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Università degli Studi di Palermo Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Psicologia della Personalità Corso A-L 10 CFU – 60 ore anno acc. 2019/20 - 2° semestre Prof. Maurizio Cardaci

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Università degli Studi di Palermo

Corso di Laurea in Scienze e Tecniche PsicologichePsicologia della Personalità

Corso A-L10 CFU – 60 ore

anno acc. 2019/20 - 2° semestre

Prof. Maurizio Cardaci

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Contatti

studio P3-014, Edificio 15, v.le Scienzetel. 091-238 97707

Ricevimento: lunedì ore 10:00-12:[email protected]

[email protected]

pagina online: mcardax.weebly.com comunicazioni e aggiornamenti, slides delle

lezioni, argomenti sui quali preparare l’esame ecc.

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Testo di riferimento

C.S. Carver-M.F. Scheier-M. Giampietro-P. Iannello Psicologia della personalità

(Pearson)_________

NB Tutte le diapositive del presente Corso devono essere considerate come una traccia programmatica degli argomenti, da integrare con le lezioni e con il testo di riferimento.

fotocopiare libri è illegale ed offende chi ha studiato e lavorato anni per realizzarli

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Esami e modalità di valutazione

Studenti frequentanti

Prova scritta finale facoltativa (con prova scritta facoltativa in itinere) domande chiuse valutazione finale in

trentesimi Dopo la prova scritta finale

lo studente potrà chiedere di integrare il voto ottenuto alle prove scritte con un colloquio orale

Studenti non frequentanti

Colloquio orale di verifica dell’apprendimento• Criteri di valutazione:

Conoscenza Comprensione Autonomia di giudizio Capacità comunicativa(cfr. «scheda di trasparenza»)

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Presentazione del Corso

Che cos’è la personalità?Complesso insieme dei sistemi psicologici che contribuiscono all’unità e alla continuità delle condotte e dell’esperienza individuale, sia dal punto di vista interno all’individuo, sia da quello di un osservatore esterno [Caprara, Cervone 2000]

Il costrutto di personalità fa riferimento alle qualità psicologiche che contribuiscono a creare le strutture persistenti e caratterizzanti del singolo individuo……pensieri, sentimenti, emozioni, motivazioni, comportamenti, modalità relazionali•Temperamento

Componenti psicobiologiche e tendenze emozionali innate della personalità

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Livelli di studio in psicologia della personalità...«uguali e diversi» (Dogana, 2003)

Caratteristiche universali comuni a tutti gli individui

Differenze fra gli individui (e tra gruppi di individui)

Unicità delle caratteristiche individuali

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Approcci alla personalità

Approccio nomotetico • Ricerca di leggi generali

valide per la personalità umana

• Misure «fisse»– Es. le domande strutturate

in questionari standardizzati Le procedure di calcolo dei

punteggi si applicano in modo uniforme a tutti gli individui

Approccio idiografico • Descrizione delle

caratteristiche uniche e irripetibili del singolo individuo

• Misure «variabili»– Domande (o risposte)

adattabili alle caratteristiche dei singoli individui

– Domande non strutturate • es. che tipo di attività

preferisci nel tempo libero?

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Teorie ingenue della personalità

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• Idee, rappresentazioni e aspettative che le persone comuni possiedono sulle caratteristiche di personalità degli altri

• Le teorie ingenue raramente sono esplicite (espresse verbalmente), più spesso sono implicite (utilizzate in modo automatico e inconsapevole)– Le teorie implicite sono oggetto di studio della

teoria dell’attribuzione (psicologia sociale)

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Teorie scientifiche della personalitàLe teorie sono paragonabili a lenti, strumenti operativi (Craig, 2001)

Verificabilità empirica• Osservazioni empiriche su gruppi ampi e

diversificati di individui (non su pochi casi)• Utilizzo di appropriati strumenti e misure

secondo rigorosi criteri metodologici Obiettività

• Osservazioni non influenzate da pregiudizi soggettivi, riproducibili da altri ricercatori

Sistematicità• Sono inclusi tutti gli aspetti della personalità

Applicabilità • La teoria è utilizzabile a livello operativo

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Determinanti della personalità

Fattori genetici Fattori disposizionali (tratti)

Fattori socioculturali Apprendimento (rinforzi ambientali)

Fattori cognitiviMotivazioni

Fattori esistenzialiProcessi inconsci

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Domande sulla personalità

• Qual è l’importanza del passato, presente, futuro?

• Quali sono le motivazioni fondamentali del comportamento umano?

• Quale ruolo hanno i processi inconsci?

• Il comportamento umano è autodeterminato?

• Quali sono gli elementi comuni e quali quelli unici?

• Possiamo capire la personalità dal modo in cui le persone parlano di se stesse?ecc.

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Fonti per la valutazione della personalità (Personality assessment)

Dati utilizzabili

i. Dati biografici oggettivi (curriculum scolastico, rendimento lavorativo ecc.)

ii. Resoconti da parte di conoscenti

iii. Risposte a test standardizzati o altre misure comportamentali

iv. Auto-descrizioni verbali da parte della persona

LOTSi. L (Life record data)

i. Es. valutazioni scolastiche, luoghi in cui ha vissuto ecc.

ii. O (Observer data)i. Informazioni fornite da

genitori, insegnanti, colleghi ecc.

iii. T (Test data)i. Test standardizzati o altre

procedure sperimentaliiv. S (Self-report data)

i. Informazioni e resoconti forniti dal soggetto

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Coerenza dei dati LOTS

Maggiori discrepanze

Dati S Dati T• Non sempre le auto-

descrizioni sono concordanti con le misure sperimentali o con le misure implicite degli atteggiamenti

Maggiori concordanze

Dati S Dati O• Le auto-descrizioni e le

valutazioni da parte degli altri tendenzialmente concordano…

….anche se i giudizi di valore su se stessi possono essere più benevoli di quelli dati dagli altri

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Dati S e questionari di self-report

Vantaggi

• Le persone sono in grado di fornire informazioni abbastanza accurate su di sé

• Consentono di ottenere in modo rapido ed economico profili individuali e di operare confronti quantitativi (e qualitativi) fra i tratti di individui differenti

Svantaggi

• Le risposte possono essere influenzate da biases (errori, distorsioni, pregiudizi) di natura psicologica e/o metodologica – es. acquiescenza,

desiderabilità sociale, distorsioni inconsce, errori o imprecisioni

• Le persone possono mentire più o meno consapevolmente

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Reazioni implicite e comportamenti non verbali

... importanti fonti di studio delle differenze individuali...• Reazioni implicite

reazioni collegate in modo automatico e inconscio a un certo tratto

lo sperimentatore ricava informazioni dal modo in cui il soggetto reagisce a certi stimoli• Risposte fisiologiche,

tempi di reazione, associazioni di parole...ecc.

• Differenze individuali nei comportamenti non verbali– Espressioni facciali e gestualità

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I metodi della psicologia della personalità

i. Studio di casi e ricerca clinica

ii. Metodi psicometrici e questionari

iii. Esperimenti

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Studio di casi e ricerca clinica

Studi intensivi (idiografici) di singoli individui psicoanalisi, psicologia

clinicaes. Lettere da Jenny

(Allport, 1965)

Vantaggicolgono la complessità

della persona in diverse circostanze di vita

Svantaggi i. scarsa generalizzabilità

dei risultatiii. gli studi di caso sono solo

descrittivi, non forniscono chiare spiegazioni causali

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Ricerche correlazionali

Nei questionari di personalità si può calcolare il grado di associazione fra trattiR= +1 (correlazione positiva perfetta)R= -1 (correlazione negativa perfetta)

R= 0 (correlazione nulla)

Limiti:i. Non forniscono

informazioni dettagliate sul caso singolo

ii. Non consentono vere e proprie spiegazioni causali

Esempi:• estroversione/socievolezza →

R tendenzialmente positiva• ansia/amicalità → R

tendenzialmente nulla• fiducia in se stessi/ansia → R

tendenzialmente negativa

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Un esempio di matrice di correlazioni tra variabili di personalità

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Page 20: slide cardaci

Metodo sperimentaleIpotesi (Spiegazione causa-effetto di un determinato fenomeno, che il ricercatore avanza provvisoriamente in attesa di una verifica o falsificazione sperimentale )

⇣Verifica delle ipotesi tramite risultati empirici

confronti gruppo sperimentale/gruppo di controllo ecc.

⇣Interpretazione dei risultati

Risultati quantitativi e test di significatività statistica (per dimostrare che i risultati dell’esperimento non sono dovuti al caso)

↘︎nuove ipotesi …ecc.

