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RISING TALENT AWARDS ITALY MAISON&OBJET PARIS

GENNAIO 2018

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SEI MENTORI CELEBRI SCELGONO SEI GIOVANI

TALENTI ITALIANI !

Ancora una volta, MAISON&OBJET punta i riflettori sui talenti emergenti, lanciando uno degli appuntamenti più interessanti per i talent scout e i trend analyst internazionali. Una vocazione che da sempre contraddistingue MAISON&OBJET in modo peculiare, ma che acquista un particolare significato nell’ambito dei Rising Talent Awards, che vedono ogni anno protagonista una nazione diversa, impegnata nel presentare i suoi nuovi talenti.

Rising Talent Awards è uno spazio specifico e curato ad hoc, che quest’anno (dal 19 al 23 gennaio 2018), sarà dedicato all’Italia. Un paese che sta vivendo un momento di effervescenza sul fronte della giovane progettazione: un’identità forte e dinamica, capace di dialogare con l’artigianato locale, un’eccellenza unica al mondo, ma nello stesso tempo garantire nuove energia e idee alle aziende piccole, medie e perfino storiche. Una piccola rivoluzione che sta restituendo al Made in Italy il suo ruolo di riferimento sul panorama internazionale. Lo dimostra il fatto che un buon numero di designer di origini italiane, dopo periodi di studio o esperienze lavorative all’estero, scelgono di tornare a lavorare in Italia o destinano comunque al loro paese d’origine un ruolo determinante nella propria carriera.

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

Incollaborazionecon

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Sei mentori celebri e influenti nel settore della progettazione sono stati chiamati per selezionare altrettanti rising talent. Designer affermati come Andrea Branzi, Piero Lissoni e Luca Nichetto, l’art director Giulio Cappellini, la gallerista e guru del design contemporaneo da collezione Rossana Orlandi, la leggendaria stilista Rosita Missoni hanno proposto i progettisti emergenti che reputano più interessanti al momento. La conoscenza diret ta e le esper ienze di collaborazione hanno indirizzato alcune scelte, ma è capitato che i selezionatori abbiano premiato il lavoro di giovani designer sconosciuti, con grande sorpresa e gratificazione per questi ultimi.

Federica Biasi, Antonio Facco, Marco Lavit Nicora, Kensaku Oshiro, Federico Peri e Guglielmo Poletti sono i sei designer che lavorano in Italia, (e risiedono qui oppure all’estero), che verranno presentati al Rising Talent Awards Italy. Un’occasione per capire dove sta andando il design italiano, e metterne a fuoco tutto il nuovo potenziale.

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

“ Un’occasione per capire dove sta andando il design italiano, e metterne a fuoco tutto il nuovo potenziale. ”

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GIULIO CAPPELLINI

ANDREA BRANZI

PIERO LISSONI

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ROSSANA ORLANDI

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RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

Laureata nel 2011 all’Istituto Europeo di Design, Federica Biasi (1989) ha lavorato con diverse agenzie di design a Milano fino al 2014, quando si è trasferita ad Amsterdam. Il design nordico, con la sua semplicità formale, ha ispirato il suo stile progettuale fin da allora. Di recente è tornata in Italia, dove è art director per Mingardo e collabora come consulente creativa per aziende come Fratelli Guzzini. Oltre alla ricerca dedicata ai singoli brand, per cui si concentra in particolare su colori, materiali e finiture, progetta oggetti in ceramica, arredi e prodotti tessili facendo riferimento alle eccellenze artigiane.

FEDERICA BIASI SELEZIONATA DA !ANDREA BRANZI !

Elettra di Federica Biasi

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“Ho scelto Federica Biasi per il suo design essenziale con spunti "poetici" che trasmettono messaggi piccoli ma molto precisi”, spiega Andrea Branzi, suo mentore per il Rising Talent Awards Italy.

