venezia73 mostra mirabilis - cinemagazine webnio morricone) il kolossal di emir kusturica on the...

42
SNGCI- sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani n° 7/12 anno 2016 Poste Italiane spa sped in a.p. 45% mensile DL 353/03 (conv in legge 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma 1 cns/ac/Roma THE YOUNG POPE di Paolo Sorrentino La grande fiction in anteprima per la prima volta al Lido Venezia73 Mostra Mirabilis ITALIA IN CONCORSO con Giuseppe Piccioni, Roan Johnson e la coppia DOC D’Anolfi-Parenti Nastri70 Taormina d’Argento

Upload: others

Post on 13-Jan-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 1

SNGC

I- sin

daca

to n

azio

nale

gior

nalis

ti cin

emat

ogra

fici i

talia

ni n

° 7/

12 a

nno

2016

Poste

Itali

ane s

pa sp

ed in

a.p.

45%

men

sile D

L 353

/03 (

conv

in le

gge 2

7/2/

2004

n. 46

) art.

1 co

mm

a 1 cn

s/ac

/Rom

a

THE YOUNG

POPE di Paolo Sorrentino

La grande fiction in anteprima per la prima volta al Lido

Venezia73Mostra Mirabilis

ITALIA IN CONCORSOcon Giuseppe Piccioni, Roan Johnson

e la coppia DOC D’Anolfi-Parenti

Nastri70 Taormina d’Argento

Page 2: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

2 cinemagazine

l’edi

tori

ale

Mostra mirabilis: abbiamo “rubato” un po’ del titolo di uno dei tre film in concorso per lanciare il concept di una selezione che appare, non solo nella rassegna ufficiale e in concorso, come la più ricca variegata e senza dubbio a rischio di rivelarsi davvero

sorprendente di quante Alberto Barbera non ne abbia firmate negli ultimi anni. Verrebbe da dire che con il ‘buco’ fisico riempito finalmente da una nuova sala al Lido si sia anche colmato quest’anno un vuoto che, a rileggere le selezioni degli ultimi tempi, era forse insipegabile ma evidente, oggi che la Mostra sceglie di consolidare la sua linea d’autore aprendo, però (e non poco) anche alla scommessa di un’attenzione nuova al cinema più giovane, inedito, da scoprire. Come un viaggio alla scoperta dell’oggi, ecco dunque un percorso pronto a svelarci con le opere dei grandi anche qualche sorpresa. Se il cinema italiano in concorso punta anche su un ritorno - il nuovo film di Giuseppe Piccioni - è significativo che anche a Venezia, luogo di studio e celebrazione del cinema più autoriale ma anche di glamour internazionale su un red carpet da sempre molto ambito, per l’Italia siano in arrivo tre titoli senza star. Giovanissimi e da scoprire i due attori di Roan Johnson, molto promettenti, a quanto pare, le ragazze on the road di Piccioni, inediti poi (per il pubblico della Mostra e per molto cinema) i due autori del documentario con il quale Barbera ha deciso di correre un nuovo, splendido, rischio come ai tempi in cui Gianfranco Rosi fece scoprire attraverso il Leone d’Oro la sua cifra autoriale unica nel cinema del reale con Sacro GRA. Non potevano che essere in sintonia i film delle sezioni autonome e in particolare quelli delle Giornate con una selezione molto al femminile dedicata alle ‘sirene’ del nuovo cinema fin dall’immagine che lancia quest’annata. Noi, perfettamente in linea, con il Premio Bianchi giochiamo sull’eterna govinezza (sì c’è anche quella…) e premiamo un Maestro di cinema, di cultura, di ironia come Ugo Gregoretti. Come dire che la giovinezza non ha età ma è davvero uno stato d’animo, in certi casi, davvero evergreeen…Buona Mostra.

Page 3: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

in copertina: Jude LawThe Young Pope© Gianni Fioritocourtesy uff. stampa Daniela Staffa

8½ è dedicato a chi il cinema lo ama davvero. Innovativo, indipendente e sempre pronto ad andare controcorrente, lo puoi leggere in versione magazine, scorrere le sue pagine Facebook e navigare il suo blog ricco di contenuti digitali e video esclusivi.

PROVA IL GUSTO DI SAPERNE DI PIÙ.

8½, il magazine diverso da tutti gli altri e mai uguale a se stesso.

www.8-mezzo.it

SNGC

I- sin

daca

to n

azio

nale

gior

nalis

ti cin

emat

ogra

fici i

talia

ni n

° 7/

12 a

nno

2016

Po

ste

Ita

lia

ne

sp

a sp

ed

in

a

.p

. 4

5%

m

en

sile

D

L 3

53

/0

3 (c

on

v in

le

gg

e 2

7/2

/2

00

4 n

. 4

6) a

rt. 1

c

om

ma

1

c

ns/a

c/R

om

a

THE

YOUNG

POPE

di Paolo SorrentinoLa grande fiction in anteprima

per la prima volta al Lido

Venezia73

Mostra Mirabilis

ITALIA IN CONCORSO

con Giuseppe Piccioni, Roan Johnson e la coppia DOC D’Anolfi-Parenti

Nastri70 Taormina d’Argento

Periodico di Informazione Cinematografica del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani

Direzione, redazione e amministrazioneVia Giulia n. 400186 Romatel 06 682 10 523 [email protected]

Direttore responsabileLaura Delli Colli(presidente SNGCI)

CondirettoreRomano Milani(segretario generale SNGCI)

Comitato editoriale

(Direttivo SNGCI)Laura Delli ColliFulvia CapraraMaurizio di RienzoPaolo SommarugaFabio FalzoneOscar CosulichSusanna RotunnoPier Paolo La RosaStefania Ulivi

Segretario Generale Romano Milani

Membri di dirittoMario Di FrancescoCarlo Muscatello FNSI

Collegio dei sindaciFranco Mariotti (presidente)Anna Maria PiacentiniTeresa Marchesi

Progetto GraficoPizzetti&Partners

In questo numerofotografie diPietro CocciaLeonardo PucciniRiccardo Ghilardi

SelezioniComposit

StampaSelegrafica 80

Registrazione Tribunale di Roman. 14474 del 31/3/1972

1L’EDITORIALE

VENEZIA734 MOSTRA MIRABILIStra generi e superstardi Laura Delli Colli

10 TUTTI A CASAPre-apertura per ComenciniI restauri, la memoriaa cura di Romano Milani

15 LE GIURIE LE NEWS

17SONIA BERGAMASCOmadrina 2016

19 "PIÙ QUALITÀ"è l'annuncio di Paolo Baratta

21VI RACCONTO LA MIA MOSTRAincontro con Alberto Barberadi Miriam Mauti

24 LEONI ALLA CARRIERA

28 VENICE DAYSLargo alle ragazzedi Francesca Palmieri

34 LA SIC FA TRENTUNOle scelte dei critici

38 PREMIO BIANCHI UGO GREGORETTIpassione e ironia

NASTRI7040 TAORMINA D'ARGENTOa cura di Francesca Pierleoni e Francesca Palmieri

71PORTFOLIO D'AUTOREi ritratti di Riccardo Ghilardi

76 IL VENTO DEL NORDun mare di cinema a Lampedusa

MADE FOR CINEMAWHERE CINEMA IS MADE

ROMA LAZIOFILMCOMMISSION

CONCORSO PERWEB SERIESchiusura iscrizioni 15 settembre 2016

scarica il bandowww.romawebfest.it/rwf/bandi/2016-bando-movieland

Page 4: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 76 cinemagazine

Un musical per aprire, il remake di un we-stern classico per chiudere, un documen-tario affascinante tra estetica e mistero tra i film in concorso: ci siamo, tra il 31 Agosto e il 10 Settembre una pioggia di film- 55 in sele-zione più 16 corti e 20 restauri dei ‘classici’- cade sugli schermi di Venezia 73. E la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si pre-para ad offrire al pubblico degli appassionati un’edizione che già si annuncia di autentica novità. Venezia mirabilis, potremmo dire ru-bando in qualche modo il titolo proprio al do-cumentario- entrato in selezione ‘in corner’, realizzato a quattro mani da una coppia di

autori, insieme anche nella vita, con il quale il Direttore della Mostra Alberto Barbera immagina, forse di replicare un effetto Sacro Gra, qualche anno dopo, già responsa-bile comunque di offrire visibilità a qualcosa che non è solo cinema nel senso tradizionale del termine. Non solo il cinema d’autore (quello di invenzione e di tradi-zionalissima ‘fiction’ insomma) fa parte, del resto, di una selezione che sembra improvvisamente voler rischiare qualcosa di più: ricca, eclettica, in una formula comples-

sivamente ‘ringiovanita’ che apre gli occhi sul nuovo, ben sapendo che il nuovo nel cinema è sperimentazione, contaminazione, e appunto anche capacità di rischiare in un cinema, soprattutto italiano, che invece sembra –pro-prio a giudizio di Barbera- troppo ancorato alla formula di commedie non sempre ‘alte’ ma, piuttosto, “comme-diole, quando non commediacce” solo popolari. E’ stato particolarmente critico, in questo senso il Direttore della Mostra presentando la selezione. A chi ha chiesto qual è la sua visione del cinema italiano ha risposto senza mez-zi termini che non è certo lo specchio di un cinema che sembra “ancorato all’ovvietà di formule non sempre vin-centi ma, anzi, ripetitive quando non scontate”. Non lo sono affatto le scelte della Mostra in arrivo, un Fe-stival di proposte che guarda prioritariamente all’autore ma si apre, come poche altre volte, ad una realtà cinema-tografica che non dimentica né il documentario (appunto Spira mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti) né la grande fiction (il Papa impossibile e provocatorio di Jude Law nelle mani e nella fantastica invenzione di Paolo Sorrentino), né le novità più fresche (in concorso c’è Piuma di Roan Johnson), né tantomeno la memoria (i 20 restauri), i grandi autori (il primo omaggio a Michael

di Laura Delli Colli

DAL 31 AGOSTO AL10 SETTEMBRE UNA MARATONAALL’INSEGNA DELLA QUALITÀ CON MOLTE NOVITÀVENEZIA73:MOSTRA MIRABILIStra generi e (molte) superstar

73

Page 5: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 98 cinemagazine

tutti gli autori vorrebbero realizzare, una scommessa che ha subito convinto i selezio-natori”. Anche Giuseppe Piccioni ha scelto per questo ritorno il mondo dei ragazzi con Questi giorni (“è la sua opera più ambiziosa” dice Barbera), ritratto di un gruppo di univer-sitari di provincia, un po’ come i ragazzi di Piuma e la loro gravidanza inattesa, alle pre-se con la difficoltà del “crescere” (nel cast, anche Margherita Buy e Filippo Timi).

SORRENTINO - ROSSI STUART E DI NUOVO MUNZI Fuori concorso, ancora Italia (ma come Even-

to Speciale e internazionale) con Paolo Sorrentino, e le prime due attese puntate della fiction The Young Pope, con Jude Law, che vedremo in Italia su Sky. E poi con Tommaso di Kim Rossi Stuart, film che ha forti radici au-tobiografiche – c’è la sua bellezza, il tormento del suo rap-porto con le donne, in un ‘mettersi a nudo’ in ogni senso, dice Barbera – in cui Kim recita insieme a Jasmine Trinca e Cristiana Capotondi. Tra i documentari, invece, ci sono Assalto al cielo di Francesco Munzi e La nostra guerra

– Our War di Bruno Chiara Vallotti, Claudio Jampaglia e Benedetta Argentieri, una co-produzione Italia – Usa.Passando a Orizzonti, parlano italiano Il più grande so-gno di Michele Vannucci e Liberami di Federica Di Gia-como, mentre tra i cortometraggi troviamo Stanza 52 di Maurizio Braucci, Colombi di Luca Ferri e Good News di Giovanni Fumu (Corea del Sud – Italia). Fuori competizio-ne, Chiara Caselli firma Molly Bloom.In “Cinema nel giardino”, a far compagnia a Muccino ci sono anche Michele Santoro con Robinù e Francesco Carrozzini con Franca: Chaos and Creation.

LA ‘CACCIA’ INTERNAZIONALE AL LEONEMa in corsa per il Leone ci sono molti, moltissimi titoli in-ternazionali: Terrence Malick con il documentario Voyage of Time (Cate Blanchett e Brad Pitt con la musica di En-nio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto-ria d'amore ambientata in una piccola città tedesca all'in-domani della Prima Guerra Mondiale, Arrival di Denis Vill-leneuve (Sicario), un film di fantascienza con Amy Adams e Jeremy Renner. Ancora: il 3D d'autore di Wim Wenders, Les beaux jours

Cimino e Abbas Kiarostami era inevitabile), le vecchie glorie (Jean Paul Belmondo, Marina Vlady nel documentario di Parenti e D’Anolfi), fino a cedere alla tentazione glam di un red carpet già affollato.

LA MOSTRA COME UNA ‘VETRINA’ CHE NON DIMENTICA I GENERISe gli italiani oltre ai tre titoli in concorso (con Spira Mirabilis, Piuma e Questi giorni, ritor-no al cinema di Giuseppe Piccioni) saranno protagonisti di una vetrina che non dimentica i generi, le sale del Lido (compresa l’ultima, in giardino, che ha chiuso la ferita dell’annoso,

squallido ‘buco’ lasciato aperto da un cantiere incompiu-to…) si apriranno per Cate Blanchett, Michael Fassben-der, Mel Gibson, Paolo Sorrentino,Emma Stone, Ryan Gosling, Jake Gyllenhall, Jude Law, Natalie Portman, Denzel Washington, Jeremy Renner e ancora per Wen-ders, Larraìn, Malick, Kusturica, Ozon, Tom Ford in una passerella che non dimentica tra i giurati il fascino dei ‘nostri’ Chiara Mastroianni, Valentina Lodovini, Kim Rossi Stuart e vedrà sfilare davanti al Palazzo del Cinema an-

che Monica Bellucci, Margherita Buy, Gabriele Muccino che torma finalmente al cinema italiano. Venezia mirabilis: sì, sulla carta, davvero un’ottima partenza. Ma entriamo nelle scelte della Mostra 73 che in queste pagine si sve-la, poi, attraverso il suo percorso di programmi, progetti, ospiti, percorsi paralleli: “Abbiamo voluto solo i film più nuovi e coraggiosi, quelli davvero capaci di uscire dagli schemi” dice Alberto Barbera.

UNA SELEZIONEALL’INSEGNA DELL’IMPREVEDIBILE…Ed ecco, dunque, che in questo solco l’outsider Spira Mirabilis della coppia D’Anolfi Parenti, low budget (“che sarebbe riduttivo definire documentario”, sottolinea il diret-tore artistico) indaga sul senso della vita e il concetto di im-mortalità con una forte potenza concettuale) Ecco che par-lando di imprevedibilità, parola che piace molto quest’anno al Direttore della Mostra ma anche al Presidente Paolo Baratta, stupisce e rappresenta un dichiarato rischio su un autore giovane la scelta di Piuma di Roan Johnson, sto-ria di una gravidanza inattesa che movimenta la vita di due 18enni, raccontata con toni ironici e leggerezza. Per Barbera “è la commedia intelligente e divertente che

Page 6: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 1110 cinemagazine

d'Aranjuez (con Nick Cave nel cast), Andrei Konchalovsky con Paradise in bianco e nero Tom Ford com Nocturnal Animals. Concludono la selezione, The Bad Batch di Ana Lily Amirpour (Usa), Une vie di Stephane Brizé (Francia), The Light Between Oceans di Derek Cianfrance (Usa, Australia, Nuova Zelanda), El Ciudadano Ilustre di Mariano Cohn e Gastón Duprat (Argenti-na, Spagna), The man who left di Lav Diaz (Filippine), La re-

gión salvaje di Amat Escalante (Messico), Brimstone di Martin Koolhoven, El Cristo ciego di Christopher Murray. E infine, aggiun-to nella notte, il film di Pablo Larraìn Jackie con il premio Oscar® Natalie Portman come la first lady Jacqueline Kennedy nei giorni suc-cessivi all'omicidio di JFK. E se fosse, tutta, una Mostra soprattutto all star?

In concorso è anche il film di apertura dal regista di Whiplash Damien Chazelle, imprevedibilmente un musical per inaugu-rare la 73.ma edizione della Mostra. È La La Land con Emma Stone e Ryan Gosling. È la storia di due sognatori che tenta-no di arrivare a fine mese, inseguendo le loro passioni. “La La Land è un sorprendente omaggio alla stagione d’oro del Musical americano – lo racconta così il direttore Alberto Bar-bera – da Un americano a Parigi di Vincent Minnelli a New York, New York di Martin Scorsese e, nello stesso tempo, la compiuta rifondazione del genere attraverso la reinvenzione dei suoi canoni. Se proprio il suo Whiplash fu la rivelazione di un nuovo autore, La La Land è la sua definitiva, ancorché precoce, consacrazione tra i grandi registi del nuovo firma-mento hollywoodiano.” Entusiasta di inaugurare la Mostra anche il regista, Damien Chazelle che ”A nome di tutto il cast e della troupe del film” si sente “allo stesso tempo emo-zionato e onorato per quest’ invito della Mostra. È con un profondo senso di umiltà che entriamo a far parte del gruppo di film che hanno aperto in passato questo Festival, e non vediamo l’ora di condividere il nostro lavoro col pubblico di Venezia”. La La Land è in programma in prima mondiale il 31 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, una moderna versione della classica storia d’amore ambientata a Hollywood, resa più intensa da numeri spettacolari di canto

e danza. Mia (Emma Stone), aspirante attrice, serve cappuc-cini alle star del cinema fra un’audizione e l’altra. Sebastian (Ryan Gosling), appassionato musicista jazz, tira a campare suonando in squallidi pianobar. Ma come il successo cresce per entrambi, si trovano di fronte a decisioni che incrinano la fragile costruzione della loro relazione amorosa. E proprio i sogni così duramente inseguiti e protetti, rischiano ora di di-ventare la principale causa della distanza che si crea fra l’uno e l’altra. La La Land sarà distribuito negli Usa da Lionsgate dal 16 dicembre 2016, e in Italia da 01 in collaborazione con Leone Film Group Damien come si è detto è l'autore di Whi-plash, film vincitore agli Oscar® di ben tre statuette, inclusa quella per il miglior attore non protagonista a J.K. Simmons (su cinque importanti nomination). Chiuderà, infine, la Mostra l'attesissimo I magnifici sette, re-make di Antoine Fuqua (è il regista di Training day) del film di John Sturgess del 1960 ispirato a I sette samurai di Akira Kurosawa. Supercast con Denzel Washington, Ethan Hawke e Peter Sarsgaard. Quando la città di Rose Creek si ritrova sotto il tallone di ferro del magnate Bartholomew Bogue, per trovare protezione i cittadini disperati assoldano sette fuori-legge, cacciatori di taglie, giocatori d'azzardo e sicari. Men-tre preparano la città per la violenta resa dei conti sette mer-cenari si trovano a lottare per qualcosa che va oltre il denaro.

