Download - Sport Paper 22
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‘Il Pupone Magico”Francesco Totti, gol e magie
Calcio
“Abbiamo tutto
Intervista al bosniaco Kovacevic
per fare bene”
Volley
“Scudetto all’Inter,
Intervista esclusiva a Stefano Colantuono
il più forte è Messi”
Calcio
“Amo la pallavolo
Casuscelli, volley e vita da mamma
e la famiglia”
Volley
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Primi punti per la squadra di Pesci
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Il ritorno del Capitano è senza ombra di dubbio la notizia del momento: stiamo ov-viamente parlando di Francesco Totti che ha ridato slancio alle speranze giallorossi. Non solo il “Pupone”, comunque, ma tante curiosità sul mondo del pallone, di Roma e non, con un’intervista esclusiva all’allenatore Colan-tuono oltre che al consueto occhio del nostro inviato Falzarano sulle realtà locali. Lente di ingrandimento anche sul momento con più ombre che luce della Lottomatica e sulle realtà pallavolistiche del nostro territorio che militano nei massimi campionati nazionali, con interviste interessanti ai protagonisti delle
varie compagini: al talento bosniaco Kovacevic dell’Andreoli Latina e a Stefania Casuscelli, elemento di livello dell’Acqua&Sapone Apri-lia. Come di consueto, poi, ampio spazio agli altri sport, dove spicca il primo successo in A1 del Latina Pallanuoto. Grande attenzione da parte della nostra testata anche a tutte quelle realtà locali che coinvolgono un grandissimo numero di praticanti e danno lustro al terri-torio. Si rimanda, invece, al prossimo numero il nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica “Impariamo il rugby.”
Il Direttore ResponsabileFernando Puntoni
Direttore Responsabile:Fernando Puntoni
Caporedattore:Daniele Amore
Comitato di Redazione:Mario Amore, Lucia Di Nicola,
Caterina Raffaele, Salvatore Fornelli
Hanno collaborato:Andrea Falzarano, Francesco Tomei,
Emanuele Pennacchio, Vincenzo D’Avino,Massimiliano La Masa
Pubblicità:Komunicare Sas
Tel. 06.92708579email: [email protected]
www.komunicare.it
Foto:KeyPressMedia.it
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Web Site:www.sportpaper.it
Registrazione al Tribunale di Latina del 24/04/06 N° 854
Stampa ed allestimento:Tipografia Monti S.r.l.Cisterna di Latina (LT)
CHIUSO IN REDAZIONEMartedì 02 Dicembre ore 18.00
PROSSIMO NUMERO IN USCITAGiovedì 18 Dicembre
La riproduzione di testi ed immagini anche parziale deve essere autorizzata dall’editore.
La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non
retribuita.
Editoriale
Primo Pianopag.
4
IL RIENTRODEL CAPITANOFA LA DIFFERENZA
pag.
6
RONALDOE’ IL NUOVOPALLONE D’ORO
pag.
7
COLANTUONO:“LO SCUDETTOSARA’ DELL’INTER”
pag.
9
TONY KOVACEVIC:“ABBIAMO I MEZZIPER REAGIRE”
pag.
11
CASUSCELLI:“FUORI DAL CAMPO,MAMMA AL 100%”
pag.
13
LOTTOMATICA,C’E’ QUALCOSACHE NON VA
pag.
15
RICCARDO GRECO:“POSSIAMO PUNTAREAI PLAY-OFF”
pag.
17
LATINA PALLANUOTO,E’ ARRIVATOIL PRIMO SUCCESSO
Niente Julio Baptista, niente Menez, nessuna spesa folle,
quello che serviva alla Roma per tornare grande era il
rientro del suo capitano, inimitabile bandiera giallorossa:
Francesco Totti. Col “Pupone” in campo la compagine di
Spalletti ha ricominciato a viaggiare ai suoi livelli, ribaltan-
do in proprio favore la situazione del girone di Champions
e cominciando a far paura anche in campionato, dove il
rientro nelle prime 4 posizioni della graduatoria sembra
solo questione di tempo. Ci si può stare a discutere
giorni e giorni, si possono chiamare scienziati,
medici, ma l’alchimia perfetta tra Totti e la
Roma è impossibile da spiegare: così come
lo sono i recuperi lampo del giocatore
classe 1976, che dopo gli infortuni riesce
a tornare sempre più forte e decisivo. Lo
è stato ai mondiali nel 2006, e lo vuole
essere ancora. Totti ha letteralmente
preso per mano una squadra finita,
senza fiducia, dove anche Spalletti era
stato messo in discussione, che viag-
giava a ridosso della zona retrocessione
e con un piede fuori dalla Champions.
Il capitano è tornato e senza fare
proclami ha “semplicemente” scosso la
squadra: l’ha fatta rialzare, le ha dato
nuovi stimoli e la sicurezza di essere
ancora nelle mani dell’Ottavo Re di
Roma; e adesso il futuro vede una Roma
che ha tutte le carte in regole per superare
il girone, addirittura come prima in classifica,
e che vuole recuperare in Campionato puntando
le zone alte. E’ bastato un solo giocatore, ma
che forse vale per 1000, a far tornare la parola
“Scudetto” sulle bocche di quei tifosi che fino a
qualche settimana fa si erano quasi rassegnati
a lottare per non retrocedere. Un paradosso, perché,
l’inizio del declino era cominciato proprio da quel rigore
che il Capitano aveva sparato alto a San Siro consegnan-
do la Supercoppa a Maurinho, ma c’è da scommettere
che a Roma, quell’episodio non se lo ricorda più nessuno.
Un miracolo quello di Totti, o forse, senza scomodare
fenomeni extra-terreni, soltanto una personalità ed un
carisma che solo i Campionissimi hanno. Perché, al di là
dell’enfasi del momento, è tutta la squadra che ha rialzato
la testa; non può un giocatore da solo stravolgere il mo-
dulo e il metodo di gioco e soprattutto garantire risultati
senza l’aiuto dei compagni. Se però la ripresa della Roma
è coincisa col rientro di Totti è perché la forza e la voglia
che un personaggio che a Roma è più importante di Giulio
Cesare trasmette a tutta la squadra, sono elementi da
cui non si può prescindere. Se poi questo personaggio ha
anche i piedi vellutati, capaci di buttare la palla alle spalle
dei portieri avversari più di 200 volte, si capisce perché a
Roma nessuno ha paura di sognare.
Fernando Puntoni
(ph: KeyPressMedia)
CALCIO - SERIE A4
Capitan Totti è tornato, la Roma è suaStop ai guai al ginocchio, il numero 10 è tornato
CALCIO - SERIE A 5
Tommaso Rocchi e un futuro in bilicoInizio stagione tormentato dagli infortuni
Per un capitano che rientra, Totti, ce n’è uno alle pre-
se con fastidiosi infortuni che continuano a tormen-
tarne la stagione, Rocchi. Le due squadra capitoline
stanno vivendo momenti diametricalmente opposti:
avvio stratosferico e brusca frenata ultimamente per
i biancocelesti, esatto opposto per i cugini giallorossi.
E di riflesso questa situazione si ripercuote anche per
i giocatori che portano la fascia al braccio, e che di
Roma e Lazio sono il simbolo. Se Totti con la fascia
con la lettera “C” ci è praticamente nato, a Rocchi
non sta portando per niente bene. Da subito, fin da
quando in estate Delio Rossi, con il forte sostegno
dei tifosi, aveva confermato ufficialmente l’attaccante
veneziano come il capitano della Lazio ed era arrivato
immediatamente l’infortunio a Pechino, durante la
partecipazione del biancoceleste con la Nazionale
Olimpica. Il lento recupero, coinciso con il rientro
ed il contemporaneo ritorno al gol, sembrava aver
chiuso il periodo buio, ma un nuovo stop ha colpito
Rocchi. Che la fascia porti male? No, è impossibile:
essere capitano di una squadra è l’ambizione e il
riconoscimento a cui ogni giocatore aspira. Rocchi se
la è guadagnata sul campo e la ha fortemente voluta
e neanche la scaramanzia farà cambiare idea al
bomber, che aspetta solo il suo momento, pronto ad
essere decisivo e magari chissà, come il suo “collega
concittadino”, a ridare slancio ai sogni di gloria
dei propri beniamini, quando i problemi fisici lo
lasceranno definitivamente in pace. Sempre
che gli sia data la possibilità, perché quando
al timone della società c’è uno come
Claudio Lotito, niente è impossibile.
Neanche vendere il capitano, se c’è uno
forte come Zarate che può sostituirlo.
Oscar Damiani, procuratore di Tommaso Rocchi,
smentisce che ci sia un caso-Rocchi in casa
Lazio. “Non c’è mai stato un caso Rocchi. Non
c’è nessun problema tra l’attaccante e l’alle-
natore biancoceleste: tra i due c’è sempre
stato un bel rapporto, schietto e sincero. –
ha dichiarato il procuratore a mezzo stam-
pa qualche tempo fa - Tommaso poi sta
benissimo nella Lazio, è il capitano della
squadra che quest’anno sta disputando
un’ottima stagione”. Parole rassicu-
ranti, certo, ma quando un
procuratore parla, qualunque
cosa dica, il dubbio rimane.