Durante MAISON&OBJET, lo spazio presentato da Biasi racconterà il suo percorso creativo. A partire da prodotti significativi prodotti in passato rivisitati con altri materiali fino a oggetti inediti, sviluppati per l’occasione, tra cui una collezione di ceramiche da tavola decorata a mano da Christian Pegoraro (Bottega Nove) e un tappeto realizzato con CC-TAPIS ispirato da una notte passata nel deserto, tra i colori della terra e i tessuti nordafricani. Il progetto espositivo sarà incorniciato con una struttura metallica realizzata artigianalmente da Mingardo.

MAISON&OBJET: Che rapporto hai con Andrea Branzi, il tuo mentore ?

FEDERICA BIASI: Direi di allieva e maestro. Anche se non ci conosciamo personalmente, l’ho studiato sui libri, ho seguito le mostre e le sue lezioni. Sono molto fiera di essere stata selezionata da lui. Apprezzo il suo lavoro e noto delle somiglianze nell’approccio che abbiamo al progetto. Ricordo che in un’intervista citò Wilde: “Toglietemi tutto ma non il superfluo”. E ancora: "Tutte le società si sono sviluppate investendo le loro migliori energie proprio in quei settori apparentemente superflui come l’arte, la musica, la poesia, la bellezza”. Io non mi definisco una designer con un approccio funzionale ma piuttosto emozionale. In un mondo che va a mille all’ora e che emoziona sempre meno, cerco il contatto con gli esseri umani. In questo mi ritrovo molto con Branzi.

M&O: Cosa ti aspetti da questa edizione di MAISON&OBJET ?

FB: Spero di vedere qualcosa che mi lasci senza parole, qualche prodotto che non sia figlio di Pinterest o Instagram. Ho bisogno di novità. Soprattutto mi piacerebbe vedere le grandi aziende, pilastri del mondo del design, cominciare a puntare seriamente sui più giovani, così come fa il Rising Talent Awards di MAISON&OBJET offrendo uno spazio a ognuno di noi. Un’occasione di cui essere davvero grati, sintomo di qualcosa che si sta smuovendo.

M&O: Tre parole per definire il tuo lavoro.

FB: Emozione, ricerca, eleganza.

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FEDERICA BIASI !SELEZIONATA DA !ANDREA BRANZI !

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  “ Emozione, ricerca, eleganza. ”

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FEDERICA BIASI !SELEZIONATA DA !ANDREA BRANZI !

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Il lavoro di Antonio Facco (1991) spazia dal design di prodotto a quello per interni, fino a comprendere grafica, fotografia, allestimento: un approccio a l proget to creat ivo d i t ipo multidisciplinare. Nel 2013 si è laureato all’Istituto Europeo di Design a Milano, e in questa occasione è stato notato da Giulio Cappellini, parte della giuria di valutazione dei progetti. Da quel momento tra i due è incominciata un’importante collaborazione che li ha portati a realizzare insieme esposizioni, negozi, lavori di comunicazione e, per la prima volta nel 2017, un’intera collezione. Si tratta di Luce, una serie di tavolini di vetro dal disegno geometrico essenziale, caratterizzato dalla variazione cromatica che i colori delle diverse facce, sovrapponendosi, offrono allo sguardo di un osservatore che si muove intorno all’oggetto.

ANTONIO FACCO SELEZIONATO DA !

GIULIO CAPPELLINI !

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

Mondo (Oblure) di Antonio Facco

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Le motivazioni che hanno spinto Giulio Cappellini, art director dell’omonimo brand italiano, a indicarlo come nuovo talento emergente sono chiare e dettagliate: “Antonio Facco è molto giovane e, considerando la sua età, ha una grande attenzione per l’evoluzione del design contemporaneo e la comunicazione. Osserva i comportamenti e le necessità delle nuove generazioni e ne trae ispirazione per i suoi progetti. È molto interessato ai materiali e ai sistemi produttivi, sia artigianali che industriali. I suoi progetti non sono mai scontati perché sono una sintesi di un processo di ricerca mentale e di sensibilità. In conclusione, penso che Facco sia uno dei rappresentanti più interessanti delle nuove tendenze del design italiano”.

