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Test della Citroën C4 Una potente turbo-diesel dallo stile elegante 22 L’inglese in Australia Offerta speciale per i soci dal partner Boa Lingua 36 In Islanda con «Touring» In 44 attraverso la natura plasmata dai vulcani 26 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 35 Rottamazione e riciclaggio Dopo la fine c’è un inizio 14 13 gennaio 2011 touring 1 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità Un fenomeno in espansione In viaggio dal dentista 6 Innovativo sistema per le strade Il ghiaccio è prevedibile 13

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Il giornale della mobilità, edizione del 13 gennaio 2011

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Page 1: Touring 01 / 2011 italiano

Test della Citroën C4Una potente turbo-dieseldallo stile elegante 22

L’inglese in AustraliaOfferta speciale per i socidal partner Boa Lingua 36

In Islanda con «Touring»In 4�4 attraverso la naturaplasmata dai vulcani 26

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 35

Rottamazione e riciclaggio

Dopo la finec’è un inizio 14

13 gennaio 2011 touring 1www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Un fenomeno in espansione

In viaggio dal dentista 6

Innovativo sistema per le strade

Il ghiaccio è prevedibile 13

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Quest’annoil bonusnon toccasolo aigrandi capi.

Il giornale della mobilità

13 gennaio 2011 touring 1www.touring.ch AZA 1214 Vernier

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Page 3: Touring 01 / 2011 italiano

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13 gennaio 2011 | touring 1 | editoriale e sommario 5

Il tunnel autostradale del San Gottardodeve essere risanato entro il 2025 concosti per 1,1 miliardi di franchi e con la-vori della durata di due anni e mezzo.Sorge spontanea la domanda su comesarà gestito il traffico di oltre 10000veicoli al giorno. In merito, il Consigliofederale ha elaborato diverse varianti:dalla chiusura completa della galleriasino alla costruzione di un secondo tu-bo. Nel caso della variante che prevedela chiusura totale, durante i lavori il traf-fico dovrebbero essere trasferito sullaferrovia. In questo modo, ogni ora pos-sono venire inviati 600 veicoli da nord asud o viceversa. Un volume però insuf-ficiente soprattutto durante le ore dipunta, in cui si prevedono 900 veicoli al-l’ora. Cosa fare con il resto? Una partepotrebbe essere deviata su altri valichi.

Si può analizzare la questione da di-versi punti di vista, ma è inevitabile uncaos stradale con code e problemi disicurezza. Per questo, il TCS esige dalConsiglio federale che la sicurezza siaun criterio prioritario per decidere qua-le soluzione alternativa scegliere. Edecco che rispunta la richiesta di un se-condo traforo del San Gottardo, che inquesto contesto sarebbe assolutamen-te sensato. Inoltre è l’obiettivo dei can-toni Uri e Ticino, così come di diverseassociazioni del traffico. Se corrispon-desse anche alla volontà del popolo,deve di nuovo essere presa in conside-razione nonostante i mille ostacoli. Mail tempo scarseggia.

Felix Maurhofer, caporedattore

Il risanamentodel San Gottardoriaccende desideri

Foto di copertinaAutore: Mathias Wyssenbach

primo piano6 Turismo dei denti

Un’agenzia svizzera propone viaggi inUngheria per i trattamenti dentistici.

società e mobilità11 Pneumatici invernali

Malgrado siano necessari, in Svizzeranon è obbligatorio montarli.

11 Il consulenteIndispensabile liberare bene l’autodalla neve prima di mettersi in strada.

13 Fondi stradali ghiacciatiIdeato un rilevatore del ghiaccio.

14 Rottamazione di veicoliVisita a un centro di demolizione.

17 Metadone e patente di guidaA determinate condizioni si puòriottenere la licenza di condurre.

test e tecnica19 Sistemi anticollisione

Test TCS su Volvo S60 e Honda Accord.19 Manutenzione del veicolo

Su Internet un valido aiuto per i costi.22 Test della Citroën C4 2.0 HDi

Una nuova versione senza stravaganzedall’elevato comfort e prestante.

Prove su strada21 VW Touareg ibrida21 SsangYong Korando

Lo Zibob, un nuovo mini-slittino che consente divertenti discese sui pendii innevati, staimperversando tra giovani e anziani amanti della neve. Tanto che il comprensorio sciisticodel Toggenburgo ha approntato la prima pista del mondo riservata agli Zibob, con circa 300metri di curve a gomito e cunette. Maggiori dettagli su www.toggenburgbergbahnen.ch.

ald

viaggi e tempo libero26 In Islanda in 4�4

Periplo accompagnato dell’isola.30 Circuiti al volante di 4�4

Quattro destinazioni spettacolari pergli amanti dell’offroad.

31 Ciaspole e rispetto della naturaEscursionisti tra fauna e flora.

32 Austria invernaleNella Zillertal tra neve e musica.

sezione ticino35 Lugano

Il peggior passaggio pedonale europeoè stato eliminato.

35 Punto di contatto per i sociA Rivera per acquistare e informarsisulle prestazioni del club.

club e soci36 Soggiorni linguistici

In Australia con Boa Lingua.38 Quiz educativo

Concorso di educazione stradaleper i più piccoli.

40 l’incontroJulia Abrosimowa, guida turistica suifiumi tra Mosca e San Pietroburgo.

38 prezzi e contatti TCS39 forum, il concorso, impressum

sommario

Slittini alla moda nel Toggenburgo

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6 primo piano | touring 1 | 13 gennaio 2011

Inconvenienti peri turisti dei dentiOgni anno sono molti gli svizzeri che si recano inUngheria per farsi curare i denti, attirati da costidi trattamento inferiori anche del 70%. Ma spessopoi si rendono necessarie cure supplementari chealleggeriscono il borsello e logorano i nervi.

Sia in Svizzera che in Ungheria, la visita dal dentista procura alla maggior partedei pazienti un certo malessere, se non addirittura un reale sentimento di paura.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | primo piano 7

›Eszter Jopp non può proprio lamentarsiper la mancanza di lavoro. È infatti ladirettrice della piccola agenzia di viaggizurighese Dental Travel, che si è specializ-zata in trasferte dal dentista in Ungheria.L’agenzia è stata aperta dodici anni fa e«oggi ogni mese un centinaio di pazientiprenota da noi un trattamento dentistico inUngheria». A conti fatti, si tratta dunque diben oltre mille prenotazioni all’anno daparte di svizzeri «col mal di denti».

A questi «turisti» viene offerto un serviziocompleto che va dal viaggio in aereo, trenoo anche con la propria automobile, sino alsoggiorno in albergo e all’appuntamentocon il dentista locale. Tutti i clienti dellaDental Travel sono curati dalla catena distudi dentistici VitalCenter di Budapest.«Siamo una specie di rappresentanza sviz-zera», spiega la Jopp. Inoltre, a Zurigo è sta-to creato un proprio centro di analisi, dovei pazienti vengono sottoposti a una visitapreliminare dal costo di 150 franchi. Radio-grafie e calco dei denti vengono quindi spe-diti per corriere nella capitale ungherese,dove poi avviene il trattamento vero e pro-prio. VitalCenter esprime la propria grati-tudine mettendo a disposizione di DentalTravel generose somme per il marketing. Egli affari prosperano.

Stipendi bassi | Nel mercato svizzero deiviaggi organizzati in Ungheria per gli studi

dentistici, che Eszter Jopp stima attorno a4000–5000 pazienti l’anno, attualmenteDental Travel detiene una quota che va dal25 al 35 percento. I concorrenti sono solocinque o sei. È, invece, più difficile stabilirela cifra dei pazienti che prenotano da sé ilvolo e il trattamento nelle cliniche dentaliungheresi. La loro motivazione – affermaEszter Jopp – è assolutamente chiara: iprezzi più bassi. Il risparmio rispetto a untrattamento identico in uno studio dentisti-co svizzero si aggira attorno al 70 percento,come si deduce consultando il sito Internetdi Dental Travel. Ad esempio: una coronadentale «Procera Zirconia» in Svizzera costain media dai 3000 ai 4000 franchi, mentrein Ungheria 760.

Calcolare tutto | Il motivo principale perl’enorme divario è il basso livello degli sti-pendi in Ungheria. «Non si deve dunque ri-sparmiare sul materiale», sottolinea Jopp.E questo ci distingue anche dai trattamentiin Germania, che vengono offerti semprepiù spesso anche da noi. Jopp: «In Germa-nia gli stipendi sono un bel po’ più alti ri-spetto all’Ungheria». Per questo, il rischio èche si risparmi sul materiale per poteroffrire comunque prezzi attrattivi allaclientela svizzera. La Società Svizzera diOdontologia e Stomatologia (SSO) segue il

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continua a pagina 9

Il Ponte delle Catene e il Bastione dei Pescatori sono i simboli più celebri di Budapest.

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informazioni

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BasileaSt. Jakobshalle

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13 gennaio 2011 | touring 1 | primo piano 9

fenomeno del «turismo dei denti» non senzapreoccupazione, tanto più che negli ultimianni è aumentata anche l’offerta interna.«La crescente concorrenza sia nazionaleche estera conduce a una diminuzione dellaclientela e dunque anche a minori entrateda parte degli studi dentistici svizzeri»,afferma il portavoce della SSO Marco Tac-kenberg. Oltre al noto fenomeno dei viaggiper farsi curare i denti in Ungheria, ultima-mente sono aumentate anche le trasferteper i trattamenti nei Paesi confinanti del-l’Unione europea, come la Germania. Ma ciòdipende anche dall’aumento della popola-zione straniera in Svizzera.

L’argomento «dell’enorme differenza diprezzo» non è condiviso dalla SSO. «Se sicalcola lo spreco di tempo e di denaro per ilviaggio, e la conseguente perdita di guada-gno, così come possibili ulteriori trattamenticorrettivi in Svizzera per errori commessiall’estero, il vantaggio non è garantito», af-ferma Tackenberg. Il fatto che i trattamentidentistici all’estero, specialmente in Un-gheria, siano abbastanza spesso difettosi,lo hanno già constatato le cliniche dentalidell’Università di Berna.

Spiega ancora Tackenberg: «Da questisondaggi risulta che il 41 percento dei trat-tamenti ungheresi sono stati carenti. Il 39percento sono stati difettosi a tal punto dadeformare la dentatura». E dopo aver subi-to un trattamento errato, molti pazienti tor-nano arrabbiati dal loro dentista svizzero erimangono da lui. Stando a Tackenberg,quasi tutti i dentisti membri SSO hanno fat-

to una simile esperienza e hanno già intra-preso dei trattamenti riparatori.

Prodotto di nicchia | Dental Travel nonè d’accordo di fare di tutta l’erba un fascio.«La nostra esperienza di successo di oltredieci anni – sostiene Eszter Jopp – confer-ma che la qualità è garantita». Senza faretroppa pubblicità, la clientela continua adaumentare. Funziona semplicemente con ilpassaparola tra la gente. Inoltre DentalTravel offre una garanzia di cinque annisu impianti, corone, ponti e otturazioni.Jopp non nega che si verifichino dei casiin garanzia. «Per questi pazienti organiz-ziamo dei trattamenti supplementari neinostri centri di analisi zurighesi o a Buda-pest». Addirittura per i primi interventiDental Travel si assume i costi di viaggio.Chi ad esempio prenota un «Pacchetto Pro-tetica» con costi di trattamento a partire da4000 franchi, ottiene gratis il volo e cinquepernottamenti in un hotel a tre stelle, cola-zione inclusa, a Budapest del valore di 710franchi.

Nonostante il successo di Dental Travel,all’interno del settore, il turismo dei dentirimane un prodotto di nicchia. Presso letradizionali agenzie di viaggi si rimanepiuttosto scettici. «Non organizziamo viag-gi per visite da medici o dentisti», affermaad esempio Peter Brun, portavoce di Kuoni.Un motivo decisivo è la questione dellaresponsabilità, un rischio che l’agenzia do-vrebbe assumersi in caso di trattamentoerrato. Brun: «Non è di nostra competenza».E dicendo ciò parla anche per l’intero set-tore viaggi.‹ Robert Wildi

Chi prenota presso Dental Travel a Zurigo (www.dentaltravel.ch) un trattamento dentistico, potrebbeincontrare la dottoressa Magdola Kemenes (a destra in alto) nel VitalCenter presso il Parco-MOM.

Quel che vale per i trattamenti all’este-ro in ambito dentistico, si può direin generale anche per l’intero turismodella salute: esso, perlomeno in Svizze-ra, attualmente non è ancora un feno-meno di massa.

Già anni fa la cassa malati Helsanapoté sperimentare la grande fedeltà de-gli svizzeri al proprio sistema sanitario,quando offrì ai suoi assicurati soggiornidi cure a buon mercato in alcune clini-che della Germania meridionale. L’offer-ta non riscosse successo, nonostanteche la proposta fosse sicuramenteattrattiva dal profilo finanziario. Addi-rittura, da allora sempre più tedeschi sirecano nelle cliniche di riabilitazioneelvetiche.

La concorrente assicurazione malat-tia Sanitas non sostiene in modo attivoquesto turismo della salute, «perchél’esperienza ha dimostrato che la mag-gior parte degli assicurati non è propriointeressata», spiega il portavoce dellaSanitas Christian Kuhn. A volte si stipu-lano accordi con cliniche di riabilitazio-ne con il vicino Paese del nord, tuttavia«il volume è piuttosto esiguo».

La Federazione dei medici svizzeri(FMH) non si oppone in modo categoricoal cosiddetto turismo della medicina.«Non siamo contrari se, nell’ambitodell’assicurazione malattia di base, ipazienti hanno la libertà di scelta delmedico e la garanzia di una cura diqualità anche oltre confine», afferma ilpresidente dell’FMH Dr. med. Jacquesde Haller.

A Basilea/Lörrach già qualche annofa è stato compiuto un progetto pilotarelativo nell’assicurazione di base pertrattamenti oltre confine. La risonanzaè stata però modesta. Oggi l’Unione Eu-ropea sta riflettendo sull’introduzionedi una libertà di circolazione per i pa-zienti europei, in cui sarebbe compresaanche la Confederazione. Per Jacquesde Haller è chiaro: «Anche in questo ca-so, il successo è possibile solo se ancheall’estero le condizioni essenziali sianogarantite come la libera scelta del me-dico e la qualità della cura».

Dal punto di vista complessivo, il turi-smo della salute è un enorme affare or-mai già da anni. Stando a una ricercadella società di consulenza McKinsey,nel 2004 sono stati registrati 40 miliar-di di dollari di fatturato in tutto il mondo.Sino al 2012 si prevede una crescita dioltre 100 miliardi di dollari. row

Turismo dellasalute non ancorafenomeno di massa

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13 gennaio 2011 | touring 1 | società e mobilità 11

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Il profilo di una gomma da neve presenta sottili lamelle che si «aggrappano» alla neve.

