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COMUNE DI CASAGIOVE PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE (PAES)

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COMUNE DI CASAGIOVE

PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

(PAES)

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Sommario

TERMINOLOGIA ACRONIMI E ABBREVIAZIONI 3 Introduzione Che cose è il PAES? 5 Premessa Sviluppo del Piano 15 1. Analisi del territorio comunale 17 1.1. Inquadramento territoriale 17 1.2. Analisi demografica 18 1.3. Infrastrutture, mobilità e servizi 20 1.4. Contesto paesaggistico, economico e produttivo 21 2. Contesto normativo 22 2.1. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 22 2.2. Piani territoriali e settoriali 24 3. Aspetti organizzativi e finanziari 27 3.1. Coordinamento, struttura organizzativa e risorse umane dedicate 27 3.2. Budget e Risorse finanziarie 28 3.3. Programmazione delle azioni 29 4. Inventario delle emissioni 30 4.1. Anno di riferimento dell’inventario dell’IBE 30

4.2. Sistema energetico e delle emissioni: l’analisi preliminare 32 4.2.1. Analisi provinciale per vettore energetico 32 4.2.2. Analisi provinciale per settore di attività 34 4.2.3. Stato delle emissioni su base provinciale 35 4.3. Consumi energetici ed emissioni per categorie per Casagiove 37 4.3.1. Edifici, attrezzature/impianti e industrie 37 4.3.2. Trasporti 41 4.3.3. Altro 44 4.4. Consumi energetici ed emissioni: il riepilogo 46

5. Azioni intraprese nel periodo 2009‐2013 52 5.1. Individuazione delle azioni intraprese dall’anno di BEI ad oggi 52 5.1.1. Edifici attrezzature/impianti e industrie 52 5.1.2. Produzione locale di energia elettrica 52 5.1.3. Sensibilizzazione / Comunicazione / Formazione 53 5.2. I risparmi energetici ed emissioni al 2014 54 6. Scenari di Previsione 2010-20 55 7. Azioni di Piano 59 7.1. Obiettivi di riduzione (Schede di Progetto) 60 7.2. Schema operativo 61 8. Monitoraggio delle azioni di Piano 64 8.1. Indicatori e tempistiche 65 9. Sensibilizzazione e pubblicizzazione 68 BIBLIOGRAFIA 71 Allegato – SCHEDE DI PROGETTO

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

TERMINOLOGIA, ACRONIMI E ABBREVIAZIONI

BEI Baseline Emission Inventory

BAU Business as Usual

CE Commissione Europea

CH4 Gas metano

CHP Combined Heat & Power (cogenerazione)

CO2 Anidride Carbonica

EE Energia Elettrica

ESCo Energy Service Company

ETS Emission Trading System

FER Fonti di Energia Rinnovabile

GHG GreenHouse Gas (gas a effetto serra)

IPCC International Panel for Climate Change

LCA Life Cycle Assessment

LED Light‐Emitting Diode

SAP Sodio Alta Pressione

SBP Sodio Bassa Pressione

NOx Ossidi d’azoto

PA Pubblica Amministrazione

PAES Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PdS Patto dei Sindaci

POR Programma Operativo Regionale

PUC Piano Urbanistico Comunale

FV Fotovoltaico

ST Solare Termico

RSU Rifiuti Solidi Urbani

RD Raccolta Differenziata

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Coordinamento Politico:

Sindaco: Dott. Elpidio Russo

Assessore: Ing. Antonio Terraccia (con delega: Urbanistica, Piani territoriali, Edilizia privata, Lavori

Pubblici, Ambiente, Energia Sostenibile)

Assessore: Sig. Giuseppe Ianniello (Vice Sindaco con delega alla Pubblica Istruzione)

R.U.P. del PAES: Geom. Ubaldo Mingione

Coordinamento e Sviluppo:

Coordinamento Tecnico-Scientifico: prof. Biagio Morrone

Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione della Seconda Università degli

studi di Napoli;

Sviluppato da: prof. Biagio Morrone, ing. Fulvio Trasacco;

Redatto da: ing. Fulvio Trasacco;

Coordinamento delle attività e raccolta ed analisi dei dati comunali:

Dirigente Area Lavori Pubblici e Servizi: Ing. Gianpaolo Parente

Dirigente Area Servizi Finanziari: Dott. Michele Paone

Dirigente Area Affari Generali: Sig. Gaetano Rauso

Geometra Ufficio Comunale: Geom. Ferdinando Menditto

Dipendente Comunale: Sig.na Elvira Stumpo

Hanno collaborato alla raccolta dei dati per le schede edifici: Sig. Luigi Cinotti, Sig. Domenico Notaro

Ha collaborato all’analisi dei dati per la mobilità sostenibile: Geom. Domenico Rossi

Ha collaborato al marketing territoriale: Sig.ra Giulia La Cara

Data di rilascio: 10/12/2014

Revisione: 1.0

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Introduzione

Che cose è il PAES?

Contesto normativo

Il Piano d’Azione per le Energie Sostenibili (PAES) 1 si inserisce in un quadro di politiche europee volte

alla riduzione dei consumi energetici, alla promozione delle rinnovabili, alla riduzione delle emissioni di

CO2, all’introduzione di innovazione tecnologica. Sostenibilità, sicurezza degli approvvigionamenti e

competitività dell’economia, sono i tre obbiettivi cardine che la Commissione UE intende raggiungere,

tutti all’interno del quadro più ampio dello sviluppo sostenibile.

Il quadro normativo internazionale

Nel 1992, a Rio de Janeiro, si riuniva per la prima volta la Conferenza mondiale delle Nazioni Unite

sull’Ambiente e lo Sviluppo, con l’obiettivo di porre all’attenzione mondiale il tema ambientale inteso

come elemento di rilevanza economica e non più fine a sé stesso. Tra i vari documenti approvati in

quest’occasione assumeva particolare rilevanza l’Agenda 21” punto di riferimento fondamentale,

soprattutto per gli enti locali, per l’impegno verso lo sviluppo sostenibile con indicate le linee guida per

affrontare il tema ambiente in tutte le sue sfaccettature.

Nel 1994, con la “Carta di Ålborg”, è stato fatto il primo passo dell’attuazione dell’Agenda 21 locale,

firmata da oltre 300 autorità locali. Durante la “Conferenza europea sulle città sostenibili” sono stati

definiti i principi base per uno sviluppo sostenibile delle città e gli indirizzi per i piani d’azione locali.

Nel 1997 a Kyoto la comunità internazionale si riuniva nuovamente per discutere, in modo specifico,

del tema del riscaldamento globale arrivando alla approvazione della Conferenza delle Parti che consiste

in un atto esecutivo contenente le prime decisioni sulla attuazione di impegni ritenuti più urgenti e

prioritari. Esso impegna i paesi industrializzati e quelli ad economia in transizione (Paesi dell’Est

europeo) a ridurre del 5% entro il 2012 le principali emissioni antropogeniche di 6 gas (anidride

carbonica, metano, protossido di azoto, idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo),

capaci di alterare l’effetto serra naturale del pianeta. Il Protocollo prevede che la riduzione complessiva

del 5% delle emissioni di anidride carbonica, rispetto al 1990 (anno di riferimento), venga ripartita tra

Paesi dell'Unione Europea, Stati Uniti e Giappone; per gli altri Paesi, il Protocollo prevede invece

stabilizzazioni o aumenti limitati delle emissioni, ad eccezione dei Paesi in via di sviluppo per i quali non

prevede nessun tipo di limitazione. Per l’Unione Europea il protocollo di Kyoto prevede la riduzione

1 http://www.eumayors.eu/index_en.html

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

dell’8% delle emissioni che sono stati tradotte in obiettivi differenziati per i singoli Stati membri. Per

l'Italia, in particolare, è stato stabilito l’obiettivo di riduzione del 6,5% rispetto ai livelli del 1990.

Il Protocollo di Kyoto, entrato in vigore il 16 febbraio 2005 senza l’adesione degli Stati Uniti d’America,

ha visto alcune modifiche in occasione del summit internazionale sullo sviluppo sostenibile, tenutosi a

Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre 2002. A distanza di 20 anni, nel 2012 si è riunito

nuovamente il summit di Rio de Janeiro2 per fare il punto sullo sviluppo sostenibile, sui cambiamenti

intervenuti dal 1992 e sul tema specifico del riscaldamento globale. L’esito del Summit non è apparso

molto confortante, appesantito dalla crisi economica globale. Restano gli impegni per il perseguimento

di una crescita attenta alle persone, con l’introduzione del concetto della green economy, nuovo per il

lessico ONU. Saranno gli obiettivi dal 2015 in poi, fissati nei prossimi anni, il vero banco di prova.

Il quadro normativo europeo

Il trattato di Lisbona (art. 194) pone l’energia al centro dell’attività europea e le conferisce una base

giuridica che le mancava nei precedenti trattati.

Gli strumenti di mercato (essenzialmente imposte, sovvenzioni e sistema di scambio di quote di

emissione di CO2), lo sviluppo delle tecnologie energetiche (in particolare le tecnologie per l'efficienza

energetica e le energie rinnovabili, o le tecnologie a basso contenuto di carbonio) e gli strumenti

finanziari comunitari sostengono concretamente la realizzazione degli obiettivi della politica. L’UE ha

inoltre adottato nel dicembre 2008 una serie di misure il cui obiettivo è ridurre il suo contributo al

riscaldamento del clima e garantire l’approvvigionamento energetico.

Il Libro verde del Marzo 2006 (Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura), propone

una strategia energetica per l’Europa che sia volta alla ricerca di un equilibrio fra sviluppo sostenibile,

competitività e sicurezza dell’approvvigionamento ed individua sei settori chiave in cui è necessario

intervenire per affrontare le sfide che si profilano. Il documento propone inoltre di fissare come

obiettivo per l’Europa il risparmio del 20% dei consumi energetici in attuazione del Protocollo di

Kyoto.

Una politica energetica per l’Europa è il titolo della Comunicazione della Commissione europea del gennaio

2007 (COM 2007/1) che consiste in un'analisi strategica della situazione energetica in Europa e che

introduce il pacchetto integrato di misure che istituiscono la politica energetica europea (il cosiddetto

pacchetto "Energia"). La Commissione sottolinea l’importanza della riduzione dei consumi e lo

sviluppo di tecnologie alternative, in particolare le c.d. fonti rinnovabili.

2 2 http://www.earthsummit2012.org/

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Energia per un mondo che cambia: una politica energetica per l’Europa – la necessità di agire è il nome dell’’impegno

sottoscritto dal Consiglio Europeo dell’8-9 Marzo 2007 conosciuto come “la politica 20-20-20”

(riduzione del 20% delle emissioni climalteranti,

miglioramento dell’efficienza energetica del 20%, percentuale di rinnovabili al 20% all’orizzonte

dell’anno 2020) indica la necessità di fissare obiettivi ambiziosi di lungo termine, a cui devono tendere le

politiche di breve e medio termine.

Il 17 dicembre 2008 il Parlamento Europeo ha approvato le 6 risoluzioni legislative che costituiscono il

pacchetto “Energia” dell’UE, con oggetto:

energia prodotta a partire da fonti rinnovabili;

scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra;

sforzo condiviso finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas a affetto serra;

stoccaggio geologico di CO2;

controllo e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra provenienti dai carburanti (trasporto

stradale e navigazione interna);

livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove.

Il 29 Gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile

(EUSEW 2008), la Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors),

un’iniziativa per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica

ed ambientale. Questa nuova iniziativa, su base volontaria, impegna le città europee a predisporre un

Piano di Azione con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso

politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino

l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.

Nell’ambito di questa iniziativa, la DG TREN ha coinvolto la BEI (Banca Europea degli Investimenti),

per mettere a disposizione le ingenti risorse finanziarie necessarie per investimenti fissi sul patrimonio

dei Comuni, tali da produrre forti riduzioni dei consumi energetici e larga produzione da fonti

rinnovabili. Con la nuova direttiva sull'efficienza energetica 2012/27/Ue, in vigore dal 4 dicembre 2012,

sono stati individuati ulteriori obiettivi di riduzione dei consumi energetici entro il 2020: miglioramento

annuale dell'efficienza del parco immobili pubblico, obiettivi indicativi di riduzione dei consumi

energetici in capo agli Stati membri, maggiore efficienza e risparmi energetici vincolanti per le utility,

obbligo di audit energetico per le grandi imprese, promozione delle ESCo, più informazione ai

consumatori sul consumo di elettricità e gas, promozione della cogenerazione.

La direttiva è stata recepita in Italia con il D.lgs. 102/2014.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Intanto la Commissione Europea sta lavorando al prossimo obiettivo del 2030 proponendo (COM

(2014)520) del 23.07.2014) la riduzione del 30% dei consumi energetici.

Il quadro normativo italiano

L'Italia ha ratificato il Protocollo di Kyoto attraverso la legge di ratifica del 1 giugno 2002, n. 120, in

cui viene illustrato il relativo Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.

L'obiettivo di riduzione per l'Italia è pari al 6,5% rispetto ai livelli del 1990; pertanto, tenendo conto dei

dati registrati al 1990, la quantità di emissioni assegnate all'Italia non potrà eccedere nel periodo 2008-

2012 il valore di 487,1 Mt CO2 eq (valore obiettivo per l'Italia).

A partire dal 2005 sono state messe in atto una serie di misure finalizzate alla riduzione delle emissioni

di gas serra. In particolare si fa riferimento alle misure di incentivazione del fotovoltaico, di

promozione dell’efficienza energetica negli edifici, della cogenerazione e dell’utilizzo dei

biocombustibili nei trasporti, agli incentivi previsti dalla legge finanziaria 2007 ed alle misure di

incentivazione a carattere più strutturale previste dalla legge finanziaria 2008. Meritano inoltre di essere

citati anche i nuovi obiettivi di risparmio energetico negli usi finali recentemente adottati.

Lo strumento messo in atto per definire una risposta organica di adeguamento agli obiettivi è

rappresentato dalla delibera CIPE approvata il 11 dicembre del 2007.

Il PAEE 2014 descrive gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia al 2020, le misure di policy

attivate per il loro raggiungimento e i risultati raggiunti al 2012. In particolare il Piano, la Strategia

Energetica Nazionale (SEN), approvata con il Decreto Interministeriale dell’8 marzo 2013, orienta gli

sforzi del Paese verso un miglioramento sostanziale della competitività del sistema energetico insieme

con la sostenibilità ambientale. In particolare, la SEN si propone di traguardare al 2020 quattro obiettivi

principali:

- riduzione dei costi energetici con l'allineamento dei prezzi ai livelli europei (risparmio sulla bolletta

nazionale di elettricità e gas stimato in circa 9 miliardi di euro l’anno);

- superamento degli obiettivi europei definiti dal Pacchetto europeo Clima-Energia 2020 (riduzione

delle emissioni di GHG del 21% rispetto al 2005, riduzione del 24% dei consumi primari rispetto

all’andamento inerziale e raggiungimento del 19-20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi

finali lordi);

- maggiore sicurezza di approvvigionamento, con una riduzione della fattura energetica estera di circa

14 miliardi di euro l’anno;

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

- spinta alla crescita e all'occupazione con l'avvio di investimenti, sia nei settori tradizionali che nella

green economy, per 170-180 miliardi di euro entro il 2020.

Le azioni proposte nella strategia energetica si inseriscono nella definizione di un percorso di

decarbonizzazione al 2050 per l’Italia secondo lo scenario Roadmap 2050 analizzato dalla DG Energia

della Commissione Europea. In termini di obiettivi quantitativi, il programma di promozione

dell’efficienza energetica al 2020 si propone di:

- risparmiare 15,5 Mtep di energia finale annui (20 Mtep di energia primaria), raggiungendo al 2020 un

livello di consumi circa il 24% inferiore rispetto allo scenario di riferimento europeo, basato su

un’evoluzione ‘inerziale’ del sistema (Modello Primes 2008);

- evitare l’emissione di circa 55 milioni di tonnellate di CO2 l’anno;

- risparmiare circa 8 miliardi di euro l’anno di importazioni di combustibili fossili.

Le misure previste dal Piano per raggiungere gli obbiettivi sono:

1. le misure a carattere trasversale come il regime obbligatorio di efficienza energetica dei certificati

bianchi (CB), le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del parco edilizio e il conto termico;

2. nuove misure previste per il settore dei servizi energetici e quello della misurazione e fatturazione

energetica nonché per gli strumenti di diagnosi e gestione energetica, per la qualificazione e

l’accreditamento degli esperti, e per i programmi di formazione e informazione dei consumatori;

3. efficienza energetica del parco immobiliare nazionale, sia pubblico che privato: sia misure di

promozione dell’efficienza energetica di tipo regolatorio e quelle di incentivazione.

Istituzione del Fondo nazionale per l'efficienza energetica, introdotto nel decreto legislativo di

recepimento della direttiva 2012/27/UE volto a sostenere interventi di efficienza energetica realizzati

dalla Pubblica Amministrazione, le ESCO e le imprese a fronte di interventi di incremento

dell'efficienza energetica su propri immobili, impianti e processi produttivi.

4. Nel Piano sono sinteticamente riportati i risultati dello studio del potenziale di risparmio nel settore

civile, inteso come quel risparmio che si otterrebbe se, nel periodo 2014-2020, fossero realizzati tutti gli

interventi di efficientamento energetico con rapporto costo beneficio favorevole e non già eseguiti,

indipendentemente dalla capacità di spesa dei soggetti esecutori e dalle risorse messe in campo grazie

agli strumenti di promozione dell’efficienza energetica. Lo studio è stato completato con un’attenta

analisi delle principali barriere che potrebbero ostacolare il corretto

svolgimento del previsto piano di riqualificazione degli edifici.

5. Promozione dell’efficienza energetica nei settori dell’industria e dei trasporti. Per il settore industria

viene sinteticamente richiamato il meccanismo dei certificati bianchi che costituisce lo strumento più

importante per il raggiungimento dell’obiettivo di efficienza energetica nel settore, fissato in 5,1 Mtep.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

In merito al settore dei trasporti sono descritti i risparmi di energia attesi dalle principali

misure/programmi articolati in interventi volti al rinnovo del parco veicoli stradale, alla promozione

della mobilità sostenibile, allo sviluppo della infrastruttura ferroviaria e dei sistemi avanzati di gestione

della logistica.

6. Il Piano descrive la metodologia per la valutazione del potenziale nazionale della cogenerazione ad

alto rendimento, del teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti e altri sistemi di riscaldamento e

raffreddamento efficienti. Inoltre, sono riportate le principali misure finalizzate a promuovere

l’efficienza energetica nell’ambito della cogenerazione.

7. Il Piano, infine, tratta il tema l’efficienza energetica nella trasformazione, trasmissione e distribuzione

dell’energia.

