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La RICERCA
della VERITÀ
di un uomo noto come
Salmān il Persiano
del Dr. Saleh As-Saleh
© Edizioni Lo Scaffale Islamico Novembre 2013 Prima Edizione www.loscaffaleislamico.net
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La RICERCA
della VERITÀ di un uomo noto come
Salmān il Persiano
del Dr. Saleh As-Saleh
Titolo originale dell’opera: “The Search for the Truth by a man known
as Salmān the Persian”
Fonte: www.understand-islam.net
Traduzione italiana a cura di Cinzia Amatullah Albi, revisione a cura di Abu Khadija al-Jazeeri e Um ‘Abder-Rahman,
controllo linguistico a cura di Umm Yaḥya ‘Aisha e controllo ortografico a cura di Eleonora e Monica Um Adnan.
© Edizioni Lo Scaffale Islamico Novembre 2013 Prima Edizione www.loscaffaleislamico.net
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INTRODUZIONE
Tutta la lode spetta ad Allāh, Lo lodiamo, ed invochiamo il Suo
aiuto ed il Suo perdono. Cerchiamo rifugio in Allāh, l’Altissimo,
dai nostri stessi mali e dalle nostre cattive azioni. Chiunque sia
stato guidato da Allāh, non potrà essere sviato da alcuno, e
chiunque sia stato sviato da Allāh, nessuno potrà mai guidarlo.
Testimonio che non vi è alcun altro dio meritevole di essere
venerato eccetto Allāh, Unico, senza alcun associato. Ed inoltre
testimonio che Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) è il
Suo Servo e Messaggero. Possa Allāh, l’Eccelso, elargire la Sua
pace e le Sue benedizioni sull’ultimo dei Profeti Muḥammad,
sulla sua famiglia nobile e pura, e sui suoi nobili Compagni.
Oggigiorno molte persone sono incuriosite dall’Islām. La gente
differisce in termini di conoscenza di questa Fede. Conoscenza
che può essere ottenuta dalla lettura di un articolo, un libro, da
una sezione del libro di religione delle scuole superiori, tramite i
Musulmani stessi, passando da una moschea, guardando un
documentario oppure un film, il notiziario serale, dal vivere in
un paese musulmano, da alcune azioni buone o cattive compiute
da alcuni Musulmani ecc.
Per alcuni di essi, l’Islām null’altro è che ‘un’altra religione’.
Per molti, tuttavia, sta diventando ‘qualcosa’ di interessante da
‘approfondire’. Ci sono, poi, coloro che hanno reagito ad atti
errati ed ingiustificati che alcuni Musulmani avrebbero
commesso e, di conseguenza, hanno attaccato l’Islām ed i
Musulmani. In aggiunta ci sono coloro che semplicemente
odiano l’Islām.
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Questo libro è indirizzato a tutti coloro che sono alla ricerca di
risposte alle tante domande: Chi sono? C’è un fine alla mia
esistenza? Chi è il Vero Dio? Qual è la Vera Strada per la
Salvezza? È l’Islām? Se divento Musulmano, cosa significherà
questo per me, per la mia famiglia, e la società in senso lato?
Oggi molti realizzano che tutto il progresso materialistico e
secolare ha prodotto un vuoto spirituale che ha a sua volta
condotto a problemi di natura sociale, economica, politica e
psicologica. Questo spiega perché proprio quelli che solevano
dire: ‘Lasciateci vivere e goderci la nostra vita’ oppure ‘Ehi!
Non ci interessa sapere di Dio’, sono adesso alla ricerca.
Stanno sollevando quesiti analoghi a quelli di cui sopra. Questo
si verifica in quanto la natura innata dell’uomo distingue il
bene dal male, il vero dal falso. Essa riconosce che gli attributi
di Dio devono pur essere veri, unici, e tutti perfetti.
La natura innata dell’essere umano non è a proprio agio
degradando i Suoi attributi né lo è associando al Creatore
qualità simili a quelle umane. Essa riconosce che non ci
potrebbe essere più di un Unico Vero Dio ed un’unica religione
accettata da Lui. Egli non chiede a parte di questo mondo di
venerare Lui soltanto ed ordina all’altra parte di adorare Gesù
(pace su di lui), Buddha, il Fuoco, la Luce, Krishna, Joseph
Smith, il Sole, la Luna, Khomeini, Rama, i templi, i Profeti,
Elijiahm Farakhan, una croce, un albero, un triangolo, Santi,
Preti, Monaci ecc.
Tutti, eccetto Allāh, sono degli esseri oppure oggetti creati!
Sono imperfetti. Nutrono dei bisogni, mentre Allāh è
Autosufficiente: il Primo, nulla viene prima di Lui; l’Ultimo,
ogni cosa avrà fine tranne Lui, l’Eterno. A Lui è il ritorno
finale. Non genera né è generato. Nessun uomo gli ha dato
nome. Egli si definì Allāh.
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Cosa significa Allāh? Significa il ‘Vero e Solo Dio Che meriti di
essere venerato per amore, per magnificenza ed aspirazione’.
Non è un ‘Dio nazionalistico o tribale’. Egli è il Creatore di
ogni cosa. Egli, dunque, merita la nostra sottomissione a Lui
soltanto, che gli ubbidiamo, e che ci dissociamo da ogni altra
forma di venerazione ad altri eccetto che Lui. Questo è l’Islām.
