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Cargo Compass s.p.a. spedizioni internazionali Tel. +39 050 643111 Fax +39 050 642273 e-mail: [email protected] web: www.cargocompassworld.com GENERAL EXPORT NVOCC Milano - Vicenza - Livorno - Genova Via S. Orlando, 18 - 57100 Livorno Tel. 0586 836011 - Fax 0586 884331 Sydney Melbourne ANNO XXXII - N.23 - UNA COPIA EURO 2,50 - LIVORNO, GIOVEDI 28 NOVEMBRE 2013 SEDE LEGALE - REDAZIONE E PUBBLICITÀ: 57125 LIVORNO - VIA GOLDONI, 54 - TEL./FAX 0586.829234 - E-MAIL: [email protected] - CASELLA POSTALE 276 LIVORNO C.C. POSTALE N° 10613578 - SPEDIZIONE IN ABB. POSTALE - ART. 2 COMMA 20/B - L. 662/96 - AUT. DEL 19/07/97 - LIVORNO - REG. STAMPA N. 360 TRIBUNALE LIVORNO - P.I. 45% Imprimè à taxe reduite - Taxe percue Tassa riscossa Livorno - Italia Dal 9 al 13 dicembre sciopero autotrasporto Armatori, l’UE apre un’inchiesta Miami, MSC Divina accolta trionfalmente Trieste, il TMT è pronto per le navi da 10 mila teu Savino Del Bene: in Borsa con 31 milioni di azioni Eleuterio Arcese Thomas Eckelmann CMA CGM più teu ma cala l’utile Genova Le più belle storie del Secolo XIX Eurogate bene i terminal italiani Roma - L’Associazione Na- zionale Imprese Trasporti Au- tomobilistici (ANITA) ha con- fermato la proclamazione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto dal 9 al 13 dicem- bre prossimi. «Si tratta - ha spie- gato il presidente Eleuterio Ar- cese - di una scelta inevitabile. I tagli al rimborso delle accise e alle risorse per la riduzione dei premi INAIL avrebbero l’effetto di accrescere ulteriormente il di- vario competitivo con le impre- se degli altri Paesi della vecchia Europa e con quelli dell’Est, cosa che, soprattutto nella si- tuazione attuale, non ci possia- mo assolutamente permettere». Il presidente dell’associazione ha concluso sostenendo che «al contrario, le imprese hanno bi- sogno di aumentare la propria produttività e competitività sui mercati, e per questo motivo il consiglio nazionale di ANITA ha incluso nelle richieste al go- verno la necessità di concertare con la categoria il piano neve e di rivedere in maniera struttu- rale il calendario dei divieti di circolazione, alla luce dell’as- senza di una stretta correlazione tra incidentalità e mezzi pesan- ti, come dimostrato dal recente studio ACI-ISTAT sugli inci- denti stradali». Arcese è presidente di Ani- ta dal 2005. Nato in provincia di Frosinone si è trasferito nel Trentino dove nel 1966 ha fon- dato una ditta individuale di au- totrasporto che negli anni è di- venuta leader in Italia nel settore logisitca e autotrasporto. Oggi è il presidente del Gruppo Arcese con una flotta privata tra le più grandi in Europa. Parigi - CMA CGM, terza compagnia a livello mondiale per il trasporto container, ha co- municato che nel terzo trimestre di quest’anno i risultati econo- mici sono sensibilmente peggio- rati. La compagnia ha archiviato il periodo con un utile netto di 70,4 milioni di dollari su ricavi per 4,10 miliardi, con flessioni rispettivamente del -80,6% e del -2,1% rispetto a 362,9 milioni e 4,19 miliardi di dollari nel pe- riodo luglio-settembre del 2012. I costi operativi sono saliti del 4,7% a 3,75 miliardi. EBITDA ed EBIT sono calati rispettiva- mente del -42,6% e del -56% a 354,1 milioni e 237,7 milioni di dollari. Nei primi nove mesi del 2013 il gruppo armatoriale fran- cese ha totalizzato un utile netto di 434,0 milioni su ricavi per 11,99 miliardi di dollari, con in- crementi del 52,6% e dello 0,3% rispetto al periodo gennaio-set- tembre dello scorso anno. I costi operativi sono aumentati del 2% a 11,14 miliardi. EBITDA ed EBIT sono cresciuti dell’11,3% e del 2,8% a 1,16 miliardi e 852 milioni di dollari. Genova - Interessante evento in programma il 6 dicembre alle 17 al teatro Carlo Felice. Una se- rata, come spiega il programma, per ricordare “come eravamo”. Divertimento assicurato, con in- gresso gratuito, per tutta la cittadi- nanza. Sarà presentato il libro che raccoglie i racconti pubblicati dal Secolo XIX nel corso del 2013 all’interno dell’omonima rubri- ca. All’evento parteciperanno personaggi di rilievo del mondo dello spettacolo e verranno letti i brani che nel corso di quest’anno hanno più emozionato e divertito i lettori del giornale. Al termine dello spettacolo sarà offerto un rinfresco. Brema - Il gruppo terminali- stico Eurogate ha chiuso il terzo trimestre con la movimentazione di 3,7 milioni di teu, il 14,9% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il saldo complessi- vo Eurogate dei primi nove mesi dell’anno è stato di 10,7 milioni di teu, il 4,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La movimentazione dei terminal tedeschi è stata di 5,9 milioni di teu con una flessione su base annua del 4,1%, mentre i terminal italiani hanno registrato un incremento del 12,2% a 3,8 milioni di teu. Firenze - La società Savino Del Bene, logistica e spedizioni a livello mondiale, ha deciso di rientrare alla Borsa di Milano. L’ingresso in Borsa è stabilito per il 6 dicembre con una for- chetta di prezzo che varia fra 2,55 e 3,10 euro per azione. L’obiettivo è la raccolta di capi- tali (fra i 30 e i 38 milioni) per espandersi sul mercato interna- zionale. L’IPO per entrare in Borsa è coordinata da Nomura, Medio- banca e Mps e riguarda un’of- ferta di 31 milioni di azioni che per il 61% saranno messi sul mercato dai due azionisti della società che sono Paolo Nocenti- ni e Silvano Brandani, il resto è previsto da un aumento di capi- tale già deliberato. Il gruppo Savino Del Bene controlla direttamente, dalla di- rezione di Firenze, 200 uffici in tutto il mondo con 2700 dipen- denti. Secondo Nocentini con i proventi dell’aumento di capi- tale «puntiamo ad espanderci in Paesi nuovi e a rafforzarci dove già siamo presenti perché siamo certi che ci sono ancora molte potenzialità di crescita». Dal Trieste Marine Terminal riceviamo e pubblichiamo: L’argomento Porto di Trie- ste sta trovando, finalmente, sempre più spazio, oltre che sui media specializzati anche su altre testate che si rivolgono al grande pubblico. La particolare situazione di questo “porto di frontiera” però, non è sempre facilmente comprensibile nella sua interezza e la velocità con la quale corrono oggi le notizie non sempre consente di dipin- gere un quadro rispondente alla realtà dei fatti. E’ il caso di un articolo della stampa locale apparso in questi giorni nel quale si faceva allu- sione, citando fonti non proprio scientifiche, a presunte difficol- tà da parte di TMT nella futura gestione delle meganavi a causa di equipment ritenuti non ade- guati. In particolare si citava- no le nuove gru che sono state appositamente predisposte (una già operativa da due mesi e la seconda con i lavori di upgra- ding in corso di completamen- to), proprio per essere in grado di servire adeguatamente le navi da 10.000 teu in arrivo nei pros- simi mesi a Trieste. Le suddette gru, va precisato, sono perfettamente in grado di svolgere il loro compito su que- sto tipo di navi sia per quanto concerne il numero delle file dei contenitori in larghezza che in altezza sul ponte di coperta. Le due nuove gru - le più grandi dell’Adriatico – in ser- vizio al Molo VII del Porto di Trieste, infatti, sono destinate ad operare su navi che traspor- tano fino a 20 file di contenitori in larghezza e quindi con capa- cità di oltre 13/14.000 teu. Que- sti “giganti dei mari“ potranno essere serviti anche grazie alla disponibilità dei fondali natu- rali da 18 metri che caratteriz- Miami - MSC Divina, la lussuosa ammiraglia della flotta MSC Crociere, ha scritto una pagina di storia delle crociere grazie all’arrivo trionfale a Miami, dove a darle il benvenuto ha trovato alcune Fiat 500 galleg- gianti che salutavano i crocieristi planando sull’ac- qua. La nave ha iniziato così la sua straordinaria e inedita avventura oltreoceano, dove resterà un anno intero, diventando la prima nave da crociera MSC che navigherà tutto l’anno nel Mar dei Caraibi partendo da Miami. Già prima della traversata oceanica, MSC Divina aveva imbarcato a Venezia una favolosa Fiat 500 rosso brillante sul ponte piscine, una sorpresa che ha accompagnato i viaggiatori durante la crociera di 19 giorni che si è conclusa, appunto, a Miami. Per la prima volta a bordo di una nave da crociera su MSC Divina si potrà praticare Aqua Cycling, lo sport dell’estate scorsa portato alla ribalta mediatica - tra gli altri- da Good Morning America, dal New York Times e dal Time Magazine. L’Aqua Cycling consen- tirà agli ospiti di MSC Divina di raggiungere le nuove vette dello spinning, durante i momenti di navigazio- ne nel Mar dei Caraibi. Diversa da ogni altra esperien- za di bordo, MSC Divina proporrà per la prima volta in Nord America l’MSC Yacht Club, una “nave nella nave” per tutti quei viaggiatori che desiderano lusso, attenzione e comfort impareggiabili. Dal maggiordo- mo personale, al servizio concierge attivo 24 ore su 24, un esclusivo lounge bar con vista mozzafiato sul mare, una piscina riservata, il panoramico ristorante Le Muse e un accesso privato all’MSC Aurea Spa, il centro benessere balinese dotato di ogni comfort. Continua a pag. 8 Bruxelles - La Commissione Europea ha annunciato l’avvio di una procedura formale d’in- dagine per verificare se diverse compagnie armatoriali che ope- rano nel settore del trasporto marittimo containerizzato han- no partecipato a pratiche con- cordate in violazione delle nor- me dell’UE sulla concorrenza. La decisione di iniziare l’inda- gine - si legge in un comunicato - è scaturita dalle modalità con cui tali compagnie diffondono i propri comunicati commerciali, in particolare quelli relativi a variazioni tariffarie «Dal 2009 - ha spiegato la Commissione UE - queste compagnie annunciano regolarmente la loro intenzione di aumentare le tariffe attraverso comunicati stampa sui loro siti web e sulla stampa economica specializzata. Questi annunci pubblici sono diffusi più volte all’anno e rendono noto l’am- montare dell’aumento e la data della sua entrata in vigore, che di solito è la stessa per tutte le compagnie. In generale - ha ri- cordato Bruxelles - le compa- gnie diffondono annunci in suc- cessione poche settimane prima della data di entrata in vigore prevista. La Commissione teme che questa pratica consenta alle compagnie di informarsi vicen- devolmente circa le loro inten- zioni riguardo alle future tariffe e che sia lesiva della concor- renza e dei clienti determinan- do un aumento delle tariffe sul mercato dei servizi di linea per il trasporto marittimo dei con- tainer sulle rotte da e per l’Eu- ropa . La Commissione intende ora esaminare se tale fatto co- stituisca una pratica concordata in violazione dell’articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e dell’articolo 53 dell’accordo sullo Spazio Economico Euro- peo». (R.N.) Questa iniziativa della Commissione Europea potrebbe partecipare, con molte proba- bilità di vincere un premio, a qualche concorso per la bar- zelletta più stupida. Oppure in Commissione si sono accorti che i loro funzionari a Bruxel- les si annoiano a trascorrere le giornate in ufficio senza dover- si occupare di qualcosa? Ma davvero si pensa che armato- ri della forza, della potenza e dell’intelligenza come quelli cui accenna il comunicato (pur sen- za far nomi) abbiano bisogno di trasmettere dei normalissimi “comunicati stampa” per bisbi- gliare fra loro? Povera Europa

