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Assistere il paziente per le procedure invasive

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Assistere il paziente per le procedure invasive

Procedure invasive• Toracentesi• Paracentesi• Rachicentesi• Biopsia epatica• Biopsia midollare• Biopsia renaleArteriografia, endoscopia, broncoscopia

Perché invasive?

Strumenti Aghi

attraverso la cute per il prelievo di tessuti e/o di fluidi corporei, che poi vengono inviati agli appositi laboratori per essere esaminati.

Prevedono l’introduzione di:

...…..Nonostante oramai le tecniche di prelievo di campioni siano ritenute abbastanza sicure non sono completamente esenti da complicanze ….

L’infermiere deve sapere come preparare il paziente e/o la famiglia, come assisterlo prima, durante e dopo la procedura, come e cosa deve essere documentato.Prendere visione delle linee guida relative alla procedura

Verificare la presenza del consenso informato

Processo di Nursing: assistenza per le procedure

AccertareIl paziente conosce la procedura?E’ in grado di comprendere?(deficit sensoriali) E’già stato sottoposto in precedenza a questo esame?E’ in grado di assumere la posizione necessaria?Sa di essere allergico ad anestetici locali eventualmente utilizzati?

Il paziente è digiuno?Assume farmaci regolarmente, è in corso di terapia?Abbiamo una valutazione dei parametri vitali “prima dell’esame”?Conosciamo la diagnosi medica? Ci sono patologie concomitanti che possono creare problemi al momento dell’esame? (diabete, problemi coagulazione..altro)

PIANIFICAREConoscere in sequenza gli atti

Assistere il paziente durante e dopo la procedura

AttuarePrestare attenzione a segni o sintomi che potrebbero indicare l’insorgenza di complicanze

Monitoraggio parametri vitali, confronto con dati precedenti

Riferire al medico eventuali problemi

Documentare le procedure

Tutte le attività assistenziali devono essere documentate nella cartella infermieristica.

Comunicazione efficace tra i vari operatori continuità assistenziale migliora il percorso terapeutico del paziente

diagnostica terapeutica

Toracentesi

esplorativa evacuativa

Serve a rimuovere il liquido (o aria) formatosi nella cavità pleurica a causa di…

AccertamentoRx toraceConsenso informato Valutazione funzione respiratoria: simmetria del torace durante l’inspirazione e l’espirazione, dispnea, tosse ed escreato

PianificazioneRisultati attesi dopo la procedura

Il paziente tollera bene la procedura Le condizioni respiratorie migliorano

Il paziente può mobilizzarsi senza disagioRespiro non faticoso, migliora l’espansione polmonare e quindi lo scambio gassoso

Materiale occorrenteGuanti sterili e nonCamice sterile,mascherina, copricapo e occhialini (DPI) Campo sterile,garze sterili e non steriliDisinfettante per la cute e anestetico locale (lidocaina 1%) Kit per toracentesiRubinetto di arresto a 3 vie e a 2 vie con prolungheProvette sterili e non Fonendoscopio e sfigmomanometroContenitore per rifiuti speciali

Set per toracentesi

Prima della procedura

RimanereimmobileDisagio anche se Minimo(dopo)

Sensazione di pressione

Qualche cm al di sotto del margine sup del versamento, se è presente aria 2°-3°spazio interc.sulla linea emicl

Durante la procedura:sostenere e rassicurare il pazienteSensazione di freddo Sensazione di pressione

Invitare il paziente a trattenersidal tossire

Dopo l’antisepsi della cute il medico usa un ago di piccolo calibro per iniettare l’anestetico locale nello spazio intercostaleIl medico fa avanzare l’ago da toracentesi con la siringa collegata quando raggiunge lo spazio pleurico si può aspirare con la siringa:Alla siringa è collegato un rubinetto a 3 vie (una collegata all’ago, una alla siringa e la terza al tubo di connessione collegato alla sacca di raccoltaSe si rimuove una notevole quantità di liquido l’ago viene mantenuto in sede da un piccolo emostatico (punto) Dopo che l’ago è stato rimosso applicare una pressione sul sito della puntura e medicare con garza sterile

Dopo la proceduraAvvisare il paziente che deve rimanere a letto e che verrà effettuata una radiografia del torace

Registrare la quantità di liquido drenato e documentarne la qualità (inviare lab se richiesto)

Monitoraggio parametri vitali

Tachipnea asimmetria dell’escursione toracica durante la respirazione, debolezza vertigini,dispnea,tosse incontrollabile, espettorato con sangue e schiumoso, tachicardia segni di ipossiemia

Pneumotorace e PNX iperteso: a causa della rottura del parenchima polmonare o di una parte del torace, si nota l’aumento della pressione contenuta nello spazio pleurico, causato dalla sola entrata dell’aria che non trovando un'uscita comporta il collasso del polmone colpito, prima si osserva uno schiacciamento degli altri organi poi si arriva all’arresto respiratorio.