Limiti dell’esperimento i. Molti comportamenti umani non possono

essere studiati in laboratorioii. Possono verificarsi varie distorsioni

metodologiche

Es. ipotesi frustrazione-aggressività (Dollard, Miller et al.1939)

– Le persone che incontrano un ostacolo (o sono bloccate) nel raggiungimento di uno scopo tendono a reagire aggressivamente

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Page 21: slide cardaci

La misurazione in psicologia Attendibilità • Replicabilità della

misura– Stessi soggetti, stesse

misurazioni, stesse caratteristiche (test-retest)

– Grado di accordo tra gli item che misurano il tratto (coerenza interna)

– Attendibilità tra valutatori (inter-rater reliability)

Validità • Validità di costrutto

– Le caratteristiche misurate sono effettivamente quelle e non altre

• Validità predittiva – Le caratteristiche misurate

consentono di prevedere prestazioni future

• Validità convergente– Misure differenti dello stesso

costrutto sono correlate• Validità divergente

– Misure differenti di costrutti differenti non sono correlate

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Page 22: slide cardaci

Un esempio di questionario di personalità

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Etica della ricerca sulle personeStandard etici di chi fa ricerca:•  Impegnarsi a rispettare, e a

fare rispettare, le norme di legge vigenti in materia di sicurezza, di sperimentazione e di ricerca con persone e animali

• Favorire la diffusione delle conoscenze allo scopo di aumentare il benessere della società e delle persone

•  Evitare un cattivo uso delle ricerche, delle teorie, delle tecniche ecc.

– Competenza del ricercatore– Integrità dei partecipanti– Responsabilità sociale– Consenso informato e

libertà della persona di ritirarsi dalla ricerca

– Cautele nell’uso dell'inganno a fini di ricerca

– Riservatezza ecc.

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Gli approcci psicodinamici

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La psicoanalisi

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Page 26: slide cardaci

Dagli studi sull’isteria alla «Psicoanalisi»• Laurea in medicina (1881)• Prime ricerche (fisiologia, ipnosi,

neuropatologia)• Libera docenza (1885) e borsa di

studio (con Charcot)

• Studi sull'isteria (1895)– Suggestione, “metodo catartico”,

abreazione • Autoanalisi e Interpretazione

dei sogni (1900)– Nascita della psicoanalisi

• Metapsicologia (1917)– Sistematizzazione teorica della

psicoanalisi• «Disagio della civiltà» (1930)

– Implicazioni sociologiche del pensiero freudiano

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Page 27: slide cardaci

I 2 modelli freudiani della mente

Modello topografico (1° Topica) (1895-1915)

Conscio Pensieri

immediatamente accessibili alla coscienza

Pre-conscio Contenuti mentali

potenzialmente accessibili alla coscienza

Inconscio Contenuti

mentali/motivazioni inaccessibili alla coscienza (es. sogni, lapsus, sintomi nevrotici)

Modello strutturale (2° Topica) (1922)

Es (Id) Impulsi sessuali (libido) e aggressivi; processo primario; principio del piacere ecc.Io (Ego) principio di realtà; processo secondario; forza dell’Io, adattamento ecc.Super-Io (Super-Ego) regole morali, proibizioni, comandi interiorizzati ecc.

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Motivazione e personalità in psicoanalisi

Pulsione• Fonte di energia psichica che motiva

e determina le azioni della persona• Modello tensioriduttivo delle

pulsioni, principio del piacere, catarsi

• Istinto di vita (libido)– energia mentale a carattere

sessuale, ricerca della soddisfazione sessuale

• Istinto di morte– Aggressività (auto)distruttiva

I fenomeni psichici sono la risultante di conflitti Angoscia... reale: pericoli esterni nevrotica: timore di perdere

il controllo dei propri impulsi

morale: senso di colpa

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Page 29: slide cardaci

Principali meccanismi di difesa...mediano tra impulsi, desideri ecc. e «proibizioni» interne ed esterne• Repressione/rimozione:

espulsione dalla coscienza di contenuti angosciosi o di impulsi biasimevoli

• Proiezione: attribuzione ad altri di impulsi o sentimenti propri

• Formazione reattiva: sostituzione nella coscienza di un impulso inaccettabile con un impulso opposto

• Razionalizzazione: elaborazione di scuse per giustificare il proprio comportamento o i propri sentimenti

• Sublimazione: spostamento di impulsi inaccettabili verso scopi socialmente utili

• Negazione: negare l’esistenza di fatti traumatici o pensieri angosciosi

• Isolamento: negare l’emozione associata ad un impulso

…ecc. ecc.

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Page 30: slide cardaci

Psicopatologia della vita quotidiana e sogni

Nella vita quotidiana, impulsi e conflitti si rivelano attraverso..• Lapsus• Atti mancati • Dimenticanze

Le 3 fonti del contenuto latente dei sogni:

i. Stimoli sensorialiii. Resti diurni (contenuti mentali collegati alla veglia)

iii.Impulsi inconsci ( conflitti)

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Page 31: slide cardaci

Sviluppo psicosessuale e tipi di personalità

Sviluppo psicosessuale e zone erogene

– Stadio orale (nascita-18 mesi)

– Stadio anale (18 mesi-3 anni)

– Stadio fallico (complesso di Edipo) (3-5 anni)

– Periodo di latenza (6 anni-pubertà)

– Stadio genitale (tarda adolescenza-età adulta)

• Fissazione: la pulsione resta bloccata al conflitto tipico di un certo stadioRegressione: il conflitto si esprime secondo modalità pulsionali appartenenti a precedenti stadi libidici

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• Personalità orale narcisismo, richieste agli altri («ottenere»)

• Personalità anale ordine/pulizia; parsimonia/avarizia; ostinazione, controllo

• Personalità fallica affermare la propria virilità/femminilità seduttiva, isteria

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La terapia psicoanalitica

Scopo della cura psicoanalitica: «dove c’era Es ora c’è Io» forza dell’Io• Compiti dell’Io

1. controllo degli impulsi inaccettabili (Es)

2. evitamento del dolore derivante dai conflitti interni (Es vs. Super-Io)

3. integrazione armoniosa della personalità• Personalità genitale:

«capacità di amare e di lavorare»

Origini dei problemi • Esperienze, traumi infantili• Super-Io rigido, rimozione ecc. Metodi terapeutici• Libere associazioni• Analisi del transfert e delle

resistenze• Insight

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Altri approcci psicodinamici: Adler e Jung

Alfred Adler (1870-1937) Psicologia individuale• Condizione d’inferiorità

organica e psicologica• Compensazione e lotta per la

superiorità (autostima, potere, scopi sociali)

• Stile di vita: nucleo della personalità– Nevrosi e psicosi:

disarmonia tra individuo e realtà (false mete, rappresentazione fittizia di sé e degli altri)

• Scopi della psicoterapia adleriana: ridefinire le mete di vita

Carl G. Jung (1875-1961) Psicologia analitica• Libido come energia vitale (non

soltanto sessuale)• Inconscio collettivo al di là di

quello personale– Archetipi (immagini

primordiali, esperienze vissute e trasmesse a noi dalle generazioni precedenti)

• Es. persona, animus e anima ecc.

• Scopi della terapia junghiana: ristabilire il dialogo tra coscienza e inconscio

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Page 34: slide cardaci

Indirizzi psicoanalitici post-freudiani• Psicoanalisi dell’Io (D.Rapaport, A. Freud)

– Ruolo adattivo dell’Io nella gestione dei conflitti• Orientamenti interpersonali (K. Horney, H.S. Sullivan)

– I conflitti sono influenzati dalle pratiche educative e culturali • Relazioni oggettuali (M. Klein)

– Importanza delle prime rappresentazioni mentali nella costruzione della personalità

• Psicoanalisi del sé (H. Kohut, D. Sternberg)– Sé come struttura centrale dell’identità personale – Narcisismo

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Page 35: slide cardaci

Test di personalità ispirati alla psicoanalisi

Test proiettivi Stimoli ambigui, poco strutturati

Esempi:• Test di Rorschach• Test di Appercezione Tematica (TAT)

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Page 36: slide cardaci

Valutazione complessiva della psicoanalisiLimiti dell’approccio psicoanalitico• Dati osservativi insufficienti e non

generalizzabili, limitata verificabilità sperimentale…– Pur cogliendo alcuni aspetti

motivazionali della personalità, non ha validità predittiva

• In termini terapeutici, la sua efficacia non risulta superiore a quella di altre forme di trattamento

• Convergenze fra psicoanalisi e neuroscienze

Es.– Memoria esplicita

soggetta a rimozione– Memoria implicita

memorie infantili, «inconscio non rimosso» (Mancia, 2008)

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Page 37: slide cardaci

La prospettiva dei tratti

Tratti (o disposizioni)• Tendenze, variabili da

un individuo all’altro, a mostrare specifiche e stabili configurazioni di pensieri, affetti, comportamenti ecc.