Durante MAISON&OBJET verrà proposta una riflessione sull'importanza del tempo e della sua percezione contemporanea. Uno scenario multidisciplinare (dal prodotto all'interior design), caratterizzato da un immaginario metafisico, che verrà proposto ai visitatori come uno spazio partecipativo.

ANTONIO FACCO!SELEZIONATO DA !

GIULIO CAPPELLINI !

MAISON&OBJET: C’è stato un momento fondante per la tua carriera ?

ANTONIO FACCO: Iniziando l'università, lavorando sul mio primo progetto a tarda notte mentre tutto era silenzioso e niente si muoveva attorno a me, ho provato le medesime sensazioni di quando ero bambino e sul pavimento della mia vecchia casa passavo le giornate a costruire, disegnare e inventare storie. In quel momento ho capito che stavo facendo qualcosa che amavo in modo naturale e completamente istintivo.

M&O: Cosa sogni di disegnare, un giorno ?

AF: Mi piacerebbe disegnare "Il manuale della contraddizione", magari una nuova Ferrari o forse la scenografia per un super concerto.

M&O: Tre parole per definire il tuo lavoro.

AF: Trasversale, libero, contemporaneo.

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

Oltre ad aver disegnato alcuni prodotti per la collezione Cappell ini, Antonio Facco ha collaborato con diversi architetti, designer e aziende internazionali tra cui Antolini, Bolon, AgustaWestland, Mohm.

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“ Trasversale, libero, contemporaneo. ”

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

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Oltre agli studi di architettura all’Ecole Speciale d’Architecture di Parigi e al Royal Melbourne Institute of Technology, parte fondante della formazione di Marco Lavit Nicora (1986) sono state le collaborazioni con Riccardo Blumer, con cui ha sviluppato una spiccata sensibilità per il disegno dell’oggetto, e con lo studio parigino LAN Architecture. Nel 2014 ha fondato a Parigi, dove attualmente vive, lo studio Atelier LAVIT: un progetto a cavallo tra Francia e Italia, che si occupa di design e di architettura. Fondamentale il rapporto e il dialogo con gli artigiani, alla base del lavoro di Marco Lavit Nicora, con una predilezione per l’eccellenza Made in Italy. Sempre al 2014 risale uno dei prodotti più significativi: la seduta in ferro e cuoio Venezia, realizzata per la Biennale di Architettura di Venezia e in seguito esposta anche al Centre Pompidou, durante la retrospettiva dedicata a Le Corbusier.

MARCO LAVIT NICORA SELEZIONATO DA !ROSITA MISSONI !

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

Venezia chair di Marco Lavit Nicora

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La sedia è considerata da Lavit Nicora come “l’esercizio più completo per un designer: è l’oggetto che più sollecita il nostro corpo, quasi come un vestito”, spiega. Tra i progetti più recenti, risalgono al 2017 la suite sull’albero al Parco del Castello di Raray e le capanne ga l legg iant i d isegnate per un hote l a Châteauneuf-du-Pape, in Francia.

Per la stilista Rosita Missoni, “Marco Lavit Nicora è un giovane talento che si inserisce in quella tradizione italiana di designer che pongono l’utilità come obiettivo finale, utilizzando quanto di meglio il nostro paese offra dal punto di vista dei materiali e dell’artigianato. Sono stata in modo particolare colpita dalla leggerezza delle sue opere, nonostante le fondamenta nel design classico”.

Durante MAISON&OBJET verranno presentati la collezione Venezia, il tavolino Reconvexo e il divano modulabile Atem, prodotti in esclusiva da Nilufar Gallery a Milano, oltre a un progetto ancora in fase di studio: un comodino declinabile in tavolino e sgabello.

MAISON&OBJET: Cosa hai pensato, quando hai saputo di essere stato selezionato per il Rising Talent Awards  ?