Le persone sbrigano delle faccende quotidiane. Alcuni vanno a
scuola per imparare, altri vanno a lavorare per il loro
sostentamento ecc. Eppure quando gli si chiede quale sia lo
scopo dell’esistenza, non vogliono neanche pensarci. Nel
Messaggio finale rivelato al genere umano, il Corano, Allāh
afferma chiaramente il fine della presenza umana in questo
mondo. L’uomo è chiamato a vivere in accordo con i modi di cui
Allāh ci ha informati esteriormente ed interiormente. Questo è il
significato di venerare nell’Islām ed è il fine per cui siamo stati
creati. Ogni atto che compiamo è correlato a questo fine.
Ci sono coloro che, pur accettando Allāh come Unico e Solo
Dio Che meriti di essere venerato, non vivono in accordo con il
Suo comando. Le loro abitudini deviano dall’Islām. Essi non
rappresentano i modelli sui quali giudicare l’Islām. L’Islām è
perfetto ma non l’essere umano. Le persone sono chiamate a
ricercare nell’Islām stesso.
L’obiettivo di questo libro è di chiamare la gente alla ricerca
per la propria salvezza esaminando un modello di ricerca
condotta da un uomo chiamato Salmān il Persiano. Perché no?
Sappiamo già tutto? Quando si prende coscienza del fatto che
non possediamo l’aria che respiriamo, e che non ci siamo auto
creati, sarà naturale voler conoscere Dio (Allāh) Che ci ha
creato, ci ha dato la vita e Che un giorno ci chiamerà di nuovo
a Lui. Quel Giorno, bisognerà addossarsi tutte le proprie
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responsabilità, ed il risultato finale sarà Beatitudine Eterna
oppure Eterno Tormento.
SALMĀN E LA SUA STORIA
L’inizio
Nessuno può raccontare la storia di Salmān meglio di Salmān
stesso. Egli (che la misericordia di Allāh sia con lui) raccontò
la sua storia ad uno dei Compagni e parente stretto del Profeta
Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam1) dal nome di
‘Abdullāh Ibn ‘Abbās (che Allāh sia compiaciuto di lui e di suo
padre).
Salmān raccontò:
Ero persiano, uno della gente di Iṣfahān2, di un villaggio
noto come Jaye. Mio padre era il capo del villaggio, ed io
ero per lui la più cara delle creature di Allāh.
Questa è un’indicazione del buon comportamento del figlio
verso il padre, Salmān sta adoperando il nome corretto del
vero Dio, Allāh. Il nome, Allāh, è lo stesso nome usato da tutti i
Profeti ed i Messaggeri. Allāh è lo stesso nome indicante Dio
nella lingua aramaica del nostro amato Profeta Gesù (su di lui
la pace).
1 ṢallAllāhu ‘alayhi wa sallam: che la pace e benedizioni di Allāh siano sul Profeta
Muḥammad. La ṣalāh di Allāh è il Suo Elogio del Profeta davanti agli angeli. Il salām di Allāh è la salvaguardia del Profeta (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) dai difetti e da ogni tipo di male, e la protezione del Messaggio che gli fu affidato. 2 Iṣfahān: una regione nell’Iran nord-occidentale.
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Il suo amore nei miei confronti, raggiunse un punto tale
che egli mi affidò la supervisione del fuoco3 che egli
accendeva. Egli non lo lasciava mai spegnere.
Una religione diversa?
Mio padre possedeva un grosso orto, ed un giorno era
molto occupato con del lavoro edile, così mi disse: “Figlio
mio, sono troppo occupato con questo lavoro oggi, va tu a
controllare il mio orto”, ed aggiunse alcune faccende che
avrei dovuto sbrigare. Uscii, dirigendomi verso l’orto, e
passai accanto ad una chiesa cristiana, udivo le loro voci
mentre pregavano. Non sapevo nulla di queste persone in
quanto mio padre mi teneva protetto in casa. Quando vi
passai accanto ed udii le loro voci, entrai per vedere cosa
facessero.
Nasce un interesse sempre maggiore!
Quando li vidi, le loro preghiere mi piacquero, ne fui
molto attratto. Dissi fra me e me: “Giuro su Dio, questa
religione è migliore della nostra”.
Una mente aperta, libera da cieca imitazione.
Giuro su Allāh, non partirò fino al tramonto.
Si diede del tempo per raccogliere maggiori informazioni
riguardo questa religione, che pensava fosse la credenza giusta.
Un cuore che percepisce e un cuore gentile carico di pazienza, è
proprio quello che occorre per non rimanere confinati a pensieri 3 Suo padre era uno magio zoroastriano che venerava il fuoco.
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del tipo: “Bene! Proverò a fare la mia ricerca, ma sono troppo
occupato in questo momento ecc...”. La morte potrebbe bussare
alla porta prima di quanto ci si aspetti.
Partii senza in verità andare ad ispezionare l’orto di mio
padre. Chiesi (cioè alla gente della chiesa): “Qual è
l’origine di questa religione?”.
Cercare l’‘origine’. Questa è una guida per coloro che sono alla
ricerca. L’origine, originario, l’essenza sono termini fondamentali
che aiuteranno nel processo di ricerca. Quale sia l’‘origine’
dell’Islām e quale ne è l’essenza? Essa venne da Allāh, il
Creatore, il Vero Dio e la sua essenza è la sottomissione a Lui,
che Egli sia il Più Lodato e l’Eccelso.
Mi risposero: “In Ash-Shām4”. Allora ritornai da mio
padre, che nel frattempo si era preoccupato ed aveva
mandato (qualcuno) a cercarmi. Quando ritornai, egli
disse: “Figlio mio, dove sei stato? Non ti avevo chiesto di
fare alcune cose?”. Risposi: “Sono passato accanto a
delle persone che stavano pregando nella loro chiesa,
sono rimasto molto colpito dalla loro religione. Giuro su
Allāh, sono rimasto con loro fino al tramonto”.
