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Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dipartimento del Tesoro
Ricerca Tesoro Newsletter n°1 – 30 Settembre 2009
IN QUESTO NUMERO:
pag.
- Working Papers 1
- Note tematiche 3 - Brown Bag Lunch
Meeting 7 - Conferenze 8
Ricerca Tesoro è una
newsletter mensile sulle attività di ricerca
della Direzione I del Dipartimento del Tesoro
WORKING PAPERS
WORKING PAPERS PUBBLICATI A SETTEMBRE 2009
WP N°6 2009
Cross–Country Causes and Consequences of the 2008 Crisis: Early
Warning
di Andrew K. Rose e Mark M. Spiegel
This paper models the causes of the 2008 financial crisis together with its manifestations, using a Multiple Indicator Multiple Cause (MIMIC) model. Our analysis is conducted on a crosssection of 107 countries; we focus on national causes and consequences of the crisis, ignoring crosscountry “contagion” effects. Our model of the incidence of the crisis combines 2008 changes in real GDP, the stock market, country credit ratings, and the exchange rate. We explore the linkages between these manifestations of the crisis and a number of its possible causes from 2006 and earlier. We include over sixty potential causes of the crisis, covering such categories as: financial system policies and conditions; asset price appreciation in real estate and equity markets; international imbalances and foreign reserve adequacy; macroeconomic policies; and institutional and geographic features. Despite the fact that we use a wide number of possible causes in a flexible statistical framework, we are unable to link most of the commonly-cited causes of the crisis to its incidence across countries. This negative finding in the cross-section makes us skeptical of the accuracy of “early warning” systems of potential crises, which must also predict their timing.
1
ISSN: 2036-833X
Ricerca Tesoro
PRECEDENTI WORKING PAPERS PUBBLICATI (ULTIMI 5)
WP N°5 2009:
Le persone comuni fanno previsioni economiche seguendo logiche econometriche o
meccanismi psicologici?
di Maurizio Bovi
WP N°4 2009:
Modello di Microsimulazione EconLav: la costruzione del data-set di input
di Manuela Coromaldi, Delia Guerrera
WP N°3 2009:
Survey Data as Coincident or Leading Indicators
di Cecilia Frale, Massimiliano Marcellino, Gian Luigi Mazzi, Tommaso Proietti
WP N°2 2009:
Two Italian Puzzles: Are Productivity Growth and Competitiveness Really so Depressed?
di Lorenzo Codogno
WP N°1 2009:
Tax Rates and Tax Evasion: an Empirical Analysis of the Structural Aspects and Long-Run
Characteristics in Italy
di Bruno Chiarini, Elisabetta Marzano, Friedrich Schneider
WORKING PAPERS IN CORSO DI PUBBLICAZIONE
The Implementation of Monetary and Fiscal Rules in the EMU: a Welfare-Based
Analysis
di Amedeo Argentiero
Assessing Italy’s Reform Challenges: What Can Growth Accounting and Structural
Indicators Tell?
di Lorenzo Codogno e Francesco Felici
Exchange Rate, Employment and Hours: What Firm-Level Data Say
di Francesco Nucci e Alberto Franco Pozzolo
The Italian Micro-Simulation Model EconLav
di Nicola Curci, Manuela Coromaldi, Giuseppe De Luca e Domenico De Palo
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Ricerca Tesoro
Contents and Measures of Sustainable progress: the Performance of Italy in a
Selection of Synthetic Indices
di Pietro Zoppoli, Annalisa Cicerchia e Priscilla Altili
L’impatto economico dei cambiamenti climatici, dal protocollo di Kyoto alla
conferenza di Copenhagen. Problemi e prospettive in chiave europea
di Paolo Biraschi e Maria Rita Ebano
The Pro-Competitive Effect of Imports from China: an Analysis on Firm-Level Price
Data
di Matteo Bugamelli, Silvia Fabiani e Enrico Sette
The Effects of Unemployment Benefits in Italy
di Alfonso Rosolia
Globalizzazione e competitività della zona euro
di Filippo Di Mauro
NOTE TEMATICHE
NOTE TEMATICHE PUBBLICATE A SETTEMBRE 2009
NT N°10 2009
R&S in Italia - esperienze, problematiche e politiche: tavola rotonda del 9 luglio 2009
di Silvia D‟Andrea, Maria Rita Ebano e Giancarlo Infantino
L‟obiettivo di spesa per la R&S in rapporto al PIL è parte integrante del processo di Lisbona e rappresenta un obiettivo di policy importante anche al di fuori dell‟Europa. La teoria economica ci insegna che il progresso tecnologico è la fonte ultima di crescita e la spesa in R&S è cruciale per innescare il “circolo virtuoso” di innovazione, progresso tecnologico e sviluppo economico. A fronte di queste evidenze il ruolo delle politiche di ricerca ed innovazione necessita ancora di essere pienamente incorporato nelle scelte economiche dei Governi. Per quanto riguarda l‟Italia queste questioni sono ancora più stringenti se si considera l‟evidente ritardo sia rispetto ai partner UE che alla media OCSE. Non è chiaro, infatti, quale sia la ricetta migliore per promuovere la R&S in Italia: se sia necessario puntare soprattutto sul privato, con incentivi fiscali ed altre misure atte a predisporre un terreno fertile, o se lo Stato debba assumersi un ruolo di guida. Non è chiaro se la spesa, ancora assai ridotta in Italia, sia il risultato di problemi sul lato della domanda o sul lato dell‟offerta. È da verificare, inoltre, se sia la struttura produttiva italiana, sbilanciata su produzioni a medio-bassa tecnologia, che prevenga un aumento più significativo della spesa in R&S o se sia la mancanza di capitale umano adeguato. A queste incertezze sull‟efficacia degli strumenti si aggiunge infine un problema statistico: molte aziende italiane, in genere medio-piccole, potrebbero svolgere attività assimilabili a quella di R&S senza che questo venga adeguatamente registrato nelle statistiche ufficiali. Infine, non è chiaro nemmeno cosa si intenda esattamente con R&S. Questi temi sono stati affrontati nella tavola rotonda organizzata dal MEF il 9 luglio 2009 a cui hanno partecipato rappresentanti di centri di
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ricerca universitari, imprese e amministrazioni pubbliche, con l‟intento di inquadrare in forma più chiara il problema della R&S in Italia, dare risposta a questi interrogativi e individuare le possibili soluzioni.
