sinclair zx spectrum -

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di Mauro Di Lazzaro SINCLAIR ZX SPECTRUM Era più di un anno fa quando vedemmo per la prima volta lafotografia di uno Spec- trum. Ci trovavamo nel cuor della notte (trasci- nata a fatica fino all'alba) nella biblioteca che sovrasta il centro di calcolo del CERN. Centro Europeo di Ricerche Nucleari. In quell'isola fantascientijìca, poco fuori da Ginevra, eravamo elettrizzati dalla quantità di libri e di riviste della nostra materia. Fra scaffali immensi con imanuali dell'IBM 370 e dei Control Data che lavoravano sotto i nastri piedi. la "Bibbia" dei Knuth e una catasta di altri libri in buona parte mai visti, ci apprestavamo a sfogliare gli ultimi nume- ri delle più prestigiose riviste specialistiche mondiali. Dopo un mezzo svenimento per alcune immagini grafiche veramente da ca- pogiro, ci casca l'occhio su un giornale al- l'apparenza molto più ordinario. Era un pe- riodico di microinformatica in lingua ingle- se, piegato a metà come uno dei nostri quoti- diani. Anche se non eravamo nell'ordine di idee di meravigliarci per un piccolo oggetto, prendemmo in mano il giornale e uno di noi gridò come se si trattasse di una scoperta archeologica: "Ehi ... un altro Sinclair!". Aveva in effetti tutto il gusto di una sco- perta. Non era ancora stato presentato al pubblico e quasi tutta la stampa estera del settore ne parlò solo un mese dopo. Era il momento in cui lo ZX 81 si era diffuso ab- bondantemente a causa del suo costo limita- to e delle piccole dimensioni. Vedere un suo successore così tempestivo creò una certa 46 emozione. soprattutto per avere riconosciu- to dalla fotografia qualcosa di più simile a dei tasti e per aver visto le sue caratteristiche principali. Poche righe citavano la grafica. i colori, 16 o 48 K, un costo di 125 e 175 sterline per le due versioni e degli strabilianti (ancora oggi, n.d.r.) Microdrive da 100 K per 50 sterline. In Inghilterra è stato venduto a lungo solo per corrispondenza. con tempi di consegna molto lunghi per l'elevato numero di richie- ste; in Italia sono iniziate dapprima una serie di più o meno sporadiche importazioni parallele, poi, da un paio di mesi, sono ini- ziate le consegne da parte della Rebit-G BC. La notizia dell'esistenza dello Spectrum è stata data da MCmicrocomputer nel nume- ro lO (giugno 82), con una foto della mac- china in mano a Clive Sinclair, che avevamo incontrato in maggio al CES di Chicago. Nel numero 14 (dicembre) abbiamo poi pubblicato un 'anteprima utilizzando una delle prime macchine giunte in Italia; ora presentiamo ai lettori la prova completa di questo interessantissimo home computer. Origini Alla casa madre degli ZX bisogna pro- babilmente cedere il titolo della popolari- tà. È sempre nei discorsi degli appassiona- ti, dei giovanissimi, dei professionisti; è conosciuta da tutti. Soprattutto per un novizio si tratta di una casa che produce effettivamente delle macchine con un costo limitato e questo risolve quasi sempre uno dei problemi principali, quello economico appunto. Niente di più naturale che in molti casi sia il fattore costo a determinare la decisione MCmicrocomputer 20

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di Mauro Di Lazzaro

SINCLAIR ZX SPECTRUMEra più di un anno fa quando vedemmo

per la prima volta lafotografia di uno Spec-trum.

Ci trovavamo nel cuor della notte (trasci-nata a fatica fino all'alba) nella bibliotecache sovrasta il centro di calcolo del CERN.Centro Europeo di Ricerche Nucleari. Inquell'isola fantascientijìca, poco fuori daGinevra, eravamo elettrizzati dalla quantitàdi libri e di riviste della nostra materia. Frascaffali immensi con imanuali dell'IBM 370e dei Control Data che lavoravano sotto inastri piedi. la "Bibbia" dei Knuth e unacatasta di altri libri in buona parte mai visti,ci apprestavamo a sfogliare gli ultimi nume-ri delle più prestigiose riviste specialistichemondiali. Dopo un mezzo svenimento peralcune immagini grafiche veramente da ca-pogiro, ci casca l'occhio su un giornale al-l'apparenza molto più ordinario. Era un pe-riodico di microinformatica in lingua ingle-se, piegato a metà come uno dei nostri quoti-diani. Anche se non eravamo nell'ordine diidee di meravigliarci per un piccolo oggetto,prendemmo in mano il giornale e uno di noigridò come se si trattasse di una scopertaarcheologica: "Ehi ... un altro Sinclair!".

Aveva in effetti tutto il gusto di una sco-perta. Non era ancora stato presentato alpubblico e quasi tutta la stampa estera delsettore ne parlò solo un mese dopo. Era ilmomento in cui lo ZX 81 si era diffuso ab-bondantemente a causa del suo costo limita-to e delle piccole dimensioni. Vedere un suosuccessore così tempestivo creò una certa

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emozione. soprattutto per avere riconosciu-to dalla fotografia qualcosa di più simile adei tasti e per aver visto le sue caratteristicheprincipali. Poche righe citavano la grafica. icolori, 16 o 48 K, un costo di 125 e 175sterline per le due versioni e degli strabilianti(ancora oggi, n.d.r.) Microdrive da 100 Kper 50 sterline.

In Inghilterra è stato venduto a lungo soloper corrispondenza. con tempi di consegnamolto lunghi per l'elevato numero di richie-ste; in Italia sono iniziate dapprima unaserie di più o meno sporadiche importazioniparallele, poi, da un paio di mesi, sono ini-ziate le consegne da parte della Rebit-G BC.

La notizia dell'esistenza dello Spectrum èstata data da MCmicrocomputer nel nume-ro lO (giugno 82), con una foto della mac-china in mano a Clive Sinclair, che avevamoincontrato in maggio al CES di Chicago.

Nel numero 14 (dicembre) abbiamo poipubblicato un 'anteprima utilizzando unadelle prime macchine giunte in Italia; orapresentiamo ai lettori la prova completa diquesto interessantissimo home computer.

OriginiAlla casa madre degli ZX bisogna pro-

babilmente cedere il titolo della popolari-tà. È sempre nei discorsi degli appassiona-ti, dei giovanissimi, dei professionisti; èconosciuta da tutti.