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

In caso di forti nevicate o di freddopolare, gli automobilisti sono maggior-mente sollecitati. I loro veicoli, in parti-colare se sono parcheggiati sotto lestelle, o per meglio dire se non sono alriparo di una tettoia si ricoprono di unostrato di neve e/o di ghiaccio. Costatempo e anche la necessaria pazienza,riportare «alla luce» la propria vettura.Per ragioni di sicurezza, è tuttaviaconsigliabile investire qualche minutoin questa operazione, anche a costo diritrovarsi con le mani gelide.

Tutti i finestrini devono essere ripulitida ghiaccio e neve. Chi si accontenta diliberare soltanto una feritoia o poco più,è punibile con una multa di diverse cen-tinaia di franchi per infrazione gravedelle norme sulla circolazione stradaleed anche con il ritiro della patente. An-che quando non è così freddo e il veicoloè coperto unicamente da uno strato dineve, è necessario procedere ad unarimozione completa di quest’ultima.Per la sicurezza in marcia della vettura,non è sufficiente pulire il parabrezza e ifinestrini laterali, ma è necessario farealtrettanto con gli specchietti retrovi-sori esterni, i fari, le luci di direzione equelle dei freni.

È inoltre importante anche rimuoverela neve dal cofano e dal tetto. Una voltache il veicolo è caldo, infatti, la neve po-trebbe scivolare dal tetto sul parabrez-za e impedire temporaneamente la vi-suale mentre si è in viaggio. D’altro can-to la neve sul cofano, con la velocità,viene spinta dall’aria sul parabrezza,compromettendo anch’essa la visualedel conducente, magari in un momentodecisivo. Infine, un guidatore responsa-bile deve anche evitare che la sua auto-mobile diventi una sorta di «spandineve» per gli altri utenti della strada: seinfatti una volta in viaggio la neve sultetto del proprio veicolo viene trascina-ta via dall’aria e cade sul campo strada-le, ciò potrebbe spaventare altri auto-mobilisti e indurli all’errore.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Liberare l’autodalla neve è unobbligo assoluto

›Dal 4 dicembre, in Germania i pneumaticiinvernali sono obbligatori in caso di neve,ghiaccio e fanghiglia. Anche in Austria vigeun obbligo all’equipaggiamento invernalein determinate situazioni. Se in Francia nonci sono obblighi, in Italia può essere decre-tato l’obbligo delle gomme da neve quandosi presentano determinate condizioni me-teo per un breve periodo e su tratti ben de-finiti. La Svizzera, malgrado sia un Paesealpino, non conosce l’obbligo dei pneuma-tici invernali e il TCS ritiene che non ce nesia bisogno. Ma: «Ogni conducente è respon-sabile affinché la propria auto sia in buonostato e garantisca sicurezza. Di conseguen-za, se le condizioni stradali sono invernali,le gomme da neve sono indispensabili», af-ferma Stephan Müller, portavoce del TCS. Èanche il parere dell’Ufficio federale dellestrade (Ustra): per circolare con sicurezza,ogni conducente deve montare gomme perla neve con un profilo di almeno 4 mm.

Una disposizione di legge porterebbe, pe-rò, ad un insieme di norme complicate. «Ilclima non si regola a seconda della legge»,ricorda il portavoce dell’Ustra ThomasRohrbach. Si dovrebbe dapprima definirecosa è una gomma invernale. «Il contrasse-gno ‹M+S› e il simbolo del fiocco di neve so-no indicazioni di prodotto, che non bastano

per una norma di legge», spiega il portavocedell’Ustra. Inoltre, la Svizzera ha vari climidifferenti tra loro e ciò rende impossibilel’introduzione di una norma generale.

«Un pneumatico invernale è nettamentemigliore in caso di neve e di fondo bagnatocon basse temperature», asserisce StefanLehmann, capo progetto del test pneumati-ci del TCS. Il profilo di una gomma inverna-le presenta sottili lamelle che possono «ag-grapparsi» alla neve. Nel test TCS anche legomme quattro stagioni non convincono:«Le cosiddette gomme ‹all season› sono uncompromesso e le prestazioni non sono ot-time dal lato sicurezza ed economicità né inestate né in inverno», spiega Lehmann.

Comunque un obbligo | Pur non vigendoun obbligo, l’equipaggiamento di un’autoin Svizzera deve essere sempre idoneo allecondizioni stradali: chi ha provocato un in-cidente a causa di gomme inadatte o rimanebloccato nella neve, può essere multato.Inoltre, nel caso d’incidente può rischiarela decurtazione delle prestazioni assicura-tive. Da ottobre a Pasqua i pneumatici in-vernali sono assolutamente necessari.‹ nr

Info Touringwww.pneumatici.tcs.ch

«Il tempo nonguarda le regole»La Germania ha introdotto un obbligo dei pneumaticiinvernali. Non è il caso della Svizzera. Nonostante ciò,le gomme per l’inverno sono indispensabili.

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Volando sulle maestose vette delle Alpi svizzere non è solo la bellezzasenza tempo dei ghiacciai ad incantare, ma anche la loro percepibile forzaprimordiale. Touring e Scenic Air organizzano in via esclusiva per i sociTCS voli speciali con partenza da due aeroporti svizzeri – naturalmentea bordo dell’elicottero Touring.

Esclusivi voli a bordodell’elicottero Touring

Informazioni importantiI minuti di volo sono indicativi. La durata delvolo e la rotta possono variare a seconda dellecondizioni meteo e della rotazione dei venti. Ivoli panoramici si addicono a persone di ognietà. Un elicottero può portare al massimo cin-que passeggeri per ogni volo. Maggiori infor-mazioni quali il punto d’incontro, l’orario e co-me raggiungerci saranno comunicate dopol’iscrizione.

Salti in paracadute tandem da ReichenbachA Reichenbach vi offriamo, ogni giorno, lanci inparacadute tandem.Dall’aereo, per i soci TCS:Fr. 360.– (prezzo normale 380.–)

Altre informazioni e prenotazioni:Scenic Air AG, casella postale 412,3800 InterlakenTel. 033 821 00 11, fax 033 821 64 14E-Mail: [email protected]

Da Sion: volo su Zermatt e Cervino. Volodi ca. 35 minutiSi sale passando per la Val d’Herens con vistasulla Dent Blanche e si arriva al Cervino. Sor-volando Zermatt si possono ammirare i princi-pali Quattromila delle Alpi svizzere. Passandoper il Weisshorn si fa ritorno nella Valle del Ro-dano.

Date del volo: 19.2, 19.3, 9.4Prezzo per persona per i soci TCS:Fr. 295.– (prezzo normale 340.–)

Tagliando d’iscrizione

Mi iscrivo per la seguente data Numero di persone

Cognome Nome

Via CAP/Località

E-mail N. tel. port.

Data Firma

Inviare a: Scenic Air AG, casella postale 412, 3800 Interlaken.

Da Interlaken: Eiger, Mönch, Jungfrau eghiacciaio dell’Aletsch. Volo di ca. 35 minutiDopo il decollo si sorvola il lago di Thun verso itre giganti Eiger, Mönch e Jungfrau. Passandoper l’impressionante parete nord dell’Eiger, siraggiunge un mondo di neve, ripide pareti eghiacci eterni. Si sorvola poi il ghiacciaiodell’Aletsch e lo Schilthorn per tornare al pun-to di partenza.Date del volo: 12.2, 12.3, 2.4Prezzo per persona per i soci TCS:Fr. 295.– (prezzo normale 340.–)

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13 gennaio 2011 | touring 1 | società e mobilità 13

›Peggior nemico dell’automobilista in in-verno, il ghiaccio è ogni anno all’origine dinumerosi scontri dalle conseguenze spessodrammatiche: il 7 marzo 2009, si contavano13 feriti in un tamponamento a catena cheha coinvolto una decina di veicoli sull’au-tostrada A6, tra Rubigen e Muri (BE). For-mandosi generalmente in meno di un’ora,le lastre di ghiaccio sorprendono gli utentidella strada e prendono in contropiede i re-sponsabili della viabilità. Da qui l’utilitàdel sistema messo a punto dall’Alta scuolaspecialistica bernese su mandato dell’Uffi-cio federale delle strade, mirante a rilevarein anticipo la comparsa di ghiaccio.

Sicuro ed ecologico | Concepito da duematematici, un fisico e un esperto di Meteo-Svizzera, il sistema poggia su una moltitu-dine di dati meteorologici raccolti da sen-sori disposti lungo le strade: temperaturadell’aria e del fondo stradale, umidità, sta-to della strada, nuvolosità, temperatura delgelo e della condensa, direzione del ventoecc. Quasi una trentina di parametri sonointegrati in permanenza. Sintetizzandol’insieme di queste informazioni, il sistemariesce a prevedere l’ampiezza del pericolodi ghiaccio per le successive due ore.

Aggiornato ogni 15 minuti, garantisceuna sorveglianza in tempo reale e permettedi spargere il sale preventivamente in modomirato. Contribuisce così a diminuire ilrischio di incidenti e a gestire l’ambienteriducendo la quantità di sale sparso sullacarreggiata. Testato durante due anni

sull’A6 e A8 tra Münsingen e il Passo delBrünig, ha dimostrato un’affidabilità del95% e una precisione vicina al mezzo gradodi temperatura.

Il colore del pericolo | Concretamente,appena appare un rischio di lastre di ghiac-cio, il sistema avverte automaticamente ilcapo della viabilità tramite sms, e-mail oaltro mezzo elettronico. L’interessato con-sulta allora una carta informatizzata dellarete stradale, dove i diversi tratti sonocolorati di verde, giallo e rosso, in funzionedel grado di pericolo. Su tale base puòdecidere di spargere sale in anticipo incompleta conoscenza di causa: «Il savoir-faire dei responsabili della viabilità e laloro conoscenza del terreno sono essenziali– spiega il matematico Daniel Bättig, tra gliideatori del sistema –. D’altronde abbiamoampiamente tenuto conto delle loro osser-vazioni nella fase di concepimento del pro-getto, al momento di elaborare l’algoritmo

e di adattarlo alle specificità locali». Fortedi queste esperienze positive, l’Ustra ne stastudiando l’applicazione all’insieme dellarete autostradale elvetica, sicuramente tra-mite un partenariato con una ditta privata.La friburghese Boschung e l’inglese Vaisalasembrano le candidate più serie. Ma nullaimpedisce che ci si rivolga alla fine proprioa MeteoSvizzera, anche lei titolare di unagrande esperienza in materia.

Adattato ai microclimi | Una cosa èsicura per Daniel Bättig: le autostrade sviz-zere saranno dotate del sistema entro unadecina d’anni. Una prospettiva che rallegraMartin Rösti, corresponsabile delle stradenazionali nel Canton Berna: «Questo stru-mento di previsione ci permette di prendererapidamente la decisione giusta, tenendoconto dei diversi microclimi. Grazie ad essolo scorso anno non abbiamo avuto nessunincidente dovuto al ghiaccio».‹

Jacques-Olivier Pidoux

Un’arma contro il ghiaccioL’Alta scuola specialistica bernese ha messo a punto un rilevatore del ghiaccio. Testatosull’A6, sarà installato progressivamente sull’insieme della rete autostradale elvetica.

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Solo per gli specialisti

Alla domanda se queste previsioni sullaformazione di ghiaccio saranno un gior-no accessibili agli automobilisti, DanielBättig risponde negativamente: «Esserichiedono un’interpretazione da partedi uno specialista. Vedendo un trattoannunciato come sicuro, una personaimprudente potrebbe circolare troppovelocemente, mettendosi così in perico-lo». In Svizzera in caso di perdita di con-trollo del veicolo, la responsabilità rica-de sempre sull’automobilista. Soltantoun grave difetto di manutenzione dellacarreggiata farebbe scattare le circo-stanze attenuanti davanti ad un’istanzagiudiziaria. jop Un sistema di rilevamento antighiaccio messo a punto da Urs Mori (a sin.) e Daniel Bättig.

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14 società e mobilità | touring 1 | 13 gennaio 2011

›La vecchia Volvo si avvia verso il suo ul-timo viaggio: a fatica e al rallentatore salesul nastro trasportatore, per poi scompari-re nella voragine dell’impianto di demoli-zione. Ne segue un rumore assordante e unminuto dopo migliaia di frammenti dell’au-to fuoriescono dall’impianto fumanti di va-pore. In un battibaleno la macchina, pesan-te 28 tonnellate e del costo di 8 milioni difranchi, fa tutto il lavoro: come mosso dallamano di un fantasma, un frantoio riduce inminuscoli pezzi la vettura, sia le componen-ti con difetti sia quelle rivendibili, compre-si i pneumatici. I materiali vengono separa-ti in base alle loro caratteristiche fisiche.Attraverso la cernita mediante ventilazio-ne, vengono messi da parte polvere, peli,imbottiture e materie sintetiche leggere. Glielettromagneti si occupano della separa-

zione degli acciai, mentre gli apparecchi adalta frequenza dividono i metalli dai nonmetalli. Alla fine la Volvo risulta suddivisain diversi mucchi omogenei; poi i dipenden-ti si occupano dell’ultima fase lavorandodi precisione al nastro trasportatore, adesempio togliendo i cavi di rame.

Sino a 20000 auto | Presso la ditta KarlKaufmann Recycling AG (Thörishaus/KönizBE), che di recente ha festeggiato il suo 150°anniversario e che in Svizzera è una tra lepiù grandi del genere, si trova uno dei setteimpianti di demolizione del Paese. Standoal direttore Werner Nydegger qui vengo-no demolite ogni anno dalle 18000alle 20000 auto, ciò checorrisponde a85 veicoli al

giorno. Prima della consegna, la vecchiaquattro ruote viene spogliata dai commer-cianti di pezzi usati di tutte le componentiriutilizzabili. Tra queste, anche il cataliz-zatore che può valere dai 50 ai 70 franchi.Questo macchinario super moderno di fab-bricazione tedesca, con 1250 cavalli, puòfrantumare 40 tonnellate di materiale al-l’ora. Due terzi del materiale demolito sonoin genere rifiuti dell’economia domestica,dell’industria e dei Comuni, dalla biciclettaarrugginita alla macchina da lavare. Sul-l’area della Kaufmannche si estende

Fatta a pezziin men chenon si dicaOgni anno in Svizzera vengono rottamatiall’incirca 100000 veicoli, un quinto dei qualisono triturati in moderni impianti di demolizione.Poi comincia il riciclaggio vero e proprio.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | società e mobilità 15

Attualmente a Hinwil, nel Canton Zurigo, èin corso un tentativo per rendere ancora piùecologico il trattamento delle scorie.

