umbria noise n.21

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THE SOUL SAILOR & THE FUCKERS / EL TERRIFIC / BLOODTRUTH LA MADONNA DI MEZZASTRADA / ERICA MOU / PAGINE LETTERARIE

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..rivista di musica umbra e non solo..

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THE SOUL SAILOR & THE FUCKERS / EL TERRIFIC / BLOODTRUTHLA MADONNA DI MEZZASTRADA / ERICA MOU / PAGINE LETTERARIE

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www.umbrianoise.itrivista // mostra // portale

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[email protected]

C’è una cosa che sboccia in primavera. Ed è l’amore. Nel nostro caso specifico è l’amore per la musica. Musica che in Umbria - nonostante le difficoltà che molto spesso gruppi, organizzatori di concerti e locali devo-no affrontare - sembra trovare proprio grazie a questo forte sentimento la forza per andare avanti. Visto soprattutto che c’è sempre tanta buona musica da ascoltare in giro per la regione. A volte addirittura ancora di più che in passato. E con questo spirito la musica, e l’arte in generale, tengono duro, come sembra ricordarci la copertina di questo numero di-segnata dalla bravissima “Alice chissaahah”.Dicevamo, ottima musica “made in Umbria” proprio come quella di The Soul Sailor & The Fuckers, El Terrific, La Madonna di Mezzastrada e Blo-odtruth che abbiamo intervistato per la solita carrellata di band umbre provenienti dai più svariati generi: dal britpop al rock “incazzato”, dal cantautorato al death metal. Abbiamo poi voluto ricordare anche gli um-bri, tra cantanti e gruppi, che a febbraio sono stati a Sanremo, pur se solo per partecipare non al celebre festival della canzone italiana ma all’even-to collaterale “Sanremo Doc”. Mentre invece l’intervista con lo “stranie-ro” di turno, e come al solito di passaggio in Umbria, questa volta è con la bella e brava Erica Mou, cantautrice giovane e dal futuro assicurato.Guardiamo quindi al futuro, senza dimenticarci del passato. La parentesi dei ricordi che stavolta abbiamo aperto è quella de La Turrenetta, storico Night Club che negli anni ’60 scandiva la melodia swing e il ‘genius loci’ del mistero jazz che andava in scena in quegli anni a Perugia. In questo numero di marzo di Umbria Noise si possono inoltre trovare ancora tutti gli appuntamenti musicali del mese, con una particolare at-tenzione riservata alla Stagione d’Autore di Sergio Piazzoli (sono attesi a Perugia tra marzo ed aprile grandi nomi della canzone italiana come Elisa, Claudio Baglioni, Brunori Sas, Dente, Sergio Caputo), alla program-mazione del Rework e del Ricomincio da Tre. Annunciamo infine anche i primi nomi del Dancity Festival (The Flying Lotus e Caribou), senza dimen-ticare l’atteso concerto dei tedeschi Notwist in programma il 6 aprile al Serendipity di Foligno. Un locale che quest’anno ospiterà anche la finale regionale di Arezzo Wave (tra le short noise trovate anche i nomi dei gruppi selezionati e le date delle semifinali live di marzo).Tutte le rubriche della fanzine completano il quadro. Per le “pagine lette-rarie”, in particolare, da questo numero ancora più consigli per la lettu-ra e l’inaugurazione di una mini agenda per gli appuntamenti letterari a cura di Giulia Coletti. Lo scrittore del racconto del mese, il noto e bravo Giancarlo Tramutoli, per la prima volta non è umbro né di nascita né di adozione. Lo ringraziamo quindi per il suo prezioso contributo.

Umbria Noise è stampato su carta riciclata

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Soul Sailor & the fuckers ....#4El Terrific ...............................#6Bloodtruth .............................#8Madonna di Mezzastrada ..#10Erica Mou ............................#12Vagamente Vintagenoise ...#16Agenda .................................#18

I'm with the band ................... #14Umbri a Sanremo ....................#15Rework .....................................#20ShortNoise ...............................#24Photo ........................................#26 Cortina di ferro .......................#30Cinevisioni ...............................#31 Pagine letterarie .....................#32

INDICE support your loCal NoIsE

UMBRIA NOISEDirettore responsabileDANILO NARDONIRedazioneDANILO NARDONI, RIccARDO cORRADINI, cLARA VINceNtI, SARA PetRUzzI, RIccARDO RUSPI, MAtteO SchIfANOIA [email protected] collaboratoANDReA LANzILOttO, MIcheLe BeLLUccI, ANGIe BAcKtOMONO, AMeDeO feRRANte, MARIALeSSIA MANtI, GIAcOMO cALDAReLLI, fRANceScO fIORONI, BARBARA BRAccI, GIANcARLO tRAMUtOLI, GIULIA cOLettI, LUcIA MARIANI, GIOVANNI DOzzINI, RAffAeLe MARcIANO, GIORGIO POzzIPubblicità RIccARDO cORRADINI ceLL. 345.7589349 [email protected] Grafico e impaginazioneLOStUDIO8 - [email protected]

StampaARtI GRAfIche PAcIOttI Strada delle fratte 2/A - Perugia

EditoreUMBRIA NOISe DI RIccARDO cORRADINItestata giornalistica registrata c/o il tribunale di Perugia n. 3/2012 del 3 febbraio 2012

Umbria Noise è un marchio registrato.Marchi - Altri prodotti e nomi usati possono essere registrati ed appartenere ai rispettivi proprietaritesti e fotografie non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l'autorizzazione dei rispettivi titolari dei diritti.L'editore e la redazione sono esonerati da ogni e qualsiasi responsabilità, diretta o indiretta, verso gli organizzatori, i lettori e ogni altro soggetto a qualsiasi titolo interessato, per l'esattezza, la completezza e l'aggiornamento di dati, notizie e informazioni relativi ad eventi, manifestazioni, iniziative. Si consiglia di ottenere direttamente dagli organizzatori preventiva conferma di date, orari luoghi e programmi.

EDItorIalE DI DANILO NARDONI

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Avevamo già intervistato questo gruppo qual-che numero fa, ma ora che hanno presentato da poco nel contesto “domestico” dell'Urban Club di Perugia il loro nuovo album “Multico-lour Brain!”, dalle venature pop-psych, ovvia-mente li abbiamo incontrati di nuovo per qual-che domanda. Soul Sailor (Simonfrancesco Di Rupo) è un can-tautore perugino classe 1984. The Fuckers è la band che sopporta da qualche anno la sua religione per 60's e musica mod-oriented che lo affligge da sempre. Per colpa dell'adolescenza nel britpop e la maturazione con Dylan, Weller e la psychedelia degli ultimi 60's si trova fra le mani nel corso degli anni molte canzoni a metà strada fra plagio archeologico e originalità. Il progetto Soul Sailor è di fatto un progetto soli-sta, nato nel 2007, a seguito dello scioglimento dei Mallard, di cui era chitarrista solista. Atti-vo in Umbria dai primi 2000, vince due edizioni regionali di Arezzo Wave, una nel 2006 come chitarrista dei Mallard, e una nel 2013 appunto con i Fuckers. Quindi nel corso del 2013 possia-mo dire che lui e la sua band hanno messo delle solide basi. Ed oggi sono pronti a far vedere ancora di più di cosa sono capaci. La vittoria per l’Umbria al prestigioso concorso per band emergenti ha poi permesso ai The Soul Sailor & The Fuckers di classificarsi fra le prime band su scala nazionale. Osservati speciali, insom-ma, all'interno della scena indipendente italia-na. Fra le varie date lungo la penisola hanno

condiviso in questi anni serate con Alan Mc Gee (produttore Oasis), Dave Rowntree (batterista Blur), Joan As Policewoman, Gary Powell (bat-terista Libertines). La formazione è composta da "The Soul Sailor" (voce e chitarra), "Franz Mara" (chitarra), "Magic Toad" (batteria), "Edward Roger" (basso) e "Manu" (voce).Il vostro sound è fortemente caratterIzzato da sonorItà brItpop. come consIderI I clIché del genere: uno strumento o un punto dI arrIvo?

"Direi piuttosto che è caratterizzato da sonorità 60's - risponde Simon Francesco - in un modo che poi un certo britpop ha sviluppato. Del resto ascoltando i nostri album o i nostri live non si troverà mai nulla dei Suede, dei Pulp, dei Ride, ad esempio, ma probabilmente qualcosa degli Ocean Colour Scene e dei Kula Shaker, molto più probabilmente. Questo per dire che anche il britpop stesso non è un fenomeno così riconosci-bile per mezzo di cliché. Forse l'unico che posso immaginare è nell'uso delle Clarks di moder-nista memoria o, all'inizio, di jeans brutti con sopra felpe dell'Adidas. Scherzi a parte, l'invito che mi sento di fare è quello di capire quanto Paul Weller sia stato in quei primi 90's uno spar-tiacque, e come ogni band abbia metabolizzato in maniera differente quell'eredità vista la mole di stimoli che ha scaturito. Siamo nel 2014 e an-cora pure un tizio come me si nutre di questi, ad esempio".secondo te, qual è Il punto dI forza e Il punto "debole" del gruppo?

"Sono lo stesso punto: una certa spiccata legge-rezza nell'approccio alla musica sia dal punto di vista tecnico che orga-nizzativo. Se per il primo siamo contenti così, os-sia disponiamo dei mezzi e capacità per fare ciò

“multIcolour braIn!” è Il loro nuovo album, bello pronto a lancIarlI, da osservatI specIalI, all’Interno della scena IndIpendente ItalIana

thE soul saIlor & thE FuCkErs,tra IspIrazIoNI 60's E la lEzIoNE DI paul WEllEr

DI RICCARDO CORRADINIE DANILO NARDONI

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che ci piace senza inutili paranoie, per quanto concerne il punto debole organizzativo, c'è an-cora molto da lavorare".come nasce un vostro brano? quanta Importanza date aI testI e quanta alla musIca?

"Solitamente porto un pezzo già scritto e ar-rangiato in versione "folksinger" con l'acustica - continua Simon Francesco - poi il Mara capi-sce al volo cosa intendo e "orchestra" il tutto consigliando agli altri cosa fare. Infatti per anni abbiamo scherzato sul fatto che io fossi "dio" e lui il "demiurgo", per usare un'immagi-ne platonica. In realtà in sala prove non siamo molto seri e puntiamo tutto sul divertimento e sul groove, ma alla lunga questo sta pagando".parlatecI del vostro ultImo album…

“È stato registrato, mixato, masterizzato all'Urban Recording Studio, come l'album precedente, e prodotto da Diego Radicati per l'Urban Records, questa neonata etichetta che vede a capo appunto Diego, io e Fabio Calzolari. Formalizzare l'etichetta è uno dei passi orga-nizzativi importanti da migliorare cui prima facevo cenno. Da un punto di vista tecnico l'al-bum è venuto, senza presunzione, decisamente meglio del precedente; sia per l'ottimo lavoro di Diego, che ha bene intercettato con competen-za la tipologia di suono che cercavamo, l'ottimo lavoro da fonico di Daniele Bocchini e in genere da un'esecuzione dei pezzi migliore da parte nostra. Dal punto di vista artistico, l'album tor-

na prepotentemente alle sue ispirazioni 60's e alla lezione di Paul Weller. Come nella splendida copertina di Alessandro Pantano, tratta da un quadro di Alma Tadema "Le rose di Eliogabalo", l'album tratta grandi illusioni senza troppi fron-zoli o troppi pianti, ma con una cinica e serafica smorfia che culmina con "Democracy Is Just An Old Illusion", pezzo di 7 minuti in cui un re ammette di ritirarsi a vita privata e ai suoi vizi dopo aver visto inattuabile il suo progetto di equità. Detto questo, tutto l'album è zeppo di plagi che spero la gente riesca a scoprire".come affrontate I vostrI lIve e come Invece avete affrontato Il lavoro In studIo?

"Nei live tiriamo fuori una vena maggiormente chitarristica, talvolta strumentale, mentre a studio teniamo molto a riempire punti che ne-cessitano di altri strumenti con violoncelli e tastiere varie, ad esempio. Di sicuro cerchiamo di far capire meglio quali dischi sono importan-ti per la nostra formazione e per la formazione stessa dei pezzi, che hanno ben poco di origi-nale, ergo necessitano di una certa precisione filologica. Plagi come si deve, appunto".dove vI sentIremo suonare questo perIodo e qualI progettI avete per Il futuro?

