N07 V-K, sez. 16mmq), sarà

collegato al dispersore di terra, costituito da treccia di rame nudo di sezione 1x50 mmq, posata a diretto

contatto col terreno, e da picchetti di terra (in acciaio zincato a croce da 1,5 m di lunghezza) infissi nel

terreno. Al nodo equipotenziale principale (realizzato con morsettiera giallo verde collocata in apposito

alloggiamento entro l’involucro del quadro generale di distribuzione), oltre che i conduttori di protezione dei

diversi circuiti elettrici distribuiti nell’edificio, saranno collegati i conduttori di protezione utilizzati per il

collegamento equipotenziale delle tubazioni idriche, realizzati in corrispondenza dei collettori di distribuzione

nei servizi igienici e delle tubazioni presenti nei locali tecnologici.

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Il dimensionamento dell’impianto di terra, effettuato tenendo conto delle caratteristiche di resistività

del terreno, è tale da soddisfare la relazione:

Rt ≤ 50 / Idiff,

relazione che andrà opportunamente verificata in sede esecutiva dall’impresa installatrice, ed in cui Rt

rappresenta il valore della resistenza di terra e Idiff il valore della corrente differenziale interrotta dalle

apparecchiature di protezione installate.

PROTEZIONE DAI RISCHI ELETTRICI E CONTINUITÀ DI SERVIZIO: SELETTIVITÀ

La protezione delle linee di distribuzione contro i sovraccarichi e cortocircuiti sarà realizzata

utilizzando interruttori automatici magnetotermici limitatori. La selettività di intervento di tali protezioni,

finalizzata a garantire la continuità di servizio dell’impianto nel caso di guasto su una singola linea, è sia

cronometrica che amperometrica.

Per la protezione dai contatti diretti è prevista la segregazione dei circuiti elettrici entro involucri

protettivi e l’adozione di opportuni livelli di isolamento.

Per la protezione dai contatti indiretti saranno installati interruttori differenziali ad alta sensibilità

coordinati con l’impianto di messa a terra in modo da verificare la relazione Rt<(50/Idiff).

MANUTENZIONE ELETTRICA

La configurazione dell’impianto elettrico di distribuzione è tale da permettere l’esecuzione di

operazioni di manutenzione ordinaria tenendo in servizio quelle parti di impianto su cui non si sta operando.

Questo perché i vari circuiti risultano essere totalmente sezionabili. Durante tali operazioni è obbligatorio

l’impiego del cartello di sicurezza che segnali su quali circuiti sono effettivamente in corso operazioni di

manutenzione.

Per verificare il corretto funzionamento degli impianti, assicurarsi della efficacia delle protezioni,

garantirne la durata e l’efficienza, occorre prevedere almeno una ispezione annuale, nel corso della quale si

procederà ad effettuare le seguenti attività:

1. esame a vista dell’impianto;

2. verifica della continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali;

3. misura della resistenza di isolamento dei cavi;

4. prova di funzionamento delle apparecchiature di protezione (interruttori differenziali);

5. verifica del coordinamento delle protezioni (misura della resistenza di terra).

Tutte le ispezioni effettuate andranno annotate su apposito registro, in cui saranno indicate nel

dettaglio le attività svolte sugli impianti, l’esito delle prove, la data e il nominativo (con timbro e firma) della

Ditta esecutrice. Per la frequenza di esecuzione delle stesse si faccia riferimento al D.P.R. 462/01.

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NOTA: Quando gli impianti di sicurezza sono fuori servizio o per guasto o per interventi di

manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, è importante comunicare per iscritto (specificandone i motivi)

che l'impianto non è operativo. In caso di manutenzione si deve comunicare la data precisa di inizio “fuori

servizio” e la data di rimessa in funzione. Ciò vale sempre nei confronti della proprietà o della direzione e a

maggior ragione verso la compagnia di assicurazione che copre i rischi di danni.

Cagliari, li IL PROGETTISTA

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APPENDICE: TABELLA CAVI ED ELENCO UTENZE

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LINEA QUADRO DI DISTRIBUZ. UTENZA SEZIONE (mmq) CAVO

LAP IP Alimentazione pompe VVF 5G16 FG7OR-0,6/1 kV

LA1 QG Alimentazione Q1 3,5x35 FG7OR-0,6/1 kV

LA2 QG Alimentazione Q2 5G10 FG7OR-0,6/1 kV

LA3 QG Alimentazione Q3 3,5x70 FG7OR-0,6/1 kV

LA4 QG Alimentazione Q4 5G10 FG7OR-0,6/1 kV

PE QG Conduttore di protezione 1x35 FG7OR-0,6/1 kV

I1 Q1 Luce 2x2,5 N07 V-K

I2 Q1 Prese 2x2,5 N07 V-K

I3 Q1 Pompa 1 5G10 FG7OR-0,6/1 kV

I4 Q1 Pompa 2 5G10 FG7OR-0,6/1 kV

I5 Q1 Vent. Mandata (copertura) 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I6 Q1 Vent. Ripresa (copertura) 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I7 Q1 Valvola 3 vie 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I8 Q1 Serranda mandata (copertura) 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I9 Q1 Serranda ripresa (copertura) 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I10 Q1 Termostato amb. Piscina 3G1,5 FG7OR-0,6/1 kV

I11 Q1 Centralina regolazione 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I12 Q1 Illuminazione cavedio seminterrato 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I13 Q2 Filtro a sabbia N.1 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I14 Q2 Filtro a sabbia N.2 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I15 Q2 Centralina pH e Redox N.1 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I16 Q2 Centralina pH e Redox N.2 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I17 Q2 Pompa dosatrice N.1 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I18 Q2 Pompa dosatrice N.2 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I19 Q2 Compressore per filtri 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I20 Q2 Deumidificatore 1 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

I21 Q2 Deumidificatore 2 5G4 FG7OR-0,6/1 kV

C1 Q2 Luce 2x1,5 N07 V-K

C2 Q2 Prese 2x2,5 N07 V-K

C3 Q2 Bruciatore 1 (riscaldamento) 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C4 Q2 Bruciatore 2 (acqua sanitaria) 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C5 Q2 Bruciatore 3 (piscina) 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C6 Q2 Pannello di controllo 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C7/1 Q2 Circolatore 1(riscaldamento-pompa N,1) 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C7/2 Q2 Circolatore 1(riscaldamento-pompa N,2) 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C8/1 Q2 Circolatore 2 (piscina-pompa N.1) 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C8/2 Q2 Circolatore 2 (piscina-pompa N.2) 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C9 Q2 Pompa anticondensa N.1 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C10 Q2 Pompa anticondensa N.2 (piscina) 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C11 Q2 Centralina caldaia piscina 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C12 Q2 Pompa di carico termico 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C13/1 Q2 Circolatore acqua calda sanitaria 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C13/2 Q2 Circolatore acqua calda sanitaria 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C14 Q2 Pompa di ricircolo acqua calda sanitaria 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

C16 Q2 Termostato di max per ricircolo 3G1,5 FG7OR-0,6/1 kV

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File: PISCINA COMUNALE 11

C17 Q2 Termostato consenso ricircolo 3G1,5 FG7OR-0,6/1 kV

C18 Q2 Flussostato pompa di ricircolo n.1 3G1,5 FG7OR-0,6/1 kV

C19 Q2 Flussostato pompa di ricircolo n.2 3G1,5 FG7OR-0,6/1 kV

LA5 Q3 Alimentazione SQ1 (Infermeria) 2x2,5 N07 V-K

AL Q3 Impianto antintrusione 2x2,5 N07 V-K

A1 Q3 Controllo accessi sx 2x2,5 N07 V-K

A2 Q3 Controllo accessi dx 2x2,5 N07 V-K

L1 Q3 Luce ingresso pubblico sx 2x2,5 N07 V-K

L2 Q3 Luce ingresso pubblico dx 2x2,5 N07 V-K

L3 Q3 Luce Hall 2x2,5 N07 V-K

L4 Q3 Luce segreteria 2x2,5 N07 V-K

L5 Q3 Luce società sportive 1 2x2,5 N07 V-K

L6 Q3 Luce società sportive 2 2x2,5 N07 V-K

L7 Q3 Luce direzione 2x2,5 N07 V-K

L8 Q3 Luce spogliatoi e servizi istruttori sx 2x2,5 N07 V-K

L9 Q3 Luce spogliatoi utenti sx 2x2,5 N07 V-K

L10 Q3 Luce spogliatoi utenti dx 2x2,5 N07 V-K

L11 Q3 Luce corridoio accesso vasca sx 2x2,5 N07 V-K

L12 Q3 Luce corridoio accesso vasca dx 2x2,5 N07 V-K

L13 Q3 Luce spogliatoi e servizi istruttori dx 2x2,5 N07 V-K

L14 Q3 Luce locale attrezzature sx 2x2,5 N07 V-K

L15 Q3 Luce docce e servizi utenti sx 2x2,5 N07 V-K

L16 Q3 Luce docce e servizi utenti dx 2x2,5 N07 V-K

L17 Q3 Luce vasca 1 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

L18 Q3 Luce vasca 2 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

L19+LE Q3 Luce vasca perimetr/emerg- Controllo e inibizione 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

L20 Q3 Luce tribune 5G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

L21 Q3 Illuminazione esterna - circuito DX 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

L22 Q3 Illuminazione esterna - circuito SX 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

L23 Q3 Luce e serrande ingresso 2x2,5 N07 V-K

L24 Q3 Luce insegna 3G2,5 FG7OR-0,6/1 kV

L25 Q3 Luce locale attrezzature dx 2x2,5 N07 V-K

S1 Q3 N07 V-K

S2 Q3 Servizi vari ingresso pubblico dx 2x2,5 N07 V-K

S3 Q3 Servizi vari Hall 2x2,5 N07 V-K

S4 Q3 Servizi vari segreteria 2x2,5 N07 V-K

S5 Q3 Servizi vari società sportive 1 2x2,5 N07 V-K

S6 Q3 Servizi vari società sportive 2 2x2,5 N07 V-K

S7 Q3 Servizi vari direzione 2x2,5 N07 V-K

S8 Q3 Servizi vari spogliatoi e servizi istruttori sx 2x2,5 N07 V-K

S9 Q3 Servizi vari spogliatoi utenti sx 4x2,5 N07 V-K

S10 Q3 Servizi vari spogliatoi utenti dx 4x2,5 N07 V-K

S8 Q3 Servizi vari corridoio accesso vasca sx 2x2,5 N07 V-K

S13 Q3 Servizi vari corridoio accesso vasca dx 2x2,5 N07 V-K

S13 Q3 Servizi vari spogliatoi e servizi istruttori dx 2x2,5 N07 V-K

S14 Q3 Servizi vari locale attrezzature 4x2,5 N07 V-K

S15 Q3 Servizi vari docce e servizi utenti sx 2x2,5 N07 V-K

S16 Q3 Servizi vari docce e servizi utenti dx 2x2,5 N07 V-K

S18 Q3 Servizi vari piano vasca 4x2,5 N07 V-K

B1 Q4 Luce 1 2x2,5 N07 V-K

B2 Q4 Luce 2 2x2,5 N07 V-K

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Page 12: RELAZIONI TECNICHE IMPIANTI · 1.3 Quadro elettrico Q2 (Centrale Termica) Il quadro di comando Q2 è previsto assemblato entro involucro protettivo chiuso in lamiera zincata, del

File: PISCINA COMUNALE 12

B3 Q4 Prese cassa 2x2,5 N07 V-K

B4 Q4 Prese banco 2x2,5 N07 V-K

B5 Q4 Prese frigo 2x2,5 N07 V-K

B6 Q4 Prese lavastoviglie 2x2,5 N07 V-K

B7 Q4 Prese interbloccate 380V 4x2,5 N07 V-K

B8 Q4 Prese Macchina da caffe' 4x2,5 N07 V-K

B9 Q4 Prese macinino caffe' 4x2,5 N07 V-K

B10 Q4 Prese toast 2x2,5 N07 V-K

B11 Q4 Prese di servizio 2x2,5 N07 V-K

B12 Q4 Prese sgabuzzino 2x2,5 N07 V-K

M1 SQ1 Luce Infermeria 2x2,5 N07 V-K

M2 SQ1 Prese infermeria 2x2,5 N07 V-K

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Page 13: RELAZIONI TECNICHE IMPIANTI · 1.3 Quadro elettrico Q2 (Centrale Termica) Il quadro di comando Q2 è previsto assemblato entro involucro protettivo chiuso in lamiera zincata, del

File: PISCINA COMUNALE 13

1 PREMESSA........................................................................................................................ 3

2 OBIETTIVI DELL’INTERVENTO............................................................................................ 3

3 INTERVENTI PREVISTI....................................................................................................... 3

4 RIFERIMENTI DI LEGGE E NORMATIVI ................................................................................ 3

5 DATI ELETTRICI E ARCHITETTURA DELL’IMPIANTO.............................................................. 4

6 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL’IMPIANTO E MATERIALI IMPIEGATI .......................... 4

6.1 Quadro elettrico generale QG. ...................................................................................... 4

6.2 Quadro elettrico Q1 (Servizi Tecnologici). ...................................................................... 4

6.3 Quadro elettrico Q2 (Centrale Termica) ......................................................................... 4

6.4 Quadro elettrico Q3 (Reception Piscina)......................................................................... 5

6.5 Quadro elettrico Q4 (Bar)............................................................................................. 5

6.6 Quadro elettrico QP (Pompe VV.F.) ............................................................................... 5

6.7 Sottoquadro elettrico SQ1 (Infermeria).......................................................................... 5

6.8 Canalizzazioni e cavi. ................................................................................................... 5

6.9 Derivazioni. ................................................................................................................ 6

6.10 Componenti elettrici. ................................................................................................... 6

7 IMPIANTO DI TERRA E COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI..................................................... 6

8 PROTEZIONE DAI RISCHI ELETTRICI E CONTINUITÀ DI SERVIZIO: SELETTIVITÀ.................... 7

9 MANUTENZIONE ELETTRICA .............................................................................................. 7

APPENDICE: TABELLA CAVI ED ELENCO UTENZE ........................................................................ 9

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CARATTERISTICHE APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE E LAMPADE tipo marca modello lampada note (*) marche

alternative (**)

tipica area di impiego

IP657 A Disano Cromo 1129 asimmettrico

JM-T 400

IP657 B Disano Eterna 992EL FL 2x58W

Cablaggio elettronico

IP657 C Disano Eterna 998EL ottica asimmetrica

FL 2x58W

Cablaggio elettronico

D Disano Hydro 951 FL 2x58W IP657

IP657 D1 Disano Hydro 951 FL 2x58W

Staffa a parete

E Disano Compact 709 FLC 2x18D/E

F Disano Orma 1542 FLC 1x18W IP657

IP44 G Disano Torpedo 1240 MBF 125W

Palo h=5.00m

(*) Gli apparecchi funzionanti a bassa tensione si intendono sempre comprensivi di trasformatore

(**) Gli apparecchi indicati vanno quotati in ogni caso dall'appaltatore. Un apparecchio di una delle marche indicate in questa colonna può essere quotato in alternativa, specificando il modello previsto. Il Committente si riserva di decidere se accettare l'apparecchio proposto in alternativa.

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File: PISCINA COMUNALE 15

PROGETTO ESECUTIVO PISCINA DI PORTOSCUSO

PROTEZIONE DALLE SCARICHE ELETTRICHE

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File: PISCINA COMUNALE 16

Norme tecniche di riferimento

• CEI 81-1 terza edizione (fascicolo 2697)

• CEI 81-1 V1 (fascicolo 2943)

• CEI 81-4 prima edizione (fascicolo 2924)

• Pubblicazione CEI 81-3

• CEI 64-8 terza edizione (fascicolo 1916)

− Struttura da proteggere e sua ubicazione

Si tratta di un edificio con struttura portante in cemento armato, tamponature in laterizio forato,

ubicato nel Comune di Portoscuso.

− Dimensioni in pianta, altezza e forma della struttura

Ai fini del presente calcolo si considerano le dimensioni del solido geometrico che contiene per

intero al suo interno il complesso in questione (Figura 1).

Destinazione d’uso e tipologia della struttura

Il complesso di edifici ospita la piscina comunale, ed in quanto tale è classificabile di tipo B,

con le seguenti caratteristiche:

• struttura in muratura e/o cemento armato;

• impianti interni in cavo non schermato;

• nessuna protezione sulle linee elettriche entranti;

• corpi metallici esterni collegati a terra;

• presenza di estintori, idranti e vie di fuga;

Il tipo di danno ipotizzabile è la morte di persone.

Classificazione della struttura in base al rischio d’incendio

In relazione alle caratteristiche dei materiali impiegati per la loro costruzione ed alle

caratteristiche ed alla quantità di materiali in esse contenuti, l’edificio può essere classificato come

struttura con rischio d’incendio ordinario (il carico di incendio specifico è compreso fra 20 e 45

Kg/m2).

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Caratteristiche della zona circostante la struttura: determinazione del coefficiente ambientale

L’edificio è da considerarsi isolato data l’assenza di altre strutture entro un raggio di 3xH m

dove H=8,80 m è l’altezza dell’edificio stesso; Per una struttura così definita si determina il

coefficiente ambientale C=1 secondo quanto riportato nella Tab. G1.

Densità annuale di fulmini al suolo al km2 relativa alla zona ove è situata la struttura

Dalla pubblicazione CEI 81-3 si ricava per il comune di Portoscuso il valore Nt=2,50 fulmini/Km2

anno.

Area di raccolta della struttura

Per l’edificio in questione, è l’area racchiusa dalla linea ottenuta dall’intersezione della

superficie del terreno con una retta avente pendenza 1:3, che tocca le parti superiori della struttura

e ruota intorno ad essa. Nella figura 1 è riportata tale costruzione; si ricava che l’area di raccolta

per l’edificio in questione è A = 8860 mq.

Figura 1 - Area di raccolta e dimensioni dell’edificio

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File: PISCINA COMUNALE 18

Frequenza di fulminazione diretta della struttura

La frequenza media di fulmini che colpiscono direttamente la struttura in un anno, si deduce

con la seguente formula:

Nd = Nt x C x A x 10-6 [fulmini / anno]

Dai calcoli svolti con i parametri evidenziati in precedenza si ricava:

Nd = 0,02215=2,215x10-2 [fulmini / anno]

Frequenza di fulminazione tollerabile per la struttura

Per l’edificio in questione, classificato di tipo B con rischio d’incendio ordinario, dalla norma

CEI 81-1 Tab. G.2 si ricava una frequenza di fulminazione tollerabile Na = 5⋅10-2 fulmini / anno.

Necessità o meno di proteggere la struttura con un LPS esterno

Dal confronto tra il valore calcolato della frequenza media di fulminazione diretta della struttura

Nd, e la frequenza media di fulminazione tollerabile Na, essendo Nd < Na risulta che l’installazione

dell’LPS esterno non è necessaria.

Altre misure di protezione

Nella struttura sono previste misure per limitare la propagazione dell’incendio e per

contenerne gli effetti, quali:

• vie di fuga;

• idranti;

• impianti di estinzione (estintori).

Protezione contro le fulminazioni indirette: sovratensioni

L’edificio è classificabile come struttura senza impianti interni essenziali. Considerato che le

linee elettriche di alimentazione dell’edificio sono realizzate in cavo interrato non schermato, la

protezione dalle sovratensioni è richiesta se risulta:

Nt L > N’l

dove:

• Nt è la densità annua di fulmini a terra;

• L è la lunghezza della linea elettrica entrante nell’edificio, realizzata in cavo interrato non

schermato con valore massimo di 1 Km;

• N’l è il valore limite riportato dalla norma CEI 81-1 Tab. G.4;

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File: PISCINA COMUNALE 19

Per l’edifico in argomento, posti Nt = 2,50 fulmini / Km2 anno, L = 1 Km e ricavato (Tab. G.4) N’l

= 1 fulmini/Km anno, risulta:

Nt L > N’l

da cui si può concludere che è necessario prevedere la protezione contro le sovratensioni.

Conclusioni

Dai calcoli eseguiti risulta che la struttura è autoprotetta; Non è dunque necessario installare

un impianto esterno di protezione dalle scariche atmosferiche. Per quanto concerne possibili danni

agli impianti interni, sulla base delle valutazioni svolte, risulta necessario prevedere la

realizzazione di adeguate misure di protezione dalle sovratensioni, che sarà ottenuta con

l’installazione di limitatori di sovratensione, con capacità di scarica Isn≥10kA onda 8/20 µs e

tensione di innesco coordinata con l’isolamento interessato, installati all’arrivo della linea nella

struttura fra tutti i conduttori attivi e terra.

Per la sicurezza delle persone, saranno invece realizzati i collegamenti equipotenziali sui corpi

metallici esterni, facenti capo ad opportuni collettori collegati all’impianto di terra dell’edificio. Sul

numero e ubicazione di tali collettori e collegamenti equipotenziali, si faccia riferimento alla

documentazione tecnica relativa all’impianto elettrico.