Soprattutto per un novizio si tratta diuna casa che produce effettivamente dellemacchine con un costo limitato e questorisolve quasi sempre uno dei problemiprincipali, quello economico appunto.Niente di più naturale che in molti casi siail fattore costo a determinare la decisione

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L. 360.000 + IV AL. 495.000 + IVAL. 195.000 + IV A

fra il comprare e il non comprare. È anchechiaro che stiamo parlando di un oggettoche tende ad essere utilizzato molto spessonel tempo libero come divertimento, anchese sarebbe più opportuno tenere sempre divista il giusto valore educativo e didattico.Un discorso a parte meritano naturalmen-te tutte quelle situazioni in cui potrebbeessere un valido mezzo di studio o di lavo-ro, dove invece bisogna fare i conti con lemolte limitazioni di un oggetto da pochecentinaia di migliaia di lire.

Non vogliamo essere pedanti con il por-re spesso l'attenzione sul fatto che le pre-stazioni di una macchina sono strettamen-te collegate al costo e secondariamente alledimensioni, ma si trovano tutti i giornipersone male informate che vorrebbero ri-solvere problemi contabili esagerati pro-prio con un oggetto di queste dimensioni.

Vediamo ora quali sono stati gli avveni-menti che hanno portato lo Spectrum allecaratteristiche attuali.

Visto il successo avuto dallo ZX 81 findai primi mesi di vendita, gli ingegneri del-la Sinclair si misero subito a discutere sullaproduzione di un nuovo personal compu-ter da affiancare al precedente. Avrebbedovuto dare prestazioni molto superiori eallo stesso tempo eliminare le critiche mos-se all'8 L Una delle cose più importanti eraquella di prevedere una tastiera a tasti mo-bili e di risolvere il problema della visualiz-zazione.

Ormai tutti sapranno che lo ZX 81 avevadue modi di funzionamento: il FAST., incui non si poteva vedere nulla senza intro-durre delle pause, e lo SLOW, in cui ilprocessore si occupava dell'elaborazionesoltanto nel 25 per cento del tempo totale.Con la fermezza di voler offrire una graficaad alta risoluzione per poter realizzare ani-mazioni sufficientemente veloci, non rima-se che adottare una struttura in cui il pro-cessore fosse indipendente dal video.

Il problema seguente fu quello dei colo-ri. Dapprima pensarono ad un sistema si-mile a quello usato nel teletext, dove ogniriga contiene dei codici per ilcambiamentodi colore. Questo sistema tuttavia fu prestoabbandonato per non essere adatto a im-magini in cui il colore cambia frequente-mente e si decise per il sistema più comune:8 colori diretti e 8 di sfondo per ogni areacarattere, cioè per ogni blocco di 8 x 8 pun-ti.

Quantificando la memoria della confi-gurazione minima in 16 K e offrendo unarisoluzione di 192x 256 punti, rimangonopraticamente 8K e mezzo per il program-ma in BASIC, una quantità più che rispet-tabile in molti casi.

Sono state introdotte numerose novità aproposito della registrazione dei program-mi su cassetta. È stata introdotta una nota

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CostTuttore:Sinclair Research Ltd.25 Wi/lis RoadCambridge. CBI 2AQ (GB)DIstributore per l'Italia:Rebit Computer - G.B.e. Italiana S.p.A.Viale Malleolli, 6620092 Cinisello Balsamo (Milano)Prezzi:ZX Spectrum /6KZX Spectrum 48KStampante ZX Printer

fissa che precede la registrazione per per-mettere ai controlli automatici di guada-gno di stabilizzarsi. Anziché rappresentareO e I come una sequenza di 4 o 9 cicli, oravengono rappresentati da mezzo o I ciclo,portando la velocità a 1500baud, 500baudal di là di quella prevista.

Il BASIC e il sistema operativo sonostati notevolmente estesi, come dimostra ilpassaggioda8Ka 16Kdi ROM. C'è ancheun altoparlantino interno per monitorarele operazioni da cassetta e per generaremusica anche in ambiente BASIC.

Due personaggi vanno citati per il lororuolo nella progettazione dello Spectrum,e sono: Richard Altwasser e Steven Vic-kers (VIC-kers, comico, no?).

Il primo è un ingegnere laureato al Tri-nity College di Cambridge e fu assunto daClive Sinclair in persona, in seguito ad unannuncio su un quotidiano. Dopo essersioccupato del circuito stampato dello ZX81, fu in gran parte responsabile dello svi-luppo hardware dello Spectrum.

Steven Vickers ha scritto la maggior par-te del software contenuto nella ROM e ilmanuale venduto con la macchina porta ilsuo nome.

Entrambi hanno lasciato la Sinclair Re-search Limited nel maggio dell'anno pas-

sato per fondare una propria compagnia,con il know-how più che qualificato perprodurre programmi e periferiche per loSpectrum,

Esterno

L'esterno misura 23 x 14x 3 centimetri,È di plastica nera, realizzato in due guscisezionati all'equatore che vengono uniti dacinque viti alle quali si accede dal fondo.Quattro piedini rettangolari in gommamorbida evitano efficacemente che scivolisul piano d'appoggio.

La fascia superiore al di sopra della ta-stiera si trova lievemente rialzata rispettoal piano della stessa, in modo da trovarsiidealmente ed essere il proseguimento delpiano che passa per la facciata superioredei tasti. In alto a sinistra di tale fascia sitrova la scritta "Sinclair", con i ben noticaratteri squadrati. È un rilievo della stessaplastica del contenitore e si nota solo guar-dando la macchina da vicino, un particola-re che sta a dimostrare che non c'è bisognodi presentazioni o di pubblicità sul nomedella casa. Molto più vistosa, anche se dipiccole dimensioni, è la scritta "ZX Spec-trum" in bianco su nero.

Il piano della tastiera è in alluminio, perospitare le numerose serigrafie colorateche circondano i tasti, e segue ai bordilaterali il profilo del contenitore fino alpunto di unione con il suo guscio inferiore.

Sul lato destro la banda inclinata conquattro dei colori dello Spectrum dà all'in-sieme un tocco di vivacità.

Sul retro della scatola troviamo, da sini-stra a destra, la presa dell'alimentatore, ilconnettore per le espansioni, le prese permicrofono e auricolare (altoparlante ester-no) del registratore e l'uscita del modulato-

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Retro dello ZX Spectrum: da sinistra a destra s; vedono la presa per l'alimentatore. lo slot per le espansioni, icollegamenti per il registratore e l'uscita TV.