"Il booking di questo periodo dipende dal fatto che far uscire un disco a metà febbraio compor-ta i suoi problemi. Il riscontro è positivo in giro ma le programmazioni sono quasi ultimate. Co-noscevamo questo rischio e noi Urban Records stiamo giusto questi giorni elaborando una stra-tegia sensata. Di certo, purtroppo, non abbiamo più tantissima voglia di fare decine e decine di unplugged forzati in luoghi che non permettono di esprimerci come vorremmo, oppure di accet-tare proposte al limite dell'indecenza in termini di riconoscimento, come ad esempio andare a centinaia di chilometri a spese nostre per suo-nare 20 minuti in un festival organizzato alla viva il parroco. Sono occasioni che minano alla serenità di un gruppo ed è successo. Come pro-getto per il futuro non posso che desiderare di incidere una miriade di album e divertirmi con la mia band negli autogrill e in bellissime città. Anche questo, è successo, ma lo voglio fortemen-te e sempre di più".

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La Cover di "Multicolor Brain!"

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Con l’italiano “non puoi restare superficia-le” perchè “devi dire qualcosa di concreto nelle canzoni”. Ai perugini El Terrific, insomma, non piace vincere facile. Il loro stimolo è anche quello di cercare di restare “in un genere musicale anglofono senza per questo snaturarlo cantando in italiano”. E sul palco tutta la loro “rabbia” viene fuori eccome. Anche se bene o male ogni loro brano li fa scatenare parecchio, a livello di emozioni non passa mai indifferente “La città brucia”. “Una canzone espressamente dedicata a Perugia e al suo rapido declino che non accenna a fermarsi”, raccontano i quattro musicisti della formazione peru-gina. “Ad ogni concerto – proseguono – la presentiamo sempre come appello al cam-biamento e non sia mai che anche grazie a queste piccole azioni le cose potranno cam-biare. Una città così non si merita di essere lasciata alla criminalità e al degrado”.Gli El Terrific sono anche questo. Prendere o lasciare. Dal vivo offrono “un bel rock incazzato che alza il volume e che cerca nuove strade”. Un mix di musica stoner-punk ed impegno: “Stiamo creando una

El tErrIFICL’aLbum di debutto sarà presentato sabato 8 marzo con un concerto aLL’urban di perugia

commistione tra attitudine punk e atmosfe-re stoner, ricerchiamo sonorità originali e non ci accontentiamo mai della soluzione più facile”. Attraverso la loro capacità di essere veri musicisti vogliono poi esprimere “gli stati d’animo e le visioni della società che immaginiamo siano comuni a molte altre persone della nostra età”. “Cerchiamo di non scrivere testi ermetici – affermano – come vanno di moda ora, che dicono e non dicono, che esprimono un concetto senza mai approfondire. La poetica di una canzo-ne è importante ma di sicuro, come buona tradizione punk, lo è di più il concetto, il raccontare le cose senza troppi fronzoli e cercando di essere comprensibili da subito, senza nessuno che ti spieghi il senso di una canzone”. E' risaputo che i gruppi nascono in pizzeria. Anche per El Terrific tutto nasce da un incontro casuale: uno dice “hey ma sai che sto formando un altro gruppo?” e l’altro “ma pensa te, io avrei voglia di suonare qualcosa di diverso!”. Così Fabio Baldoni, chitarrista degli Encaustica, dice a Ber-nardo Romizi, chitarrista dei Mighties una

DI DANILO NARDONI“uN aNNo tErrIbIlE” Da CoNtrastarE a suoN DI roCk

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fredda sera di fine 2011. Da lì a poco in quel di Tavernelle, ridente cittadina sulla Via Pievaiola, la band si forma ufficialmente al bar, con Alberto Calzoni, batterista sempre degli Encaustica e Nicola Vespertini, bas-sista per anni inattivo ma sempre rocker dentro.Dopo un faticoso flusso di coscienza “dove si sono sparate le peggiori ipotesi” per la scelta del nome, i quattro si sono “fissati” con i soprannomi dei giocatori di baseball americani. “Tra questi – ricordano – c’era Tom Seaver, mitico lanciatore dei NY Mets, detto Tom Terrific. Ci abbiamo aggiunto un suffisso spagnoleggiante che un po’ ricorda i deserti americani dove nacque il genere stoner. Ecco qua El Terrific!”.In questi giorni è uscito il loro primo disco autoprodotto “Un anno terribile”. Più che di un album di debutto, Bernardo e compagni

preferiscono parlare del loro “parto” di debutto. “Abbiamo de-ciso di fare tutto in casa – spiega – in modo da gestire meglio le tempistiche. Il risultato è che ci abbiamo messo circa un anno e mezzo a causa di ritardi, infortu-ni, serate al ristorante, computer scarichi, aperitivi troppo lunghi e quindi l’obiettivo primario è fallito miseramente”. Nonostante questo però “Un anno terribile” ha visto la luce e “siamo soddisfatti del

risultato a livello sonoro e compositivo – afferma Bernardo –, è un buon primo passo”. “Ne arriveranno altri senza dubbio – aggiunge –, siamo molto produttivi e il nostro stile è in continua evoluzione. Il tecnico tuttofare Jacopo Gigliotti ha fatto magie per mixare le nostre registrazioni fatte in casa”.Sabato 8 marzo presenteranno il disco all’Urban di Perugia e avranno poi un paio di date a Roma. “Il resto lo stiamo fissando giorno dopo giorno e speriamo salterà fuori qualche altra bella data”, sottolinea ancora Bernardo. Perchè al momento i progetti del-la band perugina sono quelli di promuovere l’album e ricevere più impressioni possibili “al fine di capire come migliorare e cosa del nostro suono”. “Successivamente – prose-gue – organizzeremo le nuove registrazioni, abbiamo già altri pezzi che ci piacciono molto e che stavolta registreremo in tempi non più biblici e probabilmente sempre in home recording”.In circa due anni di attività El Terrific si sono tolti già delle belle soddisfazioni, “suonando in pochi palchi ma buoni, tra cui Rock for Life a Ponticelli e il Primo Maggio a Perugia”. “Siamo ancora poco conosciuti – dicono – ma ad ogni concerto c’è chi ci ha fatto i complimenti per la carica, la “botta” e l’originalità che abbiamo dal vivo”.

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Continua la collaborazione di Umbria Noise con i ragazzi del "Ministero del Metallo", che alla fine abbiamo conosciuto di persona pro-prio ad un concerto organizzato da loro. Du-rante l'evento ci hanno presentato i giovani Bloodtruth. Di giovane però hanno solo l'età anagrafica, perché musicalmente parlando sembrano già avere le idee chiare e un sound molto più maturo di band navigate. I Bloodtruth nascono nel 2009, con Stefano Rossi Ciucci (chitarra - ex Affliction, Devou-ring Gatred e Five Hundred Murders) ed, al tempo, Francesco Paoli (batteria) e Paolo Rossi (basso, voce). Successivamente a causa degli impegni sempre maggiori con i Fleshgod Apocalypse, sia Francesco che Paolo hanno lasciato il gruppo e la formazione attuale (dal 2011) è composta da Riccardo Rogari (basso - Forhekset e Hellraiser), Giacomo Torti (batte-ria - Gor Morguhl e Steel Crow) e Luigi Valenti (voce - ex Death Of All Gods). secondo voI, qual è Il punto dI forza e Il punto debole del gruppo?

"Come punto di forza direi sicuramente l'ener-gia e l'impatto che hanno i nostri pezzi - ri-sponde Luigi, il cantante della band – i quali benchè siano molto ispirati al Death Metal americano ed in parte anche a quello europeo, mantengono comunque una loro identità e si

fanno riconoscere come 'Bloodtruth'; inoltre c'è la grande preparazione tecnica di tutti quanti (soprattutto Stefano, Riccardo e Giacomo, io alla fine mi sbatto sul palco!) che ci permette di non porre freni al nostro processo di scrittura. Direi infine che il nostro più grande punto de-bole sia il fatto che siamo giovani, e quindi un po' inesperti e a volte ingenui, ma piano piano si impara. Soprattutto però il vero problema è che non abbiamo mai un soldo e quando serve qualcosa per il gruppo siamo sempre messi a bestia!".come nasce un vostro brano?

"Difficilmente scriviamo pezzi ex novo in sala prove e questo è dovuto principalmente alla complessità del genere che suoniamo. Se ci mettessimo a jammare usciremmo scemi. Di norma i riff vengono scritti o registrati alla vecchia maniera (generalmente da Riccardo e Stefano), condivisi con tutti in modo tale che possano essere modificati a piacimento, poi quando lo scheletro è definitivo, Giacomo pensa alla linea di batteria ed io al testo ed alla linea vocale, in modo tale che quando arriviamo in sala sappiamo già tutti cosa fare e si tratta solo di provare finché il pezzo non viene bene o tro-viamo nuovi errori da correggere, in quel caso si ricomincia da capo”.parlatecI del vostro ultImo album…

“Per l'album mi servireb-bero una ventina di pagi-ne! Cercherò di essere bre-ve e di anticipare qualche notizia: il disco uscirà a settembre 2014 sotto Uni-que Leader Records e sarà composto da 9 tracce più un intro: ci saranno can-zoni molto, molto veloci, altre con tanto groove ed altre veloci e con groove

Il dIsco dI questa gIovane band, ma dal sound maturo, è prevIsto a settembre: Intanto, tra qualche antIcIpazIone, lI conoscIamo meglIo

blooDtruth uN DEath mEtal pIENo DI groovEDI RICCARDO CORRADINI

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(penso sia una buona sintesi di un album death metal) più i nostri canti gregoriani a cui siamo tanto affezionati. A livello di concept i brani sono divisi in grup-pi da tre, più l'intro che fa da prefazione: ogni gruppo presenta una tematica comune e tutti e tre trattano lo stesso argomento analizzato sotto aspetti differenti, sociali, storici e ide-ologici, in modo tale da creare una sorta di ''Liber'' (visti i canti gregoriani) diviso in capi-toli; se vi ho incuriosito aspettate settembre!".

da dove nasce la passIone per un genere come Il vostro?

"Parlando a nome personale non so onesta-mente come ci sono arrivato, ma un bel giorno mi ci sono trovato in mezzo, dopo un processo di ricerca che mi ha portato a conoscere sva-riati generi musicali fra cui appunto il Death Metal, che poi mi sono reso conto essere così vario e imbastardito dalle più impensabili in-fluenze da meritare una approfondita analisi; ancora non ho finito!".andando nel dettaglIo, come defInIreste Il vostro genere e chI sono glI artIstI a cuI vI IspIrate?

"Non sono un grande fan delle definizioni chilometriche tipo ‘Tecnical-Progressive-Anal-Vegetarian-Brutal-Death Metal’ perchè alla fine non servono a granchè, se non a defini-re il grado di demenza in base al numero di

aggettivi. Direi che noi suoniamo Death Metal, e lo facciamo a modo nostro!".

come venIte accoltI dal pubblIco umbro?

"Con mia grande gioia e gratitudine sempre in modo caloroso, la nostra ultima data allo CSOA-Ex Mattatoio assieme agli Ade e i Firbholg è stata a dir poco incredibile grazie ai ragazzi che erano sotto al palco; alla fine qui in um-bria ci si conosce un po' tutti fra metallari (nuove leve che ho visto e di cui sono molto contento a parte) quindi quando suoniamo lo

si fa in pratica fra amici, e l'o-biettivo principale è fare più casino possibile, e negli ultimi concerti, ora che il gruppo sta cominciando ad essere ben oliato, direi che ci viene piut-tosto bene!".cosa deve aspettarsI un ascoltatore ad un vostro concerto?

"Beh, la nostra musica è molto fisica ed estrema, quindi quel-lo che cerchiamo durante un live è l'impatto, sia sonoro che visivo, cercando di coinvolge-re più possibile il pubblico”.

La prossima data a breve termine della band dovrebbe essere alla prossima edizione del Ro-ckeggiando. Per quanto riguarda il futuro ha in programma invece un breve tour in europa a settembre, dopo l'uscita del disco, assieme a Devangelic ed Antropofagous. “L'obiettivo – concludono – è di raggiungere i livelli più alti di pubblico che questa musica consente, quin-di, budget e impegni personali permettendo, la fine del 2014 e tutto il 2015 saranno incentrati sull'aspetto live per la promozione del disco, sia in Italia che, soprattutto, in Europa".

