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QUESTA INIZIATIVA È CONTRO IL SISTEMA DELLA CAMORRA Ideati dal Cav. Nicola Paone XX EDIZIONE 2019 Award Cultural Festival International Tra le parole e l’infinito Premio Letterario Ad Haustum Doctrinarum Premio alla Carriera Labore Civitatis Riconoscimento alla Carriera Teatro Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli 14 giugno 2019 con il Patrocinio di Patrocinio Organizzativo HUMANITARIAN PARTNERSHIP Cavalieri Guardiani di Pace Priorato Campania Croce Rossa Italiana Comitato Napoli Nord U.N.A.C. Comitato Regionale Campania Comitato Provinciale di Caserta Aeronautica Militare Comune di Pozzuoli Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità Consolato della Tunisia a Napoli Consolato del Benin a Napoli Consolata della Repubblica del Nicaragua Giuisdizione Regione Campania Associazione Mediterranea Culturale

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QUESTA INIZIATIVA È CONTRO IL SISTEMA DELLA CAMORRA

Ideati dal Cav. Nicola Paone

XX EDIZIONE 2019

Award Cultural Festival International

Tra le parole e l’infinito Premio Letterario

Ad Haustum Doctrinarum Premio alla Carriera

Labore Civitatis Riconoscimento alla Carriera

Teatro Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli14 giugno 2019

con il Patrocinio di

Patrocinio Organizzativo

HUMANITARIAN PARTNERSHIPCavalieri Guardiani di Pace

Priorato Campania

Croce Rossa ItalianaComitato Napoli Nord

U.N.A.C.Comitato Regionale CampaniaComitato Provinciale di Caserta

Aeronautica Militare Comune di Pozzuoli

Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità

Consolato della Tunisiaa Napoli

Consolato del Benina Napoli

Consolata della Repubblica del NicaraguaGiuisdizione Regione Campania

AssociazioneMediterranea Culturale

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vinCEnzo MignonEPresidente di Giuria

Critico Letterario

La poesia serve per nutrire quel granello di pazzia chetutti portiamo dentro, e senza il quale è imprudente vi-

vere. Abbiamo voluto usare queste meravigliose parole del grande poeta Federico Garcìa Lorca come incipit a que­sta breve (si rassicuri chi ci legge) introduzione, a quello che ormai è divenuto un classico appuntamento annuale: l’Antologia del premio letterario Tra le Parole e l’Infi nito che racchiude anche i riconoscimenti Labore Civitatis e Ad Haustum Doctrinarum. Tanti, senz’altro più colti o semplice­

Premessa

mente più sensibili di noi, hanno provato a dissertare intorno al concetto di poesia. Infi ni-te sono state le defi nizioni con le quali si è cercato di fotografare il senso e il signifi cato di “Poesia” ma di qualcosa che è tanto estremamente individuale e universale insieme, è diffi cile tracciare i confi ni con le parole che pure sono la sua essenza. Forse Poesia è il connubio tra le emozioni di chi è poeta e di chi è lettore, un’alchimia, una reazione chimi­ca il cui catalizzatore non può che essere l’animo del fruitore, l’animo di chi legge. Imma-ginate quindi la tempesta emotiva che ha travolto la giuria di questo Premio Letterario ed in primis il suo Presidente Onorario che quest’anno è il Direttore dell’Università Popolare Federiciana Dott. Salvatore Maria Mattia Giraldi. Un nome prestigioso per un evento che quest’anno raggiunge la cifra delle venti edizioni. Sì, carissimi Amici, questa per il premio Tra le Parole e l’Infi nito sarà l’edizione del ventennale e, per quanto sembrasse impossibile, ancora una volta siamo andati più in là, ancora una volta l’asticella è stata posta più in alto. Vorremmo cominciare dalla location: non a tutti è dato usufruire dell’o-spitalità della gloriosa Accademia Aeronautica di Pozzuoli, istituto militare per la forma-zione degli uffi ciali, da dove sono sortite generazioni di piloti orgoglio delle nostre Forze Armate. L’arma dell’Aeronautica Militare ha concesso il patrocinio ambitissimo che va ad affi ancarsi a quelli non meno illustri concessici quest’anno da altre eccellenti Istituzioni. Spagna, Bolivia, Romania, Grecia, Danimarca, Austria, San Marino, Montenegro, Fran-cia, Messico, Turchia, Filippine, Bosnia, Taiwan, Portogallo e l’India! No, non sto aprendo a caso un atlante geografi co! Sono alcuni dei luoghi di origine dei partecipanti a questo straordinario incontro di culture e anime che è Tra le Parole e l’Infi nito. La creatura voluta dalla lungimirante e visionaria passione del suo ideatore, il Cavaliere Nicola Paone, la denominazione di Award Cultural Festival International non l’usurpa di certo.

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QUESTA INIZIATIVA È CONTRO IL SISTEMA DELLA CAMORRA

Cav. Nicola PaonePresidente e ideatore dei Premi

Ideatore Presidente e Fondatore. Nato a Casoria (Na) -Italia nel 1955, ultimati gli studi artistici accademici, in­

traprende la sua attività di consulente e informatore nel 1989 all’interno del settore arti grafi che. Specializzato nelle metodologie d’applicazione pubblicitaria, un master in programmazione pubblicitaria, si dedica per numerosi anni all’attività di free lance, opera in aziende private a carattere nazionale. Da sempre impegnato per l’arte e la Cultura, pittore graphico surrealista informale, ha ottenu-to tanti premi e riconoscimenti. Nell’anno 2000 dà origine al Premio Letterario Nazionale di Narrativa e Poesia “Tra le parole e l’infi nito”. Nell’anno 2001 S.A.R. il Principe Cesare d’Altavilla gli conferisce la nomina di Cavaliere di Merito dell’Ordine Cavalleresco di San Giorgio D’An-

tioca. Nell’anno 2003 indirizza il premio letterario nel panorama Internazionale, nel 2006 introduce nelle sezioni del premio Letterario Internazionale la Sez. Premio alla Carriera, per onorare quanti rappresentando essi stessi, hanno concorso con il loro lavoro alla crescita e allo sviluppo Culturale e Sociale della nostra Nazione. Nell’anno 2007 dedica una lode al Premio alla carriera, dando origine a un nome che possa rappresentarlo nel tempo, nasce così “Ad Haustum Doctrinarum”, che tradotto signifi ca “Alla Fonte delle Dottrine”. Il premio è stato, dunque, così denominato in quanto si propone di fare dono a tutti coloro che rappresentando essi stessi fonte di dottrina hanno concorso alla divulga-zione del sapere e dei principi di giustizia e si sono resi testimoni della verità del pensiero di Federico II, vir inquisitor et amator sapientiae, secondo cui: “Il nobile possesso della scienza non deperisce se sparso tra molti, e, distribuito in parti, non sente danno alcuno di diminuzione, anzi tanto più vive nei tempi, quanto più, con la divulgazione, diffonde la sua fecondità”. Nell’anno 2008 l’emerito Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, gli conferisce l’alto Onore di una medaglia d’argento rappresentativa. Nel 2009 riceve per la prima volta il Patrocinio del Consiglio Regionale della Campania, dei grandi eventi del Comune di Napoli, del Comune di Sulmona (AQ). Nella decima edizione dell’anno 2009 il Premio alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum “si separa dal Premio Letterario, divenen-do un Premio a sé. Nel 2010 da vita ad un nuovo Riconoscimento alla Carriera, “Labore Civitatis”. Il Premio è dedicato a rappresentare il lavoro laborioso, fatto con etica impe-gno e sacrifi cio, affrontando diffi coltà e fatica, al servizio della comunità per il progresso Socio Culturale della Nazione. Si propone di evidenziare i temi e il continuo richiamo ai valori morali della società contemporanea. Ed è proprio questo che ci deve fare rifl ettere, spesso combattiamo per la quotidianità del nulla, è necessario una rinascita civile fondata sull’equilibrio tra più saldi valori morali, senso del dovere e del sacrifi cio, coscienza della capacità e della dignità umana. Nel 2011 l’Emerito Presidente della Repubblica Italia-na Giorgio Napolitano gli conferisce l’alto Onore della medaglia d’oro rappresentativa. Nel 2013 la Presidenza dell’Ass. Naz. Polizia di Stato, gli conferisce la nomina di Socio Onorario. Nel 2014 riceve l’Alto Onore del Patrocino del Ministero della Giustizia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2015 riceve l’ambito Patrocinio dell’Istituto Francese a Napoli, dell’Ispettorato Nazionale ANC, e del Com. Loc. Napoli Nord Croce Rossa Italiana. Nell’anno 2017 gli viene conferito l’alto Onore del titolo di Ambasciatore Onorario per la Cultura in Europa dall’Organizzazione Internazionale Relazioni Diploma-tiche di Roma. In occasione della serata di Gala della XIX edizione, nel Real Sito Monu-mentale di San Leucio (Caserta), gli viene conferito dalla Presidenza dell’U.N.A.C. Unione Nazionale Arma Carabinieri, l’Attestato di Benemerenza e la nomina uffi ciale a Socio Benemerito. Nello stesso anno Riceve l’investitura a Cavaliere ad Honoris Guardiano di Pace dalla Confederazione Internazionale dei Cavalieri Crociati Assisi - Malta.

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Madrina del Premio

MAriA tErEsA MoCCiA di frAiAAssessora alla Cultura Turismo Marketing

del Comune di Pozzuoli

La storia della Città di Pozzuoli è profondamen-te legata alla letteratura. La bellezza dei luo­

ghi, le peculiarità naturalistiche e geologiche, la varietà del paesaggio e la compresenza di mare, laghi, vulcani hanno fi n dall’età classica ispirato poeti e scrittori, sabotando versi e rubando ispira­zione. Curna, la Solfatara, il lago d’Averno, l’ame-nità delle villae maritimae sulla costa compaiono con una frequenza inusitata, spingendo la mitolo-gia ad abitare da queste parti attraverso i racconti di epiche lotte tra dei e Giganti, nei nostoi degli eroi omerici, nel mistero dell’oltretomba, nell’e-pos virgiliano come nella vaticinante Sibilla, fi no alle leggende di amicizia tra fanciulli e del-fi ni. Dicearchia, con il suo toponimo da manuale, scuote l’interesse di Strabone e Licofrone, Puteoli fa da protagonista nell’epistolario di Cicerone, culla della sua Academia, diventa poi probabile scenario di un inesauribile Satyricon. In età moderna gli intellettuali del Gran Tour ri­sponderanno al richiamo, non esimendosi, visitando le rovine fl egree, dal produrre essi stessi letteratura. Non è del resto un caso che la più antica testimonianza di alfabeto in caratteri gre-ci sia fl egrea e che riporti dei versi, come a dire che scrittura e poesia hanno avuto immediato sviluppo da Pithekusa a Cuma e poi nel resto del Mediterraneo, come documenta la preziosa Coppa di Nestore. Dunque, una terra del tutto propizia per ospitare un premio letterario, quale Tra le parole e l’Infi nito, e per veicolare, attraverso il prestigioso Award Cultural Festival In-ternatìonal, l’immagine di Pozzuoli e dei Campi Flegrei, avendo come testimoni personalità di spicco, distintesi in vari settori per competenza e professionalità. Del resto gli indirizzi e le iniziative dell’Assessorato alla Cultura in linea con la promozione della lettura, anche favoren-do incontri con autori e critici, per avvicinare soprattutto i più giovani alla frequentazione della letteratura, trovano piena rispondenza con le fi nalità di questa manifestazione. È la Cultura la premessa indispensabile per imboccare la strada della riconversione al turismo, un turismo lento, compatibile con un’area fragile, di grande complessità e ad alta densità abitativa. Ci lusinga la scelta della nostra Città per festeggiare il ventennale di questo appuntamento, una Pozzuoli che vive il fermento di una crescita culturale e della ritrovata consapevolezza delle potenzialità del suo patrimonio storico monumentale. Mi lusinga la scelta di essere la Madrina di tale evento, per cui ringrazio gli organizzatori ed in particolare il Cav. Nicola Paone, promo-tore e realizzatore indefesso dell’articolato meeting.

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Sindaco Comune di Pozzuoli

vinCEnzo figlioliASindaco di Pozzuoli

Il tema del turismo culturale, veicolato daquesto prestigioso evento, è un tema che

ci appartiene e sul quale da tempo abbiamo scommesso. Oggi Pozzuoli marcia a tappe for-zate verso la dimensione che più le appartiene, dopo essersi lasciata alle spalle l’epoca indu­striale, che pure le ha dato tanto in termini di sviluppo e occupazione. La dimensione di cui parlo è quella della città dell’accoglienza, del turismo, della cultura: una naturale propensio­ne che deriva dalla sua storia e dall’immenso

patrimonio archeologico e paesaggistico di cui questo territorio dispone. La via intrapre­sa ci porta verso la valorizzazione di questo patrimonio che affonda le radici nella Magna Grecia, col primo insediamento cumano, ma soprattutto nell’epoca romana, quando Pu-teoli divenne il porto commerciale di Roma e qui si sviluppò un’intensa attività marittima, ma anche culturale e ricreativa, con le terme, l’anfi teatro neroniano fl avio, lo stadio di Antonino Pio e le ville patrizie sorte a poca distanza. Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale che mi onoro di presiedere ha messo in campo una serie di azioni che stanno cambiando volto e prospettiva alla città. Tutto ruota intorno al recupero funzionale del Rione Terra, cuore pulsante di Pozzuoli, rocca millenaria sulla quale è nata la comunità puteolana e destinato a diventare presto una cittadella turistico ricettiva con alberghi, musei, botteghe artigiane, la Cattedrale ed il percorso archeologico sotterraneo, già aperto al pubblico da alcuni anni. Attorno al Rione Terra vi è un tessuto urbano che si rinnova, si riqualifi ca, una comunità che cresce in termini di consapevolezza, di identità e di partecipazione. La condivisione dei cittadini è un aspetto fondamentale se si vuole fare un cambio di passo culturale e devo dire che mi ritengo un sindaco fortunato perché avverto la presenza della società civile e la volontà di remare tutti nella stessa direzione, in primo luogo nella tutela e nella valorizzazione del nostro patrimonio. Ecco perché sia-mo ben lieti di ospitare e patrocinare la ventesima edizione dell’Award Cultural Festival International Festival ed i Premi “Ad haustum doctrinarum” e “Labore cìvìtas” che ben si inseriscono in questa “nuova” dimensione assunta dalla città. Per questo ringrazio il Gran Priorato della Campania dei Cavalieri Guardiani di Pace e delle altre Associazioni che hanno organizzato tale prestigioso evento.

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Cenni di storia locale - Pozzuoli

Sono nati prima i vulcani. Quarantamila anni fa un’enorme caldera, vasta da Posilli-po a Monte di Procida, comprendente le zone interne di Soccavo, Pianura e Quarto, ha cominciato a espellere, attraverso vari cicli, culminati nell’ultima eruzione del Mon­te Nuovo nel 1538, tufi e materiali pirocla-stici, plasmando il territorio in trenta vulcani di cui solo la Solfatara ancora attivo. La fi -sionomia del paesaggio ne denuncia stra­ordinariamente la incessante attività: così la presenza di una costa suggestiva perché frastagliata e ricca di insenature, come l’al-ternarsi di laghi vulcanici e non, quindi l’oro­grafi a complessa, l’inconfondibile andamento del bradisima a deformare impercettibil-mente, ma sistematicamente, il profi lo urbano. Eppure la frequentazione umana comincia molto presto, noncurante di terremoti e di temibili fasi eruttive: lo testimoniano le preesi-stenze di Montagna Spaccata risalenti al III-II millennio a.C., per riaffi orare tra la fi ne dell’Età del Bronzo e l’inizio dell’Età del Ferro con l’insediamento sul Monte di Cuma, abitato (X sec. a.C.), tra capanne e tombe a fossa, da una cultura capace di scambi con il versante Adriatico ed esperta di metalli. Il concetto di città, tuttavia, nella sua caratteriz-zazione di spazio urbano, funzionalizzato in zone distinte tra il sacro e il quotidiano, tra vivi e morti, si coagula solo con l’arrivo dei Greci. Cuma, a poca distanza dalla sua fon-dazione nell’ultimo quarto dell’VIII secolo a.C., è già una metropoli, dotata di due porti, doppia cinta muraria, un’acropoli strutturata in imponenti edifi ci sacri, una zona bassa articolata, al cui confi ne si apre una piana produttiva e fertile ed una necropoli fi tta di se-polture che hanno restituito l’immagine di una società arcaica raffi nata, formata da un’a-ristocrazia urbana di cavalieri. Il sito resta uno dei più straordinari e attenzionati dalla ri­cerca archeologica. Sono quattro, infatti, le missioni di scavo che operano nel Parco Archeologico di Cuma (Università Vanvìtelli, Università Federico II, Università L’Orientale, Centre Jean Bérard), a dimostrazione di come sia rilevante seguirne la sovrapposizione stratigrafi ca e ricostruirne la storia. Il sito di Cuma, d’altronde, offre la suggestione di im-mergersi nella narrazione virgiliana, per i numerosi rimandi che le epigrafi marmoree propongono ai visitatori. Il Tempio di Apollo, monumentale emblema della polis, costruito in età arcaica già nel VI a.C., in seguito totalmente ristrutturato da Augusto nell’ambizioso programma di restaurazione religiosa e politica del suo principato, svetta sulla terrazza inferiore dell’acropoli, compreso nell’area sacra in cui compaiono una cisterna greca ed un tempietto circolare. Il suo culto, come testimonia un dischetto bronzeo (metà VII sec. a.C.) rinvenuto nell’area del santuario che riporta una frase oracolare in nome di Hera,sarebbe stato originariamente connesso a tale divinità femminile e soltanto all’epocadella tirannide di Aristodemo, asceso al potere nell’ultimo scorcio del VI secolo a.C., de­dicato ad Apollo, divinità solare cui si rimandava anche il racconto delle origini della polis.La tradizione, infatti, voleva che Ippocle e Megastene, eponimi provenienti da Calcide edEretria nell’isola di Eubea, sarebbero stati guidati per volere di Apollo, nella rotta verso lacosta fl egrea, di giorno da un volo di colomba e di notte dal suono di cembali. Un mito cheraccoglie il senso dell’impresa coloniale greca, mossasi da Oriente verso Occidente, aseguire il corso del sole. Sarà poi Virgilio a epicizzare la costruzione, narrando del miticoDedalo, autore del tempio e delle porte, Sole che costruisce, ma che anche distrugge,come ammonisce la drammatica storia di Icaro. Lo stesso Virgilio darà fama alla Sibillacumana, forse la più nota del mondo antico, sacerdotessa divinatrice che accompagnaEnea nel suo viaggio all’Ade. Il Tempio c.d. Giove, posto sulla sommità del Monte di

Panoramica

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Curna,nato nel VI­V secolo a.C. e diventato basilica cristiana (V d.C), è oggetto dei ritro­vamenti più recenti, con il suo prezioso battistero circolare, decorato in marmi policromi. L’Antro della Sibilla, dall’inconfondibile taglio trapezoìdale, è in realtà un camminamento (IV secolo a.C), un tunnel aperto nel banco tufeceo dell’acropoli, riutìlizzato, come gli altri edifi ci sacri, in età cristiana come attestano le numerose sepolture scavate nel basamen-to. La città bassa, attualmente l’area in cui sta aumentando l’estensione di scavo, nata in età greca, si sviluppò soprattutto nel periodo sannitico e romano attraverso la costruzione dell’imponente Capìtolìum, del Foro, del complesso delle Terme. La posizione di Cuma, così vicina all’Etruria meridionale, la sua egemonia nel territorio fl egreo, attireranno ben presto l’antagonismo degli Etruschi con confl itti combattuti sia sul terreno (524 a.C.) sia sul mare (474 a.C.). Tuttavia per quanto vittoriosa, di lì a poco essa imboccherà una lenta ma inesorabile parabola discendente, soprattutto per l’intervento di Siracusa, sua alleata, subentrata nel controllo del golfo, pronta a stabilire un suo avamposto a Pithecusa e suc-cessivamente a favorire la nascita di Neapolis. Inevitabile, poi, la conquista sannitica nel 421 a.C. ed infi ne l’acquisizione da parte di Roma nel 334 a.C.. Teatro della guerra gotico bizantina e di un assedio devastante (552 d.C.), Cuma subisce un lungo periodo di degra-do durante il quale, fl agellata dalla malaria, viene abbandonata, diventando covo di pirati e di predoni. Ne segnerà la fi nale distruzione la conquista di Goffredo da Montefuscolo nel 1207. È con i Romani che prende vita Puteoli. Anche se gli storici, in particolare Strabone, raccontano di una Dicearchia nata nel 530 a.C. per l’arrivo di profughi, partiti da Samo per fuggire dalla tirannide di Policrate. Una città mai dimostrata esistente dall’archeologia, dal nome di grande suggestione, Governo di Giustizia appunto, che suona come di pura in­venzione e che avrebbe dato il posto al meno nobile toponimo Puteoli, che invece sa di zolfo e di sorgenti affi oranti dal sottosuolo. Come che sia, dopo le guerre annibaliche, un gruppo di coloni provenienti da Roma s’insediano nel 194 a.C. sul promontorio del Rione Terra, costruendo nel golfo sottostante quel porto che solo dopo qualche decennio diven-terà lo scalo di Roma e uno dei maggiori del Mediterraneo antico. Pusilla Roma, a poco a poco, Puteoli accoglie un numero considerevole di abitanti (in età imperiale circa 100.000), dotandosi, oltre che del porto commerciale, di quello militare, di vari mercati, di granai, depositi alimentari, nonché templi, edifi ci del tempo libero, tra cui un teatro, e sontuose residenze private. Puteoli, città cosmopolita, di scambi e di attività produttive, deve la sua fortuna per l’essere il mercato granario di Roma, nonché il punto d’arrivo di una gran massa di schiavi e di beni di lusso, compresi quelli alimentari. Si benefi cia inoltre di un ricco entroterra, della fi tta urbanizzazione correlata a strade e gallerie, della funzionaliz-zazione delle sue aree. Ne sono testimonianza il Macellum, conosciuto come Tempio di Serapide, mercato di I-II sec. d.C., noto fi no al XX secolo per essere il punto di osserva-zione dell’andamento del bradisismo. I due Anfi teatri, il neroniano fl avio, terzo tra quelli del Mediterraneo, e quello minore di età repubblicana; l’impianto termale di II sec. d.C., chiamato impropriamente Tempio di Nettuno, molto vicino alla monumentalità delle Terme di Caracalla; lo Stadio che Antonino Pio costruì in omaggio al suo predecessore Adriano, morto a Baia e sepolto appunto a Puteoli, prima di essere traslato a Roma. Non sono ovviamente di minor rilievo il Complesso fu-nerario della via Antiniana, quello di via Cel­le, un unicum che accoglie edifi ci sepolcrali di età compresa tra I sec. a.C. e metà II d.C., cui si aggiunge la necropoli di San Vito(I sec. d.C.), e quella del Fondo Di Fraiacon tombe che conservano affreschi di raf-fi nata e squisita fattura, motivi decorativi siageometrici che fi gurati, e ancora le taber-nae di via Terracciano, le numerose cister­ne e soprattutto il percorso sotterraneo delRione Terra. È proprio questo sito a candi-

Macellumtempio Serapide

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darsi come il maggiore attrattore della città, originario centro direzionale e religioso del­la Puteoli romana, area sulla quale si ap-puntano le aspettative del rilancio economi­co turistico del territorio. Puteoli si legge nelle fondazioni delle strutture moderne, soprattutto seicentesche, che si collocano intorno all’impianto stradale del Rione Ter-ra, obbediente a ricalcare quello voluto dai Romani. Molte decorazioni, rilievi, sculture, rinvenute con l’opera di restauro, compresa la preziosa Atena Lemnia, riproduzione romana dell’originale fi diaco, sono sistemate nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei di Baia. Attualmente il percorso archeologico del Rione Terra, corredato da installazioni ed audiovisivi, a ricostruire gli antichi ambienti e le funzioni connesse, comprende la suggestiva visita al Decumano Maggiore, con i cardi che lo intercettano, fi ancheggiati da numerosi locali con funzione di depositi alimentari, botteghe, ed un pistrinum, quel che resta di una panetteria di IV secolo d.C.. È sicuramen-te il Tempio Duomo a sorprendere con la sua ristrutturazione rispettosa del palinsesto architettonico, un restauro che mette a nudo la candida ossatura augustea, mantenendo nel transetto la sistemazione barocca (1636-1647) voluta dal Viceré Martino de Leon y

Cardenas, con la consulenza di Bartolomeo Picchiatti e Cosimo Fanzago, artefi ci di primo piano del Seicento a Napoli. Nella Cattedrale di San Procolo sono conservate le tele di Artemisia Gentileschi, Cesare e Francesco Fra­canzano, Agostino Beltrano, Giovanni Lanfranco, Massi-mo Stanzione e Andrea Fenoglio. Prima di essere basili-ca cristiana, fu il primo edifi cio sacro della città romana come Capitolium, poi ricostruito sotto Augusto da Lucio Calpurnio a proprie spese, per la realizzazione dell’archi­tetto Lucio Cocceio Aucto. Non lontano è sito il Museo Diocesano, con le preziose raccolte private e del patri-monio ecclesiastico, che accoglie un’importante quadre­ria, sculture, paramenti sacri e argenti sei e settecente­schi. Seguire il Cammino dei Campi Flegrei signifi ca addentrarsi in Oasi naturalistiche, così quella del Monte Nuovo, il più giovane vulcano d’Europa, e quella degli Astroni. In questa riserva la presenza avifaunistica è del tutto particolare e si realizza il curioso fenomeno dell’in-

versione vegetazionale, per cui mentre sull’orlo del cratere crescono piante della macchia mediterranea per le condizioni di maggiore temperatura, sul fondo, invece, più umido e freddo, si è radicato un bosco deciduo. Un altro percorso emozionale si segue costeg-giando il lungolago del Lucrino Averno, punteggiato dal “Navale di Agrippa”, ingegnere che in ottemperanza alla disposizione di Ottaviano costruì (37 a.C.) il Portus [ulius, poi spostato a Miseno per la deformazione della costa prodotta dal bradisismo; dal c.d, Tem-pio di Apollo, terma romana (I­II sec. d.C.) la cui sala è il più grande ambiente a cupola dopo il Pantheon; dalla Grotta di Cocceio (I sec. d.C), tunnel sotterraneo che collegava l’impianto navale direttamente a Cumae. Pozzuoli, con i suoi 85.000 abitanti è oggi tra le città più popolose della Campania, città dell’accoglienza, di un turismo giovane, che invita al tempo libero e alla buona cucina, portale dei Campi Flegrei. Ebbe a scrivere Wolfgang Goethe nel suo Viaggio in Italia: “Una gita in barca fi no a Pozzuoli, brevi e felici passeg-giate attraverso il più prodigioso paese del mondo”.