LA LA LAND e I MAGNIFICI SETTE Apertura in musical e chiusura western

Page 7: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 1312 cinemagazine

Pretty Poison [Dolce veleno]di Noel Black (Stati Uniti, 1968, 89’, Colore) restauro: 20th Century Fox

Processo alla città (The City Stands Trial)di Luigi Zampa (Italia, 1952, 99’, B/N) restauro: CSC-Cineteca Nazionale e Gaumont in collaborazione con Astrea. Sentimenti di giustizia

Profumo di donna (Scent of a Woman)di Dino Risi (Italia, 1974, 105’, Colore) restauro: CSC-Cineteca Nazionale e Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Dean Film

Shanzhong Chuanqi (Legend of the Mountain) [La leggenda della montagna]di King Hu (Hong Kong, 1979, 184’, Colore)restauro: Taiwan Film Institute

Shichinin no Samurai (Seven Samurai) [I sette samurai]di Akira Kurosawa (Giappone, 1954, 207’, B/N)restauro: T®h®

Stalkerdi Andrej Tarkovskij (URSS, 1979, 162’, B/N, Colore ) restauro: Mosfilm (produttore del restauro Karen Shakhnazarov)

Tutti a casa(Everybody Go Home!)di Luigi Comencini (Italia, Francia, 1960, 115’, B/N) restauro: Filmauro e CSC-Cineteca Nazionale

Twentieth Century [XX secolo]di Howard Hawks (Usa, 1934, 91’, B/N)restauro: Sony Pictures

Le Voleur (The Thief of Paris) [Il ladro di Parigi]di Louis Malle (Francia, Italia, 1965, 122’, Colore)restauro: Gaumont

In prima mondiale martedì 30 in Sala Darsena la copia restaurata Tuttia Casapreapertura della Mostra per il centenario di Luigi Comencini

Dedicata quest’anno a Luigi Comencini per il cen-tenario della nascita, la serata di pre-apertura della Mostra martedì 30 in Sala Darsena. Il film scelto per l’occasione è Tutti a casa (coproduzione italofrance-se del 1960), con Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina ed Eduardo De Filippo, prodotto da Dino De Laurentiis, sceneggiato da Age e Scarpelli e premia-to all’epoca con due David di Donatello e un Nastro d’argento. Il film sarà proiettato, in un restauro digitale, in prima mondiale, Cinecittà Digital Factory a cura di Filmauro e CSC - Cineteca Nazionale di Roma. Tutti a casa è considerate il capolavoro di Comencini, uno dei film, forse il più rappresentatico dove dramma e comicità, coraggio e semplice lotta per la sopravvi-venza segnano l’avvio della commedia all’italiana, con la complicità di Age e Scarpelli e con le amare risa-te provocate da un grandissimo Alberto Sordi. Il film racconta il caos dell’8 settembre 1943, quando con l’armistizio Badoglio i soldati del re e del duce furono abbandonati a se stessi, tra mille paure. Tutti a casa è un film “on the road” lungo un’Italia disa-strata e confusa quando i soldati non ebbero più ordini e ciascuno decise di tornare al suo paese: tutti a casa, appunto. Il film fu premiato da un grande successo po-polare, con oltre un miliardo di lire al box office.

VENEZIA CLASSICI

1848di Dino Risi (Italia, 1948, 11’, B/N)restauro: Archivio Nazionale Cinema ImpresaCSC-Cineteca Nazionale e Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

An American Werewolf in London [Un lupo mannaro americano a Londra] di John Landis (Gran Bretagna, 1981, 137’, Colore)restauro: Universal Studios

L’argent(Money) [Il denaro]di Robert Bresson (Francia, Svizzera, 1983, 83’, Colore) restauro: MK2

La battaglia di Algeri (The Battle of Algiers)di Gillo Pontecorvo (Italia, Algeria, 1966, 121’, B/N)restauro: Cineteca di Bologna e IstitutoLuce – Cinecittà in collaborazione con Surf Film Srl e Casbah Entertainment

The Brat [La trovatella]di John Ford (Stati Uniti, 1931, 65’, B/N) restauro: The Museum of Modern Art e The Film Foundation

Break upL’uomo dei cinque palloni(The Man with the Balloons)di Marco Ferreri (Italia, Francia, 1965, 85’, B/N)Restauro: Cineteca di Bologna e Museo Nazionale del Cinemain collaborazione con Warner Bros

Dawn of the DeadEuropean Cut [Zombi]di George A. Romero (Stati Uniti, Italia, 1978, 116’, Colore)restauro: Koch Media in collaborazione con Norton Trust e Antonello Cuomo

Manhattan di Woody Allen (Stati Uniti, 1979, 97’, B/N)restauro: Park Circus, Metro Goldwyn Mayer

OCI CIORNIE (Dark Eyes)di Nikita Michalkov(Italia, URSS, 1987, 144’, Colore)restauro: Istituto Luce-Cinecittà e CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Viggo

The Ondekoza di Kato Tai ( Giappone 1979, 107’, Colore)restauro: Shochiku Co., Ltd.

Opfergang (The Great Sacrifice) [La prigioniera del destino]di Veit Harlan (Germania, 1942-1943, 97’, Colore) restauro: Friedrich Wilhelm Murnau Stiftung

Page 8: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 1514 cinemagazine

.

Ha ricevuto un Orso d’Oro, una candidatura agli Oscar, premi e omaggi ovunque. È considerato un genio del cinema di animazio-ne mondiale. Il suo nome sta in-sieme a quelli di Hayao Miyazaki, John Lasseter della Pixar, Nick Park, Matt Groening dei Simp-son (e di questi, alcuni ne dichia-rano esplicita l’influenza).Bozzetto non troppo ci fa en-trare, guidati dal protagonista, nella sua casa e nel suo studio. Ci presenta i suoi animali e la sua famiglia, gli amici, i suoi col-laboratori. Racconta il maestro mentre si muove in macchina, nei suoi sogni, con una matita in mano. Così mondo disegnato e mondo non disegnato diventa-no sorprendentemente un unico mondo. Con dentro decine di piccole lezioni di creatività, e alcuni temi: la natura, l’umorismo, l’assur-dità delle guerre, la potenza delle idee. Acqua e zucchero - Carlo Di Palma: i colori della vita di Fariborz Kamkari, prodotto da Acek e distri-buito da Luce Cinecittà, non è solo il racconto della vita artistica di Di Pal-

ma, direttore della fotografia, artista-artigiano, fiero delle sue semplici ra-dici romane. E’ anche un percorso all’interno del cinema italiano attraverso più di cen-to film ai quali ha collaborato: dal neo-realismo di Visconti, De Sica, Germi, ai capolavori come Deserto rosso e Blow Up di Antonioni, alla lunga

collaborazione con Woody Allen. Aneddoti e commenti di autorevoli eccellenze del cinema mondiale tra i quali Bernardo Bertolucci, Allen, Wenders, Schlöndorff, Loach, ci accompagnano in questo appassio-nante viaggio con i colori e la visione di un cinema italiano che rimane per sempre nella storia mondiale.

A ROBERTO ANDÒ la Giuria degli studenti di cinema

È Roberto Andò a presiedere quest’anno la Giuria di studenti di cine-ma che assegnerà i Premi Venezia Classici per il Miglior Film Restau-rato e per il Miglior Documentario sul cinema. Tra i diversi capolavori restaurati di Venezia Classici della 73. Mostra, saranno presentati tra gli altri: L’argent di Robert Bresson (1983), La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo (1966) - restauro: Cineteca di Bologna e Istituto Luce–Cinecittà in collaborazione con Surf Film Srl e Casbah Entertainment -, Il ladro di Parigi di Louis Malle (1965), La leggenda della montagna di King Hu (1979), Un lupo mannaro americano a Londra di John Landis (1981), Manhattan di Woody Allen (1979), Oci Ciornie di Nikita Michalkov (1987) - restauro: Istitu-to Luce-Cinecittà e CSC-Cineteca Nazionale in collaborazione con Viggo -, L’uomo dei cinque palloni di Marco Ferreri (1965), Zombi di George A. Romero (1978).Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei mi-gliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Stefano Francia di Celle, Venezia Classici presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori.La Giuria presieduta da Roberto Andò è composta da 26 studenti – indicati dai docenti - dell’ultimo anno dei corsi di cinema delle uni-versità italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari.

A 20 anni dalla scomparsa di Marcello Mastroianni, la 73ª Mostra gli rende omaggio con l’anteprima mondiale in Ve-nezia Classici del restauro di Oci ciornie il capolavoro di Ni-kita Michalkov per il quale Mastroianni nel 1987 fu premiato per la migliore interpretazione al Festival di Cannes.Il restauro – voluto da Istituto Luce Cinecittà, CSC–Cinete-ca Nazionale e VIGGO Srl in collaborazione con RAI Cine-ma – propone la versione lunga del film, una versione ine-dita, ricca di varianti d’autore con un recupero che riporta eccezionalmente alla luce 20 minuti inediti restituendo al

film personaggi, scene e un diverso finale. ‘Forse amo Cechov in modo così speciale, perché i suoi personaggi, i suoi racconti, somigliano alla vita. O forse corrispondono meglio alla mia natura, anche alla mia na-tura d’attore’ disse Msstroianni presentando il film, all’usci-ta. Prodotto da Silvia D’Amico Bendicò e Carlo Cucchi per Excelsior Film-TV, RAI (Rete 1), il film viene distribuito da Istituto Luce-Cinecittà. Il restauro realizzato da RBC in coo-perazione tecnica di Video Master Digital, Cinecittà Digital Factory e Fabio Venturi.

Sono tre I titoli fuori Concorso-Non Fiction di Luce Cinecittà: Venezia 73 propone Assalto al cielo di France-sco Munzi; a Venezia Classici/Do-cumentari sul cinema partecipano Bozzetto non troppo di Marco Bon-fanti e Acqua e zucchero - Carlo Di Palma: i colori della vita di Fariborz Kamkari. Assalto al cielo di Fran-cesco Munzi è prodotto, in collabo-razione con Rai Cinema, da Istituto Luce Cinecittà che lo distribuisce. Costruito esclusivamente con ma-teriale documentario di archivio - Ar-

chivio storico Istituto Luce Cinecittà, Rai Teche, Associazione Alberto Grifi, AAMOD e Cineteca di Bologna - il film racconta la parabola di quei ragazzi che animarono le lotte politiche ex-traparlamentari negli anni compresi tra il 1967 ed il 1977 e che tra slanci e sogni, ma anche violenze e delitti, inseguirono l’idea della rivoluzione, tentando l’“Assalto al Cielo”.Diviso in tre movimenti come fosse una partitura musicale, il film esprime il sentimento che oggi conserviamo di quegli anni, mescolando nelle scelte

del materiale e di montaggio, memo-ria personale, storia, spunti di rifles-sione e desiderio di trasfigurazione.Bozzetto non troppo di Marco Bon-fanti - prodotto da Zagora Film e Isti-tuto Luce Cinecittà, che lo distribui-sce, in collaborazione con Sky Arte HD è il ritratto del 78enne Bruno Boz-zetto, il famoso creatore di capolavo-ri come West and Soda, Vip-Mio fratello Superuomo, Allegro non troppo e del popolare Signor Rossi. Bozzetto ha firmato oltre 300 tra film, corti, lavori per la tv e il web.

OCI CIORNIE Marcellovent’anni dopo

Page 9: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 1716 cinemagazine

Pronte le tre Giurie internazionali di Venezia 73, Orizzonti, Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” al lavoro per la 73.ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

Nel concorso, con il presidente, il regista Sam Mendes, troviamo l’artista, cantante, regista e scrittrice statunitense Laurie Anderson, fra le principali e più coraggiose esponenti della scena creativa d’avanguardia in America, l’at-trice britannica Gemma Arterton, il magistrato, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italia-

no Giancarlo De Cataldo, autore del best seller Romanzo criminale, l’attrice tedesca Nina Hoss, l’attrice francese Chiara Mastroianni, il regista statunitense Joshua Oppen-heimer, il regista venezuelano Lorenzo Vigas, l’attrice, regi-sta e cantante cinese Zhao Wei.

La Giuria di Venezia 73 assegnerà ai lungometraggi in Con-corso i seguenti premi ufficiali: Leone d'Oro per il miglior film; Leone d’Argento - Gran Premio della Giuria; Leone d’Argento – Premio per la migliore regia; Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile; Coppa Volpi per la miglio-re interpretazione femminile; Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergenti; Premio per la migliore sceneggiatura; Premio Speciale della Giuria. La Giuria internazionale di Orizzonti, oltre al presidente, il re-

gista francese Robert Guédiguian, è composta da: il critico e storico del cinema statunitense Jim Hoberman, l’attrice egiziana Nelly Karim, l’attrice italiana Valentina Lodovini, l’attrice e regista coreana Moon So-ri, il critico e studioso di cinema spagnolo Josè Maria (Chema) Prado, il regista indiano Chaitanya Tamhane.

La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-ae-quo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film; Premio Orizzonti per la migliore regia; Premio Speciale della Giuria Orizzonti; Premio Orizzonti per la miglior interpreta-zione maschile o femminile; Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura; Premio Orizzonti per il miglior cortometrag-gio; Venice Short Film Nomination for the European Film Awards 2016.

La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, oltre al presidente, l’attore e regista italiano Kim Rossi Stuart, è composta da: la produttrice spagnola Rosa Bosch, l’attore e regista sta-tunitense Brady Corbet, l’attrice spagnola Pilar López de Ayala, il critico cinematografico francese Serge Toubiana. La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungome-traggio nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Sele-zione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Fil-mauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

Per giudicare i film in arrivo anche Giancarlo De Cataldo,Chiara Mastroianni, Kim Rossi Stuart, Valentina Lodovini

La parola ai GIURATI…

Barbera,altri quattro anni alla Mostra Il Consiglio di amministrazione della Biennale ha confermato Alberto Bar-bera alla Direzione del Settore Cine-ma per il quadriennio 2017-2020.La nuova Commissione di selezioneper il suo lavoro di selezione, il Di-rettore della Mostra Alberto Barbera si è avvalso quest’anno di Giulia d'A-gnolo Vallan, Bruno Fornara, Mauro Gervasini, Oscar Iarussi, Angela Prudenzi, Emanuele Rauco, Marina Sanna. I corrispondenti dal mondo sono: Giulia d'Agnolo Vallan (Usa, Canada), Mohammad Atebbai (Iran), Violeta Bava (America latina), Pao-lo Bertolin (Turchia, Oceania e Sud Est asiatico), Elena Pollacchi (Cina, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud e Paesi scandinavi), Peter Shepotin-nik (Russia ed ex Repubbliche sovie-tiche), Alessandra Speciale (Africa e Paesi arabi).

Özpetek presidente della giuria MigrartiFerzan Özpetek presiede la giuria della prima edizione del Premio Mi-grarti a Venezia 73. Si tratta di una sezione interamente dedicata ai cor-ti e ai docufilm che vedono il coinvol-gimento diretto dei nuovi italiani. Il Premio MigrArti raccoglie le 16 pro-duzioni vincitrici del bando del Mi-BACT per la promozione di progetti cinematografici capaci di contribuire alla valorizzazione delle culture delle popolazioni immigrate in Italia.I film in concorso verranno presen-tati l’1 settembre alle ore 16 presso l’Italian Pavilion. dal ministro Dario Franceschini, alla presenza del pre-sidente Paolo Baratta e del direttore Alberto Barbera.“Con il progetto Migrarti - dice il ministro - stiamo cercando di col-mare un colpevole ritardo e favorire la conoscenza delle tante culture e

delle diverse comunità che vivono in Italia. Per chi, come me, si occupa della cultura della nazione è un do-vere e un’opportunità interessarsi e valorizzare tutte le culture presenti sul territorio”.

Venice Production bridge dal 1° al 5 settembreIn programma al terzo piano dell’Hotel Excelsior del Lido di Ve-nezia dal 1°al 5 settembre il nuovo Venice Production Bridge, che si propone di specializzare, dandogli continuità,

il Venice Film Market. L’idea consiste nel costruire una nuova occasione d’incontro che per tutte le figure professionali della pro-duzione cinematografica, utile pro-prio al completamento/realizzazione delle opere e alla loro distribuzione, configurandosi come struttura di promozione di nuovi progetti di film e di nuove produzioni e co-produzio-ni a livello internazionale.Apertura anche alla nuova frontiera della VR/Virtual Reality la realtà vir-tuale verso la quale si stanno indi-rizzando i maggiori investimenti e le ricerche tecnologiche più avanzate. Il VPB lancia inoltre il Book Adapta-tion Rights Market, evento riservato (2 e 3 settembre) agli editori, per lo scambio o il lancio dei diritti di adattamento cinematografico delle loro opere, sia nuovi titoli che quel-li appartenenti al catalogo, a grandi produttori cinematografici interna-zionali. Il 3 e 4 settembre, il VPB ospiterà lo European Film Forum or-ganizzato con Creative Europe Me-dia e la Commissione Europea. Lo EFF proporrà 2 giorni di panel di alto livello focalizzati sul finanziamento dei settori culturali e creativi, sul fu-turo del settore cinematografico e sui programmi di training come stru-mento per favorire l’apprendimento

e la creatività.Il VPB offrirà inoltre i tradizionali ser-vizi quali l’Industry Club, la Digital Video Library, una Exhibition Area, proiezioni del VPB Market, un Busi-ness Centre, oltre a numerosi panel e eventi di networking, alcuni di que-sti realizzati in collaborazione con l’European Producers Club.

Luce in sala con ‘pillole’ di comicitàTornano inoltre anche quest'anno le pillole dell'Istituto Luce che saranno proiettate prima di alcuni film della Selezione ufficiale. Si tratta di picco-le lezioni di comicità, lunghe un mi-nuto, provenienti dall'Archivio Luce con personaggi del calibro di: Totò, Vittorio De Sica, Billy e Riva, Walter Chiari, Franca Valeri, Nino Manfredi, Gigi Proietti, Lino Banfi, Bud Spen-cer, Carlo Verdone, Paolo Villaggio, Roberto Benigni, Dario Fo.