Incredibile onestà da una persona che sa molto bene la
dedizione di suo padre alla propria religione. È il tipo di
apertura necessaria per colui che ricerca la verità.
4 Ash-Shām: la Siria Maggiore (oggi Libano, Siria, Palestina e Giordania)
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L’Opposizione
Mio padre disse: “Figlio mio, non c’è nulla di buono in
quella religione. La tua religione è la religione dei tuoi
antenati ed è migliore di quella”.
Questa è la tematica di coloro che ciecamente seguono gli altri
in materia religiosa. Questo ci ricorda le parole di Allāh:
ذا ٱلقرءان وٱلغوا فيه ـ وقال ٱلذين كفروا ل تسمعوا لهلعلكم تغلبون
I miscredenti dicono: “Non ascoltate questo Corano, e [durante la
sua recitazione] discorrete futilmente: forse avrete il sopravvento!”.
(Corano 41:26)
رهم ـ بل قالوا إنا وجدنا ءاباءنا على أمة وإنا على ءاث مهتدون
Abbiamo trovato i nostri avi far parte di una comunità, noi
seguiamo le loro orme. (Corano 43:22)
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قالوا بل نتبع ما وجدنا عليه وإذا قيل لهم ٱتبعوا ما أنزل ٱلل ءاباءنا
Seguiremo invece quello che abbiamo trovato presso i nostri
avi! (Corano 31:21)
لين ذا فى ءاباٮنا ٱلو ـ وما سمعنا به
Non abbiamo mai sentito parlare di ciò, neppure dai nostri più
lontani antenati. (Corano 28:36)
Quando si ascolta la storia di coloro che hanno abbracciato
l’Islām da varie altre religioni, si ritrovano spesso questi stessi
dibattiti di cui Allāh ci aveva informato. La questione è la stessa,
e viene nella forma: “Vorresti abbandonare la religione dei tuoi
padri, e dei padri dei tuoi padri?” Non solo, ma i genitori e la
famiglia allargata prendono le distanze dal convertito. La
grandezza del fenomeno può variare da minacce alla vita fino al
forte boicottaggio. Questa è la tendenza generale. Ci sono,
comunque, casi di minore opposizione e neutralità.
Salmān disse:
No, giuro su Allāh, è migliore della nostra religione.
Egli amava suo padre, ma non lo adulava. Non scese a
compromessi su ciò che credeva fosse la verità. Quale fu la
reazione di suo padre?
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Egli mi minacciò e mi incatenò al piede e mi confinò in
casa.
Un padre che tortura il suo amato figliuolo per tenerlo lontano
dall’esplorare la verità. Molti Profeti hanno subito opposizioni,
sono stati accusati e maltrattati dai membri delle loro stesse
famiglie perché essi si opposero alla ‘tradizione’! Salmān si
fermò qui?
La Via di Uscita
Feci sapere ai Cristiani di informarmi dell’arrivo di
qualsiasi carovana di mercanti cristiani da Ash-Shām.
Alcuni mercanti cristiani arrivarono ed essi me ne
informarono. Io dissi (ai Cristiani) di informarmi di
quando avessero terminato i loro affari e fossero pronti
per ripartire per il loro paese.
Dunque quando furono pronti alla partenza, me lo fecero
sapere. Io allora strappai via i ferri dalle mie gambe e
me ne andai via con loro, fino ad arrivare in Ash-Shām.
Egli non si arrese agli ordini ingiusti di suo padre. Stava
lottando nella causa per la verità che lo condusse alla fine a
conoscere la verità riguardo il Creatore, Allāh:
هدوا فينا لنہدينہم سبلنا ـ وٱلذين ج
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Quanto a coloro che fanno uno sforzo per Noi5 (per la Nostra
Causa), li guideremo sulle Nostre Vie (cioè la religione di Allāh, il
monoteismo islamico). (Corano 29:69)
Salmān prese la sua decisione e intraprese il viaggio, nonostante
questa terra fosse una meta lontana ed ignota. Allāh, il Più
Lodato e l’Eccelso, ravvisando la sua onestà, lo assistette
rendendogli facile trovare un passaggio per la terra di Ash-Shām.
Ecco fatto. Ma!
Quando vi arrivai, chiesi: “Chi è la persona migliore in
questa religione?”.
Salmān vuole la verità e guarda in alto. Perché no? La gente
ama scegliere il miglior cibo, la miglior moglie, e i migliori
abiti. Salmān sta cercando la fede migliore (corretta).
Essi dissero: “Il vescovo. (Egli è) nella chiesa”. Dunque
andai da lui e dissi: “Mi piace questa religione, vorrei
restare con te e servirti nella chiesa ed imparare da te e
pregare con te”.
Salmān ha compreso sin dall’inizio che la conoscenza si ottiene
restando con gente di sapienza. In cambio egli era pronto ad
offrire i suoi servigi al vescovo. L’umiltà di coloro che ricercano
la verità li porta sempre più vicina ad essa. Opposta all’umiltà,
5 ‘Noi’: un ‘pronome’ plurale è usato per accentuare il potere, la forza e la
grandezza. È comune, nelle lingue semitiche, che alcuni monarchi usino il pronome plurale. È usato dagli europei e da altri dinastici. Ad Allāh, comunque, appartiene il miglior esempio. Il ‘Noi’ non denota trinità né ogni altro falso concetto.