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ANNO XXXII - N.23 - UNA COPIA EURO 2,50 - LIVORNO, GIOVEDI 28 NOVEMBRE 2013SEDE LEGALE - REDAZIONE E PUBBLICITÀ: 57125 LIVORNO - VIA GOLDONI, 54 - TEL./FAX 0586.829234 - E-MAIL: [email protected] - CASELLA POSTALE 276 LIVORNO

C.C. POSTALE N° 10613578 - SPEDIZIONE IN ABB. POSTALE - ART. 2 COMMA 20/B - L. 662/96 - AUT. DEL 19/07/97 - LIVORNO - REG. STAMPA N. 360 TRIBUNALE LIVORNO - P.I. 45%

Imprimè à taxe reduite - Taxe percueTassa riscossa Livorno - Italia

Dal 9 al 13 dicembre sciopero autotrasporto

Armatori, l’UE apre un’inchiesta

Miami, MSC Divinaaccolta trionfalmente

Trieste, il TMT è pronto per le navi da 10 mila teu

Savino Del Bene: in Borsa con 31 milioni di azioni

Eleuterio Arcese

Thomas Eckelmann

CMA CGMpiù teu ma cala l’utile

GenovaLe piùbelle

storie delSecolo XIX

Eurogate bene i terminal italiani

Roma - L’Associazione Na-zionale Imprese Trasporti Au-tomobilistici (ANITA) ha con-fermato la proclamazione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto dal 9 al 13 dicem-bre prossimi. «Si tratta - ha spie-gato il presidente Eleuterio Ar-cese - di una scelta inevitabile. I tagli al rimborso delle accise e alle risorse per la riduzione dei premi INAIL avrebbero l’effetto di accrescere ulteriormente il di-vario competitivo con le impre-se degli altri Paesi della vecchia Europa e con quelli dell’Est, cosa che, soprattutto nella si-tuazione attuale, non ci possia-mo assolutamente permettere». Il presidente dell’associazione ha concluso sostenendo che «al contrario, le imprese hanno bi-sogno di aumentare la propria produttività e competitività sui mercati, e per questo motivo il consiglio nazionale di ANITA ha incluso nelle richieste al go-verno la necessità di concertare con la categoria il piano neve e di rivedere in maniera struttu-rale il calendario dei divieti di circolazione, alla luce dell’as-senza di una stretta correlazione tra incidentalità e mezzi pesan-

ti, come dimostrato dal recente studio ACI-ISTAT sugli inci-denti stradali».

Arcese è presidente di Ani-ta dal 2005. Nato in provincia di Frosinone si è trasferito nel Trentino dove nel 1966 ha fon-dato una ditta individuale di au-totrasporto che negli anni è di-venuta leader in Italia nel settore logisitca e autotrasporto. Oggi è il presidente del Gruppo Arcese con una flotta privata tra le più grandi in Europa.

Parigi - CMA CGM, terza compagnia a livello mondiale per il trasporto container, ha co-municato che nel terzo trimestre di quest’anno i risultati econo-mici sono sensibilmente peggio-rati. La compagnia ha archiviato il periodo con un utile netto di 70,4 milioni di dollari su ricavi per 4,10 miliardi, con flessioni rispettivamente del -80,6% e del -2,1% rispetto a 362,9 milioni e 4,19 miliardi di dollari nel pe-riodo luglio-settembre del 2012. I costi operativi sono saliti del 4,7% a 3,75 miliardi. EBITDA ed EBIT sono calati rispettiva-mente del -42,6% e del -56% a 354,1 milioni e 237,7 milioni di dollari. Nei primi nove mesi del 2013 il gruppo armatoriale fran-cese ha totalizzato un utile netto di 434,0 milioni su ricavi per 11,99 miliardi di dollari, con in-crementi del 52,6% e dello 0,3% rispetto al periodo gennaio-set-tembre dello scorso anno. I costi operativi sono aumentati del 2% a 11,14 miliardi. EBITDA ed EBIT sono cresciuti dell’11,3% e del 2,8% a 1,16 miliardi e 852 milioni di dollari.

