fit report numeri 1-6 2012

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Mensile di informazione della Federazione Italiana Trasporti del Lazio Numeri da 1 a 6 - da GENNAIO a GIUGNO 2012 3° Campo Scuola La nuova generazione La Fit Territoriale di Viterbo ha quest’anno ospitato il 3° Campo Scuola della FIT Cisl regionale del Lazio. Ci siamo sentiti di dedicarlo ad Alberto Chiricozzi un viterbese che ha dato tanto alla nostra Federazione

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Mensile della Federazione Italiana Trasporti Cisl del Lazio

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Page 1: FIT Report numeri 1-6 2012

M e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e d e l l a F e d e r a z i o n e I t a l i a n a T r a s p o r t i d e l L a z i o

Numeri da 1 a 6 - da GENNAIO a GIUGNO 2012

3° Campo Scuola La nuova generazione

La Fit Territoriale di Viterbo haquest’anno ospitato il 3° CampoScuola della FIT Cisl regionaledel Lazio. Ci siamo sentiti didedicarlo ad Alberto Chiricozziun viterbese che ha dato tantoalla nostra Federazione

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FIT reportNumeri da 1 a 6mesi da gennaio a giugno 2012

Reg. Trib. Roma n° 338 del 6 ottobre 2009Mensile di informazione Sindacale della Federazione Italiana Trasporti Cisl regionale Lazio

Direttore ResponsabileEligio ScatoliniDirettore EditorialeBeatrice CajaniComitato di redazioneFrancesca Di Felice - Maria De Laurentiis -Domenico Barbera - Fabio Bonavigo - SilvioRosi - Michele Vitiello - Paolo Sagarriga Vi-sconti - Giorgio Macchia - Jessica Orlandi -Antonietta De Luca - Emanuela Brandizzi -Barbara Pennacchiotti - Tommasina Guada-gnuolo

Sede Via di San Giovanni in Laterano 96/98 00184 - [email protected] telefono 0677265826

Stampa: Tipografia Antonio La Grotteria ViaOstilia, 4/b 00184 Roma

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Editoriale

Non si finisce mai di fare sacrifici, problemi della crisi ce li continuiamo a tra-scinare dietro, tanto per non farci mancare nulla. Le manovre del Governo equelle della Regione colpiranno tutti, dal trasporto pubblico locale alle infra-

strutture, dal lavoro ai contribuenti. Nessuno si salverà dalla falce dei tagli e delletasse. È come un domino, il Governo centrale taglia alle Regioni e le Regioni taglianosui servizi e aumentano le tasse. È un girone infernale, dove chi paga pegno sonosempre i lavoratori dipendenti, i disoccupati e con loro intere famiglie.Con questi venti di recessione, il rischio maggiore è la riduzione del livello di occu-pazione. Non c’entra nulla l’articolo 18 tanto attaccato dal governo. Non è che faci-litando i licenziamenti si aumenta l’occupazione, questa aumenta solo se si pensa apiani di sviluppo che portano crescita. Abbiamo manifestato per questo il 16 giugnocon lo slogan "Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro". Lanostra Federazione era largamente presente. Era in piazza per la crescita e per chie-dere la riduzione delle tasse.Il TPL laziale con questi tagli drastici rischia molto in termini di occupazione, nono-stante da più parti arrivino voci rassicuranti. Tra la speranza di recuperare ancora ri-sorse dal Governo, la Regione taglia le proprie quote su Cotral, ferrovie e Atac. Nonè una bella prospettiva. La Fit del Lazio da sempre è schierata a difesa del trasportopubblico locale ed è intenzionata a percorrere tutte le strade possibili per far sì cherimanga pubblico. L’accordo sul piano industriale di Atac, siglato con non poche sof-ferenze, è la dimostrazione che noi facciamo la nostra parte con senso di responsa-bilità verso i lavoratori e verso gli utenti, questi ultimi i veri “azionisti” delle nostreaziende di trasporto. Dobbiamo rispondere a loro, offrendo una mobilità degna diuna metropoli come Roma, ma allo stesso tempo dobbiamo inchiodare alle proprieresponsabilità chi gestisce le nostre aziende e chi ne muove le fila essendone il mag-gior azionista. Su questo non faremo sconti a nessuno. Per noi non ci sono alterna-tive, abbiamo bisogno di una azienda unica regionale di trasporto. Per questo cibatteremo. Nella nostra Regione ci sono aziende che quotidianamente entrano in crisi. L’ultima,e ci riguarda in prima persona, è il consorzio Gaia che si occupa della raccolta dirifiuti in un’area che racchiude 33 comuni tra le province di Roma e Frosinone, sono500 i lavoratori a rischio lavoro. Se invece guardiamo al trasporto ferroviario, sono800 i lavoratori dei cosiddetti treni notte licenziati, di cui circa 300 nel Lazio, solo per-ché la politica delle ferrovie è quella di eliminare questi treni dal loro orario. Treni chegarantiscono, non solo occupazione, ma che sono anche utilizzati dalle fasce socialipiù deboli. Ora le ferrovie guardano solo ai freccia rossa che, come noto, sono co-stosi. Ma nella politica della concorrenza le frecce servono per “gareggiare” con gliaerei, soprattutto quelli di Alitalia. Già, Alitalia ricordiamo come è iniziata, ma come andrà a finire? E in Aeroporti diRoma dove tira aria di “cessioni”? Sarebbe utile aprire un tavolo permanente sullacrisi. Noi come Fit Cisl del Lazio non permetteremo che, cavalcando la crisi, qualcunopensi di scaricare sui lavoratori le colpe di politiche aziendali tragiche. Avremo davantia noi un anno intenso, un anno dove saremo impegnati su molti fronti, un anno disacrifici a cui far fronte. Ci siamo abituati ed attrezzati per questo. La nostra Fede-razione crede nei giovani che ha nelle proprie fila, donne e uomini che si impegnanoa 360 gradi, tra dirigenti, Rsu, attivisti e semplici iscritti. Siamo aumentati, il 2011 sichiude con un ragguar-devole aumento diiscritti, e per questo, laFit del Lazio metterà incampo nel corso del2012 adeguati percorsiformativi mirati a valoriz-zare questa ricchezza dirisorse umane. A dimo-strazione di quanto im-pegno mettiamo nelnostro lavoro, i nostriiscritti sono 17747 unaumento del 21% que-sto è il risultato del la-voro delle donne e degliuomini della FIT Cisl delLazio.

Maurizio MarozziSegretario Generale

Fit Cisl Lazio

SOMMARIO

Seminario su salute e sicurezza 3

Le donne al tempo della crisi 4

Gianluca Donati coordinatore unicodell’area contrattuale TPL

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Mentre la politica annuncia... 8

Lettera aperta all’Amministratore dele-gato di AMA spa

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Autostrade per l’Italia: sintesi accordodel 22 maggio 2012

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Il rilancio della manutenzione rotabile:un primo passo

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ADR: facciamo il punto 14

3°Campo Scuola: un successo di tutti 16

Lettera aperta a quelli del 3° CampoScuola

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Conta su di noi... sempre 22

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CULTURA DELLA SICUREZZA

Per la sicurezza in Italia gli ultimi due decenni non sono pas-sati invano, il percorso che ha portato ad una legislazioneall' altezza degli altri paesi europei è un dato di fatto. Certo

ciò è stato dovuto alla necessità di dare esecuzione alle direttiveeuropee più che alla lungimiranza dei nostri legislatori, ma il cer-chio possiamo dire sia chiuso con il decreto 81 passando la benpiù nota 626. Il percorso è stato lungo e come si dice travagliato, per la com-plessità, per le resistenze, e non ultimo per la frammentazione digoverno, che ha prodotto ritardi in tutti i processi di ammoderna-mento del nostro sistema paese. Non mancano le perplessità perquelli che possono essere visti come passi indietro ad esempio ledepenalizzazioni ed altro, come sono ancora aperti margini di mi-glioramento, ciò non deve però inficiare la soddisfazione di avereun quadro di riferimento organico. Se il sistema legislativo si èmesso al passo, la stessa cosa non è avvenuta per quella chechiamiamo “cultura della sicurezza” è difficile sradicare convinzioniancora presenti: le aziende che vedono la sicurezza esclusiva-mente come un aggravio di costi, da evadere se possibile, i lavo-ratori che la vedono ancora come merce di scambio per ottenerealtro. Solo in occasione di grandi tragedie che monopolizzano l'at-tenzione di tutti, per qualche giorno la sicurezza torna ad essereprotagonista del parlare quotidiano, per poi tornare invisibile ap-pena si spengono i riflettori. Dimentichiamo così lo stillicidio gior-naliero in termini di vite umane e menomazioni ma anche in costieconomici altissimi che inevitabilmente ricadono sulla collettività.Il sindacato e la nostra organizzazione in particolare ha colto datempi non sospetti l' importanza della sicurezza, le occasioni perinformare e formare non sono mancate, il tema non è mai passatodi moda ed ogni evoluzione è stata seguita. La “ cultura della sicu-rezza” non è ancora un dato di fatto nel paese ed anche nelle no-stre aziende, far si che lo diventi è anche compito nostro. Lasicurezza vista come un occasione di crescita e di risparmio pertutti, come doverosa e non negoziabile attenzione per la propriavita e quella degli altri, è un risultato da raggiungere che merita ilmassimo impegno. E' per dare un contributo a ciò evitando distra-zioni, giudicando l 'argomento ormai concluso, che la FIT CISLtorna a proporre un seminario diretto agli operatori sindacali delsettore in tutte la aziende della federazione.

RLS Atac SpaGiuseppe Angelini

Le RLS della Fit del Lazio insieme in un incon-tro seminariale sulla salute e sicurezza.

Il 22 marzo si è svolto presso il Centro Servizi del Fit Cisl Lazio invia di San Giovanni 230 il seminario su salute e sicurezza, un se-minario fortemente voluto dalla Segreteria tutta per fornire agli

RLS gli aggiornamenti necessari su leggi e normative in materia disalute. Una buona iniziativa, questa della Fit del Lazio, in quanto laformazione e l’informazione delle RLS è basilare per avere tra leproprie file persone preparate in un campo, quello della salute edella sicurezza, sempre più importante sul fronte delle relazioni sin-dacali con le aziende.Proprio per questo nella platea c’erano anche semplici attivisti, cona cuore i problemi legati a questa materia. La Federazione ha pen-sato bene ad allargare la partecipazione per dare modo anche a lorodi contribuire affinché i problemi trovino soluzioni sempre più condi-vise.Relatore unico per l’intera giornata è stato il Giudice Giuseppe Re-nato Croce, una persona con esperienza nel campo della preven-zione, salute e sicurezza sul lavoro certificata da un curriculum ditutto rispetto. Il Giudice Croce è anche stato RSPP dell’azienda Atac,per cui ha toccato con mano i tanti problemi, legati a questa materia,propri di una azienda di trasporti.La sua è stata una relazione coinvolgente, dove le nozioni si sonoalternate ad interventi spontanei dei partecipanti. Il relatore ha sa-pientemente mantenuto l’equilibrio tra le due cose, un equilibrio cheha consentito a tutti di terminare la giornata senza fatica e con la ri-chiesta di altri momenti come questi dedicati alla salute e sicurezza.La Fit del Lazio ha colto quanto da questa giornata è venuto fuoried ha deciso di avviare uno sportello sicurezza, dove tutti i parteci-panti di questa giornata sono coinvolti. Uno sportello dove le RLSsiano protagoniste, nel dare risposte, nell’analizzare i casi, nel farrispettare le norme e le regole della prevenzione, protezione e sicu-rezza. Lo sportello dal 1 luglio è operativo tutti i giovedì mattina sipuò chiamare al 0670497853 (Centro Servizi Fit Cisl del Lazio Viadi San Giovanni in Laterano 230 – Roma) troverà il gruppo della For-mazione che prenderà nota delle richieste. Questo in attesa che siorganizzi la presenza a rotazione nello sportello di tutte le RLS dellanostra Federazione. Lo sportello sicurezza si avvale della collabo-razione del Giudice Giuseppe Renato Croce, che metterà a dispo-sizione le sue preziose competenze per la Fit del Lazio (mail:[email protected]).Siamo fortemente convinti che questa iniziativa sia utile e avrà cer-tamente risvolti positivi, in termini di risposte puntuali e precise inuna materia delicata come la salute e la sicurezza sui posti di lavoro.