MARCO LAVIT NICORA: Mi è tornata in mente l’energia investita nei primi progetti, quasi sempre autoprodotti. È stata un’occasione per fare il punto su quanto è stato fatto finora, con determinazione, e scoprire che non è passato inosservato. A MAISON&OBJET cercherò più ricerca e meno prodotto finito, come nel caso della Materioteca allestita durante la scorsa edizione. Poter disporre di campioni dei materiali più innovativi è il sogno di ogni designer, ma anche il modo di avvicinare il grande pubblico all’oggetto..

M&O: Cosa sogni di disegnare, un giorno ?

MLN: Una barca a vela, semplice e essenziale. Una deriva, probabilmente. Ma mi piacerebbe anche realizzare un film, qualche anno fa avevo iniziato a sviluppare una sceneggiatura.

M&O: Tre parole per definire il tuo lavoro.

MLN: Razionale, materico, atemporale.

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

MARCO LAVIT NICORA SELEZIONATO DA !ROSITA MISSONI !

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“ Razionale, materico,�atemporale. ”

MARCO LAVIT NICORA SELEZIONATO DA !ROSITA MISSONI !

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018ATEM Modular Sofa

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Nato sull’isola di Okinawa, in Giappone, il designer Kensaku Oshiro (1977) si è laureato in Industrial Design alla Scuola Politecnica di Design di Milano nel 1999. Da quel momento in poi, ha collaborato con diversi studi di progettazione tra i quali Lissoni Associati (2004 - 2012) e BarberOsgerby a Londra (2012 - 2015). Di ritorno a Milano, Kensaku Oshiro ha fondato il suo studio omonimo. Negli ultimi anni ha collaborato con brand come Boffi, De Padova, Gan, Glas Italia, Kristalia, Ligne Roset, Poltrona Frau, Viccarbe e Zanotta. Numerosi anche i riconoscimenti internazionali: dal primo premio al Design Report Award del Salone Satellite Milano nel 2006 fino all’EDIDA - Young Designer Talent Japan Edition nel 2016.

KENSAKU OSHIRO SELEZIONATO DA !

PIERO LISSONI !

RISING TALENT AWARDS ITALYM&O PARIS / GEN. 2018

Nuno di Kensaku Oshiro

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Per l’architetto e designer Piero Lissoni, con cui ha collaborato per 8 anni, il lavoro di Ken Oshiro rappresenta “il legame tra la cultura semplice/complicata giapponese e quella complicata/semplice occidentale".

Durante MAISON&OBJET, Kensaku si presenterà attraverso alcuni dei suoi lavori più significativi, proponendo i temi cari alla sua ricerca. Per il designer, questa esposizione rappresenta un’occasione importante per stabilire nuovi contatti interessanti a livello internazionale .

KENSAKU OSHIRO !SELEZIONATO DA !

PIERO LISSONI !MAISON&OBJET: Qual è la storia della tua carriera di�designer ?

KENSAKU OSHIRO: Difficile dire quando sia iniziato il mio percorso, che si è aperto e sviluppato nel tempo. Di certo, ho intrapreso questa carriera perché sono rimasto affascinato dal rapporto che avevo stabilito con il padre di un mio amico d’infanzia. Era un architetto che aveva il suo studio vicino a casa mia, con lui passavo intere giornate a parlare: mi ha trasmesso curiosità e passione per questa professione. Con il tempo, sono arrivati diversi mentori nella mia storia. Ognuno di loro mi ha insegnato la serietà del nostro lavoro, e mi ha fatto crescere anche a livello umano.

M&O: Che legame hai con la Francia ?

KO: Ho diversi amici francesi, designer con cui ho trascorso periodi allegri di condivisione agli esordi delle nostre carriere, a Milano. Attualmente il mio legame più forte è la collaborazione con Ligne Roset, iniziata nel 2010.

M&O: Tre parole per definire il tuo lavoro.

KO: Istintivo, essenziale, armonico.