Maria Teresa Moccia Di FraiaAssessora alla Cultura - Comune di Pozzuoli

Duomo

Lago Averno

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Cenni storici Accademia Aeronautica

Cenni storiciUn’analisi logistica e geografi ca, una sede idonea apparve il vecchio idro scalo presso l’Isola di Nisida che, adi bito fi no ad allora a centro di affl uen za dei reduci, poteva con-sentire, con qualche lavoro di adeguamento, una sede idonea che avrebbe garantito (anche per il futuro) un vantaggio “addestrativo” per i piloti dell’Aero nautica. Nel 1953, in occasione del trentennale della fondazione dell’Istituto, venne discussa con particolare determina zione l’opportunità di collocare l’Ac cademia in una sede defi nitiva. Fu allora che si decise di costruire ex novo le strutture di Pozzuoli, dove l’Accademia si insediò nel gennaio 1962 dando inizio ad un nuovo ciclo. Ubicata su una collina, detta Monte Olibano, o Collina di San Gennaro, l’Accademia domina la baia di Pozzuoli, offrendo al visitatore un panorama di incomparabile bellezza che si estende da Capo Posillipo fi no a Capri, Procida ed Ischia. Nisida, ancora oggi, quale Distaccamento dipendente dall’Ac-cademia, consente agli Allievi del ruolo naviganti dell’I stituto di prendere confi denza an-che con l’elemento acqua, completando al meglio la loro formazione volitiva grazie allo svolgimento di attività veliche e corsi di sopravvivenza in mare. L’Accademia e i suoi dintorni. Di fronte all’Accademia si estende Capo Miseno con l’antico porto mili tare romano, base della fl otta che, posta agli ordini di Plinio il Vecchio (ammiraglio e scienziato naturalista), per prima portò soccorso alle popola zioni fl agellate dalla tremenda furia devastatrice del Vesuvio, scatenatasi il 24 agosto del 79 d.C., che seppellì fra le altre, le città di Stabia, Ercolano e Pompei, sotto una fi ttissima coltre di lava, fango, ceneri e lapilli. Di particolare interesse sono le vesti gia dell’antica Baia, con le sue sontuo se terme romane di epoca imperiale, le rovine delle ville sparse su tutto il circondario, le installazioni residue dell’antico porto di Miseno con l’Alle gato sito di Mili­scola, antica Militum Schola, centro di addestramento mili tare ubicato sulla spiaggia at­tigua al porto. Dall’Accademia è raggiungibile age volmente Pozzuoli (l’antica Dicearchia greca, cioè città del giusto governo) che divenne il porto mediterraneo di Roma e godette dal II sec. a.C. al I sec. d.C. di uno straordinario splendore, ampiamente documentato dalla ric chezza e grandiosità dei numerosi reperti archeologici giunti sino ai nostri gior-ni. Con una breve passeggiata si giunge all’Anfi teatro Neroniano Flavio, costru zione d’epoca imperiale ben conser vatasi attraverso i secoli, perfetto esempio di architettura ludica roma na, ove, assieme ad altri cristiani, furono imprigionati San Gennaro, Patrono di Napoli, e San Procolo, pro tettore della Diocesi di Pozzuoli. Più in là, lungo il percorso dell’antica via Domitiana, si giunge a Cuma, luogo in cui, secondo la leggenda, si posò Dedalo al termine del mitico volo spiccato da Creta. Qui, in un’atmosfera in cui si avverte eterea l’ombra sacra della Sibilla ed ove ancora risuonano i versi immor tali dell’Eneide virgiliana, si può ripercorrere, nel silenzio millenario degli ulivi e della macchia mediterra­

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Questa iniziativa è contro il sistema della camorra

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nea, il cammino del pellegrino Enea alla ricerca della terra fatale su cui sorgerà Roma. E proprio qui, insieme all’antica pre senza dell’Uomo, anche la natura ha voluto lasciare manifesta traccia della sua primordiale forza creatrice, con i fenomeni vulcanici seconda­ri, che hanno dato a tutta l’area che si esten de da Fuorigrotta a Pozzuoli, l’appel lativo di Campi Flegrei o di Fuoco. Il più noto di tali fenomeni è quello della Solfatara di Pozzuoli, cratere vulcanico in fase quiescente situato nelle immediate vicinanze dell’Accademia. A questa millenaria attività è correlato anche il fenomeno del bradi sismo, che si può chia­ramente notare sulle colonne del cosiddetto Tempio di Serapide sito nel centro della città di Pozzuoli (che in realtà era il Macellum cioè il mercato alimentare puteolano), in cui la sommersione e l’innalzamen to del complesso, rispetto alle acque marine che penetrava­no nel Tempio, hanno permesso ai litodomi (mollu schi marini che scavano nella roccia), di lasciare nel marmo le impronte visibili della loro attività vitale. Missione dell’Accademia Aeronautica. Scegliere, formare e ispirare coman danti e pro­fessionisti esemplari, determinati a servire “in squadra” con eccellenza e dedizione il nostro Paese: questa è la missione dell’Accademia Aeronautica. Dal punto di vista ordi­nativo l’Acca demia Aeronautica è un Istituto mili tare di studi superiori a carattere uni­versitario che ha il compito di provvedere alla selezione, al reclutamento ed alla forma­zione dei giovani che aspirano a diventare Ufficiali dell’Aeronautica Militare in servizio permanente. Al termine del terzo anno dei corsi regolari dell’Accademia si acquisisce il grado di sottotenente dell’Arma Aeronautica, nel ruolo naviganti nor male - specialità pi­lota (AArnn) e nel ruolo normale delle Armi (AAran); nel ruolo normale del Corpo del Genio Aeronautico (GArn), nel Corpo di Commissariato Aeronautico (CCrn) e nel Corpo Sanitario Aeronautico (CSArn). I corsi di laurea, inizialmente previsti solo per il Ruolo Naviganti, il Ruolo delle Armi ed il Genio Aeronautico e successivamente per i Corpi, sono stati modificati a partire dall’anno accademico 2001/2002, con l’incorpo ramento degli allievi della 1ª classe (Corso Borea V); l’iter degli studi, in linea con quanto previsto dalla rifor ma universitaria, prevede il consegui mento della laurea (1° livello), al ter mine di un ciclo di studi triennale e della laurea magistrale (2° livello), al compimento di un ulte­riore biennio ovvero, per taluni ruoli, della laurea magistrale a ciclo unico. Per l’anno ac­cademico 2018/2019 l’i ter formativo per i nuovi allievi pre vede: Per il ruolo naviganti ed il ruolo delle armi un corso di laurea in Gestione dei Sistemi Aerospaziali per la Difesa cui seguirà la conse guente laurea magistrale, incardi 6 Accademia Aeronautica nate nel per­corso di studi ed in convenzione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Uni-versità degli Studi di Napoli “Federico II”, con un piano di studi comprendente discipline scientifi che, di specifico interesse aeronau tico e giuridico-economiche, ela borato nell’am­bito degli insegna menti previsti nelle Classi delle Lauree e delle Lauree Specialistiche nelle Scienze della Difesa e della Sicurezza, istituite, con Decreto Interministeriale, il 12 aprile 2001; - per il Corpo del Genio Aeronautico un corso di studi che prevede il conse­guimento della laurea in Ingegneria Aerospaziale, Civile o Elettronica e della laurea magistra le in Ingegneria Aerospaziale, Elettronica e Strutturale e Geotecnica. La suddi­visione tra i vari corsi è effettuata d’autorità dall’Accade mia Aeronautica, sulla base delle esigenze stabilite dalla Forza Armata e tenuto conto, per quanto possibile, delle prefe­renze espresse dagli interessati; - per il Corpo di Commissariato Aeronautico un iter di studi fina lizzato al conseguimento della lau rea magistrale in Giurisprudenza e, dall’anno accademico 2014/2015, della laurea e della laurea magi strale in Economia e Commer­cio. Il corso di Laurea/Laurea magi strale da attivare è stabilito sulla base delle esigenze della Forza Armata; - per il Corpo Sanitario Aeronautico 7 un iter di studi finalizzato al conse guimento della laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. Tutti i corsi accademici e le relative opportunità formative sono orientate alla crescita delle capacità personali e di leadership dei giovani Allievi a cui, in futuro, sarà affidata la dirigenza della Forza Armata al servizio del Paese. Fin dall’istituzione dell’Accademia, per rendere più saldo lo spirito di corpo fra gli allievi, fu stabilito che i corsi fossero contraddistinti da nomi evocanti ven­ti, costellazioni, simboli mitologici, o uccelli rapaci, con le ini ziali in ordine alfabetico. Il primo corso fu chiamato Aquila e l’ultimo Zodiaco. Esaurite le lettere dell’alfabe to, venne iniziata una nuova serie, che si diversificava dalla prima per il numero ordinale (Aquila II, Borea II, etc. etc.); l’unica eccezione riguarda il corso Rex, le cui tradizioni furono ere-

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ditate nel 1956 dal corso Rostro. Ogni corso, inoltre, viene identificato da un colore, un motto ed un emble ma, evidenziati in un gagliardetto allegorico che, al termine del ciclo di studi, viene custodito nell’Istituto. Il privilegio di tenere a battesimo gli allievi di un nuovo corso viene riser vato agli ufficiali dei corsi omonimi delle serie precedenti, più elevati in grado o più anziani. In Accademia, oltre ai corsi regolari, vengono svolti anche altri corsi: - Corsi S.P.E.: destinati agli Ufficiali in servizio permanente effettivo dei ruoli normali e deiruoli speciali;8 9 -A.U.P.C.: riservati agli allievi uffi ciali piloti di complemento; - A.U.F.P.:riservati agli allievi uffi ciali in ferma prefissata. Questo fa sì che, mediamente, siano pre­senti in Accademia circa 500 fre quentatori. Gli stendardi dei corsi regolari presenti inAccademia sven tolano sui pennoni del campo sporti vo. In totale, dal 1923 ad oggi, sonostati ammessi alla frequenza circa 11680 cadetti italiani e 732 cadetti stranieri, prove­nienti da 39 differenti paesi. Formazione Il corpo insegnanti dell’Accademia è costituitoda docenti universitari civi li e da insegnanti militari. Gli inse gnamenti a livello universitarioriguardano sia il settore scientifico e tecnico-mili tare, sia il campo ammi nistrativo, econo­mico, giuridico e manageriale. L’Accademia Aeronautica pone particolare atten zioneall’aspetto etico delle attività, promuovendo tutti quei comporta menti focalizzati sull’inte­resse comu ne. Attitudine alla vita militare, integrità morale, propensione alla leadership,capacità di lavorare in gruppo nonché preparazione atletica sono i pilastri su cui è incen­trata la formazione sin dalle fasi di selezione. A partire dal 2014 è stato dato notevo leimpulso al concetto della “forma zione integrata”, declinandolo, in con creto, in modo inno­vativo. Sono state condotte, infatti, alcune attività di grande efficacia formativa: quattromoduli FILMC (Formazione Integrata alla Leadership, Management e Competenza aero­spaziale) per gli allievi dell’Istituto e quattro interna zionali di “Leadership and Agility inComplex Environments”, in lingua inglese, aperto anche ai frequentatori di tutte le altreAccademie Aeronautiche Europee e di Istituti Universitari Italiani. L’esperienza acquisitaed il successo riscosso nei primi tre moduli FILMC hanno costi tuito la base per la loropiena struttu razione all’interno del piano degli studi. Nell’ambito della formazione tecni­co­militare è previsto lo svolgi mento di corsi di lingua inglese, corsi e tirocini presso entioperativi, indu strie aeronautiche e centri di ricerca aerospaziale, corsi di sopravvivenzain mare e montagna, di paracaduti smo, di volo a vela. La formazione degli allievi preve­de, inoltre, lo svolgimento, con frequenza giornaliera, di addestramento forma le e attivitàsportiva. L’Accademia attribuisce, infatti, molta importanza all’attività ginnico-sportiva(curata da insegnanti ed istruttori sia civili che militari), che trova il proprio momen to cul­minante nell’annuale manifesta zione dei Ludi Sportivi: una disputa accesa, ma leale, tragli allievi dei corsi regolari. Ogni due anni, l’Accademia partecipa ad un torneo sportivocon le altre tre Accademie militari italiane. Periodicamente, inoltre, vengono organizzatedelle competizioni con le Accademie Aeronautiche Francese e Spagnola. Ogni anno,invece, si dispu tano le gare eliminatorie del Torneo Sportivo Europeo denominato “EUA­FA Sport Competition” che inte ressa le 21 Accademie Aeronautiche d’Europa e, l’annosuccessivo, si disputano le finali. A completamento dell’attivita sporti va vengono svolticorsi di vela, di immersione subacquea e snorkeling. Alla fine del terzo anno di corso ifre quentatori effettuano un viaggio d’i struzione all’estero che interessa sia Paesi europeiche extraeuropei. Tale attività integra l’istruzione tecnico professionale assicurando visitea Reparti ed Enti di ricerca o sviluppo di interesse per la Difesa. Rappresenta per i neo-Ufficiali l’ambita occasione di vivere un breve ma entusiasmante periodo all’estero checonsente di prendere contatto con altre realtà sociali e culturali. È inoltre una pre ziosaoccasione per approfondire i contatti con i giovani che, in altre nazioni, hanno intrapresola loro stes sa carriera. 1991 - Stati Uniti d’America; 1992 - Norvegia, Francia e Spagna;1993 - Finlandia e Svezia; 1994 - Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia; 1995 - Argen­tina; 1996 - Canada;1997 - Germania e Gran Bretagna; 1999 - Germania, RepubblicaCeca, Polonia, Ungheria ed Austria; 2000 - Romania, Russia e Belgio; 2001 - Portogallo,Spagna e Francia; 2002 - Grecia ed Egitto; 2003 - Norvegia, Danimarca ed Estonia;2004 - Portogallo, Germania e Lettonia; 2004 - Romania, Ungheria e Polonia; 2005 -Francia; 2007 - Grecia; 2008 - Inghilterra; 2009 - Francia; 2010 - Inghilterra; 2011 - Fran­cia; 2012 - Inghilterra; 2013 - Francia; 2014 - Germania; 2015 - Kuwait ed Emirati ArabiUniti; 2016 - Kuwait e Singapore; 2017 - Kuwait e Corea del Sud.

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Commissione Giudicatrice

Cav. Nicola Paone Presidente(disposizione alfabetica)

Ten. Col. Antonio Grilletto - Com. Militare Esercito CampaniaDott. Franco Manzi - Presidente ARCAL Rai Napoli

Cav. Dott. Gennaro - Aversano Presidente Fracta LaborLgt. Cav. Giovanni Piccirillo - già Comfop Sud

Lgt. C.S. Alfonso Luciano - Com.te S. Com.do 2° Comp. Guardia di FinanzaDott. Luigi Aveta Centro - Produzione Rai Napoli

Dott. Massimiliano - Creta Dirig. Medico Spec. UrologoDott. Nicola Fiorillo - dott. Commercialista - Tributarista

Ten. Col. Paolo Vatiero - Direzione Studi dell’Accademia A.M.Dott. Raffaele Paone - Luogotenente A.M.

Dott. Roberto Buonopane - Dirig. Medico Spec. UrologoM.llo Romolo Capuano - Sottufficiale Guardia di Finanza

Avv. Rosaria Paone - Diritto Civile

Ad Haustum DoctrinarumPremio alla Carriera

Gen. B. A. Enrico Degni - Comandante Accademia Militare PozzuoliCav. Gennaro Ascione - Broker Umanitario

Labore CivitatisRiconoscimento alla Carriera

(In ordine alfabetico)

Dott.ssa A. Maddalena Terracciano - Dirigente Medico NeurofisiologoAvv. Carmine Foreste - Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di NapoliAvv. Ciro Buonajuto - Vicepresidente Ente Parco Nazionale del Vesuvio

Dott. Ciro Carbone - Presidente Ordine Professioni InfermieristicheProf. Ciro Imbimbo - Professore Ordinario di Urologia

Gianni Aversano ­ Musicista CantanteGiuseppe Leodato - Presidente Globo Express

Col. AAmn Nicola Gigante - Com. Scuola Specialisti A. Militare CasertaPina Cipriani - Attrice Cantante

Labore Civitatis alla MemoriaGiudice Carlo Caruso

Cav. Fausto ZungriRag. Giuseppe Pagano

Conferimenti alla Carriera

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Ad Haustum DoctrinarumSezione Premio alla Carriera

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Cav. dott. gEnnAro AsCionE Broker Umanitario

Ascione Gennaro, nato a Napoli il 1952, Lau-rea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata nel 2007. Diploma di Dirigente assistenza Infermieristica pres-so la “Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma”, nel 1993 discutendo una tesi su” la solidarietà nei giovani dal dopoguerra ad oggi”. nel 1979 Diploma di infermiere profes-sionale, Scuola V. Monaldi e relativa abilita-zione all’esercizio professionale. Diploma di base: Diploma di perito elettrotecnico. Dal 1996 al 1999 è nominato responsabile del servizio Attività intra-moenia con l’incarico di costituire un apposito servizio per l’impostazione, l’espletamento ed il coordinamento di tutte le procedure propedeutiche e consequenziali dell’attività intra-moenia. Dal 1996 a seguito di selezione interna ex artt. 15, 16 e 17 CCNL 7.4.1999 è stata conferita la nomi-na di Collaboratore Professionale Sanitario Esperto dei servizi sanitari di ruolo. Ha svolto funzioni di coordinamento e gestione del personale del servizio ambulanza, dal 2004 ha svolto funzioni di coordinamento e gestione del personale del dipartimento di cardiochi-rurgia e Medicina. Dal 2014 assume l’incarico di Responsabile dell’Uffi cio infermieristico dell’ospedale CTO. Ha svolto attività di docenza: dal 1995 al 2000 presso Università degli Studi Di Roma “La Sapienza”, sede di Viterbo, al corso di Laurea per Infermiere. Dal 2000 ad oggi presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, oggi Vanvitelli sede ospedale Monaldi, al corso di laurea per Infermiere. È docente nel dipartimento di Medicina della Federiciana Università Popolare. Dal 2005 al 2010 ha svolto attività di docenza al Master per Management infermieristico sede di Napoli presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata. Nel 1993 ha fondato la sede regionale dell’Associazione degli Infermieri e caposala di Sala operatoria, entrando a far parte del Direttivo Nazio-nale della stessa. Dal 2005 è componente del Direttivo provinciale dell’ordine Profes-sionale, con l’incarico di responsabile della commissione Anticorruzione e trasparenza dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Napoli. È componente del Direttivo nazionale degli Otto della Confederazione Internazionale dei Cavalieri Cro-ciati di cui è Gran Priore della Campania, ha collaborato con l’assessorato alla forma-zione della Regione Campania per conto dell’Ordine professionale alla realizzazione del progetto fi nanziato dalla comunità europea per l’inserimento dei giovani professio-nisti Infermieri in un percorso di tirocinio. È vicepresidente della Consulta delle Pro-fessioni Maurizio de Tilla, in rappresentanza dell’Ordine professionale di appartenenza.

