Joan LeandreInterprete di media, faccio parte di OVNI Archives dal 1994. Fra il 1994 e il 1996 ho lavorato nella serie di interruzioni media MAP (Mega Assemble Project), Fundación Zero e Serial Monuments, negli anni 1995-1997 nell’Oigo Rom Project, poi nel 1998 a Brooklyn nei President Archives. Nel 1999 ho lavorato di nuovo nel software dell’intrattenimento di massa e ho iniziato il progetto retroyou (RC) e retroyou (nostalG), e la lunga serie, ancora in corso, retroyou nostalg2 e Black Boot Project. Altri progetti collettivi a cui ho partecipato in questi anni sono Velvet Strike (http://www.opensorcery.net/velvet-strike/) e gli Archivos Babilonia (http://desorg.org/babylon_25-01-2005.php). Al momento mi trovo in quel luogo fluttuante di considerazioni varie che prendono il nome del grido dell’uccello di ferro che vola nel crepuscolo automatico ... Nel Nome di Kernel!

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... NEL NOME DI KERNEL!

1 - LA VETTA KERNEL: AL MIO LIMITE IL MIO ULTIMO PASSO

"Sotto il peso del mio zaino da 15 chili, ormai avevo difficoltà a respirare. Circa ogni dieci passi dovevo fermarmi a cercare fiato e riposo, volevo solo mettermi a sedere a guardar passare il tempo. La mia mente stava abbandonando il corpo. Le azioni scorrevano insensibili sullo sfondo, pericolosamente silenziose, chiudendosi intorno a me. Avevo la vista annebbiata, mi sembrava di vedere aerei cadere dal cielo sopra di me. Gli intervalli fra le soste divennero sempre più brevi. Mi sedevo e poi trovavo quasi impossibile rialzarmi. In qualche modo però riuscivo ad andare avanti. Era come se dietro di me ci fosse qualcuno che mi dava il coraggio di cui avevo bisogno, una grande donna. Passo dopo passo mi spingevo avanti, finché raggiunsi il fottuto maledetto Blank Step dei miei sogni."

In un giorno di sole, Wipe e il suo amico Shred raggiunsero la cima della Vetta Kernel nel Lost Range. Così in alto, la discesa dovrebbe portare alla comprensione suprema. Il crepuscolo automatico, e gli uccelli che volano in cerchio molto più in basso.

Prima dell’alba, i primi passi per il Great Systray Glacier furono molto difficili... nel tentativo di mantenere corpo e mente in uno stato liquido di vuoto. Solo nell’aria rarefatta, Wipe stava lasciando dietro di sé il ricordo delle costruzioni del sé: la render machine (come uno specchio) lavorava per raggiungere il picco... oltre ogni ragionevole confine, volando attraverso nuvole di numeri e ottusità.

Il vento soffiava via gli incubi, forse portandone di nuovi. Scalare la vetta era il rituale necessario a comprendere la grandezza dello zero. Avvicinandosi al Blank Step della vetta piramidale, Wipe provò un acuto ottimismo. Ora niente mi può fermare, pensò. Stava per compiere un’ascesa solitaria per un percorso impossibile verso la Vetta Kernel del Lost Range. Sotto di lui si apriva la Parete Nord, ampia come uno sbadiglio. Sopra di lui, oltre il quasi impossibile Blank Step, un grande macigno di roccia e ghiaccio che saliva ricoperto di neve