Scopi delle teorie dei trattii. Descrivere le differenze

individuali (es. tipologie)ii. Spiegare le cause (i

perché) dei comportamenti

iii. Prevedere i comportamenti e gli atteggiamenti della persona (es. nella selezione del personale)

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Proprietà dei tratti

i.Coerenza• Tendenza del tratto a manifestarsi con una certa regolarità nei

comportamenti dell’individuoii.Peculiarità

• Il tratto è distintivo dell’individuo ed esprime le sue differenze con altre persone

iii.Decontestualizzazione• Le variabili di tratto tendono a manifestarsi come tali a

prescindere dalle particolari situazioni sociali in cui si trova l’individuo

iv.Gerarchizzazione • Esistono tratti più generali e pervasivi ed altri più specifici e più

semplici

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Strategie di studio dei tratti

Approcci nomotetici Tassonomie (classificazioni)

generali e unitarie dei tratti da cui dipendono le differenze individuali

Le variabili di tratto sono riconducibili a dimensioni psicologiche generali

I tratti sono visti come tendenze globali, decontestualizzate, dominio-generali

Approcci idiografici Le caratteristiche individuali sono

uniche e irripetibili (Allport, 1937)

Studi lessicali• cercare un lessico

universale per descrivere la personalità a partire dalle parole del linguaggio comune

Ipotesi lessicale fondamentale Le più importanti differenze

individuali sono codificate nelle lingue naturali con singoli termini (Goldberg, 1990)

Modello dei Cinque Fattori (BIG FIVE) (vedi più avanti)

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La teoria dei tratti di G. W. Allport (1897–1967)

«Finché la psicologia tratta solo di ciò che è universale e non di ciò che è particolare non conoscerà molto della personalità umana»• Importanza dei metodi

idiografici, che mirano a cogliere la struttura dei motivi, degli interessi, dei valori di quel particolare individuo– La psicologia deve studiare la

persona normale nelle sue aspirazioni e valori coscienti (in polemica con la psicoanalisi)

Personalità Organizzazione

dinamica interna all'individuo di quei sistemi psicofisici che determinano i suoi modi unici di adattamento all'ambiente • fattori biologici,

psicologici e sociali

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Page 41: slide cardaci

Struttura della personalità secondo Allport

Tratti come disposizioni, tendenze personaliTratti cardinali Influenzano quasi ogni azione

della persona (non sono presenti in tutti gli individui)

Tratti centrali Sono meno pervasivi dei tratti

cardinali ma esercitano comunque un’importante influenza sulle azioni della persona

Tratti secondari Sono meno evidenti,

generalizzati e coerenti

Tratti comuni Sono condivisi da persone

appartenenti a una stessa cultura

Tratti individuali Le differenze individuali sono

determinate sia dalla particolare configurazione di tratti, sia dal diverso modo in cui uno stesso tratto si manifesta in persone differenti

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Page 42: slide cardaci

Tratti e situazioniPer Allport il manifestarsi del tratto dipende dalla situazione, inoltre… Il comportamento individuale può essere influenzato nello

stesso momento da più tratti, cioè non vi è un confine netto fra i tratti

I tratti come tendenze stabili e coerenti devono essere distinti da stati mentali occasionali e di breve durata• p.e. l’ansia di tratto è una tendenza individuale

relativamente persistente, l’ansia di stato è una condizione transitoria (Spielberger et al. 1983)

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Page 43: slide cardaci

Sviluppo e autonomia funzionale dei bisogni«Le persone sono orientate verso il futuro, si preoccupano di ciò che accadrà, mentre la psicologia si occupa soprattutto di risalire a ciò che è accaduto nel loro passato» (Allport, 1955)

Autonomia funzionale dei bisogni (Allport, 1961) Durante lo sviluppo un’attività che inizialmente soddisfaceva

qualche bisogno elementare, ora soddisfa solo se stessa In età adulta le motivazioni diventano indipendenti dagli

originari bisogni infantili • p.e. uno studente può trovare intrinsecamente motivante

dedicarsi a un corso di studi inizialmente scelto per le pressioni dei genitori

• A differenza di quanto sostenuto da Freud, il soddisfacimento del bisogno può produrre un piacere intrinseco e fine a se stesso (motivazioni intrinseche)

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Page 44: slide cardaci

Il «divenire» e il «Proprio»

• La personalità è un’organizzazione dinamica in continua evoluzione e trasformazione divenire

Il Proprio è l’espressione unitaria di tale organizzazione e racchiude tutte le funzioni dell’io o del sé identità corporea, continuità, immagine/stima di sé,

senso di padronanza, auto-consapevolezza ecc. (Allport, 1937, 1943, 1955)

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Tratti e fattori

– Tratti descrittori qualitativi della personalità

– Fattori costrutti statistici che rappresentano quantitativamente le dimensioni della personalità Misurano le caratteristiche

individuali Consentono confronti quantitativi

delle differenze fra gli individui Esempi

– Modello PEN (Eysenck), – 16 Fattori (Cattell)– Modello dei Cinque Fattori (BIG FIVE)

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Page 46: slide cardaci

Studi fattorialiAnalisi fattoriale• insieme di tecniche

statistiche usate per ricondurre le differenze individuali a un numero limitato di dimensioni quantitative generali (costrutti ipotetici latenti)– I fattori includono variabili

comportamentali più specifiche (p.e. l’apertura mentale può includere dimensioni quali la curiosità, l’interesse per idee nuove ecc.)

L’analisi fattoriale consente di..i. Elaborare modelli multidimensionali della personalità (modelli fattoriali)ii. Misurare le variabili della personalità individuale

– Un soggetto che possiede in grado elevato un certo fattore, presenterà in grado elevato le caratteristiche influenzate da quel fattore

iii. Confrontare individui diversi– ogni fattore (p.e. nevroticismo,

gradevolezza, ecc.) può essere presente in grado diverso in diversi individui e accomunare individui diversi con disposizioni simili

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Page 47: slide cardaci

La teoria di Eysenck (1916-1997)

La personalità è la somma totale degli schemi di comportamento• I quattro settori della personalità:

i.cognitivo (intelligenza)ii.conativo (carattere)iii.affettivo (temperamento)iii.somatico (costituzione)

• Prevalenza dei fattori neuro-biologici nelle differenze individuali: influenze genetiche su:

• temperamento (60%)• intelligenza (80%)

• Il sistema di attivazione reticolare ascendente (Ascending Reticular Activating System - ARAS) regola il livello di estroversione/introversione

Livelli di analisi• Tipo (livello più generale)

Insieme ampio e generale di tratti

• Tratto (livello intermedio)

Costellazione di tendenze individuali

• Reazione (livello

specifico)– Comportamento

specifico osservabile

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Page 48: slide cardaci

Gerarchie fattoriali: i «super-fattori»

Super-fattori: tratti indipendenti di livello gerarchico superiore (più generale) che includono fattori più specifici (Analisi fattoriale di 2°grado)

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Page 49: slide cardaci

I 3 super-fattori nel modello PEN di EysenckPEN= Psychoticism-Extraversion-Neuroticism1. Estroversione/introversione

• Eccitabilità (arousal) corticale più alta negli introversi, i quali perciò evitano le stimolazioni esterne

• Eccitabilità (arousal) corticale più bassa negli estroversi, i quali perciò cercano le stimolazioni esterne

2. Nevroticismo (instabilità emotiva) • Rapida reattività allo stress (Sistema Nervoso Autonomo)

(ipotesi non confermata sperimentalmente)

3. Psicoticismo • Predisposizione verso possibili disturbi di personalità

• La differenza «normalità» / «patologia» è solo quantitativa

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Page 50: slide cardaci

Estroversi/introversi a confronto

Estroversi • Minor successo e più frequenti

abbandoni scolastici• Preferiscono professioni a

contatto con altri• Hanno bisogno di più diversivi

alla routine lavorativa• Umorismo esplicito a sfondo

sessuale• Più rapporti e partner sessuali • Più suggestionabili

Introversi • Maggior successo scolastico,

abbandono più spesso dovuto a disturbi psichiatrici

• Preferiscono professioni più solitarie

• Hanno bisogno di meno diversivi alla routine lavorativa

• Umorismo a sfondo intellettuale• Meno rapporti e partner sessuali • Meno suggestionabili

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Page 51: slide cardaci

Personalità patologica e terapia

• Individui con disordini nevrotici – Alto nevroticismo,

bassa estroversione

• Individui con condotte anti-sociali– Alto nevroticismo, alta

estroversione, alto psicoticismo

• La terapia del comportamento può modificare i disturbi di personalità, le cui cause non sono soltanto genetiche (Eysenck,1982)

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Page 52: slide cardaci

La teoria dei 16 fattori di R. Cattell (1905 –1998)

Personalità……ciò che consente di prevedere come si comporterà una persona in una certa situazione 16 Personality Factors QuestionnaireClassificazione dei tratti• Tratti di abilità processi cognitivi• Tratti temperamentali reazioni emotive• Tratti dinamici motivazioni

Tratti superficiali tendenze comportamentali osservabiliTratti originari strutture psicologiche sottostanti a quelle superficiali

Dati sulla personalitài. Dati-L (eventi di vita)ii. Dati-Q (risposte ai questionari)iii. Dati-OT (test oggettivi del comportamento)

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I 16 fattori nel 16 PF di Cattell

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Page 54: slide cardaci

Verso il modello dei Cinque Fattori • Esiste un unico modello di organizzazione dei tratti?