Genova - Interessante evento in programma il 6 dicembre alle 17 al teatro Carlo Felice. Una se-rata, come spiega il programma, per ricordare “come eravamo”. Divertimento assicurato, con in-gresso gratuito, per tutta la cittadi-nanza. Sarà presentato il libro che raccoglie i racconti pubblicati dal Secolo XIX nel corso del 2013 all’interno dell’omonima rubri-ca. All’evento parteciperanno personaggi di rilievo del mondo dello spettacolo e verranno letti i brani che nel corso di quest’anno hanno più emozionato e divertito i lettori del giornale. Al termine dello spettacolo sarà offerto un rinfresco.

Brema - Il gruppo terminali-stico Eurogate ha chiuso il terzo trimestre con la movimentazione di 3,7 milioni di teu, il 14,9% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il saldo complessi-vo Eurogate dei primi nove mesi dell’anno è stato di 10,7 milioni di teu, il 4,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La movimentazione dei terminal tedeschi è stata di 5,9 milioni di teu con una flessione su base annua del 4,1%, mentre i terminal italiani hanno registrato un incremento del 12,2% a 3,8 milioni di teu.

Firenze - La società Savino Del Bene, logistica e spedizioni a livello mondiale, ha deciso di rientrare alla Borsa di Milano. L’ingresso in Borsa è stabilito per il 6 dicembre con una for-chetta di prezzo che varia fra 2,55 e 3,10 euro per azione. L’obiettivo è la raccolta di capi-tali (fra i 30 e i 38 milioni) per espandersi sul mercato interna-zionale.

L’IPO per entrare in Borsa è coordinata da Nomura, Medio-banca e Mps e riguarda un’of-ferta di 31 milioni di azioni che per il 61% saranno messi sul mercato dai due azionisti della società che sono Paolo Nocenti-ni e Silvano Brandani, il resto è previsto da un aumento di capi-tale già deliberato.

Il gruppo Savino Del Bene controlla direttamente, dalla di-rezione di Firenze, 200 uffici in tutto il mondo con 2700 dipen-denti. Secondo Nocentini con i proventi dell’aumento di capi-tale «puntiamo ad espanderci in Paesi nuovi e a rafforzarci dove già siamo presenti perché siamo certi che ci sono ancora molte potenzialità di crescita».

Dal Trieste Marine Terminal riceviamo e pubblichiamo:

L’argomento Porto di Trie-ste sta trovando, finalmente, sempre più spazio, oltre che sui media specializzati anche su altre testate che si rivolgono al grande pubblico. La particolare situazione di questo “porto di frontiera” però, non è sempre facilmente comprensibile nella sua interezza e la velocità con la quale corrono oggi le notizie non sempre consente di dipin-gere un quadro rispondente alla realtà dei fatti.

E’ il caso di un articolo della stampa locale apparso in questi

giorni nel quale si faceva allu-sione, citando fonti non proprio scientifiche, a presunte difficol-tà da parte di TMT nella futura gestione delle meganavi a causa di equipment ritenuti non ade-guati. In particolare si citava-no le nuove gru che sono state appositamente predisposte (una già operativa da due mesi e la seconda con i lavori di upgra-ding in corso di completamen-to), proprio per essere in grado di servire adeguatamente le navi da 10.000 teu in arrivo nei pros-simi mesi a Trieste.

Le suddette gru, va precisato, sono perfettamente in grado di

svolgere il loro compito su que-sto tipo di navi sia per quanto concerne il numero delle file dei contenitori in larghezza che in altezza sul ponte di coperta.

Le due nuove gru - le più grandi dell’Adriatico – in ser-vizio al Molo VII del Porto di Trieste, infatti, sono destinate ad operare su navi che traspor-tano fino a 20 file di contenitori in larghezza e quindi con capa-cità di oltre 13/14.000 teu. Que-sti “giganti dei mari“ potranno essere serviti anche grazie alla disponibilità dei fondali natu-rali da 18 metri che caratteriz-

Miami - MSC Divina, la lussuosa ammiraglia della flotta MSC Crociere, ha scritto una pagina di storia delle crociere grazie all’arrivo trionfale a Miami, dove a darle il benvenuto ha trovato alcune Fiat 500 galleg-gianti che salutavano i crocieristi planando sull’ac-qua. La nave ha iniziato così la sua straordinaria e inedita avventura oltreoceano, dove resterà un anno intero, diventando la prima nave da crociera MSC che navigherà tutto l’anno nel Mar dei Caraibi partendo da Miami. Già prima della traversata oceanica, MSC Divina aveva imbarcato a Venezia una favolosa Fiat 500 rosso brillante sul ponte piscine, una sorpresa che ha accompagnato i viaggiatori durante la crociera di 19 giorni che si è conclusa, appunto, a Miami.