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IN COLLABORAZIONE CON:

MINISTERO DEL METALLOfacebook.com/ministerodelmetallo

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È l’esigenza di contenuto che muove la crea-zione artistica de La Madonna di MezzaStrada. Una band, ormai perugina d’adozione, che riven-dica il diritto di una canzone d’autore di nuova generazione, di una musica che non sia puro in-trattenimento e divertimento, una musica che getti nell’angoscia e che risvegli dal torpore gli ascoltatori. Il tutto condito con la speranza del-la rinascita di un nuovo pensiero indipendente. Li abbiamo incontrati appena hanno dato alla luce “Lebenswelt (il mondo della vita)”, il loro secondo disco registrato da Daniele Rotella e Francesco Federici presso gli studi di “Cura domestica” all’ostello della gioventù Mario Spa-gnoli di Perugia e che uscirà il 13 marzo.La Madonna di MezzaStrada nasce nel 2008 a Perugia, come duo acustico, dall'incontro del chitarrista, cantante e autore dei testi Fabio Ripanucci e del chitarrista Luigi Del Bello. La formazione attuale è composta da Fabio (chitar-re e voce, autore e compositore), Fabrizio De Angelis (basso), Damun Miri Lavasani (tastiere e sint), Luca Papalini (Violino), Michele Turco

(batteria).“Sono di S. Benedetto del Tronto ma ho studiato in Ascoli – rac-conta Fabio, fondatore del gruppo – e dopo le supe-riori decisi di iscrivermi all’università di Perugia, nacque così l’amicizia con

la maDoNNa DI mEzzastraDaper far parLare La reaLtà, “con tutta La sua carica emotiva”, La band si affida a “LebensweLt (iL mondo deLLa vita)”, iL Loro secondo aLbum in uscita a marzo

Fabrizio alla quale si aggiunse quella di Luigi Del Bello (vecchio chitarrista de la Madonna) anche lui ascolano e studente a Perugia. Feci ascoltare loro un paio di pezzi che avevo scrit-to e decidemmo di tirare su un gruppo che poi diventò La Madonna di MezzaStrada. Dopo il primo disco “Cantiche” la formazione come del resto il nostro sound è cambiata radicalmente fino ad arrivare a quella attuale".parlatecI allora del vostro ultImo album…

"Lenenswelt (il mondo della vita) è il risultato di due anni di lavoro e di difficoltà. Una gestazione di 12 mesi (anche di più) per dargli vita concre-ta. Finalmente è nato. Il titolo, di derivazione filosofica (fenomenologia, Husserl), vuole indi-care il senso dell’album. I brani sono intercon-nessi tra loro, cercando di dare una struttura unitaria, un corpo fatto di membra, un tendere al concreto, lasciando spazio al sogno. Se ascol-tandolo l’impressione sarà questa, allora ha funzionato. Abbiamo cercato di raggiungere un iper-realismo, cercare di cogliere la realtà così com’è, nella speranza che si narri da sé. Cerca-re di far parlare la realtà con tutta la sua carica emotiva. In anteprima è uscito il brano “Tuni-sia”, ascoltabile all’interno della compilation “Le canzoni migliori le aiuta la fame vol. 2°”. Il 13 marzo con il disco uscirà anche il singolo dal titolo omonimo e una sorta di proemio. Stiamo ora lavorando al video de “Il mondo della vita” che potrà essere visionato appena pronto".cosa vI aspettate da questo secondo album?

"Siamo soddisfatti di come è uscito il disco, era proprio quello che volevamo. Speriamo che ci dia più visibilità e che ci permetta di suonare in giro per l'Italia il più possibile. Ma questo è l'effetto traversale. In realtà le dinamiche che danno vita ad un qualsiasi progetto artistico sono più complesse e così anche più complesse

Il sogNo CoNCrEto DE DI RICCARDO CORRADINI

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sono le speranze che nutre. Sarei un idiota se dicessi di fare dischi solo per poter suonare in giro. C'è molto di più in gioco. Lebenswelt è la mia interpretazione del reale nel quale ci sono io stesso con tutto il mio essere; è insieme "io", "il mondo" e "la vita" in forma musicale".come nasce un vostro brano? quanta Importanza date aI testI e quanta alla musIca?

"Le canzoni prendono vita a casa mia - continua Fabio - almeno in maniera embrionale. Scrivo i pezzi se sono ispirato ed è raro che succede in sala prove. Devo stare solo e con calma; poi una volta che c’è una struttura e che le parole sono al posto giusto faccio ascoltare il pezzo ai ragaz-zi. Solo ora iniziamo con la fase di arrangiamen-to che porta via molto tempo e a volte stravolge il pezzo completamente. Non c’è una priorità o una supremazia dei testi sulla musica o vicever-sa. Deve esserci un equilibrio perfetto almeno per noi; sono in rapporto di complementarietà. Siamo un gruppo “orchestrale” a tutti gli effetti ed è normale che nella composizione musicale cerchiamo di non lasciare nulla al caso. Per quanto riguarda i testi posso dire che sono il “mio mondo”; sono il mondo trasfigurato dal mio sguardo su di esso. Il testo deve evocare in ma-niera intelligente. In una canzone il testo non avrà mai il potere della poesia pura, la sua forza sta nel connubio con la musica. Se non si crea il sodalizio tra musica e parole il brano è inutile, avrebbe più senso fare un pezzo strumentale. Ciò vale a dire che ad ogni melodia va il suo te-sto ed ad ogni testo va la sua melodia. Il nostro può essere definito un cantautorato di nuova generazione proprio per l’importanza dei testi e dei contenuti verbali che si fondono all’orche-

strazione musicale che ne è coronamento".a chI vI IspIrate nelle vostre composIzIonI?

"A nessuno in particolare ma sicuramente gli ascolti musicali di ciascuno di noi hanno influen-zato e influenzano la composizione. In fase di ar-rangiamento vediamo quello che più si addice al pezzo e al momento, molte volte ci risultano più efficaci il post-rock e il Kraut, anche se distan-ti dal nostro genere ci aiutano molto in questa fase. Poi andiamo a scalfire il monolite iniziale prendendo spunti dal noise, dall’industrial, dal post-punk e dal puro e semplice rock italiano e straniero".come venIte accoltI dal pubblIco umbro?

"Abbiamo faticato un po’ ad entrare nel circuito musicale umbro forse perché “cittadini in ter-ra straniera”. Di serate ne abbiamo fatte tante in Umbria, battendo quasi tutti i locali vecchi e nuovi. Il pubblico sembra interessato ma ancora non riesce ad etichettare quello che facciamo e questo forse è un bene. Ci sono quelli che sono colpiti dai testi e non lasciano la sala per sapere come va a finire, poi altri che tengono l’orecchio soprattutto sulle sonorità e sugli arrangiamen-ti, altri invece non ci sopportano proprio: “Siete troppo pretenziosi”. Sta di fatto che facciamo un genere particolare non proprio adatto al grande pubblico, di nicchia e, un gruppo di nicchia ha un pubblico di nicchia".dove vI sentIremo suonare In questo perIodo?

"Attualmente stiamo cercando diverse date nel centro Italia ma non ho l'ufficialità. Pros-simamente faremo una semifinale per Arezzo Wave Band Umbria, il 14 marzo, e un breve live acustico al bar Chupito di Perugia il 16 marzo all'interno di una rassegna organizzata da La

Fame Dischi per festeggiare l'usci-ta de "Le canzoni migliori le aiuta la fame vol. 2°", la seconda compi-lation dell’etichet-ta”.

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Ci sono artisti che tendono a chiudere gli occhi mentre cantano, magari dopo aver-li celati dietro scure lenti d'occhiale. Un modo per difendersi, oltre che per aumen-tare il proprio carisma. Guardare Erica Mou imbracciare la chitarra e far uscire quel che l'anima le detta, con gli occhi ben aperti e lo sguardo cristallino, è senz'altro tutt'altra esperienza. Pochi degli artisti emersi negli ultimi anni sono riusciti ad apparire altrettanto con-vincenti, a conferma che la mancanza di filtri imposti dai "reparti marketing" delle

discografiche è ormai cosa rarissima: «I cantautori degli anni '60 spesso avevano un'immagine quasi trasandata - commen-ta quando si citano i giovani Guccini e De Andrè, tra i protagonisti dell'epoca in cui siamo virtualmente volati per l'intervista - ma a quel tempo era accettato. Chi saliva sul palco non si creava certi limiti e c'era la libertà di poter sbagliare. È questo che oggi manca. C'è molta più competizione, un mercato sempre più piccolo dove i musicisti continuano ad aumentare. Trent'anni fa si poteva anche fare un disco brutto e andare

comunque avanti per una carriera intera, ora invece ci si gioca tutto in diretta. I tempi si sono accorciati ma la vita no e sbagliare vuol dire poter approfondire alcuni aspetti di sé, quindi trovare la strada giusta». Il tono di Erica non è af-fatto malinconico, come se la sua consapevolezza del mondo fosse più profonda di quanto comunemente ci si può aspettare da un 24enne: «Gli ultimi artisti che hanno avuto il privile-gio di sbagliare sono sta-ti i cantautori degli anni '90. All'epoca c'erano più risorse e meno artisti nel-

torniamo a viaggiare indietro nel tempo, per il piacere di cambiare prospettiva (saggia abitudine!) e per la voglia di rileggere la scena musicale contemporanea attraverso una lente che ne evidenzi i legami con il passato. Questa volta abbiamo incontrato una cantautrice davvero giovane, capace di raccontare con disarmante semplicità il suo appassionato approccio alla musica e svelarci alcuni curiosi aneddoti.

l'artIsta puglIese sarà Il 7 marzo al teatro esperIa dI bastIa, pronta a conquIstare Il pubblIco umbro

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DI MICHELE BELLUCCI

Foto © FLAVIO&FRANK

uNa pErsoNalItà sENza FIltro

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la scena che conta. Anche gli ascoltatori si stancavano meno facilmente, c'erano forse più orecchie attente ed era più facile farsi ascoltare». Eppure anche nel 2009, anno d'uscita del suo primo disco, qualche "orecchio attento" ha saputo cogliere nelle canzoni dell'allora sconosciuta artista nata a Bisceglie un qual-cosa di prezioso. Da allora un faticoso per-corso fatto di riconoscimenti e tanti live in giro per l'Italia (e non solo) fino a quel Sanre-mo del 2012 che l'ha vista classificarsi terza, con un Premio della Critica e un Premio del-la Stampa a far da contorno. E allora viene da chiedersi dove e quando sia sbocciato in Erica Mou l'amore viscerale per la musica: «Forse è scattato qualcosa durante il concer-to di Ben Harper a Pistoia Blues nel 2006 - spiega lasciandosi andare ai ricordi - quando mi sono trovata ad ascoltare uno che consi-deravo un mito e… per me è stato tutto un pianto! Nello stesso concerto c'erano anche Robert Plant e Bob Dylan, anche se quest'ul-timo mi lasciò delusa. Ricordo anche un live di Battiato, quando avevo 7 o 8 anni, dove lui suonava seduto su dei tappeti. Fu anche

quello un concerto capace di stregarmi, non me ne volevo andare più! Poi c'è stato il Werchter nel 2008 in Belgio, la prima va-canza post-esame di maturità. C'erano Ra-diohead, Rem, Lenny Kravitz, Neil Young, Moby, Chemical Brothers… è lì che capisci il potere della musica. Vedere tanti ragazzi come te che sono lì, "plagiati" da quel che sta succedendo intorno e pensavo "quan-do sarò su quel palco parlerò a persone che ora si sentono come me". In effetti mi ritengo fortunata ad aver suonato su un palco prima dei Coldplay o essermi esibita allo Sziget di Budapest. Me la sono goduta al massimo perché avevo fatto l'esperien-za di vedermi anche io concerti nel fango e, come ogni volta che suoni fuori dal tuo Paese, hai la conferma che tutte le parano-ie sul cantare in italiano per un pubblico straniero sono inutili. Noi stessi ci siamo visti tanti concerti di stranieri e non ci ha fermato il fatto di non capire tutto quel che dicevano!». Bello lasciarsi andare a ricordi ed espe-rienze che quasi tutti, almeno i più for-tunati, hanno vissuto in prima persona. Ma Erica è un'artista che va seguita nel presente, con la curiosità di chi sa che dal cilindro della piccola pugliese continuano ad uscire splendidi pezzi della scena musi-cale contemporanea. E allora concediamo-ci una chiusura con lo sguardo al futuro: «Sogno di suonare parecchio "Contro le onde", il mio ultimo disco. Ho anche voglia di nuove collaborazioni; ero partita "dura e pura" per evitarlo ma poi ho capito che dagli incontri nascono cose belle e quindi… per ora non dico altro!».