NT N°9 2009
L’analisi della sostenibilità di lungo periodo delle finanze pubbliche: la metodologia
dell’UE
di Paolo Biraschi e Juan José Pradelli
1 La nota presenta la metodologia concordata a livello europeo per valutare la sostenibilità di lungo periodo delle finanze pubbliche. I fondamenti analitici della dinamica del debito pubblico e delle definizioni di sostenibilità sono descritti ponendo l‟enfasi sull‟interpretazione di questi concetti e sulle sue implicazioni di politica fiscale. La nota discute gli aspetti specifici della metodologia europea che riguardano la crescita economica e l‟andamento delle variabili fiscali nel lungo periodo e hanno effetti di rilievo sugli indicatori di sostenibilità.
NT N°8 2009
La congestione della giustizia civile in Italia: cause ed implicazioni per il sistema
economico
Di Flavio Padrini, Delia Guerrera e Danila Malvolti
I tempi della giustizia civile in Italia sono molto più lunghi rispetto a quelli degli altri Paesi industrializzati. Questo non sembra essere tanto il risultato di scarse risorse messe a disposizione del sistema giudiziario in quanto il rapporto tra spesa pubblica sul PIL in questo settore o il numero di magistrati pro capite è simile a quello di Paesi dove la performance del sistema giudiziario è nettamente migliore. Le cause dei tempi lunghi della giustizia vanno dunque ricercati nella scarsa produttività del settore e nell‟eccessivo ricorso ai processi piuttosto che a sistemi alternativi di risoluzione delle controversie. Inoltre, l‟enorme arretrato di cause legali sembra essersi creato precedentemente alla metà degli anni „90 a causa del disallineamento tra tassi di interesse legale e quelli di mercato che rendeva molto conveniente evitare gli impegni e allungare le cause da parte dei debitori contribuendo all‟attuale congestione. Più nello specifico, la letteratura esistente ha individuato i seguenti fattori di ostacolo per un migliore funzionamento della giustizia: - ridotta dimensione media dei tribunali che impedisce il formarsi di economie di scala e di specializzazione; - inadeguata selezione e progressione di carriera dei magistrati; - in generale, incertezza del diritto e relative difficoltà interpretative come costi economici e situazioni di asimmetria informativa tra soggetti economici; - più in particolare, forti asimmetrie informative fra clienti e avvocati e un sistema tariffario di fatto regolamentato dagli avvocati e basato sulle prestazioni; questo induce a evitare conciliazioni extragiudiziali, a far allungare i processi oltre il necessario e a far ricorrere i clienti a gradi superiori di giustizia; - in generale, scarsa concorrenza nella professione legale. In passato le riforme dell‟ordinamento giudiziario, dell‟organizzazione della giustizia e di liberalizzazione della professione degli avvocati hanno in parte affrontato questi problemi. La letteratura ritiene tuttavia che ciò non sia sufficiente e che ulteriori interventi siano necessari.
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Ricerca Tesoro
Il Governo, con la manovra finanziaria 2009-2011, è intervenuto con una serie di misure tese a riformare il sistema della giustizia per renderla più efficiente e al servizio dei cittadini e delle imprese. Le principali misure prevedono la riduzione dei tempi del processo, la semplificazione della fase processuale attraverso il diffuso ricorso all‟informatizzazione, l‟introduzione di incentivi al ricorso della conciliazione come alternativa al processo.