Premio alla Carriera - Ad Haustum Doctrinarum

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Premio alla Carriera - Ad Haustum Doctrinarum

gen. b. A. EnriCo dEgni Comandante Accademia Militare Aeronautica

Pozzuoli

È nato il 1965 a Sora, in provincia di Frosinone. Sposato con la signora Amelia ed ha una fi glia, Elena. Ha frequentato l’Accademia Aeronautica con il Corso Drago 4° dal 1984 al 1988. Ha svol-to l’iter addestrativo negli Stati Uniti, frequentan-do L’Undergraduate Navigator Training presso Mather AFB e il “WSO Lead in Fighter Training” presso Holloman AFB. Ha conseguito il brevetto di Navigatore Militare presso il T.T.T.E. di Cottesmo-re. È stato assegnato inizialmente al 6° Stormo 155° Gruppo, seguendo poi il 155° Gruppo nel tra-sferimento a Piacenza presso il 50° Stormo, dove ha prestato servizio dal 1990 al 2004, ricoprendo vari incarichi, tra cui Comandante del 155° Gruppo E.T.S. e Capo Uffi cio Operazioni di Stormo. Dal 1998 al 2001 è stato assegnato, come uffi ciale di scambio, allo Jabo G 32 della Luftwaffe, Lechfeld (GE). Dal 2004 al 2009 ha ricoperto l’incarico di Responsabile di Progetto e di Vice Capo Uffi cio del 2° Uffi cio presso il 4° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, occupandosi dei programmi di ammodernamento dei velivoli Tornado ed AM-X. Dal 2009 al 2011 è stato Comandante del 50° Stormo presso l’aeroporto di S. Da-miano-Piacenza. Dal 2011 al 2012 ha ricoperto l’incarico di Capo Uffi cio Pianifi cazione Generale e Trasformazione del 3° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica. Dal 2012 al 2015 ha assunto l’incarico di Capo Uffi cio Sostegno Forze presso la R.I.C.A. a Bruxel-les e di Rappresentante Nazionale al Resource Policy and Planning Board. Nell’agosto 2015 ha assunto l’incarico di Vice Direttore del IV Reparto Coordinamento Programmi di Armamento del Segretariato Generale Difesa/Direzione Armamenti e dal 6 settembre 2017 è Comandante dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Ha all’attivo circa 2500 ore di volo, principalmente su velivolo Tornado nelle versioni IDS (Interdiction Strike) ed ECR (Electronic Combat and Reconaissance). Ha frequentato il Corso Normale S.G.A., il Corso Comando S.G.A., il Corso Avanzato di Guerra Elettronica presso la Canadian Forces School of Aerospace Studies, il Corso Istruttore Tiri e Tattiche, il Corso Istruttore Tattiche Operative su velivolo Tornado, il Weapon System Management Course presso la IABG-Muenchen, il NATO Defense College. È insignito delle seguenti onorifi cenze: Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana; Medaglia d’Oro di Lunga Na-vigazione Aerea; Medaglia al Merito di Lungo Comando Bronzo; Croce di anzianità di servizio; Croce per le operazioni di pace in Bosnia, Kosovo, Libia; Medaglia NATO per le operazioni in Bosnia; Medaglia NATO per le operazioni in Kosovo; Medaglia NATO per le operazioni in Libia.

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Il Gran Priorato Campania della Confederazione Internazionale dei “Cavalieri Crociati Guardiani di Pace”, ringrazia il Cav Nicola Pao­ne per la possibilità accordata di cooperare all’organizzazione della Ventesima edizione dell’Award Cultural Festival International “Tra le parole e l’infinito”, manifestiamo per davvero gratitudine per questa grande opportunità che vede l’assegnazione di premi e di tanti con­ferimenti. A personalità che si sono distinte nella loro operosità per l’abnegazione allo studio, all’adoperarsi a favore della comunità, nei

sani principi dell’Etica e della Morale. Queste finalità sono in linea con quanto la Confe­derazione persegue ridando impulsi per la diffusione dell’idea di pace, di solidarietà e di fratellanza tra i popoli cui si aggiungono lo sviluppo dei giovani talenti per l’integrazione culturale, la fratellanza tra i popoli e non ultimo la tutela dei diritti e la protezione dell’in­dividualità umana. Tutti questi valori noi li riscontriamo nell’opera del Cav Paone e nello spirito di questa manifestazione. Per questo confermiamo la nostra adesione nell’orga­nizzazione, elogiando il lavoro e gli intenti preposti. E con vera fratellanza riaffermiamo ancora il nostro supporto e un grazie per l’opportunità. Gran Priorato Campania CCC

Nata in forma costituente nel 1993 e costituita legalmente nel 1997 con l’attuale denominazione, Area Arte è un’associazione senza scopo di lucro che si prefigge in statuto di incrementare la cono­scenza della cultura e dell’arte musicale, con una particolare atten­zione rivolta al patrimonio teatrale e musicale degli autori di scuola e d’origine partenopea e meridionale dal XVI al XX secolo. Dal 1993 numerose sono state le iniziative concertistiche, distintesi per l’ori­ginalità delle proposte musicali e per l’alta qualità degli artisti invita­ti, spaziando dalla musica antica al jazz, dalla musica classica alla

contemporanea. L’Associazione stabilisce protocolli d’intesa e collaborazione con enti e associazioni che perseguono lo stesso fine in Campania su tutto il territorio nazionale. Nel 2007 l’Associazione è stata invitata a far parte del Comitato per le Celebrazioni del 250° Anniversario della morte di Domenico Scarlatti. Per rendere concreto in modo efficace gli indirizzi dello statuto, sin dalla fondazione l’Associazione promuove l’attività dell’Ensemble “LE MUSICHE DA CAMERA”, ensemble barocco con strumenti originali, specializzati nel repertorio dei maestri del settecento napoletano, curandone e soste­nendone le attività di ricerca e concertistiche svolte per notevoli Enti e Festival. Dal 2013 Area Arte cura le attività di Pina Cipriani e le produzioni discografiche di Franco Nico, Pina Cipriani, CPS e Teatro Sancarluccio Storico. La kermesse legata al prestigioso premio è per noi motivo di vanto. La nostra regione ha bisogno di eventi che trasmettino, creino; lancino cultura, e Napoli, è un paese che l’Illuminismo ha entusiasmato indole carismatiche e incisive, che hanno diffuso i valori Musicali e Culturali. La scrittura è luo­go della ricerca, talento, seduzione e gioco delle parole, ricerca e ricordo della libertà di vivere. È per questo che scrivere è divino. Lascia la traccia dell’infinito e conduce all’universale. Per tanto il Premio Internazionale “Tra le parole e l’infinito”, non è solo un momento d’insieme per la consegna degli alti conferimenti alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum”, e “Labore Civitatis”, ma è addirittura crocevia di mille esperienze, di acumi e di pura vita. La nostra Associazione, ringrazia il Presidente e ideatore del Premio, il Cav. Nicola Paone che ci ha accordato di organizzare la parte musicale. Le nostre radici sono nella storia del popolo che ci ha generato: un popolo che conserva tradizioni e leggende, un paese che ha il culto del suo passato e la fede nel futuro dei propri figli.

Patrocini organizzativi

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Labore CivitatisSezione riConoSCimento alla Carriera

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Col. AArnn niColA gigAntECom. Scuola Specialisti A. Militare Caserta

Il Col. Nicola Gigante, nato a Taranto il 5 gennaio del 1973, ha frequentato presso l’Accademia Ae-ronautica Pozzuoli il corso “Orione IV (1992-96). Al termine degli studi in Accademia ha frequentato il corso di inglese presso la Midwestern State Uni-versity in Texas e successivamente il Joint Undergraduate Flying Training, scuola di volo presso la Naval Air Station Pensacola in Florida con la Marina degli Stati Uniti ottenendo le Golden Wings. Nel 1998 è stato assegnato al 36° Stormo Gioia del Colle - XII Gruppo Caccia Intercettori, dove ha ricoperto l’incarico di Capo Sezione Pianifi cazione e Naviga-zione. Dopo 14 mesi in Accademia, con mansioni di Uffi ciale d’inquadramento, nel 2002 fa rientro al 36° Stormo dove consegue la qualifi ca d’istruttore di tattiche operative sul Tornado ADV. Nel 2004 è stato assegnato presso la NATO Early Warning Component di Geilenkirchen (Germania) dove ha svolto gli incarichi di Capo Sezione Pianifi cazioni voli a lungo raggio dell’Uffi cio Operazioni, istruttore ed esaminatore di volo sull’ AWACS e Uffi ciale Sicurezza Volo. Al rientro in Patria nel 2008, presso il Reparto Sperimentale Standardizzazione al tiro aereo di Decimomannu, ha ricoperto vari incarichi tra cui Capo Sezione Addestramento e Operazioni del Centro Sperimentale Standardizzazione al tiro aereo e dell’Uffi cio Operazioni del Reparto. Nel 2009 è stato Capo Nucleo Pianifi cazioni Aeree presso la cellula nazionale interforze di Tampa (Florida) all’interno dell’United Sta-tes Centcom. Ha frequentato il 15° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze presso il Centro Alti Studi Difesa Roma ed è qualifi cato Formatore alla Leadership e Gender Advisor e, dal 2013, si occupa di Formazione presso lo Stato Maggiore Aeronautica, 1° Reparto. Nel 2016 ha assunto l’incarico di Capo del 3° Uffi cio della Direzione Impiego Personale Militare dell’Aeronautica. Ha svolto attività d’insegnamento in vari Istituti mi-litari, tra cui anche l’Accademia Aeronautica. Il Colonnello GIGANTE è insignito di varie onorifi cenze ed ha circa 2.900 ore di volo sul velivolo Tornado e AWACS. È in possesso della Laurea in Scienze Politiche e Scienze aeronautiche, oltre che 4 master universitari. Dal 1° marzo 2018 è il Comandante della Scuola Specialisti A.M. di Caserta.

Riconoscimento alla Carriera - Labore Civitatis

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Prof. Ciro iMbiMboProfessore Ordinario di Urologia Andrologica

Ciro Imbimbo nasce a Napoli il 1958. Il 21 Otto-bre 1983 si laurea in Medicina e Chirurgia con voti 110/110 e Lode, e consegue nel luglio 1988 il di-ploma di Specialista in Urologia, col massimo dei voti e lode. Da allora la sua formazione e la sua attività professionale si sono svolte senza soluzione di continuo in ambiente urologico universitario. Dottore di Ricerca in “Urologia neurofarmacologica ed Urodinamica” pres-so l’Università di Palermo è vincitore del concorso a Ricercatore presso la Cattedra di Urologia dell’Università degli Studi di Reggio Calabria, si trasferisce a Napoli nell’agosto 1994, presso la Clinica Urologica, dell’Università di Napoli “Federico II”. Completa la sua formazione presso i più importanti centri Urologici Europei in particolare in Germania presso l’università di Mainz. Il 6 Marzo 2002 viene chiamato presso l’Università di Na-poli “Federico II” come Professore Associato del Settore disciplinare Urologia (MED 24). Dal 28 dicembre 2004 è nominato responsabile della struttura complessa di Andrologia Chirurgica. Dal Novembre 2006 è stato eletto direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Pre clinica e Clinica in Medicina Sessuale (C.I.R.M.S.) dell’Università Federico II di Napoli costituito tra la Facoltà di Farmacia e la facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dal 2014 è Professore Ordinario di Urologia presso l’Università Federico II di Napoli e responsabile della struttura complessa di Urologia Andrologica. La sua attività chirurgica si estende a tutti gli aspetti della branca urologica con particolari campi di interesse nella chirurgia urologica ricostruttiva, nella chirurgia oncologica, in quella protesica (dell’incontinenza e della disfunzione erettile), nelle tec-niche di conversione andro-ginoide, e nella chirurgia dell’uretra. L’attività scientifi ca e di ricerca del prof Imbimbo ha prodotto oltre 304 pubblicazioni di cui una in collaborazione con il premio Nobel Louis Ignarro. Ha scritto numerosi capitoli di libri di testo urologici ed ha partecipato a numerose sperimentazioni di farmaci innovativi. È membro delle più im-portanti Società Urologiche Europee, ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali ed ha avuto numerosi riconoscimenti ultimo dei quali il prestigioso “Top Doctors Award” per il 2018.

Riconoscimento alla Carriera - Labore Civitatis

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Avv. CArMinE forEstEAvvocato Penalista

Carmine Foreste, avvocato penalista, figlio d’arte, nel 2010, all’età di 23 anni, consegue la laurea ma-gistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la redazione del-la tesi in materia di diritto processuale penale sul tema della Deflazione e dei Procedimenti Speciali. Affronta, in relazione a detta tematica, le problema-tiche connesse alle inefficienze della giustizia ed alle lungaggini processuali, nonché i relativi rime-di sia da un punto di vista sostanziale che proces­suale, concludendo con un analisi economica, che pone l’accento sulla carenza di risorse. Dopo aver conseguito l’abilitazione forense nella sessione di dicembre 2012, caratterizza il suo percorso profes-sionale nell’ottica della definizione calamandreiana secondo cui l’avvocatura è una professione che, a differenza delle altre, va esercitata con il cuore oltre che con il cervello. All’impegno pro-fessionale aggiunge quello svolto nella politica forense, mosso dalla determinazione di combattere le criticità dalla giustizia e della professione, che inevitabilmente si riversano sulla società civile. Nel maggio del 2014, fonda l’Ass.ne Alpha Lawyers, che si distingue grazie all’impegno dei giovani avvocati, conducendo la stessa a ricoprire un ruolo rilevante nell’ambito della politica forense partenopea. Lo scorso mese di ottobre, lascia la presi-denza dell’Alpha Lawyers proprio con l’intento di dare spazio ad altri giovani e consentire loro di benefi care del percorso fatto fi no a quel momento. Convinto dell’importanza dell’as-sociazionismo, quale motore e fonte di idee, il suo impegno associativo prosegue con l’assunzione della carica di Presidente della Sezione di Napoli dell’Ass.ne ANAI, fondata dall’avv. Maurizio de Tilla e riconosciuta dal Consiglio Nazionale Forense, nel mese di gen-naio 2019, come maggiormente rappresentativa. L’impegno istituzionale matura, innan-zitutto, con l’elezione a Consigliere Segretario del Comitato Pari Opportunità del COA di Napoli, nel mese di giugno del 2016. Nel mese di ottobre del 2017, all’età di 30 anni, viene eletto come Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, divenendo il più giovane della storia dell’ordine partenopeo, terzo foro d’Italia. Una elezione che assume un alto valore simbolico, intesa quale affermazione della giovane avvocatura, ottenendo una diretta rap-presentanza all’interno dell’Istituzione forense. A luglio 2018, diventa Delegato Congres-

suale del Distretto della Corte di Appello di Napoli per il XXXIV Congresso Nazio-nale Forense, svoltosi a Catania (otto­bre 2018) ed a Roma (aprile 2019), pre-sentando una delle mozioni approvate in sede congressuale. Il 2 febbraio 2019 viene rieletto come Consigliere dell’Or-dine degli Avvocati di Napoli, riportando 1403 preferenze, risultato da interpretar-si, inevitabilmente, quale riscontro posi­tivo per il lavoro svolto.

Riconoscimento alla Carriera - Labore Civitatis

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QUESTA INIZIATIVA È CONTRO IL SISTEMA DELLA CAMORRA

A. MAddAlEnA tErrACCiAnoDirigente medico Neurofi siologo

Dopo la maturità classica conseguita presso il liceo statale “Iacopo Sannazzaro” di Napoli, si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università “Federi-co Il” di Napoli, nel 1981 con 110/110 e lode. Nel 1985 si Specializza in Neuropsichiatria Infantile con il massimo dei voti. In seguito lavora come Di-rigente medico Neurofi siologo e Neurologo presso l’Ospedale Santobono e Cardarelli di Napoli. Ha seguito corsi di perfezionamento in Epilettologia e Neuropsichiatria. Dal 1998 è Direttore Tecnico Re-sponsabile della Casa di Cura S. Maria del Pozzo di Somma Vesuviana (Na) Centro Riabilitativo Di-sabilità per pazienti di tutte le fasce di età. È autore di numerose pubblicazioni scientifi che di argomen-to neurologico e partecipa come Relatore e Moderatore a Congressi Nazionali. Docente a Contratto presso l’Università “Vanvitelli” della Campania. Dal 2017 è Presidente del C.D.A. della CEM S.p.A - Casa di Cura S. Maria del Pozzo di Somma Vesuviana, accre-ditata con il SSN come Centro Polidiagnostico e di Riabilitazione neurologica, ortopedicae internistica, in regime di degenza, ambulatoriale e domiciliare. Attualmente, la casa dicura dispone di 250 posti letto, eroga circa 10000 trattamenti ambulatoriali e, con 420dipendenti, avvalendosi della prevalente collaborazione di tecnici e imprese locali ,con­tribuisce allo sviluppo di un territorio diffi cile come quello vesuviano, diffondendo i valoridi una sana imprenditoria.

Riconoscimento alla CarrieraRiconoscimento alla Carriera - Labore Civitatis

Ente di formazione accreditato dalla Regione CarnpaniaVia Campi Flegrei, 41 - 80124 Napoli - Tel. 081.570.42.20 - Email: [email protected]

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dott. Ciro CArbonE Presidente O.P.I.

Nato a Napoli nel 1951, Infermiere dal 1979. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Infer-mieristiche ed Ostetriche. Ha ricoperto l’incarico di Direttore del Servizio Infermieristico e Ostetri-co dell’ AORN Santobono Pausillipon. È l’attuale Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermie-ristiche della Provincia di Napoli, carica che rico-pre dal 2001. Durante questi anni ha contribuito a sviluppare e sostenere la crescita delle Professioni Infermieristiche, è stato Docente a Contratto di Discipline Infermieristiche presso l’Uni-versità degli Studi di Napoli Federico II, Vanvitelli, Parthenope e presso l’Università di Tor Vergata di Roma. È stato componente del Comitato etico-scientifi co dell’ A.O.R.N. “V. Monaldi” e “IRCCS Fondazione G. Pascale” di Napoli. Direttore Editoriale della Rivista Scientifi ca NapoliSana Campania. Vicepresidente del Comitato Infermieri Dirigenti. E’ stato nominato coordinatore dei Presidenti degli Ordini della Campania per l’ impegno unito alla capacità di dialogo e di aggregazione. È stato componente della Federazione Nazionale IPASVI dal 2011-2018, durante questi anni ha ricoperto incarichi prestigiosi, è stato componente del Consiglio Europeo degli Enti Regolatori delle Professioni Infer-mieristiche e componente centrale esercenti le Professioni Sanitarie istituita presso il Ministero della Salute.

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Avv. Ciro bUonAjUto Membro Ente Parco Nazionale del Vesuvio

Ciro Buonajuto è nato a Napoli il 9 novembre 1977 ed è laureato in Giurisprudenza. Esercita l’attivi-tà forense dal 15 maggio 2007 presso lo studio “Buonajuto” con sedi a Roma, Napoli ed Ercolano, rappresentando nel corso degli anni multinazionali e società per azioni tra le quali S.p.A. Eni, S.p.A. Acea, S.p.A. Raffi nerie di Gela, S.p.A. Gori, S.p.A. Cariparma. Nel 2012 ha lavorato in Australia pres-so studi legali in Brisbane e Toowoomba. Da mem-bro del Rotaract prima, e del Rotary Club dopo, ha lavorato all’organizzazione di iniziative culturali sull’intero territorio nazionale e all’estero. Sin da ragazzino e successivamente anche ai tempi del liceo, con i primi comitati studenteschi, ha senti­to forte il senso dell’impegno politico, che già si respirava nella sua famiglia che in passato aveva espresso due sindaci della città di Ercolano, ed il grande senso di appartenenza al territorio. È stato selezionato dal Go-verno USA per la partecipazione al progetto “International Visitor Leadership Program” (IVLP), organizzato dal “U.S. Department of State’s Bureau of Educational and Cultural Affairs”, nell’ambito del quale si è confrontato con le Istituzioni Statunitensi presso le Città di Washington, New Orleans, Pittsburg; Sacramento e San Francisco. Dal 2016 è vicepresidente e membro del Consiglio direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio che si occupa della tutela e della conservazione della biodiversità del territorio coniugata con uno sviluppo sociale ed economico sostenibile e durevole. Ha sempre lavorato per realizzare intorno al gran Cono del Vesuvio un indotto sociale e culturale oltre che Turisti­co. Dal 2015 è sindaco della città di Ercolano. Uno dei suoi primi atti da sindaco è stato quello di candidare la propria città al concorso Capitale Italiana della Cultura per il 2016 e 2017, raggiungendo il ragguardevole traguardo dell’inserimento della candidatura nella short-list delle 10 fi naliste aspiranti al titolo, coinvolgendo nel proprio progetto le principa-li istituzioni culturali della Campania ed esponenti di spicco della politica internazionale come l’ex presidente della Commissione Europea Josè Barroso.

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Centro Direzionale Napoliinfo: e mail: [email protected]

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giAnni AvErsAnoMusicista - Cantante

Da New York al Circolo Polare Artico, dall’Estonia ad Harvard, da Milano a Palermo, su rinomati pal-coscenici ed in piccole sale di oratori, Gianni Aver­sano riesce a conquistare l’approvazione delle più disparate platee. Attore, cantante, musicista, au­tore, ex insegnante di Filosofi a ora maestro d’In-fanzia, ideatore del Meeting della Canzone Na-poletana. L’originalità dell’arte di Gianni Aversano consiste nella valorizzazione dell’umano e della poesia che sono al fondo dell’arte partenopea, at-traverso una forma di teatro-canzone coinvolgente ed appassionante. La sua poliedricità gli consente inoltre di dare vita in modo originale alla famosa maschera di Pulcinella e ad una serie di personaggi esilaranti che popolano le vicende delle “macchiette” napoletane e il teatro di Viviani. Nel 1997 fonda la Compagnia Napolincanto, che riceve il premio Histonium per l’impegno artistico e culturale fi nalizzato alla riscoperta della bellezza e del messaggio universale della canzone napoletana. Da dieci anni Gianni Aversano è anche voce soli-sta dell’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna e vanta delle collaborazioni col grande poeta napoletano Salvatore Palomba. Il Tg1 musica e il Tg2 della RAI hanno mandato in onda pregevoli servizi sulla sua attività; “La stanza della musica” di Radio 3 RAI ha ospitato una esecuzioni live. L’Espresso, L’Avvenire e numerosi quotidiani re-gionali hanno parlato dell’attività di Gianni Aversano. Tv2000 ha spesso dato spazio alle sue interpretazioni del repertorio della tradizione religiosa riconoscendo il modo nuovo e contemporaneo che non stravolge il messaggio antico. Tra i vari spettacoli spiccano due opere teatrali originali: “Mozart e Pulcinella - serenata buffa di una notte napoletana”, operetta buffa che ha ottenuto notevoli riconoscimenti dalla critica teatrale, nella quale si racconta, tra esecuzioni di arie e brani popolari del ’700 napoletano, della permanenza di Mozart a Napoli. Di recente realizzazione è invece “Gobbosnob, esilio napoletano dell’in-saziabile Leopardi”, nella quale si racconta degli ultimi quattro anni di vita a Napoli del poeta, dove tra canzoni, aneddoti e poesie emerge una Napoli città inconsapevolmente leopardiana, lavoro defi nito “straordinario ed originalissimo” dal grande critico letterario Filippo La Porta. Otto dischi all’attivo tra cui “Miserere ’e me” che si avvale degli arran-giamenti del maestro Maurizio Pica.