I requisiti del PAES

Il PAES è uno strumento di attuazione a breve e medio termine delle politiche energetiche ed un

elemento di comunicazione verso gli attori del territorio, ma è soprattutto un vademecum di

riferimento per l’amministrazione per la condivisione a livello sovra locale della politica energetica e la

predisposizione di obiettivi specifici interni all’amministrazione. La buona riuscita del PAES è possibile

solo con un forte supporto delle parti politiche, l’allocazione di adeguate risorse finanziarie ed umane

ed il collegamento con altre iniziative ed interventi a livello comunale.

Gli elementi chiave per la preparazione del PAES sono:

svolgere un adeguato inventario delle emissioni;

assicurare indirizzi delle politiche energetiche di lungo periodo anche mediante il

coinvolgimento delle varie parti politiche;

garantire un’adeguata gestione del processo integrata da sistemi gestionali esistenti;

consentire un adeguato coinvolgimento e preparazione dei dipendenti interessati dal processo;

pianificare ed implementare progetti sul lungo periodo;

predisporre adeguate risorse finanziarie;

integrare il PAES nelle pratiche quotidiane dell’Amministrazione Comunale;

documentarsi e trarre spunto dalle politiche energetiche e dalle azioni messe a punto dagli altri

comuni aderenti al Patto dei Sindaci;

garantire il supporto degli stakeholder e dei cittadini.

Il programma Convenant of Mayors, partito ufficialmente nel febbraio del 2009, coinvolge i Sindaci

delle Amministrazioni Locali che diventano protagonisti nel processo europeo teso al risparmio

energetico, firmando un Protocollo che li impegna ad attuare un Piano d’Azione, che sia in grado di

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

migliorare gli obiettivi di risparmio energetico, previsti nel Dicembre 2008: “tre volte venti per il 2020”.

Per attuare tale impegno, i Comuni devono predisporre un ”Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile”

(PAES) o “Sustainable Energy Action Plan” (SEAP) nel quale devono essere indicate le misure e le

politiche concrete, che dovranno essere realizzate per raggiungere gli obiettivi indicati nel Piano. Per

quelle Amministrazioni locali che hanno firmato il Patto dei Sindaci, la realizzazione del Piano sarà

obbligatoria e dovrà avvenire entro 1 anno dall'approvazione e dalla firma del Patto, da parte dei

Consigli comunali della città.

Il PAES è una componente chiave nell'impegno della città verso una strategia programmatica e

operativa di risparmio energetico, perché permette di valutare:

il livello di consumo di energia e di emissioni di CO2;

gli eventuali campi di intervento;

identificare i settori d'azione;

contribuire a mettere in opera le politiche e i programmi necessari nella città, per raggiungere gli

obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

L’ambito di azione del PAES, deve includere, in linea di massima, i seguenti settori:

edilizia, comprese le nuove costruzioni, i nuovi insediamenti, le riqualificazioni e ristrutturazioni

importanti;

infrastrutture urbane;

trasporti e mobilità urbana;

partecipazione dei cittadini;

comportamento energetico intelligente di cittadini, consumatori e imprese;

pianificazione territoriale.

Il Comune di Casagiove ha aderito al patto dei Sindaci con delibera di Consiglio n° 7 del 15 marzo 2012

Le risorse finanziarie

L’attuazione del Piano d’Azione verrà posta in essere dal Comune in modo graduale, secondo le

possibilità concrete e le disponibilità di risorse finanziarie.

Per le azioni che necessitano di copertura finanziaria, le risorse saranno reperite sia attraverso la

partecipazione a bandi europei, ministeriali e regionali sia attraverso forme di autofinanziamento

(ricorso a risorse proprie e accessi al credito). Verranno prese in considerazione dal Comune tutte le

possibili forme di reperimento finanziario.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

L’Unione Europea e il Ministero dell’Ambiente hanno predisposto delle linee di finanziamento dedicate

ai soggetti pubblici che hanno deliberato il PAES, nell’ottica di agevolare e facilitare la fase di

implementazione del PAES stesso.

Gli strumenti di finanziamento attualmente presenti sono:

ELENA (European Local Energy Assistance);

European Energy Efficiency Fund (EEEF);

Mobilizing Local Energy Investments;

Fondo Kyoto.

I primi tre sono strumenti tramite i quali ottenere finanziamenti agevolati per realizzare programmi

d’investimento in campo energetico. Inoltre, tali strumenti finanziano anche la parte di Assistenza

Tecnica necessaria per preparare, implementare e finanziare i programmi suddetti. (es. predisposizione

di piani economici, audit energetici, preparazione di procedure di appalto, sistemazioni contrattuali e

unità di applicazione del progetto). Il Fondo Kyoto, invece, è un fondo gestito dalla Cassa Depositi e

Prestiti per finanziare interventi di riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra.

Altri strumenti di finanziamento utilizzabili non solo da soggetti pubblici ma anche privati sono: ESCo

(Energy Service Company): compagnie che operano nel settore dell’efficienza energetica occupandosi

del progetto, del reperimento delle fonti di finanziamento, realizzando lo studio di fattibilità e di

progettazione dell’intervento, realizzandolo e occupandosi della manutenzione e gestione operativa.

PROGRESS: destinato alle imprese piccole e medie. Il suo scopo è quello di attribuire una garanzia sul

mutuo da parte del Fondo Sociale Europeo per facilitare l’accesso al credito delle aziende.

Per aggiornamenti costanti si rinvia al sito del Ministero www.campagnaseeitalia.it oppure a quello

europeo del Patto dei Sindaci http://www.pattodeisindaci.eu/support/fundinginstruments_it.html

Coinvolgimento dei portatori d’interesse

Al fine della buona riuscita del Piano d’Azione è necessario un coinvolgimento di tutti i protagonisti del

mondo civile ed economico del territorio e sovra comunale. Questo coinvolgimento, infatti consente

l’effettiva consapevolezza di tutti circa il ruolo di ciascuno. Ecco quindi che lo sviluppo sostenibile

necessita di varie forme di coinvolgimento, comunicazione, divulgazione.

L’Amministrazione ha già aperto un dialogo con diversi soggetti del mondo imprenditoriale, delle

associazioni dei consumatori, dei rappresentanti delle categorie produttive e del mondo

dell’associazionismo in generale per sviluppare questi temi, utilizzando diversi strumenti. Un esempio,

l’urbanistica partecipata, ovvero il coinvolgimento dei cittadini nelle trasformazioni del paese, realizzato

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

con diversi strumenti, dai più tradizionali ai più innovativi. Importante in tal senso il coinvolgimento

nella definizione di un Regolamento edilizio attento agli aspetti energetici che riguarda tutti i soggetti

che a vario titolo operano sul territorio.

Ruolo importante è assegnato al coinvolgimento dei cittadini al fine di poter spiegare le alternative

energetiche disponibili per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, ma anche più

semplicemente nelle scelte quotidiane di elettrodomestici.

La strategia generale e la metodologia

La scelta del Comune di ridurre le emissioni di CO2 a livello locale e personale necessita del primo

importante passo, che è la valutazione del punto di partenza. E’ quindi fondamentale “pesare”,

valutandolo tramite un opportuno bilancio, le emissioni di CO2 di cui siamo responsabili (carbon

footprint) direttamente e indirettamente, e mantenere in seguito un costante controllo per verificare se

le azioni rivolte alla riduzione stanno funzionando o meno.

Quale strumento utilizzare per effettuare questo calcolo? Non esiste un metodo univoco, vi sono

diverse variabili che devono essere tenute in considerazione quando si parla di bilancio di CO2 a livello

locale.

Mentre a livello nazionale questo metodo è codificato e condiviso tra le diverse nazioni, il problema del

livello locale è che isolare territorialmente un Comune, magari di piccole dimensioni non è facile.

Considerare un Comune come un sistema isolato non ha senso, quello che si produce e quello che si

consuma dipende fortemente dagli scambi con l’esterno e significherebbe perdere molte informazioni

se non si tenesse conto dei consumi di cui un territorio locale è comunque responsabile.3

Per valutare la CO2 di un dato territorio anche come indicatore di sostenibilità, dobbiamo

metodologicamente preoccuparci delle responsabilità delle emissioni e non solo della loro causalità, e

inoltre occorre analizzare con chiarezza come e dove l’utente a cui si rivolge il bilancio può intervenire

per migliorare la situazione.

Non a caso è lo stesso ufficio del Patto dei Sindaci ad evidenziare l’importanza di indicare le fonti di

emissioni sulle quali l’ente locale ha poteri di intervenire e su quali no. In questa prospettiva è poco

sensato includere nel bilancio le emissioni provenienti dal tratto autostradale che attraversa il territorio

comunale perché questo sarebbe gravato da emissioni di CO2 di cui non è direttamente responsabile e

su cui non ha possibilità d’azione.

3 Si tratta della cosiddetta “energia grigia”, ovvero di quell’energia che è stata utilizzata in altri luoghi per produrre quel determinato

prodotto energetico e consentirne l’utilizzo finale.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Esistono molti principi e metodi su cui basare un bilancio di CO2, ciascuno dei quali presenta vantaggi

e svantaggi; i due macro principi su cui si basano i bilanci di CO2 sono:

1) si può calcolare il proprio bilancio partendo dai dati di consumo dell’energia finale (al netto delle

perdite di trasformazione, trasporto e produzione), oppure

2) si può effettuare il calcolo tenendo conto dei fattori LCA (Life Cycle Assessment – Ciclo di vita del

prodotto) dei prodotti energetici.

Nel primo metodo si utilizzano fattori di emissione “Standard” in linea con i principi dell’IPCC, che

comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia

direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno dell’autorità locale, che indirettamente,

attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di calore/freddo nell’area

comunale. Secondo questo approccio il gas più importante è la CO2.

Nel metodo LCA, invece, tiene conto non solo delle emissioni derivate dalla combustione finale, ma

anche di tutte quelle emissioni che si originano all’interno della catena di approvvigionamento dei

carburanti, come le emissioni dovute allo sfruttamento, al trasporto, ai processi di raffinazione. Esso

include anche emissioni che si verificano al di fuori del territorio in cui il combustibile è utilizzato.

Nell’ambito di questo approccio le emissioni di gas a effetto serra derivanti dall’uso di

biomasse/biocombustibili, così come le emissioni connesse all’uso di elettricità verde certificata sono

superiori a zero. In questo caso possono svolgere un ruolo importante altri gas a effetto serra diversi

dalla CO2. Le autorità locali che decidono di utilizzare l’approccio LCA possono pertanto esprimere le

emissioni come CO2 equivalenti.

Nel caso specifico di Casagiove si è deciso di utilizzare il metodo “Standard” considerando i dati di

partenza disponibili e la possibilità di confronto negli anni.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Premessa

Sviluppo del Piano

Il PAES è uno strumento di pianificazione utile per la promozione dell’efficienza energetica e dell’uso

razionale di energia proveniente da fonti rinnovabili nel territorio. Il Piano identifica le categorie che

sono maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, tonnellate di anidride carbonica, riferendosi

a un anno rappresentativo (anno di baseline, per Casagiove è stato scelto il 2008) e, sulla base dei

risultati ottenuti, individua le Azioni di Piano che serviranno al raggiungimento dell’obiettivo finale.

Con obiettivo finale del Piano si intende la riduzione delle emissioni climalteranti di una percentuale

minima pari al 20%, risultato da raggiungere, attraverso la definizione di specifiche Azioni, entro l’anno

2020.

L’intera attività si attua mediante azioni di carattere sia pubblico che privato, ed è indirizzata

principalmente a informare e sensibilizzare gli attori coinvolti sulle tematiche energetiche, sia tramite la

pubblicizzazione di progetti di successo avviati, sia tramite l’impulso di nuove azioni.

L’azione di sensibilizzazione dei diversi attori attivi sul territorio e dell’intera comunità locale riveste un

ruolo fondamentale e strategico, poiché rappresenta la base per il successo di interventi e progetti

principali per la riduzione dei consumi energetici, oltre alla diffusione di comportamenti e abitudini di

consumo sostenibili.

Il PAES si sviluppa nelle fasi individuate nella tabella seguente:

Fase 1 Analisi del territorio

Screening finalizzato all’inquadramento dei contesti:

• territoriale

• demografico

• infrastrutturale / della mobilità / dei servizi

• edilizio

• paesaggistico

• economico e produttivo

Fase 2 Contesto normativo

Inquadramento del Comune negli ambiti normativi relativi all’efficienza energetica e alla gestione

sostenibile del territorio, sui diversi livelli gerarchici di legislazione.

Fase 3 Aspetti organizzativi e finanziari

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Definizione di:

• struttura organizzativa interna al Comune per la gestione del PAES

• risorse finanziarie

• politica di programmazione delle Azioni del PAES

Fase 4 Inventario delle Emissioni (Baseline Emission Inventory – BEI)

• Analisi del contesto energetico comunale.

• Identificazione delle fonti dei dati, individuazione dei modelli di calcolo.

• Raccolta ed elaborazione dei dati.

• Compilazione del Template di BEI, secondo lo schema del Patto dei Sindaci.

Fase 5 Azioni intraprese

• Individuazione delle Azioni di efficienza energetica intraprese dal Comune dall’anno di BEI ad oggi.

• Quantificazione del risparmio energetico e della riduzione di emissioni già ottenuti nel periodo di

riferimento.

Fase 6 Scenario di sviluppo

• Definizione dello scenario di sviluppo tendenziale in assenza di interventi finalizzati alla riduzione

delle emissioni (scenario BaU).

• Definizione dello scenario di piano: trend di sviluppo in seguito all’adozione di interventi di risparmio

energetico.

• Rappresentazione grafica dell’obiettivo di riduzione a partire dall’anno di BEI.

Fase 7 Azioni di Piano

• Esplicazione delle modalità di presentazione delle azioni (schede di progetto).

• Sintesi operativa: presentazione dei risultati delle azioni per settore attraverso indicatori energetici e

ambientali.

Fase 8 Monitoraggio

• Definizione degli indicatori di monitoraggio e delle frequenze delle misurazioni

• Modalità di misurazione (diretta e indiretta).

• Informazioni in merito alla presentazione dei Report di Monitoraggio.

Fase 9 Sensibilizzazione / Pubblicizzazione

• Obiettivi generali e individuazione degli stakeholder.

• Definizione delle modalità di coinvolgimento degli attori .

• Individuazione dei mezzi di comunicazione.

• Obiettivi del processo di pubblicizzazione.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

1. Analisi del territorio comunale

1.1. Inquadramento territoriale

Casagiove sito nella regione Campania, in provincia di Caserta, sorge ai margini della pianura campana,

alle pendici del monte Tifata. I Comuni di prima corona (immediatamente confinanti) sono: San Prisco,

Caserta, Casapulla, Macerata Campania, San Nicola la Strada, Recale.

Misure

Superficie 6,31 kmq

Classificazione Sismica sismicità media

Clima

Gradi Giorno 942

Zona Climatica (a) C

Accensione Impianti Termici

il limite massimo consentito è di 10 ore giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo

Figura 1-Inquadramento territoriale

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

1.2. Analisi demografica

Il Comune di Casagiove conta attualmente 13.810 abitanti (dato comunale aggiornato al 2013) e mostra

una densità abitativa di circa 2.160 abitanti per kmq.

L’andamento demografico mostra un trend di ripresa dopo un periodo di 7 anni di continua decrescita

dei residenti. Gli abitanti sono distribuiti in 5.202 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di

circa 2.7 componenti.

Tabella 1- Andamento demografico

TREND POPOLAZIONE

Anno Popolazione (N.) Variazione % su anno prec.

2001 14.815 -

2002 14.779 -0,24

2003 14.720 -0,4

2004 14.810 0,61

2005 14.683 -0,86

2006 14.495 -1,28

2007 14.381 -0,79

2008 14.279 -0,71

2009 14.186 -0,65

2010 14.159 -0,19

2011 13.674 -3,43

2012 13.769 0,69

2013 13.810 0,3

Tabella 2- Andamento demografico; variazione %

13.000

13.200

13.400

13.600

13.800

14.000

14.200

14.400

14.600

14.800

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Popolazione residente nel comune di

Casagiove Campania dal 2005 al 2013

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Gli indici di distribuzione dell’età mostrano una maggiore presenza di residenti compresi in fasce medie

(15 ‐ 65 anni), che occupano circa il 67,6% della popolazione, seguiti dagli over 65 (20 %) e da una fetta

minore degli under 14 (circa 13%).

Figura 2- Piramide dell’età

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

1.3. Infrastrutture, mobilità e servizi Sistema della viabilità

Il territorio del comune risulta compreso tra i 50 e i 425 metri sul livello del mare e si sviluppa lungo la

direttrice Maddaloni-Caserta-Capua, all’interno di una conurbazione che si estende con continuità

intorno alla SS. Appia.

La struttura urbana si presenta notevolmente influenzata dalla presenza della via Appia e delle linee

ferroviarie Cassino-Caserta e Napoli-Foggia.

L’abitato si estende quasi interamente a monte della statale Appia e si incunea, senza soluzione di

continuità nella conurbazione casertana che si svolge da Caserta a Capua.

Alla parte collinare, coperta da uliveti sparsi ed interessata da cave di calcare non più in esercizio, si

contrappone il paesaggio abitato e le aree ancora libere, interessate da coltivazioni a carattere

seminativo, ubicate prevalentemente a nord-ovest ed a sud, tra la statale Appia e la FF.SS. Roma-

Napoli.

Attrezzature scolastiche

Per quanto riguarda l’ambito dei servizi all’istruzione pubblica, sono presenti 2 Scuole dell’Infanzia, 3

Scuole Primarie, 1 Scuola Secondaria di I grado.

Tabella 3- Edifici di proprietà comunale

Scuola dell'infanzia "G: Rodari" via XXV Aprile

Scuola dell'infanzia "G.B. Basile" Via Brescia

Scuola elementare "A. Moro" Piazza Degli Eroi

Scuola Elementare "E. De Filippo" Via M. Santoro

Scuola Elementare Primaria "E. Caruso" Piazza Degli Eroi

Scuola Media "G. Pascoli" Via Venezia

Sede Comune Comune di Casagiove Via Jovara

Edificio Storico Quartiere Militare Borbonico Via Quartiere Nuovo

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

1.4. Contesto paesaggistico, economico e produttivo

Chiamato fino al 1810 “Casanova”, il comune deriva l’attuale nome dalla presenza di un tempio

dedicato a Giove di cui di recente si sono ritrovati resti in un’area del monte Tifata, attualmente

territorio del Comune di San Prisco. Ma già la Tabula Peutingeriana (copia medievale di un antico

stradario del III secolo d.C.) riportava sui Monti Tifatini il simbolo del tempio con l'iscrizione: Iovis

Tifatinus (Giove Tifatino).

I Monti Tifatini fanno corona alla città di Caserta, interessando altresì i comuni di Maddaloni.