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c’è l’arroganza. La gente vede i segni della verità ma la propria
arroganza li guida lontano, verso la propria distruzione:
ا فٱنظر كيف وجحدوا بہا وٱستيقنتها أنفسہم ظلما وعلوقبة ٱلمفسدين ـ كان ع
Ingiusti e orgogliosi li negarono (i Nostri segni: testimonianze,
prove, versi, lezioni, rivelazioni, ecc.) anche se intimamente ne
erano certi (che quei segni provenivano da Allāh). (Corano 27:14)
Ricchezza, posizione sociale, ecc. non dovrebbero impedire
all’individuo di cercare la verità, ricerca che potrebbe influenzare
il proprio futuro. Tutte le cose materiali finiranno e l’individuo
andrà nella tomba portando con sé soltanto le proprie azioni. Le
azioni sono quelle del cuore (fede/credenza), seguite da quelle
della lingua e degli arti, che manifestano le azioni del cuore. Mi
sono sottomesso al mio Creatore? Ho vissuto in accordo con i
Suoi comandi come spiegato nel Corano, e basandomi sugli
insegnamenti dell’Ultimo dei Messaggeri, Muḥammad (ṣallAllāhu
‘alayhi wa sallam)? Questo è quello che conta nel Giorno della
Ricompensa:
بقلب سليم (٨٨)يوم ل ينفع مال ول بنون إل من أتى ٱلل
Il Giorno in cui non gioveranno né ricchezze, né progenie, eccetto per colui che verrà ad Allāh con un cuore puro (libero da miscredenza, politeismo ed ipocrisia). (Corano 26:88-89)
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Egli disse: “Va bene! Accomodati pure”. Ed io soggiornai
presso di lui. Dopo un certo periodo di tempo Salmān
realizzò che non era un brav’uomo. Ordinava alla gente
di donare l’elemosina, ma ne teneva buona parte per se
stesso e non ne dava al povero; aveva ammassato sette
casse d’oro e d’argento.
Questo rappresenta un esempio della corruzione e dell’agire male in ogni epoca e terra: gli uomini ipocriti e corrotti. Salmān si fermò dinanzi a tale esempio di corruzione? No! Passò allo stadio successivo della ricerca. Non si allontanò dalla religione.
Lo odiai profondamente quando vidi quello che faceva.
È palese che il suo odio nei riguardi del vescovo non lo fermi dal ricercare la verità. Allāh, l’Eccelso, lo guidò ravvisando l’istinto sincero che lo muoveva a conoscere il giusto.
Il vescovo morì. I Cristiani si radunarono per seppellirlo.
Gli raccontai che non era un brav’uomo e che esortava e
motivava a donare l’elemosina che teneva per se stesso e
mai ne dava al povero.
Essi mi chiesero: “Come sei a conoscenza di tutto ciò?”
Gli risposi: “Posso mostrarvi il suo tesoro”. Essi dissero:
“Mostracelo”. Gli mostrai il luogo ed essi ritrovarono
sette casse ricolme d’oro e d’argento. Quando le videro
dissero: “Su Allāh, non lo seppelliremo”; lo crocifissero e
lo colpirono a sassate.
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La volontà è risoluta
Salmān disse:
Scelsero un altro uomo e lo elessero in sua vece. Non ho
mai visto uomo tra coloro che non offrono le cinque
preghiere quotidiane, migliore di lui (cioè del nuovo
vescovo); né uomo più distaccato dalla vita materiale ed
aspirante all’aldilà, né essere umano più impegnato
giorno e notte. Lo amai come non avevo mai amato
null’altro prima.
Nell’Islām sono prescritte cinque orazioni quotidiane. Allāh ha
istruito il Profeta Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) sul
come ed a che ora eseguirle. Non è lo stesso genere di
‘preghiera’ elaborata ed eseguita da alcuni gruppi.
Le preghiere sono il fondamento dell’Islām. Se fatte in accordo
con il modo del Profeta, esse purificano la persona dai peccati
e dalle cattive azioni che può aver commesso durante la
giornata.
Rimasi con lui per un po’ prima del sopraggiungere della
sua morte. Quando la morte si avvicinava, gli dissi: “O
(chiamandolo col suo nome), sono stato qui con te, e ti
ho voluto bene quanto a null’altro prima d’ora, ed adesso
è arrivato il decreto di Allāh (cioè la morte), da chi mi
consigli di andare e cosa mi ordini di fare?”
Salmān ha in mente di ricercare buona gente di sapienza. La
volontà è ferma.
Il vescovo disse: “Giuro su Allāh! Le persone sono in
pieno fallimento; esse alterarono e cambiarono ciò che
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solevano seguire. Non conosco nessuno che oggi segua
quello che io ho seguito, eccetto un uomo a Al-Mūsil 6,
dunque unisciti a lui”.
Un altro spostamento
Quando l’uomo morì, Salmān si spostò a Al-Mūsil, dove
incontrò la persona che gli era stata raccomandata.
Salmān disse:
Gli raccontai che (tale persona) in punto di morte mi
aveva consigliato di unirmi a lui. E che mi aveva anche
detto che egli seguiva la stessa strada (religione) che
egli soleva seguire.
L’uomo di Al-Mūsil disse a Salmān di rimanere da lui.
Così rimasi da lui, e mi accorsi che era il migliore degli
uomini e che praticava la stessa religione del suo amico.
Ma presto morì. Raccontò Salmān che prima che morisse, gli
chiese (come aveva fatto in precedenza con l’altro amico) di
raccomandargli un’altra persona della stessa religione.
L’uomo disse: “Giuro su Allāh! Non conosco nessuno che
pratichi quello che noi pratichiamo, fatta eccezione per un
uomo in Nasayībīn7, egli si chiama (gli diede il nome), dunque
unisciti a lui”.
6 Al-Mūsil: una città importante nell’Iraq nord-occidentale.
7 Nasayībīn: una città sulla strada tra Al-Mūsil e Ash-Shām.
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Ancora un altro viaggio
A seguito della sua morte, mi spostai presso l’uomo di
Nasayībīn.
