rome sweet home

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Mostra Personale di Tvboy presso la Galleria Lancellotti di Roma. Galleria Lancellotti 3, Piazza Lancellotti 00186 Roma [email protected] Direttore Alessandra Serpieri Mostra e catalogo a cura di Matteo Bellenghi Alessandra Serpieri Coordinamento Scientifico Matteo Bellenghi Eugenio Falcioni Alessandra Serpieri Servizi Culturali Ass. Lancellotti Arte Contemporanea Testi di Matteo Bellenghi Claudia Galal Alessandra Serpieri Progetto Grafico Tvboy Studio Barcellona Nicola Stoia Pubbliche Relazioni Ester Pisano In collaborazione con E.F. Arte Milano Con il supporto di Galerie Adriano Ribolzi Monaco Spirale Milano Crediti Fotografici Giovanni Gianfranco Candida Pol Masip German Rigol Ringraziamenti Rossella Calabrese Mihail Codiţā Massimo Ferrarotti Loris Di Sero Anselmo Villata Emmanuela Zuffo

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Galleria Lancellotti

3, Piazza Lancellotti

00186 Roma

[email protected]

Direttore

Alessandra Serpieri

Mostra e catalogo a cura di

Matteo Bellenghi

Alessandra Serpieri

Coordinamento Scientifico

Matteo Bellenghi

Eugenio Falcioni

Alessandra Serpieri

Servizi Culturali

Ass. Lancellotti Arte Contemporanea

Testi di

Matteo Bellenghi

Claudia Galal

Alessandra Serpieri

Progetto Grafico

Tvboy Studio Barcellona

Nicola Stoia

Pubbliche Relazioni

Ester Pisano

In collaborazione con

E.F. Arte Milano

Con il supporto di

Galerie Adriano Ribolzi Monaco

Spirale Milano

Crediti Fotografici

Giovanni Gianfranco Candida

Pol Masip

German Rigol

Ringraziamenti

Rossella Calabrese

Mihail Codiţā

Massimo Ferrarotti

Loris Di Sero

Anselmo Villata

Emmanuela Zuffo

E tutti coloro che preferiscono

mantenere l’anonimato

Stampa:

Pixartprinting Srl

Quarto d’Altino (VE)

In copertina:

Love, 2015, tecnica mista su tela

cm 100x100

TVBOY - ROME, STREET HOME

Galleria Lancellotti, Roma

3 dicembre 2015 - 10 gennaio 2016

Page 5: ROME SWEET HOME

“Tv Boy è un enfant terrible, è il compagno seduto nell’ultimo banco, che disegna sui libri, con i fumetti nello zaino, che fa la caricatura alla maestra. Tv Boy è il più simpatico della classe, è quello di cui tutti si ricordano. T.v.b. Tv Boy”.

Pao (artista)

“Tv Boy è proprio un eccentrico. Raramente si incontrano persone con così tanta passione ed entusiasmo come lui ed è stato un piacere vedere i suoi lavori per tutta Barcellona e Milano in questi ultimi anni. Non vedo l’ora di avere una copia del cata-logo. Spero che un giorno potrò passarlo ai miei bambini, che a loro volta lo passeranno ai loro figli, i quali probabilmente lo venderanno perchè varrà migliaia di euro a meno che non ci sia una guerra nucleare ad impedirlo.”.

Chaz The London Police (artista)

“Tv Boy ha aggiunto un mattone all’interno del panorama inter-nazionale dell’arte di strada. Soprattutto a Milano e a Barcel-lona è riuscito, tramite i suoi dipinti, ad aumentare il complesso dialogo tra passante, arte e territorio. Con i suoi personaggi ha creato nel tessuto urbano una sorta di storyboard, trasformando quel luogo nel “suo” luogo e automaticamente nel luogo di chi guarda. P.S. =Tv Boy è brutto forte, ma questo non cambia le cose...”.

Bros (artista)

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CONTRIBUTI POP

“Bell’impegno quello di affrontare la disapprovazione pubblica per gen-erare un gesto pubblico. Chiunque faccia arte domestica o da mercato è ben accolto, non fa male a nessuno. Scommettere invece, come Tv Boy, sull’accettazione pubblica del proprio segno vuol dire avere fiducia in questo segno e nell’umanità civica di chi lo dovrà recepire. L’immaginazi-one al potere richiede il potere dell’immaginazione. E talvolta ci si riesce. L’ironia potrebbe forse salvare il mondo”.