Partenza per l’estero | Una parte deimetalli selezionati dai moderni impianti didemolizione viene esportata all’estero doveviene elaborata. I prezzi variano in modoenorme a seconda della situazione sul mer-cato mondiale. Così oggi una tonnellata dirame costa 8900 franchi, mentre durante lacrisi finanziaria nel 2008 il prezzo era di so-li 3000 franchi. È anche per questo che leauto vengono riciclate più o meno veloce-mente a seconda della fluttuazione dei me-talli sul mercato.‹ Heinz W.Müller

Info Touringwww.stiftung-autorecycling.chwww.kaufmann-recycling.ch

100000 tonnellate

Su 80–100000 tonnellate di rottami,negli impianti di demolizione svizzeririmangono ogni anno 20–30000 ton-nellate di RESH (REststoffe aus SHred-deranlagen: residui materiali degli im-pianti di demolizione), che devono esseretrattate come rifiuti straordinari. Sedili,imbottiture, arredi interni sono i rifiutiche si possono bruciare. Il RESHè costi-tuito da plastica (60%), vetro, sabbia(elementi minerali; 15%), stoffe, pelle,legno (10%) così come polvere di verni-ce, ruggine (10%) e metalli (5%). Le au-to vecchie costituiscono solo il 30% deimetalli elaborati dall’impianto di demo-lizione. Ogni anno la quantità di RESHammonta a 50–60000 tonnellate. tg

lungo un chilometro tra i binari delle FFS el’autostrada, si accumulano montagne dirifiuti e di carrozzerie pressate.

All’incirca il 72% dei resti possono venireriutilizzati in qualche modo, mentre ciò cherimane è definito RESH (cfr. riquadro) e vie-ne eliminato in un impianto d’incenerimen-to. Problematica rimane la questione dellescorie dell’inceneritore, dato che contengo-no residui di metallo. Auto Recycling Sviz-zera, la fondazione sostenuta dagli impor-tatori di veicoli, voleva edificare a Mon-they, in Vallese, un impianto altamentemoderno per il miglioramento del riciclag-gio dei residui della rottamazione. Il pro-getto milionario venne però affossato nel

2005, anche perché nel frattempo ilsettore degli inceneritori ha

fatto progressi enormi.

È suonata l’ultima ora per questa vecchia automobile... ...che in un attimo viene polverizzata.

Alcuni lavori «di fino» vengono effettuati ancora a mano. Dopo una separazione accurata si può riutilizzare molto materiale.

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Un inverno particolarmente innevato non è solosinonimo di sole, montagna e incantevoli baite, ma anche diore passate a spalare la neve, a sgomberare vialetti e marcia-piedi. Certo, per la vostra sicurezza e per quella degli altripassanti che transitano sulla vostra proprietà. Ora però potetedimenticare la fatica e il mal di schiena. Con SNOW BLOWER1600, lo spazzaneve elettrico, il lavoro sarà divertimento.Questo spazzaneve non avrà mai problemi di avviamentonemmeno nelle giornate più fredde. Il potente motore elet-trico da 1600 watt vi consente di ripulire le aree interessatein un batter d’occhio. Manovrare SNOW BLOWER 1600 èsemplice come utilizzare un tosaerba. Per sgomberaremarciapiedi, vialetti, piazzali, accessi, rampe e parcheggi o percreare zone libere da neve attorno a casa o sulla terraz-za, la soluzione è una sola: SNOW BLOWER 1600 – per uninverno tranquillo.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | società e mobilità 17

›L’allora 28enne Thomas Gasser era eroi-nomane quando, in occasione di un control-lo, la polizia gli ritirò la licenza di condurre.Oggi Gasser ha dieci anni di più e non fa piùconsumo di eroina. Ma è tuttora un tossico-dipendente. Ogni mattina, infatti, ingerisceuna dose di metadone. Una sostanza oppia-cea artificiale, in pratica un antidolorifico,che lo aiuta a trascorrere la giornata senzacrisi di astinenza.

Fin qua, quasi una storia di comune quo-tidianità. Ciò che sorprende invece è che,nonostante l’assunzione di metadone, Tho-mas Gasser ha potuto rifare la licenza dicondurre e oggi lavora come autista per unaditta di consegne del settore alimentare; inpratica ogni giorno guida l’automobile perle strade di Berna. Nessun problema, affer-ma Barbara Gugger, capo-medico del Cen-tro ambulatoriale per il trattamento delletossicodipendenze a Berna: «In dosi corret-te il metadone non limita i nostri pazientiin alcuna maniera. Le facoltà di concentra-zione e di reazione non vengono colpite dalmetadone».

Un’eccezione | Bisogna fare subito unapremessa: sono pochi coloro che con unpassato da drogati alle spalle possono rifa-re la patente. «Vi sono collegati alti costi emolti dei pazienti sono rimasti troppo alungo fuori delle regole sociali», chiariscela dottoressa Gugger. Inoltre vi sono severirequisiti da soddisfare: «Chi sostituisce ladipendenza da oppiacei con il metadone,fondamentalmente non è adatto alla guidaa causa della mancanza di numerose capa-cità di adattamento e di prestazioni», si leg-ge nella valutazione del gruppo di lavoro«Medicina della circolazione» della Societàsvizzera di medicina legale. Solo a determi-nate condizioni i pazienti che assumonometadone potrebbero riottenere la licenzadi condurre; e solo per quanto riguarda lacategoria B (automobili).

Innanzitutto un paziente deve seguire unprogramma con il metadone da almeno seimesi. Questo, spiega la capo-medico, alloscopo da un lato che si abitui al metadone,dall’altro che venga trovato un dosaggiostabile. «Il paziente riceve solo la quantitàdi metadone che gli consente di trascorrerela giornata senza sintomi da astinenza. Ilmetadone deve togliergli il dolore, niente dipiù». In parallelo vengono fatte le analisidell’urina. Se qualcuno rivuole la patente

deve tenersi lontano da ogni tipo di consu-mo di stupefacenti (oppiacei, cocaina, ca-napa ecc.). Ciò viene controllato attraversoanalisi a sorpresa delle urine o dei capelli.

Analisi successive | Solo dopo aver sod-disfatto le condizioni richieste dall’Ufficiodella circolazione e della navigazione delCanton Berna, per un paziente sotto meta-done è possibile rifare la licenza di condur-re. A patto di essere disponibili a sottoporsiad analisi delle urine a sorpresa durante unperiodo che può andare fino a due anni. «Sequalcuno viene meno a queste condizioni,dovrà restituire immediatamente la paten-te», dice Gugger. Un’apposita statistica de-gli incidenti non esiste, eppure il medicodel traffico Dr. Matthias Pfäffli, dell’Istitu-to di medicina legale dell’Università di Ber-na, è convinto che i pazienti che seguono dasei mesi un programma con il metadonenon rappresentino un pericolo per la circo-

lazione. Ricerche scientifiche hanno dimo-strato che, con determinati requisiti, l’atti-tudine alla guida non è limitata dal meta-done: «Se il paziente evita di consumarealtre droghe, se non ha malattie psichiche ofisiche rilevanti per la guida ed è social-mente integrato, il conducente non rappre-senta un rischio di incidente accresciuto»,afferma il dottor Pfäffli. Lavori di ricercache smentiscono queste affermazioni nonsono noti.

Svizzera pioniera | In tutta la Confedera-zione valgono più o meno le stesse condi-zioni per i pazienti sotto metadone che vo-gliono riottenere la patente di guida, infor-ma la dottoressa Munira Haag-Dawouddell’Istituto di medicina legale di Zurigo.«Perfino la Germania, che fino ad ora eramolto restrittiva, oggi su questa materiasta intraprendendo un cammino simile allaSvizzera».‹ Reto Liniger

Alla guida sotto metadoneGli ex eroinomani, che oggi seguono un programma sostitutivo con il metadone,possono a determinate condizioni rifare la patente di guida. Il metadone, che vienesomministrato sotto controllo, non pregiudica infatti le facoltà relative alla guida.

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Grazie al metadone un ex eroinomane può tornare a lavorare come autista.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | test e tecnica 19

Deduzione fiscaleCD «Costi chilometrici 2011» I tragittipercorsi privatamente con i veicoli aziendalidevono essere menzionati sulla dichiarazio-ne dei redditi. Per facilitare questo sgradevo-le compito, il TCS ha elaborato il CD-ROM«Costi chilometrici 2011» che facilita il com-pito dei servizi contabili delle aziende nel cal-colare i costi da dichiarare. Prezzo: soci TCS,29 fr. (non-soci, 39 fr.); ordinazioni: www.infotechtcs.ch.

Tragitti sotto controlloLibro di bordo TCS Questo fascicolo è sta-to concepito per iscrivere i tragitti a fini pri-vati svolti con veicoli aziendali, ma è utile an-che per le aziende che posseggono veicoliutilizzati da diversi collaboratori. Per quantoriguarda i privati, lo potranno utilizzare percontrollare con precisione i consumi ed icosti di manutenzione correnti. Prezzo: sociTCS, 10 fr. (non-soci, 15 fr.); ordinazione:www.infotechtcs.ch.

Il rilevatore di pedoni individua i passanti e se necessario aziona una frenata d’emergenza.

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› C’è un conducente su quella vettura? Nonsiamo ancora a questo punto, ma certe au-tomobili, come la Honda Accord dotata diun sistema anticollisione accoppiato ad unsistema di frenata d’emergenza, prometto-no di aiutare l’automobilista. La Volvo S60aggiunge una videocamera in grado di iden-tificare i pedoni fino ai 35 km/h e azionarei freni. Alla base di queste tecnologie c’è unregolatore di velocità adattivo incaricato dicontrollare e mantenere la distanza dal vei-colo che precede. Questa sorveglianza èoperata grazie ad un sistema radar o infra-rossi che monitora lo spazio nel raggio dicirca 120 m.

Funziona! | I rilevatori anticollisionespingono questa funzione ancora più in là,riuscendo a riconoscere gli ostacoli immo-bili ed effettuando frenate più decise. Gliesperti del TCS hanno valutato i sistemiHonda e Volvo simulando una colonna diauto ferme grazie all’impiego di ostacoliflessibili istallati in pista. A 25 km/h, i dueveicoli si sono avvicinati alla colonna senzache il conducente azionasse i freni. Nel casodi Honda, dotata di CMBS (collision mitiga-tion brake system), la frenata d’emergenzanon ha evitato completamente l’urto, poi-

ché funziona soltanto fino a 20 km/h. La ve-locità è risultata tuttavia fortemente ridot-ta e gli allarmi sonori e acustici erano net-tamente percettibili prima della collisione.Inoltre si è percepita chiaramente anchel’accresciuta tensione delle cinture.

Da parte sua, la Volvo S60 è stata decele-rata fino all’arresto completo prima del-l’ostacolo. Gli avvisi acustici e ottici si sonomanifestati anch’essi in modo sensibile,anche se tendono ad inserirsi troppo pre-sto. Il sistema Volvo combina inoltre il ra-dar del sistema adattivo ad una telecameraottica. Di giorno è in grado di individuare ipedoni davanti al veicolo.

In conclusione, il sistema Honda funzio-na bene, ad eccezione di decelerazioni tal-volta incerte in occasione di sorpassi auto-stradali. Precipitazioni nevose importantilimitano inoltre la sua azione. Buono ancheil bilancio della Volvo S60 che lavora armo-niosamente sia in frenata sia in accelera-zione. Gli allarmi anticollisione tuttaviatendono ad inserirsi con troppa fretta inparticolare su percorsi movimentati af-frontati a buona andatura. La perfezionenon esiste. Il conducente del resto non do-vrebbe comunque ridurre il suo grado di vi-gilanza.‹ MOH/TCS c+p

Assistenti antiurtoconvincentiI sistemi anticollisione permettono davvero di evitareun tamponamento o addirittura di investire un pedone?Il verdetto di un test del TCS è piuttosto positivo.

La manutenzionesi calcola onlineÈ difficile per il normale automobi-lista valutare i costi che derivanodalla manutenzione del proprio vei-colo. Raggruppando i dati di oltre1700 modelli, la banca dati onlinecreata dal Touring Club Svizzerooffre un’apprezzata trasparenza almomento di acquistare un’automo-bile o di verificare gli interventieseguiti dall’officina meccanica. Inpratica, basta selezionare il modelloe si ottiene una visione d’insiemedei lavori prescritti con gli interval-li chilometrici ed i relativi costi. Leinformazioni, ottenibili anche informato pdf, offrono altresì un elen-co dettagliato dei pezzi di ricambioe dei liquidi da sostituire, unita-mente al loro prezzo. Ricordiamoche i costi dei servizi per 180000 kmoscillano tra meno di 2000 ad oltre6000 franchi. tg

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13 gennaio 2011 | touring 1 | test e tecnica 21

La Touareg ibrida non disdegna lo sterrato, meglio se poco accidentato,poiché quest’auto raffinata assomiglia più ad una lussuosa ammiraglia.

› Diciamolo subito, la VW Touareg ibrida punta più alle presta-zioni che ai consumi ridotti: ne sia prova la media di 8,2 l/100km dichiarata per il ciclo misto, ma che esplode nell’uso quoti-diano fissandosi attorno ai 12 l. Tenuto conto delle accelerazioniimpressionanti del V6 benzina sovralimentato, accompagnatoda un motore elettrico, il bilancio è tuttavia onorevole. Ancheperché le riprese sono quelle di un grosso V8 così come il pesodi questo mastodonte tanto pesante quanto ingombrante.

Ciò detto, il brio col quale il sistema ibrido parallelo alterna icambi fra trazione termica ed elettrica è sbalorditivo. Se si tieneil piede leggero sul «gas», la Touareg può spostarsi su brevi di-stanze in modalità completamente elettrica (max. 50 km/h). Unafacoltà molto utile nel traffico saturo. Altra faccia di questo ibri-do, il V6 si disinserisce dal cambio non appena si leva il piededall’acceleratore. Ne deriva la sensazione di «surfare» in auto-strada. E poiché tali diverse fasi si susseguono in modo imper-cettibile, il piacere è assoluto, grazie anche alla trasmissione au-tomatica a 8 rapporti e alle sospensioni pneumatiche (3960 fr.).

Oltre al peso accresciuto, l’unico inconveniente del modelloibrido è il bagagliaio ridotto (–87 l) a causa delle batterie allog-giate sotto il fondo. Per il resto, questo veicolo a trasmissioneintegrale (differenziale Torsen) mantiene le stesse caratteristi-che da «scalatore» delle versioni termiche. Compreso il fatto diavere a che fare con un’auto di lusso... anche nel prezzo.‹ MOH

Positivo: vera 4�4 ibrida, tecnologia affermata, prestazioni sportive,comportamento e piacere di marcia, abitabilità e modularità Negativo:consumi deludenti, peso e ingombro elevati, prezzo elitario e opzionicostose, dosaggio del freno a mano elettrico.

Tecnica: SUV, lunghezza 4,80 m; bagagliaio: 493 l; peso a vuoto: 2315 kg; V63 l, 333 CV; elettrico 46 CV; potenza combinata 380 CV, 580 Nm; cambio aut.a 8 rapporti; trazione integrale; da 0 a 100 km/h in 6,5 s; peso trainabile: 3,5 tConsumo in prova: 12,5 l/100 km, autonomia 680 km Prezzo: 109400 fr.