Seminariosu salute e

sicurezza

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Coordinamento Donne

Intervento di Lucia Misuraca,responsabile del Coordinamentodonne Fit Cisl Lazio, alla USRLazio il 15 marzo 2012

Appena ricevuto il programma della giornata e doposcambi d'opinioni cordiali e costruttivi con ElisabettaFalcone, non mi restava che attendere questo mo-

mento informativo/formativo. Tutti gli interventi previsti e dispessore altro non potevano fare che arricchire il mio sa-pere e dissetare la mia curiosità. Sopra ad ogni interventosicuramente posiziono, senza nulla togliere agli altri, il con-tributo prezioso del nostro Segretario Confederale AnnaMaria Furlan, che con una dialettica chiara e trasparenteci ha illustrato il momento storico/sindacale e le posizionidella CISL nazionale. Aperta la possibilità agli interventiquesto è stato il mio contributo come Coordinatrice DonneFIT Lazio.

“Sono Lucia Misuraca e ho il piacevole compito di rappre-sentare le donne della FIT Regione Lazio. Da poco ho que-sto incarico, mentre da quattro anni sono RSU pressoun'azienda di trasporto pubblico, ma grazie all'aiuto di tuttie a tanto impegno sono riuscita ad entrare nei meccanismidi questo mondo del lavoro che è molto delicato. Tanti ar-gomenti interessanti e tante opinioni autorevoli abbiamoascoltato oggi e mi conforta che in modo trasversale c'è lavolontà di poter contribuire al miglioramento della nostravita quotidiana. La crisi economica in Italia prima dell'arrivodi Monti, poneva lo Stato in una condizione simile a quelladella Grecia per quanto riguarda l'economia. Ora il quadro,nonostante lo spread sul mercato con il giuramento diMonti le previsioni si fanno più rosee, nonostante il climadi sfiducia presente nelle istituzioni dello Stato. Infatti ilPaese Italia non è fuori dal pericolo e quotidianamente ipolitici con il governo tecnico e le più alte cariche dello

Stato tengono sotto pressione il popolo italiano, avvezzooramai ai sacrifici. Resta molto da fare per risolvere la crisieconomica e Monti non può certo fare miracoli. Indubbia-mente, è importante un cambiamento strutturale delloStato, dai vitalizi alla patrimoniale e a chi evade, al mercatodel lavoro. La crisi economica che sta mettendo in ginoc-chio l'Italia, nel quadro globale di uno sviluppo senza oc-cupazione, potrebbe costituire un'opportunità per rifondarela nostra economia. Ecco, quindi, gli incontri serrati tra ElsaFornero, Parti Sociali e la Marcegaglia, proprio per ricrearele condizioni per far ripartire l'economia del nostro Paese.Occorre rimboccarsi le maniche, ritrovare la tenacia e lavoglia di lavorare duramente, valorizzare i giovani, ledonne, le nuove idee e le nuove tecnologie. Che le donnenon siano una minoranza nella società è una verità asso-luta, ma che esse lo siano all'interno dei grandi organi ese-cutivi è un dato di fatto. A ciò, da tempo, si è volutorimediare in diverse maniere. Le quote rosa, un compro-messo quantomeno controverso che mette in dubbio il pri-cipio stesso della parità uomo-donna e la naturameritocratica con cui si viene eletti, sono il più classico degliesempi. Proprio nei momenti di crisi si riscoprono le poten-zialità e ognuno di noi ha il diritto/dovere di sentirsi respon-sabile della rinascita e della crescita del nostro Paese.Auguro a tutti/e noi buon lavoro all'interno delle nostre pro-venienze perchè ogni contributo è prezioso. Grazie”.

Lucia Misuraca

"Le donne al tempo della crisi"

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Dopo tanta attesa e tante emozionicontrastanti, ecco il momentodella prima convocazione del Co-

ordinamento Donne della FIT il22.02.2012.Mi trovavo pronta e carica di tante ten-sioni ma decisa ad assolvere in pieno ilmio ruolo. Per me e' una nuova espe-rienza, infatti, fino ad ora mi sono confron-tata con uomini sul posto di lavoro inazienda Atac invece con questo ruolo diCoordinatrice il contesto cambia radical-mente. Non volevo preparare un discorsoscritto perchè credo fermamente che leparole più sincere nascono dal cuore eda una mente sgombra da qualsiasipaura e tensione. Non bisogna averepaura di esprimere la propria opinioneanche se poi il modo può cambiare dallacircostanza. Proprio questa mi ha messaalla prova perchè il confronto diretto conun gruppo di donne, che ho l'onore di rap-

presentare , mi ha dato forza e convin-zione. Ho subito capito che intorno a metrovavo un ambiente familiare che mi hapermesso di costruire l'incontro con piùfacilità.Dopo l'apertura del Segretario GeneraleMaurizio Marozzi, che ci ha augurato unlavoro di squadra sempre propositivo epuntuale all'interno della Federazione, haapportato il proprio contributo il SegretarioRegionale Alessandro Bonfigli.Subito, dopo, il gruppo ha iniziato i lavoricon più motivazione e attenzione mo-strando interesse all'iniziativa dell'8marzo. L'entusiasmo crescente mi hadato carica per lavorare tutte insieme egià mi riempie d'orgoglio lo spirito di ap-partenenza al gruppo. E' vero che in que-sto momento storico le donne, a tutti ilivelli , sono chiamate finalmente a rico-prire ruoli grazie alle "quote rosa" masono convinta che questa strada sia

quella più opportuna per portare le capa-cità delle donne al servizio del bene co-mune. Non dimentichiamo che in unaItaliache sta affrontando grossi sacrifici proprionel lavoro delle donne si è riscontrato unastrada percorribile per migliorare anchel'organizzazione del lavoro all'interno deiposti di lavoro. Noi, infatti, abbiamoun'alta capacità, direi anche innata, di sta-bilire le priorità per una corretta gestionedelle risorse umane, non dimenticando ilvalore della Persona.Ho già avuto la fortuna di collaborazionecon capi donne e devo dire con grandesincerità che l'obiettivo è stato sempreraggiunto anche con successi duraturi neltempo.Auspico, quindi, che il lavoro e le iniziativeche prenderemo all'interno del Coordina-mento possano essere un valido contri-buto per la crescita in primis del gruppostesso, in termini di qualità, e poi della Fe-derazione.

Resp. Coordinamento DonneLucia Misuraca

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Coordinamento Donne

Così ho preso il mio impegno perguidare il Coordinamento Donne...

8 marzo 2012 Quando un gioco può portarci a trovare noi stesse...

Nel frenetico correre quotidiano che oramai caratterizza il nostro vivere da cittadine, si pensa sempremeno a se stesse o si ricorre in extremis a giornate dedicate allo shopping, alla cura della persona,allo sport che allenta lo stress, eppure l’8 marzo di quest’anno è stato una giornata particolare, tra-

scorsa nel mondo di se stesse grazie alla guida di un abile anfitrione quale il Dottor Giammario Mascolo el’abile organizzazione di Lucia Misuraca. In una cornice semplice quale può essere un’aula di riunioni, con persone che non conosci, in una riunioneche si profilava come un automatico input d’idee, abbiamo trovato invece noi stesse. Noi donne con i nostrisogni, il nostro modo di vedere la vita tutto diverso e qualche volta più umano, ci siamo immerse nella con-sapevolezza che pur appartenendo a mondi diversi, con svariati problemi, avevamo non solo la nostra famosa“XX” in comune ma molto di più. Come? Attraverso un gioco, un semplice, all’apparenza quiz, che ci portava a riconoscerci in un elementodella natura, in un essere mitologico o in una figura umana dalle varie sfaccettature ma dall’indole riconosci-bile, la nostra, perché una donna è come un personaggio pirandelliano una nessuna o centomila. La nostra ospite ci ha introdotto e organizzato un incontro che ha superato notevolmente le nostre attesequasi stravolgendole. Un’idea illuminante che le ha fatto coniare un target innovativo, fresco e frizzante perunire idee e intenti. Ci siamo ritrovate amiche in una giornata, consapevoli di aver scoperto molto di più l'unadell'altra che chiacchierando per ore, dotate di quelle famose “antennine” che ci hanno permesso di ricono-scerci e di affezionarci. Il gruppo si è rafforzato e una consapevolezza si è innestata voler creare qualcosa insieme, senza combatterei mulini a vento quotidiani ma costruendo un ariete che abbatta l’indifferenza, i preconcetti, la sufficienza checi circonda, perché oggi noi sappiamo di avere quel valore in più che fa la differenza, grazie anche a giornatecome questa. Peccato che non ci siate state tutte, non sapete cosa avete perso, donne!!!

Cristina Petricone

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Dipartimento Mobilità - TPL

ll giorno 13 giugno 2012 a seguito della riunione del co-ordinamento dell’Area Contrattuale TPL di Roma e delLazio, riguardante la nuova struttura del DipartimentoMobilità – Area Contrattuale TPL è stato individuato ilCoordinatore unico nella persona di Gianluca Donati. Il Segretario Generale, Maurizio Marozzi mantiene ladelega del TPL ad interim.

Il Coordinamento dell’Area Contrattuale TPL augurabuon lavoro a Gianluca Donati, che come ha tenutoa precisare nel suo intervento nella riunione svoltasi,

continuerà nella linea sindacale tracciata dall’espe-rienza dell’amico Alberto Chiricozzi chen nei tanti annidedicati al sindacato, ha contribuito a far crescere la FitCisl del Lazio in particolar modo l’areacontrattuale del TPL e che purtroppo ci è stato strap-pato ad ottobre 2011 da un male incurabile.

Gianluca Donati è il nuovo Coordinatore Unicodell’Area Contrattuale TPL di Roma e del Lazio

Coordinatore Area Contrattuale TPL - Gianluca Donati

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Devo esprimere il mio ringrazia-mento nei confronti di MaurizioMarozzi e della Segreteria tutta ri-

spetto all’evoluzione della nostra areacontrattuale dopo la scomparsa del-l’amico Alberto Chiricozzi, SegretarioRegionale, che per gli autoferrotranvieri diRoma e del Lazio è stato un punto di rife-rimento fermo e certo. Sono passati ottomesi da quando Alberto è venuto a man-care, otto mesi in cui la nostra area con-trattuale ha cercato di reagire andandoavanti, ma la consapevolezza che il pro-fondo vuoto lasciato andava colmato, erain noi. Un vuoto che non si poteva riem-pire dall’oggi al domani, ma proprio comedicevo con una evoluzione ragionata econtinua, tenendo presente le esigenze ei bisogni dei lavoratori e soprattutto degliiscritti.