Daniele Amore
(ph: KeyPressMedia.it)
6 CALCIO - SPECIALE PALLONE D’ORO
E’ arrivata la notizia che era nell’aria già da qualche
settimana: l’erede del milanista Kakà è Cristiano
Ronaldo, il fenomeno di Alex Ferguson. Il talento
portoghese del Manchester United ha conquistato
il Pallone d’Oro grazie ad un plebiscito di voti che lo
ha incoronato giocatore più forte del mondo. A 23
anni e 10 mesi di eta’, Cristiano Ronaldo rientra tra
i piu’ giovani vincitori della storia del Pallone d’Oro.
Prima di lui in quattro lo hanno vinto in tenera età. Il
più giovane in assoluto fu un altro Ronaldo,
il brasiliano “croce e delizia” dei tifosi
dell’Inter, che patron Moratti portò
a Milano, proprio l’anno in cui gli
fu assegnato il premio grazie
ai sui colpi da maestro con
la casacca del Barcellona. E
proprio con un altro fenomeno
azul-grana, giovanissimo e suda-
mericano, ma argentino, Ronaldo,
Cristiano stavolta, si è giocato l’ambito
riconoscimento assegnato da France Football: vale
a dire Lionel Messi, che da molti addetti ai lavori, e
soprattutto dai colleghi calciatori era stato votato il
migliore. Il successo in Champions League è stato
però l’ago della bilancia, e nonostante il penalty
fallito dal portoghese nella lotteria finale contro il
Chelsea, ha giocato in favore di Ronaldo, comunque
autore del gol dei Red Devils nei 90’ regolamentari.
Giocatore completo Ronaldo, che fa della rapidità
e del dribbling fulminante i suoi punti di forza, che
fanno dell’asso del Manchester una delle migliori ali
offensive di tutti i tempi. Ma limitare Ronaldo nel
ruolo di esterno sarebbe restrittivo per un talento
completo, che negli ultimi anni sta imparando ad
essere sempre più decisivo; soprattutto in zona gol,
tanto che spesso viene impiegato come prima punta
con grande successo. Il colpo di testa, grazie ad uno
stacco perentorio, è un altro fiore all’occhiello del
Portoghese che si propone sempre come la minaccia
più grande nell’area avversaria ad ogni calcio piazza-
to. Ovviamente questo quando al calcio, soprattutto
se si tratta di una punizione dal limite, non va
Ronaldo stesso, capace di dare al pallone traiettorie
impensabili ed imprevedibili, quasi impossibili
da fermare per i portieri che subiscono
il tiro. Un fenomeno completo, quin-
di, che può migliorare forse solo
dal punto di vista caratteriale: la
giovane età in questo potrebbe
essere una carta a sfavore, con
i nervi che non sempre riescono
ad essere controllati (di qualche
giorno fa il rosso rimediato nel derby
con il City in Premier League). E un trofeo,
il Pallone d’Oro, che dopo Kakà, premia ancora la
fantasia e l’estro di talenti naturali. Intanto è già co-
minciato il toto-Pallone d’Oro per il 2009. Si punterà
ancora sulla fantasia e quindi Messi sarà il favorito
d’obbligo o sulla potenza legata alla classe e allora
Ibrahimovic non avrà rivali? O si invertirà rotta e si
tornerà a premiare la fase difensiva come nel 2006,
quando Cannavaro alzò il trofeo? La certezza è però
che, senza mondiali in programma, l’elemento deci-
sivo sarà ancora la conquista della Champions così
chi alzerà la coppa dalle grandi orecchie a Roma si
avvicinerà al trofeo.
Daniele Amore
(ph: KeyPressMedia)
Cristiano Ronaldo è l’erede di KakàE per il 2009 già si fa il nome di Ibrahimovic
CALCIO - Intervista esclusiva a Stefano Colantuono 7
Colantuono: “Sogno di aprire un ciclo”Laconico ‘No Comment’ su Maurizio Zamparini
Nativo di Roma, il 23 ottobre del 1962 Stefano Colantuono, prima di essere un
prestigioso allenatore di seria A, è stato un calciatore professionista di diverse
formazioni importanti: come Ascoli e Avellino. Abbiamo intervistato in esclusiva l’al-
lenatore romano, cercando di scoprire le sue preferenze calcistiche e le passioni. È
sotto contratto con il Palermo di Zamparini, ma non è più il mister dei rosanero dal
4 settembre dopo l’ esonero da parte del vulcanico presidente.
Buona sera mister, cominciamo con una domanda relativa alla squadra di
casa; la Roma di Spalletti uscirà definitivamente dalla crisi?
”Non è semplice, ma credo di sì, certo le distanze sono ampie e i punti pesano, ma
la Roma è una squadra piena di campioni e con un grande allenatore”.
Mister chi vincerà lo scudetto?
“L’Inter senza dubbio, è la squadra più completa ed è piena di campioni”.
Chi è, o chi sono i giocatori più forti in Italia in questo momento?
”Milito, Lavezzi e Amauri…” e Ibra? ”Ovviamente, ma è scontato”.
Invece il giocatore Italiano migliore in questo momento?
“Cristiano Doni, che ho avuto anche la fortuna di allenare”.
Ora allarghiamo gli orizzonti: il più forte del mondo?
”Leo Messi, è il migliore ora: ha una tecnica fuori dal normale”.
Domanda molto personale, lei ha allenato molti campioni, quello che lo ha
impressionato di più?
”Amauri e Doni, davvero due grandi giocatori”.
Mentre il più forte di tutti i tempi?
”Senza dubbio Diego Maradona, senza rivali. E’ il più grande giocatore che il mondo
del calcio abbia mai conosciuto. Riusciva a risolvere e vincere le partite da solo:
unico veramente.
In questo momento in Italia chi fa il miglior calcio?
“L’ Udinese mi piace molto, ma anche il Genoa in casa”.
Mister ora una domanda inevitabile, un giudizio sul presidente Zamparini?
“NO COMMENT”
La rivedremo presto su una panchina di seria A?
“Spero di si, da giugno è ovvio”.
Il suo obiettivo da allenatore: cosa sogna?
”Sogno una società con cui aprire un ciclo, non per forza una grande società, ma
vorrei aprire un ciclo”.
Colantuono fuori dal campo, hobby, passioni?
“Come tutti, lettura, cinema, niente di anormale, sono una persona molto tranquil-
la”.
Francesco Tomei
(Ph.: Keypressmedia)
Serie A - I prossimi turni: 15° Turno - Dom 07/12Atalanta - UdineseCagliari - PalermoChievo - RomaLazio - InterLecce - JuventusMilan - CataniaNapoli - SienaReggina - BolognaSampdoria - GenoaTorino - Fiorentina
16° Turno - Dom 14/12Bologna - TorinoFiorentina - CataniaGenoa - AtalantaInter - ChievoJuventus - MilanNapoli - LeccePalermo - SienaReggina - SampdoriaRoma - CagliariUdinese - Lazio
8
In Eccellenza è tempo di ribaltoniSalta il mister a Fondi; ad Aprilia rivoluzione completa
E’ d’obbligo iniziare con la situazione che si è venuta a
creare ad Aprilia. Nelle due ultime settimane infatti è
cambiato moltissimo in via Bardi. La prima novità risale al
17 novembre, data in cui termina l’avventura di Manolo
Patalano sulla panchina delle rondinelle. La
società, probabilmente poco soddisfatta
della prima parte di stagione della
squadra, ha deciso di terminare
il rapporto con il mister arrivato
in estate, affidando la prima
squadra al mister della Juniores,
Andrea Sciamanna. Dopo un
solo giorno altre novità scuote-
vano l’ambiente biancoazzurro:
rapporti interrotti con Torrens, Larrosa
e anche con Fiorenzo D’Ainzara (in foto).
Come era naturale, è stato l’ultimo dei tre nomi a fare
più scalpore, vista l’importanza del suo curriculum e il suo
“peso” in squadra. Dopo questo ribaltone però i pontini
hanno infilato due vittorie consecutive (contro Santa
Marinella e Flaminia Rignano) che, è vero, sono arrivate
contro avversari di bassa caratura, ma che comunque
risultano fondamentali per dare all’ambiente una serenità
che mancava da troppo tempo. Tra i due match
anche un altro giocatore ha dato l’addio alla
maglia apriliana: si tratta di Ivan Pestrin,
allontanato dalla società per il compor-
tamento avuto nei confronti del mister
e di qualche altro compagno dopo
l’espulsione rimediata contro il Santa
Marinella. Per quel che concerne il resto
del girone A, è sempre l’Fc Latina a farla
da padrona. La squadra di Promutico ha
centrato 4 punti in due gare (pari con l’Anzio-
lavinio e vittoria con il Tor Tre Teste), portandosi a
quota 33 punti in classifica. Il vantaggio sul Pomezia (28) è
rimasto inalterato, visto e considerato che i romani hanno
prima pareggiato in casa con l’Ostia Mare (1 a 1) e poi
hanno superato per 2 a 0 il Castel di Leva Divino Amore
sul proprio terreno, nel big match dell’ultima giornata di
campionato. Nel girone B sono sempre Fondi e Pisoniano
a guidare il raggruppamento. Per ciò che riguarda la prima
nelle ultime settimane sono arrivate grosse novità: dopo
la sconfitta contro il Formia (che tra l’altro è costata la
testa della classifica, proprio a vantaggio del Pisoniano
che ora ha due punti di vantaggio) la società ha esonerato
l’allenatore Davide Palladino. Al suo posto è arrivato Egidio
Pirozzi, che all’esordio non è andato oltre l’1 a 1 contro la
Vis Artena (inalterato il vantaggio del Pisoniano a causa
del 2 a 2 con l’Albalonga). Al terzo posto sale la Virtus
Latina. L’undici di Sibilia, nell’ultimo turno, grazie ad un gol
di Mandarelli ha superato la Vjs Velletri. Proprio la vittoria
allo “scavo” è stata importantissima per Facci e compagni
che, approfittando dei pareggi di C.L. Priverno e Sora,
hanno raggiunto la terza piazza del raggruppamento e ora
possono cominciare a sognare in grande.