attraverso la Dead Magic Line lo separava dalla vetta. Poi, mentre si appoggiava sulla sua piccozza per riprendere fiato, Wipe guardò giù per il pendio e vide un altro scalatore che si avvicinava, scalando abile e veloce. Doveva essere Shred: “Eravamo insieme, e presto saremmo arrivati sulla vetta”. Si diedero il cambio, Shred passò davanti e i due amici si fecero strada lentamente attraverso la neve soffice e alta. Circa un’ora prima del tramonto, raggiunsero la vetta. Sulla cima della Vetta Kernel, Wipe e Shred si scambiarono un breve abbraccio. Poi lasciarono la vetta nella luce che svaniva. Mentre ritrovavano le proprie orme all’indietro sull’altopiano Render, Shred rimase indietro. Wipe cominciò a preoccuparsi che l’amico fosse troppo esausto per affrontare la discesa del difficile percorso della Dead Line; la lunga corsa che aveva fatto per raggiungere Wipe lo aveva stancato troppo. A quel punto, Shred puntò verso destra: per la Magic Line Face? Wipe agitò il braccio, per scartare l’idea. ‘No, non possiamo farlo’, disse. La Magic Line si tuffa verso ovest sul Great Ice-Fire Wall, di fronte alla West Ridge Dead Line. Era stata scalata una sola volta. Per Wipe e Shred, quella parete era una landa sconosciuta. l’IGNOTO. Mentre cadeva la notte, i due amici, esausti, si sistemarono in un bivacco di fortuna dentro una fossa nella neve, a pochi metri dal passo. Basse sull’orizzonte, strane luci volavano in formazione, veloci e poi lente, e poi ancora veloci. La temperatura cadde a -30 gradi Celsius, il vento ululò tutta la notte. Le dita dei due amici si congelarono. Shred si artigliò al terreno, in preda ad allucinazioni, e il mattino presto, semi-impazzito, si ritrovò in piedi vicino all’abisso a urlare con tutte le sue forze. Non c’era altra scelta che scendere per la Magic Line, attraversando completamente la montagna. Era una scommessa, l’unica per sopravvivere. Shred aveva difficoltà a camminare e a pensare. Wipe lo guidava, riuscendo con intelligenza a elaborare un percorso di discesa dal ricordo delle fotografie della parete che aveva studiato in precedenza. Quella notte sopravvissero a un altro bivacco. Per mezzogiorno, erano in basso sulla Great Ice Fall, ma ogni volta che Wipe andava avanti per trovare la strada, Shred rimaneva sempre più indietro.

Dopo quattro giorni si trovavano ancora nella Death Zone, e dopo Shred anche Wipe cominciò a soffrire di allucinazioni: “La mia personalità si era dissociata” ricorda in seguito, “mi vedevo in terza persona”. A un certo punto si convinse che ci fosse una terza persona che scendeva insieme a loro, appena fuori dal suo campo visivo. In alto nel cielo di un blu scuro e profondo Wipe vedeva aerei che cadevano, un dirigibile che si avvicinava alla Parete Nord e una grande nave che volava in rotta di collisione col Grande Ghiacciaio Systray. Riusciva perfino a sentire il ghiaccio creparsi sotto i ramponi del terzo uomo e il suono dei motori degli aerei che laceravano il silenzio.

Per 50 ore non ebbero quasi nulla da mangiare né da bere, ma la salvezza sembrava a portata di mano mentre Wipe trovava l’ultima parte del percorso per uscire dal ghiacciaio. Nella fretta di andare avanti però perse di vista il suo amico. Alla fine Wipe uscì dal ghiacciaio. Si lasciò cadere nel prato, trovò una sorgente di acqua dolce e bevve a sazietà, si tolse gli stivali e aspettò Shred. Il tempo passava, e Shred non arrivava. Alla fine Wipe si rimise in piedi e cominciò la ricerca. Tornato al ghiacciaio, si imbatté in un mucchio di neve fresca e grandi blocchi di ghiaccio; erano i resti di una valanga recente. Ma continuò a cercare. Chiamò Shred, ma le allucinazioni tornarono e ricominciò a vedere gli aerei che cadevano. Passò la notte a girare in

cerchio come un pazzo. Shred era stato spazzato via dalla valanga, Wipe era stato fatto a brandelli da forze supreme. Buona fortuna a tutti gli uomini sulla montagna.

2 - il DOWNLOAD MACHINE MEGA NFO FILE:

Oggetto: Improvvisa Solitudine Notturna di PREFECT FATAL ERRORA: Tutte le Corporazioni di Zombie del Mondo