Quindi, la carica di Segretario Regionale,come è logico che fosse, è stata subito ri-coperta ad interim dal Segretario Gene-rale Maurizio Marozzi. Troppi erano gliimpegni sindacali serrati che avevamodavanti, il principale era il piano indu-striale di Atac, e la nostra Area Contrat-tuale, la nostra organizzazione, nonpoteva permettersi il lusso di essere di-stante dai lavoratori pensando a questioniinterne.

Maurizio, da Segretario del Tpl ad interim,ha cercato di trovare un equilibrio internoche soddisfacesse quelle che erano leesigenze e le dinamiche sindacali voltealla trattativa nei tanti tavoli aperti. Logi-camente l’interim di Maurizio ha per-messo di avere ai tavoli regionali ditrattativa niente di meno che, il SegretarioGenerale della Fit del Lazio. Mentre,come ben ricorderete, ai tavoli immedia-tamente inferiori andavano i tre coordina-tori nominati, ciascuno per la propriaazienda, ovvero ex Trambus, ex Metro eCotral (tanto per citare le più grandi).

Otto mesi in cui il lavoro non ci è mancatoanche se su tre fronti diversi. Quello che

invece ci mancava era l’unicità della no-stra area contrattuale. Ce lo chiedevano ilavoratori. Quei lavoratori, Rsu, attivisti,iscritti e simpatizzanti che avevano cono-sciuto il modello “Chiricozzi”, e che aquello volevano rifarsi. Il rapporto direttocon un unico rappresentante sindacalecon il quale confrontarsi e continuare lelinea sindacale tracciata da Alberto perconfermare quello che è sempre stato ilruolo della nostra organizzazione all’in-terno del Tpl.

Andava cambiato qualcosa. Dopo una at-tenta riflessione tra il Segretario ad inte-rim e i tre Coordinatori è subentrata lanecessità di cambiare l’organizzazioneall’interno della nostra area contrattuale,cercando di adottare un modello più vi-cino ai bisogni dei nostri iscritti. Quello diavere, per ora, un coordinatore unico. Mo-dello condiviso dal coordinamento d’areacontrattuale, così come è stato condivisal’associazione del mio nome a quell’inca-rico. Dal 13 giugno 2012 sono quindi ilCoordinatore Unico di una delle più grandiaree della nostra Federazione (quasi cin-quemila iscritti).

Per questo devo ringraziare in primisMaurizio (che continua a ricoprire l’interimdi Segretario Regionale), il quale ha sem-pre cercato di creare nella nostra area unequilibrio condiviso, non sempre facile.Devo ringraziare l’amico Stefano Fatelli,perché da vero sindacalista ha saputomettere al primo posto l’organizzazionesindacale, così come l’amico Massimi-liano Pasquarelli e tutti gli amici delloScua.

Ora, come si dice viene il bello. Mi rendoconto che per chi legge questa pagina distoria della Fit del Lazio e del Tpl, vedereme rivestire un incarico “pesante” possasuscitare dubbi. Ma proprio il ruolo deigiovani era un punto fermo di Chiricozzi.Ed ora sono qua, con tutta la responsabi-lità che mi sento addosso, a continuare lalinea tracciata da Alberto. Ci vuole corag-

gio, a me non manca, ma il coraggio diuno solo non basta ci vuole il coraggio diun gruppo. Un gruppo di persone chevuole bene a questa organizzazione, per-ché il coraggio è un comportamento pro-prio di chi ama i valori del nostrosindacato e noi di persone coraggiose al-l’interno della nostra area contrattuale neabbiamo tante.

C’è bisogno del coraggio di tutti, compresii Territori, risorse non periferiche ma fon-damentali nel quadro generale della no-stra organizzazione. Dimostreremo disaper fare. Dimostreremo di affrontaretutte le situazioni mettendo ognuno le pro-prie conoscenze e competenze a dispo-sizione dell’altro nei propri ambiti diriferimento. Trasparenza, appartenenza ebuon senso sono le tre parole cardine diquesta nuova pagina di storia sindacale.

Trasparenza nelle trattative, nelle azionisindacali, portare a conoscenza i lavora-tori puntualmente di quello che è lo statodell’arte del tavolo sindacale instaurato.

Appartenenza, intesa come orgoglio deilavoratori di essere iscritti alla nostra or-ganizzazione, che deve essere rafforzatodal continuo ascolto tra questi e chi ha laloro delega per rappresentarli.

Buon senso, inteso come consapevo-lezza di attingere alle risorse dell’organiz-zazione in modo coscienzioso nell’otticadi indirizzarne le potenzialità ove ce ne siareale necessità.

So che sarà dura, ma con il vostro aiutopossiamo fronteggiare quanto di impe-gnativo ci aspetterà. Grazie a tutti gliiscritti

Gianluca DonatiCoordinatore Area Contrattuale TPL

di Roma e del Lazio

Lettera aperta agliiscritti del TPL diRoma e del LazioTr a s p a r e n z a , a p p a r t e n e n z a e b u o n s e n s o s o n o l e t r e p a r o l ec a r d i n e d i q u e s t a n u o v a p a g i n a d i s t o r i a s i n d a c a l e

Dipartimento Mobilità - TPL

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Siamo all’ennesimo dietro front,la Miopia della Regione Lazioin Tema di Rifiuti è spaven-

tosa; si continua a navigare a vistasenza seguire né una mappa e nétantomeno una rotta.Si assumono decisioni senza coin-volgere i territori, le associazioni in-teressate, le OrganizzazioniSindacali; a tal punto da portareRoma Capitale d’Italia all’emergenzarifiuti. Dopo Gaia Spa anche Ama èstata considerata dalla RegioneLazio un’azienda che non potrà maidivenire impresa industriale dei Ri-fiuti e titolare dell’intero ciclo di ge-stione dei Rifiuti; Inoltresembrerebbe che Allumiere abbia lecaratteristiche tecniche per esseresito ottimale di Gestione dei Rifiuti,con annessa discarica per il conteni-mento di tutti i rifiuti di Roma e Pro-vincia in possesso di tutti i requisititecnico ambientali necessari; sem-brerebbe che sia un sito militare equindi di demanio pubblico (ex poli-gono militare) ; 180 ettari di unamaggiore porzione di 650 ettari col-legato con la rete ferroviaria e ingrado di favorire la riduzione dellamovimentazione dei Rifiuti suGomma.A tal proposito Ama è già organizzata per eseguire le operazione di movimentazione dei rifiutisu ferro in quanto tutti i suoi siti di stoccaggio sono collegati alla rete ferroviaria.La stessa azienda sottoscrisse un accordo con le Ferrovie dello Stato per la sperimentazionee l’avvio al regime del sistema di trasporto dei rifiuti su ferro, finalizzato anche alla riduzionedella pericolosità nel trasporto dei rifiuti medesimi.Sembrerebbe che ci sia un accordo tra Ministero della Difesa e comune di Roma sottoscrittodall’allora Ministro della Difesa On. Le Ignazio la Russa e il Sindaco di Roma Gianni Alemannoper lo sfruttamento del sito di Allumiere come ambito ottimale per la gestione dei Rifiuti di Roma Capitale; 4500 Tonnellate al giorno, 1850 Tonnellate l’Anno.Tale sito se gestito da Ama spa e/o anche attraverso una joint venture a maggioranza pubblicaprodurrebbe ricavi tali da ridurre l’impatto Economico della Tia -ex Tari- sul cittadino.Questo è il pubblico che tanto non piace ai politici; Mano Pubblica sui rifiuti.BASTA con MONOPOLI privatiBASTA con la solita e nota prenditoriaBASTA con quella politica che tutto decide che tutto distruggeVOGLIAMO GIOCARE UNA PARTITA VERA, dove i cittadini sono il centro dell’interesse ,dovel’Ambiente è un patrimonio da salvaguardare e dove migliaia di lavoratori e lavoratrici sonouna risorsa da tutelare e non uno strumento per Offendere.

Il Segretario RegionaleAlessandro Bonfigli

Mentre la politica annuncia...e l’imprenditoria rilancia, laparola torni definitivamenteai cittadini e ai lavoratori

Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità

Segretario Regionale - Alessandro Bonfigli

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Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità

La decisa azione sindacale condotta da queste organizzazioni nelle ultime settimane ha iniziatoa produrre significativi risultati. In particolare sottolineiamo la soluzione della questione inerentela trasformazione dei contratti di lavoro da part time in full time per tutti i lavoratori per i quali

era prevista, in base ai vigenti accordi, per i mesi di maggio e giugno.Inoltre nel corso della trattativa su questo punto e’ risultato che vi e’ un altro piccolo gruppo di lavo-ratori e lavoratrici in analoghe condizioni, la cui data di scadenza e’ prevista nei primi giorni di lu-glio.Anche per questi ultimi stiamo operando affinché’ nei prossimi giorni si trovi una soluzione. Di pari rilievo, e forse anche di più per ciò che riguarda le prospettive dell’azienda, deve essereconsiderata l’apertura del tavolo negoziale sul piano per la raccolta differenziata e la conseguentegenerale riorganizzazione che dovrà determinarsi non solo sui sistemi di raccolta, ma anche perciò che attiene il trasporto ed il trattamento dei rifiuti.Per questi motivi abbiamo deciso di sospendere l’iniziativa annunciata per il 6 luglio di una manife-stazione in Piazza Santi Apostoli.Sara’ ovviamente nostra cura mantenere uno stretto rapporto con tutti i delegati e delegate, i lavo-ratori e le lavoratrici dell’Ama, sulla trattativa in corso ed anche su una richiesta di anticipo del pre-mio di performance da pagare possibilmente nel mese di luglio sulla base di quanto previsto dalCCNL ed in analogia con quanto gia’ fatto nel luglio dello scorso anno. Sottolineiamo che si tratta semplicemente di un acconto, ferma restando la necessità di ridetermi-nare complessivamente il premio di performance sia per i risultati del 2011 che per gli obiettivi pro-grammati per il 2012.

IL SEGRETARIO REGIONALEALESSANDRO BONFIGLI

LETTERA APERTA AI DELEGATI E DELEGATE DELL’AMA

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Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità

LETTERA APERTA ALL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI AMA SPAEgregio Amministratore Delegato noi Diciamo

NO . . . NON CI SIAMO PROPRIO

Questo clima di terrore e di tensione inazienda, instaurato da Lei e perpetrato dafantomatici verificatori con veri e propri ag-guati in stile Gestapo, che si nascondonocome ladri e nemmeno si presentano ai la-voratori, non ci piace proprio.Non le nascondiamo di sentirci profonda-mente feriti dalle lamentele dei lavoratori,che ricordiamo, essere l’anima, la ragiond’essere, il capitale sociale e il patrimonio diquest’azienda e che come tali vanno valoriz-zati e tutelati.Nello stesso tempo, teniamo a dire che que-st’Organizzazione Sindacale non difende la-vativi, da cui invece prendiamo le distanze emai giustifichiamo.Le ricordiamo che quest’Azienda era formal-mente fallita e i lavoratori si sono rimboccatile maniche aiutandola a uscire dalla crisi.Questi processi di cambiamento e di raffor-zamento, hanno richiesto un forte coinvolgi-mento e impegno per i lavoratori e hannoconsentito a quest’Azienda di raggiungerequei risultati oggi da tutti riconosciuti. E que-sto è stato possibile grazie anche a quest’Or-ganizzazione Sindacale, che ha potutoaccompagnare processi così pesanti di cam-biamento con accordi che hanno sempre ot-tenuto il massimo consenso tra i lavoratori,perché tutti quei cambiamenti avevanoun’unica matrice: riorganizzare l’Azienda permigliorarla e renderla più solida, con una co-stante forte attenzione al personale.

