anno 4 – supplemento al n. 37 – poste italiane s.p.a...
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8 Next.Fiere,convegni,corsiemostre
12 Echi dal Web. LenovitàinInternet
14 Bookstore. Novitàlibrarie
19 Rassegna di progetti e di opere. Casiemblematicidiecocompatibilitàedilizia
28 Saggio. Perunusosostenibiledelterritorio
32 Legislazione. Rendimentoenergeticodegliedifici
80 Contributi a cura di - Gli inserzionisti
Rubriche Progetti.Sostenibilitàcostruita/3
42 Queens Botanical Garden Center a New York
BkSk Architects
USA
46 Ampliamento scuola Don Filippo Rinaldi a Roma
MARS Architetti
Italia
50 Micro Compact Home a Monaco
Horden Cherry Lee con Haack+Hopfner
Germania
54 Lighthouse a Londra
Sheppard Robson Architects
Inghilterra
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Sommario Supplemento5/09
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58 Punto di ristoro Autogrill a Ravenna
Total Tool
Italia
62 Environment and Education Center a Rainham
Van Heyningen and Haward Architects
Inghilterra
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Software70Rassegna12soluzioniperlaredazionedell’Attestato
diQualificazioneEnergetica
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Il Sole 24 ORE Arketipo international review of architecture and building engineering
Direttore Responsabile/Editor-in-chief: Francesco DemuroDirettore/Editor: Giuseppe TurchiniComitato Scientifico/Scientific Committee: Vladimir Bazjanac, Mario Botta, Gianfranco Carrara, Colin Davidson, Gabriele Del Mese, Nicholas Grimshaw, Fulvio Irace, Emilio Pizzi, Christer Sjöström, Ettore Zambelli
Direzione artistica e realizzazione/Artistic and creative director: Grafotitoli Bassoli
Coordinatore editoriale/Editorial Coordinator: Donatella BollaniCollaborazione redazionale/Editorial staff:Editorial staff::Simone Stefano Deugenio, coordinamento sezione Materiali e Sistemi, sito webFederica Gasparetto, coordinamento sezione ProgettiSabrina Piacenza, coordinamento redazione e sezione ImpiantiConsulenza scientifica/Scientific consulting services:Laura Elisabetta Malighetti, Gabriele Masera, Matteo Ruta
Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this issue: Stefano Bernuzzi, Antonio Carra, Design.doc, Federica Gasparetto, Silvia Ghiacci, Marco Imperadori, Chiara Lamparelli, Sabrina Piacenza, Daniele Verdesca, Amalia Vivian, Matteo Zambelli
Foto di/Photos: Nicolas Bellwald, James Brittain, Jeff Goldberg/Esto, Marco Imperadori, Sascha Kletzsch, Antonio Las Casas, Strarching Srl
Traduzioni/Translations: Barbara Marino
Supplemento de Il Sole 24 ORE Arketipo n. 37/2009 - ottobre
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Sede legale/Registered Offices: Via Monte Rosa 91 - 20149 Milano
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20099 Sesto San Giovanni (MI)
Stampa/Printing: Deaprinting - Officine Grafiche Novara 1901 S.p.A., Corso della Vittoria 91,
28100 Novara
In copertina: Queens Botanical Garden Center a New York - Foto di Jeff Goldberg/Esto
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e Architettura sostenibileQuartiere fieristico di VeronaTel. 0439 849855www.solarexpo.com [email protected] [email protected]
Verona · 20-22/10/2009CREAMostra fiera termotecnica, energia, ambienteQuartiere fieristico di VeronaTel. 02 [email protected]
Pesaro · 22-25/10/2009EnERgy DAysSalone dell’edilizia modernaQuartiere espositivo Campanarawww.energydays.eu
Rimini · 28-31/10/2009KEy EnERgyFiera internazionale per l’energia e la mobilità sostenibile, il clima e le risorse per un nuovo sviluppoRimini FieraTel. 0541 744492www.keyenergy.eu
Milano · 25-28/11/2009gREEnERgy ExPo 2009 E EnERsolAR+Nuova fiera dedicata alle energie rinnovabiliFiera Milano - RhoTel. 02 [email protected]
Bolzano · 21-24/01/2010KliMAhousEFiera internazionale specializzata per l’efficienza energetica e la sostenibilità in ediliziaFiera BolzanoTel. 0471 [email protected]
Padova · 18-20/03/2009ElETTRo DoMoTiCA ExPo 2010Mostra convegno su gestione integrata, risparmio energetico e telecontrolloPadova Fierewww.senaf.it
Verona · 5-7/05/2010solARExPo & gREEnBuilDingMostra e Convegno internazionale su Energie rinnovabili e Generazione distribuitaMostra e Convegno internazionale su Efficienza energetica
FiERE
in iTAliA
ConVEgni
in iTAliA
Bologna · 28-29/10/2009EFFiCiEnZA EnERgETiCA in EDiliZiA.noRMATiVA, inCEnTiVi E TECnologiENell’ambito del ciclo Professione progettare, Edilio e SAIE, in collaborazione con Il Sole 24ORE Business Media, organizzano la terza edizione di Efficienza energetica in edilizia. Normativa incentivi tecnologie, l’evento di formazione che risponde alla sempre più viva attenzione verso le tecniche di progettazio-ne e riqualificazione degli edifici in base ai criteri dell’efficienza energetica. La partecipazione è gratuita.
Quartiere fieristico BolognaFiere Pad. 36 ingresso Michelino, sala sinfoniaTel. 051 [email protected]
Bologna · 30/10/200918° EuRoPA syMPosiuMBioARChiTETTuRA: ARChiTETTuRA ViVEnTEL’Europa Symposium è l’unica iniziativa nel settore dell’edilizia ecologica che vanta ben diciassette edizioni consecutive, svolte spesso con sessio-ni contemporanee in diverse città europee. Grazie al coinvolgimento di mi-gliaia di professionisti che hanno colto indicazioni, suggerimenti, strategie tecniche, molti nuovi obiettivi sono entrati nell’orizzonte quotidiano e l’eco-logia è uno di questi. Man mano che l’architettura, ordinaria e straordinaria, acquisisce connotati di sostenibilità, le problematiche si intrecciano. Quest’anno il 18° Europa Symposium ne indaga le relazioni con la tecnolo-gia, le risorse, il tessuto connesso.Durante il convegno sarà presentata l’ECOFFICINA di Bioarchitettura, un pool di aziende, leader nel proprio settore, che hanno dimostrato parti-colare attenzione al tema del costruire ecosostenibile e biocompatibile. Nonostante il grande incremento che ha caratterizzato negli ultimi anni la diffusione di tecnologie e materiali attenti alle problematiche dell’eco-sostenibilità, rimangono alcuni ostacoli riferibili alla complessità delle soluzioni, alle resistenze a discostarsi dalle consuetudini costruttive, alla scarsa padronanza delle metodologie applicative, alla difficoltà nel reperire informazioni.Importanti relatori, tecnici ed esperti, illustreranno, in una serie di mini di-battiti, alcune tra le tecnologie più all’avanguardia nel complesso universo dell’edilizia sostenibile.
Quartiere Fieristico BolognaFiereFiera sAiE di BolognaPalazzo Congressi, sala Biancaore 9.30www.bioarchitettura-rivista.it
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CONCORSI
IN ITALIA
Bologna · 31/10/200�Si è riunita la giuria del concorso internazionale “SAIE Selection. Low cost & low energy sustainable housing”, evento organizzato da BolognaFiere in col-laborazione con Archi-Europe Group ed Edilio e con il patrocinio di Architet-tiBologna, del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e del Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani, per decretare i vincitori delle due categorie, “Architetti Under 45” e “Studenti”, per ognuna delle quattro sezioni “brick”, “metal&glass”, “wood” e “concrete”. La premiazione dei progetti vincitori avverrà sabato 31 ottobre, alle ore 10.00, nel corso del convegno “Low cost, low energy sustainable housing” all’interno di SAIEnergia. Al convegno, presieduto da Mario Cucinella, inter-verranno anche Corrado Clini, Direttore Generale Ricerca Ambiente e Svi-luppo del Ministero dell’Ambiente, e Valeria Marsaglia, del Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani. Inoltre, i primi selezionati di ogni sezione della categoria “Architetti Under 45” saranno invitati a presentare il progetto durante un seminario comune, mentre i vincitori della categoria “studenti” parteciperanno al workshop “Energia dell’architettura”, coordi-nati entrambi da Mario Cucinella. Tutti i progetti selezionati saranno infine esposti nella mostra dedicata al Centro Servizi del SAIE e saranno disponibili nel catalogo su cd edito da BolognaFiere.
SAIENERGIA Quartiere fieristico BolognaFiere - Pad. 14, “Piazza dell’energia”[email protected]
Castelfranco VenetoCOMPLESSO RESIDENZIALE SOCIALE PER ANZIANI E DISABILISostenibilità ambientale e qualità della vita sono le linee guida attorno le quali nasce e trova fondamento il progetto del complesso di edilizia resi-denziale pubblica di Rovigo che porta la firma di Fram_menti, un gruppo di
giovani architetti veneti che dal 2007 opera coniugando innovazione e sostenibilità.L’esigenza era di realizzare abitazioni sperimentali a basso impatto ambientale e a forte contenuto innovativo, venti alloggi aggregati desti-nati a un’utenza principal-mente composta da anziani e persone con disabilità. A rendere il complesso funzio-nale agli specifici obiettivi di destinazione la cura nella de-finizione degli spazi comuni, una generale ottimizzazione dei costi di costruzione e di gestione degli impianti, una notevole riduzione dei tem-
pi di costruzione. Fondamentale per raggiungere tali obiettivi è l’uso delle tecnologie di prefabbricazione leggera per le strutture portanti verticali e orizzontali mediante l’utilizzo di pannelli modulari autoportanti di legno.
BRAND NEW
Milano THYSSENKRUPP ELEVATOR ITALIALa sede centrale di Deutsche Börse di Eschborn sarà trasferita all’interno di un edificio ecosostenibile e accoglierà 2000 dipendenti. ThyssenKrupp Elevator si è aggiudicata il contratto per la fornitura di 15 ascensori all’inter-no di un edificio di 92 metri a forma cubica, per un totale di 53.000 m2, che ospiterà uffici, sale riunioni e numerose aule conferenza.Nel rispetto dell’ecosostenibilità dell’edificio, la maggior parte degli ascenso-ri saranno dotati di dispositivi di rigenerazione. L’energia generata durante la frenata sarà restituita alla rete elettrica per essere riutilizzata; ciò consentirà un abbattimento del consumo di energia del 30% rispetto ai modelli standard, oltre alla riduzione delle emissioni di CO
2.
Alcune cabine ascensori, inoltre, avranno un’illuminazione a LED a basso consumo che, rispetto alle normali lampadine, consumarà il 90% di energia in meno. Anche il Destination Selection Control (DSC), prodotto e installato da ThyssenKrupp Elevator, agevolerà il risparmio energetico: i passeggeri sele-zioneranno il piano desiderato sul display touch screen del terminale posto all’esterno dell’ascensore e questo sistema indicherà l’ascensore disponibile, riducendo così i tempi di attesa, i viaggi a vuoto e le inutili fermate, con un minore consumo d’energia.
Per ulteriori informazioni:ThyssenKrupp Elevator Italia Spa Piazza della Repubblica 32 20124 Milano www.thyssenkrupp-elevator-italia.com
Milano SIMPLY SMAHa aperto a Milano, in via Novara, il primo supermercato “verde” a insegna Simply Sma, concepito nel rispetto dell’ambiente e del sociale. Un progetto a elevata sostenibilità che coniuga diversi aspetti: dal risparmio energetico al riciclo dei materiali e dei rifiuti, dai prodotti ecologicamente attenti all’impegno concreto verso la comunità che lo
Tra le caratteristiche che fanno del manufatto un’opera innovativa emer-gono quelle legate alle scelte di sostenibilità compiute dai progettisti, in particolare una forte attenzione al basso impatto ambientale e alla qualità della vita. A partire dall’impiego di materiali di costruzione che non abbiano emissioni nocive per gli abitanti degli alloggi: dall’intonaco dei muri al legno delle strutture e degli infissi, e ancora ai materiali per la coibentazione e la pavimentazione.Oltre che alla logica di ecocompatibilità, materiali e strutture utilizzati rispondono anche a un’attenta valutazione della qualità del ciclo di vita dei materiali (LCA).
Per ulteriori informazioni: Fram_mentiwww.fram-menti.com [email protected]
FACTORY
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ospita: 2500 m2 di superficie disposti su due piani e sviluppati in un’ottica “ecocompatibile a 360 gradi”, per ridurre l’impatto ambientale e contribuire alla salvaguardia del pianeta.Il nuovo Simply Sma presenta accessori d’arredo in materiali riciclati: la plastica di carrelli, gettoni, cestini della spesa, evidenziatori promozionali, separatori dei banchi frigoriferi e dei clienti alla cassa; il legno dei pannel-li della gastronomia; lo smalto delle piastrelle dei servizi ricavato da neon esausti. I numerosi interventi tecnici realizzati all’interno del supermercato hanno l’obiettivo di ridurre al minimo i consumi: vetrate maggiorate, sensori per regolare il flusso luminoso e ottimizzare la luce naturale; illuminazione esterna e interna con tecnologia elettronica a LED; copertura dei banchi sur-gelati con vetri a scorrimento; eliminazione dei neon dai ripiani dei banchi frigoriferi; recupero del calore della centrale frigorifera per riscaldare il pun-to vendita e l’acqua dei sanitari.
Per ulteriori informazioni:Sma [email protected]
Rodengo SaianoMETRA
ENSUN è una realtà consolidata all’interno del panorama italiano delle energie rinnovabili.Elettropiemme, azienda partecipa-ta al 70% dalla società ENSUN, di cui Metra è azionista insieme a Gefran e Palazzoli, ha appena realizzato l’impianto fotovoltaico della chie-sa di San Giuseppe Freinademetz a Millan di Bressanone. L’impianto produrrà circa 22.000 kWh/anno, sufficienti a soddisfare il fabbiso-gno di energia elettrica dell’intera parrocchia.L’impianto rappresenta un riuscito esempio d’integrazione fra archi-tettura e impiantistica, grazie alla
scelta dei pannelli Sunpower, che si adattano perfettamente alla geometria e al rivestimento di rame della copertura della chiesa.L’impianto usufruirà per vent’anni della tariffa incentivante del “Conto ener-gia nazionale”. Il rientro del capitale investito è previsto in otto anni, quindi, nel tempo, l’impianto trasformerà il costo dell’energia elettrica in una fonte di reddito per la parrocchia.
Per ulteriori informazioni:Metra SpaRodengo Saiano (BS)[email protected]
Cinisello BalsamoSAINT-GOBAIN PPC ITALIA Cubotto è il primo prototipo italiano di edificio sostenibile realizzato con tecno-logia stratificata a secco, frutto della convenzione di ricerca tra il Dipartimen-to di Ingegneria Civile del Territorio, dell’Ambiente e Architettura dell’Università degli Studi di Parma, il Consorzio Esi, Saint-Gobain PPC Italia e Celenit. Cubotto rappresenta uno dei passi concreti per la raccolta di dati e poten-zierà l’efficacia dei modelli e dei pannelli che sono già in commercio o che verranno prodotti in futuro. L’obiettivo è quello di accertare scientificamente i plus della tecnica a secco, valutandone prestazioni statiche, tecnologiche,
ambientali, di risparmio energetico ed economico. Situato all’interno del Campus Universitario di Parma, Cubotto è un edificio in scala 1:1 ed è composto da due locali a piano terra e un altro al secondo piano, per disporre di una parete esterna ventilata di 6 metri di altezza. È realiz-zato con tecnologia ibrida (gli orizzontamenti sono in getti CA), con telaio di legno e pannelli di tamponamento di cemento fibra, due strati di fenolico rifiniti interamente di gesso rinforza-to. La costruzione è dotata di sensori, tarati sul protocollo di verifica messo a punto dal gruppo di ricerca, che permetteranno di condurre inda-gini termografiche e verifiche igrometriche, di trasmittanza, smorzamento e sfasamento, per integrare le verifiche di calcolo con quelle spe-rimentali e avviare un processo informativo dal cantiere alla produzione, al progetto: il contra-rio, cioè, di quanto avviene oggi.
Per ulteriori informazioni:Saint-Gobain Ppc Italia SpaViale Matteotti 62200�2 Cinisello Balsamo (MI)[email protected]
SalvaterraCERAMICHE REFINWecare.refin.it è il nuovo sito di Ceramiche Refin interamente dedicato al-l’architettura sostenibile: uno straordinario mondo virtuale che si rivolge agli operatori del settore e anche a tutti coloro i quali desiderano trovare delle linee guida per realizzare progetti in accordo con i principi di ecocom-patibilità e nel rispetto dell’ambiente.L’azienda sostiene da sempre lo sviluppo sostenibile, grazie alla continua innovazione dei processi produttivi, alla responsabilità sociale sia nei confronti dei dipendenti che dei collaboratori e al rispetto per il territorio e l’ambiente. Tale impegno è testimoniato dalla certificazione Ecolabel, che l’azienda ha ottenuto per molte delle sue collezioni, e dal certificato di con-formità LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) per le linee Eco Leader e Stone Leader.All’interno del sito è presente anche un’area “Green News”, una sezione
dove trovare tutte le notizie in tempo reale provenienti dai più famosi blog sulla bioarchitettu-ra e bioedilizia di tutto il mondo. Uno strumento ricco di informa-zioni, ma allo stesso tempo di semplice consultazione, rivolto agli addetti ai lavori e a tutti gli appassionati di edilizia sosteni-
bile e bioarchitettura.Green News ha anche un’area dedicata interamente alla certificazione LEED, certificazione che valuta l’ecocompatibilità di un edificio, dalla fase di progettazione a quella di gestione quotidiana.
Per ulteriori informazioni:Ceramiche Refin SpaVia I Maggio 2242013 Salvaterra (RE)[email protected]
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echi dal weba cura di Stefano Bernuzzi
[C E R T I F I C A Z I O N E E N E R G E T I C A
www.certificazione-energetica.comDopo l’entrata in vigore dal luglio di quest’anno dell’obbligo di allegare la certificazio-ne a ogni immobile immesso nel mercato e commercializzato, è stata definitivamen-te recepita nel nostro Paese la Direttiva Europea del 2002 sul rendimento energetico degli edifici. L’attestato emesso da professionisti privati qualificati accompagnerà l’edificio, sia di nuova costruzione sia ristrutturato, per tutta la sua esistenza e lo classificherà, come accade per gli elettrodomestici, con una lettera da A a G in base al suo consumo energetico. Questo sito si pone come utile punto di partenza per privati, aziende, costruttori e, in generale, tutti gli operatori del settore edilizio per ottenere tutte le informazioni necessarie per adeguarsi alla nuova normativa. Da utili consigli su come risparmiare energia ad approfondimenti sulle tecnologie, dal-l’elenco dei certificatori abilitati suddivisi per province alle guide per le detrazioni fiscali e tutte le normative scaricabili.
http://efficienzaenergetica.acs.enea.itPer approfondire ulteriormente gli aspetti economici, fiscali, normativi e tecnici sulla certificazione degli edifici risulta molto utile, pur nella sua essenziale semplicità, il sito realizzato dall’ENEA in consorzio con il Ministero dello Sviluppo Economico. L’ENEA, Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, è un ente pubblico che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile del Paese. Tra le molte risorse sca-ricabili gratuitamente, oltre alle leggi e normative vigenti, anche numerosi opuscoli e pubblicazioni curati dall’ENEA e un’interessante sezione dedicata ai tecnici con esempi di realizzazioni edilizie e di calcolo sul risparmio energetico negli edifici, con la possibilità di scaricare il software DOCET, realizzato in collaborazione con il CNR, per la redazione della certificazione energetica degli edifici residenziali.
http://it.enerbuilding.euAdiconsum - Associazione difesa consumatori e ambiente, da anni impegnata sul fronte dell’educazione al consumo responsabile e sostenibile, attualmente sta rea-lizzando un progetto denominato Enerbuilding, legato al Programma IEE (Intelligent Energy Europe) della Commissione Europea, finalizzato a diffondere la cultura del-l’uso razionale dell’energia e l’efficienza energetica negli edifici. Il progetto, che ha avuto inizio nel 2006 e avrà una durata complessiva di 3 anni, si rivolge a tutti i cittadini, in particolare agli amministratori locali, e ha valore transnazionale, es-sendo realizzato in collaborazione con omologhe associazioni in Francia, Spagna e Portogallo. Il sito offre una panoramica sulle ultime notizie e attività nel campo dell’energia e una ricca sezione di documenti, software, report dai convegni e guide pratiche per i consumatori, il tutto scaricabile gratuitamente.
www.trevisoxlaquila.orgIl sisma che ha colpito L’Aquila lo scorso aprile ha scosso profondamente le coscien-ze della gente comune dando vita ad una significativa serie di iniziative di sostegno alla popolazione colpita. Un esempio è il progetto denominato “Treviso x L’Aquila” condotto da un pool di circa 50 aziende venete con lo scopo di donare un asilo nido al Comune di Poggio Picenze (AQ), che fa parte di un comprensorio di 5 località e che ha perso l’edificio preesistente. Il nuovo asilo, progettato per ospitare 40 bambini di un’età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, prevede una struttura di elevato livello qualitativo che rispetta tutti i requisiti di sicurezza, antisismicità, sostenibilità am-bientale e risparmio energetico. Il sito documenta passo passo la costruzione del-l’edificio con una gallery fotografica lungo una timelime, un video introduttivo, tavole di progetto e una serie di schede tecniche sui singoli interventi edilizi.