Salmān trovò tale uomo e rimase con lui per un certo periodo
di tempo. La stessa storia si ripeté. La morte si avvicinava e
prima che morisse, Salmān chiese all’uomo un consiglio su chi
e dove dovesse rivolgersi.
L’uomo raccomandò che Salmān si unisse ad un altro uomo
della stessa religione in Am’mūriyīyah8. A seguito della morte
del suo amico, Salmān si mise di nuovo in viaggio, e questa
volta verso Am’mūriyīyah dove trovò la persona che cercava.
Salmān lavorò e ne ricavò alcune mucche ed una pecora.
Il modo onesto e legale di ricavare un compenso dal proprio
lavoro è molto importante per il credente. Certamente l’influenza
del denaro è forte. Molti hanno venduto se stessi ed i propri
principi a basso costo. Parecchi diventano ipocriti per amore del
denaro. Molti, comunque, lottano per la verità non badando a
quel che perdono. Questo arreca pace al cuore e alla mente.
Il grande trasloco
Il decreto di Allāh raggiunse l’uomo di Am’mūriyīyah. Salmān
ripeté le sue richieste. La risposta fu diversa. L’uomo disse: “O
figlio! Non conosco nessuno che pratichi la stessa (religione)
8 Am’mūriyīyah: una città che faceva parte dell’Impero Romano (nella regione
orientale).
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che sogliamo praticare. Comunque, è arrivato il tempo di un
Profeta. Tale Profeta pratica la stessa religione di Abramo”.
Il vescovo era a conoscenza del Patto di Abramo: l’origine del
monoteismo, il chiamare alla venerazione di Allāh soltanto. Il
vescovo sapeva bene la raccomandazione di Abramo ai suoi
figli:
ٱصطفى بنى إن ٱلل ـ م بنيه ويعقوب ي ـ ه ى بہا إبرٲ ووصين فل تموتن إل وأنتم مسلمون لكم ٱلد
Fu questo (la sottomissione ad Allāh, cioè l’Islām) che Abramo
inculcò ai suoi figli, e (così) anche Giacobbe: “Figli miei, Allāh
ha scelto per voi la religione: non morite se non musulmani”.
(Corano 2:132)
Abramo (pace su di lui) sposò Sara ed Hagiar. Da Sara egli ebbe
la seguente progenie: Isacco, Giacobbe, Giuseppe, Davide,
Salomone, Mosè e Gesù (pace su di loro). Dalla sua unione con
Hagiar ebbe Ismaele, e Muḥammad (pace su di loro). Ismaele fu
allevato a Becca (nota anche come Mecca) in Arabia.
Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) era discendente di
Ismaele.
L’uomo sapeva che la fede di Abramo rappresentava l’unica
degna di essere seguita. Doveva aver letto la promessa di Allāh
di far nascere ‘un grande popolo’ dalla discendenza di Ismaele
(Genesi 21:18) ed egli raccomandò a Salmān il Profeta tra i
discendenti di Ismaele, che si sottomette ad Allāh e segue la
strada di Abramo:
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تك ـ نہم يتلوا عليہم ءاي م ربنا وٱبعث فيهم رسولب وٱلحكمة ويزكيہم إنك أنت ٱلعزيز ـ ويعلمهم ٱلكت
ٱلحكيم
O nostro Rabb9 (Signor nostro), suscita tra loro un Messaggero
che reciti i Tuoi versetti e insegni il Libro (questo Corano) e Al- Ḥikmah (piena conoscenza delle leggi di Allāh o giurisprudenza o
saggezza dello stato dei Profeti), e accresca la loro purezza. Tu sei
Onnipotente e il Più Saggio. (Corano 2:129)
ثم أوحينا إليك أن ٱتبع ملة إبرٲهيم حنيفا وما كان من ٱلمشرڪين
Quindi ti abbiamo rivelato (O Muḥammad): “Segui con sincerità
la religione di Abramo ‘Ḥanīfan’ (il monoteismo islamico, adorare
nessun altro eccetto Allāh): egli non era affatto un mushrik (cioè
un politeista, pagano, idolatra, miscredente nei confronti dell’Unicità
di Allāh ed il Suo Messaggero, coloro che venerano altri oltre ad
Allāh o che ereggono rivali o consociati ad Allāh ecc.)”. (Corano
16:123)
9 Rabb: Allāh è ar-Rabb, Colui Che dà alle cose il potere di crescere, muoversi
e mutare; è Colui a Cui appartiene la Creazione ed il Comandamento; il Padrone Che non ha pari nella Sua Sovranità, Supremazia ed Altezza. Colui Che Sostiene e provvede a tutto il creato.
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ذا ٱلنبى وٱلذين ـ إن أولى ٱلناس بإبرٲهيم للذين ٱتبعوه وه ولى ٱلمؤمنين ءامنوا وٱلل
I più vicini ad Abramo sono quelli che lo hanno seguìto (così come hanno seguìto) questo Profeta (Muḥammad) e quelli che hanno creduto (Musulmani). Allāh è il Walī (Patrono e Soccorritore) dei credenti. (Corano 3:68)
Descrivendo il Profeta l’uomo disse: “È stato mandato con la stessa religione di Abramo. Viene dall’Arabia ed emigra in un luogo posizionato tra i paesaggi di pietre nere (come se bruciate dal fuoco). Fra di essi si spiegano distese di alberi di palma. Ha delle caratteristiche ben note. Egli (accetta) e si ciba del (cibo) dono e non mangia dalla beneficenza. Il sigillo dei Profeti è posto alle sue spalle. Se puoi spostarti in quella terra, fallo”.