Ancora oggi, se le 4.500 tonnellate di rifiutiprodotte giornalmente, sono rimosse, si devealla coscienza e all’impegno dei lavoratoriche operano sul territorio, perché da sempreattenti agli obiettivi di interesse pubblico e afavore dei cittadini.L’anno passato si è chiuso con la noncerto invidiabile somma di 1.200 conte-stazioni disciplinari. Quest’anno, vistol’inizio, si presume che arriveremo moltopresto a quel numero, per poi superarlodi slancio. Non parliamo poi delle san-zioni che si sono fatte particolarmentedure.Non vorremmo insinuare il dubbio che conquesta strategia della tensione, si voglianodepotenziare e immiserire le relazioni sinda-cali, declassandole da convinta ricerca di so-luzioni condivise a tardiva richiesta diconfronto su scelte ormai già compiute.Certo le “leggi del mercato” sono obiettivi im-portanti, ma noi avevamo capito che esseresocialmente responsabili significasse anchemettere su un piano di pari dignità i diversi“portatori di interesse” ma probabilmenteavevamo capito male!Per tutte queste ragioni, per il forte clima altempo stesso di tensione e di delusione, diconflittualità e di incertezza, che si è venutoa creare, Le chiediamo di intervenire per farcessare queste che sono vere e proprie ves-sazioni ai danni dei lavoratori e che avrannoil solo risultato di incidere negativamentesulla produttività.Non ci basteranno nemmeno più le rassi-curazioni poiché, non essendo più iltempo delle parole, solo i fatti potrannoeventualmente dimostrare il contrario.

Alessandro BonfigliSegretario Regionale

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Dipartimento Logistica Integrata Portualità Ambiente e Dipartimento Viabilità

Sintesi dell’accordo del 22 Maggio 2012

Dopo mesi d’intensa trattativa, nellanottata del 22 Maggio scorso, èstato siglato l’accordo con Aspi, in

merito alle tematiche sollevate dal-l’Azienda in seguito al particolare momentolegato al calo del traffico sulla rete auto-stradale da un lato, e dall’altro, sulla defi-nizione del premio di produttività relativo al2011.I punti salienti dell’intesa :• Protocollo Relazioni Industrialicon Atlantia• Riorganizzazione oraria dei puntiblu con invarianza retributiva per gli addetti• Riorganizzazione Settori Impianti• Piano di Inserimento Casse Auto-matiche• Garanzie nella Mobilità Territo-riale e Settoriale• Spostamento Riposo CompartoEsattoriale• Interoperabilità MCT• Chiusure Collettive per le SediAmministrative• Revisione Normativa Trasferte• Premio Produttività pari a 2030euro per il livello C riparametrati per gli altrilivelliDi rilevante importanza sono sicuramentei contenuti relativi alle Relazioni Industriali,Infatti le parti hanno riconfermato la vo-lontà di utilizzare il modello di relazioni finoad oggi attuato, caratterizzato da un lato,dalla condivisione degli interventi per la ri-cerca dell’ottimizzazione nell’utilizzo dellerisorse e, dall’altro, dall’individuazione disoluzioni condivise che hanno sempre te-nuto conto, in un’ottica di garanzia e tutela

del fattore lavoro, della necessità di noncreare riflessi traumatici sui lavoratori.Inoltre al fine di individuare strumenti utilia garantire la tutela del lavoro, si è stabilitodi affrontare nei prossimi mesi la discus-sione, anche con la partecipazione diesperti esterni comunemente individuati,su di un “ Progetto per il Lavoro ” che ri-guarderà i seguenti temi : Esercizio, Esa-zione, Piano Casse, Punto Blu, Impianti eImpiegati, con il presupposto di individuaresoluzioni condivise che rendano coerentigli aspetti di efficienza ed efficacia conl’obiettivo della tutela degli occupati attra-verso una ottimale collocazione delle ri-sorse.Molto importante anche avere limitato, inquesta fase, l’intervento di automazioneche inizialmente, nel programma aziendaleprevedeva l’inserimento di molte più casseautomatiche che conseguentementeavrebbero creato problemi relativi ad ecce-denze di personale.Di rilievo anche l’accordo raggiunto sullariorganizzazione dei Punti Blu della reteche prevede da un lato la riduzione di ora-rio di apertura al pubblico per la maggiorparte dei Punti Blu e dall’altro comunque ilmantenimento dell’equivalenza economicaal personale addetto oggetto di tale modi-fica a cui verrà corrisposto, in sostituzionedell’indennità orario sfalsato, un importo dipari valore calcolato con le stesse modalitàed erogato con gli stessi criteri. Per quanto riguarda il tema Relazioni In-dustriali, le Parti hanno riconfermato chetale sistema “ sia un efficace strumento digoverno del cambiamento, ritenendo op-

portuno, in tale contesto, potenziare glistrumenti dell’attuale modello ” rafforzandola già costituita Consulta delle Relazioni In-dustriali e stabilendo che in particolare laConsulta si riunirà tre volte l’anno sulle se-guenti tematiche :• Analisi dei risultati conseguiti• Scenari Economici e Legislativi• Evoluzione delle linee strategichedel Gruppo• Politiche della Formazione• Politiche di Sviluppo e Valorizza-zione delle risorse umane interne alGruppo• Processi di Internalizzazione• Welfare Aziendale• Politiche Occupazionali• Relazioni Industriali internazionaliA cappello di tutto ciò, l’intervento dell’Am-ministratore Delegato dell’Aspi nel corsodella riunione, in cui ha ribadito la massimagaranzia occupazionale per tutti i lavoratoridel Gruppo e la volontà di discutere ad untavolo di concertazione, anche con espertisindacali esterni del settore, il futuro del la-voro in Autostrade per l’Italia al fine di ga-rantire i livelli occupazionali.Ricordando che, nella fase iniziale, eranoricompresi nella trattativa il presidio mi-nimo notturno in esazione e la mono –squadra nel servizio Viabilità e che sonostati esclusi in seguito alle subito forti rimo-stranze sindacali, riteniamo, anche in virtùdell’importo del premio di produttività,quanto sottoscritto un buon accordo.

PREMIO PRODUTTIVITA’ RELATIVO AL 2011 PER LIVELLI DI INQUADRAMENTO

AUTOSTRADE PER L’ITALIA

( 1 ) erogata a marzo 2012

Coordinatore ResponsabileArea Contrattuale Autostrade

Luigi Benedetti

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Dipartimento Mobilità - Trasporto Ferroviario e Servizi

15 Maggio 2009, 16 Febbraio 2012, que-sto è il tempo servito per fare un accordoche, finalmente, rilanciasse la manuten-zione rotabili in Trenitalia.Un po’ di storia:Il 15 maggio 2009, veniva firmato un ac-cordo nazionale con Trenitalia allo scopodi riportare al centro del sistema treno lamanutenzione rotabili e soprattutto a rein-ternalizzare quelle lavorazioni pregiate cheerano state date in appalto esterno.Questo accordo prevedeva un aumentodella produttività per addetto pari a1450/1500 ore/annue di manutenzione enuove assunzioni/apporti per riportare piùproduzione all’interno.Da quel giorno, a livello territoriale, ab-biamo cominciato a chiedere l’apertura deitavoli di trattativa con la finalità di riorga-nizzare il lavoro nelle Officine del Lazio eriportare lavoro al loro interno.Mentre con la Divisione Passeggeri Nazio-nale/Internazionale, a causa delle continuemodifiche strutturali (city day e city night ),non si è riusciti a far decollare compiuta-mente la trattativa, per quanto riguarda laDivisione Passeggeri Regionale già a fine2009 si è cominciato a trattare su un pro-getto presentato dalla Direzione RegionaleLazio.Contrariamente a quanto previsto dall’ac-cordo nazionale, il progetto presentato pre-vedeva solamente la modificadell’organizzazione del lavoro e, conse-guentemente, quella dell’orario di lavoro,ed era finalizzato al mantenimento dellaproduzione assegnata e, non alla possibilereinternalizzazione di quella data in ap-palto.Questa impostazione aziendale non po-teva trovarci consenzienti, perché questoavrebbe portato ad una lenta, continua

fuoriuscita di lavoro, visto che il personaleposto in quiescenza per raggiunti limiti dietà non sarebbe stato sostituito.Per portare la discussione al rispetto deicriteri alla base dell’accordo nazionale,come FIT – CISL, chiedemmo da subito disapere quanta produzione totale fosseprevista per gli anni a seguire, come erasuddivisa tra quella effettuata interna-mente e quella concessa in appalto e, ache date erano previste le scadenze di ap-palto.Anche se malvolentieri, la Società ci fornìtutti i dati richiesti e, sulla scorta di questo,come Segreterie Regionali, presentammouna contro proposta che prevedeva au-menti di produttività (con non pochi sacri-fici) del personale e assunzioni al fine diriportare la quasi totalità della produzioneglobale effettuata presso l’IMC di RomaSmistamento all’interno di Trenitalia.Purtroppo i Dirigenti aziendali non solo nondiedero la disponibilità a trattare su questoprogetto, ma, addirittura, si irrigidironosulle loro posizioni negando così il con-fronto..Da quel momento, si susseguirono incon-tri, assemblee con il personale, alle qualisono seguiti momenti di lotta che hannoportato il personale a scioperare con per-centuali anche del 100% e la conseguentesollevazione dall’incarico, con trasferi-mento, da parte di Trenitalia, del dirigenteResponsabile della manutenzione.Veniamo agli ultimi accadimenti:Alla fine del 2011, con ormai il 60% dellaproduzione globale data in appalto esternoe a fronte di ulteriore diminuzione del per-sonale per pensionamenti, la Società haproposto un nuovo progetto, ma, anche inquesto caso, lo stesso era finalizzato a li-mitare i danni e non a riportare lavoro al-

l’interno.Si è ripreso un duro confronto che ha por-tato ad un’ulteriore azione di sciopero fis-sata per il 17 febbraio 2012.A questo punto la Società, vista la convintafermezza dei lavoratori e di chi li rappre-senta a non recedere dalle giuste rivendi-cazioni poste a salvaguardia delmantenimento del lavoro, ha modificato ilsuo atteggiamento, ponendo le basi per unaccordo.Il giorno 16 febbraio, nell’imminenza dellosciopero e dopo giorni che ci hanno visticome FIT- CISL protagonisti di colloqui piùo meno informali con la Società e con lealtre OO.SS. per far convergere le posi-zioni, si è giunti ad un accordo che pre-vede la reinternalizzazione di 12.000 oredi lavoro a fronte di 8 nuovi apporti e di ul-teriori 6.000 ore a fronte di un efficenta-mento organizzativo.In totale rientreranno 18.000 ore di lavoroannuo che invertono la tendenza e ripor-tano al 60% il lavoro svolto da Trenitalia.A fronte di questo accordo che prevedel’attuazione entro il mese di marzo 2012,lo sciopero è stato sospeso.Questo accordo, anche se ci rende orgo-gliosi per essere riusciti, unici per ora inItalia, ad invertire la tendenza e a riportareil lavoro dentro FS, non ci deve far perderedi vista l’obiettivo finale che rimane quellodi riprendere tutto il lavoro dato fuori e nonsolamente quello che riguarda l’IMC diRoma Smistamento, ma partendo da qui,aprire una serie di iniziative anche perl’IMC di Roma Prenestina e l’IMC ES diRoma S. Lorenzo, questi ultimi Impiantidella Divisione Passeggeri N/I.

