stefano guerrini - made with style 02/03-2010
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WSDESIGN ART AND FASHION REPORTS
BI MONTHLY FREE MAGAZINE BILINGUAL ITALIANO & ENGLISH
ANNO II FEBBRAIO_ MARZO / FEBRUARY_MARCH 2010 ISSUE # 5
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Jane BownDavid BelisleO.X.S. e Vic MatiéPaul ZoneEttore SottsassGet LostTadao AndoCharlotte Gainsbourg
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RICERCA PER PIRELLI PZEROMolte le novità in casa Pirelli PZero, presentatea Firenze durante l’ultimo Pitti Uomo. Tutteall’insegna dell’innovazione tecnologica e delconfort. Come la Rubber Rain Jacket, giaccacon cappuccio realizzata con tessuto tecnicorubber touch, un nylon giapponesed’avanguardia, su cui viene spalmatopoliuretano che garantisce una perfettaimpermeabilità. Ma l’anima sperimentale adalta tecnologia di Pirelli PZero non si esauriscequi. Resistente e ‘inossidabile’ è la PZero Rex,una sneaker dalle caratteristicheassolutamente futuribili. Tomaia in microrete,caratterizzata da tagli radianti e aerodinamici,suola in acciaio gommato, laminato e fibra dicarbonio applicati al tessuto tecnico peresaltare lo spirito high tech della scarpe.Dall'engineering dei pneumatici con la P lungasi mutuano nuove suole e calzature comode,dalle performance altissime, per le esigenze dicompratori al passo coi tempi. (S.G.)
Avant-garde and research for Pirelli PZeroMany news at Pirelli PZero, presented inFlorence during the last Pitti Uomo. Allcharacterized by technological innovation andcomfort. Like the Rubber Rain Jacket, ahooded jacket realized with technical rubbertouch textile, a Japanese nylon of avant-garde, on which polyurethane is smeared fora perfect impermeability. But Pirelli PZero’sexperimental soul of high technology doesn’texhaust here. The PZero Rex is resistant and“stainless”, a sneaker with absolutely feasiblefeatures. Upper in micro net, characterized byradiant and aerodynamic cuts, sole inrubberized steel, laminate and carbon fiberapplied to the technical fabric to exalt the hightech spirit of the shoes. New soles andcomforting footwear of high performanceshave been borrowed from the engineering ofthe tires with the long P, for the mostcontemporary needs.
026-027 NEXT
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L’ispirazione è il cubo di Rubik, e a me vengono subito in mente i colori accesi e il desideriodi esprimere con il proprio outfit personalità e attitudine al divertimento. Potevano forse nonpiacermi? Sono cubi in plexiglass trasparenti contenenti giubbini in nylon dalle molteplicivarianti cromatiche. L'idea di quattro giovani ragazzi, semplice e immediata, capace diconquistare tutti, è già arrivata nelle vetrine più cool di Italia. Il nome? ‘Be different’, una belladichiarazione d'intenti, che va a sottolineare l'apertura ad ogni genere di contaminazione ela voglia di celebrare la creatività. All'ultimo Pitti Immagine Uomo sono stati presentati i coloriper l'a/i 2010-2011, le special edition, come quella mimetica e a pois, oltre alla versione inazzurro con le profilature interne nelle cromie della bandiera italiana, ideata in occasione deimondiali di calcio in Sud Africa.
The inspiration is the Rubik’s cube; the vivid colors and the desire to express the personality andthe attitude towards fun with the own outfit come suddenly to my mind. Could I perhaps not likethem? They are transparent cubes made of Plexiglas containing nylon jackets with manifoldchromatic versions. The simple and immediate idea of four young boys, capable of conqueringeverybody, has already arrived to the coolest shop windows of Italy. Which is the name? 'Bedifferent', a beautiful declaration of intent, that underlines the opening to every kind ofcontamination and the wish to celebrate the creativity. The colors for a/w 2010-2011, the special
editions like the camouflage one and the one with dots, besides the light blue version with the inside trimmings with the colors of the Italian flag, conceived onthe occasion of the world Football Championship in South Africa, have been presented at the last Pitti Immagine Uomo.