Il manifesto di Simone MassiÈ l’immagine di una curiosa situa-zione di attesa, come un invito alla visione imminente dei film, il manife-sto ufficiale della Mostra 73. ideato e realizzato per il quinto anno da Simone Massi. A far cadere il ma-nifesto/sipario in una sorta di auto-ritratto è lo stesso Massi, che inizia a svelare così ciò lo schermo dove saranno proiettati, per undici giorni, i film della Mostra. Viene così evocata la curiosità che alimenta, nel pubblico degli appas-sionati, l’attesa di ogni proiezione d’autore in un festival cinematogra-fico. L'identità visiva e l'immagine coordinata della Mostra di Venezia è stata curata anche quest'anno dallo Studio Graph.X di Milano, sulla base dei disegni di Simone Massi. Pre-miato col David di Donatello e con il Nastro d’Argento al quale continua

VENEZIANEWS

Page 10: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 1918 cinemagazine

E’ quest’anno Sonia Berga-masco la madrina delle serate di apertura e di chiusura del-la 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Ve-nezia. La Bergamasco apre la 73. Mostra di Venezia merco-ledì 31 agosto 2016, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), in occasione della cerimonia di inaugurazio-ne, e il 10 settembre condurrà la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saran-

no annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 73. Mostra. Sonia Bergamasco che ha avuto un’annata di grande popolarità tra Montalbano e Zalone è una delle attrici italiane più versatili. È nata a Milano, dove si è diplomata in pianoforte presso il Con-servatorio Giuseppe Verdi, e in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro. Debut-ta nell’Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler, ed è la Fatina dell’ultima edizione teatrale e televisiva del Pinocchio di Carmelo Bene. A teatro ha lavorato anche con Theodoros Terzopou-los, Massimo Castri e Glauco Mauri. Dal 2001 è interprete e regista di spettacoli in cui l’esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Premio Duse 2014 per il suo lavoro d’attrice, nel 2015 è regista e interprete dello spettacolo Il ballo (tratto dal racconto di Irène Némirovsky). Al cinema debutta nel 2001 con L’amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci presentato alla Mostra di Venezia. Nastro d'ar-gento 2004 come attrice protagonista in La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, lavora anche con Bernardo Bertolucci in Io e te (2012), Giuseppe Piccioni in Giulia non esce la sera (2009), Silvio Soldini nel cortometraggio D’estate (1994), con Franco Battiato in Musikanten (2006). Ottiene il Premio Flaiano come miglior interprete nel film tv De Gasperi, l’uomo della speranza (2005) di Liliana Cavani e sempre per la televisione riscuote grande successo nelle fortunate serie Tutti pazzi per amore (2008-2010) e Una grande famiglia (2012-2015) di Riccar-do Milani. I suoi successi più recenti sono il film Quo vado? con Checco Zalone, diretto da Gennaro Nunziante, per il quale ha ottenuto il Premio Alida Valli al Bari Film Festival, e le nuove puntate del Commissario Mon-talbano, con Luca Zingaretti.

Sonia Bergamasco"madrina"2016

“Sono molto grata ad Alberto Barbera e Pao-lo Baratta per avermi chiamato a interpretare un ruolo così speciale, e aspetto l’apertura dell’edizione 2016 della Mostra del Cinema di Venezia, con lo sguardo puntato sul gran-de cinema del presente” dice Sonia Berga-masco. “La mia “prima volta” alla Mostra di Venezia? “E’ stata con il film L’amore pro-babilmente di Giuseppe Bertolucci, grande artista con cui ho collaborato anche a pro-getti teatrali. Ricordo ancora la proiezione in sala, il sentimento di stupore quasi infantile, l’emozione provata in quell’occasione. Sono tornata più volte, negli anni, alla Mostra di Ve-nezia e quello stupore si è sempre rinnovato, con la consapevolezza di condividere un rito contemporaneo di grande forza e di abitare uno spazio di incontro e di confronto artistico fondamentale”. (r.mil.)

essere regolarmente candidato per l’animazione Massi è anche autore della sigla che dal 2012 introduce le proiezioni ufficiali della Mostra:

30 secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Felli-ni, Anghelopulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dov®enko, Truffaut. Una sigla realizzata con Fabrizio Tassi, musica scritta ed eseguita da Fran-cesca Badalini, sound design è di Stefano Sasso, con le riprese di Ju-lia Gromskaya e la post produzione di Lola Capote-Ortiz. Massi è nato a Pergola nel 1970 dove quest’anno ha organizzato la prima edizione del festival Animavì.

Mostra più facile per i giovaniLa Biennale per la 73.ma Mostra Ci-nematografica promuove e agevola quest’anno la partecipazione del pubblico più giovane alla Mostra of-frendo accrediti per tutti gli studenti universitari attraverso particolari tes-sere promozionali under 26 per 11 o 6 giorni.Tutti gli studenti universitari italiani e stranieri di tutte le facoltà possono fare richiesta di un accredito cine-

ma. Valido per tutti gli 11 giorni di Mostra accredito-cinema consente l’accesso rispettivamente a circa 200 proiezioni aperte a tutti gli ac-crediti, che permettono la visione di tutti i film del programma ufficiale. Quota di registrazione per 11 giorni: 80® Euro.

China Film Forum grazie ai Venice DaysE’ la collaborazione tra i Venice Days e il network internazionale Bridging the Dragon, insieme a Doc.it, a pro-muovere la terza edizione del Chi-na Film Forum in programma alla Mostra del Cinema il 2 settembre e dedicata ai temi, alle storie, alla creatività sull’asse Europa-Cina. Le Giornate degli Autori – Venice Days riservano ogni anno uno speciale momento di approfondimento alla realtà in poderosa trasformazione del sistema cinematografico e au-diovisivo cinese in rapporto con la creatività europea e italiana. L’appuntamento del China Film Fo-rum (organizzato già da tre anni con In Thinker Studio e Youthminds) si trasforma, grazie a questa partner-ship, in un forte momento di sviluppo delle idee e delle forme espressive comuni a culture tanto diverse quan-to votate alla collaborazione. Brid-ging the Dragon è un’associazione internazionale creata per connettere autori e operatori europei e cine-si, organizzando eventi e momenti di incontro e scambio nei maggiori festival internazionali, ma soprattut-to creando occasioni di supporto e consulenza per lo sviluppo di nuovi progetti.

Sfida all’ultimo caliceIl 6 settembre al Lido arriva il film The duel of Wine, la sfida del secolo tra i più affermati sommelier del mondo. Protagonista Charlie Arturaola, il più grande comunicatore di vino in cir-

colazione. Film eccentrico e irriduci-bile dentro un genere, The duel of Wine mette in scena il mondo ma-gico del vino e ciò che ruota attorno ad esso. Una commedia sui generis nella quale personaggi e interpreti coincidono e dove ognuno gioca il proprio ruolo: il massimo comunica-tore di vino del pianeta Charlie Artu-raola è Charlie Arturaola, il top som-melier Luca Gardini fa Luca Gardini, perfino il super chef Gianfranco Vis-sani fa Vissani. Arturaola è nato da famiglia basca, poliglotta, ha lavo-rato in ristoranti di altissimo livello, docente in molti Paesi del mondo, vincitore nel 2012 dell’International Wine and Spirits Competition Com-municator. Ma soprattutto è una leg-genda vivente, una voce ascoltata e rispettata internazionalmente. Un personaggio più che eclettico: è il primo vero , riconosciuto e afferma-to Sommelier-attore.

Un premio speciale a Chris MeledandriCon i due Leoni d’Oro alla carriera arriva anche un tributo speciale al produttore statunitense Chris Me-ledandri, nominato all'Oscar® e fon-datore e CEO della Illumination En-tertainment, per il suo straordinario contributo allo sviluppo del cinema d’animazione. La cerimonia per la consegna del premio si terrà lunedì 5 settembre al Cinema nel Giardino al Lido. Oltre al prestigioso riconoscimento, Meledandri sarà ospite di un'esclu-siva "Conversazione", seguita dalla proiezione di uno speciale filmato tratto dal prossimo film d’animazio-ne SING (2017), prodotto da Illumi-nation Entertainment. Il tributo speciale inizierà con la pro-iezione in anteprima italiana di Pets, Vita da animali (2016, The Secret Life of Pets) prodotto da Illumination Entertainment.

VENEZIANEWS

Page 11: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 2120 cinemagazine

Il Presidente della BiennalePAOLO BARATTA

Attenzione alla qualitàin una MOSTRApiù VITALEE al posto del vecchio ‘buco’ il Cinema in giardinoCome nelle altre arti, così nel cinema occorre grande at-tenzione alla qualità e alla vitalità delle opera, al di là del genere cui appartengono” dice subito il Presidente della Biennale, Paolo Baratta che non si scompone più di tan-to e ostenta anzi una certa resistenza a dare informazioni compiute quando, già alla fine della conferenza stampa romana, gli chiedono come, per esempio, guardando al Lido, in un clima difficile come quello che ci circonda, la Mostra organizzerà quest’anno la sicurezza. “Solo con il coraggio delle scelte e la capacità di assumere rischi si svolge una funzione culturale” dice Baratta.

“Avremo quindi la certezza di essere utili finchè sapremo essere in buona misura imprevedibili”. Lo confermano le scelte illustrate, al suo fianco, dal Direttore della Mostra e quella ‘sterzata’ verso qualche sorprendente invenzio-ne che, attraverso il percorso immaginato quest’anno da Barbera, sembra voler cambiare un pò gli antichi rituali. Baratta invoca “una sorta di coerenza operativa, non solo intellettuale”: “finchè saremo fedeli a questi principi e sapremo mantenere questa specificità, sapremo anche mantenere e rafforzare la nostra capacità di attrarre, nel-la forte competizione internazionale, produzioni di qualità che riconoscono nella presenza alla nostra Mostra la pos-sibilità di ottenere un valore aggiunto anche ai fini del loro lancio commerciale. Le ultime edizioni lo mostrano chiara-mente e quella in arrivo in particolare saprà confermarlo”Secondo il Presidente sono comunque tre le principali no-vità di questa nuova fase: l’apertura di una “sala nuova” che è anche una sezione nuova; il rafforzamento dell’im-pegno per “Biennale College” (dovrà favorire lo sviluppo di un progetto che ha già dato più che lusinghieri risulta-ti); l’avvio del cosiddetto “Venice Production Bridge”, un nuovo strumento utile per portare al pieno finanziamento opere compiutamente progettate”. Sono tre novità di un nuovo corso che segna da un lato un’apertura verso un ventaglio maggiore di opere e generi, dall’altro l’ intensi-ficazione –dice Baratta- del nostro contributo alle energie che progettano, costruiscono e realizzano opere cinema-tografiche. Si tratta di impegni di lavoro che vanno ben al di là delle giornate veneziane in arrivo”. Con una novità che colma un vulnus criticato da anni: “Sì, c’era un buco…negli ultimi anni della Mostra,ma - dice orgogliosamente Barat-ta- Il buco è stato coperto!” Una soluzione che al Comune, una volta sciolti i nodi dei contenziosi e delle dispute che hanno tenuta aperta una vera ‘ferita’ma il Presidente ora può annunciarlo: “Abbiamo finalmente uno spazio nuovo all’aperto- con i 440 posti del Cinema in giardino- che ci consente di ridisegnare il sistema degli spazi della cittadel-la del cinema, possiamo integrare i programmi tradizionali con nuove iniziative”.

DEREK CIANFRANCE THE LIGHT BETWEEN OCEANSUsa, Australia, Nuova Zelanda, 133’Michael Fassbender, Alicia Vikander, Rachel Weisz, Emily Barclay

MARIANO COHNGASTÓN DUPRATEL CIUDADANO ILUSTREArgentina, Spagna, 118’Oscar Martínez, Dady Brieva, Andrea Frigerio, Nora Navas, Gustavo Garzón

MASSIMO D’ANOLFI MARTINA PARENTISPIRA MIRABILISItalia, Svizzera, 121’(documentario)

LAV DIAZANG BABAENG HUMAYO (THE WOMAN WHO LEFT)Filippine, 226’Charo Santos-Concio, John Lloyd Cruz

AMAT ESCALANTELA REGIÓN SALVAJEMessico, 100’Ruth Ramos, Simone Bucio, Jesús Meza, Edén Villavicencio

TOM FORDNOCTURNAL ANIMALSUsa, 115’Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Michael Shannon, Aaron Taylor-Johnson, Isla Fisher, Laura Linney

(segue)

VENEZIA 73CONCORSO INTERNAZIONALE di lungometraggi in prima mondiale

ANA LILY AMIRPOURTHE BAD BATCHUsa, 115’Suki Waterhouse, Jason Momoa, Keanu Reeves, Jim Carrey, Giovanni Ribisi

STÉPHANE BRIZÉUNE VIEFrancia, Belgio, 119’Judith Chemla, Jean-Pierre Darroussin, Swann Arlaud, Yolande Moreau

DAMIEN CHAZELLELA LA LANDUsa, 127’Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, J.K. Simmons, Finn Wittrock

LA MOSTRA IN NUMERI

I nuovi lungometraggi della Selezione Ufficiale sono 5519 in Venezia 73 (Concorso)17 Fuori Concorso (di cui 7 documentari) 19 in Orizzonti i cortometraggi sono 16 (Venezia Orizzonti)Venezia Classici20 i lungometraggi restaurati

Numero dei titoli iscritti quest’anno 2901 1468 lungometraggi 1433 cortometraggi

Page 12: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 2322 cinemagazine

È soddisfatto Alberto Barbera: al suo ottavo anno da Diret-tore della Mostra del cinema di Venezia, stavolta sembra aver messo d'accordo finalmente tutti. Chi voleva una Mo-stra d'autore sarà accontentato, ma anche il glamour avrà la sua parte, con una valanga di divi annunciati sul tappe-to rosso, dalla meravigliosa Natalie Portman di Jackie, di Pablo Larraìn, a Cate Blanchett per Terence Malick, dalla coppia Fassebender – Vikander, a Jude Law in versione...papale. “Quest’anno eravamo tutti abbastanza convinti della qualità della selezione che abbiamo messo insieme. I primi commenti, la prima sensazione è che abbiamo col-pito nel segno. E con una rassegna in parte imprevedibile, ricchissima, variegata. Sembrano tutti un po’ spiazzati e favorevolmente colpiti”.Direttore hai detto di aver faticato più di altri anni. Non cer-to per la mancanza di film, però, a giudicare dai titoli...Infatti. C’erano molti più film e di qualità media più alta del solito, abbiamo faticato a scartare delle cose che altre cir-costanze avremmo preso con grande soddisfazione. E devo dire che abbiamo lasciato a casa qualche film bel-lo, che avrebbe potuto anche essere inserito in un altro anno. Ma il lavoro non finisce quando scegli un film, anzi. A quel punto entrano in gioco il marketing, gli agenti dei talent, la distribuzione italiana….una serie infinita di cose, giorni e giorni infiniti di trattative da fare mentre stai guar-dando gli altri film…Giornate infinite e senza sosta. Ci sarà, come sapete, anche una sala nuova per il pubblico, con una sezione gratis, nel Giardino. Qui l'anteprima del nuovo

film di James Franco e di L'estate addosso di Gabriele Muccino. Hai sottolineato come quest'anno più che mai il cinema si sia occupato dei grandi temi universali, ma non in modo diretto. Come, allora?Le guerre, l’immigrazione, la disuguaglianza sociale, la fa-miglia, il disagio giovanile, negli ultimi anni sono stati rac-contati dal cinema in maniera diretta, quasi giornalistica. I film che abbiamo selezionato invece sembrano usare dei filtri, magari quello del genere (ci sono due film di fan-tascienza, un western) oppure sono romanzi portati sul grande schermo. Tutto questo non vuol dire fuggire dalla contemporaneità e dalla realtà, ma parlare dell’oggi in un altro modo. Ogni racconto, anche se ambientato nel pas-sato o nel futuro è sempre un racconto dell’oggi. Il cinema è costantemente un cinema del presente.I film in anteprima, ma anche gli omaggi. Venezia 73 pre-senterà L'anno del dragone, ricordando Michael Cimi-no. Cosa vedremo invece per Kiarostami?D’accordo con i due figli mostreremo uno dei 20 corto-metraggi a cui Abbas stava lavorando, che non ha potuto completare a causa della malattia. Piccoli gioielli di 4 minu-ti ispirati ad un certo tipo di pittura, quella pittura attenta al dettaglio realistico di autori che vengono prima del cinema e nei quali in qualche modo Abbas riconosce il suo modo di fare cinema. Mostreremo uno di questi cortometraggi e un montaggio di materiale inedito di 76 minuti, tanti quanti gli anni di vita di Kiarostami, che appare all'inizio dicendo

PABLO LARRAÍNJACKIEUsa, Cile, 95’Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, John Hurt TERRENCE MALICKVOYAGE OF TIMEUsa, Germania, 90’(documentario)Cate Blanchett

CHRISTOPHER MURRAY EL CRISTO CIEGOCile, Francia, 85’Michael Silva, Bastian Inostroza, Ana Maria Henriquez, Mauricio Pinto

FRANÇOIS OZONFRANTZFrancia, Germania, 113’Pierre Niney, Paula Beer, Marie Gruber, Ernst Stötzner, Cyrielle Claire

GIUSEPPE PICCIONIQUESTI GIORNIItalia, 120’Margherita Buy, Marta Gastini, Laura Adriani, Maria Roveran, Caterina Le Caselle, Filippo Timi

DENIS VILLENEUVE ARRIVALUsa, 116’Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker Michael Stuhlbarg

WIM WENDERSLES BEAUX JOURS D’ARANJUEZ (3D)Francia, Germania, 97’Reda Kateb, Sophie SeminJens Harzer, Nick Cave

ROAN JOHNSONPIUMAItalia, 98’Luigi Fedele, Blu Yoshimi Di Martino, Sergio Pierattini,Michela Cescon, Francesco Colella

ANDREI KONCHALOVSKY RAI (PARADISE)Russia, Germania, 130’Julia Vysotskaya, Christian Clauss, Philippe Duquesne, Victor Sukhorukov, Peter Kurt

MARTIN KOOLHOVENBRIMSTONEPaesi Bassi, Germania, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Svezia, 148’Dakota Fanning, Guy Pearce, Emilia Jones, Kit Harington, Carice Van Houten

EMIR KUSTURICANA MLIJECNOM PUTU (ON THE MILKY ROAD)Serbia, Gran Bretagna, Usa, 125’Monica Bellucci, Emir Kusturica, Sloboda Micalovic, Predrag Manojlovic

L'intervista Ecco come presenta la 73.ma edizione della manifestazione il direttore Alberto Barbera

Imprevedibile e ricchissima ECCO LA MIA MOSTRAdi Miriam Mauti

Page 13: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 2524 cinemagazine

.