Fabio Bonavigo

Il rilancio della ManutenzioneRotabile: Un primo passo

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Dipartimento Mobilità - Trasporto Ferroviario e Servizi

Attivo Manutenzione CorrenteIl 24 febbraio 2012 l’Area Contrattuale delle Attività Ferroviarie e Ser-vizi del Lazio ha organizzato, presso il Centro Servizi di Via San Gio-vanni in Laterano 230 un attivo della manutenzione corrente.Come ricorderete nello scorso numero di FIT REPORT vi abbiamolungamento riferito dell’accordo siglato con la Direzione Regionaledel Lazio, che prevede la reinternalizzazione di 18.000 ore di lavoroannue a fronte di n°8 acquisizioni di personale e la riorganizzazionedell’impianto manutentivo sito a Roma Smistamento. Questo è stato uno degli argomenti di cui si è parlato nel corso dellariunione perché costituisce, come peraltro abbiamo già avuto mododi spiegare diffusamente in altre occasioni, un chiaro e positivo ele-mento di discontinuità rispetto alle continue esternalizzazioni a cuiassistiamo in tutta la manutenzione di Trenitalia.All’attivo ha partecipato il Segretario Nazionale Bruno Mancinelli che, nella sua relazione finale, ha affrontato temi di interesse generalequali l’attuale fase di rinnovo contrattuale ( in evidente fase di sta-gnazione e ancora concentrata sull’articolo 22- orario di lavoro) ,l’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, esplicitando con chiarezza la po-sizione della CISL che al riguardo ritiene necessaria una riforma soloper quanto riguarda la velocizzazione dell’iter giudiziario. L’altro tema affrontato ha riguardato la piattaforma rivendicativa abase della prima azione di sciopero proclamata per il 1° marzo chevede coinvolto tutto il comparto dei trasporti per chiedere al Governouna profonda correzione delle scelte poste in essere con il cosiddettodecreto “Cresci Italia” che se non corrette potrebbero ripercuotersipesantemente sulle lavoratrici e i lavoratori del settore. Infatti nel de-creto non compare nessuna iniziativa idonea a cambiare il disequili-brio tra le varie modalità di trasporto, nulla per il rilancio del trasportocollettivo. Insomma forte e chiara è stata ribadita l’esigenza di unavera politica dei trasporti riconoscendo il valore sociale del trasporto: un paese senza un adeguato sistema dei trasporti è un paesesenza futuro. Grande spazio è stato dato alla situazione attuale delle officine ma-nutentive di Trenitalia da quelle di Grandi Riparazioni a quelle di Ma-nutenzione Corrente ( quest’ultime sono quelle presenti nel Lazio) edi come sia mutata nel tempo l’organizzazione degli impianti di ma-nutenzione al fine di renderli più efficaci rispetto al servizio ferroviario.Nel Lazio, infatti , le officine di manutenzione corrente sono passatedal classico turno fisso settimanale, con l’esclusione del sabato edella domenica e tutti i festivi, ad un’attività continuativa sviluppatanell’arco delle 24 ore e per 365 gg. l’anno. E’ stato ricordato l’accordoNazionale del 15 maggio del 2009 che a fronte di una produttivitàpari, a tendere, a 1450/1550 ore pro capite annuali prevedeva la rein-ternalizzazione, a livello territoriale, della produzione globale.A tutt’oggi le ore di produttività previste vengono raggiunte, ma nonproducono l’effetto dovuto perché le maestranze diminuiscono acausa dei pensionamenti e non vengono sostituite con nuove acqui-sizioni. Ecco perché questo accordo appare tanto innovativo.I lavori della mattinata sono stati aperti dal Segretario Responsabiledell’area contrattuale Beatrice Cajani che ha fatto un rapido excursussull’andamento delle vertenzialità aperte in ambito regionale e sullemotivazioni che hanno portato a sospendere gli scioperi già dichiaratiper il 17 febbraio sia nei confronti di RFI - DTP /COER (sospeso acausa delle condizioni climatiche) che di Trenitalia – Direzione Tra-sporto Regionale ( sospeso perché raggiunto accordo di cui stiamoparlando ) oltre alle questioni di carattere più generale e le conse-guenze derivanti dal decreto sulle liberalizzazioni e all’ipotesi di scor-poro della Società RFI dal Gruppo FS.E’ poi seguito un intervento di Fabio Bonavigo che nel Dipartimentodella Mobilità del Lazio ha l’incarico di seguire le officine, il quale hapuntualmente ripercorso tutte le tappe, dal 2009 ad oggi, che hannoportato alla firma dell’accordo il 16 febbraio 2012.Ringraziamo i colleghi provenienti dagli IMC di Roma Smistamento,Parco Prenestino e San Lorenzo che hanno partecipato numerosi ailavori e che con i loro interventi riguardanti sia problematiche speci-fiche di impianto, sia di carattere squisitamente tecnico sia di carat-tere riferibili a problematiche socio economiche del Paese hannoanimato il dibattito.

Segretario Regionale - Beatrice Cajani

Siglato i l CCNL del la Mobi-l i tà /Area Contrattuale Att iv i tàFerroviarie

Il giorno 28 giugno 2012, dopo unavertenza durata cinque anni , du-rante la quale, come Organizzazionesindacale siamo stati protagonisti esempre f iduciosi di una posit ivaconclusione, si è f inalmente arrivatial CCNL della Mobilità/Area Contrat-tuale Att ività Ferroviarie e al Con-tratto di Confluenza del Trasportoferroviario e servizi .

Le Organizzazioni Sindacali , Agense Federtrasporto hanno attualmentesiglato i testi , che verranno ufficial-mente f irmati i l 20 luglio p.v.

Questo sl i t tamento della f irma è do-vuto, perché, s i at tende di ver i f i -care l ’a l l ineamento temporale delr innovo del CCNL del laMobi l i tà /Area Contrattuale Tra-sporto Pubblico Locale, nonché peradesione di ul ter ior i associazionidatorial i / Imprese rientranti nel rela-t ivo campo di applicazione.

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Dipartimento Trasporto Aereo

Facciamo il punto nel Trasporto Aereo. Ab-biamo iniziato il 2012 con lo sciopero.Questo al dice lunga sulla situazione

creatasi in questo importante comparto dei tra-sporti. Il 27 gennaio 2012 il trasporto aereo diFiumicino e Cia6pino si è fermato per 4 ore,dalle 13.30 alle 17.30. Il primo sciopero gene-rale regionale del Trasporto Aereo dichiaratoda FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI eUGLTRASPORTI di Roma e Lazio, a sostegnodi una vertenza che riguarda il rispetto delle re-gole di sistema, la qualità, la sicurezza e l'inte-grità della filiera produttiva degli aeroporti diFiumicino e Ciampino.La decisione è derivata dalla situazione crea-tasi dopo il fallimento della procedura di raffred-damento discussa in Prefettura fino al 30dicembre 2011, dove queste OrganizzazioniSindacali hanno tentato di risolvere con la Pre-fettura, l'ENAC, la Regione Lazio e le Associa-zioni Professionali problemi strutturali e diinteresse collettivo di Fiumicino e Ciampino. Ilpercorso è fallito perchè le aziende non inten-dono affrontare le questioni poste al centro eprocedono egoisticamente, perseguendo solointeressi di parte, dannosi per la collettività.Crediamo che le aziende debbano dimostraremaggiore responsabilità in un momento di crisiqual è quello che il Paese sta attraversando,contribuendo a costruire, insieme alle Istituzionie alle OOSS, un sistema in grado di garantire ilivelli occupazionali ed il rispetto delle regole.Non si può consentire alle singole Società dinon osservare il complesso di regole condivisoe sottoscritto o, peggio, di modificarlo a propriovantaggio, rendendo in tal modo ancora più

precaria una condizione già al limite della sop-portabilità. E' necessario, per questo, che leIstituzioni, in questa fase di profonda crisi oc-cupazionale, conservino il loro ruolo regolatoreal di sopra delle singole aziende.Le motivazioni dello sciopero hanno riguardatola vertenza Argol ed i livelli occcupazionali a ri-schio, il rispetto delle regole condivise, a partiredalla clausola sociale, nonché il rispetto delContratto Collettivo di Lavoro Nazionale sca-duto il 31 dicembre e da rinnovare con ur-genza, l'esternalizzazione di alcuni settorisecondo il piano industriale di AdR, con una ri-caduta sull'occupazione, la presenza su Fiumi-cino di 7 handlers e quindi di una concorrenzafondata essenzialmente su corsa a ribasso diqualità e costi. Lo sciopero è a sostegno di una vertenza cheriguarda la salvaguardia dell'occupazione,messa in crisi dal riassetto del Leonardo DaVinci, che prevede la riduzione degli handler da7 a 4 ( circa 1000 posti di lavoro a rischio ). Alta, anzi altissima l'adesione a questo scio-pero nel Trasporto Aereo. In alcuni settori ad-dirittura del 100%, come ad esempio nellemanutenzioni Alitalia, nelle officine Aeroporti diRoma, nei duty free completamente chiusi, maanche nel carico e scarico bagagli delleaziende di handling come Flight Care e Avia-partner. Questo a conferma che i temi affrontatisono stati sentiti da tutti e di interesse generale.Tutti i lavoratori di Fiumicino e Ciampino chehanno aderito allo sciopero, sono convinti chesenza regole questo settore è destinato al col-lasso, per questo chiedono che, in tempi brevie certi, sia rinnovato il Contratto Collettivo diLavoro scaduto il 31 dicembre.A questo primo sciopero ha fatto seguito, ve-nerdì 24 febbraio 2012, la seconda iniziativa disciopero generale per contrastare un sistemaormai gravemente destabilizzato. Stavolta l'agi-tazione si è protratta per 8 ore, dalle 10.00 alle18.00 negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. L'astensione dal lavoro riguarda il comparto deilavoratori di terra nei due aeroporti della Capi-tale. Tra i vettori coinvolti, Alitalia, AirOne, AirBerlin, Easy Jet, Wind Jet e Wizz Air. Giornatadifficile per il trasporto aereo, diversi annulla-menti e ritardi nei voli in arrivo e in partenza.Per ridurre i disagi ai viaggiatori, Alitalia ha pre-disposto misure preventive programmando unalimitata riduzione del numero dei voli, prevalen-temente nazionali, nella fascia oraria interes-sata dall'agitazione. Le modifiche non hannoriguardato i voli intercontinentali, che si sonoprevisti regolari.