Una palette di colori basica, che ha per protagonista il nero, ma anche tutte le tonalità del grigio, talvolta il bianco, interrotta inaspettatamente dabagliori cromatici, come un blu elettrico o un arancione acceso. Linee apparentemente minimali, che hanno sempre giocato in realtà con leproporzioni del guardaroba maschile, spingendo il nostro gusto verso l’avanguardia. Una certa ossessione per l’adolescenza, vista non comemomento felice e dorato, ma come età, anche controversa, di scoperta e di sperimentazione. Stiamo parlando del lavoro di Raf Simons, designerche ha segnato, prima con la linea a suo nome, poi anche come direttore creativo di Jil Sander, il nostro modo di vestire e il nostro immaginario.Tanto che mai come nell’ultima stagione la sua impronta e i suoi stilemi sono apparsi sulle passerelle di molti altri creatori di moda. Citazione, piùche omaggio vero e proprio, abbastanza incisiva da essere colta anche in sfilate normalmente ben lontane dal suo linguaggio. Meno conosciutodalla grande massa di altri fashion designer, più propensi di lui all’esposizione mediatica e al culto del logo, sarà invece con buona probabilità il suonome che ricorderemo in futuro fra quelli che, in un momento storico così incerto, da un punto di vista sociologico, oltre che di costume, hannosaputo tracciare percorsi creativi fuori dal coro, coraggiosi, nuovi e, proprio per questo, capaci di imporre un cambiamento. E non ci sembra cosada poco.
Una palette di colori basica, che ha per protagonista il nero, ma anche tutte le tonalità del grigio, talvolta il bianco, interrotta inaspettatamente dabagliori cromatici, come un blu elettrico o un arancione acceso. Linee apparentemente minimali, che hanno sempre giocato in realtà con leproporzioni del guardaroba maschile, spingendo il nostro gusto verso l’avanguardia. Una certa ossessione per l’adolescenza, vista non comemomento felice e dorato, ma come età, anche controversa, di scoperta e di sperimentazione. Stiamo parlando del lavoro di Raf Simons, designerche ha segnato, prima con la linea a suo nome, poi anche come direttore creativo di Jil Sander, il nostro modo di vestire e il nostro immaginario.Tanto che mai come nell’ultima stagione la sua impronta e i suoi stilemi sono apparsi sulle passerelle di molti altri creatori di moda. Citazione, piùche omaggio vero e proprio, abbastanza incisiva da essere colta anche in sfilate normalmente ben lontane dal suo linguaggio. Meno conosciutodalla grande massa di altri fashion designer, più propensi di lui all’esposizione mediatica e al culto del logo, sarà invece con buona probabilità il suonome che ricorderemo in futuro fra quelli che, in un momento storico così incerto, da un punto di vista sociologico, oltre che di costume, hannosaputo tracciare percorsi creativi fuori dal coro, coraggiosi, nuovi e, proprio per questo, capaci di imporre un cambiamento. E non ci sembra cosada poco.
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POINT OF VIEW
030 RUBRICA
SULLA MODA E DINTORNI
by Stefano [email protected]
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102-103 MODA
Creatività, ricerca e qualità sono gli ingredienti checaratterizzano le calzature di Vic Matié e O.X.S. Un perfettobinomio tra originalità e comfort quotidiano. La storicatradizione calzaturiera Made in Italy si incontra con inediteispirazioni tra musica, moda e arte. Una nuova avventuraguidata da due giovani creativi: Silvia Curzi e DiegoFioranelli, brand manager rispettivamente di Vic Matié eO.X.S., che raccontano a Made With Style come nasconole loro creazioni e molto di più.
Federico Poletti: Nella vostra creatività quanto sieteinfluenzati dalle espressioni artistiche? Silvia Curzi:Personalmente l'ambito che più direttamente mi coinvolgeè quello musicale; non solo per le sue sonorità, ma anche
per la dimensione estetica che ogni cantante o movimentomusicale porta con sé. Nel guardare ancora oggi DavidBowie rimango totalmente affascinata. Diego Fioranelli:Musicalmente parlando, la mia anima è assolutamenterock. Ho una venerazione per tutte le grandi icone che inpassato hanno dato voce a sonorità nuove, innovandol'estetica del momento: Beatles, Rolling Stones, Clash,Smashing Pumpkins, solo per citarne alcuni. Seguo conpassione la fotografia e l’arte contemporanea. Ho sempreavuto una predilezione per coloro che hanno indirizzato lapropria ricerca sul colore; due esempi molto diversi tra loro,ma che amo allo stesso modo: gli impressionisti e MarkRothko. Infine una sottile divagazione per la pop art, anchese preferisco l'approccio italiano più poetico e raffinato di
Words Stefano Guerrini
Federico Poletti
Due storie nel segno della calzatura
Ispirazioni tra arte, musica
e design nelle creazioni
di Vic Matié e O.X.S.
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