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PinA CiPriAni Cantante e Attrice

Ha una reputazione internazionale come cantan-te ed attrice per la sua unica cifra interpretativa e per il suo lavoro di recupero e diffusione della canzone napoletana antica e contemporanea. La sua attività artistica ha inizio negli anni settanta con il gruppo “Bentornato Mandolino”, fondato da Franco Nico e con gli arrangiamenti di Raimondo Di Sandro, diventato subito gruppo di riferimento in quegli anni per la riscoperta del mandolino e per una interpretazione rigorosa del repertorio della canzone napoletana; con il gruppo compie nume-rose tournee estere ed incide per la Fonit Cetra. Nel ’77 interpreta ed incide in prima esecuzione mondiale sempre per la Fonit la versione integrale di “Quando nascette Ninno” di S. Alfonso Maria de’ Liguori, interpretata anche nel 91 in Piazza del Plebiscito a Napoli alla presenza di Papa Wojtyla. Numerosi spettacoli la vedono protagonista della rinascita della Canzone Napoletana classica e per la costituzione di un nuovo repertorio contem-poraneo, affi ancando a questa il lavoro di ricerca sul repertorio dell’entroterra campano, ricordiamo “Antonio De Curtis in arte Totò”, “Il sud non è forse”, “RONA”, “Momenti, viaggio nei sentimenti’, “Tiempe Sciupate” con Enzo Moscato, lo storico “Rosa, Preta e Stella”, “MAMA”, “Cantami o Diva“, e tanti altri fi no al recente “Napolinscena”. Pina nella sua lunga carriera ha tenuto concerti in tutt’Italia, ed all’estero, in Francia al Festival di La Rochelle, ad Avignone e al festival del Teatro Europeo di Grenoble, al Centre George Pompidou di Parigi per il Festival Quartier d’été, all’Istituto di Cultura Italiano di Parigi, in Svizzera in Germania in Turchia, in Grecia all’Isti tuto di Cultura Italiano di Salonicco. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive su Rai3. In campo cinematografi co ha partecipato ai fi lm “Libera” di Pappi Corsicato, “Baby Gang” Di Salvatore Piscicelli e “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo. Nella sua lunga carriera, all’ intensa attività artistica di cantante e di attrice Pina ha affi ancato la direzione del nucleo artistico ed organizzati-vo del Teatro Sancarluccio, storico spazio di sperimentazione e di nuova drammaturgia, che ha sempre defi nito come la sua casa d’arte dalla fondazione nel 1972 insieme a suo marito Franco Nico, compositore, cantautore e regista. Nel ’78 fonda la Compagnia del Sancarluccio che da allora ha prodotto tutti i suoi spettacoli/concerti. Ha ottenuto tantissimi premi e riconoscimenti. Nel 2014 Pina ha festeggiato i 50 anni di carriera con un concerto/evento alla Domus Ars di Napoli circondata da storici musicisti che l’hanno accompagnato in un eccezionale serata di musica. Oggi Pina canta ancora Napoli prin-cipalmente nel Centro Storico di Napoli, presso il “Museum” di Largo Corpo di Napoli eseguendo e facendo conoscere il canzoniere composto per lei dal marito Franco Nico su testi di Totò, Eduardo, Liuccio, Lanzetta.

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Riconoscimento alla Carriera

giUsEPPE lEodAto Presidente Globe Expres

La determinazione è una grande qualità, ed è la chiave del successo di coloro che credono in un sogno. Se a questa aggiungiamo tenacia e una giusta dose di intuizione, si profila una figura completa, in grado di rispondere con soddisfazione alle esigenze del mercato. In questa descrizione Giuseppe Leodato si trova a suo perfetto agio: originario di Caivano, provincia di Napoli, classe’ 85, nel 2015 - appena trentenneè Pres. di franchising del marchio Globo Express - un brand da lui fondato solo due anni prima, diventando un esempio riuscito di imprenditoria giovanile in un territorio difficile come la provincia del sud d’Italia. Ma facciamo un passo indietro: dal 2006, dopo un’esperienza con Poste Italiane Spa, l’allora giovanissimo Giuseppe si è appassionato al mondo dei servizi e ha aperto il primo store. Globo Express è un centro servizi “vicino alle persone”, con diversi prodotti da offrire alle aziende, dall’ e-commerce, alle spedizioni, money transfer, imballaggio, pagamento utenze. Tutto a portata di mano. Non a caso il sistema Globo Express è nato con l’obiettivo di aumentare l’efficienza delle piccole aziende e aiutare i privati a risparmiare tempo e grattacapi. Dopo aver rodato la formula commerciale, e aver perfezionato e specializzato la mission del brand, ad ottobre 2015 è nata la Globo Corporation di cui Giuseppe Leodato è fondatore e Presidente. La rete ha esordito con la presentazione al prestigioso Salone del Franchising di Milano, riscuotendo molto successo con l’apertura di due store in Lombardia. Contestualmente il brand è stato selezionato tra più di 100 marchi al bando “Fare Impresa in Franchising in Lombardia”. Negli ultimi due anni il giovane presidente Giuseppe Leodato e i suoi soci hanno visto la rete Globo Express più che raddoppiare i punti vendita affiliati sparsi per l’Italia. La famiglia (come Giuseppe ama definire il suo network) si allarga a vista d’occhio, e il segreto per tenerla in armonia sta proprio nella condivisione: di know how, di competenze, di continui aggiornamenti. Un altro importante risultato dell’anno scorso è stata la partnership siglata con Western Union, l’agenzia di money transfer più affidabile e conosciuta al mondo, che opera a livelli internazionali.

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dott. CArlo CArUso Magistrato

Carlo Caruso era speciale!!! Lo dimostrano le paro-le di chi l’ha conosciuto e l’ha frequentato in diversi posti d’Italia. Lui era innanzitutto un Uomo d’altri tempi, una persona leale e sincera, sia nel lavoro di Giudice, sia nella sua quotidianità. Rispettava tutti senza distinzione alcuna ed era schietto e di­retto con tutti senza veli, senza dietrologie, senza false apparenze. Era un uomo concreto. Amava frequentare persone semplici e nobili d’animo, per-sone vere e sincere. Dopo la sua morte, da ogni parte d’Italia ci sono state manifestazioni d’affetto, quello sincero che è spontaneo senza secondi fi ni. Lo sgomento per la sua morte tanto improvvisa quanto fulminea ha lasciato interdetti non solo i familiari (la moglie e il fi glioletto) ma an-che tutti gli amici e i colleghi e le persone che a vario titolo lo avevano frequentato: il ma-cellaio con cui si allenava al pugilato, le guardie carcerarie e gli uscieri dei vari uffi ci con cui prendeva ogni mattina il caffè, offerto immancabilmente da lui; il pescivendolo che leggendo l’articolo di giornale non voleva accettare assolutamente la notizia dichiarando di essere stato male come se gli fosse venuto a mancare un familiare. Il portiere del palazzo, con cui da 40 anni prendeva la birra ogni tanto dopo cena e chiacchierava con lui dei problemi che affl iggevano la ns società. Il Maestro internazionale di Sitar indiano, Gianni Ricchizzi, che lo stimava tantissimo come allievo serio e di grande spessore umano. Dopo la sua morte, molti giovani detenuti hanno espresso il loro dolore scriven-do lettere di grande commozione. Sono minori italiani e stranieri che ringraziavano nello scritto, il Dott. Caruso perché con i suoi discorsi li ha persuasi a cambiare vita, facendogli capire che c’è sempre un’altra possibilità. A loro, inviava piccoli doni per Natale, in as-soluto anonimato. Questi gesti compiuti nella più assoluta discrezione, venivano rivelati solo alla moglie che, dopo la morte, ci ha rivelato questi gesti umani e paterni che lui aveva nei confronti dei giovani più sfortunati che, avevano certamente sbagliato, ma che potevano sperare in una rinascita morale e sociale. Di loro, cercava di capire le attitudini e gli indicava la strada per una vita nuova e onesta. Molte testimonianze scritte da parte dei minori in detenzione, lo apostrofavano “il giudice papà”. E lui è stato per 36 anni un padre per tutti i giovani, detenuti. Lui non era giudice quando giudicava, ma era l’uomo che sapeva ascoltare con profondità d’animo il suo interlocutore. La sua onestà e la sua umiltà, sono le caratteristiche dell’uomo Carlo. E poi era un uomo di grande cultura che non era solo quella tecnico/giuridica ma era un insieme di capacità intellettuali ottenute mediante lo studio e l’esperienza, teoria e vita pratica. Amava l’Arte in tutte le sue forme e ha dedicato la sua vita oltre che al lavoro, alla ricerca della bellezza, tema ricorrente nelle sue innumerevoli poesia e prose. Essere libero, però, ha un suo prezzo in una so-cietà poliedrica come la nostra. E lui ha pagato questo prezzo consapevole che solo la vera libertà, rende liberi.

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Riconoscimento alla Carriera

rag. giUsEPPE PAgAno

Non gradiva le celebrazioni, le apparenze ma la concretezza delle azioni nelle quali si é sempre contraddistinto per la generosità d’animo e l’au-tenticità dei sentimenti nei rapporti umani. Nato a Frignano ove ha lavorato per circa 40 anni nell’am-ministrazione comunale come dirigente capo dell’Uffi cio di Ragioneria ha sempre, con grande dignità e forza, vissuto le diffi coltà che il territorio natio presentava con forte rigore morale, mante-nendo sempre intatta la sua più grande qualità: l’attenzione verso il suo prossimo, donando sempre il suo tempo, la sua forza, la sua ca-pacità risolutiva a chiunque ne avesse bisogno. Molti lo ricordano per queste sua dote e per la profonda umanità con cui ha sempre vissuto. Chi lo ha conosciuto, lo defi nisce un uomo di altri tempi: solido, determinato, impavido ed ineccepibile di fronte a qualunque impegno assumesse. Semplice ma allo stesso tempo signorile ed elegante nell’aspetto e nei modi, con grandi capacità comunicative, ha affrontato le dure e non poche prove dell’ esistenza con coraggio e tenacia e con l’entusiasmo di chi amava profondamente la vita, rimanendo sempre fedele a se stesso e per molti un grande maestro di vita.

A mio padreRaffaele Pagano

Riconoscimento alla Memoria - Labore Civitatis

www.assofram.it

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Riconoscimento alla Carriera

Cav. fAUsto zUngri Tecnico Ortopedico

Coniugato con Amalia fi glia di un pluridecorato dei Vigili del Fuoco. 3 fi gli Francesco Salvio Annama-ria. Giovanissimo, viene a Napoli con i genitori, il papà Ferroviere, ed intraprende l’attività di Opera-io Tecnico Ortopedico in alcune piccole realtà del momento era il periodo in cui la poliomielite rag­giunse in Italia il picco di oltre 8000 casi dichiarati e c’erano da assistere gli Invalidi di guerra amputati e menomati che avevano necessita di ortesi e pro­tesi per compensare o sostituire le parti del corpo mancanti per avere una vita il più normale possibile. Ha grossa abilità nel forgiare i pezzi a mano, saldare, lavorare il legno ed il cuoio, assieme ad una grossa umanità, per cui gli vengono riconosciuti numerosissimi attestati di stima e gratitudine. Il 1 Ottobre 1960 Il Ministero della Salute lo abilita alla professione di Meccanico Ortopedico Ernista ed or-ganizza una piccola offi cina di produzione in Napoli sulla Via Costantinopoli prospiciente al Policlinico ed alla più importante Clinica Ortopedica, iniziando così ad affi ancare nel lavoro e rispondere alle sempre più esigenti richieste dei più grandi maestri Ortopedici del periodo (Del Torto Iannelli Monteleone Misasi Mignogna Savoia ecc.) che con il suo aiuto potevano portare a soluzione problematiche importanti (Scoliosi, defi cit di deambu-lazione, amputazioni ecc.), coadiuvato dalla moglie Lia grande esperta nella costruzione di busti ortopedici in stoffa, grande organizzatrice e grande padrona di casa. Nel 1981, cede la gestione della sua piccola Offi cina al fi glio Salvio trasformandola in Ortopedia Meridionale Zungri Salvio e C., rimanendo alla direzione tecnica fi no all’ultimo anno della sua vita. Il 2 giugno 1993, il Presidente della Repubblica Scalfaro con controfi rma dell’ On. Ciampi gli concede l’Onorifi cenza di Uffi ciale al Merito della Repubblica Italiana.

Riconoscimento alla Memoria - Labore Civitatis

www.ortopediameridionale.it

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Questa iniziativa è contro il sistema della camorra

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Chi siamoLa Aversano Allestimenti opera dal 1985 nel settore della comunicazione visiva, occupandosi di progettazione per grandi aree commerciali e gestendo i progetti in tutte le successive fasi dalla realizzazione, al montaggio, alla manutenzione. L’azienda e organizzata con un proprio centro di produzione sia nel digitale che nell’insegnistica esterna con stampanti di piccolo e grande formato, in piano e roll to roll per PVC e tessuto, macchina da intaglio a controllo numerico, mezzi di trasporto e di sollevamento. Si colloca tra le aziende italiane con oltre 3 milioni di euro di fatturato, occupa attualmente 35 dipendenti diretti e diverse piccole aziende in indotto. Opera su tutto il territorio nazionale ed in piccola percentuale in Europa. Attualmente è dislocata su una superficie con 2500mq coperti e 2000mq scoperti.

c/o Consorzio Fracta Labor, Area PIP 80027 Frattamaggiore NA

www.aversanoallestimenti.it

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Tra le parole e l’infinitoALBO D’ORO

QUESTA INIZIATIVA È CONTRO IL SISTEMA DELLA CAMORRA

Tra le parole e l’infinitoALBO D’ORO

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QUESTA INIZIATIVA È CONTRO IL SISTEMA DELLA CAMORRA

AdAlgisA d’Urso

stAnottEStanotte ho sognato il mare.Le mie vacanze di fanciulla,di donna,di madre.La fanciulla era spensierataguardava la rivaCorreva tra le ondegiocava rincorrendole.La donna era fra le bracciadi un uomo.Sapeva di dolce e di amaro.Il suo cuore scoppiava d'amore.La madre era attenta,sorvegliava i fanciullicon amorevoli cure.Guardava la sua vitarifl essa nei loro occhi.Stanotte ho sognato il mareche mi ha portatovia la vita.

Motivazione:La poesia, conclusa da un enigmatico epilogo, spazia nel micro-cosmo del ricordo alternando la notte del sogno all’immutabile idea di luce della vita, nonostante essa acquisisca diverse icone di rappresentazione. Notevole l’incalzare del tempo nello spazio onirico illustrato.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AdAlgisA liCAstro

CoME AlbEro nEl CAMPoSibila il vento nella pianura brulla,l’albero trema scosso dal vento,e i suoi rami stendeverso il tronco amico,suo unico conforto al tempo solitario.Nessuna voce risponde al suo richiamo,solo quella del campodove i lievi fruscii prestosi son mutati in grida di dolore.«Dove sei tu albero amico?»chiede nel pianto il tronco abbandonato.«Insieme a te è sparito quel soleche sorrideva all’apparir dell’albae prometteva gioia infi nita, mentre nutriva i ramiche adesso abbandonati,cercan nel tronco primo quel sostegnoche li ha privati della sua forza,della sua vitalità»E’ ancora lì la casa dove una donna solanon ha più quell’abbraccioche di gioia e coraggioriempiva la sua vita, e d’amore nutriva quei virgultinati dall’intreccio dei rami.Inaspettato il vento,ha portato ogni cosa lontanoe nulla più conforta la triste realtà.

Motivazione:Drammatica e intensa la “poetica della parola” di questo brano, dove il ritmo e la musica dei versi si abbracciano stretti con l’umanità, con il pensiero, con il dolore, con l’anelito ininterrotto alla sopravvivenza. Le immagini sono scandite da un crescendo particolarmente evocativo.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AlEXAndrA firitA

UbriACArMi dEi loroProfUMiA volte mi voglio ubriacare delle parole così come la terrasi sta ubriacando della pioggia che tumultuosamentescorre in un fi ne d’estate arido ardenteubriacarmi dei loro profumidella loro febbre mi vogliocontaminare come i lebbrosi e girovagare negli illimitati spazi come i suoni girovaganoin ancestrali arpeggi e naufragare nel grembo fertiledella pianura dove la pioggiasi sta annidando.Altre volte le parole si stannoubriacando di me come la siccitàesse s’impadroniscono del mio ioe mi fanno sanguinare e ardere e divento la pioggia e divento la terra piena di profumie divento una canzone che di nottegli ubriachi lo sussurrano così per farsi coraggio di arrivarealla Luna. Tutte le volte io,il lebbroso mi ubriaco delle parole che mi fanno di cibo che mi fanno di madre e tutte le sere girovago sussurrando quella canzone che solamente la Lunae gli ubriachi la sanno...

Motivazione:Il simbolo dell’ebbrezza del-la “parola” diviene il nesso semantico - quasi il “sèma”, ossia l’unità di signifi cante-signifi cato - del rapporto che il protagonista stringe con l’esistenza a iniziare dall’uni-verso linguistico-espressivo. Notevole è l’effi cacia delle numerosissime metamorfosi acquisite da questo “status” sensoriale-psichico.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AMEliA sQUillACE

Un vEro AbbrACCioAttraverso il viale,alberi di acacieallungano le braccia,altri si aggroviglianospingendosi con forza abbracciandosi l’uno con l’altro.A testa alta ascoltole loro preghiere di silenzio,ascolto la loro vera fede.Gli alberi non odiano,trasmettono amore,il loro cuore non è confuso.Mi fermo,devo preparare i miei passiall’ombra di un’acaciae mescolo la mia animain un abbraccio.Lasciandomi cullare senza fi nzione,fi nalmente...Sono un albero di acacia.

Motivazione:Nella poesia gli enti simbolici si trasferiscono con grazia accat-tivante da un campo applicativo di signifi cato all’altro - come il transito dalla caratterizzazione vegetale a segnali di natura inte-riore - conducendo, lungo l’itinerario, a una scoperta fi nale assai signifi cativa e, a suo modo, liberatoria.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AnA stoPPA

noMAdiTanti percorrono la vita Senza conoscere una via. Tanti contenti per la materia Che riveste l’anima nuda. Tanti disperati Senza sapere cosa fare Con l’affetto archiviato. Tanti rattristati Di viver ogni giorno Relazioni superfi ciali Felicità apparente. Tanti con falsi sorrisi Soffocando l’amarezza Di non saper cosa fare Con l’infi nita tenerezza. Tanti abbracciano l’incertezza Baciano lo spazio etereo Costruiscono castelli di sabbia Vagano come nomadi, Sofferenti, Nel deserto solitario. Tanti con tanto pianto Che non conoscono il canto Che l’amore intona. Tanti divenuti sordi, Senza aver conosciuto nulla, Appena avendo vissuto, Rapporti superfi ciali. Tanti percorrono il mondo, Consumano le loro vite. Senza conoscere una via!

Motivazione:Con l’adeguato e incalzante rit-mo dei versi, rafforzati dall’an-gosciosa anafora “Tanti”, la po-esia descrive “uomini”, ovvero l’uma nità tutta in viaggio per il mondo, in balìa della sorte o del-la sua coraggiosa antagonista. Perlopiù è gente ignara, ma con-scia di dover combattere a ogni costo, anche senza conoscere la giusta via da intraprendere.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AngElA AlEssAndrA MilEllA

MEMoriE dEll’AgrPioveva sul Calvello

quando ignari, a cavallo,attraversaste la serena fi umara.D’improvviso a valle giunse

la bolla che vi avvolseportandovi lontano.Nel letto vorticoso

vi colse della morte,togliendovi il giovane passo.

Sul greto ciottolosodell’Agri intricatol’ultimo abbraccioche vi rubò il fi ato.

Motivazione:La tragicità di un disastro, in questi versi assai ben ritmati, è espres-sa come se il poeta ascoltasse, misurando la forza della natura tra-volgente, il passo degli ignari cavalieri sul sentiero dell’ani ma e della morte. L’epilogo spezza il loro respiro e, per la durata di un lungo istante, anche il nostro.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AngElA MAriA tibEri

nAtAlinA tArtAglinoDonna raggiante dal volto solareanimo sensibile e profondo comel’oceano, hai saputo toccarela mia anima nel raccogliereil grande desiderio che fu di miopadre e delle sue sorelle cherimasero bambini orfani del padre,Angelo soldato in Abissinia,combattente coraggioso insignitodi una medaglia al valore bronzea come quella terra su cui scivolòil suo sangue come un fi umeche corre verso il mare.Non ha mai ricevuto un fi oresulla tomba né dalla sua sposané dai suoi cari, ora la sua polvereè racchiusa nell’ossario dei giovani eroi caduti ad addis abeba.Tu, Natalina, fi glia di un italianoe di una abissina, porterai quel fi oretanto sognato dagli orfani di queipadri che hanno versato lacrimesenza posa anche nella vecchiaiacon i capelli grigi e le rughe incisedal passare degli anni.Lì in quel sacrario riposanoin pace i valorosi soldati che attendono la Resurrezione nel giorno dell’amore del Regno di Dioquando i vivi e i morti saranno giudicati dei loro misfattie i giusti saranno iscritti nel librodella vita per l’eternità come eterno è il Mistero dell’Universoin cui siamo racchiusicome bolle di sapone...

Motivazione:Dedicato ai militi caduti in Abissinia, il brano trasmette il senso della morte e della glo-ria, nella denotazione e nella connotazione di chi ne è prota-gonista diretto e indiretto. Alla parola poetica il compito di transitare il tutto dal microco-smo del dolore, del coraggio, al macrocosmo del mistero eterno dell’Universo.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AngElA Migliozzi

diMMi di sÌ Guardiamoci negli occhiamore mio e diamoci la vitane faremo una favola.Prestami la tua animae sarà una poesia dimmi, dimmi di sì volami in mano. Sarò dietro di tea raccattare i fi ori che perderai fuggendo. Saranno neve e pioggiai tuoi racconti ed i ricordi si scioglierannoal sole. Dondola insieme a mesull’altalena delle meraviglietieni strette le manisulle corde dei sogni. Afferreremo a volo i desideri sarà aria leggerala vita che vivremoallarghiamo le ali ci sta aspettando il cielo.

Motivazione:Un “volo” d’amore, tra un verso e l’altro di questa poesia, anima il ritmo molto curato del messaggio, con l’effi cacia alternanza di presente e futuro e, nella terza-quarta riga, con un’intensa anadiplosi del “dimmi”. L’epilogo, poi, spalanca l’orizzonte dei desideri avverati.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AnnA EsPosito

idEntitÀSong: testarda, dura e capatostama: vera coraggiosa e onestaa vita mia è stata ’na schifezzaho combattuto sempe’ pa’ ragioneonore e’ stata sempe’alla mia altezzanun’ me’ vergognose so fatta a faccia tostaSong capace a intuirea’ gent’ e’ bonai malament’i i scart’ a’ dint’a’ listaMe serve“a vivere in pace cu cireviell”picche ’a notte io pozz’e’durmi’ felicenun c’e’ spazio attuern ’a me’ d’e’ male linque: ca’ ’ngiuciamm semp’ ’ncuoll’ ’a brava genteMa so sicura’ ca’ verra’ pe’ loro a fi ne quann’ chi piedistanno tuccann’ a’ fossa!!!

Motivazione:Con l’Io narrativo disinvolto e brillante, denso di connotazioni di un sistema semiologico perspicace e schietto - la cui veste fone-tica è arricchita dall’idioma adottato - il brano snoda un’invettiva poetica dove l’artifi cio retorico coincide con il grande coraggio di guardare la realtà così com’è, così come l’autrice la percepisce o vuole trasmetterla a noi.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AnnA fErriEro

MAtriosKAPezzetti d’amoredipingono storienarrano eventi

come fate gentili.Cronache antiche

prendono vitase sfi ori quel legnocon molta pazienza.Vetusto e intagliatodipinto o struccatoquel nesto bizzarrosorride d’un tratto

fondendo il suo canto.Tra Corride e Sakura

è facile errare:fra Mosca e Samara

non ti puoi più sbagliare!È remota poesia

recepita da bimbatra i racconti del borgocon i quali ho sognatoil mio mondo fatato.

Motivazione:Questa poesia d’incastro, quasi emulando l’oggetto illustrato, crea un emozionante intreccio ludico di assi di pertinenza tra realtà emotive e geografi che, ludiche e quotidiane, all’interno di un sistema di segni e lungo una catena ininterrotta di trame culturali che, a loro volta, suscitano nuove unità di cultura.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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AntonEllA dE rosA

fiorE dEl vEntoNegli occhi l’amoree la gioia di un mondo migliore,tu dai seni bruni e dalla bocca carnosa,avvolta dai colori stinti di un paese arido di futuro.Arresa dall’inganno degli uomini , scalza di vita ,votata al sacrifi cio,a pieni polmoni respiri la libertà del mare infi nito,che nega le brutture.Sprofondano le tue membra ambrate,annegata è speranza,crocifi ssa negli abbissidell’animo umanofl agellata , seviziata , abusata .Fiore del vento,di petali sparsi sulle ondedel tempo.giovani e agili,sovrastano il cielo,ventisei angeli.