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Segretario Regionale - Francesco Sorrentino

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Le motivazioni sono anche da collegarsi a quelle dellosciopero generale dei treni e dei Trasporti programmato l'1 marzo, legate al timore di un peggio-ramento delle condizioni delle aziende in crisi. Lepercentuali di partecipazione tra i lavoratori AdR sonostate altissime con una media del 90%, nonostante lacensura mediatica, le forzature delle comandate e lecomunicazioni distorte. Il risultato dello sciopero in Ali-talia, come ha detto Marco Girbino (Segretario RSAManutenzioni e Staff), è da definirsi altamente soddi-sfacente in termini di adesione dei lavoratori, confer-mando l'ottimo rapporto tra OOSS e lavoratori ecentrando il cuore del problema con le rivendicazioniproposte dal sindacato stesso.Si rende indispensabile a questo punto, ha aggiuntoMarco Girbino, l'intervento delle istituzioni e degli or-gani di controllo preposti in materia per contrastare lascellerata pratica delle “comandate” aziendali che, inalcuni casi, superano addirittura percentuali “bulgare”.Succcessivamente allo sciopero, per quel che riguardale esternalizzazioni di alcuni settori di AdR, dai vari in-contri tra OOSS e azienda è emersa la volontà azien-dale di procedere con esternalizzazioni e cambiocontrattuale nelle aree coinvolte dalla procedura. Dalcanto loro le OOSS hanno dimostrato forte contrarietàa quanto sopra annunciato e hanno ribadito fortementela più totale e ferma tutela del CCNL del TrasportoAereo e delle attività aeroportuali, nonché la tutela del-l'aspetto salariale come fattore imprenscindibile. Graveè, infatti, l'intenzione della stessa AdR di procedere inazioni che hanno come unico obiettivo quello di minaree sopprimere il Contratto Nazionale del TrasportoAereo e l'applicazione dei contratti d'area che preve-dono un abbattimento sostanziale del salario dei lavo-ratori.Il confronto tra le parti ha visto una trattativa tesa e de-licata nei contenuti che ha manifestato una divisioneprofonda tra le richieste aziendali e le rivendicazionisindacali. Una trattativa che nel suo .proseguimento havisto coinvolti anche i segretari nazionali. La reazione alle continue provocazioni da parte azien-dale, tra le quali anche la divulgazione di notizie con-trarie a quanto invece emerso sui tavoli ufficiali, haportato a continuare le azioni di lotta intraprese, in se-guito agli scioperi, con la proclamazione di assembleeal fine di ripristinare un più corretto e proficuo iter ne-goziale.Dopo una lunga ed estenuante trattativa è stato rag-giunto un accordo tra le parti che prevede la salvaguar-dia del CCNL di riferimento, evitando l'applicazione deicontratti di categoria che avrebbero ridotto il potere re-tributivo di circa il 30% a tutti i lavoratori e avrebberoazzerato l'anzianità di servizio dei lavoratori contratti-sti.L'accordo prevede la riduzione del 16% su minimo con-trattuale e contingenza per i lavoratori con contratto atermine e futuri a tempo indeterminato fino al 2014, la-sciando invariato l'impianto salariale del personale giàa tempo indeterminato.

L'intesa prevede inoltre l'assunzione di 90 lavoratoricomplessivi nelle aree coinvolte, rispettando e tute-lando l'attuale bacino di riferimento AdR e salvaguar-dando le annualità lavorative precedenti dei contrattisti.Il 29 marzo 2012 Aeroporti di Roma ha sottoscritto que-st'accordo con CISL UIL e UGL, che la Filt Cgil non hafirmato. Un accordo separato dunque in Aeroporti diRoma, firmato dalle federazioni trasporti Cisl, Uil e Ugl. La Filt Cgil è contraria all'accordo raggiunto perchè rap-presenta un attacco al Contratto Collettivo Nazionaledi tutti; perchè rappresenta un attacco al salario dei la-voratori più deboli e cioè un nuovo stipendio base e unanuova contingenza, tagliati del 16% rispetto al CCNL.Dal canto loro le Segreterie RSA gruppo ADRFIT/CISL, UILT, UGL/Trasporti ribadiscono che l'ac-cordo del 29 marzo 2012 è garanzia salariale e dell'oc-cupazione per tutti i lavoratori di AdR.Un accordo che ha permesso di mantenere il contrattodel Trasporto Aereo, che ha escluso l'applicazione dicontratti più poveri sia sotto l'aspetto normativo cheeconomico e che ha garantito le anzianità di serviziodei lavoratori a tempo determinato (c.t.d.), limitando al2014 il loro sacrificio salariale.Un accordo che prevede l'assunzione di 90 unità lavo-rative a tempo indeterminato.Un accordo che reca beneficio anche a coloro che nonlo hanno siglato, ma che al tempo stesso non hannosaputo offrire alternative valide e condivise a tutela deilavoratori tutti e che fanno del principio ideologico e po-litico il proprio credo.Cisl, Uil e Ugl ribadiscono altresì la tutela del contrattonazionale come principio cardine della loro azione sin-dacale. Gli accordi sottoscritti, condivisi con le segre-terie nazionali e regionali, che hanno evitato lafuoriuscita dall'attuale contratto di riferimento di nume-rosi lavoratori, rappresentano l'impegno concreto diCisl, Uil e Ugl rispetto all'occupazione ed al salario ditutti.Nei giorni 17 e 18 aprile si è svolto il referendum in me-rito all'accordo siglato il 29 marzo 2012 tra le strutturesindacali FIT/CISL, UILT, UGLTRASPORTI e AdR Spa.Il referendum, quale atto democratico, ha visto l'af-fluenza alle urne di numerosi lavoratori. I dati hannoevidenziato una percentuale alta di votanti (662 conpercentuale 68,03% su 973 aventi diritto), (562 voti fa-vorevoli con percentuale 84,89%). Il senso di responsabilità espresso chiaramente da tuttii lavoratori nelle varie fasi referendarie che negli ultimimesi hanno riguardato diverse aziende del settore, haconsentito: Il mantenimento del CCNL del Trasporto Aereo90 assunzioni a tempo indeterminatoIl riconoscimento dell'anzianità maturata dai CTD.

Maria De Lauretiis

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Nei giorni 30 – 31 maggio e 1° giugno2012 si è svolto a Bolsena, in Provin-cia di Viterbo, il 3° Campo Scuola FIT

CISL Lazio. La scelta della location non è stata certo ca-suale, in quanto come tutti sanno l’ex Segre-tario del TPL Alberto Chiricozzi era“viterbese” di origine e per questo motivo, insuo onore e memoria, la Segreteria Regio-nale tutta ha deciso, fin dai primissimi giornisuccessivi alla sua scomparsa, di optare,senza quindi valutare altre possibilità, peruna località della Tuscia, da qui la scelta diBolsena. Il primo giorno, poi, all’apertura delCampo Scuola, il Segretario Generale della

FIT di Viterbo, Luigi Canepina, nel ringra-ziare la Segreteria Regionale per la sensibi-lità dimostrata nella scelta, ha volutorimarcare la bontà della preferenza accordataal territorio viterbese dedicando i tre giorni deilavori proprio ad Alberto, il quale amava cosìtanto sia i giovani che la formazione, come lostesso Canepina ha ricordato nel suo inter-vento. Emozionante è stata la presenza, du-rante l’ultimo giorno del Campo Scuola, di 2dei figli di Alberto, ovvero Stefano ed Ales-sandra.Anche quest’anno, come per le prime dueedizioni rispettivamente a Sabaudia (Latina)nel 2010 e Leonessa (Rieti) nel 2011, i par-

tecipanti erano di età compresa tra i 18 e i 35anni, provenienti dai vari Dipartimenti e AreeContrattuali della Nostra Federazione, tuttialla loro prima esperienza di formazione inambito sindacale. Il Campo Scuola, infatti, èdi per sé un investimento culturale e da sem-pre i Campi Scuola della CISL hanno formatoi giovani su progetti innovativi. Una significa-tiva esperienza di formazione con l’obiettivospecifico di favorire momenti di incontro,scambio, e confronto su temi che intreccianol’esperienza sindacale con la realtà sociale elavorativa. Come dicevamo, la prima giornata si è apertacon i saluti e il benvenuto ai partecipanti da

3° Campo Scuola FIT CISL Lazio a Bolsena (VT)

un successo di tutti.Quest’anno il Campo Scuola è stato dedicato all’amico scomparso Alberto Chiricozzied è stato una grande affermazione per la Nostra Federazione in termini di offerta for-mativa e di gradimento da parte dei partecipanti, come testimonia l’elevato numero dirichieste di amicizia e di condivisione alla pagina Facebook del Gruppo FormazioneFIT CISL Lazio che ne ha curato tutta l’organizzazione.

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parte del Segretario Generale della FIT di Vi-terbo, Luigi Canepina, che ha giustamente ri-marcato l’importanza dei territori e lanecessità di operare in sinergia con la Strut-tura Regionale, per dare la giusta continuitàall’attività di tutela sindacale portata avantiquotidianamente appannaggio dei lavoratoriresidenti in Provincia. A seguire, c’è stato l’in-tervento del Segretario Generale UST di Vi-terbo, Rosita Pelecca, la qualenell’incoraggiare tutti i corsisti, li ha esortati aprendere coscienza delle loro potenzialitàseppur ancora in giovane età; al riguardo, laPelecca ha portato la sua personale espe-rienza raccontando di come lei, entrata gio-vanissima nel mondo sindacale, moltospesso per questo motivo è stata costretta,sui vari tavoli istituzionali, a “mentire” sullasua reale età anagrafica aumentandosi glianni, ma poi il tempo le ha dato ragione. Prima dell’apertura dei lavori, curati e orga-nizzati dal Gruppo Formazione FIT CISLLazio, non poteva mancare il caloroso inbocca al lupo rivolto ai partecipanti dal Se-gretario Generale FIT CISL Lazio MaurizioMarozzi, il quale, nel portare i saluti dell’in-tera Segreteria Regionale, ha invitato i pre-senti a sfruttare ogni singolo istante delle tregiornate formative cui sarebbero andati in-contro, evidenziando come la preparazione ela professionalità siano, oggi più che mai,fondamentali nel mondo lavorativo e nell’am-bito delle moderne relazioni sindacali, a cia-scun livello. Inoltre, auspicando per il maggiornumero possibile dei ragazzi presenti un fu-turo “dall’altra parte della scrivania”, in un’ot-tica di naturale ricambio generazionale e diavvicinamento al mondo sindacale della FIT,da sempre aperto ai giovani e a chi desideradedicare il proprio tempo alla formazione e