Un evento davvero speciale l’anteprima da Oscar® fuori con-corso dell’attesa serie originale The Young Pope, scritta e diretta da Paolo Sorrentino e interpretata da Jude Law, due volte nomina-to all'Oscar® con Diane Keaton, da Silvio Or-lando, Scott Shepherd, Cécile de France, Ja-vier Cámara, Ludivine Sagnier, Tony Bertorelli

e James Cromwell. “Paolo Sorrentino – dice Alberto Barbera – ha il coraggio di rischia-re, affrontando senza timori e con lo spirito di sempre, creativo e in-novativo anche il linguaggio della serialità, nuova frontiera espres-siva con la quale molti autori, per-lopiù stranieri, hanno già scelto di

misurarsi. Il risultato non manche-rà di suscitare emozioni sincere e, soprattutto, una grande sorpresa”. Entusiasta anche Paolo Sorrentino: «È un onore per me tornare a Vene-zia. Ci sono stato con il mio primo film e ci torno ora con la mia prima serie televisiva. Non credendo alle coincidenze penso piuttosto che, oggi come allora, la Mostra si pren-da il rischio di scegliere. Quindici anni fa, lo fece selezio-nando l’opera prima di un giovane regista, quest’anno ribadendo la sua apertura verso la televisione riconoscendo alle serie il giusto ruolo nell’evoluzione del linguaggio visivo». The Young Pope è una produzione originale Sky, HBO e Canal+ che andrà in onda da ottobre su Sky At-lantic in 5 Paesi (Italia, Regno Uni-to, Germania, Irlanda e Austria) e in Francia su Canal+.

The Young Pope che si vedrà il 3 in Sala Grande è prodotta da Wildsi-de con Haut et Court TV e ME-DIAPRO. I produttori esecutivi per Wildside sono Lorenzo Mieli e Ma-rio Gianani insieme a John Lyons e per Sky Italia sono Nils Hartmann, Roberto Amoroso e Sonia Rovai. Il film raccontando la storia di Len-ny Belardo, alias Pio XIII, ipotizza l’ascesa del primo Papa americano della storia. La sua elezione sem-brerebbe il risultato di una strategia mediatica semplice ed efficace del collegio cardinalizio. Ma, com’è noto, le apparenze in-gannano. Scaltro e ingenuo, ironico e pedante, antico e modernissimo, dubbioso e risoluto, addolorato e spietato, Pio XIII prova ad attra-versare il lunghissimo fiume della solitudine dell’uomo per trovare un Dio da regalare agli uomini. E a se stesso.

Evento speciale fuori concorso The young Pope la grande fiction per Sky con Jude Law

In anteprima il Papa di Sorrentino

“Questo è il mio film”, frase che è diventata il titolo di un ritratto di uno dei più grandi registi contemporanei, che purtroppo ci ha lasciato prematuramente.E veniamo agli italiani. Tra Wenders e Malick, Tom Ford e Ozon, nel concorso compaiono tre scelte ita-liane inattese...A parte Paolo Sorrentino, che presenterà due puntate del suo sorprendente Young Pope, i grandi autori ita-liani, a cominciare da Gianni Amelio, non avevano film pronti per Venezia. Oppure- come Bellocchio-lo hanno presentato a Cannes. Abbiamo visto più di 120 film, di qualità medio bassa, ormai – lo ribadisco- si pun-ta più sulla quantità che sulla qualità. Abbiamo scelto quelli che ci son sembrati non solo più belli, più risolti, più interessanti, ma anche quelli con la capacità di in-dicare delle strade nuove o comunque di perseguire qualcosa che oggi il cinema italiano sembra aver di-menticato. Presentiamoli. Questi giorni di Giuseppe Piccioni?Un romanzo di formazione di quattro ragazze che partono per un viaggio estivo, sono un po’ perse, non sanno cosa la vita riserverà loro, non sanno cosa fa-ranno da grandi… e poi si ritrovano, attraverso questo viaggio… è un film che rinuncia a tutto ciò che oggi fa il successo nel cinema italiano: la volgarità, la faci-lità espressiva… E’ un film ricercato, sofisticato, che lavora moltissimo con gli attori, sconosciuti a parte Margherita Buy, le ragazze sono sorprendenti, con una naturalezza, una credibilità che è rara nel cinema italiano…Poi c'è Piuma di Roan Johnson...Una commedia, la commedia che vorremmo sempre vedere al cinema: ben scritta, dialoghi brillanti, ben re-citata anche se gli attori sono sconosciuti, intelligente e leggera allo stesso tempo, capace di riflettere sui problemi degli adolescenti oggi. Una coppia di liceali che devono affrontare il problema della gravidanza e lo fanno con tutta l’incoscienza, ma anche la volontà che possono avere i diciassettenni oggi. Veramente una bella sorpresa.E infine la coppia Parenti-D'Anolfi con Spira Mirabilis.Un documentario, ma la definizione è riduttiva. Rac-conta tre storie vere: uno scienziato giapponese, solo su un’isola che fa ricerche sulla microfauna marina, una storia ambientata fra i navajos in Colorado, e la terza nella fabbrica del Duomo di Milano. Ma in realtà il film è una riflessione sul senso dell’universo, l’ambizio-ne all’immortalità e il doversi misurare con la caducità dell’esistenza, un film con un impianto concettuale fortissimo, visivamente stupendo, capace di misurarsi con i grandi documentari di creazione internazionali e al quale il cinema italiano non ci ha tanto abituati.

Phot

o di

Gia

nni F

iorit

o

Page 14: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 2726 cinemagazine

alcuni dei migliori gangster del cinema poliziesco francese, come in Asfalto che scotta (1960) di Claude Sautet, Lo spione (1962) di Jean-Pierre Melville e Il clan dei marsi-gliesi (1972) di José Giovanni, ottenendo un enorme suc-cesso popolare con i molti film successivi, da L'uomo di Rio (1964) di Philippe de Broca a Il poliziotto della brigata criminale (1975) di Henri Verneuil, da Joss il professioni-sta (1981) di Georges Lautner a Una vita non basta (1988) di Claude Lelouch. “Un volto affascinante, una simpatia irresistibile, una straordinaria versatilità – ha dichiarato il Direttore Alberto Barbera nella motivazione - che gli ha consentito di interpretare di volta in volta ruoli drammatici, avventurosi e persino comici, e che hanno fatto di lui una star universalmente apprezzata, sia dagli autori impegnati che dal cinema di semplice intrattenimento”. “Jerzy Skolimowski – secondo il Direttore Alberto Bar-bera nella motivazione – è tra i cineasti più rappresentativi di quel cinema moderno nato in seno alle nouvelles vague degli anni Sessanta e, insieme con Roman Polanski, il re-gista che ha maggiormente contribuito al rinnovamento del cinema polacco del periodo”. Lo stesso Polanski (che lo volle accanto come sceneggiatore nel suo film d’esor-dio Il coltello nell’acqua), ebbe a predire: “Skolimowski sovrasterà la sua generazione con la testa e le spalle”. In realtà, la carriera del “boxeur poeta” (secondo la definizio-

ne datane da Andrzej Munk, il “padre” cinematografico di Skolimowski), durata ben oltre cinquant’anni con dicias-sette lungometraggi realizzati, è stata tutt’altro che facile, segnata da continui dislocamenti – dalla Polonia al Belgio, dall’Inghilterra agli Stati Uniti, prima del definitivo ritorno in Patria avvenuto meno di dieci anni fa – che ne hanno contrassegnato l’opera: apolide in apparenza, perché assoggettata a strategie produttive eterogenee ed appa-rentemente diseguali, in realtà personalissima e originale in ciascuna delle opere in cui si è concretizzata. La trilogia realizzata in Polonia ai suoi esordi, Rysopis (1964), Walko-ver (1965) e Barriera (1966), fu per i Paesi dell’Est ciò che i primi film di Godard sono stati per il cinema occidenta-le, mentre i capolavori successivi – Il vergine (1967, Orso d’oro a Berlino), La ragazza del bagno pubblico (1970), L’australiano (1978, Grand Prix a Cannes), Mani in alto! (1981), Moonlighting (1982, migliore sceneggiatura a Can-nes) – sono tra i film più rappresentativi di un cinema mo-derno, libero e innovatore, radicalmente anticonformista e audace. I film più recenti realizzati dopo il ritorno in patria – Quattro notti con Anna (2008), Essential Killing (2010, Premio Speciale della Giuria a Venezia) e 11 minuti (2015, in concorso a Venezia) – manifestano infine un’inesauribile e sorprendente capacità di rinnovamento, che lo collocano di diritto tra gli autori più combattivi e originali del cinema contemporaneo.

I LEONI ALLA CARRIERA JEAN-PAUL BELMONDO e JERZY SKOLIMOWSKI Sono stati attribuiti all’attore francese Jean-Paul Belmon-do e al regista polacco Jerzy Skolimowski i Leoni d’oro alla carriera della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinemato-grafica di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2016).Così ha deciso il Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera. A partire da quest’anno, il Cda ha deciso l’attribuzione di due Leoni d’Oro alla carriera in ciascuna delle edizioni future della Mostra: il primo assegnato a regi-sti o appartenenti al mondo della realizzazione; il secondo a un attore o un’attrice ovvero a personaggi appartenenti al mondo dell’interpretazione.

Dice la Mostra: Jean-Paul Belmondo, “icona del cinema francese e internazionale, ha saputo interpretare al meglio l'afflato di modernità tipico della Nouvelle Vague attraver-so gli straniati personaggi di A doppia mandata (À dou-ble tour, 1959) di Claude Chabrol, Fino all'ultimo respiro (1960) e Il bandito delle 11 (1965, in concorso a Venezia) entrambi di Jean-Luc Godard, o La mia droga si chiama Julie (1969) di François Truffaut. In particolare, imperso-nando Michel Poiccard/László Kovács in Fino all'ultimo respiro, Belmondo ha imposto la figura di un antieroe provocatorio e seducente, molto diverso dagli stereotipi hollywoodiani ai quali lo stesso Godard si ispirava. La sua recitazione estroversa gli ha consentito poi di interpretare

Page 15: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 2928 cinemagazine

Quell’eternarivalità tra Bebèl e Alain…di Laura Delli Colli

Perchè il premio solo a Jean-Paul Belmondo e non a De-lon? Perchè a uno solo dei due, come diceva quel titolo, e non alla vecchia coppia di ieri? Icona pregiata, come Delon, del cinema francese e internazionale di almeno mezzo secolo, secondo la Mostra 2016 è Belmondo che ha saputo interpretare al meglio la modernità della Nou-velle Vague attraverso i personaggi che ha interpretato in di ‘A doppia mandata’ (‘À double tour’, 1959) di Claude Chabrol, ‘Fino all'ultimo respiro’ (1960) e ‘Il bandito delle 11’ (nel 1965 era stato in concorso proprio a Venezia) en-trambi di Jean-Luc Godard, e ancora nel bellissimo ‘La mia droga si chiama Julie’ (1969) di François Truffaut. In particolare il suo Michel in ‘Fino all'ultimo respiro’, re-sta un antieroe indimenticabile. Provocatorio e seducen-te, lo definisce la Mostra del Cinema. Ma anche perfetto nel ruolo del gangster che gli hanno cucito addosso tanti film di genere poliziesco francese, da ‘Asfalto che scotta’ (1960) di Claude Sautet e ‘Lo spione’ (1962) di Jean-Pier-

re Melville a ‘Il clan dei marsigliesi’ (1972) di José Giovan-ni, fino a ‘L'uomo di Rio’ (1964) di Philippe de Broca e ‘Il poliziotto della brigata criminale’ (1975) di Henri Verneuil e ‘Una vita non basta’ (1988) di Claude Lelouch. Grande simpatia, muso duro da autentico mascalzone sciupafemmine, non c’è dubbio che con quell’immagine scanzonata e vincente (che conquistò anche la bellissima Laura Antonelli) Belmondo –Bebèl per i francesi- abbia dato un bel filo da torcere a Delon . Anche in Italia dove, però con quel vecchio ‘socio’ dalla faccia da pugile ha sempre finito per incassare. Alain girava ‘Il Gattopardo’, ‘Rocco e i suoi fratelli’ e L’ultima notte di quiete’? Jean Paul era-come i suoi titoli- ‘Lo sciacallo’, ‘Lo spione’, ‘Lo sparviero’… Anche nella vita? Oltre i personaggi che han-no interpretato e i film che hanno anche condiviso a divi-derli e forse ad allontanarli definitivamente, oltre il destino, sono stati sia la malattia che il loro caratteraccio. Pecca-to. Alain, intristito dalla depressione, ha chiuso facendo solo pubblicità e comparsate, Belmondo in questi anni ha avuto un ictus, ha lottato con una malattia che gli ha restituito solo da poco la mobilità facciale, ha continuato a collezionare – come del resto anche il suo ‘rivale’ Alain- figli e amori. Lasciando che il tempo scrivesse sulla sua faccia almeno il ricordo di quel cinema da adorabile ma-scalzone che lo ha reso un’icona da Leone d’oro. Meno tradizionalmente bello di Delon – il più bello forse tra i belli del cinema internazionali – ma comunque desti-nato a invecchiare divertendosi forse di più…

#professione collecting: non improvvisiamo nulla

è una Collecting di diritti degli Artisti Interpreti Esecutori, in Italia e nel mondo, fondata e gestita

da artisti del settore audiovisivo e musicale.

Incassa e distribuisce i compensi per la riutilizzazione delle opere filmiche e musicali.

Sostiene e promuove la cultura.

NUOVOIMAIE

[email protected] ImaieNUOVOIMAIE

NUOVOIMAIE - pubbl. Generica_Layout 1 20/06/16 14.23 Pagina 1

Page 16: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 3130 cinemagazine

Sara Serraiocco è invece Giulia, una testimone di Geova che si ribellerà alle rigidità e alle regole dopo aver incontrato un ragazzo (è Michele Rion-dino), che le farà scoprire, con l’amore, anche la possibilità di un altro destino.In concorso, ci sono anche il film di apertura The War Show, l’islandese Heartstone, l’australiano Hounds of Love, il croato Quit Staring at My Plate, il filippino Pamilya Ordinaryo, il colombia-no Pariente, il francese Polina, con Juliette Bi-noche, lo svedese Sami Blood e il birmano The Road to Mandalay.Quest’anno, come spiega Giorgio Gosetti, nella selezione c’è spazio però soprattutto per la rifles-sione drammatica sul nostro presente e non solo per la leggerezza di un sorriso: “Le commedie lati-tano perchè quello che stiamo attraversando non è un momento festoso – dice – La realtà del nostro tempo ci ha infatti portato ad aprire con un docu-mentario girato in Siria, anche se non mette in sce-na uno spettacolo di guerra”. E come aggiunge il vice-direttore Sylvain Auzou, due i temi predomi-nanti delle pellicole: “la temporalità e la natura”.Tra gli eventi speciali, l’Italia è rappresentata da Coffee di Cristiano Bortone, la prima co-produ-zione ufficiale Italia-Cina, da Vangelo di Pippo Delbono e da Il profumo del tempo delle favole di Mauro Caputo, mentre Rocco Siffredi (proprio lui) parla della sua vita e del suo mestiere (scelto originariamente per aiutare la madre e l’economia familiare…) nel documentario francese Rocco di Thierry Demaiziere e Alban Teurlai. E ancora, è di Silvia Bizio la videointervista You Never Had It – An Evening with Bukowski, fatta nel 1981 al grande scrittore nella sua casa in California. A completare il cartellone, gli episodi #11 Seed di Naomi Kawase (Italia-Giappone) e #12 That one day di Crystal Moselle (Italia – Usa) nell’ambito di “Women’s Tale”.Torna poi, per l’ottavo anno alle Giornate degli Autori, il Premio Lux del Parlamento europeo, che andrà a uno di questi titoli: Appena apro gli occhi di Leyla Bouzid, Ma vie de courgette di Claude Barras e Toni Erdmann di Maren Ade.Confermato, inoltre, lo spazio per “Bookciak, Azio-ne!” (ne parliamo in queste pagine) riconoscimen-to dedicato all’incontro tra cinema e letteratura, giunto alla quinta edizione e sostenuto da due anni dal SNGCI.

La creatività al femminile è il fil rouge della 13.ma edizione delle Giornate degli Autori, che quest’anno ricominciano dalle donne e ne ospitano ben 7 tra le autrici in un programma ambizioso, di 11 film che non raccontano,però, solo l’universo femminile.L’attenzione allo sguardo delle registe nella sezione indipen-dente della Mostra di Venezia - promossa da Anac e 100 autori, come sempre sotto la direzione artistica di Giorgio Gosetti e con la presidenza di Roberto Barzanti - non è certo una novità (è iniziata anni fa con la partnership con Miu Miu per il progetto “Women’s Tales” che prosegue) ma è sicuramente rafforzata quest’anno da una forte presenza “in rosa”, a partire dall’imma-gine simbolo (creata da Antonella Pizzetti) della locandina 2016: un’affascinante sirena “mitica, seducente e mutante” omaggio, certo, come sottolinea Gosetti, alla femminilità ma anche al mare “che di Venezia sono l’origine”.Tra le opere italiane non ci sono autrici, ma le donne sono pro-tagoniste sia di Indivisibili di Edoardo De Angelis, sia de La ra-gazza del mondo dell’esordiente Marco Danieli, entrambi in gara, nati come autori al Centro Sperimentale di Cinematogra-fia. Nella prima, Viola e Dasy (Angela e Marianna Fontana) sono due gemelle siamesi adolescenti che grazie alla loro voce e alle loro esibizioni danno da vivere a tutta la famiglia, sognando però di vivere separate e di provare ognuna le proprie esperienze.

VENICE DAYSLa creatività femminile è il fil rouge delle Giornate

Largo alle ragazzeQuelle splendide sirenenel mare del cinema d’autoredi Francesca Palmieri

Page 17: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 3332 cinemagazine

Con

BNL il Premiodel Pubblico 2016

Per il terzo anno il “Premio del Pub-blico BNL”, attribuito dagli spettatori al film più votato tra quelli presentati nella Selezione Ufficiale. I visitatori della manifestazione po-tranno scattare delle foto, inqua-drandole con le cornici personaliz-zate distribuite al Lido dalla Banca e condividerle su Instagram con l’hashtag #lVeniceDaysBNL.Il pubblico che assisterà alle proie-zioni dei film, infatti, riceverà all’in-

gresso in sala una cartolina per esprimere il proprio voto, decretan-do così il film vincitore del Premio.Durante tutta la durata della mani-festazione, inoltre, BNL consegne-rà agli appassionati e a tutti coloro che si recheranno alla kermesse, delle “cornici” in cartoncino attra-verso le quali potranno inquadrare e condividere le emozioni del Lido su Instagram con l’hashtag #Veni-ceDaysBNL.