• Vi è corrispondenza fra i termini usati nel linguaggio comune per descrivere le persone e le teorie dei tratti?

• Quanti e quali tratti sono necessari per indagare la personalità?

• I tratti sono soltanto un modo per «etichettare» (descrivere, classificare) le caratteristiche individuali, oppure sono vere e proprie cause endogene di natura biologica che spiegano tali caratteristiche?

• Le differenze nei tratti individuali come si riflettono nelle relazioni interpersonali, nelle scelte professionali, nella salute, nel benessere psicologico ecc.?

• Quanto cambia la personalità nel tempo e in differenti situazioni?

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Basi dei cinque fattori

Studi lessicali →Allport e Odbert (1936) classificarono 17.953 parole della lingua inglese in: • Tendenze personali stabili, p.e.

aggressivo, socievole, timido ecc.• Umori e stati mentali temporanei,

p.e. imbarazzato• Valutazioni sociali del carattere, p.e.

insignificante, rispettabile ecc.• Altre caratteristiche, p.e. aspetto

fisicoNorman (1967) individuò 2797 parole relative a tratti di personalità (auto- ed etero-valutazioni)

← Studi fattoriali• Presenza ricorrente dei

5 fattori all’interno della struttura statistica di vari questionari di personalità

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Page 56: slide cardaci

Il modello dei Cinque Fattori (Big Five)

I. Estroversione ✓ Socievole, energico vs. riservato, solitario

Ottimista, assertivo, adattabile, orientato al successo e/o al potere ecc.

II. Nevroticismo ✓ Sensibile, nervoso vs. sicuro, fiducioso

Emotivo, ansioso, vulnerabile allo stress ecc.

III. Amicalità ✓ Gradevole, empatico vs. distaccato, provocatorio

Gentile, disponibile, piacevole, cooperativo, benevolo ecc.

IV. Coscienziosità ✓ Efficiente, organizzato vs. rilassato, trascurato

Puntuale, scrupoloso, responsabile, impegnato verso la realizzazione ecc.

V. Intelletto (Apertura mentale) ✓ Curioso, originale vs. convenzionale, allineato

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Un esempio di questionario Big 5NEO-PERSONALITY INVENTORY (McCrae e Costa, 1990)1. Estroversione

– Gregarismo, attività, assertività, ricerca di stimoli, emozionalità, calore emotivo

2. Gradevolezza – Schiettezza, fiducia, altruismo, modestia, empatia, acquiescenza

3. Coscienziosità – Autodisciplina, senso del dovere, competenza, ordine, riflessività, impegno

per il risultato

4. Nevroticismo – Ansia, ansietà sociale, depressione, vulnerabilità, impulsività, ostilità

5. Apertura – Fantasia, senso estetico, emozioni, curiosità intellettuale, esperienze,

rispetto per i valori 58

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Corrispondenza dei Big Five con altri modelli

• I fattori Estroversione e Nevroticismo corrispondono ai 2 fattori analoghi trovati da Eysenck

• Bassa Gradevolezza + bassa Coscienziosità= Psicoticismo (Eysenck)

• Estroversione= Socievole, Sicuro di sé, Avventuroso (16 PF di Cattell)

59

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I 5 fattori: descrizione o spiegazione?

Categorie descrittive...

…tassonomie, modi per identificare o classificare le caratteristiche personali o le differenze fra le persone

Dimensioni psicologiche reali ...

....disposizioni endogene, veri e propri antecedenti causali che spiegano i comportamenti individuali (Teoria dei 5 fattori)

60

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La Teoria dei 5 fattori

• I Big Five sono disposizioni endogene a base biologica non influenzate dall’ambiente – Sono dimensioni generali e universali– Sono le cause sottostanti ai modi di

pensiero e ai sentimenti individuali

61

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I Big 5 sono culturalmente universali?Da ricerche trans-culturali si evince che solo pochi termini personologici (poco più di un centinaio) sono adeguatamente traducibili da una lingua all’altra (Hofstee et al. 1997)

Per McCrae e Costa (1997) la struttura dei Big 5 è un universale umano…ma alcuni fattori di personalità sono specifici e tipici di certe culture e non altre p.e. alcune culture orientali

concepiscono la personalità in termini di relazioni con la comunità anziché come insieme di tratti individuali stabili

Big 3– Fattori che si ripetono in tutte

le culture

1. Estroversione2. Gradevolezza3. Coscienziosità

• Le differenze linguistico-culturali più marcate riguardano il fattore Intelletto (Apertura mentale)

62

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63

Big 5 e differenze individuali• I profili Big 5 individuali sono descrittori quantitativi stabili e

attendibili di personalità, però:…le medie e i punteggi globali ai questionari Big 5 non colgono le differenze qualitative individuali• p.e. 2 bambini ugualmente aggressivi possono

manifestare in modo differente la propria aggressività (uno con i coetanei, l’altro con gli adulti)

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64

Stabilità dei cinque fattori nel tempo

Il cambiamento individuale non è in contrasto con la continuità della personalità –Le autovalutazioni psicometriche longitudinali degli adulti sono sostanzialmente stabili a distanza di anni- Tuttavia l’individuo non rimane sempre uguale a se stesso nel tempo perché…i. I tratti possono cambiare durante lo sviluppo ii. Uno stesso tratto si manifesta in modi differenti con il progredire dell’età

Per cambiamento normativo s’intende l’evoluzione temporale dei tratti nella popolazione

• Studi longitudinali: Cambiamenti normativi con l’aumento dell’età...– il nevroticismo tende a

diminuire– Coscienziosità e

amicalità tendono ad aumentare

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Applicazioni della prospettiva dei tratti

• Big 5 e lavoro– Alta coscienziosità e basso nevroticismo

buon rendimento lavorativo– Attività lavorative di alto livello rendono le

persone più sicure di sé, più soddisfatte e meno vulnerabili allo stress

• Big 5 e salute – Alta coscienziosità maggiore predisposizione

alla longevità

• Big 5 e marketing– I consumatori associano caratteristiche di

personalità a note marche e prodotti commerciali

65

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Critiche alla teoria dei 5 fattori

• La teoria non spiega come i tratti interagiscono con i processi dinamici sottostanti al cambiamento dei comportamenti individuali

• A differenza di quanto previsto dalla teoria, i Big 5 sono sottoposti a influenze storico-sociali e culturali

I 5 fattori, ricavati da analisi statistiche su ampie popolazioni, sono applicabili al singolo individuo?• Secondo alcune ricerche, i

tratti interni ai singoli individui non sempre sono confrontabili con i fattori che emergono nella popolazioneTratti idiografici

66

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Sviluppi della prospettiva dei tratti

Ampliamenti dei Big 5Studi recenti hanno introdotto un 6° fattore: Onestà-umiltà (sincerità, onestà, lealtà)• Altre dimensioni proposte:

religiosità; attrattività; sessualità

• «Sfaccettature» dei 5 fattori. Es. Estroversione (Calore, gregarietà, assertività, attività, ricerca di sensazioni, emozionalità positiva) (Costa e McCrae, 1992)

• «Circomplessi»: misurazioni incrociate di coppie di fattori. Es. alta estroversione/alta amicalità ≠ alta estroversione/bassa amicalità

Riduzioni dei Big 5i. Fattore Alfa (Stabilità)

socializzazione Nevroticismo, amicalità,

coscienziosità

ii. Fattore Beta (Plasticità) crescita personale e apertura verso la realtà Estroversione, Apertura

mentale(Digman, 1997; De Young, 2006)

67

Page 68: slide cardaci

Interazionismo persona-situazione

«I tratti sono spesso suscitati in una situazione e non in un’altra» (Allport)• Il comportamento individuale deriva dall’influenza

reciproca di fattori disposizionali e situazionali• Persona e situazione devono essere studiate

congiuntamente– In base alle proprie differenti disposizioni, persone

differenti scelgono situazioni sociali differenti – Persone differenti percepiscono in modo

differente le stesse situazioni sociali– Persone predisposte ad agire uno stesso

comportamento possono attivarlo in situazioni differenti

68

Page 69: slide cardaci

Interazioni situazioni/tratti

Data la situazione x, è probabile l’azione y

Esempi:• Situazione A in cui raramente

le persone iniziano a parlare tra loro...