Un rinnovamentoin stile SUV

› Il più piccolo costruttore coreano ha rischiato di soccomberealla crisi. Entrato nella sfera d’influenza dell’indiana Mahindra,il suo futuro sembra ora assicurato. La silhouette gradevole del-la nuova Korando griffata Giugiaro è l’emblema del rilancio.Questa SUV compatta, la cui linea del tetto inclinata fa pensaread una crossover, si fregia di essere il primo modello 4�4 dellacasa dotato di carrozzeria autoportante. Pur senza primeggiare,questo veicolo con assale posteriore a bracci multipli gestiscebene il rollio e rivela una tenuta equilibrata. Può inoltre contaresu un diesel vigoroso che eroga 175 CV. Tuttavia il motore, cheemette un battito marcato, è dotato di un’ampiezza di regimiridotta ed è accoppiato ad un cambio con i primi rapporti assaicorti. Da buona SUV, la Korando funziona a trazione anteriore,ma è inseribile la trazione integrale fino a 40 km/h. Un angolo diattacco favorevole le consente peraltro di affrontare lo sterrato.

Ma questa SsangYong del nuovo corso è soprattutto una stra-dista. Nonostante una qualità percepita un tantino grezza, l’al-lestimento interno è accattivante. I passeggeri posteriori godo-no di spazio a profusione e di schienali regolabili. Il bagagliaiodi buona capacità è affiancato da un sedile posteriore facilmenteribaltabile che libera uno spazio di carico completamente piano.Ma la Korando emerge soprattutto per il suo equipaggiamentocompleto. Di che issarsi in testa alla categoria per quanto ri-guarda il rapporto qualità-prezzo.‹ MOH

Positivo: prezzo imbattibile, bel design, dotazione completa anche sulmodello base, abitabilità posteriore, modularità del bagagliaio, garan-zia (5 anni) Negativo: il motore batte in testa, scarsa ampiezza diregimi, visibilità dietro, leve dei comandi arcaiche (tergicristalli ecc.).

Tecnica: SUV; lunghezza: 4,41 m; bagagliaio: 486 l; peso a vuoto: 1672 kg;4 cil. turbodiesel 2 l, 175 CV, 360 Nm a 2000 giri/min; cambio 6 rapp., trazioneintegrale; da 0 a 100 km/h in 10 s; carico trainabile: 2000 kg Consumo (inver-no): 8,7 l/100 km, autonomia 655 km Prezzo: 35990 fr. (4WD Sapphire).

Discendente da una stirpe di fuoristrada rampanti nata nel 1974, la nuovaSsangYong Korando si inserisce decisamente tra le SUV compatte.

SsangYong riparte con la Korando, chepassa dall’atavico statuto di fuoristradaa quello di ammiccante SUV.

L’ibrida 4�4 chesi muove davveroFinora le fuoristrada ibride parevano piùdegli alibi. La VW Touareg si propone comeSUV di lusso con virtù da «scalatore».

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22 test e tecnica | touring 1 | 13 gennaio 2011

continua a pagina 25

›Con la seconda generazione della C4, Ci-troën ritorna in un certo senso alla norma-lità, nella misura in cui le stravaganze delprimo modello sono abbandonate. Cionon-dimeno, questa vettura di classe media siesprime più come un adattamento che noncome un ritorno al passato. L’aspetto ester-no è di eleganza classica, riconducibile almarchio Citroën. La nuova vettura di classemedia del segmento inferiore è lunga 4,3metri e pesa 1545 chili.

Interni eleganti | Sulla nuova C4, Citroënha rinunciato completamente alle novitàtecniche stravaganti. Invano si cerca il vo-lante a mozzo fisso, il diffusore di fragranzeoppure gli strumenti principali in versionedigitale. Al loro posto dominano indicatorirotondi, anche se il contagiri e l’indicatoredel serbatoio restano digitali. Piccola con-cessione al passato: è possibile sceglierne ilcolore dello sfondo. Non significa tuttaviache gli interni siano ora antiquati o a buonmercato, al contrario appaiono eleganti,realizzati con cura e materiali di qualità. Ilconducente si sente subito a suo agio al po-sto di guida: tutto è ordinato in modo logicoe ben visibile. L’unica cosa che richiede unacerta pratica è il comando multifunzionalesul volante, dato che consente di gestireben dodici funzioni a scelta. La visibilità a360° è buona su questa nuova Citroën, ra-gione per la quale l’assistente di parcheg-gio non è indispensabile.

I sedili anteriori non si lasciano rimpro-verare nulla in fatto di spaziosità. Peggiorala situazione dietro: la libertà di movimen-to per le gambe non è eccezionale e con iltetto panoramico nemmeno la testa gode digran spazio. Il bagagliaio con i suoi 408 litridi capienza è invece molto grande. Ritenutii problemi di spazio dietro, i sedili poste-riori avrebbero potuto essere scorrevoli. Sesi desidera aumentare il volume di caricodel vano bagagli a 1183 litri, si possono ri-baltare i sedili, ma bisogna fare i conti con

un gradino piuttosto alto. In breve, unamigliore modularità della C4 non avrebbeguastato.

Qualità da sprinter | Distinto, ma conqualità da vero sprinter: queste le caratte-ristiche emergenti del 2 litri turbodiesel da150 CV di cui è dotata la C4 2.0 HDi oggettodel test. In nove secondi la vettura raggiun-ge i 100 km/h e anche in fatto di elasticità ivalori sono buoni. Oltre all’ottima ripresa ealla capacità di salire agilmente di giri, conconsumi medi registrati nel test pari a 5,9litri per 100 km, il motore figura anche traquelli più economici.

La C4 fa un’ottima figura anche per quan-to concerne il comportamento. Unico neo: ildiesel a trazione anteriore, dotato di ottimaripresa, tende al sottosterzo quando la gui-da diventa un po’ più sportiva e in caso direpentini cambiamenti di direzione, è sog-getto a leggero rollio. In generale sulla C4si gode di una sensazione di sicurezza, poi-ché sterza in modo preciso e permette an-che una certa velocità nelle curve. Con la

+–Più o menoLook gradevole, anche all’interno, mo-tore con ottima ripresa e prestazioniconfacenti, piacevolezza di guida, am-pio bagagliaio (408 l), ampio equipag-giamento per il comfort, consumi con-tenuti.

Spazio per testa e gambe sui sedili po-steriori ridotto, modularità poco inno-vativa, consolle centrale con molteplicicomandi, volante con troppe funzioni,peso elevato del veicolo che riduce lacapacità di carico.

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La C4 rinunciaalle stravaganzeLa nuova C4 si presenta in versione preziosa, ma senzastravaganze. Un elevato comfort e un motore turbodieseldalle potenti riprese. Test della Citroën C4 2.0 HDi.

Interni senza stravaganze.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | test e tecnica 23

tabellacomparativa

Citroën Honda Renault VWC4 HDi Civic CTDi Mégane dCi Golf TDIExclusive Exclusive Privilège Highline

Prezzo (fr.) 37200.– 37600.– 40600.– 39440.–Cilindrata (cc) 1997 2204 1995 1968Potenza (kW/CV) 110/150 103/140 118/160 103/140Coppia massima (Nm/min) 340/2000 340/2000 380/2000 320/1750Consumo (l/100 km) 5,1 A2 5,31 B2 5,91 C2 4,81 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 69 715 706 697

Costi al chilometro (fr./km)3 –.75 –.77 –.79 –.75Costi di manutenzione4 11113 11133 11113 11113

Test «Touring» 1/2011 5/20065 5/20096 1/20097

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 su 15000 km/anno 4 su 180000 km(15000 km/anno) 5 Honda Civic 1.8 Sport 6 Renault Mégane 2.0 Privilège 7 VW Golf 2.0 TDI Comfortline

La nuova C4 ritrova gli accenti visivi tipici di Citroën, rinunciando ad un design troppo ricercato.

Cockpit ben visibile, ma con un volante sovraccarico di comandi.

Page 24: Touring 01 / 2011 italiano

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Sicurezza che convince:• Dispositivo di spegnimento automatico in caso che un bambino

o un animale domestico lo fa ribaltare• La stufa non può essere messa in funzione se il bottone

di sicurezza non tocca terra• Griglia metallica di protezione per evitare il contatto

diretto con le lampade roventi• Dispositivo di sicurezza contro il surriscaldamento

Vantaggi e utilità• Base oscillante (rotazione) 270°• Riscaldamento efficace, mirato come i raggi del sole• Risparmio energetico, senza preriscaldamento• Senza emissione di gas• Senza movimento dell’aria o della polvere (ideale per persone

allergiche o asmatiche)• Timer integrato 30/60/90 minuti• Design moderno ed elegante• Leggero e facilmente trasportabile grazie alla comoda maniglia• Non consuma ossigeno• Diversi livelli di potenza• A norma di legge UE / ROHS conform• Silenzioso e inodore

Dati tecnici:Dimensioni (L x P x A): 38 x 38 x 90 cmIntensità/frequenza: 220 – 240 Volt / 50 HzLivelli di potenza (2 livelli): 600 – 1200 WBase oscillante: sìTelecomando: sìDispositivo di sicurezzacontro il surriscaldamento: sìPeso: 4 kg* Consumo di energia elettricasolo 1,2 kW/h (ca. 11–20 ct/ora)1kW tariffa bassa = 9.2 ct/ora1kW tariffa alta = 18 ct/ora

Questa stufa moderna le prolunga il piaceredell’estate e le offre un calore piacevole sul balco-ne, sul portico o nel giardino d’inverno. Si può usa-re anche in salotto, nello studio fitness, in cantina edappertutto dove serve. La nuova tecnologia preve-de un risparmio energetico ed efficiente. Con il suodesign moderno ed elegante e le sue misure otti-

mizzate si può usare dappertutto.Il principio del riscaldamentoa carbonio è il riscaldamentodell’oggetto e non dell’aria.Il caldo non sale verso l’altocome l’aria, ma i raggi sonoirradiati come i raggi del sole

è per questo motivo che questoriscaldamento è così economico.Le due braccia della stufa si possonogirare individualmente in orizzontaleo verticale e ruotano fino a 90°C. Inpiù il suo riscaldamento a carboniosi può oscillare di 270°.

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girevole fino a 90°

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Sulla terrazza, ...

... nel giardino d‘inverno ...

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13 gennaio 2011 | touring 1 | test e tecnica 25

strada bagnata e a pieni regimi il controllodi trazione è messo tuttavia a dura prova,ciò che non è affatto un problema grazie adun ESP ben calibrato.

Elevato comfort | L’equilibrio tra so-spensioni in grado di assorbire le asperitàdel fondo stradale e un telaio sufficiente-mente rigido per una guida dinamica sullaC4 è stato raggiunto. Nulla da obiettare. Isedili in pelle, opzionali, offrono una buonatenuta laterale, anche se la seduta avrebbepotuto essere un po’ più lunga. Questa com-patta, grazie anche alla buona insonorizza-zione, offre un comfort fuori dal comune esi presta per i lunghi viaggi. Anche in fattodi sicurezza non ha nulla di cui vergognar-si: è, infatti, dotata di tutto quanto rientra

nello stato della tecnica in questo settore.Il veicolo testato era dotato anche di unsensore per l’angolo morto. In sé uno stru-mento utile, ma nella fattispecie indicava ilveicolo in avvicinamento troppo tardi e nonsegnalava quando veniva comunque inseri-ta la freccia.

Con la C4, Citroën propone una vetturache colpisce per la sua elegante semplicità.Una vettura valorizzata da un motore tur-bodiesel che offre ottime riprese e un com-fort di guida tipico di Citroën, che ne fannoun veicolo che non teme la concorrenza nénel traffico cittadino né sui lunghi tragittiautostradali. Anche il suo comportamentoè buono, sebbene non sia un’auto ideale peruna guida decisamente sportiva. In fatto dimodularità, infine, la C4 avrebbe tratto be-neficio da un po’ più di creatività.‹

Felix Maurhofer

continua da pagina 22

Citroën C4 2.0 HDi Exclusive in dettaglioABITACOLO 11113 La spaziosità per i pas-seggeri davanti è buona, ma dietro la C4 offrepoca libertà per le gambe, a causa di un baga-gliaio molto grande. Dietro, il tetto panoramicoriduce lo spazio a disposizione anche per la te-sta.

COMFORT 11112 Le sospensioni confortevoliassorbono bene le asperità, senza penalizzaretroppo la dinamica di guida. I sedili opzionali incuoio sono ben rifiniti e offrono una buona tenu-ta laterale, benché la seduta sia un po’ corta. LaC4 offre un notevole comfort di viaggio con qua-lità da ammiraglia di lungo corso.

EQUIPAGGIAMENTO 11113 Tempomat, cli-matronic, assistente di parcheggio, luci dinami-

che in curva, assistente per le partenze in salitaecc.

PRESTAZIONI 11112 Il turbodiesel ha un’ot-tima ripresa, una ripartizione omogenea dellapotenza, sale di giri rapidamente, gira in mododistinto ed è economico.

COMPORTAMENTO 11113 Come per la mag-gioranza dei diesel a trazione anteriore, si mani-festa un leggero sottosterzo in caso di guida allimite, inoltre nei cambi di direzione ondeggialeggermente.

SICUREZZA 11113 Equipaggiamento con-forme allo stato della tecnica. Le misurazionidell’impianto frenante della C4 offrono dati sor-prendentemente positivi.

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Scheda tecnica

VEICOLO PROVATOCitroën C4 2.0 HDi Exclusive; 5 porte,5 posti; 37200 fr. (auto test: 44150 fr.)

Gamma: dalla 1.4 Vti (24650 fr.) alla 1.6e-HDi (36700 fr.)

Opzioni (alcune): vernice metallizzata(700 fr.), tettuccio di vetro (800 fr.)

Garanzia: 2 anni di fabbrica, 2 anni mobilità;12 anni garanzia antiruggine (condizioni)

Importatore: Citroën (Svizzera) SA,Route des Acacias 27, 1211 Ginevra 26,www.citroen.ch

DATI TECNICIMotore: 4 cilindri 2.0 turbo diesel, 150 CV;trazione anteriore, cambio a 6 marce

Peso: 1545 kg (auto del test), totaleammissibile 1885 kg, carico rimorchiabile1750 kg

Check-up TCSDINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 9,0 s

Elasticità:60–100 km/h (in 4a) 6,5 s80–120 km/h (in 4a) 6,9 s

Diametro di sterzata: 11,85 m

Insonorizzazione:60 km/h: 59 dBA 11113

120 km/h: 69 dBA 11111

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 36,1 m 11111

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

30000/24 1,4 203.–

Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 21,50 4788.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese

fissi variabili

15000 75 608.– 331.–30000 51 608.– 661.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieCitroën: da 95 a 165 franchi

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268)

urbano extra urbano misto

TCS 6,8 4,1 5,1fabbrica 6,6 4,1 5,0

Emissioni di CO2: 133 g/km

Media svizzera di CO2: 167 g/km

etichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

5,9 l/100 km autonomia 1017 km

serbatoio: 60 litri

TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger

larg. int: ant. 148cm, post. 148cmbagagliaio: 408–1183 litri pneumatici: 225/45R17,min. 205/55R16

103cm

14

9cm

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�87–107cm

90cm

� 61–84cm

passo 261cm� �

lungh. 433cm (larg. 179cm)� �

I passeggeri di alta statura hanno poco spazio sui sedili posteriori, poiché il bagagliaio haun volume di ben 408 litri. Il posteriore della C4 ne sottolinea il design classico ed elegante.