L A R I C O S T R U Z I O N E I N A B R U Z Z O
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www.collettivo99.orgCollettivo99 è un gruppo di una trentina di giovani aquilani under 40 composto da ar-chitetti, ingegneri e geologi che si è costituito in seguito al terremoto per pensare ad una nuova idea di città e territorio da ricostruire. In modo indipendente e parallelo alle iniziative istituzionali, Collettivo99 ha sviluppato progetti intorno ai concetti di riconver-sione, reversibilità, innesti architettonici e urbani, nuovo rapporto città-campagna, con un occhio attento verso le nuove tecnologie e sostenibilità ambientale. Questi progetti sono presentati con documenti testuali e tavole scaricabili dal sito, strutturato come un blog dove poter lasciare commenti e intervenire direttamente con Collettivo99.
www.moduloabassoconsumo.comIl progetto “Modulo a basso consumo” nasce nell’ambito della commissione energia di Con-fartigianato Imprese Como e vede il coinvolgimento di tutte le categorie del ciclo costrutti-vo: edili, imbianchini, fabbri, elettricisti, idraulici, serramentisti. La finalità del progetto è dimostrare come oggi sia possibile risparmiare energia nel pieno rispetto dell’ambiente, implementando e associando tecnologie e soluzioni. La costruzione del Modulo è iniziata ai primi di luglio e vede la sua conclusione in queste settimane; in seguito, il Modulo sarà monitorato per un anno per verificare l’effettivo risparmio energetico previsto. Lo sviluppo del progetto è documentato dal cronoprogramma e da una ricca gallery fotografica.
E S P E R I E N Z E I N I T A L I A
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bookstorea cura di design.doc
[L’EDIFICIO ENERGETICAMENTE SOSTENIBILE
Carlo Ponzini
Maggioli Editore, 265 pagine, 49 euro
www.maggioli.it
Un libro che si propone di contribuire a chiarire come si realizza un edificio eco-soste-nibile, offrendo al lettore un ampio panorama di materiali costruttivi di nuova genera-zione, nati dalle esigenze dettate dalle nuove politiche di risparmio energetico.L’impiego dei nuovi materiali, e al contempo la reinterpretazione e il miglioramento di quelli tradizionali, sono concepiti nell’ottica di un’architettura sostenibile energetica-mente, attraverso l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile. L’obiettivo dell’autore è presentare le nuove tecniche progettuali, innovazioni tecno-logiche incluse, utilizzate sia nelle nuove costruzioni che nell’ambito della ristrut-turazione, e illustrare le caratteristiche principali dei nuovi materiali presenti sul mercato.A completare il volume una raccolta di importanti progetti esemplari tra cui quelli di Renzo Piano, Mario Cucinella, Steven Holl, David Fisher, Norman Foster, Thomas Herzog.
GuIDA AGLI ISOLANTI NATuRALI
a cura di Eleonora Oleotto
Edicom Edizioni, 184 pagine, 15 euro
www.edicomedizioni.com
L’isolamento termico è un elemento di fondamentale importanza per poter attuare misure di risparmio energetico ormai divenute inderogabili. L’utilizzo, in particolare, di materiali isolanti di origine naturale permette di ridurre le conseguenze negative sull’ambiente e sull’uomo limitando l’utilizzo di materie prime non rinnovabili. Questo studio presenta una vasta gamma di materiali isolanti disponibili sul mercato, utile nella scelta del più adatto alle esigenze reali di applicazione. Gli isolanti sono suddivisi in base all’origine, vegetale e minerale, con una sezione dedicata agli intonaci termoi-solanti. Per ogni prodotto una scheda presenta le caratteristiche, la loro composizione, i dati tecnici e le diverse tipologie d’impiego.
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LIFE CYCLE ASSESSMENT IN EDILIZIA
Monica Lavagna
Hoepli, 320 pagine, 28 euro
www.hoepli.it
La progettazione sostenibile ed eco-compatibile richiede oggi un allargamento dello sguardo a tutte le fasi del processo edilizio, all’intero ciclo di vita dei materiali e com-ponenti e ai relativi impatti ambientali: processi produttivi, provenienza dei materiali edili, tecniche realizzative e di messa in opera, modalità di dismissione e smaltimento dei rifiuti da demolizione. Il volume illustra le peculiarità di applicazione del metodo LCA (Life Cycle Assessment) in edilizia e le modalità di uso dei dati ambientali rela-tivi a materiali e prodotti edilizi. Il quadro teorico è supportato da un ricco apparato informativo relativo al profilo ambientale dei materiali edilizi più diffusi e da esempi di valutazione LCA applicati a prodotti, soluzioni tecnico-costruttive ed edifici.
ARCHITETTuRA PARASSITA. STRATEGIE DI RICICLAGGIO PER LA CITTà
Sara Marini
Quodlibet, 320 pagine, 25 euro
www.quodlibet.it
In diversi Paesi europei le norme che limitano nuove edificazioni e incentivano la tra-sformazione dell’esistente hanno innescato nel dibattito architettonico la ricerca di strategie di riciclaggio degli spazi dati. Si ripropone una pratica progettuale antica, definita parassitaria, che vede l’immissione di corpi architettonici nuovi in edifici e strutture urbane preesistenti. L’intrusione di nuove architetture nell’esistente si pro-spetta da un lato come possibile modello di crescita urbana, dall’altro come emersione di pratiche informali che chiedono traduzioni spaziali alle repentine modificazioni del-l’ordinario. Tali sperimentazioni e realizzazioni si immettono nel disegno urbano come commento al disegno trovato, come critica alla mancanza di aree e servizi pubblici nel susseguirsi di confini che sanciscono la privatizzazione dei suoli e rappresentano un invito a ripensare alle capacità del progetto.
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ARCHITETTuRA SOSTENIBILE E LATERIZIO
Adriano Paolella
Edizioni Ambiente, 192 pagine, 46 euro
www.edizioniambiente.it
In questo volume vengono indagate 35 opere realizzate da progettisti come Thomas Herzog, Glenn Murcutt, Feilden Clegg Bradley Studios, Rafael Moneo, Cino Zucchi e molti altri, che evidenziano come l’uso del laterizio consenta di mettere in atto strategie di sostenibilità propriamente architettoniche, relazionate al contesto, alla forma e all’in-volucro. Adattabilità, semplicità dei sistemi costruttivi e della messa in opera, durabilità, facili-tà di manutenzione, buone prestazioni in termini di efficienza energetica definiscono per il laterizio un potenziale ruolo da protagonista nella svolta verso la sostenibilità in edilizia. Caratteristiche ideali in particolare quando si tratta di costruire il necessario, di interve-nire sull’esistente, di recuperare e migliorare gli organismi edilizi e insediativi.
ATLANTE DELLA SOSTENIBILITà
M. Hegger, M. Fuchs, T. Stark, M. Zeumer
utet Scienze Tecniche, 296 pagine, 130 euro
www.utetgiuridica.it
Un Atlante completo non più solo focalizzato su materiali o elementi costruttivi, ma incentrato sui temi di progettazione più ampi che vengono trattati sulla base di pro-prietà non direttamente visibili, vale a dire la sostenibilità e l’efficienza energetica degli edifici.Strutturato in tre sezioni: una prima parte dedicata a quegli aspetti che costituiscono i fondamenti di una progettazione e costruzione sostenibili e ad alto rendimento ener-getico; una seconda parte a carattere più pragmatico partendo dalla presentazione dei fondamenti generali relativi a sostenibilità ed energia, vengono in seguito sviluppati i temi legati alla progettazione ed esecuzione, infine una terza parte dedicata ai dettagli e agli esempi realizzatiSolo per l’edizione italiana è stato predisposto un capitolo sulla certificazione energeti-ca e sulla normativa europea e italiana.
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R A S S E G N AD I P R O G E T T I
E D I O P E R E
Theiner’s Garten Bio Vitalhotel, Gargazzone, Studio Baukraft
Casa unifamiliare, Morozzo, Studio Roatta Architetti Associati
Tortona 37, Milano, Matteo Thun & Partners
Terrazze Bianche, Vigevano, Eugenio Corsico Piccolini
Scuola, Fanzolo di Vedelago, Gruppo Marche
Hotel The Crystal, Obergurgl, Haid & Falkner
Rassegna di casi emblematici di ecocompatibilità edilizia in progetti di recente costruzione
selezionati in funzione della riduzione e della conservazione del dispendio energetico
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RASSEGNA PROGETTI[A cura di Sabrina Piacenza
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Theiner’s GarTen Bio ViTalhoTel a GarGazzone – sTudio BaukrafT
Localizzazione: Gargazzone, Merano (Bz)Progetto Architettonico: Studio Baukraft – Dominik Rieder e Georg RubnerCommittente: Famiglia TheinerImpresa: Rubner Objektbau Srl
Un tranquillo rifugio per vacanze consapevoli all’insegna del benessere. A Gargazzone, nei pressi di Merano, il “Theiner’s Garten BIO Vitalhotel” è stato realizzato su un terreno gestito da oltre vent’anni con metodi di coltivazione naturali, situato nelle vicinanze del maso della famiglia di albergatori Theiner, fra le prime a introdurre l’agricoltura biologica in Alto Adige. Il biohotel, circondato da un giardino mediterraneo, offre ai propri ospiti anche un percorso per jogging e fitness che si snoda attraverso il frutteto.In linea con la filosofia bio di tutto il progetto, è stata scelta una struttura Rubner Objektbau progettata dallo Studio di architettura Baukraft di Bressanone. La struttura, realizzata completamente in legno in soli dodici mesi, soddisfa i più severi criteri di edili-zia ecologica: nella realizzazione e nell’arredamento delle 57 camere, nelle quali domina il calore delle essenze locali, si è rinunciato consapevolmente all’installazione di apparecchiature elettriche e all’uso di colle e chiodi, creando così ambienti anallergici e privi di fonti d’inquinamento elettromagnetico.Evidente il richiamo formale alle pergole dei vigneti dell’Alto Adige: il seminterrato, che ospita una piscina, il centro wellness e la sauna, così come il piano terra con la reception, un bar, un ristorante, una sala conferenze e un punto vendita di prodotti biologici, sono stati concepiti come corpi centrali allungati. I piani superiori, dove si trovano le camere, sono stati realizzati rimandando esplicitamente ai terrazzamenti tipici dei vigneti. Ogni camera dispone di un terrazzo o di un balcone, opportunamente ombreggiati da elementi frangi-sole, mentre le ampie superfici del tetto sono state integrate nel “vigneto artificiale”. Sulla superficie del tetto del bar e del ristorante è stato realizzato un giardino di erbe aromatiche di circa 200 m2. L’ultimo piano ospita una sala fitness con vista panoramica che si estende fino a Bolzano e al Passo della Mendola.L’interno delle stanze è l’espressione più evidente del carattere sostenibile dell’edificio: in ogni ambien-te si contrappongono pareti di tipo diverso, in legno di cirmolo e intonaco a base di argilla. All’interno dei muri intonacati è stato installato un riscaldamento a parete che consente di irradiare un piacevole tepore a tutto lo spazio. In corrispondenza delle testiere dei letti, invece, sono state montate pareti di legno massiccio, con giunzioni realizzate senza chiodi, né colla e rivestite di legno. Per garantire l’insonorizzazione delle camere, le pareti sono state realizzate con pannelli doppi, senza incassare al loro interno alcun apparecchio elettrico. In questo modo, è stato possibile sfruttare al meglio gli effetti benefici del legno sul sistema neurovegetativo umano.
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[Rassegna Progetti] S 5/09 21
Casa unifamiliare a morozzo – sTudio roaTTa arChiTeTTi assoCiaTi
Localizzazione: Morozzo (CN)Progetto Architettonico: Studio Roatta Architetti Associati Committente: A. MolineroSuperficie costruita: 192 m2
Il sito dell’intervento è una comune area piana di lottizzazione residenziale, di forma vagamente quadrata, che ospita il volume a tre bracci disposti sul tracciato di una corte centrale. È una casa a corte che, ottenendo la riservatezza di una porzione di spazio aperto, risolve la mancanza di privacy che caratterizza i giardini nei piccoli lotti.La trama da cui emerge la pianta nasce da un approccio fortemente “solare” e dall’incontro di due geometrie: quella esterna, che segue la griglia ortogonale della trama viaria, e quella interna, che si orienta sul percorso solare, agli assi cardinali. L’edificio ha la natura di un massiccio guscio esterno forato da finestre a feritoia, che racchiude un ventre vetrato aperto sulla corte e al mezzogiorno.La gran parte della superficie vetrata ottiene così il miglior affaccio verso sud, quello che permette il massimo guadagno solare passivo durante l’inverno; apposite schermature fisse permettono il controllo dell’irraggia-mento estivo sulle vetrate stesse, evitando il surriscaldamento dei locali.La pensilina che copre il terrazzo centrale ha, insieme alla funzione di schermatura solare, il compito di ospitare i pannelli solari termici per l’acqua calda sanitaria, che si trovano così con la migliore esposizione e al tempo stesso architettonicamente integrati nel disegno complessivo.L’alto livello di comfort interno è garantito dall’impianto di ventilazione meccanica controllata con recupera-tore di calore e dalla modalità di distribuzione del calore. Il guscio esterno è, infatti, realizzato con muratura portante armata, rivestita a cappotto da pannelli di sughe-ro dello spessore di 16 cm: la massa muraria interna viene mantenuta in temperatura durante l’inverno tramite un impianto radiante a parete sotto intonaco.Le tre falde del tetto sono realizzate con struttura di legno lamellare, manto di lamiera ventilata e 22 cm di lana di legno; le facciate vetrate, come le piccole finestre, sono dotate di telai di legno e alluminio, vetri a doppia camera con gas interno e pellicola basso emissiva. Il rivestimento di sughero delle pareti e la fibra di legno disposta nella copertura ventilata permettono all’edificio il raggiungimento di un’elevata efficienza energetica: 19 kWh/m2 per anno di fabbisogno di energia primaria.La piccola quantità di calore necessaria alla climatizzazione invernale è fornita da una pompa di calore aria-acqua, utile anche al fabbisogno residuo per l’acqua calda sanitaria.L’edificio è stato scelto come soggetto di uno studio di LCA relativo ai costi energetici “dalla culla alla tomba” realizzato dal Politecnico di Torino nel 2007. Un’importante valutazione che mette a confronto i costi energe-tici dell’edificio efficiente con un edificio di pari dimensioni realizzato a termini di legge.
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TorTona 37 a milano – maTTeo Thun & ParTners
Localizzazione: MilanoProgetto Architettonico: Matteo Thun & PartnersCommittente: Fondo Creative PropertiesSuperficie costruita: 25.000 m2
Il progetto Tortona 37 si inserisce nel processo virtuoso di riuso del territorio con un’architettura di grande pregio a basso impatto ambientale; un intervento edilizio che completa la bonifica di un’area ex industriale e la restituisce alla città, attraverso l’utilizzo di avanzate tecnologie a elevata efficienza energetica. Un complesso architettonico misto, composto da cinque edifici disposti a corte attorno ad un ampio giardino, un polmone verde simbolo esplicito delle idee guida di tutto il progetto. Ogni edificio, a pianta rettangolare, si sviluppa su sei livelli, consentendo una doppia esposizione per tutte le unità immobiliari. Ogni unità è costituita da un volume a doppia altezza (7 metri) che con-sente di generare open space con mezzanino interno dalla grande versatilità funzionale: showroom, laboratori, studi professionali, ma anche negozi e uffici possono trovare uno spazio adatto alle diverse esigenze. Una flessibilità degli spazi interni che diventa anche sostenibilità d’uso nel tempo. La facciata degli edifici è un reticolo bianco aggettante, intervallato da grandi bow-window rivestiti da brise-soleil di legno; incornicia le ampie vetrate dell’intero complesso e collega tra loro i vari edifici che, in copertura, culminano con panoramiche terrazze, vere piazze in quota con una splendida vista panoramica. Ogni scelta progettuale è stata finalizzata all’ottenimento del massimo rendimento energetico, coordi-nando sapientemente la progettazione architettonica con quella impiantistica: il recupero del terreno su cui sorge l’edificio, il sistema di condizionamento dell’aria basato sullo sfruttamento geotermico, l’utilizzo di pannelli radianti, l’attento studio dell’involucro esterno sono solo alcune delle strategie che hanno permesso di ottenere un risultato di livello assoluto. La facciata vetrata, integrata da un sistema di tende esterne, presenta un forte fattore di riduzione dell’incidenza solare (fino al 87%) per evitare il surriscaldamento estivo degli ambienti. Un’ulteriore schermatura è data dai brise-soleil di legno, il materiale naturale per eccellenza, impiegato anche nei serramenti e nei grandi bow-window aggettanti. Il complesso sfrutta l’energia geotermica, producendo acqua calda e refrigerata (anche in contempo-ranea), utilizzando pompe di calore polivalenti del tipo acqua/acqua, uno dei sistemi più efficienti e a minore impatto ambientale attualmente realizzabili. Quattro pozzi prelevano l’acqua di falda ad una temperatura tra i 14°C e i 16°C, in funzione delle stagioni. L’acqua è inviata ad una grossa vasca di accumulo e decantazione interrata e poi distribuita alle pompe di calore di ogni singola unità immobiliare. I pannelli radianti a soffitto, utilizzati nel complesso, sono l’ideale complemento alle pompe di calore ad acqua per un sistema energeticamente efficiente. I pannelli sono alimentati con acqua “calda a bassa temperatura” in inverno e con acqua “fredda ad alta temperatura” in estate, e richiedono un minimo dispendio di energia per il loro funzionamento nelle varie stagioni. Il controllo della temperatura ambiente avviene mediante irraggiamento, in assenza di rumore e di correnti d’aria, per il massimo comfort nelle zone occupate dalle persone.
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[Rassegna Progetti] S 5/09 23
Terrazze Bianche a VigeVano – eugenio corsico Piccolini
Localizzazione: Vigevano (PV)Progetto Architettonico: Eugenio Corsico PiccoliniCommittente: Bazzea SrlSuperficie Area: 3500 m2
Un complesso residenziale in via di conclusione a Vigevano, realizzato con grande attenzione ai criteri di sostenibilità ambientale ma con costi paragonabili a quelli dell’edilizia tradizionale.La struttura, che sorge a pochi minuti dal centro città, è caratterizzata da sedici unità abitative, costi-tuita da tre volumi principali che si sviluppano su due livelli e da quattro corpi di fabbrica che ospitano ciascuno un’unità abitativa indipendente.“Terrazze Bianche” è un edificio a basse emissioni che, in termini di riscaldamento, è in grado di sfrut-tare gli apporti solari, gli apporti metabolici (abitanti, macchine) e un buon isolamento, tutti fattori che relegano il ruolo del riscaldamento tradizionale ad un livello secondario. La struttura presenta caratteristiche tecniche di grande rilievo, a partire dal coefficiente di trasmittan-za U (che indica il grado di isolamento termico), che per la parete esterna è pari a 0,19 W/m2K, per la parete divisoria interna è 0,30 W/m2K, mentre per il solaio interpiano è di 0,29 W/m2K. Questi valori consentono di equiparare il complesso a un edificio “3 litri”, cioé un edificio che per scaldarsi o raffreddarsi utilizza solo 3 litri di combustibile per m2 all’anno. Ciò comporta una riduzione dell’85% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, con un notevole risparmio sulla bolletta ener-getica rispetto alla media di un edificio non risanato. “Terrazze Bianche” rientra negli edifici in Classe A, con un consumo di energia minore o uguale a 30 KWh/m2 per anno. Questo risultato è stato possibile grazie a una profonda ridefinizione dell’intero processo costruttivo e grazie a soluzioni tecnologiche a elevate prestazioni termo-acustiche-igrometriche sia per le finiture d’interni che per l’involucro esterno. Ne sono dimostrazione la scelta della facciata ventilata per l’involucro esterno, a garanzia del miglior comfort termico e idrometrico, e la scelta di isolare terrazze e tetti con giardini pensili, sfruttando il “potere” isolante della terra, premiando in questo caso sia l’aspetto architettonico, sia il concetto “Green Over Gray”. Il tetto verde ha un effetto equilibrante dal punto di vista termico, in quanto trattiene nello strato di terra parte dell’acqua piovana che, evaporando lentamente, impedisce l’eccessivo riscaldamento della copertu-ra e contemporaneamente impedisce la fuoriuscita del calore del fabbricato nei mesi invernali.Questa soluzione, inoltre, contribuisce sensibilmente a ridurre le emissioni di CO2, oltre a indurre un maggiore assorbimento acustico e favorire l’ottimizzazione idrica.Per raggiungere questo obiettivo, è stato necessario l’utilizzo di tecnologie e materiali diqualità ad alte prestazioni in modo da conseguire un controllo dei consumi energetici tale da garantire la corretta classificazione dell’edificio.
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Scuola a Fanzolo di Vedelago – gruppo Marche
Localizzazione: Fanzolo di Vedelago (TV)Progetto Architettonico: Gruppo MarcheCommittente: Comune di Vedelago
Per la nuova scuola di Vedelago è stato scelto un sistema costruttivo a parete Stile21, con una struttura completa-mente di legno, costituita da pareti portanti e coperture a pannello e, dove necessario, travature di legno lamellare, in grado di offrire importanti performance di isolamento termico e acustico.La corretta traspirabilità e il fonoassorbimento sono, infatti, assicurati da una coibentazione a cappotto esterna di fibra di legno di 12 cm di spessore e una a pacchetto per la copertura, sempre di fibra di legno, di 14 cm di spessore medio. Le finiture sono state scelte, tra intonaco, rivestimento in larice, pannelli alucobond, a seconda delle diverse esposizioni del fabbricato. L’interno dell’edificio è interamente rivestito di cartongesso, mentre gli infissi, sono stati realizzati in legno e alluminio. Infine, con l’obiettivo di gestire in modo più razionale le risorse energetiche, sono stati previsti impianti fotovoltaici da 20 kW, termici a pannelli solari, di riciclo dell’aria con scambiatore di calore e di riscaldamento a pavimento. Grande importanza dal punto di vista energetico avrà inoltre l’utilizzo di pompe di calore a sonda geotermica, che preleveranno il calore dalle falde sottostanti.