Michele Bellucci, segue e vive la musica come giornalista, direttore artistico, esperto di comunicazione. Collabora con Il Messag-gero dal 2001, molte sue interviste sono rac-colte sul sito www.michelebellucci.com

NOTA SULL'AUTORE

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uNa pErsoNalItà sENza FIltro

Foto © FLAVIO&FRANK

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I'm WIth thE baND

bIrra, FagIolI, CraCkErs E sIgarEttEForse erano le disordinate abitudini alimentari e il tabagismo sfrenato a determinare il carattere malsano e scomposto della scrittura di Bukowski; mi chiedo se gli orsetti gommosi e la vodka rendano la mia penna femminea e al tempo stesso incendiaria, come una mano di rossetto scarlatto o la voce di PJ Harvey appena ventenne.Sprofondo nel divano polveroso di T-Trane, attenta ma forse nemmeno troppo a mantenere una postura decente mentre accavallo le gambe nelle calze di pizzo nero, quando Riccardo tira in ballo proprio il vecchio porco beone dandomi vaghi suggerimenti per la mia rubrica; sollevo uno sguardo interrogativo dal bicchiere di vino, indecisa tra l’abbracciare una nebulosa proposta di gonzo journalism al femminile o piuttosto sospettare che anche il mio capo-amico sia vittima del virus dilagante che rende irresistibile la mia vita privata. Il blues che spinge contro le pareti foderate di vinili nella stanza accanto è solo l’ultimo di una lunga serie di solitari lamenti e confessioni, a cui stasera eccezionalmente non presto attenzione, sopraffatta dallo sforzo di comprendere le direttive editoriali e di custodire in una sporta di tela un doppio vinile sul primo punk americano, KILL THE HIPPIES KILL YOURSELF consiglia saggiamente la copertina. Rovista Riccardo insieme ad AlePunk tra i 45 giri dimenticati in cartoni slabbrati, nella duplice frenesia dell’ironia condivisa e del fanatismo musicale; ma per me il sabato sera scivola nell’attesa dell’ennesimo concerto: spero che Alessandro Fiori abbia il potere di riportarmi indietro di mesi, quando l’estate era piena di parole e baci all’alba e mi riappropriavo del mio letto in pieno giorno, per sognare i racconti su di lui coi Mariposa e le leggendarie effusioni con il suo bassista. Al Bar Chupito trascino la mia inseparabile amica e un voluminoso carico di instabilità emotiva, che neppure i chilometri innumerevoli e le stagioni fuggite hanno potuto sedare; questo fardello paralizzante che pure mi inietta shock esistenziali a intervalli frequenti io lo porto ai piedi di Alessandro. La gente è orribile noi lo sappiamo, non manca di darne prova sovrastando la musica e costringendolo a fermare la chitarra e ritrarre la voce in un sussurro scontroso; non capisco cosa ci sia da dire, che le sue parole non possano condensare in immagini di quotidiana passione e sconfitta ordinaria. Per questo io mi tengo il mio silenzio, lasciando che sia lui a pregare dolcemente per me, “portami a fare una lastra pettorale per verificare se ancora ci sei tu”.

DI ANGIE BACKTOMONO

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perché sanremo è sanremo. ed allora ci siamo lasciati coinvolgere anche noi dal carrozzone na-zional popolare dando però uno sguardo a chi, partendo dall’umbria, in quei giorni si è esibito da quelle parti non però sul palco dell’ariston, ma per uno dei principali eventi collaterali del celebre festival che si svolge sempre presso il pa-lafiori della città ligure, denominato “sanremo

il progetto assenza è un progetto alternative rock nato a città di castello. La band propo-ne un sound moderno proiettato verso realtà internazionali, marcato italia solo per ciò che riguarda i testi. sonorità contemporanee, dal carattere potente ed incisivo. dopo l’album d’esordio “difendimi da me” (mille copie ven-dute in poco meno di un anno) e l’apertura di concerti per noti artisti della scena italiana, il febbraio scorso è uscito il secondo lavoro discografico “sorridere all’inferno”, album contenente 7 tracce inedite (tra cui due prestigiosi fea-turing) ed anticipato dall’uscita del videoclip “Ho ucciso il mio angelo”. Questo primo videoclip ufficiale della band, dopo un’iniziale censura a causa dei contenuti, sta già facendo discutere in virtù del delicato tema trattato: il femminicidio. gli assenza sono: cristian Laurenzi (voce), Luca occhi-ni (chitarre), alessio guerri (chitarre), alessandro fiorucci (piano e synth), antonio Lusi (basso), riccardo perugini (batteria).

gruppo perugino nato nel 2009 da un'idea di emilio balducci (chitarra), michele giova-gnoni (basso) e giacomo ricci (batteria). si aggiungono poi alessandro alunno (tastiere e synth), andrea mancini (chitarra). si comple-ta infine con vincenzo garofalo (voce). fin da subito iniziano a suonare dal vivo in occasio-ne di rassegne e festival musicali del territorio umbro. attraverso la dimensione live, elemen-to fondamentale per il gruppo, i fuoriskema riescono a farsi apprezzare per la loro carica comunicativa e travolgente. nel settembre del 2012 de-cidono di investire tutti i risparmi fatti come cover band per la creazione di un home studio (fuori produzioni) situato di fianco a quel garage “diventato ormai sala prove”; così nel 2013 cominciano a registrare il primo album di inediti, ultimando tutto il lavoro lo scorso 1 settembre. il loro primo lavoro si intitola “per uscirne fuori” ed è uscito autoprodotto il 16 gennaio.

bElla rapprEsENtaNza DI CaNtaNtI E gruppI umbrI a “saNrEmo DoC”

doc”. soprattutto tante singole voci, tutte giovani e brave, che hanno avuto così una bella occasione per farsi notare, come quelle di Alice Delicati, Chiara Cimarelli, Deborah Romani, Elena An-tonini, Elisa Ciribuco, Lucia De Santis, Muriel, Sara Pizzoni. e poi due band, fuoriskema e as-senza, che vi presentiamo qui di seguito.

assENza

FuorIskEma

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alcuni di noi, intendo dire rock-punk degli anni '70, avevano solo sentito parlare di un locale a perugia, una specie di cantina dove veniva suonato del jazz, La turrenetta night club, da cui trapelavano leggende metropo-litane, con particolare riferimento alle fre-quentazioni di personaggi particolari: belle donne e uomini di una certa età (quaranten-ni fino agli over). sui frequentatori, ovvero gli habitué del noto locale, si raccontavano mitiche leggende: donne misteriose, esoti-che, bellissime, con la fantasia potevamo im-maginarle come in un film di fellini tipo “La dolce vita”. riuscivamo ad incantarci al pen-siero che donne di quel tipo si potevano ma-terializzare intorno ai tavoli del night. avver-tivamo il loro profumo, il fruscio delle calze di naylon quando accavallavano le gambe, il loro sguardo ammaliante. erano comunque, per noi, delle replicanti di gloria guida e di edwige fenech.i nostri genitori non potevano darci informa-zioni, in quanto era impensabile che da per-benisti quali si fregiavano di essere avessero

se si passa ai lati dell’ex teatro turreno si può avvertire ancora la melodia dello swing di quegli anni e il genius loci del mistero jazz che andava in scena nello storico night club

DovE Il DIavolo vEstE “takE FIvE” CoN tuttE lE suE varIazIoNIla turrENEttaVAGA

MENTEVin

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mai frequentato quel tipo di locale, altri più liberali affermavano che era un locale dove si faceva buona musica in particolare Jazz. il glamour pertanto continuava a ri-suonare con bottiglie di champagne, gardenie all'oc-chiello e tanta, ma tanta buona musica, oggi di gran vintage.si potrebbe iniziare dai gruppi locali, star dei primi anni '60 come i transistors, la cadave-rica orchestra di franchino e il suo Juke box, i Juke box con la voce siderale di giancarlo guardabassi, tutte band molto richieste per le feste danzanti liceali.ma cosa resterà della musica Jazz? il trasgres-sivo Jazz poteva essere solo suonato nei night club carichi di fumo “forte”... vagamente black (camel, marlboro, goloise, pall mall) locali esclusivi come del resto i suoi avvento-ri: signori in smoking, seduti ai tavoli, goliar-

DI FRANKjE Dj

Bill coleman con Mike Bongiorno (secondo da sx), Giorgio caini (terzo da sx), Italo Goracci (il quarto da sx, uno dei fondatori della turrenetta) - foto inedita recuperata da Gian Luca Bellini

Adriano celentano con chitarra jazz al mitico night club La turrenetta, foto di repertorio di Perugiamusica (notare il cagnolino portafortuna appeso al manico della chitarra)

#16

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di dell'ultima ora, tira-tardi, finti benestanti, grandi imbroglioni di se stessi.successivamente scoprii alcuni dei nomi di artisti conversando con alcuni amici di fa-miglia grandi appassionati di Jazz ed erano dentisti di successo: giorgio caini e stelio stella e quando ero seduto su una delle loro seggiole da patibolo presso il poliambulato-rio inam di piazzale europa, mi racconta-vano di concerti che avevano assistito, nomi che già risultavano datati al mio orecchio pop. comunque decisi di farmi una cultura Jazz e cominciai a raccogliere degli opuscoli del dizionario enciclopedico del Jazz, un'e-dizione della armando curcio editore che allegava ad ogni opuscolo da rilegare un Lp di vinile incelofanato. il problema è che si dovevano prenotare presso la propria edicola di fiducia e spesso qualche numero veniva a

saltare, inoltre alcuni erano danneggiati e il vinile poteva essere ondulato. all'ascolto la puntina del piat-to del modello Hifi della readars digest aveva dei sussulti do-decafonici.si vociferava che il mitico carlo pa-gnotta, a quel tempo titolare di una bou-tique del centro sto-rico (sir charles di via mazzini) e noto frequentatore della turrenetta, avesse

migliaia di dischi e un impianto hifi da oltre mille watt.il risultato di migliorare le mie conoscenze di Jazz non ebbe molta fortuna con la curcio, ma c'era un brano che sentivo in modo ricor-rente era ed è “taKe five” di dave brubeck, brano famosissimo con le sue innumerevoli versioni che si sono susseguite ed eseguite dai più grandi artisti di Jazz e memorabile quello di bennett/brubeck: “The white Hou-se session Live 1962” (http://www.youtube.com/watch?v=rimlgbge4wY).il cool jazz è di una sensualità disarmante, accattivante e immaginavo che al night club la turrenetta si ascoltasse frequentemente il brano “take five”, in particolare ad ogni pausa dell'orchestra. ogni volta che mi tro-vo a passare ai lati del teatro turreno vengo catturato dallo swing di quegli anni e anco-

ra avverto il genius loci del mistero jazz dove il suono corre lungo le fessure dei mattoni e delle volte a botte. anche per chi ancora doves-se trovarsi a passare verso il termine della serata, può av-vertire ancora la melodia del cool jazz che lascia una scia di zolfo e può ancora avver-tire i camerieri svuotare i posacenere del night club La turrenetta.

Veglione a La turrenetta 1970 #17

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█ Martedì 4Roberto Gatto Special QuartetRicomincio da Tre - CORCIANO

MARTEDì TRASHO terence and the hills vs gesenu sound sistem Rework - PERUGIA

█ Giovedì 6Visioninmusica 2014 rimbamband Auditorium Palazzo Gazzoli - TERNI

Electric DevilsHandmade Cafè - PERUGIA

The Chicken BandRicomincio da Tre - CORCIANO

KeidùPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

Please DianaAlphaville Café - PERUGIA

█ Venerdì 7Youngplugged 2014erica mouCinema Teatro Esperia - BASTIA

Barsexual Kandinsky Pub - PERUGIA

Matt ElliottEx Chiesa S. Maria in Betlem - FOLIGNO

Katres Magazzino delle Idee - ORVIETO

Joseph Martone and The Travelling SoulsLa Caciara - COSTACCIARO

Green Like JulySupersonic Music Club - FOLIGNO

Extempor3Cafè degli Artisti - CITTA’ DELLA PIEVE

Guano Padano909 Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Bell Bottom BandBlu Bahia Pub - COLLAZZONE

7 Notas Bossa BandPachamama - PERUGIA

Liga +

agenda marzo 2014Planet - PERUGIA

Angelo Lazzeri TrioRicomincio da Tre - CORCIANO

█ Sabato 8Manuel ParlapianoAlphaville - PERUGIA

Guano PadanoCentro di Palmetta - TERNI

Psychedelic::BoomRework - PERUGIA

Statuto / El TerrificUrban Club - PERUGIA

Ryan ElliottSerendipity - FOLIGNO

Elena No FEBO - Officina del Gusto - ORVIETO

Mamma li TurchiRistorante Al San Francesco - ORVIETO

Queens of Noise / Pleasure SeekersSiesta del Alcalde - CORCIANO (PG)

Jimmi I (Elio e Le Storie Tese Tribute)Fat - CAOS - TERNI

The Dangerous (Michael Jackson tribute)Snake Bar - NARNI

Junkie Beat (tributo Negrita)Free Revolution - CITTA’ DI CASTELLO

Malavida (Negrita Cover Band)Wood Pub - UMBERTIDE

█ Domenica 9 Tributo a Francesco De GregoriMagazzino delle Idee - ORVIETO

The Original Wailers I-shence & BashfireUrban Club - PERUGIA

Electric DevilsBad King - PERUGIA

█ Lunedì 10Jazz Club Perugia 2013/2014 chihiro yamanaka trioAuditorium Hotel Giò Jazz Area PG