Si estendono su una superficie di 14.800 ettari, costituendo tuttora un prezioso ecosistema, ricco di

elementi di biodiversità.

La natura dei monti Tifatini è essenzialmente calcarea e le attività estrattive sono volte principalmente

all’asportazione di questo materiale. Gli ambienti naturali della realtà tifatina vanno dal cespugliato alla

macchia alta, dal boschetto misto, dai prati polifiti agli orti e vigneti. Esistono dei microhabitat semi-

naturali degni di attenzione, tale da proporre questi ambiti nel novero dei SIC, siti di interesse

comunitario. In particolare i luoghi che ospitano fonti ove alberga il granchio di fiume, la salamandrina

degli occhiali ed il tritone italico. Questi residui esempi di una natura coartata rischiano ogni giorno che

passa la scomparsa.

II Tifata presenta tre aspetti diversi nei confronti della vegetazione a seconda dei versanti. Sul versante

settentrionale la vegetazione è arborea, folta ed intricata, tipica della macchia mediterranea. Sul versante

occidentale c'è un situazione mista, ove la vegetazione spontanea s'insinua anche tra le abitazioni e

convivono piante della macchia mediterranea, vegetazione xerofita ed uliveti. Sul versante meridionale

prevale la vegetazione erbacea e xerofita con rare piante arboree. Il versante orientale si disperde lungo

il crinale che degrada con minore pendenza verso il territorio di Caserta e si disperde tra collinette e

vallate.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

2. Contesto normativo 2.1. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Il Comune di Casagiove intende realizzare una serie di attività e iniziative finalizzate al raggiungimento

di politiche di sostenibilità energetica e ambientale, attraverso campagne di sensibilizzazione per un uso

razionale dell’energia.

Coerentemente con la politica energetica del territorio, l’adesione formale al Patto dei Sindaci (PdS nel

seguito) consente al Comune di Casagiove di attestare la propria sensibilità in merito alle tematiche

ambientali. La redazione del PAES, da completare entro un anno dalla sottoscrizione del PdS, diventa

lo strumento tramite cui è possibile raccogliere in maniera ordinata quanto è già stato fatto, e

programmare nuove azioni da intraprendere per il raggiungimento dell’obiettivo del 20% di riduzione di

CO2 nel 2020.

Il modello proposto dal PdS per la sintesi delle azioni identifica sette macrosettori in cui programmare

gli interventi a cura del pubblico e del privato; in particolare, il PdS consiglia soprattutto interventi nel

settore della Pubblica Amministrazione per il valore esemplare che essi potranno avere sul territorio e

sui cittadini.

L’inserimento dei dati e le conseguenti azioni che riguardano il settore dell’industria non ETS non è

previsto come obbligatorio: è lasciata facoltà al comune di decidere se inserire o meno il settore

industria nelle scelte di Piano, in funzione, ovviamente, della collaborazione che l’intero comparto

industriale intenda attuare con l’Amministrazione, attraverso una definita politica di riduzione dei

consumi energetici, in maniera più restrittiva rispetto alle vigenti disposizioni normative. In caso

contrario invece si consiglia di escludere il settore dell’industria non ETS dal conteggio dell’inventario.

Le azioni si focalizzano sulle seguenti aree di intervento:

efficienza energetica sugli edifici, sia pubblici sia privati;

trasporti, sia pubblici che privati;

produzione locale di energia;

pianificazione territoriale;

pubblicizzazione e sensibilizzazione.

Per ogni intervento è previsto uno studio di fattibilità tecnico economica e una stima del potenziale di

risparmio emissivo, che saranno riassunti in forma schematica nelle Schede allegate.

Il Comune di Casagiove valuterà, sulla base delle disponibilità di risorse e strumenti finanziari previsti

dalle normative vigenti, la programmazione delle azioni secondo il criterio di:

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

azioni a costo “zero” (o comunque a costo minimo), di pertinenza comunale, di cui è possibile

valutare ogni aspetto del progetto nel dettaglio;

azioni per cui risulta necessario redigere uno studio di fattibilità e una pianificazione degli

investimenti finanziari, e per cui sono previsti tempi tecnici di realizzazione ricadenti nell’intervallo

di tempo individuato;

linee guida da perseguire nel tempo, potenzialmente suscettibili di variazioni in base all’evoluzione

tecnologica, di nuove possibilità di finanziamento e di nuove opportunità normative

successivamente emerse.

Le azioni approvate dal presente Piano, finalizzate al perseguimento dell’obiettivo finale, non possono

subire variazioni sostanziali di contenuti in termini peggiorativi, mentre è possibile altresì adottare

modifiche volte al miglioramento degli obiettivi stessi.

Gli aspetti fondamentali per l’ adeguata redazione del PAES sono:

definizione di un inventario delle emissioni quanto più aderente alla realtà del territorio;

coinvolgimento di tutte le parti interessate, sia pubbliche che private, al progetto PAES al fine di

garantire la continuità dello sviluppo delle azioni nel tempo;

preparazione di un team di lavoro competente pronto a mettere in atto quanto pianificato;

valutazione della fattibilità finanziaria e individuazione per ogni progetto proposto del responsabile

del processo;

confronto e aggiornamento continuo rispetto alle realtà comunali amministrative analoghe;

formazione specifica rivolta al personale interno all’organico del Comune, sui temi della gestione

energetica ottimale, dei riferimenti normativi applicabili, della sorveglianza del territorio;

pianificazione di progetti che nel lungo periodo perseguano obiettivi condivisibili da soggetti

differenti.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

2.2. Piani territoriali e settoriali

Il PAES, documento programmatico trasversale rispetto a quelli esistenti, si prefigge l’obiettivo di

“trattare” gli aspetti energetici contenuti nei documenti seguenti senza ridondanza, ma in una logica di

integrazione. Qui di seguito un ventaglio dei piani a livello regionale, provinciale e locale, che

affrontano le tematiche di territorio e ambiente del Comune.

Il Piano d’Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (PASER), definito in concomitanza

all’attualizzazione delle Linee di Indirizzo Strategico del Piano Energetico Ambientale della Regione

Campania pubblicate sul B.U.R.C. n.43 del 28 Ottobre 2008. Tale programmazione nasce a valle di un

percorso effettuato in Regione Campania a partire dalle Linee guida in materia di politica regionale e di

sviluppo sostenibile nel settore energetico approvate con D.G.R. n.4818 del 25/10/2002 e dalla

successiva Analisi del fabbisogno di energia elettrica in Campania: bilancio di previsione e

potenziamento del parco termoelettrico regionale che integrava le linee guida precedenti ed ha

rivalutato le esigenze relative sia ai nuovi impianti da fonti rinnovabili e cogenerazione, sia ai nuovi

insediamenti termoelettrici.

Il Piano Territoriale Regionale – approvato il 16 settembre 2008 – ha definito, in conformità all’articolo

13 della legge regionale n. 16/2004, i criteri, gli indirizzi e i contenuti strategici della pianificazione

territoriale regionale e costituisce il quadro territoriale di riferimento per la pianificazione territoriale

provinciale e la pianificazione urbanistica comunale.

Le linee guida del PTR per il paesaggio:

costituiscono il quadro di riferimento unitario, relativo ad ogni singola parte del territorio

regionale, della pianificazione paesaggistica;

forniscono criteri ed indirizzi di tutela, valorizzazione, salvaguardia e gestione del paesaggio per

la pianificazione provinciale e comunale, finalizzati alla tutela dell’integrità fisica e dell’identità

culturale del territorio (come indicato dalla legge regionale n.16/2004, articolo 2, comma 1,

lettera c);

definiscono, ai sensi della legge regionale n. 16/2004, articolo 13, gli indirizzi per lo sviluppo

sostenibile e i criteri generali da rispettare nella valutazione dei carichi insediativi ammissibili sul

territorio;

contengono direttive specifiche, indirizzi e criteri metodologici il cui rispetto è cogente ai soli

fini paesaggistici per la verifica di compatibilità dei Piani Territoriali di Coordinamento

Provinciali (PTCP), dei Piani Urbanistici Comunali (PUC) e dei piani di settore di cui alla legge

regionale n. 16/2004, articolo 14, da parte dei rispettivi organi competenti, nonché per la

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

valutazione ambientale strategica di cui alla direttiva 42/2001/CE del 27 giugno 2001, prevista

dalla legge regionale n.16/2004, articolo 47.

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (entrato in vigore il 17 luglio 2012) si occupa

dell’assetto e tutela del territorio ponendosi come strumento intermedio tra la scala regionale e quella

comunale, nonché come strumento prescrittivo e vincolante per le previsioni di piano del PUC.

Il PTCP della Provincia di Caserta individua, quale obiettivo generale, la conservazione, la tutela e il

rafforzamento, della qualità ambientale del territorio, attraverso macro azioni relative ai differenti ambiti

insistenti sulle dinamiche paesistiche: valorizzazione delle peculiarità paesistiche, miglioramento

dell’accessibilità del territorio, riqualificazione dei corpi idrici, riqualificazione territoriale e

razionalizzazione dell’uso e dell’occupazione di suolo, innovazione delle reti, salvaguardia e tutela delle

aree agricole.

Il Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP) della Provincia di Caserta, presentato il 10 marzo

2009, rappresenta uno strumento indispensabile per dar vita ad una programmazione sul medio ‐

lungo periodo degli interventi da realizzare per gestire la domanda e pianificare l'offerta di energia sul

territorio di riferimento, con l’obiettivo contemporaneo di ridurre le emissioni di inquinanti in

atmosfera.

Il Piano Regolatore Generale, strumento di pianificazione comunale, è stato sostituito, a seguito del

recepimento della L.R. 16/2004, dal Piano Urbanistico Comunale, aggiornato a dicembre 2009.

Il Piano Urbanistico Comunale prevede:

l’analisi della popolazione, con l' indicazione delle possibili soluzioni assunte a base della

pianificazione;

la valutazione delle attività produttive insediate nel territorio comunale con la relativa dotazione

di servizi;

la stima del fabbisogno abitativo;

l’analisi della rete delle infrastrutture e delle principali opere di urbanizzazione primaria e

secondaria;

la valutazione della normativa d' uso del territorio per le diverse destinazioni di zona;

l’individuazione delle unità territoriali minime;

l'individuazione delle porzioni di territorio comunale da sottoporre a speciali norme di tutela e

salvaguardia;

l'individuazione degli ambiti territoriali ove si renda opportuno il recupero del patrimonio

edilizio ed urbanistico esistente, nonché dei manufatti e complessi di importanza storico‐

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

artistica ed ambientale, anche non vincolati ai sensi del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.

42;

la definizione delle norme e delle procedure per misurare la compatibilità ambientale dei

progetti di trasformazione urbanistica e territoriale, ricadenti nel territorio comunale.

Il Regolamento Edilizio Comunale non è aggiornato dal punto di vista dell’efficienza energetica e del

contenimento dei consumi. Il Comune ha pertanto previsto, per la definizione del Piano Urbanistico

Comunale (PUC), specifiche indicazioni finalizzate alla riduzione dei consumi energetici per gli

interventi di riqualificazione e per le nuove costruzioni, sulla base delle evoluzioni normative in merito.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

3. Aspetti organizzativi e finanziari

3.1. Coordinamento, struttura organizzativa e risorse umane dedicate

Il Comune di Casagiove, al fine di sviluppare il progetto PAES, ha istituito al proprio interno una

struttura organizzativa costituita da:

• un Comitato di Coordinamento, il cui responsabile PRO TEMPORE è il Sindaco, costituito dalla

Giunta Comunale. Il Comitato di Coordinamento valuta le azioni del PAES, individua le priorità

d’intervento, definisce le forme di finanziamento e propone modifiche al PAES al fine di raggiungere

l’obiettivo di riduzione delle emissioni di almeno il 20% al 2020.

• Un Gruppo di Lavoro, costituito dai rappresentanti dei i settori coinvolti nelle tematiche energetico

ambientali affrontate nel documento, e coordinato dai Responsabili dei settori Urbanistica e Lavori

Pubblici, con l’assistenza di società di consulenza tecnica. Il gruppo si occupa dell’implementazione del

PAES, e dei rapporti con i consulenti esterni coinvolti per lo sviluppo del progetto.

Il Comitato di Coordinamento e il Gruppo di Lavoro si riuniranno con cadenza regolare e per tutte le

volte ritenute necessarie, affinché tutte le parti coinvolte possano partecipare attivamente alla redazione

e all’approvazione del documento in ogni sua parte. Il seguente diagramma esemplifica la struttura

organizzativa del Comune di Casagiove per lo sviluppo ed implementazione del PAES.

Figura 3- Struttura organizzativa

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

3.2. Budget e Risorse finanziarie

Il Comune di Casagiove procederà all’attuazione delle azioni contenute nel presente Piano di Azione

mediante progetti concreti e graduali.

Le azioni che necessitano di copertura finanziaria faranno riferimento a risorse reperite sia attraverso la

partecipazione a bandi europei, ministeriali e regionali sia attraverso forme di autofinanziamento

(ricorso a risorse proprie e accessi al credito).

Il Comune è disponibile alla valutazione di tutte le possibili forme di reperimento di risorse finanziarie,

tra cui:

• fondi di rotazione;

• finanziamenti tramite terzi;

• leasing: operativo/capitale;

• ESCo;

• partnership pubblico – privata.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

3.3. Programmazione delle azioni Da principio saranno favorite le azioni a costo zero o minimo, ovvero quelle che non richiedano una

spesa di denaro, o che individuino spese molto contenute, per il soggetto aderente all’iniziativa e/o per

il comune e conducano a risultati immediati, del tipo:

• razionalizzazione degli utilizzi in corso;

• verifica delle forme di acquisto e approvvigionamento dell’energia (energy saving);

• verifica e rinegoziazione dei contratti (energy saving);

• campagne informative finalizzate al “buon uso” delle risorse (sensibilizzazione).

Gli altri interventi saranno pianificati a partire da una strategia di finanziamento supportata da esperti,

che si occuperanno dello studio di fattibilità di autofinanziamento e delle capacità di indebitamento, sia

dello studio delle spese correnti e potenziali riduzioni di spese a costo sostenibile.

Il ricorso al finanziamento diventa importante per gli interventi di breve‐medio periodo. Mentre per le

pianificazioni sul lungo termine ci si affida ad una precisa strategia di intervento piuttosto che a forme

incentivanti, estranee ad una logica programmatoria degli interventi, per il loro costante mutare sulla

base della normativa vigente e delle opportunità offerte dal mercato e/o a formulazioni di contratti di

prestazioni che permettono di condividere il rischio e il raggiungimento del risultato con società di

capitale di servizi energetici. Le valutazioni complessive delle azioni, pur essendo vagliate sotto la logica

inevitabile dei finanziamenti economici, trovano la loro grande potenzialità nei benefici energetici e

ambientali che esse comportano.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

4. Inventario delle emissioni

4.1 Anno di riferimento dell’IBE

Il PAES dovrà promuovere attività finalizzate al raggiungimento della riduzione delle emissioni di CO2

di almeno il 20% entro il 2020 rispetto ad un anno di riferimento.

Si è scelto come anno‐base (baseline) il 2008 poiché, tra gli anni più vicini al 1990 (anno di

riferimento per Kyoto), è quello per cui si dispone del maggior numero di informazioni affidabili,

monitorate dalle banche dati, dai gestori dei servizi energetici e dagli osservatori disponibili sul

territorio.

Metodo di calcolo e fonti dei dati

Il metodo di calcolo per la quantificazione delle emissioni per settore è condizionata dalla tipologia di

dati disponibili. Mentre per i dati riferiti al patrimonio comunale è stato impiegato l’approccio diretto

del recupero mediante i dati disponibili presso gli Uffici comunali, per i dati territoriali si è fatto

riferimento a banche dati rese disponibili dal MISE e dall’ISTAT.

Le banche dati rendono disponibili i dati di consumo energetico finale riferiti al singolo comune divisi

per settore e per vettore. Le informazioni raccolte a livello comunale derivano da un approccio

metodologico che si può definire "misto": da una parte, le informazioni vengono elaborate secondo

una stima "top-down" a partire dalla disaggregazione dei dati del Bilancio Energetico su base

provinciale, utilizzando opportuni indicatori statistici, quali la popolazione, il numero di veicoli, ecc.),

dall'altra considerando direttamente alcune informazioni puntuali secondo un approccio "bottom-up" (

impianti a fonti rinnovabili, ecc).

La tabella 1 riportata di seguito individua i livelli di gestione dei dati: una diretta e una indiretta con la

collaborazione dell’ufficio comunale che si è occupato del reperimento degli stessi; tali valori sono

successivamente aggregati in modo differente secondo le categorie individuate nel template di

inventario.

I dati relativi alla gestione diretta sono quelli reperiti tramite le seguenti modalità:

check‐list di screening del territorio;

dati di consumi finali per tutte le utenze a carico del Comune;

dati di consumi dei settori privati forniti dai gestori dei servizi energetici e dalle multi utility

operanti sul territorio.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

I dati relativi alla gestione indiretta sono stati raccolti facendo riferimento a:

banche dati nazionali: ISTAT, ACI, MISE;

Piani settoriali regionali e provinciali.

Tabella 4– Livello di gestione dei dati necessari per la redazione dell’inventario delle emissioni

Reperibilità dei dati Gestione diretta Gestione indiretta

Immobili di proprietà del comune Settore residenziale

Illuminazione Pubblica Settore commerciale e terziario

Parco veicoli comunale Trasporti urbani

Trasporti pubblici

Produzione di energie rinnovabili e generazione distribuita di energia

Si riporta di seguito la tabella 4 riassuntiva in cui sono indicati, per ogni categoria coinvolta, i metodi di

calcolo e le relative fonti delle informazioni utilizzati per le stime della produzione e dei consumi

energetici.

Tabella 5– Possibili fonti di reperimento dei dati, distinte per tipologia di analisi

Categoria Analisi top‐down Analisi bottom‐up

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE:

Edifici, attrezzature/impianti della PP.AA. Dati forniti dal Comune e da multi utility

Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non PP.AA.)

Banche dati Piani Provinciali Dati forniti da multi utility

Edifici residenziali Banche dati Piani Provinciali Dati forniti da multi utility e dal Comune

Illuminazione pubblica Dati forniti dal Comune e da multi utility

TRASPORTI:

Parco veicoli comunale Dati forniti dal Comune

Trasporti pubblici Dati forniti dal gestore trasporti

Trasporti privati e commerciali Banche dati Piani Provinciali Osservatori del traffico

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

4.2. Sistema energetico delle emissioni: l’analisi preliminare

Dall’analisi dei diversi strumenti di pianificazione energetica, su scala sia locale sia sovralocale è

possibile estrapolare dati che, una volta elaborati, consentano di definire un quadro di riferimento –

provinciale, regionale e nazionale – del consumo pro capite di energia sul territorio, cui paragonare i

valori risultanti dai calcoli dell’inventario delle emissioni comunale.