Due esempi di schermo de//o Spectrum. A sinistra una videata del programma" ealculator". scrillo in Pascal; a destra11/1 esempio in BASIC. 1/ compilatore Pascal è scritto dalla ditta inglese Hisoft. è per lo versione da 48K ed ha sial'editor che il compilatore contemporaneamente residenti in memoria. Speriamo che qualcuno lo importi in Italia.

re da indirizzare alla presa di antenna di untelevisore con l'apposito cavetto.

Sul fondo una serie di fori permette lacircolazione dell'aria riscaldata dal dissi-patore interno e l'uscita più agevole deisuoni generati dall'altoparlantino.

L'alimentatore è esterno e, date le di-mensioni dell'apparato, non potrebbe es-sere altrimenti.

Tastiera

Vogliamo parlarvi separatamente dellatastiera per diversi motivi. Il primo è forsequello di una abitudine o convenzione,sorta da quando i chiacchieratori del mon-

copyright. tt •.SO'1. 1982:.Al.l. ri.9hl.s reserve.d_

A80" :Ut PAOGAAf1 CAt.-CUL~A;A80" 2eA80" '30 UAA AIe, IHT~;Aeoo ••.e OPEAATXOM: CtfAA;

:ggg ~: fU!!GXNA8l!!::6 70 Rl!!::peATAe~6 80' AeAOLNIA.OPEAATXOM.

':lt""1! 9Qt CASe: opeRAT XON Or":=:; t~: :~:~~:a:~~t~m~n5~~: P!~;~~~~H~t~::~:;A978 1se UN'TIL FALSeA97A 1.6e eHO_End AddreS5: A97FAun?C

do dell'informatica hanno fatto assumerea questa un'importanza al di là dell'ordi-nario, discutendo sull'argomento con pa-roloni tipo "l'interfaccia uomo-calcolato-re" e cose simili.

Siamo perfettamente d'accordo che sitratta di una parte importantissima, osser-vazione che facciamo come assidui utiliz-zatori di computer, ma è anche vero chetalvolta si tralasciano per questo motivoparticolari almeno altrettanto importanti.

Nel caso dello Spectrum ci fa ancora piùpiacere una trattazione separata per avermodo di effettuare alcune note. È certoquesta una tastiera abbastanza peculiare,che qualcuno, soprattutto fra i colossi delsol levante, ha già tentato di imitare. Ciriferiamo naturalmente alla presenza di 4,5o 6 scritte sui tasti, che in effetti hannoquasi sempre funzioni distinte.

Il fatto curioso è che una tastiera similedesti opinioni diametralmente opposte.

Uno dei discorsi più comuni, fatto quasisempre dai proprietari di queste macchine,quasi a difesa più o meno inconscia dellaloro scelta o del loro oggetto, è il seguente:"Ti assicuro che quando hai preso la ma-

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no, vai come un fulmine!". Se volessimopesare queste affermazioni dovremmoporre una maggiore attenzione ad alcunifattori. Secondo noi ci sono moltissimepersone che non solo non battono a mac-china senza guardare, ma cercano spessoqualche carattere per tutta la tastiera, so-prattutto se è un carattere dell'alfabeto in-glese. In tal caso, in particolare quindi pergli utilizzatori sporadici e poco esperti, cipare un piccolo handicap.

I tasti sono 40, che moltiplicati per lamedia di sei fuzioni per tasto danno 240,praticamente lo stesso numero di istruzioniche ha lo Z80 all'interno dello Spectrum.

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100 LeT Il.011.0 l'le)(T '"1.20 NP!XT )C1.30 STOP

Per contro bisognerebbe anche pesarequanti dei denigra tori di questo sistemasono invidiosi di non possedere un oggettocome questo.

Da parte nostra, sforzandoci di essereimparziali, vorremmo aggiungere un ele-mento di carattere tecnico. Con questo si-stemail software di ingresso di una lineadi programma è indubbiamente più sem-plice poiché non bisogna cercare l'occor-renza della stringa battuta all'interno diuna tabella di parole. Un vantaggio secon-dario è che anche le righe lunghe vengonoaccettate più velocemente, ma stiamo par-lando della fase di scrittura dei program-mI.

In fase di esecuzione non si può attribui-re a questo fatto alcun merito, come qual-cuno vorrebbe invece vantare, poiché an-che la maggior parte degli altri BASIC ètokenizzata, cioè all'atto di inserimento diuna riga tutte le parole chiave vengonoconvertite in un codice di un unico byte.

Tralasciando le disquisizioni, analizzia-mo da vicino questa tastiera di Paride.Itasti, come detto, sono 40, due soli deiquali sono di dimensioni superiori: lo SPA-

Si"clair ZX Spectrum

CE in basso a destra e il CAPS SHIFT inbasso a sinistra. Le distanze da centro acentro in verticale sono circa il dieci percento maggiori dello standard, mentre inorizzontale la differenza è minore. Inten-diamo rilevare questo fatto in senso positi-vo, poiché è forse la sola caratteristica,unitamente alla disposizione delle lettere edelle cifre, che ha in comune con una ta-stiera tradizionale.

Il materiale con cui sono costruiti i tastiè una gomma grigio-azzurra molto morbi-da che ha dato adito a qualche ilarità. Nonsolo noi quando lo abbiamo provato, maanche Clive Sinclair in una intervista gior-nalistica (e molto meno umoristicamen-te ... ) abbiamo dovuto riconoscere che iltocco può causare i brividi, fare "accappo-nare" la pelle. Comunque, fattoci il callo(?!) non dà problemi ed è senz'altro unenorme passo in avanti rispetto allo ZX 81.

I primi passi

Abbiamo apprezzato molto la cassetta di-mostrativa "HORIZONS" della PSION,che ha sulla prima facciata un test per ilvolume di riproduzione del registratore,un'introduzione sull'hardware dello Spec-trum, quattro doverose lezioni sull'uso del-la tastiera e un dizionari etto sul significatodelle parole del BASIC. La seconda faccia-ta include otto brevi programmini che dan-no una prima idea di quelle che sono lecapacità grafiche e sonore della macchina.

Data la complessità della tastiera vi con-sigliamo di seguire le istruzioni della cas-setta dimostrativa, prima di farvi prenderedalla voglia di battere un programma. Seinvece avete già avuto uno ZX, vi saràtutto più facile.

Diamo comunque una descrizione delmodo di operare, per dare la possibilitàagli interessati di saperne di più anche sen-za avere lo Spectrum sotto mano.