Comparando le descrizioni
L’uomo era al corrente dell’arrivo di un profeta d’Arabia dai
fratelli degli Israeliani (Deuteronomio 18:17-18: ‘Io susciterò
loro un profeta tra i loro fratelli, come te (cioè Mosè10), porrò
le Mie Parole nella sua bocca11
, ed egli dirà loro tutto quello
10 Un profeta come Mosè. 11 Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) aveva quaranta anni quando si
trovava nella caverna di Ḥirā' nei pressi della Mecca quando l’Arcangelo
Gabriele gli ordinò: “Leggi o Recita!” Muḥammad era terrorizzato e replicò:
“Non sono istruito!” Allora l’Angelo gli recitò ed il Profeta (ṣallAllāhu ‘alayhi
wa sallam) raccontò le Parole di Allāh:
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che io gli comanderò’). Certamente non ci si sta riferendo a
Gesù come Paolo interpretò (Atti 13:22-23) in quanto egli non
era né un discendente di Ismaele né era uno dei ‘fratelli’
israeliani essendo egli stesso un israeliano12.
L’uomo sapeva che la rivelazione di Dio sarebbe venuta da
Tema, nord della città di Medina in Arabia (stando al
Dizionario della Bibbia di J. Hastings), e che il ‘Santo’
proveniva da Paran. Stando al Genesi 21:21, la landa selvaggia
di Paran, era il luogo in cui il Profeta Ismaele si stabilì ed ebbe
dodici figli, fra i quali Kedar, il secondogenito di Ismaele. In
Isaia 42:1-13, ‘l’amato di Dio’ è connesso con i discendenti di
Kedar, l’antenato del Profeta Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa
sallam).
Quando il Profeta Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam)
chiamò la gente della Mecca a sottomettersi ad Allāh, la
maggior parte rifiutò e fu persino complottato il suo assassinio.
Gli fu ordinato da Allāh di emigrare con coloro che avevano
accettato l’Islām verso la città di Medina.
Circa un anno dopo l’emigrazione del Profeta una battaglia ebbe
luogo a Badr tra i ‘pochi e mal equipaggiati’ rappresentati da
Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) ed i suoi seguaci, ed i
Leggi! In nome del tuo Rabb (Signore) Che ha creato (tutto ciò che esiste), ha creato
l'uomo da un'aderenza (un grumo di sangue). Leggi, ché il tuo Rabb (Signore) è il
Generosissimo, Colui Che ha insegnato mediante il calamo, Che ha insegnato
all'uomo quello che non sapeva. (Corano 96:1-5) 12
Si noti inoltre che la Bibbia si riferisce agli Israeliani come i ‘fratelli’ degli Ismaeliti ad esempio in Gen. 16:12 e Gen. 25:18.
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pagani della Mecca. Il Profeta ed i suoi Compagni ne uscirono
vittoriosi (Isaia 21:13-17)13.
L’uomo sapeva che Gesù (su di lui la pace) informò dell’arrivo di
un Profeta Aḥmad (esattamente come Muḥammad14). Questa fu
la buona novella che Allāh comunicò attraverso Gesù:
ءيل إنى رسول ٱلل بنى إسرٲ ـ وإذ قال عيسى ٱبن مريم يرا برسول يأتى قا لما بين يدى من ٱلتورٮة ومبش إليكم مصد
من بعدى ٱسمه ۥ أحمد
E quando Gesù figlio di Maria disse: “O Figli di Israele, io sono
veramente un Messaggero di Allāh a voi (inviato), per
confermare la Torāh che mi ha preceduto, e per annunciarvi
13 “Oracolo sull’Arabia. O Dedaniti, le cui caravane si accampano nelle nude valli d’Arabia! Date dell’acqua all’assetato. O abitanti del paese di Tema, date cibo ai fuggiaschi. Poiché essi fuggono dinanzi alle spade sguainate per ucciderli, dinanzi all’arco teso, dinanzi ai pericoli della battaglia (è verosimile che si stia descrivendo l’emigrazione a Medina). Così m’ha parlato il Signore: «Fra un anno esatto, tutta la gloria di Kedar sarà venuta meno (cioè la tribù del Profeta che era quella predominante in Arabia)»”. (Isaia 21:13-17; tradotto dalla versione inglese di Good News Bible, pubblicata dall’American Bible Society, 1978). 14 Letteralmente Aḥmad significa: ‘colui che loda Allāh più degli altri’. È il secondo nome del Profeta Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) che disse in una narrazione autentica: “Ho cinque nomi: sono Muḥammad e Aḥmad; sono Al-Māhī, attraverso il quale Allāh eliminerà il kufr (la miscredenza); sono Al-Hāshir che sarà il primo ad essere resuscitato, e la gente sarà resuscitata da lì in avanti; e sono anche Al-‘Aqib (non ci sarà nessun altro Profeta dopo me). Riportato in Ṣaḥīḥ Al-Bukhārī, la raccolta più autentica dei detti profetici (tradotto in italiano dal volume 4, ḥadīth no. 732).
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un Messaggero che verrà dopo di me, il cui nome sarà
Aḥmad”. (Corano 61:6)
15 La tavola sopra è stata adattata da un libro intitolato “Muḥammad nella Bibbia”, dopo aver corretto che la morte di Gesù (su di lui la pace) non è ancora avvenuta. Gesù (pace su di lui), infatti, non è morto. Allāh lo ha salvato dalla crocifissione e lo ha fatto ascendere ai Cieli. La sua morte si verificherà prima del Giorno del Giudizio e dopo che sarà ritornato sulla terra. Mentre in vita sulla terra Gesù governerà con il Libro di Allāh (il Corano) e seguendo gli insegnamenti del Profeta Muḥammad (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam). Riferimenti a questo libro non implicano approvazione della metodologia dell’autore il cui sforzo va comunque riconosciuto.
