storytelling: genealogia dell'homo fictus

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storytelling genealogia dell’Homo fictus

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Ti sei mai chiesto perché le storie affascinino?

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Page 1: Storytelling: genealogia dell'Homo fictus

storytelling!

genealogia dell’Homo fictus

Page 2: Storytelling: genealogia dell'Homo fictus
Page 3: Storytelling: genealogia dell'Homo fictus

forse non lo sai ma siamo creature di un Reame immaginario

veniamo da NEVERLAND

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tu sei una creatura del reame immaginario di Neverland. Se non te ne sei accorto,

non disperare: le storie stanno agli uomini come l’acqua ai pesci

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Storie, fantasie e sogni sono l’ultimo bastione del magico

vivono in uno spazio nel quale le scienze non possono entrare. !

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se il cantastorie ha talento, ci scorta in un viaggio non resistiamo alla sua seduzione

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ci offre solo i colori ma noi Co-creiamo la storia

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Lo scrittore ci guida in un mondo fantastico che NOI creiamo. Ci offre parole che di per sé sono inanimate e che prendono vita con l’immaginazione di chi legge

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è risaputo che le storie sono rilevanti per i bambini che attraverso di esse definiscono la loro esistenza

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Ma per gli adulti è poi così diverso?

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La biblioteca di Holland House, all’indomani di

un bombardamento nazista

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siamo intrisi di storie persino quando sogniamo

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Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi e con la faccia verso il cielo, viaggi avventurosi ma mi dirai "Ah, poesia!! Non si mangia, sai, con la poesia!!"

Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi e con la faccia verso il cielo, viaggi avventurosi pensa se la gente, invece del potere, pensasse all'amicizia come modo per godere E come capi indiani, magia, si fuma per la pace ma tu mi dirai "Poesia, non si mangia con la poesia!!" basta! Per me questo è un duello devo salvar la testa perché dentro c'è il cervello!

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anche le canzoni raccontano storie….

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e la cosa meravigliosa è che non smettiamo di sognare da svegli:

lo facciamo ad occhi aperti

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studi scientifici alla mano, si sa che i sogni a occhi aperti durano in media 14 secondi che facciamo circa 2000 al giorno

in pratica, spendiamo circa la metà delle nostre ore di veglia, intessendo storie fantastiche…

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Hai presente l’espressione “farsi un film?”

mentre il nostro corpo è “qui” e “ora”, la nostra mente viaggia…

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viaggiamo con le storie della musica e con quelle dei film

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pensa al wrestling o alla boxe e a quanto incidono le storie

l’interesse è focalizzato sui personaggi

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storie

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pensa al calcio: se il commentatore è un buon cantastorie, ti scorta lungo un viaggio eroico

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anche gli spot sono piccole storie

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gli esseri umani sono intrisi di storie, queste toccano tutti gli aspetti della nostra vita

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basta un’immagine per partire per viaggi lontani nel tempo e nello spazio

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ma le storie le raccontiamo anche a noi stessi e siamo pure bravi!

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ma chi sono i personaggi delle storie?

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i personaggi delle storie

lavorano, cacciano, cercano una compagna, si alleano, amano, odiano e nel tempo libero si raccontano storie che li facciano evadere, proprio come, noi. !Ma mentre noi abbiamo bisogno di riposare e lavorare, loro imperterriti vivono nel mondo dell’immaginazione

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per i bambini le storie sono assolutamente reali. Non dobbiamo sforzarci di farli sognare ma di farli mangiare i broccoli, oh sì :)

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le storie sopravvivono perché ci regalano gioia e ci ricordano che siamo tutti sulla stessa barca

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Le storie ci pongono di fronte a un apparente controsenso: l’evoluzione è biecamente utilitaristica, le storie no. !

Come possono quindi sopravvivere?

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Ma è davvero tutto, solo ed esclusivamente utilitaristico?

Tutto ciò che esiste ha una funzione tangibile e scientificamente provata?

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pensa alla nostra mano

quante cose può fare? ha 27 ossa e 27 legamenti unghie per grattare, sensibilità tattile ma l nostro vero orgoglio è il pollice opponibile. !Cosa può fare una mano?

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e gli occhi a cosa “servono”? e le labbra?

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Non è meraviglioso lo storytelling degli occhi?

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quello che vale per labbra, mani e occhi, vale anche per il cervello

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le storie ci piacciono perché ci regalano vie di fuga?

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se così fosse, sarebbero tutte piacevoli

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In realtà le storie raccontano di dolore, morte, sofferenza, rinascita.

!Possono avere un lieto fine ma anche no.

!Hanno una grammatica universale

!!!

Storia: !

personaggio + situazione difficile + tentativo di risoluzione + svolgimento

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la grammatica universale non impedisce alle storie

di essere sempre avvincenti e diverse le une dalle altre

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le storie sono uno spazio protetto all’interno del quale

allenarci a vivere e a fare esperienza

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immagina la storia come un

simolatore di volo

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Hai sentito parlare dei neuroni specchio?

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per empatia senti le stesse emozioni di un personaggio

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attivi risposte fisiche non solo mentali

saltaci tu :)

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ti commuovi mai davanti a un film?

anche se sai che è un film….

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quando leggi un libro entri in una dimensione altra

WOOOOSSSSH e sei in un universo parallelo…

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e ovviamente il teletrasporto non si ferma di notte :)

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Sogniamo per dimenticare, per sistemare nella lunga e nella breve memoria le esperienze o anche per una forma di auto terapia…

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…. secondo altri sognare non serve a un bel nulla…

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sogniamo sempre, sogniamo tutti, ecco.

E se la smettessimo di essere sempre a caccia dell’aspetto utilitaristico?

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la nostra mente ha bisogno di raccontare storie per dare ordine e

disciplina al caos

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Si fa quindi interprete attraverso le storie

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il fatto è, che nel lato sinistro del nostro cervello, vive un piccolo

Sharlock Holmes che lavora incessantemente per dare coerenza e ordine ai fatti

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Sherlock non ha pace finché non trova delle trame regolari nel mondo. Se non le trova, le impone.

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così l’immaginazione traduce un insieme di eventi e fatti in una storia

come la mente traduce visivamente

l’immagine astratta in un volto

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Nel 1940 Simmel e Heider, due psicologi….

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L’uomo detesta il vuoto esplicativo

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Le storie da sempre svolgono la funzione di riempire il vuoto

rinforzando l’insieme di valori comuni

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ma se le storie sono un potente collante sociale, puoi

immaginare che valore possono avere in un momento

di forte scollamento??

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« Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere. » !Stendhal

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in sostanza, Neverland nutre la nostra immaginazione, rinforza le convinzioni morali, ci regala una dimensione protetta nella quale allenarci a vivere…

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Neverland è casa nostra

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Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto, fino al mattino poi la strada la trovi da te porta all'isola che non c'è. Forse questo ti sembrerà strano ma la ragione ti ha un po' preso la mano ed ora sei quasi convinto che non può esistere un'isola che non c'è

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