Page 26: Touring 01 / 2011 italiano

26 viaggio dei lettori | touring 1 | 13 gennaio 2011

›L’aereo della compagnia Iceland Expresssi posa sull’asfalto di Egilsstadir, piccolacittà del nord-est dell’Islanda situata aun’ora di volo dalla capitale Reykjavik. Èqui che i viaggiatori in partenza per la re-gione montuosa di Vatnajökull prendonopossesso della loro automobile a noleggio ecomprano le vettovaglie per diversi giorni.Perché lì dove si recano, non vi sono né ne-gozi, né ristoranti, né cascine, né bar… nep-pure un’anima viva. Pertanto, la prima oradi strada non ha niente che possa provocare

Scoprire una terra modellata da secoli di eruzioni vulcaniche,è l’esperienza inedita – e quasi mistica – da viverepartecipando al nostro viaggio dei lettori in Islanda.

Periplo vulcanicoin terra d’Islanda

Il veicolo 4�4 si prende gioco allegramente dei fiumi. Vapori sulfurei nella zona d’attività geotermica di Namafjall Hverir.

Risultato dell’intensa attività vulcanica, vaste aree del nord-est dell’Islanda sono ricoperte da immensi strati di roccia lavica. Il 4�4 è d’obbligo.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | viaggio dei lettori 27

quantità di rocce e di lava. Se trascorrerviun’esistenza umana è impossibile, il pae-saggio modellato dalla lava va annoveratotra gli spettacoli più seducenti che sia datovedere. A tratti piatto e levigato, a trattiroccioso e tormentato, potrebbe servire dasfondo ad un film che tratta degli alboridell’umanità o di un’era post-apocalittica,esente da ogni traccia di civiltà.

La sua asprezza implacabile ispira ri-spetto, soprattutto quando la meteo si ar-rabbia. In qualche attimo, cala la nebbia, lapioggia si abbatte a catinelle e soffiano raf-fiche di vento, un vento come non conoscia-mo in Svizzera: violento, «che trafigge», chegela le dita, sebbene ci siano 10 gradi. Me-glio allora restare in macchina e aspettareche passi. Chiunque venga sorpreso in unatormenta del genere farebbe fatica a ritro-vare la rotta. Inutile dire che sarebbe ancherischioso avventurarsi qui senza guida.

Statue di lava | Oltre ai paesaggi sconfi-nati, l’isolamento è una delle singolaritàpiù caratteristiche di questa regione. È pos-sibile guidare un pomeriggio intero senzavedere nessuno. Decine di chilometri pos-sono separare due abitazioni. Unici puntid’orientamento in mezzo a questa immen-sità, qualche segnale stradale piazzato quae là. Roba da godersi la solitudine, spegnereil motore, scendere dall’auto e mettersi adascoltare il silenzio, abitato dai soli respiridella natura onnipotente.

Dopo una notte nel rifugio di Kverkfjöll,riprendiamo il nostro periplo attraversoquesta terra selvaggia, di cui si capisce co-me abbia ispirato una ricca mitologia popo-lata di elfi e troll, creature leggendarie chepensiamo di intravedere osservando la for-ma evocatrice delle concrezioni laviche. Gliamanti delle sculture di lava non manche-ranno di visitare l’affascinante sito di Dim-muborgir, dove si concentra uno strabilian-te bestiario di pietra. Al fine di tornare pro-gressivamente alla civiltà, ci immergiamonelle terme di Myvatn, circondate da unoscenario soprannaturale di vulcani, laghi e

crateri spolverati di terra rosso-bruna. Pro-prio di fronte si trova il sito di NamafjallHverir, una zona di attività geotermica checomporta sbuffi di vapore odoranti di zolfoe vasche di fango: fuma, ribolle, sprizza,schizza e scoppietta continuamente, dila-niando le viscere della terra scaldata a 100gradi (soprattutto non abbandonare il sen-tiero segnalato). Per finire, ogni viaggio riu-scito in Islanda non può evitare la speciali-tà del luogo: l’immersione in una fonte d’ac-qua calda in piena natura. Astutamenteguidati da Asgeir, la nostra guida, abbiamotrovato il paradiso in terra a Laugavellir,una cascata d’acqua tiepida a 37 gradi inuno scrigno verde con nessuno in vista…ma veramente nessuno. E allora, al diavoloil costume da bagno. E per non perdersinulla, il fiume accanto permette un salutarecaldo-freddo rigenerante.‹

Jacques-Olivier Pidouxsensazioni di spaesamento in uno svizzero.Seguiamo le sponde di un lago dall’abbon-dante vegetazione inframmezzata da cam-peggi e piazzuole per le grigliate. Potremmotrovarci ai bordi di uno dei tanti laghi elve-tici (ovviamente senza le ville che oggi licaratterizzano). Ma dopo circa ottanta chi-lometri, lo scenario cambia completamen-te. Lasciamo la strada asfaltata per intra-prendere una pista sconnessa tra le piùaccidentate, intervallata da tratti estrema-mente in pendenza. La trazione integraleassume qui tutto il suo senso. Benché for-temente scosso, il veicolo ammortizza leforti asperità del terreno e supera senzaproblemi i passaggi delicati, quali ad esem-pio i guadi dei fiumi.

Asprezza implacabile | Poco a poco, lavegetazione si fa più rada, il paesaggio sispoglia e assume delle tonalità aride. Lavertigine dei grandi spazi desertici ci rapi-sce mentre penetriamo nella riserva natu-rale di Hvannalindir. Fino all’orizzonte siestende una pianura infinita di terra neraammantata di rosso, punteggiata di monta-gne a forma conica e di laghi. Questa zonafu teatro tre secoli fa di terrificanti eruzionivulcaniche che proiettavano gigantesche

Da sapere

Clima: l’Islanda è famosa per il suo tem-po capriccioso che alterna in poche oresole, pioggia e nebbia. In estate il mer-curio indica tra 12 e 14 gradi, a voltecon forti oscillazioni verso l’alto e il bas-so. Munirsi assolutamente di una giaccaa vento. Fuso orario: -2 ore in estate (le12 in Svizzera = le 10 in Islanda). Mezzidi pagamento: Visa e Mastercard sonole carte di credito più diffuse. Formali-tà: una carta di identità valida è suffi-ciente per entrare nel paese. In auto:patente svizzera accettata, se emessada almeno 12 mesi. Attenzione a non di-menticare di fare il pieno di carburanteprima di intraprendere un viaggio in unaregione isolata. Fari diurni obbligatori.Viaggio dei lettori di «Touring»: unmust per gli amanti della natura. Alloggisemplici – tipo capanna alpina – nelle lo-calità discoste. Il programma dettaglia-to alla pagina 29. jop

La tradizione termale è ancora viva in Islanda, ad esempio a Myvatn. La maestosa cascata di Gullfoss.

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Page 28: Touring 01 / 2011 italiano

Vacanze in Italia

Riviera Ligure

Page 29: Touring 01 / 2011 italiano

100 km

ISLANDA

Reykjavik

Walfjord

Myvatn

Kverkfjöll

Landmannlaugar

Vik

Egilsstadir

13 gennaio 2011 | touring 1 | viaggio dei lettori 29

CON MAGGIORI SERVIZI� Sicurezza grazie a guide profes-

sioniste competenti ed esperte

� Veicoli 4 4 in perfetto stato(Kia Sorento o simili)

� Volo diretto Zurigo/Ginevra–Islanda–Zurigo/Ginevra

� Pernottamento in capannasull’altopiano vicino al piùgrande ghiacciaio d’Europa(Vatnajökull)

� Bagno nel cratere del vulcanovicino ad Askja

� Serata finale del TCS nellostupendo Hotel Glymur

L’ISLANDA AL VOLANTE DI UN VEICOLO 4�4

Attraverso l’isoladi fuoco e ghiaccioÈ un’avventura da non perdere: un circuito compiutoraramente su strade asfaltate, ma piuttosto su pistedell’altopiano che attraversano in lungo e in largol’isola, al volante di un 4 4 a noleggio, costeggiandofiumi formati da ghiacciai. Una guida esperta è acapo del convoglio, per non perdere nessuno deipartecipanti e per lasciarvi concentrare sul paradisodei principianti dell’offroad: l’Islanda.

GRUPPO 1: 09–17.07.2011 TGRUPPO 2: 16–24.07.2011 FGRUPPO 3: 23–31.07.2011 TGRUPPO 4: 30.07–07.08.2011 FGRUPPO 5: 06.08–14.08.2011 T

PROGRAMMA1° giorno, sa: volo dalla Svizzera aKeflavik e trasferta a Reykjavik.2° giorno, do: decollo il mattino daReykjavik a Egilsstadir. Ritiro del-l’auto 4 4 a noleggio. Discussionedel programma di viaggio con laguida. Viaggiando in convoglio cis’inoltra nell’altopiano brullo eselvaggio.3° giorno, lu: incontro ravvicinatocon le forze della natura del siste-

riduzione per partenza da Ginevra(date viaggio con accompagnatoredi lingua francese) CHF 150.–supplemento volo in classe SwissViking, per tratta CHF 150.–prenotazione postivoli CHF 50.–

Indicazioni: minimo 6 veicoli +veicolo di supporto/massimo 8veicoli + veicolo di supporto.I pasti nelle capanne sull’altopianovengono preparati in gruppo.

Compresi: � voli da e per la Svizze-ra, tasse incluse � volo interno� 7 giorni auto 4 4 a noleggio cat.H incl. km illimitati, assicurazione,spese di presa a carico, tasse espese andata � 1� pernottamentoall’Hotel Glymur � 4� pernotta-menti in alloggi per ospiti � 2�pernottamenti in capanne � cola-zione dal 2° all’8° giorno � cenanei giorni 2/3/4/5/6 � pranzo alsacco nei giorni 2/3/5/6 � cena dicommiato del TCS il 7° giorno� tutte le trasferte indicate, escur-sioni, gite, visite e ingressi � guideprofessionali di lingua francese/te-desca (a seconda della data), inclu-so veicolo di supporto � documen-tazione di viaggio dettagliata

Da notare: per le particolarità delviaggio si veda il programma detta-gliato su www.viaggi-tcs.ch (rubri-ca Selezione club).Consigliamo il Libretto ETI Europa.Prenotazioni da Kontiki-SagaReisen AG, in ogni filiale Kuoni, tel.0562036666 o su www.viaggi-tcs.ch (rubrica Selezione club).

ma vulcanico di Askja, su un’areadi 50 chilometri quadrati. Gitaai laghetti del cratere e bagnonell’acqua sulfurea.4° giorno, ma: viaggio attraversol’incantevole zona di Myvatn.5° giorno, me: viaggio tra paesaggidell’altopiano brulli, disabitati esomiglianti a un deserto, passandodavanti a oasi verdi come Nyidalure Laugafell.6° giorno, gio: ci si concentra sulLandmannlaugar. Si costeggianofiumi e gole, si arriva a Vik passan-do da Kap Dyrholaey accanto afertili campi agricoli.7° giorno, ve: le cascate di Sko-gafoss e Seljalandsfoss, i geysir ele terme gorgoglianti, così come ilParco Nazionale Thingvellir sono alcentro di questa giornata. La sera,cena di commiato del TCS.8° giorno, sa: giornata a libera di-sposizione per scoprire la capitaledell’isola, Reykjavik. La sera tra-sferta all’aeroporto e riconsegnadell’auto a noleggio. Check-in evolo di ritorno in Svizzera.9° giorno, do: atterraggio il matti-no presto.

Prezzi per persona4 persone nello stesso veicoloin camera doppia CHF 4750.–*3 persone nello stesso veicoloin camera doppia CHF 4990.–*in camera singola CHF 5250.–*2 persone nello stesso veicoloin camera doppia CHF 5490.–*1 persona nello stesso veicoloin camera singola CHF 7150.–** riduzione per prenotazioni entro

il 28 febbraio 2011: CHF 200.–

* Vantaggio per

i soci TCS:

a chi prenota entro

il 28 febbraio 2011 è concesso

uno sconto di CHF 200.–

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30 viaggi e tempo libero | touring 1 | 13 gennaio 2011

L’autore è giornalista giudiziarioaccreditato presso il Tribunale federale.

Fare bella figuraanche in viaggioall’estero

il consulentedi viaggioUrs-Peter Inderbitzin

Chi viaggia all’estero, dovrebbe primariflettere un attimo sulla cultura delPaese che visita. Una sua componenteimportante è l’abbigliamento. Non sologli abitanti dei Paesi islamici hanno ideedifferenti su come vestirsi rispetto aglioccidentali. In molti altri Paesi, comela Birmania, si è soliti portare manichelunghe sino ai polsi e gonne che copronole caviglie. In particolare, quando si vi-sitano luoghi sacri come chiese o tem-pli, i turisti dovrebbero vestirsi in modoconsono, evitando abiti discinti.

Anche sulle navi da crociera vigonoregole di abbigliamento secondo il mo-mento della giornata. In piscina ci si puòmuovere liberamente e anche a pranzoci si può vestire in modo casual. Percontro, se si mangia al ristorante di bor-do o in occasione della cena del capita-no, è richiesto un guardaroba più ricer-cato. Spesso è prescritto per i signori uncompleto scuro o uno smoking e per lesignore un abito da sera. Anche negli al-berghi, per la cena è richiesto un vestitoappropriato. Una consuetudine chedeve essere accettata. Lo testimonia ilcaso di una coppia tedesca che avevaprenotato, per 2074 euro, un viaggiocon mezza pensione in un hotel di cate-goria medio-alta a Creta. La sera alristorante dell’albergo al marito è statorichiesto di mettere i pantaloni lunghi alposto dei tre quarti che indossava. Diritorno in Germania, la coppia ha chie-sto all’agenzia il rimborso di un quintodel prezzo del viaggio, perché sul cata-logo non era indicato l’obbligo di vestirein un dato modo in una determinata cir-costanza. Il caso è arrivato davanti allapretura di Monaco, che ha deciso chel’obbligo a indossare pantaloni lunghi inoccasione della cena in un hotel di stan-dard elevato non rappresenta un dannoalla vacanza. Chi viaggiando all’esteronon è pronto a rispettare, nel limite delpossibile, le usanze del luogo e portaredunque i pantaloni lunghi, allora do-vrebbe restarsene a casa.

