dal dolore sentito al dolore pensato · 2020. 8. 3. · favole della duss (di louisa duss; versione...
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Dal dolore sentito al
dolore pensato
Valentina Francia
Psychologist - Psychoterapist
Paediatric Palliative Care
U.O. Neuropsichiatria Infantile - Sant’Orsola Malpighi
Cefalea in età evolutiva:
valutazione e trattamento
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Menù
International Association for the Study of Pain
(IASP)
Dolore Cronico
Cefalee primarie
Il processo di gestione del dolore: Valutare e
Trattare
Caso Clinico
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International Association for the
Study of Pain (IASP)
“Esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a danno tissutale,
o descritta in termini di tale danno”
L’Associazione Americana per il Dolore (2005) afferma che il dolore cronico “è un
problema stimato, nella popolazione pediatrica, attorno al 15 – 20%. I bambini e
le loro famiglie sperimentano quali risultati del dolore e della disabilità,
significative conseguenze emotive e sociali”.
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Dolore Cronico
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• Headache 8 - 83%
• Abdominal pain 4 - 53%
• Back pain 14 - 24%
• Musculoskeletal 4 - 40%
• Multiple pains 4 - 49%
• Other pains 5 - 88%
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Aim: stimare e confrontare il tasso di problemi emotivi, di sviluppo e comportamentali (EDB) tra i bambini con patologie croniche.
Conclusion: le malattie croniche sono associate con alti tassi di problemi EDB. I bambini con cefalee
ricorrenti e l’artrite hanno tassi particolarmente elevati, probabilmente correlati al dolore associato a queste condizioni
I bambini affetti da emicrania o altri tipi di mal di testa ricorrente hanno avuto il più alto tasso di problemi EDB (47%); quelli con artrite o altri problemi articolari hanno avuto un tasso di EDB di
quasi il 30%. Il tasso di bambini con asma è stato del 9%
I tassi più elevati di problemi EDB può essere spiegato in parte a causa dell’effetto del dolore, indipendentemente dalla causa.
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Part one
The primary headaches
1. Migraine
2. Tension-type headache
3. Trigeminal autonomic cephalalgias
4. Other primary headache disorders
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5 fattori di rischio per incidenza di Cefalea Cronica Quotidiana (ICHD-2):
1. Elevata frequenza di cefalea
2. Emicrania di base
3. Obesità
4. Genere femminile
5. Fattori psicologici e socioeconomici
Pediatrics Vol.132 Number 1, July 2013
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Relazione tra tratti di personalità della madre e cefalea del bambino come effetto di anomalie nello stile di coping della madre
collegato al suo peculiare profilo di personalità
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Il processo
di gestione del dolore
Le ricerche per la comprensione della gestione del dolore (Compas & Boyer, 2001) hanno proposto una struttura comune della varietà delle risposte; tale struttura consiste di tre dimensioni:
1. Sforzi attivi per regolare le emozioni e agire alla fonte sullo stress ambientale (es. problem solving, modulazione delle emozioni e della relativa espressione, etc)
2. Sforzi concilianti diretti ad aggiustare il livello di stress (es. distrazione, ristrutturazione cognitiva, etc)
3. Sforzi di disimpegno diretti ad orientare l’attenzione verso qualcosa di diverso dalla fonte di stress ed altre risposte emotive (gestione di tipo passivo o evitante).
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Valutare e
Trattare Valutare e misurare il dolore
Wong-Baker
Età utilizzo: 3-7 anni
Numerical Rating Scale (NRS)
Età utilizzo: dagli 8 anni in poi
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Scala dei colori di Eland
Strumento che aiuta a vedere accuratamente dove il bambino prova dolore.
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Il Diario del Dolore dovrà prevedere annotazioni della data e dell’ora in cui il dolore si è verificato, la sua intensità, cosa è accaduto prima dell’inizio del dolore, come questo è stato affrontato e il grado di successo nella gestione.
E’ bene annotare anche gli interventi identificati per ridurre il dolore ed aumentare la tranquillità.