Per la prima volta a bordo di una nave da crociera su MSC Divina si potrà praticare Aqua Cycling, lo

sport dell’estate scorsa portato alla ribalta mediatica - tra gli altri- da Good Morning America, dal New York Times e dal Time Magazine. L’Aqua Cycling consen-tirà agli ospiti di MSC Divina di raggiungere le nuove vette dello spinning, durante i momenti di navigazio-ne nel Mar dei Caraibi. Diversa da ogni altra esperien-za di bordo, MSC Divina proporrà per la prima volta in Nord America l’MSC Yacht Club, una “nave nella nave” per tutti quei viaggiatori che desiderano lusso, attenzione e comfort impareggiabili. Dal maggiordo-mo personale, al servizio concierge attivo 24 ore su 24, un esclusivo lounge bar con vista mozzafiato sul mare, una piscina riservata, il panoramico ristorante Le Muse e un accesso privato all’MSC Aurea Spa, il centro benessere balinese dotato di ogni comfort.

Continua a pag. 8

Bruxelles - La Commissione Europea ha annunciato l’avvio di una procedura formale d’in-dagine per verificare se diverse compagnie armatoriali che ope-rano nel settore del trasporto marittimo containerizzato han-no partecipato a pratiche con-cordate in violazione delle nor-me dell’UE sulla concorrenza. La decisione di iniziare l’inda-gine - si legge in un comunicato - è scaturita dalle modalità con cui tali compagnie diffondono i propri comunicati commerciali, in particolare quelli relativi a variazioni tariffarie «Dal 2009 - ha spiegato la Commissione UE - queste compagnie annunciano regolarmente la loro intenzione di aumentare le tariffe attraverso comunicati stampa sui loro siti web e sulla stampa economica specializzata. Questi annunci pubblici sono diffusi più volte all’anno e rendono noto l’am-montare dell’aumento e la data della sua entrata in vigore, che di solito è la stessa per tutte le compagnie. In generale - ha ri-cordato Bruxelles - le compa-gnie diffondono annunci in suc-cessione poche settimane prima della data di entrata in vigore prevista. La Commissione teme che questa pratica consenta alle compagnie di informarsi vicen-

devolmente circa le loro inten-zioni riguardo alle future tariffe e che sia lesiva della concor-renza e dei clienti determinan-do un aumento delle tariffe sul mercato dei servizi di linea per il trasporto marittimo dei con-tainer sulle rotte da e per l’Eu-ropa . La Commissione intende ora esaminare se tale fatto co-stituisca una pratica concordata in violazione dell’articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e dell’articolo 53 dell’accordo sullo Spazio Economico Euro-peo».

(R.N.) Questa iniziativa della Commissione Europea potrebbe partecipare, con molte proba-bilità di vincere un premio, a qualche concorso per la bar-zelletta più stupida. Oppure in Commissione si sono accorti che i loro funzionari a Bruxel-les si annoiano a trascorrere le giornate in ufficio senza dover-si occupare di qualcosa? Ma davvero si pensa che armato-ri della forza, della potenza e dell’intelligenza come quelli cui accenna il comunicato (pur sen-za far nomi) abbiano bisogno di trasmettere dei normalissimi “comunicati stampa” per bisbi-gliare fra loro? Povera Europa

marittimoil corriere

LIVORNO, GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2013

di Otello Chelli

Trieste, TMT pronto per le grandi navi

Livorno, riduzioni in vista per le tariffe di rimorchio

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zano lo scalo del Friuli Venezia Giulia che, con questa novità, entra a far parte della ridottissi-ma schiera di porti nazionali in grado di servire questa tipolo-gia di navi. A testimonianza di ciò, è da segnalare l’inclusione di Trieste, unico porto dell’A-driatico, tra i pochissimi porti italiani scelti quale scalo dal co-stituito Consorzio P3 (Maersk, Msc e Cma-Cgm, le tre maggio-ri Compagnie di Navigazione a livello mondiale) per le linee transoceaniche.

Entro due anni, inoltre, al Molo VII è prevista la messa in opera di ulteriori due gru, con capacità geometrica da 22 file di contenitori in larghezza e 9 file di contenitori in altezza le quali, unite ai lavori di potenziamento della banchina e ad un ampliato layout del terminal, consenti-ranno allo stesso di movimenta-re fino ad 1.200.000 teu su base annua .

Trieste Marine Terminal, uno dei principali protagonisti nello sviluppo del traffico container nel Nord Adriatico, fornisce una gamma completa di servizi di movimentazione, magazzi-naggio e trasporto intermodale per i clienti del Nord Italia e

del Centro-Est Europa. Proprio grazie al pescaggio naturale lungo banchina più profondo del Mediterraneo (18 metri), nel corso degli ultimi anni TMT ha rivoluzionato la gestione del terminal container di Trieste, investendo fortemente in risor-se umane (sono più di 160 i di-pendenti diretti) ed attrezzature, garantendo alle Compagnie di Navigazione l’operatività del terminal per 362 giorni l’anno, 24 ore su 24.