Namibia, Cina, Patagonia e Islanda: sono le quattro destinazioni per le quali gli specialistiRotunda Tours, Intens Travel, Dorado Latin Tours e Kontiki-Saga hanno elaborato inesclusiva per Viaggi TCS dei circuiti da percorrere con veicoli 4�4. Questi tour accompa-gnati, durante i quali i partecipanti prendono personalmente il volante, promettono espe-rienze assolutamente speciali. Tra i punti salienti del periplo di 20 giorni in Namibia cisono il Parco nazionale di Etosha e le dune rosse di Sossusvlei. Su piste a volte impegna-tive, i viaggiatori raggiungeranno luoghi isolati, valicheranno difficili passi, attraverse-ranno letti di fiumi e guideranno lungo la costa sulla sabbia del mare. Nell’interno, conun po’ di fortuna, si potranno vedere rinoceronti, elefanti, giraffe, leoni e ghepardi.

Durante il viaggio in Cina, i partecipanti scopriranno in dodici giorni il magico Yunnancon le sue terrazze di riso e i variopinti mercati, ma anche moderne città. Il viaggio saràaccompagnato dall’ex pilota da corsa svizzero e conoscitore della Cina Peter Schindler.

Diciotto giorni dura il periplo attraverso la Patagonia e la sua natura mozzafiato: lapenisola di Valdes, dove si possono ammirare nugoli di uccelli accanto a elefanti e leonimarini, il rude paesaggio di montagna con laghi di color turchese alla frontiera tra Cile eArgentina, le sconfinate praterie della pampa e l’imponente ghiacciaio del Perito Moreno.

Il circuito in Islanda conduce in otto giorni alle affascinanti meraviglie della natura diMyvatn e oltre, su una pista sterrata di alta quota lunga 200 chilometri attraverso un pae-saggio sterile e disabitato, fiancheggiato da giganteschi ghiacciai, fino alla fertile, verdeg-giante, costa meridionale con le sue colonie di uccelli, le imponenti cascate e i famosi gey-ser. Catalogo e prenotazioni in ogni filiale di Kuoni oppure tramite il sito Internet:www.viaggi-tcs.ch (rubrica: Selezione Club). tg

Nel mondo in 4�4

Un viaggio in 4�4 è una vera avventura attraverso paesaggi altrimenti irraggiungibili.

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Assieme va meglioEscursionisti e ciclisti Chi non conosce la situazio-ne in cui un ciclista in rampichino sfiora ad andaturasostenuta un gruppo di persone in passeggiata, pro-vocandone l’irritazione. Sentieri Svizzeri, Svizzera-Mobile, Swiss Cycling e l’Ufficio prevenzione infortuni(upi) promuovono il rispetto reciproco tra escursio-nisti pedestri e ciclisti in mountain-bike. A tal scopo,hanno sviluppato assieme un’intesa, che getta lebasi per futuri lavori pianificatori che dovrebberoevitare conflitti tra le due forme di mobilità. Maggio-ri informazioni sui siti: www.svizzeramobile.org ewww.wandern.ch.

Raduno di mongolfiereA Crans-Montana Per la 30ma volta, dal 15 al 17gennaio decine di piloti di mongolfiere si raduneran-no sul terreno dell’Etang Long a Crans-Montana(VS). Numerosi equipaggi offrono voli liberi oppureancorati in pallone aerostatico. I voli ancorati sonoassolutamente gratuiti e perfetti per chiunquevoglia godersi l’altitudine e sognare per un momentodi librarsi in cielo come il leggendario Icaro. I voliliberi sono invece possibili solo su prenotazione e apagamento. Gli interessati si annunciano a JeanMudry all’Hotel Alpina & Savoy di Crans-Montana,tel. 0274850900.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | viaggi e tempo libero 31

Il nuovo anno ha compiuto appena duesettimane di vita. Di previsioni su comesarà, ce ne sono molte. Il prossimo31 dicembre le conosceremo poi tutte.Questi sono i dati di fatto. La maggiorparte delle persone apprezza i fatti enon accetta di buon grado le incertezze.Queste ultime vengono rese menooscure mediante previsioni e stime. Adesempio, se si domanda a SvizzeraTurismo, l’organizzazione responsabileper il marketing e la vendita, come se lacaverà il settore del turismo quest’in-verno, si ottiene una risposta ben preci-sa. «Negli ultimi mesi, per gli ospiti pro-venienti dall’area europea siamo diven-tati più cari del 10–15%, un dato difatto che non si può contrastare con al-cuna operazione di marketing», affer-ma senza possibilità di replica la porta-voce Daniela Bär. Per l’intero inverno,Svizzera Turismo prevede comunque uncalo di appena l’1,5% dei pernottamen-ti. Guardando però le cifre degli ultimi20 anni, il prossimo inverno otterrà unodei migliori risultati in assoluto. Aspet-tiamo e vedremo. Chi è alla ricerca di unevento particolare tra le Alpi, lo trova alsito www.myswitzerland.com/inverno.Nonmeno precisa la previsione di Gu-

glielmo Brentel, presidente di Hotelle-riesuisse. Anche lui condivide le stimedel Basel Economics (BAK) che indicanoun calo dei pernottamenti dell’1,5%.Personalmente, ritiene comunque cheper singole regioni e attività si avrannodei cali maggiori. Un prodotto caro co-me la Svizzera è più difficile da vendere.E chi cerca qualcosa più a buon merca-to, trova pane per i suoi denti più facil-mente all’estero. Da noi non vale il mot-to «avaro è bello», bensì «Svizzera inve-ce di avarizia». Alla domanda se nelsettore alberghiero non valga la penanegoziare, Brentel risponde con un ca-tegorico «no». Allora diciamo che valela pena aspettare: non tutte le stanzesono già riservate sino a Pasqua. Leprevisioni vanno prese con le pinze: chinon osa non vince mai. E domandarenon costa nulla, nemmeno per chiederedi abbassare il prezzo. In questo senso,che il nuovo anno sia un successo!

taccuinoda viaggioChristian Bützberger,redattore

Previsioni 2011da prenderecon le pinze

Un quadro idilliaco... ma non per gli animali selvatici in continua fuga dagli escursionisti.

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›La pratica delle racchette da neve haconosciuto una forte espansione nel corsodegli ultimi anni. Appannaggio esclusivo diqualche appassionato solo un decennio fa,sta diventando una delle attività invernalipiù apprezzate dopo lo sci. La vendita diciaspole è salita dalle 3000 paia del 2000alle 75000 del 2006 e a breve potrebbe rag-giungere le 325000 paia considerando ilserbatoio di passeggiatori in estate.

Accessibile a tutti, poco onerosa, questaattività permette di godere i piaceri dellaneve fuori dalle piste da sci spesso sovraf-follate, di ammirare panorami mozzafiato edi avventurarsi in piena natura in foreste esottoboschi.

Attenti alla selvaggina | Ma questoaffollamento non è privo di problemi: «Ininverno gli animali riducono i loro sposta-menti al minimo per risparmiare energie.Se sono disturbati troppo spesso finisconoper morire di stenti – spiega Laurent Buchs,presidente della Federazione svizzera rac-chette da neve (FSR) –. È quindi fondamen-tale restare sui sentieri segnalati oppurepartire in escursione con una guida». Appli-cando questo principio, gli escursionistilasceranno in pace la selvaggina, preserve-ranno la flora e si terranno al riparo dal

pericolo di valanghe. Perché contrariamen-te a quanto si pensa, nei boschi possonoscatenarsi delle colate di neve. Venti perso-ne hanno trovato la morte negli ultimi diecianni durante delle passeggiate con le cia-spole, la maggior parte a causa di valanghe.Più che mai, Laurent Buchs insiste sul mot-to: «Se abbandonate i sentieri battuti, fatevisempre accompagnare da una guida».

Portes du Soleil | Sensibile a questa mas-sima, il comprensorio sciistico vallesanodelle Portes du Soleil ha sviluppato una va-sta rete di 31 chilometri di sentieri destina-ti alle ciaspole. È così possibile andare daLes Crosets a Champoussin attraversando iboschi e fiancheggiando i costoni, approfit-tando di un punto di osservazione unicosulla vallata del Rodano e le Alpi vodesi, iltutto intervallato da simpatici ostelli doveristorarsi. E se si aspira soprattutto a unabella passeggiata, non si eviterà di incam-minarsi per il sentiero didattico «Ecotrace»,che sensibilizza alla fragilità dell’ecosiste-ma alpino.‹ Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringMaggiori informazioni direttamente sui sitiwww.sentiers-raquettes.ch e www.globaltrail.ch.Per il comprensorio delle Portes du Soleil (VS)si veda www.valdilliez.ch.

Chi va in ciaspolerispetti la naturaMentre le ciaspole guadagnano popolarità, nessunosi preoccupa degli escursionisti che si insinuanonella natura mettendo in pericolo la fauna e la flora.

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32 viaggi e tempo libero | touring 1 | 13 gennaio 2011

Il sentiero attraverso la romantica valle della Krumbach, che porta all’omonima capanna doveIlse serve una squisita «Kasknödelsuppe». Vi si produce anche un saporito formaggio d’alpe.

› Ascoltano «Sierra Madre» e fanno danza-re in aria la fiamma dell’accendino. Un ri-tuale comune a centinaia di migliaia di fanin tutta Europa. E la marcia nuziale dellaZillertal viene offerta come extra. Con i lo-ro classici, gli «Zillertaler Schürzenjäger»hanno cantato la loro valle sino a renderlafamosa in Europa. Anche dal lato turistico,la tirolese Zillertal è una destinazione pre-diletta grazie alle due località Mayrhofen eZell am Ziller. Per gli appassionati deglisport invernali non manca di certo l’infra-struttura: la Zillertal Arena con 51 piste eimpianti di risalita garantisce a sciatori ea snowboarder piste sempre ben curate ecapanne dallo charme irresistibile.

Cervi in vista | Chi svolta a sinistra a Zellam Ziller sale per un paio di tornanti e ar-riva in una valle lunga circa 10 km. Qui Ger-los, con i suoi 850 abitanti e 4500 letti pergli ospiti, offre moltissimo anche a chi in-traprende escursioni con le ciaspole e congli scarponi da montagna. Un sentiero dicirca sei chilometri conduce lungo l’inneva-to torrente Gerlosbach, passa davanti allacapanna Stinkmoosalm sino alla Lacken-alm con possibilità di alloggio.

Il gerente, un tirolese purosangue, appe-na può prende il suo organetto e cominciaad allietare gli ospiti. Il giorno dopo, è inprogramma un’escursione con le racchette

da neve sino al rifugio Rösslalm.Per due oresi affronta una salita impegnativa, unosforzo che verrà ricompensato da una stu-penda vista panoramica. Con le valli Schö-nach, Schwarzach, Wildgerlos e Krumbachogni giorno si scopre un nuovo scorcio diquesta regione. Con un po’ di fortuna, sipossono avvistare anche cervi e caprioli,che vanno a sfamarsi nelle mangiatoie. Chis’inoltra attraverso la romantica valle diKrumbach e si ferma nel locale Ilse, permangiare un affettato con l’immancabilelardo e per dessert un Kaiserschmarrn, disicuro torna ancora una volta.

Non si deve dimenticare una particola-rità: Gerlos è l’ultimo comune tirolese pri-ma del Passo di Gerlos. Il primo comune chepoi s’incontra è Krimml, nel salisburghesePinzgau, che appartiene turisticamente an-cora alla valle della Ziller. In questo ospita-le villaggio situato nel Parco Nazionaledegli Alti Tauri, il giovedì sera si esce con lefiaccole in corteo fino alle imponenti casca-te, alte 380 metri, in parte ghiacciate. È unevento serale che fa bene anche alla salute:il vapore acqueo estremamente fine genera-to dalle cascate dovrebbe giovare a chi sof-fre d’asma. ‹ Christian Bützberger

A piè leggero sulla neveAppassionati degli sport invernali e amanti della musica popolare adoranol’austriaca Zillertal. E nelle tante valli laterali si fanno fantastiche gite sulla neve.

Da sapere

Viaggio: con l’auto dalla Svizzera attra-

verso la galleria dell’Arlberg, poi via Inns-

bruck e imboccare l’uscita 39 Zillertal

e a Zell am Ziller proseguire in direzio-

ne Gerlos. Durata: 5 ore e 20 minuti.

Hotel: il più vecchio, e di sicuro il più ti-

pico, albergo a Gerlos è il Gaspingerhof.

Hotel wellness con cucina prelibata:

www.gaspingerhof.at. Gauderfest: ogni

anno in primavera (dal 28.4 al 1.5.2011)

a Zell si tiene la grande Gauderfest. In

questa festa popolare nella Zillertal con

costumi tradizionali, musica e la spilla-

tura della botte, tutti rimangono alzati

sino a ora tarda. Escursioni: altre desti-

nazioni degne di una visita nella valle

della Ziller sono Zell, Mayrhofen e Tux-

Finkenberg. Indirizzi utili: www.ziller-

tal.at, www.zillertalarena.com, www.

gerlos.at, www.krimml.at.

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Page 33: Touring 01 / 2011 italiano

13 gennaio 2011 | touring 1 | viaggi e tempo libero 33

›Già all’entrata del nuovo parco vacanzenella regione Mosella/Lorena chiamato «LesTrois Fôrets» salta all’occhio quanto que-sto luogo di vacanze sia ben integrato nellacampagna ricoperta di prati e boschi. Seb-bene da lontano il parco non si vede neppu-re, l’accesso è ben segnalato. Dopo le for-malità dell’arrivo alla reception si puòoccupare una delle 800 casette di vacanzacostruite in stile bungalow.

Chi non è abituato a questa forma di sog-giorno deve sapere che deve portarsi dietrotutto, dalle salviette per asciugare le stovi-glie alle pastiglie di detersivo per la lava-stoviglie, perché nell’abitazione non è di-sponibile niente a parte l’equipaggiamentocompleto per la cucina e la biancheria delletto. Benché un po’ stretti i bungalow sonoaccoglienti e dotati di caminetto o addirit-tura idromassaggio a seconda dello stan-dard. Ci sono le tre categorie comfort, pre-mium e VIP.

Vasta offerta per lo svago | Una voltasistemato il grande terreno di 435 metrisarà posto in bella evidenza. A seconda del-la posizione dei bungalow rispetto all’edi-ficio centrale, si consiglia di noleggiareuna bicicletta. Specie per i bambini l’AquaMundo subtropicale è un punto d’attrazio-ne. Questa zona balneare è una vera attra-zione: dispone di tre settori con diversi sci-

voli d’acqua, una piscina con acqua corren-te, una vasca rialzata per i bambini e di tan-to altro. L’offerta di vacanza è davvero mol-to variegata. Ogni giorno c’è un programmaanche con una trentina di differenti attivitàa pagamento per grandi e piccini. Vengono,tra l’altro, proposti corsi di nuoto per bimbiin tenera età, tornei di tennis, cavalcate coni pony, funi tra gli alberi, paintball oppuregite in barca. È amata anche la fattoria condiversi animali domestici. Vicino alla fatto-ria c’è un grande parco giochi all’aperto eal coperto. Qui ogni giorno sono propostediverse animazioni per i piccoli. Anima ecorpo possono essere coccolati nell’oasi be-nessere «Nature&Spa».