Philippe Daverio (critico d’arte)

“Sono andato a trovare questo murales. Che da qualche parte ci sia un me per strada, attraversato da sole nebbia pioggia e traffico, mi rende contento. Grazie Tv Boy per il bellisimo murales a me dedicato a Milano”.

Roberto Saviano (scrittore)

“E’ un peccato vedere in Italia, negli ultimi anni, l’affermarsi di una corrente repressiva nei confronti dell’arte di strada e di altre forme di creatività. Credo invece che chi, come Tv Boy, è attento a rispet-tare i luoghi e le loro genti, dimostri una mentalità aperta, libera e condivisibile”.

Elio Fiorucci (imprenditore)

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Born to Lose. Tecnica mista su tela 90x116cm 2015

La galleria d’arte Lancellotti, con la mostra per-sonale di Tv Boy, vuole contribuire alla diffu-sione del significato e del gusto dell’arte con-temporanea nei confronti della città di Roma; grazie all’attività dell’Associazione Lancellotti Arte Contemporanea sarà possibile coinvolgere in modo diretto una parte di pubblico più sensi-bile ai linguaggi artistici attuali, nonché sempli-ficare la diffusione di valori artistico-culturali attraverso l’organizzazione e la promozione di eventi caratterizzati da una continua e innovati-va ricerca specifica.Nell’ultimo periodo la stessa città di Roma, tempio dell’arte antica per eccellenza, è stata più volte teatro di esperienze street art e neo pop, aprendo un interessante scenario sull’ap-prezzamento dell’arte odierna. “Rome, street home” non vuole essere solo una mostra, ma bensì un impulso artistico in gra-do di chiamare attorno a sè un pubblico aperto alle proposte d’arte contemporanea formulate da giovani artisti di successo; per questo motivo l’Associazione Lancellotti Arte Contemporanea non nasce a caso in un momento storico qua-lunque, ma prende vita dagli storici e leggendari luoghi di storia e commercio d’arte come via dei Coronari per portare avanti un’eredità troppo trascurata, seppur con impostazione differente.Tv Boy è senza dubbio l’artista che meglio rap-presenta i cambiamenti e le evoluzioni dell’ar-te contemporanea attraverso molteplici fattori come l’ironia, l’attualità e la comunicazione, le quali, a loro volta, prendono coscienza nel lin-

guaggio artistico neo pop e street riflettendosi nell’odierna società come nuove icone di mas-sa; è il protagonista della scena urbana, con l’obiettivo di contribuire anche presso la città di Roma alla diffusione della fruizione di quel genere di arte che è già stata assimilata dalle altre principali città d’arte.

ROME, STREET HOMEAlessandra Serpieri

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TVBOY: PERCORSI URBANI CONTEMPORANEIMatteo Bellenghi

Dal secondo dopoguerra ad oggi la sto-ria dell’arte si è più volte rispecchiata in un “manierismo contemporaneo” che ha ca-ratterizzato e influenzato il concetto di “nuo-vo gusto”, agendo in particolar modo sul fattore che ha alimentato la continua evolu-zione dell’arte pop. Nel 1960 Leonard Kessler incontrando Andy Warhol appena uscito da un colorificio e domandandogli cosa stesse facendo, Warhol gli risponde che sta per dare inizio alla pop art poichè vuole eliminare il tanto odiato espressioni-smo astratto. L’idea dell’artista nativo di Pittsburgh è semplice e quantomai comples-sa, ma grazie alla lungimiranza di galleristi del calibro di Irving Blum e Leo Castelli da una parte, e l’affermarsi del successo otte-nuto dalla stessa arte warholiana dall’altra, le tecniche di espressione artistica intese come “gesto pittorico” subiscono un cam-biamento epocale, riducendosi ad un mar-gine ristretto a favore della valorizzazione del semplice oggetto o del soggetto raffi-gurato. Il nuovo artista in questo modo compie un atto soggettivo che diviene og-