• Situazione B in cui spesso le persone iniziano parlare tra loro...

• Persona 1: – In situazione A tende a

irritarsi se pensa di essere ignorata

• Persona 2: – In situazione B preferisce

essere lasciata in pace e s’infastidisce quando gli altri iniziano a raccontare i fatti propri

(Mischel e Shoda, 1998)

69

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Tratti come firme comportamentali

• I tratti individuali fungono da schema di collegamento situazione/comportamento.

• Tale schema differisce da persona a persona e costituisce la firma comportamentale di ognuno

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Geni, ambiente, personalità

71

Page 72: slide cardaci

La prospettiva biologica: le origini • Teoria umorale (Ippocrate

V sec a.C.-Galeno II sec d.C. )• Fisiognomica (Lavater,

1741-1801)– Studio delle correlazioni

tra caratteristiche facciali e carattere

• Frenologia (Gall, 1758-1828)– La forma del cranio rivela

qualità psichiche e personalità

Studi antropologici, psichiatrici, criminologici, psicologici, correlazionali ecc. fra XIX e XX sec.• Galton, Lombroso ecc.• Obiettivo: riportare le differenze

psicologiche individuali a cause biologiche e/o a caratteristiche somatiche

72

Page 73: slide cardaci

Temperamento e costituzioneTemperamento• Caratteristiche individuali

più influenzate dalle determinanti biologiche innate «Natura emotiva

dell’individuo» (Allport,1937) «Settore affettivo» della

personalità (Eysenck) Aspetti formali del

comportamento (livello di energia, attenzione, sensibilità agli stimoli ecc.)

– Distinzione fra temperamento e personalità (Strelau, 1997)

Costituzione Insieme di corrispondenze fra

tratti morfologici (somatici) e psichici

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I 4 temperamenti ippocratici

Ippocrate di Cos (460-377 a. C.) (ripreso da Galeno, II sec. d.C.)

– Il funzionamento dell'organismo dipende dall'equilibrio/disequilibrio di 4 umori corporei

i. Flegma flemmatico– Apatico, egoista

ii. Bile gialla collerico– Impetuoso, forte volontà

iii. Sangue sanguigno– Energico impulsivo, ottimista

iv. Bile nera melanconico– Riflessivo, sospettoso, pessimista

74

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Superfattori di Eysenck e tipi ippocratici

75

Page 76: slide cardaci

La tipologia di Pavlov • Cani collerici ⇢ eccitabili,

scarso controllo delle reazioni emotive

• Cani malinconici i⇢ nibiti, distraibili, vulnerabili allo stress

• Cani flemmatici ⇢ tranquilli, perseveranti, difficoltà di adattamento al mutamento

• Cani sanguigni attivi, ⇢vivaci, reattivi ma tranquilli in assenza di stimolazione

Le tre proprietà del sistema nervoso secondo Pavlovi.Forza dei processi di eccitazione/inibizioneii.Equilibrio inibizione/eccitazione iii.Mobilità nell’alternare eccitazione e inibizione

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Page 77: slide cardaci

Dimensioni del temperamento• Studi longitudinali di Thomas e

Chess (1977) (su oltre 100 bambini)– Variabili studiate: attività, umore,

attenzione, perseveranza ecc.– Bambini facili: allegri e

adattabili a situazioni nuove – Bambini difficili: poco

adattabili e negativi– Bambini lenti: poco reattivi e

lenti • Teoria EAS di Buss e Plomin

(1984)– Valutazioni dei bambini da parte dei loro

genitori

i. Emozionalitàii. Attivitàiii. Socialità

• Tipi di correlazione genotipo/ambiente

(Plomin et al. 1997)

i. Passiva caratteri trasmessi dai genitori

ii. Evocativa reazioni da parte dell’ambiente evocate dalle proprie caratteristiche genetiche

iii. Attiva l’individuo seleziona e agisce sulle proprie esperienze in base alle proprie caratteristiche genetiche

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Page 78: slide cardaci

Teoria regolativa del temperamento

Differenze individuali nel livello di ottimale di stimolazione (Strelau, 1983)

2 dimensioni del temperamentoi.Tempo: reattività, velocità e persistenza della reazione alle stimolazioni ii.Energia: livelli di attività e quantità di reazioni allo stimolo

Soggetti basso-reattivi (bassa sensibilità, alta resistenza agli stimoli) Reazioni non troppo intense agli

stimoli, minore suscettibilità allo stress

_____________________________Soggetti alto-reattivi (alta sensibilità, bassa resistenza agli stimoli) Reazioni intense agli stimoli,

maggiore suscettibilità allo stress

78

Page 79: slide cardaci

Teoria della sensibilità al rinforzo• Individui in cui prevale il BAS

Tendenza all’azione, alti livelli d’impulsività

• Individui in cui prevale il BIS Tendenza all’evitamento, alti livelli

di ansia

Confronto con i fattori di EysenckAlta Estroversione=bassi livelli di ansia, alti livelli d’impulsivitàAlto nevroticismo=alti livelli di ansia, alti livelli d’impulsivitàBasso nevroticismo (stabilità emotiva)= bassi livelli di ansia e di impulsività

Differenze individuali nella sensibilità al rinforzo e alla punizione (Gray, 1990)

i.Sistema di attivazione comportamentale (Behavioral Activation System, BAS)

Regola i comportamenti di avvicinamento allo stimolo, sensibile ai segnali ambientali di ricompensa

ii.Sistema d’inibizione comportamentale (Behavioral Inhibition System, BIS)

Inibisce i comportamenti di avvicinamento allo stimolo, sensibile ai segnali di punizione, paura dei danni

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Page 80: slide cardaci

Il ruolo dei neurotrasmettitoriModello tridimensionale della personalità (Cloninger, 1986)i. Ricerca di novità

Individui impulsivi, eccitabili, distraibili, cercatori di forti emozioni Sensation seeking (Zuckerman, 1979)

ii.Evitamento del danno Individui attenti, apprensivi, riflessivi,

ordinati, affaticabili, impressionabili

iii.Dipendenza dalla ricompensa Individui industriosi, predisposti ad

aiutare gli altri, sensibili alle pressioni sociali

Neurotrasmettitori• Dopamina

– Sistema di ricompensa, piacere

• Serotonina– Regolazione dell'umore, del

sonno, della temperatura • Norepinefrina

– Mobilitazione di risorse in situazioni di stress o pericolo

80

Page 81: slide cardaci

Ritmi circadiani

Tipi diurni («allodole»)

• Strategie di pensiero analitico, conformismo, minore adattabilità al cambiamento

Tipi notturni («gufi»)

• Più elevati punteggi ai test d’intelligenza, strategie di pensiero intuitivo, più disinibiti, più frequenti disturbi psicologici

81

Page 82: slide cardaci

Personalità e genetica comportamentale Come misurare il peso di fattori genetici vs. ambientali sulle differenze individuali? studi sui gemelli • Confronti fra gemelli monozigoti (MZ)

(stesso patrimonio genetico) e dizigoti (DZ) (50% di patrimonio genetico comune)

• Correlazioni fra misure di un tratto rilevate separatamente in coppie di gemelli MZ e DZ

Somiglianze maggiori in gemelli MZ, minori in gemelli DZ

• Alcuni tratti temperamentali (p.e. emozionalità, attività) hanno una maggiore componente genetica di altri

Studi sulle adozioni Il grado di somiglianza

del bambino con i genitori adottivi è attribuibile all’ambiente

82

Page 83: slide cardaci

Il concetto di «ereditabilità»Ereditarietà trasmissione di caratteri morfologici,

fisiologici e psichici da una generazione all'altra

Uno stesso meccanismo biologico influenza vari tratti psicologici e ogni tratto

è influenzato da più meccanismi biologici

Ereditabilità Proporzione di varianza fenotipica fra gli individui di una data

popolazione spiegata da fattori genetici (vs. fattori ambientali)• Coefficiente di ereditabilità: misura statistica del contributo dei

geni alle differenze individuali Geni e ambiente sono inseparabili nel determinare le caratteristiche del singolo individuo 83

Page 84: slide cardaci

Il QI: somiglianza genetica o ambiente?