Motivazione:La poesia appare un’elegia intensa, carica di emozionante “pa-thos” e di solidarietà nei confronti di una fi gura di donna alla quale madre natura ha donato tanta bellezza che gli uomini, però, non hanno saputo apprezzare con rispetto. Dunque l’ordine naturale, origine di tutti noi, è come se la spingesse nella distesa d’acqua pietosa e infi nita, riprendendola con sé. E il vento soffi a, complice degli angeli..

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Antonio CiErvo

MElodiA di vitAMelodia di una voceche corre sulle alidi dolci sospiri.Con il tuo vento armoniosoinfrangi la gelida corazzadell’anima mia di pietracome cristallino caliceda cui bevo il fi eledell’amor perdutoVacillo..Come soavi ondele note si appoggiano lievealla riva del mio cuoreerodendo granello su granellolo strato di melmosa ruggine.Come spine di rovipungono la mia carne vivastillando quel sangue raffermoin un fl usso armonioso e vivifi co di nuova vita.

Motivazione:Ritmata da un’intensa serie di “come” - dal signifi cato di paragone logicamente successivo uno all’altro - la poesia è in grado di intonare il canto in una pura melodia del pensiero, incastonata tuttavia in una tessera concreta e naturale ininterrotta, alla fi ne vincente.

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CArMElA fiorE

indElEbilE riCordoIl sole sollevò il suo sguardo,e, fecondò, con i suoi raggi,un delirante amore.Nell’alcova risplendevanoi nostri corpi, e, per la stanza,guizzavano aliti di sospiri.Il prode amante morsicchiava le dolci tumide labbra,ed, il cammino delle rapaci mani,non s’interrompeva, indugiandosul corpo, fi no all’estremo gaudio.Affannosi gemiti sibilavano,in un delirio divorante.Perpetrava una febbre, che,annullava la ragione.ed, i recinti del pudore,venivano abbattuti.C’era qualcosa di nuovo nel sole,un’aria frizzante ondeggiava,e, rubava l’angoscia.Anelanti di passione, ebbri,chiudevamo gli occhi e volavamo,ansanti e madidi di sudore,la vetta dell’estasi raggiungevamo,con ritmi febbrili.Tra le nubi rossastre, si snodava l’onda della lussuria,tra saette avvelenate.Come allodole da indomita gioia,miravamo l’orizzonte,che, s’imporporava,mentre, il sole, tramontava.Affogo nel ricordodi una delizia celestiale..

Motivazione:Sono versi carichi di fantastica ebbrezza, dove il linguaggio del ricordo supera mirabilmente la concretezza del reale. L’eterno corpo dell’uomo, che diviene l’immaginazione, ansima ac-canto al riscontro di una natura complice e rivelata.

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CAtErinA AbbAtE

lUnA... lUnA rUffiAnASei sparito,ho vissuto di agonia.Ti ho cercato nei bar, negli ospedalipersino nelle case squillo.Avvilita mi sedetti sotto un alberodi quercia.Luna.. luna ruffi anadava luce a due corpi avvinghiatiTra le tue braccia, no, non ero io.Io che ti ho dato la mia anima,Io che ti ho dato un fi glio,un pegno per la vitaun fi glio che hai voluto.Cuore di pietra, come puoi lasciarmiNo, non posso pensareun fi glio senza un padre.Adesso balbetta Pa, Pa, Pa,cosa gli dirò da grandicello?L’amore per i fi gli lievita tutti i giorni,sono la ricchezza della vita.Ai fi gli si dà l’anima.Io ti perdono,torna, torna a casa,fa che il sole illuminiil cammino di nostro fi glio.

Motivazione:L’intreccio del brano avanza senza indugi grazie a una simbologia drammatica, dove il microcosmo dell’autore alterna struggenti appelli vocativi a rifl essioni interiori intense, toccanti. Carichi di emozioni, il signifi cante e signifi cato avviano un gioco di pause dove, di colpo, l’Io narrante viene spezzato dalla voce in diretta, sillabata, del piccolo innocente.

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CinziA riCCitElli

ElEMEnto tErrANon parlarmi di grandi passionise mai le hai vissute,non offrirmi il frutto del peccatose non sai cosa sia il vero peccato.C’è una profondità ignotanella passione e di chi viveogni istante con l’anima attaccataalla pelle.Il furore del rosso divampa in ogni pagina della storiae consuma la vita che mostrain ogni attimo il marchio di chinel fervore della passione vive.E in questo tempo calmodove i tormenti passati assumonoun senso il mio cuore stancosi riposa e pensa.Assopita nel mio silenzio urlanteripercorro le righe di un libroincantato dove l’inchiostrodi ogni parola magicapermane nell’animo mio inondandomi di beatitudine. Attendo nuovamente il divamparsidel mio amore sopito, della passione che possiedee brucia donando nuovo impetoall’elemento terra che mettele proprie radici nella carne. Fusione di mente e corpo,di spirito ed essenza,di creatura eletta e sacra,la cui natura eccelsa regnanel simbolo del proibitoe dell’effi mero peccato.

Motivazione:Questa poesia dal respiro epico si articola nel mondo del pensie-ro, dei sensi, avvalendosi di una ricerca lessicale accurata, dove il sistema sintattico che la orga-nizza adotta l’avvincente alter-nanza di indicatori di pericolo-allarme e incanto-riposo, al di là e al di qua del consentito, della trasgressione.

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Ciro sAvino

AldilÀ dEl CiEloAmo di notte, guardare in alto il cielo.Restare in perfetto silenzio incantato dall’ immensitàche tutto dolcemente abbraccia,rapito dall’infi nito in cui ogni cosasi perde.Lassù, dove le nuvole s’intrecciano e giocando a rincorrersi, trascinatedal vento, silenziose... si perdono...lassù, dove le stelle occhieggiando brillano e danzano intornoalla timida Luna,ci sono tutti i miei sogni,ci sono i tutti i tuoi sognie quelli di miliardi di altri noi.Vorrei poterti dire cosa c’èaldilà del cielo.Vorrei poter svelare l’eterno segretoche ci tiene in vita,se davvero lassù c’è il sereno,se c’è la pace che cerchiamo invano,se c’è quel Dio in cui confi diamo,se almeno c’è un pò d’amoreche guarisca i cuori.Vorrei prenderti adesso tra le braccia,volare lassù oltre il volo delle aquile,guardare come si perde il mondotra lo splendore del Creato,gioire del silenzio, mentre svaniscono i rumori...sparire nello spazio siderale...e fi nalmente non tornare più!

Motivazione:Nel campo di pertinenza utopi-co rafforzato da desiderio o vo-lontà tenaci, tra anafore e pause interiori, in questo articolato brano viaggiamo nel buio di una notte resa splendida dalla luce del Creato. Così, nell’e-pilogo a sorpresa, tentando di andare al di là del cielo stesso, rapiti da tanta bellezza, sembra non interessi più intraprendere la strada del ritorno.

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dAniElA forCos

bAnAlissiME EMozioniTu chiamale se vuoi banalissime emozioni piume leggere note del cielo luci e ombre o stelle d’argento. Amami: io ti amerò per sempre!Anche se nel tuo sguardo hai celato la primavera rami nuovi cresceranno in te sani e forti per chiudere la distanza dei profondi silenzi. Farò piovere lacrime per nutrire quest’arida terra e non lascerò che l’autunno ti copra con le sue foglie. Farò calare dal cielo i colori accarezzando coi sospiri le sue stelle spente.Ti amerò per sempre! Verrò prima dei tormenti e sulle ali del tempo con te volerò mutando in battiti i giorni e le notti. Sarò per te un fi lo di tenera erba seme dell’infi nito una goccia d’amore nata dai tuoi desideri.

Motivazione:L’incalzante inno d’amore di questi versi coincide con un canto alla vita presente e futura, senza inizio né fi ne, nell’ampio spazio di una poesia dove la li-rica dei sentimenti è musicale senza sciogliersi nell’effi mero, anzi acquistando l’impeto della concreta seduzione del desiderio.

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dAniElA MAzzUCCAto

PArolELe parole correvanocome un fi ume in pienamentre nella mia testa rimbombavail canto lamentoso del mio cor feritoal suono delle tue parole pronunciatecosì lontana ormai è la tua voceche mai avrei voluto ascoltarecosì lontano ormai è il tuo ricordoche mai potrò più perdonare ascolto le parole sussurratenel fi ume in piena che correndolascia al vento i suoni lamentosidei tuoi pensieri tormentatigeme il mio cor ferito e dolorantenel fi ume pieno delle sue paroleall’impeto furioso del tuo doloree all’anima mia ormai vagante.

Motivazione:Intervallato da enjambements o arcature di diverso genere, il brano, frutto di un’aura semiotica dotata di fonte unitaria, è carico di voci verbali predicative, forti, lancinanti, dove l’arte poetica assolve il compito di sfi dare il dolore con parole il cui campo di pertinenza coincide con la sofferenza medesima..

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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EMAnUElA siCA

CrEAtiCreati per mettere radicinella carne, ossa, vene, cellulenell’attesa di germogliarein corpi caldi e lucidi pensierisottomessi al destino agrodolcenato e un attimo primadel nostro risveglio.Creati per essere vitabattito, respiro dell’altrofl uttuando nel desideriodi non perdersi anelandoper sempre di appartenersi.Creati per cucire legami resistenti alla corsa del tempopassi indietro e in avanti tra primitiva esistenzae ideale domanicon catene di cartapestaancorati al presente.Spesso nemici di noi stessici condanniamo senza appelloal poco, all’indifferenzache riducono l’anima in briciolebecchime ideale per rapaci migratoriche spolpano e disperdono chi siamonel vento fugacedi un giorno qualunque.Eppure il mondo continua a vivere anche senza di noi.

Motivazione:Tra questi versi autorevoli, l’o-biettivo è posto sul Creato, ac-canto a chi lo abita nel bene e nel male. Tutta la poesia appa-re, quindi, una grande metafora costruita segmentando diversa-mente la sostanza dell’avven-tura umana sul piano del lin-guaggio estetico dell’emozione lirica, campo d’indagine di co-noscenza e sentimento.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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EnEA di iAnni

A nAtAlEAvrei comprato un pino,uno di quelli veri,perché tu avessi l’albero a Natale.T’avrei donato un gioco ,uno di quelli in voga,per rendere felice il tuo Natale.E ancora tante luci:milioni di faville per non lasciarneppure un’ombra al buio.Tutto per farti ugualeai tanti bimbi d’oggi che vivonoil Natal quasi ogni giorno.Poi m’è scappato un bacio.Dormivi. T’ho guardato e ho lettosul tuo viso il mio pensiero:- Fuor dalla sua pinetaha poco senso un pino:sbiadisce sotto il lustrodegli addobbi.Anche un bel gioco tacese chi lo dona ha frettae a viver l’emozione non indugia. -E l’ho capito, sai?Non so se è presto o tardi,ma è tempo che mi prendaun po’ di tempo.Sarò con te a Natale!

Motivazione:In un sapiente progredire di messaggio, il componimento cambia d’un tratto campo di pertinenza al simbolo oggetto per eccellenza della ricorrenza natalizia: l’albero, considerato distinto dagli addobbi, si decide di lasciarlo nella sua pineta. La luce più splendente e festosa del Santo Natale sarà invece, spe-riamo, quella dell’amore, dello stare insieme.

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fAUsto MArsEgliA

diAlogo Col tEMPo- Non correre! -E il tempo disse:È il mio passo naturale.Sei tu che vai a rilento.Ognuno ha ciò che gli spetta.C’è chi lo vive e chi lo spreca.La gente è occupata ad aspettaree non si accorgeche le cose stanno accadendoo già sono accadute. -- Ma io ho sogni, illusioni, progetti.Vivo ancora aspettative e speranze. -- Non puoi avere più mete.Hai sprecato occasioni e opportunità.Hai bruciato tuttosull’altare dell’attesa.E i sogni, se non realizzati, restano pensieri e diventano rimpianti. -- Dammi ancora una possibilità! -- Non è consentito.Il segreto della vita è nell’azione.Se hai sprecatoil prezioso dono che hai avutonon ne puoi avere un altro. -

Motivazione:In un dialogo angosciato con il tempo, l’Io narrante vorrebbe spez-zare l’unità ininterrotta dell’essere e del divenire per mezzo di un dialogo ben sincopato, dove l’attesa costituisce la chiave semanti-ca da acquisire, e il destino è l’amico-nemico da conquistare.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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frAnCA bAssi

Con tESe potessi tornare

indietro con teper fare castelli di sabbia

se potessi tornareindietro con te...

per sentireil sapore di sale sulle labbra

se potessi tornareindietro con te

per correre sulla riva del marese potessi tornare

indietro con teper fermarci e vedere all’orizzonte

spegnere il sole..con te.

Motivazione:Il breve e concentrato componimento, sull’onda di un commo-vente verso-anafora, gestisce con coraggio la forza del desiderio irrealizzabile: esso è veicolato tramite scelte lessicali essenziali e nitide, dove il tono di cantilena drammatica trascende in una splendida preghiera potenziata nelle ultime parole.

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iolAndA ErMiniA fErrArA

binArio 21Dalla semi oscurità di una galleria,

il silenzio è surreale. La’, sul binario 21

tristi cimeli accodati,imprigionati nella memoria

di orrori mai sopiti!Qua’ è la’,

tra luci soffuse,decine di bacheche

immortalan immagini di gioiosi sorrisi

e frammenti di vita serena...“del prima”.

Mentre, impietrito è lo sguardo allo scorrere di immagini di un fi lm:

di una storia “fatta storia”;di brandelli di pelle;di fumi neri al cielo

e di soldati coraggiosi piegati a una regia crudele!

Padri, madri, fi gliaccomunati a un destino ignobile...

E noi, a chiederci “perché”?Shoah...

Infi nito viaggio nella memoria.

Motivazione:In una commemorazione sobria, sebbene siano illustrati eventi agghiaccianti, i versi affrontano con coraggio ed energia la rap-presentazione simbolica della Shoah, per mezzo della semiosi illi-mitata dalla parola poetica: oltre ogni “pensabile” al di là dell’in-fi nito male, nel conforto - speriamo - di una pietà eterna.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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lAviniA Cioli

ti donErÒ fUCiliTi donerò, fi gliolo, i miei fucili,perché la guerrasi esaurisca in giocoe tu non sia, da grande,tra quei vili vestiti di pace, ma celanti il fuoco.Ti insegneròle strategie di agguatia tutti i mostri della fantasia,perché,fi nito il gioco dei soldati. Paura non insidi la tua via.E fi ngeròla morte in un sorriso, risorgerò,ridendo, sotto il fuocodel tuo fucile innocuo e quel sorrisotrasformerà tanto dolore in poco.Imparerai ad amare una bandiera,un ideale, nel valor di pacee quando sarai grande io sarò fi eraper quell’umanitàche in cuor tuo giace.

Motivazione:È come se l’autrice avesse conosciuto le notti ossessionate che seguono la luce caduta rabbiosa sul sangue, sulla vendetta. Bene, allora, tramite i versi sembra voler instaurare una pace reale e, al contempo, di sogni, nel meccanismo ludico-poetico di un lessico armonioso dove dittonghi, fi nali di parola, consonanti doppie avanzano nel vento, là dove si agita una bandiera benefi ca.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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MArghEritA sAPorito

AnCorA vitA...Materia sposò vuoto,sogno prese forma.

Tenero il vagito,l’anima vibrò.Dolce melodia

che accarezzava i cuori,ricongiungendo il cerchio...

E vita all’infi nito...

Motivazione:Poesia assai armonica che, in ordine di tempo, svela la vittoria del-la forma concreta contro il nulla tramite la melodia della nascita, il trionfo sulla morte, la garanzia del ciclo eterno della vita. Di ri-lievo, all’inizio dei versi, l’utilizzo dei sostantivi, a volte soggetti, a volte predicativi.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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MAriA bEgonA rodriQUEz

Traduzione

sE si PotEssESe si potesse sapereil mio grande desiderio di vivereSe si potesse sentireIl battito del mio cuoreForse mi potreste capire meglioPer potere prendere una decisioneSe mi abbracciassi un po’ di piùForse potresti notare il mio amore E sapresti ciò che voglio essereSolo così mi potresti vedereCome sono io veramenteE mi sarebbe venuto (Naturale)d’amarti di piùSe noi ci baceremmo di piùPotremmo rimuovere il doloreQuello per il quale abbiamo superatoÈ più di uno, lo faresti rimanerein silenzio Faresti rinascere la nostra passioneBalleremmo la nostra canzoneFacendo ritornare la nostra innocenzaSaresti il re del mio cuoreDella mia anima e delle mie illusioniSaremmo stati quelli che noi avremmo voluto essereQuesto è quello che avreo voltuoper entrambi la nostra libertà e la complicitàSenza promesse ma fattiPerché si può semprefare qualcosaIniziamo ad amare

si PUdiErAsSi pudieras saber

Mis grandes deseos de vivirSi pudieras sentir

Los latidos de mi corazónQuizás me podrías comprender mejor

Para poder tomar una decisiónSi me abrazaras un poquito más

Tal vez notarias mi amorY sabrías lo que quiero ser

Solo así me podrías verComo verdaderamente soy yo

Y yo te llegaría a amar másSi nos besásemos más

Podríamos eliminar el dolor Aquel por el que nos han hecho pasar

Y a más de uno, haríamos callarNacería de nuevo nuestra pasión

Bailaríamos nuestra canción Haciendo retornar nuestra inocencia

Serias el rey de mi corazónDe mi alma y de mi ilusión

Seriamos aquellos que siemprequisimos ser

Eso es lo que yo quiero paranosotros dos

Con nuestra libertad y complicidadSin promesas pero con hechos

Porque algo siempre se pude hacer Amémonos

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MAriA CofAn

El bArCo sE AlEjAEl barco se aleja,

se pierde en la mar.Yo quedo sola llorando

porque en él se va...se va... mi felicidad.

Contemplando quedo como alejándose va, hasta que desaparece en la lejanía

del mar.Pero sueño que de pronto tú volverás...

y, sueño tambiénque nunca te alejarás.

No me dejes sola.¿No ves, que no soy nada sin ti?

Mi corazón no deja de sufrir cada vez que pienso,

estás lejos de mi...no sé si sentirme,

desdichada o feliz.Cuando a lo lejos,

el barco vea venir... yo estaré esperando para abrazarte

y... llorar feliz.

lA nAvE si AllontAnA La nave si allontana,persa nel mare.Sono rimasta sola a piangere perché va via...va... la mia felicitàContemplando come si allontana, fi no a quando scompare in lontananza nel mare.Ma sogno che all’improvviso tornerai...e, anche io sognoche non te ne andrai maiNon lasciarmi solaNon vedi, non sono niente senza di te? Il mio cuore non smette di soffrire ogni volta che ci penso,Sei lontano da me...Non so se mi sentomiserabile o feliceQuando sono in lontananzala nave vedo arrivare... aspetterò di abbracciartiper... piangere felice.

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MAriA rosAriA frAnCo

A MiA MAdrEMandami quei mattini grigi

quando fi ssavo assortanuvole gonfi e di lacrime di pioggia

che colavano giùlungo il vetro appannato

della mia fi nestra.Mandami il tepore di quelle stanze

ancora profumate della sua presenza, l’odore delle cose buone

che arrivavano dalla sua cucina,il suono della sua voce dolce

o il tocco lieve delle sue carezzesulle mie guance ancora rosee e delicate.

Mandami i suoi occhi,l’ebano dei suoi capelli,i suoi amorevoli sorrisi.

Lascia che io intraveda ancora la sua cara immagine rifl essa

tra le lacrime di pioggia lungo i vetri della mia fi nestra.

Motivazione:Intervallato da un’anafora altamente evocativa, il pregevole com-ponimento veicola la necessità di ripristinare una signifi cazione precedente al richiamo - la fi gura della madre - grazie a metafore, a particolari a volte concreti, a volte interiori. Ne trapela una inef-fabile ed emozionante icona di bontà, di ricchezza umana.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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MArisA CossU

MEtAMorfosiÈ freddo il cuore più della silentenotte dipinta da soffi leggeri;passa il fantasma di bianchi velieri,nel buio si dissolve lentamente.E guardo da lontano, dal mio nienteaccovacciato in oscuri pensieri,la cavalcata dei bianchi misteri,nell’onda che riveste l’apparente;forse, da neve nata, sono stellacaduta tra le pietre della storiae cerco il senso del mutare formanella corsa del tempo che trasformal’uomo in un quanto, semplice memoria:né nulla, né materia, ma fi ammella,minima particella pulsante nella volta sconosciutae non sa in quale nome sia vissuta.

Motivazione:Questo sonetto caudato amministra con grande successo il mistero dell’aldilà, del “dopo”, cadenzandolo tra metafore intrise di ipote-si tragiche e suggestioni fatalistiche, sempre sull’onda di pertinen-za di un’angoscia dilagante ed energica.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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orAzio tognozzi

PEr Un figlio ChE s’AvviASibila il vento nella pianura brulla,Tieni ferma la barra sulla rotta segnata nel tuo cuore:guarderò con fi ducia e ammirazione la scia che segue il tuo avanzare.Vorrei descriverti le secche e i vorticiche incrocerai navigando il mare apertonon lo faròma non posso impedirmi di tremarequando sfi li di fi anco agli agguati e agli ingannio di avere timorese ti vedo impegnato nella lottaper aprirti un passaggio fra i frangenti.La paura d’averti danneggiatocon errori e trascuratezzeil rincrescimentodi non poter porvi rimedioil pensiero di doverti un giornolasciare per sempre,mi rendono vulnerabile!

Motivazione:Se fosse possibile chiamare in causa, per decifrare questa poesia, uno strumento, ovvero un “interpretante”, allora il candidato più adeguato sarebbe l’amore. Ne sortisce un coinvolgente canto de-dicato al sentimento per eccellenza, al di fuori di ogni ragionevole dubbio.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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PAtriziA riEllo PErA

l’AMorEQuando ami davvero qualcunosenti tutto ciòche la persona amata sentenel bene e nel maleil suo sangue è il tuo sanguela sua pelle è la tua pellela sua carne è la tua carnela sua gioia è la tua gioiail suo dolore è il tuo dolorequando ami davvero qualcunochiunque siaqualunque sia il suo aspettoqualunque siano i suoi pensieriil suo spirito è il tuo spiritola persona amata fa parte di te.

Motivazione:Scandita da un’emozionante anafora, i versi svelano con magia la dinamica interna di un sentimento amoroso all’altezza di anticipa-re l’espressione dell’amore in sé, accompagnando il lettore all’in-terno di una categoria dell’amore onnicompresiva e affascinante.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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PiEtro CAtAlAno

i bAMbini di AlEPPoCantano ancora i bambini di Aleppoora che la coperta è calda nella notte,il rombo cupo non fa più pauraè suono che prelude al temporale,le ombre s’allungano nella stanzasenza avvolgere il viso delle bambole.Hanno ancora negli occhi il rogodelle case e nelle mani piaghe di pauracol fi lo spinato ancora tra le ditae la borraccia a tracolla semivuota.Hanno visto il fuoco della pellemarchio d’infamia dei vinti, memoriadella viltà e del silenzio dei forti.Nascondono un fi ore dentro il diarioper segnare i giorni trascorsi a contare il silenzio delle grida.Ah, com’è triste il giorno senza voci,ogni silenzio è una croce nel mio cuore.Canteranno ancora i bambini di Alepponella Valle di Elah, verso il giardinodei ciliegi in fi ore.