Tabella 6 Confronto delle medie pro-capite provinciali, regionali e nazionali degli usi finali di energia

Territorio Consumi pro‐capite

(MWh/ab) Fonte dati

Comune di Casagiove

11,6 Inventario delle Emissioni - PAES 4

Provincia di Caserta 16,5 Piano Energetico Ambientale della Provincia

di Caserta

Regione Campania 13,2 ENEA – Statistiche Energetiche Regionali ‐

PEAR Campania

Italia 27,2 (al 2008) Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas

ed ENEA

4.2.1. Analisi provinciale per vettore energetico Di seguito sono riportati i consumi di combustibili come mostrati all’interno del PEAP (Piano

Energetico Ambientale Provinciale) per il periodo 1995‐2006, nella provincia di Caserta. È possibile

osservare che i consumi hanno avuto un trend crescente fino al 2004 per poi subire una stabilizzazione.

Figura 4 ‐ Consumo di combustibili, Provincia di Caserta, anni 1995‐ 2006. (Fonte: PEAP Caserta)

4 Dati che non tengono conto di eventuali industrie ETS e non ETS.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Per l’anno 2006, il fabbisogno energetico della Provincia di Caserta risulta coperto per metà da

combustibili quali gasolio e benzina. Tuttavia, la parte di mercato ricoperta dalla benzina mostra già una

tendenza in diminuzione a partire dall’anno 1996. In crescita risulta essere lo sfruttamento del gas

naturale (34%) e del GPL (10%) mentre l’utilizzo degli oli combustibili appare marginale. La quota di

mercato detenuta dal gasolio è rimasta praticamente costante (40%) nel periodo analizzato.

Figura 5 – Ripartizione percentuale consumi combustibili, Provincia di Caserta, anni 1995-2006. (Fonte: PEAP

Caserta)

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

4.2.2. Analisi provinciale per settore di attività

Il settore più energivoro risulta essere quello dei trasporti, che assorbe più della metà dell’intero

fabbisogno provinciale, anche se la sua incidenza è diminuita a partire dal 1998 ed il consumo totale di

combustibile mostra un leggero calo a partire dall’anno 2002. Segue, poi, il settore termoelettrico, il cui

peso è in graduale aumento nell’ultimo quinquennio. In particolare, solo negli ultimi due anni del

periodo analizzato si è assistito ad un incremento del fabbisogno pari a circa il 22%. Il settore

residenziale assorbe il 20% dell’energia da combustibile ed il suo peso mostra un graduale aumento,

mentre il comparto primario utilizza circa 100 ktep/annui. Il settore terziario, invece, non incide in

modo rilevante sul fabbisogno provinciale. Infine, per il settore secondario non si è assistito a variazioni

di rilevo nel periodo di osservazione considerato. Tale comparto ricopre circa il 7% dell’intero

fabbisogno provinciale e, per il 2006, ha fatto registrare una diminuzione dei consumi rispetto all’anno

precedente pari al 2.2%.

Figura 6 – Ripartizione percentuale consumi per settore, Provincia di Caserta, anni 1995-2006. (Fonte: PEAP

Caserta)

Figura 7 – Ripartizione percentuale consumi per settore, Provincia di Caserta , anno 2006. (Fonte: PEAP Caserta)

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

4.2.3. Stato delle emissioni su base provinciale In base alle valutazioni riportate nel Piano Energetico Ambientale, relativamente al periodo 1995‐2006,

nella Provincia di Caserta il valore delle emissioni totali in atmosfera di gas serra, fatta eccezione per

una lieve flessione nel 1996, ha seguito un trend di continua crescita fino al 2004, mentre nell’ultimo

biennio considerato si riscontra una stabilizzazione, con un trend lievemente negativo.

Figura 8 – Serie temporale delle emissioni di gas serra, Provincia di Caserta, anni 1995-2006. (Fonte: PEAP

Caserta)

In merito ai singoli settori, emerge che il contributo maggiore è dato dal settore trasporti, con circa il

40% delle emissioni in atmosfera, seguito dagli usi civili e dalle attività produttive, con quota

percentuale pari a circa il 30% del totale delle emissioni.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Figura 9 – Serie temporale emissioni climalteranti per settore, Provincia di Caserta, anni 2001-2006. (Fonte: PEAP

Caserta)

Prendendo in esame il contributo alle emissioni in atmosfera dei diversi vettori energetici, si osserva il

primato dell’energia elettrica (rappresenta circa il 40% delle emissioni totali), mentre relativamente poco

significativo si presenta il contributo del GPL (6‐7 %), e praticamente nullo quello dell’olio

combustibile. Si nota, inoltre, che nel corso un contributo del gasolio pressoché costante (circa al 30%),

mentre cresce quello del gas naturale (grazie alla diffusione della rete di fornitura domestica) che negli

ultimi anni del periodo analizzato supera in percentuale il contributo del vettore energetico benzina, in

progressiva diminuzione.

Figura 10 - Serie temporale emissioni climalteranti per vettore, Provincia di Caserta, anni 2001-2006. (Fonte: PEAP

Caserta)

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

4.3. Consumi energetici e emissioni per categoria per Casagiove A livello nazionale, lo studio ISTAT “Il sistema energetico italiano e gli obiettivi ambientali al

2020”, pubblicato il 6 luglio 2010, presenta un quadro sintetico del sistema energetico italiano nel 2009

e con riferimento all’ultimo decennio. L’analisi si basa su dati resi disponibili dai principali produttori di

statistiche energetiche sul territorio: il Ministero dello Sviluppo Economico, l’Enea e la società Terna.

Nel periodo 1996‐2005 le emissioni di gas serra in Italia sono aumentate del 9,7% (dati Eurostat),

mentre dal 2005 al 2007 si sono ridotte del 3,7% circa. Nella produzione complessiva di energia

elettrica si è registrato un calo della produzione termoelettrica tradizionale, che passa dall’81,2% del

2004 al 76,4% del 2009, a vantaggio della quota di rinnovabili, la cui incidenza sulla produzione

complessiva passa dal 18,8% del 2004 al 23,6% del 2009.

Tra i settori utilizzatori finali di energia, la quota più elevata (pari al 35,2%) nel 2009 è attribuita al

settore degli usi civili (che include il settore domestico, il commercio, i servizi e la Pubblica

Amministrazione); seguono il settore dei trasporti (32,2%) e quello industriale (22,6%).

Complessivamente, gli usi finali di energia sono aumentati dell’8,7% nel periodo 2000‐2005 e sono

diminuiti del 9,2% negli anni 2005‐2009.

Nel seguito sono riportati in maniera sintetica i dati relativi ai consumi di energia e le corrispondenti

emissioni di anidride carbonica per il comune di Casagiove, suddivisi per categorie, così come indicato

dal template del Convenat of Mayors.

4.3.1. Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici, attrezzature/impianti della PP.AA. Il comune di Casagiove per il settore degli immobili pubblici ha fornito puntualmente i dati dei consumi

di gas naturale, e quelli dei consumi elettrici indicati dal gestore, per ciascuna utenza (edifici comunale e

scuole). Sono stati differenziati i consumi elettrici della pubblica illuminazione da quella degli edifici.

Il diagramma sottostante in Figura 9, che mette in evidenza la suddivisione dei consumi energetici per i

diversi vettori impiegati, mostra un contributo lievemente prevalente da parte del vettore energia

elettrica, con poco più del 51% per l’anno 2008.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Figura 11 – Consumi energetici per vettore – Settore Pubblico- 2008

Risultati per l’anno di baseline 2008

I consumi totali per il settore di energia finale ammontano a circa 1365 MWh.

Le emissioni corrispondenti in atmosfera corrispondono a 473 tCO2.

Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non PP.AA.) I costi energetici per il funzionamento delle strutture del terziario sono sostenuti da privati, pertanto

non è stato possibile effettuare una raccolta dei dati effettivi ma si è fatto riferimento, per l’energia

elettrica, ai dati forniti dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, che rilascia annualmente dati

statistici, anche su base provinciale. Da tali dati è stato ottenuto il dato settoriale su scala comunale.

Non è stato possibile rilevare, attraverso il gestore, i consumi termici in modo diretto. I risultati

ottenuti, del tutto congruenti con lo scenario provinciale, sono frutto dell’elaborazione dei dati

analizzati su base provinciale forniti dal MISE e da TERNA e confrontati con la popolazione (dati

ISTAT) del comune di Casagiove.

Risultati per l’anno di baseline 2008

I consumi totali di energia finale per il settore ammontano a circa 14303 MWh.

Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 6750 tCO2.

51%

49% Elettricità

Gas naturale

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Edifici residenziali

Le emissioni per il reparto residenziale sono prodotte dalla combustione di vettori energetici (metano,

gasolio, olio combustibile) utilizzate per il riscaldamento invernale degli edifici.

Il comune si colloca nella zona climatica C, caratterizzata da limitazione all’accensione degli impianti

termici, consentita nel periodo 15 novembre – 31 marzo, per 10 ore giornaliere, secondo la

classificazione del D.P.R. n. 412 del 1993 riportata di seguito:

Provincia Zona

climatica Gradi giorno Comune

Caserta C 942 Casagiove Tabella 7- Dati climatici

La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta dal D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993

“Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli

edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della L. 9 gennaio 1991, n.

10.”

Tutti i comuni italiani sono stati suddivisi in sei zone climatiche, per mezzo della tabella A allegata al

decreto. Sono stati forniti inoltre, per ciascun comune, le indicazioni sulla somma, estesa a tutti i giorni

di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la

temperatura dell'ambiente, convenzionalmente fissata a 20 °C, e la temperatura media esterna

giornaliera; l'unità di misura utilizzata è il grado giorno (GG).

La zona climatica di appartenenza indica in quale periodo e per quante ore è possibile accendere il

riscaldamento negli edifici. I dati relativi al settore residenziale (bollette, questionari, ecc…) non sono

gestibili in modalità diretta, in quanto risulta impossibile raccogliere i consumi reali di tutte le utenze

private a meno dell’esistenza di una banca dati organizzata.

Per inquadrare la dimensione del parco edilizio residenziale del territorio e i consumi energetici

connessi si fa riferimento:

per il gas naturale, ai dati effettivi per gli anni 2011 e 2012 riguardanti le sole abitazioni, ricevuti

dal gestore, e si è proceduto a confrontarli con i consumi pro-capite dei dati ISTAT del

capoluogo di provincia, Caserta;

Per il gasolio e il gpl, ai calcoli effettuati dai dati delle vendite di combustibile nella provincia di

Caserta e relazionati alla popolazione del comune di Casagiove utilizzando gli opportuni

coefficienti di proporzionalità;

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

per l’energia elettrica, ai dati di Terna su base provinciale (che rappresenta una scala molto

prossima a quella richiesta) , disaggregando il dato settoriale su scala comunale.

Tabella 8- Consumo gas per abitazione

Il riscaldamento rappresenta una delle preponderanti fonti di emissioni di gas serra sul territorio,

pertanto è sicuramente necessaria l’analisi del parco caldaie censito per calibrare interventi mirati. Per

tale motivo è importante prevedere almeno un’azione che analizzi lo stato di fatto degli impianti termici

presenti sul territorio comunale. così da poter individuare gli impianti più obsoleti sui quali è opportuno

intervenire con azioni di manutenzione programmata o con la sostituzione in caso di vetustà (10‐15

anni) con impianti di ultima generazione (caldaie ad alto rendimento e a condensazione).

Il Comune potrà in seguito valutare questa o altri tipi di azioni specifiche, adatte alla condizione

emissiva sul proprio territorio, al fine di ridurre l’impatto proveniente dalle attività di climatizzazione.

Risultati per l’anno di baseline 2008

I consumi totali di energia finale per il settore ammontano a circa 60300 MWh.

Le corrispondenti emissioni totali in atmosfera equivalgono a 15536 tCO2.

In merito a tali emissioni, ogni cittadino è responsabile di circa 1,08 tCO2/persona emesse in

atmosfera relativamente a questo settore.

Illuminazione pubblica

I dati relativi ai consumi elettrici del settore dell’illuminazione pubblica sono stati ricavati dallo storico

delle bollette che consentono di quantificare i consumi totali di energia.

Sono presenti su tutto il territorio comunale 1679 punti luce con 28 pod. Per la riduzione delle

emissioni dovute al settore in oggetto esistono diverse potenziali iniziative atte a mettere in efficienza il

sistema, come la sostituzione dei corpi illuminanti, l’utilizzo di sistemi che abbassano la tensione nelle

metano mc/procapite n. abitanti tot mc da 38,1 MJ GJ MWh

240.91 14279.00 3440009.01 131064.34 36407.05

Consumo gas naturale Casagiove anno 2008

MWh/abitazione

7.31

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

ore notturne (dimmer) e l’installazione di un telecontrollo a distanza degli apparecchi, così da poter

monitorare il funzionamento e aumentare l’efficacia della manutenzione.

Risultati per l’anno di baseline 2008

I consumi totali di energia finale ammontano a circa 800.5 MWh.

Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 386.7 tCO2.

Industrie (esclusi i soggetti coinvolti nel mercato delle emissioni ETS della UE)

Il Comune ha la facoltà di includere questo settore nel proprio piano di Azione per l’Energia

Sostenibile. Secondo le indicazioni del Patto dei Sindaci, è consigliabile l’inclusione di questo settore se

l’Amministrazione è in grado di operare con l’appoggio e la collaborazione dell’intero comparto

industriale, in modo da condividere tutte le informazioni e sviluppare una strategica politica energetica

volta alla riduzione dei consumi del settore, e delle rispettive emissioni in atmosfera, prevedendo

misure più restrittive rispetto alla normativa vigente.

Visto che il Comune di Casagiove ha un’influenza limitata rispetto all’ambito industriale del suo

territorio, si è scelto di escludere tale settore dal Piano di Azione per l’Energia Sostenibile. Per questo

motivo non saranno riportati i dati relativi al consumo di energia e alle emissioni di CO2 da parte

dell’industria.

4.3.2. Trasporti

Parco veicoli comunale

Il parco veicoli del Comune di Casagiove si compone degli automezzi individuati nella tabella seguente,

in cui sono riportati tutti i dati necessari (spese di combustibile dei veicoli e targhe) per il calcolo delle emissioni

annuali derivanti dal loro utilizzo.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Tabella 9 – Parco veicoli comunale nell’anno di baseline

Casagiove si impegna a rinnovare il parco veicoli comunale attraverso la riduzione e sostituzione di

vecchie tecnologie con autovetture ad elevata efficienza energetica e basso impatto ambientale. Anche

se il settore in oggetto è responsabile di una piccola parte delle emissioni totali, è bene che l’ente

comunale sia di esempio di fronte alla comunità, promuovendo le migliori pratiche (Best Pratics) per il

raggiungimento dell’obiettivo globale.

Risultati per l’anno di baseline 2008

I consumi totali di energia finale ammontano a circa 160 MWh.

Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 40 tCO2.

Trasporti pubblici

Il territorio comunale è attraversato dalle autolinee gestite da CLP Bus.

La gestione del trasporto pubblico è solitamente di competenza provinciale, perciò spesso

l’Amministrazione Comunale può intervenire direttamente sul servizio offerto. Tuttavia

l’Amministrazione può impegnarsi su due fronti:

Veicoli in dotazione nel 2008 Targa Carburante AREA

CICLOMOTORE PIAGGIO 78202 benzina PROT. CIVILE

CICLOMOTORE PIAGGIO 78204 benzina PROT. CIVILE

CICLOMOTORE PIAGGIO 78207 benzina PROT. CIVILE

FIAT PANDA CE 604182 benzina PROT. CIVILE

FIAT PANDA DS474BR benzina PROT. CIVILE

FIAT 35 CE 457843 benzina LL.PP.

FIAT 600 VAN BF 755 TH benzina LL.PP.

FIAT CE 450891 benzina LL.PP.

FIAT PANDA BF 754 TH benzina LL.PP.

FIAT BRAVA BF 751 TH benzina VV.UU

FIAT BRAVA BF752TH benzina VV.UU

FIAT SCUDO COMBI BP673NG gasolio VV.UU

FIAT MAREA BF756TH benzina AA.GG

FIAT PANDA BF753 TH benzina AA.GG

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

sensibilizzare i cittadini sull’importanza del mezzo pubblico, in sostituzione dell’auto privata,

ogni volta che sia possibile;.

mantenere i contatti con i soggetti gestori e con gli Enti responsabili del servizio di trasporto

pubblico, così da garantire un servizio adeguato ed efficiente alla comunità.

Risultati per l’anno di baseline 2008

Considerando i km percorsi dalla linea CLP nel territorio comunale, le corse al giorno effettuate, i

consumi medi dei bus e i giorni in cui il servizio viene erogato, si sono calcolati i consumi totali di

energia finale che ammontano a circa 125 MWh.

Le emissioni in atmosfera corrispondenti ammontano a 33 tCO2.

Trasporti privati e commerciali

I trasporti privati e commerciali rappresentano un’importante fetta sul totale delle emissioni comunali. I

dati relativi a questa sottocategoria sono gestibili in modalità indiretta, in quanto risulta impossibile

raccogliere i consumi reali di tutte le utenze private. Per dimensionare il parco vetture del territorio, e i

consumi connessi, si fa riferimento al database dell’ACI, che fornisce annualmente la consistenza dei

veicoli circolanti sul territorio, su scala da nazionale a comunale.

Si sono associati i fattori di densità, potere calorifico e di conversione IPCC relativi al combustibile di

funzionamento del mezzo, costi medi annuali del combustibile utilizzato, ricavati attraverso l’incrocio

dei dati MISE, dell’Agenzia delle Entrate sulla base dei veicoli presenti nella flotta.

Tabella 10 – Consumi ed emissioni del parco veicoli del comune di Casagiove nell’anno di baseline

È d’uopo intervenire alla riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2 da parte dell’amministrazione

comunale, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici e la sostituzione di veicoli che superano la soglia di

emissioni consentite, sensibilizzando sulle tematiche di impatto ambientale ed economico e sul

benessere che deriva dall’utilizzo di mezzi ecosostenibili.

Risultati per l’anno di baseline 2008

Consumi gasolio 59539,22 MWh

Consumi benzina 25832,63

Emissioni relative al gasolio 15896,97 t CO2

Emissioni relative a benzina 6432,32

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

I consumi totali di energia finale per il settore trasporto privato sono pari a circa 89254.87 MWh.

Le emissioni totali in atmosfera corrispondono a 22329.30 tCO2.

In merito a queste emissioni, ogni cittadino è responsabile di circa 1.56 tCO2/persona emesse in

atmosfera.