Per fondali, posizione ge-ografica, vocazione storica, economica e culturale, infatti, Trieste è la porta più naturale ed economica per le penetrazione dei traffici verso l’Austria, la Germania del Sud, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovac-chia. Il terminal TMT, inoltre, si trova in uno dei Punti Franchi del Porto di Trieste, il che ga-rantisce alla merce ed agli ope-ratori condizioni speciali per le operazioni di sbarco/imbarco, sdoganamento, magazzinaggi e pagamento posticipato di Iva e dazi.

Per quanto riguarda l’operati-vità sulle meganavi, invece, per rettificare quanto erroneamente riportato dalla stampa locale,

va segnalato che che al Porto di Capodistria le attuali infrastrut-ture non consentono di servire navi con più di 18 file di conte-nitori in larghezza, a causa dello sbraccio limitato delle gru at-tualmente disponibili, comprese le “nuove“, operative da 3 anni.

Gli argomenti che riguardano lo shipping e l’attività portuale in particolare, possono risulta-re ostici e, se trattati dai media, sono sempre bisognosi di veri-fiche puntuali, possibilmente da fonti con un minimo di compe-tenza ed affidabilità in materia, in modo da evitare errori che possono fornire immagini di-storte della realtà (nell’artico-lo summenzionato, tra le varie inesattezze anche quella relativa alla filippina ICTSI, che non ge-stisce il terminal di Capodistria, ma quello di Fiume-Rjieka in Croazia).

Ciò che preoccupa, invece, è la concorrenza del vicino Porto di Capodistria ed a breve anche quella di Rijeka, dovuta alla possibilità di agire con minor carico burocratico, sia per quan-to riguarda le operazioni portua-li e doganali, che per il miglio-ramento dei servizi ferroviari, essendo quello di Capodistria,

di fatto, un porto statale con i relativi aiuti che ne derivano. Costo del lavoro inferiore e co-sti di gestione più bassi rispet-to ai porti italiani, di entrambi i succitati scali, fanno il resto ed obbligano TMT, pur avendo costi pienamente “italiani“, a non poter applicare tariffe come quelle decisamente più alte ap-plicate dai terminal contenitori della sponda Ovest d’Italia, es-sendo confrontata dal mercato con i vicini due porti “unici“ della Slovenia e della Croazia. Come già denunciato proprio da questo Gruppo, la perdita men-sile di Teu per il terminal trie-stino si attesta sulle 5.000 unità, proprio a causa del sommarsi di questi fattori.

Ciononostante, poiché i nu-meri sono quelli che contano, Tmt e quindi il Porto di

Trieste con il Molo VII si avviano a conquistare il nuovo record di container movimentati nel 2013 con circa 450.000 teu e puntano a ripetere l’exploit anche nel corso del 2014 con l’obiettivo di superare i 500mila Teu.

c o n t i n u a d a l l a p r i m a p a g i n a c o n t i n u a d a l l a

Grandi alleanze nei servizi di linea Joint service fra YM - UASC - CSCL

Le compagnie di navigazione Yang Ming (YM), United Arab Shipping Company (UASC) e China Shipping Container Lines (CSCL) hanno annunciato la fu-sione dei rispettivi servizi di li-nea transpacifici PSW4, AWS1 e AAS2. Il nuovo joint service,

che le tre compagnie proporran-no mantenendo le precedenti ri-spettive denominazioni, sarà av-viato il prossimo 6 dicembre da Xiamen e sarà operato con sei portacontainer da 4.250 teu, di cui tre di YM, due della UASC ed una della CSCL. La nuova

rotazione del servizio transpaci-fico toccherà i porti di Xiamen, Ningbo, Shanghai, Los Angeles, Oakland, Xiamen. L’accordo fra le tre compagnie include lo scambio di slot in altri servi-zi transpacifici effettuati dagli stessi armamenti.

LIVORNO – In questi ultimi anni, nonostante la pe-santezza della cri-si, i grandi gruppi armatoriali hanno investito notevoli ci-fre nella costruzione di più grandi e mo-derne navi, così nel settore terminalistico e visto che le perdite sono state altrettanto vistose, oggi si uniscono facendo fronte comune, riunendo, nella logica di mercato, strategie, servizi e gli stessi terminal, cercando di trovare quei risparmi che per-mettano loro di mantenersi for-temente competitive nei traffici marittimi che sono in ripresa. E’ nato così il consorzio P3 Network che vede associate le maggiori compagnie del mon-do, Msc, Maersk e Cma Cgm. Un’alleanza forte che trova le evidenti, ma inutili opposizioni di tutti i porti che verranno ine-sorabilmente esclusi dalla logi-ca di quel mercato globale osan-nato e, come portatore di nuove possibilità, accettato da tutti. Potranno cavarsela, limitando i danni, quei porti che possiedo-no l’arma vincente dei servizi e di fondali adeguati. E’ questa la conclusione più evidente del dibattito che si è svolto nel “Fo-rum Euro Mediterraneo 2013” organizzato nel salone del LEM dall’Autorità portuale di Livor-no. Il successo dell’iniziativa è andato ben oltre le attese degli organizzatori, visto che dal tema delle “Autostrade del mare” si è arrivati a discutere del giganti-smo navale e delle nuove allean-ze stipulate tra i grandi vettori, arrivando così ad affrontare i nodi della politica europea per i porti, con speciale riguardo a quella italiana. E’ stato Giu-liano Gallanti, dopo i saluti di rito delle istituzioni, ad insiste-re sul tema della cooperazione competitiva tra porti: “Sono convinto – ha detto il presidente della Port Authority di Livorno – come in questa fase storica il gioco del libero mercato non sia in grado di risolvere i proble-mi che abbiamo di fronte. Per questo dobbiamo cominciare a parlare seriamente di collabora-zione, senza nessuna volontà di costruire cartelli, bensì per con-trobilanciare i grandi “cartelli” armatoriali. Nel serrato dibattito svoltosi si è anche convenuto che lo sviluppo del gigantismo navale riduce ovviamente per molti porti la capacità di servi-re adeguatamente lo shipping: “Non conosciamo le basi sulle quali la P3 ha deciso di inclu-dere certi scali marittimi e di escluderne altri – ha ricordato Gallanti – alcuni scali, però, sono stati scelti forse perché hanno un terminal appartenente o in concessione ad uno dei tre gruppi”. Un fatto chiaro come il sole ,questo, la “grande allean-za” si è formata allo scopo di assumere il controllo se non di tutta catena logistica, almeno della maggior parte, spendendo molto per recuperare le perdite subite. Di fronte a questa situa-zione è lampante l’assenza del-la politica. Giuliano Gallanti e numerosi altri ospiti importanti hanno indicato nella ricerca di costituire sinergie tra i porti, creando sistemi e specializzan-dosi, la strada per superare la crisi che questa alleanza produr-rà, cessando una competizione perdente sui traffici.