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Questionario Italiano del Dolore (Quid). Permette una valutazione del dolore quantitativa (intensità) e qualitativa del dolore.
Ped-Midas. Valuta il grado di disabilità e l’impatto che la cefalea esercita sulla qualità di vita.
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Fattori emotivi “La malattia, prima di essere il campo della
competenza dei medici, è il punto di crisi di una
bibliografia”
Umberto Galimberti
Valutazione psicodiagnostica
Il colloquio
“mi sento stanca, o mi sento in colpa per qualcosa. E’ come una
confusione che farebbe impazzire e nel frattempo penso”
Elisa (13 anni)
Colloquio psicologico clinico con la coppia genitoriale e con il bambino.
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SAFA (Scale Psichiatriche di Autosomministrazione per Fanciulli e Adolescenti. Cianchetti e Sannio Fancello, 2001)
MMPI A-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory 2\A. J.N. Butcher & co)
CBA (Cognitive Behavioural Assessment 2.0 - scale primarie. A.M Zotti & co)
Test autocompilativi di personalità
WISC IV (Wechsler Intelligence Scale for Children - IV)
Matrici progressive di Raven (CPM - Coloured Progressive Matrices)
Test cognitivi
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Test della figura umana (di K. Machover, 1949)
Test dell’albero (di Karl Koch, 1949)
Test della famiglia (di L. Corman, 1967)
CAT (Children Apperception Test, L. Bellak, 1949)
Favole della Duss (di Louisa Duss; versione italiana ML Falorni, 1957)
SAT (Separation Anxiety Test; versione italiana di G. Attili,2001)
Test proiettivi
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Visualizzazione. Ricostruzione mentale, spontanea o intenzionale di immagini, suoni, odori, gusti e sensazioni come se fossero reali.
Es. restringere il dolore; dipingere il dolore
vs
Ipnosi. Usa lo stato alterato di coscienza del bambino per ottimizzare il cambiamento terapeutico attraverso varie forme di suggestione ipnotica.
Trattamenti del dolore
Visualizzazione ed ipnosi
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Età: a partire dai 5 anni
La Dissociazione invita il bambino a scegliere una persona, un luogo o un’attività che a lui piace per lasciarsi induttori dolore, entrare nel dominio dell’immaginazione e creare una ricca esperienza con l’uso di tutti i sensi.
Aiuta il bambino a distanziarsi dal dolore
Dissociazione
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Età: a partire dai 2 anni
La desensibilizzazione aiuta ad abbassare una precisa zona corporea attraverso la concentrazione.
es. tecnica del guanto magico (a partire dall’età di 2 fino a 5-6 anni); tecnica dell’interruttore (verso i 10 anni)
Desensibilizzazione
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Biofeedback
Livello di Raccomandazione “A” Nel 2010 il BFB, in virtù della sua efficacia, ha
ricevuto il massimo livello di raccomandazione per il trattamento della Cefalea di tipo Tensivo da parte della
European Federation of Neurological Societies.
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La Psicoalgologia, si potrebbe definire come la disciplina che si occupa delle
variabili psicologiche connesse al dolore e alla sua valutazione, e delle
implicazioni psico-sociali del dolore persistente e cronico (malattia dolore). Essa
dovrebbe riunire e comprendere nozioni teoriche e cliniche dell’Algologia e della
Psicologia, ed in particolare delle sue branche della Psicosomatica e della
Psicologia della Salute.
(…) non è possibile pensare ad un modello prestampato di intervento, ma occorre
considerare l’unicità di ogni paziente (e della sua famiglia), tenendo conto dei loro
valori, desideri e convinzioni.
(…) sarebbe auspicabile l’ideazione di una nuova disciplina e di una nuova figura:
lo Psicoalgologo. Alla base vi sarà imprescindibilmente una equipe sempre più
multidisciplinare e multi-specialistica, ma che dovrà saper operare secondo un’ottica
di integrazione e un linguaggio condiviso al fine di superare quelle scissioni che
operano nel corpo-mente del paziente, nelle equipe sanitarie, nell’approccio stesso
alla malattia divisa per patologie o per cicli di vita.