Motivazione:Il canto dei bambini di Aleppo, per nulla intorbiditi nella loro bellezza dal sangue versato ovunque, risuona in questi versi oltre l’ordine di far fuoco fi nché bruci tutto e ogni cosa taccia. Nell’emozionante, effi cace simbologia del brano, quest’infanzia appare al di là dell’ombra delle sventure, proiettata in un’aura celeste, nel candore dell’eterna primavera di un futuro adeguato all’innocenza.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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sErEnEllA MAriA siriACo

AMorEUn giorno ormai lontano nel tempo Il tuo sguardo così ricco d’ amored’azzurro ha dipinto il mio cielo di sole ha riempito il mio cuore.Da quel dì la magia e la dolcezza di un amore che mai fi nir potrà accompagnano il nostro cammino regalando sempre nuove emozioni. Cullati ognor da questo incanto I nostri sguardi vagano sereni nell’infi nito sognando un mondo ricco d’amore e di armonia.E la forza della passione ancorconsente all’animo di assaporare la grande bellezza dell’universo il profumo inebriante della vita.

Motivazione:L’enunciato d’amore, messaggio principale del brano, per manife-starsi utilizza con maestria il canale della magia e della dolcezza di questo sentimento, quando, divenendo ancor più grande, unisce destinatari e mittenti in un solo eterno complesso con la natura della Terra, dell’Universo della bellezza.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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sErgio CAMEllini

EssEr lACriMAQuante volteti sei nascostaper piangere

Madre!Ora non sei,

però,continui ad esser

lacrimache non s’asciuga

per noi,amati fi gli tuoi.

Motivazione:Importante ed effi cace il tono evocativo del brano, con spezzature del verso e un “enjambement” capaci di incalzare ancor più la dinamica di un dolore inconsolabile, in grado di coincidere con l’icona principale ed esclusiva del ricordo compianto.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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sErgio sPEnA

Un vECChio libro In fondo a uno scaffale, chi ci pensava più!rispunta un vecchio librocon copertina blu.Il buffo burattino dal lungo nasoa punta mi guarda un po’ stranitoda una pagina consunta;forse cercavail volto di un altro me bambino,quando m’era compagno poggiatoal comodino. In fondo alla memoria,la voce di mio nonno che legge un po’ annoiatoper farmi prender sonno.Quanti anni son passati?ho smesso di contare:la vita va velocee non ti fa fermare.Studio, lavoro, viaggi,drammi, pensieri e amorii fi gli, poi cresciuti... scomparsi i genitori.Il mondo s’è cambiato, ma il libro stava làper risvegliareil cuore d’un bimbo senza età.

Motivazione:Ottimo componimento poten-ziato da classiche assonanze fa vo rite dall’utilizzo di rime ba ciate. Il viaggio nel tempo è condotto per mezzo di una me-moria che, però, cambia forma nel ricordo vocale, nella sintesi del pensiero dell’accaduto, nella “cosalità” immutata del libro.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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siMonA sEri

lA donnA ChE vEnivAdAl CiEloSono scesa nei meandridella mia animae ho visto la mia mortenulla c’era più di me già da molto tempoa stretto contattocon il mio inconscioho voluto la mia resurrezionecome fossi un animale chenutre ancora l’istinto di viveremi sembrava di aver perso tuttoil tempo nella ricercadi un amoreche non ho mai trovatocome fosse quella l’unica ragione fi n da quando iniziai a respirareUn fi ore del malemi ha scavato dentrosembrava un uomo normale ma nascondeva il volto era un lupo con il vestito d’agnellosentieri oscuriparole che straziano l’animae di nuovo la lucenascosta nell’ombra.

Motivazione:Il componimento inaugura un singolare, ardito viaggio nell’in-conscio, nell’Es freudiano, dove l’Io cosciente, con i mez-zi a disposizione, ne ripristina i messaggi profondi: l’accurata parola poetica li riassume nella pertinenza dell’amore e del do-lore, trapelata o dominante, a seconda della luce o dell’ombra circostanti.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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vittoriA CAso

il nostro APProdoA mio padre

Una nenia di mandolini,il suono acuto e dolce si diffonde

e riporta immagini infantilidi caramelle al miele,

trecce fra le dita, viali alberati.L’ampia chioma dei platani

proteggeva i passie insieme, insieme si, andavamo

nell’ultimo giardinoricco di fi ori tra marmi bianchi,tra lapidi consunte eppure care.

“È questa la realtà, questo il nostro approdo

dopo tante tempeste”- mi dicevi -

ma io vedevo i fi ori, il sole, i colori,

e non capivo, felice

per quella passeggiata mattutina.I platani, al ritorno,

ti ombreggiavano il visonascondendo il tuo triste sorriso...

Motivazione:Il componimento scaturisce da un affascinante cammino intreccia-to di realtà e illusioni, desideri e fato. Come su un set cinemato-grafi co, le luci della raffi nata simbologia mettono a fuoco, a volte adombrano, termini particolari e generali della grande avventura coincidente con l’esistenza.

Cinzia BaldazziCritico Letterario

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“Tra le parole e l’infinito’’

Commissione Giudicatrice - 20a Edizione

(disposizione alfabetica)

Prof. Salvatore Maria Mattia Giraldi - Presidente OnorarioRettore Università Popolare Federiciana

Dott. Vincenzo Mignone - Presidente di GiuriaCritico Letterario

Alfredo Ciascone - Universitario; Ambrozi Novak Dziennikarz - Giornalista;Angela Barone - Poetessa; - Anna Lamonaca Giornalista;

Anna Rinaldi - Universitaria; Anna Russo - Giornalista;Annabella Prisco - Nutrizionista; Apolonius Zieli wykladowca - Docente;

Arianna Russo - Studentessa; Assunta Maio - Docente;Assunta Maria Rosaria Valentino - Insegnante; Barbara Giorgi - Attrice;

Beatrice Di Mauro - Scrittrice; Carlo Dicaterino - Imprenditore;Carlo Trovastelli - Medico - Carmen Di Pierno - Modella;Celestina Porta - Biologo; Chiara Battaglia - Studente;

Ciro Adolfo - Attore; Daniela Vedova - Docente;Deda Sfyriao - Scrittrice; Domicylla Wojciechowski Lekarz - Medico;

Elen Thompson - Scrittrice; Eliana Dora Martines - Studentessa;Elisabhet Zamara - Direttrice editoriale; Federica D’Arco - Studentessa;

Federico Affinito - Musicista; Gerardo Grimaldi - Scrittore;Giacomo Lorario - Musicista; Giancarla Gilardi - Infermiera;

Giancarlo Brosio - Professore; Ginevra Iovine - Universitaria;Ilaria Pernigotti - Imprenditrice; Incoronata Presidente - Universitaria;

Jole Tatoni - Pensionata; Josefa Sosa - Professor;Laura Matrone - Fotomodella; Laura Migliore - Universitaria;

Lina Biglietto - Attrice; Lionel Edwards - Giornalista;Ludovico D’Alessandro - Impiegato; Margareth Evans - Docente;

Maria Lettera Marcuzzo - Operaia;Marika Da Rold - Impiegata; Marta Lucia Krumshyn - Casalinga;

Matteo Rotino - Scrittore; Melania Vatiero - Studentessa;Mirco Ciccariello - Attore; Otello Visone - Operaio;

Paola Paolino - Universitaria; Patricia Davalos - Modella;Pietro Grande - Impiegato; Sabrina Espasiano - Studentessa;

Samuele Derosa - Medico; Samuele Hughes - Traduttore;Sara Di Rosario - Giornalista; Sara Pegoraro - Modella;

Sebastiano Foca - Impiegato; Serena Marcozzi Toti - Medico;Susanna Dimartucci - Scrittrice; Sveva Dirosario - Assistente di volo;Valerio Espasiano - Universitario; Vincenzo Romanelli - Imprenditore;

Wolf Ducanovic - Pensionato; Otello Visone - Operaio.

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1° PremioAurora Bagnalasta - Crispiano Taranto

2° Premio: Ugo Evangelista Sulmona Aquila - Maria Pia Alfonsi Tenerife

Anna Maria Lombardi Bonate Sotto BG

3° Premio:Lolita Rinforzi Assisi - Slavika Pejovic Požarevac Serbia

José Antonio Benítez Buais - Tarija Bolivia Antonio Botta Casoria Napoli - Luisa Olivo Crotone

Andrea Santaniello Mercogliano Av - Maria Adele Gubitosi Napoli

4° Premio della CriticaAntonella Vinciguerra Chianchitta Messina - Gennaro Ruggiero Roma

Raffaela Trusciglio Crotone - Alfonso Luciano Cava dei Tirreni SaGabriela Mihai Roma - Annalisa Meloni Sassari

Emanuela Borrone Sulmona Aquila - Sabrina Balbinetti RomaAnna Esposito Casoria Napoli - Angi Melania Cristea Craiova Dolj Romania

Daniela Achim Harabagiu Alexandria Romania

5° Premio del PresidenteMarcello Lazzeri Altopascio LU - Sofia Skleida Ano Licosia Atene Grecia Monica Lombardi Napoli - Ewelina Maria Bugajska Odense Danimarka

Tatjana Crnevska Levico Terme TN - Antonio Gabriele Barca Bacoli Napoli - Alessandra Costanza Leoben Austria Emilia Otello Polignano a Mare Bari -

Lorella Borgiani Ardea Roma

6° Premio del SindacoRosanna Sabatini Roma - Lara Swan Domagnano Rep. San MarinoIole Testa Casagiove Caserta ­ Francesco Lisbona Aversa Caserta

Rachele Bolognini Massa e Cozzile PT - Slavka Bozovic Niksic - Montenegro Matteo Marconcini Firenze - Alida Pinca Foligno PG

Silvano Minotti Roma - Vittoria Lucia Cefola Ruvo del Monte PotenzaMirko Bertelli Sanguinetto Verona

Tiziana Fiore Nocera Inferiore Salerno - Angelo Rizzi Menton Francia

7° Premio della PresidenzaAlicia Minjarez Ramírez México - Antonio Damiano Latina

Alfonso Gargano Salerno - Maria Tomasi Martignano TrentoLopamudra Mishra IndiaA - Türkan Ergör Izmir Turchia

Caroline Gabis aka Pangasinan Philippines - Silvia Leporati Fezzano SP Paola Capocelli Napoli - Maria Pompea Carrabba San Paolo di Civitate FG Maria Niculescu Bucarest Romania - Francesca Stassi Belpasso Catania

Zdravka Babic Bileća - Republica Srpska BosnaAlexandru Cazacu Bucarest Romania - Tzemin Ition Tsai Taiwan Cina

Urfet Sachir Mangalia Romania - Catia Mayrinck PortogalloZanka Zana Boskovic Coven Sarajevo

Autori vincitori del Premio Letterario - 20a Edizione

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Tra le parole e l’infinitoPremio letterario

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Sez. Giovani Autori - Alla memoria del Giudice Carlo Caruso

SECONDO PREMIOMARCo MALiziA (Catania)SilenzioSe c’è pace c’è gloria,se c’è libertà c’è gioiadietro le sbarretutto inutile,tutto silente.Tutto tace,nel cuore abbandonato di chiinsegue un sogno di gloria, di gioia.Ma dietro,i chiavistelli girati.S’infrange il sogno.

PRIMO PREMIOALeH (Catanzaro)The golden y ears

Penso spesso a quello che ho passatoquello che alle spalle mi sono lasciato

i tempi d’oro di quand’ero bambino.Vorrei tornare indietro

quando facevo il primo.Il sogno nel cassetto era lontano,

quel posto dove nessunodiceva di andare piano

Fare un viaggio ai confini del mondosolo andata senza ritorno

un luogo caldo senza pensierinon il freddo in cui stavo ieri.Un velo piatto e trasparente

che alla vista rilassa la mia mente.Il dolce suono della melodia

che mi fa viaggiare nella fantasia.Le immagini che scorrono nella mia testa

nel cuore mi resta.Insieme a me ti vorrei portare

per farti vedere che mi puoi guardare.Farti provare il sapore del ventoe l’emozione che solo io sento.

Un giorno ci andrò me lo sono promessovedrò i colori sempre più spesso.

Se in questo viaggio ci andremo insiemeti farò passare solo giornate serene.

TERZO PREMIOMezzALuNA (Bari)PensieriPensieri sfocati di luoghi lontaniricordi indifesi di manette alle manireclusi, i miei occhi non vedon più casada rabbia incontenibile l’anima è invasa.Ripudio gli errori, non ne faccio vanto...nella vita, in fondo, nessuno è un santo.Il senso di colpa me lo son guadagnato,soldi, dignità ed anche un bacio è rubato.“Compare comandi”!... così si rispondeil cuore sempre piu; in balia delle onde. Ti crea l’illusione di avere il rispettofinché una gazzella ti sotrae al tuo tetto.Di certo ho sbagllato... lo sòe pago in contanti ogni atto errato.Quardarmi le spalle e avere il coraggio poteva bastare,adesso verso il sole voglio andare, amando, sognando senza più errare.

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Sez. Giovani Autori - Alla memoria del Giudice Carlo Caruso

QUARTO PREMIOLuCA (Catanzaro)il mio sognoIl mio sogno sei tu,in questo buio e freddo avrei bisogno di te ancor di più.E ora che io non ci sono più,penso a quanto eri bella tu.Quei giorni passati con te,a chiacchierare di me e di te.Spero che questo amorenon finirà.Anche se sono chiuso qua,e dietro queste finestre sbarrateguardo le luci di questa città.Spero che un giornopotrò riaverti in libertàe spero, che questo sogno diventerà realtà.

QUARTO PREMIOMARio (Catanzaro)

MancanzaSento il rumore del vento

anche se in questo momentonon sono nemmeno contento.Guardare il sole dalla finestra

mi fa pensarealla persona che ho in testa.

Poi quando vedo in lontananza il marepenso a quanto possa essere strano.

Anche gli alberi con gli uccelliniche mi cantano vicini.

Alla fine penso cheanche se non sono sul mio divano

non sono poi così lontano.

QUARTO PREMIOSeRHi (Catanzaro)

Bravi ragazziGià diciannove anni, il tempo passa in fretta

ricordo i giri per il quartiere in biciclettatutti i giorni stessa ora, stesso posto.

Riuniti nel quartiere nel punto nascosto,pure nei giorni caldi di metà agosto.

L’obiettivo era fare soldi ad ogni costo,chi spacciava nei giardini

chi preferiva la rapina in motorino.Eravamo ancora piccolini,

per fare soldi non c’erano confini.Dividevamo male e bene,

armati fino ai denti con mazze e catene.A quei tempi non finiva mai bene.

Routine quotidiana, scappare dalle pantere.

Tutte le mie poesie tratte da storie vere.Per strada senza pensare

abbiamo commesso tanti sbagli.Ora capisco, guardandomo

il corpo pieno di tagli.Volevamo divertirci per non essere santi,con genitori che ci sembravano pesanti.

Ora è cambiato tuttoe di quel posto non è rimasto niente.

M’immagino per strada da soloe non c’è neanche più gente.

QUINTO PREMIOYuMiN (Potenza)La mia vitaNato e cresciuto, partito da zero.Ho vissuto in campagna poveroe la strada da uomo vero.Sono andato in alto e in bassoe rialzato ogni volta che sono caduto.Ma chi si ricorda...Il tempo passa come misericordia,come suoni di vita di una cordachi la usa per impiccarsi,chi per salire sulla soglia.Ascolto in silenzio, il vento, è misterioso.Gli occhi d’inverno sentono freddo,l’aria arrivava in faccia, un soffio di dolore,lacrime della mia vita, di vita cattiva.Ho fatto sogni che mi hanno chiusole “porte”, e sogni che mi hanno reso forte,per non cadere e vedere la morte.Un sogno può essere fantastico,mai sarà impossibile.Mentre tomo da ogni viaggioricordo che tutto è passaggioe vado avanti con il mio coraggio...

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Sezione Letteraria - Primo Premio

AUrorA bAgnAlAstAAmore negatoFugge amore

fi glio di baci tremanti, fugaci e irrequieti,

di corpi avvinghiati e arresi che dissetano silenti la passione

al calice dell’addio. Fugge da rimorsi lontani,

che trafi ggono cieli e mutano emozioni.

Da destini che scrutano ricordi, come fossero fantasmi rumorosi

che cantano ciechi tra alberi tristi. Fugge Amore da cuori trafi tti,traditi, sanguinanti e inermi,

abbandonati al destino di sorrisi rubati.

Fugge Amore che non risponde, sordo a questa melodia

di note stonate, maltrattate.Fugge da vuoti, da respiri soffocati, da mani turbate e occhi spaventati.

E fugge Amore da me, recisa e strappata come fi ore,

colto e disprezzato e, per sfortuna, mai amato.

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Sezione Letteraria - Secondo Premio

Ugo EvAngElistAla diversità

A volte la natura è malandrina,ti dà una sorte bella oppure dura...

Mischia le carte come un giocatoree crea un Re, un povero, un attore,

uno che per il mondo gira, sperduto,e chi non riesce a muoversi

perché è “diverso”!È ingrato, a volte, il destino:senza alcuna colpa, ti rovina.

Bei scherzi che fa la naturaper chi, poi, si ritrova la torturadi tanta inciviltà delle persone

che, per i “diversi” è una maledizione.Cambiamola un poco questa cultura;

facciamoli vivere senza più paura.Ognuno ha diritto, sì, all’amore,

ad essere “diverso”, a non aver timore.Se la natura l’ha fatto con qualche male,

perché lo trattiamo come un animale?Oggi, per fortuna, con qualche legge

l’ ingiustizia un poco si corregge...

MAPi (Tenerife)l’ora dell’amore (mille voglie)Mille voglie riversa in teil mio cuore nudo come l’albala mia anima increspa la tua pelle e ricama i misteri e l’essenza dell’essere.Carezze febbrili effondono su di tepiaceri sopiti mentre assaporii dolci nettari,pori assetati come sacro calicepullulano di desiderio .La voluttà lascia la sua improntacome tatuaggio invisibile:sei la carta su cui scrivo e le mie parolel’inchiostro della tua passione.Respira senza pudore l’ambrosia dell’amorecome aroma di mare. Ma il tempo nemico divora la tua bellezza.È sottile la seta della vita:tu guarda e vedi ciò che brilla su di mee ancor di più ciò che splende in me e allora, solo allora io e te avremo una sola pelle!

Frenetica o piano scende goccia dopo gocciaa inumidire distese

aride di pioggia.Il vento l’accarezza

appena lasciandoudire i gabbiani

in volo verso diversi lidi.L’acqua come stille

sui visi traccia solchi

sulla pelle della bruna terra adagiandosimorbida simileal sanguenelle vene che vuoleraggiungere la metae lì un poco riposareprima di ripartirea formare nuvoledi vita nuova sparsa.

AnnA MAriA loMbArdiAcqua

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Sezione Letteraria - Terzo Premio

lolitA rinforzisaggezza

Voce pacata parole incisive.Escono una ad una incastro perfetto

tasselli di un mosaico.Mentre ascolti

inavvertitamente apprendi.Lo scoprirai domani quando riuscirai

a posizionare perfettamentepiccoli pezzi

di fondamentale importanza. Giungerà lo stupore

scoprendo in te capacitàche non pensavi di avere.

La mente evocherà ricordidarà un perché ai tuoi capelli grigi.

Il cuore scrigno del tempoconterrà le lacrime cristalli di saggezza

di quella voce pacata partedella tua anima impercettibile al mondo.

lUisA olivosei l’essenza della mia vita

È quando arriva la seraio penso a te,

se il mio cuore potesse parlare.Vorrei essere un soffi o di vento

da respirare,una nuvola che tu possa riposare

sei l ‘armonia dei miei sensie la poesia del mio cuore

sei un emozione continua.Prova a guardare dentro di me

troverai un mare profondo non spaventarti,

guardarmi amore.Ti ho conosciuto per casoè sei il regalo più grande

ma devi sapere una cosa amoreho bisogno di te,

sei l’essenza della mia vita.

j. A. bEnÍtEz bUAis (T. Bolivia) ribellione!Oggi il giorno è controverso.I bambini sempre scalzi,le mamme abbandonate,gli uomini sfruttati,gli anziani dimenticati,le donne violentate.E come posso accontentarmi!La morte è il nostro destino,l’acqua è inquinata,l’aria, un uccello in libertà.La madre terra è in agoniacosì ricca ieri, così povera domani.E come posso accontentarmi!Ci nascondono la luce del sole,ci tolgono la benedetta pioggia,procreano incessanti,i fi gli della violenza.Senza pane né luce né acquamarciano i poveri,ruggisce il popolo,lo ammazzano di fame.Le vittime, i bambini di sempre.Gli assassinisi autoproclamano socialisti!traditori della patria,non riconoscono i nostri diritti,si autoproclamano indigenisti!E come posso accontentarmi!

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Sezione Letteraria - Terzo Premio

Slavica Pejovič (Serbia)Kad odeš

Ostaviš krpice i sne i tiho se iskradešNe kažes ni zbogom

Za podsećanje na putevima lutnjeSamo biser u oku

Ne pitaš seŠto staze negažene stope traže

I ne okrećeš seDa ne staneš,... vratiš se

Želja dok trajeDa dane i reči

Vreme ne raznesuSve svoje sobom nosiš

Samo podješ s nadom Neizrečenom!

Antonio bottAl’ultima ninna nanna

Sei volato come angelo oltraggiato verso candide altezze

fiorellino germogliato nell’intimità d’amore e carezze.

S’addensarono sull’alba dei giorni brume d’inverno

già in fasce valicando della sofferenza gl’impervi crinali

con la boccuccia succhiantelinfa al seno materno

che dell’arida terra dei veleni ti leniva i mali.

Ma l’infido morbo a me ti strappò,amata creatura,

un dì che al cielo lanciastilo straziato lamento

e cullando i tuoi sogni dallo sguardo fugavo la paura

con l’ultima ninna nannaintrisa di dolce tormento.

E se di acri fumi aspro è l’afrore ancora più atroce, figlio mio,

è il dolore ma in lotta per la vita dei bimbi tramuta all’appariresolenne della nascente aurora.

AndrEA sAntAniElloMare d’amorProfuma di mare il tuo amore.Sulla soffice sabbia, dall’acqua sfiorata,una coppia di nomi segnata!Con gioia vagammo sull’insolita via,fino al capanno di canne.Lì, in quel nido sicuro,ci fermammo ad ascoltare il canto velatodi un lontano gabbiano.Le onde, ormai mute, si rincorrean quiete!Cielo d’incanto, sole dorato,in quel candido mondo di bello fatatoUn’onda s’attarda a dare il messaggiodi prossimo omaggio.Magia e meraviglia!La rosa più bella, rossa fiammella,possa a te dare vera novella!

MAriA AdElE gUbitosiUna passeggiataLieve la tua mano scivolò nella miasenza dubbio né ingannofedele al sole e al momento nuovo.Sorpresa e cauta senza volontà t’accolsi.Camminammo affiatatilungo i viali della Floridiana.Si adagiò piano la tua manocome i nembi nel pratola semina d’ottobree la rugiada sulle viole al primo sole.Senza rumore di parole furono compagnela fiducia, la pace e la speranza.Lasciò il segno la tua manocome bava di lumaca nella mia calda e ignara.Adeguato il nostro umorenel confidente colloquiaree non mi chiesi il senso dell’abitarsi delle mani.Alla fine della strada naturale ti sorrisi mentre con stupore gaio sussurravo:“Vieni” e ti portai a vedere il mare...

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Sezione Letteraria - Quarto Premio - Premio della Critica

gEnnAro rUggiErotempo fratricida

Ho visto occhi che brillano,lacrime senza pianto,

vite spente nonostante la luce del sole.