Andrea Falzarano
CALCIO - Le Realtà locali
Eccellenza - Le classifiche Girone ALatina 34Pomezia 28Anziolavinio 26Divino Amore 23Aprilia 23Fidene 22N. Tor Tre Teste 19Pescatori Ostia 18Cecchina 18Torri in Sabina 17Fiumicino 16Centro Italia 14Ostia Mare 12Marta 12Tanas Casalotti 11Flaminia 7S.Marinella 6Giada Maccarese 5
Girone BPisoniano 27Fondi 25Virtus Latina 21Priverno 21Sora 21Vis Artena 19Albalonga 18Zagarolo 18Torrenova 17Formia 17Palestrina 16Ciampino 16Vis Velletri 15Terracina 14Colleferro 14Spes. Mentana 12Almas Roma 12Fonte Nuova 11
Classifiche aggiornate al 02-12-08
VOLLEY - SERIE A2 9
Kovacevic: “A Latina a lungo”Interessante intervista all’asso bosniaco
Talento bosniaco, classe 1983, Tony Kovacevic, ragazzone di 199
centimetri è uno degli schiacciatori dell’ Andreoli Latina chiamata
quest’anno a vincere il campionato. Ai nostri microfoni Tony ci
lascia qualche dichiarazione importante per capire stati d’ animo
e situazioni in terra pontina.
Buona sera Tony, allora questo inizio? Dacci un giudizio
“Non siamo partiti con il piede giusto, ma il campionato è lungo
e difficile, ci sarà opportunità di rifarsi, di migliorare, ce lo augu-
riamo tutti quanti.”
Kovacevic tu sei una pedina importante dello scacchiere
di Ricci, come ti trovi con il mister?
”Bene, molto bene. Ci siamo trovati molte volte contro, ora siamo
insieme, ho solo buone parole per lui, ha esperienza da giocatore
e da allenatore, un vero motivatore in campo e fuori e soprattut-
to un leader.”
Parliamo del rapporto con la nazionale
“La situazione è diversa dalla nazionale Italiana, da noi mancano
molti soldi; siamo stanchi di autofinanziarci, basti pensare che
nell’ ultimo europeo la sala pesi l’ho pagata da solo, abbiamo
provato a farci sentire, ma pare che tutto sia inutile, nulla si è
mosso”.
Tra i tuoi compagni ci sono molti campioni, c’è qualcuno
dal quale cogli qualche segreto o per meglio dire
impari qualcosa?
“Si ad esempio da Giombini imparo che non si è mai abba-
stanza grandi per smettere di lottare, da Rosalba posso dire
che vorrei la sua tranquillità, lui ha il mio stesso ruolo,
vorrei la sua calma agonistica, ma in generale da
tutti, c’è sempre qualcosa da imparare”.
Tony, Latina città ti
piace?
“Si è bella, ho giocato in città più grandi, ma Latina è
una città sportiva, ci si lavora benissimo”.
Vorresti rimanere per molto tempo qui?
“Magari, la città mi piace, la società ottima, sarebbe
perfetto”.
Francesco Tomei
(ph: KeyPressMedia.it)
Paolo Tofoli: “Così proprio non va”In casa M.Roma non si trova il bandolo della matassa
Quando anche un campione del
calibro di Tofoli comincia ad
arrendersi vuol dire che proprio
non ci sono soluzioni per
rialzare la testa. E’ questo
l’amaro verdetto per una
squadra, sconfitta sette vol-
te su dieci, che deve ancora
abituarsi ad un ridimensio-
namento colossale. Solo lo
scorso anno i tifosi romani
sognavano il tricolore sfidando
Trento in finale e portavano
a casa la prestigiosa Coppa Cev,
mentre adesso la squadra ristagna
nelle zone basse della serie A2. Una
posizione figlia di una compagine
allestita in fretta e senza vere pro-
grammazioni, imbottita di giovani che
però non stanno ‘esplodendo’ come
era nelle previsioni di inizio stagione.
“Dobbiamo abituarci ad una posizione
di bassa classifica. Abbiamo problemi
in ogni reparto e ci manca la forza
per reagire ai nostri passaggi a vuoto.
E’ una situazione senza uscita e temo
che continuerà fino al termine della
stagione. La speranza è solo quella di
raccimolare qua e là punti salvezza.”
Pensieri e parole del leader Tofoli; un
monito scoraggiante perchè quan-
do anche un lottatore nato, come il
plurimedagliato azzurro comincia a
gettare la spugna, vuol dire che c’è
proprio poco da fare. Neanche la
buona vena del brasiliano Oro sembra
regalare speranze ad una squadra che
brancola nel buio in cerca di un’iden-
tità perduta. La grande M.Roma non
c’è più, quella dei Mastrangelo per
intenderci, ma così ‘piccola’ forse nes-
suno se la aspettava. Il campionato è
ancora lungo e il tempo per invertire
la rotta ci sarebbe pure, certo che
se il morale è così basso le difficoltà
saranno abnormi.
Salvatore Fornelli
(Ph.: KeyPressMedia)
VOLLEY - SERIE A210
La Mgm Roma gioca a ritmo di sambaLe nuove brasiliane dimostrano il proprio valore
Se dal cielo ancora continua a scendere
acqua in quantità e il meteo non lancia
segnali rassicuranti, in casa Mgm Roma
è tornato il sereno dopo un periodo non
troppo positivo. Intanto si sta pian piano
svuotando l’infermeria e le ragazze stan-
no ritrovando la forma migliore, su tutte
la Corvese. E poi stanno finalmente
cominciando a fare la differenza le due
nuove brasiliane della compagine capito-
lina: De Oliveira e Pedra Mendes, fuori-
classe che hanno il compito di portare
il team al salto di qualità. Gli ingaggi,
nell’aria da tempo, si sono concretizzati
e adesso il compito di De Gregoriis è
quello di farle amalgare al più presto
con il resto della squadra. Se il buon-
giorno si vede dal mattino, il coach sta
facendo un ottimo lavoro, perchè dopo
le prime uscite condizionate forse da un
po’ di emozione, le sudamericane hanno
strabiliato il pubblico romano nelle ulti-
me uscite. Con due giocatrici di questa
caratura, con De Oliveira opposto e
Pedra Mendes a banda, alle quali si
aggiungono le qualità di elementi come
la Marletta, sempre più leader, o della
Drozina, la Mgm può pensare veramente
in grande. Soprattutto perchè è tutta
la squadra a girare bene, con l’apporto
decisivo della panchina, della Marazza
ad esempio sempre pronta a far tirare il
fiato alle compagne. E il suo merito va
riconosciuto anche al coach De Gregori-
is, sempre lesto a capire i momenti de-
cisivi del match e pronto ad apportare le
mosse tattiche appropriate per raggiun-
gere il successo. Risultati che, per una
società come la Mgm, che deve lavorare
in un ambiente come Roma, dove la
pallavolo non gode di un sostegno delle
Istituzioni così preciso e puntuale, in
cui si deve sempre lottare anche con gli
ostacoli dei disagi strutturali, diventano
decisivi per poter proseguire il proget-
to ambizioso del presidente Mattioli. I
presupposti ci sono tutti, se la squadra
riuscirà a trovare la giusta continuità,
che è mancata fin’ora, potrà veramente
lottare con le più grandi.
Fernando Puntoni
(Ph.:Pennacchio/Keypressmedia.it)
A Latina le ambizioni non cambianoLa squadra sembra aver ritrovato lo smalto migliore
Uno scossone che non deve lasciare il segno; questo è l’impe-
rativo di un’Ast Latina che pur priva del coach Leopoldo Eramo
vuole continuare a coltivare le proprie ambizioni. Non c’erano più
i presupposti per continuare il lavoro, è il laconico commento
delle parti, per una situazione che si trascinava da tempo
e comunque era nell’aria da un po’. Nessuno in casa Ast
sembra volersi soffermare troppo sul passato però, e l’unico
interesse è ora guardare avanti. Perché la squadra è solida
e nonostante il cambiamento ha dimostrato di essere in uno
stato di forma importante che ha permesso alle pontine di
recuperare il passo e di portarsi finalmente nella parte alta
della graduatoria; là dove tutti hanno intenzione di rima-
nere. La successione di Eramo toccherà a quello che era
il suo vice, Luca Schivo, almeno per ora. Per ora perché
la decisione dovrà essere unanime all’interno della
società ed una riunione straordinaria sull’argomento
è in programma solo nei prossimi giorni. Potrebbe succedere di
tutto, insomma, l’unica cosa certa è che al momento si andrà
avanti con Schivo e che fin’ora non è stato contattato nessun
allenatore. Ad ogni modo l’avvio del neo-allenatore è stato ba-
gnato da una vittoria e chi ben comincia è a metà dell’opera. Con
molta umiltà. Schivo rimane però con i piedi ben saldi a terra:
“Mi sono messo a disposizione della società, ma dovremo adesso
valutare la disponibilità di tutti verso il mio lavoro, in particolare
del gruppo delle giocatrici. Nella prima settimana di lavoro hanno
risposto alla grande, con grande professionalità e sono certo che
continueranno a farlo. Noi continueremo ad allenarci giorno dopo
giorno, senza stravolgere il lavoro fatto fin’ora al quale ho avuto
la fortuna di partecipare, nella consapevolezza però che dobbia-
mo sempre migliorare.