Complicanze della toracentesi

Enfisema sottocutaneo:presenza di aria nel sottocute (crepitio) Infezione da pirogeniDistress cardiaco ed edema polmonare: in caso si drena una grande quantità di liquido per spostamento

COMPLICANZE DELLA TORACENTESI

Paracentesi addominaleDiagnostica Terapeutica

Effettuare esamiliquido perit Ridurre pressioneendoaddominale

ACCERTAMENTOIl paziente è affetto da coagulopatia?E’ affetto da occlusione intestinale?Ha subito precedenti interventi chirurgici sull’addome?Ha una Ipertensione portale con circolo collaterale?Il paziente ha la vescica vuota?E’ allergico a farmaci? (anestetico locale) Il paziente assume farmaci regolarmente?

ACCERTAMENTOConosciamo il peso del paziente e la sua circonferenza addominale?Il paziente conosce la procedura?Ha firmato il consenso informato?Abbiamo una valutazione respiratoria con escursione del diaframma e il movimento della parete toracica?

PIANIFICAZIONE(risultati attesi dopo la procedura) Il paziente si mobilizza senza difficoltà Il liquido prelevato è limpido o lievemente tinto di sangue Si osserva una rid. della circonferenza addominale Il paziente si sente meglio Le condizioni respiratorie migliorano

Tollera bene la proced. La manovra può causare trauma e tingere di sangue il liquido La riduzione è legata alla perdita del liquido ascitico prelevato E’ alleviata la distensione La distensione add. Riduce l’escursione del diaframma

MATERIALE OCCORRENTESoluzione antisettica per lavaggio delle maniSet per paracentesi (toracentesi) Soluzione antisettica per la cuteCompresse di garza sterileLidocaina 1%Contenitori per il liquido da inviare in lab.

Siringhe sterili 2 da 3 ml per l’anestetico con ago 23-25 gauge e 4 da 50 ml con ago 18-21 gaugeTeli sterili Guanti sterili DPI Metro per misurare la circonf. Add

MATERIALE OCCORRENTE

Ascite (circoli collaterali)

PRIMA DELLA PROCEDURAVerificare che il paziente abbia un accesso venoso funzionante.Aiutare il paziente ad assumere la posizione supina se è necessario evacuare un’ampia quantità di liquido, o in decubito laterale se la quantità è minima. Se il paziente è allettato è preferibile la posizione di Fowler (semiseduto) La quantità di liquido viene stabilita attraverso la palpazione e la percussione dell’addome.

Dopo aver disinfettato la cute con clorexidina o con un antisettico a base di iodio si prepara un campo sterile con un telino forato.Prima di procedere con la paracentesi bisogna iniettare un anestetico localeFatta l’anestesia si esegue una puntura nel sito di inserzione con un ago da paracentesi da 18 gauge e si inserisce il catetere da paracentesi.Una volta introdotto il catetere da paracentesi, lo si connette a una siringa da 5-10 cc o a una sacca di raccolta in base alla quantità di liquido da prelevare.

PROCEDURA

PROCEDURAAl termine della paracentesi il punto di incisione va coperto con una medicazione sterile occlusiva per evitare la fuoriuscita di liquido. Non ci sono indicazioni specifiche sulposizionamento del paziente dopo la paracentesi; può essere utile però sollevare leggermente la testata del letto per facilitare la respirazione.

Durante la proceduraRassicurare il paziente sulla proceduraGarantire il comfort al paziente e valutare le possibili complicanzeValutare ogni 15’ i PV

Riduce l’ansiaAiuta il paziente a sopportare la procedura e consente di valutare se sospendereIndividuare le possibili complicanze come lo shock (pallore, sudorazione profusa,tachicardia, ipotensione)

Dopo la procedura: controllo PV• Controllo diuresi 24h• Misurare peso e circonf add• Esaminare caratt liquido • Osservare il paziente se manifesta disagio

L’ematuria può essere traumatica Stabilisce le modifiche avvenute Il liquido è limpido o liev tinto Even. Dolore o disagio può indicare puntura degli organi sottostanti

ComplicanzeIpotensione e shock ipovolemicosanguinamentoPerforazione di un viscere o della vescicaInfezione (peritonite)