098409ARKSU37_20RassegnaProg.ind24 24 7-10-2009 9:21:39
Hotel tHe Crystal a obergurgl – Haid & Falkner
Localizzazione: Obergurgl, AustriaProgetto Architettonico: Haid & Falkner Gmbh & Co. KgCommittente: Famiglia Falkner
Ecologia e design caratterizzano l’ambizioso progetto alberghiero alpino, realizzato nella rinomata località sciistica di Obergurgl in Ötztal, a pochi passi dal confine italiano, a circa 2.000 metri di quota. L’aspetto ambientale è posto al centro dell’intero progetto: le energie rinnovabili vengono sfruttate per il sistema di riscaldamento, per l’acqua calda, per l’alimentazione della piscina. L’energia geotermica è ricavata da 8000 m di perforazioni e da 76 sonde poste sin-golarmente a 120 m di profondità. Per alimentare l’intero impianto di riscaldamento della struttura è stato installato un raccoglitore d’energia che può contenere fino a 20.000 litri. Tale impianto è isolato da una parete di 30 cm. L’intera struttura alberghiera è riscaldata da corpi a bassa temperatura (riscaldamento a pavimento, radiatori). Il raccoglitore accoglie l’energia proveniente dalla superficie di pannelli solari di 265 m² e dalle tre pompe a bassa temperatura che producono ciascuna 110 kW e che alimentano l’accumulatore. La parte superiore viene invece alimentata da una quarta pompa (ad alte temperature) l’acqua confluisce nei sanitari delle stanze. Dato che questi sistemi di riscalda-mento dell’acqua calda contengono bassissimi quantitativi di acqua (fino a un max di 3 litri per ciascuna unità), non c’è rischio di contaminazione tra loro.
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Il Centro Direzionale Homes sorge ai margini di un’area industriale ai piedi delle colline di Pieve di Soligo, a circa 50 chilometri da Venezia. Si tratta di un complesso architettonico che raggruppa la parte direzionale, commerciale, tecnica e amministrativa di cinque aziende attive nel settore del mobile. Il progetto dell’architetto Mario Mazzer è caratterizzato da due parallelepipedi intersecati tra loro in modo non ortogonale, per esprimere una maggiore dialettica spaziale. La distribuzione pla-nimetrica tiene conto delle dottrine orientali del feng-shui e usa le caratteristiche peculiari dell’elemento acqua per equilibrare le forze.Complessivamente, le migliori tecnologie di isolamento termico e acustico sono state adottate nella realizzazione dell’edificio per ottenere la massima qualità dell’ambiente di lavoro. La facciata a doppia pelle con vetri extra-light è di tipo semi-attiva: consente un forte risparmio energetico ed è regolata da estrattori d’aria e tende che assicurano un ottimo benessere abitativo. L’elemento che caratterizza a livello estetico il progetto è senza dubbio la texture di alluminio sovrapposta alle facciate e composta da estrusi interconnessi. Una soluzione che affianca alle valenze
Complesso
Direzionale Homes
formali un significato simbolico legato all’interdipendenza e al-l’unione delle differenti identità produttive in un unico sistema.Il progetto illuminotecnico è stato realizzato con la collaborazione di Philips, che ha sviluppato tecnicamente soluzioni integrate per evidenziare le peculiarità dell’organismo architettonico e per con-ferire particolare qualità all’ambiente di lavoro.
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Com’è noto, la luce ha un effetto importante sul benessere e quindi anche sulla produttività nei luoghi di lavoro. Proprio per questo grande attenzione è stata rivolta alla definizione di una corretta combinazione tra utilizzo di luce naturale e artificiale.Nel dettaglio, gli studi più recenti hanno certificato la correlazione tra il ciclo giornaliero degli ormoni che regolano la fase di attività e rilassamento durante la giornata e la variazione della temperatura di colore della luce naturale dall’alba al tramonto.Tale variazione può essere ricreata con il sistema a luce dinamica CVC (Colour Variation Control), che miscela opportunamente, durante l’arco della giornata, sorgenti fredde e calde attraverso le ottiche microlenticolari degli apparecchi Savio, per ottenere il mi-glior allineamento possibile ai cicli naturali.Il sistema Light Master Modular permette, inoltre, di regolare il flusso luminoso, considerando il contributo di luce esterna e pre-senza persone, per ottenere la massima efficienza dell’impianto, ol-tre a una grande flessibilità di utilizzo. Le scenografie a dinamismo di colore esterne sono realizzate con tecnologia LED RGB, che permettono di creare effetti emozionali con la luce.
Progetto: Complesso Direzionale Homes
Località: Pieve di Soligo (TV)
Committente: Homes Building
Data di realizzazione: 2005-2008
Progettista: Mario Mazzer
Team Project: Marco Da Ros, Stefania Neodo
Team Competition: Marco Mirisola, Andrea Sartori, Luca-Donati,
Francesca Castagna, Alessandro Vergot, Gianluca Moras
Strutture: Gianluca Sartori
Electrical System Designer: Studio ETA progetti – per.ind. William
Meneghin
Impresa: Tonon Spa
PHILIPS SPA
Divisione Lighting
Via Casati 23 - 20052 Monza (MI)
Tel. 039 2031 - www.illuminazione.philips.it
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Il suolo è una risorsa scarsa e ben difficilmente rinnovabile. Il rapporto annuale ISTAT del 2008 dedica a questo tema alcune preoccupanti consi-derazioni (da W. Fumagalli, a cura di, Il consumo del suolo tra norme vigenti e nuove proposte, AL mensile di informazione degli Architetti Pianifi-catori Paesaggisti e Conservatori Lombardi, lu-glio 2009) «... tra il 2001 e il 2008 l’incremento delle superfici edificate in Italia è stato del 7,8 per cento. Si possono definire critiche o poco so-stenibili le situazioni in cui una forte domanda di edificazione insiste su un territorio già sovrac-carico, spingendo all’occupazione di aree sempre più marginali e all’ulteriore frammentazione dello spazio rurale, con conseguenze negative per l’am-biente (ad esempio, per l’incremento dei volumi di traffico o per il degrado delle aree verdi o agri-cole residuali, intercluse nelle zone urbanizzate). Se, come in gran parte della pianura Padana, la spinta all’urbanizzazione è forte in aree già den-samente popolate, ciò significa che in queste aree un modello insediativo ad alto consumo di suolo tende a riprodursi saturando progressivamente gli spazi residui disponibili». L’eccessivo consumo del suolo rappresenta, quindi, uno dei problemi più gravi che la pianificazione urbanistica dovrebbe affrontare e risolvere.Lega Ambiente recentemente si sta occupando di un progetto di legge denominato “Norme per il contenimento dei consumi di suolo e la disci-plina della compensazione ecologica compara-tiva”, il cui obbiettivo principale dovrebbe essere quello di garantire il contenimento di consumo di suolo permettendo l’utilizzo di nuove risorse territoriali solo se non esistono all’interno del territorio comunale aree già urbanizzate non utilizzate o sotto urbanizzate o dismesse, compa-tibili con le trasformazioni richieste.Lo strumento di controllo dovrebbe essere un documento denominato “Carta di consumo del suolo”, di cui va reso obbligatorio il periodico aggiornamento, il quale potrebbe permettere di avere sott’occhio il quadro generale della situa-zione di una data porzione di territorio palesando i diversi utilizzi o non utilizzi, situazioni di de-grado delle aree in osservazione, in determinati lassi di tempo. L’eccesso di urbanizzazione degli ultimi 50 anni ha portato le città a trasformarsi da metropoli a megalopoli, ovvero territori urbanizzati. Eugenio Turri teorizza la “megalopoli padana” come un’unica metropoli a scala interregionale, e Stefano Boeri (2004) giunge a considerare l’Eu-ropa intera, osservata a scala satellitare, come un
unico territorio urbanizzato in cui non è più pos-sibile delineare vere separazioni tra le aree urbane costruite, le aree agricole e i parchi naturali, bensì va tutto considerato un’unica infinita sequenza di brani ed episodi che si susseguono senza progetto, senza più una misura riconoscibile, apparendo, «come l’esito caotico di una società urbana priva di gerarchie e di regole insediative».Le città europee, caratterizzate da un nucleo sto-rico, si sono propagate nel territorio in periferie infinite e informi, quasi senza soluzione di conti-nuità. Queste propagazioni sono caratterizzate dalla «perdita di compiutezza formale, dall’assenza di qualità morfologica» (I. Valente 2006), procedendo per lo più secondo un accostamento progressivo di episodi edilizi solitari, autoriferiti, introversi, privi di intenzione relazionale col contesto che li cir-conda: case unifamiliari, edifici industriali, centri commerciali con parcheggio circostante,condomini residenziali dalla tipologia stereotipata, impianti in-dustriali, strade di scorrimento, autostrade, tangen-ziali, cartelloni pubblicitari.Questo nuovo conformarsi dei paesaggi e dei territori urbani ci impedisce una visione d’in-sieme, ci disorienta, togliendoci la possibilità di lettura attraverso le misure e i riferimenti a noi noti, e portandoci evidentemente a una deregula-tion, con un enorme spreco di risorse in generale. «Senza accorgercene la città è scomparsa. Con-tinuiamo a vivere in ambienti urbani con nomi storici come Roma, Parigi, New York, Pechino, ma oggi la maggior parte del mondo sviluppato abita in periferia» (R.Ingersol, Sprawlton, Roma, ed. Meltemi, 2004).L’avvento dello sprawl viene attribuito alla com-parsa dei mezzi di locomozione meccanica nella storia dell’umanità, evento che ha generato una progressiva deformazione e adeguamento della forma dello spazio urbano: prima con la comparsa delle ferrovie nell’800, successivamente con l’av-vento dell’automobile e il conseguente bisogno di circolazione. Da quel momento in poi, il tracciato viabilistico è diventato il vettore generatore della crescita urbana sempre più incontrollata, uno dei pochi elementi relazionali riconoscibili tra le parti di tessuti frastagliati e intermittenti. «Con una violenta rottura, unica negli annali della storia, tutta la vita sociale dell’Occidente s’è stac-cata in questi ultimi tre quarti di secolo dalla sua cornice relativamente tradizionale e ben armoniz-zata con la geografia. L’esplosivo che ha prodotto questa rottura è costituito dall’improvviso irrom-pere - in una vita fino allora scandita dal passo del cavallo - della velocità nella produzione e nei
Per un uso sostenibile del territorioAgli albori della terza rivoluzione industriale, in un’epoca in cui l’umanità si misura per la prima volta nella sua storia con aumenti esponenziali della popolazione, in cui urge indirizzare i processi di sviluppo e inurbazione dei paesi sottosviluppati, parlare di sostenibilità in relazione all’architettura significa occuparsi di metropoli e agglomerati urbani e dei principi inse-diativi che stanno alla base dei fenomeni di diffusione incontrollata caratterizzata da un non pianificato consumo di territorio (il cosiddetto sprawl), fenomeno tipico di tutto il mondo occidentale, che ora sta interessando anche l’Oriente e tutti i Paesi in via di sviluppo
Testo di Chiara Lamparelli
Densità, razionalizzazione
dell’uso degli spazi
urbani e territoriali,
riqualificazione e riuso
delle aree urbane dismesse
e di risulta, strategie
e tecnologie ecosostenibili,
ma soprattutto
ricostituzione di misure
e valori antropologici
nella “scrittura impazzita”
dei labirinti dei territori
antropizzati
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trasporti delle persone e delle cose. Al suo appa-rire, le grandi città esplodono o si congestionano, la campagna si spopola, le province sono violate nella loro intimità. I due insediamenti umani tra-dizionali, la città e il villaggio, attraversano una crisi drammatica. I centri abitati si estendono senza forma, indefinitamente. La città come or-ganismo urbano coerente scompare. Nell’anar-chica proliferazione di sobborghi che corrodono la natura e degradano le belle comunità rurali questo enorme spreco – la disorganizzazione del fenomeno urbano - costituisce uno degli oneri più schiaccianti imposti alla società moderna…» (Le Corbusier nell’introduzione a Manière de penser l’urbanisme, Editions de l’Architecture d’Aujourd’hui, 1946-63, trad. it. Maniera di pen-sare l’urbanistica, Laterza, Roma-Bari, 1965). Nella caratterizzazione degli assetti morfo-tipo-logici della città diffusa non c’è più spazio per la percorrenza pedonale e insieme a quella scom-paiono anche gli spazi pubblici, la cultura della piazza civica viene sostituita con la frequenta-zione del centro commerciale. «Il mondo civico della piazza è stato abbandonato perché si lavora e si vive altrove. L’atmosfera co-munitaria della strada commerciale del centro ha perso la sua vitalità, combattuta dalla concorrenza dei centri commerciali suburbani. I valori della polis, monumentalizzati nella forma urbana dei centri storici, non si sono riprodotti in altri con-testi fuori dal centro, che sembrano terra di nes-
suno. Sprawl non è soltanto un fatto di morfologia urbana, ma è ormai un modo di essere, in «oscil-lazione continua tra appartenenza e spaesamento» (G. Vattimo 1989) «un tempo tutte le città avevano una maglia di strade contenuta in una forma com-patta. L’identità del luogo era stabilita da una ge-rarchia architettonica di monumenti e spazi urbani che rappresentavano la collettività» (R.Ingersol, Sprawlton, Roma, ed. Meltemi, 2004).Il cambiamento antropologico di concezione e uso della città e del territorio è radicale e forse è proprio solo la veloce percorrenza automobili-stica l’unica possibilità di ricostituire percettiva-mente lo sprawl come un paesaggio continuo e non frammentato. D’altro canto ciò che rimane del nucleo della città storica si costituisce come uno dei possibili “episodi” nell’infinita sequenza che caratterizza il territorio; episodio che, ospi-tando sempre meno funzioni commerciali e re-sidenziali, viene fruito spesso, soltanto come te-stimonianza storica, in una sorta di processo di museificazione.La prima risposta possibile allo sprawl è il suo esatto contrario, “densità”. Il concetto di “città compatta” sta divenendo cen-trale nelle moderne strategie di pianificazione urbanistica, una densità indirizzata a obiettivi di ecoefficienza e massima sostenibilità ambien-tale degli assetti costruiti, dove densità va intesa non come brutale agglomerazione urbana (di cui purtroppo la prima rivoluzione industriale ci ha
Greensburg, Kansas (USA). Ricostruzione ecosostenibile di una città: schema dei percorsi pedonali previsti dalla pianificazione urbana
Il concetto di “città
compatta” sta divenendo
centrale nelle moderne
strategie di pianificazione
urbanistica, una densità
indirizzata a obiettivi
di ecoefficienza
e massima sostenibilità
ambientale degli
assetti costruiti dove
densità va intesa come
compattazione
e integrazione strategica
delle funzioni urbane
del costruito e degli spazi
verdi
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lasciato molti esempi), ma compattazione e in-tegrazione strategica delle funzioni urbane del costruito e degli spazi verdi, delle infrastrutture e l’adeguata istituzione di spazi aperti pubblici, fondamentali per la costituzione di un’identità comunitaria urbana.E allora ripensare il paesaggio urbanizzato, dove evidentemente lo spazio costruito e lo spazio aperto devono essere concepiti e progettati in bino-mio indissolubile: spazi di verde pubblico possono avere effetti salubri sul microclima urbano, avere funzione di isolamento acustico, di assorbimento dell’inquinamento atmosferico e dell’anidride car-bonica, di produzione di ossigeno e rigenerazione dell’aria. Inoltre, possono essere concepiti come luoghi per l’interazione sociale, per il movimento pedonale, attrezzati per il tempo libero.In un’ottica di densità, la ricerca tipologica va reindirizzata alla realizzazione di edifici com-patti a blocco, contenenti funzioni diverse, non necessariamente solo quella residenziale (mixité), per cercare di contrastare la zonizzazione urba-nistica, causa principale di spostamenti poco so-stenibili e di deperimento e sotto-utilizzazione di parti di città. Tipologie residenziali che siano in grado di ri-spondere adeguatamente alle odierne istanze sociali, proponendo il grado di flessibilità nel-l’organizzazione degli spazi interni abitativi richiesta dalla complessità sociale contempo-ranea. Senz’altro dovrebbero essere edifici co-struiti secondo strategie edilizie ecosostenibili, attraverso la massima cura del loro orienta-mento all’esposizione solare, l’impiego di mate-riali adeguati, l’incentivo alla prefabbricazione e tutte le soluzioni tecnologiche e impiantisti-che indirizzate alla “passivazione” dei consumi energetici dell’edificio. Sarebbe opportuno concepire tessuti urbani che prevedano l’integrazione funzionale e architet-tonico/paesaggistica con tutte le infrastrutture della mobilità - l’adeguato sviluppo delle reti in-frastrutturali disincentiverebbe la mobilità privata e individuale, fornendo una valida alternativa - pianificando quindi anche gli adeguati spazi della mobilità pedonale e ciclabile.Città compatte pianificate secondo intenzioni ur-banistiche volte a una relazione interscalare città/
territorio lungimirante e coordinata tra le parti.È evidente che queste intenzioni ideali vanno intersecate con una realtà già data che ci cir-conda, costituita da un paesaggio urbano diffuso, caratterizzato dalla dispersione, informe e dere-golata, dove non riusciamo più a mettere in atto processi di autoriconoscimento sociale e civico, dove urge la capacità di rilettura e riqualifica-zione strategica degli interstizi residuali e delle aree dismesse urbane. Sicuramente occorre uscire dalle categorie dico-tomiche note - città/campagna, centro/periferia - accantonando le nostalgie per la perduta iden-tità formale delineata della polis monocentrica e della civiltà a essa correlata, e aprirsi alla possibi-lità del concepire la città e il territorio come enti complessi interagenti, che compongono un’unica geografia di nuove centralità relazionali tra la scala locale e quella globale.Quindi, applicando una sospensione del giudi-zio che ci permetta di prendere atto dei nuovi “statuti ontologici”, riconoscendo l’odierna complessità multiversa, multiforme e multisca-lare, potremmo rileggere con pazienza il campo di intervento, nell’intento di ricostituire il nesso tra spazi aperti e spazi costruiti, ritrovare riferi-menti e identità spaziali, gerarchie, punti di ri-ferimento, nuove misure di relazione fra le parti in grado di interagire sia alla scala locale che a quella globale, ritessere maglie interrotte, magari partendo proprio dagli interstizi di labilità e di-scontinuità delle forme che caratterizza “l’ordine sparso” della città diffusa.«Interspazi che imprigionano i mutanti crinali, contorni delle forme. Sono cavità, sottrazioni di-stanziamenti temporanei delle parti che racchiu-dono le potenzialità trasformative delle situazioni locali entro le condizioni globali del sistema in-sediativo. Gli interspazi contengono le matrici del disegno modificativo degli assetti architettonici, urbani e territoriali, trapassando le scale per at-tingere una consapevole forma dell’abitato. Val-gono quantomeno a esorcizzare la sterilizzazione dei caratteri fisici e materiali dei luoghi, operata dal risucchio antropologico nei non luoghi» (S. Crotti, in “Architetture dello spazio pubblico: forme del passato forme del presente” a cura di Paolo Caputo, Milano, Electa, 1997).
Il quartiere “Econovello” a Cesena. Progetto vincitore del concorso internazionale di idee per le aree lungo la ferrovia e “soprasecante” (studio gap associati, Land Srl, Camerana & Partners). L’idea di una nuova centralità urbana al di sopra di un tunnel viabilistico di attraversamento, espressione di una dialettica tra la dimensione urbana e il parco, tra pieno e vuoto, tra densità dell’edificato e permeabilità dello spazio pubblico ove possano convivere differenti aspetti innovativi relativi ai temi del paesaggio e dell’abitare
Sarebbe opportuno
concepire tessuti
urbani che prevedano
l’integrazione funzionale
e architettonico -
paesaggistica con tutte
le infrastrutture
della mobilità: lo sviluppo
delle reti infrastrutturali
disincentiverebbe
la mobilità privata
e individuale
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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale1 del D.P.R. 59/2009 anche l’Italia, dopo lunghe tra-versie, si dota del testo normativo di riferimento per quel che riguarda il rendimento energetico degli edifici. Il predetto decreto, atteso da circa 3 anni, riprende – con alcune integrazioni e modi-fiche – quanto già precedentemente disciplinato nell’Allegato I del D.Lgs. 192/2005, successiva-mente “corretto” prima dal D.Lgs. 311/2006 e, successivamente, dal D.Lgs. 115/2008. Dal 1° luglio scorso è entrato in vigore l’obbligo di redigere l’attestato di certificazione energetica per le singole unità immobiliari (anche sotto i 1000 m2), sia nel caso di compravendita che di locazione (sia esistenti che di nuova costruzione), come previsto dall’articolo 6, comma 1-bis del D.Lgs. 192/2005. Tuttavia, fino all’entrata in vi-gore delle predette “Linee guida nazionali”, l’at-testato di certificazione energetica verrà sostituito dall’attestato di qualificazione energetica, redatto dal direttore dei lavori e presentato al Comune di competenza, contestualmente alla dichiarazione di “fine lavori”.
Inquadramento normativoIl D.Lgs. 192/2005 definiva quali dovevano es-sere i criteri, le condizioni e le modalità per mi-gliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la di-versificazione energetica. Al contempo, le scelte effettuate di efficienza energetica in campo edi-lizio avrebbero dovuto contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emis-sioni di gas a effetto serra posti dal c.d. “Proto-collo di Kyoto” e, di conseguenza, promuovere la competitività dei comparti più avanzati verso lo sviluppo tecnologico.Il decreto richiedeva altresì (articolo 4, comma 1, lettere a) e b)), che a livello nazionale fos-sero adottati i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi finalizzati al con-tenimento dei consumi di energia. I predetti standard nazionali avrebbero dovuto vedere la luce attraverso uno o più decreti del Presidente della Repubblica in cui fossero disciplinati la progettazione, l’installazione, l’esercizio, la ma-nutenzione e l’ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici (compresa anche la preparazione dell’ac-qua calda per usi igienico-sanitari e, limitata-mente al settore terziario, per l’illuminazione artificiale degli edifici). Analogamente, erano
previsti appositi decreti presidenziali per rego-lare i criteri generali di prestazione energetica per l’edilizia sovvenzionata e convenzionata, nonché per l’edilizia pubblica e privata, anche riguardo alla ristrutturazione degli edifici esi-stenti (dovevano essere indicati le metodologie di calcolo e i requisiti minimi). Con il D.P.R. 59/2009 si porta a compimento, anche se an-cora in modo parziale, il percorso tecnico nor-mativo per la definizione dei criteri generali e i requisiti della prestazione energetica relativi alla progettazione degli edifici e alla progetta-zione e installazione degli impianti; allo stato attuale, di conseguenza, il quadro legislativo di riferimento per il sistema costruttivo (pubblico e privato) è, in ordine temporale, quello indi-cato nella Tabella 1.