A mezzanotte, la temperatura della CPU era a circa 40 gradi Celsius. La Download Machine correva quieta per angusti corridoi dipinti di nero. Nel mezzo di un eccesso di dati, le ventole cominciarono a girare sempre più veloci, il microprocessore andò fuori controllo come posseduto da una ignota anomalia meccanica (forse quantistica), il terminale smise di rispondere, l’interfaccia si bloccò: “è il momento dell’overdose, quando i dati diventano morfina senza peso e i cadaveri viventi camminano in cerchio come impazziti. Sono incollati al joystick. Mi fa ricordare delle cose. Maledetti capi guru che dicono stronzate, ciechi mangiatori di morte delle corporations. È l’accademia dei bastardi insopportabili perduti malamente. È tempo di dare un’occhiata alla situazione attuale. Attenti ai peggiori idioti della storia. Anche quelli che accettano di inchinarsi a baciargli il culo li odiano. Ma non hanno scelta”. Craccando la rete intera resi omaggio fra gli altri a R.1911 Fighting For Fun, forse la “Vecchia” Vacca e a tutta la gente dell’open source. Come disse nostalG: “benvenuti voi tutti Pirati dei Sette Nodi, non preoccupiamoci delle differenze”. E poi... Randy Randon mi ha detto di un altro evento di questo tipo nello stesso momento, quando Kernel non era ancora al picco limite. Aveva portato a riparare un drive, e il filtro era ostruito da una fine polvere abrasiva grigia. Chiese quando era successo, e scoprì che era stato al tempo dell’eruzione del Popocatepetl! Non era una semplice coincidenza. Forse non è evidente quanto sia buffo, ma a me dà una grande emozione. Decisi di scrivere un MEGA NFO FILE commemorativo. In onore di tutta la gente in gamba là fuori. Un monumento al timido arrogante innocente me dietro di te attraverso gli altri. Al Disastro della Forza Bruta. Posso venderlo a buon prezzo a chi se lo può permettere. Con ciascuno c’è un’etichetta e un numero di serie valido. Il trucco sarebbe scoprire dove usare quel numero:

------------------------------- | 123FUCK69A4 MM 43210** | | MISS INGRID BEASLEY EDU. 29 | | ... | | 2VKXM-VMTQT-DXD3C-K8QMT-XRVWC | -------------------------------Il MEGA NFO FILE commemorativo include:/ Numero di serie Valido Unico per attivare una costosa applicazione sconosciuta / Data system personale / Data listings proibiti / Dati criptati / Mappa universale dei dati spazzatura / E molta altra bella roba.

3 - LA AIR FORCED FLIGHT RECORDING SERIES : IL CANTO DELL’UCCELLO DI FERRO :

Frammenti dall’Impossibile Macchina Volante di ERASE C41:

Il mio primo avvistamento ebbe luogo nel 1967, durante il viaggio da (A) a (B). Era un volo notturno, avevamo raggiunto la quota prevista e

ci trovavamo a circa 40 km a nord di (A). All’improvviso scorgemmo il volo di quattro oggetti simili a stelle che si dirigevano verso sud, a una certa altezza da noi verso est, molto veloci. Erano in fila, circondati da una foschia o baluginio bianco-azzurrognolo. Chiamammo la frequenza di (A) chiedendo se qualcun altro vedeva quegli oggetti. Subito ci rispose l’equipaggio di un aereo Areo Commander dicendo “Sì, siamo sopra (C) e li abbiamo in vista”. Il Centro (A) a questo punto ci mise in contatto col Centro (C). Dopo la chiamata iniziale ad (A), chiedemmo se il controllore aveva ricevuto segnalazioni di anomalie. Lui rispose di averne avute parecchie, e che il C41 aveva lanciato dei jet fighter per tentare di prenderli ma non era riuscito ad avvicinarsi. Disse anche che c’erano stati molti avvistamenti per tutta la Lost Coast. Ho stimato la loro velocità in oltre 3000 km/h, e la loro quota in oltre 13000 m. Li osservammo per circa 30-45 secondi. Arrivati a destinazione, mentre guidavo verso casa accesi la radio per sentire le ultime notizie. L’annunciatore disse che, secondo una segnalazione sconosciuta, gli oggetti misteriosi avvistati nelle zone est e sud quel giorno erano anomalie Kernel. Io commentai “anomalie NON erano”. Il mio secondo avvistamento ebbe luogo nel 1968, nel tratto finale di un breve volo diurno da (A) a (B) via (C). Era pomeriggio tardi, il sole era appena tramontato e il cielo era abbastanza limpido, con una buona visibilità e senza nuvole. A sud-est notammo una luce rosso-arancio molto brillante, che assomigliava all’aspetto di Venere quando il cielo è buio, ma non dello stesso colore di Venere. Era passato pochissimo tempo quando ci rendemmo conto che la luce si muoveva nella nostra direzione. Mentre si avvicinava vedevamo che avrebbe oltrepassato il nostro aereo. Poi, mentre il nostro angolo visivo cambiava, vedemmo che in realtà le luci (gli oggetti) erano due, e che splendevano in modo quasi accecante, volando uno dietro l’altro, con quello dietro leggermente a sinistra di quello davanti. La loro velocità era straordinaria! Immagino sui 4000 km/h. La quota doveva essere fra i 4000 e i 5000m, e sono convinto che volassero proprio sopra il C41! Non lasciavano scie di fumo o plasma, e dopo esserci passanti dietro scomparvero semplicemente. Questo è l’avvistamento più emozionante che abbia fatto (finora).

