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TUTORING PSICOEDUCATIVO STRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI PER BAMBINI E RAGAZZI ADHD Dr Alfredo Bonafede Psicologo Collaboratore A.I.F.A Presidente A.I.D.A.I. Lombardia

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TUTORING PSICOEDUCATIVO

STRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

PER BAMBINI E RAGAZZI ADHD

Dr Alfredo BonafedePsicologo

Collaboratore A.I.F.A

Presidente A.I.D.A.I. Lombardia

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Un b/r con ADHD con “Bisogni Educativi Speciali”:

Non consuete modalità di apprendimento

Difficoltà peculiari

Ampio spettro di reazioni

comportamentali

Dir. Min. 27/12/2012 e doc. attuazione U.S.R. Dicembre 2013 su BES

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

ASPETTATIVE PERSONALI

DESIDERIO DI DARE RISPOSTE IMMEDIATE

MANCANZA DI INFORMAZIONI

+

=

Come deve preparasi al lavoro un Tutor?

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

1 ATTENTA OSSERVAZIONE

DEL CONTESTOSU 3 LIVELLI:

VISSUTI EMOTIVI

RETE DI RELAZIONI SETTING

scolastico

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

D1: Cosa, come e chi troverò in aula?

D2: Che metodologia adottare? Livello conoscenza del disturbo?

D3: E i genitori, vanno coinvolti?

R1: Agire in modo preventivomodo preventivo (Costituire equipe sul caso, visionare diagnosi, PEI o PDP antecedenti)

R2: Cosa è stato fatto prima, e se ha funzionato, cosa invece no.

R3: Certamente, laddove possibile.

2

PER PROGRAMMARE OBIETTIVI REALI E CONDIVISIBILI

STABILIRE COMUNE INTESA E COLLABORAZIONESTABILIRE COMUNE INTESA E COLLABORAZIONE

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMEMTALI

3 PER INTERVENIRE

MODELLO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

CORNICE TEORICA

APPLICAZIONE METODOLOGICAMULTIMODALE

COME RETE DI SOSTEGNO VERSO

FAMIGLIA

SCUOLA

SOGGETTO

Fonte: Linee Guida Sinpia per intervento ADHD

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

PRIMA DI INIZIAREORGANIZZARE LA CLASSE

Organizzazione disfunzionale:

-1) La posizione è contro produttiva nella gestione della sua attenzione/iperattività

-2) Si trova immerso nel gruppo in cui chiacchiericcio e distrazioni possono essere numerose - 3) E' decentrata rispetto all'insegnante

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Organizzazione funzionale:

-1) No Isolamento (lavoro in piccolo gruppo) scelta degli angeli custodi

-2)Cura nella scelta dei compagni (evitare i vivaci o altri prob.comp, sensibili o permalosi)

-3)Il bambino/ragazzo ADHD è bisognoso di vicinanza e ascolto attivo

-4) Illuminazione e areazione della classe favoriscono la concentrazione

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

ASSESSMENT COMPORTAMENTALE

INDIVIDUARE I COMPORTAMENTI PROBLEMA DEL BAMBINO E DESCRIVERLI IN MODO COMPLETO

COMPORTAMANTI DA INCREMENTARE

COMPORTAMENTI DA RIDURRE O ELIMINARE

- STABILIRE QUANDO, DOVE E COSA MANITIENE IL COMPORTAMENTO !

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Osservazione sistematica dei comportamenti problemaParadigma dell'Analisi Funzionale ( ABC )

Es: E' ora di fare un lavoro individuale quando Luca lascia il posto per girare intorno ai banchi.

A

STIMOLOANTECEDENTE:

Lavoro individuale

BRISPOSTA

COMPORTAMENTALE:

Luca si alza e gironzolaper la classe

CSTIMOLO

CONSEGUENTE:

L'insegnante lo richiama e ripete di andare a posto poi lo va a prendere, il resto della classe

ride, L. dice parolacce, poi litiga

e lancia oggetti

123

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Scheda di rilevazione dei comportamenti problema

Conseguenze per l'alunno

Attenzione Ricompensa Tangibile Evitamento o fuga Stimolazione sensoriale

Momenti – Int.- Tempo

Comportamenti1 Errori disattenzione2 Guarda in giro3 Lascia il posto4 Si intromette5.................etcX X X X

Utile strumento di base line, l'andamento visibile a genitori e insegnanti.