Cagliari, li Il Progettista

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File: PISCINA COMUNALE 20

1. Norme tecniche di riferimento............................................................................................................ 16 2. Struttura da proteggere e sua ubicazione............................................................................................. 16 3. Dimensioni in pianta, altezza e forma della struttura........................................................................... 16 4. Destinazione d’uso e tipologia della struttura ..................................................................................... 16 5. Classificazione della struttura in base al rischio d’incendio................................................................. 16 6. Caratteristiche della zona circostante la struttura: determinazione del coefficiente ambientale...... 17 7. Densità annuale di fulmini al suolo al km2 relativa alla zona ove è situata la struttura ......................... 17 8. Area di raccolta della struttura ........................................................................................................... 17 9. Frequenza di fulminazione diretta della struttura ................................................................................ 18 10. Frequenza di fulminazione tollerabile per la struttura.......................................................................... 18 11. Necessità o meno di proteggere la struttura con un LPS esterno.......................................................... 18 12. Altre misure di protezione.................................................................................................................. 18 13. Protezione contro le fulminazioni indirette: sovratensioni ................................................................... 18 14. Conclusioni ....................................................................................................................................... 19

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PROGETTO ESECUTIVO PISCINA DI PORTOSCUSO

IMPIANTO FILTRAZIONE E CIRCOLAZIONE ACQUA VASCHE

IMPIANTO RISCALDAMENTO

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File: PISCINA COMUNALE 22

1. PREMESSA

Il presente progetto ha come obbiettivo la realizzazione degli impianti di filtrazione e di

riscaldamento dell’acqua della piscina Comunale di Portoscuso (CA).

L’impianto sarà così realizzato:

• Impianto di filtrazione e circolazione dell’acqua di piscina;

• Impianto di riscaldamento acqua di piscina;

• Impianto di riscaldamento acqua calda sanitaria e impianto solare termico.

2. RIFERIMENTI DI LEGGE E NORMATIVI

I criteri di progettazione seguiti fanno riferimento a provvedimenti legislativi e norme, attualmente in

vigore, inerenti gli impianti di filtrazione e di riscaldamento nelle piscine, dei quali si riporta di seguito un

breve elenco:

• Norme di sicurezza per impianti termici alimentati ad olio combustibile e gasolio; CIRCOLARE

73-29/09/71.

• Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico; LEGGE 615-13/07/66.

• Regolamento per l’esecuzione della LEGGE 615-13/07/66;

• Calcolo delle dimensioni interne dei camini di evacuazione fumi UNI/CTI 9615-12/90;

nonché le disposizioni dell'I.S.P.E.S.L. sulla sicurezza la protezione ed il controllo degli impianti

termici, ossia:

• il D.M. 1/12/75 e le relative specifiche della raccolta R ed in particolare della R.3.B relativa

agli impianti termici ad acqua calda con vaso di espansione chiuso.

• Le norme UNI utili alla pratica applicazione del Regolamento di attuazione ( DPR 26.8.93

n°412 e successive modifiche DPR del 21.12.1999 n°551) dell'articolo 4, comma 4 della

Legge 10/91.

• norme UNI

3. DATI E ARCHITETTURA DELL’IMPIANTO DI FILTRAZIONE E CIRCOLAZIONE ACQUA VASCHE

La piscina Comunale in progetto sarà realizzata con due vasche di dimensioni rispettivamente

25x16x1.8 e 16x6x0.8. L’acqua di alimentazione sarà quella della rete idrica Comunale con un impianto di

filtrazione dimensionato per un ricircolo completo di tutta l’acqua della vasca grande in 4 ore mentre quella

piccola in 1 ora, con circuiti di ricircolo indipendenti per le due vasche.

Le piscine vengono inizialmente riempite con acqua di acquedotto e successivamente la sola acqua

necessaria è quella per compensare le perdite per evaporazione e quella per la pulizia dei filtri.

L'acqua presente nelle piscine sfiora in continuo nelle canalette perimetrali e confluisce nelle

vasche di compenso.

Da qui viene ripresa dalle pompe di ricircolo e inviata all'impianto di filtrazione, viene

effettuato il trattamento di disinfezione, acidificazione e, attraverso la circolazione in uno scambiatore a

piastre, il riscaldamento dell'acqua.

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File: PISCINA COMUNALE 23

L’acqua trattata sarà di nuovo rimessa nelle piscine tramite 30 bocchette di immissione a getto

radiale nella vasca grande e 10 bocchette di immissione, anch’esse a getto radiale, nella vasca piccola. Nel

lato corto della vasca grande, le bocchette saranno installate ad un quota pari a 1m rispetto al livello

dell’acqua, nel lato lungo della stessa vasca a -0.6m dal livello dell’acqua e nella vasca piccola a +0.2 dal

fondo della vasca.

Le vasche di compenso, che funzioneranno da polmone, dovranno garantire un livello costante

dell'acqua nelle piscine al fine di garantire uno sfioro continuo in qualsiasi condizione di utilizzo delle stesse.

Inoltre dovrà essere garantita la non uscita di acqua dal troppo pieno alla massima affluenza di

bagnanti nelle piscine. Attraverso il corretto funzionamento delle pompe anche in assenza di bagnanti e

durante la fase di controlavaggio dei filtri, si dovrà garantire di non dover interrompere il funzionamento per

mancanza di acqua nella vasca di compenso.

I circuiti delle vasche comprendono:

a) linee di arrivo dalle piscine

b) scarico

c) linee di aspirazione delle pompe di ricircolo

d) reintegro automatico tramite valvola elettrocomandata con by-pass manuale e comandata dai

relativi galleggianti elettrici

e) galleggiante elettrico di minima a protezione delle pompe con il relativo riavvio automatico delle

stesse.

Per il riempimento diretto delle piscine tramite la tubazione dell'acquedotto è prevista l'installazione

di una valvola di intercettazione a sfera e di un contatore per rilevare la quantità di acqua che viene

rinnovata giornalmente.

4. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL’IMPIANTO E MATERIALI IMPIEGATI

4.1 PARTIZIONE VASCA DI COMPENSO

La vasca di compenso verrà suddivisa secondo una proporzione volumetrica tra le due piscine.

Il 10% circa del volume originario sarà destinato alla piscina piccola mentre il 90% circa a quella

grande.

4.2 IMPIANTO DI FILTRAZIONE

L'impianto di filtrazione, realizzato con due unità filtranti per ciascuna vasca, unità di disinfezione,

unità di acidificazione, il relativo circuito di distribuzione dell'acqua e la vasca di compenso, consentono un

ciclo di filtrazione non superiore alle quattro ore per la vasca grande e non superiore ad un ora per la vasca

piccola in ottemperanza alle normative vigenti.

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IMPIANTI DI FILTRAZIONE MULTIMEDIA A LETTI SELETTIVI SECONDO NORMA UNI 10637

Le due unità filtranti della vasca grande (ciascuna da 120m3/h) e quella (da 80 m3/h) della vasca

piccola sfruttano il principio della filtrazione selettiva ad alta velocità (47 m/h circa), che comporta l'impiego

di un letto filtrante formato da tre strati di minerale che si differenziano per peso specifico e granulometria

(granuli più grossi e leggeri nella parte alta del letto e granuli più fini nella parte sottostante) e da un

sottoletto formato da due o più strati strati di minerale di differente granulometria. La torbidità, nei suoi vari

aspetti, viene trattenuta dagli strati filtranti, sino alla ritenzione delle sostanze colloidali, ottenuta senza l'uso

di flocculanti chimici, e di tutte le particelle sospese aventi dimensioni superiori a 5 micron.

I filtri sono realizzati in vetroresina poliestere con liner interno in gel-coat isoftalico, il diffusore

inferiore interno, a supporto del minerale di sottoletto, è realizzato in vetroresina e saranno dotati di un

passo uomo superiore e uno laterale di mm 400.

I filtri, del tipo automatico, sono dotati di un gruppo di comando automatico a 24 V dotato di quattro

valvole a farfalla in PVC con attuatore pneumatico a doppio effetto, di un timer elettronico con pilota che

comanda le fasi di lavoro e di due manometri per il controllo della pressione all’ingresso e all’uscita del filtro.

Per l’alimentazione degli attuatori delle valvole a farfalla si utilizzerà un compressore d’aria dedicato.

4.3 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO CHIMICO

Il mantenimento dei valori di cloro e pH viene effettuato iniettando prodotti a base di cloro con

pompe dosatrici o dosatori a lambimento e acido cloridrico o solforico tramite idonee pompe dosatrici

comandate automaticamente dai rispettivi analizzatori i quali analizzano in continuo l'acqua delle piscine.

E' prevista inoltre l'installazione di un analizzatore che rilevi i seguenti parametri di cloro libero, in

ppM, con metodo colorimetrico e pH con metodo amperometrico

Le pompe dosatrici a membrana aspirano da contenitori in polietilene i quali sono muniti di scarico,

sfiato e di una linea di caricamento dall'esterno del locale.

E' inoltre previsto un attacco diametro 1" con valvola di intercettazione e portagomma per

l'eventuale diluizione dei prodotti chimici.

4.4 RETE DI DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA NELLE VASCHE E ALL'INTERNO DELLA CENTRALE DI

DISTRIBUZIONE

Tutte le tubazioni destinate al trasporto dell'acqua in circolazione nelle piscine e nella centrale di

depurazione sono in PVC rigido per acque potabili (PN 10 per tubazioni fino al diam. 110, PN 6 da diam. 125

e oltre, raccordi PN 10-16) e collocate su idonei sostegni in acciaio zincato a caldo posti a opportune

distanze.

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File: PISCINA COMUNALE 25

Le tubazioni sono state dimensionate, vedi elaborati allegati, con velocità dell'acqua inferiori ai 2

m/sec.

Deve essere eseguita la prova di pressione delle linee di immissione prima del getto della platea di

fondo e delle restanti tubazioni a impianto ultimato.

Per lo svuotamento delle piscine e delle vasche di compenso, è previsto di convogliare le relative

tubazioni con le valvole di intercettazione in pozzetti ad una distanza massima di m 5

Sulla tubazione di mandata dell'acqua filtrata è predisposto il by-pass per l'allacciamento dello

scambiatore di calore comprensivo delle valvole di intercettazione.

Lo scambiatore e i collegamenti allo stesso sono descritti nel capitolo relativo all'impianto di

riscaldamento.

Le valvole di intercettazione sono del tipo a sfera in PVC per i diametri fino al 110 e a farfalla disco in

PVC con guarnizione in EPDM per i diametri dal 160e oltre.

Le valvole di ritegno sono del tipo a clapet in acciaio per diametri 160 - 250 e a sede inclinata a

flusso avviato in PVC per diametri da 63.

Per la linea del reintegro automatico è prevista la realizzazione con tubazioni in acciaio zincato con le

relative valvole di intercettazione a sfera in ottone nichelato.

4.5 POMPE E PREFILTRI

Per ogni unità filtrante è prevista una pompa di ricircolo orizzontale, monostadio, con corpo a spirale,

prestazioni e dimensioni principali secondo norme EN 733, con sopporto, forma costruttiva delle pompe di

processo. In corrispondenza della tenuta l’albero è provvisto di una bussola d’albero/bussola di protezione

che può venir sostituita. Il corpo a spirale e la girante sono equipaggiati con anelli di tenuta che possono

venir sostituiti.

Lo schema di installazione della pompa sarà il seguente:

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File: PISCINA COMUNALE 26

5. IMPIANTO DI RISCALDAMENTO ACQUA PISCINE

RISCALDAMENTO ACQUA VASCA GRANDE

L’acqua della vasca della piscina sarà riscaldata con una caldaia e un bruciatore modulante,

alimentato a gasolio, con una potenzialità termica al focolare pari a 738 kW e potenza utile 670kW.

Tali valori derivano dalle ipotesi di progetto descritte sotto:

5.1 CALDAIA

La caldaia sarà in ghisa eutettica, la quale assicura un'ottima resistenza agli shock termici ed alla

corrosione. É del tipo a 3 giri di fumo con superfici alettate ed è dotata di turbolatori modulari in ghisa che

consentono l’ottimizzazione dello scambio termico.

La caldaia sarà coibentata tramite l'impiego di un materassino di lana di vetro ad alta densità sul

corpo caldaia ed il doppio isolamento in fibra ceramica sul portello per minimizzare le dispersioni termiche.

Sul pannello di comando saranno installati i dispositivi di riarmo delle sicurezze, termostato e presso stato di

blocco, e il sistema di controllo della modulazione.

La caldaia dovrà essere dotata di certificazione PED (marchio CE).

I dati tecnici del generatore saranno i seguenti:

Potenza focolare 456-738 kW

Potenza utile 425-670 kW

Rendimento utile a Pn max. 90, %

Rendimento utile al 30% di Pn max. 92,3 %

NOx (§) < 80 mg/kWh

CO (§) < 60 mg/kWh

Perdite di mantenimento (*)0,12%

Temperatura fumi ÆT (1) ~ 180 °C

Portata massica fumi (1) 0,33 kg/sec

t= 24 [h] tempo necessario per riscaldamento piscina

Ti= 15 [°C] temperatura acqua iniziale

Tf= 30 [°C] temperatura acqua finale

Pt= 11.767.200 [kcal] potenza termica necessaria

Pts= 490.300 [kcal/h] potenza totale scambiatore

µ= 0,8 rendimento caldaia

Ptc= 612.875 [kcal/h] potenza termica caldaia

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File: PISCINA COMUNALE 27

Perdita di carico lato fumi (2) 2,5 mbar

Numero elementi 12 n°

Numero turbolatori 9 n°

Camera di combustione Diametro equivalente 530 mm

Lunghezza 1823 mm

Volume 481 dm3

Volume circuito fumi 860 dm3

Superficie di scambio 20,2 m2

Pressione max. di esercizio 6 bar

Temperatura max. ammessa 100 °C

Portata d’acqua minima (ÆT = 15°C) 12,8 m3/h

Contenuto acqua 538 l

Perdita di carico lato acqua (1) (ÆT = 10°C) 136mbar

(ÆT = 15°C) 57 mbar

(ÆT = 20°C) 34 mbar

5.2 BRUCIATORE

Bruciatore di gasolio bistadio modulante, conforme L.373 e L.308 sarà dotato di ventilatore con pale

rovesce, struttura in alluminio e cofano insonorizzato, regolazione aria/gasolio con camma servocomandata

che collega la serranda aria con il modulatore combustibile, morsettiera IP44 per collegamenti elettrici, ugelli

e tubi flessibili per gasolio, completo di kit modulatore, sonda temperatura, sonda pressione, kit

potenziometro, P=1,4kW 380V, potenza termica al focolare Pmax=832kW e Pmin=202kW.

L’alimentazione del bruciatore avverrà per aspirazione con dispositivo automatico di intercettazione,

installato sulla tubazione di mandata del combustibile dal serbatoio al bruciatore, che consenta il passaggio

solo durante il funzionamento del bruciatore. Tale dispositivo sarà del tipo omologato dal Ministero

dell’Interno.

Sulla tubazione di aspirazione del combustibile sarà installata una valvola a chiusura rapida

comandata a distanza tramite cavetto in acciaio e leva facilmente accessibile all’esterno della centrale (del

tipo a strappo).

Sulla tubazione di ritorno, dal bruciatore al serbatoio, sarà installata una valvola di ritegno.

A monte del bruciatore sarà installata una valvola di intercettazione combustibile, a riarmo manuale,

con capillare e sonda ad immersione installata sulla tubazione di mandata dell’acqua calda all’uscita della

caldaia. Al raggiungimento di 97°C dell’acqua in caldaia la valvola interromperà l’alimentazione del gasolio al

bruciatore.

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File: PISCINA COMUNALE 28

Le tubazioni che vanno dal serbatoio al bruciatore saranno di tipo rigido con posa in opera interrata

(vedi allegati grafici). La parte terminale di collegamento al bruciatore sarà realizzata tramite tubazioni

flessibili a vista, protette da materiale incombustibile con tenuta sotto una pressione maggiore di 4bar.

L’accensione del bruciatore avviene mediante dispositivo elettrico; la regolazione della fiamma è del

tipo modulante con comando tramite termostato di esercizio e termostato di sicurezza a riarmo manuale.

Il bruciatore è dotato anche di fotocellula che interrompe l’afflusso di combustibile al mancare della

fiamma.

I dati tecnici del bruciatore saranno i seguenti:

POTENZA(1)

MAX. kW 474 - 830

Mcal/h 408 - 714

kg/h 40 - 70

MIN. kW 202 - 474

Mcal/h 173 - 408

kg/h 17 - 40

COMBUSTIBILE GASOLIO

- potere calorifico inferiore kWh/kg 11,8

- Mcal/kg 10,2 (10.200 kcal/kg)

- densità kg/dm3 0,82 - 0,85

- viscosità a 20 °C mm2/s max 6 (1,5 °E - 6 cSt)

FUNZIONAMENTO •

Funzionamento continuo equipaggiati con apparecchiatura Tipo Landis LOK 16.250 A27

(intercambiabile con l’apparecchiatura

Landis LAL 1.25 del bruciatore).

• Due stadi progressivi (modulante con kit).

UGELLO numero 1 (ugello con ritorno)

IMPIEGO STANDARD Caldaie: ad acqua,

TEMPERATURA AMBIENTE °C 0 - 40

TEMPERATURA ARIA COMBURENTE °C max 60

ALIMENTAZIONE ELETTRICA V 230 - 400 con neutro +/-10%

Hz50 - trifase ~

MOTORE ELETTRICO rpm2800

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File: PISCINA COMUNALE 29

W1100

V220/240 - 380/415

A4,8 - 2,8

TRASFORMATORE D’ACCENSIONE V1 - V2 230 V - 2 x 5 kV

I1 - I2 1,9 A - 30 mA

POMPA portata (a 20 bar) kg/h190

campo di pressione bar 10 - 21

temperatura combustibile° C max 90

POTENZA ELETTRICA ASSORBITA W max 1400

GRADO DI PROTEZIONE IP 44

CONFORMITÀ DIRETTIVE CEE 89/336 - 73/23 - 98/37

RUMOROSITÀ(2) dBA 75 I

(1)

Condizioni di riferimento: Temperatura ambiente 20°C - Pressione barometrica 1000 mbar - Altitudine 100 m

s.l.m.

(2)

Pressione sonora misurata nel laboratorio combustione del costruttore, con bruciatore funzionante su caldaia

di prova, alla potenza massima.

5.2 CIRCOLATORI E POMPA ANTICONDENSA

La circolazione dell’acqua calda sarà realizzata tramite due circolatori, uno di riserva all’altra, installati a valle

della valvola miscelatrice a tre vie (vedi elaborati grafici) e aventi le seguenti caratteristiche:

Q=35m3/h, H=25mH2O e P=1.5kW.

Le pompe sono del tipo a rotore bagnato con canotto separatore, cioè pompa e motore formano un corpo

unico senza tenuta meccanica e con solo due guarnizioni. I cuscinetti sono lubrificati dal liquido pompato.

La pompa è dotata:

• Motore a tre velocità.

• Cuscinetti radiali in ceramica.

• Cuscinetto reggi spinta in carbonio.

• Canotto separatore, supporto del cuscinetto e rotore in acciaio inox.

• Cassa statore in lega leggera.

• Corpo pompa in ghisa o bronzo.

• Statore con protezione termica incorporata.

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File: PISCINA COMUNALE 30

La pompa anticondensa ha come scopo quello evitare lo shock termico tra la caldaia e l’acqua quando la

temperatura del fluido è al di sotto di 50°C. tale pompa, installata subito a valle del generatore di calore,

avrà una portata di Q=13m3/h, una prevalenza H=2.5mH2O e una potenza di 790W.

La pompa anticondensa sarà avviata all’accensione della caldaia e si spegnerà, tramite un termostato, una

volata che la temperatura del fluido abbia raggiunto i 60°C. A questo punto un altro termostato, tarato a

60°C, avvierà i circolatori mandando l’acqua calda allo scambiatore a piastre.

Le tubazioni saranno realizzate in acciaio nero FE33 SS UNI8863, installate a vista, saldate e aventi diametro

DN100. Tutta la tubazione sarà coibentata e protetta da rivestimento in lamierino.

5.3 SCAMBIATORE A PIASTRE

Scambiatore di calore a piastre sagomate a pacco, ottenute mediante stampaggio di N°37 lamiera in acciaio

inox AISI 316L , spessore 0.6 mm., dotate di guarnizioni plug-in in EPDM. Il pacco piastre è racchiuso tra 2

piastroni in acciaio al carbonio facilmente amovibili per consentire la pulizia delle piastre costituenti lo

scambiatore e collegati tra loro mediante barre filettate in acciaio zincato la cui tensione di fissaggio assicuri

la tenuta delle guarnizioni. Attacchi filettati in Inox 316L.

Lo scambiatore avrà le seguenti caratteristiche:

CIRCUITO

PRIMARIO

CIRCUITO

SECONDARIO

Fluido acqua acqua

Potenza scambiata kcal/h 612875

Temperatura ingresso °C 80 29

Temperatura uscita °C 65 44

Portata m3/h 41,82 41,2

Perdita di carico mH2o 2,68 3Numero passaggi 1 1

5.3 SICUREZZE CIRCUITO ACQUA CALDA

Il circuito dell’acqua calda sarà di tipo a vaso chiuso, dotato dei seguenti sistemi di sicurezza (vedi schema

allegato):

• Termostato di regolazione;

• Termostato di sicurezza a riarmo manuale;

• Valvola di intercettazione combustibile;

• Valvola scarico termico;

• Scaricatore aria:

• Gruppo riempimento automatico;

• Valvola sicurezza I.S.P.E.S.L.;

• Pressostato di blocco a riarmo manuale;

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• Separatore aria;

• Vaso di espansione chiuso autopressurizzato;

Il vaso di espansione chiuso avrà una pressione di collaudo maggiore o uguale a 6bar, pressione di collaudo

della caldaia, sarà di tipo omologato I.S.P.E.S.L. e avrà un volume di 200 litri con un volume dell’acqua del

circuito pari a 1000 litri.