gettivo all’istante.Tv Boy è, al giorno d’oggi, il pronipote dell’epoca precedente; è l’artista che me-glio di chiunque altro assimila i messaggi della nuova cultura di massa riproponen-doli secondo le proprie regole, secondo il proprio codice linguistico. I valori consumi-stici di ogni giorno vengono tradotti in for-ma artistica nella strada, intesa come il mezzo comunicativo più ampio e disomo-geneo per eccellenza, trasmettendo così un significato di voluta denuncia dei valori stessi e avvicinandosi ad una riflessione di matrice “punk” alla quale l’artista attinge inizialmente.Non è tuttavia scontato collocare TV Boy in un filone artistico di appartenenza, dal momento che ogni sua singola opera rac-conta una diversa esperienza. Il suo forte decisivo passaggio nel mondo dell’arte av-viene a metà degli anni 90 con le “espres-sioni street” di Crasto, il primo pseudonimo adottato da Tv Boy (alias Salvatore Benin-tende), attraverso le quali si riscontra l’ele-mento artistico scisso con un messaggio

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comunicativo di matrice impersonale. Le-gittimo d’altronde è il riferimento alla street art, movimento di cui l’artista stesso si di-chiara appartenente con i richiami allo stile di Keith Haring, lo stesso Haring che nel 1983 arrivando a Milano trova intesa con Elio Fiorucci per la decorazione di tutto uno spazio commerciale dell’imprenditore italia-no. In questo modo la street art si trasforma in “inside art”, mantenendo sempre le stesse caratteristiche ma evolvendosi dal punto di vista formale. E’ attraverso questo esempio che si apre il discorso di arte pubblica che diventa privata, riformulando il significato del vero “mondo street”, il quale “saltando i filtri tradizionali dell’opera d’arte classica” trasmette il messaggio direttamente ad un pubblico di ogni genere. Trovando invece collocamento in uno spazio privato, l’art

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“TV BOY NON gIUdICA, ElABORA E dENUNCIA COl lINgUAggIO dEll’ARTE lASCIANdO A NOI SPETTATORI Il

COMPITO dI TROVARE Il gIUdIzIO dEfINITIVO.

street, diventando un bene fruibile solo da un determinato target scelto in base a criteri di appartenenza, si imborghesisce sotto men-tite spoglie trascorrendo il resto del tempo in “cattività” e inaugurando indirettamente una nuova ricerca da parte dei collezionisti.L’arte di Tv Boy invece non deriva solo dalla street art ma include più valori; la formazio-ne giovanile presso l’Accademia di belle arti gli trasmette una sorta di classicismo compositivo che perseguita la maggior parte dei suoi lavori, come lui stesso affer-ma: “essendo italiano ed avendo studia-to in Accademia ho assimilato la matrice classica del disegno e delle proporzioni, mentre il colore nelle mie opere è preciso perchè riprende i canoni presenti nell’arte pop”. Doveroso aprire quindi un confronto con la pop. Nonostante di primo impatto

Interventi di Street Art a Parigi

Interventi di Street Art a Barcellona

sia più semplice rivedere nelle opere di Tv Boy l’impostazione warholiana, l’eleganza compositiva che si apprende in un secondo momento più riflessivo induce a rapportarsi con il modus operandi di Roy Lichtenstein sia per la forma che per il colore; d’altronde, la passione per il fumetto visibile anche nel simbolo distintivo figurante “tvboy” sono analogie che si incrociano tra il giovane artista italiano e il maestro americano. Al giorno d’oggi dunque la definizione miglio-re per raggruppare in un unico filone la pro-duzione artistica di Tv Boy è Neo pop: un movimento artistico contemporaneo che si rinnova continuamente grazie alla eteroge-neità delle diverse tecniche di composizione che lo costituiscono.Ma qual è il vero significato da rintraccia-re nelle opere di Salvatore Benintende? Tv Boy è l’intermediario che ci pone davanti agli occhi una realtà raccontata con satira e ironia fiabesca, ci mette in guardia da una società consumistica che ci trascina ogni giorno in un vortice senza fine. I protagonisti stessi delle sue opere diventano burattini di