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“ Istintivo, essenziale,�armonico. ”

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Una volta terminati gli studi universitari alla facoltà di Interior Design dell’Istituto Europeo di Design a Milano, Federico Peri (1983) si è trasferito a Parigi grazie a una borsa di studio: un periodo ricco di stimoli che lo ha portato ad appassionarsi al lavoro dei grandi maestri e a incontrare nei loro studi designer come Ronan e Erwan Bouroullec e Matali Crasset. In seguito, ha individuato come fulcro del proprio interesse quella speciale tensione sinergica che esiste tra periodo storico e contemporaneo. Rientrato a Milano, ha lavorato per Vudafieri Saverino Partners fino al 2011, per avviare in seguito il proprio studio e occuparsi principalmente di progettazione per interni e arredo. Tra le aziende con cui collabora va segnalata FontanaArte, mentre la galleria di design milanese Nilufar rappresenta i suoi prodotti in edizione limitata (tra gli altri, la collezione di lampade Shapes nominata nel 2016 per il German Design Awards).

FEDERICO PERI SELEZIONATO DA !LUCA NICHETTO !

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Biblioteca Itinerante di Federico Peri

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“Nel suo lavoro, vedo un’attitudine naturale nel pensare a prodotti sempre legati alla creazione di un’esperienza. Può essere percepita attraverso la materialità degli oggetti oppure dall’ambiente creato dai prodotti stessi”, dice il designer italiano Luca Nichetto. “Una sorta di total feeling che rende Federico un designer molto interessante non solo sulla scena italiana, ma con un grande potenziale anche su scala internazionale. Sono molto curioso di vedere il suo approccio applicato ancora di più alla produzione industriale. Penso possa essere molto emozionante”.

Durante MAISON&OBJET, Federico Peri presenterà sia prodotti in edizione limitata che oggetti di produzione seriale accomunati dalla ricerca su temi particolarmente cari al designer italiano: polifunzionalità e illuminazione.

MAISON&OBJET: Perché hai scelto di intraprendere questa carriera ?

FEDERICO PERI: Da piccolo giocavo nella fabbrica dei nonni con gli scarti della produzione del metallo. Trascorrevo pomeriggi interi senza rendermi conto del passare del tempo. Durante gli studi ho realizzato come questa fosse una vera passione, e negli anni questo pensiero si è rafforzato. Oggi, quando mi capitano periodi in cui le giornate trascorrono in modi completamente diversi, mi rendo conto che è proprio quello che auspicavo quando ho scelto questo mestiere.

M&O: Che cosa ha significato per te essere selezionato per il Rising Talent Awards Italy ?

FP: Ero felicissimo quando mi è stato comunicato! MAISON&OBJET è un appuntamento importante, e mi ha fatto molto piacere scoprire di essere stato nominato da un designer come Luca Nichetto, che non conosco personalmente ma che stimo e ammiro molto. Penso sia davvero un esempio per tutte le nuove generazioni di designer, un futuro "grande maestro".

M&O: Tre parole per definire il tuo lavoro.

FP: Riflessione, funzione e contesto.

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FEDERICO PERI!SELEZIONATO DA !LUCA NICHETTO !

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“ Riflessione, funzione �e contesto. ”

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Dopo gli studi a Milano, Guglielmo Poletti (1987) ha conseguito un Master in Contextual Design alla Design Academy di Eindhoven, dove attualmente risiede. “'Come molti designer provenienti da questa scuola, la sua ricerca è contraddistinta da un approccio sperimentale”, spiega Rossana Orlandi, guru milanese della progettazione contemporanea. “Ma quello che mi ha colpito nel suo lavoro è la semplicità portata all’estremo, al punto da diventare elemento caratterizzante e intrinseco”. E c’è dell’altro. “Il secondo motivo per cui sono orgogliosa di presentare Guglielmo è che in lui vedo un pensiero lineare e dinamico, costantemente in movimento e già orientato verso progetti futuri. Considero questi aspetti fondamentali per poter intraprendere un percorso individuale, che ruoti attorno ad una visione strettamente personale e in continua evoluzione".

GUGLIELMO POLETTI SELEZIONATO DA

ROSSANA ORLANDI !