La valvola di intercettazione combustibile, a riarmo manuale, sarà tarata a 97°C e il pozzetto per il capillare

sarà installato ad una distanza dal generatore inferiore a 0.5m e a monte di qualunque organo di

intercettazione dell’impianto.

La valvola di sicurezza dovrà essere del tipo omologato I.S.P.E.S.L., tarata ad una pressione di 5.4 bar.

Dovrà esistere coordinamento tra la valvola di sicurezza e il pressostato a riarmo manuale il quale dovrà

avere un taratura inferiore a quella della valvola.

P

B CALDAIA

Valvola sicurezza intercettazione

Capillare e sonda valvola

Valvola sicurezza I.S.P.E.S.L.

Scaricatore aria

Pressostato a riarmo manuale

Vaso di espansione chiuso

Gruppo riempimnto automatico con manometro

Legenda circuito caldaia piscina

1

1

2

2

3 4 5

6

7

3

4

5

6

7

< 0

.5m

8

9

TSC

TC

10

11

Termometro scala 0-120°8

Manometro in mH2O9

Termostato di regolazione10

Termostato di regolazione11

Linea alimentazione

gasolio

TT DN 100

M

IN PISCINA

OUT PISCINA

DN 100

12

12

12 12

12

12

12

12

12

12

1314

15

16

Valvola a corpo piatto

Pompa anticondensa: Q=13m3/h H=2,5mH2O P=790 W 3P 380V

Circolatore acqua circuito caldaia: Q=35m3/h H=6mH2O P1,5kW 3P 380V

Valvola miscelatrice a tre vie motorizzata

Scambiatore a piastre: n°37 piastre AISI316, guarnizioni EPDM C=712 kW

Bruciatore a gasolio modulante: Ptmax=830kW, 380V, Pe=1,4kW

Centrale termica: focolare P=738kW, utile P=670kW, acqua=538l, H=136mbar

12

13

14

15

16

C

B

17

1819

Valvola di ritegno

Termostato inserzione pompa anticodensa

Termostato di inserzione circolatori acqua calda

17

18

19

20

Valvola meccanica blocco combustibile (serbatoio gasolio soprabattente)20

Tubazione in acciaio nero FE33 neri SS UNI 8863

a vista

combustibile a riarmo manuale

autopressurizzato 200litri I.S.P.E.S.L.

intercettazione combustibile

5.4 DEPOSITO GASOLIO

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Il deposito di gasolio, il quale alimenterà i tre bruciatori per la produzione acqua calda piscina riscaldamento

e sanitaria, è costituito da un serbatoio a doppia camera ad asse orizzontale cilindrico, costruito in acciaio al

carbonio con materiale di Prima Scelta, fondi bombati ed orlati avente le seguenti dimensioni:

• capacità m3 15

• diametro serbatoio interno mm.2000

• diametro serbatoio esterno mm.2050

• lunghezza totale mm. 4900 ca

• spessore serbatoio interno mm. 5

• spessore serbatoio esterno mm.4

• peso kg 2.695 ca

Esso è ubicato all’esterno della centrale, nel cortile a cielo aperto, interrato.

La generatrice superiore del serbatoio corre a più di 20cm dal piano di calpestio e la distanza minima tra il

serbatoio ed i fabbricati circostanti è superiore a 50cm.

Il serbatoio è ermeticamente chiuso in modo da avere una tenuta superiore a 1kg/cm2, costruito con

materiali approvati dal Ministero dell’Interno, protetto contro la corrosione e munito dei seguenti accessori:

• Tubo di carico da 2” disposto nel pozzetto del serbatoio.

• Tubo di sfiato dei vapori con diametro interno superiore a 25mm (DN25) con altezza di 2,5m dal

piano di calpestio e con estremità protetta da rete tagliafiamma;

• Valvola limitatrice di carico a galleggiante, interrompe il flusso di combustibile al raggiungimento del

90% della capacità del serbatoio, del tipo omologato dal Ministero dell’Interno.

• valvola a strappo per l’interruzione del combustibile;

Sulle tubazioni di mandata dal serbatoio ai bruciatori della centrale termica, visto che l’alimentazione dei

bruciatori avverrà per aspirazione e il serbatoio è soprabattente rispetto alla centrale termica, sarà installata

una valvola meccanica di blocco che consenta il passaggio solo durante il funzionamento del bruciatore. Tale

dispositivo sarà del tipo omologato dal Ministero dell’Interno.

Sulla tubazione di aspirazione del combustibile sarà installata una valvola a chiusura rapida comandata a

distanza tramite cavetto in acciaio e leva facilmente accessibile all’esterno della centrale (del tipo a strappo).

Sulla tubazione di ritorno, dal bruciatore al serbatoio, sarà installata una valvola di ritegno.

5.5 CONDOTTO EVACUAZIONE FUMI

Il condotto di evacuazione fumi, calcolato secondo UNI 9615, dovrà essere realizzato ad elementi

prefabbricati modulari provvisti di giunto di connessione tale da assicurare la tenuta alla condensa con

bloccaggio esterno tramite fascette metalliche, a doppia parete in acciaio inox AISI 304 esternamente ed in

316L internamente, spessori delle lamiere da 0,4 a 1,2 mm, conforme in termini di prescrizioni a quanto

stabilito dalla Legge 615/66.

Dovrà inoltre essere impermeabile ai gas e termicamente isolato, a sviluppo verticale, senza

strozzature.

Di del camino 300 mm.

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Dotato di:

Sul tratto orizzontale: termometro per la misura della temperatura dei fumi, portina ispezionabile,

foro per prelievo fumi, misuratori indici di combustione.

Sul tratto verticale: portina ispezionabile a doppia parete, fori di prelievo campioni fumi.

La canna è stata verificata in base alla norma UNI/CTI 9615/90.

Gli elementi prefabbricati modulari devono essere provvisti di giunto di dilatazione e saranno uniti

per innesto a doppio bicchiere con bloccaggio esterno tramite fascette metalliche.

RISCALDAMENTO ACQUA VASCA PICCOLA

E’ opportuno separare i circuiti di riscaldamento in modo tale da non dover azionare la caldaia

destinata al riscaldamento della piscina grande, per riscaldare solo la vasca piccola, in quanto risulterebbe

sovradimensionata rispetto alle esigenze reali della piscina piccola.

Si preferisce impiegare la stessa caldaia impiegata per il riscaldamento dell’ACS mediante una valvola

deviatrice di flusso che serve, secondo un diritto di precedenza prestabilito, entrambe le utenze. Una volta in

temperatura, l’acqua della piscina richiede apporto saltuario di energia termica, lasciando libera la caldaia di

riscaldare l’ACS anch’essa mantenuta in temperatura in apposito bollitore.

Il dimensionamento della caldaia si effettua in base al carico termico più gravoso tra quello richiesto

dalla piscina e quello dall’ACS.

T= 24 h tempo necessario per il riscaldamento della piscina Ti= 15 °C temperatura iniziale acqua Tf= 30 °C temperatura finale acqua Pt= 1152000 kcal calore necessario Pts= 48000 kcal/h potenza totale scambiatore μ= 0,80 rendimento caldaia Ptc= 60.000 kcal/h potenza termica caldaia

Come specificato al paragrafo 6.4.5 la potenza termica richiesta per il riscaldamento dell’ACS è di

circa 63.000 kcal/h pari a circa 73 kW.

6. IMPANTO ACS E SOLARE TERMICO

L’impianto di riscaldamento dell’acqua calda sanitaria sarà integrato da un impianto solare termico. Il

dimensionamento è effettuato per un numero complessivo di 40 pannelli solari, ma per la limitatezza dei

fondi disponibili ne saranno installati solo 10, lasciando l’impianto predisposto per l’installazione dei 30

mancanti in un secondo momento.

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File: PISCINA COMUNALE 34

Il progetto si articola in:

a) Dimensionamento e progetto campo solare; b) Dimensionamento e progetto circuito solare; c) Dimensionamento e progetto circuito secondario; d) Dettagli progettuali

6.1 CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO

L’impianto prevede l’installazione dei collettori solari sul tetto dell’edificio. Trattandosi di tetto piano è

prevista una struttura di sostegno inclinata a 45° rispetto al piano orizzontale e orientata a SUD-EST.

I serbatoi, le pompe e le centraline di regolazione saranno posizionati all’interno, nel vano tecnico al

piano interrato della medesima struttura dove sono collocati i collettori solari.

Sarà installato un bollitore solare da 3000 litri ed un bollitore caldaia da 2000 litri.

L’acqua della piscina per adulti sarà riscaldata da una caldaia di grande potenza mentre l’acqua della

piscina piccola sarà riscaldata dalla stessa caldaia dell’ACS.

6.2 SCHEMA E PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Lo schema di impianto prevede due sezioni di generazione di calore: solare e caldaia.

Tramite i pannelli solari si converte la radiazione solare in energia interna del fluido termovettore

(costituito da una miscela di acqua e glicole al 25%) circolante nel circuito primario chiuso. Il fluido

termovettore trasferisce la propria energia interna tramite uno scambiatore di calore a piastre esterno

all’acqua destinata alla rete di distribuzione contenuta in un accumulo solare collegato in serie col bollitore

caldaia. L’acqua circola tra l’accumulo solare e lo stesso scambiatore a piastre grazie ad una pompa di

circolazione secondo uno schema che sfrutta al massimo la stratificazione della temperatura. Essa è infatti

prelevata dal basso dei serbatoi, al livello dell’acqua di alimento dei serbatoi, e reimmessa a temperatura

superiore a circa metà dell’altezza dei serbatoi, dopo il salto termico nello scambiatore di calore a piastre.

Si definiscono, come da progetto allegato: S3 = sonda di temperatura fluido termovettore in uscita dai pannelli solari S4 = sonda di temperatura scambiatore a piastre S5 = sonda di temperatura serbatoio solare B1 VM = valvola miscelatrice termostatica P1 = pompa di circolazione circuito solare P2 = pompa di circolazione circuito ACS ΔT1 = differenza di temperatura tra temperatura di S3 e temperatura di S5 oltre la quale la centralina solare pone in funzione la pompa P1 ΔT2 = differenza di temperatura tra la temperatura di S3 e la temperatura S5 (oppure S6) al di sotto della quale la centralina solare disattiva la pompa P1 ΔT3 = differenza di temperatura tra la temperatura di S4 e quella di S5 al di sopra della quale si ha l’attivazione da parte della centralina solare della pompa P2

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File: PISCINA COMUNALE 35

6.1.1 Funzionamento delle pompe

1) La sonda S3 rileva la temperatura del fluido termovettore in uscita dai pannelli solari. 2) La sonda S5 rileva la temperatura dell’acqua nel serbatoio solare B1 3) Se la differenza di temperatura tra la temperatura rilevata da S3 e quella rilevata da S5 è maggiore

del ΔT1 di azionamento impostato (7-10 °C) allora la centralina dell’impianto solare attiva la circolazione del fluido termovettore nel circuito solare mediante la pompa P1.

4) La sonda S4 rileva la temperatura dello scambiatore a piastre in cui il fluido termovettore cede il suo

calore

5) Se la differenza di temperatura rilevata dalla sonda S4 e la temperatura rilevata dalla sonda S5 del serbatoio solare B1 è maggiore del ΔT3 minimo di azionamento impostato (3-4 °C) allora la centralina dell’impianto solare attiva la circolazione dell’acqua tra lo scambiatore a piastre ed il serbatoio solare mediante l’azionamento della pompa P2.

6) Se la differenza di temperatura tra la temperatura rilevata da S3 e quella rilevata da S5 scende al di

sotto del ΔT2 minimo impostato (3-4 °C) oppure la temperatura nel serbatoio B1 è maggiore di quella consentita (90°C) oppure lo scambiatore a piastre ha raggiunto la potenza di scambio termico massimo (circa 70 kW) allora la centralina dell’impianto solare disattiva la circolazione del fluido termovettore nel circuito solare disinserendo la pompa P1

7) Se la differenza di temperatura rilevata dalla sonda S4 e la temperatura rilevata dalla sonda S5 del

serbatoio solare scende al di sotto del ΔT3 minimo di azionamento impostato (3-4 °C) oppure lo scambiatore a piastre non scambia più calore in maniera significativa allora la centralina dell’impianto solare disattiva la circolazione dell’acqua tra lo scambiatore a piastre ed il serbatoio solare B1 disattivando la pompa P2

6.3 DIMENSIONAMENTO E CARATTERIZZAZIONE ENERGETICA DELL’IMPIANTO

Caratteristiche prestazionali collettori singoli ed impianto

SINGOLO COLLETTORE TOTALE IMPIANTO

COLLETTORE TIPO VETRATO PIANO QUANTITA' 40

SUPERFICIE NETTA 2,23 MQ SUPERFICIE NETTA 89,2 MQ

SUPERFICIE LORDA 2,37 MQ SUPERFICIE LORDA 94,8 MQ

PERDITA DI CARICO b 104105 . PERDITA DI CARICO b 104105 .

PERDITA DI CARICO a 2347,7 . PERDITA DI CARICO a 2347,7 .

curva di rendimento ή 0 0,75 . curva di rendimento η0 0,75 .

curva di rendimento a1 -3,6 W/m² K curva di rendimento a1 -3,6 W/m² K

curva di rendimento a2 0,0015 W/m² K² curva di rendimento a2 0,0015

W/m² K²

irraggiamento Go 800 W/m² irraggiamento Go 71360 W

temperatura ambiente Ta 20 °C temperatura ambiente Ta 20 °C

temperatura media collettore Tm 50 °C

temperatura media collettore Tm 50 °C

Tm-Ta 30 °K Tm-Ta 30 °K

rendimento istantaneo ή 0,5355 . rendimento istantaneo ή 0,5355 .

Potenza unitaria utile W 428 W/m² Potenza unitaria utile W 38177 W

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Potenza unitaria utile kcal/h 368 kcal/m²h Potenza totale utile kcal/h 32825 kcal/h

Portata unitaria 30 l/m² Portata totale 1200 l

numero collettori

tipo di collegamento sottogruppo

portata per collettore

portata totale perdita di carico

superfice captante

Litri/h lt/h pascal MM H2O mq

PARCO SOLARE TOTALE 40 parallelo 1200 1048 7140 89,2

STRINGA 1 10,00 serie 300 300 1048,

4 7140 22,3

BANCO 1a 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

BANCO 1b 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

STRINGA 2 10,00 serie 300 300 1048,

4 7140 22,3

BANCO 2a 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

BANCO 2b 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

STRINGA 3 10,00 serie 300 300 1048,

4 7140 22,3

BANCO 3a 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

BANCO 3b 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

STRINGA 4 10,00 serie 300 300 1048,

4 7140 22,3

BANCO 4a 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

BANCO 4b 5,00 parallelo 300 349,5 3570 11,15

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File: PISCINA COMUNALE 37

SIMULAZIONE PRESTAZIONE IMPIANTO SOLARE

10'000,0litri/giorno45 °C

40 x Collettore piano standardSuperficie lorda totale: 94,80m²Azimut:0°Incl.:45°

Serbatoio ACS -2000Serbatoio ACS -3000

70 kW

Risultati della simulazione annua

Radiazione sulla superficie collettore: 157,99 MWh 1'771,20 kWh/m² Energia fornita dai collettori: 69,13 MWh 774,97 kWh/m² Energia fornita dal circuito: 67,34 MWh 754,96 kWh/m²

Fornitura energia per acqua calda sanitaria: 127,14 MWh Energia impianto solare per acqua calda sanitaria:

66,35 MWh

Energia fornita dal riscaldamento ausiliario: 63,36 MWh

Risparmio Gasolio: 10,6 m³

Emissioni CO2 evitate28831,54 kg

Quota di copertura ACS: 51,2 % Rendimento del sistema: 42,0 %

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File: PISCINA COMUNALE 38

Dati progetto

Località : Cagliari Set dati meteo "Cagliari" Somma annua radiazione globale: 1633,97 kWh Latitudine: 39,2 °

Dati

Acqua calda sanitaria

consumo medio giornaliero 10 m³ Temperatura teorica: 45 °C Profilo di carico: Piscina Temperatura acqua fredda: 15 °C 15 °C

Componenti impianto

Circuito collettori

Produttore Buderus Tipo Collettore piano standard Numero: 40,00 Superficie lorda totale: 94,8 m² Sup. tot. riferimento: 89,2 m² Inclinazione: 45 ° Azimut: 0 °

Serbatoio ACS in temperatura Produttore Biblioteca T*SOL Tipo Serbatoio ACS -2000 Volume 2000 l

Solar beheizter VorwaErmspeicher (S) Produttore Biblioteca T*SOL Tipo Serbatoio ACS -3000 Volume 3000 l

Riscaldamento ausiliario Produttore Biblioteca T*SOL Tipo Caldaia a gasolio -70 Potenza nominale 70 kW

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File: PISCINA COMUNALE 39

Quota di energia solare sul consumo energetico

Energia solare 66'349 kWh Consumo energetico totale 129'704 kWh

dicnovottsetagoluggiumagaprmarfeb

[kW

h]

3'000

2'800

2'600

2'400

2'200

2'000

1'800

1'600

1'400

1'200

1'000

800

600

400

200

0

Temperatura massima giornaliera nel collettore

dicnovottsetagoluggiumagaprmarfebgen

[°C

]

150

140

130

120

110

100

90

80

70

60

50

40

30

20

I calcoli sono stati eseguiti con il programma di simulazione per impianti solari termici T*SOL Pro 4.3.I risultati sono stati ottenuti con un modello matematico dall'intervallo variabile di max. 6 minuti. La resa reale può differire da questo valore a causa di variazioni

meteorologiche, di consumo e per altri fattori.Lo schema d'impianto sopra riportato non sostituisce il progetto tecnico dell'impianto solare.

6.4 DIMENSIONAMENTO COMPONENTI D’IMPIANTO

1.10.1 6.4.1 DIMENSIONAMENTO TUBAZIONI

Trattasi di circuito chiuso con tubazioni di ritorno e mandata solare a cui sono collegate le

derivazioni costituite da 4 stringhe di collettori. Il ritorno di ciascuna stringa confluisce nel ritorno della

tubazione principale mentre la mandata di ciascuna stringa confluisce nella mandata della tubazione

principale.

Le tubazioni di ritorno e di mandata principali variano la propria sezione in funzione della portata di

prelievo e di adduzione delle singole stringhe in maniera da conservare, in base ai diametri di tubo

commercialmente disponibili, perdite di carico continue circa costanti (se consentito) con velocità del flusso

dell’ordine di 0,5 m/s. Per velocità inferiori è facilitata la formazione di bolle nel circuito.

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File: PISCINA COMUNALE 40

Ritorno e mandata solare tubazione nuova: Diametro interno: 26 mm Tratti tra stringhe: 20 mm Tubazioni di adduzione e prelievo: 14 mm Collegamenti tra banchi: 14 mm

1.10.2 6.4.2 PERDITE DI CARICO CONTINUE PER LA SCELTA DEL CIRCOLATORE

In base alla lunghezza dei vari tratti di tubazione si calcolano le perdite di carico continue. La

formula impiegata è quella di Colebrook con metodo iterativo.

I risultati ottenuti saranno inoltre moltiplicati per il fattore correttivo pari a 1.1 che tiene conto della

presenza di glicole in concentrazione pari al 25 % nella miscela del fluido termoconvettore.

Tubazioni: 2,27 mca Maggiorazione glicole: 2,5 mca

1.10.3 6.4.3 PRINCIPALI PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Le perdite di carico localizzate principali sono dovute ai collettori solari ed agli scambiatori di calore.

Tali perdite sono dichiarate dai costruttori:

- Perdite di carico nelle stringhe di collettori per fluido termovettore:

1,83·1.1 = 2 m H2O

- Perdite di carico scambiatore di calore a piastre per fluido termovettore : 92 mm H2O Totale perdite di carico

Perdite continue: 2500 mm Perdite di carico stringhe di collettori: 2000 mm Scambiatore a piastre: 92 mm Perdite di carico valvole ed accessori (valutate circa il 30% di quelle continue): 704 mm Totale perdite di carico: 5296 mm Utilizzando un ulteriore fattore moltiplicativo di sicurezza pari a 1.1 si ha: Totale perdite = 5826 mm c.a..

La pompa di circolazione dovrà essere resistente alla miscela acqua glicole e poter lavorare in un

intervallo di temperatura di almeno -10 °C +120 °C.

Campo di lavoro : Q= 1,2 mc/h H= 5,83 mH2O

1.10.4 6.4.4 DIMENSIONAMENTO VASO D’ESPANSIONE

Punto di partenza per il dimensionamento del vaso d’espansione del circuito solare è la

determinazione del volume totale del fluido termovettore in condizioni di temperatura ambiente.

Volume di riempimento dell'impianto numero litri/unit

à

Totale

(litri)

Volume collettori 40 0,86 34,4

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File: PISCINA COMUNALE 41

Volume scambiatore di calore a piastre 2 27.7 56

Volume tubazioni 58

148,4

Il volume finale Vf è pari a : 148,4

La pressione di esercizio è determinata come segue:

La pressione iniziale Pi è la pressione (differenza di pressione rispetto all’ambiente) all’interno del

circuito solare che deve essere raggiunta durante il riempimento del circuito a freddo. È la stessa pressione

che si raggiunge anche di notte quando la pompa di circolazione del circuito solare non è in funzione.

Dipende dal dislivello tra il punto più alto del circuito solare e la sede del vaso di espansione. Se la differenza

di quota è per esempio di 10 m, ciò corrisponde a 10 m di colonna d’acqua = 1 bar. La pressione iniziale

dovrebbe quindi, con un supplemento di sicurezza di 0,5 bar, raggiungere almeno il valore Pi = 1,5 bar. Il

valore consigliato è: Pi = 2 bar fino a 15 m di dislivello.