Non appena lo accendete compare inbasso la scritta "1982 Sinclair ResearchLtd", preceduta dal marchio di copyright.Quando premete un tasto qualsiasi, lascritta scompare e viene eseguita la funzio-ne del tasto, ma quale? Se, per semplicità,battiamo ENTER, ci troviamo con unalettera K lampeggiante (keywords), a indi-carci che possiamo inserire una linea diprogramma o eseguire un comando diret-to. La lettera lampeggiante è il cursore chesi può trovare in diversi stati.

Premendo il tasto alfabetico nel modo Kcompare sul video la parola scritta in bian-co sulla superficie del tasto. Subito dopo ilcursore lampeggiante si tramuta in una L(letters), e battendo un tasto alfabetico inquesta condizione appare la corrisponden-te lettera minuscola. Per ottenere una lette-ra maiuscola si può premere il tasto alfabe-tico tenendo premuto il CAP SHIFT inbasso a sinistra, oppure convertire lo statodel cursore in C (capitals), premendoCAPS SHIFT e il tasto 2 (CAPS LOCK).In modo C tutte le lettere battute appaionoin maiuscolo fino a quando non verrà pre-

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Output del programma grafico con la massima densità di visualizzazione (risoluzione = I). Dato l'elevato numero dipunti calcolati, ci sono \lolute circa tre ore.

Sinclair ZX Spectrwn

o OK., 0:~

muto CAPS LOCK per una seconda volta.Per far apparire la parola o il simbolo in

rosso sulla superficie di qualsiasi tasto, nonsolo alfabetico, è necessario premere con-temporaneamente il SYMBOL SHIFT (inbasso a destra) e il tasto desiderato. Aquesto proposito dobbiamo lamentare lascarsa visibilità delle scritte rosse sui tastiin condizioni di luce scarsa, a causa delbasso contrasto che ha questa tonalità dirosso sul grigio-azzurro dei tasti.

A questo punto potete provare a dare ilcomando POKE 23609,30 seguito da EN-TER (che d'ora in poi ometteremo), percambiare la durata del c1ick sonoro cheproviene dall'altoparlantino ad ogni pres-

MCmlcrocomputer 20

sione di tasto. Si tratta di un feedback acu-stico importantissimo, poiché permette didigitare con una certa sicurezza. Ci dispia-ce molto che non sia stato implementatoanche sui due SHIFT, magari come suonocontinuo per tutta la durata in cui vienepremuto e di tonalità diversa rispetto alclick ordinario. Dobbiamo rilevare che ca-pita spesso di credere di aver premuto unoSHIFT correttamente e di non ottenere ilrisultato sperato.

Un altro stato in cui si può trovare ilcursore lampeggiante è il modo GRA-PHICS, in cui il cursore è logicamente lalettera G. Per attivare questa funzione oc-corre premere CAPS SHIFT e 9. Da que-sto momento in avanti si può premere untasto da I a 8 per ottenere il simbolo grafi-co rappresentato sulla superficie dello stes-so, il medesimo tasto premuto insieme auno dei due SHIFT per ottenere il caratte-re grafico inverso, un carattere alfabeticoda A ad U per ottenere i 21 caratteri graficidefinibili dall'utente, il tasto DELETE (loO) per cancellare un carattere battuto e iltasto GRAPHICS (il 9) per ritornare almodo precedente di cursore. Gli ultimi duetasti citati riportano le scritte GRAPHICSe DELETE al di sopra del tasto stesso e incolore bianco. Queste funzioni della riga inalto di tasti vanno di regola ottenute conl'uso del CAPS SHIFT, ma in questi duecasi e solo quando il cursore è in modo G,lo SHIFT diventa facoltativo.

L'ultimo stato in cui si può trovare ilcursore è il modo E (extended), che si ottie-ne premendo contemporaneamente i dueSHIFT. Ciò permette di accedere alle fun-zioni scritte in verde al di sopra di ognitasto alfabetico, premendo semplicementeil tasto; premendo insieme il SYMBOLSHIFT e un tasto qualsiasi si ottengono lefunzioni scritte in rosso al di sotto. Com-plicato, ma ci si fa l'abitudine.

Per quanto riguarda la fila di tasti nume-rici, ci sono da dire diverse cose. Le scrittebianche che si trovano al di sopra di ognitasto si riferiscono all'uso con il CAPSSHIFT. In modo extended si può cambiareimmediatamente il colore dello sfondo deicaratteri che si stanno scrivendo (o il colo-re dei caratteri se si è in INVERSE), pre-mendo un tasto da I a 7 oppure lo O. Percambiare il colore dei caratteri (o dellosfondo quando si è in INVERSE), si premelo stesso tasto numerico in unione al CAPSSHIFT. Riteniamo giusta la scelta delladisposizione dei colori sui tasti per mante-nere la relazione fra il colore e il codicecorrisponde n te.

I tasti 8 e 9 hanno ognuno due funzioniche non sono riportate in serigrafia, forseper motivi di spazio o forse per l'imbaraz-zo che avrebbe creato la scelta dei coloriper le scritte. In modo extended non shifta-to si abilita l'alta luminosità (highlight)con il 9 e si disabilita con 1'8. Sempre inextended ma con il CAPS SHIFT si entrain lampeggio (flashing) con il 9 e se ne escecon 1'8.

Tutti i tasti hanno l'autorepeat, che si

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Si"dair 7..\' Spt'C'frum

A/l'lIl1i esempi di graJì"" a <'O/ori.A silliJlra !'immagille riprodure UII giol'o ispirato a//amoso FREGGER delle sale giol'hi. ed è stato preso da una rivisla inglese per l'ui 11011 èallualmenle reperibile qui da noi. AI centro lo schermo riproduce uno schema a blocchi de/l'hardware; a deslra infine un coloralo arcobaleno.

l'arlimlare dell'interno del per.wnal. Notare in bas.vo a sini.'lra. Se .<ulbordo inferiore dello slampalo è .<eriIlO"SinclairZX Speclrum c /982 /SSUE TWO" allora lo versione da /6K può essere porlala a 48K semplicemente inserendo lememorie specificale nell'arlicolo, con gran risparmio.

può controllare attraverso le variabili disistema alle locazioni 23561 e 23562. Laprima di queste locazioni determina il ri-tardo in cinquantesimi di secondo primache avvenga la ripetizione automatica e laseconda fornisce sempre in cinquantesimiil ritardo fra le ripetizioni. I valori inizialiper le due locazioni sono rispettivamente35 e 5, che possono essere cambiate a pia-cere fino a quando verranno ripristinatidal comando NEW (cosa assai scomoda).Tale comando lascia però invariata la lun-ghezza del c1ick settata in precedenza.