Ho visto terre bruciate con ferite aperte,

urla nel silenzio del deserto. Ho visto Caino ed Abele , e nessuno ferma la mano, nessuno guarda lontano.

Ho visto i miei fratelli,aldilà del mare soffrire,

piangere e morire. Ho visto bandiere

di tutti i colori, tante parole

e il tempo che passa.

gAbriEllA MihAi il risorgere delle paroleAmore mio sei lontana chilometriUna polvere di stelleCaduta in una mammaNuova vita in particelleAccendeva la mia fiamma.Dopo tre o quattro anniHo imparato la parola;Faceva bene o danni,Era una capriola.Le parole sono forti,Sembrano alligatori,Creano sempre rapporti,Verso cieli ambasciatori.L’effetto è di boomerangChe torna all’emittente;Consistenza di yin e yang,Pioggia e sole ardente.Alla fine di questa vitaTornerò in una stellaPreparando un’altra gitaChe sarà sempre più bella.

sAbrinA bAlbinEtti gocce di vitaTremano gli anni su dita d’argillavolano adagio, un battito d’ali. Spesso, la vita, in bilico oscillanel ritmico incedere dei madrigali.Sinuosa nell’onda, di spuma la veste,come risacca respira nel pianto.Asciuga le stelle la volta celesteseguendo la rotta nel flebile canto.Così, l’esistenza, un falso miraggiodi stella polare che immobile spia.Nasciamo piloti bramando coraggiosu piper di latta in avaria!

rAffAElA trUsCiglio rimani con meScorteccio le ore,

il tempo trascorso con te,ne evidenzio gli sguardi, gli abbracci, le carezze...

Mi sottraggo nell’ osservare l’orologio

mio grande nemico di questo lasso di tempo

che assaporo senza limiti...Risate che si annodano,

si oppongono di lasciarti andare...Profumo, essenza, incanto,

tutto ciò mi incarta, mi entusiasma mandandomi in estasi...

Ripongo le diatribe vissute continuo a viverti...

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Sezione Letteraria - Quarto Premio - Premio della Critica

Alfonso lUCiAno Amore mio...

Amore mio sei lontana chilometrima così vicino alla mia anima

quando la solitudine alberga in me mi rincuoro pensando al prossimo

incontro.Sfoglio con la mente le pagine del

passatoe riscontro, nonostante la mia età,

desideri sopitiin attesa di essere... esauditi.

Sarò mai innamoratoquesto sentimento manca al mio cuore,

linfa vitale che pervade l’amoreVorrei regalarmi un’altra chance di vita,

un cambiamento definitivo non voglio vivere più lontano

dall’amore e dalla donna che amo. A questo punto sei parte di me,

giorno dopo giorno mi manchi di più,ti desidero tanto ed avverto nell’aria

il tuo profumo mentre mi perdo nell’oblio della notte.

Sento ancora il profumo acredella sigaretta accesa,

il sapore dei tuoi baci sulle labbra. Un amore strano, senza troppe parole,

parlano gli sguardi che infiammano i nostri corpi.

Non c’è un Ti Amo. Solo il desiderio uno dell’altro;

due corpi che s’incontranorubando oblio alla pelle morbida,

EMAnUElA borronE il sole...Ti desti e pensi..., che giornata mi aspetta? Si!... onerosa, ma... non indelebilecome cicatrice e che la vita deturpae poi ti confonde; al ventoche si perde intrecciando i tuoi capelli; all’onda che il mare increspainfrangendo sugli scogli in miriadi gocceche il sole colora; alla brezza che aleggiar fa una farfallache con fatica s’adagia su un fiore... Ma un sole già tuo complice, come un fuoco scoppiettante e scintillante e quel raggio la vita ti stravolge. Così rimembri d’esser donna, moglie, amante, madre e... Donna..., Si!... Donna... Ancor più forte il cuore pulsa, con la voglia di sorridere, perché ti accorgi che c’è... chi ha voglia di farti sorridere, amarti e... e gioiosamente vivere!!

senza farsi domande inutili. Tanta dolcezza, mille carezze, un solo respiro. L’amore di due persone un richiamoquell’alchimia che porta all’estasi in un momento vago.Due corpi che si trovano, si ascoltano, si perdono, si amano. È solo un momento.

AlisA MilAni solo un momento

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Angi M. CristEA (Romania)delirFrunze din coastele zilei cad de pe acoperișul caselor. Sufletul tău aprinde lumini, dansează cu îngerii nopții rotind galaxiile morții. Între noi cerul roșiatic îmbrățișează umbre de vânt. Îți scriu cuvinte de borangic, iar luna se rostogolește prin delirul toamnelor. mă strecor precum șerpii de apă în singurătatea șuierătoare. Îți beau metaforele, tăcerea, fluidul clipelor putrede, apoi mă așez lângă nucul din care se prelinge ploaia ca din umbrela lui Dumnezeu. Stau de pază inimii tale mai curând,mai aproape, mai spălată de ploi,de cuvânt, dragoste cu o mie de pori,cu picioare desculțe, prin ierburile vii caracatițeale timpului mut.

d. AChiM hArAbAgiU (Romania)Cât de frumos

Cât de frumos eraiÎn dimineața aceea târzie

Cu mireasmă de ambrozieÎn care nici n-ai știut că pe lume-am venit

Și te priveam pe furiș,Ca un copil când se uită pe gaura cheii

La mama sa făcând prăjituri,Adulmecând mirosul,

În timp ce albatroșii Începeau să se scalde În apele din ochii tăi!

Clipa în care mi-ai furat sfios un sărutTarsienelor înfrigurate De emoția vederii tale,Și-ai sorbit respirațiile

Silabelor mele dulciGâtuite de lacrimi

Amestecate de bucurie și dor...Dimineața aceea prelungă,

Ar trebui să ne-ajungăCât pentru toate diminețileDintr-o jumătate de viață!

Il tuo cuore nudo teme il giudizio. Inerme ascolta

chi sa innalzarlo e chi lo calpesta. Attraverso i suoi battiti tu vivi.

Nelle orecchie, come tamburiil rumore rimbomba con il suo tamtam.

L’attesa, l’amore infiammala voglia di unirsi all’unisono.

Fuori solo confusionela rabbia, l’odio, la solitudine.

Sezione Letteraria - Quarto Premio - Premio della Critica

AnnA EsPosito nudo

Vedi persone che ti parlano... spente Lì il cuore non c’è!Il rancore di una vita senza amoreun sogno senza senso labbra carnose senza sorriso.Il tuo cuore nudocuci un vestito fatto di gioiee non di gioielliabbraccia l’amore, ama la pacevesti il tuo cuore e sii felice.

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Sezione Letteraria - Quinto Premio - Premio del Sindaco

EwElinA M. bUgAjsKA(Danimarca)hourglass of the lifeYou are born nakedDefenseless, innocentClean as a tearFresh as morning dewWith an open mindAnd absorbent as spongeYou maturen like a birdDevelope own wingsThough sometimes your roadCrosses the cold windBut you go further learning ruthless lifeYou’re building own homeOn the earth your paradiseYou fall into the curent of the riverOf daily affairsYou see how your youngFly out of the nestYou’re protecting them ere of this messUntil finally comingThe end of your lifePassing your line of existenceAnd you’re doing in mindExamination of conscienceAnd you’re releasing own soulFrom the flesh which is evanescent

*

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Sezione Letteraria - Quinto Premio - Premio del Sindaco

tAtjAnA CrnEvsKAcateneοCatene di ferro catene invisibili legati attornoal mio corpo con le loro mani stringono la mia gola per non farmi urlaregridare forte di dolore, sofferenza. Catene che stringono la mia anima il mio cuore il mio essere. Catene che non mi lasciano vivere essere libera che non permettono di fare un passo avanti per un’altra vita migliore di questa. Catene che mi tengono fermain un posto dove c’è poca gioia.

Antonio gAbriElE bArCAti ho cercato Ho vagato nei mille sguardidai cangianti colori nella pelle e i suoi odorisulle labbra di vari sapori non ti ho trovato,Ti ho cercato nelle chiome brune,rosse o gialle nella porpora delle calle nel pudore del niveo fiore in ogni cuore Ti ho cercato nel fulgore di un tramontoin un antico tormento,in un’alba luminosa in ogni cosa,Ti ho cercato in una chiesa,in un’immensa distesa, nella gioia nella pazzia, nella follia, nel lucore delle lacrime nelle umili rime nell’erba rorida, sulla pelle umida in un voltoin un pensiero colto, non ti ho trovatoperché non ti ho mai avuto,mi sei sconosciuto o forse non ci sei mai stato,nel dubbio della sera, continuerò a cercarticome chi ancora spera, e crede nella sorte, nel bene e nel male, fino alla morte,e se non basterà andrò oltre il doloreti troverò e ti chiamerò Amore.

MArCEllo lAzzEri tra realtà e sogno

Abito azzurro su gentil movenzecapelli bruni su leggiadro viso

mare di luce e candido sorriso...qual meraviglia per queste apparenze!

Un gran gioir per tal magnificenze.La scorsi in quel mattin di sole intrisoove m’apparve senza niuno avviso,

di vita piena e pur di riverenze.Or mi domando incredulo e smarritoqual fato abbia deciso questo sogno

sospeso tra realtà favola e mito.Quaggiù lei mia non è,

ma un luogo agogno,nell’universo assurdo ed infinito,

dove poter noi viver questo sogno...

lorEllA borgiAni in un ultimo respiro

Animenella ghigliottina del tempo

sospiri abili al declinolabili memorie

periranno sempre più tra i pensierimisteri che nell’infinito dell’essere

berranno calici di vento.Tiranni gli occhi all’alba

ruberanno senza pietà il giornomentre nella culla dell’anima

anela il coraggiopiange la vita

vestita di niente.È l’ultima spiaggia

di sole...imbiancherà il capo

avrai poco tempoe poca luce

avrai i passi lentie i giorni feriti dal dolore

in un ultimo respiro.

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Sezione Letteraria - Quinto Premio - Premio del Sindaco

CostAnzo AlEssAndrAUn piccolo miracolo

Nell’immensa distesa d’acquatenere radici tremano

sott’acqua come lucide venesottopelle.

Implorano vitacome un cuore che iniziasilenziosamente a batterenel grembo di una sposa.

Un piccolo miracolodanza soavemente

nel suono d’argentodella membrana che avvolge

il suo esile respiro.Un’onda si dilata

nello squarcio delle tenebree si offre al calore dell’universoin un soffio di vita primordiale.

Ritorna a fiorireun ramo carico di neve

fra le piume gelate dai cristallie si sciolgono le impronte

sulle cime degli abeti orlati di luce.Il tuo primo vagito

fra le mie candide braccia.Dolcezza di un suono immortale.

Guardami negli occhi e tuffati nell’abisso delle mie emozioni.

Prendimi le mani, e aiutami a vagare,nel tunnel dei tuoi più intimi pensieri.

Afferra la mia anima,prima che il vento dei rimpianti,

la conduca distante dalla tua.Abbracciami e amami,

come se fossi l’ultimo respiro

EMiliA otEllo nell’ empireo del silenzioE nell’empireo del silenzioquando la voce si tramutain roco singulto, l’aria infettadi un vivere morire, faccio àncoratra un riflesso d’ombra ed un sorriso sgualcito. Ed è lì, che emerge quell’ansiache sfocia nel mare limpidodel mio ardito desio. All’ombra della mia lucesgrano chicchi di melogranoe m’invento archi e arpeggitra la rete di questo mio sentire. Emulo solstizi estivi,e chiedo alla rondine di ritornare al suo nido, e di far nuova primavera. Ma, mi perdo tra un riverbero di cantoall’ ombra del mio salice, tra veli di ricordi ed un aguzzo silenzioridisegno archi di una illusoria felicità.

MoniCA loMbArdi rimpianto dell’anima

del tuo contrastato cuore.Guarda il tuo passato, e reinventa il tuo domani, portandomi con te nel mare dei ricordi.Non spaventarti della potenzadel mio amore, ma preoccupati quandoi battiti del mio cuore,smetteranno di inseguire, le contraddizioni del tuo insensato amore.

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M° eGiDio MASTRoMiNiCo fi glio d’arte, dopo il diploma inizia una intensa carriera concertistica che lo vede impegnato in numerose formazioni soprat-tutto cameristiche (tra i quali ricordiamo “Neophonia Ensemble”, “South Pole Ballett”) ed in vari generi musicali. Nel 1993 fonda l’ensemble barocco con strumenti originali “Le Musiche da Camera” del qua-le è maestro concertatore e direttore artistico. Con l’Ensemble si dedica alla riscoperta ed al recupero di numerose opere inedite del ’700 Napoletano. Ha suonato per importanti Festival nazionali ed Inter­nazionali e registrato per varie etichette (Dynamic, Tactus, Bongiovanni, Polo Sud, Kicco, ecc.). È stato responsabile artistico del Teatro Sancarluccio colla-

borando alle produzioni musicali della CPS. Ha ideato e curato la direzione artistica di numerose rassegne concertistiche e progetti didattici ed ha ricoperto l’incarico di consu­lente musicale delle Sovrintendenze ai Beni Culturali e Architettonici di Napoli e di Ca-serta per diverse manifestazioni nel 1998 e 2005. Nel 1997 fonda Area Arte Associazione per la quale cura la direzione artistica delle manifestazioni. È docente di Violino nelle S.S. di I grado ad Indirizzo Musicale e nei Licei Musicali ed è stato più volte in membro esterno nelle commissioni di diploma nei Conservatori di Musica Statali.

M° FABio eSPASiANo (1993) - Musicista parteno-peo, ha iniziato sin da giovane lo studio della Mu­sica. Nel 2007 inizia gli studi al Conservatorio “San Pietro a Majella” nella classe di Pianoforte del M° A. Alvino, diplomandosi poi con il M° A. L. Le Pianecon lode e menzione. Parallelamente inizia gli studidi Composizione con L. Tomei, F. d’Avalos, L. LoGatto, per poi dedicarsi alla Direzione d’Orchestrasotto la guida del M° G.L. Zampieri. Svolge attivitàconcertistica sia da solista che in formazione. Ese-gue nel 2012 in prima esecuzione Napoletana, l’“Idillio” per pianoforte ed orchestra di F. d’Avalos,sotto la direzione del M° K. Goodman, con l’autorepresente. Ha tenuto concerti presso: Conservatorio

S.P.A.M, Teatro Bolivar, Palazzo Serra di Cassano, Mostra d’Oltremare, Basilica S. Fran-cesco di Paola, Museo Gracco, Villa Pignatelli,Domus Ars, Centro studi Humaniter. Nel triennio 2015/19 è stato Presidente della Consulta del Conservatorio e membro della CNSI , partecipando alla gestione ed al governo dell’Istituzione. Ha svolto masterclass con il M° V. Maltempo. Ha all’attivo il duo “Vibrapiano” con la percussionista L. F. Mastro-minico.

Ospite dello Spettacolo

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RoSA MoNTANo 1964 - Mezzosoprano, diploma-ta in canto e pianoforte, laureata in lettere classi-che. Grazie alla sua formazione fi lologica ed alla originale caratteristica del timbro vocale, come interprete si dedica in particolare alla riscoperta e alla divulgazione, con l’Ensemble “Le Musiche da Camera” di intermezzi inediti del ‘700 napoletano, repertorio delle celebri cantanti “buffe” dell’epoca, ed alla musica sacra. Pratica una intensa attività in numerosi concerti e spettacoli nei quali ottiene consensi di critica e di pubblico. Il suo spiccato in­teresse per la tradizione musicale napoletana e la naturale versatilità l’hanno inoltre condotta a ese-guire in prima assoluta opere di autori contempora­nei. Nel 2008 ha partecipato al Giubileo di Lourdes

con un programma interamente dedicato al repertorio mariano. Ha dal 2006 al 2014 ha diretto il Coro dell’Agape Fraterna; dal 2014 dirige il coro dell’Associazione Bellarus con il quale ha preso parte al II Festival delle Arti Bielorusse nel mondo a Minsk nel 2014. Ha costituito nel 2015 la corale “I Cantori del Plebiscito”. E’ organista e referente per le attività musicali della Basilica di S. Francesco di Paola in Napoli; insegna presso il Con-servatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento.

FRANCeSCo DiViTo - Per uno straordinario caso della natura, Francesco Divito non ha subìto la muta vocale; tale caratteristica gli ha permesso di fare rivivere il repertorio trascendentale dei cantanti castrati del Barocco nel modo più “fi lologico” possi-bile, ovvero con un’emissione vocale non di falsetto ma, appunto, naturale. Il suo repertorio riguarda le musiche più virtuosistiche di tutto il Barocco, com-prendendo anche musiche inedite in prima ese­cuzione. Nel 2011 ha inciso per la Tactus il CD “In turbato mare irato” con l’orchestra “B. Marcello” e la direzione di Flavio Emilio Scogna. Ha studiato canto sotto la guida di Furio Zanasi, Adriana Fer­nandez, Rosa Dominguez, Gabriel Garrido, Lavinia Bertotti. Nel 2013 ha conseguito il Diploma Accade-

mico di Triennio in Musica Antica ­ Canto rinascimentale e barocco con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “Licinio Refi ce” di Frosinone sotto la guida di Teresa Chirico. Ha al suo attivo numerosi recitals da solista e ha interpretato ruoli principali in opere e musica sacra in Italia e all’estero, che hanno riscosso un grande successo di critica e di pubblico. Collabora tutt’ora con il gruppo Academia Montis Re-galis . Nel 2013 ha cantato al Kosmos-Theater di Vienna nel ruolo di Learco in “Talestri, regina delle Amazzoni”, opera di Maria Antonia Walpurgis, messa in scena in anteprima mondiale. Collabora con l’Ensemble “Le Musiche da Camera”.

Ospite dello Spettacolo

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LAuRA FRANCeSCA MASTRoMiNiCo ­ Fi­glia d’arte, intraprende lo studio delle percus­sioni giovanissima, diplomandosi al Conserva­torio San Pietro a Majella di Napoli in Strumenti a Percussione con il massimo dei voti, lode e menzione. Il percorso di studi si svolge sotto la guida del M°Salvatore Valletta. Nel 2016 inizia le sue collaborazioni partecipando in qualità di timpanista e di percussionista a numerosi con­certi con l’orchestra del Conservatorio, tra cui alla lezione-concerto tenuta dal M° Riccardo Muti. Nel 2017 partecipa come percussionista, ad una “tournée orchestrale” in Cina; Successi-vamente, è solista in un brano per Marimba e

Clarinetto, in un concerto diretto dal M ° Roberto De Simone per l’anniversario di nascita di Mozart. Lo stesso anno esegue in veste soli­stica “L’Histoire du soldat” di I. Stravinskij in un concerto al Museo di Capodimonte. Ha inoltre collaborato con varie orchestre partenopee, sia nell’ambito della musica classica che in quel­lo della musica da fi lm. Nell’ambito del “Napoli Teatro Festival” 2018, partecipa in duo piano-forte e vibrafono allo spettacolo ‘Racconti dal carcere ‘ con l’attrice Isa Danieli. Attualmente frequenta il corso di specializzazione in Timpa-ni all’Accademia nazionale di Santa Cecilia. In-sieme al pianista Fabio Espasiano forma il Duo VIBRAPIANO, attivo in vari concerti.

SABRiNA uCCeLLo ­ Intraprende giovanissima lo studio del clarinetto al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli diplomandosi con il massimo dei voti. Dal 2015 collabora con l’Orchestra Nuova Scarlatti, con la quale si esibisce anche da solista eseguendo “Lied” di L.Berio; e dal 2017 con l’Or-chestra del Conservatorio. Collabora in varie oc­casioni con l’Orchestra “U.S Naval Forces Europe Band” eseguendo un programma per soli strumenti a fi ato. Attualmente segue masterclass con impor-tanti nomi di fama internazionale.

Ospite dello Spettacolo

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DANieLe SCHiRoNe - Nato a Napoli classe 97, inizia gli stu-di presso il conservatorio San Pietro a Majella di Napoli nel 2007, sotto la guida del Mº F. Salime. Consegue il diploma in sassofono all’I.I.S.Margherita di Savoia nel 2015 sotto la guida dei Maestri U.Aucone, F.Sullutrone, G.Sant’Arpino, A.Foglia. Tra il 2014 e il 2017 partecipa a Masterclass sassofonistiche e approfondisce la conoscenza in Word Music e Pedagogia musicale sotto la guida del Mº Enzo Avitabile presso il con-servatorio “Santa Cecilia” di Roma. Nel 2015 svolge un tour in Russia collaborando con l’orchestra e il coro della capitale Baskiria, “Ufa Opera et Ballet”. Nel 2016 un tour nell’Oblasi di Mosca come solista e in duetto con vari artisti internazionali. Partecipa all’orchestra del Teatro Piccolo Strehler di Milano nei musical di G.Gershwin e L.Bernstein nella rassegna de-

dicata ai due artisti statunitensi. Entra a far parte delle Società Bellina in Spagna come consulente e ideatore. Dalla primavera del 2018 è direttore artistico della Fondazione Artcupa con sede in Almeria, Spagna.

Ospite dello Spettacolo

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Orchestra d’Avalos

GuiDo eSPoSiTo - Intraprende gli studi musicali all’età di sette anni per poi proseguirli presso il Conservatorio San Pietro a Ma-jella di Napoli. Contemporaneamente affi anca allo studio del violi-no quello della viola. Collabora con numerose orchestre tra cui La Nuova Orchestra Scarlatti, Orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, la Rotary Youth Chamber Orchestra, Orchestra Internazionale della Campania e numerose altre. Ha un’ intensa at-tività concertistica, ricoprendo spesso ruoli da solista.

FRANCeSCA PiCCiRiLLo ­ Consegue il diploma di violino con il massimo dei voti al Conservatorio San Pietro a Majella. La sua esperienza musicale si è arricchita grazie alla partecipazione in numerose orchestre Nazionali ed Internazionali, ed esibendosi più volte in qualità di solista. Attualmente lavora presso l’Orche-stra “Europa InCanto” realizzando opere liriche come Aida di G. Verdi e Turandot di G. Puccini presso i più importanti teatri italiani.

FRANCeSCA FARiNA - Nata a Napoli nel 1997, intraprende lo stu-dio del violino all’età di 15 anni presso il Liceo Musicale. Prosegue gli studi al Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli conseguendo la laurea di primo livello. Collabora con numerose or­chestre, anche nel ruolo di solista, che l’hanno portata ad esibirsi in contesti europei ed extraeuropei, quali la Cina. Ha collaborato con il M° Riccardo Muti, da cui è stata diretta, e la violinista Anastasiya Petryshak.

NiVeS ViSCoVo - Nata a Napoli nel 1997 Iscritta al 9°anno al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, esperienza orche-strale in Italia e all’ estero. Stabile all’ orchestra Sanitansamble, e nell’ orchestra del Conservatorio di Napoli, ha partecipato a masterclass con Cecilia Laca, e altri importanti maestri.

CHiARA De Sio CeSARi - Si è diplomata brillantemente in Violino presso il Conservatorio San Pietro a Majella Di Napoli. Inserita nell’orchestra dello stesso conservatorio ha suonato e suona per diverse manifestazioni fra le quali “prova d’orchestra” con il Maestro Riccardo Muti. Suona attualmente in diverse or-chestre napoletane spesso nel ruolo di prima parte. Ha seguito dal 2015 i corsi annuali ed estivi di alto perfezionamento in Vio-lino del Maestro M. Meo.