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

1° Cartellone: Regole per la classe

Accorgimento: Poche, Chiare, Condivise, Sempre Visibili!

Esempio:

1- Parlare Educatamente

2- Lavorare bene

3- Tenere i materiali fermi sul banco

4- Per parlare si aspetta il proprio turno

E' più efficace dire cosa è più giusto fare che non il contrario.

Mantenere sempresempre un contatto contatto oculareoculare quando gli/le si parla.

Cerchiamo di farlo/a esprimere il più possibile.

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Io sottoscritto mi impegno a mantenere questi accordi:

. Chiedere di andare in bagno solo una volta l'ora;

. Prendere la parola solo dopo aver alzato la mano e ricevuto il consenso dall'insegnante.

Ottenuti un tot di Smiles potrò: andare in sala lettura, scegliere un compagno con cui fare un gioco, altri premi e gratificazioni...

Il contratto educativo va concordato e firmato da bambino ed educatore, 1 copia per ognuno, lui deve custodirlo in un luogo sicuro.Contiene obbiettivi educativi che via via possono essere incrementati o decrementati per evitare senso frustrazione.

IL CONTRATTO IL CONTRATTO EDUCATIVOEDUCATIVO

data

firme

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

2° Cartellone: La Token Economy “collettiva”:Sistema basato sul rinforzo simbolico, che riesce a creare un sistema simile a quello

economico, in cui vengono attribuiti punti (SMILES) a seguito di comportamenti adeguati e non attribuiti in caso contrario.

Classe IV E LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI VENERDI'

LUCA

FABIO

MARCO Il sistema di rinforzo deve essere portato avanti con continuità!

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Gestione dei tempi di lavoro3 principi :

Brevità Varietà Struttura

Anticipare cali di attenzione, impulsività e iperattivitàIncoraggiare e motivare spesso (Bravo, Complimenti etc.)

Consegne,Pausefrequenti,Colmaretempi vuoti

Materiali per migliori interazioni Visive, Verbali e Tattili

Fornire una routine con attività altamente organizzate

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Gestione delle modalità di lavoroGestione delle modalità di lavoro

Diminuire la lunghezza del compitoDividere il compito in parti più piccole che possano essere completate in diversimomenti.2. Dare due compiti, facendo svolgere prima quello che piace di meno al bambino,e poi il suo preferito.3. Far fare pochi esercizi alla volta.4. Nel presentare il compito usare un linguaggio preciso e globale.5. Parcellizzare il compito da memorizzare invece di presentarlo nella suaglobalità.

Rendere i compiti più interessanti.1. Permettere di lavorare in coppia, in piccoli gruppi.2. Alternare compiti molto interessanti ad altri meno interessanti.3. Usare proiettori da parete durante le spiegazioni.4. Far sedere il bambino vicino alla maestra.

Cercare le novità, specialmente alla fine di un lungo compito.1. Trasformare in gioco la correzione dei compiti.2. Trasformare in gioco il ripasso mnemonico.

Fonte: www.aifaonlus.it

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Organizzazione del banco, dei materiali dei compiti e del diario.

Stabilire le consuetudini per quanto riguarda l’uso dei materiali della classe.

1. Aiutare il bambino ad organizzare, con l’uso di raccoglitori, i compiti già fatti e quelli da svolgere; lo stesso vale per gli appunti presi in classe per mantenerli in ordine cronologico.2. Spingere i genitori a stabilire in casa consuetudini giornaliere su come riporre i libri ed usare il materiale scolastico.3. Aiutare il bambino a tenere in ordine il banco organizzandogli lo spazio.

Organizzare il suo ambiente con divisori e materiali colorati.

1. Insegnare al bambino l’abitudine di porsi delle domande prima di iniziare qualcosa o di lasciare un luogo (es. “Ho tutto quello che mi serve?”)2. Scrivere promemoria da mettergli sul banco, sui libri, sul diario.3. Incrementare la programmazione sequenziale del pensiero.

Non pretendere sempre alti livelli di qualità nella scrittura dei compiti ma solonelle parti più importanti dove è indispensabile la chiarezza.

1. Colorare, evidenziare, sottolineare quelle lettere che di solito il bambino non ècapace di fare in corsivo.2. Ridurre lo standard per una scrittura accettabile3. Evidenziare quelle parti del lavoro particolarmente ben fatte.