4.3.3. Altro

Il Comune può decidere di inserire nell'inventario altre fonti di emissioni di gas a effetto serra, sempre

che il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile preveda azioni volte a mitigare tali emissioni. Per

facilitare la raccolta dei dati, sono stati predefiniti come potenziali settori lo smaltimento dei rifiuti e la

gestione delle acque reflue. La raccolta di dati per questi settori è volontaria.

Smaltimento rifiuti

L’Azione più significativa che il Comune possa prevedere nel campo dello Smaltimento dei rifiuti è

senz’altro un’attenta campagna di sensibilizzazione e di informazione al cittadino circa l’importanza

della Raccolta Differenziata domestica.

Il comune di Casagiove, nell’anno di inventario (2008) ha registrato una percentuale di raccolta

differenziata pari a circa 15%, valore che è migliorato nel 2014, raggiungendo ad ora circa il 53%.

I dati relativi ai rifiuti prodotti e alle percentuali delle frazioni differenziate sul territorio vengono

raccolti e registrati dal Comune e dagli Osservatori Regionale e Provinciale.

Le linee guida JRC per la redazione dell’Inventario delle Emissioni non prevedono la quantificazione

delle emissioni di CO2 collegate alla quantità di rifiuti prodotti se non quelli da emissioni di CH4 da

discariche.

Poiché il Comune di Casagiove non ha sul territorio presenza di discariche, e non ha previsto azioni

volte alla riduzione di tali emissioni legate al settore Smaltimento Rifiuti, se non l’azione di

sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, è stato possibile escludere dal Piano di Azione per

l’Energia Sostenibile tale campo emissivo. Per questo motivo non abbiamo indicato i dati relativi alle

emissioni di CO2 da parte del settore suddetto. Sono invece previste azioni di aumento della

percentuale di raccolta differenziata con interventi di sensibilizzazione sui cittadini.

Acque reflue

Dal momento che il Comune di Casagiove non ha previsto azioni volte alla riduzione delle emissioni

legate al settore Gestione delle acque reflue è stato possibile escludere dal Piano di Azione per l’Energia

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Sostenibile tale campo emissivo. Per questo motivo non sono stati indicati nel template i dati relativi

alle emissioni di CO2 da parte del settore in questione.

4.4. Consumi di energia e emissioni: il riepilogo

Le analisi energetiche ed emissive di settore sono finalizzate alla compilazione del template di inventario

riportato di seguito.

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COMUNE DI CASAGIOVE ___________________________ PROVINCIA DI CASERTA

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Tabella 11– Consumi suddivisi per settore e vettore energetico per il comune di Casagiove nell’anno di baseline.

Gas naturale Gas liquidoOlio da

riscaldamentoDiesel Benzina Lignite Carbone

Altri combustibili

fossiliOli vegetali Biocarburanti Altre biomasse

Energia solare

termica

Energia

geotermica

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali 702.40 663.51 1365.91

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 13975.84 327.66 14303.51

Edifici residenziali 14536.05 36407.05 8956.99 344.43 60244.52

Illuminazione pubblica comunale 800.49 800.49

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione – ETS)0.00

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 30014.79 0.00 37398.22 8956.99 0.00 344.43 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 76714.43

TRASPORTI

Parco auto comunale 21.56 138.78 160.34

Trasporti pubblici 125.06 125.06

Trasporti privati e commerciali 3883.01 59539.22 25832.63 89254.87

Totale parziale trasporti 0.00 0.00 0.00 3883.01 0.00 59685.84 25971.41 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 89540.27

Totale 30014.79 0.00 37398.22 12840.00 0.00 60030.27 25971.41 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 166254.70

TotaleCalore/freddo

Energie rinnovabiliCategoria

Combustibili fossili

CONSUMO ENERGETICO FINALE [MWh]

Elettricità

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Tabella 12 – Emissioni di gas serra suddivise per settore e vettore energetico per il comune di Casagiove nell’anno di baseline.

Gas naturale Gas liquidoOlio da

riscaldamentoDiesel Benzina Lignite Carbone

Altri combustibili

fossiliOli vegetali Biocarburanti Altre biomasse

Energia solare

termica

Energia

geotermica

EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Edifici, attrezzature/impianti comunali 339.26 134.03 473.29

Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 6750.33 6750.33

Edifici residenziali 7020.91 7354.22 2069.06 0.00 91.96 16536.17

Illuminazione pubblica comunale 386.64 386.64

Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema

europeo di scambio delle quote di emissione – ETS)0.00

Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie 14497.14 0.00 7488.25 2069.06 0.00 91.96 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 24146.42

TRASPORTI

Parco auto comunale 5.76 34.56 40.31

Trasporti pubblici 33.39 33.39

Trasporti privati e commerciali 0.00 15896.97 6432.32 22329.30

Totale parziale trasporti 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 15936.12 6466.88 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 22403.00

ALTRO 46549.42

Smaltimento dei rifiuti

Gestione delle acque reflue

Indicate qui le altre emissioni del vostro comune

Totale 14497.14 0.00 7488.25 2069.06 0.00 16028.08 6466.88 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 46549.42

Totale

Energie rinnovabiliCombustibili fossiliCategoria

Emissioni di CO2 [t]/Emissioni equivalenti di CO2 [t]

Elettricità Calore/freddo

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Il template riporta i consumi energetici e le emissioni complessive relative al Comune di Casagiove, per

l’anno 2008, rispettivamente distinti per settore e per vettore.

Le emissioni di CO2 complessive sono ripartibili per settore come riportato nel diagramma di seguito.

Figura 12 – Emissioni di CO2 suddivise per settore anno 2008 – Comune di Casagiove

Dal diagramma risulta evidente che le principali fonti di emissione sono costituite da:

Trasporti privati e commerciali (48%)

Edifici residenziali (35.5%)

Edifici attrezzature/impianti del terziario (14.5%)

Le emissioni di CO2 complessive sono ripartibili per vettore come riportato nel diagramma di seguito.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Figura 13 – Emissioni di CO2 suddivise per vettore energetico anno 2008 – Comune di Casagiove

Dal grafico a torta sulle emissioni sono preponderanti, il gasolio e benzina, che alimentano soprattutto

l’ambito dei trasporti, seguiti dal gas naturale ed energia elettrica, a servizio della climatizzazione del

settore residenziale e terziario.

Queste considerazioni saranno alla base per lo sviluppo delle azioni, descritte dettagliatamente nelle

schede allegate, che il Comune si impegna a portare a termine entro la fine del 2020.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

FOCUS Quanta plastica per le nostre emissioni?

Il petrolio, sinonimo di energia, serve anche per realizzare un'infinità di prodotti di uso quotidiano.

Dall'oro nero raffinato si ricavano, circa una ventina di prodotti; dal barile infatti arriva nelle case sotto

forma di bottiglie e oggetti di plastica, polistirolo fino ad alcuni tessuti di abbigliamento, come il

poliestere. Da un barile di petrolio, si possono ricavare ben 1.750 bottiglie di plastica da un litro e

mezzo, quelle comunemente usate per acqua minerale e bibite. Un barile contiene, infatti,

convenzionalmente 159 litri di greggio, pari a circa 135 chili. Servono all'incirca 2 chili di petrolio per

fare 1 kg di plastica per alimenti (pet). Quindi da un barile di petrolio si ricavano circa 70 chili di pet.

Tenuto conto che una bottiglia da un litro e mezzo pesa circa 40 grammi, da un barile si possono

produrre qualcosa come 1.750 bottiglie.

Considerando i consumi del Comune di Casagiove, avremo

circa 16.020.906 litri di greggio, pari a 100.760 barili che

equivalgono a 17.003.320 di bottiglie di pet.

Ogni cittadino di Casagiove consuma all’anno 1.121,99 litri di

greggio all’anno; per sensibilizzare maggiormente il

ragionamento, è come se ogni cittadino di Casagiove

producesse, ovviamente inquinando, circa 1.190 bottiglie di

plastica. Sembrano numeri lontani dalla nostra realtà, ma sono

in effetti il risultato dell’utilizzo del petrolio in maniera

massiccia e in tutti i settori.

I carburanti da soli rappresentano il 55% del barile di petrolio: il 23% diventa gasolio auto mentre un

altro 22% benzina. Segue l'olio combustibile (20%) per utilizzi industriali o per la produzione elettrica.

Un altro 10% serve per il gasolio riscaldamento mentre un altro 7% è destinato alla produzione di

kerosene, il cosiddetto jet-fuel per i trasporti aerei commerciali e militari. Un altro 5% viene usato poi

per ricavare gpl auto e riscaldamento mentre una quota uguale è destinata ai bitumi (il materiale, ad

esempio, per realizzare gli asfalti) mentre il 3% del barile serve per i lubrificanti. A completare l'utilizzo

c'è poi un'altra quota, intorno al 5%, di uso delle raffinerie, gli impianti cioè di trasformazione dell'oro

nero in prodotti lavorati. Insomma il petrolio ci accompagna in tutte le attività quotidiane.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Quanti alberi per l’obiettivo al 2020?

Le emissioni di gas climalteranti che il Comune di Casagiove deve abbattere tra il 2015 e il 2020

corrispondono a 9.775,38 t CO2.

Se ipotizziamo di parlare di piante (quale una essenza arborea di alto fusto) in clima temperato situate in

città (quindi un contesto di stress ambientali più elevati rispetto ad un contesto naturale) e pensando

che gli alberi stesso possano assorbire tra i 10 ed i 20 kg CO2/anno, dentro un ciclo di accrescimento

compreso tra i 20 ed i 40 anni, il comune di Casagiove dovrebbe piantare 651.692 alberi ed avere a

disposizione 1630 ha circa in cui sistemarli, per compensare le emissioni in atmosfera di anidride

carbonica

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

5. Azioni intraprese nel periodo 2009/2013 5.1. Individuazione delle azioni intraprese dall’anno di BEI ad oggi

L’analisi delle attività che il Comune ha promosso negli anni che vanno dall'anno di BEI, 2008 ad oggi

è finalizzato a:

capire al meglio la strategia generale perseguita dal Comune, per accrescere lo sviluppo

sostenibile e la riqualificazione delle risorse territoriali.

Valutare per ogni settore il risparmio energetico conseguito, al fine di verificare se vi sia stato un

avvicinamento all'obiettivo finale di riduzione del 20% di emissioni di CO2.

Il Comune di Casagiove, negli anni 2009‐2014, si è fatto portavoce di alcune iniziative finalizzate al

contenimento dei consumi energetici e delle emissioni locali; si elencano di seguito gli interventi più

significativi e le relative riduzioni di emissioni di CO2 per settore.

5.1.1. Edifici attrezzature/impianti e industrie Edifici attrezzature/impianti della PP.AA. Illuminazione Pubblica

Il sistema di illuminazione pubblica è stato sottoposto ad attività di ammodernamento, a partire dal

2009. Il parco lampade è costituito da circa 1.679 punti luce; sono stati efficientati, attraverso la

sostituzione dell’obsoleta tecnologia, 15 lampade SAP, con altrettante LED e 134 ai ioduri di mercurio

con soluzioni energicamente più efficienti e performanti.

Il risparmio energetico è valutato sui dati reali di consumo pre e post intervento.

Risparmio energetico e abbattimento delle emissioni nel settore

Il risparmio di energia finale conseguito ammonta a circa 68.3 MWh.

Le emissioni totali abbattute corrispondono a 39.6 tCO2.

5.1.2. Produzione locale di energia elettrica Fotovoltaico privato

È possibile utilizzare ATLASOLE che rappresenta l'atlante degli impianti fotovoltaici ammessi

all'incentivazione in base al decreto 28/07/2005. Atlasole, è un vero e proprio sistema informativo

geografico, che serve per monitorare tutti gli impianti fotovoltaici incentivati con il conto energia,

attivi sul territorio nazionale.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Realizzato da GSE, questo atlante degli impianti, attraverso il webmapping GIS, è in grado di

rappresentare gli impianti fotovoltaici raggruppati per potenza e numerosità in funzione delle necessità

dell'utilizzatore.

In riferimento al comune di Casagiove si è potuta effettuare:

la visualizzazione immediata dei livelli amministrativi di Regioni, Province e Comuni

la scelta della base cartografica da rappresentare

la ricerca guidata per classi di potenza definite dai Decreti o ricerca libera

la scelta attraverso i filtri sui Decreti e quindi sui rispettivi “conto energia”

la possibilità di scaricare la lista completa degli impianti fotovoltaici

la possibilità di scaricare la lista degli impianti fotovoltaici per Regioni, Province e Comuni

la possibilità di impostare delle mappe tematiche personalizzate

Per il Comune di Casagiove, sono stati identificati impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari

a 335,1 kW.

Il risparmio energetico e della riduzione di emissioni ottenibili in seguito all’installazione di impianti

fotovoltaici sui tetti degli edifici è stato calcolato partendo dalla potenza dell’impianto installato. La

potenza del generatore fotovoltaico (espressa in kWp) in caso di installazione fissa può calcolarsi

tipicamente dividendo il dato di consumo per 1350 (se al Nord) o 1450 (se al Centro) o 1600 (se al

Sud). In sostanza 1 kWp al Nord produce circa 1350 kWh, al Centro 1450 kWh, al Sud 1600 kWh.

minimo. Moltiplicando la potenza del generatore (espressa in kWp) per il valore dell'insolazione

(espressa in kWh/kW) del luogo (Casagiove)si ottengono i kWh prodotti.

Risparmio energetico e abbattimento delle emissioni nel settore

Le emissioni totali abbattute corrispondono a 263 tCO2.

5.1.3. Sensibilizzazione / Comunicazione / Formazione

Campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza:

raccolta differenziata.. La gestione dei rifiuti rappresenta, per gli Enti locali, una delle maggiori sfide a

causa degli onerosi costi ambientali e finanziari che comporta. La comunicazione in fase di

consolidamento dei sistemi di raccolta differenziata è parte funzionale del sistema stesso, alla pari degli

investimenti per l’acquisto delle attrezzature e per la messa in opera del servizio. Definire quali sono i

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

materiali prodotti quotidianamente che possono essere recuperati e reintrodotti nel mercato rappresenta

un informazione fondamentale nella strategia di comunicazione.

Per attuare una raccolta differenziata di qualità (frazioni sempre più omogenee), è necessario ottenere il

pieno consenso dei cittadini che, grazie ad un’informazione costante, mirata, essenziale ed efficiente,

saranno i protagonisti della prima fase del processo di recupero dei rifiuti a tutela dell’ambiente.

Nella prospettiva di un radicamento della raccolta differenziata come abitudine consolidata derivante da

una forte coscienza civica ed una matura consapevolezza ambientale, l’attività formativa e informativa

nei confronti dei cittadini, avrà un ruolo decisivo. Essa, infatti, può incidere nell’immediato sui

comportamenti soggettivi e collettivi determinando una vera e propria evoluzione culturale in grado di

produrre benefici nel medio e lungo periodo. L’amministrazione comunale di Casagiove, ha messo in

campo iniziative che hanno consentito ai cittadini di comprendere le relazioni che esistono tra loro

stessi e il territorio in cui vivono e di apprendere quanta importanza abbia ogni singola azione nel

determinare, in modo sostenibile, il rapporto tra uomo e ambiente. La percentuale di raccolta

differenziata nel Comune di Casagiove è passata dal 15% dell’anno 2008, al 53 % del 2014.

Risparmio energetico e abbattimento delle emissioni nel settore

Non quantificabili.

5.2. I risparmi energetici ed emissioni al 2014

La rendicontazione dei risparmi energetici ottenuti in termini di riduzione delle emissioni di CO2 è

riportata nella tabella di seguito:

Tabella 9 ‐ Sintesi delle Azioni realizzate dal Comune nel periodo 2008‐ 2014

AZIONE Risparmio energetico MWh Emissioni evitate t CO2

Fotovoltaici su proprietà 452.3 263

Illuminazione pubblica 68.3 39.6

Il risparmio emissivo per le azioni intraprese dal Comune negli anni 2009‐2013 in seguito agli interventi

realizzati per tutti i settori è di 302.6 tCO2 circa.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

6. Scenari di Previsione 2010-20

Valutazione scenari BAU e con interventi

L’Unione Petrolifera (UP) nel 2012 ha stimato l’andamento della domanda totale di energia primaria,

come riportato in Figura 12, in milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (MTep). Si osserva che, a

partire dal 2010, si è avuta una forte riduzione della domanda fino al 2012, con un –2.5% rispetto

all’anno precedente (2011), che rappresentava già una riduzione rispetto all’anno precedente, dovuta alla

crisi del 2009, i cui effetti si fanno sentire ancora oggi. Complessivamente, tra il 2011 e il 2013 la

riduzione della Domanda di energia primaria in Italia è stata del 4.5%.

A partire dal 2014 la tendenza dovrebbe invertirsi e, seppure con tassi modesti, dell’ordine dello 0,2-

1,2% ricominciare a crescere. Per il 2020 la stima per la richiesta complessiva di energia primaria in

Italia è di circa 184,5 Milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.

Figura 14 – Domanda di Energia Primaria (in MTep) come stimato da Unione Petrolifera nel periodo 2010-20.

Si può osservare che per l’energia elettrica il trend è simile a quello della domanda globale di energia del

paese per il periodo 2005-2020, ma l’incremento percentuale previsto per gli anni 2015-20 e

successivamente nel periodo 2020-25 risulta, sempre considerando i dati di previsione, molto maggiore.

Analizzando la tabella riportate di seguito [rif UIP] risulta che per la domanda globale di energia

primaria:

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Tabella 13 - Domanda di energia primaria (in MTep) in Italia nel periodo 2010-2025 e corrispondenti CAGR.

mentre per quella elettrica risulta:

Tabella 14 - Domanda di Energia Elettrica (in TWh) e popolazione residente in Italia nel periodo 2010-2025 e corrispondenti CAGR.

Si osservano valori di crescita percentuale (stimati attraverso l’indice CAGR – Compound Annual

Growth Rate) per il quinquennio 2016-2020, superiori all’1% annuo, contro valori dell’ordine dello

0,6% per la domanda globale di energia primaria. Ciò significa che le previsioni stimano un grosso

traino dell’energia elettrica per quanto riguarda la domanda complessiva di energia primaria. L’utilizzo

dei combustibile fossili per usi energetici è stimato stazionario o addirittura decrescente negli anni 2015-

2020.

Figura 15 - Domanda di Energia Elettrica (in TWh) come stimato da Unione Petrolifera nel periodo 2010-20.