Quando si è fatto partire l'autorepeatcon un carattere shiftato, si può abbando-nare lo SHIFT. Un fatto curioso consistenel progressivo rallentamento dell'autore-

peat che diventa sempre più sensibile dopo'che si sono riempite tre o quattro righe.

Caratteristiche generali

Come accennato in apertura la risolu-zione del video è di 192 x 256 punti e ciòderiva dall'aver scelto il testo organizzatoin 24 righe da 32 caratteri, ognuno formatoda 8 x 8 punti.

Nelle condizioni normali però le due li-nee più in basso vengono riservate a quelloche viene battuto dalla tastiera, sia nel casodi comandi diretti che di linee di program-ma o di INPUT all'interno di un program-ma. Non è una dimensione fissa, nel sensoche si può adattare automaticamente a

lunghezze maggiori espandendosi versol'alto.

Poiché il BASIC non utilizza quest'area,se non per ingresso dati o per messaggi dierrore, e dal momento che ha anche unagestione indipendente dei colori, la consi-dereremo spesso staccata dal resto del vi-deo. È per questo motivo che pare piùcorretto indicare le dimensioni del videoeffettivamente utilizzato con 176 x 256punti, che equivalgono a 22 righe da 32caratteri.

Nella maggior parte dei personal com-puter questa stretta corrispondenza framatrice di punti del testo e della graficaderiva dal fatto che viene usata la stessacircuiteria, prendendo i dati alternativa-mente da due fonti diverse. Quando si trat-ta della pagina testo i bit che vengono se-rializzati sul video provengono da un gene-ratore di caratteri; quando si tratta di gra-fica i bit vengono prelevati direttamentedalla memoria, realizzando un'immaginebit-mapped, dove cioè ogni punto visualiz-zato è il corrispondente di un bit della mo-moria indirizzata dal microprocessore.

Nel caso dello Spectrum il modo di vi-sualizzazione è uno solo: bit-mapped. Lapagina di testo non esiste in memoria comesuccessione di caratteri ASCII (o nonASCII), ma quando deve essere stampatoun carattere, si trasferisce l'immagine pre-sente in ROM nella pagina grafica doveviene automaticamente visualizzato. Unascelta di questo tipo, che permette di ri-sparmiare una certa quantità di hardwarepur offrendo la grafica ad alta risoluzione,porta con sé due svantaggi molto pesanti.Il primo, sicuramente il più grave, è quellodi avere una velocità di scrittura e di scrollmolto più bassa del comune. Il secondo èquello di non poter leggere con un semplicePEEK, o comunque con un'unica letturain memoria, il codice del carattere presentein una stessa posizione. Un vantaggio se-condario, ma solo rispetto ai personal chenon hanno la grafica o il generatore dicaratteri programma bile, consiste nel po-ter sovrapporre accenti, dieresi o segni par-ticolari a caratteri già esistenti. Questaoperazione viene effettuata da BASIC adesempio con CHR$(8) e l'opzione aVERI, per retrocedere di una posizione di stam-pa ed effettuare l'ex-or logico fra il vecchiocarattere e quello nuovo.

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Sinclair ZX Spectrum

Il vecchio DISPLA Y FILE (DF) a fisar-monica dei precedenti ZX senza espansio-ni di memoria è stato sostituito da un DFpiù che solido e lungo 6144 byte. È la primacosa che si incontra nella RAM a partireda 16384. Il DISPLA Y FILE è seguito da768 byte di ATTRIBUTI, uno per ognigruppo di 8 x 8 punti, a partire da 22528.

Un byte di ATIRIBUTI contiene, dalbit O al bit 7: tre bit per il colore diretto(INK), tre bit per il colore dello sfondo(PAPER), un bit per l'alta luminosità euno per il lampeggiamento. Questo bytepuò essere letto dal BASIC con la funzioneATIR (linea, colonna), per conoscere lostato di ogni area-carattere. Proseguendonella mappa di memoria, troviamo 256byte di buffer per la stampante a partire da23296, 182 byte di variabili di sistema apartire da 23552, un'area di memoria con-nessa all'uso delle periferiche e il program-ma in BASIC a partire da 23755.

Un calcolo approssimativo porta a direche per il programma in BASIC rimango-no liberi circa 8K e mezzo nella versione da16K di RAM e circa 40K e mezzo nellaversione 48K di RAM.

Il termine della memoria è puntato dallavariabile P-RAMT. L'ultima cosa che sitrova sono 168 byte adibiti alla memoriz-zazione dei pattern appartenenti ai 21 ca-ratteri definibili dall'utente a cui si accedein modo GRAPHICS con i tasti dalla Aalla U, o con i codici da 144 a 164. Lavariabile RAMTOP sta ad indicare il ter-mine della memoria utilizzabile e si puòmodificare anche da BASIC con l'istruzio-ne CLEAR n.

La ROM da 16K si trova all'inizio dellamappa di memoria, da O fino a 16383 ecomprende: BASIC, sistema operativo, ge-neratore di caratteri e software per la ge-stione di periferiche.

Interno

Aprendo lo Spectrum si rimane vera-mente sorpresi dalla minima quantità dicomponenti presenti, soprattutto se si trat-ta della versione da 16K.

La prima cosa da notare è che il modelloda noi provato risulta diverso da quellopresente sulle fotografie dei manuali. Taleversione era quella che richiedeva i 32K diespansione sotto forma di stampati no lun-go e stretto da piantare all'interno. Il mo-dello in nostro possesso è una seconda ver-sione, che ospita l'espansione di memoriasullo stesso stampato, inserendo semplice-mente alcuni circuiti integrati, secondo leistruzioni che vi daremo poco più avanti.Tenendo lo Spectrum aperto con lo stessoorientamento con cui lo usiamo, possiamovedere il moduatore in alto a sinistra. Subi-to al di sotto, fino ad incontrare la fila diintegrati, ci sono i componenti che si occu-pano della generazione del colore secondolo standard PAL, raggruppati intorno adun LM1889.

I due quarzi accanto al modulatore sonoda 14 MHz per il microprocessore Z80A e

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da 4.4336 MHZ per la sottoportante delcolore.

Lo Z80A non lavora quindi al massimodelle sue prestazioni (4 MHZ), ma a 3.5MHz. Come potrete intuire si tratta di unascelta indotta dai problemi di gestione delvideo, che questa volta ci sembra risoltaegregiamente.

Gli unici due nei che dobbiamo rilevarea proposito della visualizzazione speriamosiano limitati all'esemplare da noi provato,uno dei primi della nuova serie. Il più fasti-dioso consiste in una scarsa cancellazionedella ritraccia che si manifesta come quat-

Unti ('lISSl~(la del/a Ps;on Sojtware.

tro O cinque righe inclinate, ampiamentespaziate, nella metà superiore del video.