NT N°7 2009
Politiche dirette e indirette di contrasto alla povertà delle famiglie con figli
di Antonella Tabarrini
Il lavoro analizza le politiche di sostegno a favore delle famiglie con figli. Gli ultimi dati sulla povertà in Italia confermano che le famiglie con più figli sono più esposte al rischio di impoverimento. Inoltre, il fenomeno è più diffuso nel Mezzogiorno, dove la quota delle famiglie povere è quasi cinque volte superiore a quella osservata nel resto del Paese. Il problema dipende anche dalla rottura sempre più diffusa dei legami familiari che spesso comporta il passaggio alla condizione di povertà per molte famiglie monogenitoriali. Questi cambiamenti richiedono, pertanto, l‟introduzione di nuove forme di tutela sociale e giuridica.
NT N°6 2009
Il saldi di bilancio strutturale secondo la metodologia dell’Unione Europea
di Paolo Biraschi, Luigi GIamboni e Federico Giammusso
Nell‟ambito dell‟Unione Europea il saldo di bilancio strutturale è oramai divenuto lo strumento centrale per valutare l‟efficacia delle politiche di bilancio e la dinamica dell‟aggiustamento verso l‟obiettivo di medio periodo. Per la natura stessa delle grandezze economiche considerate – l‟output potenziale e le elasticità delle voci del bilancio pubblico al ciclo – nonché per alcuni aspetti riconducibili alle tecniche di stima impiegate, la misura di tale indicatore è soggetta a considerevoli margini di incertezza. L‟adozione di una metodologia comune a livello europeo ha limitato la discrezionalità e assicurato la trasparenza e la semplicità nel calcolo del saldo di bilancio strutturale. L‟obiettivo della nota è duplice: (a) descrivere i passaggi fondamentali che costituiscono la metodologia concordata in sede europea; individuare i punti di forza e le criticità di tale metodologia, anche al fine di avanzare proposte che possano essere utili per l‟analisi dei risultati ottenuti e per l‟affinamento della stessa. La nota è organizzata come segue. La sezione I mette in risalto le motivazioni economiche alla base della scelta del saldo di bilancio strutturale quale strumento chiave per valutare l‟orientamento della politica di bilancio nell‟UE. La sezione II descrive la metodologia concordata a livello europeo descrivendone i singoli passaggi e sottolineando le relative specificità. La sezione III si concentra su i punti di forza e le criticità dell‟approccio utilizzato in sede UE, proponendo alcuni possibili modifiche volte a migliorare la stima in tempo reale del output gap e del saldo di bilancio strutturale.
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Ricerca Tesoro
PRECEDENTI NOTE TEMATICHE PUBBLICATE (ULTIME 5)
NT N°5 2009:
La derivazione di indicatori distributivi e redistributivi con il modello Econlav
di Federico Giammusso, Valentino Parisi
NT N°4 2009:
Assessing the Fiscal Risk of Budgetary Projections in Italy
di Juan Josè Pradelli
NT N°3 2009:
La spesa per prestazioni sociali in Italia e confronti tra paesi UE
di Raffaella Basile
NT N°2 2009:
I cambiamenti climatici. Aspetti economici delle riforme e implicazioni di policy
di Pietro Zoppoli, Maria Rita Ebano
NT N°1 2009:
L'accumulazione di capitale umano in Italia: fatti, limiti ed opportunità
di Alessandra Caretta
NOTE TEMATICHE IN CORSO DI PUBBLICAZIONE
Caratteristiche della bolla speculativa immobiliare e della turbolenza finanziaria e
possibili impatti sull’economia italiana
di Gabriele Velpi
The Use of Targets in the Lisbon Strategy
di Lorenzo Codogno, Flavio Padrini e Guillaume Odinet
Assessing Short-Term Effects of Crisis and Policy Interventions on Potential
Growth and Public Finances in the EU: a Methodology Base on Forecast Revisions
di Marco Cacciotti e Juan José Pradelli
6 Newsletter n°1 – 30 Settembre 2009
Ricerca Tesoro
BROWN BAG LUNCH MEETING
BROWN BAG LUNCH MEETING SETTEMBRE 2009
25 Settembre 2009
Le principali recessioni italiane: un confronto retrospettivo
Giordano Zevi - Banca d'Italia
17 Settembre 2009
L’instabilità Finanziaria: dalla crisi asiatica ai mutui subprime
Giovanni Ferri - Università di Bari e Vincenzo D‟Apice - ABI
10 Settembre 2009
Global Economic Outlook
David Hale - Chief Economist - Hale Advisors, Chicago
BROWN BAG LUNCH MEETING IN PROGRAMMA
27 Ottobre 2009
TBA
Fabiano Schivardi - Università di Cagliari e EIEF
7 Newsletter n°1 – 30 Settembre 2009
Ricerca Tesoro
CONFERENZE
20 ottobre 2009
Conferenza “The impact of the Ageing on Public Expenditure and the Sustainability of
the Public Finance in Europe”
24 - 25 novembre 2009
Italy’s External Competitiveness
Newsletter n°1 – 30 Settembre 2009 8
Indirizzo: Via XX Settembre, 97 00187 - Roma
© Ministero dell’Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro
Direzione I: Analisi economico-finanziaria, Ufficio I
Newsletter a cura di Marina Sabatini
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