Metodologie di calcoloPer quanto attiene alle metodologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici, il D.P.R. conferma quanto già anticipato dalle precedenti norme, ossia l’obbligo di avere come riferimento gli standard della serie UNI/TS 11300, e in par-ticolare la: 1. UNI/TS 11300-1, relativa alla “determinazione
del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva e invernale”,
2. UNI/TS 11300-2, relativa alla “determina-zione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria”.
La conseguenza è che le parti della norma a oggi disponibili riguardano la determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edifi-cio per la climatizzazione estiva e invernale e la determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizza-zione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. Non essendo quindi possibile determinare il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione estiva, per tale aspetto il decreto fissa solo i valori limite di fabbiso-gno termico, descritti nei paragrafi successivi dell’articolo. In ogni caso, gli strumenti di cal-colo applicativi delle metodologie di cui sopra (software commerciali) dovranno garantire che i valori degli indici di prestazione energetica calcolati abbiano uno scostamento massimo di più o meno il 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l’applicazione dello strumento nazionale di riferimento proposto dal CTI2.
Rendimento energetico degli edificiIl rendimento energetico degli edifici ha finalmente i suoi standard nazionali: Il D.P.R. 59/2009 consente di completare l’artico-lato e complesso sistema dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia nel settore edilizio.Le Linee guida nazionali definiscono un sistema di certificazione energetica degli edifici in grado di fornire informazioni chiare sulla qualità energetica degli immobili e strumenti che consentono di valutare la convenienza economica a realizzare inter-venti di riqualificazione energetica sulle abitazioni. Dal 1° luglio scorso è perciò diventato obbligatorio redigere l’attestato di certificazione energetica (ACE) per le singole unità immobiliari
Testo di Daniele Verdesca, Antonio Carra, Studio Carra e Associati
Le metodologie
di calcolo della
prestazione energetica
hanno ancora come
riferimento gli standard
della serie UNI/TS 11300,
in merito al fabbisogno
di energia termica
dell’edificio per
la climatizzazione estiva
e invernale e ai rendimenti
per la climatizzazione
invernale e per
la produzione di acqua
calda sanitaria
1G.U. n. 132 del 10/06/2009.2La garanzia sullo scostamento dei valori di calcolo viene fornita attraverso una verifica e dichiarazione resa dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI) o dall’Ente nazionale italiano di unificazione (UNI).
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Valori limite di prestazione energetica per le nuove costruzioni e le ristrutturazioni integraliLe prime disposizioni del D.P.R. 59/2009 (arti-colo 4, “Criteri generali e requisiti delle presta-zioni energetiche degli edifici e degli impianti”) fanno riferimento alle operazioni relative sia alle nuove costruzioni che alle ristrutturazioni previ-ste dall’articolo 3 del D.Lgs. 192/2005. In par-ticolare, il comma 2, lettere a) e b), del predetto articolo si riferisce alle prestazioni energetiche minime da applicare nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti, per cui vi sarà:1. una applicazione integrale dei minimi ener-
getici a tutto l’edificio in caso di: a) ristrutturazione integrale degli elementi edi-
lizi costituenti l’involucro di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 m2;
b) demolizione e ricostruzione in manuten-zione straordinaria di edifici esistenti di su-perficie utile superiore a 1000 m2;
2. una applicazione limitata al solo amplia-mento dell’edificio nel caso che lo stesso am-pliamento risulti volumetricamente superiore al 20% dell’intero edificio esistente.
Nei casi prima elencati previsti dalla normativa antecedente, il D.P.R. attuale specifica come si debba procedere, in sede progettuale:a) alla determinazione dell’indice di prestazione
energetica per la climatizzazione invernale (EPi);
b) alla verifica che l’EPi risulti inferiore ai valori limite che sono riportati nell’Allegato C sem-pre del D.Lgs. 192/2005.
Per gli stessi edifici, ancora nella fase progettuale, è obbligatorio, oltre alla prestazione invernale: a) determinare la prestazione energetica per il raf-
frescamento estivo dell’involucro edilizio (Epe, invol)3;
b) verificare che l’Epe degli edifici residenziali4 non sia superiore a:
1. 40 kWh/m2 anno per le zone climatiche A e B;
2. 30 kWh/m2 anno per le zone climatiche C, D, E ed F;
c) verificare che l’Epe per le altre tipologie di edifici5 non sia superiore a:
1. 14 kWh/m2 anno nelle zone climatiche A e B;
2. 10 kWh/m2 anno nelle altre zone climati-che.
Ristrutturazione o manutenzione straordinariaNei casi di ristrutturazioni totali o parziali e di manutenzione straordinaria diversi da quelli prima descritti (ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l’involucro di edifici esistenti con superficie utile superiore a 1000 m2 6) ma che prevedano, a titolo esemplificativo, rifacimento di pareti esterne, di intonaci esterne, del tetto o dell’impermeabilizzazione delle coperture, con il nuovo D.P.R. è obbligatorio: 1. per tutti gli edifici: il valore della trasmittanza
termica (U) per le strutture opache verti-cali7 delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno8, deve essere inferiore a quello ripor-tato nell’allegato C del D.Lgs. 192/20059;
Il D.P.R. 59/2009 sancisce
i differenti valori limite
di prestazione
energetica nel caso
di nuove costruzioni
o ristrutturazioni
integrali, ristrutturazioni
parziali e manutenzione
straordinaria
TAbellA 1: QuADro TeCniCo normATiVo A liVello nAzionAle
Pubblicazione Normativa Definizione
G.U. 16/01/1991, n. 13 L. 10 del 09/01/1991
Norme in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia
G.U. 14/10/1993, n. 242, S.O. D.P.R. 412 del 26/08/1993D.P.R. 511/1999
Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10
G.U. 23/09/2005 n. 222. S.O. n. 158 D.Lgs. 192 del 19/08/2005Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia
G.U. 01/02/2007 n. 26, S.O. n. 26/L D.Lgs. 311 del 29/12/2006
Disposizioni correttive e integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia
G.U. 10/06/2009 n. 132 D.P.R. 59 del 02/04/2009
Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia
3Si ricorda che l’Epe invol è pari al rapporto tra il fabbisogno annuo di energia termica per il raffrescamento dell’edificio, calcolato tenendo conto della temperatura di progetto estiva (Norma UNI/TS 11300-1) e la superficie utile (per gli edifici residenziali) od il volume (per gli edifici con altra destinazione d’uso).4Il riferimento è agli edifici residenziali inquadrati nella Classe E1 del D.P.R. 412/1993.5Il riferimento è a tutti gli edifici diversamente inquadrati dalla Classe E1 del D.P.R. 412/1993.6Il riferimento è a quanto previsto dal D.Lgs. 192/2005, articolo 3, comma 2, lettera c), numero 1).7A “ponte termico” corretto. Qualora il “ponte termico” non dovesse essere corretto (o qualora la progettazione dell’involucro edilizio non preveda la correzione dei ponti termici), i valori limite della trasmittanza termica (Allegato C) devono essere rispettati dalla trasmittanza termica media (parete corrente più ponte termico).
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2. per tutti gli edifici, con eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assi-milabili: il valore della trasmittanza termica (U) per le strutture opache orizzontali o in-clinate10 delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno11 deve essere inferiore a quanto ripor-tato nell’allegato C del D.Lgs. 192/200512. Nel caso di strutture orizzontali sul suolo, i valori di U dovranno essere calcolati in riferimento al sistema struttura-terreno;
3. per tutti gli edifici, con eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assi-milabili: il valore della trasmittanza termica (U) delle chiusure apribili e assimilabili13 dovrà rispettare i limiti riportati nell’allegato C del D.Lgs. 192/200514. Restano esclusi dal vincolo prestazione gli ingressi pedonali automatizzati, da considerare solo ai fini dei ricambi di aria in relazione alle dimensioni, tempi e frequenze di apertura15.
Installazione o sostituzione impianti termiciAnaloghe disposizioni a quelle per l’involucro edilizio si trovano nel D.P.R. anche per quel che riguarda i casi di nuova installazione e ristrut-turazione di impianti termici o sostituzione di generatori di calore, già previsti comunque dal D.Lgs. 192/200516. In questo caso, il progettista deve effettuare il calcolo del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico e, suc-cessivamente, dovrà verificare che lo stesso ri-sulti superiore al valore limite riportato al punto 5 dell’ormai arcinoto Allegato C del D.Lgs. 192/200517. Nel caso di installazioni di potenze nominali (del focolare) maggiori di 100 kW, è però fatto obbligo di allegare non solo la già prevista relazione tecnica18, ma anche una dia-gnosi energetica dell’edificio e dell’impianto nella quale siano indicati: 1. gli interventi di riduzione della spesa energe-
tica, 2. i relativi tempi di ritorno degli investimenti,3. i possibili miglioramenti di classe dell’edificio
nel sistema di certificazione energetica in vi-gore, sulla base della quale sono state determi-nate le scelte impiantistiche che si andranno a realizzare.
In ogni caso, per tutte le categorie di edifici, nel-l’ipotesi di mera sostituzione del solo generatore di calore, il D.P.R. detta le regole minime per il rispetto delle norme vigenti in tema di uso razio-nale dell’energia, specificando i requisiti per quel che riguarda:a) i nuovi generatori di calore a combustione,b) le nuove pompe di calore elettriche o a gas,c) l’obbligo di presenza19 di almeno una centralina
di termoregolazione programmabile per ogni generatore di calore (compresa la presenza di dispositivi modulanti per la regolamentazione automatica della temperatura),
d) l’installazione di generatori con potenza nomi-nale maggiore di quella preesistente,
e) l’installazione di generatori di calore a servizio di più unità immobiliari,
f) nel caso di sostituzione di generatori di calore di potenza nominale del focolare inferiore a 35 kW, con altri della stessa potenza.
In questo quadro di dettaglio specifico, ai commi 9 e 10 (sempre dell’articolo 4 del D.P.R.), si col-loca una delle novità di maggior impatto per il nostro sistema edilizio e che, per la sua impor-tanza, tanto ha fatto ritardare la pubblicazione dello stesso decreto presidenziale. In particolare, in tutti gli edifici esistenti con un numero di unità abitative superiore a 4, e comunque in pre-senza di potenze nominali del generatore di ca-lore dell’impianto centralizzato maggiore di 100 kW20, il D.P.R. enuncia la “preferenza” (invece che l’“obbligo”) per il mantenimento degli im-pianti termici centralizzati (laddove esistenti, ov-viamente). Le cause tecniche o di forza maggiore per ricorrere a eventuali interventi finalizzati alla trasformazione degli impianti termici centraliz-zati a impianti con generazione di calore separata per singola unità abitativa dovranno però essere espressamente chiarite nella relazione tecnica di accompagnamento all’impianto.Sempre in questa logica di “preferenzialità”, il D.P.R. specifica che, nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti21 con un numero di unità abita-tive superiore a 4, nell’ipotesi di ristrutturazione dell’impianto termico o di installazione dello stesso, dovranno essere realizzati gli interventi necessari per permettere, ove tecnicamente pos-sibile, la contabilizzazione e la termoregolazione del calore per singola unità abitativa. Gli eventuali impedimenti di natura tecnica alla realizzazione dei predetti interventi22 dovranno anch’essi essere evidenziati nella già citata relazione tecnica di ac-compagnamento all’impianto.È di particolare interesse, poi, segnalare come il D.P.R., ai fini della determinazione del fabbiso-gno di energia primaria, faccia rientrare tra gli im-pianti alimentati da fonte rinnovabile i generatori alimentati a biomasse combustibili. La particolarità purché siano rispettati i seguenti 3 requisiti:1. vi sia un rendimento minimo pari alla classe
3 (determinata quest’ultima sulla base della norma UNI EN 305-5);
2. vi siano limiti di emissione conformi all’al-legato IX della parte V del D.Lgs. 152/2006 e smi, ovvero i più restrittivi limiti fissati da norme regionali (ove presenti);
3. facciano uso di biomasse combustibili ricadenti fra quelle ammissibili ai sensi dell’allegato X alla parte V sempre del D.Lgs. 152/2006.
Completano le indicazioni sugli impianti le di-sposizioni relative alla produzione di acqua calda.Nel classico caso di:– edifici di nuova costruzione,– ristrutturazione di edifici esistenti23,– nuova installazione, ristrutturazione di impianti
termici o sostituzione di generatori di calore,fermo restando quanto già prescritto dal D.P.R. 412/1993 per gli impianti con potenza superiore
Alle disposizioni relative
all’involucro edilizio
si affiancano le direttive
che riguardano
l’installazione di nuovi
impianti termici
o la sostituzione
di generatori di calore,
che consentono
la verifica del rendimento
globale medio stagionale
dell’impianto termico
8Inclusi gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento.9Tabella 2.1, punto 2, in funzione della fascia climatica di riferimento.10Ibidem nota 7 sul “ponte termico”.11Ibidem nota 8 sui volumi esterni.12Tabelle 3.1 e 3.2, punto 3, in funzione della fascia climatica di riferimento.13Ad esempio, porte, finestre e vetrine (anche se non apribili), comprensive degli infissi, considerando le parti trasparenti e/o opache che le compongono.14Tabelle 4.a e 4.b, punto 4.15Vanno comunque presa in considerazione la conformazione e le differenze di pressione tra l’ambiente interno ed esterno.16Il riferimento è all’articolo 3, comma 2, lettera c), numeri 2) e 3), in cui si fa riferimento a una applicazione limitata al rispetto di specifici parametri, livelli prestazioni e prescrizioni, nel caso di interventi su edifici esistenti quali le ristrutturazioni (totali o parziali) e manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio al di fuori di quanto già previsto sempre all’articolo 3, comma 2), lettera a), numero 1).17Il riferimento è alla formula logaritmica per il calcolo del rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico.18Il riferimento è a quanto previsto dall’articolo 8, comma 1, del D.Lgs. 192/2005.19Fatto salvo che ne sia dimostrata inequivocabilmente la non fattibilità tecnica nel caso specifico.20Gli impianti devono appartenere alle categorie E1 ed E2 del D.P.R. 412/1993 (vedi box fine articolo).21Sempre per le categorie E1 ed E2 del DPR 412/93.22Ovvero l’adozione di altre soluzioni impiantistiche equivalenti.23Il riferimento è sempre a quanto previsto dal D.Lgs. 192/2005, ossia ristrutturazione integrale di edifici con superficie maggiore di 1000 m2; demolizione e ricostruzione di edifici esistenti con superficie maggiore di 1000 m2; ristrutturazione totale.
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a 350 kW, viene richiesto dal nuovo D.P.R., in assenza di produzione di acqua calda sanitaria e comunque in presenza di acqua di alimentazione dell’impianto con durezza temporanea maggiore (o uguale) a 25 gradi francesi:– un trattamento chimico di condizionamento
per impianti di potenza nominale del focolare complessiva minore (o uguale) a 100 kW;
– un trattamento di addolcimento per impianti di potenza nominale del focolare complessiva compresa tra 100 e 350 kW.
Va comunque segnalato che, nel caso di acqua calda sanitaria, le disposizioni precedenti valgono anche in presenza di acqua di alimentazione del-l’impianto con durezza temporanea maggiore di 15 gradi francesi24.
Ulteriori prescrizioni per edifici privati, pubblici o a uso pubblicoTra le molte novità\riconferme introdotte dal nuovo D.P.R. segnaliamo la riproposizione, con modifiche, delle prescrizioni già contenute nell’Al-legato I del D.Lgs. 192/2005, ed in particolare:1. il valore della trasmittanza delle strutture edi-
lizie di separazione tra edifici (o tra unità im-mobiliari confinanti) dovrà essere inferiore (o uguale) a 0,8 W/m2 °K nel caso di pareti divisorie verticali e orizzontali (il medesimo limite dovrà essere rispettato per tutte le strut-ture opache – verticali, orizzontali e inclinate – che delimitano verso l’ambiente esterno gli ambienti non dotati di riscaldamento);
2. è obbligatorio verificare l’assenza di conden-sazioni superficiali e che le condensazioni in-terstiziali delle pareti opache siano limitate alla quantità rievaporabile25 (qualora non esista un sistema di controllo dell’umidità relativa in-terna, per i calcoli necessari quest’ultima dovrà essere assunta pari al 65%, alla temperatura in-terna di 20 °C).
In ogni caso, per limitare il fabbisogno energetico per la climatizzazione estiva e contenere la tem-peratura interna degli edifici il progettista dovrà:• valutare e documentare l’efficacia dei sistemi
schermanti delle superfici vetrate (esterni o interni) tali da ridurre l’apporto di calore per l'irraggiamento solare26;
• utilizzare in maniera ottimale le potenzialità della ventilazione naturale dell’edificio, consi-derando le condizioni ambientali esterne e le caratteristiche distributive, ricorrendo even-tualmente a sistemi di ventilazione meccanica.
Il DPR, inoltre, precisa come per le località nelle quali il valore medio mensile dell’irradianza sul piano orizzontale (Im, s) nel mese di massima inso-lazione estiva, sia maggiore (o uguale) a 290 W/m2, per il progettista sia obbligatorio verificare27:a) per tutte le pareti verticali opache (con l’ec-
cezione di quelle comprese nel quadrante nord-ovest), che sia garantito almeno uno dei seguenti parametri:
• valore della massa superficiale (Ms) > 230 kg/m2;
• valore del modulo di trasmittanza termica periodica (YIE)28 < 0,12 W/m2 °K;
b) per tutte le pareti opache orizzontali e incli-nate, il valore del modulo della trasmittanza termica periodica (YIE) < 0,20 W/m2 °K.
Sempre il D.P.R., inoltre, stabilisce come gli ef-fetti positivi che si possono ottenere con il ri-spetto dei predetti valori di massa superficiale o dello YIE possono essere raggiunti, in alternativa, con l’utilizzo di tecniche e materiali anche inno-vativi, come possono essere le coperture a verde29, cioè che permettano di contenere le oscillazioni della temperatura degli ambienti in funzione dell’andamento dell’irraggiamento solare. In tal caso, dovrà essere prodotta un’adeguata docu-mentazione e certificazione delle tecnologie e dei materiali che ne attesti l’equivalenza con i parametri prima indicati.
Per quel che riguarda le ulteriori prescrizioni re-lative agli edifici pubblici (o a uso pubblico), il D.P.R. prevede che in tutti i casi di nuova costru-zione o ristrutturazione di edifici pubblici30 do-vranno essere rispettate le seguenti disposizioni:1. i valori limite già previsti ai punti 1, 2, 3 e 4
dell’Allegato C al D.Lgs. 192/2005 sono ridotti del 10%;
2. il valore limite del rendimento globale medio stagionale (già previsto al punto 5 dell’Alle-gato C del D.Lgs. 192/2005) viene calcolato secondo formula diversa31;
3. i predetti edifici pubblici dovranno essere do-tati di impianti centralizzati per la climatizza-zione invernale ed estiva (qualora quest’ultima fosse prevista).
Regioni e Province autonomeIn conclusione dell’analisi del D.P.R. 59/2009, è opportuno porre in evidenza quali saranno le funzioni degli enti pubblici locali a dimensione regionale e delle province autonome. Nello spe-cifico, le disposizioni del decreto si appliche-ranno, secondo la clausola di “cedevolezza”, nelle Regioni e nelle Province autonome che non abbiano ancora provveduto ad adottare propri provvedimenti in applicazione della Direttiva 2002/91/CE e comunque sino alla data di entrata in vigore dei predetti provvedimenti regionali. In ogni caso, nel disciplinare la materia, le Regioni e le Province autonome potranno definire me-todologie di calcolo della prestazione energetica degli edifici diverse da quelle definite nel D.P.R. 59/2009, ma nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, nonché dei prin-cipi fondamentali della direttiva 2002/91/CE, comunque desumibili dal D.Lgs. 192/2005. Le Regioni potranno fissare, inoltre, requisiti minimi di efficienza energetica più rigorosi di quelli de-lineati dal D.P.R., tenendo però conto delle valu-tazioni tecnico economiche concernenti i costi di costruzione e di gestione dell’edificio, come anche delle problematiche ambientali e dei costi posti a carico dei cittadini.
Le disposizioni saranno
applicate nelle Regioni
e nelle Province
autonome che non
abbiano ancora
provveduto ad adottare
propri provvedimenti
in applicazione
della Direttiva 2002/91/CE
e comunque sino
alla data di entrata
in vigore dei
provvedimenti regionali
24Il riferimento è alla norma UNI 8065: “Trattamento dell’acqua negli impianti termici a uso civile”.25La predetta verifica è obbligatoria per tutte le categorie di edifici, ad eccezione della categoria E8, nel caso di nuove costruzioni e ristrutturazione di edifici esistenti, così come previsti dal D.Lgs. 192/2005 all’articolo 3, comma 2, lettere a), b) e c), numero 1.26Il D.P.R. prevede anche l’obbligo di sistemi schermanti esterni che, qualora se ne dimostri la non convenienza in termini tecnico-economici, potranno essere omessi in presenza di superfici vetrate con fattore solare minore (o eguale) a 0,5 (UNI EN 410).27Ad esclusione della “Zona F”.28La trasmittanza termica periodica (YIE), misurata in W/m2 °K, è il parametro che valuta la capacità di una parete opaca di sfasare e attenuare il flusso termico che la attraversa nell’arco delle 24 ore, definita e determinata secondo la norma UNI EN ISO 13786:2008 e smi.29Per coperture a verde si intendono le coperture continue dotate di un sistema che utilizza specie vegetali in grado di adattarsi e svilupparsi nelle condizioni ambientali caratteristiche della predetta copertura dell’edificio. Tali coperture sono realizzate tramite un sistema strutturale che prevede, in particolare, uno strato colturale opportuno sul quale radificano associazioni di specie vegetali, con minimo intervento manutentivo (coperture a verde estensivo) o con interventi di manutenzione media e alta (copertura a verde intensivo).30Così come definiti ai commi 8 e 9 dell’Allegato A del D.Lgs. 192/2005.31G = (75 + 4 log Pn) %.