Il secondo difetto, di gran lunga menoimportante, è un battimento che si creanella generazione del segnale colore e vidovrebbe capitare soltanto in caso di tara-tura imprecisa. Ciò è la causa di un lieveondulamento dei punti, ma tale interferen-za è minimizzabile con la correzione delpimo compensatore posto al di sotto deiquarzi, che non a caso è accessibile anchedall'esterno tramite un foro praticato sulfondo del contenitore e uno sul circuitostampato. Talvolta la correzione è solotemporanea, per la forte dipendenza delfenomeno dalle condizioni termiche del-l'apparato.

Continuiamo l'esplorazione dell'inter-no. La fila di otto chip in basso a sinistra èuna serie delle più comuni memorie da16K x Ibit: D416C-3, le 4116 di produzio-ne NEC (non possiamo assicurare si trattisempre delle stesse, ma ciò non ha la ben-ché minima importanza).

Cercando di individuare ad occhio gliintegrati di maggiori dimensioni, ne spic-cano due a 40 pin e uno a 28, nella partealta dell'interno. Quello più vicino al mo-dulatore viene comunemente chiamatoULA ed è un LSI della FERRANTI checontiene al suo interno quasi la totalità deicircuiti logici, che tradizionalmente sareb-bero distribuiti in qualche decina di inte-grati più piccoli. Il secondo, da sinistraverso destra, è lo Z80A (anch'esso di pro-duzione NEC) su cui non ci soffermiamo eil terzo è una ROM da 128K bit, organiz-zati come 16K x 8 bit. Subito a destra dellaROM c'è un circuitino per ricavare le ten-

sioni negative e i + 12V, al di sotto il rego-latore dei + 5V e l'altoparlanti no.

Un integrato si trova appiccicato con unpezzo di biadesivo sopra lo Z80A, collega-to con cinque fili volanti allo stampato econ due ad altrettanti piedini dell'ULA,divelti dallo zoccolo. Si dice che tale incon-veniente sia stato risolto in una terza ver-sione di stampato, ma non sappiamo nulladi preciso. La versione che ci risulta attual-mente in produzione è la due.

In alto a destra troviamo il connettoreper le periferiche ricavato dallo stampato,in accordo con l'economia della macchina

l'" 'immagine ... slel/are: Saturno, con tanto di anelli e unsatellite.

e secondo la tradizione dei modelli che lohanno preceduto. C'è anche un discorso diparziale compatibilità che permette di uti-lizzare la stessa stampantina nata per glialtri ZX, mentre non possono essere usatealtre interfacce, se non quelle previsteesplicitamente per lo Spectrum.

Il connettore conta ora 28+28 piedini,rispetto ai 23+23 dello ZX 81 (in entrambii casi i contatti sono due in meno per lapresenza di uno slot di centraggio). La cor-rispondenza con la figura a pagina 180delmanuale "BASIC programming" si ottieneruotando lo Spectrum di novanta gradi,per metterlo in piedi con il connettore ver-so l'alto e la tastiera rivolta verso di noi. Inquesto modo la fessura di centraggio sitrova verso il limite sinistro del connetto ree il lato componenti dello stampato equi-vale alle diciture inferiori della figura delmanuale.

Abbiamo tralasciato la descrizione didue sole aree, che non sono meno impor-tanti, ma che possono anzi farvi risparmia-re una buona parte della differenza di co-sto che c'è fra la versione da 16K e quellada 48K. Ricordato che il discorso che se-gue è valido per la versione da 16K, nonresta che sincerarsi dell' esistenza dellascritta "Sinclair ZX SPECfRUM c 1982ISSUE TWO" sul bordo inferiore dellostampato. Se ciò è confermato dovresteavere al di sopra di tale scritta due file diquattro posti ciascuna per integrati da 16pino

In questi otto spazi vuoti andrebberoinserite delle memorie da 32K x Ibit, comele 4132 della TEXAS, che ci sembra abbia-no un solo equivalente MOSTEK. Se, co-

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me probabile, vi risulteranno di difficilereperibilità, non perdetevi d'animo e pre-paratevi a scialare Kbyte come non avetemai fatto. In luogo delle 4132 inserite delle64K x I che rimarranno utilizzate soltantoper metà. Potete utilizzare uno dei nume-rosi modelli che funzionano con 128 cicli direfresh in due millisecondi: HIT ACHIHM4864, MOTOROLA MCM6665 oequivalenti, ormai sempre più comuni e abasso costo.

Va anche detto che se siete sufficiente-mene pratici troverete il modo di usare i32K rimanenti (chi pubblicizza Spectrumda 80K, evidentemente, c'è già riuscito!).In tutti i casi ci sarà un risparmio sensibile,pur lasciando 32K inutilizzati.

Il lavoro non è terminato poiché sonorimasti vuoti altri quattro posti, che si tro-vano fra i due integrati più grandi. Fannoparte di due file da tre posti ciascuna; la filapiù in alto ha i due posti più a sinistra giàoccupati da due 74LS157, mentre quellainferiore è completamente libera. Ora do-vete inserire: un 74LS 157 a destra dei duegià esistenti, un altro 74LS 157 nel primoposto a sinistra della fila in basso e, prose-guendo verso destra nella stessa fila, un74LSOO e un 74LS32. Fate attenzione alfatto che tutti gli integrati che inserite ab-biano la tacca rivolta verso l'alto, seguen-do l'orientamento generale degli integratigià presenti, e partite con i meritati 48K.

Vogliamo anche citare la possibilità dicollegamento a monitor in bianco e nero oa colori, non riportata sul manuale.

Sul connettore delle espansioni ci sonoquattro contatti adiacenti con le diciture:VIDEO, Y, V, U. Per far giungere questisegnali al connettore occorre però effettua-re altrettanti ponticelli, indicati da serigra-fie con lo stesso nome, nelle immediatevicinanze dell'LM 1889.

Il segnale VIDEO corrisponde a quelloinviato al modulatore. È quindi un videocomposito positivo da inviare ad un moni-tor monocromatico, ad un monitor inPAL, oppure all'ingresso per videoregi-stratore di un comune televisore. Nel peg-giore dei casi sarà necessaria una semplicis-sima interfaccina per ristabilire il correttolivello della continua, ma ciò dipende daldispositivo a cui lo collegherete.