Fernando Puntoni
(Ph.: KeyPressMedia)
Sport Paper Media Partner Acqua&Sapone Volley Aprilia - SERIE A2 11
Stefania Casuscelli, vita da mamma e da atleta“Dedico tutto il mio tempo libero a mia figlia”
Nell’Aprilia della serie A, quella della grande avventura nel volley
che conta ci sono quasi tutti volti nuovi. Quel “quasi” è motivato
dalla presenza di Stefania Casuscelli, centrale classe 1975, unica
conferma rispetto alle passate stagioni, punto fermo delle strate-
gie dell’Acqua&Sapone.
Stefania, pensi di avere un compito particolare essendo
l’unica del gruppo che già conosceva l’ambiente di
Aprilia?
In realtà è cambiato tutto, categoria, allenatore, gruppo,
quindi non c’è molto da “raccontare o far conoscere”. Ci stiamo
conoscendo ed affiatando giorno dopo giorno. Magari posso dare
qualche consiglio alle più giovani visto che sono una
delle più esperte del gruppo.
Come giudichi questo avvio di stagione?
Senz’altro positivamente. Dobbiamo tenere in
considerazione che siamo un gruppo nuovo
e quindi è normale che ci possa mancare
ancora un po’ di amalgama. Fatta questa
premessa, quindi, possiamo considerare
le nostre prestazioni, fin qui, sufficiente-
mente buone.
Qual è l’aspetto che sta funzio-
nando meglio e quello sul quale
ancora c’è da lavorare?
Come detto l’aspetto da migliorare è l’af-
fiatamento in campo. Dobbiamo migliora-
re gli automatismi di gioco, ma questo può avvenire
solo con il tempo e l’impegno costante. C’è un
gruppo splendido: nello spogliatoio c’è un’armonia
difficile da trovare altrove e c’è la volontà di tutte
di arrivare a raggiungere i risultati sperati con
questa rosa. Tra le ragazze non ci sono “teste
calde”, abbiamo tutte l’obiettivo di far bene per
la squadra e con un allenatore capace come
Cristofani, sono sicura che trovare l’amalgama
giusta tra di noi non sarà così difficile. Gli at-
tacchi di Kenny Moreno, la nostra arma in più, invece, è certamente
l’aspetto che più di tutti, ci sta facendo fare bene.
Il problema di strutture, allenamenti distribuiti tra Aprilia e
Pomezia, sfide casalinghe fuori da Aprilia, potrebbe condi-
zionare anche i risultati?
No non credo, anche se è innegabile che il sostegno del pubblico
può essere decisivo e trascinarti alla vittoria. A Pomezia abbiamo
un buon seguito di pubblico: siamo contente e ringraziamo tutti gli
appassionati che ci seguono; è chiaro però che giocare ad Aprilia
sarebbe diverso perché il proprio pubblico garantirebbe un calore
ed un attaccamento certamente maggiore, risultando un valore
aggiunto all’interno di un match. Sarà nostro compito riuscire a
portare più Apriliani possibile, in “trasferta” al PalaLavinium a suon
di risultati.
E’ possibile porsi già degli obiettivi?
No, secondo me è presto: dovremo aspettare almeno la fine del
girone di andata, quantomeno per conoscere meglio tutte le com-
pagini avversarie e farsi un’idea del loro valore. Io comunque sono
convinta, che se riusciremo a trovare presto l’amalgama in campo,
possiamo giocarcela con tutte.
Qual è invece l’obiettivo di Stefania Casuscelli?
Il mio obiettivo è quello di tornare ai livelli di qualche anno fa. Ritro-
vo la serie A dopo 4 anni di assenza; la categoria non è cambiata:
il livello è sempre molto alto e io ho voglia di dimostrare di essere
ancora all’altezza di questo palcoscenico. Dopo 11 anni di serie A,
avevo deciso di scendere di categoria per poter diventare mamma;
adesso mi sento bene fisicamente e voglio tornare a confrontarmi
con le migliori.
Stefania Casuscelli fuori dal campo, invece, com’è?
Sono una mamma al 100%; da quando è nata mia figlia Chiara
è lei il centro del mio mondo. Non coltivo hobbies in particolare
perché ogni momento lontano dal volley lo dedico a lei. Adesso ha
tre anni ed è in una fase dove ogni momento della sua crescita è
una grande emozione oltre che un divertimento.
Fernando Puntoni
(ph: KeyPressMedia)
Interessante incontro a tutto tondo con il responsabile marketing
dell’Acqua&Sapone Volley, Claudio Malfatti, quarantacinquenne apriliano
sempre al lavoro per migliorare l’immagine del club e reperire
sponsor per fare grande la compagine. “In società siamo tutti
molto soddisfatti del lavoro che stiamo svolgendo – ha esordito
Malfatti – ci manca un po’ di esperienza è vero, ma con l’entu-
siasmo che ci contraddistingue abbiamo già colmato gran par-
te del gap con le società più blasonate e mi sento di dire che,
a livello societario, non siamo secondi a nessuno. In poco tempo
abbiamo creato una grande armonia con lo staff tecnico e siamo
entrati subito in sintonia con le Organizzazioni della Federazione e
con tutti gli addetti ai lavori che ruotano intorno alla pallavolo. Nono-
stante i problemi burocratici che hanno ritardato la nostra iscrizione
al campionato abbiamo allestito una squadra competitiva
che ha dimostrato subito di poter ben figurare in A2:
questo è stato possibile solo grazie ad uno splendido
coordinamento di tutti gli uomini della società.” Per il
futuro l’obiettivo di Malfatti sembra chiaro: “Io sono
uno dei primi nativi di Aprilia, era il 1963 e la clinica
cittadina si trovava dove sta ora il mercato coperto.
E nonostante si consideri ancora, sbagliando, un
dormitorio, io al territorio e ad Aprilia ci sono attaccato, per questo spero
che si possa finalmente creare quel sentimento di “Aprilianità” che anco-
ra manca alla cittadinanza. Aprilia è una città formata principalmente da
comunità di migranti e dunque non può avere radici proprie o tradizioni
radicate: in questo contesto penso che lo sport debba giocare un ruolo
fondamentale creando punte di orgoglio per la città e centri di aggre-
gazione attorno al quale gli Apriliani possano riconoscersi. E’ questo
l’obiettivo principale che l’Aprilia Volley si pone con l’avventura in serie
A2, consapevoli del fatto che questa disciplina può aiutare ulteriormente
in questa ambizione: il settore maschile spesso si lega al “tifo più caldo”,
nel femminile invece la partecipazione può essere completa, richiamando
alle partite l’intera famiglia, come fosse una giornata di festa oltre che un
appuntamento sportivo.” Feste, quelle natalizie stavolta, che si avvicina-
no e Claudio Malfatti non poteva che chiudere l’incontro ai microfoni di
SportPaper con un augurio di buone feste: “Non posso che augurare a
tutti gli apriliani, agli appassionati, ai nostri tifosi di passare delle festività
serene con le famiglie e tutti gli affetti più cari. Un ringraziamento ed un
augurio sincero e doveroso lo devo rivolgere anche a tutti i nostri spon-
sor che fin qui ci hanno sostenuto e a tutti quegli imprenditori, spero
numerosi, che si avvicineranno alla nostra realtà in futuro.
Fernando Puntoni
Gli obiettivi del Responsabile Marketing Claudio Malfatti
BASKET - Le Realtà Locali12
Gattini e Paladino, l’oro di PomeziaLe due fuoriclasse trascinano la Romasistemi
Claudia Gattini (in foto a sx) e Sarah Paladino (in foto a
dx): sono loro la forza di una Romasistemi che sta rispet-
tando le aspettative battagliando nelle zone nobili della
serie A2. Le due giocatrici stanno trascinando il roster di
coach Angela Adamoli con prestazioni superlative che valo-
rizzano lo splendido lavoro che sta svolgendo tutta la squa-
dra. Se gli exploit della Gattini, sono ormai una consuetudi-
ne in questa stagione, il completo recupero della Paladino
potrebbe trasformarsi nel valore aggiunto della squadra,
che con entrambe le giocatrici in campo ha dimostrato di
poter allietare i palati sopraffini del basket con giocate da
massima serie. Il campionato, quindi, per le giocatrici della
Romasistemi comincia a farsi davvero interessante e a Po-
mezia la febbre cestistica è già alta: sognare di partecipare
di nuovo alla serie A1 non è proibito.
Emanuele Pennacchio
(Ph.: Keypressmedia.it)
La “bandiera” virtussina si chiama Fanti“Sarebbe fantastico arrivare fra le prime 4”
E’ sicuramente l’uomo simbolo della Virtus Aprilia. E’
l’anima e la “bandiera” di una squadra che quest’an-
no sta lasciando tutti a bocca aperta: sia i propri
tifosi e sia, soprattutto, gli avversari. Nei 18 punti
fino ad ora conquistati , com’è naturale che sia, il
merito va diviso equamente per tutto il roster, ma
il suo apporto alla causa è stato straordinario. E’
partito giocando nel suo ruolo naturale, guardia, ma
poi, vista l’indisponibilità di Lanfaloni e il progres-
sivo recupero di Fazio, si è reinventato play, e con
risultati eccellenti.