all’attività sindacale, Marozzi ha evidenziatocome sia importante e necessario lavorareinsieme, ciascuno con il proprio specificocontributo, in un’ottica di crescita collettiva equindi di benessere generale all’interno deivari settori lavorativi della Nostra Federa-zione.I lavori di questo 3° Campo Scuola sono statipreceduti dalle presentazioni di rito dei varipartecipanti che, sapientemente guidati daEligio Scatolini, il Responsabile della For-mazione della FIT del Lazio e Direttore diquesto Campo Scuola, hanno avuto modo diapprocciare una prima e simpatica cono-scenza tra loro, giacché ad ognuno dei cor-sisti, oltre al proprio nome e al proprio settoredi appartenenza, era stato chiesto di lanciareuno slogan che li rispecchiasse, anche ri-spetto alla propria partecipazione al CampoScuola. Fin dall’inizio il clima che si è instau-rato tra il Gruppo Formazione e i ragazzi èstato molto cordiale, aperto, di interazione re-ciproca e soprattutto di partecipazione ecomplicità. In questo, un grazie va rivolto an-cora una volta alla Segreteria Regionaletutta, che ha lasciato lavorare in tranquillità ein piena autonomia tutti i ragazzi e tutto ilGruppo Formazione, pur rimanendo vigileper qualsiasi necessità o bisogno occorres-sero. Ad Eligio un grazie particolare percome ha gestito le risorse della formazione,dando l’opportunità a ciascuno dei formatoridi crescere e ritagliarsi un ruolo preciso da-vanti ai corsisti, con messaggi non intrisi dieccessivi formalismi ma schietti e diretti, mi-rati alla sostanza.A seguire, il primo giorno è continuato conl’intervento di Tommasina Guadagnuolo laquale, pur da pochi mesi all’interno delGruppo Formazione della FIT CISL Lazio,

grazie alla sua grande esperienza formativa,sembrava farne parte da sempre. Tomma-sina ha illustrato ai partecipanti la storia dellaCISL, la struttura della Nostra Federazione,sia a livello nazionale che regionale, ponendol’accento sull’importanza dell’appartenenza esottolineando come i valori fondanti della No-stra Organizzazione ci rendano aperti e liberi.Ad avvalorare il tutto, ha portato all’atten-zione dei partecipanti la sua storia personalee la sua formazione sindacale. Prima di chiu-dere la serata non poteva mancare la verificadi quanto appreso dai corsisti circa la strut-tura organizzativa della FIT, così tra un’AreaContrattuale e un Dipartimento, nel tentativodi comprendere il significato e la differenzatra UST e USR, così come tra Consiglio Ge-nerale e Comitato Esecutivo, i partecipanti,suddivisi in 6 gruppi, si sono dilettati a rico-struire l’organigramma della nostra Federa-zione, oltretutto con discreto successo,soprattutto se si considera che erano allaprima esperienza e ognuno vantava cono-scenze specifiche solo del proprio settore.Alla fine dei tre giorni, tuttavia, tutti indubbia-mente possedevano le conoscenze utili acomprendere la composizione della nostraFederazione.Il giorno seguente, che poi è stato quello piùdenso di lavoro per i ragazzi, si è articolato indiversi step ed interventi formativi. Per questomotivo, la giornata si è aperta con un mo-mento più che altro informativo, mirato cioèa favorire la conoscenza e l’utilizzo della Tes-sera Card della CISL. A Paolo Sagarriga Vi-sconti, infatti, è toccato il compito di spiegarebrevemente perché e come è cambiata la no-stra Tessera di affiliazione, ora non più carta-cea ma plasticata e dotata di microchip,illustrando ai corsisti il funzionamento, la con-

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venienza e le varie possibilità di utilizzo dellastessa all’interno dell’apposito Circuito diConvenzioni denominato “Noi Cisl”.Successivamente è stato il turno di Dome-nico Barbera, che ha esposto in manierasintetica ed efficace la legge 300/1970, ov-vero la Statuto dei Lavoratori, spiegandonel’importanza che esso rappresenta per ilmondo del Lavoro, per noi giovani in partico-lare, oltre naturalmente a raccontare il con-testo normativo e sociale da cui ha preso lemosse.La seconda parte della mattinata, invece, havisto protagonisti in prima persona tutti i par-tecipanti, che hanno effettuato un lavoro digruppo inerente la comunicazione sindacale,dopo che Eligio Scatolini e Silvio Rosi neavevano introdotto l’argomento. Da segnalare che per l’occasione Silvio Rosiha abbandonato la sua postazione dietro lequinte, dove ogni volta svolge un lavoro pre-zioso e continuo per la riuscita dei vari corsi,curando nel minimo dettaglio la prepara-zione, la scelta del materiale didattico, il fun-zionamento del videoproiettore e tutto quantoattiene all’organizzazione della Formazione.Per questo, per tutti noi, la sua è “una vita damediano”….!!!La prima parte del pomeriggio, invece, si èaperta con un altro lavoro di gruppo, questavolta propedeutico all’incontro e al dibattitoche ci sarebbero stati più tardi con tutta la Se-greteria FIT CISL Lazio, a cui molti dei parte-cipanti hanno avuto la possibilità, a nome ditutti, di rivolgere quesiti di qualsiasi naturacirca la loro professione, il loro futuro lavora-tivo, le strategie sindacali dinanzi i cambia-menti normativi che riguardano la nostraFederazione e le specificità di ciascuna cate-goria che la FIT rappresenta nei tavoli trat-

tanti. Con molta cordialità e direttamente perbocca dei Segretari Regionali, i ragazzihanno potuto conoscere con esaustività le ri-sposte alle curiosità sollevate, ottenendo ol-tretutto aggiornamenti circa le varie vertenzeaperte in alcune Aree Contrattuali, in modotale da essere aggiornati una volta di ritornosui vari posti di lavoro. In questo contestosono da apprezzare le capacità relazionali,unitamente all’attenzione e alla curiosità, mo-strate dai corsisti nel corso della discussionecon la Segreteria Regionale.Prima del dibattito, da segnalare il proficuocontributo portato da Francesca Di Felice,Responsabile del Coordinamento Donne FITCISL Nazionale, da Lucia Misuraca, Re-sponsabile del Coordinamento Donne FITCISL Lazio e da Elisa Durantini, Responsa-bile del Coordinamento Donne CISL Viterbo,le quali hanno affrontato un tema delicato cheriguarda tutti i lavoratori, ovvero la concilia-zione dei tempi vita/lavoro e la genitorialità.La serata di quella che, come detto, è statala giornata più lunga di questo CampoScuola, si è infine conclusa con una serataenogastronomica particolare, cui è seguitauna “spaghettata a mezzanotte” fuori pro-gramma, che tuttavia ha unito a tavola i varipartecipanti, che per un istante hanno messoda parte i problemi lavorativi e si sono con-centrati sul piacere di stare insieme. In fondoanche questo è fare sindacato ed unire, amaggior ragione quando la cosa ha riguar-dato tutti i vari Dipartimenti ed Aree Contrat-tuali della nostra Federazione.Il giorno successivo, l’ultimo dei tre previsti,per alcuni è stato difficile iniziarlo, visto chela serata precedente sembrava non finissemai….per questo il Gruppo Formazione hadeciso di procedere alla compilazione delle

schede e alla verifica del Campo Scuola daparte dei partecipanti, prima di lasciare spa-zio ad alcuni contributi portati, ad un anno didistanza, dai partecipanti al Campo Scuola diLeonessa dello scorso anno.E’ stata poi la volta di Emanuela Brandizzi,che a Bolsena, oltre a curare la parte orga-nizzativa del Campo Scuola, ha rotto per laprima volta il ghiaccio parlando in pubblico di-nanzi una sala gremita. A lei, infatti, è toccatoil compito di far conoscere in modo minuziosoil fiore all’occhiello della nostra Federazione,ovvero il Centro Servizi FIT CISL Lazio e tuttii vari sportelli, già attivi o di prossima istitu-zione, operativi all’interno della Struttura efunzionali all’attività lavorativa e alla vita sin-dacale di tutti i delegati, gli iscritti e i semplicisimpatizzanti della FIT.A seguire, è stato ufficialmente presentato aipresenti il sito Web della FIT CISL Lazio(www.fitcisllazio.it) creato, curato e ammini-strato da Gianluca Deiua e Romina Parri-nello i quali, per mesi, hanno lavorato allarealizzazione curandone ogni minimo parti-colare; l’obiettivo, fin dall’inizio, è stato quellodi dotare la nostra Federazione di uno stru-mento di informazione e comunicazione sin-dacale in continuo aggiornamento e in gradodi poter raggiungere, in tempi brevi, il mag-giore numero di persone, soprattutto tra i piùgiovani. Un plauso particolare va rivolto aGianluca e Romina, che a costo pratica-mente zero, in quanto risorse interne, hannoaperto le porte della nostra Federazione allamoderna comunicazione, offrendo così lapossibilità a tutti noi di farci conoscere meglioe migliorando al tempo stesso la vita di tutti idelegati FIT, che dal 1° giugno scorso hannoun nuovo punto di riferimento nello svolgerela loro attività quotidiana nei vari posti di la-

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voro. La seconda parte della mattinata, poi, è statamolto proficua per tutti i presenti, ovvero i cor-sisti, il Gruppo Formazione, gli ospiti del-l’anno passato e tutti i componenti dellaSegreteria Regionale giunti per l’occasione,in quanto si è avuta l’opportunità di incon-trare, ascoltare e dibattere con TommasoAusili, Segretario Generale USR Lazio,Mario Bertone, Segretario Generale USTRoma, Gianpaolo Pavoni, componentedella Segreteria UST CISL di Roma e Gio-vanni Luciano, Segretario Generale FITCISL Nazionale, i quali, ognuno nel proprioambito e con la propria lunga esperienza,hanno illustrato ai presenti quelle che sono lepolitiche sindacali in materia di Trasporti e diperseguimento del benessere dei lavoratorie della cittadinanza a Roma, nel Lazio e a li-vello Nazionale, con interventi a 360° e riferitia tutte le varie realtà lavorative, nessunaesclusa, mettendosi poi gentilmente a dispo-sizione di quanti volessero porre domande orichiedere chiarimenti su quanto ascoltato.Fin qui quanto accaduto pubblicamente, maun tributo particolare va fatto anche a chi, delGruppo Formazione, ha lavorato dietro lequinte sacrificandosi per la riuscita di questo3° campo Scuola, dalla preparazione dellesale all’attività di staff e supporto. In particolarmodo un sentito ringraziamento va a MariaDe Laurentiis, a Giorgio Macchia, a Jes-sica Orlandi e a Michele Vitiello, che ilprimo giorno hanno accolto i partecipanti di-stribuendo tutto il materiale per il corso, oltrenaturalmente al già citato Silvio Rosi. Mi-chele, inoltre, è stato il fotografo ufficiale delCampo Scuola, andando con abilità a “papa-

razzare” i momenti ufficiali e quelli non uffi-ciali di questo Campo Scuola, i cui scatti po-tete osservare nelle pagine del giornale,oppure vedere postati sul sito web o sulla pa-gina ufficiale Facebook del Gruppo Forma-zione. Un pensiero, infine, va anche agli altri com-ponenti della Formazione, che per impegnifamiliari e lavorativi non hanno potuto parte-cipare, pur contribuendo nelle settimane pas-sate alla preparazione e al risultato finale delCampo Scuola, ovvero Fabio Bonavigo, An-tonietta De Luca, Barbara Pennacchiotti,Ada Fiorenza e Manuela Piottante, que-st’ultima autrice della brochure con il pro-gramma ufficiale del Campo Scuola e autricedei montaggi Video sul canale You Tube dellaFIT. Dopo aver provato a raccontare “breve-mente” come si sono articolate queste 3 gior-nate cosa dire di più….ci vorrebbero ancoratante altre pagine a disposizione e forse nonsarebbero comunque in grado di descriverele emozioni che ci ha lasciato questa espe-rienza, sicuramente come si si dice PIU’DELL’ANNO PASSATO E MENO DEL-L’ANNO PROSSIMO.…è stato molto bello ilclima che si è instaurato con i ragazzi pre-senti, tutti molto attenti e partecipativi, con lagiusta dose di curiosità, in particolar modoquando si è avuta la possibilità di lavorare ingruppo. Si può senz’altro affermare che si ètrattato di un’esperienza di crescita collettivache credo non abbia arricchito soltanto i cor-sisti ma anche tutti noi della Formazione, checon molta soddisfazione ci siamo confrontaticon le aspettative, i bisogni e la voglia di co-noscenza di ragazzi alla prima esperienza di