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Equilibriumdi Guglielmo Poletti

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Poletti ha sviluppato fin da subito un linguaggio chiaro e personale, concentrato attorno all’indagine della materia e dei suoi limiti (in particolare sui temi di equilibrio e fragilità). Le sue strutture semplici e le costruzioni elementari vanno intese come l’effetto di una complessità risolta, anche attraverso la manipolazione di dettagli anticonvenzionali. Una pratica basata sul thinking by doing cui viene associata una buona dose di intuizione, con risultati di grande coerenza. Recentemente, i l prototipo di Equilibrium Stool è stato acquisito dal Design Museum Gent per la sua collezione permanente.

Durante MAISON&OBJET, vedremo diversi pezzi della serie Equilibrium, progetto inizialmente sviluppato per la tesi di laurea alla Design Academy di Eindhoven. Proprio durante il Graduation Show, Guglielmo Poletti e Rossana Orlandi si sono incontrati per la prima volta. Ai primi elementi della collezione - console, panca, tavolo basso, sgabello - si sono aggiunti altri oggetti tra cui un tavolo da pranzo e la prima luce.

GUGLIELMO POLETTI SELEZIONATO DA !

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MAISON&OBJET: Quando ti sei sentito progettista per la prima volta ?

GUGLIELMO POLETTI: Nel 2013, durante un workshop estivo a Boisbuchet, ho conosciuto il designer israeliano Ron Gilad. Questo incontro ha segnato per me un inizio, concedendomi la possibilità di guardare al design in maniera più libera e meno dogmatica. Un dialogo che mi è servito per capire che avrei potuto intraprendere un cammino più personale all’interno di questa professione, portandomi a fare scelte che si sono rivelate determinanti.

M&O: Cosa ti lega a Rossana Orlandi ?

GP: L’ho sempre considerata una figura di riferimento nell’ambito del design concettuale e sperimentale. La sua intuizione le ha permesso di ritagliarsi la posizione autorevole che oggi occupa. Ha creduto in me da subito, e il suo supporto è stato fondamentale in una fase delicata della mia carriera. Inoltre siamo entrambi milanesi, con un legame speciale con Eindhoven e l’Olanda.

M&O: Tre parole per definire il tuo lavoro.

GP: Semplicità, complessità, essenza.

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“ Semplicità, complessità, essenza. ”

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Equilibrium

Dal 1995, MAISON&OBJET è l’appuntamento internazionale dei professionisti dell’art de vivre, dell'arredamento e del design. Riunisce quasi 3.000 espositori e oltre 85.000 visitatori unici, di cui il 50% internazionali.

Creatore di incontri e rivelatore di talenti, il salone offre due volte all'anno nuove fonti d’ispirazione, decodificando le tendenze di oggi e di domani. È quindi un catalizzatore per lo sviluppo e la crescita dei marchi.

Lanciata nel settembre 2016, la piattaforma digitale MOM (MAISON&OBJET AND MORE) riunisce le ultime novità e i prodotti di marchi, produttori, artigiani, progettisti e designer. Fonte inesauribile d’ispirazione quotidiana, permette ai visitatori di avere un contatto diretto con migliaia di brand per tutto l'anno.

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Trovate tutti i comunicati stampa su www.maison-objet.com/en/paris/press

Password per scaricare le immagini : SHOW ROOM

CONTATTI STAMPA

FRANCIAAgence 14 septembreStéphanie MorlatT. +33 (0)1 55 28 38 [email protected]

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ITALIA, EMEAAgence 14 septembre MilanoLivia GrandiT. +39 02 35 999 [email protected]

REGNO UNITO, SCANDINAVIAAgence 14 septembre LondonRebecca [email protected]

STATI UNITIZakarin Martinez PRGina Halley-Wright T. +1 305 372 [email protected]

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SAFI ORGANISATION Filiale di Ateliers d’Art de France e de Reed Expositions France T. +33 (0)1 44 29 02 00

Philippe Brocart Direttore Generale SAFI

Caroline Biros Direttrice Marketing e Comunicazione SAFI T. +33 (0)1 44 29 06 94 [email protected]

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MESSICO neta comunicación Arturo GalvánT. +52 55 6234 [email protected]