se stessi, passando dalla crisi di identità di “Obamao” e di “Marx Millionaire” al volto smascherato della “metallica Merkenator”, dal gesto esasperato di “Tsnopras” alla cru-da stupidità di “Kim Kong”, dal mescola-mento di arte e fumetto espresso in “Pablo Pikachu” al gioco stesso di parole riscon-trabile in “Lapo El Can”, fino ad arrivare a quelli che rappresentano omaggi ai maestri pop del passato riproposti in una chiave di lettura che porta ad una ricercata e voluta esasperazione dell’arte consumistica visibile in opere come “Pelati Cirio”, “Absolute Tv Boy”, “Love”, “Engagement Ring”. Tv Boy non giudica, elabora e denuncia col lin-guaggio dell’arte lasciando a noi spettatori il compito di trovare il giudizio definitivo.

Lo studio di Tvboy a Barcellona

Lo studio di Tvboy a Barcellona

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Young Politicians

tecnica mista su telacm 81x100

2015

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Rom Holidays

tecnica mista su telacm 56x67

2015

Page 11: ROME SWEET HOME

2020

Super Pope

tecnica mista su telacm 40x50

2015

Lisa 183

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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Page 12: ROME SWEET HOME

Pablo Pikachu

tecnica mista su telacm 50x40

2015

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Lapo el Can

tecnica mista su telacm 50x40

2015

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Marx Millionaire

tecnica mista su telacm 50x40

2015

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Chef Guevara

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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The Spring of Fashion

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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Kim Kong

tecnica mista su telacm 50x40

2015

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Mao’s Sunglasses

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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Frida Winehouse

tecnica mista su telacm 50x40

2015

Page 16: ROME SWEET HOME

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Tnopras

tecnica mista su telacm 50x40

2015

3030

Merkenator

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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Obamao

tecnica mista su telacm 50x40

2015

32323232

Punk Queen

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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Dog save The Queen

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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Absolut Tvboy

tecnica mista su telacm 40x50

2015

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Protest and Survive

tecnica mista su telacm 50x40

2015

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Roma

tecnica mista su telacm 100x100

2015

Page 20: ROME SWEET HOME

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Amor

tecnica mista su telacm 100x100

2015

Italian Street Art

tecnica mista su telacm 40x100

2015

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Page 21: ROME SWEET HOME

American Street Art

tecnica mista su telacm 40x100

2015

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Engagement Ring

tecnica mista su telacm 100x100

2015

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Love

tecnica mista su telacm 100x100

2015

Hand Signs

tecnica mista su telacm 100x40

2015

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BIOGRAFIA

Page 24: ROME SWEET HOME

Carriera:Nel 2004 Salvatore Benintende conclude gli stu-

di universitari, laureandosi in Disegno Industriale

con specializzazione in Graphic Design presso il

Politecnico di Milano, e inizia la propria attività di

graphic designer con alcuni incarichi per testate

giornalistiche italiane, permettendosi così di con-

tinuare anche l’attività notturna di street artist.

Durante le vacanze natalizie dello stesso anno

Tvboy visita Barcellona per la prima volta, restan-

do colpito e affascinato dalla vivace scena artistica

della capitale catalana, dove si rende protagonista

di alcuni interventi urbani insieme agli artisti Pez,

Lolo, BToy e The London Police.

Nel 2005 Tvboy si trasferisce definitivamente a

Barcellona, dove tuttora risiede e ha il proprio stu-

dio di design. I primi tempi nella nuova realtà sono

molto intensi, segnati da numerosi interventi di arte

urbana, ma anche da alcune mostre in gallerie pri-

vate e luoghi istituzionali come la Iguapop Gallery

e il CCCB di Barcellona e il Museo di Storia di

Saragozza.

Inizialmente lavora come grafico e art director per

alcune riviste di skateboard e snowboard, ma nel

2007 apre il suo studio personale e comincia l’at-

tività di libero professionista.

Sempre nel 2007 è invitato a partecipare in Italia

a due significative mostre dedicate alla street art.