Gemelli MZ cresciuti insieme 0,86Gemelli MZ separati alla nascita 0,72Gemelli DZ cresciuti insieme 0,60Fratelli cresciuti insieme 0,47Fratelli non consanguinei cresciuti insieme 0,32Fratelli separati alla nascita 0,24

Confronti (correlazioni) dei punteggi di QI in coppie di fratelli (da Bouchard, McGue, 1981)

84

Page 85: slide cardaci

Stime di ereditabilità di alcuni tratti Tratto Coefficiente di ereditabilità

Altezza 0,80Peso 0,60QI 0,50Estroversione 0,36Neuroticismo 0,31Coscienziosità 0,28Gradevolezza 0,28Apertura 0,46Emotività 0,40Impulsività 0,45Conservatorismo 0,30Religiosità 0,16

85(AA.VV. in Cervone-Pervin, 2009)

Page 86: slide cardaci

Ruolo dell’ambiente

Ambienti condivisi aumentano le

somiglianze tra fratelli

(p.e. stesse esperienze educative in famiglia)

Ambienti non condivisi (esperienze uniche di ciascun individuo) diversificano i fratelli (anche

gemelli cresciuti nella stessa casa) – Hanno un peso maggiore di quelli

condivisi nella formazione della personalità • ambienti non condivisi=35%• ambienti condivisi= 5%• varianza genetica= 40%

86

Page 87: slide cardaci

La prospettiva ambientalista alla personalità

Ambientalismo radicale

«Datemi una dozzina di neonati normali, ben fatti e un ambiente da me organizzato per allevarli e vi garantisco di prenderne uno a caso e di farlo diventare uno specialista del campo da me prescelto: medico, avvocato, artista, commerciante e persino accattone e ladro, indipendentemente dai suoi talenti, inclinazioni e tendenze, dalle sue capacità, o vocazioni, e dalla razza dei suoi antenati» (Watson 1925)

Culturalismo

Cultura Sistema di conoscenze, credenze,

valori, simboli, regole sociali, pratiche linguistico-comunicative, tradizioni ecc. condivise da ampie comunità d’individui – Stili di vita, comportamenti

personali e sociali ecc. dipendono dall’appartenenza a una particolare cultura

«La mente umana non è certo un’entità astratta, vive di esperienze concrete, abita luoghi anche concreti, si costruisce al loro interno, ne viene modificata» (Gilli, 2006)

87

Page 88: slide cardaci

Stimoli ambientali e differenze individuali

Tutte le caratteristiche e attività comportamentali individuali (inclusa la psicopatologia) sono il prodotto di influenze ambientali

• Antecedenti ambientali conseguenti comportamentali

• Specifici stimoli ambientali determinano le differenze individuali

Apprendimentoi. Condizionamento S-R

(Pavlov)

ii. Condizionamento operante (Skinner)

88

Page 89: slide cardaci

Condizionamento classico S-R (pavloviano)• stimolo neutro (suono) (nessuna salivazione)i. SI (cibo) RI (salivazione) (Riflesso Incondizionato)ii. Fase di condizionamento SC (suono) ripetutamente seguito da SI (cibo) RI

(salivazione)iii. SC (suono) RC (salivazione) (Riflesso Condizionato)• Estinzione: se non si ripresenta più lo SI (cibo) il riflesso

condizionato si indebolisce e tende a scomparire– Generalizzazione/discriminazione nel condizionamento– Ansia condizionata

89

Page 90: slide cardaci

Condizionamento S-R delle emozioni

• L’esperimento di Watson sul piccolo Albert, 9 mesi (1920)– Ratto bianco (stimolo neutro)+ forte

rumore (stimolo incondizionato) paura (condizionamento)

– Ratto bianco paura (riflesso condizionato)

Trattamento delle paure condizionate• decondizionamento, desensibilizzazione

sistematica

90

Page 91: slide cardaci

Legge dell’effetto di Thorndike (1898)

Le risposte che suscitano nell’organismo uno stato piacevole o di soddisfazione in una data situazione tenderanno a ripetersi in quella situazione. Di contro, le risposte che suscitano uno stato spiacevole avranno minori probabilità di ripetersi.

Apprendimento per prove ed errori Apprendere facendo…

91

Page 92: slide cardaci

Condizionamento operante (Skinner)

Il condizionamento operante (R-S) inverte le fasi del condizionamento classico (S-R): la risposta precede lo stimolo ambientale che funge da rinforzo

Rinforzo positivo: ogni immediata conseguenza ambientale di un dato comportamento operante che aumenta la probabilità di tale comportamento

Rinforzo negativo: aumenta comportamenti di evitamento di una conseguenza negativa (punizione)

92

Page 93: slide cardaci

Rinforzi positivi

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Page 94: slide cardaci

Punizioni e rinforzi negativi

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Page 95: slide cardaci

Tipi di rinforzo

i. Rinforzi naturali vs. arbitrari (p.e. sociali)ii. Rinforzi materiali (p.e. cibo)iii. Rinforzi dinamici (attività piacevoli)iv. Rinforzi simbolici (p.e. il denaro)v. Rinforzi informazionali (feedback) (p.e.

durante l’esecuzione di un compito)

95

Page 96: slide cardaci

Condizionamento operante e personalità

Personalità storia individuale di

apprendimento I differenti repertori

comportamentali sono appresi tramite.. Rinforzi positivi (ricompense) Rinforzi negativi (evitamento di

punizioni)...o tramite Modellamento (comportamenti

complessi acquisiti per approssimazioni successive, vedi più avanti)

Psicopatologia• Repertori comportamentali

disadattivi frutto di ambienti inadeguati– Deficit comportamentalioppure – Risposte inappropriate o

socialmente indesiderabiliCambiamento comportamentale • Analisi funzionale del

comportamento (ABA)– Risposte bersaglio

• Economia delle ricompense simboliche (token economy)

96

Page 97: slide cardaci

Fonti culturali e personalità

L’unicità di ogni cultura umana è assimilata dal modello culturale nella «personalità di base» degli appartenenti a una certa cultura

«La cultura è dentro e fuori dalle menti nello stesso tempo» (Anolli, 2004)

97

Page 98: slide cardaci

Variabili culturali e sociali

Stili educativi parentali Autorevolezza (calore+controllo)

Autoritarismo (basso calore+controllo)

Permissività (calore+ basso controllo)

Distacco (basso calore+basso controllo)

Organizzazione sociale e ideologia Individualismo

Collettivismo Dogmatismo

Machiavellismo ...ecc.

Universo dei valori Potere

Successo Tradizione

Conformismo Universalismo ...ec

c.

Variabili ecologiche Casa

Struttura urbana Clima, fattori geografici

ecc.

98

Page 99: slide cardaci

La prospettiva cognitivista

La mente umana come sistema di elaborazione dell’informazione • stati mentali, percezione

soggettiva dell’esperienza, rappresentazione di sé ecc.

New Look in Perception • Le differenze individuali nella percezione dipendono da

processi cognitivi e dinamici (aspettative, bisogni, motivazioni ecc.).

• L’individuo opera costantemente una selezione percettiva ed elabora solo quelli soggettivamente significativi

Studi sugli «stili cognitivi» (Witkin) Individui «campo indipendenti» approccio analitico,

autonomia di giudizio, introversione, distacco emotivo Individui «campo dipendenti» approccio globale,

suggestionabilià, estroversione, gregarismo

Studi sugli «stili percettivi» (Klein) Individui «livellatori» approccio percettivo poco

attento ai dettagli e ai cambiamenti Individui «accentuatori» approccio percettivo attento

ai dettagli e ai cambiamenti

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Page 100: slide cardaci

Schemi e attribuzioni

Schemi • Strutture mentali soggettive

tramite cui assegniamo un significato a eventi ed esperienze personali

Conoscenze, ricordi, giudizi immagini, qualità emozionali ecc.

• Gli schemi possono operare in modo esplicito, consapevole o (più spesso) in modo implicito, automatico

(cfr. «schemi del sé», Markus)

Attribuzioni

• Giudizi soggettivi sulle cause/risultati delle azioni proprie e altrui (Weiner)

• Successo/fallimento Locus di causalità: cause

interne/esterne; stabili/variabili

• Il successo/fallimento può essere attribuito a... abilità; sforzo; fortuna;

difficoltà del compito

100

Page 101: slide cardaci

La prospettiva cognitivo-sociale«Sociale» il pensiero e il

comportamento umano hanno origini sociali

«Cognitiva» il pensiero influenza in

modo determinante le emozioni, le motivazioni e le azioni umane• Importanza delle

«aspettative» e del «valore soggettivo» attribuito al rinforzo (Locus of control, Rotter)

• La personalità è un sistema di elaborazione cognitivo-affettivo (CAPS) (Mischel, 1973)

• I processi cognitivi e affettivi di base si sviluppano e sono attivati nei contesti sociali e generano la stabile organizzazione psicologica che costituisce la personalità individuale

101

Page 102: slide cardaci

Apprendimento osservativo secondo Bandura

Imitazione e modellamento Apprendimento mediante

osservazione (non imitazione passiva)

…grazie all'esperienza altrui, la persona• Apprende nuovi stili di pensiero e azione• Verifica e autoregola varie opzioni

comportamentali• Produce modelli interni dell'esperienza e

li comunica• Analizza le proprie esperienze ecc.