“In questo ruolo si corre di più; – ha detto Fanti - a
parte gli scherzi, mi sono messo a fare il play anche
perché nella nostra squadra ognuno si sacrifica
se manca qualche compagno, e io lo sto facendo
proprio perché manca Dario (Lanfaloni). Niente di
eccezionale, siamo una squadra anche e soprattutto
sotto questo punto di vista.”
Sono passate ormai undici giornate, con la vit-
toria contro Umbertide avete raggiunto quota
18, conquistando il secondo posto solitario in
classifica. Dove volete arrivare quest’anno?
“Sicuramente il più in là possibile. Fino ad ora il
nostro cammino è stato più che positivo, ma non
dobbiamo abbassare la guardia. Il campionato è
lungo e pieno di insidie.
Il resoconto delle “tue” undici giornate?
“Diciamo positivo. Naturalmente ci sono state partite
positive e altre meno, ma in generale mi posso rite-
nere soddisfatto. A parte tutto, io e i miei compagni
abbiamo un obiettivo: speriamo di arrivare tra le
prime quattro. Sarebbe fantastico.”
Andrea Falzarano
(Ph.: KeyPressMedia)
BASKET - SERIE A 13
E’ una Lottomatica ancora immaturaTroppi cali di tensione per i ragazzi di coach Repesa
Pazza Lottomatica verrebbe da dire, una squadra dal
doppio volto che in Eurolega sta guadagnando elogi e
vittorie importanti, mentre in campionato sta inanellando
una figuraccia dopo l’altra ed è già lontanissima da Siena
che sembra sempre più irraggiungibile. Una situazione
inspiegabile, perché mai come quest’anno la squadra è
competitiva e dava l’impressione di poter finalmente dare
battaglia serrata per scucire lo scudetto dal petto della
Montepaschi. Una squadra fatta bene, non c’è che dire,
con una rosa molto più lunga del solito e con tanti gio-
catori che hanno grande fame di vittorie e riscatto. Forse
ancora poco matura per l’Eurolega, si diceva. E invece
forse, proprio la spensieratezza e la voglia di confron-
tarsi con il palcoscenico più prestigioso d’Europa stanno
regalando alla squadra capitolina le migliori soddisfa-
zioni. Luci, che però sono offuscate da un Campionato
che definire disastroso non è così iperbolico. Perché il
reale obiettivo di stagione (in Eurolega arrivare tra le
Top 16 sarebbe già un buon risultato per la squadra di
patron Toti) è proprio dare del filo da torcere a Siena che,
invece, continua ad essere di altra categoria. O meglio
di altra categoria, ovviamente inferiore, sembra Roma,
incapace di reagire alle batoste e mai capace di ripete-
re due prestazioni importanti di seguito. Un paradosso
insomma: una squadra che sembra essere incompleta
proprio quando la società ha fatto i maggiori investimenti
per completarla. E se tecnicamente alla Lottomatica non
manca niente, lo dicono tutti gli esperti, dove va rintrac-
ciato il problema dei romani? Claudio Toti, presidente del-
la Lottomatica, a mezzo stampa ha indicato la ricetta per
lasciarsi alle spalle il periodo di crisi. “Non dobbiamo fare
un dramma per la stagione dal doppio volto e per quello
che è stato, ma non ci possiamo più permettere altri passi
falsi anche perché la classifica si sta sfilacciando e stiamo
perdendo contatto dal vertice nonostante il campiona-
to sia ancora molto lungo. Anche chi non è contento
all’interno del gruppo deve capire che, solo remando
tutti dalla stessa parte, si può uscire da questa mini
secca in cui ci siamo impanati. Adesso abbiamo
l’occasione di dimostrare di essere maturi visto che
quando va tutto bene è troppo facile far vedere di
essere uniti.” Parole pesanti quelle del presidente che
manifestano la presenza di qualche incomprensio-
ne e qualche malcontento nello spogliatoio,
l’arma a doppio taglio di chi possiede una
rosa lunga. Oltre naturalmente ai cali di
concentrazione evidenti all’interno dei
match che denotano una mancanza di
cattiveria agonistica, per una squadra
che ancora non riesce a fare gruppo.
Fondamentalmente, se si legge tra le
righe, il problema della Lottomatica
risiede in una gestione del roster fin
qui non ottimale. Una lettura questa
che potrebbe essere incoraggiante
perché se ne può venire fuori, visto
che la Lottomatica, dal punto di vista
tecnico, non ha niente da invidiare a
nessuno; preoccupante però soprat-
tutto per una persona, vale a dire
Jasmin Repesa, che se non riuscirà
ad invertire immediatamente questa
tendenza negativa, potrebbe presto
finire sul banco degli imputati.
Fernando Puntoni
(Ph.: Fornelli/Keypressmedia.it)
9° Turno - Dom 07/12
Benetton Treviso - Scavolini PesaroAir Avellino - Montepaschi SienaArmani J. Milano - Snaidero UdineMontegranaro - CantùAngelico Biella - Eldo CasertaSolsonica Rieti - TeramoLa Fortezza Bologna - Fortitudo BolognaCarife Ferrara - Lottomatica Roma
10° Turno - Dom14/12
Eldo Caserta - La Fortezza BolognaMontepaschi Siena - Solsonica RietiLottomatica Roma - Benetton TrevisoCantù - Angelico BiellaFortitudo Bologna - Air AvellinoScavolini Pesaro - MontegranaroTeramo - Armani J. MilanoSnaidero Udine - Carife Ferrara
Serie A1 - Prossimi turni:
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Riccardo Greco, il ‘bello’ made in ApriliaRicky ‘Fashion’, continua l’ascesa del Vice Capitano nerazzurro
Torna a vincere la Kick Off Aprilia di mister Magi. Dopo il periodo
negativo con le sconfitte contro Carlisport e Arcobaleno, i giovani
nerazzurri si riscattano vincendo, tra le mura amiche del Meucci di
Aprilia, contro la temibile formazione dell’Alatri. Ottima la presta-
zione dei ragazzi di Magi, sugli scudi il pivot Fiorenza, autore di un
gol da applausi. Sempre in ottima forma il laterale Crepaldi, un vero
trascinatore. L’ottimo lavoro svolto dal tecnico pometino Magi inizia
a dare i suoi frutti, la squadra inizia a giocare bene ed i ragazzi
iniziano a credere nelle loro possibilità. Per tentare di centrare
l’obiettivo stagionale dell’approdo alle finali regionali capitan Di
Marco e compagni non possono permettersi altri passi falsi, la con-
correnza è agguerrita e perdere terreno non è possibile. La società
apriliana punta sui propri giovani ed alcuni di loro, come Serra,
hanno già avuto la fortuna di esordire in C2 tra le fila della prima
squadra, una soddisfazione per la società di patron Mario Amore. A
breve inizieranno i test riservati ai giovani classe ‘89 e ‘90, oltre al
presente si inizia già a pensare al prossimo futuro; i giovani inte-
ressati a partecipare ad uno dei test-provino organizzati dalla Kick
Off possono inviare i propri dati via mail all’indirizzo info@kickoffa-
prilia.it e saranno contattati da un dirigente della società. Intanto
soddisfazione per l’entourage della Kick Off Aprilia, due ragazzi della
Kick Off entrano nel giro delle rappresentative regionali, convocati
Crepaldi e Pompili, in preallarme altri giovani nerazzurri.
Vincenzo D’Avino
Il futuro della Kick Off è nella propria Under 21Presto inizieranno i test riservati ai giovani classe ‘89 e ‘90
La Kick Off Aprilia si conferma nelle zone alte della classifica della
C2, un ottimo risultato sorprendente per una neopromossa. Abbiamo
intervistato il Vice Capitano dei nerazzurri di patron Amore, l’apriliano
DOC Riccardo Greco, per tutti “Fashion”.
Riccardo, ti aspettavi la Kick Off terza in classifica, a ridosso
della zona play-off, dopo 10 giornate di campionato?
Non me lo aspettavo anche se sinceramente lo speravo. Una
nuova categoria, un gruppo rinnovato, speravo di poter
vedere la Kick Off nelle prime posizioni ma allo stesso
tempo reputo questo avvio sorprendente.
Quale può essere il vostro obiettivo stagio-
nale?
Arrivati a questo punto credo che possiamo, anzi,
dobbiamo puntare al raggiungimento dei play-off.
Siamo partiti con l’obiettivo di una ‘salvezza tranquilla’,
ma a questo punto provarci è d’obbligo. Le avversarie sono
molte e competitive, ma noi abbiamo tutte le carte in regola
per poter dire la nostra.
Sei il Vice Capitano della squadra, senti la responsabilità?
Vestire la maglia della mia città è già un onore, indossare la fascia da capitano è certamente
una responsabilità che mi prendo volentieri. Cerco di dare sempre il massimo per la squadra
con serietà e professionalità. Ora che il capitano Trobiani è infortunato dovrò impegnarmi
ancora di più, lo aspettiamo presto in campo.
La società punta molto sugli apriliani, come giudichi questa scelta?
Una politica che apprezzo e condivido, rappresentare la propria città è uno stimolo impor-
tante. Fortunatamente anche i nostri ‘stranieri’ sentono molto la maglia e danno sempre il
massimo, questa può essere la nostra arma vincente.
Ti senti di dare un consiglio ai più giovani dell’Under 21?