La pressione finale Pf è la pressione teorica (differenza rispetto alla pressione dell’ambiente)

all’interno del circuito solare, che non viene mai superata se l’esecuzione è corretta. Si calcola sulla tenuta a

pressione delle componenti (per esempio collettori), ma non dovrebbe mai superare 5,5 bar. Il valore

consigliato è: Pf = 5 bar, se le componenti lo permettono.

La pressione predefinita nel vaso d’espansione Pve dovrebbe essere di circa 0,3 – 0,5 bar al di sotto

della pressione iniziale Pi, in modo che anche a freddo la membrana del vaso d’espansione sia leggermente

in tensione. Il vaso d’espansione può essere acquistato con questa pressione a riposo oppure si può

impostare il valore desiderato direttamente sulla valvola. Valore consigliato: Pve = 1,5 bar.

La pressione d’intervento della valvola di sicurezza Pvs (differenza rispetto alla pressione

dell’ambiente) dovrebbe essere almeno 0,5 bar al di sopra della pressione finale, in modo che la valvola di

sicurezza, se l’esecuzione è corretta, non entri mai in gioco. Valore consigliato: Pvs = 6 bar, se le

componenti lo permettono.

Inoltre il fattore di pressione Δf = (Pf – Pi) / (Pf + 1) del vaso d’espansione non deve essere

maggiore di 0,5 perché altrimenti la membrana al suo interno si logora inutilmente.

Altezza statica tra punto più alto del campo solare ed il vaso d’espansione: circa 5 m

L’espansione ΔV è calcolato con la seguente espressione:

∆V = e VFl = 10,4 litri

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File: PISCINA COMUNALE 42

col coefficiente di dilatazione e = 0.045 per l’acqua, e = 0.070 per miscela acqua-glicolo. Il volume utile del vaso d’espansione viene calcolato con una ulteriore sicurezza del 10%

Vu = 49,28 litri

Il volume nominale, cioè il volume che viene riportato nei cataloghi dei prodotti deve essere

calcolato utilizzando le pressioni determinate in precedenza.

Vn = Vu (Pf + 1) / (Pf-Pi) = 100 litri

Riassumendo :

Pressione iniziale di caricamento Pi (bar) 2 Pressione predefinita vaso d’espansione Pve (bar) 1,5

Pressione valvola di sicurezza Pvs (bar) 6

Pressione finale Pf (bar) 5

ΔV (litri) 10,4

Coefficiente d'espansione acqua-glicole 0,07

Volume utile Vu (litri) 50

Volume nominale Vn (litri) 100

Il volume nominale del vaso d’espansione è quindi di : 100 litri. Si consiglia un vaso d’espansione

con membrana intercambiabile di tipo alimentare resistente a transitori di temperatura pari a 160 °C

1.10.5 6.4.5 DIMENSIONAMENTO BOLLITORE CALDAIA IN BASE ALLA RICHIESTA DI PUNTA

Si considera come richiesta di punta di ACS a 45 °C una dotazione di circa 40 litri per ogni bagnante

con fattore di carico pari al 100%. Il numero di persone previsto in vasca è di 200. Per il dimensionamento

seguente si ipotizza di escludere l’impianto solare ed i relativi bollitori in modo tale da prevedere

un’eventuale ‘fermo’ dello stesso con conseguenti disagi.

La richiesta totale V è quindi pari a V = 40 x 200 = 8000 litri. Trattandosi di volumi d’accumulo

molto grandi la temperatura di accumulo è portata da 45 (temperatura di utilizzo) a 65 °C in modo che si

possano diminuirne le dimensioni.

Indicati con : Tu = Temperatura di utilizzo (45 °C) Ta = Temperatura accumulo (65 °C) Tf = Temperatura acqua fredda (15 °C)

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File: PISCINA COMUNALE 43

tpu = Durata periodo di punta (0,5 ore) tpr = Durata di preriscaldo (1,5 ore)

per 20 coppie docce – lavandini la letteratura riporta una dimensione del boiler pari a circa 1890 litri

ed una potenza dello scambiatore pari a 63,000 kcal/h.

Si sceglierà un bollitore solare da 2000 litri con altezza non superiore a 2540 mm.

1.10.6 6.4.6 DIMENSIONAMENTO SCAMBIATORE A SERPENTINA O FASCIO TUBIERO DEL BOLLITORE CALDAIA

Si può quindi dimensionare la superficie della serpentina mediante la formula

)21( tmtmk

QS

−⋅=

Dove tm1 (temperature media tra i valori di ingresso e quelli d’uscita dal serpentino o fascio tubiero delle temperature del medio scaldante:= (70 + 60)/2 = 65 °C. tm2 (temperatura media del fluido scaldato) := (15+65)/2 = 40

k coefficiente di scambio termico: = 500 Cmh

kcal

°⋅⋅ 2

S = 63000/ (500*(65-40)) = 5 mq

1.10.7 6.4.7 DIMENSIONAMENTO SERBATOI SOLARI

La capacità d’accumulo per unità di superficie di collettori solari installati è pari a 50-60 litri/metro

quadro. Lo spazio disponibile per il campo solare non consente una superficie totale superiore a circa 89 mq

di superficie captante. Dato questo vincolo la capacità di accumulo non puo’ essere superiore a 5000 litri. Si

prevede un bollitore solare da 3000 litri da utilizzare in serie col bollitore caldaia da 2000 litri, in cui si farà

convogliare l’acqua preriscaldata dall’impianto solare stesso.

I bollitori dovranno essere in acciaio inox, avere la valvola di sfiato automatico, vaso d’espansione,

valvola si sicurezza e scarico termico, indicatore di temperatura e manometro per la pressione di rete,

riduttore di pressione. Pressione ammissibile di 6 bar. Coibentazione da 50 mm di materiale con conduttività

termica utile del materiale isolante pari a 0,038 W/m°C.

Idoneo a contenere acqua potabile secondo il D.L.n°108 del 25.01.92; protezione catodica con

anodo al magnesio, con organo di controllo dell'effettivo consumo della barra, con azione su valvolino

collocato su tappo; garanzia 5.

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File: PISCINA COMUNALE 44

1.10.8 6.4.8 DIMENSIONAMENTO SCAMBIATORI DI CALORE A PIASTRE SALDO BRASATE

Il rapporto Superficie scambio termica/Superficie collettori solari deve essere > 0.1. La superficie di

scambio, per la potenza di scambio citata, deve quindi essere di almeno 9.00 mq. Esso deve essere idoneo a

lavorare con temperature massime di 140 °C alla pressione di 6 bar.

1.10.9 6.4.9 CALCOLO DELLE DILATAZIONI TERMICHE LINEARI NEI TUBI DEL CIRCUITO SOLARE

Si utilizzerà la formula

TLL ∆⋅⋅=∆ α con:

L∆ = dilatazione termica lineare, mm α = coefficiente di dilatazione termica lineare, mm/m°C

L = lunghezza della tubazione

T∆ = differenza di temperatura, °C

Il tratto soggetto ad una dilatazione lineare non trascurabile è quello delle tubazioni principali di

mandata e di ritorno

RITORNO: TLL ∆⋅⋅=∆ α = 0.0170 x 27 x 65 = 30 mm

Con un compensatore naturale ad L con braccio di circa 2 m la dilatazione termica lineare è

compensata. La geometria della tubazione di mandata possiede tali requisiti. Per maggior sicurezza sarà

cura della ditta installatrice, l’inserimento di giunti compensatori della dilatazione opportunamente collocati e

distanziati.

1.10.10 6.4.10 VINCOLI DELLE TUBAZIONI

I vincoli delle tubazioni da 28 mm dovranno esser posizionati a 2,5 m l’uno dall’altro ed in ogni caso

in prossimità delle curve.

I vincoli delle tubazioni di diametro compreso tra 16 e 22 dovranno essere posizionati a 2 m l’uno

dall’altro ed in ogni caso in prossimità delle curve.

Essi saranno, del tipo ad appoggio semplice in cemento. L’appoggio semplice garantisce lo

scorrimento delle tubazioni e lo smaltimento delle dilatazioni nei compensatori naturali ad L e nei giunti di

compensazione della dilatazione. Sarà cura della ditta appaltatrice l’inserimento degli staffaggi e/o appoggi

opportunamente distanziati.

IL PROGETTISTA

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File: PISCINA COMUNALE 45

COMUNE DI PORTOSCUSO PROVINCIA DI CAGLIARI

RELAZIONE TECNICA LEGGE 10 SUL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI PER IL

CONTENIMENTO DI CONSUMO DI ENERGIA NEGLI EDIFICI

MODELLO secondo ALLEGATO B TIPOLOGIA b, art. 1 DM 13-12-93: opere relative agli impianti termici di nuova installazione in edifici esistenti

e opere relative alla ristrutturazione degli impianti termici. In ottemperanza a quanto disposto da:

legge n. 10 del 9 gennaio -D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 D.M. del 13 dicembre 1993 - D.M. del 6 agosto 1994

Calcolo del fabbisogno energetico convenzionale METODO A - UNI10379 Procedure di calcolo recepite dalla UNI-10344 e da tutte quelle collegate

Opere relative a: REALIZZAZIONE IMPIANTI TERMICI Località: PORTOSCUSO (CA) Tipo di edificio: PISCINA COMUNALE Categoria: E.6(1)/E.6(3) Committente: COMUNE DI PORTOSCUSO

Cagliari lì,

IL PROGETTISTA

La presente Relazione Tecnica ai sensi dell'Art. 28 Legge 10, 9-1-1991, viene consegnata in duplice copia prima o insieme, alla denuncia dell'inizio lavori

relativi alle opere in oggetto. La seconda copia viene restituita con l'attestazione dell'avvenuto deposito.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

46

a) INFORMAZIONI GENERALI

Comune di: PORTOSCUSO

Progetto per la realizzazione di: Impianto di riscaldamento

sito in: PORTOSCUSO

Autorizzazione edilizia n° :

del:

Protocollo

Classificazione dell'edificio: E.6(1) PISCINA+E.1(1)

Numero delle zone: 2

Committente: COMUNE DI PORTOSCUSO

Progettista degli impianti termici:

Progettista dell'isolamento termico dell'edificio:

Direttore dei lavori degli impianti termici:

Direttore dei lavori dell'isolamento termico dell'edificio:

Consistenza demografica del comune (numero di abitanti):

L'edificio rientra tra quelli di proprietà pubblica o adibiti a uso pubblico ai fini dell'utilizzo delle fonti rinnovabili di

energia previste dall'art.5 comma 15 del regolamento:

ýSì �No

L'edificio rientra nella disciplina di cui all'art. 4 comma 1 della legge (edilizia sovvenzionata e convenzionata,

edilizia pubblica e privata):

ýSì �No

L'edificio rientra nella disciplina di cui all'art. 4 comma 2 della legge (autorizzazioni, concessioni e contributi per

la realizzazione di opere pubbliche):

ýSì �No

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

47

b) FATTORI TIPOLOGICI DI EDIFICIO

I seguenti elementi tipologici (contrassegnati) sono forniti in allegato:

ý pianta dell’edificio con orientamento e indicazione d'uso prevalente dei singoli locali

ý prospetti e sezioni dell’edificio con evidenziazione di eventuali sistemi di protezione solare (se

presenti)

� elaborati grafici relativi ad eventuali sistemi solari passivi specificatamente progettati per favorire lo

sfruttamento degli apporti solari

c) PARAMETRI CLIMATICI DELLA LOCALITÀ

Gradi-giorno [°C 24 h]: 794

Zona climatica B

Periodo di riscaldamento previsto per Legge [gg] 121 dal 1/12 al 31/3

Temperatura minima di progetto dell'aria esterna [°C]: UNI 5364 3

Le temperature medie mensili determinate in base alla norma UNI 10349:

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

9.6 10.2 12.3 14.5 17.4 21.4 23.5 24.1 22.6 18.7 14.4 10.8

Le irradiazioni medie mensili relative al periodo di riscaldamento determinate in base alla norma UNI 10349

sono le seguenti:

N NE E SE S SW W NW Oriz.

Gen 2.3 2.7 5.6 9.2 11.5 9.2 5.6 2.7 7.3

Feb 3.1 3.9 7.1 10.1 11.8 10.1 7.1 3.9 9.8

Mar 4.2 6.3 10.0 12.1 12.5 12.1 10 6.3 14.4

Apr 5.7 9.00 12.3 12.5 10.7 12.5 12.3 9.0 18.5

Mag 8.1 11.7 14.4 12.8 9.6 12.8 14.4 11.7 22.5

Giu 9.8 13.4 15.7 13.0 9.2 13.0 15.7 13.4 25

Lug 9.5 14.2 17.4 14.6 10.0 14.6 17.4 14.2 27.3

Ago 6.8 11.6 15.8 15.1 11.8 15.1 15.8 11.6 23.9

Set 4.6 7.8 12.2 13.8 13.2 13.8 12.2 7.8 17.6

Ott 3.5 4.9 8.9 12.1 13.7 12.1 8.9 4.9 12.2

Nov 2.5 3.0 6.2 9.8 12.1 9.8 6.2 3.0 8.1

Dic 2.1 2.4 4.9 8.2 10.4 8.2 4.9 2.4 6.4

Le percentuali di incremento delle dispersioni per esposizione considerate nel progetto per il calcolo del CD

norma UNI 7357 sono riportate nella seguente tabella:

N NE E SE S SW W NW

15.0 18.0 13.0 8.0 0.0 5.0 8.0 15.0

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

48

d) DATI TECNICO-COSTRUTTIVI DELL'EDIFICIO E DELLE RELATIVE STRUTTURE

Nell’edificio in oggetto è presente n°1 generatore, l’edificio è suddiviso essenzialmente in due zone:

Zona Piscina: Classificazione E.6(1):

Volume degli ambienti al lordo delle strutture che li delimitano [m�]: 7733.19

Superficie esterna che delimita il volume [m�]: 3048.17

Rapporto S/V [m-�]: 0.3942

Massa efficace (termica areica) dell'involucro edilizio [Kg/m�]: 155

Classe di permeabilità all'aria dei serramenti esterni (secondo norma UNI 7979): M

Valori di progetto della temperatura interna [°C]: 26

Valori di progetto dell'umidita' interna [%]: 60

Volume netto [m3] 5983

Superficie netta [m2] 1962

Ricambi d'aria effettivi da riscaldare (CON Ventilazione Forzata) (riferiti alle 24 ore) [volumi/h] 0.9

Ricambi d'aria effettivi da riscaldare (CON Ventilazione Forzata) (riferiti alle ore di risc.);

[volumi/h]

1.5

Ricambi d'aria effettivi(CON Ventilazione Forzata) (riferiti alle 24 ore); [volumi/h] 0.9

Zona Spogliatoi/Ricezione: Classificazione E1 (1):

Volume degli ambienti al lordo delle strutture che li delimitano [m�]: 1653.37

Superficie esterna che delimita il volume [m�]: 1223.32

Rapporto S/V [m-�]: 0.7399

Massa efficace (termica areica) dell'involucro edilizio [Kg/m�]: 75

Classe di permeabilità all'aria dei serramenti esterni (secondo norma UNI 7979): M

Valori di progetto della temperatura interna [°C]: 20

Valori di progetto dell'umidita' interna [%]: 50

Volume netto [m3] 1308.35

Superficie netta [m2] 379.23

Ricambi d'aria effettivi da riscaldare CON Ventilazione Forzata) (riferiti alle 24 ore) [volumi/h] 0.43

Ricambi d'aria effettivi da riscaldare (CON Ventilazione Forzata) (riferiti alle ore di risc.);

[volumi/h]

0.37

Ricambi d'aria effettivi(CON Ventilazione Forzata) (riferiti alle 24 ore); [volumi/h] 0.50

Apporti Interni [W/m2] 5.50

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

49

e) DATI RELATIVI ALL'IMPIANTO TERMICO

Descrizione generale dell'impianto termico contenente i seguenti elementi:

Tipologia:

Il locale Piscina è riscaldato tramite una unità di termoventilazione, i locali di servizio a supporto delle attività

sportive della piscina mediante tradizionali termosifoni e ventilconvettori. Una caldaia a gasolio provvede ad

alimentare tali corpi scaldanti.

Sistemi di generazione:

Per quanto riguarda lo schema funzionale dell'impianto con dimensionamento delle reti di distribuzione dei

fluidi termovettori e delle apparecchiature e con evidenziazione dei dispositivi di regolazione, nonchè la tabella

riassuntiva delle apparecchiature con le loro caratteristiche funzionali e di tutti i componenti rilevanti ai fini

energetici con i loro dati descrittivi e prestazionali, si rimanda agli elaborati grafici allegati alla presente

relazione ed in seguito elencati.

La potenza termica necessaria per il riscaldamento dei locali della Piscina è fornita da una caldaia a gasolio.

Il fluido termovettore è acqua. L’acqua è trattata alla temperature di 80/90°C, quindi distribuita nei vari locali

tramite tubazioni in acciaio/rame per giungere ai corpi scaldanti del tipo ventilconvettori/radiatori.

Sistemi di termoregolazione:

Il sistema di controllo previsto è del tipo a zona più climatico dotato di microprocessore che regola l’erogazione

della potenza termica in ragione del carico ed effettua la programmazione giornaliera/mensile della macchina.

La regolazione della temperatura in ambiente avviene tramite valvole termostatizzabili per i radiatori, termostati

ambiente per i fan-coil. Sull’unità di termoventilazione è prevista una valvola a tre vie pilotata da centralina

climatica a microprocessore dotata di termostato ambiente e sonda termometrica posta nella canala che

gestisca inoltre l’apertura e/o la chiusura delle saracinesche di immissione dell’aria.

Sistemi di contabilizzazione dell'energia termica:

Non previsti.

Condotti di evacuazione dei prodotti di combustione

Il condotto di evacuazione fumi dovrà essere realizzato ad elementi prefabbricati modulari provvisti di giunto di

connessione tale da assicurare la tenuta alla condensa con bloccaggio esterno tramite fascette metalliche. A

doppia parete in acciaio inox AISI 304 all’esterno e 316L all’interno, avrà spessori delle lamiere da 0,4 a 1,2

mm e sarà conforme in termini di prescrizioni a quanto stabilito dalla Legge 615/66.

Dovrà inoltre essere impermeabile ai gas e termicamente isolato, a sviluppo verticale, senza strozzature.

Di del camino 180 mm.

Dotato di:

Sul tratto orizzontale: termometro per la misura della temperatura dei fumi, portina ispezionabile, foro per

prelievo fumi, misuratori indici di combustione.

Sul tratto verticale: portina ispezionabile a doppia parete, fori di prelievo campioni fumi.

La canna è stata verificata in base alla norma UNI/CTI 9615/90.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

50

Gli elementi prefabbricati modulari devono essere provvisti di giunto di dilatazione e saranno uniti per innesto a

doppio bicchiere con bloccaggio esterno tramite fascette metalliche.

In allegato n° 8 pagine di calcolo/verifica canna fumaria secondo UNI 9615.

(dimensionamento secondo norma tecnica UNI 9615 Vedi calcoli ALLEGATI)

Sistemi di distribuzione del vettore termico:

L’acqua calda, trattata nella caldaia a gasolio, è distribuita tramite pompe di circolazione alla unità di

termoventilazione nella zona piscina e ai radiatori/ventilconvettori nella zona spogliatoi. Il Circolatore per acqua

avrà le seguenti caratteristiche prestazionali:

Prevalenza 0,5 bar con portata massima di 12 m3/h e potenza motore elettrico 400 W .

Sistemi di ventilazione forzata (tipologie):

L’aria nell’ambiente piscina è riscaldata tramite unità di termoventilazione alimentata a tutt’aria e dotata di

sezione con filtro elettrostatico di classe M+A (efficienza di filtrazione >90%, UNI 10339). L’unità di

termoventilazione è dotata di doppio ventilatore di mandata. Un terzo ventilatore provvede all’espulsione di una

pari quantità d’aria.

Tipo Ventilatore Mandata

1.10.10.1 Potenza elettrica assorbita [W]

1.10.10.2 Rendimento

Centrifugo 4000 0.6

Tipo Ventilatore Ripresa

1.10.10.3 Potenza elettrica assorbita [W]

1.10.10.4 Rendimento

Centrifugo 2000 0.6

Sistemi di accumulo termico (tipologie):

Non previsto.

Sistemi di produzione e di distribuzione dell'acqua calda sanitaria:

La produzione dell’acqua calda sanitaria avviene in inverno tramite una caldaia a gasolio dedicata allo scopo. E’

inoltre previsto l’utilizzo di un impianto a pannelli solari con accumuli parziali. Quest’ultimo ha il duplice scopo di

assicurare l’acqua calda sanitaria nei mesi estivi e preriscaldare l’acqua del boiler di accumulo nei mesi

invernali, riducendo il consumo di combustibile della caldaia.

Durezza dell'acqua di alimentazione dei generatori di calore (per potenza installata uguale o maggiore a 350

kW):

Dato non richiesto.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

51

Schemi funzionali dell'impianto: (forniti in allegato)

• Schema con dimensionamento delle reti di distribuzione del fluido termovettore.

• Schemi funzionali con dimensionamento delle apparecchiature.

• Sono evidenziati i dispositivi di regolazione.

Le caratteristiche funzionali delle apparecchiature dell'impianto e di tutti i componenti rilevanti ai fini energetici,

con i loro dati descrittivi e prestazionali, sono di seguito riportati.