La paracentesi evacuativa può determinare un richiamo del liquido "ex vacuo" dal torrente circolatorio al cavo peritoneale, a ciò ne consegue un’ipovolemia e un’ipotensione (danno renale) Legato alla manovra(ematoma) minimizzabile se sicuri che il paziente abbia la vescica vuotaguida ecografica in caso di dubbio sulla localizzazione del versamento ascitico

Registrare la procedura indicando se diagnostica o terapeuticaIndicare la quantità e le caratteristiche del liquidoIndicare se sono stati inviati campRegistrare la circonf. Add e il pesoRiferire al medico ogni deviazione della norma dei PVSe il pz ha dolore addominale(lesione organi int.) Se sangue nel punto di introduzione del catetere(controllo coag)

RachicentesiIntroduzione di un ago spinale nello spazio subaracnideo della colonna vertebrale

Mis. Press del liquor

Prelievo del liquorPer esami

Iniettare anestAntib o sost diagnostiche

AccertamentoIl paziente ha compreso il significato della proc?E’ in grado di assumere la posizione richiesta?E’ in grado di mantenere la posizione richiesta?E’ affetto da patologie che rappresentano controindicazioni? (ipertensione endocranica, patologie deg delle articolazioni) Abbiamo accertato le condizioni neurologiche del paz. e il controllo dei PV?Il paz è allergico a farmaci?

PIANIFICAZIONE (risultati attesi dopo la proc)

Nella zona della puntura sia presente una minima quantità di drenaggio limpido o rossoIl paziente non accusa cefalea o abbia complicanze in seguito all’esame

PRIMA DELLA PROCEDURAFar svuotare vescica e intestino al pazienteSistemare il paziente nella posizione adattaSpiegare al paziente che deve cercare di restare fermoAvvertirlo che non deve tossire ma deve respirare profondamenteSpiegare le fasi che possono causare disagio

Evita disagi durante la PIl pz deve stare fermo per evitare che si verifichino movimenti dell’ago spinaleLa tosse o le modif del respiro alterano la press del liquorIl paz preparato al disagio ha meno sorprese

La più utilizzata è quella seduta, con le gambe di fuori dal letto, il tronco incurvato in avanti, con la testa e d il tronco poggiati su due cuscini posti su un piano più alto di quello del letto.

Un’altra posizione è quella con il paziente in decubito laterale, con la schiena vicino al margine del letto, il collo e gli arti inferiori flessi rispettivamente su torace e addome. Le spalle e la pelvi devono essere perpendicolari al letto. Va posto un cuscino sotto la testa e, se necessario, fra la cresta iliaca e il margine costale inferiore per mantenere la colonna parallela al piano del letto.

-Teli sterili;-Aghi spinali di differenti dimensioni muniti di mandrino interno, sono lunghi dai 7-7,5 cm e sottili 18-20 G;-Garze;-Soluzione antisettica-Anestetico locale;-Guanti sterili,-Provette per esami chimici, colturali e citologici;-Dispositivi di protezione individuale;-Cerotto. -Manometro di Claude per misurare la pressione(?)

MATERIALE OCCORRENTE

Disinfettare e delimitare il campo sulla linea mediana tra L4 e L5 o L5 e S1 Infiltrare con l’anestetico l’area interspinosa che si è scelta per la puntura, (punto di repere è la linea orizzontale che congiunge le spine iliache posteriori, nel suo decorso essa incrocia l’apofisi spinosa di L4) inserire l’ago nel sottocutaneo si introduce ulteriormente l’ago e quando si avverte una sensazione di cedimento si sfila il mandrino per verificare l’eventuale fuoriuscita di liquor.(4-5 ml per l’esame)

PROCEDURA

DURANTE LA PROCEDURAL’inf indossa i guanti e aiuta il medico a riempire le provette già etichettateControllare livello di coscienza del pzCondizioni respiratorieSe intervengono segni di intorpidimento o dolore irradiato lungo le gambe.

Rischio di trasm infLe alterazioni del diametro pupillare, dei segni vitali sono indice di ipertensione endocranicaIndicano segni di ipert endocranicaPossono derivare da irritazione dei nervi spinali

Rachicentesi

DOPO LA PROCEDURAControllare livello di coscienza del pazienteCondizioni respiratorieSe intervengono segni di intorpidimento o dolore irradiato lungo le gambe.Verificare che il paziente abbia assunto la posizione supina in cui deve rimanere di solito per 8-12 0re sollevando meno possibile la testa

Registrare la procedura eseguita Le caratteristiche del liquorQuantità di drenaggio sulla medicazioneRegistrare i parametri e le modifiche dei segni vitali