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36 S 5/09 [Legislazione]
Conclusioni
Il D.P.R. 59/2009, almeno per quel che riguarda l’aspetto metodologico degli approcci di calcolo, pone una tessera di particolare importanza nel complesso puzzle dell’efficienza energetica e dell’uso razionale dell’energia nel settore edilizio. Rimane però ancora irrisolto il nodo fondamen-tale delle norme sulla certificazione energetica e sui soggetti abilitati alla sua redazione. Dal 1° luglio 2009 è entrato in vigore l’obbligo previsto dal D.Lgs. 192/2005 di dotare di un attestato di certificazione energetica tutte le unità immobi-liari trasferite a titolo oneroso. La possibilità di cedere un immobile, di conseguenza, diventa subordinata al possesso – da parte del vendi-tore – di un documento ufficiale che classifichi l’appartamento a seconda della sua classe di effi-cienza energetica (ossia il livello di consumo an-nuale di energia primaria per la climatizzazione per metro quadro). In questo modo, dal 1° luglio si viene ad estendere anche alle transazioni tra privati una disposizione già in vigore per quelle categorie di immobili costruiti con una DIA o concessione edilizia posteriore all’8 ottobre 2005 o che dopo tale data abbia subito una radicale ristrutturazione (sono compresi anche gli ap-partamenti per cui si sia chiesta l’agevolazione fiscale per gli interventi finalizzati al risparmio energetico). La norma, però, presenta problemi interpretativi e suscita dubbi sull’applicabilità.
Non è chiaramente definito, infatti, l’obbligo di presentazione del certificato al momento del rogito; inoltre, le sanzioni sono previste solo se l’immobile è venduto dal costruttore, ma non nelle transazioni tra privati. Completa il quadro di incertezza anche il diverso comportamento normativo delle Regioni (la materia, dal punto di vista costituzionale, è di tipo “concorrente”). Mentre per la Regione Lombardia la normativa emanata prevede esplicitamente l’obbligo di alle-gare il certificato al rogito, non così avviene per le Regioni confinanti, creando un vero e pro-prio “disallineamento” economico per acquisti con proprietari residenti in Regioni diverse. A questo debbono aggiungersi anche le posizioni di alcune categorie economiche che sostengono come le normative regionali non possano sosti-tuirsi (per la parte delle norme delle transazioni a titolo oneroso) a quelle nazionali. È evidente che la speranza per tutti gli operatori del settore (tec-nici ed economici) è che, dopo l’emanazione del D.P.R. 59/2009, il legislatore italiano affretti il percorso di approvazione degli ultimi due decreti previsti dal D.Lgs. 192/2005 e relativi proprio alle procedure per la certificazione e ai professionisti abilitati a redigerle. Necessità questa che deriva non solo dal panorama nazionale, ma anche dalla possibilità di finire sotto infrazione comunitaria per la non piena applicazione di quanto previsto in merito dalle direttive europee.
A titolo di pro-memoria, si ricorda che il D.P.R. 412/1993, art. 3, classifica i corpi di fabbrica in base alle loro destinazioni d’uso, secondo le seguenti categorie: 1. E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili: 1.1. E.1 abitazioni adibite a residenza con carattere continuativo, quali abitazioni civili e rurali, collegi, conventi, case di
pena, caserme; 1.2. E.1 abitazioni adibite a residenza con occupazione saltuaria, quali case per vacanze, fine settimana e simili; 1.3. E.1 edifici adibiti ad albergo, pensione e attività similari;2. E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti o contigui a costruzioni adibite anche ad attività indu-
striali o artigianali, purché siano da tali costruzioni scorporabili agli effetti dell’isolamento termico;3. E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili: ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o
anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici;
4. E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili: 4.1. E.4 quali cinema e teatri, sale di riunione per congressi; 4.2. E.4 quali mostre, musei e biblioteche, luoghi di culto; 4.3. E.4 quali bar, ristoranti, sale da ballo;5. E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermer-
cati, esposizioni;6. E.6 Edifici adibiti ad attività sportive: 6.1. E.6 piscine, saune e assimilabili; 6.2. E.6 palestre e assimilabili; 6.3. E.6 servizi di supporto alle attività sportive;7. E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili;8. E.8 Edifici adibiti ad attività industriali e artigianali e assimilabili.
Per le categorie di edifici prima elencate, l’Allegato C del D.Lgs. 192/2005 (poi modificato dal D.Lgs. 311/2006) contiene le tabelle dei requisiti energetici degli edifici, ed in particolare gli indici di prestazione energetica32 per la climatizzazione invernale di:1. edifici residenziali della classe E1 (esclusi collegi, convitti, case di pena e caserme);2. tutti gli altri edifici diversi dalla classe E1.Sempre nello stesso allegato vi sono poi i valori di trasmittanza termica:1. delle strutture opache verticali;2. delle strutture opache orizzontali o inclinate per: • coperture; • pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno;3. delle chiusure trasparenti.Completa l’allegato la formula per il rendimento globale medio stagionale dell’impianto termico.
32I valori limite della prestazione energetica sono espressi in kWh/m2 anno e fanno riferimento a due specifici fattori: 1) la zona climatica; 2) il rapporto di forma dell’edificio (S/V), dove: a) S è la superficie che delimita verso l’esterno (ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento) il volume riscaldato V, b) V è il volume lordo delle parti dell’edificio riscaldate, definito dalle superfici che lo delimitano.
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Sostenibilità costruita/3
Queens Botanical Garden Center a New York - BKSK Architects - USA
Ampliamento scuola Don Filippo Rinaldi a Roma - MARS Architetti - Italia
Micro Compact Home - Horden Cherry Lee con Haack+Hopfner - Germania
Lighthouse a Londra - Sheppard Robson Architects - UK
Punto di ristoro Autogrill a Ravenna - Total Tool - Italia
Environment and Education Center a Rainham - Van Heyningen
and Haward Architects - UK
P R O G E T T I
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42 S 5/09 [Lighting design]42 S 5/09 [Urban landscape]
Il nuovo Queens Botanical Garden Visitor & Administration Center è il punto focale di un ambizioso programma di miglioramento per la città di New York. Realizzato dallo studio BKSK Architects LLP, esso si configura come il primo giardino botanico dedicato alla ge-stione ambientale sostenibile. L’obiettivo è stato quello di integrare un edi-ficio in stile contemporaneo con la varietà dei giardini e degli elementi costitutivi del paesaggio, per offrire ai visitatori la possibilità di accrescere la loro conoscenza sui temi am-bientali e i criteri di sostenibilità. L’architettura del centro è l’espressione della missione istitu-zionale del Queens Botanical Garden “dove le
persone, le piante e le culture si incontrano”, un luogo e uno strumento didattico attraverso cui si mostra la gestione delle risorse idriche, l’integrazione del costruito con il paesaggio, i metodi di risparmio energetico e di rispetto per l’ambiente. Sviluppato su 15.831 m2, il centro ospita una reception, un auditorium, un negozio, uno spazio galleria, sale riunioni, uffici amministrativi e spazi tecnici immersi in un grande giardino in cui l’acqua, reintrodotta nel sito, diventa elemento di integrazione e protagonista di questa oasi urbana.Un canale d’acqua circonda l’edificio e dise-gna il giardino. Esso è alimentato da acqua pio-vana che viene raccolta attraverso la copertura
e riversata nel canale attraverso un sistema di cascate. Il nuovo centro, orientato lungo la di-rezione est-ovest e costruito sull’area di un ex parcheggio, è composto da tre spazi intercon-nessi, uno all’aperto, protetto da una grande ala di prolungamento del tetto, una zona centrale di ricezione e di gestione di vetro e legno e un auditorium integrato nel giardino, protetto da un tetto spiovente a verde. Il progetto prevede, inoltre, l’impiego di pannelli solari, un sistema geotermico, il recupero delle acque piovane per i servizi igienici, sistemi di gestione e di ottimizzazione dell’illuminazione, dell’ener-gia elettrica e delle acque e, infine, l’utilizzo di materiali riciclati e rinnovabili.
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Testo di Amalia Vivian
Foto di Jeff Goldberg/Esto
QUEENS BOTANICAL GARDEN CENTER A NEW YORK - BKSK ARCHITECTS - WWW.BKSKARCH.COM
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 43
LOCALIZZAZIONE: QUEENS, NEW YORK, USAPROGETTO ARCHITETTONICO:BKSK ARCHITECTS LLP, NEW YORKCOMMITTENTE: THE QUEENS BOTANICAL GARDEN
PROGETTO DEL PAESAGGIO:ATELIER DREISEITL; CONSERVATION DESIGN FORUM PROGETTO STRUTTURALE:WEIDLINGER ASSOCIATES PROGETTO IMPIANTISTICO:
P.A. COLLINSCONSULENTE AMBIENTALE:VIRIDIAN ENGINEERING & ENVIRONMENTALIMPRESA: STONEWALL CONTRACTING
DATA DI ULTIMAZIONE PROGETTO:SETTEMBRE 2007SUPERFICIE: 1470 M2
COSTO: 8,4 MILIONI DI EURO
Vista del centro immerso nel paesaggio circostante
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Pianta piano secondo. Scala 1:500
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Pianta piano primo. Scala 1:500
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Sezione longitudinale. Scala 1:500
1. reception
2. mensa
3. uffici
4. ingresso auditorium
5. auditorium
6. canale
7. bacino per il trattamento dei fluidi
8. raccolta acqua piovana
9. sala personale
10. sala riunioni
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L’oasi urbanaIl progetto e le relative scelte tecnologiche sono state indirizzate verso tre aspetti principali rivolti all’efficienza energetica e ambientale: il sole, l’acqua e la terra. Per quanto riguarda l’elemento “sole”, il progetto ha previsto spazi interni flessibili e aperti verso il giardino: facciate comple-tamente vetrate, che creano un continuum tra spazio interno ed ester-no, e schermature di lamelle di legno di robinia, per regolarizzare gli apporti luminosi e il carico termico interno. La forma dell’edificio è stret-
ta e allungata e garantisce a tutti gli ambienti interni un’illuminazione naturale. Sono stati impiegati pannelli fotovoltaici in grado di fornire un apporto del 15% di tutta l’energia utilizzata. Inoltre, è stato realizzato un sistema geotermico di riscaldamento e raffrescamento che permette di diminuire del 42% l’apporto di energia impiegata. Particolare cura è stata posta, poi, nella scelta della tipologia per le coperture: il tetto verde del-l’auditorium e il manto di materiale riflettente a coronamento del corpo centrale e della tettoia (classificati energy star TPO) riducono l’effetto
Lamelle frangisole di legno regolano il carico termico negli ambienti interni
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 45
“isola di calore”. Per l’elemento “acqua” è stato progettato un sistema di raccolta delle piogge: le coperture, con inclinazioni differenti, riversano a cascata l’acqua nel canale centrale e nel bioswales, bacino a verde per il trattamento dei fluidi. L’acqua, poi, viene ripulita nel cleansing biotope, dove viene filtrata naturalmente attraverso trattamenti fitodepurativi. Infine, per l’elemento “terra” il progetto ha previsto, prima di tutto, l’integrazione del costruito con il paesaggio, come se l’edificio fosse il prolungamento del giardino stesso. Infatti, la copertura dell’auditorium,
oltre a ridurre il carico termico e isolare l’interno dai rumori, diventa un percorso verde per il pubblico, dove mostrare le diverse essenze coltiva-te nel giardino. Altri aspetti riguardano i materiali impiegati, soprattutto di estrazione locale: i materiali da costruzione contengono il 19% di materiale riciclato, il rivestimento dell’edificio è di cedro rosso, l’88% del legno usato è FSC certificato (Forest Stewardship Council), le cassefor-me per il calcestruzzo sono state realizzate in pino recuperato, l’88% dei detriti da costruzione generati sono stati riciclati.
1. assito di legno di cedro rosso
2. pannelli di finitura di acero rosso
3. brise-soleil di legno di robinia e acciaio
4. scossalina di zinco
5. tettoia di zinco
6. pannello di fibrocemento
7. rivestimento di lastre di pietra locale
8. isolamento termico
9. serramento di alluminio con ante scorrevoli
10. massetto di calcestruzzo
11. trave e pilastro di acciaio verniciato
12. trave di calcestruzzo armato
13. fondazioni con micropali
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Normale livello dell'acqua
Sezione verticale. Scala 1:20
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21 GIUGNO
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21 DICEMBRE
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46 S 5/09 [Urban landscape]46 S 5/09 [Urban landscape]
Il padiglione di nuova realizzazione è interno al complesso scolastico Don Filippo Rinaldi, sito nel quadrante sud-est della città di Roma, in adiacenza al Parco dell’Acquedotto. L’incipit progettuale si fonda sulla convinzione dei progettisti che l’educazione debba essere indirizzata anche verso il costante rispetto del-l’elemento naturale, enfatizzando il rapporto e la mediazione fra paesaggio e costruito, fra spazio esterno e spazio interno. L’edificio si svi-luppa perciò su un unico livello e comprende 10 aule, il refettorio, uno spazio per l’interciclo, l’infermeria, l’aula di sostegno e i servizi rela-tivi. Il volume, caratterizzato da una geome-tria regolare, è diviso in due unità funzionali
(1° e 2° ciclo di insegnamento) collegate da un atrio-ingresso in posizione baricentrica; si disassano dal sistema solo il corpo contenente il refettorio, che assume una forma trapezoidale, e due nicchie dello spazio dedicato all’interci-clo, che, con una struttura completamente tra-sparente, introducono allo spazio esterno.Le chiusure perimetrali sono suddivise in mo-duli rivestiti in travertino che si ripetono lungo tutto il perimetro secondo ritmi differenti. Questi, intervallati da moduli trasparenti, con-corrono alla formazione di fronti tridimen-sionali scanditi da un vivace gioco di luci e di ombre. Lo spessore e la geometria delle pareti esterne consentono, inoltre, di avere all’interno
delle aule nicchie funzionali attrezzabili. La morfologia degli spazi si unisce a un’allegra co-lorazione delle finiture interne e crea ambienti ricchi di stimoli creativi e didattici.I due corpi principali hanno la struttura di legno lamellare lasciata a vista, mentre l’atrio e le porzioni aggettanti (refettorio e interci-clo) sono realizzati con strutture metalliche. Le travi lignee, lasciate a vista in interno come i pilastri, proseguono poi verso l’esterno con aggetti di lunghezza variabile a formare un pergolato con rampicanti a foglia caduca. I vasi contenenti i rampicanti sono posizionati in copertura, lungo il perimetro dell’edificio, a interasse di 4 metri.
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Testo di Federica Gasparetto
Foto di Antonio Las Casas
AMPLIAMENTO SCUOLA DON FILIPPO RINALDI A ROMA - MARS ARCHITETTI
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 47
LOCALIZZAZIONE:ROMA, ITALIAPROGETTO ARCHITETTONICO DEFINITIVO ED ESECUTIVO: MARS ARCHITETTI - COSMO ANTONELLO MAGLIOZZI (CAPOGRUPPO E DIREZIONE LAVORI) CON SIMONA RUGGERI, VALERIO HINNA DANESI, CLAUDIO MARONI, GIUSEPPE PASCUCCI, ATTILIO DE ROSSICOMMITTENTE:COMUNE DI ROMA, XII DIPARTIMENTO, VIII U.O. EDILIZIA SCOLASTICA, DIRETTORE: CHIARA CECILIA CUCCARO
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:STEFANO SERAFINIIMPRESA:EURO 90 S.R.L.FINE LAVORI:AGOSTO 2008PREMI:I PROGETTI DI EFFICIENZA E RISPARMIO ENERGETICO IN ITALIA, 2009SUPERFICIE COPERTA:860 M2
VOLUME:2700 M3 COSTO: 685 MILA EURO
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Pianta piano terra. Scala 1:400
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Sezione trasversale AA con i flussi termici estivi e invernali in evidenza. Scala 1:400
Il pergolato ligneo esterno evita il surriscaldamento degli ambienti interni durante l’estateAn
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1. aule 2. refettorio 3. atrio4. interciclo
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In armonia con la naturaLa composizione planimetrica del nuovo padiglione, nell’intento di instau-rare uno stretto rapporto con il paesaggio naturale circostante, ha tenuto in forte considerazione il possibile apporto di fonti energetiche rinnovabili avvalendosi, in fase di progettazione, di simulazioni che tenessero in conto la geometria dell’edificio in rapporto alla sua localizzazione.Nel periodo estivo l’edificio consente il massimo sfruttamento delle fonti di raffrescamento passivo attraverso il sottostante vespaio aerato, che favo-risce, attraverso un sistema di griglie, il passaggio dell’aria proveniente da nord; attivando moti convettivi, infatti, l’aria fresca viene convogliata verso le aperture a vasistas presenti nella parte superiore dei serramenti. La
schermatura dei raggi solari è, invece, ottenuta attraverso l’ombreggiamen-to portato dalla muratura perimetrale massiva (spessore 65 cm) sui serra-menti, montati sul filo interno, e un pergolato perimetrale ligneo, coperto da piante rampicanti a foglia caduca (vite americana), di lunghezza variabile e non parallelo alle facciate. Diversamente, durante i mesi invernali, le ampie porzioni vetrate delle facciate, non più protette dai rampicanti presenti sul pergolato, permettono l’ingresso del calore e favoriscono moti convettivi che determinano la tra-smissione di aria stemperata all’interno degli spazi.L’impianto di riscaldamento sfrutta pannelli radianti a pavimento alimentati da 18 m2 di pannelli solari ad alto rendimento integrati in copertura.
Anto
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1. pergolato ligneo con travi
di dimensione variabile
2. struttura aggetto di profili di acciaio
3. serramenti di lega di alluminio con
vetrocamera di sicurezza
4. chiusura verticale, 650 mm:
- finitura di lastre di travertino
- pannelli alveolari montati su telaio
di profili scatolari di acciaio
- laterizio
- isolamento termico
Viste esterna e interna del refettorio
Anto
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- intercapedine d’aria
- laterizio
- lastra di cartongesso su telaio
metallico
5. solaio controterra:
- linoleum, 2,5 mm
- massetto con riscaldamento radiante,
90 mm
- vespaio aerato, 500 mm
- magrone
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 49
Schema dei flussi di ventilazione naturale nel refettorio durante il periodo estivo e invernale
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Sezione verticale della chiusura est del refettorio. Scala 1:20
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Il progetto della Micro Compact Home (m-ch) è stato lanciato per la prima volta a Monaco di Baviera, nel novembre 2005, attraverso la prototipizzazione del villag-gio O2, costituito da 7 esemplar i per gli studenti del Technical University. La m-ch commissionata da Dieter Mas-sberg, direttore dell’Università, è stata svi-luppata e controllata dal professor Richard Hörden e dalla sua squadra di collabora-tori, insieme a un team di progettazione composto da Hörden Cherry Lee Archi-tects di Londra e Haack Hopfner Archi-tekten di Monaco di Baviera.
Si tratta di una casa micro-compatta, pic-cola, leggera, modulare e trasportabile, autonoma e tecnologicamente rivoluzio-naria; un cubo di 9 m2 (2,65 m circa per lato), ma con tutto il necessario per la per-manenza di una/due persone. Gli interni sono stati studiati al millimetro e sono multifunzionali per garantire tutte le prestazioni di una vera residenza: pareti mobili, arredi e sanitari a scomparsa.La m-ch unisce la sofisticazione high-tech, perché combina materiali e tecnologie impie-gate per aerei, yacht e automobili, al minima-lismo formale di un cubo rivestito di allumi-
nio anodizzato e realizzato su una piattaforma che lo distacca leggermente da terra. Il modulo abitativo doveva essere desti-nato, nelle intenzioni dei progettisti, a una molteplicità di utilizzi: casetta degli ospiti o “rifugio domestico” per figli adolescenti, ma anche far parte di villaggi-condo-mini, come il Tree Village, dove le m-ch, sovrapposte l’una alle altre, costituiscono una struttura simile a quella di un albero, o lo Snowboard Village, dove i moduli si distribuiscono e si adattano, grazie ai loro basamenti, al declivio della montagna, in prossimità delle piste da sci.