Consiglio ai giovani di dare sempre il massimo e di mettersi a completa disposizione dei mi-
ster, purtroppo oggi molti giovani si sentono ‘arrivati’ e questo alla lunga può essere un freno
alla carriera. Avere una società che dimostra di puntare sui ragazzi locali ed in generale sui
‘giovani’, per loro può essere un’occasione da sfruttare al massimo con l’impegno.
Alcuni di loro hanno avuto la fortuna di esordire in C2 con noi, la dimostrazione che la diri-
genza punta su di loro.
Un giudizio sui nuovi arrivati?
Rossetti? Un esempio, si impegna come un ragazzino, la sua esperienza ci sarà utile. Zani?
Grande personalità, inoltre è il nostro ‘Pierino’, le sue battute rallegrano il gruppo. Il ‘Puma’
Genovesi? Tra i nuovi è quello che ha faticato di più ad inserirsi, da qualche partita stiamo
ammirando il vero ‘Puma’, i suoi gol saranno fondamentali, per noi è un punto di riferimento.
Pompili? Apriliano doc come me, è entrato in punta di piedi e si è conquistato la fiducia di
gruppo e mister, ottimo ragazzo.
Qualche dedica particolare?
Spero di rivedere presto in campo il mio amico Marco Frioli.
Perchè gli apriliani dovrebbero sostenere e partecipare alle partite della Kick Off?
Il pubblico può diventare l’arma in più della Kick Off, dovrebbrero seguirci di più, la società si
sta impegnando per portare la squadra nel calcio a 5 che conta, l’apporto del pubblico sareb-
be una bella risposta nei confronti dei dirigenti da parte della città. Oltretutto giochiamo al
coperto e l’ingresso è gratuito.
Caterina Raffaele
Classifica C2 Gir. CCastel Fontana 27Mirafin 24 Kick Off Aprilia 20Penta Pomezia 19Arcobaleno 19 C.T. Eur 17Ivo Roma 16Genzanese 13Città di Cisterna 11Futsal Lepina 10 Città di Latina 9 Vallerano 9 La Madonnetta 5 Futsal Torrino 1
CALCIO A 5 - Le realtà locali16
E’ finita la storia con mister De SimoniDopo 4 anni di storia Latina e De Simoni si separano
Questa volta sembra definitivamente finita, stiamo parlando della
storia tra il coach De Simoni e i colori del Latina C5. E’ arrivato
come un fulmine a ciel sereno, infatti, l’esonero del tecnico,
proprio quando la squadra stava finalmente ingranando la marcia
giusta, agguantando l’ennesimo successo che porta i pontini
ormai a ridosso della vetta, dopo un avvio di stagione con il
freno tirato. Già lo scorso anno, nelle ultime giornate di una
sciagurata A2, il mister romano aveva lasciato la panchina per
cercare di dare uno scossone a campionato ormai, però, compro-
messo, ma mai c’erano stati dubbi sul fatto che De Simoni fosse
parte integrante del progetto nerazzurro. E, infatti, all’avvio del
campionato della riscossa, eccolo di nuovo in sella sulla panchina
nerazzurra. Un inizio negativo, ormai alle spalle: una squadra
che sta finalmente divenendo quel rullo compressore che tutti si
aspettavano e punta dritta a tornare in quel palcoscenico della
A2 lasciato troppo in fretta, ed invece, dopo quattro anni di
collaborazione si interrompe il rapporto tra l’allenatore Paolo De
Simoni e il Latina C5. Una notizia inaspettata, certamente non
figlia dei mancati risultati, ma causata da attriti nello spogliatoio,
come conferma a mezzo stampa il vice-presidente Mir-
ko Turrin: “Negli ultimi tempi si era purtroppo creata
una frattura tra il tecnico e la squadra, società e
giocatori si sono confrontati nel tentativo di capire
cosa stesse accadendo. Constatato che il rap-
porto, in pratica, era ormai irrimediabilmente
compromesso la società stessa, suo malgrado,
ha deciso di privarsi della collaborazione di
Paolo De Simoni ringraziandolo per quanto
tecnicamente e umanamente ha saputo
dare in questi anni ai colori nerazzurri. Per
il momento la squadra è stata affidata al
duo Omar Berti - Sheptim Troplini.” Una
scelta che potrebbe anche non essere così
temporanea perché Omar Berti, l’ex preparatore
dei portieri, ha il patentino da allenatore e non
sembra essere soltanto un traghettatore.
Emanuele Pennacchio
(Ph.: KeyPressMedia)
Ad Ostia, sui campi della scuola della guardia di Finanza, il giorno
1 Dicembre 2008 è stato inaugurato il “Cicogne d’amare”, Torneo
di beneficenza organizzato dalla locale Guardia di Finanza per
sensibilizzare alcuni sponsor alle donazioni liberali. Scopo di que-
sto evento è raccolta fondi per la donazione all’Unità Operativa
di Neonatologia del G.B. Grassi di Ostia, diretta dal Dott. Fabrizio
Paolini, di una strumentazione biomedicale per Oto-Emissioni
Acustiche Transienti in modo da poter fare uno screening neona-
tale per la sordità congenita a tutti i neonati. Lo strumento verrà
acquistato in questo mese e molto probabilmente già da Gennaio
2009 sarà operativo nel reparto dell’ospedale laziale.
(Sotto le formazioni dei Medici dell’Ospedale G.B. Grassi e quella
della Guardia di Finanza. A dx gli infermieri del G.B. Grassi)
Vincenzo D’Avino
Calcetto e beneficenza ad Ostia con la Guardia di FinanzaImportante raccolta fondi per donare un apparato biomedicale al G.B. Grassi
ALTRI SPORT 17
L’emozione della prima perla in seria A1Appuntamento con la storia per la squadra pontina
Sabato 29 novembre, pomeriggio inoltra-
to: quando arriva la sirena della fine del
quarto tempo gli storici del Latina
Pallanuoto corrono ad aggiornare gli
almanacchi, perché il settebello
pontino ha finalmente tolto
la casella 0 dalla classifica
ed ha conquistato la prima
vittoria in seria A1. Una
liberazione quasi, un fatto
storico sicuramente, di una
squadra che negli ultimi anni
ha abituato i tifosi (non così tanti
ultimamente però) a riscrivere i record
societari. Il coronamento di un inseguimen-
to durato 7 giornate che il presidente Damiani
aspettava con trepidazione: “Volevamo a tutti i
costi la prima vittoria e l’abbiamo ottenuta con
pieno merito – ha tenuto a precisare il presidente
Damiani (squadra e tecnico sono ancora in silenzio
stampa) – Stiamo vivendo una grande avventura e
vogliamo riuscire a prolungarla il più a lungo pos-
sibile. La sfida è molto impegnativa ma per amore
dello sport ed attaccamento ai colori della nostra
città, ci stiamo impegnando al massimo. Credo sia
motivo di orgoglio per l’intera città avere e, soprat-
tutto, mantenere una disciplina nella massima serie.
Come presidente ma, soprattutto, come primo tifoso,
vivo con grande trasporto l’attività e le prestazioni dei
miei ragazzi. Sono stato molto critico in determinate
occasioni, ma l’ho fatto sempre in maniera costruttiva.
Credo fortemente nei tecnici e nei ragazzi ed è proprio
per questo che chiedo e pretendo il massimo dell’im-
pegno. La nostra società è una grande famiglia dove
ognuno può e deve esprimere la propria opinione, fermo
restando quella che è la forte convinzione nelle scelte fat-
te per costruire la nostra squadra”. Una data e un match
da non dimenticare: 29 novembre 2008, Latina-Bogliasco
9-8, campionato di serie A1. Un evento storico per gli
amanti delle statistiche, ma anche uno stimolo per una
compagine che può finalmente guardare con ottimismo al
proseguo del campionato perché Latina ha dimostrato, e
lo aveva già fatto in precedenza pur rimanendo all’asciutto
di punti, che nella massima serie ci può stare eccome. Una
vittoria per farsi notare, da tutti, Amministrazione compre-
sa, perché la piscina scoperta è un ulteriore ostacolo che
va rimosso: “Come era facilmente immaginabile – ha di-
chiarato sempre Damiani - l’impianto scoperto con l’arrivo
della stagione invernale non ci sta aiutando. Nonostante
gli sforzi e l’impegno dei gestori ed in particolare dell’ami-
co Silvano Spagnoli, abbiamo difficoltà ad allenarci nella
vasca scoperta, questo non ci aiuta. Vorrà dire che avremo
un avversario in più da battere: la temperatura ed il clima.
A questo punto faccio appello anche alle Istituzioni a cui
abbiamo chiesto aiuto per continuare ad investire in que-
sto splendida disciplina. Vorrei ricordare che siamo l’unica
società che milita nella massima serie, abbiamo bisogno
del loro sostegno e aiuto per poter continuare a portare in
alto i colori della nostra città. Mi auguro che l’Amministra-
zione comunale e quella provinciale, possano rispondere al
nostro appello.” Intanto una risposta immediata, il Latina
Pallanuoto se l’aspetta anche dai propri tifosi, non nume-
rosi come qualche tempo fa: il freddo fa la sua parte, ma
con i risultati si potrà sconfiggere anche quello. Latina-
Bogliasco 9-8, un punto d’arrivo per la storia, un punto di
partenza per la stagione sportiva.