Si ripete la sera di martedì 30 Agosto a cena alla Villa degli Autori il rituale buon lavoro alla stampa con il benvenuto, ormai tradizionale, al Lido, dei Venice Days insieme al Sngci e con la partecipazione speciale di Bookciak,Azione! 2016. Ospite speciale dell’evento è quest’anno Ascanio Celesti-ni, presidente della Giuria di Bookciak,Azione!, l’unico pre-mio nazionale interamente de-dicato all’incontro tra cinema e letteratura, giunto alla quinta edizione. Si tratta di un’iniziativa che attraverso i bookciak movies, video ispirati ai romanzi della banca dati www.bookciak.it, aggiunge ogni anno nuove sperimentazioni a quella vera miniera di ispirazioni attraverso la quale il cine-ma esalta gli aspetti emotivi e visionari delle pagine scritte.

Come ogni anno sono tre i libri scelti per ispira-re i bookciak movies: Il silenzio del lottatore di Rossella Milone (mini-mum fax), Neve, cane, piede di Claudio Moran-dini (Exorma edizioni) e Tu non tacere di Fulvio Ervas (Marcos y Marcos). Celestini, attore, regista ma anche drammaturgo e interprete teatrale attra-versa dal 1996 teatro, libri e cinema. In veste di pre-sidente della Giuria di Bo-

okciak, Azione!, composta anche da Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto ha selezionato i bookciak movies vincitori che saranno presentati nel corso di questa speciale serata. Il premio Bookciak,Azione! è organizzato dall’Associazione Calipso e da Bookciak Magazine.

Con il SNGCI e BOOKCIAK,AZIONE!! 2016IL BENVENUTO AL LIDO PER LA STAMPAVia alla mostra tra libri e cinema

Page 18: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 3534 cinemagazine

è promossa da Free Event di Andrea Camporesi che lo ha ideato, ma soprattutto è ancora una volta possibile grazie alla collaborazione con istituto Luce-Cinecittà (e in particolare all’impegno di Giancarlo Di Gregorio) che aggiunge ai promotori la valenza istituzionale delle sigle rappresentate nell’Italian Pavilion, a cominciare, con Luce Cinecittà, da DG Cinema, SIAE, SNGCI ad un impegno suggellato dalla presidenza della Giuria, per il secondo anno al direttore di 8 1/2 Gianni Canova affian-cato dal ritorno di Cristiana Paternò, anche vicedirettore della stessa rivista e di Cinecittà News, Marina Sanna (Rivista del Cinematografo, Fondazione Ente dello Spet-tacolo) e dalla più seguita formazione radiofonica che trasmette su RadioTre anche da Venezia: la squadra di Hollywood Party, in prima fila Miriam Mauti, Steve Della Casa e Alessandro Boschi, e il coordinamento di Laura Delli Colli, Presidente SNGCI. Soundtrack Stars Award, tra i Premi Collaterali della Mostra del Cinema di Venezia, ha affidato a loro quest’anno il compito di segnalare la migliore colonna sonora tra i film in selezione ufficiale, as-segnando inoltre il premio dedicato ad un personaggio particolarmente interessante nel panorama della musica

per il cinema come Gabriele Muccino, scelta con la quale la Giuria sposta ora sui registi l’attenzione finora esclusi-vamente riservata ai grandi compositori. Personalità di spicco del mondo del cinema e della musica hanno attraversato finora al Lido l’esperien-za di Soundtrack Stars che ha avuto protagonisti come Giuliano Montaldo, Cesare Cremonini, Cristia-na Capotondi, Lele Marchitelli e Malika Ayane e, tra gli addetti ai lavori, oltre a Gianni Canova e Laura Del-li Colli, anche il critico musicale di Repubblica Gino Castaldo, l’inviata di Vanity Fair Paola Jacobbi e una firma di spicco della cronaca cinematografica e degli Spettacoli Tornando a L’estate addosso Jovanotti ha scritto il brano "Full Of Life", pensando di cantarlo lui ma lasciando poi il microfono ad una giovane cantante

scoperta in un locale di Brooklyn: Ashley Rodriguez. Voce delicata, dalle sfumature soul, con il risultato -defi-nito da Gabriele e Lorenzo- letteralmente ”ipnotizzante”. Il film è una produzione di Indiana con Rai Cinema, ed esce in sala dal 15 settembre distribuito da 01 Distri-bution. La canzone, composta per il film, lo ha in realtà preceduto: è nata infatti insieme al soggetto, tre anni fa, quando però ancora il progetto era in preparazione. Lo-renzo ha convinto allora Gabriele a dargli il permesso di pubblicarla subito nel suo album (“non posso pensare di suonare negli stadi senza questa canzone!!!”) anche se il film non c’era ancora, e adesso finalmente, come dicono loro, è “tornata a casa”.Il film, ambientato tra Roma e San Francisco (per questo con una colonna sonora in italiano e in inglese) compren-de per le interpretazioni in inglese Jack Jaselli, cantauto-re milanese che ha collaborato a Welcome to the world (musica by Jova, testo in collaborazione con Jaselli) pez-zo dall’aria decisamente “west coast”. La colonna è stata registrata in collaborazione con Christian Noochie Riga-no e Riccardo Onori al Noochie’s studio e ai Red Bull stu-dios di New York.

Una lunga serie di memorabili, italianissime, colonne sonore firmate da Paolo Buonvino, poi, da Andrea Guer-ra. Musica italiana, ma soprattutto molta attenzione alla colonna sonora sempre, per Gabriele Muccino, anche a Hollywood, dove comunque, pur essendo lontane dalle sonorità italiane, le sue scelte artistiche non hanno mai abbassato il tono del rapporto tra cinema e ricerca mu-sicale.Fin dall’inizio, quando proprio il cinema più amato del ‘primo’ Muccino ha lanciato almeno due brani indi-menticabili e gettonatissimi: L’ultimo bacio, poi Baciami ancora di Lorenzo Jovanotti che ora, proprio con un lancio a Venezia, in una sintonia ancora più forte con la

Gabriele Muccino, firma l’intera colonna sonora del suo ultimo film, L’estate addosso, debutto al Cinema in Giar-dino il 1° Settembre, poi in sala dal 15.E’ sostanzialmen-te proprio questo rapporto speciale tra musica e cinema la motivazione del riconoscimento che inaugura al Lido il 2, per un caso proprio in coincidenza con l’uscita ufficia-le della colonna sonora del film, gli appuntamenti del Pre-mio Soundtrack Stars quinta edizione. L’iniziativa, che negli anni ha celebrato a Venezia la musica di straordinari compositori come l’Oscar® Ennio Morricone, (2012), Ryui-chi Sakamoto (2013) Alexandre Desplat ( 2014) e lo scor-so anno ancora un Premio Oscar® come Nicola Piovani,

Soundtrack Stars 2016Premio dell’anno a GabrieleMuccino Apre la quinta edizione al Lido, tra musica e cinema un omaggio al registade L’estate addosso con la colonna sonora firmata da Lorenzo Jovanotti

Phot

o A

ngel

o Tu

rett

a

CINQUE ANNI DI GRANDE MUSICA AL LIDO2015 COLONNA SONORA Equals – Drake Doremus The Bigger Splash – Luca GuadagninoPREMIO ALLA CARRIERA Nicola Piovani2014COLONNA SONORA Birdman Alejandro Iñárritu. PREMIO ALLA CARRIERA Alexandre Desplat2013COLONNA SONORA Via Castellana Bandiera - Emma DantePREMIO ALLA CARRIERA Ryuchi Sakamoto2012 PREMIO ALLA CARRIERA Ennio Morricone

Page 19: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 3736 cinemagazine

France di Jérôme Reybaud, viaggio sentimentale e road movie per ritrovare i nomi dimenticati del-le cose; Singing in Graveyards di Bradley Liew, riflessione beckettiana sul doppio e la memoria, interpretato dalla leggenda del rock filippino Pepe Smith; Are We Not Cats di Xander Robin, un po' melodramma horror e un po' favola dark scandita dalla musica dei Funkadelic, Yvonne Fair, Light-ning Bolt e Albert Ayler. I sette film in concorso concorrono al Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, al “Premio del pubblico” e al “Premio Mario Serandrei”. Inoltre, quest'anno alla SIC arriva anche Sic@Sic (ne parliamo di seguito) vetrina per i corti realizzata in collaborazione con Istituto Luce-Cinecittà, che raggruppa, sotto la guida di Marco Bellocchio, sette autori italiani: Chiara Leonardi e Edoardo Ferraro, Valentina Pedicini e Rossella Inglese, Ma-ria Giovanna Cicciari, Fatima Bianchi e il collettivo Caruso, Falanga, Lombardi, Tenace. (fr.palm.)

I SETTE FILM IN CONCORSO concorrono al

LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA "LUIGI DE LAURENTIIS"

PREMIO DEL PUBBLICO

PREMIO "MARIO SERANDREI"

SETTIMANA DELLA CRITICA

SETTE OPERE (PRIME) NON SOLO DI MISERICORDIAin un viaggio internazionale nel cinema del realeC’è soprattutto molta attenzione alla realtà e al cinema del presente, con la volontà di proporre a Venezia una vetrina ispirata alla grande lezione pedagogica e umani-stica di Roberto Rossellini nel nuovo corso della Settima-na Internazionale della Critica che inaugura quest’anno un ciclo coordinato dal nuovo delegato Giona Nazzaro. La SIC è la sezione indipendente della Mostra dedicata esclusivamente alle opere prime, al Lido dal 31 agosto al 10 settembre. Nazzaro succede a Francesco Di Pace affiancato da un nuovo team di selezionatori: Luigi Abiu-si, Alberto Anile, Beatrice Fiorentino e Massimo Tria. Un gruppo di lavoro che segna un passaggio di novità per la Settimana della Critica, una sezione nella quale sono passati tanti autori diventati poi celebri, da Assayas a Lei-gh, da Korine a Capuano, con una linea editoriale che Giona Nazzaro spiega così: "La prima spinta propulsiva è stare nel presente, senza cedere né a nostalgie né a mitologie. Cinema di oggi, quindi, fatto oggi, per sguardi di oggi. Perché solo l'oggi, nella sua imprendibilità, per-mette di immaginare un cinema che torni a esplorare il nostro rapporto con quanto accade sullo schermo e in-torno allo schermo".Tutto questo in una selezione di sette titoli che sono anche sette debutti, di cui uno parla italiano: Le ultime cose di Irene Dionisio, girato a Torino, al Banco dei pe-gni, tra storie e volti del nostro tempo, basato sulla di-seguaglianza e sui debiti anche morali, che raccontano una ricerca di riscatto, non semplicemente di necessità.

Il film nasce da Tempesta, in una coproduzione Italia/Svizzera/Francia, e uscirà in sala con Istituto Luce Cine-città. La protagonista è Sandra, giovane trans, appena tornata in città nel tentativo di sfuggire al passato e ad un amore finito. Con lei Stefano, assunto da poco, che si scontra con la dura realtà lavorativa e assiste ai maneg-gi nel retroscena del Banco. Infine Michele, un semplice pensionato, che per ripagare un debito si ritrova invi-schiato nel traffico dei pegni. Un racconto corale sulla difficoltà di stare nel mondo al tempo della grande diseguaglianza e dei nuovi poveri.Nella selezione - più di 500 le opere viste che hanno cer-cato di farne parte - ci sono anche Prevenge, slasher-movie post-femminista diretto da Alice Lowe, sulla me-tamorfosi che la gravidanza provoca nelle donne; Drum di Keywan Karimi, cineasta iraniano condannato a un anno di carcere e 223 frustate per offesa all'Islam, che ha firmato un noir metafisico ed espressionista (la sua vicenda è stata sostenuta dal SNGCI con i molti appelli condivisi da un movimento d’opinione del cinema italia-no per la sua liberazione) e, ancora, The Last of Us del documentarista e videoartista tunisino Ala Eddine Slim, tra cinema sperimentale e astratto, avventuroso e fanta-scientifico; Los nadie di Juan Sebastián Mesa, che sol-ca le strade più inaccessibili di Medellin per raccontare la speranza di futuro di un gruppo di adolescenti; Prank di Vincent Biron, anti-manifesto generazionale che par-la d'amore, amicizia e perdita di innocenza; Jours de

Page 20: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 3938 cinemagazine

C'è anche un cortometraggio inedito di Marco Bellocchio, Pagliacci, nel programma speciale SIC@SIC dedi-cato alla forma breve. Il film, che ha la durata di 18' ed è interpretato da Lucia Ragni (l'attrice da poco scom-parsa), Luca Micheletti, Federica Fracassi, Rebecca Liberati, Corra-do Invernizzi, Mino Manni, parte in un teatro di paese dove si stanno svolgendo le prove di uno spettaco-lo tratto dall’opera "I Pagliacci". Non c’è orchestra ma solo un pianoforte e i cantanti. Pagliacci, realizzato dal regista con gli allievi del laboratorio ‘Fare cinema’ di Bobbio, che si tiene ogni estate da 20 anni, è secondo Giona Nazzaro, delegato generale Sic, "un film sorprendente ed entu-siasmante, interpretato dalla Ragni".Il corto è in qualche modo il cuore di una nuova iniziativa proposta dalla 31ma edizione della Settimana Inter-nazionale della Critica in collabora-

zione con Istituto Luce Cinecittà, SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Cri-tica), vetrina di nuovi talenti italiani."Autrici e autori giovanissimi - spiega ancora Nazzaro - in grado di familiari fantasmatici di Alice di Chiara Leo-nardi alla topografia sentimentale di Atlante 1783 di Maria Giovanna Cic-ciari, passando attraverso il romanzo di formazione di Era ieri di Valentina Pedicini, l’affabulazione fantastica di Dodici pagine di Riccardo Caruso, Roberto Tenace, Luigi Lombardi ed Elisabetta Falanga, il ‘dejeuner sur l’herbe stoner’ di Colazione sull’er-ba di Edoardo Ferraro, giungendo all’astrazione lirica di Notturno di Fatima Bianchi e la scoperta di un erotismo altro di Vanilla di Rossella Inglese, "La collaborazione di Istitu-to Luce-Cinecittà con la SIC - spiega Carla Cattani - nasce dall’esigenza di promuovere giovani autori italiani

non ancora approdati al lungome-traggio: ciò che infatti accomuna anche molti giovani autori che sono riusciti ad affermarsi (pensiamo a Sydney Sibilia, Piero Messina, Lau-ra Bispuri, Carlo Lavagna, Gabriele Mainetti), è il racconto degli anni passati per arrivare all’opera prima, del tempo speso per farsi conosce-re prima che un produttore riuscisse a sua volta a coinvolgere finanziatori nei loro progetti. I sette cortisti che arriveranno a Ve-nezia avranno l'occasione per farsi conoscere in un contesto sia na-zionale che internazionale, e i loro lavori saranno poi proposti anche all'estero nell’ambito delle varie ini-ziative di promozione di Istituto Luce Cinecittà. Per questi giovani inizia, o si confer-ma, il viaggio, un tassello importan-te nel passaggio dalle promesse al presente".

Carla Cattani (Luce - Cinecittà): «Con la SIC in cerca di nuovi talenti»

ANCHE BELLOCCHIO INSIEME AI GIOVANI TRA I CORTISTI DELLA SETTIMANA

200X270_CineMagazine_NA.indd 1 17/06/16 11.04

Page 21: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 4140 cinemagazine

del1968, Romanzo popolare italiano, 1975, e Uova fa-tali, 1977, Sottotraccia, 1991, poi finalmente per il cinema I nuovi angeli (1962), film-inchiesta sui giovani, l'apologo fantascientifico Omicron (1963), che ebbe molte disav-venture per una ‘prima’ molto osteggiata, Apollon, una fabbrica occupata, (1969); e Contratto, (1971) e l'autobio-grafico Maggio musicale (1990). Da un florilegio delle sue moltissime dichiarazioni pubblicate: «È una vita che sfotto il prossimo e nessuno se l’è presa…ma ho un antidoto che mi impedisce di offendere. Sfottere è amare: anche se può sembrare strano, è un segno d’affetto,”E ancora: «Quando entrai in Rai ero stravagante, anche nel modo di vestire. Sandali capresi, sembravo pronto per la Canzone del mare, non per una redazione. “Ah Gregoré, ma ’ndo vai?”, mi diceva il capo degli uscieri. Fui assunto a 23 anni, alla fine del 1953, La televisione è stata per me quel che è la membrana di un tamburo per una palla: dal-

la tv sono saltato al cinema, alla prosa, all’opera, sempre ricordandomi da dove ero partito. Com’è capitato a tanti, la tv mi ha espulso. Senza rumore, però, perché i cacciati dalla tv sono di due categorie: i clamorosi e i silenti. Io faccio parte del secondo gruppo”. Ha detto di sè in un’intervista a Simonetta Robiony : “Un cri-tico cinematografico ha scritto di me «ha disperso il suo ta-lento in mille rivoli», come se avessi voluto solo far cinema. Falso. La mia fortuna è che mi piace saltabeccare qua e là pur di lavorare sempre» E ha scritto di lui Antonio Gnoli, su Repubblica- come appare dal ‘Catalogo dei viventi’ di Gior-gio Dell’Arti: «Ugo Gregoretti il signor perbene. Lo ascolti parlare e hai l’impressione di un uomo accarezzato da una strana compattezza. Da una solidità che non penalizza, non incute paura né provoca ansia. Qualcosa, per intenderci, che sfugge alle regole della pesantezza…» Chi lo conosce puo’ confermare… (l.d.c.)

rentiis, il primo e finora unico produttore ad averlo ricevuto. Il Bianchi ha segnalato la carriera e il prestigio di un'intera generazione di registi, sceneggiatori, autori della fotogra-fia tra i più rappresentativi del cinema d'autore: da Mario Soldati - nel 1978 il primo “Premio Bianchi” - della storia, a Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Renato Castellani, Luigi Zampa, Alberto Lattuada, Mario Monicelli, Luigi Co-mencini, Giuseppe De Santis, Francesco Rosi, Dino Risi, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani, Luigi Magni, Carlo

Lizzani, Bemardo Bertolucci, Michelangelo Antonioni, poi gli sceneggiatori Suso Cecchi D'Amico, Age e Scarpelli e Tonino Guerra, il direttore della fotografia Giuseppe Rotun-no, il montatore Roberto Perpignani. Negli ultimi anni è stato assegnato a Enrico Lucherini, Mar-co Bellocchio, Giuliano Montaldo, Virna Lisi, nel 2012 a Gianni Amelio poi a Enzo D’Alò, per premiare il suo lungo impegno nel cinema d’animazione, Gabriele Salvatores, Er-manno Olmi e quest’anno Ugo Gregoretti.