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Testo di Amalia Vivian
Foto di Sascha Kletzsch
MICRO COMPACT HOME - HORDEN CHERRY LEE, HAACK+HOPFNER - WWW.HCLA.CO.UK - WWW.HAACKHOEPFNER.DE
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 51
LOCALIZZAZIONE:MONACO, GERMANIA PROGETTO ARCHITETTONICO: HORDEN CHERRY LEE, LONDON; HAACK+HÖPFNER, MUNICH COMMITTENTE:STUDENTENWERK MÜNCHEN - DIPL. KFM. DIETER MAßBERGPRODUZIONE:M-CH MICRO COMPACT HOME PRODUCTION GMBH, UTTENDORFPERIODO DI PROGETTAZIONE:2005SUPERFICIE:9 M2
PREMI:BEST INNOVATIVE TECHNOLOGY IN THE MAIL ON SUNDAY NATIONAL HOMEBUILDER DESIGN AWARDS, 2006GERMAN BDA AWARDS NELLA CATEGORIA HOUSING, 2006COSTO: 50 MILA EURO
Pianta. Scala 1:100
Prospetto o�estetto o�est�est Scala 1:10000
1. terrazzo2. bagno/doccia3. zona cottura4. zona pranzo
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Schizzo di progetto
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1. in�olucro esterno:
- pannelli di alluminio anodizzato, 5 mm
- intercapedine d’aria, 22 mm
- pannelli OSB con barriera al �apore, 12 mm
- isolamento termico, 200 mm
- barriera al �apore, 2 mm
- pannelli di p�c color grigio chiaro, 3 mm
2. struttura di supporto: tubi di acciaio
poggianti su fondazioni puntuali, Ø 150 mm
3. letto a ribalta
4. ripostigli
5. pannelli solari foto�oltaici
6. generatore eolico �erticale
Bilancio energetico (temperatura interna di 19 °c)ENERGIA INVERNO - KWH/MESE ESTATE - KWH/MESE
guadagni diretti di energia solare +33,56 +88,26
guadagni energia interna +71,83 +59,11
perdite di energia per trasmissione -253,67 -31,56
perdite di energia per irraggiamento -132,73 -70,04
perdite totali di energia passiva -263,01 +45,77
energia per il raffrescamento e il riscaldamento
-266,34 -41,31
impianto elettrico -81,85 -81,85
consumi totali -384,49 +123,16
pannelli fotovoltaici (8 m2): +100,50 +148,00
energia eolica +45,00 +25,00
riscaldamento a pellet +226,00 +25,00
Totale +22,81 kW/m +49,84KWh/m
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Sezione AA. Scala 1:50Sezione BB. Scala 1:50
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 53
Microcasa di alluminio
uno dei prototipi realizzati, la low e-home, è incentrato sul concetto di efficienza energetica e di ridotte emissioni di co2 nell’atmosfera. il pro-getto è stato sviluppato con la consulenza ambientale dell’ingegner Heinz richter da ernst Basler+partner di Zurigo e arup e partners di londra. il modulo, un cubo di 265x265x265 cm e del peso di circa 2,2 tonnellate, è pensato per essere sollevato dal diretto contatto del terreno attraverso una struttura di sostegno realizzata in tubi di acciaio (diametro 150 mm). l’involucro opaco ha una struttura principale di pannelli oSB, con elevati spessori d’isolamento termico di poliuretano (200 mm), rivestiti esterna-mente di alluminio anodizzato che può essere serigrafato con loghi e scritte per sponsor o esposizioni. i serramenti sono di alluminio a taglio termico, con doppi vetri e intercapedine d’aria (u=0,4 W/m2K); la finitura interna è
realizzata con pannelli di pvc. all’interno, si trovano due letti matrimoniali, armadi, un tavolo per il pranzo, televisione, doccia e servizi igienici, una zona cucina completamente accessoriata (piano cottura, lavello, forno a microon-de, frigorifero e congelatore, cassetti e piani di lavoro). dal punto di vista impiantistico, la m-ch è alimentata interamente attraverso energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici montati in copertura (4 m2 fissati con inclinazione di 0° rispetto all’orizzontale e 4 m2 fissati a 45° ) e da un piccolo generatore eolico verticale a integrazione dei pannelli.la prima relazione di equilibrio ecologico, completata nel 2005 presso l’università tecnica di monaco di Baviera, fornisce una dettagliata anali-si del ciclo di vita dei materiali utilizzati per la costruzione, attraverso il riciclaggio e lo smaltimento finale, e un rapporto sul bilancio energetico. (www.microcompacthome.at)
Viste dell’interno
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Lighthouse è un edificio sperimentale ubicato, assieme ad altri analoghi, nel nuovissimo Inno-vation Park presso il BRE (Building Research Establishment) nella prima periferia di Londra, le cui caratteristiche sono sintetizzate benis-simo dal nome: costruzione “leggera” (iperiso-lata e stratificata a secco), ma anche “casa della luce”. In inglese, però, la traduzione è “faro” e, infatti, possiamo considerarla un obbiettivo orientativo per l’edilizia sostenibile del futuro, visto che ha ottenuto dal BRE la prima certifi-cazione level 6 ai sensi del CSH (Code for Su-stainable Homes), che sarà obbligatoria per le costruzioni inglesi a partire dal 2016. Dunque un salto immediato nel futuro, ma con qualche
interrogativo che potrebbe portare a diverse va-lutazioni strategiche su come affrontare il pro-blema dell’efficienza degli edifici su larga scala. La questione che deve essere chiarita è che la dimensione della Lighthouse è quella di una single family house, mentre, per risparmiare ri-sorse e paesaggio, è ormai assodata la necessità di costruire alloggi multifamiliari con maggiore densità abitativa. Accettata questa necessaria premessa, l’edificio ha raggiunto gli obiettivi preposti, visto che richiede circa 30 sterline di costi annuali di carburante (biomassa con pel-let di legno necessaria per un boiler da 2 KW di potenza nei due mesi invernali). Le caratte-ristiche principali sono un involucro leggero,
stratificato a secco e iperisolato (U delle por-zioni opache pari a 0,11 W/m2 K) con altissima tenuta d’aria e serramenti con un valore com-plessivo di U pari a 0,8 W/m2 K. La struttura è a telai di legno e le porzioni di rivestimento degli involucri sono a base di pannelli sandwich compositi di legno OSB e poliuretano, con do-ghe di legno per l’involucro esterno e lastre di gesso rivestito e materassini soffici per l’interno. In alcuni casi vengono utilizzati pannelli con PCM (Phase Changing Materials) in grado di fornire inerzia termica artificiale programma-bile. La facciata sud è prevalentemente cieca e denuncia una chiara strategia difensiva nei con-fronti del sovrairraggiamento estivo.
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Testo e foto di Marco Imperadori
LIGHTHOUSE - SHEPPARD ROBSON ARCHITECTS - WWW.KINGSPANLIGHTHOUSE.COM
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 55
LOCALIZZAZIONE: LONDRA, UKPROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E
TECNOLOGICA: SHEPPARD ROBSON ARCHITECTS
COMMITTENTE:
KINGSPAN COORDINAMENTO TECNICO E OPERATIVO:
JONATHAN JENNINGS
PROGETTAZIONE STRUTTURALE: CCB EVOLUTION
PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA: ARUPRESPONSABILE DEL CANTIERE:
DAVIS LANGDON
PROGETTAZIONE PAESAGGISTICA: MACFARLANE WILDER
IMPRESA PRINCIPALE:
CHORUS
PERIODO DI PROGETTAZIONE: 2006/2007
DATA DI MONTAGGIO:
2008
DATA DI APERTURA AL PUBBLICO:
2009
PREMI: TTJ AWARDS “MIGLIORE INGEGNERIA
DEL LEGNO” , 2007;BUILDER&ENGINEER AWARDS “PROGETTO ENERGETICAMENTE EFFICIENTE”, 2007; GREEN BUILDING PERFORMANCE MENZIONE SPECIALE AI GREEN
CONSTRUCTION AWARDS, 2007
SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO:
100 M2
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La luce penetra dall’alto attraverso il camino solare
e si diffonde per i diversi livelli dell’abitazione,
grazie al susseguirsi di ambienti a doppia altezza
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Sezione longitudinale. Scala 1:100
Pianta piano mezzanino. Scala 1:100
Pianta piano primo. Scala 1:100
Pianta piano terra. Scala 1:100
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1. camera
2. lavanderia
3. studio
4. soggiorno
5. cucina
6. pranzo
7. vuoto
8. locale tecnico
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Schema concettuale del progetto
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Net-Zero Carbon BuildingLighthouse è dotata di una tecnologia in gran parte invisibile ed essenzial-mente basata su strategie “cicliche”, che riguardano l’acqua, l’uso dei mate-riali (compreso il disassemblaggio e il riuso-smaltimento), la captazione solare e la protezione dai sovraccarichi termici. Per ottenere l’obbiettivo pro-grammatico, cioè il level 6 del CSH, si è resa necessaria una progettazione fortemente integrata tra involucro e impianto. L’edificio è in grado di captare una copiosa quantità di energia solare grazie ai 4 m2 di pannelli solari termi-ci vacuum pipes in copertura (in grado di funzionare anche a cielo coperto) e a quelli fotovoltaici (4,7 kW di pico), sempre ubicati sulla falda rivolta a sud. Queste caratteristiche si uniscono alla volontà di avere una facciata sud praticamente cieca, così come la facciata nord, per evitare eccessive captazioni energetiche e dispersioni, mentre la luce viene diffusa all’interno dalle facciate est e ovest, oltre che da luce zenitale fredda proveniente da finestre a tetto orientate a nord. L’edificio è ermetico con recuperatore di calore entalpico, a totale tenuta d’aria (pari a 1 m3/ora/m2 a 50 Pa) in modo da ridurre di 2/3 le dispersioni
rispetto a un edificio standard. Il gradiente di temperatura interno è però costante, grazie al posizionamento di strati a inerzia termica di lastre di fibrocemento (nei controsoffitti e nelle pareti) o addirittura di gesso rive-stito additivato con materiali a cambiamento di fase (paraffine) in grado di assorbire, come spugne termiche, il calore e di rilasciarlo in un tempo dila-zionato. Ciò implica un’impiantistica in grado di interagire con questi strati a inerzia termica artificiale sì da renderli attivi in modo ciclico durante il perio-do desiderato. L’edificio è, però, anche dotato di un camino solare in grado di creare raffrescamento notturno estivo o ventilazione naturale nelle medie stagioni, oltre che fornire illuminazione zenitale naturale. La filiera tecnolo-gico-costruttiva è un mix di industrializzazione e standardizzazione, grazie al ricorso di prodotti “a catalogo” e alla costruzione a secco, con il risultato di un’architettura unica e morfologicamente espressiva. Per quanto riguarda i consumi di energia primaria complessiva, dovuta quindi al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria, Lighthouse utilizza un sistema alimentato da un boiler a biomassa (pellet di legno) da 2 KW connesso ai pannelli solari termici in copertura.
La facciata sud si sviluppa in continuità con la copertura, inclinata a 40°, e ospita pannelli solari termici e fotovoltaici
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 57
1. involucro esterno:
- doghe di legno
- intercapedine di ventilazione
- strato di tenuta a acqua e aria
- sandwich strutturale di pannelli
di legno OSB e poliuretano
- isolamento di lana minerale
- barriera al vapore
- lastra di gesso rivestito
- lastra di gesso rivestito addittivata con paraffine PCM
2. pannelli solari termici di tubi sottovuoto ad alta
efficienza
3. pannelli fotovoltaici di silicio policristallino
4. camino di ventilazione e di luce
5. vetrate ad alta efficienza energetica, U=0,8 W/m2 K
6. solaio mezzanino: struttura lignea con controsoffitto
fonoassorbente e parzialmente realizzato con lastre
di gesso rivestito e PCM
7. scala di legno, acciaio inossidabile e vetro
8. pannello di rivestimento prefabbricato di calcestruzzo
fibroso con texture di bamboo
9. solaio flottante con intercapedine aerata:
- finitura di gomma naturale
- pannelli di OSB
- isolamento di lana minerale ad alta densità
- elementi portanti di legno lamellare
- fondazioni singole livellabili
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Sezione trasversale. Scala 1:50
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Schema del sistema impiantistico
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Il locale di ristoro è situato in un’area di ser-vizio nel Comune di Ravenna, in un luogo dal carattere prevalentemente agricolo e ru-rale. Da questo e dal preciso obiettivo, sia della committenza sia dei professionisti coinvolti, di sperimentare nuove tecnologie costruttive e impiantistiche energeticamente efficienti si sviluppa un edificio che considera la terra, il paesaggio, come materiale dato per la costru-zione. Il punto di ristoro sembra così un lembo di terra che si leva verso il cielo liberando, nei due lati lunghi, i fronti principali e andasse in-fine a reintegrarsi con il territorio.L’edificio vero e proprio ha una pianta pres-soché quadrangolare; la sua cellula strutturale
è realizzata con casseri a perdere di polistirene espanso (che ha anche funzione termoiso-lante) riempiti di calcestruzzo rinforzato. La copertura è realizzata in modo analogo, con casseri di EPS (alto potere isolante, facilità di trasporto e posa, durevoli e riciclabili) alleg-geriti con fori per il passaggio degli impianti, e trattata come una “collinetta verde” con un fitto strato di edera irrigata goccia a goccia utilizzando acqua piovana. Ciò permette di mantenere buoni livelli di isolamento termo-acustico. L’impianto di climatizzazione utilizza una pompa di calore abbinata a 13 sonde verticali immerse nel terreno a una profondità di 150
metri, le canalizzazioni sono contenute in tubi di alluminio a vista a soffitto.Il rivestimento dei due fronti liberi e opposti è realizzato con doghe di legno di larice. Le ampie porzioni vetrate, coadiuvate da un ampio lucer-nario centrale, garantiscono l’apporto di luce naturale. Oltre a ciò, sono applicati all’interno led a basso consumo energetico supportati da corpi illuminanti a lampade fluorescenti.L’interno è organizzato in modo pratico e funzionale: rivestimenti di cartongesso e pa-vimentazioni delle zone pubbliche di resina, il tutto rallegrato da cornici arancioni per il bar e la zona di ingresso e da espositori dalle forme sinuose color verde brillante.
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Testo di Federica Gasparetto
Foto di Nicolas Bellwald e Starching Srl
LOCALE DI RISTORO AUTOGRILL A RAVENNA - TOTAL TOOL - WWW.TOTALTOOL.IT
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 59
LOCALIZZAZIONE:RAVENNA, ITALIACONCEPT, PROGETTO ARCHITETTONICO E DIREZIONE ARTISTICA:TOTAL TOOL - GIULIO CEPPI CON ERMES INVERNIZZI, STEFANO MANDATO E ALESSANDRO MAGGIONIPROGETTO STRUTTURALE, ESECUTIVO E DIREZIONE LAVORI:STARCHING SRL MILANO - MARCELLO CEREA CON PIERLUIGI CAVALLI, PAOLO COLOMBO, FRANCESCO FERRARI DA GRADO, FRANCESCO GANGA, GILBERTO MAMBELLI, ANDREA PECOCOMMITTENTE:AUTOGRILL SPA - DIVISIONE AFUTUREPROPRIETÀ:MAESTRI SPAPROGETTO ENERGETICO E IMPIANTISTICO:GEOENERGIA LOZZOLO; RICCARDO DEL MASTRO CON GUIDO NOCE E STEFANO BALLARDINIPROGETTO INTERNI:EMILA WANDERLINGH - AUTOGRILLIMPRESA APPALTATRICE:DEL MASTROSUPERFICIE:380 M2
PERIODO DI COSTRUZIONE:AGOSTO 2008-GENNAIO 2009COSTO:750 MILA EURO
1. ingresso pedonale2. dehors3. area pranzo4. bar5. servizi6. spogliatoi personale7. depositi8. celle frigorifere9. locali impianti
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Vista dell’interno
Sezione trasversale. Scala 1:200
Pianta della copertura. Scala 1:400 Pianta del piano terra. Scala 1:400
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DATI TERMICI
Trasmittanze
pareti: 0,3-0,03 W/m2K
pavimento: 0,35 W/m2K
copertura verde: 0,20 W/m2K
serramenti: 1,8 W/m2K
Sonde geotermiche
profondità: 150 m
temperatura di mandata (inverno): 0-5 °C
temperatura di mandata (estate): 30-35 °C
temperatura costante annua del terreno: 13,5- 14 °C (oltre 15-20 m di profondità)
Impianto geotermico e climatizzazione a impatto zeroL’energia necessaria al riscaldamento e al raffrescamento dell’edificio è fornita da una pompa di calore di potenza 20 kW (coefficiente di perfor-mance COP 4) abbinata a 13 sonde geotermiche immerse nel terreno a una profondità di 150 m (la temperatura media del terreno a tale profon-dità è di 13,5-14 °C).Caratteristica dei punti di ristoro in generale è la notevole produzione interna di calore sia per la presenza di persone sia per i macchinari ivi col-locati; di conseguenza, la potenza termica richiesta per il riscaldamento eguaglia sostanzialmente quella per il raffrescamento: 60-70 kW circa.
Il riscaldamento avviene per immissione di aria ad alta induzione, con una portata di 12.500 m3/h; un camino di ventilazione posto in copertu-ra smaltisce poi le aspirazione raccolte dalle cappe.Simulazioni effettuate per stimare il risparmio energetico e l’emissione di CO2 hanno evidenziato come l’energia necessaria al normale funzio-namento del locale sia il 75% di quella necessaria a una corrispondente struttura tradizionale, il costo d’esercizio si riduca al 35% e le comples-sive emissioni di CO2 al 65%; ciò a fronte di un aumento del costo di costruzione di circa il 10%, ammortizzabile in un periodo stimato fra i 3 e i 5 anni.
La copertura verde
Il rivestimento esterno di doghe di legno di lariceSezione verticale della copertura verde. Scala 1:20
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Pompa di calore
potenza elettrica assorbita: 20 kW
potenza termica (riscaldamento): 80 kWt
potenza termica (raffrescamento): 85-90 kWt
Unità trattamento aria
portata totale trattata: 12.500 m3/h
portata estratta con cappe: 3500 m3/h
portata estratta da bagni/spogliatoi: 1000 m3/h
portata totale di rinnovo: 4500 m3/h
[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 61
Sezione verticale lungo la bussola di consegna pasti. Scala 1:20
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1. copertura verde:- edera- terriccio, 300 mm- geostuoia di polipropilene
antierosiva- strato filtrante e drenante- membrana
impermeabilizzante di pvc- strato antiradice- strato di protezione
di tessuto-non-tessuto- calcestruzzo spruzzato
con rete elettrosaldata, 60 mm
2. solaio di pannelli-cassero di polistirene espanso e profili metallici zincati forati e sagomati, 460 mm, con controsoffitto di cartongesso3. pensilina di calcestruzzo armato gettata in opera4. chiusura perimetrale portante:- doghe di larice autoclavato,
150x25 mm, altezza variabile, interasse 120 mm, su struttura di acciaio zincato
- casseri a perdere di polistirene, 50 mm
- getto di calcestruzzo armato, 150 mm
- lastra di cartongesso5. serramento con telaio di alluminio e vetrocamera di sicurezza, 3/14/3 mm6. solaio controterra ristorante: - resina- massetto di livellamento- vespaio aerato e getto
di completamento con rete elettrosaldata
- magrone7. blocchi di polistirene espanso, 2000x1000x500 mm8. canale di gronda controterra: - ghiaia di fiume lavata,
Ø 15-20 mm- tubo di raccolta acque,
Ø 125 mm- pozzetto di raccolta
prefabbricato con griglia di chiusura
9. scossalina di rame preossidato, 8/10 mm, con rete antiinsetto interna
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Nel 2003 la RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) bandì un concorso a inviti per la realizzazione dell’Environment and Education Center, un centro visitatori nella zona acquitrinosa di Rainham, nel-l’Essex, a una ventina di chilometri da Lon-dra. L’area, che in precedenza ospitava un poligono di tiro del Ministero della difesa, si era trasformata nel tempo in una riserva naturale di 350 ettari per circa 250 specie di uccelli. Il concorso venne vinto dallo stu-dio londinese van Heyningen and Haward Architects, che iniziò il progetto nel 2005 e lo completò nel 2006.Il centro si inserisce nel contesto natura-
listico senza nessun tentativo di camuffa-mento, si segnala, anzi, grazie a due camini di ventilazione, che esplicitamente richia-mano le ciminiere delle navi che solcano il Tamigi, e a un doppio volume scatolare. Il basamento (160 m2) ospita un negozio, i locali di servizio e gli impianti. Il volume superiore (di 340 m2) aggetta ri-spetto a quello inferiore di 3 metri su tutti i lati; esso ospita gli spazi per la formazione e l’educazione, il bar, gli uffici e una sala riunioni. I muri perimetrali sono di blocchi di calcestruzzo rivestiti con doghe di legno disposte per corsi orizzontali di quattro to-nalità di colori, dal grigio chiaro all’ambra
bruciata. Larghe aree delle facciate nord-est e nord-ovest sono occupate da due vetrate che permettono ai visitatori di avvistare gli uccelli e contemplare la palude e il fiume. Le vetrate vengono oscurate facendo scor-rere su rotaie ante di doghe di legno, in questo caso disposte in verticale. Al volume superiore si accede attraverso due percorsi, distesi sul paesaggio, alla cui conclusione ci sono ponti levatoi che, una volta alzati, permettono di isolare comple-tamente il centro.
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Testo di Matteo Zambelli
Foto di James Brittain
ENVIRONMENT AND EDUCATION CENTER - VAN HEYNINGEN AND HAWARD ARCHITECTS - WWW.VHH.CO.UK
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 63
LOCALIZZAZIONE:RAINhAm, UKPROGETTO ARChITETTONICO:vAN hEyNINGEN ANd hAwARd ARChITECTS COmmITTENTE:RSPB (ROyAL SOCIETy fOR ThE PROTECTION Of BIRdS)PROGETTO STRUTTURALE:PRICE ANd myERS 8 (www.PRICEmyERS.COm)
PROGETTO ImPIANTISTICO:mAx fORdhAm (www.mAxfORdhAm.COm)CONSULENZA AmBIENTALE:KING ENvIRONmENTALImPRESA:hAymILLSPERIOdO dI COSTRUZIONE:2005-2006COSTO:2,56 mILIONI dI EURO
1. terrazza coperta2. ingresso3. reception4. formazione/bar5. cucina
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vista del Centro
Pianta piano primo. Scala 1:300
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Sezione trasversale AA. Scala 1:300va
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64 S 5/09 [Sostenibilità costruita/3]
Strategie correlate per il risparmio energeticoLa virtuosità del centro rispetto ai temi ecologici e ambientali è dovuta alla lungimiranza della committenza che ha preteso, fin dal bando di concorso, di raggiungere la valutazione “eccellente” dello standard BREEAM, BRE Environmental Assessment Method (BRE – Building Research Establishment – organizzazione privata di ricerca, consu-lenza e test nel settore delle costruzioni), un protocollo di valutazio-ne ambientale che certifica che gli edifici abbiano un basso impatto ambientale, i principi di bioedilizia siano integrati nell’edificio e i costi di gestione e manutenzione siano bassi. A questo scopo, van Heyningen e Haward, insieme allo studio di ingegneria Max Fordham, hanno adot-tato una serie di strategie. I materiali da costruzione sono stati reperiti localmente. Si è cercato di usare materiali riciclati o naturali, come la lana di pecora per l’isolamento. È stato limitato l’uso di alluminio e di compensato, perché la loro origine non era facilmente rintracciabile. L’acqua piovana viene convogliata dal tetto a una cisterna sotto terra e
reimpiegata per uso sanitario, con un risparmio annuo di 130 tonnellate. Una pompa di calore garantisce il riscaldamento con sonde a 80 m di profondità che riducono del 50% le immissioni di biossido di carbonio rispetto alla migliore alternativa tradizionale (gas). Il raffrescamento e l’aerazione avvengono naturalmente: l’aria viene prelevata dal piano terra e dal primo livello, attraverso prese (alcune azionate meccanica-mente) disposte lungo il perimetro inferiore e superiore della scatola, e viene espulsa attraverso due camini di ventilazione. Grazie a questo, all’uso di materiali dall’alta capacità termica e a brise soleil, durante il periodo estivo, l’aria fresca notturna entra nell’edificio e riesce ad abbat-tere il calore interno. L’energia rinnovabile viene anche ricavata da una serie di pannelli fotovoltaici montati in copertura. Inoltre, ampie vetrate e lucernari soddisfano l’80% del fabbisogno di illuminazione; lampade a basso consumo e sistemi che controllano la quantità di luce in funzione di quella naturale e della presenza di persone concorrono al complessi-vo risparmio energetico.