Lucia Di Nicola
(Ph.: KeyPressMedia)
ALTRI SPORT - Le realtà locali18
Il “torneo delle speranze” ha conferma-
to il pugilato d’alta quota targato A.S.
Parisi Boxe Italia. Otto match di cui
uno professionistico, nella cornice del
Palaboxe Latina ‘Diego Solito’, quar-
tier generale del movimento sportivo
presieduto da Mirko Parisi, nipote del
titolato Giovanni Parisi: “Siamo ad oggi
una delle società più importanti del
panorama pugilistico italiano – dice -
come stanno a dimostrare gli eventi
che abbiamo organizzato in poco più
di un anno dalla nostra nascita e che
continueremo ad organizzare”. Nel
programma spiccavano il match del
peso gallo Mario Pisanti e quello del
peso medio professionista Giovanni
De Carolis. I due non hanno tradito le
attese, con vittorie nette. Per il pugile
romano contro l’ungherese Karoly
Domokos, si è trattato di un buon
allenamento. Sei riprese condotte in
scioltezza, per abituarsi alla lunga
distanza, in vista dell’appuntamento del
23 Dicembre, al Palabianchini di Latina,
quando affronterà l’attuale campione di
Ungheria in carica, Arpad Buzzasi, per il
titolo internazionale WBF. La successiva
tappa della carriera di De Carolis sarà
poi tra Febbraio e Marzo, con la sfida al
titolo italiano di categoria. Il mana-
ger Alberto Chiavarini, prevede per il
ragazzo un futuro brillante: “Insieme
al maestro Italo Mattioli ed al presi-
dente Mirko Parisi, stiamo svolgendo
un egregio lavoro, che ci porterà in
breve tempo a toglierci le soddisfazioni
che meritiamo”. Il 23 Dicembre, sarà
anche l’occasione in cui Mario Pisanti,
dopo 83 match, lascerà definitivamente
i dilettanti. Dopo cinque titoli italiani
consecutivi e successi internazionali,
un traguardo ambito e per certi versi
insperato, alla luce del grave infortu-
nio, di quattro anni fa, a seguito di un
incidente stradale. Nell’ultimo match al
Palaboxe Latina “Diego Solito”, Mario
Pisanti, dopo la defezione all’ultimo
momento del serbo Hamza Agim, ha
incrociato i guantoni con Antonio Mar-
cellini dell’Accademia Boxe Termoli.
Vincenzo D’Avino
Pisanti e De Carolis alla svolta della carrieraIl 23 dicembre al Palabianchini appuntamento pugilistico
Tiene ancora banco la Garibaldina,
istauratosi come vera realtà apriliana
e che, come molti sostenevano, non
è certo un fuoco di paglia. Abbiamo
scambiato due chiacchere con il pre-
sidente Andrea Fantoni su come i suoi
ragazzi stanno rispondendo al loro de-
butto. I bianco rossi infatti sono ad 11
punti, a sole 5 lunghezze dalla capolista
Frascati: ”la classifica è molto corta-dice
Fantoni- noi siamo lì, ci rendiamo conto
che più giochiamo, più siamo competi-
tivi, possiamo giocarcela con tutti”.Un
esordio così non lo aspettava nessuno,
nemmeno il mister, sul quale il presi-
dente ha sempre ottime parole: ”senza
di lui tutto questo non esisterebbe, ha
accettato la “sfida”di portare ad aprilia
il rugby e la sta vincendo”. Senza mezzi
termini si può dire che trainati da una
gran voglia di fare questi ragazzi ce la
stanno mettendo proprio tutta, il pre-
sidente è fiero dei suoi uomini:” Sono
grandi, lottano da veri gladiatori, non
mi sento di elogiarne uno in particolare,
tutti ma proprio tutti danno il mas-
simo”. Andrea Fantoni spende anche
due parole sul tifo :”Aprilia ha risposto
alla grande, abbiamo tanti tifosi, che
ci seguono anche in trasferta, soprat-
tutto molto pubblico femminile” che
non guasta mai, aggiungiamo noi. La
Garibaldina, come già detto prima, ha
11 punti frutto di 2 vittorie, 2 sconfitte
e un pareggio, maturato proprio nell’
ultima domenica di novembre, contro
la “Compagine Equa”, in una partita ma-
schia, cattiva anche fuori dal normale,
con una rimonta: figlia di un gran se-
condo tempo. Per la cronaca la partita
è finita 12 pari e Fantoni e compagni,
hanno strappato un pareggio dove tante
grandi del girone sono “cadute”. Il so-
gno bianco rosso va avanti, ora bisogna
confermare tutto quanto di buono fatto
fin’ora. La Garibaldina ha ancora tanta
voglia di sognare.
Francesco Tomei
Garibaldina, un sogno ad occhi apertiIl presidente Fantoni è sicuro: “Possiamo giocarcela con tutti”
ALTRI SPORT - Le realtà locali 19
E’ avvenuto, qualche settimana fa, l’esordio stagionale
per i master della Rari Nantes Aprilia, subito con una
grande soddisfazione, visto il quinto posto ottenuto
dietro le più blasonate squadre della capitale. Era la
prima uscita ed era fondamentale far bene nonostante
l‘emozione e la condizione fisica che, per il carico di
lavoro preparatorio, potevano nascondere brutti scher-
zi. Invece Giorgini, Beghin, Menotti, Testa e compagni
hanno trasformato la trasferta in una interessante pre-
stazione, che ha realizzato il sogno di tanti appassiona-
ti che ruotano intorno ai master della Rari Nantes e ha
regalato la gioia di poter considerare quella apriliana
come una delle squadre da battere. Un progetto par-
tito per gioco e per divertimento che si è trasformato
in una splendida realtà che ha regalato subito la prima
soddisfazione. E c’è inoltre la speranza e la certezza di
poter migliorare ancora, sia a livello numerico di iscrit-
ti, sia per la quantità di atleti che portano a termine la
competizione: questi fattori regalano punti aggiuntivi
di cui, per tanti motivi, la squadra apriliana non ha
goduto all’esordio. I più esperti hanno trainato tutti i
ragazzi del gruppo e questo è uno degli aspetti più
importanti perchè denota uno spirito di squadra
importante per il futuro. Il cronometro ha fornito
indicazioni molto positive e va dunque rivolto un
grande plauso a tutti gli atleti che per allenarsi
sono costretti a rispettare orari non comodi e
con “spazi acqua” limitati. Si dice che chi ben
comincia è a meta dell’opera e se le cose conti-
nueranno ad andare in questa direzione, la società
sportiva avrà avuto il merito di aver trasformato uno
sport povero economicamente, in un fiore all’occhiello
della città di Aprilia.
Emanuele Pennacchio
Rari Nantes Aprilia, ottimo esordioGrande soddisfazione per i master della società pontina
Gli impegni per il M° Amato ed i suoi allievi si susseguono e non
passa mese che non mettano in mostra la loro capacità e la loro
bravura. L’ultimo periodo di attività è stato pieno di avvenimenti, il
duo Denis Parisi e Fabrizio Belfiore è stato protagonista di un do-
cumentario sportivo per quanto concerne la parte relativa al kara-
te, che farà il giro dei festival cinematografici in Italia e all’estero.
A seguire il 2° posto ottenuto alle qualificazioni per i campionati
assoluti di kata a squadra sociali con il trio Alessio Favaro, Giusep-
pe e Maurizio Natalizio Paduano; e per finire al trofeo mini karate
svoltosi a Roma medaglie importanti per i futuri campioni Eric
Parisi, oro, Giuseppe Occhipinti e Christian Verdile (bronzo). Altre
soddisfazioni ancora da Denis Parisi che rappresenterà la regione
Lazio al 4° trofeo nazionale “Città di Tarquinia - memorial Luca
Leoni”. Ancora consensi ed apprezzamenti nei confronti del M°
Amato questa volta nelle vesti di organizzatore a livello nazionale
e per il brillante esame con il quale ha guadagnato i gradi di 6°
dan. “Sono molto contento del lavoro svolto - ha commentato
il M° Amato - è stato duro e meticoloso sia con gli agonisti che
con i più giovani e i risultati evidenziano la bontà di quanto fatto.
Per quanto concerne la mia persona, il conferimento del 6° dan
lo considero una conseguenza di 31 anni di militanza federale, di
impegno e di sacrificio. Più si sale e più crescono le responsabilità
verso i propri allievi con i quali dividerò questa gioia.”
Caterina Raffaele
Il M° Amato ed i suoi allievi sugli scudiSempre piena di successi l’attività sportiva dei pontini
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Nella provincia pontina si va... di corsaB.go Montello, Cisterna ed Aprilia protagoniste del Podismo
Una prima edizione coi fiocchi per la Mara-
tonina delle Terre Pontine a Borgo Montello,
organizzata dal Centro Fitness Montello con il
patrocinio della Regione Lazio e la collabora-
zione dell’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti.