Su questa posizione si è schie-rato anche il presidente dell’Or-ganizzazione dei Porti Europei, Santiago Milà, che nel suo inter-vento ha parlato delle sfide che l’Ue dovrà affrontare nell’im-mediato. «Crediamo che una politica europea efficace debba giocarsi su cinque grandi linee direttrici: connessioni efficien-ti con l’hinterland, snellimento delle procedure per il controllo delle merci, autonomia finan-ziaria per gli enti di governan-ce dei porti, ecosostenibilità e rapporti di buon vicinato con i

paesi della Sponda Sud del Mediterraneo». Il presidente dei porti europei guarda ai paesi del Nord Africa: “Or-mai è indispensabile estendere ai paesi extra europei, soprattutto a quelli del Maghreb, le autostrade del mare: “Alcuni studiosi – ha sottolineato Gallanti

– sostengono che nei prossimi anni lo sviluppo del continente africano avrà uno slancio im-petuoso simile a quello cinese. Dobbiamo costruire insieme al Marocco, la Tunisia e l’Egitto, una rete mediterranea che faccia del nostro bacino un’area geo-politica strategica”.

La soluzione di molte pro-blematiche potrà arrivare se l’Europa riuscirà a individuare politiche comuni per lo svilup-po dei porti che si affacciano sul bacino mediterraneo. Anche José Anselmo, uno dei referenti maggiori sulle “Autostrade del mare” nella Commissione Euro-pea si è detto convinto di que-sto: “Attualmente – ha dichia-rato – l’Ue ha abbandonato la sua politica a doppio binario per una di tipo orizzontale: i legami trans-europei e trans-mediterra-nei sono sempre più importanti, ma sono i porti a dover sapere dove e con chi connettersi. In questa direzione positive poli-tiche di virtuosa cooperazione sono state realizzate da Geno-va, e ci aspettiamo importanti risultati anche da Livorno, che ha saputo giocare col tempo un ruolo sempre più strategico nell’ambito della promozione di importanti progetti di innova-zione tecnologica, come il Port Community System. Siate certi, l’Ue sosterrà, anche con inve-stimenti promossi dalla Bei (la Banca Europea di investimenti), tutte le azioni che puntino a cre-are interconnessioni politiche e commerciali con gli stati vicini non europei”. Quella delle Au-tostrade del Mare è stata indi-cata da molti interventi come la via da seguire per rinvigorire il ruolo del Mediterraneo in Euro-pa e per reagire positivamente al gigantismo navale, c’è chi ritiene che nel libero mercato possano essere prodotte tutte le opportune strategie per sfruttare in modo positivo il fenomeno della concentrazione del potere commerciale nelle mani di po-che grandi compagnie di navi-gazione. E si ritiene che il ser-vizio sui porti sia determinante

più che mai. La Port Authority ha avviato un’istruttoria, fra l’altro accolta anche dalla Ditta Fratelli Neri, allo scopo di procedere, in accordo, ad una riduzione delle tariffe per il ri-morchio, in special modo per le navi di maggiore stazza. La so-luzione di questa problematica importante per il nostro scalo è stata messa a punto dall’avvo-cato Matteo Paroli per Palazzo Rosciano e da Corrado Neri, rappresentante dell’impresa dei rimorchiatori. Pare ormai con-clusa la trattazione sui costi del rimorchio nello scalo, ora man-ca solo il consenso del ministero che dovrebbe arrivare presto e si può prevedere, basandoci su di-

chiarazioni effettuate da Massi-mo Provinciali, segretario della Port Authority, che dal mese di gennaio verranno applicate le nuove tariffe. L’accordo con-