Chi non vuole cucinare da sé nel suo al-loggio può ordinare un menù nel bungalow

Vacanze in mezzo al boscoIl parco vacanze della Mosella «Les Trois Fôrets» in Francia comprende 800bungalow e offre numerose attività. I bambini amano soprattutto l’Aqua Mundo.

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Da sapere

Arrivo: in auto via Basilea–Strasburgo–Hattigny-Center Parc. Con i mezzi pub-blici è piuttosto difficoltoso. Soggiorni/prezzi: 1 settimana in casa di vacanzaper 4 persone: Comfort: da 2000 fr.,Premium: da 2500 fr., VIP da 2900 fr.(sono proposte abitazioni fino a 12 per-sone). Attività: 30 minuti di cavalcatasu pony 11 €, tiro con l’arco 15 €, ani-mazione per bambini (esempio: «Dagrande sarò un cavaliere») 10.50 €, Spada 37 €, noleggio barca elettrica 38 €,noleggio biciclette per una settimana31.50 €. Ristoranti: Marché du Monde(buffet serale a discrezione: adulti22.90 €, bambini 4–12 anni 7.90 €), Grill(menù da 24.70 €), Il Giardino (menù da20.50 €). Informazioni/prenotazioni:Viaggi TCS, telefono 0844888333,www.viaggi-tcs.ch. fm

Divertimento in piscina per tutte le età nell’Aqua Mundo (in alto). I bungalow sono benintegrati nel bosco. Nel grande parco giochi i bambini possono sfogarsi.

o mangiare in uno dei tre ristoranti sitinell’edificio principale «Marché du Mon-de», «Grill» e «Il Giardino». Tuttavia, lì c’èmolto andirivieni e l’ambiente non è moltorilassante. Oltre ai ristoranti principali cisono ancora due snack-bar. Dopo aver man-giato si può passare il tempo al bar o nellasala giochi. In determinati giorni sono inprogramma anche animazioni serali.

Mete escursionistiche | Anche i dintor-ni offrono diverse destinazioni escursioni-stiche per ogni gusto. Ad esempio le città diNancy, Metz o Epinal, il giardino zoologicoSainte-Croix oppure la ferrovia a vapore adAbreschviller.‹ Felix Maurhofer

Il viaggio è stato organizzato da Center Parcs.

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13 gennaio 2011 | touring 1 | sezione ticino 35

Nessuno s’aspettava di fare una figura si-mile, soprattutto noi svizzeri che puntiamosempre alla precisione, all’ordine e al ri-spetto delle regole. Eppure i risultati hannodimostrato che, alle nostre latitudini, c’èancora molto da fare per offrire la massimasicurezza ai pedoni, in particolare all’inter-no delle località. Quindi l’attenzione non èmai troppa nella costante verifica dell’illu-minazione, della tinteggiatura delle strisce,degli intervalli dei semafori ecc.

Interpellato sul fatto che a Lugano s’erariscontrato il peggiore passaggio pedonaletra quelli esaminati nel test europeo (foto),ha stupito non poco l’affermazione di un

municipale luganese, il quale ha dichiaratoche il TCS era andato a cercare il classico«pelo nell’uovo».

Ebbene, con sorpresa di tutti, la soluzio-ne presa dall’autorità per rimediare alle de-ficienze di quel passaggio pedonale è statala soppressione dello stesso! Quindi: toltoil dente tolto il dolore, ma rimane ora il pro-blema per chi vuole attraversare la stradain quel punto. Fintanto che tutte le partiinteressate (Comune, Cantone, Polizia, Fer-rovie) trovino un accordo sul da farsi, chisi avventurerà nell’attraversamento dovràvotarsi a qualche Santo per raggiungerel’altro lato della carreggiata. ReGa

Il passaggio non c’è piùHa destato molto scalpore il test EURORAP sui passaggipedonali pubblicato il mese scorso. Ora le strisce incriminatevicino alla stazione di Lugano sono sparite!

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Grazie di tutto,caro Renato!Un quarantennio da Segretario Genera-le respirando Touring. Una pietra milia-re del TCS Sezione Ticino. A lui prin-cipalmente dobbiamo l’attuale CentroTecnico di Rivera, organizzato in modoottimale e fiore all’occhiello per i nostrisoci. Renato Gazzola per noi Ticinesi èil Touring Club Svizzero.

Competente, disponibile e grande la-voratore, ha accompagnato numerosiPresidenti, tra i quali il sottoscritto,sempre con grandi capacità, specie nel-la difesa degli interessi dei nostri soci.

Renato ha dunque raggiunto l’età delpensionamento, ma nei nostri cuoririmarrà sempre il Segretario Generaledel TCS.

Lo considero un amico che per il sot-toscritto ha sempre speso parole impor-tanti esponendosi in prima persona.Non è da tutti! Conto in ogni caso suisuoi consigli sempre graditi e costrutti-vi anche per il futuro.

Non solo lo ringrazio unitamente atutti i nostri soci, ma lo abbraccio per-sonalmente con grande affetto per tut-to quello che mi ha insegnato.

Approfitto altresì per dare un caloro-so benvenuto al nuovo Segretario Gene-rale ing. Roberto Morandi, un uomocoraggioso che ha accettato il difficilecompito di succedere ad un’icona delTCS.Avv. Dott. Carlo VitaliniPresidente TCS Sezione Ticino

La paroladel presidente

Ad alto contatto di soci

Un anno è passato dall’improvvisachiusura delle agenzie di viaggio delTCS che fungevano anche da puntodi contatto per il societariato. Ora isoci arrivano a Rivera.

La Sezione Ticino del TCS, con il supportodella Sede centrale di Ginevra ha reagitosubito, offrendo a chi non ama il contattoinformatico di Internet un nuovo punto diconsulenza a Rivera. Il socio che abbiso-gna di informazioni o deve sbrigare in-combenze amministrative trova un team(nella foto) pronto a soddisfare qualsiasidesiderio e le persone che vogliono avvi-

cinarsi al Club possono affiliarsi eusufruire dei molti servizi offerti.

I risultati fin qui ottenuti hannodato ragione alla Sezione Ticino cheaveva avvertito il disagio di molti sociche si sono sentiti trascurati dal Clubcon la chiusura delle agenzie. Il nuo-vo punto di contatto di Rivera ha re-gistrato una media di una ventina divisite giornaliere con punte fino a 35.I prodotti più richiesti sono stati: l’affilia-zione al TCS, il Libretto ETI Europa e Mon-do e, durante il periodo estivo, le ViaCard.Anche la distribuzione dei Telepass, mal-grado le difficoltà non ancora risolte

dell’addebito bancario in Svizzera, ha re-gistrato un buon andamento. Prossima-mente sarà ampliata anche l’offerta delloshop con l’offerta di caschi per ciclisti,seggiolini per bambini ed altri prodotti.

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36 club e soci | touring 1 | 13 gennaio 2011

›L’inglese è sempre di più la «lingua delmondo». Impensabile farne a meno se si nu-tre qualche ambizione di carriera al lavoroo se si vuole intraprendere uno studio acca-demico in determinate discipline. Una que-stione che tocca da vicino molti soci delTCS e le loro famiglie, anche semplicementeper essere in grado di viaggiare in modoottimale in molti Paesi del pianeta, dovel’inglese è diventata la «lingua franca» perpotersi capire.

A questo scopo, il nostro partner specia-lizzato Boa Lingua lancia un’offerta esclu-siva a prezzo ridotto per soggiorni lingui-stici prolungati in due scuole dell’Austra-lia, a Perth sulla costa Ovest e a Noosa sullacosta Est. Due destinazioni da sogno, ri-spettivamente ai bordi dell’Oceano Indianoe del Pacifico. Ai soci TCS che prenotano unsoggiorno linguistico (per sè o per i lorofigli) fino al 30 giugno 2011, Boa Linguaconcede uno sconto del 6% sia sul corso pre-scelto (da «elementare» al massimo certifi-

cato Cambridge), sia sulla sistemazionepresso una famiglia-ospite (cfr. pagina se-guente). Si tratta di un risparmio per variecentinaia di franchi!

Gli studenti vengono inviati nelle rino-mate scuole Global Village English Centers,dove tra l’altro si possono frequentare irichiestissimi corsi «English + Surfing»,che hanno uno strepitoso successo tra gio-vani e meno giovani di tutto il mondo. En-trambe le scuole si trovano infatti a pochecentinaia di metri dalla spiaggia, così chedopo la mattinata di lezioni, nel pomeriggiosi va direttamente al mare con la tavolada surf sotto braccio.‹

Antonio Campagnuolo

Info TouringPrenotazioni e informazioni per l’offerta speciale,valida fino al 30.06.2011, direttamente presso BoaLingua: tel. 0213199050 o www.boalingua.ch.I soci del Cooldown Club (max. 25 anni) godono del6% di sconto in ogni periodo dell’anno su tutto ilcatalogo Boa Lingua; dettagli al sito Internet:www.cooldownclub.ch.

«English & Surf»in AustraliaOfferta speciale del partner Boa Lingua per tutti i socidel TCS e i loro figli: 6% di sconto sui soggiorni linguisticiin due scuole australiane. Un’occasione insuperabile perperfezionare il vostro inglese su spiagge da sogno.

Lezione di surf sulla spiaggia:una possibilità che rende unicoe indimenticabile un soggiornolinguistico in Australia. Qui l’ingleseviene davvero «messo in pratica»...

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del grazioso centro di Perth o dell’antica cittadina di pionieri a Fre-mantle. Da non mancare assolutamente un tour tra le dune del deser-to! Mentre i più raffinati non rinunceranno ad un giro di degustazioninella regione vinicola della Swan Valley. E di sera, tutti in spiaggia peruna grande grigliata al tramonto!

Fra gli alunni più entusiasti del loro soggiorno abbiamo incontratodue giovanissimi svizzeri: Max di Lucerna,socio Cooldown Club in procinto di iscriversiall’università, e Virginia di Ginevra, figlia diun socio TCS, venuta qui dopo il diplomacommerciale ad imparare «per davvero»l’inglese ed avere così migliori prospettivedi lavoro. Entrambi si sono iscritti a un corsodi vari mesi, addirittura sei per Virginia. Ol-tretutto, per i giovani della scuola GV trova-re un «job» a tempo parziale non è affattodifficile. Infatti, bar e ristoranti lungo il mareabbondano. Per poter trasformare il sog-giorno in Australia in un’esperienza di vitaoltre che di studio. ac

Perth: a scuola sull’Oceano IndianoRagazze e ragazzi biondi discutono con coetanei dai tratti asiatici,africani e sudamericani. Ma se gli accenti riflettono la diversità delmondo, la lingua che parlano tra di loro è sempre e solo una: l’inglese!Questo ci colpisce molto mentre visitiamo le classi del Global Village(GV) di Perth-Beach in compagnia dell’istrionico direttore Neil Butler.Come altrettanto ci stupisce vedere molte tavole da surf appoggiateai muri dei corridoi. «In Australia il surf èuna religione», ci spiega Neil. Pur essendoinglese, perfino lui non ha potuto esimersidall’imparare a stare in equilibrio su unastretta tavola scivolando sulle onde mae-stose dell’Oceano Indiano che si abbattonosulla spiaggia a soli 500 metri dalla scuola.Infinite, comunque, le attività fisiche pro-mosse dalla scuola. Da tutte quelle legate almare, come la vela o le immersioni sub, allepedalate sulle ciclopiste che costeggianol’oceano, fino a quelle più estreme come ilparacadutismo. Numerose anche le escur-sioni organizzate nei dintorni, come la visita

La caffetteria della scuola di Perth-Beach... conle tavole da surf appoggiate alla lavagna!

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13 gennaio 2011 | touring 1 | club e soci 37

Le formule di studio proposte dalla GV lascia-no ampio spazio per coltivare i propri interessi,sportivi ma pure culturali come, ad esempio, lavisita della regione circostante o dei magnificimusei d’arte di Brisbane. E non mancano sicu-ramente le occasioni conviviali, sia quelle pro-mosse dalla scuola sia quelle organizzate daitanti locali pubblici di Noosa affollati da giovaniprovenienti da ogni angolo del pianeta. Lalingua, infatti, s’impara parlando. ac

Noosa: in una biosferaLa scena delle tavole da surf appoggiate allepareti si ripete nei corridoi della grande scuolaGlobal Village (GV) situata nel centro dellacittadina che porta l’esotico nome di Noosa. Eanche qui, «shorts e havaianas» costituisconola divisa di quasi tutti gli alunni. Posta sull’Ocea-no Pacifico a quasi due ore di automobile daBrisbane, Noosa è un aggregato di quartieriresidenziali molto chic sparsi nel cuore di unabiosfera dichiarata patrimonio dell’umanità dal-l’Unesco. Il verde della foresta subtropicale, chesi specchia in un labirinto di fiumi e canali,costituisce il colore dominante assieme all’az-zurro del mare.

Una destinazione ideale anche per chi non hapiù 20 anni e magari vorrebbe perfezionare ilsuo inglese migliorando nel contempo l’handi-cap di golf o il «rovescio» di tennis. O, anche so-lo, rilassandosi dopo le lezioni andando a pesca,semplicemente lanciando l’amo dalle spondedel fiume che sfocia nell’oceano. Niente è pre-cluso in questo paradiso naturale dove i cangurisaltellano nei campi da golf e i koala sonnec-chiano sugli eucalipti.

Un koala tra le foglie di eucalipto: un’immaginenon rara nei parchi di Noosa.

The Williams Family: Deirdre e Mauricedavanti a casa assieme ai loro due cani.

Deirdre e Maurice sono due coniugi chehanno superato la cinquantina, con trefigli oramai adulti e da tempo fuori casa.Forse è anche per riempire questo«vuoto» che la famiglia Williams di Noo-sa ha deciso di accogliere studenti ditutto il mondo e di ogni età che vengonoa imparare o a perfezionare l’inglesein questa stupenda zona dell’Australia.Naturalmente, però, per diventare «hostfamily», bisogna soddisfare i severi cri-teri stabiliti dalla scuola.