Specifiche dei generatori di energia

Generatore numero: 1

Fluido termovettore: Acqua

Potenza termica utile nominale (Pn) KW: 125

Rendimento (alle condizioni di funzionamento nominali*) 0.93

Potenza elettrica assorbita dal bruciatore W: 320

* alle seguenti condizioni nominali : Temperatura aria esterna 3 °C Temperatura acqua IN/OUT 75/85 °C .

Specifiche relative ai sistemi di regolazione dell'impianto

Tipo di conduzione previsto in sede di progetto: continuo con attenuazione notturna: � intermittente: ý

Sistema di telegestione dell'impianto termico:

Non previsto.

Sistema di regolazione climatica in centrale termica:

Centralina climatica: programmatore regolatore a microprocessore.

numero dei livelli di programmazione temperatura nelle 24 ore: 2

organi di attuazione: valvola a tre vie motorizzata, pilotata da sonda esterna e sonda sulla mandata .

Regolatori climatici delle singole zone:

Dispositivi per la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali :

Controllo della temperatura interna per l’ambiente piscina mediante centralina climatica a microprocessore, che

pilotata da un termostato ambiente agisce sulla valvola a tre vie motorizzata che regola la portata d’acqua

immessa nella tubazione. La centralina climatica, controlla inoltre, l’apertura o la chiusura meccanica anche

parziale delle saracinesche di immissione dell’aria.

numero di apparecchi: 1

Per ogni singolo ambiente di servizio a supporto della attività sportiva il controllo della temperatura è assicurato

tramite valvola termostatica..

numero di apparecchi: 18

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

52

Dispositivi per la contabilizzazione del calore nelle singole unita' immobiliari servite da impianto termico

centralizzato:

Non previsti.

numero di apparecchi: 0

Terminali di erogazione dell'energia termica

Per ciascun gruppo di terminali dello stesso modello e della stessa potenza viene indicato:

1. LOCALI SPOGLIATOI/SUPPORTO ALLE ATTIVITA’ SPORTIVE

• COLLETTORE 1: TIPO CALEFFI 356-357 o SIMILARE DN 1”; TUBI IN RAME

PREVALENZA RICH. POTENZA RICH. PORTATA COLL. POTENZA EROG. SALTO TERMICO CONTENUTO ACQUA

1200 mm c.a.. 12131 W 1222 L/H 12157 8.6 °C 51 l

N Q[watt] L [m] De[mm] Di[mm] MARCA TIPO MODELLO N°ELEMENTI b[mm] h[mm]

1 2219 18 14 12 SABIANA FAN-COIL FSC23 1 669 530

2 442 24 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 3 240 881

3 539 12 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 4 320 881

4 1665 18 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881

5a 1665 FERROLI RADIATORE CLAN-8 12 920 881

5b 1665 16 16 14

FERROLI RADIATORE CLAN-8 12 920 881

6 797 30 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 5 400 881

7 844 6 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 6 480 881

8 1150 24 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 640 881

9 1150 34 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 640 881

• COLLETTORE 2: TIPO CALEFFI 356-357 o SIMILARE DN 1”; TUBI IN RAME

PREVALENZA RICH. POTENZA RICH. PORTATA COLL. POTENZA EROG. SALTO TERMICO CONTENUTO ACQUA

1200 mm c.a.. 12942 W 1492 l/h 12750 7.4 °C 55 l

N Q[watt] L [m] De[mm] Di[mm] MARCA TIPO MODELLO N°ELEMENTI b[mm] h[mm]

1 2219 27 16 14 SABIANA FAN-COIL FSC23 1 669 530

2 315 8 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 2 160 881

3 1227 18 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 640 881

4 1654 13 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881

5a 1654 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881

5b 1665 24 16 14 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881

6 607 7 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 4 320 881

7 854 6 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 6 480 881

8 1379 22 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 9 720 881

9 1379 35 14 12 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 720 881

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

53

2. LOCALE PISCINA: SPECIFICHE UNITA’ DI TERMOVENTILAZIONE

1.10.11 Sistemi di trattamento dell'acqua Tipi di trattamento: Non richiesti.

Altre apparecchiature e sistemi di rilevante importanza funzionale

Bruciatori:

Le caratteristiche nominali del bruciatore sono le seguenti:

• Portata combustibile min/max.5,2/11,4 kg/h.

• Potenza termica min/max. 61/135 kw.

• Potenza elettrica assorbita dal motore: 320 Watt con una velocità del motore di 2750 giri/min.

DATI

Calore specifico aria (Cp) [kJ/ (kg° K)] 1.005

Densità aria (r) [kg/ m3] 1.2

Calore specifico acqua (Cp) [kJ/ (kg° K)] 4.186

Calore latente acqua [kJ/ kg] 2501

Condizioni esterne di progetto

Temperatura esterna di progetto (Te) [° C] 3

Umidità relativa esterna di progetto (U.R.e) 90%

Umidità specifica esterna di progetto (xe) [kga.s./ gv] 4.2

Entalpia aria esterna (He) [kJ/ kg] 13.6

Condizioni interne di progetto

Temperatura interna di progetto (T) [° C] 26

Umidità relativa interna di progetto (U.R.i) 60%

Umidità specifica interna di progetto (x) [kga.s./ gv] 12.7

Entalpia aria interna (H) [kJ/ kg] 59.3

Potenza dispersa x trasmissione (Pd) [kW] 60

Temperatura di immissione (Ti) [° C] 38.3

Entalpia aria immissione senza deumidificazione (Hi) [kJ/ kg] 49.7

RISULTATI

Portata oraria aria immessa ambiente (V) [m3/ s] 4.045

Portata aria immessa ambiente (V) [m3/ h] 14561.3

maggiorazione % per perdite 3%

Portata oraria aria corretta immessa ambiente (V) 14998.2

Portata aria corretta immessa ambiente (V) 4.166

Potenza per riscaldare aria esterna senza recupero [kW] 150.3864

Efficienza rcuperatore di calore (e) 0.5

Temperatura uscita recuperatore [° C] 14.5

Potenza recuperabile [kW] 56.10

Potenza corpi scaldanti [kW] 94.29

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

54

• Combustibile: gasolio

• Alimentazione elettrica 220v 50 Hz monofase con terra.

Ventilatori:

• VENTILATORE DI MANDATA

Tipo Ventilatore Mandata

1.10.11.1 Potenza elettrica assorbita [W]

1.10.11.2 Rendimento

Centrifugo 4000 0.6

• VENTILATORE DI RIPRESA

Tipo Ventilatore Ripresa

1.10.11.3 Potenza elettrica assorbita [W]

1.10.11.4 Rendimento

Centrifugo 2000 0.6

Pompe di circolazione:

Potenza elettrica assorbitz P [W] V [volt] F [Hz]

Locale Centrale termica

• N 2 Pompe circolazione (una alternativa all'altra) 400 230 50

• Pompa anticondensa 150 230 50

f) PRINCIPALI RISULTATI DEI CALCOLI DEL SISTEMA EDIFICIO IMPIANTO

Caratteristiche termiche e igrometriche dei componenti opachi dell'involucro edilizio

(vedere tabelle allegate).

Caratteristiche termiche dei componenti finestrati dell'involucro edilizio

(vedere tabelle allegate).

Trasmittanza termica (K) negli elementi divisori tra alloggio o unita' immobiliari confinanti

valore massimo risultante dal progetto:elemento di riferimento:

vedere nel dettaglio del

CALCOLO DISPERSIONI DI CALORE PER SINGOLO AMBIENTE

alla riga con esposizione TF (contenuto nell'ALLEGATO Ι).

Zona: Piscina

Coefficiente volumico di dispersione termica per trasmissione Cd [W/m�K] :

valore massimo risultante dal progetto: 0.2654

valore massimo consentito dalle norme 0.475

verifica: a norma di legge

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

55

Numero di volumi d'aria ricambiati in un'ora (RIFERITI ALLE 24 ore [h-�]) :

zona: unica

valore di progetto: 0.75

valore minimo da norme: 0.16

Portata aria ricambio (solo nei casi di ventilazione meccanica controllata) [m�/h]:

15000

Portata aria attraverso apparecchiature di recupero [m�/h] :

15000

Rendimento termico delle apparecchiature di recupero (se previste):.

0.5

Rendimenti medi stagionali di progetto [%] :

Rendimento di produzione: 89.54

Dic Gen Feb Mar Rendimento di regolazione:

96.0 96.0 96.0 96.0

Dic Gen Feb Mar Rendimento di distribuzione:

96.0 96.0 96.0 96.0

Rendimento di emissione: 98.0

Rendimento globale medio stagionale [%] :

Valore di progetto: 81.25

Valore minimo imposto dal regolamento: 71.34

verifica: a norma di legge

Fabbisogno energetico normalizzato per la climatizzazione invernale (FEN) [kJ/m�g°C] :

Valore di progetto (metodo A UNI10379): 31.5278

Valore limite FENlim (art. 8 c. 7 regolamento): 86.3971

verifica: a norma di legge.

Zona: Spogliatoi/Ricezione/Uffici

Coefficiente volumico di dispersione termica per trasmissione Cd [W/m�K] :

valore massimo risultante dal progetto: 0.7078

valore massimo consentito dalle norme 0.9625

verifica: a norma di legge

Numero di volumi d'aria ricambiati in un'ora (RIFERITI ALLE 24 ore [h-�]) :

zona: unica

valore di progetto: 0.5

valore minimo da norme: 0.5

Portata aria ricambio (solo nei casi di ventilazione meccanica controllata) [m�/h]:

NON PREVISTA

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

56

Portata aria attraverso apparecchiature di recupero [m�/h] :

NON PREVISTA

Rendimento termico delle apparecchiature di recupero (se previste):.

NON PREVISTA

Rendimenti medi stagionali di progetto [%] :

Rendimento di produzione: 89.53

Dic Gen Feb Mar Rendimento di regolazione:

97.0 97.0 97.0 97.0

Dic Gen Feb Mar Rendimento di distribuzione:

96.0 96.0 96.0 96.0

Rendimento di emissione: 96.0

Rendimento globale medio stagionale [%] :

Valore di progetto: 80.03

Valore minimo imposto dal regolamento: 68.9

verifica: a norma di legge

Fabbisogno energetico normalizzato per la climatizzazione invernale (FEN) [kJ/m�g°C] :

Valore di progetto (metodo A UNI10379): 59.0642

Valore limite FENlim (art. 8 c. 7 regolamento): 114.6404

verifica: a norma di legge.

g) SPECIFICI ELEMENTI CHE MOTIVANO EVENTUALI DEROGHE A NORME FISSATE DAL REGOLAMENTO

Nessuna deroga

h) VALUTAZIONI SPECIFICHE PER L'UTILIZZO DELLE FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA

Secondo l’art. 5 del D.P.R. del 26/08/1993 n° 412 per gli edifici di proprietà pubblica è necessario prevedere

l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia ed assimilabili ed in questo caso si è dimostrata la soluzione più efficace

ed efficiente.

i) DOCUMENTAZIONE ALLEGATA (per quanto applicabile)

• N. 1 pianta di piano dell’edificio con orientamento e indicazione d'uso prevalente dei singoli

locali;

• N. 0 prospetti e sezioni degli edifici con evidenziazione di eventuali sistemi di protezione solare;

• N. 1 schemi funzionali dell'impianto termico contenenti gli elementi di cui all'analoga voce del

punto e);

• N.8 tabelle con indicazione caratteristiche termiche e igrometriche dei componenti opachi

dell'involucro edilizio;

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

57

• N.5 tabelle con indicazione delle caratteristiche termiche dei componenti finestrati

dell'involucro edilizio;

Altri eventuali allegati:

1. ALLEGATO Ι:

• Relazione tecnica sul dimensionamento dell’impianto di riscaldamento, riferimenti normativi

per il calcolo termico invernale e dettagli di calcolo del carico termico invernale.

2. ALLEGATO ΙΙ:

• Relazione Tecnica ISPESL del Locale caldaia, contenente lo schema di funzionamento e

l’elenco dettagliato dei componenti con le caratteristiche nominali di funzionamento.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

58

l) DICHIARAZIONE DI RISPONDENZA

Il sottoscritto:

Dott. Ing. ⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯.. Via ⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯..⋯⋯., 09100 Cagliari

iscritto all’albo degli Ingegneri della Provincia di Cagliari con il Nr. ⋯⋯⋯⋯⋯⋯⋯..

a conoscenza delle sanzioni previste dall'art. 34, comma 3 della legge 9 gennaio 1991, n.10,

dichiara

sotto la propria personale responsabilità che:

a) il progetto relativo alle opere di cui sopra è rispondente alle prescrizioni contenute nella legge 9 gennaio

1991, n. 10 e nei suoi regolamenti attuativi, in particolare risultano applicabili i seguenti regolamenti

(contrassegnati):

a1) � decreto del Presidente della Repubblica, attuativo dell'art.4 comma 1, relativo ai criteri generali

tecnico-costruttivi e alle tipologie per l'edilizia sovvenzionata e convenzionata nonché per l'edilizia

pubblica o privata (qualora vigente);

a2) � decreto del Ministro dei lavori pubblici, di concerto con il Ministro dell'industria del commercio e

dell'artigianato, attuativo dell'art.4 comma 2, relativo al rilascio dell'autorizzazione, alla concessione e

all'erogazione dei finanziamenti e contributi per la realizzazione di opere pubbliche (qualora vigenti);

a3) � decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 1993, n.412 e sucessivi aggiornamenti, relativo

alla progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici;

b) i dati e le informazioni contenuti nella relazione tecnica sono conformi a quanto contenuto o desumibile dagli

elaborati progettuali.

Cagliari lì,

IL PROGETTISTA

(timbro e firma)

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

59

Nelle pagine successive sono riportate le tabelle relative alle:

1. CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

2. CARATTERISTICHE TERMICHE DEI COMPONENTI FINESTRATI

I valori riportati sono quelli relativi al "calcolo delle dispersioni di picco".

(In particolare modo i valori delle conduttanze unitarie superficiali).

Per il calcolo del fabbisogno energetico normalizzato e del rendimento globale dell'impianto sono stati utilizzati i

valori di conduttanza unitaria superficiale prescritti dalla UNI10344:

- per i componenti opachi:

he [W/m�K] = 25 per superfici rivolte verso l'esterno

hi [W/m�K] = 7.7 per superfici rivolte verso l'ambiente interno o altri

- per i componenti trasparenti (con vetro normale):

he [W/m�K] = 25 per superfici rivolte verso l'esterno

hi [W/m�K] = 8 per superfici rivolte verso l'ambiente interno o altri

Per il dettaglio di calcolo si rimanda alla relazione tecnica ALLEGATO Ι.

LEGENDA

s [m] Spessore dello strato

� [W/mK] Conduttività termica del materiale

C [W/m�K] Conduttanza unitaria

� [Kg/m�] Massa volumica

�a 10�� [Kg/msPa] Permeabilità di vapore nell'intervallo di umidità relativa 0-50 %

�u 10�� [Kg/msPa] Permeabilità di vapore nell'intervallo di umidità relativa 50-95 %

R [m�K/W] Resistenza termica dei singoli strati

Ag [m�] Area del vetro

Af [m�] Area del telaio

Lg [m] Lunghezza perimetrale della superficie vetrata

Kg [W/m�K] Trasmittanza termica dell'elemento vetrato

Kf [W/m�K] Trasmittanza termica del telaio

Kl [W/mK] Trasmittanza lineica (nulla in caso di singolo vetro)

Kw [W/m�K] Trasmittanza termica totale del serramento

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

60

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina MR.01

Descrizione Struttura: Tamponatura verticale in blocchi cls. cm 25

N. DESCRIZIONE STRATO(dall'interno all'esterno)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Interna 0 7.700 0.130

2 Malta di calce o di calce e cemento. 10 0.900 90.000 1 800 8.500 0.011

3 Blocco forato di CLS alleggerito (490*245*195)spessore 245

245 1.961 1 400 12.000 0.510

4 Malta di calce o di calce e cemento. 10 0.900 90.000 1 800 8.500 0.011

5 Adduttanza Esterna 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 265 mm TRASMITTANZA = 1.424 W/m²K RESISTENZA = 0.702 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa] Te [°C] Pse [Pa] Pre [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ti = Temperatura interna; Psi = Pressione di saturazione interna; Pri = Pressione relativa interna; Te = Temperatura esterna; Pse = Pressione disaturazione esterna; Pre = Pressione relativa esterna.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

61

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina MR.02

Descrizione Struttura: Tamponatura verticale in blocchi cls. cm 35.

N. DESCRIZIONE STRATO(dall'interno all'esterno)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Interna 0 7.700 0.130

2 Malta di calce o di calce e cemento. 20 0.900 45.000 1 800 8.500 0.022

3 Blocco semipieno di CLS alleggerito(495*300*195) spessore 300

300 1.000 900 21.600 1.000

4 Malta di calce o di calce e cemento. 20 0.900 45.000 1 800 8.500 0.022

5 Adduttanza Esterna 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 340 mm TRASMITTANZA = 0.824 W/m²K RESISTENZA = 1.214 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa] Te [°C] Pse [Pa] Pre [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ti = Temperatura interna; Psi = Pressione di saturazione interna; Pri = Pressione relativa interna; Te = Temperatura esterna; Pse = Pressione disaturazione esterna; Pre = Pressione relativa esterna.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

62

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina MR.05

Descrizione Struttura: Struttura verticale in cls. cm 40. In corrispondenza delle tribune.

N. DESCRIZIONE STRATO(dall'interno all'esterno)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Interna 0 7.700 0.130

2 CLS di aggregati naturali - a struttura chiusa -pareti non protette - mv.2400.

400 2.075 5.188 2 400 1.300 0.193

3 Adduttanza Esterna 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 400 mm TRASMITTANZA = 2.758 W/m²K RESISTENZA = 0.363 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa] Te [°C] Pse [Pa] Pre [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ti = Temperatura interna; Psi = Pressione di saturazione interna; Pri = Pressione relativa interna; Te = Temperatura esterna; Pse = Pressione disaturazione esterna; Pre = Pressione relativa esterna.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

63

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina MR.06

Descrizione Struttura: Struttura verticale in cls. cm 25 con collante e piastrelle

N. DESCRIZIONE STRATO(dall'interno all'esterno)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Interna 0 7.700 0.130

2 CLS di aggregati naturali - a struttura chiusa -pareti non protette - mv.2400.

250 2.075 8.300 2 400 1.300 0.120

3 Malta di calce o di calce e cemento. 20 0.900 45.000 1 800 8.500 0.022

4 Piastrelle 30 0.950 31.667 2 300 0.940 0.032

5 Adduttanza Esterna 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 300 mm TRASMITTANZA = 2.906 W/m²K RESISTENZA = 0.344 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa] Te [°C] Pse [Pa] Pre [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ti = Temperatura interna; Psi = Pressione di saturazione interna; Pri = Pressione relativa interna; Te = Temperatura esterna; Pse = Pressione disaturazione esterna; Pre = Pressione relativa esterna.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

64

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina.O.1

Descrizione Struttura: Solaio copertura. Zona Piscina

N. DESCRIZIONE STRATO(da superiore a inferiore)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Superiore 0 7.700 0.130

2 Acciaio. 5 52.000 10400.000

7 800 193.000 0.000

3 Strato d' aria orizzontale ( flusso asc. ) -spessore tra 2 cm e 10 cm

150 0.600 4.000 1 193.000 0.250

4 Malta di cemento. 50 1.400 28.000 2 000 8.500 0.036

5 CLS di aggregati naturali - a struttura chiusa -pareti non protette - mv.2000.

150 1.262 8.417 2 000 2.600 0.119

6 Strato d' aria orizzontale ( flusso asc. ) -spessore tra 2 cm e 10 cm

1 000 0.600 0.600 1 193.000 1.667

7 Pannelli di particelle: pressati - mv 700, 50 0.156 3.120 700 1.800 0.321

8 Adduttanza Inferiore 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 1 405 mm TRASMITTANZA = 0.390 W/m²K RESISTENZA = 2.562 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ts [°C] Pss [Pa] Prs [Pa] Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ts = Temperatura superiore; Pss = Pressione di saturazione superiore; Prs = Pressione relativa superiore; Ti = Temperatura inferiore; Psi = Pressionedi saturazione inferiore; Pri = Pressione relativa inferiore.

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File: PISCINA COMUNALE

65

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina.O.3

Descrizione Struttura: Solaio di copertura, isolato all'estradosso. Zona spogliatoi - uffici

N. DESCRIZIONE STRATO(da superiore a inferiore)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Superiore 0 7.700 0.130

2 Bitume. 20 0.170 8.500 1 200 193.000 0.118

3 Malta di cemento. 20 1.400 70.000 2 000 8.500 0.014

4 Polistirene espanso sinterizzato, in lastrericavate da blocchi - mv. 25

20 0.043 2.145 25 3.750 0.466

5 Malta di cemento. 20 1.400 70.000 2 000 8.500 0.014

6 Blocco da solaio di laterizio (495*160*250)spessore 180

180 3.333 1 800 19.000 0.300

7 Malta di calce o di calce e cemento. 10 0.900 90.000 1 800 8.500 0.011

8 Adduttanza Inferiore 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 270 mm TRASMITTANZA = 0.915 W/m²K RESISTENZA = 1.093 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ts [°C] Pss [Pa] Prs [Pa] Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ts = Temperatura superiore; Pss = Pressione di saturazione superiore; Prs = Pressione relativa superiore; Ti = Temperatura inferiore; Psi = Pressionedi saturazione inferiore; Pri = Pressione relativa inferiore.