1. camino d’aerazione con lucernario
2. copertura:
- manto impermeabilizzante di EPDM
- isolamento termico di lana di pecora,
160 mm
- barriera al vapore
- calcestruzzo armato
- polistirene espanso, sp. 200 e 100 mm
- calcestruzzo armato
- controsoffitto con pannelli acustici
3. brise soleil
4. sistema oscurante: ante scorrevoli
di tavole di legno multicolore
5. serramento di alluminio e vetrocamera
6. solaio a sbalzo:
- monocottura, 10 mm
- massetto di calcestruzzo, 100 mm
- barriera al vapore
- isolamento di lana di pecora, 100 mm
- soletta di calcestruzzo armato, da 240
a 350 mm
7. recinzione: pannelli metallici zincati
Il comfort interno è ottenuto grazie a due camini d’aerazione posti in copertura e a pronunciati brise soleil che proteggono le ampie vetrate dall’eccessivo irraggiamento
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[Sostenibilità costruita/3] S 5/09 65
Sezione verticale. Scala 1:50
Sonde geotermiche, recupero dell’acqua piovana, camini di ventilazione, pannelli
fotovoltaici e schermature solari concorrono alla diminuzione dell’impatto
ambientale del Centro
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Queens Botanical garden Center in new york - BKsK architects www.bkskarch.comLocation Queens, new York, usa
Architectural design Bksk architects llp
Client Queens Botanical Garden
Structural engineers weidlinGer associates, p.a. collins
Environmental consultant Viridian enGineerinG & enVironmental
Completion Date septemBer 2007
Area 1470 m2
Cost 8.4 millions euro
The new Queens botanical garden visitor & administration Center is the fo-cal point of an ambitious renovation programme for the city of New York. The project, by the practice BKSK Architects LLP, presents itself as the first botanic garden dedicated to sustainable environmental management. The objective was the integration of a contemporary building within the variety of gardens and other elements of the landscape to offer the visitors the possibi-
lity of improving their knowledge on environmental topics and sustainability criteria. The architecture of the project is the expression of the institutional mission statement of the Queens Botanical Garden “where people, plants and cultures meet”, a place and a teaching instrument through which it is possible to show the management of water resources, the integration of the built environment with the landscape, environmental safeguard and energy saving methods. The Centre, developed over 15,831 m2, houses a reception, an auditorium, a shop, a gallery space meeting rooms, administrative offices and service spaces all immersed in a large garden whose water, reintroduced into the site, becomes element of integration and main character of this urban oasis. A water channel surrounds the building and designs the garden. It uses rainwater that is collected through the roof and poured again into the channel through a waterfall system. The new centre, oriented along the east-west direction, is built over the area of an old parking lot and it is composed of three interconnected spaces: one outside is covered by a large extended wing of the roof, a central reception and management area made of timber and glass and an auditorium integrated in the garden and protected by a cantilever green roof. The design also includes the use of solar panels, a geothermal system, rainwater collection for the toilets, management and optimization systems for lighting, electricity and water and ultimately the use of renewable and recycled materials.
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extension of the Don Filippo Rinaldi school in Rome - MaRs architetti
The new pavilion is located inside the Don Filippo Rinaldi school complex in the south-east quadrant of the city of Rome near the Aqueduct Park. The drivers of the design are based on the designers’ firm belief that education
should be stirred towards the constant respect of the environmental element emphasizing the relation and compromise between the natural and the built environment and between external and internal space. Therefore the building is arranged over one single level and includes 10 classrooms, the dining hall, a first-aid room, a support staff room and the related services. The volume, defined by a regular geometry, is divided into two functional units (first and second teaching module) connected by an atrium-entrance that has a barycentric position; only the volume including the dining hall, which has got a trapezoidal shape, is not in line with the system and the two niches inclu-ding the space for the inter-module students that introduce to the external space via a completely transparent structure. The perimeter enclosures are divided in modules covered in travertine slabs that are repeated along the whole perimeter with different patterns. These modules, alternated with transparent ones, contribute to the creation of three-dimensional elevations marked by a bright effect of lights and shadows. The external walls’ thickness and geometry also allow to have fitted and functional recesses inside the classrooms. The morphology of the spaces is combined with a bright colouring of the internal finishes and creates environments that are rich of creative and learning incentives. The two main volumes have a laminated wooden structure left in plain sight whilst the atrium and the cantilevered portions (dining hall and inter-module area) present metal structures. The timber beams left bear faced like the columns continue towards the outside with projections of variable lengths to create a pergola with climbing plants. The vases containing the climbing plants are placed on the roof along the perimeter of the building with a distance of 4 m between each other.
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Location rome, italY
Architectural and executive design
mars architetti - cosmo antonello maGliozzi
ClientmunicipalitY of rome - xii dipartimento - Viii u.o.
edilizia scolastica
Completion auGust 2008
Area 860 m2
Volume 2700 m3
Cost 685 thousand euro
66 S 5/09 [sostenibilità costruita/3]
sostenibilità costruita/3
098409ARKSU37_066ProgettIngl.ind66 66 5-10-2009 14:05:56
Micro compact home - horden Cherry lee and haack+hopfner - www.hcla.co.uk www.haackhoepfner.de
Location munich, GermanY
Architectural design horden cherrY lee and haack+hÖpfner
Clientstudentenwerk mÜnchen - dipl. kfm. dieter
massBerG
Producion m-ch micro compact home production GmBh
Design period 2005
Area 9 m2
Cost 50 thousand euro
The design for the Micro Compact Home (m-ch) started for the first time in Munich in November 2005 through the prototypisation of the O
2 village composed of 7 exemplars for the students of the Technical
University. The m-ch commissioned by Dieter Massberg, dean of the University, has been developed and controlled by Prof. Richard Hörden and his team together with a design team compo-
sed of Hörden Cherry Lee Architects from London and Haack Hopfner Architekten from Munich. The project consists of a micro-compacted house that is small, light, modular and movable, independent and technologically revolutionary; a 9 m2 cube (about 2.65 m per side) but with all that is necessary for a one/two people occupancy. The interiors have been studied to the millimetre and they are multifunctional to ensure the performance of a proper residence: mobile partitions, furniture and collapsible sanitary ware. m-ch combines the high-tech sophistication, because it coordinates materials and technologies that are used for aeroplanes, yachts and cars, with the formal minimalism of a cube clad with anodised aluminium and built over a platform that raises it slightly from the ground. The residential module was initially meant to be used for a multitude of purposes: guest house, teenagers’ retreat but also part of villages like the Tree Village where the m-ch houses, one on top of the other constitute a structure similar to that of a tree, or the Snowboard Village, where the modules are distributed and adapted, thanks to their basements, to the mountain’s inclination in proximity of the sky slopes.
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lighthouse - sheppard Robson architects www.kingspanlighthouse.com
The lighthouse is a experimental building located, together with other similar ones, in the new Innovation Park at the BRE (Building Research Establish-
ment) in the immediate outskirt of London and whose features can well be summarized in its name: light construction (over insulated and with dry technologies) but also house of light. Because of the British meaning of lighthouse it can be considered like a directional objective for sustainable building of the future since it received the BRE level 6 certification for the Code for Sustainable Homes, which from 2006 will be compulsory for English buildings. This is an immediate jump to the future but with few question marks that could lead to different strategic assessments on how to widely address the energy efficiency issue for buildings. The issue that needs to be clarified is that the dimension of the Lighthouse is that of a single family house contrary to the belief that to save resources and territory we need to build multi-family residential units with higher density. With this preamble accepted, the building has achieved the proposed objectives since it requires only about 30 pounds of annual cost for fuel (biomass with wooden pallets needed a 2 kW boiler in the two winter months). Its main features include a light, dry and over insulated envelop (U=0,11 W/m2K for the opaque portions) with very high air-tightness and windows with an overall U value of 0,8 W/m2K. The structure is composed of wooden frames and the portions of cladding are made of composite OSB wooden panels and polyurethane with wooden staves for the external envelops and gypsum sheets and soft mats for the interiors. In certain cases PCM (Phase Changing Materials) panels have been used and they are capable of providing programmable artificial thermal inertia. The south facade is predominantly with no openings and it declares a clear defensive strategy against the summer overheating. This strategy is developed in continuity with the roof that, inclined at 40°, houses the high efficiency air-tight solar panels that can provide the renewable energy for the whole house.
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Location london, ukArchitecturaland tecnological design
sheppard roBson architects
Client kinGspan
Structutal design ccB eVolution
Map design arup
Design period 2006-2007
Installation 2008
Opening date 2009
Gross floor area 100 m2
[sostenibilità costruita/3] S 5/09 67
098409ARKSU37_066ProgettIngl.ind67 67 5-10-2009 14:02:44
68 S 2/08 [Residenze speciali]
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Restaurant autogrill a Ravenna - Total Tool www.totaltool.it
The refreshment room is located in a service area in the town of Ravenna in a predominantly agricultural and country area. Within this context and considering the precise objective, shared by the client and by the professionals involved in the project, of experimenting new energy efficient construction and services technologies, a new building has been developed that considers the ground and the landscape like construction materials. The building appears to emerge from the ground as if an edge of ground is lifted up releasing, on the two long sides, the main elevations and it then goes back to be integrated with the territory. The building has an almost quadrangular plan; its structural cell is built with expanded polystyrene formworks (which also acts as insulation) filled with reinforced concrete. The roof is built in the same way with EPS formworks (high insulation performance, easy transport and installation, durable and recyclable) with holes to allow service penetration and it can be considered like a “green hill” with a thick layer of ivy that is irrigated drop by drop with rain water. This allows, in addition to the integration with the surrounding territory, to maintain good levels of thermal and acoustic insulation. The air conditioning system uses a heat pump combined with 11 vertical probes immersed in the ground at 15m depth, the pipes are included in aluminium tubes fixed onto the ceiling. The cladding of the two free and opposed elevations is made of larch wood. The large glazed portions assisted by a large central skylight ensure the contribution of natural sunlight. The interiors are organised in a practical and functional way: plasterboard finishes and resin floors for the public area that are brightened by orange frames for the bar and the entrance area and by bright green exposition stands with sinuous shapes.
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environment and education Center in Rainham - Van heyningen and haward architects - www.vhh.co.uk
In 2003 the RSPB (Royal Society for the Protection of Birds) issued a competition for the construction of environment and education Center,
a visitor centre in a marshland in Rainham (Essex) about 20 kilometers from London. This area, that previously housed a firing ground of the Ministry of De-fence, has been gradually transformed in a 350 ha natural reserve for about 250 species of birds. The competition was won by the London practice Heyningen and Haward Architects who started the project in 2005 and completed it in 2006. The centre is integrated within the natural environment with no attempt of hiding itself and actually it emerges with two ventilation chimneys, that explicitly remind of the chimneys of the boats that sail over the Thames, and with a double boxed volume. The basement (160 m2) includes a shop and the plant rooms. The upper volume (340 m2) cantilevers over the lower one by 3 m on all the sides; it includes educational and training spaces, the bar, the offices and a meeting room. The perimeter walls are made of concrete blocks finished with wooden staves arrayed over horizontal courses of four colour tones ranging from light grey to burnt amber. Large areas of north-east and north-west façade are occupied by two windows that allow the visitors to spot the birds and to admire the marsh and the river. The windows can be covered with vertical wooden sliding shutters mounted on rails. It is possible to access the upper volume through two routes which are spread over the landscape at the end of which there are drawbridges that, once they are lifted, can isolate the centre completely.
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68 S 5/09 [sostenibilità costruita/3]
Location raVenna. italY
Concept, architectural design and artistic direction
total tool - Giulio ceppi
Structural and executive design and project management
starchinG srl milano - marcello cerea
Client autoGrill spa - afuture diVision
Energy and service design GeoenerGia lozzolo; riccardo del mastro
Area 380 m2
Construction period auGust 2008 - JanuarY 2009
Cost 750 thousand euro
Location rainham, uk
Architectural design Van heYninGen and haward architects
Client rspB (roYal societY for the protection of Birds)
Structural design price and mYers 8
Service engineer max fordham
Lanscape consultant kinG enVironmental
Contrucion period 2005-2006
Cost 2.56 millins euro
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70 S 5/09 [Rassegna Software]
SOFTWAREper la CERTIFICAZIONE
ENERGETICA degli edifici
12 soluzioni per la redazione dell’Attestato di Qualificazione Energetica
La certificazione energetica negli edifici o negli immobili consiste nell’obbligo di redigere, da parte di un professionista qualificato, una certificazione (o dichiarazione) che attesti il consumo di energia di un edificio, ponendolo in una classificazione standardizzata in base al valore del consumo.Il D.Lgs. 192/2005 ha previsto una gradualità temporale per l’obbligatorietà della certificazione energetica:• dal 1° settembre 2007, per tutti gli edifici, nel caso di trasferimento a titolo oneroso (rogito) dell’intero immobile;• dal 1° settembre 2007 ed entro il 1° luglio 2009, per edifici di proprietà pubblica o adibiti ad uso pubblico, con superficie utile superiore ai 1000 m2
• dal 1° luglio 2009, per tutti gli edifici o porzioni di edifici trasferiti a titolo oneroso;• dal 1° luglio 2010, nel caso di locazione dell’intero edificio o della singola unità immobiliare.
I software disponibili sul mercato seguono le metodologie di calcolo definite dalle norme UNI TS 11300:2008 parte 1 e 2.I programmi si integrano con le molteplici interfacce di progettazione grafica architettonica e risultano idonei all’importazione di tutti i formati. Le modalità di compilazione e utilizzo sono sempre più semplici e intuitive e i programmi sono sempre più aggiornati in modalità on-line. I vari programmi selezionati nella rassegna consentono di redigere la Relazione Tecnica (ex. Legge 10), il Certificato Energetico, la Targa e tutta la modulistica per la riqualificazione energetica, calcolano e verificano la trasmittanza delle superfici opache e vetrate, eseguono verifiche igrometriche ecc.Nella rassegna che segue è possibile avere una panoramica delle caratteristiche dei singoli software confrontando le diverse metodologie di calcolo, gli ambiti di impiego e i requisiti di sistema necessari al loro funzionamento.
DESCRIZIONE. Il nuovo Dieci 2K NITRO contiene le modifiche e
le implementazioni inerenti l’adattamento della procedura
di calcolo alle norme UNI-TS 11300:08, parte 1 e 2.Nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 115/2008 e secondo la procedura di verifica del C.T.I., come disciplina-
ta dal Regolamento per la certificazione di conformità alla
norma UNI TS 11300:2008 di software commerciali per il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti, per Dieci 2K NITRO è stata inoltrata al CTI la richie-
sta di certificazione di conformità, accolta e protocollata
con n. 015/2009.TECNOLOGIA E METODO DI CALCOLO. Le metodologie di calcolo di Dieci 2K NITRO seguono le indicazioni delle norme, secon-
do quanto disposto dal D.Lgs. n. 115/2008, per garantire che i valori degli indici di prestazione energetica abbiano
uno scostamento massimo di più o meno il 5%, rispetto ai parametri determinati con l’applicazione dello strumento
nazionale di riferimento, comprendente la norma UNI TS 11300:2008 parte 1 e 2, il regolamento stesso nonché la
procedura tecnica di verifica.
AMBITI DI IMPIEGO.Permette di redigere la Relazione Tecnica
(ex. Legge 10), il Certificato Energetico, la Targa e tutta la modulistica per la riqualificazione energetica e la
detrazione fiscale (Finanziaria 2008), calcola e verifica
la trasmittanza delle superfici opache e delle superfici vetrate. Determina la Classe dell’edificio secondo tabelle
multiple di classificazione (CasaClima, SACERT, CENED
Ecodomus, Ecoabita ecc.). Esegue la verifica igrotermica tramite diagramma di Glaser (secondo UNI 13788).
DIECI 2K NITRO 888 SOFTWARE PRODUCTS SRL
Viale Combattenti Alleati d’Europa 35 45100 Rovigo - ROTelefono 0425471240Fax [email protected]
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REQUISITI DI SISTEMA PER WINDOWS PER MAC
Sistema operativoWindows 2000 SP4/XP/Vista
OS X 10.4.10o successivo
Config. consigliataPentium IVo successivoda 1 GB RAM
Intel Core Duoo processoreG5 - 1GB RAM
Spazio libero350 MB di spaziolibero su hard disk
350 MB di spaziolibero su hard disk
A cura di Silvia Ghiacci
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[Rassegna Software] S 5/09 71
DEScRiziOnE. TerMus è il software per la verifica delle dispersioni termiche degli edifici prodotto da ACCA software, la società leader in Italia nel software per l’edilizia. Con il software ACCA, calcolare dispersioni termiche e fabbisogno di energia di un involucro edilizio è semplice e intuitivo grazie alla tecnologia a oggetti, le relazioni finali di calcolo sono veloci e affidabili grazie al costante adeguamento alla normativa di riferimento. Il C.T.I. (Comitato Termotecnica Italiano) ha rilasciato il primo certificato per la conformità alle metodologie di calcolo definite dalle norme UNI TS 11300:2008 parte 1 e 2, come previsto dal D.Lgs. 115/2009 e confermato dal D.P.R. 59/2009 proprio a TerMus. TEcnOlOGiA E mETODO Di cAlcOlO. Calcolo dell’EPi, dell’Epe e del fabbi-sogno di acqua calda sanitariaCalcolo della capacità termica in regime dinamicoCompilazione automatica delle relazioni di progettoRedazione, a partire dal progetto, dell’Attestato di Qualificazione Energetica e dell’Attestato di Certificazione EnergeticaTecnologia Input Object Draw
TERmuS - PRESTAziOni EnERGETichE E cERTiFicAziOni AccA SOFTWARE SPA
Via M. Cianciulli - 83048 Montella - AVTelefono 082769504 Fax [email protected]
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Via Sacro Cuore 114/C - 97015 Modica - RGTelefono 0932763691 Fax [email protected]
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DEScRiziOnE. Aggiornato alle UNI TS 11300 1-2: 2008, al D.P.R. 59/09 e al D.M. 158/09 il software consente di calcolare le dispersioni e la prestazione energetica degli edifici civili e industriali, facilitando il progettista nel calcolo del l’EPi (Energia Primaria). L’applicativo è in grado di produrre tutta la documentazione neces-saria come previsto dalle normative vigenti ed è dota-to degli strumenti per la visualizzazione tridimensio-nale renderizzata e di grafica in formato DWG/DXF (con possibilità di importare le planimetrie dei locali da progettare).TEcnOlOGiA E mETODO Di cAlcOlO. Il programma è aggior-nato alle più recenti norme Regionali ed Europee: Lombardia (esportazione in un file XML dei dati per elaborarli con il CENED), Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna; UNI EN 13790:08, UNI EN ISO 13788:2003, UNI EN ISO 10077-1:2002, UNI EN ISO 14683:2001, UNI EN ISO 13370:2001. Aggiornato, anche alla Legge Finanziaria 2008.AmBiTi Di imPiEGO. Il software effettua il calcolo del-l’energia per le verifiche di legge e per la diagnosi energetica con le normative UNI e ai D.P.R. relativi a
ogni tipo di calcolo. Verifica la conformità degli edifici e degli impianti alle vigenti prescrizioni. Tale verifica è espressa attraverso i limiti al consumo energetico, imponendoli su fattori quali: rendimenti, fabbisogno energetico normalizzato (applicando la sola verifica Legge 10) o attraverso i limiti sulle strutture opache e trasparenti, al fabbisogno annuo di energia primaria (FEAP) e sui rendimenti.