Premio Bianchi 2016 UGOGREGORETTIIl "Signor perbene" e i suoi primi 60 di cinema

Facendo gli scongiuri sto per fare un film a basso costo, senza divi e purtroppo difficile, pur essendo da ridere dall’inizio alla fine. E’ una trasposizione- di un mio libro che non è altro che la mia autobio-grafia comica uscita con il titolo "Finale aperto" poi ristampata con il titolo "La storia sono io" che sarà anche il titolo del film. “Sarà la mappa esatta della mia cialtroneria congenita ed inguaribile. In-somma una sorta di antimonumento». Così solo pochi mesi fa, al Bifest di Bari, Ugo Gregoretti che il Sngci festeggia quest’anno al Lido con il Premio Pietro Bianchi, in coincidenza con i suoi primi sessant’anni di regia: era il 1956 infatti quando Ugo dires-se, dedicato proprio a Venezia, il suo primo documentario, subito seguito da quello sulla Sicilia del Gattopardo che gli valse un esordio col Prix Italia, poi sul costume degli italiani, sempre coerente nella voglia di fare insieme cinema e infor-mazione, racconto e magari, se possibile, anche denuncia senza mai rinunciare ad una personalissima cifra d’autore: la leggerezza di un tocco d’ironia al quale Gregoretti non ha mai rinunciato del resto nella vita. E’ stato scritto che proprio questo suo spirito particolare

parrebbe dimostrare che non si invec-chia più di tanto, oltre l’anagrafe, se non ci si prende troppo sul serio. A quasi 85 Ugo è una conferma e lo dimostra anche nel documentario che Gianfranco Pan-none gli ha dedicato, presentato in an-teprima solo a Bari, realizzato con la fo-tografia di Giovanni Piperno, come una conversazione on the road nel centro di Roma, che la mattina dell’8 Settembre I Giornalisti cinematografici propongono in quest’occasione alla Mostra in Sala

Pasinetti perchè sia Ugo in prima persona a raccontarsi in questo dialogo a due voci che rimette a fuoco i temi della sua vita, del suo lavoro, della sua arte, della sua coerenza anche ideologica e militante. Cosa racconterà invece il suo nuovo film, annunciato in occasione della masterclass al Petruzzelli di Bari? “Un mo-nito per tanti miei colleghi che si auto-monumentalizzano, e invece per me un anti-monumento. Un esempio? non si parla mai delle mia attività professionale ma solo della storia di un uomo qualunque che, come diceva Goldoni, è nato sotto l'influsso di una stella comica". E’ d’obbligo ricordare tra i suoi titoli Controfagotto, 1960, e Il Circolo Pickwick

IL “PREMIO PIETRO BIANCHI”:quasi 40anni di storia

Intitolato alla memoria del critico e giornalista Pietro Bian-chi, d’intesa con la Mostra del Cinema di Venezia celebra da 38 anni anni il più grande cinema d'autore italiano. Ha premiato prevalentemente una lunga stagione d’autore ma anche alcuni protagonisti come Alberto Sordi, Sophia Loren, Nino Manfredi, Virna Lisi, ha segnalato provocato-riamente alcuni fenomeni o personaggi: per esempio, per la scarsa attenzione che i giornali riservano oggi al loro ruolo, i grandi critici del cinema italiano, o nel 1999, Dino De Lau-

Giovedì 8 settembreSala Pasinetti ore 11,00

con il documentariodi Gianfranco Pannone

Con Ugoil film Maggio musicalediretto da Gregoretti

nel 1989, conMalcom McDowell

Page 22: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 4342 cinemagazine

2016 TAORMINA

Una grande festa di cinema ha concluso una serata resa due volte speciale quest’anno dalla diretta di Italia Germania dagli Europei, con un tifo scatenato tra tutti i protagonisti dei Nastri d’Argento al Teatro Antico di Taormina. E alla fine tra Perfetti sconosciu-ti commedia dell’anno e Lo chiamavano Jeeg Robot - come previsto il miglior esordio ai Nastri 2016 – a segnare il goal decisivo della serata, a due anni dai premi per Il capitale umano è stato ancora una volta Paolo Virzì, regista del miglior film (“felice di apparte-

nere alla comunità di un cinema finalmente solidale”) con La pazza gioia premiato quest’anno anche per le migliori attrici, Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, la sceneggiatura scritta dal regista con Francesca Archibugi e i costumi di Catia Dottori. Un successo annunciato a Taormina per il film, subito molto amato dal pubblico e accolto con entusiasmo dai giornalisti e dalla critica già dopo i primi applausi a Cannes. Erano 10, il massimo quest’anno, tra le nomination, le

insieme a "Perfetti Sconosciuti" e "Lo chiamavano Jeeg Robot"

La Pazza gioia del cinema italiano

nel gran finaledel Teatro Antico

a cura di Francesca Palmieri e Francesca Pierleonifoto di Pietro Coccia e Leonardo Puccini

Dieci nomination e sei Nastri per il film di Virzì che ha vinto

Page 23: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 4544 cinemagazine

Premio di interesse culturale na-zionale, i NASTRI d’ARGENTO, quest’anno alla 70.ma edizione, sono una produzione del SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – realiz-zata con il sostegno del MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo- Direzione ge-

nerale per il cinema, main spon-sor BNL – Gruppo BNP Paribas, di alcuni partner istituzionali: la Regione Lazio con il patrocinio e il supporto della Roma Lazio Film Commission a Roma, la Regione Siciliana, Assessorato al Turi-smo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, nell'ambito del

progetto "Sensi Contemporanei". Sponsor privati 2016: PORSCHE, HAMILTON, PERSOL, SHISEIDO, WELLA, NASTRO AZZURRO. Con la collaborazione di PARI-SI e LA BARONESSA (a Taormi-na). Partner tecnici GE-GRUPPO EVENTI, Control Cine Service – Demba Group, VIDEOBANK.

I NASTRI d’ARGENTO 2016

sue candidature. 9 quelle di Lo chiamavano Jeeg Robot che ha vinto anche con il miglior attore non protagonista, Luca Marinelli.Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (“Con un premio arrivato dopo sette candidature mi sento il Di Caprio dei Nastri d’Argento”) ha vin-to anche per la canzone, interpretata da Fiorel-la Mannoia (ne è autrice con Bungaro e Cesare Chiodo). E soprattutto con il premio ai 7 prota-gonisti del film, il Nastro collettivo per il cast an-dato a Anna Foglietta, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Marco Giallini, Valerio Mastandrea. Prima della premiazione, come sempre al Tea-tro Antico, le immagini di Nastri 70 - argento vivo, il documentario prodotto dal SNGCI con la regia di Antonello Sarno, sulla storia del Pre-mio e di settant’anni di cinema guardato attra-verso la lente della cronaca grazie agli archivi di Istituto Luce Cinecittà, Teche Rai e RTI.Ma torniamo ai riconoscimenti di quest’anno se, come già annunciato a Roma, Non essere cattivo è stato il film dell’anno votato dal Diret-tivo, un bel sorpasso, ai voti, l’ha fatto Veloce come il vento, con Stefano Accorsi Nastro per il miglior protagonista, Matilda De Angelis, Premio Guglielmo Biraghi (che si aggiunge ai ragazzi di Un bacio di Ivan Cotroneo e a Moisè Curia, premiato con Nuovo Imaie) e Nastro per il montaggio a Gianni Vezzosi.Miglior soggetto dell’anno è stato quello di Io e lei (Ivan Cotroneo, Francesca Marciano e Maria Sole Tognazzi). Battuto tra le comme-die, invece Quo vado? ma in un autentico te-

Paolo Virzì: «Felice di appartenere a questa comunità». e Paolo Genovese: «Grazie. Con un premio, finalmente, dopo 7 candidature mi sento il DiCaprio dei Nastri d’Argento».

Page 24: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 4746 cinemagazine

L’attrice, costretta da impegni di set a Parigi, ha mandato un breve messaggio di grande entusiasmo per il premio e di ringraziamento a Piero Messina che le ha fatto scoprire, ha detto, una dimensione di interiorità inedita, attraverso una sceneggiatura ricca di enitività. I NASTRI DEI 70 ANNIIl Sindacato ha anche deciso di assegnare alcuni "Nastri dei 70 anni": riconoscimenti due volte speciali perché le-gati ad un forte impegno nell’attualità e realizzati in una special edition che riproduce l’icona del primo Nastro consegnato nel 1946 ad autori e protagonisti di un cine-ma entrato nella storia: Anna Magnani, Roberto Rossel-

lini, poi Vittorio De Sica. Un premio andato quest’anno, con diverse motivazioni, a Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio (Paolo Borsellino e Giovanni Falcone in Era d’e-state di Fiorella Infascelli), premiati dall’Assessore regio-nale Anthony Barbagallo, a Leo Gullotta che condivide quest’anno il suo compleanno con i Nastri e lo ha ricevuto dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti nel trentennale del premio a Giuseppe Tornatore per il suo film d’esordio Il camorrista. Ancora un premio dei 70 per il particolare im-pegno rispettivamente sul tema dei diritti civili e sul ‘caso Eternit’ è andato a Sabrina Ferilli (con Io e lei oltre la qua-lità dell’interpretazione un’autentica militanza prima del-la legge Cirinnà) e a Marco D’Amore (Un posto sicuro).

sta a testa proprio il suo produttore, Pietro Valsecchi, l’ha spuntata alla fine (anche per Chiamatemi Francesco e il contributo con il quale ha sostenuto Non essere cat-tivo) su Marco Belardi, candidato per due titoli che han-no comunque stravinto come La pazza gioia e Perfetti sconosciuti. Tra i film candidati, 35 sui 119 usciti nel periodo 1 giugno 2015 – 22 maggio 2016, Suburra di Stefano Sollima ha vinto con la migliore attrice non protagonista, Greta Scarano, e con la scenografia che premia due volte Paki Meduri, vincitore anche per Alaska di Claudio Cupellini. Tra i premi tecnici ha ottenuto altri riconoscimenti il film di Caligari Non essere cattivo, che vince il Nastro anche

per il sonoro in presa diretta di Angelo Bonanni e per la fo-tografia di Maurizio Calvesi, premiato anche per Le con-fessioni di Roberto Andò. Sono state in tutto 48 le opere prime e 42 le commedie in selezione (a titolo di curiosità, 13 sono state firmate quest’anno da registi esordienti) in quest’edizione che si conclude con un palmarès particolarmente ricco di atto-ri: oltre ai Nastri votati da 100 giornalisti è andato infatti a Carlo Verdone e Antonio Albanese Il ‘Premio Manfredi’ condiviso con la famiglia di Nino e in particolare con la mo-glie Erminia. Il Nastro europeo - dopo quello internazio-nale consegnato a Roma, mesi fa, a Kevin Costner – ha premiato Juliette Binoche per L’attesa di Piero Messina.

Page 25: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 4948 cinemagazine

MAINETTI ‘BEHIND THE CAMERA’E IL ‘PREMIO GRAZIELLA BONACCHI’Gran festa poi per Lo chiamavano Jeeg Robot, anche Premio Hamilton Behind the camera-Nastri d’Argento alla quarta edizione, quest’anno destinato a Gabriele Mainetti, un debutto come regista ma anche come pro-duttore: per condividere il festeggiamento a Taormina con il regista e con Luca Marinelli arriva anche Clau-dio Santamaria. A proposito di esordi, ha debuttato quest’anno al Teatro Antico con i Nastri il Premio Gra-ziella Bonacchi dedicato all’agente, improvisamente scomparsa nel settembre del 2015, che ha contribuito a creare lo star system degli ultimi anni: il primo ricono-scimento, assegnato dalla Giuria del Sindacato all’atto-re ‘under 35’ che più si è distinto per una performance da vera rivelazione, è andato quest’anno ad Alessandro Borghi (Non essere cattivo, Suburra), anche Perso-naggio dell’anno Persol Nastri d’Argento, insieme con Luca Marinelli, Nastro d’Argento migliore non protagoni-sta, per Non essere cattivo.

IMMAGINE, STILE, GRINTA NELLA TRADIZIONE PER TRE ‘RAGAZZE’ DEI NASTRIAncora fra gli attori, anzi fra le attrici, sono andati a due interpreti straordinarie come Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, rispettivamente, il Premio Nastri

d’Argento Shiseido per lo stile (quello cosmopolita della Bruni Tedeschi) e il Wella Nastri d’Argento per l'immagine (sempre diversa, soprattutto nell’hairstyling) a Micaela Ramazzotti. A Taormina ha ritirato il Porsche 718 boxster Tradizione ed Innovazione Maria Sole Tognazzi, artista ideale per il link tra la tradizione della sua storia familiare e il suo cinema segnato da uno sguardo sempre attento alla società di oggi e di domani.

LE ‘BORSE’ DI SCENEGGIATURA CON SIAE E I PREMI ‘ROMANI’ CONSEGNATI AL MAXXIInfine, guarda agli sceneggiatori di domani, tra le tante promesse e gli esordienti di quest’anno anche l’iniziativa condivisa dai Nastri 70 con SIAE: tre borse di formazione per la sceneggiatura vanno ad altrettanti autori scelti tra i film quest’anno in cinquina. I vincitori sono: Piero Mes-sina (L’attesa), Alberto Caviglia (Pecore in erba) e Fran-cesca Manieri (segnalata per Veloce come il vento, e al lavoro in questo momento sui sequel di Smetto quando voglio).Un anticipo dei premi a Roma aveva festeggiato nella serata del MAXXI prima di Taormina Stefania Sandrelli: il suo Nastro d’Oro va ad aggiungersi quest’anno agli stessi prestigiosi riconoscimenti consegnati per i 50 anni dei Nastri a Sophia Loren, Michelangelo Antonioni e Al-berto Sordi poi, per il successo agli Oscar®, a Dante Fer-retti e Francesca Lo Schiavo.

NASTRID’ARGENTO2016

I VINCITORI

IL “NASTRO DELL’ANNO”Non essere cattivo di Claudio CaligariValerio MastandreaLuca MarinelliAlessandro Borghi

REGISTA DEL MIGLIOR FILM Paolo Virzì La pazza gioia

MIGLIOR REGISTA ESORDIENTEGabriele Mainetti Lo chiamavano Jeeg Robot

COMMEDIAPerfetti sconosciutiPaolo Genovese

PRODUTTORE Pietro ValsecchiQuo vado?Chiamatemi FrancescoNon essere cattivo in associazione con Kimerafilm con Rai Cinemae in collaborazione conLeone Film Group, BNL e MiBACT

SOGGETTOIvan Cotroneo, Francesca Marciano, Maria Sole TognazziIo e lei

SCENEGGIATURA Paolo VirzìFrancesca ArchibugiLa pazza gioia

ATTORE PROTAGONISTA Stefano Accorsi Veloce come il vento

ATTRICE PROTAGONISTA Valeria Bruni Tedeschi Micaela Ramazzotti La pazza gioia

ATTORE NON PROTAGONISTALuca MarinelliLo chiamavano Jeeg Robot

ATTRICE NON PROTAGONISTA Greta Scarano Suburra

FOTOGRAFIAMaurizio CalvesiNon essere cattivoLe confessioni

SCENOGRAFIAPaki MeduriAlaska, Suburra

COSTUMICatia Dottori La pazza gioia

MONTAGGIOGianni Vezzosi Veloce come il vento

SONORO IN PRESA DIRETTAAngelo Bonanni Non essere cattivo

COLONNA SONORACarlo VirzìLa pazza gioia

CANZONE ORIGINALEFiorella MannoiaBungaro, Cesare Chiodo Perfetti sconosciuti

CASTPerfetti sconosciutiAnna Foglietta, Alba Rohrwacher Kasia SmutniakGiuseppe Battiston Edoardo LeoMarco GialliniValerio Mastandrea(Casting director Barbara Giordani)

NASTRO D’ORO Stefania Sandrelli

NASTRO EUROPEOJuliette Binoche L'attesa

NASTROINTERNAZIONALEKevin Costner

NASTRISPECIALI DEI 70 ANNI

Leo Gullotta Giuseppe FiorelloMassimo PopolizioEra d’estate

e per l’impegno sui temi della societàSabrina Ferilli Io e lei Marco D’AmoreUn posto sicuro

PREMIO NINO MANFREDI Carlo Verdone e Antonio AlbaneseL’abbiamo fatta grossa

PREMIO GUGLIELMO BIRAGHIRimau Grillo Ritzberger Valentina RomaniLeonardo Pazzagli Alessandro SperdutiUn bacio

Matilda De AngelisVeloce come il ventoe in collaborazione con Nuovo Imaie Moisè Curia Abbraccialo per meLa nostra quarantena PREMIO GRAZIELLA BONACCHI Alessandro Borghi

NASTRI D’ARGENTO HAMILTON Behind the cameraGabriele MainettiLo chiamavano Jeeg Robot

NASTRI D’ARGENTO - PERSOL Personaggi dell’annoAlessandro BorghiLuca Marinelli Non essere cattivo

NASTRI D’ARGENTOPORSCHE 718 BOXSTERTradizione e InnovazioneMaria Sole Tognazzi

SHISEIDO NASTRI D’ARGENTO per lo stile Valeria Bruni TedeschiLa pazza gioia

WELLA NASTRI D’ARGENTO per l’immagineMicaela Ramazzotti

Page 26: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 5150 cinemagazine

Notte all’adrenalina dopo il grande calcio europeo è arrivato a sorpresa il salutodel MisterClaudio Ranieri «Il cinema, come lo sport è fatto di passioni, impegno, molta tenacia…»

Nastri all’adrenalina, dopo Italia-Germania in diretta, col saluto filmato, a sorpresa, del super Mister più popolare e applaudito dell’ultima stagione: Claudio Ranieri, ovviamente, che ha inviato agli ospiti dei Nastri, subito dopo al conclusione della partita degli Europei un ‘buona serata’ particolarmente gradito da attori e registi incollati allo schermo del Teatro Antico fino ai rigori, prima della premiazione. Come Ranieri ha sottolineato nel suo saluto filmato, “il cinema, come lo sport è fatto” del resto “prima di tutto da persone, dalle loro passioni dal loro impegno e dalla loro tenacia. E questo ci accomuna…”

Le “cinquine” dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo Nazionale presieduto da Laura Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara (vicepresidente), Romano Milani (segretario generale), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Fabio Falzone, Pier Paolo La Rosa, Stefania Ulivi, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga, con l’ex presidente Mario Di Francesco. E con il Collegio dei Sindaci revisori composto da Franco Mariotti (presidente), Teresa Marchesi e Annamaria Piacentini.