█ Martedì 11Ray Mantilla BirthdayRicomincio da Tre - CORCIANO

Les TriplettesKandinsky Pub - PERUGIA

█ Mercoledì 12Trasimeno Gospel ChoirBiblioteca comunale S. Matteo degli Armeni - PERUGIA

Gabriele MirabassiRicomincio da Tre - CORCIANO

█ Giovedì 13Oskuri FiguriPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

Martin’s Gumbo Blues BandAlphaville Café - PERUGIA

Little Blue SlimTwist & Shout - BASTIA

█ Venerdì 14Muzz Murray Kandinsky Pub - PERUGIA

Adriano Modica Magazzino delle Idee - ORVIETO

Luigi Tessarolo - Paolino della Porta - ManuRoche - Matteo CigaliniRicomincio da Tre - CORCIANO

DuosonicCafè degli Artisti - CITTA’ DELLA PIEVE

Mystical Communication ServiceRework - PERUGIA

Bamboo909 Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Monaci del SurfUrban Club - PERUGIA

Electric DevilsMillenovecento Pub - PIEGARO

█ Sabato 15La Notte di MetlawaveSnake Cocktail Bar - NARNI

Kisskonfusion / Demon DeceiverFree Revolution - CITTA’ DI CASTELLO

Le Luci della Centrale ElettricaAfterlife Club - PERUGIA (PG)

Rock The MicRework - PERUGIA

Marco NotariBar Chupito - PERUGIA

LN RipleyUrban Club - PERUGIA

“Le canzoni di Whisky” Magazzino delle Idee - ORVIETO

Dj ScapoAlphaville Café - PERUGIA

█ Domenica 16Le Canzoni Migliori Le Suona La Fame #18

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tutti gli eventi aggiornati suwww.umbrianoise.it release Party comPilation

Bar Chupito - PERUGIA

Interiors909 Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

Totally Unnecessary BandMagazzino delle Idee - ORVIETO

RALF presenta BELLACIAOUrban Club - PERUGIA

█ Lunedì 17 88 Folli - Speciale S. Patrick’s dayPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

█ Martedì 18Youngplugged 2014Paolo jannacciCinema Teatro Esperia - BASTIA

Bologna ViolentaKandinsky Pub - PERUGIA

█ Mercoledì 19BMV CabrioBad King - PERUGIA

█ Giovedì 20Visioninmusica 2014 joshua redman quartetAuditorium Palazzo Gazzoli - TERNI

The Lad and the OthersAlphaville - PERUGIA

AppaloosaRework - PERUGIA

Miss ScarlettPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

█ Venerdì 21ElisaPalasport Evangelisti - PERUGIA

Hola la Poyana Kandinsky Pub - PERUGIA

Alberto Marsico QuartetRicomincio da Tre - CORCIANO

Bobo RondelliBad King - PERUGIA

Calibro 35Supersonic Music Club - FOLIGNO

Above the tree & drum ensemble du beatRework - PERUGIA

Veeblefetzer & The Manigolds909 Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

His ClancynessUrban Club - PERUGIA

Ricardo Villalobos

Serendipity - FOLIGNO

RemediosCaffè degli Artisti - CITTA’ DELLA PIEVE

█ Sabato 22Raw Power / Cayman The Animal / La Prospettiva / Methyl(h)ate / AutunnoCSOA Ex Mattatoio - PERUGIA

Ushas / KeroseneSnake Cocktail Bar - NARNI

Twin RoomSupersonic Music Club - FOLIGNO

Tekno Piratez - Vol.2Rework - PERUGIA

Zen CircusUrban Club - PERUGIA

RéSEAU Ricomincio da Tre - CORCIANO

█ Domenica 23Z•Ter Magazzino delle Idee - ORVIETO

Electric DevilsDàDàndo - PERUGIA

Beth & The VolunteersBad King - PERUGIA

█ Lunedì 24 Claudio BaglioniPalasport Evangelisti - PERUGIA

█ Giovedì 27DionisoPellicano Pub - CASTIGLIONE DEL LAGO

Domenico CagliotiAlphaville Café - PERUGIA

█ Venerdì 28Youngplugged 2014musica nudaCinema Teatro Esperia - BASTIA

Jimmy Pescolla Big BandKandinsky Pub - PERUGIA

Luca Mannutza QuintetRicomincio da Tre - CORCIANO

Cantando ConteCafè degli Artisti - CITTA’ DELLA PIEVE

Electro MonkeysRework - PERUGIA

Dead Cat in a Bag909 Cafè - CASTIGLIONE DEL LAGO

The Modern Age PartyUrban Club - PERUGIA

Psycho BeatBad King - PERUGIA

█ Sabato 29Cecco e CipoAlphaville - PERUGIA

DOWNTOWN Top Rankin i-chunes radio release PartyRework - PERUGIA

Back to the System / SISMAUrban Club - PERUGIA

Marcel FenglerSerendipity - FOLIGNO

NONMagazzino delle Idee - ORVIETO

Queens of Noise / Reverse / Poison BreakSnake Bar - NARNI

█ Domenica 30B-sides Magazzino delle Idee - ORVIETO

The Soul Sailor & the FuckersBad King - PERUGIA

RALF presenta BELLACIAOUrban Club - PERUGIA

█ Lunedì 31 Gli Incantevoli 2014 denteTeatro Morlacchi - PERUGIA

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martedì 4 marzo il locale alle porte di perugia comincia subito con un saluto in grande stile al carnevale che se ne va. due consolle fron-tali manipolate da due pilastri del trasH lo-cale, Terench and the Hills e Gesenu sound sistem, si sfideranno in un duello di revival, canzonette miste al peggio delle produzioni musicale mondiali prodotte dagli anni 60 fino ad oggi. sabato 8 marzo un altro party solare e gioioso come i primi giorni limpidi di primavera che ci riporta alla atmosfere estive delle feste in spiaggia o sulle colline. Psychedelic::Boom farà ballare ritmi psy-trance, progressive, full on come se fossimo in una spiaggia indiana. venerdi 14 approda al reworK la prima vera novità musicale che con orgoglio viene presentata al pubblico perugino. i Mystical Communication Service, un gruppo mul-tietnico con sede a berlino, una amalgama di vagabondi ribelli che per la prima volta in tournée in italia vengono a regalarci la loro musica psichedelica frutto di fusioni di stili e caratterizzata da melodie blues e ritmi disco. un viaggio assolutamente imperdibile! sabato 15 saranno le nuove tendenze, le nuo-ve energie i nuovi modi di esprimersi che avranno la possibilità di far sentire la propria voce. "rock The mic", un misto di live rap e dj set dancehall con Mc Nill live showcase, Nylon Sul Cranio, che presenterà ep "solo il rap", "black and black". durante la serata battle rap freestyle aperto a tutti con premi in magliette e gadget. si continuerà poi con i dj set di Dj Rice from London, Anthonyd e dj Piombo. giovedi 20 torna il temporale, tuoni, lampi, energia pura, inarrestabile, verrà prodot-

ta dagli strumenti degli Appaloosa. dopo il successo raccolto a giugno scorso con la loro partecipazione al festival europeo della musica svolto ai giardini del frontone, non potavano non riportali qua dopo aver ascol-tato il loro ultimo lavoro "trance 44" uscito a gennaio per black candy records/warnes bros chappel. La band livornese vi terrà in-chiodati davanti al palco come un temporale che blocca ogni vostra possibilità di sposta-mento. venerdì 21 un altro bellissimo live che da tempo avremmo voluto proporre e che final-mente animerà il palco del rework: Above the tree & drum ensemble du beat. above The tree nasce nel 2007 come progetto so-lista di marco bernacchia, artista sonoro e visivo marchigiano. La musica di above the tree si caratterizza da sempre per la capaci-tà di unire folk ed avanguardia, con costanti richiami all'africa tribale e al blues delle ori-gini, adagiando il tutto su un tappeto fatto di delicato rumore. il suo live, di forte impatto visivo, è caratterizzato da un approccio te-atrale che pone il corpo sullo stesso livello della musica e in cui è costante l'utilizzo di una maschera da gallo. dopo 2 giorni di concerti sabato 22 si con-clude la settimana musicale con il Party Tekno Piratez organizzato dalla crew nmK. venerdì 28 si torna a ballare con gli Elec-tro Monkeys e sabato 29 Downtown Top Rankin, I-Chunes RADIO release party, dedicato interamente alla black music. Quindi per marzo ricordatevi sempre di uscire con l'ombrello perché una bufera di note musicale sta per cadere sulle vostre te-ste per entrare nelle ossa.

uN marzo supEr pazzErEllo portErà al rEWork oNDatE DI potENtI tEmporalI musICalI mIstI a bEllIssImI party solarI E pIENI DI ENErgIa

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Above the tree & drum ensemble du beat

Mystical communication service

Appaloosa

rEWorkvia manna, 33 (s.andrea delle Fratte - perugia)www.culturerework.org

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La prima ed ultima volta apparsi in terra umbra fu per un indimenticabile concerto alla sala dei notari nel lontano 2002. ora ci pensano i tipi del serendipity a farli tornane da noi. il locale di foligno è pronto ad ospitarli per domenica 6 aprile. in umbria tornano quindi i notwist, storica band tedesca con-siderata una delle formazioni elettroniche più influenti degli ultimi decenni. da sempre band pioneristica nel creare un universo sonoro unico e inconfondibile frutto di innumerevoli elementi ed influenze, arriva in italia per presentare il nuovo album “close to the glass”. nel corso degli anni i notwist non si sono mai arenati su quanto creato, preferendo andare avanti nella ricerca di ulteriori e coraggiose sperimentazioni sonore.

ciò ha permesso la creazione di una discografia per certi versi inimitabile nella scena della musica indipendente, nella quale ogni episodio forma e ferma un momento preciso, persona-le e impeccabile. “close to the glass” conferma la loro vitalità, compiendo un altro coraggioso passo in avanti. è l’attraente e imprevedibile matrimonio tra melodie emozionanti, suonate e interpretate col cuore, nonché con la pulsazione precisa delle macchine e del programming. romantico e robotico allo stesso tempo, l’album è un collage che unisce pop song, scienza, ricerca e capacità di raccontare storie. ad aprire il loro concerto nel club folignate sarà JeL.

dancity annuncia i primi ospiti della nona edizione del festival di musica e cultura elettronica fra i più apprezzati nel panorama internazionale. anche quest’anno, in sinergia con la red bull music academy, dancity fe-stival (Foligno, 26-27-28 giugno) è pronto a stupire il proprio pubblico e a distinguersi per una proposta di alto profilo, che darà spazio a quegli artisti che stanno dando un grande contributo nell’ambito della musica elettronica mondiale. dancity festival è quindi orgoglioso di presentare il 26 giugno 2014, unica data italiana, il concerto dei CARIBOu. dopo l’acclamato successo dell’album “swim” del 2010 e un tour mondiale con un’esibizione im-pressionante che ha confermato la reputazione della band, nel 2012 i caribou hanno aperto per i radiohead in nord america, messico ed europa. nel 2013 silenzio radio, mentre dan snaith si è rinchiuso in studio per creare il suo nuovo album. ora le cose si stanno smuoven-do e la performance al dancity festival 2014 è solo l'inizio di un nuovo percorso del progetto caribou. ad aprire il loro concerto ci sarà il live di JESSy LANzA, il cui album “pull my Hair back” è considerato dalla stampa interna-zionale tra i migliori del 2013.

thE NotWIstuna delle formazioni elettroniche più influenti degli ultimi decenni, il 6 aprile in concerto al serendipity

graNDI NomI pEr la prossIma EDIzIoNE DEl DaNCIty FEstIval, Da FlyINg lotus a CarIbou

dancity, inoltre, ha in serbo un altro grande evento per la prossima edizione del festival. il 30 maggio, con una sorta di anteprima, nella suggestiva location di piazza del duomo a spoleto ci sarà il live di FLyING LOTuS. L’artista che ha esteso i confini dell’hip hop di-latandoli fino a derive astratte, cosmiche e psi-chedeliche ma al tempo stesso profondamente permeate di funk “fisico” ed avvolgente, amato da radiohead e erykah badu e divenuto ormai una figura di culto assoluto, arriva finalmente in italia e farà tappa anche al dancity festival. sarà uno speciale “brainfeeder showcase”, in cui entrano in gioco anche CAPTAIN MuRPHy (un mc misterioso dai contorni non ben definiti, se non l’alias attraverso cui ellison ama esibirsi al microfono) e soprattutto THuNDERCAT, al secolo stephen bruner, geniale bassista californiano in grado di spa-ziare tra qualsiasi genere (è stato a lungo il bas-sista dei suicidal tendencies). amatissimo dai suoi colleghi, mark ellison - questo il suo vero nome flying Lotus - vanta quattro album che rappresentano in tutto e per tutto un esaltante crescendo in termini di riscontri sia di critica che di pubblico.