Le 4 funzioni coinvolte i.Prestare attenzione al modello (persona osservata)ii.Ritenzione in memoria del comportamento osservato iii.(Ri-)produzione delle azioni appropriate iv.Motivazione per l’apprendimento delle capacità osservate nei modelli

102

Page 103: slide cardaci

L’esperimento «Bobo Doll»

I bambini osservavano un modello che attuava vari atti aggressivi su una bambola con 3 differenti conseguenze dell’aggressione:

i. Ricompensa ii. Nessuna conseguenza iii. Punizione

• Quando bambini venivano messi in condizione di imitare spontaneamente il modello, le conseguenze osservate sul modello influenzavano il loro comportamento:– La punizione osservata inibiva

la riproduzione del comportamento aggressivo, la ricompensa osservata tendeva a incentivarlo

103

Page 104: slide cardaci

Ruolo del rinforzo «vicario»

• Rinforzo vicario– Rinforzo indiretto

(ottenuto dal modello osservato)

• Apprendimento vicario affettivo– Osservazione e condivisione

empatica dell’emozione provata da un’altra persona

– Apprendimento di reazioni emotive tramite osservazione di quelle altrui

104

Page 105: slide cardaci

Personal Agency e self-efficacy

Personal Agency• gli esseri umani sono attivi

e «proattivi», in quanto «agenti» orientati verso mete e scopi futuri

Aspettative• Le convinzioni personali sul

corso futuro degli eventi influenzano gli obiettivi motivazionali ( autoefficacia)

105

Auto-efficacia percepitaValutazione e orchestrazione delle proprie capacità di mettere in atto piani di azione per raggiungere determinati obiettivi e/o livelli di prestazioni in determinati contesti Capacità di decidere, di agire e di

regolare i propri pensieri ed emozioni

– Individui con le stesse abilità possono differire nelle convinzioni di autoefficacia

Page 106: slide cardaci

Fonti dell’autoefficacia

i. Esperienza personale – Eventi passati che hanno aumentato/diminuito il

senso di competenza personale

ii. Esperienze vicarie– Osservazione di persone percepite come simili a sé

iii. Persuasione verbale– Incoraggiamento

iv. Stati fisiologici e affettivi– Umore, livello di stress ecc.

106

Page 107: slide cardaci

Autoefficacia e differenze individuali

Persone che hanno acquisito un’alta autoefficacia

• Scelgono obiettivi più difficili

• Impegno più intenso e persistente e prestazioni migliori

• Stato d’animo più positivo nell’affrontare un compito

• Migliore gestione dello stress (coping)

Persone che hanno acquisito una bassa autoefficacia

• Scelgono obiettivi più facili• Impegno meno intenso e

più incostante e prestazioni peggiori

• Tendenza all’ansia o alla depressione nell’affrontare un compito

• Gestione negativa e pessimistica dello stress

107

Page 108: slide cardaci

108

Il modello del determinismo triadico reciprocoI tre elementi del determinismo triadico reciproco: Persona, Comportamento, Ambiente (Bandura)• Determinanti personali: le 5 capacità umane di

base1. Capacità di simbolizzazione

• Linguaggio, pensiero ecc.

2. Capacità vicaria• Apprendimento osservativo

3. Capacità di previsione• Anticipare il corso degli eventi

4. Capacità di autoregolazione• Stabilire obiettivi, auto-dirigersi, auto-controllarsi

5. Capacità di riflessione• Metacognizione, pensare al proprio sé

Page 109: slide cardaci

Obiettivi e standard di valutazione

Gli esseri umani sono capaci di fissare obiettivi personali, valutare se stessi, le altre persone e gli eventi secondo criteri interni (standard personali) di valore, di bontà, adeguatezza ecc.

• Reazioni di autovalutazione– Emozioni associate alla

valutazione delle proprie azioni

Gli standard personali di valutazione sono collegati ai ns. giudizi e valori e al ns. coinvolgimento o distacco morale verso certe azioni– Alcune azioni possono essere

riconosciute moralmente sbagliate ma «giustificabili» se compiute da noi

…p.e. tutti copiano agli esami, perché non io?

109

Page 110: slide cardaci

«Schemi del sé» e obiettivi motivazionali

Strutture conoscitive centrali del sé (Markus, 1977)• Sono basate sull’esperienza

passata • Organizzano l’esperienza e

regolano la rappresentazione di noi stessi

• Gli individui prestano attenzione sistematica alle informazioni che risultano coerenti e che confermano la loro rappresentazione di se stessi

i. Obiettivi di apprendimento

Motivazioni a migliorare le proprie conoscenze e abilità in un compito o attività

Concezione «incrementale» della propria intelligenza

ii. Obiettivi di prestazione Riconoscimenti,

gratificazione da parte di altri Concezione entitaria della

propria intelligenza (Dweck)

110

Page 111: slide cardaci

Psicopatologia nell’ottica cognitivo-sociale

Psicopatologia • Cause: apprendimento

osservativo disfunzionale Aspettative e valutazioni di

sé disfunzionali Bassa auto-efficacia,

discrepanza fra i propri standard e le proprie prestazioni, preoccupazioni eccessive, evitamento delle relazioni interpersonali ecc.

Terapia e cambiamento• Scopi: sviluppare abilità

sociali personali e interpersonali adattive

• Modellamento partecipante – Non semplice comunicazione

verbale, ma impegno comportamentale diretto in situazioni di apprendimento sociale

111

Page 112: slide cardaci

Alcune applicazioni della teoria cognitivo-sociale

• Autoefficacia ed educazione alla salute

• Autoefficacia e sport

• Autoefficacia collettiva in contesti lavorativi

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Page 113: slide cardaci

Approcci fenomenologici: individuo e soggettivitàFenomenologia

Fenomeno = ciò che appare, ciò che si manifesta Filosofia esistenzialista

(Kierkegaard, Husserl, Sartre, Merleau-Ponty ecc.)

….essere-nel-mondo

Psichiatria fenomenologica (Jaspers, Binswanger, Laing, Frankl ecc.)• Distinzione tra scienze della

natura (spiegazione) e scienze dello spirito (comprensione→ermeneutica) (Dilthey)

Comprendere la personalità attraverso i modi soggettivi in cui l’individuo percepisce e vive le proprie esperienze– Focus sulla soggettività

• Autoconsapevolezza e percezione di sé, significati soggettivi attribuiti alla realtà, valori e scelte personali, stati interiori, convinzioni personali ecc.

113

Page 114: slide cardaci

Fenomenologia

Psicologia umanistica

Terza forza tra psicoanalisi e comportamentismo Studiare e comprendere la

persona e la sua storia come totalità

Importanza di pensieri, intenzioni, significati esistenziali ecc. della persona

Teoria dei costrutti personali

• La personalità coincide con il sistema dei costrutti personali dell’individuo

• L’esperienza soggettiva è frutto di una «costruzione» personale basata sugli schemi mentali (costrutti) dell’individuo – Tale costruzione serve a dare

ordine e prevedere il corso degli eventi

114

Page 115: slide cardaci

L’approccio umanistico di Rogers

Tendenza attualizzante Spinta innata dell’organismo

non soltanto verso l’immediata autoconservazione, ma anche verso la realizzazione delle proprie potenzialità

Esprime una direzione fondamentalmente positiva della persona (Rogers, 1961)

…spinge la persona a diventare autonoma e a rifuggire dalla sottomissione a fattori esterni (eteronomia)– Non dipendere dal giudizio altrui,

esprimere liberamente le proprie emozioni, accettare gli altri ecc.

Processo organismico di valutazione..….l’organismo valuta costantemente le esperienze soggettive e il loro possibile impatto sull’auto-realizzazione..tale valutazione guida l’organismo nella scelta di esperienze e obiettivi che possano soddisfare la tendenza attualizzante

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Quando la tendenza attualizzante funziona... La persona che si autorealizza (Rogers)… Tende costantemente a crescere e a

evolvere È aperta all’esperienza, accetta gli

eventi della vita, tollera l’ambiguità (coglie tutte le sfumature dell’esperienza), non si chiude difensivamente

Riconosce i propri bisogni profondi e li distingue dalle pressioni esterne

Sperimenta la libertà e vive creativamente la propria esistenza, senza ancorarsi troppo al passato

La persona sana (Maslow)…• Percepisce la realtà con

precisione• Accetta se stessa, gli altri e il

mondo• E’ spontanea e aperta

mentalmente• E’ relativamente indipendente da

soddisfazioni estrinseche e dal giudizio altrui

• Apprezza le cose comuni (un fiore, un tramonto)

• Ha legami affettivi profondi con pochi altri individui

• Ha senso dell’umorismo• E’ disponibile al cambiamento ecc.