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Orchestra d’Avalos

MARiA ViTToRiA CoLoNNA - È nata a Napoli nel 1994. Si diploma in violino al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avel-lino nel l’a.a. 2017/2018 sotto la guida del maestro A. Forino. In quegli anni collabora con alcune orchestre, in particolare con quella del Conservatorio Cimarosa, suonando e diretta da Aldo Ciccolini, Carmen Giannattasio, Maria Grazia Schiavo, Costan-tino Catena e Francesco Ivan Ciampa. Ha partecipato a varie tournée internazionali e nel panorama partenopeo.

LoReNzo CoLoNNA ­ Classe 91, napoletano di nascita, si diploma in violino nel 2013 al conservatorio D.Cimarosa di Avellino, sotto la guida del maestro A. Forino. Successivamente si perfeziona seguendo corsi e master con il maestro Felice Cusano. Collabora in quegli anni con alcune orchestre, suonando e diretto da musicisti come Luigi Pio-vano, Alessandro Carbonare, Felice Cusano, Francesco Ivan Ciampa e molti altri. Nel contempo si abilita all’insegnamento del violino ed è docente di ruolo presso una scuola media in provincia di Napoli.

FeRNANDo MARozzi - Laureando in Violino Barocco presso il conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, studia dal 2007 passando per diversi docenti e stili. Ha suonato attivamente musica inedita, aperto concerti di musica moderna tra cui Mo­dena City Ramblers, Eugenio Bennato; suonato in orchestra sia per musica barocca (Concentus Sigismondo di Dario Ascoli) che per musica etnica.

FRANCeSCo Pio SiCiLiANo - Francesco Pio Siciliano ha ini-ziato i suoi studi musicali al Conservatorio N. Sala di Benevento all’età di sette anni sotto la guida del Maestro Giulio Rovighi. Dal 2016 frequenta il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella ed è iscritto al 5° anno Vecchio ordinamento nella classe del M° Mauri-zio Pietrantonio. Ha partecipato alle MasterClass con Cecilia Laca e Felice Cusano, vincitore di numerosi concorsi, ha una intensa attività concertistica.

RAFFAeLe CoCCHiA - Si diploma in Viola con il massimo dei voti presso il Conservatorio San Pietro a Majella. Durante gli studi risulta vincitore di audizioni per orchestre giovanili e ne prende parte. Si esibisce con numerose orchestre nel territorio nazionale ed internazionale ricoprendo più volte il ruolo di prima viola. Attualmente lavora presso l’orchestra “Europa InCanto”.

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LoReNzo iAQuiNTA - Si diploma al Conservatorio di mu-sica San Pietro a Majella di Napoli nel 2016, si perfeziona negli anni a seguire. Fa parte di diverse formazioni orche-strali campane tra cui: Ensemble d’Archi Aversana, Orche-stra San Giovanni, Orchestra Giovanile Napolinova, e altre.

GioVANNi SANARiCo - Nato a Napoli nel 1986 da una famiglia di musicisti, intraprende in tenera età lo studio del violoncello con il M°Aurelio Bertucci. Si diploma al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento sotto la guida del M°Gianluca Giganti. Hanno contri-buito, inoltre, alla sua formazione i Maestri Gabriele Geminiani e Alexandra Gutu. E’ stato seguito dal M° Diego Romano (Orche-stra dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Sestetto Stradi-vari). Ha suonato come Primo Violoncello con diverse Orchestra del Teatro Marrucino di Chieti, del Conservatorio di Napoli, e del Collegium Philarmonicum.

MARio CARANNANTe - Nato nel 2000, studia violoncello presso il conservatorio di musica San Pietro a Majella di Napoli. Ha iniziato lo studio del violoncello privatamente all’età di 12 anni, dopodiché si è iscritto al liceo musicale Margherita di Savoia di Napoli e lì ha con-tinuato gli studi. Nel corso degli anni ha partecipato a molte attività musicali, e per due anni è stato chiamato a Sermoneta per parteci-pare alla sessione estiva dell’orchestra nazionale dei licei musicali, e attualmente è violoncellista alla Rotary Youth Chamber Orchestra.

ViNCeNzo CARANNANTe - Diploma accademico di I livello in con-trabbasso classico e conseguente il II livello. Primo contrabbasso al conservatorio di Napoli e orchestra giovanile Rotary Club. Con-trabbassista solista con orchestra giovanile Rotary Club e orchestra da camera ucraina di Chmel’nyc’kyj. Primo contrabbasso per varie opere liriche con orchestre straniere. Un’esperienza in conservatorio con direttore Riccardo Muti.

Orchestra d’Avalos

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eMANueLe zAzzeRo - Si diploma a pieni voti in clarinetto al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli nella classe del M°G.Giumento . Segue masterclasses, e si perfeziona con importan-ti clarinettisti tra cui : Stefano Bartoli (Teatro San Carlo) , Wenzel Fuchs (Berliner Philharmoniker), Benjamin Dieltjens (Conservatoire Royal de Bruxelles). La sua attività orchestrale si arricchisce di col-laborazioni con orchestre italiane, tenendo concerti sia in Italia sia all’estero. Attualmente é con l’orchestra “The Planets” diretta dal M° Bernadette Grana.

GABRieLLA BRANCACCio - Diplomata in Canto presso il Con-servatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli, sotto la guida di Tina Quagliarella; ha studiato violino con C. Chiarappa, e viola con C. Giuntoli. Ha debuttato nell’Opera Lirica sotto la direzione di Ottavio Ziino. Affascinata già all’esordio degli studi dalla musi-ca lirica - sinfonica tedesca, si perfeziona a Vienna sotto le guide di E.Werba, E.Schwarzkopf, C. Ludwig, D. Fischer Diskau. Dopo un’intensa carriera come solista, entra a far parte del Coro stabile del Teatro San Carlo di Napoli.

DieGo Di GuiDA - Nato a Napoli nel 1991, ha iniziato lo stu-dio dell’oboe all’età di 12 anni. È stato ammesso nella classe di oboe del conservatorio San Pietro a Majella di Napoli nel 2004, dove si è diplomato nel 2011, ha conseguito il diploma accademico di II livello in Musica da Camera nel 2015. Ha par-tecipato come oboista al progetto Erasmus Intensive Program presso il Conservatoire a Rayonnement regionale a Boulogne Billancourt (Parigi), ed ha frequentato il corso di alto perfeziona-mento musicale presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Roma). Attualmente docente di Oboe presso il liceo musicale Palizzi di Napoli e Moscati di S. Antimo.

Orchestra d’Avalos

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Ventennale “Tra le parole e l’infi nito”

Ertilia GiordanoPresentatrice

Gennaro Cocorullo Coordinatore

Irene FarinelliMaria Lucia Luongo

Sabrina Espasiano

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A tutt’oggi i Premi e i Riconoscimento alla Carriera sono stati conferiti a:

Anno 2006 - Col. Gaetano Maruccia Comandante Provinciale Carabinieri di Napoli Prof. MarcoCorcione Giudice di Pace - Prof. Gennaro Zannelli Vice Presidente Ass. Mazziniana Italiana - Prof.ssa Francesca Falco Dirigente Scolastico - Prof. Vincenzo Cuomo Storico - Tony Martin Showman.

Anno 2007 - Contrammiraglio Felicio Angrisano Comandante 2° Reparto Ministero dei Trasporti- Gen.le Vito Bardi Comandante Regione Campania Guardia di Finanza - Dott. Avv. Aldo CafieroPenalista - Dott. Sergio De Gregorio Presidente della Commissione Difesa al Senato - Prof. Dott.Gennaro Ferrara Rettore Università degli Studi di Napoli “Parthenope “- Gen.le D. Franco GianniniComandante Regione Militare Sud - Dott. Antonio Greco Presidente Tribunale di Torre Annunzia­ta - Prof. Luigi Grillo Presidente Premio Ruggiero II il Normanno - Dott. Avv. Cav. Carlo IaccarinoNotaio Console del Perù Segretario Generale del Corpo Consolare di Napoli - Dott. Elpidio IorioProf. Antonio Iavazzo Proff.ssa Carmela Barbato Ideatori Rassegna di Teatro Internazionale Pul­cinellamente - Dr. Antonio Lettieri Dirigente Emergenza Sanitaria ASL NA3 - S.E. Mario MilanoVescovo Curia Arcivescovile di Aversa - Dott. Massimo Enrico Milone Capo Redattore CampaniaRai 3 - Dott. Antonio Pugliese Vice Presidente della Provincia di Napoli - Prof.ssa Dott. EugeniaRomanelli Direttore radio “bazarweb” docente Università la Sapienza - Avv. Franco Tortorano Pre­sidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli - Gen.le C.A. Elio Toscano ComandanteInterregionale Carabinieri “Ogaden” - Gen. C.A. Domenico Villani Sottocapo di Stato Maggiore allaDifesa. - Premio alla Memoria a Don Gaetano Capasso Scrittore Ricercatore di storia locale.

Anno 2008 - Mons. Angelo Crispino Direttore di Pastorale Scolastica Curia Arcivescovile di Aversa- Angelo Di Gennaro Attore Cabarettista - Conte Daniele Radini Tedeschi Storico dell’Arte - Dott.Dino Piretti Direttore Edizioni e Produzioni Musicali Rai Trade - Col. A. (c/a) T. IMSSI Filippo TroiseComandante Scuola Militare “Nunziatella” - Dott. Francesco Pinto Direttore del Centro di Produzio­ne Rai di Napoli - Gen.le C.A. Giuseppe Barraco Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden”- Cav. Giuseppe Fontanella International Marketing Strategy Arabian Horses - Ten. Col. Com. LuigiGrosso Comandante X Centro di Mobilitazione Croce Rossa Italiana - Dott. Renato Rotondo 1°Dirigente II Unità Operativa Ortopedia e Traum. CTO di Napoli - Gen. C.A. Rocco Panunzi Generaledi Corpo D’Armata dell’Esercito Italiano.

Anno 2009 - Dott. Prof. Antonio Giordano Scienziato - Mons. Fernando Angelino Direttore IstitutoSuperiore di Scienze Religiose “San Paolo” - Gen.le Gianfranco Giardella Generale del Corpo In­gegneri dell’Esercito - Gen.le Giovanni Mainolfi Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Na­poli - Col. Roberto Orchi, Ispettore Nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. M° SalDa Vinci Cantautore. M° Vincenzo Campagnoli, Musicista dir. Orchestra - Cav. Uff. Mario EspositoManaging Director - Dott. Vincenzo Del Prete Medico Chirurgo - Premio alla Memoria Dott. NataleCerbone Editore.

Anno 2010 - Dott. Domenico Falco Vicepresidente Ordine dei Giornalisti della Campania - Prof.ssaEugenia Carfora Preside coraggio - Dott. Francesco Fimmanò Avvocato - Prof Universitario - Dott.Franco Roberti Procuratore di Salerno - Dott. Gerardo Marotta Pres. Istituto Italiano per gli StudiFilosofici - Dott. Giuseppe Salomone Dirigente Compart. PS per la Campania e il Molise - ComandoGuardia di Finanza di Afragola - Don Luigi Merola Presidente Fondazione “A voce d’è creature” - S.E. Mario Milani Vescovo di Aversa - Arch. Sirio Giametta (Premio alla Memoria).

Anno 2011 - Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri Com.te Comando Marittimo alleato di Napoli -Dott. Paolo Itri Magistrato Dir. Distrettuale Antimafia - Napoli - Gen.le B. A. Umberto Baldi Com.teAccademia Aeronautica di Pozzuoli - Prof. Guido Trombetti già Rettore Università Federico II - Cav.Mario Esposito Pres. ANMI Ass. Nazionale Marinai D’ Italia - Fremantle Media Italia Produzionetelevisive - Dott. Gennaro Aversano Pres. Club Nautico della vela di Napoli - Pino Moris PatronFestival “Napoli prima e dopo” - Dott. Domenico Forte Amm. Flora Napoli - F.lli Giordano Imprendi­toria Medicina Veterinaria - Dott. Renato Parascandolo - Dir. Rai Trade - Dott. Enzo Decaro - Attore- Prof. Guglielmo Longobardo - Artista - Dott. Vincenzo Di Palma - Prep. Atletic. Nazionale CalcioItaliana - Dott. Renato Ferrara - Notaio (Premio alla Memoria) - Prof. Michele Sovente - ScrittorePoeta (Premio alla Memoria) - Gen. Vincenzo Stabile P. Dir. Corpo Forestale dello Stato - Prof.Giovanni De Rosa Dirigente. Scolastico - Gaetano Liguori Regista - Cav. Vincenzo Cafarelli Pres.Tufano Holding - Gaetano De Rosa Calciatore.

Anno 2012 - “F.lli Dell’Amura Università della pizza Dott.ssa Flora Beneduce Primario Ospedaliriuniti penisola sorrentina Vico Equense - Gen. don Giacomo De Cecco 1° Cappellano Com. Gen.Carabinieri Chieti - Magnifico Rettore Prof. Giorgio Cegna Dir. Accademia di Belle Arti di Macerata

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Questa iniziativa è contro il sistema della camorra

- Dott. Giuseppe Esposito Giudice Tar di Lecce M° Giuseppe Polese Direttore D’orchestra - MariaGuida Campionessa Europea Atletica - Prof. Dr. Morando Morandi Direttore Generale dell’ AORN“A. Cardarelli” - Dott. Silvio LUise Pres. Lega Navale Italiana Pozzuoli - Dott. Antony Michael Quat­trone Dirig. Dipartimento Ris. Um. Comando NATO - Napoli - Prof. Lorenzo Renzulli Direttore eSovraintendente Sanitario - Prof. Luigi Arionte Dirigente Ipsar Petronio - Pozzuoli - Dott. AlfonsoMelisi Contrammiraglio (ris) - Prof. Alfredo Carannante Archeologo - Biagio Looz Tenente Colon­nello Guardia di Finanza - Dott. Domenico Oriani Magistrato - Dott.ssa Gianna Mazzarella Editoree Direttore Gruppo Napoli TV - Dott.ssa Marialaura Massa Telegiornalista Tg3 Campania - Dott.Pasquale e Filippo Colutta Imprenditoria Termale.

Anno 2013 - Prof. Alberto Perconte Licatese Scrittore Studioso e Umanista - Dott. Antonello PaoloPerillo Caporedattore tg3 Campania - Prof. Antonio Del Vecchio Dirigente Scolastico - Equipe UnitàUrologia Ospedale del Buon Consiglio Napoli - Don. Franco Picone Vicario Generale della Diocesidi Aversa - Dr. Giuseppe Gualtieri Questore di Caserta - Gen. B. Guido Landriani Comandante delComando Militare Esercito”Campania” - Dott. Raffaello Magi Giudice Istruttore Corte di CassazioneRoma. - Console Christian Thimonier Console Generale di Francia a Napoli, Direttore dell’Ist. Fran­cese a Napoli.

Anno 2014 - Dott. ssa Carmela Pagano Prefetto di Caserta - Dott. Corrado Lembo Capo dellaProcura di SMCV (Ce) - G.S.A. Paolo Magro Sottocapo di Stato Maggiore A. M - Gen. B. AttilioClaudio Borreca Comandante del Comando Logistico Sud. - Ing. Guido Parisi Dirigente GeneraleDirezione Regionale Vigili del Fuoco Campania - Dott. Alessandro Tocco Dirigente Squadra Mobiledi Caserta - Azienda Aversano Allestimenti - Dott. Carlo Verna Vice Direttore Rai3 - Prof. Silvio Lau­disio Direttore Università della Terza età. - Guido Beruschi Attore Regista - Azienda TorrefazioneCerrone - Riconoscimento alla Memoria Dott. Antonio Manganelli Prefetto.

Anno 2015 - Console Colombia A. Barrosse Console Generale Americano a Napoli. - Dott.ssaAdele Campanelli Soprintendente dir. Archeologo dell’Archeologia della Campania. - Dott.ssa Ma­ria Laura Lalia Morra P.M. Procura di Napoli DDA. - Dott.ssa Rosanna Purchia Soprintendente delTeatro di San Carlo di Napoli. - Dott.ssa Serenella Pesarin Dir. Generale Provvedimenti Giudiz.Dip. Di Giustizia Minorile Roma. - Gruppo Musicale I Cimarosa. - Gruppo musicale Il Giardino deiSemplici. - Riconoscimento alla Memoria al Prof. Claudio Ferone Docente per i Dottorati di Ricerca.

Anno 2016 - Dott.ssa Daniela Rocca Direttore editoriale - Gen. C.A. Dott. Domenico CagnazzoIspettore Regionale Carabinieri Campania - 1° Dirig. Dott.ssa Francesca Fava Commissariato diPolizia Giudiziaria San Carlo Arena Napoli - Giudice Dott. Giuseppe Spadaro Presidente Tribunaleper i Minorenni dell’Emilia Romagna - Gen. C.A. Dott. Leonardo di Marco Capo di stato maggioreinterforze Alleate Napoli - Avv. Ludovico Montano Patrocinante in Cassazione - Prof. Michele DeLaurentis Ric. Div. of Medical Oncology Univ. of Texas H.S.C. San Antonio Texas USA - Dott. NicolaCantore Dir. Div. di Ematologia e Trapianto emat. A.O.R.N. S. G. Moscati (Av) - Arch. Paolo MascilliMigliorini Dir. Architettonico del Palazzo Reale di Napoli - Gen. S.A. Settimo Caputo ComandanteComando 1ª Regione Aerea Milano - Premio alla Memoria Dott. Eustachio Paolicelli - On. Avv.Ignazio Caruso - Prof. Salvatore Di Nuzzo - S.E. Mons. Angelo Spinillo Vescovo di Aversa - Cav.Ambasciatore Antonio Tobia Polese Manager Imprenditoriale Promotore Azioni Umanitarie - On.Gioacchino Alfano Sottosegretario alla Difesa - Col Antonio Del Monaco C.O.N.F.O.D.I.-SUD - Dott.Carmelo Padula Direttore Sanitario dell’ASL Avellino - Comando Carabinieri di Gragnano Napoli -Ing. Mario Testa Aeronautica Militare - Preside Prof. Michelangelo Riemma Pres. Azione Umanitarianel Mondo - Dott.ssa Patrizia Del Vasco Resp. Generale Casa Sanremo per il Sociale - Avv. Um­berto Mancuso Membro Consiglio Forense Tribunale di Nocera Inferiore - Cav. Vincenzo StaianoBusinessman Umanitario per il Sociale - Premio alla Memoria Concetta Abagnale Imprenditricedella Ristorazione.

Anno 2017 - Ammiraglio D. Fabrizio Simoncini Stato Maggiore Della Difesa Reparto Informazionie Sicurezza - Gen. Romeo Paternò Gen. B. A Aran Aeronautica Militare - Sen. lucio Romano Vice­presidente Commis. Pol. Unione Europea - Equipe eBiCem Univ. di Napoli Federico II Univ. SuorOrsola Benincasa - Rino genovese Conduttore di “Buongiorno Italia” Rai 3 - Nando Troise Dir.Redazione Oper. Socio Giovanile Sportivo - Ciro Amoroso Operatore Culturale.

Anno 2018 - Maestro Alberto Veronesi Direttore del Puccini Festival - F.lli Voza SRL Gruppo Fer­rante Dott. Salvio Zungri Pres. Ortopedia Meridionale - Dott.ssa Barbara Minghetti Dir. Prog. Artisti­ca Macerata Opera Festival - Dott.ssa Cinzia Baldazzi - Giornalista Critico D’Arte e letterario - F.lliCanciello Marican Gruppo immobiliare - Arch. Domenico de Cristofaro - Dott. Gianbattista GanzerliPres. C.R.I. Napoli nord - Dott. Pietro Gagliardi Otorinolaringoiatra - Riconoscimento alla MemoriaDott. Mario Oreste Verdone Critico cinematografico Saggista e Accademico italiano.

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Questa iniziativa è contro il sistema della camorra

Avrei da ringraziare centinaia di Autorità, Personalità e Istituzioni, e migliaia di Autori e Autrici da mezzo mondo che in tutti questi anni con la loro partecipazione di stima e affetto mi hanno dato la possibilità di arrivare fin qui. Non voglio dilungarmi, perché almeno una piccola parte di tutte queste belle anime sono diventati miei amici, e quindi vi lascio immaginare quanto il mio attaccamento verso di voi sia illimitato. Sono stato ben lieto della scelta compiuta anche quest’anno, da parte delle Cinque Commissioni Giudicatrici che si sono susseguite. Questa scelta di classifica, dà piena sensazione di come si sia consapevoli dell’integrità di valutazione delle opere nella realtà internazionale. L’amicizia e la solidarietà, sono gli elementi che rafforzano e mantengono vivi i nostri valori. Questa è l’occasione per ringraziare tutti i miei collaboratori, in particolare: al Ten Col. Paolo Vatiero che ha coordinato tutti i passaggi organizzativi con l’Accademia, al Comando Generale e al Comando dell’Accademia di Pozzuoli per l’alto Onore concesso con il Patrocinio e l’ospitalità nel Teatro. Al Cav. Gennaro Aversano Presidente dell’Aversano Industry e del Consorsio di Imprese Fracta Labor, il Dott. Vincenzo Mignone declamatore ufficiale e Presidente di Giuria, l’amico fraterno cinquantennale Antonio Esposito (detto Tonino ’o criaturo), i membri

delle Commissione Giudicatrici, tutte le Associazioni Culturali in particolare la Presidenza dell’Associazione Area Arte nella persona del Presidente Maestro Egidio Mastrominico, il Direttore di orchestra Maestro Fabio Espasiano, e tutti i musicisti

dell’orchestra d’AVALOS. Un Grazie Speciale alle mie Amiche Laura Mastrominico e Sabrina Espasiano che mi hanno coadiuvato e sostenuto in tutte le fasi organizzative della ventesima edizione, e ancora all’Associazione UNAC Unione Nazionale Arma dei Carabinieri, nella persona del Presidente, Cav. Dott. Gaetano

Letizia, all’Ordine dei Cavalieri di Pace Gran Priorato della Campania. Alla Presidenza della C.R.I. Napoli Nord nella persona del Presidente Dott. Gianbattista

Ganzerli. A tutti i Consoli e Amministrazioni che con il consenso del loro patrocinio hanno elevato il prestigio di quest’iniziativa culturale, a tutte le Aziende che ci hanno sostenuto materialmente. Un grazie all’Amministrazione comunale della

città di Pozzuoli per averci accolto con tutto l’entusiasmo che li caratterizza, ed un grazie infine a tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita di questo

evento. Grazie veramente a tutti per l’ impegno e la dedizione d’altruismo.Cav. Nicola Paone

Presidente e Ideatore del Premio

Ringraziamenti

Questa Antologia contiene i profili e le foto degli Autori, delle Autorità, Personalità, Istituzioni e Aziende, designate a ricevere il Premio Letterario Internazionale “Tra le parole e l’infinito”, il Premio alla Carriera “Ad Haustum Doctrinarum”, e il Riconoscimento alla Carriera “Labore Civitatis”. Essa è un’attività culturale senza scopo di lucro, e nel rispetto dell’art. 10 legge 675/96. L’invio alla segreteria del Premio delle e-mail con i dati sensibili, le opere letterarie, le foto sia delle Autorità, Personalità Istituzioni, e Aziende, nonché dei profili, delle opere letterarie, degli artisti dello spettacolo e di quanto altro materiale fotografico qui riportato in questa pubblicazione, sono intesi come liberatorie esenti da qualsiasi corrispettivo. Al fine della sola pubblicazione di questa antologia dell’anno 2018. Sia cartacea che web. Tutti a vario titolo si assumono la responsabilità legale e penale, sulla veridicità. Questa Antologia viene diffusa a titolo gratuito sia in Italia che a l’estero.

Stampato nel mese di Giugno 2019“GF Grafica” Srl