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2020 2025

Domanda Energ ia [Mtep] 182.4 178.4 173.9 174.2 176.4 179.1 184.5 188.1

var% -2.2% -2.5% 0.2% 1.3% 1.5% 3.0% 2.0%

CAGR% -2.19% -2.52% 0.17% 1.26% 1.53% 0.60% 0.39%

Domanda Globale di Energia

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2020 2025

Milioni abitanti 60.1 60.3 60.5 60.8 61.1 61.3 61.6 61.9

TWh 330.7 332.6 328.8 331.0 335.8 341.1 360.0 379.4

var% 0.55% -1.12% 0.66% 1.45% 1.57% 5.55% 5.39%

CAGR% 0.55% -1.12% 0.66% 1.45% 1.57% 1.09% 1.06%

Richiesta elettrica

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Associati ai consumi di energia, le previsioni per le emissioni di anidride carbonica mostrano una

tendenza a valori stazionari che ci si attende si attestino su circa 394 milioni di tonnellata di CO2

emesse fino al 2025 e una stima di emissioni pro capite, a livello nazionale, di circa 6,35 tonn/pro

capite. Tale tendenza stazionaria, in scenari BAU (Business As Usual) è da ricondursi ad un incremento

della penetrazione delle fonti rinnovabili, in particolare per l’energia elettrica, che come si è visto,

mostrerà il maggior tasso di crescita fra tutti i vettori energetici e del miglioramento dell’efficienza

energetica in tutti i settori.

Tabella 15 - Previsioni per le emissioni di CO2 (in Mton) in Italia nel periodo 2010-2025, della popolazione

residente e delle emissioni pro capite e corrispondenti CAGR.

Per cui, utilizzando i dati di previsione per il periodo 2015-2020 anche per il comune di Casagiove è

possibile ipotizzare scenari di tendenza coincidenti con quelli italiani, seppure con differenze

numeriche. Infatti, nel 2008 (dati IBE) le emissioni di CO2 sono state di 46.5 kton/anno, con valore

pro capite di 3,3 ton/persona, valore inferiore alla media nazionale, a causa della mancanza sul territorio

cittadino di aziende energivore con elevate emissioni di gas serra e perché nel computo comunque non

sono state considerate eventuali industrie non ETS. Questo significa che lo scenario BAU per il

comune di Casagiove si proietterà al 2020 con una quantità di emissioni di CO2 pressoché costante.

Nella Figura è riportato l’andamento previsto per lo scenario BAU delle emissioni totali di CO2 per il

comune di Casagiove nel periodo 2008-2020, insieme con la stima legata all’applicazione delle misure

PAES 2020. La stima dell’evoluzione secondo lo scenario BAU è stata ottenuta dalle previsioni

dell’Unione Petroli. Lo scenario PAES 2020 per il comune di Casagiove (CE) prevede una riduzione del

21% sulle emissioni totali di CO2, rispetto all’anno di baseline del 2008. Si osserva che la riduzione

delle emissioni di CO2 non è previsto lineare con il tempo, in quanto gli interventi previsti nel PAES

potranno dispiegare la loro potenzialità maggiormente a partire dal 2015 in poi. Pertanto in un primo

periodo, fino al 2014, la riduzione percentuale annua è stata valutata, grazie agli interventi realmente

effettuati dal Comune, pari circa allo 0.13% annua, mentre dal 2015 al 2020 tale riduzione percentuale

raggiungerà il valore annuo del 3.22%.

2000 2005 2010 2015 2020 2025

CO2 emesso (Mton) 426 454 399 391 394 393

CAGR% 1.3% -2.5% -0.4% 0.2% -0.1%

Popolazione (milioni) 57 58.8 60.1 61.3 61.6 61.9

Emiss Procapite(Ton/persona) 7.47 7.72 6.64 6.38 6.40 6.35

CAGR% su emissioni pro capite 0.7% -3.0% -0.8% 0.1% -0.1%

Milioni di tonn CO2

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

In tal modo, la riduzione prevista di CO2 emessa dalle attività proposte nel PAES è molto più

consistente rispetto agli scenari BAU, portando le emissioni a valori totali di circa 36,8 kTon per l’anno

2020, raggiungendo così il target previsto.

Figura 15 - Previsioni di emissione di CO2 per Casagiove (CE) nel periodo 2010-2020 con scenario BAU e PAES

2020.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

7. Azioni di Piano Lo scopo del piano d’azione è quello di individuare specifiche azioni da attuare al fine di realizzare

un’effettiva riduzione di consumi energetici e di emissioni inquinanti del 20% al 2020, in attuazione

dell’obbiettivo del 20/20/20 assunto nel dicembre 2008 dall’Unione Europea, nell’ambito del

“Sustainable Energy Europe”.

Il Comune di Casagiove potrà ottenere enormi vantaggi sostenendo l’attuazione del PAES, come:

contribuire alla lotta globale contro il cambiamento climatico

dimostrare impegno nella tutela dell’ambiente e nella gestione efficiente delle risorse;

partecipazione della società civile, miglioramento della democrazia locale;

migliorare l’immagine della città;

visibilità politica durante il processo;

ravvivare il senso di comunità intorno a un progetto comune;

vantaggi economici e occupazionali (adeguamento degli edifici ...);

migliore efficienza energetica e risparmio sulla fattura energetica;

ottenere un quadro chiaro, veritiero e completo delle uscite finanziarie connesse con l’utilizzo di

energia e un’identificazione dei punti deboli;

sviluppare una strategia chiara, globale e realistica per il miglioramento della situazione;

accesso a fondi nazionali/europei;

miglioramento del benessere dei cittadini (riduzione della povertà energetica);

sanità locale e qualità della vita (minore congestione del traffico, miglioramento della qualità

dell’aria ...);

assicurarsi risorse finanziarie attraverso il risparmio energetico e la produzione locale di energia;

migliorare l’indipendenza energetica a lungo termine della città;

sinergie future con gli impegni e le politiche esistenti;

preparazione per un migliore utilizzo delle risorse finanziarie disponibili (locali, sovvenzioni

dell’UE e piani di finanziamento);

una posizione migliore per quanto riguarda l’attuazione delle politiche e della legislazione

nazionali e/o europee;

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

7.1. Obiettivi di riduzione (Schede di Progetto)

La città di Casagiove ha intenzioni di intraprendere nei prossimi anni una politica di riduzione delle

emissioni di CO2 attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici a servizio di edifici pubblici,

interventi di rifacimento delle coperture di alcuni edifici comunali, nonché attuando una politica di

diffusione e comunicazione incentivante per lo sviluppo di fonti energetici rinnovabili a servizio delle

abitazioni private.

L’obiettivo di riduzione individuato nel Piano è funzionale al particolare momento congiunturale

economico che rende difficili scelte di spese rilevanti. Si è quindi cercato di valutare risultati realistici e il

più possibile attuabili attraverso l’intervento dell’amministrazione locale.

Il settore a cui si impone l’obiettivo più importante dal punto di vista della buona riuscita del PAES,

non tanto per il raggiungimento dell’obiettivo finale della riduzione del 20% di CO2, quanto per la

capacità di fornire spunti riproducibili sul territorio e del buon esempio da offrire ai cittadini, è quello

Pubblico, le cui azioni previste contribuiscono alla riduzione della CO2 emessa per un importo pari a

911,04 t CO2/a.

Per contro, è anche il settore che potrebbe risentire maggiormente degli impedimenti burocratici e dei

limiti imposti dalla legge. Il settore a cui si richiede lo sforzo maggiore è indubbiamente quello

residenziale, prevalentemente attraverso interventi sull’efficienza energetica degli immobili, a cui si

prospetta una riduzione delle emissioni di circa 2.183,34 t CO2/a.

Infine, al settore dei trasporti, è imposto l’obiettivo di riduzione di circa 3.858,02 t CO2/a. Si tratta di

un obiettivo sicuramente ambizioso e di difficile conseguimento perché richiede non un investimento

economico ma un cambio di abitudini da parte dei cittadini che devono modificare l’utilizzo

dell’automobile e porre in essere comportamenti differenti. Fondamentale, come di seguito, nel capitolo

9 verrà esplicato, è il lavoro di comunicazione e sensibilizzazione della comunità tutta; gli stakeholders

principali sono i cittadini che rappresentano la quota parte maggiore delle emissioni di CO2 e che per

questo sicuramente contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo al 2020, partecipando attivamente

alle campagne e alle fiere messe in atto dall’amministrazione comunale e soprattutto aderendo ai bandi e

agli incentivi.

Il Comune di Casagiove si impegna a portare a termine, entro il 2020, 20 AZIONI finalizzate al

raggiungimento dell’obiettivo.

Le azioni di piano sono presentate tramite le Schede di Progetto allegate, in ognuna delle quali è

riportata un’analisi di fattibilità che abbraccia i tre punti focali di intervento:

Settore

Campo di azione

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Azione chiave

Azioni correlate

Per ogni azione sono stati individuati i seguenti aspetti:

Descrizione dell’azione

Risultati attesi

Tempistiche di attuazione

Risorse umane coinvolte

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Modalità di monitoraggio

Il periodo di attuazione di ciascuna azione è riconducibile a tre possibili fasi:

Breve Periodo: azioni da completare entro l'anno 2016;

Medio Periodo: azioni da completare entro l'anno 2018;

Lungo Periodo: azioni da concludere entro 2020.

NOTA BENE

Alcune azioni sono miste e quindi considerate come un obiettivo da raggiungere correlando più campi

insieme.

7.2. Schema operativo

L’attuazione delle azioni previste nelle Schede di Progetto (Allegato I) comporta una riduzione in

termini di tonnellate di CO2, concorrendo al raggiungimento dell’obiettivo finale del 20‐20‐20.

Il Comune di Casagiove si impegna ad abbattere 9.775,38 tCO2 entro il 2020 mediante la realizzazione

delle azioni riportate nelle Schede di Progetto, in aggiunta alle già 302,6 t CO2 abbattute attraverso le

Azioni presentate nel cap. 5.

Si riporta di seguito una tabella riepilogativa con indicazione del settore dell’azione, degli indicatori di

monitoraggio (quantitativi o qualitativi) e dei risparmi ottenibili in termini di riduzioni di energia da

fonte fossile o produzione di energia di energia da fonte rinnovabile, e abbattimento delle emissioni di

CO2.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Tabella 16 ‐ Sintesi delle Azioni che il Comune intende intraprendere. Legenda: BP = breve periodo (entro il 2016); MP = medio periodo (entro il 2018); LP = lungo periodo (entro il 2020)

SETTORE CODIC

E AZIONE PERIODO INDICATORE

Energia Risparm. (MWh)

CO2 Risparm.

(tonn)

PUBBLICO

AU audit energetico MP Energia e CO2

Risparmiata 0 0

SOL solare termico MP N° impianti

installati/ Potenza installata

66,3 13,4

EFFE1 riqualif. coperture LP Mq di coperture

riqualificate 341,5 118,3

EFFE2 riqualif. infissi LP

Mq di infissi riqualificati

273,2 94,6

PV

impianti fotovoltaici

LP kW di picco

installati/CO2 eq risparmiata

1450,0 289,6

CL riqualif. impianti LP

N° impianti riqualificati

546,0 189,3

PI

illuminazione pubblica

LP n° di Punti Luce

riqualificati sul totale 400,0 193,3

PIA piantum. alberi LP

Numero di alberi piantati

--- 12,5

TRASPORTI

PAC dismissione e

sostituzione veicoli comunali

LP n° veicoli

dismessi/sostituiti della flotta

20,2 5,1

MS mercati a km 0 BP Emissioni di CO2-

Numero utenti coinvolti

595,4 158,9

GB green bus LP Numero di utenti del

servizio 59,5 15,9

BE bimbi elettrici LP

Numero di utenti del servizio

29,1 7,1

PAP isole ambientali-ztl LP Emissioni di CO2 14199,4 3671,0

RESIDENZIALE

EFFE3 strutture e impianti LP

N.° di pratiche per lavori e utenti

candidati ai bandi comunali

7281,4 1470,8

EFFE4 sostituzione caldaie MP N° caldaie sostituite 5461,1 1103,1

EFFE 5 sostituzione caldaie

ed infissi MP

N° caldaie sostituite e Mq di infissi riqualificati

4352,8 879,2

PVPRI impianti

fotovoltaici LP

n° impianti/kW di picco installati

416,1 201,0

RD

% raccolta differenziata

LP % R.D. --- 2483,4

COMUNICAZIONE

FORM g.a.s.- Gruppo di acquisto solare- i

cittadini e i LP

N° di kWp installati in impianti solari

N° di persone che 1397,6 675,0

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

commercianti aderiscono al

progetto comunale

chiedono informazioni

N° di impianti di climatizzazione

cambiati

FIGI fiere e giornate

dell’energia LP N° di partecipanti 1453,6 702,9

Le azioni intraprese nel periodo 2009 – 2013 e quelle che il Comune si propone di realizzare entro il

2020, secondo le stime effettuate, consentiranno un risparmio di emissioni di anidride carbonica in

atmosfera pari a 9.775,38 t rispetto all’anno di riferimento.

Figura 16- Obiettivi del PAES

Alla luce delle valutazioni sopra riportate è evidente che il Comune di Casagiove ha le potenzialità per

raggiungere l’obiettivo imposto dal Patto dei Sindaci poiché entro il 2020 avrà provveduto

all’abbattimento del 21% delle emissioni di CO2 rispetto all’anno di riferimento (2008), ponendo in atto

le attività che sono descritte nelle schede di azione.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

8. Monitoraggio delle azioni di Piano

Il sistema di monitoraggio è necessario per seguire i progressi verso i target definiti a partire dalla

situazione esistente.

Il sistema di monitoraggio prevede l’impiego di strumenti differenti tra loro collegati:

1) con periodicità semestrale vengono effettuati degli audit interni (è una valutazione sistematica,

documentata, periodica e obiettiva delle prestazioni ambientali di un’organizzazione, del sistema di

gestione e dei processi destinati alla tutela, che consentono di verificare lo stato di avanzamento degli

obiettivi e delle azioni previste e deliberate dall’amministrazione);

2) aggiornamento periodico dei dati energetici degli edifici comunali in termini di MWh di

consumo;

3) aggiornamento annuale degli indicatori definiti;

4) sempre con periodicità annuale la Giunta provvede a verificare, attraverso una sorta di Riesame

della Direzione, lo stato di attuazione del PAES e gli indicatori individuati.

Il sistema di monitoraggio si sviluppa su tre livelli:

1. una valutazione ex ante, realizzata a livello di misure;

2. una valutazione in itinere, collegata allo stato di attuazione e di completamento dei progetti;

3. una valutazione ex post, che quantifichi l’emissione di gas climalteranti effettivamente evitata.

Anche nel processo di monitoraggio e reporting è prevista una fase di coinvolgimento degli

stakeholders, che dovranno essere parte attiva nel fornire i dati e le informazioni necessarie

nell’elaborazione, ed invio del “Report di implementazione fornendo commenti e pareri

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

8.1. Indicatori e tempistiche

Il monitoraggio di un piano ha come finalità principale di misurare l’efficacia degli obiettivi al fine di

proporre azioni correttive, e permettere quindi ai decisori di adeguarlo in tempo reale alle dinamiche di

evoluzione del territorio. In una logica di piano-processo, così come accade nel PAES, il monitoraggio

è la base informativa necessaria per un piano che sia in grado di anticipare e governare le

trasformazioni, piuttosto che adeguarvisi a posteriori. Un programma di monitoraggio può in realtà

avere diverse altre finalità, rapportate alle attività di attuazione, di aggiornamento e di comunicazione e

coinvolgimento. In linea generale si possono immaginare le seguenti possibili finalità alla base della

decisione di organizzare il monitoraggio di un piano:

informare sull’evoluzione dello stato del territorio;

verificare periodicamente il corretto dimensionamento rispetto all’evoluzione dei fabbisogni;

verificare lo stato di attuazione delle indicazioni del piano;

valutare il grado di efficacia degli obiettivi di piano;

attivare per tempo azioni correttive;

fornire elementi per l’avvio di un percorso di aggiornamento del piano;

definire un sistema di indicatori territoriali di riferimento per il comune

Occorre quindi impostare il percorso del PAES non solo come semplice percorso lineare, ma anche e

soprattutto pensando ad inserire un feed-back che ne permetta il percorso a ritroso. Il piano va

sottoposto ad un monitoraggio che ne permetta una valutazione in corso di attuazione, sulla

base della quale siano possibili gli opportuni interventi correttivi. Un monitoraggio che non sia

agganciato ad un percorso di discussione e utilizzo dei suoi risultati per i fini descritti rischia di

diventare un oggetto autoreferenziale e fine a se stesso. Sulla base di quanto esposto emergono quindi

tre punti principali del processo gestionale:

il monitoraggio,

la valutazione dei risultati del monitoraggio,

la riformulazione di alcuni aspetti del Piano, sulla base di quanto emerso dalla valutazione.

Al fine del caso specifico occorre ricordare che:

il monitoraggio non ha solo finalità tecniche ma, anzi, presenta rilevanti potenzialità per le

informazioni che può fornire ai decisori, e per la comunicazione ad un pubblico più vasto, di

non addetti ai lavori, stakeholders, attraverso la pubblicazione di un report che contiene

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

informazioni e considerazioni sviluppate in forma discorsiva, ma generalmente basate sulla

quantificazione di un sistema di indicatori.

per indicatore si intende un parametro che fornisce informazioni su un dato fenomeno. Viene

sviluppato per scopi specifici e possiede un significato di sintesi. Assume spesso un significato

simbolico, che va oltre le proprietà direttamente associate con il valore del parametro.

L’indicatore permette pertanto di ridurre il numero di misure e di parametri richiesti per

descrivere un fenomeno, ed è strutturato in modo da semplificare la comunicazione verso

l’utilizzatore.

Il valore dell’indicatore consiste:

nel monitorare l’avanzamento dell’azione prevista;

nell’evidenziare alcune problematiche;

nel mettere a confronto di situazioni differenti;

nell’introdurre un sistema organico di raccolta di dati e di monitoraggio di determinati

fenomeni.

Gli indicatori sono rappresentativi di una situazione/componente/stato/grado di raggiungimento di un

obiettivo ed hanno efficacia solo se confrontati:

1. nello spazio, per esempio confronto tra i valori di aree territoriali diverse in ambito provinciale

(ecco quindi il preciso riferimento agli indicatori provinciali),

2. nel tempo, come confronto dei valori letti nello stesso ambito territoriale in due momenti

diversi, per verificare i cambiamenti di stato, e anche per misurare la performance del piano

rispetto a livelli di soglia o riferimento.

Gli indicatori:

aiutano ad introdurre la prassi dell’autovalutazione nella gestione del piano;

forniscono elementi utili per la costruzione stessa, o la messa a punto in itinere, del piano

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

Figura 17- PDCA- Plan-Do-Check-Act- importanza del monitoraggio

Il Covenant of Mayors sta lavorando ad un template guida per ciascun tipo di report, sulla base del

quale saranno adattate le procedure previste nel presente progetto al fine di rendere i report prodotti

quanto più conformi alle specifiche richieste.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

9.Sensibilizzazione e pubblicizzazione

L'Amministrazione locale intende completare il percorso del progetto PAES con un’adeguata attività di

pubblicizzazione e sensibilizzazione, rivolta alla cittadinanza e ai portatori di interesse, al fine di fare

diventare questi ultimi parte attiva nel processo di ottimizzazione delle risorse energetiche comunali.