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66

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina.O.4

Descrizione Struttura: Solaio di calpestio. Zona Spogliatoi- Uffici

N. DESCRIZIONE STRATO(da superiore a inferiore)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Superiore 0 7.700 0.130

2 Piastrelle 20 1.000 50.000 2 300 0.940 0.020

3 Malta di cemento. 50 1.400 28.000 2 000 8.500 0.036

4 Sottofondo di calcestruzzo magro 150 0.800 5.333 1 800 6.250 0.188

5 Adduttanza Inferiore 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 220 mm TRASMITTANZA = 2.421 W/m²K RESISTENZA = 0.413 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ts [°C] Pss [Pa] Prs [Pa] Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ts = Temperatura superiore; Pss = Pressione di saturazione superiore; Prs = Pressione relativa superiore; Ti = Temperatura inferiore; Psi = Pressionedi saturazione inferiore; Pri = Pressione relativa inferiore.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

67

CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI

Codice Struttura: Piscina.O.5

Descrizione Struttura: Solaio di calpestio perimetrale vasca

N. DESCRIZIONE STRATO(da superiore a inferiore)

s[mm]

lambda[W/mK]

C[W/m²K]

M.V.[Kg/m³]

P<50*10¹²[Kg/msPa]

R[m²K/W]

1 Adduttanza Superiore 0 7.700 0.130

2 Bitume. 20 0.170 8.500 1 200 193.000 0.118

3 Malta di cemento. 20 1.400 70.000 2 000 8.500 0.014

4 Blocco da solaio di laterizio (495*160*250)spessore 180

180 3.333 1 800 19.000 0.300

5 Adduttanza Inferiore 0 25.000 0.040

s = Spessore dello strato; lambda = Conduttività termica del materiale; C = Conduttanza unitaria; M.V. = Massa Volumica; P<50*10¹² = Permeabilità alvapore con umidità relativa fino al 50%; R = Resistenza termica dei singoli strati

STRATIGRAFIA STRUTTURA VERIFICA DI GLASER

SPESSORE = 220 mm TRASMITTANZA = 1.662 W/m²K RESISTENZA = 0.602 m²K/W

V E R I F I C A I G R O M E T R I C ACONDIZIONE Ts [°C] Pss [Pa] Prs [Pa] Ti [°C] Psi [Pa] Pri [Pa]

SITUAZIONE LIMITE (vedi grafico) 20.0 2 339 1 216 3.0 758 451

CONVENZIONALE INVERNALE (60 gg) 20.0 2 339 1 170 3.0 758 682

CONVENZIONALE ESTIVA (90 gg) 20.0 2 339 1 638 20.0 2 339 1 638

Dalla Verifica Convenzionale risulta che la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa interstiziale.

Nella situazione limite la struttura non è soggetta a fenomeni di condensa superficiale.

Ts = Temperatura superiore; Pss = Pressione di saturazione superiore; Prs = Pressione relativa superiore; Ti = Temperatura inferiore; Psi = Pressionedi saturazione inferiore; Pri = Pressione relativa inferiore.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

68

CARATTERISTICHE TERMICHE DEI COMPONENTI FINESTRATI

Descrizione Struttura: Finestra con telaio singolo in metallo a tre ante 5,25 x 2,20

S E R R A M E N T O S I N G O L O

DESCRIZIONE Ag[m²]

Af[m²]

Lg[m]

Ug[W/m²K]

Uf[W/m²K]

kl[W/mK]

Uw[W/m²K]

INFISSO 9.215 2.335 30.800 2.857 3.000 0.030 2.966

Ag = Area vetro; Af = Area telaio; Lg = Lunghezza superficie vetrata; Ug = Trasmittanza termica elemento vetrato; Uf = Trasmittanza termica telaio; kl =Trasmittanza lineica (nulla se singolo vetro); Uw = Trasmittanza termica totale serramento.

INFISSO

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 0.125 m²K/W

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 0.040 m²K/W

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 8.000 W/m²K

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 25.000 W/m²K

RESISTENZA TERMICA TOTALE 0.337 m²K/W

TRASMITTANZA TOTALE 2.966 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

69

CARATTERISTICHE TERMICHE DEI COMPONENTI FINESTRATI

Descrizione Struttura: Finestra con telaio singolo in metallo a quattro ante con porta-finestra 5,25 x3,25 m

S E R R A M E N T O S I N G O L O

DESCRIZIONE Ag[m²]

Af[m²]

Lg[m]

Ug[W/m²K]

Uf[W/m²K]

kl[W/mK]

Uw[W/m²K]

INFISSO 13.822 3.240 46.200 2.857 3.100 0.040 3.012

Ag = Area vetro; Af = Area telaio; Lg = Lunghezza superficie vetrata; Ug = Trasmittanza termica elemento vetrato; Uf = Trasmittanza termica telaio; kl =Trasmittanza lineica (nulla se singolo vetro); Uw = Trasmittanza termica totale serramento.

INFISSO

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 0.125 m²K/W

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 0.040 m²K/W

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 8.000 W/m²K

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 25.000 W/m²K

RESISTENZA TERMICA TOTALE 0.332 m²K/W

TRASMITTANZA TOTALE 3.012 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

70

CARATTERISTICHE TERMICHE DEI COMPONENTI FINESTRATI

Descrizione Struttura: Finestra in metallo-1 anta 60 x 60

S E R R A M E N T O S I N G O L O

DESCRIZIONE Ag[m²]

Af[m²]

Lg[m]

Ug[W/m²K]

Uf[W/m²K]

kl[W/mK]

Uw[W/m²K]

INFISSO 0.250 0.110 2.000 5.917 4.200 0.000 5.392

Ag = Area vetro; Af = Area telaio; Lg = Lunghezza superficie vetrata; Ug = Trasmittanza termica elemento vetrato; Uf = Trasmittanza termica telaio; kl =Trasmittanza lineica (nulla se singolo vetro); Uw = Trasmittanza termica totale serramento.

INFISSO

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 0.125 m²K/W

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 0.040 m²K/W

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 8.000 W/m²K

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 25.000 W/m²K

RESISTENZA TERMICA TOTALE 0.185 m²K/W

TRASMITTANZA TOTALE 5.392 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

71

CARATTERISTICHE TERMICHE DEI COMPONENTI FINESTRATI

Descrizione Struttura: Finestra in metallo-1 anta 80 x 60

S E R R A M E N T O S I N G O L O

DESCRIZIONE Ag[m²]

Af[m²]

Lg[m]

Ug[W/m²K]

Uf[W/m²K]

kl[W/mK]

Uw[W/m²K]

INFISSO 0.350 0.130 2.400 5.917 4.200 0.000 5.452

Ag = Area vetro; Af = Area telaio; Lg = Lunghezza superficie vetrata; Ug = Trasmittanza termica elemento vetrato; Uf = Trasmittanza termica telaio; kl =Trasmittanza lineica (nulla se singolo vetro); Uw = Trasmittanza termica totale serramento.

INFISSO

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 0.125 m²K/W

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 0.040 m²K/W

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 8.000 W/m²K

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 25.000 W/m²K

RESISTENZA TERMICA TOTALE 0.183 m²K/W

TRASMITTANZA TOTALE 5.452 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

72

CARATTERISTICHE TERMICHE DEI COMPONENTI FINESTRATI

Descrizione Struttura: Porta-finestra con telaio singolo in metallo a due ante

S E R R A M E N T O S I N G O L O

DESCRIZIONE Ag[m²]

Af[m²]

Lg[m]

Ug[W/m²K]

Uf[W/m²K]

kl[W/mK]

Uw[W/m²K]

INFISSO 2.700 1.300 11.400 5.917 4.200 0.000 5.359

Ag = Area vetro; Af = Area telaio; Lg = Lunghezza superficie vetrata; Ug = Trasmittanza termica elemento vetrato; Uf = Trasmittanza termica telaio; kl =Trasmittanza lineica (nulla se singolo vetro); Uw = Trasmittanza termica totale serramento.

INFISSO

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 0.125 m²K/W

RESISTENZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 0.040 m²K/W

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE INTERNA 8.000 W/m²K

CONDUTTANZA UNITARIA SUPERFICIALE ESTERNA 25.000 W/m²K

RESISTENZA TERMICA TOTALE 0.187 m²K/W

TRASMITTANZA TOTALE 5.359 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

73

COMUNE DI PORTOSCUSO PROVINCIA DI CAGLIARI

RELAZIONE TECNICA LEGGE 10 SUL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI PER IL

CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI ENERGIA NEGLI EDIFICI

ALLEGATO 1 Relazione tecnica sul dimensionamento dell’impianto di riscaldamento, riferimenti normativi e

dettagli di calcolo del carico termico invernale

Opere relative a: REALIZZAZIONE IMPIANTI TERMICI Località: PORTOSCUSO (CA) Tipo di edificio: PISCINA COMUNALE Categoria: E.6(1)/E.6(3) Committente: COMUNE DI PORTOSCUSO

Cagliari lì,

IL PROGETTISTA

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

74

1. Premessa

La presente relazione tecnica, descrive le soluzioni proposte per gli impianti di climatizzazione a servizio

della piscina comunale di Portoscuso. I locali della piscina sono composti dalle seguenti zone climatiche definite

in base alla loro destinazione d’uso (D.P.R. 551/99) :

LOCALE VASCHE (Piscina) E.6 (1)

LOCALI DI SUPPORTO (Servizi di supporto alle attività sportive) E.6 (3)

Lo studio del progetto degli impianti termici è stato impostato considerando i seguenti aspetti prioritari:

• Garanzia di benessere termoigrometrico per le varie aree oggetto degli interventi;

• Contenimento dei costi energetici e di gestione degli impianti;

• Portata d’aria di rinnovo non inferiore a quanto previsto dalla UNI 10339.

Accanto agli aspetti indicati come prioritari, ne sono stati considerati altri non meno importanti, quali:

• Costo degli impianti;

• Affidabilità, sicurezza e durata nel tempo degli impianti;

• Possibilità di sezionamento degli impianti in funzione delle aree servite.

Si è quindi valutata l’ipotesi di realizzare un impianto di termoventilazione, per la climatizzazione

invernale, a tutt’aria, centralizzato e canalizzato con il recupero del calore dall’aria espulsa dalla zona piscina,

attraverso un recuperatore statico installato a bordo della unità di termoventilazione. Il contenuto energetico

dell’aria espulsa sarà così in buona parte trasferito all’aria di rinnovo immessa in ambiente. Trattandosi di un

recuperatore statico, del tipo a piastre e a flussi incrociati, non ci sarà commistione tra aria espulsa e aria di

rinnovo.

La scelta di un impianto centralizzato è stata effettuata, per poter usufruire delle economie di scala nel

rendimento d’impianto e ridurre il numero delle macchine presenti. Elevati tassi di umidità interna saranno

abattuti tramite opportune unità di deumidificazione e attraverso il ricambio totale dell’aria interna.

In regime estivo l’impianto potrà funzionare in modalità di sola ventilazione. L’abbattimento dell’umidità

interna è ancora affidato ai deumidificatori.

Nella zona adibita ai servizi (atrio, uffici, spogliatoi, infermeria) si è optato per un impianto di

riscaldamento con distribuzione del tipo “a collettori”. Sono stati scelti come corpi scaldanti, tradizionali

radiatori a colonna in alluminio ad eccezion fatta per l’atrio (locale bar e ricezione) in cui sono stati scelti i

ventilconvettori.

Ricapitolando gli impianti scelti in funzione della destinazione degli ambienti e delle necessità di

ottimizzazione energetica saranno i seguenti:

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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75

DESTINAZIONE TIPO DI IMPIANTO LIVELLO

LOCALE PISCINA TERMOVENTILAZIONE TERRA

UFFICI RADIATORI TERRA

INFERMERIA RADIATORI TERRA

SPOGLIATOI RADIATORI + ESTRAZIONE TERRA

ATRIO - BAR VENTILCONVETTORI TERRA

L’impianto di termoventilazione in regime invernale sarà in funzione per tutto il periodo in cui la

temperatura esterna dell’aria di rinnovo risulterà inferiore alla temperatura interna di progetto, mentre nei

giorni in cui la temperatura dell’aria esterna sarà maggiore funzionerà come impianto di ventilazione per

assicurare il ricambio d’aria previsto dalla norma UNI 10339.

I locali di servizio rispetteranno il periodo di funzionamento previsto dalla normativa vigente.

PORTOSCUSO (CA) 0 m s.l.m.;

Nel D.P.R. n° 412 del 26/08/93 sono stati fissati per PORTOSCUSO:

794 GG, zona climatica B

Condizioni termoigrometriche invernali:

T (°C) U.R %

ESTERNO 3 80

INTERNO 26+2 60±10

Temperatura del fluido termovettore acqua in regime invernale impianto:

Tm = 85°C;

Tr = 75°C

Velocità fluidi termovettori

• acqua nelle tubazioni: 0,75 - 2 m/s

• aria nelle canalizzazioni principali: 5,5 m/s

• aria nelle canalizzazioni secondarie: 3,5 - 4,5 m/s

• aria nelle prese aria esterna: 3 m/s

• aria nelle bocchette di mandata: 4 m/s

• aria nelle bocchette di estrazione: 1,5 – 2,5 m/s

• aria nelle batterie di riscaldamento: 2,8 m/s

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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Condizioni acustiche:

Tutti i componenti sono stati scelti in modo da rispettare le limitazioni del rumore negli ambienti chiusi

secondo il D.P.C.M. 14/11/97 e la UNI 10899 e in modo da garantire livelli di rumore adeguati alla destinazione

degli ambienti.

Con impianti in funzione il livello sonoro rilevato nei locali condizionati non dovrà superare di 30 dB(A)

(fonometro su scala A) il livello sonoro (di fondo) rilevato a impianti fermi.

Nel caso che all'atto del collaudo, si rilevino livelli di fondo superiori o inferiori a 30 dB(A) l'incremento

del livello sonoro ad impianti funzionanti dovrà essere inferiore o superiore a quello prima specificato in ragione

di 0,5 dB(A) per ogni 5 dB di variazione del rumore di fondo.

Per gli apparecchi installati all'esterno dell'Edificio il livello sonoro rilevato a 10 metri di distanza dagli

apparecchi non dovrà superare i 60 dB(A).

Tipo di conduzione previsto per l'impianto: intermittente

2. Centrale tecnologica

Nel progetto della centrale termica della piscina comunale di Portoscuso, sono state seguite le seguenti

vigenti disposizioni di legge in materia di impianti termici nonché le norme UNI di buona tecnica:

• Norme di sicurezza per impianti termici alimentati ad olio combustibile e gasolio; CIRCOLARE

73-29/09/71.

• Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico; LEGGE 615-13/07/66.

• Regolamento per l’esecuzione della LEGGE 615-13/07/66;

• Calcolo delle dimensioni interne dei camini di evacuazione fumi UNI/CTI 9615-12/90;

nonché le disposizioni dell'I.S.P.E.S.L. sulla sicurezza la protezione ed il controllo degli impianti termici,

ossia:

• il D.M. 1/12/75 e le relative specifiche della raccolta R ed in particolare della R.3.B relativa agli

impianti termici ad acqua calda con vaso di espansione chiuso.

• Le norme UNI utili alla pratica applicazione del Regolamento di attuazione ( DPR 26.8.93

n°412 e successive modifiche DPR del 21.12.1999 n°551) dell'articolo 4, comma 4 della

Legge 10/91.

La produzione del calore è affidata alla caldaia ad alto rendimento di potenzialità utile complessiva di

125 kW, dotata di bruciatore bistadio alimentata a gasolio, che provvede a riscaldare il fluido termovettore

(acqua) dei seguenti circuiti:

• circuito radiatori;

• circuito batterie calde dell’unità di termoventilazione;

• circuito batterie di scambio dei mobiletti ventilconvettori.

Gli spillamenti delle portate d’acqua di alimento dei vari circuiti, saranno ottenuti tramite un primo

collettore principale posto nel piano cavedio, da questo si dirameranno tre tubazioni principali che andranno ad

alimentare rispettivamente:

1. la macchina termoventilante;

2. il collettore complanare DX;

3. il collettore complanare SX;

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

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dai collettori partiranno le tubazioni in rame che alimenteranno i corpi scaldanti della zona “servizi a

supporto delle attività della piscina”. A monte di ciascun collettore sono state previste due valvole di

sezionamento, una sulla mandata ed una sul ritorno, per eventuali operazioni di manutenzione parziale

sull'impianto.

L’acqua prodotta in centrale è ad 85°C con salto di 10°C.

Tutte le tubazioni principali saranno in acciaio nero trafilato mentre per la rete secondaria si

adotteranno tubazioni in rame ricotto.

La caldaia sarà dotata del condotto di evacuazione dei prodotti della combustione.

Il condotto di evacuazione fumi dovrà essere realizzato ad elementi prefabbricati modulari provvisti di

giunto di connessione tale da assicurare la tenuta alla condensa con bloccaggio esterno tramite fascette

metalliche. A doppia parete in acciaio inox AISI 304 all’esterno e 316L all’interno, avrà spessori delle lamiere da

0,4 a 1,2 mm e sarà conforme in termini di prescrizioni a quanto stabilito dalla Legge 615/66.

Dovrà inoltre essere impermeabile ai gas e termicamente isolato, a sviluppo verticale, senza

strozzature.

Diametro interno del camino 180 mm. Dovrà essere dotato di:

1. sul tratto orizzontale: termometro per la misura della temperatura dei fumi, portina

ispezionabile, foro per prelievo fumi, misuratori indici di combustione;

2. sul tratto verticale: portina ispezionabile a doppia parete, fori di prelievo campioni fumi.

La canna fumaria è stata verificata in base alla norma UNI/CTI 9615/90.

Gli elementi prefabbricati modulari devono essere provvisti di giunto di dilatazione e saranno uniti per

innesto a doppio bicchiere con bloccaggio esterno tramite fascette metalliche.

La centrale termica sarà dotata di: vaso d'espansione chiuso, pompa anticondensa e tutti i dispositivi di

sicurezza previsti dal D.M. 1.12.1975 per le apparecchiature contenenti liquidi caldi sotto pressione ed aventi

potenzialità superiore ai 35 kW e fino a 350 kW, con pressione di esercizio fino a 5 bar:

1. valvola di sicurezza;

2. vaso di espansione;

3. interruttore termico automatico di regolazione;

4. interruttore termico automatico di blocco;

5. pressostato di blocco;

6. termometro con pozzetto per il termometro di controllo;

7. manometro con flangia per il manometro di controllo.

Come prescritto dal DPR 412/93 art. 7 comma 2, l'impianto di riscaldamento, è dotato di un gruppo

termoregolatore provvisto di programmatore della temperatura ambiente almeno su due livelli a valori sigillabili

nell'arco delle 24 ore e settimanalmente. Il gruppo è pilotato da due sonde termometriche di rilevamento della

temperatura: una posta all’esterno del locale caldaia ed una posta sulla mandata.

La caldaia scelta per l’impianto di riscaldamento e termoventilazione è un generatore termico ad alto

rendimento a basamento predisposto per bruciatore ad aria soffiata a combustibile liquido, a parziale inversione

di fiamma ed un giro di fumo. La camera di combustione è del tipo "bagnata".

Le caratteristiche nominali della caldaia sono:

• Potenza termica nominale 107500 kcal/h (125 kw).

• Pressione d'esercizio massima ammissibile 4 bar.

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78

• Potenza termica regolabile sino a 74800 kcal/h (87 kw).

• Attacco bruciatore 130 mm.

• Condotto fumi 180 mm.

La macchina è dotata di termostato di sicurezza a riarmo manuale (tarato a 110°C), termostato di

regolazione della temperatura dell'acqua di riscaldamento, termoidrometro con campo di misura della

temperatura 0-120°C, e della pressione 0-6 bar.

Il Bruciatore di gasolio è dotato di testa di combustione completa di disco di turbolenza in acciaio inox

stampato e di boccaglio in acciaio refrattario la regolazione fine per mezzo di vite micrometrica della posizione

della testa di combustione, in rapporto alla posizione del boccaglio consente la regolazione precisa dell'aria in

aspirazione.

Le caratteristiche nominali del bruciatore sono le seguenti:

• Portata combustibile min/max.5,2/11,4 kg/h.

• Potenza termica min/max. 61/135 kw.

• Potenza elettrica assorbita dal motore: 320 Watt con una velocità del motore di 2750 giri/min.

• Combustibile: gasolio

• Alimentazione elettrica 220v 50 Hz monofase con terra.

Il bruciatore è mosso da motore monofase, dotato di serranda aria automatica per il ventilatore, filtro

per gasolio e di tubi flessibili per l'alimentazione del combustibile.

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3. Sistemi di produzione e di distribuzione dell'acqua calda sanitaria:

La produzione dell’acqua calda sanitaria avviene tramite una caldaia a gasolio preposta allo scopo ed

un boiler di accumulo della capacità di 2000 Litri.