Area di paragone Gesù Muḥammad Mosè
Nascita Inconsueta Comune Comune
Vita familiare Né matrimonio né prole
Sposato con prole
Sposato
Morte Non è morto15
(risiede su nei Cieli, morirà prima del Giorno del Giudizio)
Comune Comune
Emigrazione forzata (in età adulta)
Nessuna A Medina A Median
Scrittura della Rivelazione
Dopo di lui Mentre ancora in vita
Mentre ancora in vita
Approvazione della sua guida (da parte del suo popolo)
Rifiutato dalla maggior parte degli Israeliani
Rifiutato e poi accettato
Rifiutato e poi accettato
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L’uomo morì. Salmān rimase in Am’mūriyīyah finché alcuni
mercanti di Kalb16 passarono nelle vicinanze e Salmān disse:
Gli chiesi: “Portatemi nella terra degli arabi e vi darò in
compenso queste mucche e l’unica pecora che ho”. Essi
dissero: “Va bene”.
Dunque Salmān diede loro quello che gli aveva offerto, ed essi
lo presero con sé. Quando raggiunsero Wādī Al-Qurā (nei
pressi di Medina), lo vendettero come schiavo ad un uomo
giudeo. Salmān visse presso di lui. Vide gli alberi di palma.
Salmān raccontò:
Sperai si trattasse proprio della terra che il mio amico
mi aveva descritto.
Mentre dimorava presso di lui, un suo cugino da Banū
Qurayẓah venne in visita da Medina. Egli acquistò Salmān dal
suo padrone giudeo.
Mi portò con sé a Medina. Giuro su Allāh! Quando vidi il
luogo, lo riconobbi, grazie alla descrizione fattami dal
mio amico. Poi Allāh inviò il Suo Messaggero (cioè
Muḥammad). Egli rimase alla Mecca per lungo tempo17
;
non udii nulla riguardo lui in quanto ero molto occupato
con il mio lavoro di schiavo. Successivamente egli
emigrò a Medina.
Salmān continuò dicendo:
16
Kalb: una tribù araba. 17 Trecidi anni dopo aver ricevuto la rivelazione da Allāh.
25
Ero in cima ad un albero di palma che apparteneva al
mio padrone, svolgendo del lavoro. Poi arrivò un suo
cugino e si mise accanto a lui (il suo padrone era seduto) e
disse: “Possa Allāh uccidere Bani Qīlah (gente della
tribù di Qīlah)! Giuro su Allāh, proprio adesso si stanno
radunando a Qubā'18
per dare il benvenuto ad un uomo
che è arrivato dalla Mecca oggi, e dicono che sia un
Profeta”.
Quando ho udito ciò, ho iniziato a tremare talmente tanto
che stavo per precipitare dall’albero sul mio padrone.
Venni giù dall’albero ed iniziai a dire: “Cosa stai dicendo?”
Il mio padrone si arrabbiò infierendomi un pugno e disse:
“Cosa ha a che fare con te? Ritorna a lavoro!” Gli risposi:
“Niente, mi volevo soltanto assicurare di cosa stesse
dicendo”.
Avevo qualcosa che avevo raccolto, e quando arrivò la
sera, andai dal Messaggero di Allāh (ṣallAllāhu ‘alayhi wa
sallam) quando era a Qubā', entrai e gli dissi: “Ho udito
che sei un uomo giusto, e che hai compagni che non
sono del luogo e sono in bisogno. Questo è qualcosa che
ho da darti in beneficenza, siccome vedo che tu hai più
bisogno di qualsiasi altro”.
Salmān disse:
Glielo porsi ed egli (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) disse ai
suoi Compagni: “Mangiate” ma egli si trattenne dal
mangiare. Dissi fra me e me: “Ecco una prova (uno dei
segni)”.
18 Qubā' = nella città di Medina.
26
A seguito di questo incontro con il Profeta (ṣallAllāhu ‘alayhi
wa sallam), Salmān partì per preparare un altro test! Questa
volta portò un dono e rese visita al Profeta (ṣallAllāhu ‘alayhi
wa sallam) a Medina.
Salmān disse:
Vedo che non mangi (cibo dato in) elemosina, questo è
un dono con cui mi auguro di onorarti. Il Messaggero di
Allāh (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) ne mangiò e disse ai
suoi Compagni di mangiarne. Mi dissi tra me e me: “E
sono due! (cioè due segni)”.
Al terzo incontro, Salmān andò a Baqī’ Al-Gharqad (luogo di
sepoltura dei Compagni del Profeta) dove doveva partecipare
al funerale di uno dei suoi Compagni. Salmān disse:
Lo salutai (con il saluto di pace), poi mi spostai dietro di
lui, cercando di osservare la sua schiena per vedere il
Sigillo (dei Profeti) che il mio amico mi aveva descritto.
Quando il Messaggero di Allāh (ṣallAllāhu ‘alayhi wa
sallam) mi vide farlo, realizzò che stavo cercando
conferma di qualcosa che mi era stata descritta.
Dunque lasciò scivolar via il suo indumento dalla
schiena, e vidi il Sigillo. Lo riconobbi. Poi lo abbracciai,
baciando (il Sigillo) e piangendo. Il Messaggero di Allāh
(ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) mi disse di voltarmi (per
parlargli). Dunque gli raccontai la mia storia così come
la sto raccontando a te, Ibn ‘Abbās (si ricordi che Salmān
sta raccontando la sua storia ad Ibn ‘Abbas). Il Messaggero
di Allāh (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) volle che anche i
suoi Compagni ascoltassero la mia storia.