Un eguale discorso di adattamento puòvalere per i segnali Y, V, U, che possonoessere inviati ad un monitor RGB con in-gressi analogici, non TTL. Sono tutti se-gnali analogici, questa volta negativi, incui anche i colori primari risultano essereuna miscela di colori (che con l'alta lumi-nosità danno 16 tonalità irriproducibilicon un monitor RGB ad ingressi TTL). AIsegnale Y sono sovrapposti i sincronismi.

Inutile dire che uno sforzo per collegareun monitor RGB analogico (o un televiso-re modificato, ma con attenzione!), sareb-be ampiamente ripagato da una visione acolori di alta qualità.

BASIC

Il BASIC dello Spectrum è in gran parte

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scritto sulla base di quello dello ZX 81.Sembra un suo ampliamento nel senso chesono stati conservati la maggior parte deicomandi, che agiscono con le stesse carat-teristiche. C'è tuttavia una parte completa-mente nuova che riguarda la gestione delnuovo hardware: la grafica ad alta risolu-zione anche per la pagina di testo, l'inter-faccia per cassette più veloce, l'input/out-put con periferiche diverse, tipo gli annun-ciati Microdrive.

Una felice sorpresa proviene dall'imple-mentazione delle desiderate istruzioniREAD, DATA, completate da RESTO-RE e seguente numero di linea, che mancaspesso anche in BASIC più autorevoli.

La precisione dichiarata dal manuale èdi circa nove cifre e mezza. Il formato incui vengono immagazzinati i dati in virgo-la mobile è sostanzialmente quello tradi-zionale su 5 byte, ma con la differenza chenumeri in input al di sopra delle lO cifrevengono accettati egualmente e convertitinel formato esponenziale con valore corri-spondente. Il numero intero più grandeche si può rappresentare è 4.294.967.295che equivale a 2 elevato alla trentaduesi-ma, meno I.

A proposito delle stringhe, invece, nullaè cambiato e rimangono sempre di unacerta scomodità nei casi in cui si voglionobattere programmi scritti in BASIC stan-dard, per le conversioni necessarie.

Il metodo per indicare una sottoriga èA$ (inizio TO fine), in luogo delle più co-muni LEFT$, MID$, RIGHT$. Nel casosi voglia fare un assegnamento del tipo:A$(3 TO 5) = "abcdefg" dove la parte daassegnare è più lunga di quella disponibile,viene tagliato il resto della stringa. Se inve-ce la parte da inserire fosse di lunghezzainsufficiente, viene prolungata con deglispazi.

Nel manuale questa caratteristica vienechiamata "assegnazione procrusteana", inseguito all'usanza dell'oste Procruste cheera solito assicurarsi che i suoi ospiti siadattassero alla lunghezza del letto allun-gandoli oppure tagliandogli i piedi. Sicco-me è la seconda volta che ci viene racconta-ta questa storiella, la volta precedente sulmanuale dello ZX 81, ci terremmo a farsapere che, per quanto ne sappiamo noi, lecose dovevano andare diversamente.

Crediamo che Procruste o Procuste, an-che chiamato Damaste e Polipemone, fos-se un brigante che torturava i malcapitatiche tragittavano fra Atene e Megara. Unavolta fatti prigionieri, li deponeva su unletto lungo, se di bassa statura, per ali un-gargli le gambe, oppure, se erano alti, licostringeva ad un letto corto, tagliando-gliele. Forse che i miti greci si accorcino peradattarsi all'umorismo degli inglesi?

In argomento funzioni matematiche cisembra di apprezzare la presenza delle treprincipali funzioni trigonometriche inver-se e del numero PI come costante predefi-nita. A proposito di assegnazioni di varia-bili, dobbiamo ricordarvi che il tentativo diutilizzare variabili non assegnate genera

Sinc/air ZX Sperlru",

un messaggio di errore e l'arresto del pro-gramma. La pratica più comune sarebbeinvece quella di considerare O le variabilinumeriche e stringa nulla quelle alfanume-riche, ma con lo Spectrum ciò non avviene.Non è neppure implicito un dimensiona-mento di array con un numero limitato dielementi, tipicamente IO. Se si vuole utiliz-zare anche solo un vettore di due elementi,è necessario dimensionarlo in anticipo. Gliarray possono essere multidimensionali,ma nel caso di array di stringhe l'ultimadimensione sta ad indicare la lunghezzadelle stringhe contenute, il che equivale adire che non esiste la gestione dinamicadella lunghezza delle stringhe, ma prevalela già citata assegnazione procusteana.

I nomi degli array di stringhe e dellevariabili usate nei cicli FOR-NEXT devo-no essere di un solo carattere.

Una caratteristica apprezzabile è la pos-sibilità di fornire in INPUT numerici delleintere espressioni o nomi di variabili, cosìcome si può fare la stessa cosa negli argo-menti dei GO TO.

Anche negli INPUT alfanumerici sonopermesse alcune libertà fuori dalla norma.Quando un programma si ferma per accet-tare in ingresso una stringa presenta gliapici. Se questi vengono cancellati si puòbattere una qualsiasi sequenza di operazio-ni che diano come risultato globale unastringa. Se invece si vuole forzare il com-portamento dell'INPUT a quelle che sonole sue prestazioni comuni, dove tutto ciòche viene battuto si assegna come stringadi ingresso, basta far precedere il nomedella stringa da UNE. In questo modonon vengono visualizzati gli apici, che per-tanto non si possono cancellare.

Le operazioni logiche AND e OR pos-siedono un modo di utilizzo che evolve nelloro primo operando numerico se è verifi-cata la relazione logica corrispondente, neiconfronti di un secondo operando boolea-no. La funzione AND gode della stessaproprietà anche con variabili stringa a pri-mo operando.

La funzione USR ha due significati. Se ilsuo argomento è un numero fra Oe 65535,fa partire l'esecuzione della routine in lin-guaggio macchina a partire dalla locazionedata come parametro e ritorna un valorenumerico pari al valore della coppia diregistri bc al momento in cui torna al BA-SIC.

Se invece l'argomento è un carattere daA a U, si comporta come una funzione cheritorna il puntatore alla locazione di me-moria alla quale si trova il primo degli ottobyte che corrispondono al carattere grafi-co del tasto premuto. Tale funzione è ope-rativa anche nel caso che l'area dei caratte-ri definibili sia stata spostata in un puntoqualsiasi della memoria, alterando il pun-tatore che si trova alla locazione 23675.