VOLUME DEL BOLLITTORE

V=QA/ta-tf [Litri] 1852

ta [°C] 60

tf [°C] 15

CALORE TOTALE

QT=C*(tu-tf) [Kcal] 100000

C [Litri] 4000

[Consumo doccia pp] 150

[Consumo lavabo pp] 50

[Coppie docce e rubinetti] 20

tu [°C] 40 temperatura utilizzo

tf [°C] 15 temperatura acquedotto

CALORE ORARIO

QH=QT/(t*pr+t*pu) [Kcal/h] 55555.56

t*pr [h] 1.5 tempo di preriscaldo

t*pu [h] 0.3 tempo di punta

CALORE DA ACCUMULARE

QA=QH*tpr [Kcal] 83333.33

SUPERFICIE DI SCAMBIO TERMICO DEI BOLLITTORI

S=QH/(K*(tm1-tm2)) [m2] 2.849003

K [Kcal/h/m2/°C] 520

tm1 [°C] 72.5

tm2 [°C] 35

La caldaia scelta per l’impianto di produzione dell’acqua calda sanitaria è un generatore termico ad alto

rendimento a basamento predisposto per bruciatore ad aria soffiata a combustibile liquido, a parziale inversione

di fiamma ed un giro di fumo. La camera di combustione è del tipo "bagnata".

Le caratteristiche nominali della caldaia sono:

• Potenza termica nominale 60000 kcal/h (69,8 kw).

• Pressione d'esercizio massima ammissibile 4 bar.

• Potenza termica regolabile sino a 42000 kcal/h (48,8 kw).

• Attacco bruciatore 125 mm.

• Condotto fumi 180 mm.

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La macchina è dotata di termostato di sicurezza a riarmo manuale (tarato a 110°C), termostato di

regolazione della temperatura dell'acqua di riscaldamento, termoidrometro con campo di misura della

temperatura 0-120°C, e della pressione 0-6 bar.

Le caratteristiche nominali del bruciatore sono le seguenti:

• Portata combustibile min/max. 3,6/7,2 kg/h.

• Potenza termica min/max. 44/85 kw.

• Potenza elettrica assorbita dal motore: 160 Watt con una velocità del motore di 2750 giri/min.

• Combustibile: gasolio

• Alimentazione elettrica 230v 50 Hz monofase con terra.

Il bruciatore è mosso da motore monofase, dotato di serranda aria automatica per il ventilatore, filtro

per gasolio e di tubi flessibili per l'alimentazione del combustibile.

E’ inoltre previsto l’inserimento e l’utilizzo di un impianto a pannelli solari con accumuli parziali. La

superficie dei collettori esposta alla radiazione solare non deve essere inferiore ai 30 m2. Questi ultimi hanno il

duplice scopo di assicurare l’acqua calda sanitaria nei mesi estivi e preriscaldare l’acqua del boiler di accumulo

nei mesi invernali, riducendo il consumo di combustibile della caldaia.

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4. Terminali:

Per i locali servizi e spogliatoi è stato previsto il solo riscaldamento invernale.

L’impianto a radiatori e ventilconvettori, i primi del tipo in alluminio a colonne i secondi del tipo

“mobiletto a parete”, è a due tubi con distribuzione “a ragno”, il dimensionamento è stato effettuato con il

metodo del salto termico guida (DT=10 °C). I radiatori, posizionati secondo criteri di ottimizzazione dello

scambio termico e della distribuzione dell’acqua, saranno dotati di valvole termostatiche e di detentori.

I ventilconvettori a tre velocità saranno dotati di termostato ambiente on/off.

Le tubazioni sono in rame, precoibentate nel rispetto della vigente normativa (allegato B del DPR

412/93 e successivi aggiornamenti) e saranno provate idraulicamente ad una pressione non inferiore a 1,5

volte la pressione di esercizio. La centrale termica è costituita da una caldaia a gasolio ad alto rendimento, in

inverno le dispersioni di calore ammontano a circa 120 KW a pieno carico alle seguenti condizioni di progetto:

-Temperatura esterna di progetto 3 °C

- Umidità relativa esterna 70 %

- Temperatura dell’acqua riscaldata 85 °C

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5. Rete di distribuzione del calore

Il fluido termovettore è acqua distribuito nei diversi circuiti a servizio delle zone tramite circolatori.

La distribuzione dell’aria nella zona vasche/tribune avviene tramite canalizzazione a sezione circolare in

lamiera zincata a caldo. L’immissione dell’aria nei locali avviene tramite bocchette anemostatiche circolari del

diametro di 500 mm.

La ripresa dell’aria dagli ambienti è realizzata tramite condotto di aspirazione posto sotto le tribune.

Il calcolo idraulico dell’intero impianto, riportato in questa relazione, è stato eseguito mediante software

dedicato che fa riferimento ai valori di perdite di carico unitari ed ai metodi di calcolo più diffusi nella letteratura

tecnica per il calcolo delle perdite concentrate.

• COLLETTORE 1: TIPO CALEFFI 356-357 DN 1”; TUBI IN RAME

PREVALENZA RICH.

POTENZA RICH. PORTATA COLL. POTENZA EROG. SALTO TERMICO CONTENUTO ACQUA

1200 mm c.a.. 12131 W 1222 L/H 12157 8.6 °C 51 l N Q [W] L [m] De [mm] Di [mm] MARCA TIPO MODELLO N°ELEMENTI b [mm] H [mm] 1 2219 18 14 12 SABIANA FAN-COIL FSC23 1 669 530 2 442 24 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 3 240 881 3 539 12 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 4 320 881 4 1665 18 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881 5a 1665 FERROLI RADIATORE CLAN-8 12 920 881 5b 1665 16 16 14 FERROLI RADIATORE CLAN-8 12 920 881

6 797 30 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 5 400 881 7 844 6 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 6 480 881 8 1150 24 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 640 881 9 1150 34 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 640 881

N Q [W] Ta [°C] ccs Tmp [°C] G V [m/s]

1.10.11.4.1 Dt [°C]

F Qeff [W] DQ [W]

1 2219 20 7 80 162 0.4 11.8 0.818 1882 -337 2 442 20 6 80 71 0.39 5.4 0.836 472 +30 3 539 20 6 80 97 0.54 4.8 0.843 634 +95 4 1665 20 6 80 138 0.49 10.4 0.785 1624 -36 5a 1665 20 6 80 146 0.53 9.9 0.790 1709 +44 5b 1665 20 6 80 146 0.53 9.9 0.790 1709 +44 6 797 20 6 80 110 0.39 6.2 0.828 778 -19 7 844 20 6 80 126 0.7 5.8 0.833 939 +95 8 1150 20 6 80 122 0.44 8.1 0.808 1216 +66 9 1150 20 6 80 104 0.37 9.5 0.794 1194 +44

N CV

1.10.11.4.2 Dn“

KV001 TIPO VALVOLA cd Dn” KV001

1 2 1/2 270 TERMOSTATIZZABILE 10 1/2 399 2 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 3 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 4 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 5a 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 5b 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 6 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 7 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 8 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 9 2 3/8 222 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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• COLLETTORE 2: TIPO CALEFFI 356-357 DN 1”; TUBI IN RAME PREVALENZA RICH. POTENZA RICH. PORTATA COLL. POTENZA EROG. SALTO TERMICO CONTENUTO ACQUA 1200 mm c.a.. 12942 W 1492 l/h 12750 7.4 °C 55 l

N Q [W] L [m] De [mm] Di [mm] MARCA TIPO MODELL

O N°ELEMENTI b [mm] H [mm]

1 2219 27 16 14 SABIANA FAN-COIL FSC23 1 669 530 2 315 8 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 2 160 881 3 1227 18 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 640 881 4 1654 13 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881 5a 1654 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881 5b 1665 24 16 14 FERROLI RADIATORE CLAN-8 11 880 881

6 607 7 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 4 320 881 7 854 6 10 8 FERROLI RADIATORE CLAN-8 6 480 881 8 1379 22 12 10 FERROLI RADIATORE CLAN-8 9 720 881 9 1379 35 14 12 FERROLI RADIATORE CLAN-8 8 720 881

N Q [W] Ta [°C] ccs Tmp [°C] G V [m/s]

1.10.11.4.3 Dt [°C]

F Qeff [W] DQ [W]

1 2219 20 7 80 195 0.36 9.8 0.835 1921 -298 2 442 20 6 80 125 0.7 2.2 870 327 +12 3 539 20 6 80 152 0.54 7 820 1234 +7 4 1665 20 6 80 172 0.61 8.3 807 1668 +14 5a 1665 20 6 80 291 0.53 9.8 0.791 1668 +14 5b 1665 20 6 80 291 0.53 9.8 0.791 1668 -36 6 797 20 6 80 106 0.59 4.9 0.842 633 +26 7 844 20 6 80 131 0.73 5.6 0.834 941 +87 8 1150 20 6 80 139 0.5 8.5 0.804 1361 -18 9 1150 20 6 80 179 0.44 6.6 0.24 1394 +15

N CV

1.10.11.4.4 Dn“

KV001 TIPO VALVOLA cd Dn” KV001

1 3 1/2 399 TERMOSTATIZZABILE 10 1/2 399 2 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 3 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 4 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 5a 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 5b 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 6 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 7 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 8 3 3/8 242 TERMOSTATIZZABILE 10 3/8 242 9 3 1/2 242 TERMOSTATIZZABILE 10 1/2 399

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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84

6. Unità termoventilante

Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi al dimensionamento della macchina:

DATI Calore specifico aria (C

p ) [kJ/(kg°K)] 1,005Densità aria (

ρ ) [kg/m 3 ] 1,2 Calore specifico acqua (C

p ) [kJ/(kg°K)] 4,186Calore latente acqua

[kJ/kg] 2501Condizioni esterne di progetto

Temperatura esterna di progetto (T

e ) [°C] 3 Umidità relativa esterna di progetto (U.R.e)

90%Umidità specifica esterna di progetto (xe)

[kg a.s ./g v ] 4,2

Entalpia aria esterna (He)

[kJ/kg] 13,6Condizioni interne di progetto

Temperatura interna di progetto (T)

[°C] 26 Umidità relativa interna di progetto (U.R.i)

60%Umidità specifica interna di progetto (x)

[kg a.s ./g v ] 12,7

Entalpia aria interna (H)

[kJ/kg] 59,3Potenza dispersa x trasmissione (P

d ) [kW] 60

Temperatura di immissione (T

i ) [°C] 38,3

Entalpia aria immissione senza deumidificazione (Hi)

[kJ/kg] 49,7

RISULTATI Portata oraria aria immessa ambiente (V

) [m 3 /s] 4,045Portata aria immessa ambiente (V

) [m 3 /h] 14561,34maggiorazione % per perdite

3% Portata oraria aria corretta immessa ambiente (V

) 14998,18Portata aria corretta immessa ambiente (V

) 4,166Potenza per riscaldare aria esterna senza recupero

[kW] 150,3864Efficienza rcuperatore di calore (

ε ) 0,5 Temperatura uscita recuperatore

[°C] 14,5Potenza recuperabile

[kW] 56,10Potenza corpi [kW] 94,29

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

85

L’unità di termoventilazione sarà realizzata con elementi componibili, isolati acusticamente, dotati di

dispositivi antivibranti e giunti di collegamento elastico con i canali, e sarà essenzialmente composta da:

• plenum di ripresa;

• sezione filtri;

• recuperatore a piastre a flussi incrociati;

• sezione batteria calda;

• ventilatore di mandata;

• plenum di mandata;

La batteria di riscaldamento sarà alimentata da acqua calda a temperatura di 80/85 °C con ritorno di

70/75 °C.

I canali saranno in acciaio zincato a caldo (per la presenza di agenti corrosivi, cloro) di adeguato

spessore e correranno al di sopra dei pannelli del controsoffitto. Sarà pertanto necessario coibentarle e

saranno rifinite con lamierino di alluminio per le superfici correnti all’esterno del fabbricato al fine di

proteggere la coibentazione e i canali stessi dagli agenti atmosferici.

Come indicato nei dati di progetto, nei canali saranno adottate velocità dell’aria tali da garantire il

rispetto di condizioni acustiche adeguate alla destinazione dei locali.

I locali della piscina saranno mantenuti in leggera sovrapressione allo scopo di evitare ingressi

indesiderati di aria esterna nell’edificio climatizzato.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

86

7. Canalizzazioni

Le canalizzazioni sono state dimensionate con il metodo della perdita di carico specifica costante

ipotizzando una velocità iniziale dell’aria di 6 m/s:

Porzione portata [m3/s] velocità[m/s]

Diramazione DX 2.02 6

portata [m3/s] 2.02 [m3/s]

% portata 100%

% sezione 100%

Sez. ingresso 0.337 [m2]

Diametro

equivalente 655.11 [mm]

Altezza 600 [mm]

Base 600 [mm]

Classe canale 4

Sez calcolata 0.338 [m2]

v calc. 5.99 [m/sec]

Dunque un canale 600 per 600 con aria

alla velocità di 5.99 m/sec e portata di 2.02 mc/sec

Diramazione DX

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

File: PISCINA COMUNALE

87

N° Diffusori 3

Diffusore n° Portata diffusore

[m3/s]

Portata diffusore

[m3/h]

Portata residua

dopo diffusore

[m3/s]

Portata residua

dopo diffusore

[m3/h]

% portata

iniziale

% sez Sez.

calcolata

[m2]

diametro

calcolato

[mm]

Base

[mm]

Altezza [mm]

B1 0.67 2426.9 1.35 4853.78 66.7% 73.5% 0.248 562 600 450

B2 0.67 2426.9 0.67 2426.89 33.3% 41.0% 0.139 420 500 300

B3 0.67 2426.9 0.00 0.00 0.0% 0.000 0

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PROGETTO DELLA FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA DI CASERTA PAG. 0 DI 117

nome file 9606INT - rev. – data - cod.elab.

8. Regolazione

Il sistema di controllo previsto è del tipo a zona più climatico dotato di microprocessore che

regola l’erogazione della potenza termica in ragione del carico ed effettua la programmazione

giornaliera/mensile del generatore.

La regolazione della temperatura negli ambienti avviene tramite valvole termostatiche per i

radiatori e termostati ambiente per i fan-coil. Una valvola a tre vie motorizzata pilotata da centralina

climatica a microprocessore dotata di termostato ambiente e sonda termometrica posta nella canala

gestisce la portata d’acqua della sezione termoventilante.

La centralina climatica a microprocessore, controlla inoltre, l’apertura o la chiusura

meccanica anche parziale delle saracinesche di immissione dell’aria.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

1

9. Calcolo termico invernale

E’ noto che il fabbisogno di energia termica per il riscaldamento di un edificio, è determinato

sostanzialmente da due contributi:

• dispersioni attraverso l’involucro edilizio;

• introduzione di aria esterna di rinnovo.

Il calcolo delle dispersioni attraverso gli elementi opachi e trasparenti dell’involucro edilizio viene

effettuato secondo quanto disposto dalle norme UNI 7357 e relativi fogli di aggiornamento, e da tutte le

norme emesse a supporto dell’esecuzione della Legge n°.10 del 09/01/1991.

La potenza termica trasmessa attraverso pareti e finestre dell’involucro edilizio è data dalla

relazione:

Q U A TT = ⋅ ⋅ ∆

dove:

• Q = potenza dispersa per trasmissione espressa in Watt.

• U = trasmittanza della superficie espressa in W/m2 °C.

• DT = differenza di temperatura tra l’aria esterna e quella interna.

La norma fornisce gli elementi per un calcolo univoco della trasmittanza U. Il calcolo della

potenza termica dispersa in seguito al rinnovo d’aria è data dalla relazione:

Q M C pV = ⋅ ⋅•

∆ Τ

dove:

• Qv = potenza dispersa per ventilazione espressa in Watt.

• M = portata massica di aria espressa in Kg/s.

• Cp = calore specifico a pressione costante dell’aria = 1.002 KJ/Kg K

• T = differenza di temperatura tra l’aria esterna e quella interna.

CONDIZIONI INTERNE DI PROGETTO:

Locale Piscina

Temperatura invernale: 26 °C

Umidità relativa: 50% - 60%.

Numero di ricambi d’aria /ora : 2.5 vol/h stimati secondo UNI 10339.

Classe di purezza : filtrazione con filtri a media efficienza.

CONDIZIONI ESTERNE DI PROGETTO

INVERNO : TEMPERATURA 3 °C U.R. 70% secondo UNI 10339.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

2

Il calcolo complessivo è stato condotto con l’ausilio di software dedicato che ha effettuato in

modo automatico i calcoli relativi al sistema edificio-impianto.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

3

10. Dettagli di calcolo:

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

4

Tavola: Piano Vasca

Vano: Ingresso Zona: Ingresso

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato NO Vano: Vani tecnici Zona: Vani tecnici

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato NO Vano: Piscina Zona: Piscina

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 22 633 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 19 611 W Qmax Dispersione MASSIMA 42 244 W T Temperatura interna 26.00 °C V Volume netto 3 248.21 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 3.8255 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 0.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 0.00 W/m² Qcds Dispersione Superiore 0 W As Superficie Disperdente Superiore 941.51 m² Est-s Superiore verso esterno NO hs² Conduttanza superficiale Superiore 7.70 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno NO Ui Conduttanza Inferiore 1.4458 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 6.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 8.67 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 3 396 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 391.51 m² Est-i Inferiore verso esterno NO hi² Conduttanza superficiale Inferiore 7.70 W/m²K

RISULTATI DI CALCOLO DEI VANI -

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

5

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

6

Vano: Atrio Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 3 580 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 858 W Qmax Dispersione MASSIMA 4 438 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 288.56 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 1 300 W As Superficie Disperdente Superiore 83.64 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 0.7089 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 12.05 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 1 008 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 83.64 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

Vano: Locale società sportive 1 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 352 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 90 W Qmax Dispersione MASSIMA 442 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 30.16 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 136 W As Superficie Disperdente Superiore 8.74 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.1439 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 19.45 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 170 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 8.74 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

RISULTATI DI CALCOLO DEI VANI -

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

7

Vano: Direzione Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 427 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 112 W Qmax Dispersione MASSIMA 539 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 37.76 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 170 W As Superficie Disperdente Superiore 10.94 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.0823 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 18.40 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 201 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 10.94 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

Vano: Spogliatoi 1 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 4 106 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 892 W Qmax Dispersione MASSIMA 4 998 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 299.89 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 1 352 W As Superficie Disperdente Superiore 86.93 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 0.8646 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 14.70 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 1 278 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 86.93 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

RISULTATI DI CALCOLO DEI VANI -

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

8

Vano: Locale società sportive 2 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 706 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 91 W Qmax Dispersione MASSIMA 797 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 30.46 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 137 W As Superficie Disperdente Superiore 8.83 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.1220 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 19.07 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 168 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 8.83 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

Vano: Spogliatoi Istruttori 1 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 675 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 169 W Qmax Dispersione MASSIMA 844 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 56.74 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 256 W As Superficie Disperdente Superiore 16.45 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.1854 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 20.15 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 331 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 16.45 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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Vano: Locale Attrezzature Zona: Ingresso

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato NO

Vano: Spogliatoi 2 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 4 063 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 898 W Qmax Dispersione MASSIMA 4 961 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 302.01 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 1 361 W As Superficie Disperdente Superiore 87.54 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 0.8309 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 14.13 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 1 237 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 87.54 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

RISULTATI DI CALCOLO DEI VANI -

Pag. 5

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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Vano: Infermeria Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 1 070 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 157 W Qmax Dispersione MASSIMA 1 227 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 52.91 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 238 W As Superficie Disperdente Superiore 15.34 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 0.9883 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 16.80 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 258 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 15.34 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

Vano: Bagni 2 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 2 484 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 274 W Qmax Dispersione MASSIMA 2 758 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 92.16 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 415 W As Superficie Disperdente Superiore 26.71 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.1492 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 19.54 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 522 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 26.71 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

11

Vano: Bagni 1 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 2 005 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 292 W Qmax Dispersione MASSIMA 2 297 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 98.18 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 442 W As Superficie Disperdente Superiore 28.46 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 0.1303 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 2.22 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 63 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 28.46 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

Vano: Spogliatoi Istruttori 2 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 683 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 171 W Qmax Dispersione MASSIMA 854 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 57.47 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 259 W As Superficie Disperdente Superiore 16.66 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.1820 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 20.09 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 335 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 16.66 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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Vano: Retro bar Zona: Ingresso

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato NO

Vano: Bagni 3 Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 254 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 61 W Qmax Dispersione MASSIMA 315 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 20.41 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 92 W As Superficie Disperdente Superiore 5.92 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.2850 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 21.84 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 129 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 5.92 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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Vano: Vano Zona: Spogliatoi-Ricezione

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 480 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 127 W Qmax Dispersione MASSIMA 607 W T Temperatura interna 20.00 °C V Volume netto 42.80 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.9146 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 17.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 15.55 W/m² Qcds Dispersione Superiore 193 W As Superficie Disperdente Superiore 12.41 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno SI Uit Conduttanza Inferiore Terreno 1.0623 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 17.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 18.06 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 224 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 12.41 m² Est-i Inferiore verso esterno SI hi² Conduttanza superficiale Inferiore 25.00 W/m²K

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Vano: Tribuna Zona: Tribune Tavola: Piscina Tribuna

SIMBOLO DESCRIZIONE VALORE UN.Misura isCalcolato Vano calcolato SI Qcd Dispersione MASSIMA per trasmissione 30 050 W Qcdv Dispersione MASSIMA per ventilazione 15 721 W Qmax Dispersione MASSIMA 45 771 W T Temperatura interna 26.00 °C V Volume netto 2 603.81 m³ h¹ Conduttanza superficiale interna 7.70 W/m²K hv¹ Conduttanza superficiale vetrate interno 8.00 W/m²K Us Conduttanza Superiore 0.3919 W/m²K dTs Differenza di Temperatura Superiore 23.00 °C QUcds Dispersione Unitaria Superiore 9.01 W/m² Qcds Dispersione Superiore 8 858 W As Superficie Disperdente Superiore 982.57 m² Est-s Superiore verso esterno SI hs² Conduttanza superficiale Superiore 25.00 W/m²K isTetto Sottotetto chiuso NO isTerreno Scambi verso il Terreno NO Ui Conduttanza Inferiore 3.8255 W/m²K dTi Differenza di Temperatura Inferiore 0.00 °C QUcdi Dispersione Unitaria Inferiore 0.00 W/m² Qcdi Dispersione Inferiore 0 W Ai Superficie Disperdente Inferiore 982.57 m² Est-i Inferiore verso esterno NO hi² Conduttanza superficiale Inferiore 7.70 W/m²K

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COMUNE DI PORTOSCUSO PROVINCIA DI CAGLIARI

RELAZIONE TECNICA I.S.P.E.S.L.