La prima è Street Art Sweet Art, curata da Vitto-

rio Sgarbi e Alessandro Riva al PAC – Padiglione

Arte Contemporanea di Milano, in occasione della

quale Tvboy presenta una serie di tre tele bianche,

mentre dipinge direttamente sulla parete della

galleria, proprio per affermare che la street art

non può essere intrappolata su una tela dentro

un museo. Inoltre, realizza nel giardino del PAC

un’opera costituita da un pannello di legno sago-

mato a forma di televisore, così lo spettatore può

inserire il proprio volto dentro lo schermo di Tvboy

e diventare protagonista dell’opera. L’altra mostra

è Street Up, ospitata dalla Byblos Art Gallery di

Verona. Sono proprio queste due importanti occa-

sioni espositive che spingono Salvatore Benintende

a continuare a dedicarsi all’arte sotto lo pseudoni-

mo di Tvboy.

Nel 2008 il marchio Tvboy viene registrato a

livello nazionale e internazionale, avviando con-

testualmente una serie di collaborazioni con diversi

brand commerciali per lo sviluppo di capi di ab-

bigliamento e accessori, ma anche nel settore delle

automobili, degli elettrodomestici, della scolastica

e dell’editoria, come Fiat, Nescafè, la Rinascente,

Seven, Cosimo Panini.

La carriera di Tvboy è ormai avviata e costellata

di inviti internazionali. Al 2008 risale la sua prima

mostra personale alla WE LOVE Asbaek Gallery

di Copenhagen in Danimarca, che gli porta un

notevole riscontro nel mondo dell’arte e un ottimo

consenso di pubblico.

Sempre nel 2008 è invitato al festival dell’arte di

strada Más a L’Avana, Cuba, poi a Beirut in Libano

per il progetto Aishti Art Week e a Berna in Svizzera

presso il PROGR.

Nel 2009 Tvboy è protagonista di una mostra

personale alla galleria CO2 di Roma, intitolata

Pop Remixes e curata da Gianluca Marziani, che

è il curatore anche della mostra collettiva Scala

Mercalli all’Auditorium Parco della Musica di

Roma. Qui Tvboy propone una serie di tele in for-

mato gigante (2 x 2,5 metri). In questa occasione

Fiat invita Tvboy a dipingere in una performance

pubblica un modello della nuova Punto, che viene

messo all’asta per devolvere il ricavato in benefi-

cenza.

Nel 2010 gli spazi del Superstudio Più di Milano

ospitano una grande mostra personale di Tvboy,

intitolata Mash Up e curata da Jacopo Perfetti, con

la pubblicazione del catalogo da parte della casa

editrice Skira. La mostra riscuote un grande suc-

cesso di pubblico e critica, diventando il pretesto

per avviare una collaborazione con la Rinascente

per la realizzazione di un progetto per le vetrine di

numerosi store in tutta Italia.

Sempre nel 2010, in occasione del Salone Inter-

nazionale del Mobile di Milano, Tvboy collabora

con 10elotto, realizzando una performance pub-

blica nella quale distribuisce maschere del suo per-

sonaggio per le strade della città e una mostra.

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Tvboy, nome d’arte di Salvatore Benintende, è un artista e designer italiano riconducibile sia al movimento della street art o arte di strada sia alla corrente del NeoPop. Attualmente vive e lavora a Barcellona, in Spagna, dove ha fondato il proprio studio di design.

Formazione ed esordi:Salvatore Benintende nasce a Palermo il 16 luglio

1980, ma molto presto i suoi genitori si trasferi-

scono per motivi di lavoro a Milano, dove cresce e

completa il proprio percorso di studi.

Il suo esordio sulla scena dell’arte urbana avviene

nel 1996, quando comincia a realizzare i primi

graffiti tradizionali e i primi esperimenti di lettering

sotto lo pseudonimo di “Crasto”.

Nel 1999 si iscrive alla Facoltà di Design

Industriale di Bovisa Politecnico di Milano e nel

2002 frequenta per un anno la Facoltà di Belle Arti

di Bilbao.