Si sono presentati al via oltre duecento adul-
ti, ed altrettanti bambini delle scuole elemen-
tari di Borgo Bainsizza, Podgora e Montello,
che si sono cimentati sulle distanze promo-
zionali che hanno preceduto la competizione
agonistica. Una soddisfazione immensa, visto
che una partecipazione così massiccia dei
più piccoli può far sperare in un futuro roseo
per la disciplina. Sui dodici chilometri del
percorso dedicato ai più grandi, si è imposto
Rachid Erradi, portacolori della Colleferro At-
letica, che ha fatto fermare i cronometri dopo
39 minuti e 41 secondi, lasciandosi a dodici
secondi Mario D’Ercole (Latina Runners). Sul
terzo gradino del podio è salito il capitolino
Alessandro Savoia del G.S. Meo Patacca in
41’39”. In campo femminile vittoria in 47’09”
per Loredana Vento dell’Aprocis Runners
Team, che ha preceduto la compagna di
squadra Rosanna Zullo e Tiziana Nesta
dell’Atletica Anzio. Nella speciale classifica a
squadre, stilata in base al numero di atleti al
traguardo, successo pari merito fra Atletica
Amatori Velletri e Podistica Aprilia, davanti
alla Podistica Avis Priverno e alla Latina
Runners. Nel venticinquennale della Mezza
Maratona “Trofeo Giacomo Ippoliti” che con
350 atleti radunatisi al via nel quartiere San
Valentino a Cisterna, resta una delle mezze
maratone più partecipate del Lazio, in grado
di coinvolgere runner di tutto il centrosud,
che hanno trovato l’occasione di cimentarsi
su un test utile per chi dovrà disputare le
maratone collocate in calendario nell’ultima
parte dell’anno. A differenza della Marato-
nina delle Terre Pontine, Mario D’Ercole (in
foto), a Cisterna, non si è lasciato sfuggire la
vittoria facendo fermare i cronometri dopo
1 ora 11 minuti e 31 secondi. Il portacolori
della Latina Runners ha migliorato di oltre
30 secondi il tempo registrato lo scorso
anno, anche perché ha avuto un avversario
di valore come Claudio Leoncini (Bancari
Romani), il quale ha conquistato la piazza
d’onore in 1h12’09”. Terzo gradino del podio
per il secondo classificato dello scorso anno,
El Fadil Soufyane (Atletica Colleferro): per
lui crono di 1h14’44”. In campo femminile
1h28’54” il tempo della vittoria per Rossella
Di Dioniso (Running Club Futura) che guada-
gna una posizione rispetto al 2007. Alle sue
spalle Fabiola Desiderio (Atletica Monticella-
na) in 1h31’33” e Jacqueline Lovari (Running
Evolution) in 1h32’26”. La speciale classifica
per società, stilata in base al numero di atleti
al traguardo, ha visto l’affermazione della
Podistica Aprilia davanti alla Podistica Avis
Priverno, alla Latina Runners, ed al Gruppo
Sportivo Bancari Romani. Il Trofeo Giacomo
Ippoliti, che ha anche assegnato le maglie di
Campioni Regionali Uisp di Mezza Maratona,
è stata organizzata dal Club Lazio Cisterna
con il patrocinio del Comune di Cisterna e la
collaborazione tecnica dell’Uisp-Unione Italia-
na Sport Per Tutti della provincia di Latina. A
laurearsi campioni regionali sono stati Enzo
Masella nella M20, Mario D’Ercole nella M30,
Francesco Faiola per la M35, Patrizio Iannarilli
nella M40, Vincenzo Fargione nella M45,
Quinto Catena per la M50, Graziano Trobiani
nella M55, Claudio Maggi per la M60, Car-
mine Perna nella M65 e Giuseppe Di Sauro
fra gli M70. In campo femminile allori, fra le
altre, per Roberta Andreoli, Fabiola Desiderio,
Paola Macaro e Fiorella Fretta. E’ inoltre bene
ricordare che anche quest’anno la Mezza Ma-
ratona Trofeo Giacomo Ippoliti ha rinnovato
la partnership con Telethon: un euro per ogni
iscritto è stato donato alla maratona bene-
fica. Il 30 novembre, invece, protagonista
ad Aprilia, è stato il consueto appuntamento
con il memorial Calissoni. La vittoria finale è
andata ad Abdelekrim Kabbouri, portacolori
dell’Atletica Recanati che ha fatto fermare
i cronometri dopo 17 minuti e 10 secondi,
precedendo Yuri Floriani delle Fiamme Gialle,
secondo in 17’17”, e Gianni Furci dell’Aero-
nautica Militare, che ha conquistato la terza
piazza col tempo di 17’23”. Ai piedi del podio
l’altro marocchino Cherkaoui El Mahrout del
Running Club Futura Roma in 17”28” davanti
al compagno di squadra Giorgio Calcaterra,
che passa con disinvoltura a distanze brevi
dopo essersi laureato solo poche settimane
fa, l’8 novembre, Campione del Mondo della
100 chilometri. In campo femminile successo
per Angela Rinicella dell’Esercito in 20 minuti
e 35 secondi, che ha superato in volata Ewa
Wojcieszek del Running Club Futura. Terzo
posto per Gegia Gualtieri, anche lei con la
maglia dell’Esercito. La speciale classifica per
società, stilata in base al numero degli atleti
al traguardo, ha fatto registrare l’ennesima
affermazione del Gruppo Sportivo Bancari
Romani del presidentissimo Luciano Duchi,
davanti alla Podistica Aprilia, al Club Atletico
Centrale Roma ed all’Atletica Amatori Velletri.
Da segnalare, nella top ten, i lombardi del
Gruppo Podistico I Gamber de Cuncuress,
che vanta fra le sue file anche Laura Calisso-
ni Le gare di Cisterna ed Aprilia erano valide
inoltre come undicesima e dodicesima tappa
del Grande Slam-Trofeo Icar Renault, il cir-
cuito allestito dall’Uisp in collaborazione con
Mapei, Sport ’85, Polase Sport ed Ipermerca-
to Panorama Latina che si concluderà con la
Maratona di Latina provincia-Trofeo Città di
Sabaudia del 7 dicembre.
Vincenzo D’Avino
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Il Taekwondo veliterno sul tetto d’ItaliaShow al campionato italiano per gli atleti del M° Nocerino
Nella imponente cornice del PalaIndoor di Ponticelli
(Napoli), ha avuto luogo il campionato italiano di
Taekwondo per la categoria seniores (dai 18 ai 35
anni), che ha visto partecipare atleti agonisti di tutta
Italia, professionisti e non. Tra loro anche i veliterni
Manuel e Cristian Clementi, Cristina Spagnolo (tutti
A.T.M.) e Federica Mastrantoni (G.S.Fiamme Azzurre)
i quali hanno in comune, oltre alla città di origine,
anche il Maestro Paolo Nocerino, che li ha avviati alle
competizioni agonistiche negli scorsi anni. Il bottino
è stato più che prezioso, con una medaglia d’oro, una
d’argento ed una di bronzo. L’avventura nazionale
di Manuel Clementi (23 anni) si è fermata, purtrop-
po, nelle eliminatorie, superato dal pugliese Grillo di
un solo punto. Diversa la sorte del fratello Cristian
Clementi (20 anni, -72kg), al suo primo italiano senior
di serie A: un po’ sotto tono ad inizio gara, veniva
eliminato al golden point nel secondo incontro dal
terracinese Bersani, dopo aver dominato per tutto il
match: incontro dall’esito determinato, purtroppo,
anche da diverse sviste arbitrali che hanno consentito
l’attribuzione a Bersani di alcuni punti tanto discu-
tibili quanto determinanti per superare il veliterno.
L’approdo alla finale di Bersani consentiva però a
Clementi di accedere al ripescaggio per ottenere la
medaglia di bronzo: letteralmente “inferocito”, Cristian
ha sbaragliato senza esitazione tutti e tre gli avversari
che si frapponevano tra lui e il terzo posto del campio-
nato, aggiudicandoselo più che meritatamente. Nella
categoria -55kg, hanno combattuto, invece, Federica
Mastrantoni e Cristina Spagnolo. Storie diverse, quelle
delle due atlete, avversarie sul quadrato e grandissime
amiche nella vita, che si sono intrecciate sul dojang
nel 2003, nella palestra del Team Musado. Federica,
iniziata al taekwondo a soli cinque anni, era destinata
a fare del taekwondo il suo lavoro: dal 2006, infatti, è
entrata a far parte del Gruppo Sportivo delle Fiamme
Azzurre e, nel corso degli anni, ha collezionato diversi
titoli italiani e due titoli europei. Cristina si avvicinava
al taekwondo a ben venticinque anni, appunto nel
2003 e – un po’ per gioco, un po’ per
scommessa – stimolata dal M.Nocerino
e dalla stessa Federica, iniziava un per-
corso agonistico dalle serie minori, in cui
conquistava diversi titoli interregionali e
un titolo italiano. A Ponticelli Federica e
Cristina, hanno regalato al M.Nocerino
la finale del Campionato Italiano di
massima serie. La Mastrantoni e la Spa-
gnolo hanno combattuto con grandissima
sportività, lasciando l’amicizia fuori dal
quadrato e non risparmiandosi nulla: con
il punteggio di 3-0 la Mastrantoni si è
aggiudicata il suo quarto titolo italiano se-
nior a soli ventidue anni, mentre la Spagnolo, all’età di
31 anni e al suo secondo campionato italiano di serie
A, si “accontentava” dell’argento. Grandissima soddi-
sfazione per il M.Nocerino che ha visto salire sul podio
del Campionato Italiano, con un oro, un argento ed un
bronzo, ben tre atleti provenienti dalla sua scuola: a
lui, al Team Musado e allo staff della palestra Spring
di Velletri e della Millennium di Aprilia (ove si sono
svolti degli allenamenti dimostrativi in vista del nuovo
corso che il M.Nocerino farà partire a gennaio) vanno i
ringraziamenti per i successi ottenuti dai ragazzi.
Emanuele Pennacchio
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