Fonte:www.aifaonlus.it

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

La Motivazione per lo studio

Fonte: L'alunno iperattivo in classe, M. Di pietro et al, Erikson 2011

Nell'iperattività i problemi motivazionali sono di natura costituzionale e temperamentale quindi non hanno molto a che vedere con la forza di volontà.I deficit motivazionali persistono in ambienti in cui i premi sono deboli, dilazionati, non frequenti e di natura ordinaria.

Bisogna:

- Evitare di esortare energicamente l'alunno iperattivo ad impegnarsi di più.- Dare ricompense immediate, via via sempre più consistenti e diverse.- Personalizzare l'uso di rinforzi e punizioni in modo ragionevole tenendo conto della necessità del bambino.

Usare:Sussidi didatticiAdottare uno stile partecipativo durante le lezioniChiamare per nome il bambino ponendo domande aperte che favoriscano narrazioneMonitorare spesso l'andamento del lavoro.

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Altri interventi logistici:

-1) Zona Franca (Spazio fisico in classe dov'è consentito gioco e

movimento)

-2)Sperimentazioni con la musica (Ascolto di musica con gli auricolari)

-3) Aula Computer o Tablet (Per

lavoro o come privilegio)

Concordare sempre inizio e fine di ogni attività dando un tempo visibile su orologio

Alcuni b. possono beneficiare di un sottofondo musicale per loro gradevole, ovviamente solo chi

lavora meglio con questo stimolo ( M .Di Pietro et al.2011)

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

La strategia dei rinforzi ( il lavoro sul sistema motivazionale)

Immediatamente dopo la elicitazione di un comportamento positivo, seppur minimo.

Cosa Sono?

Quando darli?

Come?

Perché?

Gettoni, Smile, Gratificazioni, Assegnazione di privilegi e responsabilità, altro che piace al bambino.

Autorevolezza, empatia

Innalzano l'autostima

Ignoriamo comportamenti lievemente negativi: senza rinforzo diminuisce la comparsa

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Rinforzo + Modeling o Shaping

Facilitare la costruzione di nuove abilità:

Come?

PrimaIncrementando GRADUALMENTE rinforzi e aiuti con stimoli verbali e/o di tipo fisico.

DopoDiminuendo GRADUALMENTE gli stessi quando i comportamenti progressivisono stati appresi.

Un comportamento che esiste in modo incompleto può essere, a partire dal rinforzo dei comportamenti che si avvicinano progressivamente a quello “meta”, appreso in maniera globale.

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Il Self Talk Favorire lo sviluppo del Dialogo Interno

attraverso Autoistruzioni Verbali

Quando Difficoltà, inquietudine o paura

Come Dal vocale al sub vocale

PerchéContrasta l'impulsività

Alta voce

Bassa voce

Labiale

A mente

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

GESTIRE GLI IMPREVISTIIl Time Out

Dopo un comportamento molto trasgressivo, accompagnare Il bambino in un luogo isolato e monotono ma sicuro.

Spiegate che non è un castigo ma che deve interromperequel comportamento e pensare a un modo diversodi comportarsi.

Non cedere alle provocazioni di nessun tipo, mantenereautorevolezza.

La durata del time out è l'età del bambino + 1 in minuti

Se scappa, urla o piange ignoratelo e non fatevi vedere.

Fonte: L'alunno iperattivo in classe, M. Di Pietro et al., Erikson 2011

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

Ulteriori Strategie

Prima di iniziare un lavoro o nei momenti

di disattenzione

Uso degli anti-stress

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LISTA DEGLI INTERESSI SPECIALIIl bambino/ragazzo con ADHD ha dei punti di forza sui quali far leva, imparando a conoscerlo si scopriranno i suoi interessi speciali che vanno alimentati e ampliati.

Non solo, ma tratti come:

Esuberanza Testardaggine Provocatorio

Creatività Forte Motivazione Altruismo

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TUTORING PSICOEDUCATIVOSTRATEGIE SCOLASTICHE E COMPORTAMENTALI

“...Un Bambino con ADHD ADHD, un bambino con Bisogni Educativi Speciali.

Il normale bisogno che tutti i bambino hanno di sviluppare competenze è complicato dal fatto che interviene un deficit...”

Dario Janes

GRAZIE PER L'ATTENZIONEGRAZIE PER L'ATTENZIONE

Dr Alfredo [email protected]+39-3471514281