Il terzo incidente ebbe luogo durante il viaggio fra (A) e (B) a velocità di crociera. Non era giorno né notte. Non ero morto né vivo. Uccelli bianchi riempivano il cielo. Il VOR impazzì, i motori si invertirono, stavamo per andare in stallo. Allora decisi di giocare, godermi il disastro e usare l’energia positiva che ne avrei attinto per sviluppare una nuova strategia. Forse sarei tornato a terra e avrei ricominciato a salire in cima a piedi. Poi vidi una tempesta di fulmini (forse era un uragano di zeri in avvicinamento). Il GPS andò in malora. Poi trovai il modo. Poi ero seduto in casa mia. Registrai il rapporto finale attingendo alla mia lunga esperienza di volo e di caduta.

Kristopher Kubasik

Joan LeandreMedia interpreter, member of the OVNI Archives since 1994. From 1994-1996 I worked on the series of media interruptions MAP (Mega Assemble Project), Fundación Zero and Serial Monuments, in 1995-1997 the Oigo Rom project, later in 1998 in Brooklyn I was involved with the President Archives. In 1999 I worked again with mass entertainment software and started the projects retroyou (RC) and retroyou (nostalG) and the long series still in process retroyou nostalg2 and the Black Boot Project. Other colective projects I've been involved with these years are Velvet Strike (http://www.opensorcery.net/velvet-strike/) and the Archivos Babilonia (http://desorg.org/babylon_25-01-2005.php). I'm currently in that floating point of several considerations which bring the name of the iron bird scream in its flight through the automatic dusk, ...In the Name of Kernel!.

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...IN THE NAME OF KERNEL!

1 - THE KERNEL PEAK : AT MY LIMIT MY LAST STEP

"Under the weight of my 15 kilo rucksack, I now found difficulty in breathing. Every dozen steps or so, I would stop and gasp for breath and rest, I wanted to just sit and watch time go fly. My mind was leaving my body. Processes were smoothly running lower in the background, dangerously silent, shutting down around me. My eyes were blurring, I thought I saw aircrafts falling from the sky above. The intervals between rest pauses became shorter and shorter. I would sit down and then find it nearly impossible to rise again. Somehow I kept going. It seemed there was somebody behind me giving the needed courage, a great woman. Step by step I pushed myself onward till I reached the fucking damned Blank Step of my dreams."

On a bright day, Wipe and his friend Shred reached the summit of the Lost Range Kernel Peak. High above, going down should lead to the supreme understanding. The Automatic dusk, far below the birds in circles.

Early before dawn, the first steps through the Great Systray Glacier were very hard...trying to keep mind and body in a liquid state of emptiness. Alone in the thin air Wipe was leaving behind the memory of self constructions: the render machine (as a mirror) working to reach the border peak...beyond any reasonable boundary flying through clouds of numbers and stupidity.