La funzione BIN, seguita da un numerobinario a otto cifre, può essere utilizzata inogni contesto in luogo di una costante divalore compreso fra Oe 255. L'impiego diquesta funzione può risultare comodo in

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Sinc/air ZX Spectrum

Portic%re dell'interno. Si distinguono il modulatore Astec (in alto a sinistra) più a destra una ULA Ferranti. Granparte della loto mostra i componenti discreti. soprattutto resistenze.

sede di definizione di un carattere grafico.Si effettuano otto assegnazioni a byte suc-cessivi, ad un indirizzo base che può esserevalutato con la USR "carattere", mante-nendo incolonnate le otto parole binarie,per avere una immagine sommaria di quel-lo che sarà il carattere grafico risultante.

L'istruzione TAB dà la possibilità di ta-bulare orizzontalmente, a partire dalla co-lonna 1,con un argomento che viene ridot-to a modulo 32. Una stampa più versatile sipuò ottenere con AT riga, colonna, dove lariga è compresa fra Oe 21, mentre la colon-na fra Oe 31.

Ove fosse necessario, TAB e AT posso-no essere sostituiti dai codici di controllo23 e 22 rispettivamente. TAB prenderà co-me argomento il carattere seguente, men-tre AT ne chiederà due.

Abbiamo già trattato l'argomento colo-ri, ma ci mancano alcune considerazionisulle istruzioni che ne permettono il con-trollo in ambiente BASIC.

Le istruzioni INK e PAPER selezionanoil colore del carattere e del suo sfondo. Icolori possibili vanno da Oa 7, nello stessoordine con cui compaiono sui tasti numeri-ci. Utilizzando come argomento il 9, INKo PAPER vengono setta ti a un valore checontrasti con l'altro colore: bianco rispettoai quattro colori più scuri e nero rispetto aiquattro più chiari.

BRIGHT e FLASH hanno come argo-mento 1 o O, che significano abilitato odisabilitato.

Per tutte queste quattro istruzioni si puòusare S come argomento per non crearecambiamenti nel passaggio su un nuovocarattere.

INVERSE o OVER hanno argomenti Ie O allo stesso modo di BRIGHT eFLASH. INVERSE scambia fra loro INKe PAPER, mentre OVER setta il modo di

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scritt.ura facendo l'exclusive or del nuovocarattere con quello già presente sul video.In tal modo scrivendo due volte lo stessocarattere si è agito senza creare modifica-zioni dello sfondo.

Tutte queste istruzioni possono avere unsignificato locale se vengono inserite inuna PRINT, e sono attive fino alla fine diquest'istruzione, oppure un significatoglobale se vengono utilizzate come istru-zioni indipendenti.

Con BRODER si cambia il colore ditutto ciò che è schermo al di fuori dell'areain cui si scrivono caratteri.

La grafica ad alta risoluzione ha l'origi-ne correttamente settata in basso a sinistra,mentre l'estremo opposto ha coordinate255,175. L'istruzione PLOT x,y, ha un ov-vio significato e assai più interessante èDRA W x,y,a. Quando si omette il para me-trC' a, l'effetto è quello di disegnare unaretta che congiunge l'ultimo punto dise-gnato con quello che ha le stesse coordina-te più quelle dello spostamento relativoindicato dai parametri x e y della DRA W.Aggiungendo il parametro a, che si misurain radianti, viene disegnato l'arco di cer-chio che passa per i due punti e che halunghezza a. Cambiando il segno a, si cam-bia il verso della concavità.

CIRCLE ha per parametri le coordinatedel centro e il raggio. L'istruzione POINTx,y dice se il colore del punto è INK (cioè 1)o PAPER (cioè O).

INPUT /OUTPUT

Per quel che riguarda il registratore acassette bisogna notare come i migliora-menti non siano stati diretti soltanto ai finidella velocità, ma come sia stato migliora-to il software di gestione, arricchito di mol-ti comandi rispetto agli ZX precedenti.

Per i programmi BASIC si ha a disposi-zione il MERGE, per fondere programmie variabili.

SAVE e LOAD possono venire utilizzatinon solo per un file BASIC, ma anche perarray numerici e di stringhe, facendoli se-guire dalla parola DATA; si possono usareper salvare un'area di memoria, facendoliseguire da CODE; possono anche essereusati per un'immagine grafica, se sono se-guiti da SCREEN$. Eccetto quest'ultimocaso è sempre consentito il VERIFY delblocco di dati appena registrato.

Sfruttando i file CODE e la funzioneUSR "carattere", si possono registrare erichiamare i caratteri definiti dall'utente.

La stampantina che si usava con gliZX SO/SI è controllata dalle istruzioniLPRINT, LLIST, e COPY.

OPENll, CLOSEll, MOVE, ERASE,CAT e FORMAT sono istruzioni studiateper l'uso con i Microdrive e con altre peri-feriche.

I Microdrive meritano un cenno a parteper la suspence che hanno creato nel pub-blico. Fino al momento in cui scriviamonessuno in tutto il mondo può vantarsi diaverli visti in funzione. Sembra un segretoconfinato alle mura della Sinclair. Tutta-via sembrava ci fosse una grossa promessaper il 23 aprile, l'anniversario della loropresentazione in cui avrebbero dovutoaprirsi gli ordini, ma in questo momentonon ne conosciamo l'esito.

Le ultime notizie, attribuite alla personadi Clive Sinclair, fanno pensare a drive percartucce contenenti un loop di nastro adalta velocità, con un tempo d'accesso mi-gliore di 3.5 secondi.

Le stesse notizie parlano di 40 sterlineper un Microdrive e di 30 sterline per ilnecessario controller, che dovrebbe conte-nere un'interfaccia RS-232 e pilotare fino a40 Microdrive.

Riteniamo si tratti di una notizia daprendere con ledovute precauzioni. Ci sen-tiamo in dovere di credere solo al momentoin cui potremmo toccare con mano ...

Conclusioni

Quando uscì lo ZX SO, sembrò averedell'incredibile. Il successo fu immediato,ed è stato maggiormente riconfermato dal-lo ZX SI, evoluzione dell'SO. Lo Spectrumappare come molto più completo e maturodei predecessori, con un rapporto prezzo-prestazioni sempre più conveniente. Rite-niamo, comunque, sia sempre da tenerenella giusta considerazione il valore di unoggetto che vogliamo comprare con unaspesa limitata, senza esigerne qualità tecni-che tipiche di personal computer più costo-si. Viste, ripetiamo, le prestazioni e consi-derando il prezzo, siamo certi che lo Spec-trum sia destinato a riscuotere un successoalmeno pari a quello già registrato dalloZX SO/SI,anche in virtù della simpatia chedestano negli utilizzatori, indipendente-mente dalla loro età, i prodotti della casainglese. Me

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