Le candidature sono state votate dal 6 al 20 Giugno, lo spoglio effettuato dal notaio dei Nastri, Alessandra Temperini ha raccolto il voto online attraverso uno specifico indirizzo mail indicato sulla scheda di voto.La serata televisiva, a cura del SNGCI, con la regia televisiva di Giovanni Caccamo, è andata in onda su Raiuno il 23 Luglio. anticipata subito dopo la serata di Taormina da Rai Movie il 6 Luglio. Nel mondo grazie a Rai Italia è stata vista in contemporanea in prima serata in America, a New York e Los Angeles, e anche nelle capitali dell’America del Sud e in Asia, Africa, Australia.

Page 27: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 5352 cinemagazine

A Carlo Verdone (con un saluto di Albanese) il Premio ManfrediL’omaggio dei Nastri d’Argento a Nino Manfredi è tornato al Teatro Antico per la quarta volta con Carlo Verdone (pre-miato insieme ad Abanese che ha pero’ mandato un saluto dal set dov’era impegnato) dopo aver segnalato Giuseppe Fiorello, Marco Giallini, Lillo e Greg e Paola Cortellesi “Sono orgogliosa di celebrare con il Premio Manfredi Carlo e An-tonio – ha detto Erminia Manfredi – Carlo in particolare era nel cuore di Nino che ha sempre amato la qualità del suo lavoro: riesce sempre a creare delle melodie con qualun-que strumento artistico e a far risuonare le corde del nostro cuore”. “Nino Manfredi è stato per me uno dei punti di riferi-mento della grande commedia italiana” – ha detto da parte sua affettosamente sul palco Carlo Verdone, felice di rice-vere un riconoscimento intitolato a “un attore indimenticato come Nino”. "Un premio – ha detto ancora Carlo,anche a nome di Albanese - che mi riempie di gioia e di orgoglio”

La Regione Sicilia per il Cinema via al nuovo bando dai NastriE’ stato lanciato ufficialmente a Taormina il nuovo bando

dedicato, nell'ambito del Programma Sensi Contempora-nei, al sostegno delle produzioni audiovisive in occasione dei Nastri d’Argento dove Juliette Binoche protagonista dell’opera prima di Piero Messina L’attesa, è stata scelta per il Nastro europeo 2016. Il bando è per lunghi, cortometraggi e documentari, per ci-nema e tv. E’ un altro tassello importante tra le attività con le quali la Sicilia Film Commission continua a promuovere un location d’eccellenza per la produzione cinematografica e televisiva e come ambiente ideale per un nuovo sviluppo dell'industria del cinema e dell’audiovisivo. La Sicilia Film Commission è oggi strutturata come Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo, all’interno dell’As-sessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana. Come hanno sottolineato a Taormina l’Assessore Anthony Barbagallo e il responsabile dell’Uffi-cio speciale Cinema, nonchè della Film Commission, Ales-sandro Rais, La Sicilia Film Commission sostiene la rete dei Festival siciliani, incoraggia la formazione di documen-taristi attraverso il Centro Sperimentale di Cinematografia (il corso triennale è affidato alla guida di Roberto Andò) che finanzia integralmente attraverso il programma Sensi Contemporanei,fondamentale partner nel rilancio dell’inte-ra filiera produttiva delle iniziative siciliane.

FENDI

ETROTOD'S

FAY

DOLCE & GABBANA

PRADA

GUCCI

ROBERTO CAVALLIDSQUARED

FAUSTO PUGLISI

VALENTINO

UNGARO

INVICTA

SALVATORE FERRAGAMOSAINT LAURENT

ANTONIO MARRAS

BRIONI

HOGAN

CHURCH’S

BURBERRY

PAOLO PECORA

PHILIPP PLEIN

CORNELIANI

BOTTEGA VENETA

TORY BURCH

GRAN SASSO

MONCLER

DIESEL

GIVENCHY

I'M ISOLA MARRAS

ERMENEGILDO ZEGNA

ARMANI JEANS

ARMANI JUNIOR

STONE ISLAND

MANILA GRACE

SIMONETTA

www.parisitaormina.it

GRAPHIC ALLEN NETWORK - PHOTO GIULIO GRECO

Page 28: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 5554 cinemagazine

Page 29: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 5756 cinemagazine

Alessandro Borghi e Luca Marinelli "personaggi dell’anno"PersolAncora un appuntamento a Taormina nel segno della collaborazione tra Nastri e Persol, ormai una leggenda nella storia degli occhiali italiani anche nel mondo. E nel cinema: a partire dagli Anni ’60, infatti, i Persol sono stati più volte davvero protagonisti, insieme agli attori, in alcuni film indimenticabili, rappresentative della cinematografia italiana diventando anche una scelta personale di tanti i talenti dello star system italiano e internazionale. Consegnato a Taormina, in un momento di ‘brunch’ dedicato che ha coinvolto tutti i protagonisti dell’edizione numero 70, il riconoscimento speciale Nastri/Persol, al Personaggio (anzi quest’anno ai personaggi dell’anno…) che dopo aver premiato, Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Maria Sole Tognazzi e Elio Germano è andato a Luca Marinelli e Alessandro Borghi.

Premi per la scrittura con SIAEa Caviglia, Manieri e MessinaAnnunciati a Taormina i tre vincitori delle ‘borse’ di formazio-ne Nastri/SIAE per la giovane sceneggiatura: si tratta di Pie-ro Messina, che ha ideato fin dal soggetto ispirato a Piran-

dello la sceneggiatura del suo L’attesa; Francesca Manieri, quest’anno tra gli sceneggiatori di Veloce come il vento, autrice anche di nuove sceneggiature tra le quali il nuovo Smetto quando voglio; Alberto Caviglia, debuttante alla regia con Pecore in erba del quale il Sngci ha apprezzato l’originalità creativa di un film nato su una scrittura che ne sostiene solidamente l’impianto con grande originalità. E’ stata dedicata proprio alla scrittura infatti l’iniziativa spe-ciale che i Nastri d’Argento hanno promosso quest’anno in collaborazione con la SIAE: appunto la valorizzazione della sceneggiatura attraverso alcune ‘borse’ destinate a scritto-ri per il cinema under 35. E’ il modo migliore per siglare un compleanno importante come i nostri primi 70 anni guar-dando al cinema di domani, ritiene il Direttivo del Sindacato che ha condiviso quest’iniziativa speciale del servizio Cine-ma in linea con il sostegno alla creatività dei nuovi talenti. Con i Nastri come avviene sul tema con le maggiori istitu-zioni formative nazionali. SIAE ha deciso di sostenere il pro-getto Nastri valorizzando la formazione dei giovani autori e degli interpreti emergenti che sono stati scelti in questa prima edizione tra i film ‘nominati’ in cinquina. SIAE come il Sngci, crede del resto profondamente nei nuovi talenti come risorsa strategica per il futuro del nostro cinema, del Paese e dell’ identità culturale. Anche per questo conferma di aver azzerato dal 2015 la quota associativa per gli under 31 e le start up editoriali.

PO8649S_A_20x27.indd 1 10/06/16 15:28

Page 30: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 5958 cinemagazine

Page 31: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 6160 cinemagazine

Page 32: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 6362 cinemagazine

I Nastri "Behind the camera" a Gabriele MainettiE’ andato a Gabriele Mainetti, regista di Lo chiamava-no Jeeg Robot, Nastro per il miglior esordio, l’Hamilton Behind The Camera Award – “Nastri d’argento 2016” asse-gnato ormai ogni anno d’intesa con il Direttivo del SNGCI, è stato consegnato personalmente dal numero uno Hamilton Sylvain Dolla, con una particolare attenzione ad un debut-to o un impegno capace di rinnovare, con lo stile, anche il ‘cast’ e il pubblico del cinema italiano. Il Premio ha siglato la quarta edizione di un riconoscimen-to che Hamilton, brand “pioniere” nel mondo dell’aviazione e del cinema, dedica all’eccellenza tecnica dietro la mac-china da presa a Hollywood e, grazie ai Nastri d’Argento, anche in Italia. Un debutto davvero folgorante quello di Mainetti, che ha conquistato i giornalisti e la critica ma soprattutto il pubblico siglando, con la novità, anche un cambiamento importante nello stile narrativo e nella tecnica, in un mix di generi che rinnova il linguaggio del cinema italiano. Nelle sue prime edizioni il Behind the Camera è stato assegnato ad Ales-sandro Gassmann, Pif, Luca Zingaretti. Nelle sue edizioni

internazionali tra i vincitori anche Pietro Scalia, il direttore della Fotografia di Vita di Pi Claudio Miranda, il regista Ben-nett Miller e i produttori di film di successo come Dallas Buyers Club, The Imitation Game, premiati da numero-se star: Harrison Ford, Patricia Arquette, Ewan McGregor, Channing Tatum, Steve Carell e Bruce Dern.

Con i Parisi alla "Baronessa", terrazza da GattopardoIcona di eleganza e tradizione a Taormina da tre generazio-ni, la famiglia Parisi anche quest’anno ha festeggiato con i Nastri il meglio del cinema italiano rafforzando nel segno dell’eleganza il suo legame speciale con il mondo del cine-ma. Per l’occasione, da buoni padroni di casa, con il garbo che contraddistingue la Sicilia più ospitale ancora una volta loro, i Parisi, hanno dato con i Giornalisti il benvenuto ai pre-miati alla Baronessa ricreando sulla terrazza più esclusiva nel cuore di Taormina un ambiente da set cinematografico portando nelle sale gattopardesche del palazzo antico che si affaccia sul Belvedere anche una Lounge e con DJ set finale per siglare una serata indimenticabile.

Page 33: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 6564 cinemagazine

Biraghi a Matilda De Angelis… Veloce come il vento Ultimo dei ‘Biraghi 2016’ è arrivata a Taormina con Velo-ce come il vento anche Matilda De Angelis. La ragazza pilota ‘guidata’ dal fratello (Stefano Accorsi) in cerca di riscatto nel film di Matteo Rovere. Matilda, 20enne, bolognese è stata protagonista anche della for-tunata serie Tutto può succedere di Lucio Pellegrini (la rivedremo nella n.2 su RaiUno, ovvio) ed è ora sul set di Youtopia, opera seconda di Berardo Carboni. Gli altri Biraghi assegnati quest’anno sono andati ai ra-gazzi di Un bacio di Ivan Cotroneo, il 19enne Rimau Gril-lo Ritzberger, Valentina Romani, Leonardo Pazzagli,24 anni, diplomato al CSC e Alessandro Sperduti, che ha già lavorato con Avati, Campiotti, De Maria, Manfredo-nia, Pellegrini, Tavarelli, von Trotta, Zaccaro, in Torne-ranno i prati del Maestro Ermanno Olmi, ed è stato di-retto, giovanissimo, anche da Tykwer, Helgeland, Feig.

IL PREMIO BIRAGHI 2016

Page 34: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 6766 cinemagazine

Porsche consiglia

Porsche consiglia

Dati riferiti ai modelli 718. Consumi ciclo combinato: da 8,1 a 6,9 l/100km. Emissioni di CO2: 184-158 g/km

Porsche Italia Spa, Padova corso Stati Uniti 35, Telefono 049 8292911. www.porsche.itPer realizzare i vostri desideri, scegliete Porsche Financial Services Italia.

A volte i sogni dei padri

diventano quelli dei figli.

Nuove 718 Boxster e 718 Cayman.

Page 35: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 6968 cinemagazine

Per la "cosmopolita" Bruni Tedeschi Nastri • ShiseidoCon il Premio allo stile cosmopolita di Valeria Bruni Tedeschi Shiseido ha festeggiato a Taormina il 70.mo anniversario dei Nastri d’Argento, rendendo così omaggio attraverso un’at-trice internazionale al fascino intramontabile di un mondo che emoziona, una realtà capace di conquistare il pubbli-co esaltata anche attraverso l’immagine, lo stile e i valori di un makeup con il quale vuole sottolineare l’essenza della bellezza. Proprio l’attenzione per la bellezza in tutte le sue forme d’arte, hanno avvicinato Shiseido ai Nastri siglando il makeup di tutta la serata e assegnando, per la prima volta quest’anno, il premio speciale andato al valore del fascino e della bellezza della Bruni Tedeschi Nastro con Micaela Ra-mazzotti per la migliore attrice protagonista dell’anno.Un’occasione speciale per il partner makeup dei Nastri, che ha così rafforzato a Taormina il suo ‘manifesto dedicato alla bellezza, valore da condividere’.

Il Nastri • Wella a Micaela Ramazzotti“I Nastri d’Argento sono stati ancora una volta un appunta-mento irrinunciabile per Wella, che da sempre celebra la bel-lezza dei protagonisti del cinema italiano” dice Marco Vurro, Responsabile Comunicazione ed Eventi Wella, a proposito della lunga esperienza del brand che ha voluto premiare

per l’eclettismo e la capacità di fare tendenza nei più impor-tanti backstage della moda, del cinema e dello spettacolo Micaela Ramazzotti. Un Premio di eccellenza che contrad-distingue, come sottolinea il presidente Antonio Cristaldi (nella foto) anche il gruppo Art Hair Studios, “nel segno della bellezza come valore artistico ed estetico”. Un riconoscimento non solo all’immagine ma, con il look, nel caso della Ramazzotti assolutamente imprevedibile ad ogni film, alla grinta e alla capacità di dare quel tocco speciale che unisce talento e verve allo stile personale.

"Porschetradizione e innovazione" a Maria Sole Tognazzi E’ stato consegnato da Mauro Gentile a Maria Sole Tognaz-zi il Premio Porsche Tradizione e innovazione, dedicato quest’anno alla 718 boxster, che valorizza quel percorso di libertà, anche dalla storia familiare, nel quale la Tognazzi ha deciso di mettere al centro le libertà, anche di scelta, delle donne. Un percorso iniziato con nel 2013 con Viaggio sola (Nastro d'Argento come Migliore commedia) e proseguito con Io e lei, che vince, tra l’altro, quest'anno il premio per il Miglior soggetto, scritto con Ivan Cotroneo e Francesca Marciano. Il Premio, per la prima volta a una firma femmi-nile, era andato nelle precedenti edizioni a Pierfrancesco Favino e Adriano Giannini.

Page 36: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 7170 cinemagazine

Red is the first colorIn principio era il rosso.

Nei colori della terra,

nel cuore che batte.

Rosso è audacia, un colore che si conquista.

Una regola fondamentale.

Rosso è vita.

Rouge Rouge ,

una nuova collezione di 16 rossi.

Scegli il tuo.

SHISEIDO_ROUGE ROUGE MAIN_IT_SHD16061502029_CINEMAGAZINE_200x270.indd 1 17/06/2016 15:23

Molta emozione E’ stato sinceramente emozionante il debutto sul palcoscenico di Taor-mina del Premio Graziella Bonacchi, non solo perchè Alessandro Borghi che lo ha ricevuto ha saputo comu-nicare alla platea la sua autentica commozione e un sincero entusia-smo nel riceverlo ma per lo stesso concept del riconoscimento nato per ricordare Graziella, un’amica del cinema più giovane e non solo, una press agent dall’intuito eccezionale scomparsa troppo giovane. Partico-lare la qualità di un premio ‘diverso’ anche nella sua icona: un piccolo, bellissimo ulivo, autenticamente ri-cavato da un vero blocco di un an-tico ulivo, opera dell’artista Simone Sterpetti. La Giuria del Sindacato Giornalisti Cinematografici lo ha consegnato a Taormina siglando con Borghi il primo riconoscimento ad un attore

o attrice under 35 che abbia sapu-to esprimere quel talento speciale che Graziella Bonacchi - l'abbiamo conosciuta tutti- ha sempre saputo cogliere e coltivare con la professio-nalità e l’intuito che caratterizzavano non solo il suo lavoro di agente ma il suo modo di essere che in molti ab-biamo ‘sentito’ da vicino. Lo aveva detto a Roma, già lancian-do il Premio in occasione della festa dei Nastri al MAXXI, Vittoria Puccini, a nome di tanti colleghi ‘rappresen-tati’ da Graziella e soprattutto dei tanti registi e attori suoi amici, che insieme alla TNA, hanno ideato que-sto Premio per ricordarla. E non avrebbero potuto fare di me-glio a Taormina, insieme, Stefano Accorsi e Claudio Santamaria, saliti sul palco come premiatori ma so-prattutto come affettuosi testimonial di questa prima edizione a nome di tanti amici che Graziella aveva

seguito con dedizione e sincero affetto, ricambiato, non solo in un percorso di lavoro ma in un’ amicizia con tutti così intensa che solo la sua prematura scomparsa ha potuto in-terrompere. Il Comitato del Premio Graziella Bonacchi è costituito oltre che da Stefano Accorsi, Alessandro Angelini, Mia Benedetta, Valentina Cervi, Pierfrancesco Favino, Isabella Ferrari, Anna Ferzetti, Giuseppe Fio-rello, Marco Giallini, Claudio Gioè, Sabrina Impacciatore, Luigi Lo Ca-scio, Carlotta Natoli, Ferzan Ozpe-tek, Giorgio Pasotti, Lucio Pellegrini, Vittoria Puccini, Alessandro Roja, Riccardo Romani, Fabrizia Sacchi, Maria Sole Tognazzi, Thomas Tra-bacchi,Con la sorella di Graziella, Sandra e il marito Diego Zuccaril Federica Damiani, Eleonora Pratelli, Lucia Proietti e Caterina Anzà e con la TNA tutta

IL GRAZIELLA BONACCHI

Page 37: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 7372 cinemagazine

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

cinemag 2015.pdf 1 19/05/15 12:12

PORTFOLIO D’AUTOREa Taormina

Ritratti diRiccardoGhilardiContour by Getty Images courtesy: Grand Hotel Atlantis Bay / SNGCI

Page 38: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 7574 cinemagazine

Page 39: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 7776 cinemagazine

Page 40: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 7978 cinemagazine

Un’iniziativa nella filiera del Festival Siciliani OLTRE 6000 SPETTATORI IN 7 GIORNI e i premi della GIURIA DEI RAGAZZI ai film ispirati quest’anno dalla letteratura: vincono Il Piccolo Principe e tra i titoli italiani Un bacio di Ivan Cotroneo

Di nuovo un successo, il cinema sull’isola che non ha uno scher-mo, con l’ottava edizione de Il Vento del Nord, rassegna nata da un’idea di Massimo Ciavarro con Eleonora Giorgi che ha proseguito e cosolidato negli anni il suo rap-

porto con Lampedusa con il coor-dinamento artistico di Laura Delli Colli e la collaborazione di Giovan-ni Spagnoletti. Un appuntamento che ormai non può mancare sull’i-sola, e che a Lampedusa, sul gran-de schermo issato davanti al mare (non solo) degli sbarchi ha propo-sto quest’anno oltre venti titoli, tra i più interessanti ma anche popo-lari e ‘leggeri’ dell’ultima stagio-ne. Con un inizio assolutamente inedito e sorprendente: dopo Fuo-coammare, già molto visto sull’i-sola, ad inaugurare la settimana di proiezioni è arrivato Lampedusa d'inverno, un altro piccolo film “sincero e indispensabile”, come lo ha definito un anno fa a Locar-

no la critica indipendente (che lo ha proposto e premiato al Festival) e come lo hanno applaudito con i lampedusani, le istituzioni dell’i-sola, a cominciare dalla Sindaca Giusi Nicolini, in piazza con le for-ze dell’Ordine ma soprattutto con la Guardia Costiera, a Lampedusa grande protagonista ormai, anche mediatica, delle notti e della quoti-dianità segnata dalla cronaca de-gli sbarchi. Girato in un momento particolarmente ‘caldo’ per l’isola, non solo per le questioni dell’ ac-coglienza, il film nasce come ope-ra prima di un giovane regista au-striaco Jakob Brossmann, tornato con passione a parlarne e a pre-sentarlo nella serata inaugurale.