REquiSiTi SiSTEmA
Personal computer con microprocessore Pentium IV o più potente512 MB di Memoria RAMMicrosoft Windows 2000/XP o Microsoft Windows VistaDisco rigido, Lettore di CD-ROM e MousePorta USBMicrosoft Internet Explorer 5.0 o successivoPer le funzionalità web: connessione a internet
REquiSiTi Di SiSTEmA PER WinDOWS
Sistema operativoMicrosoft Windows 2000, 2003, XP, VISTA (32/64 BIT) e versioni successive
Processore 256 MB di memoria RAM
Spazio libero1,5 GB di spazio disponibilesu disco rigido
cOSTO. 680 euro
Mappatura a colori della qualità energetica degli edificiArchivio di materiali, trasmittanze, dati climatici delle località, ponti termiciHelp funzionale e normativo in lineaAnalisi del comfort termodinamico integrata allo studio dell’isola-mento acusticoAmBiTi Di imPiEGO. I tecnici abilitati alla progettazione di edifici e impianti iscritti agli ordini professionali degli ingegneri e degli archi-tetti e ai collegi professionali dei geometri e dei periti industriali possono utilizzare non solo TerMus per la verifica delle dispersioni termiche, ma anche i software TerMus-I per la progettazione specifi-ca degli impianti di riscaldamento e il nuovo TerMus-E per calcolare i carichi termici estivi per il corretto dimensionamento dell’impianto di climatizzazione. Inoltre, con Praticus-ENERGIA, possono predi-sporre la pratica di detrazione fiscale per le spese sostenute in interventi di riqualificazione energetica degli edifici sia parziali che totali. Arricchiscono la categoria del fabbisogno e del risparmio energetico i programmi per il solare fotovoltaico (Solarius-PV) e per il termico (Solarius-T).
cOSTO. 599 euro + spese accessorie
098409ARKSU37_070Software.indd 71 7-10-2009 9:12:13
72 S 5/09 [Rassegna Software]
DeScRizione. ProCasaClima 2009 è il software di Agenzia CasaClima Srl per effettuare i calcoli energetici secondo il metodo CasaClima. Il software, attualmente italiano e tedesco, è fruibile tramite la piattaforma online XClima, ambiente web dedicato al tema dell’energia; per utilizzare ProCasaClima 2009 è sufficiente un browser (consigliato Firefox) e una connessione internet. All’indirizzo www.xclima.com è possibile avere informazioni ulteriori sul servizio e procedere all’iscrizione gratuita.Tecnologia e meToDo Di calcolo. Tre le versioni di ProCasaClima 2009: Free, gratuito e limitato, calcola l’efficienza del-l’involucro edilizio secondo metodo CasaClima; Basic e
Professional, ad abbonamento, senza limitazioni, per l’effi-cienza complessiva e l’impatto ambientale.ambiTi Di impiego. ProCasaClima 2009 si rivolge a tutti i professionisti del settore interessati a realizzare i propri progetti secondo standard CasaClima; consente il calcolo dell’efficienza dell’involucro e complessiva dell’edificio (energia primaria), tenendo conto del fabbisogno di ener-gia per produzione di acqua calda sanitaria, per illumina-zione dei locali e per climatizzazione; consente di valutare l’impatto ambientale dei materiali utilizzati per costruire (classificazione Nature).
pRocaSaclima 2009 - ceRTificazione eneRgeTica caSaclimaagenzia caSaclima SRl Via degli Artigiani 31, 39100 Bolzano - BZTelefono 0471062140 Fax 0471062140 [email protected]
www.agenziacasaclima.it
aRcHlineeneRgy caDline SofTwaRe SRl
Via Pelosa 78 - 35030 Selvazzano Dentro - PDTelefono 0498974121 Fax [email protected]
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DeScRizione. ARCHlineEnergy è il modulo di ARCHLine.XP per la certificazione Energetica degli edifici. Il software è una delle soluzioni europee più avanzate per risolve-re le problematiche energetiche in modo integrato alla progettazione architettonica. Particolarmente inno-vativa è la gestione dinamica delle Zonizzazioni per edifici multivano e multipiano. Tramite lo strumento EnergyBrowser viene gestita la geometria completa dell’involucro edilizio, compresi “Vani non riscaldati” e “Vani non normalmente riscaldati” per la determina-zione analitica delle temperature.Tecnologia e meToDo Di calcolo. Per ciascuna tipologia disperdente è possibile effettuare calcolo e stampa della verifica igrometrica (GLASER) che mette in evi-denza l’andamento delle temperature e delle pressio-ni, parziali e di saturazione, all’interno di ogni strato della struttura misurando l’eventuale formazione di condensa in superficie e all’interno degli elementi, oltre a fornire il calcolo della condensa evaporabile durante il periodo estivo.ambiTi Di impiego. Verifica delle dispersioni termiche degli edifici e del fabbisogno di energia secondo le disposizioni delle norme UNI-EN e tutte le più recenti normative di settore. Il programma provvede auto-
maticamente al controllo delle condizioni di verifica dell’indice di prestazione energetica e al calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria. Verifica rispetto alle trasmittanze limite, del rischio della formazione di condensa e dei rendimenti energetici prescritti dalla legge. Redazione, a partire dal progetto, della relazione ex legge 10 e dell’Attestato di Qualificazione Energetica.
RequiSiTi Di SiSTema peR winDowS
Sistema operativo Windows XP SP, Vista
Processore Pentium IV o superiore, memoria RAM 1Gb
Scheda Grafica risoluzione min. \1024x768
coSTo. 650 euro (+IVA)
RequiSiTi Di SiSTema
È necessario disporre di un browser (consigliato Firefox, per Windows è possibile utilizzare Explorer 7 o successivi, per Mac Safari o Opera) ed una connessione internet.
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sul sito www.xclima.com
ProCasaClima 2009 Basic:
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[Rassegna Software] S 5/09 73
DeScRizione.
EC601 Edificio Invernale + Energia Estiva,EC605 Certificazione Energetica.EC601 consente di verificare le prestazioni ener-getiche degli edifici in conformità alle più recenti normative sul risparmio energetico. La particolare struttura modulare e la presenza di archivi di sup-porto esaurienti, fanno del programma uno strumen-to di facile comprensione e veloce nell’uso.Il programma può essere integrato con il modulo EC605 per permettere la compilazione e la stam-pa degli attestati di qualificazione e certificazione energetica dell’edificio o della singola unità immobi-liare, secondo le prescrizioni e i modelli previsti dalle nuove linee guida nazionali (D.M. 26.06.2009).Tecnologia e meToDo Di calcolo.
Terminata l’elaborazione dei calcoli della prestazione ener-getica dell’edificio in EC601, mediante la compilazione di
schede specifiche, il programma EC605 richiede tutte le informazioni necessarie per far conoscere all’utente finale le caratteristiche oggettive e la classe energetica di appartenenza del sistema edificio-impianto.ambiTi Di impiego.
EC601 consente di applicare la metodologia di cal-colo delle Specifiche Tecniche UNI/TS 11300 parte 1 e parte 2 e di verificare le disposizioni del D.P.R. 02.04.2009, n. 59 che pone limiti all’indice di presta-zione energetica, ai valori di trasmittanza termica delle strutture, opache e trasparenti, e ai rendimenti dell’impianto. È inoltre compresa la compilazione e le stampa della Relazione Tecnica secondo l’allegato E al D.Lgs. n. 311/06.EC605 consente di elaborare gli attestati richiesti dalle linee guida nazionali per la certificazione ener-getica degli edifici e dalla Legge Finanziaria per la richiesta delle detrazioni al 55% (D.M. 19/02/2007).
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Sistema operativo Microsoft Windows 2000/XP/Vista
ProcessoreIntel Pentium o processore compatibile - 512 MB di RAM
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Altro DVD-ROM drive
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EC601: 1.450 euro (+ iva)
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Via Dalton 56, 41100 Modena - MOTelefono 059260925 Fax [email protected]
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DeScRizione. Composto da un’interfaccia grafica tridi-mensionale, il software permette la costruzione per blocchi delle molteplici tipologie edilizie lasciando la possibilità d’importare file 2D cad/dxf/raster da rical-care seguendone i contorni, oppure 3D gbXML. Definiti i dettagli architettonici, il software attribuisce automa-ticamente dati di default, in base all’attività scelta dal menù, in funzione dei carichi interni e degli impianti. Una volta calcolati i carichi invernali ed estivi di punta (Certificati ASHRAE) è possibile analizzare i consumi di combustibile e di energia elettrica suddivisi secondo le tipologie d’impianto e visualizzabili come tabelle e diagrammi esportabili in formato Excel o JPG.Tecnologia e meToDo Di calcolo. L’interfaccia grafica tridi-mensionale si basa sulla tecnologia Open GL. I motori di calcolo, implementati sono: EnergyPlus© per l’analisi dinamica e Klima Europa® per quanto riguarda il calcolo
secondo la Normativa Nazionale/Regionale richiesta dal D.Lgs. 311.ambiTi Di impiego. Simulatore tridimensionale per la ricerca delle migliori prestazioni degli involucri degli edifici, anche di tipo innovativo, quali facciate e tetti ventilati, sistemi a doppia pelle, tetti verdi, ecc. Utilizzabile anche per stu-diare il reale livello di irraggiamento su tutte le superfici dell’edificio per poter ottimizzare gli impianti fotovoltaici e solari termici.opzional. La versione V2 consente l’utilizzo del modu-lo CFD che permette simulazioni fluidodinamiche per stabilire il reale livello di comfort che si produrrà in un edificio ancora da costruire. DESIGNBUILDER è utilizza-to dalle principali Università e Centri di Ricerca italiani e ha permesso di certificare fino a oggi nel nostro paese edifici per oltre 3.000.000 di m2.
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Sistema operativo XP e VISTA Leopard compatibile Windows
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DeScRizione. Termiko è un software aggiornato alle nuove linee guida nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici, che ti guida passo dopo passo nella redazione dell’Attestato di Certificazione e Qualificazione Energetica (ACE e AQE). Completo, oltre che dei carichi invernali e estivi, di moduli specialistici (impianto termico, reti idriche e gas, canne fumarie, canali d’aria, antincendio), consente di realizzare una perfetta relazione termotec-nica, oltre che risolvere rapidamente tutti i problemi di dimensionamento e verifica.Tecnologia e meToDo Di calcolo. I calcoli sono effettuati secondo il metodo delle UNI TS 11300 parte 1 e 2. Il sof-tware è aggiornato alle Linee guida nazionali per la certi-ficazione energetica degli edifici - Decreto Ministero dello Sviluppo Economico 26 giugno 2009 (Gazzetta Ufficiale del 10 luglio 2009, n. 158).ambiTi Di impiego. Con Termiko base è possibile effettuare la valutazione energetica degli edifici, comprensiva di certificazione energetica e relazione termotecnica. Con TermiKo, si potrà adempiere a tutte le verifiche ed agli obblighi prescritti dalla normativa vigente ed effettuare
il calcolo del dimensionamento degli impianti, grazie alla semplicità, all’intuitività e alla schematicità del software.
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DeScRizione. EUCLIDE Certificazione Energetica: software per la verifica delle dispersioni termiche e il calcolo del fabbisogno energetico, in base alle ultime disposizioni di legge, con interfaccia d’uso immediata e semplice da utilizzare. La versione 2010 consente inoltre la verifica della prestazione energetica per il raffrescamento estivo dell’in-volucro, il calcolo delle caratteristiche termiche dinamiche dell’edificio e la verifica della massa superficiale e della trasmittanza periodica delle strutture opache, con stampa di tutta la documen-tazione richiesta ex D. Lgs. 192/05 e successive modifiche. Tecnologia e meToDo Di calcolo. Sulla base della tipo-logia di intervento selezionata, il software effettua tutti i calcoli e le verifiche richieste secondo le ulti-me norme tecniche di riferimento (UNI/TS 11300 parte 1 e 2 e UNI EN). È inoltre conforme alla normativa di diverse leggi regionali (a es. Regione Piemonte e Liguria ecc.) .ambiTi Di impiego. Il programma permette di sce-gliere fra 2 diverse modalità di imputazione dei dati dalle quali prelevare gli elementi disperdenti: input tabellare o input grafico, per individuare gli elementi necessari per il calcolo. Provvede automaticamente ai controlli, verifiche e alla reda-zione di tutta la documentazione richiesta con stampa di: relazione tecnica, attestato di quali-ficazione energetica, attestato di certificazione energetica (edifici residenziali e non residenziali), autodichiarazione di prestazione energetica, e la scheda informativa per le detrazioni fiscali. Il sof-tware consente inoltre la stampa completa della coSTo. 325.00 euro (+ IVA)
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Per Windows 2003 xp sp2, Vista Pc Pentium con 512 Mb Ram, HD 300 Mb liberi, interfaccia video SVGA, per l’utilizzo di TermoCad è richiesto AutoCad 2000-2008 LT/FULL.Per Macintosh OS X V.10.4.2 – 10.5 processore G3 o G4 con frequenza da 200 Mhz.
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Sistema operativo Windows 95 e versioni successive, 256 Mb di memoria RAM, 40 Mb di spazio libero su HD.
Altrolettore di CD, Porta USb, Internet explorer
relazione di calcolo e di tutte le schede dei com-ponenti e delle strutture utilizzate, con relative caratteristiche termiche e idrometriche (disegno della stratigrafia, diagramma delle temperature e il diagramma di Glaser).
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DeScRizione. Software per il calcolo dell’isolamento ter-mico, per la redazione della relazione tecnica (D.P.R. 59/2009) e per la certificazione energetica degli edifici con riferimento alle linee guida e alle procedure regio-nali. Il modulo Impianti esegue il calcolo degli impianti di riscaldamento, il modulo Sfasamento valuta l’iner-zia termica delle strutture opache, i moduli Solare e Fotovoltaico eseguono il dimensionamento dei pannelli solari termici e fotovoltaici.Grazie al servizio gratuito Logical Autoupdate, il pro-gramma viene costantemente aggiornato via internet a ogni variazione Normativa.
Tecnologia e meToDo Di calcolo. Il software adotta un’inter-faccia grafica intuitiva, in modo che il progettista abbia sempre visibile lo stato di avanzamento della relazione. Esegue secondo normativa (D.Lgs. 192/2005, D.Lgs.
311/2006, D.P.R. 59/2009) le verifiche dei fabbisogni termici invernale ed estivo dell’involucro, delle trasmit-tanze delle strutture e dei rendimenti dell’impianto termico per riscaldamento e acqua calda sanitaria. La procedura di calcolo è stata sviluppata con riferimento alle UNI TS 11300.
ambiTi Di impiego. Soluzione completa per la stesura della relazione tecnica per gli edifici nuovi, la certificazione e la qualificazione energetica per gli edifici esistenti e la compilazione dei documenti per la richiesta degli incentivi del 55% per le riqualificazioni energetiche. Grazie allo strumento Confronta è possibile confrontare diversi stati di calcolo e valutare i tempi di ritorno di un possibile intervento di ristrutturazione.
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Sistema operativo Microsoft Windows Vista/XP a 32 bit
ProcessorePentium o superiore con almeno 1 GB di RAM
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AltroLettore DVD, scheda Video SVGA 1024 x 768 o superiore, Mouse Microsoft Windows compatibile
coSTo. Da 680 euro (+ iva) compresa assistenza telefonica
e manutenzione del software.
ceRTificazione eneRgeTicaSecoS engineeRing SRl Viale Chiuse 73, 10144 Torino - TO Telefono 011480535 Fax [email protected] www.secos.it
DeScRizione. Il programma effettua in modo profes-sionale, attraverso un percorso guidato e intuitivo
il calcolo delle dispersioni invernali, dei fabbisogni
energetici e dei rendimenti dell’edificio. Permette di redigere la relazione tecnica e rilascia la certificazione energetica. Tecnologia e meToDo Di calcolo. Software per il calcolo
delle dispersioni dei locali ai fini del dimensionamento
dell’impianto e per il calcolo dell’energia con le verifiche sulla base delle normative in vigore (D.Lgs. 311/06,
linee guida nazionali e UNI TS 11300). Oltre alle norme
nazionali si effettuano verifiche secondo le delibere regionali (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna). ambiTi Di impiego. Il programma è in grado di indicare, attraverso un’analisi dei risultati e attraverso l’esame
incrociato di tutti i casi previsti dalla normativa, se il
progetto è conforme o meno ai Decreti Legge. Al fine di agevolare il reperimento delle tipologie costruttive, il programma è corredato da ricchi archivi:
• pareti (con il calcolo della trasmittanza secondo la
norma UNI EN ISO 6946, e con la verifica igrometrica secondo la norma UNI EN ISO 13788);• serramenti (con il calcolo della trasmittanza e della
schermatura dei raggi solari secondo la UNI 10077);
• ponti termici (in ottemperanza alla Norma UNI EN 14683), caldaie e pompe di calore.
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Sistema operativoMicrosoft Windows ’95, ’98, 2000, NT, XP
Processore Pentium II o superiore
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DeScRizione. La nuova versione del software, in combi-nazione con le soluzioni Autodesk, rende possibile la perfetta integrazione con Autodesk Revit Architecture 2010 e Autodesk AutoCAD 2010. Consente ai progetti-sti di recuperare i dati architettonici direttamente dal progetto elaborato attraverso l’input grafico, oppure, attraverso eXcellent Architect, permette di trasfor-mare automaticamente i dati di AutoCAD immessi in un disegno tridimensionale.
tecnologia e metoDo Di calcolo. Il software è aggior-nato al recepimento del D.Lgs. 311/06, alle Norme regionali più avanzate (regione Lombardia e Emilia-Romagna), utilizzando la norma UNI TS 11300 parte 1 e parte 2 aggiornata al Dpr. Nr. 59 del 2 aprile 2009 e alle linee guida nazionali per la certificazione energe-tica degli edifici (Decreto 26 giugno 2009).
ambiti Di impiego. L’applicativo è in grado di aiutare i professionisti nella redazione della certificazione energetica degli edifici. Determina i fabbisogni ener-getici. Verifica i limiti di legge. Esegue il calcolo delle trasmittanze termiche e del Diagramma di Glaser. Il
risultato è la determinazione della classe di consu-mo, con la stampa del relativo certificato energetico e della relazione tecnica richiesta dal D.Lgs. 311/06. Il software è corredato di: una banca dati materiali estesa; un’ampia raccolta di documenti esplicativi e modelli utili al professionista; il modello per la proce-dura di richiesta di incentivi statali per la riqualifica-zione energetica degli edifici.
coSto. 1280 euro.
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PC Pentium o processore equivalente; 512 MB RAM (consigliati 1024); HD 200 MB liberi; Interfaccia video SVGA (risoluzione consigliata 1024X768 con caratteri piccoli); Monitor a colori; Mouse compatibile; Stampante compatibile con Windows XP, Windows Vista
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STEFANO BERNUZZI
Laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Pavia, ha ottenuto un Master di specializzazione all’Accademia di Belle Arti di Brera. Giornalista dal 2007, è responsabile del portale di architettura e design www.archinfo.it. Cultore della materia in Storia dell’Architettura Contemporanea al Politecnico di Milano, è stato re-dattore dei siti www.domusweb.it, della rivista Domus e www.undo.net, collaboratore free lance del settore architettura della rivista Mousse Magazine e curatore di mostre di arte contemporanea.
DESIGN.DOC
Studio associato di giornalismo specializzato nei settori dell’archi-tettura, del design, dell’arredamento. Creato nel 2005 da Susanna Berengo Gardin, Manuela Cifarelli, Mariaclara Goldschmiedt, Mar-cella Ottolenghi, Lidia Prandi, Diletta Toniolo, collabora con diverse testate giornalistiche. Grazie alla pluralità delle esperienze pro-fessionali e delle competenze acquisite, Design.doc propone una lettura specializzata, ma trasversale, del mondo del progetto.
FEDERICA GASPARETTO
Architetto, svolge la libera professione e attività di consulenza pres-so studi di architettura. Partecipa ad alcuni gruppi di lavoro e di ri-cerca attivi presso il dipartimento BEST del Politecnico di Milano che si occupano della definizione di strategie e strumenti per la proget-tazione e il recupero funzionale e spaziale di edilizia residenziale.
SILVIA GHIACCI
Architetto, titolare dello Studio di Pianificazione Urbana, esercita la propria attività in Milano nel campo della progettazione archi-tettonica e urbanistica. Si occupa di riqualificazione urbana e di Piani urbani del Traffico, ha pubblicato libri e articoli su riviste specializzate. Dal 1998 collabora con il Politecnico di Milano e con alcune società private in qualità di docente di corsi di formazione sul software AutoCAD di Autodesk.
Contributi a cura di
MARCO IMPERADORI
Ingegnere, PhD in Ingegneria Ergotecnica Edile, professore asso-ciato presso il Politecnico di Milano – Dipartimento BEST, titolare della cattedra di “Progettazione e Innovazione Tecnologica” pres-so la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura. Svolge attività di ricerca nell’ambito della innovazione edilizia mediante processi costruttivi basati sui sistemi a secco, sull’alta efficienza energeti-ca e sulla sostenibilità ambientale. Dal 1999 è titolare dello studio Atelier2 (Gallotti e Imperadori Associati) di Milano, in cui verifica e applica nella pratica progettuale gli esiti sperimentali e di ricerca. Ha pubblicato libri e scritto articoli scientifici e su riviste di settore in Italia e all’estero.
CHIARA LAMPARELLI
Laureata in Architettura presso il Politecnico di Milano, dal 2002 al 2005 ricercatrice presso lo stesso Politecnico su temi riguardanti il disegno urbano contemporaneo, l’architettura delle infrastrut-ture e la sostenibilità. Dal 2003 professore a contratto in Caratteri tipologici degli spazi pubblici, Architettura del paesaggio e Analisi della morfologia urbana presso il corso di laurea in Scienze del-l’Architettura. Parallelamente conduce attività di architetto come libera professionista.
SABRINA PIACENZA
Architetto, si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano nel 2002, presso il quale, dal 2005, è cultore della Materia di Storia dell’Ar-chitettura Contemporanea. Dal 2004 svolge attività redazionale colla-borando con alcune riviste quali d’Architettura, Recuperare l’Edilizia, Arketipo-Il Sole 24 ORE e con il portale di architettura e design www.archinfo.it. Ha pubblicato con Motta Architettura la collana Architetture d’autore e, in particolare, i volumi Interni, Loft e Attici, Ville e Cottage, Giardini e piscine.
DANIELE VERDESCA
Architetto, è attualmente direttore del Formedil, Ente nazionale bi-laterale per la formazione nell’industria delle costruzioni. Docente dai master e di corsi di formazione professionale per la sicurezza nei cantieri e gli aspetti economici del risparmio energetico, con-sulente per gli studi legali in materia di sicurezza negli appalti, è da anni autore di libri e articoli per Il Sole 24 ORE.
AMALIA SIRIANA VIVIAN
Ingegnere libero professionista, ha conseguito il titolo di dottore di ricer-ca presso il Dipartimento BEST del Politecnico di Milano. Il suo campo di ricerca è quello del Recupero Edilizio in chiave sostenibile ed energetica, con particolare attenzione per i sistemi di valutazione economica de-gli interventi sull’esistente per stabilirne la fattibilità e la convenienza. L’ambito di riferimento a cui la ricerca si attiene è quello dell’Edilizia Re-sidenziale Pubblica, tema complesso e multidisciplinare.
MATTEO ZAMBELLI
Architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Edile, è professore a contratto alla Facoltà di Ingegneria di Trento e svolge attività di ri-cerca nelle Facoltà di Ingegneria di Trento e di Ancona. È autore dei libri: Morphosis. Operazioni sul suolo (Marsilio, 2005), Landform Architecture (Edilstampa, 2006), Tecniche di invenzione in archi-tettura (Marsilio, 2007).
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