Allegati modelli RD-RR ANCC raccolta R 1° giugno 1982 Specificazioni tecniche applicative del Titolo II del D.M. 1° dicembre 1975,

riguardante le norme di sicurezza per gli apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione.

Opere relative a: REALIZZAZIONE IMPIANTI: RISCALDAMENTO/PRODUZIONE ACQUA C.S. Località: PORTOSCUSO (CA) Tipo di edificio: PISCINA COMUNALE Categoria: E.6(1)/E.6(3) Committente: COMUNE DI PORTOSCUSO

Cagliari lì,

IL PROGETTISTA

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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INDICE

ALLEGATO Ι: Relazione tecnica I.S.P.E.S.L.

1. Premessa pag.

1

2. Riferimenti Normativi e di Legge pag.

2

3. Dati I.S.P.E.S.L. complementari caldaia impianto di riscaldamento pag. 3

4. Generatore di Calore Caldaia/Bruciatore impianto di riscaldamento pag.

4

5. Caratteristiche Costruttive del Locale Caldaia pag.

5

6. Dimensionamento Vaso di Espansione impianto di riscaldamento pag.

6

7. Dati I.S.P.E.S.L. complementari caldaia acqua calda sanitaria pag.

8

8. Generatore di Calore Caldaia/Bruciatore impianto acqua calda sanitaria pag.

9

9. Dimensionamento Vaso di Espansione impianto acqua calda sanitaria pag.

10

Allegati:

• TAVOLA 1 Disegno:schematico centrale termica impianto di

riscaldamento.

• Calcoli di verifica canna fumaria impianto termico di riscaldamento

secondo UNI 9615.

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• TAVOLA 2 Disegno schematico centrale termica impianto di produzione

acqua calda sanitaria.

• Calcoli di verifica canna fumaria impianto termico di produzione acqua

calda sanitaria secondo UNI 9615.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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1. Premessa

I locali della Piscina Comunale di Portoscuso sono riscaldati tramite una unità di

termoventilazione canalizzata ad aria primaria nella zona vasche/tribune, da tradizionali termosifoni in

ghisa nei locali spogliatoi/uffici ed infine da ventilconvettori nel locale bar. Il fluido termovettore è

essenzialmente acqua calda sotto pressione, riscaldata tramite una tradizionale caldaia.

Le caldaie, una per il riscaldamento e l’altra per la produzione di acqua calda sanitaria (tramite

boiler d’accumulo) sono in ghisa, e vengono alimentate da combustibile liquido "GASOLIO".

Il fluido termovettore nell’impianto di riscaldamento/termoventilazione è distribuito tramite

circolatori (uno di riserva).

La caldaia dell’impianto di riscaldamento è dotata di vaso d'espansione chiuso, pompa

anticondensa e tutti i dispositivi di sicurezza previsti dal D.M. 1.12.1975 per le apparecchiature

contenenti liquidi caldi sotto pressione ed aventi potenzialità superiore ai 35 kW e fino a 350 kW, con

pressione di esercizio fino a 5 bar:

8. valvola di sicurezza;

9. vaso di espansione;

10. interruttore termico automatico di regolazione;

11. interruttore termico automatico di blocco;

12. pressostato di blocco;

13. termometro con pozzetto per il termometro di controllo;

14. manometro con flangia per il manometro di controllo.

Come prescritto dal DPR 412/93 art. 7 comma 2, l'impianto di riscaldamento, è dotato di un

gruppo termoregolatore provvisto di programmatore della temperatura ambiente almeno su due livelli a

valori sigillabili nell'arco delle 24 ore e settimanalmente. Il gruppo è pilotato da due sonde

termometriche di rilevamento della temperatura: una posta all’esterno del locale caldaia ed una posta

sulla mandata.

2. Riferimenti Normativi e di Legge

Nel progetto della centrale termica della piscina comunale di Portoscuso, sono state seguite le

seguenti vigenti disposizioni di legge in materia di impianti termici nonché le norme UNI di buona

tecnica:

• Norme di sicurezza per impianti termici alimentati ad olio combustibile e gasolio;

CIRCOLARE 73-29/09/71.

• Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico; LEGGE 615-13/07/66.

• Regolamento per l’esecuzione della LEGGE 615-13/07/66;

• Calcolo delle dimensioni interne dei camini di evacuazione fumi UNI/CTI 9615-12/90;

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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nonché le disposizioni dell'I.S.P.E.S.L. sulla sicurezza la protezione ed il controllo degli impianti

termici, ossia:

• il D.M. 1/12/75 e le relative specifiche della raccolta R ed in particolare della R.3.B

relativa agli impianti termici ad acqua calda con vaso di espansione chiuso.

• Le norme UNI utili alla pratica applicazione del Regolamento di attuazione ( DPR

26.8.93 n°412 e successive modifiche DPR del 21.12.1999 n°551) dell'articolo 4,

comma 4 della Legge 10/91.

3. Dati I.S.P.E.S.L. complementari Caldaia Impianto di riscaldamento

a) Nell'impianto di riscaldamento è prevista la valvola di sicurezza essendovi correlazione tra

l'aumento di temperatura e l'aumento di pressione, avente le seguenti caratteristiche:

Misura �

orifizio

[mm]

Sezione

netta A

[cm2]

Pressione

di

Taratura.

Pressione

scarico

nominale.

Pressione

di

chiusura

Coefficiente

di

efflusso

Portata di

scarico W

[Kg/h]

Potenzialità

Max. generatore

[kW]

Potenzialità

Max

generatore

[kcal/h]

1/2" 15 1,767 3 3,3 2,4 0,79 282,35 164,1 141100

b) In luogo delle valvole di scarico termico si è impiegata la valvola di intercettazione del

combustibile avente le seguenti caratteristiche:

taratura a 98 °C. lunghezza capillare 5m. attacco 1/2".

c) La pressione di precarica del vaso di espansione è di 1,5 bar.

d) Non è previsto che venga interrotto l'apporto di calore in caso di arresto della circolazione in

quanto è presente la valvola di intercettazione del combustibile.

e) Informazione da fornire solo in impianti dotati di vaso d'espansione aperto.

f) Lo scarico della valvola di sicurezza è ubicato in modo da non recare danni alle persone e/o

alle cose in caso di intervento.

g) La distanza degli organi di sicurezza , di protezione e di controllo dalla uscita dal generatore

non è maggiore dei valori previsti dalle prescrizioni di Legge.

h) È in funzione un bruciatore azionato da un motore monofase. Non è pertanto necessaria

l'indipendenza dei dispositivi di protezione.

i) La pressione di esercizio del generatore di calore è tale da assicurare la sua stabilità anche

alla temperatura massima di intervento degli organi di sicurezza.

j) Le valvole di intercettazione a tre vie non presentano posizioni di manovra in cui risultino

intercettate entrambe le vie di uscita oppure posizioni di manovra tali per cui una delle due

vie sia completamente chiusa e l'altra aperta solo parzialmente. Non sono presenti valvole di

intercettazione a tre vie.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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4. Caratteristiche costruttive del locale caldaia

5. Generatore di Calore Caldaia/Bruciatore impianto di riscaldamento

La caldaia scelta per l’impianto di riscaldamento e termoventilazione è un generatore termico ad

alto rendimento a basamento predisposto per bruciatore ad aria soffiata a combustibile liquido, a

parziale inversione di fiamma ed un giro di fumo. La camera di combustione è del tipo "bagnata".

Le caratteristiche nominali della caldaia sono:

Potenza termica nominale 107500 kcal/h (125 kw).

Pressione d'esercizio massima ammissibile 4 bar.

Potenza termica regolabile sino a 74800 kcal/h (87 kw).

Attacco bruciatore 130 mm.

Condotto fumi 180 mm.

Il corpo caldaia è in ghisa tipo G20 ad elementi preassemblati con biconi e tiranti di acciaio,

isolato con materassino di lana di vetro rivestita da materiale antistrappo dello spessore di 60 mm. La

mantellatura è in acciaio verniciato grigio per anaforesi a polveri epossidiche e cottura in forno a 180°C.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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La macchina è dotata di termostato di sicurezza a riarmo manuale (tarato a 110°C), termostato

di regolazione della temperatura dell'acqua di riscaldamento, termoidrometro con campo di misura della

temperatura 0-120°C, e della pressione 0-6 bar.

Gli attacchi tubazioni sono i seguenti:

Mandata impianto 3".

Ritorno impianto 3".

Scarico caldaia 3/4".

Il peso complessivo della caldaia a vuoto è di 361 Kg.

Il Bruciatore di gasolio è dotato di testa di combustione completa di disco di turbolenza

in acciaio inox stampato e di boccaglio in acciaio refrattario la regolazione fine per mezzo di vite

micrometrica della posizione della testa di combustione, in rapporto alla posizione del boccaglio

consente la regolazione precisa dell'aria in aspirazione.

Le caratteristiche nominali del bruciatore sono le seguenti:

Portata combustibile min/max.5,2/11,4 kg/h.

Potenza termica min/max. 61/135 kw.

Potenza elettrica assorbita dal motore: 320 Watt con una velocità del motore di 2750 giri/min.

Combustibile: gasolio

Alimentazione elettrica 220v 50 Hz monofase con terra.

Il bruciatore è inoltre dotato di dispositivo di sicurezza del tipo a fotoresistenza di un pulsante di

sblocco della valvola elettromagnetica. E' inoltre equipaggiato con apparecchiatura elettronica di

comando e controllo.

Il bruciatore è mosso da motore monofase, dotato di serranda aria automatica per il ventilatore,

filtro per gasolio e di tubi flessibili per l'alimentazione del combustibile.

6. Dimensionamento Vaso di Espansione

In Conformità a quanto indicato nella norma I.S.P.E.S.L. R.3.B per i vasi di espansione

prepressurizzati si ha:

f

i

P

PE

V−

=1

Pi è la pressione assoluta in bar a cui è precaricato il cuscino di gas, 2.5 bar.

Pf è la massima pressione di esercizio in bar, 4 bar.

E è il volume di espansione, pari al contenuto d’acqua a freddo per il coefficiente di espansione.

[litri]:

e = coefficiente di espansione dell'acqua. Calcolato in base alla massima differenza tra la

temperatura dell'acqua ad impianto freddo e quella massima d’esercizio. In pratica, per il riscaldamento,

si assume il valore convenzionale di 0,035.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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Temperature estreme di funzionamento dell'impianto

T1 [°C] 15

T2 [°C] 90

Volume in litri d'acqua nell'impianto ai due estremi di temperatura

V (16°) [Litri] 400 Volume presente ad impianto freddo

Volume di espansione:

E [Litri] 14

Pi [bar] 2.5

Pf [bar] 4

Volume del vaso di espansione:

Vvaso [Litri] 37

7. Verifica Condotto di Evacuazione dei Fumi

Il condotto di evacuazione fumi dovrà essere realizzato ad elementi prefabbricati modulari

provvisti di giunto di connessione tale da assicurare la tenuta alla condensa con bloccaggio esterno

tramite fascette metalliche, a doppia parete in acciaio inox AISI 304 esternamente ed in 316L

internamente, spessori delle lamiere da 0,4 a 1,2 mm, conforme in termini di prescrizioni a quanto

stabilito dalla Legge 615/66.

Dovrà inoltre essere impermeabile ai gas e termicamente isolato, a sviluppo verticale, senza

strozzature.

Di del camino 180 mm.

Dotato di:

Sul tratto orizzontale: termometro per la misura della temperatura dei fumi, portina

ispezionabile, foro per prelievo fumi, misuratori indici di combustione.

Sul tratto verticale: portina ispezionabile a doppia parete, fori di prelievo campioni fumi.

La canna è stata verificata in base alla norma UNI/CTI 9615/90.

Gli elementi prefabbricati modulari devono essere provvisti di giunto di dilatazione e saranno

uniti per innesto a doppio bicchiere con bloccaggio esterno tramite fascette metalliche.

In allegato n° 8 pagine di calcolo/verifica canna fumaria secondo UNI 9615.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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8. Produzione acqua calda sanitaria

VOLUME DEL BOLLITTORE

V=QA/ta-tf [Litri] 1852

ta [°C] 60

tf [°C] 15

CALORE TOTALE

QT=C*(tu-tf) [Kcal] 100000

C [Litri] 4000

[Consumo doccia pp] 150

[Consumo lavabo pp] 50

[Coppie docce e rubinetti] 20

tu [°C] 40 temperatura utilizzo

tf [°C] 15 temperatura acquedotto

CALORE ORARIO

QH=QT/(t*pr+t*pu) [Kcal/h] 55555.56

t*pr [h] 1.5 tempo di preriscaldo

t*pu [h] 0.3 tempo di punta

CALORE DA ACCUMULARE

QA=QH*tpr [Kcal] 83333.33

SUPERFICIE DI SCAMBIO TERMICO DEI BOLLITTORI

S=QH/(K*(tm1-tm2)) [m2] 2.849003

K [Kcal/h/m2/°C] 520

tm1 [°C] 72.5

tm2 [°C] 35

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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9. Dati I.S.P.E.S.L. complementari Caldaia Impianto di produzione acqua calda sanitaria

k) Nell'impianto di produzione acqua calda sanitaria, lato generatore di calore, è prevista la

valvola di sicurezza essendovi correlazione tra l'aumento di temperatura e l'aumento di

pressione, avente le seguenti caratteristiche:

Misura �

orifizio

[mm]

Sezione

netta A

[cm2]

Pressione

di

Taratura.

Pressione

scarico

nominale.

Pressione

di

chiusura

Coefficiente

di

efflusso

Portata di

scarico W

[Kg/h]

Potenzialità

Max. generatore

[kW]

Potenzialità

Max

generatore

[kcal/h]

1/2" 15 1,767 2,25 2,475 1,8 0,79 226,39 131,6 113100

l) In luogo delle valvole di scarico termico si è impiegata la valvola di intercettazione del

combustibile avente le seguenti caratteristiche:

taratura a 98 °C. lunghezza capillare 5m. attacco 1/2".

m) La pressione di precarica del vaso di espansione è di 1,5 bar.

n) Non è previsto che venga interrotto l'apporto di calore in caso di arresto della circolazione in

quanto è presente la valvola di intercettazione del combustibile.

o) Informazione da fornire solo in impianti dotati di vaso d'espansione aperto.

p) Lo scarico della valvola di sicurezza è ubicato in modo da non recare danni alle persone e/o

alle cose in caso di intervento.

q) La distanza degli organi di sicurezza , di protezione e di controllo dalla uscita dal generatore

non è maggiore dei valori previsti dalle prescrizioni di Legge.

r) È in funzione un bruciatore azionato da un motore monofase. Non è pertanto necessaria

l'indipendenza dei dispositivi di protezione.

s) La pressione di esercizio del generatore di calore è tale da assicurare la sua stabilità anche

alla temperatura massima di intervento degli organi di sicurezza.

t) Le valvole di intercettazione a tre vie non presentano posizioni di manovra in cui risultino

intercettate entrambe le vie di uscita oppure posizioni di manovra tali per cui una delle due

vie sia completamente chiusa e l'altra aperta solo parzialmente. Non sono presenti valvole di

intercettazione a tre vie.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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10. Generatore di Calore Caldaia/Bruciatore impianto di produzione acqua calda sanitaria

La caldaia scelta per l’impianto di produzione dell’acqua calda sanitaria è un generatore termico

ad alto rendimento a basamento predisposto per bruciatore ad aria soffiata a combustibile liquido, a

parziale inversione di fiamma ed un giro di fumo. La camera di combustione è del tipo "bagnata".

Le caratteristiche nominali della caldaia sono:

Potenza termica nominale 60000 kcal/h (69,8 kw).

Pressione d'esercizio massima ammissibile 4 bar.

Potenza termica regolabile sino a 42000 kcal/h (48,8 kw).

Attacco bruciatore 125 mm.

Condotto fumi 180 mm.

Il corpo caldaia è in ghisa tipo G20 ad elementi preassemblati con biconi e tiranti di acciaio,

isolato con materassino di lana di vetro rivestita da materiale antistrappo dello spessore di 60 mm. La

mantellatura è in acciaio verniciato grigio per anaforesi a polveri epossidiche e cottura in forno a 180°C.

La macchina è dotata di termostato di sicurezza a riarmo manuale (tarato a 110°C), termostato

di regolazione della temperatura dell'acqua di riscaldamento, termoidrometro con campo di misura della

temperatura 0-120°C, e della pressione 0-6 bar.

Gli attacchi tubazioni sono i seguenti:

Mandata impianto 1.1/2".

Ritorno impianto 1.1/2"..

Scarico caldaia 1/2".

Il peso complessivo della caldaia a vuoto è di 175 Kg.

Il Bruciatore di gasolio è dotato di testa di combustione completa di disco di turbolenza

in acciaio inox stampato e di boccaglio in acciaio refrattario la regolazione fine per mezzo di vite

micrometrica della posizione della testa di combustione, in rapporto alla posizione del boccaglio

consente la regolazione precisa dell'aria in aspirazione.

Le caratteristiche nominali del bruciatore sono le seguenti:

Portata combustibile min/max. 3,6/7,2 kg/h.

Potenza termica min/max. 44/85 kw.

Potenza elettrica assorbita dal motore: 160 Watt con una velocità del motore di 2750 giri/min.

Combustibile: gasolio

Alimentazione elettrica 230v 50 Hz monofase con terra.

Il bruciatore è inoltre dotato di dispositivo di sicurezza del tipo a fotoresistenza di un pulsante di

sblocco della valvola elettromagnetica. E' inoltre equipaggiato con apparecchiatura elettronica di

comando e controllo.

Il bruciatore è mosso da motore monofase, dotato di serranda aria automatica per il ventilatore,

filtro per gasolio e di tubi flessibili per l'alimentazione del combustibile.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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11. Dimensionamento Vaso di Espansione Lato Caldaia

In Conformità a quanto indicato nella norma I.S.P.E.S.L. R.3.B per i vasi di espansione

prepressurizzati si ha:

f

i

P

PE

V−

=1

Pi è la pressione assoluta in bar a cui è precaricato il cuscino di gas, 2.5 bar.

Pf è la massima pressione di esercizio in bar, 3.25 bar.

E è il volume di espansione, pari al contenuto d’acqua a freddo per il coefficiente di espansione.

[litri]:

e = coefficiente di espansione dell'acqua. Calcolato in base alla massima differenza tra la

temperatura dell'acqua ad impianto freddo e quella massima d’esercizio. In pratica, per il riscaldamento,

si assume il valore convenzionale di 0,035.

Temperature estreme di funzionamento dell'impianto

T1 [°C] 15

T2 [°C] 80

Volume in litri d'acqua nell'impianto ai due estremi di temperatura

V (16°) [Litri] 50 Volume presente ad impianto freddo

Volume di espansione:

E [Litri] 2

Pi [bar] 2

Pf [bar] 3.25

Volume del vaso di espansione:

Vvaso [Litri] 5

12. Dimensionamento Vaso di Espansione Lato Acqua Calda Sanitaria

In Conformità a quanto indicato nella norma I.S.P.E.S.L. R.3.B per i vasi di espansione

prepressurizzati si ha:

f

i

P

PE

V−

=1

Pi è la pressione assoluta in bar a cui è precaricato il cuscino di gas, 3.5 bar.

Pf è la massima pressione di esercizio in bar, 7 bar.

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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E è il volume di espansione, pari al contenuto d’acqua a freddo per il coefficiente di espansione.

[litri]:

e = coefficiente di espansione dell'acqua. Calcolato in base alla massima differenza tra la

temperatura dell'acqua ad impianto freddo e quella massima d’esercizio. In pratica, si assume il valore di

0,014.

Temperature estreme di funzionamento dell'impianto

T1 [°C] 16

T2 [°C] 60

Volume in litri d'acqua nell'impianto ai due estremi di temperatura

V (16°) [Litri] 3500 Volume presente ad impianto freddo

Volume di espansione:

E [Litri] 49

Pi [bar] 3.5

Pf [bar] 7

Volume del vaso di espansione:

Vvaso [Litri] 98

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LEGGE 10/91: ALLEGATO 1

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13. Impianto di produzione acqua calda sanitaria: Valvola di sicurezza sul boiler e sui

collettori solari.

• Nel caso di riscaldatori di acqua destinati al consumo, il sistema di espansione per

proteggere il recipiente può essere realizzato con una valvola di sfogo, intendendosi per tale

una valvola a contrappeso o a molla il cui orifizio abbia diametro, in mm, non inferiore a

17,32 mm.

Misura � orifizio

[mm]

Sezione netta A

[cm2]

Pressione

di Taratura

[bar].

Pressione scarico

nominale.

Pressione di chiusura

[bar]

Capacità del

bollitore Litri

1” 25 4,9087 6 7,2 4,8 1500

• La pressione di precarica del vaso di espansione è di 3,5 bar.

• Lo scarico della valvola di sicurezza è ubicato in modo da non recare danni alle persone e/o

alle cose in caso di intervento.

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