Un’opera piccola, indipendente, tutto-ra inedita in Italia anche se già segna-lata e premiata in molti piccoli Festival europei a cominciare da Vienna e Bol-zano. Un film che è stato applaudito a Lampedusa perchè ha saputo co-gliere quella che appare un po' come l’altra faccia di quel simbolico viaggio nell’ambliopia (l’occhio pigro del mon-do…) raccontando l’isola nella sua semplicità apparente, attraverso inter-viste e incursioni nel quotidiano filma-te come una cronaca discreta che va oltre l’incontro, ormai abituale, con la realtà dei migranti. Jakob Brossmann osserva e rappresenta Lampedusa, come ha spiegato, come “una terra di mezzo spesso abbandonata al suo destino, costantemente in lotta per sopravvivere. Un’isola che oltre i migranti vive dei suoi problemi, per esempio quelli dei pescatori per poter trasportare il loro carico in condizioni dignitose, ma non solo”. Questa dimensione locale, così come la pressione emotiva che i lampedu-sani subiscono costantemente, è ciò che il regista- secondo la critica che ha esaltato il suo film- vuole soprattut-to indagare e mettere in luce”

VENTI FILM IN SETTE GIORNILa rassegna oltre Lampedusa in win-ter ha portato di nuovo gratuitamente sullo schermo di Vento del Nord altri venti titoli dell’ultima stagione cinema-tografica: da Il racconto dei racco-nti di Matteo Garrone a Quo vado? di Gennaro Nunziante, da Io e lei di Maria Sole Tognazzi al film di chiu-sura, Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese senza dimenticare Veloce come il vento, Gli ultimi saranno ultimi, La bella gente, L’attesa, Un bacio ma anche commedie su-per leggere come Miami beach o Vacanze ai Caraibi, e altri titoli, da Troppo napoletano, piccolo caso low cost dell’anno a Poli opposti, fino a On air, Doraemon per i più piccoli e Il piccolo principe per ‘bambini’ di tutte le età.

CINEMA E LETTERATURACON LA SIAE, PER I RAGAZZISono stati cinque i titoli tratti o ispirati dalla letteratura che nell’ambito del-la rassegna sono stati giudicati dai

ragazzi lampedusani nell’ambito del progetto Ciak si legge promosso da LampedusaCinema in collaborazione con SIAE. Ancora una volta una giuria di studenti del Liceo di Lampedusa ha scelto il miglior film e i migliori interpre-ti del cinema quest’anno ispirato dalla Letteratura. In competizione Il racconto dei rac-conti, Il piccolo principe, On Air, Un bacio e L’attesa, ispirato ad un rac-conto di Luigi Pirandello.

CARAVAGGIO, EVENTO SPECIALE PER LA CHIUSURAPer chiudere la rassegna un evento speciale dedicato a Caravaggio con il film di Derek Jarman (1986) proposto in collaborazione con il nuovo Mu-seo della fiducia e del dialogo per il

Mediterraneo appena inaugurato dal Presidente Mattarella, Museo dove, dagli Uffizi di Firenze è arrivato proprio "l’Eros Dormiente" di Caravaggio, sim-bolo di speranza e accoglienza.

IL VENTO DEL NORD CINEMA SENZA RED CARPETSenza red carpet nè glamour ma all’insegna del cinema, della solida-retà, dello scambio culturale è stato ancora una volta possibile grazie al sostegno istituzionale del Mibact - Direzione generale per il Cinema, di SIAE che crede fortemente nella valo-rizzazione del rapporto cinema lette-ratura e, ancora, oltre alle molte spon-sorship locali, grazie al contributo di Rai Cinema e Istituto Luce Cinecittà (presente anche con la rivista 8 e 1/2 e

il suo sito ufficiale Cinecittà news che la manifestazione ringrazia) ai quali si affiancano innanzitutto quest’anno – con la concessione gratuita dei titoli in programma- anche Lucky Red e Medusa.“Dal 4 al 10 agosto” dice Massino Ciavarro “sulla terra più a Sud d’Italia LampedusaCinema ha riportato an-che per il 2016, con il grande schermo acceso davanti al mare della solida-rietà, anche il respiro, o’scià come dicono i lampedusani, di un cinema che ancora una volta è stato insieme, documento, intrattenimento e perchè no, anche il mezzo per portare tra gli spettatori di un’isola speciale, la leg-gerezza di un sorriso” E per un luogo tanto special ma spesso raccontato dalla mediazione della cronaca con l’ansia di una rappresentazione stres-sata dalle emergenze non è poco. “Con il cinema proviamo ad unire idealmente l’isola e la sua gente alla terraferma” aggiunge Laura Delli Colli “in un evento che, oltre i valori e i pro-blemi dell’accoglienza, si trasformi, per Lampedusa, anche in una occa-sione di divertimento, siglando con le sue serate il nuovo corso di un’Italia ci-nematografica che, almeno d’estate, non può dimenticare gli spettatori più a Sud d’Italia”.Cinema per sorridere ma anche impe-gno, dunque, in piazza, a Lampedu-sa con i titoli protagonisti dell’ultima stagione, proposti gratuitamente, per un pubblico ormai eterogeneo che continua a non avere una sala cine-matografica “funzionante” nel corso dell’anno, e che ha fatto dell’acco-glienza uno stile di vita, sia nella con-vivenza con i migranti che nel modo di far sentire a casa in un’isola davvero speciale i turisti che cercano in una vacanza diversa la qualità e la serenità di un’oasi naturale di impareggiabile fascino nella sua semplicità e nel-la sua anima profonda. Una prova? Sono stati aumentati i posti in piazza, con le sedie in arrivo sulla nave che da Palermo ‘rinforza’ ogni anno l’arena sotto le stelle di LampedusaCinema. Ed è cresciuto negli anni il successo di Ciak si legge, un laboratorio che fa crescere di anno in anno, commenta Giovanni Spagnoletti, anche l’atten-zione alla scrittura per il cinema.

LAMPEDUSA.8La rassegna prodotta con il sostegno istituzionale di MIBACT - DG CINEMAcon SIAE, Rai Cinema e Luce Cinecittà e grazie alla solidarietà di Lucky Red e Medusa

Page 41: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

cinemagazine 8180 cinemagazine

PESARO Mostra del Nuovo CinemaLa giuria degli studenti, presieduta da Roberto Andò ha premiato Les Ogres di Léa Fehner (Francia 2015) che ha vinto anche il premio del pub-blico. Il viaggio – che sia on the road o in-teriore – è stato il filo conduttore dei film della selezione. Ed è quello che affronterà anche la giovanissima pro-tagonista (interpretata dell’esordiente Moriah Blonna di cui sentiremo par-lare presto) di The Ocean of Helena Lee dell’americano Jim Akin, nella do-lorosa elaborazione del lutto materno.

PESARODOCFESTDa Zingaretti vince MasoumehMasoumeh di Sonia Moghaddam ha vinto il Pesaro Doc Fest “Hai visto mai?” 2016, con un premio in denaro di 5.000 euro. La Giuria, composta da Vinicio Marchioni e Valeria Milillo, dal vicedirettore de L’Espresso Marco Damilano, Marco Spagnoli e Olivia Tassara di SkyTg 24 ha assegnato Il Premio Giovani Documentaristi Bcc Gradara al documentario Berber Tajine di Francesco Agostini da una Giuria di studenti delle scuole supe-riori di Pesaro coordinata dal direttore artistico Luca Zingaretti. Tra gli eventi il dibattito con la produttrice Christine Reinold e il giornalista Pio D’Emilia sul loro documentario Fukushima – A Nuclear Story; la commovente pre-sentazione del libro "Pesce D’Aprile" di Cesare Bocci e sua moglie Daniela Spada sullo scherzo del destino che li ha resi più forti; le proiezioni speciali di documentari tra cui Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Il Festival è orga-nizzato con il contributo di Comune di Pesaro e della BCC Gradara, con il patrocinio del SNGCI in collaborazio-ne con Luiss e Istituto Luce.

SABAUDIAGenovese fa il bisPerfetti sconosciuti di Paolo Geno-vese vince anche a Sabaudia, miglior film e migliore sceneggiatura per la giuria del Festival della Commedia che con oltre diecimila presenze in una settimana ha siglato la sua secon-da edizione, nella nuova formula diret-ta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo.Un successo non solo popolare per il

SabaudiaFilm.COMmedia organizza-to da Martini 6 che ha presentato il me-glio del genere nella stagione appena conclusa premiando anche I protago-nisti di Quo vado? il film di Gennaro Nunziante con Checco Zalone e Ele-onora Giovanardi e Lillo migliore non protagonista per il film di Fausto Brizzi Forever Young, premio speciale del-la giuria presieduta da Marco Risi e composta da Nancy Brilli, Laura Delli Colli, Iaia Forte, Marco Giusti.Tra gli altri riconoscimenti che hanno concluso la manifestazione il ‘Premio Monica Scattini’ alla carriera per un festeggiatissimo Lino Banfi e il ‘Pre-mio speciale Cosmari’, consegnato da Francesco Traversa, “Personaggio dell’anno” a Nino Frassica. A Troppo napoletano, film sorpresa dell’anno (comicità low budget, gra-zie all’impegno di Alessandro Siani) il premio del pubblico che lo ha votato partecipando alle proiezioni. Positivo il commento dei direttori ar-tistici, la coppia Tognazzi Izzo felice di aver avuto ospiti Genovese, Brizzi e Papaleo, Banfi, Frassica Eleonora Giovanardi, protagonista del film di Checco Zalone che ha avuto ben due premi come miglior attore e come migliore attrice. Anche secon-do Luigi Tivelli, ideatore del festival e direttore delle relazioni esterne e isti-tuzionali della manifestazione, il pros-simo passo sarà quello di arricchire il festival ancora di più.

ORTIGIAVince Salvo Cuccia con ‘Lo scambio’Lo Scambio di Salvo Cuccia ha vinto

l’ottava edizione dell’Ortigia Film Fe-stival: la giuria presieduta da Niccolò Ammaniti e composta da Valentina Lodovini e Carmine Amoroso gli ha assegnato il Premio Ficupala 2016 per il Miglior film. Il premio al miglior inter-prete è andato a Davide Giordano per Pecore in Erba di Alberto Caviglia. Per la sezione cortometraggi, la giuria di Veronica Pivetti con Lorenza Indo-vina e Maurizio Tedesco ha assegna-to il Premio a Quasi Eroi di Giovanni Piperno già vincitore del Nastro d’Ar-gento. Premio del pubblico a Un Pos-to Sicuro di Francesco Ghiaccio e al corto Con te o senza di te di Lucia Sardo. Lisa Romano, Direttore artisti-co di OFF ha realizzato il festival con l’amichevole collaborazione di Paola Poli, il sostegno del Mibact, dell’A-genzia per la coesione territoriale del MISE, del Dipartimento per lo Svi-luppo e la Coesione Economica del Ministero del Tesoro, della Regione Sicilia, di Regione Sicilia Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Filmcommission, della Città di Siracusa.

PERGOLAAnimavì di Simone MassiA Pergola (tra Pesaro e Urbino) dal 14 al 17 luglio 2016 si è svolta la prima edizione di Animavì – Festival Inter-nazionale del Cinema d’animazione poetico, con la direzione artistica di Simone Massi due volte Nastro d’Ar-gento per l’animazione. Ospite d’eccezione il regista Aleksan-dr Petrov, vincitore nel 2000 del Pre-mio Oscar® per il Miglior Corto con Il vecchio e il mare, autore anche del-la sigla e della locandina del festival, mentre il Premio alla Carriera di que-sta prima edizione è assegnato al re-gista, musicista e sceneggiatore Emir Kusturica. Ha aperto Valentina Car-nelutti con ReCuiem, Animavì nasce con il patrocinio di Regione Marche, Ministero della Cultura, Marche Film Commission, Comune di Pergola, SNGCI (Sindacato Nazionale Giorna-listi Cinematografici Italiani) e Accade-mia del Cinema Italiano.

NETTUNOGuerre&pace FilmFestA Nettuno dal 25 al 31 luglio, Guer-

L’ESTATEDEI

FESTIVAL

Page 42: Venezia73 Mostra Mirabilis - Cinemagazine Webnio Morricone) il kolossal di Emir Kusturica On the Milky Road con Monica Bellucci, Frantz di Francois Ozon, sto - ria d'amore ambientata

82 cinemagazine

re &Pace Filmfest ha proposto film sul tema degli “Esodi di guerra”. Ha inaugurato la rassegna organizzata dall’Associazione Seven, con la di-rezione artistica di Stefania Bianchi. Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Il festival ha poi proposto Vacanze di guerra di Alessandro Rossetto e Dheepan-Una nuova vita di Jacques Audiard ma anche Fratelli d'Italia di Claudio Giovannesi, Welcome di Phi-lippe Loiret, Profughi a Cinecittà di Marco Bertozzi, Terraferma di Ema-nuele Crialese, Albania, il paese di fronte, di Roland Sejko e Mauro Brescia, Quando sei nato non puoi più nasconderti di Marco Tullio Gior-dana, Pasta nera di Alessandro Piva, Exodus-Re e Dei.

LA MADDALENAper Gian Maria Volontè La Valigia dell’Attore dal 25 al 31 luglio a La Maddalena ha ricordato ancora una volta Gian Maria Volonté, per ini-ziativa della figlia Giovanna. Hanno partecipato Stefano Accorsi, Alessandro Borghi e Roberta Mattei, ciascuno con due film in programma nel cartellone del festival. Presentati in particolare Suburra (regia di Stefano Sollima,) interpretato da Borghi. L’arbitro (regia di Paolo Zucca, 2013) con Stefano Accorsi e Che strano chiamarsi Federico in omaggio a Ettore Scola. In anteprima naziona-le L’abboccadora interpretato da Donatella Finocchiaro, Barry Ward e Sara Serraiocco. Serata omaggio a Stefano Accorsi con il suo corto

d’esordio alla regia Nastro d'argento 2014 in occasione del Premio Gian Maria Volonté accompagnato anche dalla proiezione di Veloce come il vento (regia di Matteo Rovere, 2016) del quale è protagonista, Nastro 2016 per la migliore interpretazione da pro-tagonista dell’anno insieme all'attrice Roberta Mattei.

GIFFONII bambini ci guardano…Ecco i vincitori della 46esima edizione del Giffoni Film Festival con 105 titoli in competizione (selezionati su oltre 4.600 produzioni in preselezione). Il Gryphon Award per la sezione Gene-rator +18 è andato a Urban hymn Se-condo classificato della sezione è stato Chicken dell’inglese Joe Stephenson. Ha vinto per la sezione Generator+16 The violin teacher del brasiliano Sér-gio Machado. Secondo classificato della sezione è My name is Emily dell’irlandese Simon Fitzmaurice. Per Generation +13 Fanny’s journey della francese Lola Doillon. Secondo classi-ficato della sezione Fog in August del tedesco Kai Wessel. Tra gli altri vincito-ri: Nelly’s adventure del tedesco Do-minik Wessely. Secondo classificato è Tsatsiki dad and the olive war della svedese Lisa James-Larsson. Ales-sandro Capitani e Valerio Attanasio hanno vinto tra i corti.

ROMADolce vita a Santa CroceUn sogno di molte notti di mezza esta-te: è questo il biglietto da visita della

rassegna Santa Croce Effetto Notte, che quest’anno ha vissuto a Roma la sua sesta edizione dal 15 al 31 luglio nel parco archeologico di Santa Cro-ce in Gerusalemme.Con “Schermi Italiani” (15-24 luglio) per dieci serate una maratona dei mi-gliori film italiani della stagione, con un’ attenzione particolare alle opere prime (hanno inaugurato Non essere cattivo e Lo chiamavano Jeeg Ro-bot). Molti gli incontri con Carlo Ver-done, Monica Guerritore, Gianfranco Rosi, Stefano Accorsi, Elio Germano, Pierfrancesco Favino.Dopo i dieci appuntamenti dedicati al meglio del cinema di oggi, Amarcord 35mm ha presentato 12 classici italia-ni, con proiezioni in pellicola.

POMPEICon Bova e Miriam LeoneMiriam Leone ha inaugurato la nuova edizione dell’Italian Movie Award e Raoul Bova ne è stato ospite d’onore: dal 2 al 4 agosto, ampio spazio alla terza edizione dell’Italian Movie Ma-sterclass e alla “Short Social World Competition”, dedicata ai cortome-traggi, sul sociale, provenienti da tut-to il mondo; 11 quest’anno in gara, da Italia, Spagna, Iran, Regno Unito, Olanda, Germania, Russia ed Egitto. Serata evento il 5 con Raoul Bova e il film Zona d’ombra - Una scomoda verità di Peter Landesman con Will Smith, che ha vinto il “Vitruviano” come miglior film sul tema della ricerca, fil rouge dell’edizione di quest’anno. Tra gli altri ospiti, Sabrina Impacciatore.

Evento speciale a sessant’anni da Mio figlio Nerone di Steno

Independence Day - Rigenerazione Un’anteprima spettacolaree il grande cinema è tornato a Caracalla

Evento due volte speciale, domenica 7 Agosto, nella suggestiva cornice delle Terme di Caracalla, con la proiezione evento di Independence Day - Rigenerazione in uscita con la 20th Century Fox.Grazie al Romafilmfestival diretto da Adriano Pintaldi, con il supporto isti-tuzionale della Regione Lazio e del Teatro dell’Opera, il film ha avuto un’an-teprima nazionale applauditissima, che ha riportato il grande cinema tra le rovine di solito aperte solo all’Opera e al Balletto: uno schermo non si accendeva a Caracalla da ben 60 anni quando fu presentato il film di Steno Mio figlio Nerone con Alberto Sordi. Per l’occasione consegna alla Fox della medaglia del Presidente della Re-pubblica Sergio Mattarella.