Innanzitutto, ogni studente-ospitedeve avere a disposizione una cameracon bagno indipendente. Inoltre, lafamiglia deve provvedere ai suoi pasti,che comprendono: colazione, spuntinodi mezzogiorno da portare con sé ascuola e cena serale. Un impegno cui sidedica la padrona di casa Deirdre, talen-tuosa cuoca che prepara succulente evariegate pietanze internazionali: dallapasta italiana ai piatti asiatici, oltre ov-viamente alle specialità della cucina au-straliana, primo fra tutti l’agnello. Mau-rice, invece, accompagna e riprende inautomobile gli studenti a scuola, vistoche la loro grande casa, appena costrui-ta sulla riva di un canale collegato al ma-re, dista qualche chilometro dalla sededella Global Village. Entrambi, poi, han-no molto tempo per conversare con i lo-ro ospiti, dato che lavorano a casa comeimprenditori nel settore immobiliare. Ese Maurice vi proporrà sicuramente unagita in kayak o una partita a golf, Deir-dre non disdegna lunghe passeggiatein compagnia dei loro cani Fogs ed Elvis.

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Praticare la linguaa casa di una«host family»

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38 club e soci | touring 1 | 13 gennaio 2011

Il TCS lancia sino alla fine di gennaio un divertente concorso a premi riservato agliutenti della strada più piccoli. Sul sito www.kids.tcs.ch si possono vincere 100caschi da bici della marca Uvex individuando quali dei segnali stradali pubblicatisulla homepage sono finti, ossia non esistono nella realtà. Si tratta di un quizpedagogico elaborato dal dipartimento Sicurezza stradale del TCS. Il concorso èpubblicato anche sulle confezioni di cereali «Cookie Crisp» di Nestlé, in vendita intutti i principali supermercati della Svizzera. Sempre su www.kids.tcs.ch, si puògiocare con un programma interattivo che presenta alcune situazioni delicate,con le quali possono trovarsi confrontati i piccoliciclisti. Un modo per imparare a comportarsinel traffico evitando inutili rischi. tg

Quiz educativodel TCS per i piccoli

Concorso fotografico dei lettori croceristiLa vincitrice del concorso della migliore fotografia tematica, che si è svolto durantela «Crociera dei lettori» con la MSC Opera dall’11 al 23 ottobre 2010, è RosmarieSeelhofer di Oberlunkhofen. Grazie allo scatto pubblicato qui, ha vinto una foto-camera Pentax Option E80 del valore di 500 fr. e un buono fotografico di 250 fr.Il secondo premio, un buono diViaggi TCS di 250 fr., è andatoa Bruno Seelhofer di Ober-lunkhofen. Infine, il terzo pre-mio era un apparecchio PentaxOption A30 del valore di 150fr., vinto da Claire-Lise Land-olt di Basilea. La giuria che havalutato le opere dei lettori eracomposta dal caporedattoredi «Touring» Felix Maurhofer,dal fotografo professionistaStefan Pfander e da ThomasGassler, direttore di BelcolorAG. tg

Prezzi e prestazioni TCStelefono 0844888111 o www.tcs.ch

Affiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e motociclisti)a seconda della Sezione e pro rata

Tessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC)

a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzatoo non motorizzato) Fr. 55.–

(camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–)

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr.134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–

ASSISTA www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione «Fam.» Fr. 96.– «Ind.» Fr. 66.–Privata con circolazione già sottoscritta«Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.–Privata senza sottoscrivere la circolazione«Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.–Immobili Fr. 95.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio su richiesta

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici,protezione giuridica, assistenza e coperturacasco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno RC bici Fr. 6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS drive

TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr.100.–Carta partner Fr. 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del informazioni rac-colte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen.

Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 0224172520Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 0813037777Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 0917951115Ciclo e svago www.bici.tcs.ch

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13 gennaio 2011 | touring 1 | la pagina dei lettori 39

impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Nadia Rambaldi (nr), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Karin Kobel (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente ca-poredattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83141, totale:1325035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA,Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIECentre d’impression Edipresse Lausanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS,cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844888111; e-mail: [email protected]. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua.«Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Rotonde: meglio un giro in piùForum, «Touring» 19/2010

Effettivamente «girare» nelle rotonde non èsempre cosa facile… a meno che non le siaffronti con un certo spirito goliardico, puòrisultare tortuoso non tanto entrarci, quan-to uscirci. Concordo con il signor Gamba: lacircolazione nelle rotonde dovrebbe essereregolata con l’indicatore di direzione (lefrecce!) sul loro intero perimetro (cioè cir-conferenza), sia che si esca sia che si conti-nui. Questo sistema permetterebbe vera-mente di capire le intenzioni degli altriautomobilisti e di regolarsi in modo da per-mettere una circolazione più fluida e sicu-ra. Troppo spesso capita che nelle grandirotonde ci siano automobilisti che circola-no sulla destra per l’intero perimetro, sal-tando anche due o tre uscite, solo perchéritengono che circolare all’interno, sulla si-nistra, sia pericoloso nella fase del succes-sivo cambio di corsia… E se ci vogliamo ag-giungere una ciliegina, un po’ più di con-trolli porterebbero a disciplinare la cosa,come lo è stato per molte altre regole chesono state affrontate con spirito preventivodalle autorità. Giò Staub, Losone

Occhio alle luci dei freni!«Touring» 20/2010

È praticamente impossibile rispettare le di-sposizioni di legge sulla distanza di sicu-rezza. Ogni vuoto tra due auto viene subitoriempito da un terzo veicolo. La massimaconcentrazione, tenere la testa verso sini-stra vicino al finestrino, per poter reagirein tempo alle luci rosse di frenata dei vei-coli che ci precedono, può scongiurare untamponamento. Jörg Büchi (@)

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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventualitagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviarele lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere deilettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

il concorso

Set di prodottiper la cura del visoLusso puro per la pelle! Grazie agliestratti di caviale e alle particelle d’oroi prodotti di bellezza per il viso dellalinea Caviar Performance sono una curaanti età straordinaria ad effetto imme-diato e duraturo. La pelle matura ed esi-gente riceverà un trattamento specialegrazie all’azione rapida contro i segnidel tempo! Cercate le giuste risposte econ un po’ di fortuna vincete uno dei treset di prodotti messi in palio del valoreognuno di 396 franchi.

Sponsor del premio: Artdeco,www.dekora.ch

Le domande:1. In quale Paese europeo le cure

dentarie sono vantaggiose?2. Quanti veicoli sono rottamati ogni

anno in Svizzera?3. Quale partner del TCS propone

un’offerta speciale per i soggiornilinguistici in Australia?

Si possono fornire le risposte per posta (solosu cartolina postale), tramite SMS, e-mail owww.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 19/10: il doppio cronografo è sta-to vinto da Erhard Affolter di Rheinfelden.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente.Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Nonsarà possibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso peri lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)scrivendo «Touring» e le tre risposte;[email protected] (soggetto: concorso)Termine d’invio: 23 gennaio 2011

Corsi di guida troppo cari per i giovaniSe mancano i soldi per la formazione ri-tenuta assolutamente necessaria, alloraperché non si usano i mezzi di trasportopubblici? Ai miei tempi, imparavamo aguidare l’auto solo quando ce lo potevamopermettere. Peter Meyer (@)

Ma i pedoni non guidano mai?Spesso ho la sensazione che tra i pedoninon ci siano automobilisti. Non si puòaltrimenti spiegare, come mai così tantipedoni attraversano le strisce in modospensierato senza gettare un’occhiata né asinistra né a destra. Edwin Barmettler (@)

Pericoli mortali a Lugano«Touring» 20/2010

Mio figlio, non vedente a causa di un inci-dente, per recarsi al lavoro deve attraversa-re ogni giorno, mattino e sera, il pericolosopassaggio pedonale di Via Genzana – ViaSan Gottardo, vicino alla stazione di Luga-no (ora scomparso, ndr.). Più volte è acca-duto che una vettura frettolosa non badas-se al bastone bianco steso in avanti, schiac-ciandone la punta, senza neppure fermarsiper accertare l’accaduto. Ogni giorno sonoore d’ansia per noi familiari, finché non sia-mo sicuri che sia giunto al lavoro. Sperovivamente che si trovi presto una buonasoluzione a questo grosso problema.

Mariuccia Bur, Melide

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40 l’incontro | touring 1 | 13 gennaio 2011

più tempo a casa e mi impegnerò come gui-da locale.

Cosa fa durante il suo tempo liberoa bordo del battello?Discuto con i miei colleghi, guardiamoqualche film assieme oppure uso il compu-ter portatile per comunicare con la miafamiglia e i miei amici. Inoltre leggo dei li-bri e, naturalmente, preparo le spiegazionifinalizzate alle visite guidate. A San Pietro-burgo dormo a casa, mentre a Mosca neapprofitto per andare alla scoperta di novi-tà oppure di musei.

Come potrebbe descrivere la gente chepartecipa alle crociere fluviali?Sono generalmente delle persone mature,dai 40 anni in su, poiché si tratta piuttostodi viaggi culturali o di studio. Queste cro-ciere non attirano particolarmente dellepersone che desiderano fare molto sportoppure stare ad abbronzarsi in spiaggia. Inostri ospiti danno prova di essere interes-sati; e questo dà davvero una grande soddi-sfazione.

Resta in contatto con alcuni ospiti alla finedella crociera oppure le è vietato?No, non è vietato e può capitare. Mi sonoperfino recata in visita a due conoscenti inGermania, i quali in seguito sono ritornatiin Russia.

Oggi i cittadini russi hanno ancora problemia viaggiare all’estero?No. Basta presentare qualche documentoper ottenere il visto e naturalmente…bisogna disporre di sufficiente denaro.

Quale paese vorrebbe assolutamenteconoscere?Ce ne sono molti. Sono già stata in Germa-nia, come pure in Austria e ho trascorsoqualche giorno a Parigi. Mi interessano so-prattutto paesi come l’Italia, dove la cultu-ra e l’architettura costituiscono un valorefondamentale. Anche la Cina mi attrae, madovrei dapprima imparare un po’ la lingua.Dovrei, inoltre, migliorare il mio inglese al-lo scopo di accrescere ancora di più le miepossibilità come guida.

Qual è il suo più grande desiderio?Mi piacerebbe avere una famiglia e, ovvia-mente, un marito stupendo.«

Intervista: Heinz W.Müller

Col suo tedesco perfetto, in estate la russa Julia Abrosimowasi guadagna da vivere come guida turistica a bordo delbattello da crociera tra Mosca e San Pietroburgo.

E durante questo periodo dove si trovasuo figlio Maxim di due anni?Da sua nonna.

Ha contatti con lui mentre lei lavoracome guida di viaggio?Sì, per telefono. Prima di diventare mammaho trascorso tutta la stagione sul battello.In realtà non so ancora cosa succederà du-rante la prossima stagione. Forse passerò

»Perché lavora su un battello piuttosto chein una classe scolastica?Julia Abrosimowa: Perché in Russia comeinsegnante si guadagna troppo poco. Primalavoravo qualche mese come guida locale aSan Pietroburgo e per tre mesi sulle crocie-re fluviali. Ma siccome guadagno un mi-glior salario sul battello, ormai vi trascorrola metà dell’anno. D’inverno a volte impar-tisco dei corsi.

«I nostri ospitivogliono sapere»

Julia Abrosimowa accompagna i turisti sui fiumi tra Mosca e San Pietroburgo.

In pilloleJulia Abrosimowa (35 anni) ha studiato designdei tessuti, prima di insegnare e di formarsi comeguida turistica cittadina a San Pietroburgo.Dal 2004, questa madre single lavora come guidadurante numerose crociere fluviali sulla rottaMosca-San Pietroburgo (cfr. ultima edizione di«Touring»).

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Page 42: Touring 01 / 2011 italiano

Un’esperienza da vivere

Suite Hotel Art Furrer FIRSTCLASS, Riederalp!Per tutti gli amanti della neve: davanti all’in-gresso del Suite Hotel Art Furrer FIRST CLASSinizia il divertimento! Riederalp è un vero e pro-prio paradiso per gli appassionati di sci, snow-board, racchette da neve, sci di fondo e di tuttigli altri sport outdoor invernali. Non importa latecnica adottata – un sicuro spazzaneve, unostretto scodinzolio, uno spettacolare front flip– e il livello di preparazione, la terrazza soleg-giata dell’Aletsch Arena offre a tutti i suoi ospi-ti 104 km di piste per lo sci alpino preparate inmodo ineccepibile. E anche i fondisti avranno diche divertirsi sulla pista tracciata proprio da-vanti all’hotel. Nella regione più assolata dellaSvizzera, potranno percorrere gli anelli in stileclassico o skating. Indimenticabili anche leescursioni con le racchette da neve nell’AletschArena! Partite con una delle nostre guide e...sentirete soltanto lo scricchiolio della neve sot-to i vostri piedi, ammirerete il blu del cielo e lamaestosità delle più belle cime vallesane, viperderete nell’immacolato paesaggio invernale– un’esperienza da vivere.

Un’altra esperienza indelebile la garantisce ilnuovissimo Suite Hotel Art Furrer FIRST

CLASS, aperto nel luglio 2010. A Riederalp,nell’altopiano dell’Aletsch a 1950 m di altitudi-ne, una nuova stella del firmamento Art Furrerpropone una nuova dimensione dell’ospitalità.Spaziosi ambienti con grandi e luminose vetrateper creare un’atmosfera accogliente e offrireuna vista mozzafiato che si estende fino al Cer-vino.

La superficie della junior suite più piccola è di

45 m2, quella della suite presidenziale di 180 m2.Tutte le suite sono rivestite in legno di abete,vecchio di almeno 200 anni – travi che portanola storia nel resort. La zona wellness è stata co-struita nello stile di un vecchio villaggio vallesa-no. L’elemento centrale – reception con risto-rante per la prima colazione e ristorante à lacarte – è una costruzione panoramica rotondain vetro che consente a ogni ospite di contem-plare i Quattromila vallesani.

Grandiosità e lusso contraddistinguono il nuovoFirst Class Resort. Tranquillità garantita altresìdalla zona pedonale di Riederalp, situata ai mar-gini del più lungo ghiacciaio delle Alpi –l’Aletsch, patrimonio mondiale UNESCO.

L’esclusiva offerta per i lettori TCS comprende:

– 3 pernottamenti in una suite– 1 aperitivo con champagne– ricco buffet della prima colazione; mezza

pensione con menu gourmet di 4 portate– libero accesso all’esclusiva zona wellness

«Royal» e alla piscina dell’hotel

Nella junior suite «Jungfrau», 45 m2 rivolta anord, per di CHF 555.– a persona (se occupatada due persone; anziché fino a CHF 885.–).Notti supplementari, prima colazione compre-sa: CHF 165.– a persona/notte (anziché fino aCHF 250.– a pers.) Nella suite a sud (60 m2)con vista imprendibile, per di CHF 720.– a per-sona (se occupata da due persone; anziché finoa CHF 1035.– a pers.). Notti supplementari,incl. prima colazione: CHF 225.– a pers./notte(anziché fino a CHF 300.– a pers.)

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Prenotazioni soltanto presso: Private Selecti-on Hotels, tel.: 0413681005 – [email protected]. I nostri consulenti rispondono aogni vostra richiesta dal lunedì al sabato.

Page 43: Touring 01 / 2011 italiano

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