Wind was blowing away the velocity of nightmares and perhaps bringing new ones. Climbing up was the necessary ritual to understand the greatness of zero. As he neared the Blank Step of the summit pyramid, Wipe felt a sharp optimism. Nothing can stop me now, he thought. He was about making a solo ascent, by a impossible route of the Lost Range Kernel Peak. Beneath him yawned the overwhelming North Face. Above him, after the almost impossible Blank Step a solid ice and rock climbing with deep fresh snow through the Dead Magic Line separated him from the summit. Then, as Wipe leaned on his ice ax to catch his breath, he glanced down the slope and saw another mountaineer approaching from

below, climbing fast and well, It had to be Shred: "We belonged together and we would soon be on the summit". They were taking turns in the lead, the friends slowly plugged upward through soft, deep snow. They reached the summit a little more than an hour before sunset. On the summit of Kernel Peak, Wipe and Shred clasped each other in a brief embrace. The friends left the summit of Kernel Peak in dwindling light. As they retraced their steps along the Render plateau, Shred lagged behind. Wipe began to worry that his friend was too exhausted to manage the descent of the difficult Death Line route; his long dash to catch up with Wipe had worn him out. At this point, Shred pointed to the right: Down the Magic Line Face? Wipe waved back, dismissing the idea out of hand. 'No, we can't do that,' Wipe said. The Magic Line plunges away to the west over the Great Ice-Fire Wall, opposite the West Ridge Death Line. It had been climbed only once. For Wipe and Shred, the wall was virtually terra incognita. The UNKNOWN. As darkness fell, the exhausted friends settled into a snow hollow for a wretched bivouac, only a few meters from the notch. Low in the horizon weird lights were flying in formation, fast and then slow, and fast again. The temperature plunged as low as minus 30 degrees Celsius, the wind howled all night. Their toes froze solid. Shred snatched at the ground, hallucinating. Soon in the morning, Shred, half out of his mind, was standing close to the void screaming out loud. They had no choice but to descend the Magic Line, making a full traverse of the mountain. Such a decision was a bid for mere survival. Shred was having trouble walking and thinking. Wipe led the way, brilliantly working out a descent route from his memory of pictures of the face he had studied before. That night they survived another bivouac. By midday they were low on the Great Ice Fall, but each time Wipe plunged ahead to find the way, Shred trailed farther and farther behind.

Still in the Death Zone after 4 days, now after Shred, Wipe started to hallucinate: "I was a split personality," he recalls later, "viewing myself in the third person." At some point he became convinced that a third person was climbing down the mountain with them, just out of his field of vision. High in the deep dark blue sky, Wipe saw aircrafts falling down out of control, a zeppelin was approaching the North Face and a big boat was flying to crash against the Great Systray Glacier. Wipe could even hear the creaking of the ice under the third man's crampons and the aircrafts engines high peach breaking in to the silent.

They had had almost nothing to eat or drink for 50 hours but salvation seemed at hand, as Wipe worked out the last part of the route off the glacier. In hurrying ahead, however, he passed out of sight of his friend. At last Wipe stepped off the glacier. He collapsed in a meadow, found a freshwater spring from which he drank to satiety, took off his boots, and waited for Shred. Time passed, and Shred did not come. Finally, Wipe pulled himself together and commenced a search. Climbing back onto the glacier, he came upon a fresh pile of snow and huge blocks of ice; it was the debris of a recent avalanche. Still Wipe searched. He called out for Shred, but in his hallucinations saw again the airplanes falling down. He spent the night wandering in circles like a madman. Shred was wiped down the glacier, Wipe was shred by supreme forces. Good luck to all the people in the mountain.

2 - THE DOWNLOAD MACHINE MEGA NFO FILE:

Subject: Sudden Night Loneliness by PREFECT FATAL ERRORTo: All the Zombie CORPS. In the World

At midnight CPU temperature was about 40 degrees Celsius. The Download Machine was smoothly running through narrow corridors of black. While in the middle of data excess, fans started spinning faster and faster, the core went out of control as possessed by a unknown mechanic (perhaps quantum) anomaly, terminal didn't respond, shell was frozen: "it is the time of overdose, when data becomes weightless morphine and live corpses walk in circles as mad. They are glued to the joystick. It brings me some memories. It is then about bullshit talking western bloody guru heads, blind corporate death suckers. It is the academy of badly lost boring bastards. It's time to take a look at the current situation. watch out the biggest assholes ever. Even people who do stoop to kiss their asses to get access hate his guts. But they don't have a choice". While cracking the whole net I celebrated among others R.1911 Fighting For Fun, may be the "Old" Cow and all the open source people. As nostalG said: "welcome you all Pirates of the Seven Nodes, no worry now about differences". And then...Randy Random told me about another happening of this kind at the same time, when Kernel was not still at its peak limit. She got a disk drive in for repair and the filter was clogged with fine gray abrasive dust. She asked when it had been, and found it had come at the time of the Mount Popocatepetl eruption!. That was not a mere coincidence. This may not be overly funny but I get a major kick out of it. I decided to compile a Commemorative MEGA NFO FILE. In honor to all the nice people out there. A monument to the shy arrogant innocent me behind you through the others. To Brute Force Disaster. I would sell it for a good price to who can afford it. Each one comes with a tag and a valid serial number. The trick would be to find out were to use that number:

------------------------------- | 123FUCK69A4 MM 43210** | | MISS INGRID BEASLEY EDU. 29 | | ... | | 2VKXM-VMTQT-DXD3C-K8QMT-XRVWC | -------------------------------Commemorative MEGA NFO FILE includes: / Unique Valid Serial Number to activate a expensive unknown software application / Personal system data / Forbidden data listings / Encrypted data / Trash data universal map / And much more fine stuff.

3 - THE AIR FORCED FLIGHT RECORDING SERIES : SONG OF THE IRON BIRD :

Fragments from The Impossible Flying Machine by ERASE C41:

My first sighting happened in 1967, on a trip from (A) to (B). It was a night flight and we had leveled off at our assigned altitude and were approximately 40 Km north of (A). We suddenly observed a flight of four star-like objects heading south, high above us and to the east, going very fast. They were in tandem and were surrounded by a bluish-white haze or glow. We called on (A) Center frequency and asked if anyone else was seeing these objects. Immediately, an Areo Commander aircraft crew said, "Yes, we are over (C) and we have them in sight". (A) Center switched us over to (C) Center at this time. After our initial call into (A) Center, we asked if the controller had been getting any

reports of anomalies. He replied that he had numerous reports and that C41 had scrambled jet fighters to attempt to catch them, but had failed to get close to them. He also mentioned that there had been many sightings all along the Lost Coast. My estimate of their speed was something over 3000 Kmph and their altitude above 13000 m. We observed them about 30-45 seconds. After completing the trip and driving home, I turned on the radio to hear the latest news. The announcer said that according to a unknown report, the mysterious objects seen in the eastern and southern areas tonight, were Kernel anomalies. I say, "anomalies, they were NOT". My second sighting occurred in 1968 on the final leg of a short Day flight from (A) to (B) via (C). It was late afternoon, the sun had just gone down and the sky was quite bright with good visibility in a cloudless sky. In the southwest we noticed a very bright reddish-orange light that almost appeared like Venus would in a darker sky, but not in a color that Venus presents. It was just a short time later that we noticed the light was moving toward us. As it got closer we could see that it would pass behind our aircraft. Then, as our viewing angle changed, we could see that there were in fact, two lights (objects) and their brilliance was nearly blinding, traveling in tandem and the rearward object slightly to the left of the leader. Their speeds were just fantastic! A guesstimate of 4000 kmph. Their altitudes appeared to be in the 4000-5000m range and it was my belief that they flew right over C41! They left no smoke trails or plasma trails and simply disappeared after passing behind us. This sighting was the most thrilling I've had (so far).

Third incident took place in transit between (A) to (B) at cruise speed. It was not day or night. I was not dead or alive. White birds covered the sky. VOR went crazy, engines reversed themselves, stalling was imminent. Then I decided to play with it enjoy the disaster and use the good energy from it to develop a new strategy. Perhaps I would go back to the ground and start climbing to the top by foot. Then I saw a fatal lightning storm (it could be a hurricane of zeros approaching). GPS was fucked. Then I found the way. Then I was sitting at home. I made a final report recording out of my long flying and falling experience.

Kristopher Kubasik

Contenuto / Contents

immagini / images – Joan Leandre testo / text - Kristopher Kubasik

Pubblicato da Project Gentili in occasione del mostraPublished by Project Gentili on the occasion of the exhibition

At My Limit : In the Name of Kernel!, Joan Leandre, 2008

© 2008, Project GentiliISSN 1973-2163

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