cordato non riguarda soltanto le tariffe, tagliate del 4,88% quale media con livelli fino all’11,6% per le navi di maggiori dimen-sioni, ma ancora più netto è il ta-glio dei cosiddetti “settori tarif-fari”, oggi 7 e che diventeranno 5 con una semplificazione note-vole delle tariffazioni. Cambia anche l’orario degli straordinari che fino ad oggi iniziavano alle 17 sulla dizione “orario nottur-no” passando, da aprile ad otto-bre, alle ore 20 con un aggancio alle ore di luce. (siamo sicuri che questo accordo ha trovato anche il consenso dei lavorato-ri… o no? Ndr). Le categorie portuali dovranno esprimersi su questo accordo, almeno prima

dell’ordinanza della Capitaneria di Porto. Massimo Provinciali ha detto che “si è ottenuto il massimo grazie alla collabora-zione del concessionario del ri-

morchio, sulla base delle istanze da tempo avanzate dall’utenza”. Da parte sua Corrado Neri sot-tolinea come la riduzione delle tariffe intenda favorire la ripresa del nostro porto oggi in un mo-mento fra i peggiori della no-stra storia ed ha così concluso: “Nessuna ripercussione sugli organici”.

Il varo della variante anti-cipatrice del piano regolatore del porto Livorno sembra or-mai prossimo. Sarà così possi-bile aprire pratiche iniziate “illo tempore” che comprendono il trasferimento del TCO alla radice della sponda Est della Darsena Toscana, permettendo, infine, di dedicare la Calata Or-

lando alle crociere. A proporito delle crociere per la privatizza-zione della porto 2000 (secon-do noi privatizzare il profitto è una follia), la scelta dell’advisor

è caduta sulla società specializ-zata KPMG, ai vertici mondiali del settore che si è anche of-ferta di completare le sue valu-tazioni entro 70 giorni invece dei 90 concessi dalla gara. Da valutare non è soltanto il valo-re reale delle quote della Porto 2000, ma anche il numero delle quote che per la Port Authority sia più favorevole cedere.per scendere sotto il 49% da parte dell’Authority, senza, natural-mente, “svendere”. A conferma dell’importanza che il settore delle crociere ha per il porto e la città, viene a pallino la notizia che “Aida Kreufahrten”, appar-tenente al Gruppo Carnival, ha confermato nei giorni scorsi di avere scelto il nostro porto fino al 2016. Lo ha reso noto la Li-vorno Porto 2000 che sottolinea l’importanza di questa riconfer-ma prestigiosa che condurrà nel-la nostra città e nelle città d’arte toscane, un notevole flusso di turisti. Una scelta assai signi-ficativa vista l’importanza e il prestigio di Carnival e nel Nord Europa della “Aida”. La compa-gnia tedesca ha confermato 17 scali con la nave crociera “Aida Mar” e 15 con la “Aida Blu” per l’anno prossimo, mentre nel 2015 gli scali di “Aida Blu” sa-ranno 18, otto con “Aida Aura”. Per il 2016 con “Aida Aura” gli scali saranno 8, ma destinati a salire, visto che questi attracchi si riferiscono ai mesi di genna-io, febbraio e marzo. “Da questo momento fino al 2016 - ha det-to il presidente Roberto Piccini - si conferma la fidelizzazione di questa compagnia per il no-stro porto ed è un significativo consolidamento dei rapporti con “Carnival” avendo stabilito con noi un piano pluriennale”. Certo è che certe conferme non possono fare che bene al nostro porto laddove probabilmente si intensificheranno le iniziative per far raggiungere ai servizi e all’accoglienza di navi e turisti, un alto livello, tenendo di conto che dobbiamo anche essere ca-paci di offrire ai visitatori itine-rari e opportunità commerciali appetibili. Nel silenzio di tutti, come per la frana della Fi Pi Li Porto, da sette anni rima-sta un mucchio di macerie co-perto da un’autentica giungla, così le “porte vinciane”, mai chiuse nemmeno per un mo-mento, dopo l’accordo fatidico attraverso il quale si intendeva proteggere la Darsena Toscana dall’insabbiamento. Il Canale dei Navicelli sfocia proprio sul-le sponde del maggior terminal contenitori del porto che, a tut-te le “incompiute” che ne pa-ralizzano la funzionalità, deve aggiungere un lento, ma conti-nuo insabbiamento del fondale. Giuliano Gallanti è esasperato, in loco si sono persino rubate le telecamere di sorveglianza e quanto è accaduto fino ad oggi farebbe scompisciare dalle ri-sate i lettori del “Vernacoliere”. Ma che razza di gente siamo? Si è dragato la foce del Calambro-ne e i padroni degli stabilimenti balneari hanno fatto il diavolo a quattro e ne è risultato un abor-to. Il presidente della Port Au-thority, mentre per l’ennesima volta si riparano le “porte”, af-ferma di voler dragare di nuovo la foce senza tener conto delle strida di galline disturbate alla cova e deve farlo, così da chiu-dere definitivamente le “porte vinciane” e proteggere le due sponde, quella ovest e quella est, dove non opera soltanto il Terminal Darsena Toscana, ma importanti operatori, tra i quali Lorenzini, con importanti com-pagnie di navigazione. Le aree dove troverà posto il Terminal Calata Orlando e gli indonesia-ni con l’impianto di lavorazione dell’olio di palma. La banchina è stata portata a termine, ma i fondali lasciano parecchio a desiderare a causa di sabbie e detriti dello Scolmatore che in questa stagione di piogge inten-se può fare dei danni.