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Il campo fenomenico e il sé

Per Rogers il campo fenomenico racchiude l’insieme delle esperienze, eventi ecc. percepiti consapevolmente dalla persona e che rappresentano ciò che per essa è la realtà... non solo ciò che l’individuo pensa

intellettualmente, ma soprattutto ciò che percepisce a livello organismico nella immediatezza della propria esperienza soggettiva

Il Sé• sistema globale delle

percezioni consce di noi stessi e dei significati e valori soggettivi attribuiti alla nostra esperienza

• Sé reale (o attuale) («io come sono»)

• Sé ideale («io come vorrei essere»)

• Congruenza armonia fra il sé reale e il sé ideale

• Incongruenzaconflitto fra il sé reale e il sé ideale

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Lo sviluppo della percezione del séLa tendenza attualizzante spinge il bambino a soddisfare spontaneamente i propri bisogni di crescita e di graduale presa di coscienza di sé Coscienza di sé sensazione di

avere il controllo su qualche aspetto del proprio mondo esperienziale

• Le esperienze vissute dal bambino possono arricchire o minacciare la sua percezione di sé Il bambino integra le valutazioni che

riceve da parte delle persone per lui/lei significative nel suo campo fenomenico e nella percezione di sé (es. sei un «bravo/cattivo bambino»)

Considerazione positiva incondizionata Per sviluppare una positiva percezione di sé, il bambino ha bisogno di essere amato, accettato in quanto tale dai genitori congruenza tra sé ed esperienza

vs.Condizioni di valore Il bambino sente di essere amato solo se si adegua alle richieste o esigenze dei genitori il bambino perderà la sua spontaneità e le sue azioni verranno guidate non da ciò che realmente prova, ma dai giudizi altrui incongruenza tra sé ed esperienza

***Ricerche sull’autostima nei bambini (Coopersmith, 1967)• Fattori favorevoli all’autostima:

accettazione, interesse, calore affettivo; clima educativo «democratico»; benessere personale ecc.

• Indicatori ininfluenti: prestigio sociale, benessere economico, livello d’istruzione ecc.

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Sé reale e sé ideale nel differenziale semantico

«io come sono» «io come vorrei essere»

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Crescita della persona e terapia

Per Rogers (diversamente da Freud) lo sviluppo coinvolge l’intera esistenza umana, non solo l’infanzia…

Sviluppo sano del sé autorealizzazioneLa persona che ha dovuto anteporre i giudizi altrui alla propria autenticità, falsifica la propria esperienza e i propri valori per adeguarsi alle pressioni esterne

• Condizioni di valore atteggiamenti difensivi, incongruenza del sé

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Terapia centrata sul cliente Approccio non direttivo, centrato

sulla persona• Si focalizza sull’esperienza

soggettiva del cliente fornendo 3 condizioni cruciali1. Spontaneità 2. Considerazione positiva

incondizionata 3. Comprensione empatica e…

….«presenza» del terapeuta

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Sviluppi della psicologia umanistica Psicologia «trans-personale» («Quarta Forza») (Maslow)

Attenzione per gli aspetti più elevati e trascendenti dell’esperienza umana Psicologia positivaEnfasi sui «punti di forza» creativi delle persone (Seligman, Csíkszentmihályi et al.)

Attenzione per lo sviluppo delle potenzialità e risorse e per la ricerca del benessere e della felicità • Peak experiences

– Intense esperienze di gioia, appagamento, significato, realizzazione ecc.• Flow (=flusso)

– stato di coscienza focalizzato, ottimale e piacevole, sperimentato soprattutto quando le persone svolgono compiti impegnativi nei quali si sentono competenti

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Applicazioni dell’approccio di RogersL’approccio di centrato sulla persona è stato applicato in vari contesti:• Gruppi d’incontro• Relazioni di coppia e familiari• Contesti educativi e scolastici

– insegnante come «facilitatore» dell’apprendimento e della crescita personale dell’alunno)

• Contesti lavorativi e aziendaliLeadership come influenza e impatto (anziché come potere e controllo)

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La teoria dei costrutti personali di Kelly

☞ Metafora dell’uomo come scienziato• Come uno scienziato, ogni essere umano elabora

ipotesi (previsioni) e le sue scelte di vita sono paragonabili a veri e propri esperimenti

• E’ quindi importante comprendere… il modo in cui ogni persona interpreta (costruisce) le

proprie esperienze e anticipa il corso degli eventi se e come gli esperimenti esistenziali della persona

funzionano

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Alternativismo costruttivo

Esistono sempre diverse alternative possibili fra le quali è possibile scegliere per elaborare una propria interpretazione del mondo

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Il postulato fondamentale della teoria

Postulato fondamentale I processi di una persona

sono psicologicamente canalizzati in funzione dei modi in cui essa anticipa gli eventi

Corollario dell’individualità Le persone differiscono tra

loro nel modo in cui costruiscono gli eventi

Corollario della comunanza Nella misura in cui una persona

impiega una costruzione dell'esperienza simile a quella impiegata da un'altra, i suoi processi sono psicologicamente simili a quelli dell'altra persona

Corollario della socialità Nella misura in cui una persona

costruisce i processi di costruzione di un'altra, può giocare un ruolo in un processo sociale che coinvolge un'altra persona

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Natura dei costrutti personali• I costrutti personali

sono astrazioni mentali, modi di percepire, interpretare, anticipare gli eventi– Il sistema dei costrutti è

composto da un numero finito di elementi dicotomici (somiglianze/differenze) e ogni costrutto si applica solo a un numero finito di eventi

…i costrutti rappresentano le unità centrali di significato tramite le quali l’individuo attribuisce un senso agli eventi

I costrutti…....non sono categorie logiche, né concetti razionali, ma modi tramite cui la persona costruisce alcune cose come simili tra loro e al tempo stesso come diverse da altre– Da individuo a individuo, i sistemi

di costrutti possono essere più o meno complessi, più o meno rigidi ecc. (anche per influenza di fattori educativi)

REP (Griglie di Repertorio) (Kelly, 1955) Test per esplorare empiricamente i costrutti personali

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Tipi di costrutti

• preverbali Nel bambino i costrutti pre-verbali sono preminenti, ma sono presenti anche nell’adulto

• verbali Possono essere rappresentati consapevolmente ed espressi verbalmente

• nucleari Sono psicologicamente cruciali e il loro cambiamento ha conseguenze importanti sulla persona

• periferici Sono meno importanti per il funzionamento della persona; il loro cambiamento ha conseguenze marginali sulla persona

• superordinati/subordinati più generali o più specifici

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Cambiamento, emozioni e costrutti personali

• Minaccia ⇢ Consapevolezza di un imminente evento che può scuotere il nostro sistema di costrutti nucleari

• Paura ⇢ Consapevolezza di un imminente e ignoto cambiamento in un’area circoscritta del nostro sistema di costrutti

• Ansia ⇢ Consapevolezza che i nostri costrutti non sono applicabili agli eventi con i quali l’individuo deve confrontarsi

• Ostilità ⇢ Tentativo di estorcere prove sociali a favore della validità del nostri sistemi di costrutti

• Colpa ⇢ Scoprire aspetti di noi che non ci saremmo mai aspettati se fossimo il tipo di persona che abbiamo sempre pensato di essere

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Applicazioni cliniche della teoria costrutti personali

Cosa produce disagio psicologico? Quando il sistema di costrutti

della persona subisce continue invalidazioni

Quando la persona incontra difficoltà nell’applicare i propri costrutti a nuovi eventi• eccessiva ampiezza del sistema

di costrutti confusione, incapacità di distinguere le differenze ecc.

• eccessiva ristrettezza del sistema di costrutti ripetitività, compulsione, depressione ecc.

Scopi della psicoterapia kellyana aiutare il paziente a …

scoprire nuovi modi di costruire la realtà

alternare creativamente fasi di dilatazione e fasi di restringimento nel proprio sistema dei costrutti (ciclo della creatività)

Terapia del ruolo stabilito• Il paziente è invitato ad assumere

ruoli antitetici a quelli prima sperimentati allo scopo di elaborare nuovi, più adeguati costrutti, pensare a se stesso in nuovi modi ecc.

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Uno sguardo d’insieme...

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