L’attività di sensibilizzazione, pubblicizzazione e informazione ricopre una funzione determinante per il

progetto ai fini del coinvolgimento dei vari attori (studenti, imprese, lavoratori, disoccupati, cittadini,

enti, professionisti, etc), il dibattito e l’interazione, la crescita di consapevolezza, l’emersione di

fabbisogni anche inespressi, e la vitalità stessa delle attività. Con questo obiettivo di base anche gli

strumenti adottati hanno lo scopo di ottimizzare risorse e percorsi in una logica di costante attenzione e

integrazione. Le azioni sono infatti tarate su alcuni obiettivi chiave ed in funzione dei destinatari:

per tutta l’utenza un’informazione generale su buone pratiche e l’uso consapevole dell’energia

per contribuire positivamente a comportamenti virtuosi e attivare momenti di dialogo e

confronto tra i vari soggetti;

per gli studenti un’azione di sensibilizzazione che, mediante incontri nel loro ambiente

scolastico e all’esterno (mostre), li ponga a contatto con buone pratiche, esempi positivi e

replicabili, una partecipazione attiva e creativa ad un obiettivo strategico (concorso);

per le imprese, i professionisti, i tecnici e associazioni, azioni che agiscano sulle

conoscenze applicate ai contesti operativi e lavorativi in grado di aprire nuove opportunità di

mercato e nuove politiche industriali;

per ricercatori, consulenti, tecnici ed Enti azioni di confronto su tematiche di comune

interesse metodologico, tecnico e scientifico.

Report alla cittadinanza

Sicuramente la fase di pubblicizzazione rappresenta il principale strumento affinché si raggiunga

l’obiettivo del PAES che è quello di cambiare i comportamenti dei cittadini e degli attori presenti sul

territorio.

E’ molto importante, quindi, che il personale del Comune si impegni a fornire a tutta la cittadinanza un

report sullo stato di avanzamento dei progetti presentati e degli obiettivi raggiunti.

Il report potrà essere trasmesso con costi minimi tramite le seguenti azioni:

creazione di una pagina web sul portale del comune;

comunicazione tramite social networks;

affissione di manifesti;

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

passaggio di messaggi pubblicitari sui display a led sparsi sul territorio comunale.

Tabella 18 – Sintesi delle attività di sensibilizzazione e pubblicizzazione

Destinatari Contenuti Modalità Dipendenti del Comune e delle scuole Diffusione dei temi della sostenibilità

ambientale e efficienza energetica Incontro periodici di sensibilizzazione come premessa all’attività di formazione, che coinvolga tutti i soggetti dell’ente e delle scuole.

Alunni delle scuole elementari e medie

Diffusione di tematiche sulla sostenibilità ambientale ed efficienza energetica

Lezioni frontali, laboratori interattivi, proiezione di documentari, concorsi di idee, girare cortometraggi, fumetti, giornalino verde

Insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado

Ausilio nella redazione di brochure semplici su tematiche ambientale ed energetiche da distribuire agli alunni

Riunioni periodiche.

Associazioni e imprese del territorio Diffusione di tematiche inerenti il Patto dei Sindaci e coinvolgimento nel processo del PAES

Collaborazione con associazioni e consorzi, che favorisce il coinvolgimento delle aziende non solo per fornire informazioni utili al processo di pianificazione, ma che può anche essere un modo per trovare nuove opportunità di mercato per le aziende stesse.

Aziende del settore terziario Diffusione del tema del Patto dei Sindaci e coinvolgimento nel processo del PAES. Collaborazione nella comunicazione ai cittadini, rendendo parte attiva la comunità tutta..

Raccolta dati e valutazione di possibilità di collaborazione nella comunicazione ai cittadini

Cittadinanza Promozione dell’impegno del Comune in merito all’adesione al Patto dei Sindaci

Allestimento di stand in occasione di manifestazioni del Comune.

Cittadinanza Diffusione dei temi della sostenibilità ambientale e efficienza energetica

Seminari, convegni, conferenze, assemblee.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

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ISFORT ‐ ISTITUTO SUPERIORE DI FORMAZIONE E RICERCA PER I TRASPORTI

Statistiche regionali sulla mobilità, elaborazioni AUDIMOB aggiornate al 2007.

ISTAT ‐ Il sistema energetico italiano e gli obiettivi ambientali al 2020, pubblicato il 6 luglio 2010, dati resi

disponibili dai principali produttori di statistiche energetiche sul territorio: il Ministero dello Sviluppo

Economico, l’Enea e la società Terna.

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COMUNE DI CASAGIOVE PROVINCIA DI CASERTA

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)

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BCP Energia (www.bcp‐energia.it)

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COVENANT OF MAYORS (www.eumayors.eu)

ENEA (www.enea.it)

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(www.minambiente.it)

Power Solar System (www.powersolarsystem.it)

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QUALETARIFFA (www.qualetariffa.it)

TERNA (www.terna.it)

US Environmental Protection Agency E.P.A. (www.epa.gov)

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SCHEDE PROGETTO

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SCHEDE DI PROGETTO (SINTESI)

Legenda: BP = breve periodo (entro il 2016); MP = medio periodo (entro il 2018); LP = lungo periodo (entro il 2020)

SETTORE COD. AZIONE PERIODO INDICATORE Energia

Risparm. (MWh)

CO2 Risparm.

(tonn)

PUBBLICO

AU audit energetico MP Energia e CO2

Risparmiata 0 0

SOL solare termico MP N° impianti

installati/ Potenza installata

66,3 13,4

EFFE1 riqualif. coperture LP Mq di coperture

riqualificate 341,5 118,3

EFFE2 riqualif. infissi LP

Mq di infissi riqualificati

273,2 94,6

PV

impianti fotovoltaici

LP kW di picco

installati/CO2 eq risparmiata

1450,0 289,6

CL riqualif. impianti LP

N° impianti riqualificati

546,0 189,3

PI

illuminazione pubblica

LP n° di Punti Luce

riqualificati sul totale 400,0 193,3

PIA piantum. alberi LP

Numero di alberi piantati

--- 12,5

TRASPORTI

PAC dismissione e

sostituzione veicoli comunali

LP n° veicoli

dismessi/sostituiti della flotta

20,2 5,1

MS mercati a km 0 BP Emissioni di CO2-

Numero utenti coinvolti

595,4 158,9

GB green bus LP Numero di utenti del

servizio 59,5 15,9

BE bimbi elettrici LP

Numero di utenti del servizio

29,1 7,1

PAP isole ambientali-ztl LP Emissioni di CO2 14199,4 3671,0

RESIDENZIALE

EFFE3 strutture e impianti LP

N.° di pratiche per lavori e utenti

candidati ai bandi comunali

7281,4 1470,8

EFFE4 sostituzione caldaie MP N° caldaie sostituite 5461,1 1103,1

EFFE 5 sostituzione caldaie

ed infissi MP

N° caldaie sostituite e Mq di infissi riqualificati

4352,8 879,2

PVPRI impianti

fotovoltaici LP

n° impianti/kW di picco installati

416,1 201,0

RD

% raccolta differenziata

LP % R.D. --- 2483,4

COMUNICAZIONE

FORM

g.a.s.- Gruppo di acquisto solare- i

cittadini e i commercianti aderiscono al

progetto comunale

LP

N° di kWp installati in impianti solari

N° di persone che chiedono

informazioni N° di impianti di climatizzazione

cambiati

1397,6 675,0

FIGI fiere e giornate

dell’energia LP N° di partecipanti 1453,6 702,9

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Codice AZIONE AU

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione EDIFICI ATTREZZATURE E IMPIANTI COMUNALI

Azione chiave AUDIT ENERGETICO

Azioni correlate PV-SOL-CL-EFFE1-EFFE2

Descrizione dell’azione

L’azione prevede l’esecuzione di audit energetici di dettaglio per tutti gli edifici pubblici o a uso pubblico di pertinenza del Comune. L’audit energetico si dovrà sviluppare seguendo le seguenti fasi operative: - Acquisizione della documentazione; - Rilievi in campo ed eventuali monitoraggi; - Individuazione degli interventi di retrofit; - Valutazioni tecnico-economiche degli interventi; - Elaborazione del report tecnico. Le azioni proposte, quindi, non si dovranno limitare alla riduzione dei consumi di energia ma più in generale al miglioramento della sostenibilità dell’edificio, che coinvolge anche il miglioramento della qualità dei materiali e il risparmio di risorse naturali. Le informazioni ricavate costituiranno la base conoscitiva per elaborare delle gare di affidamento con la formula del Finanziamento Tramite Terzi. L’esecuzione degli audit è un'azione obbligatoria prima di attivare qualsiasi intervento di riqualificazione energetica. Dagli audit energetici potranno emergere elementi che consentono di evitare gli sprechi, ottimizzando la gestione, a prescindere dai lavori di riqualificazione che potrebbero essere fatti successivamente.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 0

Produzione di energia rinnovabile [MWh]:

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 0

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2017

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)

Attori esterni coinvolti EGE/Consulente tecnico/Auditor energetico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

22.500 € 2500 € a edificio (Costo diagnosi. I costi sostenuti dall’Amministrazione Comunale per l’esecuzione degli audit energetici saranno coperti dalle ESCo che vinceranno la gara di affidamento dei contratti. Per l’Amministrazione si tratta quindi di una anticipazione che sarà successivamente coperta)

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 22.500

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Energia risparmiata/CO2 eq risparmiata

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Scheda tecnica semplificata

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia

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Gli edifici sui quali sarà eseguito l'audit energetico sono:

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Descrizione dell’azione

L'Amministrazione Comunale intende promuovere l’installazione di impianti solari termici sugli edifici di proprietà comunale. Con la realizzazione degli audit energetici, previsti dall’azione AU, si potrà valutare la possibilità di installare impianti solari termici sugli edifici di proprietà comunale. Nel caso di gestione diretta il finanziamento e la gestione dipenderanno dal Comune, che potrà cercare sponsor. Nel caso di gestione affidata a terzi il finanziamento e la gestione sarà loro competenza. L'Amministrazione Comunale si impegna a promuovere una gara per la costruzione e gestione degli impianti solari termici negli edifici caratterizzati da elevati consumi di acqua calda sanitaria. Secondo quanto è stato determinato dall'audit energetico è prevista la realizzazione del solare termico sul Campo Sportivo e sulle scuole dove è utilizzata la palestra..

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 66,34

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

13,40

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine

2018

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Lavori Pubblici

Attori esterni coinvolti Sportello Infoenergia al cittadino

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

50.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 50.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento N° impianti installati/ Potenza installata

Frequenza di monitoraggio

Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Foglio di calcolo

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici

Codice AZIONE SOL

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione SOLARE TERMICO

Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI

Azioni correlate CL - AU- PV

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Codice AZIONE EFFE1

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione COPERTURE EDIFICI COMUNALI

Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE SUPERFICI OPACHE

ORIZZONTALI

Azioni correlate AU -PV - SOL

Descrizione dell’azione

L'azione di riqualificazione energetica delle coperture partendo dal censimento delle condizioni esistenti e delle specifiche esigenze, stabilisce gli interventi di: - Messa a norma delle coperture; - scelta dei materiali con riferimento all’installazioni di impianti PV integrati con l’efficienza energetica.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 341,47

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

118,32

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine

2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)

Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

600.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

- POI energia-Fondi europei, nazionali, regionali-FESR

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 600.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Mq di coperture riqualificate

Frequenza di monitoraggio

Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Scheda tecnica semplificata

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia

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Codice AZIONE EFFE2

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione INFISSI EDIFICI COMUNALI

Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE SUPERFICI

TRASPARENTI VERTICALI

Azioni correlate AU – Audit Energetici - EFFE1- COPERTURE EDIFICI

COMUNALI

Descrizione dell’azione

L'azione di riqualificazione energetica degli infissi partendo dal censimento delle condizioni esistenti e delle specifiche esigenze, stabilisce gli interventi di: - Messa a norma; riduzione degli spifferi, riduzione della dispersione termica rispetto agli infissi tradizionali di circa il 40 %(dati ENEA); intervenire sugli edifici comunali e sulle scuole-circa 2.500 mq

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 273,18

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

94,6

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine

2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)

Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

800.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

- POI energia-Fondi europei, nazionali, regionali-FESR

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 800.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Mq di infissi riqualificati

Frequenza di monitoraggio

Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Scheda tecnica semplificata

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia

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Codice AZIONE PV

PUBBLICO

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA

Azione chiave IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUGLI EDIFICI COMUNALI

Azioni correlate FORM - Sportello Infoenergia per i cittadini- AU- SOL

EFFE1- COPERTURE EDIFICI COMUNALI

Descrizione dell’azione

Scopo di questa azione è promuovere l’installazione di impianti solari fotovoltaici sugli edifici di proprietà comunale tramite ESCo. Con la realizzazione degli audit energetici (azione AU) si deve valutare la possibilità di installare impianti fotovoltaici sugli edifici di proprietà comunale. A questo scopo, la progettazione e l’installazione può essere curata direttamente dall’Amministrazione Comunale oppure da una Esco. In questo secondo caso, l’Amministrazione si impegna a realizzare una gara d’appalto con la formula contrattuale del “Risparmio Condiviso” al fine di ottenere un contratto di Finanziamento Tramite Terzi. Con questa formula contrattuale, infatti, partecipa fin dall’inizio ai benefici economici indotti dall’installazione di pannelli fotovoltaici effettuata dalla ESCo. L'Amministrazione Comunale mira a realizzare 1000 kW di picco, su circa 6000 mq di superficie utile.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: --

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

1.450

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

289,59

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Lavori Pubblici

Attori esterni coinvolti Sportello Infoenergia al cittadino, ESCo

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: 3.000 €- Elaborazione del bando e valutazione progetti: 3.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-POI energia-Fondi europei, nazionali, regionali-FESR

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 3.000

Modalità di monitoraggio Indicatori di riferimento

kW di picco installati dai quali si ricava l’energia prodotta/CO2 eq risparmiata

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Approvazione del progetto di realizzazione dell’intervento (tramite determina o altro documento predisposto all’ufficio tecnico)

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici

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Codice AZIONE CL

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione CLIMATIZZAZIONE PUBBLICA

Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI

Azioni correlate SOL—Solare termico- AU- PV

Descrizione dell’azione

L'azione di riqualificazione energetica degli impianti di climatizzazione pubblica consiste nell'elaborazione ed attuazione di un piano di energy saving che, a partire dal censimento degli impianti esistenti: - Messa a norma; -Sostituzione di caldaie obsolete (tradizionali), con quelle ad alta efficienza, caldaia a condensazione; - Installazione di termoregolatori sui radiatori integrato ad un sistema di gestione con sensori di temperatura, umidità, presenza, per razionalizzare l’uso degli ambienti e ridurre il carico in termini di consumi della caldaia.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 546

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

189,31

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)

Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

150.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 150.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento N° impianti riqualificati

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Scheda tecnica semplificata

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia

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Codice AZIONE PI

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI IMPIANTI

Azioni correlate

Descrizione dell’azione

L'azione di riqualificazione energetica degli impianti di illuminazione pubblica consiste nell'elaborazione ed attuazione di un piano di energy saving che, a partire dal censimento degli impianti esistenti e delle specifiche esigenze e regole di illuminazione del territorio, stabilisce gli interventi di: - Messa a norma; -Sostituzione di lampade obsolete (vapori di mercurio), e SAP (sodio alta pressione) con lampade ad alta efficienza, LED e trasformatore elettronico; - Installazione di un sistema di telecontrollo con riduttori flusso luminoso.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 400

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

193,32

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine

2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione

Gestore privato con la collaborazione dell’ Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)

Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

250.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 250.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento n° di Punti Luce riqualificati sul totale

Frequenza di monitoraggio

Semestrale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Censimento punti luce

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Ufficio Lavori Pubblici

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Codice AZIONE PIA

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione PIANTUMAZIONE ALBERI

Azione chiave ALBERI PER BIMBI

Azioni correlate

Descrizione dell’azione

L'Amministrazione Comunale si impegna a piantare un albero ogni bambino nato fino al 2020, tenendo presente il trend di crescita della popolazione.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: --

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 12,5

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio- Settore Programmazione

Attori esterni coinvolti Corpo forestale dello Stato

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: € 0

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

- 0

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 0

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Numero di alberi

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio - Foglio di calcolo

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale

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Codice AZIONE PAC

Settore TRASPORTI

Campo di azione PARCO VEICOLI COMUNALE

Azione chiave GRADUALE SOSTITUZIONE DEL PARCO VEICOLI

Azioni correlate BE

Descrizione dell’azione

L'amministrazione Comunale si impegna a effettuare una graduale sostituzione del parco veicoli pubblici e a introdurre soluzioni tecnologiche innovative al fine di ridurre le emissioni inquinanti. Le sotto-azioni prevedono le seguenti linee di intervento: -favorire la diffusione e l'uso di sistemi di condivisione all'interno dell'Amministrazione Comunale; - impiego di sistemi speciali di adattamento dei veicoli esistenti benzina con metano o GPL, convertitori catalitici e filtri anti-particolato sulla macchine diesel; - progressiva dismissione dei veicoli più inquinanti e sostituzione con mezzi ibridi o elettrici; - monitoraggio annuale dei consumi per tipologia di carburante e relative emissioni. L'Amministrazione Comunale si impegna a predisporre bandi di gara finalizzati all’acquisto di mezzi di trasporto pubblico basati su una serie di criteri di efficienza energetica, sostenibilità ambientale e riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ossidi di zolfo, ossidi di azoto e particolato atmosferico. Saranno predisposti anche bandi di gara specifici per le aziende di trasporto che forniscono un servizio al Comune (ad. es. servizio scuole) con una serie di criteri di efficienza energetica, sostenibilità ambientale ed emissione inquinante massima

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 20,15

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

5,068

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale

Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: 10.000 € (2.000 € ad automobile, inteso come sovra-costo rispetto all'acquisto di un automobile tradizionale) - 2.000 € * 5 = € 10.000,00

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

--Fondi per la mobilità sostenibile- Fondi europei, nazionali, regionali-FESR

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 10.000

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento n° veicoli dismessi/sostituiti della flotta