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oramai sono in pochi a non conoscere il fenomeno "ricomincio da tre" di san mariano, locale dalle mille sorprese, che negli ultimi anni è riuscito ad ospitare musicisti di altissimo livello, corteggiati solitamente dai festival di tutto il mondo. "Questo mese di marzo - ci dice il proprietario fabio giacchetta - abbiamo in agenda degli appuntamenti imperdibili per gli amanti del jazz". guardando il programma capiamo di cosa sta parlando. si va dalle eccel-lenze del jazz umbro (Lazzeri e mirabassi) fino ad arrivare ad ospiti internazionali come ray mantilla. noi di umbria noise siamo stati più volte al locale, dove sapevamo di trovare certe note, certe atmosfere e un certo tipo di musicisti. ma è stato comunque sconvolgente per noi ritrovarci quasi per caso a bere birra e parlare di Jaco pastorius, Herbie Hancock, James brown o charles mingus con gente che con loro ci ha suonato. alle volte non ce ne accor-giamo quando pezzi di storia (in questo caso musicale) ci passano vicino. sappiate però che a san mariano per approfittarne non bisogna far altro che arrivare presto e prendersi una consumazione.

puNto DI rIFErImENto pEr graNDI artIstI E graNDI amaNtI DEl jazzrIComINCIo Da trE

ROBERTO GATTO SPECIAL QUINTET

mar 4 marzo

ANGELO LAZZERI TRIO

vEN 7 marzo

RAY MANTILLA BIRTHDAY 80 TOUR

CON PRESENTAZIONE DISCO

mar 11 marzo

GABRIELE MIRABASSI TRIO

mEr 12 marzoLUIGI TESSAROLLO

PAOLINO DELLA PORTA MANU ROCHE

MATTEO CIGALINI QUARTET

rIComICIo Da trE - via aldo moro, 106 (san mariano - perugia)www.ricominciodatre.org

vEN 14 marzo

ALBERTO MARSICO QUARTET

vEN 21 marzo

LUCA MANNUTZA QUINTET

vEN 28 marzo

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Le selezioni live per l'umbria di arezzo wave band 2014 sono servite. ecco il menu: 13 le band da tutta la regione, 3 i locali per le semifinali nel mese di marzo e il seren-dipity di foligno che quest'anno si è guadagnato la finalissima (prevista per venerdì 11 aprile). venerdì 14 marzo al cHupito bar di perugia suoneranno: La madonna

di mezzastrada, meet me at the zoo, giovanni amirante, i picari, bartender. sabato 15 marzo al Loop cafè di perugia: my dirty face, gattuzan, please diana, Lotus syndrome. domenica 16 marzo al supersonic music club di foligno: volvedo, Quiver with Joy, ground wave, gli esperimenti di selenia.

"vivere stanca, a dispetto di un titolo scelto tra il serio e faceto, è un album energico e positivo: un condensato di vitalità e adrenalina allo stato puro" scrivono i ragazzi del gruppo e noi siamo sicuri che chi già conosce i progetto panico non verrà certamente deluso dalle aspettative. per chi invece ancora non li conosce basta dire che "sarcasmo a go go e riflessioni filosofiche divertenti sono la cifra stilistica della scrittura del gruppo; melodie accattivanti e riff da pogo estremo rendono la band una vera e propria novità nel panorama musicale nostrano". progetto panico è una band nata a spo-leto nell’autunno 2010, ed è composta da enrico carletti (chitarra e voce), Luca benedetti (basso), Leonardo mariani (batteria). il trio sperimenta fin da subito varie soluzioni sonore cercando di miscelare le varie influenze dei componenti. Quello che ne esce è un’attitudine punk contaminata da influenze pop e cantautoriali. La fortunata collaborazione alla produzione artistica con Karim Qqru degli zen circus produce una sequenza eclettica e tirata di canzoni dirette. il progetto panico sarà la support band ufficiale degli zen circus in occasione del prossimo tour (prima data alcatraz di milano - 13 marzo). www.facebook.com/pages/progetto-panico

il map contest è rivolto alle formazioni musicali e ai cantanti del territorio perugino e non solo: formazioni di ogni genere musicale (rock, jazz, metal, ecc...). si svolgerà il 4 e 5 aprile (le eliminato-rie) e domenica 6 aprile (la finale) presso l’auditorium musical academy perugia (ponte san gio-vanni - pg). il termine delle iscrizioni è fissato al 21 marzo. in palio per i vincitori l'accesso diretto alla seconda fase del tour music fest (www.tourmusicfest.it), una giornata di registrazione presso lo studio della musical academy di terni, un mese di sala prove gratuita e molto altro.www.musicalacademy.org/maperugia

domenica 16 marzo ci sarà "Le canzoni migliori Le suona La fame", la festa/aperitivo live con cui l’etichet-

ta indipendente La fame dischi festeggia la nuova compilation “Le canzoni migliori Le aiuta La fame voL.2" uscita lo scorso 14 febbraio in free-download sulla pagina bandcamp. La compila-tion digitale è legata al concorso organizzato ogni anno dall’etichetta perugina e racchiude i miglio-ri brani scelti fra tutti i partecipanti al concorso (oltre 130 band iscritte quest’anno).www.lafamedischi.bandcamp.com

arEzzo WavE baND umbrIa, I NomI DEllE 13 baND sEmIFINalIstE E lE sElEzIoNI lIvE

EsCE a marzo Il Nuovo lavoro DEI progEtto paNICo: “vIvErE staNCa”

map CoNtEst 2014

lE CaNzoNI mIglIorI lE aIuta la FamE vol.2

SHORT NOISE

uno splendido regalo di compleanno quello che “suono”, la più autorevole rivista italiana dedicata agli audiofili ed agli amanti della buona musica, ha fatto ad umbriaensemble che si appresta a festeggiare il suo terzo anno di vita: il numero 484 della prestigiosa rivista ha infatti inserito “He-aven”, l’ultima uscita discografica dell’ensemble, tra i primi posti nella lista dei migliori album del 2013 e lo elegge disco del mese. parole lusinghiere vengono spese per l’esecuzione del quintetto (angelo cicillini – violino; Luca ranieri – viola; m. cecilia berioli – violoncello; graziano brufani - contrabbasso; michele rossetti – pianoforte) così come per gli arrangiamenti di fabrizio volpi. il cd pubblicato da giottomusic (Lm 128) è distribuito da ird.www.umbriaensemble.it

“hEavEN” DI umbrIaENsEmblE ElEtto DIsCo DEl mEsE DI FEbbraIo Dalla rIvIsta “suoNo”

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uno dei concerti da non perdere in questo mese di marzo. venerdì 7 marzo sarà a foligno matt elliott per un concerto organizzato dall’associazione black sheep presso la chiesa di betlem (via umberto i). dopo le sperimentazioni post-industriali del progetto Third eye foundation, nella sua carriera solista matt elliott si è indirizzato verso atmosfere ra-refatte, oscure e intimiste, all’insegna di uno sghembo cantautorato post-rock. un percorso che è culminato nella trilogia “drinking songs”, “failing songs” e “Howling songs”, album dedicati a uno spleen quasi rassegnato alla follia del mondo. dopo il complesso ed essenziale “The broken man” (2011), il nuovo “only myocardial infarction can break Your Heart” annuncia un sorprendente ot-timismo; il lavoro introduce un’inedita dimensione nella musica di matt, senza per questo mettere in discussione le sue radici. sembra essere un lavoro di rinascita dopo “The broken man”, carico di disperazione. ad aprire il concerto psychomatic, mentre alle ore 19 è previsto un aperitivo di cor-tesia presso Jackie o’ shop (via rinaldi 21) con sonorizzazioni a cura di angie blacktomono. sono 100 i posti disponibili. ingresso 5 euro. www.ablacksheep.it

il prossimo 2 aprile, per un nuovo appuntamento del “mercoledì rock”, è in programma un live al 100dieci cafè di perugia con un gruppo inglese davvero forte. sono i vuvuvultures, rock band che sta spopolando nel regno unito ed arriverà così nel capoluogo umbro per un concerto imperdibile.

dal 7 al 9 marzo si rialzano le saracinesche del mercato coperto di perugia per una tre giorni di terra, convivialità e partecipazione. il “dimenticato” mercato tornerà così a colorarsi delle eccel-lenze agroalimentari del territorio, dei piatti a km zero degli chef, delle creazioni degli artigiani, di mostre fotografiche e pittoriche. tornerà inoltre a vibrare al suono di live acustici, dj set, dirette web, performance teatrali, declamazioni e molto altro. noi di umbria noise vi segnaliamo gli appunta-menti musicali: venerdì 7 - ore 13 tutto alla brasiliana - ore 21 giacomo tosti (in arte giacobazzi)sabato 8 - ore 13 domenico caglioti - ore 21 concerto a sorpresadomenica 9 - ore 13 i picari - ore 20.30 Little blue slim + officina briganti

in sintonia con la candidatura della città di perugia a capitale europea della cultura nel 2019, la quarta edizione della rassegna internazionale “segnali-arti audiovisive e performance” ha esteso il suo raggio d'interesse ai paesi europei alla ricerca di opere audio-video e di arti sonore realizzate nell'ambito delle istituzioni formative equivalenti ai conservatori di musica e alle accademie di belle arti italiani. dal 4 al 10 aprile saranno quindi presentate in rassegna a perugia, per una edizio-ne ancor più europea ed internazionale, le opere audio-video e di arti sonore selezionate, in un pro-gramma generale che sarà ufficializzato nell'ultima settimana di marzo e che vedrà al suo interno la prima assoluta della composizione elettroacustica "Hera acedia" di françoise barrière, copro-duzione europea arricchita dalle immagini video e dalla voce recitante di clarisse clozier, attrice, performer vocale e regista. La compositrice francese - allieva di pierre schaeffer e cofondatrice nel 1970 del "groupe de musique expérimentale de bourges" (gmeb) - ha invitato nel suo concerto il fisarmonicista classico di rilievo internazionale claudio Jacomucci (già collaboratore e interprete di berio e donatoni). L'apertura della rassegna sarà incentrata sul seminario e sul concerto/improvvi-sazione per pianoforte, tastiere e sintetizzatori di patrizio fariselli, fondatore con demetrio stratos e con gli altri noti musicisti degli storici area-international popular group, nonché autore in seguito di varie e premiate colonne sonore. La conclusione sarà affidata ad una figura vocale di grande ta-lento: lo statunitense nicholas isherwood (basso baritono), considerato uno dei migliori cantanti di musica contemporanea in attività, dopo aver collaborato con bussotti, scelsi, Xenakis e stockhau-sen, tra gli altri. gli ospiti terranno, oltre ai concerti, dei seminari gratuiti aperti al pubblico.

blaCk shEEp prEsENta matt EllIott IN CoNCErto a FolIgNo (7 marzo)

vuvuvulturEs IN CoNCErto pEr Il mErColEDì roCk (2 aprIlE)

Il progEtto paul bEathENs guIDa la rINasCIta DEl mErCato CopErto

aD aprIlE torNa l’EvENto “sEgNalI - artI auDIovIsIvE E pErFormaNCE”: ECCo INtaNto I prImI NomI

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•I Giuradei (2) @ Gubbio di Riccardo Ruspi•I quartieri @ Loop di Riccardo Ruspi•Management del dolore post operatorio (2) @ Urban club di Riccardo Ruspi•Andead @ Afterlife di Amedeo Ferrante

In senso orario partendo da qui:

photos

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•Marlene Kuntz (2) @ Afterlife di Amedeo Ferrante•Massimo Volume (2) @ Urban club di Riccardo Ruspi•Radiodervish @ teatro Brecht •Queens of noise @ Afterlife di Amedeo Ferrante

In senso orario partendo da qui:

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La Musical Box Eventi apre la seconda parte della stagione, quella relativa al 2014, con una serie di concerti uno dietro l’altro: Elisa, Clau-dio Baglioni, Brunori Sas, Dente e Sergio Ca-puto. Cinque nomi che si vanno ad aggiungere alla lista delle star che avevano già illuminato le serate musicali di Perugia e Assisi, alla fine del 2013: Modà, Negrita, Baustelle, Max Pezzali e Max Gazzè. Adesso, nuovi nomi prendono posto nel cartel-lone della Stagione d’autore 2013-2014, promos-sa dalla struttura diretta da Sergio Piazzoli. Si parte venerdì 21 marzo, al PalaEvangelisti, con l’unica tappa in Umbria de “L’anima vola tour” di Elisa per lanciare l’ultimo album, “L’anima vola” appunto, primo scritto interamente in ita-liano. Si rimane al palazzetto di Perugia per assistere

al racconto di uno dei pilastri della storia della musica leggera italiana con il concerto umbro del “Con Voi tour” di Claudio Baglio-ni, lunedì 24 marzo. Chiude i con-

a pErugIa la stagIoNE D’autorE Cala uNa sErIE D’assI DElla musICa ItalIaNagrazie aLLa musicaL boX, tra marzo e apriLe, arrivano i Live di eLisa, cLaudio bagLioni, dente, brunori sas e sergio caputo

certi di marzo quello di Dente, cantautore emi-liano che si esibirà al teatro Morlacchi di Peru-gia lunedì 31 marzo. Il tour 2014 del cantante arriva dopo il lancio del suo quinto lavoro in studio, “L’almanacco del giorno prima”, in pro-gramma per martedì 28 gennaio. Uscita che è stata preceduta da quella del singolo “Invece tu” in rotazione radiofonica dal primo gennaio. A tre anni dal precedente lavoro e dopo tournée in Italia e all’estero, l’artista torna con un album composto da dodici tracce, tutte inedite, realiz-zato in pochi mesi nei locali di una scuola ele-mentare abbandonata di Busseto, in provincia di Parma. Alle registrazioni dell’album hanno partecipato, tra gli altri, Rodrigo D’Erasmo ed Enrico Gabrielli. Invece, all’Afterlife, giovedì 10 aprile, sempre quindi nel capoluogo umbro, ci sarà Brunori Sas con “Il cammino di Santiago in tour”, tournée di lancio dell’ultima fatica dell’autore, al secolo Dario Brunori, dal titolo “Il cammino di Santia-go in taxi”.Il mosaico artistico della Stagione d’autore è completato infine con l’annuncio di un nuovo cantautore nella rosa di quelli scelti per i pros-simi concerti. Ai già annunciati live di Elisa, Claudio Baglioni, Brunori sas e Dente, infatti, si aggiunge quello di Sergio Caputo che, martedì 8 aprile, alle 21.15, sarà protagonista, sul palco del teatro Morlacchi di Perugia, del “Un sabato

italiano show”. Un tour, a rag-gio nazionale, con cui l’artista romano celebre-rà i trent’anni de l l ’omonimo singolo.

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TARRUS RILEy - LOVE SITUATION

DIGGS DUKE – OFFERING FOR ANxIOUS

ANDREw HASHONG – SPECIAL

Il reggae del nuovo millennio, ha fra i suoi più apprezzati interpreti, Tarrus Riley. Figlio d’arte, suo padre Jimmy Riley è stato una delle voci storiche giamaicane, è arrivato al quinto

album. Osannato con She's Royal nel 2006, non si è ferma-to e ha continuato a contaminare la sua musica con il soul americano e ha preso da New York, città in cui è nato e vive, il meglio delle sonorità black contemporanee. Affiancato anche in questo caso dal sax di Dean Freser, musicista e produttore con vasta esperienza, ha dato vita ad una crea-tura meravigliosa. Il suo omaggio all’era del rocksteady, riporta indietro di cinquanta anni, quando nell’isola caraibica i suoni R’n’B si intrecciavano con lo ska. Basi, featuring (Big Youth e U Roy su tutti) e approccio artistico rispecchiano la passione e l’amore che ogni musicista reggae dovrebbe mettere. La tradizione che viene presa e reinterpretata con eleganza e moder-nità; diciassette brani, fra i quali spiccano 1 2 3 I Love You e Burning Desire.

Un passo indietro doveroso, al dicembre 2013, con questo album che deve essere solo ascoltato. Duke è un cantante soul che ha nelle corde tanto jazz, ma non solo, in venticinque minuti riesce a viaggiare fra le sfumature di melodie e ritmi che non possono lasciare indifferenti. Dieci brani, vecchi e nuovi, per scoprire un artista divertente e talen-tuoso.

Un Ep di soli tre pezzi, ma sufficienti per iniziare a conoscere il cantante di origini ghanesi, che ha esordito con l’etichetta di Theo Parrish e con lui ha duettato in “Flowers”. Tre brani per capire che la direzione di Hashong è quella giusta, voce e chi-tarra che fanno del funk un punto di partenza, per approdare a sonorità più moderne e attuali.

CORTINADIFERROSCONFINAMENTI DI UMBRIA NOISE

di aNDrEa laNzIlotto

Bansko (Bulgaria): 8/14 marzo, una settimana fra le montagne con 50 dj, 30 eventi, 75 km di piste innevate. Info: www.horizonfestival.net

Ovindoli (AQ): 13/16 marzo, ritorna l’appuntamento italiano per gli amanti dello snowboard e del reggae. Sound system, dj, live e tanto

altro. Info: www.dancehallriders.com

horIzoN FEstIvalDaNCE hall rIDErs

FEstIval IN gIro pEr Il moNDo

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e quando finirò sotto ai vostri occhi gli Oscars 2014 saranno già stati assegnati e molto probabilmente finiti nel dimenticatoio. ma davanti a questo foglio, oggi, voglio divertirmi ed immaginare, come in una visione premonitrice, le lacrime di Vincenzo Mollica turbato e ferito per l'affronto, costretto a dichiarare guerra all'academy durante il tg delle 20. ahi che male! Quel premio negato, ferita mortale, non all'autore Sorrentino, ma ad un intero paese che sull'eccitazione della Grande Bellezza ha spedito al governo il Giovane Renzì. è l'Oscar che salva! o meglio, che avrebbe dovuto salvare la jeunesse politique del rampante rampollo toscano, insignito di gloria e d'alloro insieme a tutte le belle facce dell'italico prodotto cinematografico. salvare e glorificare. cinema e paese. Gloria in excelsis Deo. mentre Paolo Sorrentino, trionfante, si nomina ambasciatore del made in italy e gira spot per Farinetti, Della Valle, Cucinelli. Gloria in excelsis Deo. Pontifex Franciscus lo nomina cardinale, per aver con umiltà smascherato i mali di Santa Romana Chiesa. Gloria in excelsis Deo. per averci, con una sola pellicola, restituito il miglior Verdone, la miglior Ferilli, il felliniano racconto di Roma, la grandeur dei caratteristi del cinema, scorci e cartoline dell'eterna città dimenticata e per aver ricondotto lo smarrito cinema nazionalpopolare dove merita di stare. accaduto o meno, Oscar vinto o rubato, come molto probabilmente racconteranno i cronisti a dovere imbeccati, voglio continuare a vivere questo ipotetico futuro e presuntuosamente annunciare oggi, 24 febbraio 2014, il mio insindacabile e immaginifico verdetto. sperando di non offendere nessuno dichiaro: di rifiutare l'orribile pantomima del tifoso che sostiene le squadre italiane quando giocano nelle coppe e di augurarmi con tutto il cuore che la Grande Bellezza non vinca l'Oscar per il miglior film straniero. non prendetemi per stronzo, lo dico a ragion veduta. o meglio, lo dico dopo aver visto tre dei cinque film inseriti nella short list per il tanto agognato premio che l'Academy assegnerà, o a questo punto ha già assegnato, domenica notte. ne ho visti tre, i tre europei: Il sospetto (Jagten) di Thomas Vinterberg, Alabama Monroe (The broken circle breakdown) di Felix Van Groening e La grande bellezza di Paolo Sorrentino. non conosco gli altri due film in concorso, il cambogiano The missing picture di Rithy Panh e il palestinese Omar di Hany Abu-Assad, e non posso pertanto annunciare il mio vincitore, ma ciò che posso dire è che Vinterberg e Groening, nelle loro differenze stilistiche e narrative, hanno consegnato alla storia del cinema due piccole chicche. due opere magistralmente scritte ed interpretate, due film che muovendosi su registri distinti indagano l'uomo e la sua coscienza. senza alcuna presunzione narrativa, nella semplicità di un racconto magistralmente redatto, cullano e turbano lo spettatore all'interno di un vortice emozionale che non trova né pace, né compimento. ma raggiunge vette emotive che stimolano la ricerca e il confronto con la realtà che, anche “accerchiandoci”, il più delle volte ci lascia inermi ed indifferenti. e se la presunzione, ed il demerito, della Grande bellezza sta nell'assolutizzare in un ritratto deforme il mondo al di fuori di noi, la grandezza delle opere concorrenti sta nel proiettarci con forza nel mondo che sta dentro di noi. film ed autori che, per una volta, ci fanno il raro dono dell'emozione necessaria a comprendere, non gli altri o il mondo ma noi stessi in quanto parte del mondo. L'Academy avrà valutato, gli sponsor usato le loro armi di seduzione, la stampa sputo essere al servizio, e la storia sicuramente ci avrà consegnato un nuovo premio Oscar. Sorrentino o meno, quello che resterà saranno i benefit per autori e produttori e qualche nuova villa sul litorale romano. se ne andrà, invece solitaria, la speranza che il premio possa determinare un nuovo corso della cinematografia europea.

comunque sia andata, a voi il piacere di riscoprire Il sospetto, uscito in italia nel 2012, e di scoprire Alabama Monroe in uscita a fine marzo nel nostro paese. per quanto riguarda gli altri due film in competizione, sarà difficile trovarli in qualche cinema italiano, a meno che l'ignuda statuetta dorata, per una volta, non possa più delle logiche di mercato. staremo a vedere, questo si, senza alcun ipotesi premonitrice.

mIllE E pIù NoN rEplICo!!!DI LáZLó KOVáCS

FEAT. ANDREA MINCIGRUCCI

Se volete, commentate o sbeffeggiate i miei pensieri su laszlokovacsblog.blogspot.it #31

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PAROLE DALL'UNDERGROUND

TuTTo non si può avere

Gli scrittori per principio si odiano, però non riescono a staccarsi l’uno dall’altro. Li si vede anche camminare a braccetto come inseparabili amici. invece si odiano. Li si vede al caffè fare circolo; sembrano di buon umore, invece covano pensieri di distruzione reciproca e annichilimento. uno scrittore un giorno entrò nel caffè e vedendo i collegi pensava:”morissero tutti”, però agitò la mano per significare:”salute a tutti, amici”. Gli altri gli fecero posto stringendosi, ammiccando, come per dire:”tu sia il benvenuto”, ma pensavano:”che viene a fare costui? Che cosa vuole?”, oppure:”rompicoglioni! Questo è il solito rompicoglioni.” Così lui si sedette con l’aria di gradire moltissimo la compag-nia e di averli tutti assai cari, specie i due di fianco che prese per le spalle cameratescamente, però pensando:”maledetti scrittori perditempo e avvinazzati!”

ORE 17,50 - panico a radio 12. pariani, uno dei due conduttori del programma cult “La mosca”, agita un foglio: “il giudice ha bloccato lo scherzo di oggi. va rifatto tutto!”. “puttana eva, e adesso?”, sbotta il collega Cruscenzo. “niente paura, faremo uno scherzo in diretta”, rassicura pariani. ORE 17,58 - viene convocato l'imitatore della radio. “Devi spacciarti per nico sventola”, dice pariani, tirando in ballo il leader della sinistra italiana. Quindi gli allunga un numero: “e' del ministro Chiatta, tranquillo, è uno che parla”.ORE 18,40 - parte lo scherzo. il ministro abbocca, spiffera qualche indiscrezione poi s'interrompe di col-po: “sai chi è passata?”, dice al finto politico. “asia ricci, la moglie di Crucenzo di radio 12. Ma lo sai che se la fa con pariani, il collega del marito?”. Gelo in studio, la regia manda la pubblicità. Crucenzo fredda con lo sguardo pariani e se ne va sbattendo la porta.ORE 19 - Chiatta è di nuovo al cellulare. “Come sono andato? Tutto ok?”. “sei stato fantastico - risponde pariani - vediamoci al Bar roma alle 21”.ORE 21 – pariani, al Bar roma, consegna una pen drive compromettente a Chiatta, che intasca e chiede: “Ma perché questa messinscena?”. “volevo sputtanarlo in diretta - sibila pariani -, tutti devono sapere che gli fotto la moglie”.ORE 22 – pariani è al cellulare con asia ricci: “Mi spiace, tesoro, prima o poi doveva uscire fuori questa storia. perché non vieni da me?”. “ora non posso - sussurra asia -, c'è ancora lui in casa, non me la sento di lasciarlo solo. Ti richiamo io”.ORE 22,05 - “era quel coglione di pariani?”, chiede Crucenzo, disteso a letto. asia si tuffa su di lui: “avevi ragione, ha fatto esattamente quello che dicevi tu!”. Crucenzo posa l'i-pad: “Domani faccio causa all'e-mittente, così in cambio avrò il raddoppio dell'ingaggio e il licenziamento di quel salame. sarai contenta - dice carezzando asia - ora che tornerai su tutte le copertine come un tempo?”. asia titteggia: “però mi è costato un paio di notti con pariani...”. “amore mio, tutto non si può avere”.