Al suo rientro in Italia dopo l’esperienza di studio

nella capitale basca la Facoltà di Design di Milano

ospita una mostra, nella quale compare per la pri-

ma volta il personaggio di “Tvboy”. In quell’occa-

sione utilizza come supporto dei vecchi televisori

abbandonati, dipingendo sugli schermi i volti di

amici e personaggi dello spettacolo con la tecni-

ca dello stencil. A partire da quella mostra, che

riscuote un discreto successo fra gli studenti della

facoltà, la definizione di “the tvboy”, il ragazzo del-

la televisione, si aggiunge nella firma dell’artista

al nome di Crasto, diventando così “Crasto the

tvboy”.

Dopo aver realizzato numerosi interventi con la

tecnica dello stencil, affiggendo sui muri di Milano

l’immagine del volto intrappolato dentro al televi-

sore, lo stesso Tvboy decide di abbandonarla, poi-

ché la considera troppo impersonale. Così comin-

cia a schizzare a mano libera l’immagine di Tvboy,

un bambino ispirato allo stile dei cartoon con la

faccia dentro uno schermo televisivo, creando un

segno ripetitivo e abbastanza stilizzato, replicabile

velocemente con pennarello o bomboletta spray,

ma sempre diverso e quindi unico.

Tvboy è il simbolo della generazione cresciuta negli

anni Ottanta, quella dell’artista stesso, bombarda-

ta dai messaggi televisivi e dalle pubblicità di pro-

dotti di ogni tipo, che finalmente sceglie di reagire

e usa la strada per lanciare il proprio messaggio di

ribellione creativa, cercando di uscire dall’alienazi-

one della metropoli post-moderna.

Ben presto il nome di “Crasto” sparisce dalla fir-

ma e dal nome d’arte di Salvatore Benintende, che

resta semplicemente “Tvboy”, un alter ego capace

di veicolare messaggi nel contesto urbano sempre

più invaso da marchi e immagini commerciali, pri-

mo fra tutti: “Spegni la televisione, sei tu il prota-

gonista della tua vita”.

Nel frattempo Tvboy comincia ad attaccare sui

muri con la tecnica del paste-up anche colorati

poster di grandi dimensioni, realizzati in studio a

mano con colori acrilici e affissi con colla di farina,

ma l’invasione più consistente è quella degli stick-

er adesivi in bianco e nero, fotocopiati a Xerox su

carta adesiva e ritagliati a mano, che sono pensati

soprattutto per essere attaccati al retro dei cartelli

stradali o su altri elementi di arredo urbano.

Nel periodo tra il 2003 il 2004 Tvboy si lancia in

una vera e propria invasione artistica delle princi-

pali città italiane, come Milano, Firenze e Roma,

e poi internazionali. Nasce e si consolida il rap-

porto di amicizia e collaborazione con altri street

artist italiani, fra i quali Ivan il poeta di strada, Pao

e Bros. Il risultato è una serie di interventi urbani

collettivi.

TVBOY: BIOgRAfIAa cura di Claudia Galal

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49

Principali Mostre Personali2015Rome Street Home, Galleria Lancellotti, RomaVery Contemporary, Galleria1 Opera, Napoli2014Agit Pop, Soon Galerie, Berna (Svizzera)Urban Pop, Galleria Square 23, Torino2013Stroke, Monaco di Baviera (Germania)2012Contemporary Times, Andrea Arte, VicenzaLo Último en Pop Art, N2 Galería, Barcellona (Spagna)2010Mash Up, Superstudiopiù, Milano2009Pop Remixes, Co2 Contemporary Art, Roma2008Melting Pop, Galería Safia, Barcellona (Spagna)Culture Clash, We Love Asbaek Gallery, Copenhagen (Denmark)Love will tear us apart, Galleria Spazioinmostra, Milano2007Drawings, Limited Gallery, MilanoPlease don’t die, Iguapop Gallery, Barcellona (Spagna)2006La Dolce Vita, Distrito Quinto, Barcellona (Spagna)Street Love, Travelling Gallery, MilanoNo Street, Niu Gallery, Barcellona (Spagna)2005Anima Urbana, Galleria Hoepli, Milano