27
Servitù ad Allāh soltanto
Salmān continuò a raccontare la sua storia ad Ibn ‘Abbās (che
Allāh sia compiaciuto di lui e di suo padre). Salmān fu molto
impegnato con il lavoro di schiavo. Tanto che mancò a due
battaglie contro i pagani d’Arabia. Il Profeta (ṣallAllāhu ‘alayhi
wa sallam) gli disse: “Salmān, redigi un contratto di
manomissione”.
Gli obbedì e redasse un contratto di manomissione con il quale
sarebbe tornato libero se avesse pagato quaranta ónce d’oro e
piantato per lui trecento alberi di palma. Il Profeta (ṣallAllāhu
‘alayhi wa sallam) disse ai suoi Compagni: “Aiutate vostro
fratello”.
Essi lo aiutarono a racimolare il numero occorrente di alberi di
palma. Il Profeta (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) gli ordinò di
scavare il numero giusto di buchi per piantare le pianticelle,
poi egli (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) le piantò con le sue stesse
mani. Salmān disse:
Giuro su Colui nelle Cui mani è riposta l’anima di
Salmān, neppure un alberello morirà.
Dunque Salmān pagò il contratto sugli alberi. Il Profeta
(ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) offrì a Salmān un pezzo d’oro
della misura di un uovo e disse: “Prendi questo e paga quello
che devi, Salmān”. Salmān disse:
Questo sarà di un valore pressoché simile a quello che
devo al mio padrone.
28
Il Profeta (ṣallAllāhu ‘alayhi wa sallam) gli rispose: “Prendilo,
Allāh ti aiuterà a ripagare il debito19”.
Dunque lo presi e lo pesai, ed era giusto giusto quaranta
ónce.
Salmān diede l’oro al suo padrone. Pagò il debito e fu liberato. Da
allora Salmān divenne un caro Compagno del Profeta (ṣallAllāhu
‘alayhi wa sallam), uno dei grandi Compagni del Profeta come
Abū Hurayrah (che Allāh ne sia compiaciuto) riportò: “Stavano
seduti in compagnia del glorioso Messaggero di Allāh quando
Sura Al-Jumu’ah gli fu rivelata. Egli recitò queste parole:
ا يلحقوا بہم وهو ٱلعزيز ٱلحكيم وءاخرين منہم لم
E ad altri che ancora non li hanno raggiunti [nella fede]. Egli è
l'Eccelso, il Saggio. (Corano 62:3)
Una persona fra i Compagni disse: “O Messaggero di Allāh!”
Ma il Messaggero di Allāh non rispose, finché egli glielo chiese
tre volte. E vi era tra di noi Salmān al-Fārisī (il Persiano). Il
Messaggero di Allāh adagiò la sua mano su Salmān e poi disse:
“Anche se la fede si fosse trovata vicino Ath-Thuraiyā (le
Pleiadi, stelle ritenute trovarsi più in alto), un uomo fra questi
(il gruppo nel quale era anche Salmān) l’avrebbe sicuramente
acquisita”.
19 Un miracolo da Allāh.
29
ARRIVERANNO!
Molte persone in questo mondo sono proprio come Salmān,
sono cioè alla ricerca della verità e dell’Unico e Solo Dio. La
storia di Salmān ha molte analogie coi tempi moderni. La
ricerca ha portato alcune persone a scegliere tra una Chiesa
ed un’altra, poi a passare dalla Chiesa al Buddismo o alla
passività, così come dall’Ebraismo alla neutralità! Dalla
religione alla meditazione e all’abuso mentale.
Ho incontrato ed udito di coloro che si spostavano da un credo
ad un altro. Avevano paura anche soltanto di conoscere
l’Islām! Quando hanno incontrato alcuni Musulmani tuttavia si
sono avvicinati con una mentalità più aperta. La storia di
Salmān è quella di una lunga ricerca, voi potreste renderla più
breve beneficiando della sua esperienza.
Saleh As-Saleh
4 Sha’bān 1426 AH / 9 Settembre 2005 CE
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TABELLA DELLA TRASLITTERAZIONE
Lettera araba Traslitterazione Pronuncia
ا
a
a aperta
a metà fra la lettera a ed e
prende il suono della vocale breve
che l’accompagna a, i, u
b b di babbo ب
t t di tavola ت
th th di thing, thank in inglese ث
j g di giorno ج
ḥ ح
h di hotel – viene pronunciata con
raschio espirato insieme alla
vocale
kh ch di achtung in tedesco خ
d d di dado د
dh th di the, this in inglese ذ
r r di rosa ر
z زs di casetta (pronunciata alla
bolognese)
s s di sigaro, sogno س
sh sc di scirocco, scena ش
ṣ s enfatica ص
ḍ d enfatica ض
31
ṭ t enfatica ط
ẓ z e dh enfatizzata ظ
‘ ع
corrisponde al suono di
schiacciamento della laringe sulla
lettera che la segue
gh غ
è un suono di gola simile al
gargarismo come rue o route nel
francese
f f di fiore, farfalla ف
q q di quaderno ق
k k di Kilimangiaro ك
l l di luce, lama ل
m m di mamma م
n n di nano ن
h h neutra di hombre in spagnolo ه
w u di uovo, duello و
y i di iuta, iodio ي
ئ- ؤ - أ - ء '
foneticamente rappresenta il colpo
di glottide, quando non è
vocalizzata da una vocale breve
ا - و - ي ā , ī, ū vocali (a, i, u) lunghe
Attenzione: per rispetto alla scrittura del Nome di Allāh -l'Altissimo-
qui contenuto, si ricorda di non stracciare né gettare a terra o nella
pattumiera questi fogli, di non abbandonarli, di non calpestarli, di
non portarli in luogo improprio (come la stanza da bagno)