…anche per oggi ho finito di volare raggiungendoti ovunque sorvolando realtà ignare… poso le mie ali leggere sui sogni che riuscirai a creare che veglino il loro crescere in quel tuo riposoin cui io non oso…

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Da “Gli scrittori inutili” di Ermanno Cavazzoni (Guanda, 2010)

Leonardo Malà, Perugia, febbraio 2014

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Bianca Maria Noschese, Perugia, 2014

A CURA DI MATTEO SCHIFANOIAPAGINE LETTERARIE

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sto qui, nel mio box. sento un cd rarefattissimo, insen di alva noto e ryuichi sakamo-to. per questo chiamo la mia cassa, sportello n.3, la cassa acustica. posso sentire la radio (ovviamente radio Capital, perfetta per una banca) e il pomeriggio Fahrenheit su radio 3. non interferisce col mio lavoro. anzi. i clienti apprezzano e a volte chiedono consigli e cd in prestito.C’ho messo anni per guadagnarmi questa postazione. Questa finestra sul mondo antro-pologico. Tipi, caratteri, psicologie, casi umani, tic del linguaggio e della comunicazione. Ho fatto un percorso da gambero. rinculando rinculando (e scusate l’espressione un po’ forte) son partito da stenotipista alla sede centrale di via veneto a roma e poi in segreteria, a potenza, quindi addetto al portafoglio, all’estero e alle partite sospese  e agli insoluti. Fino alla cassa.Che terrore avevo della cassa. i primi giorni mi sentivo un manichino in vetrina. più lo schifo di toccare le banconote. La paura di sbagliare.poi pian piano, coi mesi, mi sono abituato (ci si abitua a tutto, no?). Ho pensato a quanti soldi ho risparmiato, soldi che avrei dovuto dare ad uno psicanalista, perché un autistico tendenziale come me, introverso, non comunicativo, un orso (anche se sono glabro)  è stato da un giorno all’altro, e in mezzo del cammin di sua vita, costretto a stare di fronte alla gente, come si dice. Cioè di fronte a chiunque, qualsiasi tipo di persona, di soggetto.strano, cafone, gentiluomo, giovane, anziano, profumato o non proprio. Cortese, stupido, diffidente, arrogante, onorevole o affascinante. Belli e brutti. io che ho sempre usato un metodo così selettivo che io stesso, se m’incontrassi, mi darei del rompicazzi. incassare subito, non solo i soldi ma i rimproveri o i complimenti, le antipatie o le simpa-tie, a seconda di come ti comporti. Capire con concretezza immediata la verità del detto cristiano: Dai e ti sarà dato.insomma un’esperienza che m’ha costretto ad uscire dalla mia comoda tana. a guardare e a farmi guardare. ed ora eccomi qua. Da quando ho la radio, sto benissimo. i clienti mi conoscono quasi meglio dei parenti. sanno pure che scrivo, e spesso sono miei lettori.e mi viene da ridere pensando allo stress dei carrieristi. entrano in una macchina che pian piano, mentre li fa un po’ più ricchi (ma manco poi tanto), li stritola.io, invece, sono un travet sempre più tranquillo.Quando esco alle 17 e 30, vado ogni giorno in ferie. il mio prezioso tempo libero, sicuro e definito, sta lì che m’aspetta. e quando non ci son clienti davanti, posso anche scrivere, come sto facendo. adesso. potenza, febbraio 2013

GIANCARLO TRAMUTOLI, è nato Potenza il 16 novembre del 1956. Ha esordito nel 1980 con 4 poesie sulla Guida poetica italiana a cura degli organizzatori del Primo Festival internazionale di Castelporziano. Ha collaborato a “Comix” e al “Corriere della Sera”. Ha pubblicato vari libri di poesia. L’ultimo, L’ultimo Tram (Manni 2009). E due romanzi: La vasca da bagno (Fernandel 2001) e Uno che conta (Manni 2007). Ad oggi, 7 febbraio 2014, ore 18 e 34, respira.

la Cassa aCustICa il racconto del mesePAGINE LETTERARIE

SCRITTO DA GIANCARLO TRAMUTOLI

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PAGINE LETTERARIE

CONSIGLI PER LA LETTURAwILCO (IL LIBRO) – TIM GRIERSON (Arcana, 2014, p. 336)

IL DIO DEL MASSACRO - yASMINA REZA (Piccola biblioteca Adelphi 2011, 91 pagine)

LE FORMICHE - BORIS VIAN (Marcos Y Marcos, 2000, p. 272)

UN TEBBIRILE INTANCHESIMO E ALTRI RATTONCHI - CARLO SPERDUTI(Gorilla Sapiens edizioni, Roma 2013, p. 128)

Se non siete convinti che i Wilco siano la più grande rock band che abbia calcato questo malandato pianeta nell’ultima quindicina d’anni allora probabilmente avete qualche problema. O forse sempli-cemente non li avete mai ascoltati. Allora fatelo, e poi magari leggetevi il libro che Tim Grierson ha scritto su di loro e che Arcana ha appena pubblicato in Italia. Si intitola Wilco (Il libro), e racconta la lunga e accidentata parabola musicale percorsa da Jeff Tweedy dal 1987, quando mise su gli Un-cle Tupelo insieme al suo compagno di liceo Jay Farrar, a oggi. Gli Uncle Tupelo inventarono l’alt-country, poi i due vecchi amici si separarono e Tweedy fondò i Wilco. Era il 1995. Il libro di Grierson sta dietro a Tweedy, ai suoi malanni e alle sue paranoie, e prova a spiegarci meglio cosa c’è dietro una band che ha saputo tirar fuori dal cilindro capolavori come Yankee Hotel Foxtrot (2002) e A Ghost Is Born (2004). Leggete, ma soprattutto ascoltate. E poi veniteci a dire cosa ne pensate.

Giovanni Dozzini

Una pièce teatrale, una feroce analisi del rapporto uomo-donna e dei rapporti umani in generale.Due coppie, una stanza che claustrofobicamente li costringe a confrontarsi con le proprie contrad-dizioni, le proprie paure, le proprie lacune. Un ambiente borghese ed apparentemente tranquillo rivelerà tutta la ferocia e la scorrettezza a cui può arrivare l'essere umano. I quattro protagonisti cre-ano alleanze che mutano varie volte nel corso dell'opera: quella più naturale tra marito e moglie si trasforma in un patto trasversale tra donne che si oppongono agli uomini, per poi cambiare ancora e vedere far fronte comune le coppie incrociate. Su tutto il "dio del massacro" che regola e tiranneggia le relazioni, di qualunque tipo siano, anche quelle tra ragazzini che costituiscono il pretesto narrati-vo per far partire la vicenda.

Lucia Mariani

Leggere Vian significa tramutarsi in pallina nella partita a tennis tra assurdo e meraviglia. O anche salire su una giostra: ti si riempiranno gli occhi di uno spettacolo esaltante e male che vada volerai via dal seggiolino spiaccicandoti per terra. Al pari del suo romanzo più noto “La schiuma dei giorni”, anche in questi racconti lo scrittore-musicista francese lancia in orbita il lettore alla scoperta di storie surreali e poetiche, dove il pendolo degli orologi ferma il tempo e chi muore stramazza senza far tan-te storie. Capita così che nel giro di poche pagine ci si affezioni a personaggi dal destino imprevedi-bile, come il gatto gangster precipitato in un tombino dopo una rissa o l’autista folgorato dall’eterea autostoppista, durante uno strampalato viaggio on the road col Maggiore ed un cane. Tutt’intorno o poco più in là, Parigi agli albori degli anni ’50, multiforme, liquida, scapigliata.

Giulia Coletti

Sospesa tra umorismo e inquietudine, la raccolta di Carlo Sperduti promuove alla ribalta la parola. La parola che sovrasta le storie («La lalofobia come guida spirituale»), la parola che cambia – meglio stravolge – il senso (di marcia) e il ritmo della lingua («Un tebbirile intanchesimo»); la parola che costringe in un angolo la narrazione e il senso comune (geniale «Voce dei verbi»). Non ci meraviglia che «Sparlo Cherduti», in un turbinio incessante di sintagmi e avventure dislessiche e sofistiche, intento a spezzare l’accerchiamento dei significati, non sia nemmeno più d’accordo «con quello che scrive». E infatti il libro si chiude con una «recensione al quadrato» – poteva essere diversamente? «Ma continuiamo a leggere: ci imbattiamo in questa frase. Poi in questa. Entrambe sommamente inutili. Come quest’altra, del resto». Imperdibile. Raffinata la veste grafica di Rita Petruccioli; di errori, nel testo, neppure l’ombra.

Raffaele Marciano

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CONSIGLI PER LA LETTURA

MINI AGENDA

IL DEMOLITORE DI CAMPER - LUCA SALTINI (Fernandel, 2013, p.192)Non esistono cure efficaci contro il divorzio, soltanto lenitivi. Quando i rapporti con la moglie di-ventano impossibili, Dino Bardi trova sollievo nel distruggere un camper a suon di mazzate, dato che ci sono di mezzo anche due bambini piccoli. Per lui, padre non affidatario, dopo la separazio-ne riuscire a vederli diventa difficilissimo. Dino è un personaggio sopra le righe, che agisce sempre di pancia, e che si caccia in avventure assurde per aggirare divieti e norme che gli impediscono di stare coi figli. Mette in piedi sotterfugi, si infiltra, si traveste. Per questo gli serve un complice, Michele, uno scrittore per l’infanzia che vive con la nonna di novantasette anni. I due finiscono quasi sempre in situazioni da cui non sanno uscire. Per fortuna su di loro vigila la vecchietta, in grado di tenere testa a chiunque. Sarà lei a condurre Dino su una strada sicura, che gli consentirà di mantenere un bel rapporto coi figli. Una storia quasi vera, e che, nonostante tutto, finisce bene. 

Giorgio Pozzi

7 marzo complesso templare di San Bevignate, Perugia, ore 17 - Presentazione del libro “caravaggio e il frutto della virtù” (electa editrice), di e con Laura teza

Biblioteca comunale di terni, ore 16,30 - Presentazione del libro “Block Notes. Scritture di sé. La storia in azione: cantavamo bandiera rossa” di Luciana farini, con Monica Pacini e Mirella Vallone

8 marzo Palazzo della Penna, Perugia, ore 18 – Il circolo dei lettori di Perugia presenta “Dalla Storia alla fantascienza”, incontro con Antonio Pennacchi e presentazione del suo nuovo libro “Storia di Karel” (Bompiani editore)

termine ultimo per partecipare al concorso “Leièpoesia”, premiazione dei vincitori il 21 marzo a Perugia, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia. tutte le info al sito leiepoesia.cklab.it

12 marzo teatro Morlacchi, Perugia, ore 17,30 - Presentazione del libro “Processo a tartufo - Storia di una bisbetica” (Morlacchi editore) di Sergio Ragni

trottamundo Kafè Libreria, Perugia, ore 20 - Reading di fabio Mendolicchio, "Siamo tutti allenatori?"(cartacanta editore), introduce Raffaele Marciano

17 marzo Sala dei Notari, Palazzo dei Priori, Perugia, ore 21 - Il circolo dei lettori di Perugia presenta “Raccontare la pace in un paese in guerra”, incontro con David Grossman

21 marzo oratorio S.Antonio , Perugia, ore 18, giornata mondiale della poesia"25 marzo Palazzo della Penna, Perugia, ore 21 - Il circolo dei lettori di Perugia discute le tematiche

affrontate nel romanzo "La strada" di cormac Mccarthy26 marzo teatro Morlacchi, Perugia, ore 17 - "tempesta sull’europa. La Grande Guerra nella trasposizio-

ne letteraria e nel racconto popolare" con franco Bozzi e Mariella chiarini27 marzo Palazzo della Penna, Perugia, ore 18 - Per la serie “I grandi classici” del circolo dei lettori di

Perugia, elmo Mannarino commenta “Morte a Venezia” di thomas Mann28 marzo Palazzo della Penna, Perugia, ore 20,30 - cena tematica “Il poco e il niente: il cibo nei romanzi

di Giovanni Verga” (prenotazione obbligatoria, tel. 075.571.62.33 – [email protected])

29 marzo trottamundo Kafè Libreria, Perugia, ore 20 - Presentazione e reading di Vanni Santoni "Personaggi Precari" (Voland); introduce Giovanni Dozzini

4-6 aprile Perugia, encuentro - festival di letteratura spagnola

PAGINE LETTERARIE

A CURA DI GIULIA COLETTI

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