Principali Mostre Collettive2015The Pop Sider, The Onsider, Barcellona (Spagna)2014Pop Up Revolution, Museo Monte di Mola, Porto CervoSuperheroes 2.0, Palazzo Leonardi, Pietrasanta2013Back 2 Back, evento collaterale, Biennale di Venezia, Venezia2012Scambio d’Autore, Palazzo Marino, Milano2011Padiglione Italia nel Mondo, Istituto Italiano di Cultura, Barcellona (Spagna)2010Denim Cities, a cura di La Rinascente, luoghi vari, Italia2009Street Art Painting, SAP AG, Walldorf (Germania)2008Art Copenhagen Fair, Copenhagen (Danimarca)Very Contemporary, Progr Centre, Berna (Svizzera)5 Degrees Under, Aishti Art week, Beirut (Libano)Cubeart Street Festival, L’Avana (Cuba)Scala Mercalli, Auditorium Parco della Musica, Roma2007Street Art, Sweet Art, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, MilanoThe Summer Pop Up Show, Byblos Art Gallery, Verona2006BAC, C.C.C.B Barcellona (Spagna)Segundo Asalto, Centro de Historia, Saragossa (Spagna)2005Miracolo a Milano, Palazzo della Ragione, MilanoBollocks, Adamson Gallery, Washington (USA)

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Qui presenta dieci tele di grandi dimensioni (2 x 2

metri e 2 x 2,5 metri) nell’area espositiva del Sa-

lone del Mobile e altre tele di dimensioni inferiori

nello spazio della fiera dedicato all’arte (art point).

In totale si tratta di oltre 50 opere esposte, fra le

quali una grande scultura in resina di poliuretano,

alta 2 metri e raffigurante Tvboy con in mano pen-

nello e secchio di pittura, e una serie in edizione

limitata di sculture in ceramica di 50 cm di altezza

del personaggio Tvboy e del suo cane Nico.

Da quel momento l’attività artistica di Tvboy sub-

isce un’ulteriore accelerazione anche a livello in-

ternazionale, soprattutto grazie ai numerosi inter-

venti di arte urbana per le strade delle maggiori

città europee, come Monaco, Berlino, Londra e

Parigi, e negli Stati Uniti, per esempio New York,

Los Angeles e San Francisco.

Nel 2012 Tvboy è invitato a esporre presso la gal-

leria N2 di Ignacio de Lasalleta a Barcellona in

occasione della mostra Lo Ultimo En Pop Art.[3]

Al 2014 risale la mostra Pop Up Revolution

all’MDM Museum di Porto Cervo in Sardegna,

dove il nome e l’arte di Tvboy sono affiancate alle

opere di grandi protagonisti dell’arte contempo-

ranea internazionale, come Andy Warhol, Keith

Haring, Jean-Michel Basquiat e Shepard Fairey

aka Obey Giant, provenienti da collezioni private.

Lo stesso onore viene riservato a Tvboy anche nel

2015 in occasione della mostra PopSider orga-

nizzata allo spazio OnSider di Barcellona, dove

le sue opere compaiono insieme a quelle di Andy

Warhol, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat e

Roy Lichtenstein, provenienti da collezioni private.

Nel 2015 Tvboy è anche invitato a realizzare

una tela gigante per il centenario dell’EICMA, la

fiera motociclistica di Milano, e per il quarantes-

imo anniversario della galleria Adriano Ribolzi a

Montecarlo, nel Principato di Monaco.

Influenze:Lo stile di TvBoy è influenzato sensibilmente dal

movimento della Pop Art statunitense, in partico-

lare da Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Keith Har-

ing, e anche italiana, attraverso le opere di Mario

Schifano.

Altra influenza fondamentale, soprattutto dal punto

di vista estetico, è quella dei fumetti, sia i comics

americani sia i manga giapponesi. Per esempio,

si notano evidenti affinità con i Peanuts di Charles

Schulz e con Calvin & Hobbes di Bill Watterson, ma

anche con la corrente giapponese del Kawaii e con

la subcultura Otaku, soprattutto con lo stile svilup-

pato nella factory Kaikaii Kiki dell’artista Takashi

Murakami.

Naturalmente l’evoluzione di TvBoy è stata segnata

dalle numerose collaborazioni con alcuni dei primi

street artist italiani, come Pao e Bros, e spagnoli,

come El Pez e Lolo, e dal lavoro di altri artisti in-

ternazionali, come gli olandesi The London Police.

Cirio. Stampa Gicleé in edizione numerata e firmata. 2015

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