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Inventario delle emissioni

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici

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Codice AZIONE MS

Settore TRASPORTI

Campo di azione MOBILITÀ SOSTENIBILE

Azione chiave MERCATI A KM ZERO

Azioni correlate FORM-FIGI

Descrizione dell’azione

L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare e a promuovere sul proprio territorio i “Mercati a km 0” , ovvero forme di commercio che permettono di acquistare cibi e bevande del comparto agricolo regionale. In questo modo si vendono prodotti del patrimonio agroalimentare locale, di stagione, dotati di qualità elevata e a prezzi di vendita contenuti, educando anche il cittadino a forme di alimentazione corrette. L'iniziativa sperimentale si prefigge come obiettivo la vendita di prodotti biologici, ottenuti con metodi di coltivazione o di allevamento che utilizzano solo sostanze presenti in natura, escludendo l'uso di sostanze di sintesi chimica e di processi di sfruttamento intensivo delle risorse suolo, acqua e aria. È consentita anche la vendita di prodotti del commercio equosolidale provenienti da Paesi in Via di Sviluppo. Lo scopo principale del progetto è quello di contribuire a orientare gli stili di vita del cittadino verso pratiche di consumo sostenibile, promuovendo una relazione diretta tra agricoltori locali e consumatori responsabili. La produzione locale, inoltre, consente di ridurre l'inquinamento ambientale legato ai trasporti e alla filiera produttiva. Il mercato avrà una cadenza mensile. Avere un mercato “sotto casa”, evita di muoversi con i veicoli.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 595,39

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 158,96

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2016

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale

Attori esterni coinvolti Associazioni di categoria-aziende- Federazione Provinciale Coldiretti

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: € 0

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento €

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Emissioni di CO2- Numero utenti coinvolti

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio Centralina per le emissioni-Foglio di calcolo

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale- Settore Gestione del Territorio

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Codice AZIONE GB

Settore TRASPORTI

Campo di azione MOBILITÀ SOSTENIBILE

Azione chiave GREEN BUS

Azioni correlate FORM- PAP- MS

Descrizione dell’azione

L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare un servizio navetta gratuito per il trasporto dei cittadini al mercato comunale. Il servizio sarà attivo nei giorni e nelle ore del mercato comunale. La società che gestisce il servizio mercatale gratuito si occuperà, in accordo con l’Amministrazione comunale e con le associazioni di categoria, di stabilire le corse, gli orari e le zone coperte dal servizio.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 59,53

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 15,89

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2016

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale

Attori esterni coinvolti Associazioni di categoria-aziende-società che gestirà il servizio

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: € 100.000

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

- Fondi europei, nazionali, regionali per interventi sulla mobilità sostenibile

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 100.000

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Numero di utenti del servizio

Frequenza di monitoraggio Mensile

Strumenti e sistemi per il monitoraggio -Fogli di calcolo

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale

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Codice AZIONE BE

Settore TRASPORTI

Campo di azione MOBILITÀ SOSTENIBILE

Azione chiave BIMBI ELETTRICI

Azioni correlate FORM

Descrizione dell’azione

L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare un servizio navetta gratuito per il trasporto degli alunni delle scuole del comune. Si può partire che un progetto pilota che riguarderà 40 bambini. I bus saranno due al servizio degli alunni nei giorni di scuola e negli orari di entrata e uscita in accordo con le scuole.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 29,07

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 7,10

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2016

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio- Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale

Attori esterni coinvolti Scuole

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: € 100.000

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

- Fondi europei, nazionali, regionali per interventi sulla mobilità sostenibile

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 100.000

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Numero di utenti

Frequenza di monitoraggio Semestrale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio - Foglio di calcolo

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale

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Codice AZIONE PAP

Settore TRASPORTI

Campo di azione PARCO VEICOLI PRIVATI E COMMERCIALI

Azione chiave GRADUALE SOSTITUZIONE DEL PARCO VEICOLI

Azioni correlate FORM

Descrizione dell’azione

La Campania è la regione con la percentuale più alta di auto euro 0, euro 1 e euro 2, ossia il 46,1%, 1.537.917 auto su un totale di 3.338627. Le auto con alimentazione a benzina hanno subito il calo più pesante fra le altre alimentazioni, -11,8%, contro la crescita esplosiva del metano che ha più che raddoppiato le iscrizioni del nuovo, passando da 5.334 prime iscrizioni del 2012 alle 11.920 del 2013. Anche per le auto elettriche si è rilevato un discreto aumento pari a circa il 55%, arrivando ad 821 auto registrate. Di contro è diminuita la quota delle auto a benzina sul totale, dal 33,9% del 2012 al 32% del 2013 principalmente per l’incremento delle alimentazioni a metano; l’incidenza delle alimentazioni a gasolio si stabilizza al 54%. La limitazione della mobilità privata inquinante accompagnata dal potenziamento del trasporto pubblico verde(competenza provinciale), del car pooling e della mobilità pedonale, costituisce un intervento fondamentale per ridurre le emissioni di gas climalteranti, l'inquinamento atmosferico, i consumi energetici associati alla circolazione veicolare obsoleti, il rumore, l'incidentalità e gli effetti di disturbo. L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare sul proprio territorio una serie di “isole ambientali” volte a limitare i flussi veicolari obsoleti: - Riqualificazione degli spazi pubblici; - Realizzazione di parcheggi in corrispondenza di nodi di interscambio, aree di interesse pubblico e zone a sosta regolata e tariffata; - Parcheggi e rastrelliere per biciclette; - Realizzazione di zone a traffico limitato (ZTL). Il miglioramento della qualità urbana connessa con la realizzazione delle isole ambientali è strettamente legato allo sviluppo di nuovi luoghi di socialità, spazi pubblici e zone commerciali e di servizio.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 14199,39

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 3.671

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2016

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale

Attori esterni coinvolti Consulente tecnico ARPAC

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: € 5.000 Analisi e studio del territorio

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-Fondi europei, nazionali, regionali per interventi sulla mobilità sostenibile

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 5.000

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Emissioni di CO2

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio Centralina per le emissioni

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Settore Lavori Pubblici

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Tabella Prime iscrizioni auto per alimentazione e macro area – anno 2012-2013

http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/dati_statistiche/Mercato_auto_per_prov_e_

macro-area_2013.pdf

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Codice AZIONE EFFE3

Settore COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLISTAKEHOLDERS

Campo di azione STRUTTURE E IMPIANTI

Azione chiave RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA EDILIZIA RESIDENZIALE

Azioni correlate FIGI- FORM-EFFE5-EFFE4

Descrizione dell’azione

L'Amministrazione Comunale si impegna a realizzare un Regolamento Edilizio contenente un Titolo specifico sulla gestione dell’energia e sul miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, inserendo regole cogenti aggiornate con la legislazione in vigore e in linea con la nuova Direttiva che impone edifici nuovi a energia quasi zero. La normativa contenuta intende perseguire l’obiettivo di migliorare le condizioni abitative, le prestazioni energetiche degli involucri e degli impianti negli edifici, ridurre la quantità di energia necessaria per la loro climatizzazione, contenere gli sprechi di energia e le emissioni di CO2, attraverso la costruzione di edifici energeticamente efficienti, nel rispetto dell’ambiente. Il Regolamento o l’Allegato energetico al Regolamento potrà contenere anche articoli facoltativi e sistemi di incentivazione. Si consiglia di strutturare il Titolo per Aree tematiche di intervento, indicando se la regola è cogente o facoltativa. Sarà necessario predisporre una Check List specifica che il professionista dovrà compilare per ogni PC o SCIA consegnata, in modo da permettere un controllo da parte dell’Ufficio Tecnico sul rispetto delle regole cogenti contenute nel nuovo Regolamento. L’iter di approvazione è quello previsto dalla legislazione in vigore e comporterà la condivisione con gli stakeholder e cittadini e una formazione specifica per l’Ufficio Tecnico comunale.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 7281,41

Produzione di energia rinnovabile [MWhel]

-217,5

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

1.470,84

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Urbanistica, Edilizia Privata, Commercio, URP)

Attori esterni coinvolti ESCo/EGE/Consulente tecnico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: 10.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 10.000,00

Modalità di monitoraggio Indicatori di riferimento

N° di pratiche per lavori e utenti candidati ai bandi comunali

Frequenza di monitoraggio Biennale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Controllo delle Check List per ogni pratica e redazione di un database

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Settore Urbanistica, Edilizia Privata, Commercio, URP

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Codice AZIONE EFFE4

Settore EDIFICI, RESIDENZIALI

Campo di azione CALDAIE PRIVATI

Azione chiave SOSTITUZIONE CALDAIE

Azioni correlate FIGI- FORM

Descrizione dell’azione

Bando relativo all’erogazione degli incentivi per la sostituzione di caldaie per il riscaldamento e produzione di acqua sanitaria rivolto a: a) tutti i soggetti destinatari del contributo devono essere proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione) su beni mobili e sui beni immobili situati sul territorio del Comune di Casagiove; b) essere cittadini residenti o Aziende con sede legale nel Comune; Contributi pari a € 500,00 per la sostituzione di caldaie ad alta efficienza 3 e 4 stelle ed € 700,00 per la sostituzione di caldaie a condensazione con alimentazione a metano o GPL;

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 5461,05

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

1103,13

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine

2016/2017

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)

Attori esterni coinvolti Aziende Virtuose del settore impiantistico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

50.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -Banche già coinvolte per la detrazione fiscale

Autofinanziamento € 50.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento N° caldaie sostituite

Frequenza di monitoraggio

Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Scheda tecnica semplificata

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia

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Note: si ricorda che per la riqualificazione energetica esistono e sono stati prorogati nuovamente gli incentivi statali per la detrazione fiscale in caso di sostituzione di caldaia ed infissi.

Codice AZIONE EFFE5

Settore EDIFICI, RESIDENZIALI

Campo di azione CALDAIE PRIVATI

Azione chiave SOSTITUZIONE CALDAIE E INFISSI

Azioni correlate FIGI- FORM

Descrizione dell’azione

Bando relativo all’erogazione degli incentivi per la sostituzione di infissi e caldaie per il riscaldamento e produzione di acqua sanitaria rivolto a 250 abitazioni, pari al 5 % del totale. L’amministrazione effettua decurtazioni della TASI per 3 anni:

1) 35% della tassa da conferire in caso di cambio della caldaia; 2) 50% della tassa da conferire in caso di cambio di caldaia e di tutti gli infissi della

abitazione. L’incentivo è rivolto a: a) tutti i soggetti destinatari del contributo devono essere proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione) su beni mobili e sui beni immobili situati sul territorio del Comune di Casagiove; b) essere cittadini residenti o Aziende con sede legale nel Comune; per la sostituzione di caldaie ad alta efficienza 3 e 4 stelle e per la sostituzione di caldaie a condensazione con alimentazione a metano o GPL; per gli infissi partendo dal valore tipico di trasmittanza termica di 4,7 W/(m2•K) per finestre con vetri singoli può essere ridotto a 2,7 W/(m2•K) installando delle finestre con doppi vetri e intercapedine (una diminuzione di oltre il 40% del consumo energetico per m2 di superficie vetrata dovuta alla trasmissione di calore). Mentre, utilizzando dei doppi vetri a bassa emissione con gas Argon, la trasmittanza può migliorare fino a 1,1 W/(m2•K) e addirittura fino a 0,7 W/(m2•K) nel caso di tripli vetri.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 4352,82

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 879,24

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2016

Periodo prevista di fine 2017

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia)

Attori esterni coinvolti Aziende Virtuose del settore impiantistico

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: 50.000 €

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -Banche già coinvolte per la detrazione fiscale

Autofinanziamento € 50.000

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento N° caldaie sostituite e Mq di infissi riqualificati

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio Scheda tecnica semplificata

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale, Responsabile Settore Lavori Pubblici ed Ecologia

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Codice AZIONE PV-PRI

Settore EDIFICI RESIDENZIALI

Campo di azione PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA

Azione chiave IMPIANTO FOTOVOLTAICO SUGLI EDIFICI PRIVATI

Azioni correlate FIGI- FORM

Descrizione dell’azione

Le azioni di sensibilizzazione svolte a livello nazionale, regionale e comunale hanno consentito in questi anni di sviluppare anche nella Città di Casagiove il ricorso a fonti energetiche rinnovabili. In particolare la presenza di impianti fotovoltaici ha registro numero significativi negli ultimi anni un aumento degli impianti installati, con una media di circa 70 kWp installati all’anno, con crescite e decrescite poco influenzate dalla diminuizione degli incentivi, come si può notare dal grafico.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 0

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

609 MWh

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

200,97

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Privati

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio e Relative Risorse (Settore Lavori Pubblici ed Ecologia) nell’attività di pubblicizzazione e sensibilizzazione

Attori esterni coinvolti Consulenti e aziende

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

-

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-Incentivi su fondi europei, nazionali, regionali

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento -

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento n° impianti/ kW di picco installati

Frequenza di monitoraggio Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Censimento impianti

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Ufficio Lavori Pubblici

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Codice AZIONE RD

Settore EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE

Campo di azione RIFIUTI

Azione chiave RACCOLTA DIFFERENZIATA-

Azioni correlate FORM

Descrizione dell’azione

L'Amministrazione Comunale si impegna a sensibilizzare notevolmente i cittadini ad effettuare la raccolta differenziata. Dal 2008 al 2013 il comune è passato dal 15 % al 53 %. Se pensiamo che solo la raccolta differenziata di carta e cartone ha portato una riduzione in atmosfera di 4139,1 t/CO2 considerando che secondo la banca dati italiana I-LCA (Anpa, 2010) e le elaborazioni condotte da Ambiente Italia, il riciclo di una tonnellata di carta determina, assumendo i valori ponderati tra carte grafiche e cartone, una emissione evitata per ca. - 210 kg CO2eq/t di carta, come differenza tra le emissioni generate per la produzione di carta da fibre di riciclo e le emissioni evitate dalla produzione con fibre vergini.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: --

Produzione di energia rinnovabile [MWh]

-

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 2483,46

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio- Settore Programmazione Corpo Intercomunale di Polizia Locale

Attori esterni coinvolti Cittadini

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: € 0

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi -

Autofinanziamento € 0

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento % R.D.

Frequenza di monitoraggio Mensile

Strumenti e sistemi per il monitoraggio - Foglio di calcolo

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale

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Note: questa azione interessa anche il terziario

Codice AZIONE FORM

Settore COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLI STAKEHOLDERS

Campo di azione SENSIBILIZZAZIONE E SVILUPPO RETI LOCALI

Azione chiave GRUPPI DI ACQUISTO (JOINT PROCUREMENT)

Azioni correlate FIGI

Descrizione dell’azione

L'amministrazione Comunale promuove, coordina e finalizza il Gruppo di Acquisto Solare (G.A.S.) che raggruppa coloro che hanno l’interesse comune di installare tecnologie di efficienza energetica (pannelli solari termici e fotovoltaici, cambio di caldaie). I gruppi di acquisto sono collegati fra loro in una rete. L'Amministrazione Comunale fornisce ai cittadini le informazioni sulle aziende di installazione “virtuose”, sulle procedure da assolvere, sui contributi e sui finanziamenti offerti da banche ed enti. In questo modo ci sono vantaggi economici (sconto sui prezzi di fornitura), una maggiore garanzia sulla qualità del processo e dei materiali. Le scelte decisionali sono attuate dai cittadini in base alle informazioni raccolte. Le fasi da attuare per avviare l'azione comprendono: - Definire una serie di parametri, caratteristiche e requisiti che devono essere rispettati dalle aziende produttrici e installatrici per aderire al Gruppo di Acquisto Solare; - Promozione, sensibilizzazione e divulgazione dell'attività; - Creazione di una lista di ditte produttrici e installatrici di pannelli solari dotate delle caratteristiche e dei requisiti richiesti dall'amministrazione Comunale; - Creazione di una pagina Web dedicata nel Sito Internet del Comune su cui aggiornare i dati in tempo reale.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 1.397,58

Produzione di energia rinnovabile [MWh] -

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]: 675,03

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine 2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Settore Gestione del Territorio Settore Lavori Pubblici URP

Attori esterni coinvolti Camera di Commercio, Associazioni di Categoria, Ordini professionali, Associazioni locali, Amministratori condominiali, Banche-ASCOM-Confesercenti

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui: 6.000 € Organizzazione (risorse interne) Comunicazione: 1.000 annuali

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi - Banche, Camera di Commercio, Associazioni di Categoria

Autofinanziamento € 6.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento

Numero di kWp installati in impianti solari Numero di persone che richiedono informazioni Numero di impianti di climatizzazione cambiati

Frequenza di monitoraggio Semestrale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio Registro degli impianti solari-

Responsabile dell’attività di monitoraggio Amministrazione Comunale, Settore Gestione del Territorio

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Codice AZIONE FIGI

Settore COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLI STAKEHOLDERS

Campo di azione SENSIBILIZZAZIONE E SVILUPPO RETI LOCALI

Azione chiave FIERE E GIORNATE DELL'ENERGIA

Azioni correlate FORM

Descrizione dell’azione

La fiere e le giornate dell'energia rivolte ai cittadini sono uno strumento essenziale affinché le tematiche della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico entrino nella coscienza della cittadinanza, attivando così comportamenti virtuosi e intelligenti volti al risparmio delle risorse naturali. In molti casi, infatti, le azioni promosse dall'Amministrazione Comunale possono perdere di efficacia proprio a causa del comportamento non sostenibile dei cittadini. Per questa ragione, l'Amministrazione Comunale si impegna a promuovere, a cadenza regolare fiere o giornate in cui invitare tutti gli operatori del settore, pubblici e privati, a promuovere e far conoscere i propri prodotti e servizi. I settori coinvolti possono essere: - Efficienza energetica degli edifici residenziali; - Raccolta differenziata dei rifiuti; - Mobilità sostenibile; - Fonti energetiche rinnovabili.

Risultati attesi Risparmio energetico [MWh]: 1.453,60

Produzione di energia rinnovabile [MWhel ]

70

Riduzione delle emissioni di CO2 [t]:

702,90

Tempistiche di attuazione

Periodo prevista di inizio 2015

Periodo prevista di fine

2020

Risorse umane coinvolte

Responsabile operativo dell’azione Amministrazione Comunale

Attori coinvolti all’interno dell’Amministrazione Comunale

Gestione del Territorio

Attori esterni coinvolti Sportello Infoenergia al cittadino, tutti gli stakeholders

Costi e risorse finanziarie utilizzate

Costo stimato dell’azione di cui:

9.000 € 1.000 € annue (da stimare in base alle attività realizzate)

Finanziamento pubblico (bandi, progetti europei, nazionali, regionali, ecc.)

-

Finanziamento tramite Terzi - Associazioni ambientali, Aziende del territorio

Autofinanziamento € 9.000,00

Modalità di monitoraggio

Indicatori di riferimento Numero di partecipanti

Frequenza di monitoraggio

Annuale

Strumenti e sistemi per il monitoraggio

Registrazione presenze e creazione del database nominativi

Responsabile dell’attività di monitoraggio

Amministrazione Comunale; Settore Gestione del Territorio

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