formazione sindacale, ma indubbiamentemolto ricchi dal punto umano e professionaleall’interno dei loro ambiti lavorativi di prove-nienza. Ecco uno dei tanti privilegi che dà laFormazione, oltre alla preparazione, il met-tere in contatto realtà diverse avendo l’oppor-tunità di imparare dal prossimo. Leggendo nei giorni successivi le schede dipartecipazione e valutazione, infatti, non pos-siamo non nascondere la soddisfazioneavuta nel sapere che tutti i corsiti, nessunoescluso, nei loro feedback hanno manifestatoil gradimento per i tre giorni passati insieme,evidenziando come tutti ne siamo usciti in-dubbiamente più ricchi e preparati e questonon può che farci piacere, segno tangibileche la fiducia riposta dalla Segreteria Regio-nale tutta nella Formazione è una stradaormai tracciata e che va perseguita sempredi più e sempre meglio. Per dovere di cro-naca, tuttavia, bisogna anche evidenziarecome da parte dei partecipanti vi sia stata larichiesta di avere magari una giornata in piùa disposizione, per poter entrare maggior-mente nello specifico dei vari argomenti trat-tati. Ai posteri l’ardua sentenza,l’appuntamento è già fissato all’ anno pros-simo dove, come annunciato dal SegretarioGenerale Marozzi, sarà la volta della Provin-cia di Frosinone e dove noi del Gruppo For-mazione saremo sempre qui, dalle pagine del“nostro” FIT Report, a raccontarvi di un’altranuova ed entusiasmante esperienza.Nel frattempo continuate a seguirci!!!

Maria De LaurentiisPaolo Sagarriga Visconti

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Il 3° campo scuola visto da me

Ogni volta che chiudo un corso di formazione provo sempre unpo’ di dispiacere. Non un dispiacere legato all’attività formativa,ma al fatto di lasciare i ragazzi che vi hanno partecipato.Quando chiudo un Campo Scuola il dispiacere raddoppia. Men-tre sistemavo in macchina le ultime cose, il bagaglio, la stam-pante, il computer, pensavo ai tre giorni passati con voi ragazzi.Tre giorni stupendi che mi hanno accresciuto dentro, nel cuoree nella mente. Il botto del cofano che si chiudeva è stato, perme, come un tonfo al cuore, “È finito, (ho detto fra me) comesempre mi mancheranno, tutti, nessuno escluso.

Tre giorni prima ero in macchina per arrivare a Bolsena, e ra-gionavo su come impostare il Campo Scuola. Ragionavo sultaglio da dare ai tre giorni di attività. Si è vero c’è sempre unprogramma che fa da guida, ma molto dipende da come impo-sti il clima d’aula. Avevo solo i vostri nomi, non le vostre facce.Avevo solo le vostre mail, non i vostri occhi davanti. E comesapete gli occhi sono lo specchio della persona. Affrontare tregiorni con 43 persone sconosciute non è semplice. Devi stabi-lire prima di tutto :“Io chi voglio essere”. Il relatore? Il respon-sabile della formazione? La persona che sta da quest’altraparte e voi dall’altra? Mi conosco bene, fare in questo modo miriesce male. Non sarei stato me stesso e voi lo avreste subitocapito.

La Cassia scorreva sotto le ruote dell’auto che mangiavanol’asfalto velocemente, e io non riuscivo ancora a decidere. Unacosa però mi confortava, mi sentivo tranquillo, forse fin troppo.Di solito provo sempre un po’ di timore, mi serve per non ab-bassare la guardia. Stavolta no. Predominava la tranquillità sultimore. Mi suonava strano. Ho smesso di pensarci riservandomidi decidere una volta arrivato e aver visto la struttura. Non hoavuto modo di vederla prima, di solito lo faccio per visionarel’aula, gli impianti, la logistica in genere è per me importanteper stabilire il taglio da dare alle attività.

Bene, ho capito cosa dovevo fare solo in quel momento. Do-vevo essere uno di voi, mettervi a vostro agio da subito, nonaspettando che il clima giusto si creasse l’ultimo giorno. È statofacile perché ho pensato a cosa vi sareste aspettati voi. Hopensato a come io avrei voluto vivere i tre giorni. Avrei volutoviverli sentendomi coinvolto positivamente, essere partecipe enon subire solo nozioni. Avrei voluto davanti a me qualcuno chemi trasmettesse soprattutto la voglia di fare sindacato.

Credo di esserci riuscito, l’ho capito leggendo le vostre impres-sioni scritte sul questionario di verifica. Tutto il gruppo della for-mazione, che mi onoro di coordinare ci è riuscito. A loro non hoimposto nulla, gli è bastato vedere me, il mio atteggiamentoverso voi e si sono subito sintonizzati. Questo significa essereun buon gruppo. Questo significa essere un buon formatore.Capire quale è il clima d’aula che si è creato e correggerlo, oamplificarlo semmai ce ne fosse il bisogno.

Non sono entrato nei vostri lavori di gruppo. Per me il grupposiete stati voi tutti. Ho ascoltato molto le vostre perplessità. Hoascoltato i vostri timori, le vostre paure, le vostre sensazioni ei vostri dubbi sul mondo sindacale. Ci stanno tutti. Non è sem-plice fare sindacato sui posti di lavoro. Non è mai stato sem-plice, oggi è ancor più difficile. Ma vi ho ascoltato e credo di

poter dire che dalle vostre paure, incertezze e timori, esconoanche parole di sfida, di voglia di fare. Siete coscienti che senzaimpegno non si risolve nulla.

Ho ascoltato lo sfogo di Alessandro Sposini capostazione diRFI, che esprimeva la sua sofferenza verso una classe diri-gente sindacale lenta nel ricambio generazionale.

Ho ascoltato Silvia Donsanti di Atac, della parte più debole diAtac, la quarta area, che contestava la differenza di retribuzionee contrattuale rispetto a chi nell’Atac svolge le sue stesse man-sioni, l’ha detto più volte rivolgendosi ai segretari confederali edi federazione.

Ho ascoltato Alessia Piumetta capotreno di Trenitalia, chepuntava il dito sulla sicurezza del personale viaggiante vittimadi aggressioni quotidiane da parte del popolo senza biglietto(la crisi ha fatto aumentare questa schiera, ma anche la diffi-coltà di reperire nelle vicinanze delle linee ferroviari i titoli diviaggio).

Ho ascoltato Mirko Pugliese sottolineare con dispiacere comeil contratto della mobilità, per quanto riguarda la parte del TPL,segni ancora il passo nonostante i tanti scioperi.

Ho ascoltato i timori di Maria Brunetti, capotreno Trenitalia,sulle liberalizzazioni nei vettori ferroviari iniziate già con l’in-gresso di NTV e non solo.

Ho ascoltato Matthew Dutto e la sua paura di parlare in pub-blico, pur avendo consapevolezza di essere preparato, e dicome la sua paura in questo campo scuola sia diminuita.

Ho ascoltato Maurizio Lemme autista di Atac, che con i suoiorigami, è stato sempre partecipe in tutte le attività; MicaelaBiferi di Atac, che ha puntato il dito sugli aumenti dei biglietti edegli abbonamenti, lasciando poco spazio a situazioni di tutelaverso la fascia sociale più debole; Carlini Massimo di Anas,Scaccia Daniele di Alitalia, Gabelli Fabrizio di Ama.

Ho ascoltato tutti, non ve ne siete resi conto, ma uno ad uno viho ascoltato.

Vi ringrazio per avermi dato la possibilità di crescere ancora.Vi aspetto per i prossimi corsi di formazione. Non perdiamocidi vista.

Un abbraccio

Eligio ScatoliniResp. Formazione Fit Cisl Lazio

Per qualsiasi [email protected]

Un abbraccio speciale a tutto il mio gruppo formazione, senzadi loro non sarebbe stato possibile questo campo scuola.

Lettera aperta a quelli del 3° Campo Scuola Fit Cisl Lazio

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On-Line www.fitcisllazio.it , i l sito webufficiale della FIT CISL del LAZIO!Il 3° Campo Scuola della FIT CISL Lazio, svoltosi a Bolsena(VT) dal 30 Maggio al 01 Giugno 2012, ha ospitato l’inaugurazione diwww.fitcisllazio.it, website ufficiale della Federazione Italiana Trasporti della regione Lazio.In presenza del Segretario Generale della FIT-Cisl Giovanni Luciano, del Segretario Generale della Cisl Lazio Giovanni Ausili, delSegretario Generale Cisl Roma Mario Bertone, i due WebMaster Gianluca Deiua e Romina Parrinello hanno presentato il risultatodel lavoro di tre mesi di intensa collaborazione con il Gruppo Formazione, con i responsabili di Dipartimento e la Segreteria Re-gionale .L’obiettivo non sarebbe stato raggiunto senza l’appoggio costante del Segretario Generale Maurizio Marozzi e di tutta la SegretariaRegionale, che hanno saputo cogliere le potenzialità dell’iniziativa, dando dimostrazione di lungimiranza e di coraggio di chi neicambiamenti coglie le opportunità, di chi non rimane legato a “modi operandi” ostici alle nuove generazioni che si avvicinano allarealtà sindacale, ma incentivando la realizzazione di nuovi iter comunicativi, valorizzando e sostenendo le competenze interne.www.fitcisllazio.it è stato pensato, analizzato, disegnato e realizzato, in una parola “ingegnerizzato” con l’obiettivo di fornire Infor-mazioni e Servizi, ad iscritti, simpatizzanti ed a chiunque fosse interessato e alla ricerca di news e contenuti relativi alla Federa-zione Italiana Trasporti Lazio. Il layout proposto dà risalto alle notizie Regionali, esponendo in “Prima Pagina” le news di rilievo,le notizie dei singoli Dipartimenti suddivisi in Aree Contrattuali, quelle relative al Coordinamento Donne, al Gruppo Giovani e allaFormazione. Nel sito è presente anche una vetrina informativa di ciò che accade a livello Nazionale ed uno spazio è dedicato alnostro Centro Servizi che offre assistenza legale, fiscale, in materia di sicurezza, supporto ai giovani disoccupati e tanti altri servizi.Alla rivista FIT-Report è stata dedicata un’area in cui è possibile la lettura dei numeripubblicati. Un’area riservata per i soli utenti registrati è stata pensata per tutti quei con-tenuti non pubblici che si rendesse necessario avere disponibili on-line.Ma in www.fitcisllazio.it c’è più di quel che appare ad un visitatore fugace! Navigando in-fatti tra i Dipartimenti e le Aree Contrattuali è disponibile una Sezione Documentale doveè possibile consultare e/o scaricare tutti gli Accordi, i Comunicati, i Contratti, e quant’altroprodotto da ogni Dipartimento/Area Contrattuale a partire dall’anno 2012. Pubblicare on-line documenti che prima erano fruibili solo su supporto cartaceo, rendendoli disponibilisempre e ovunque in tempo reale, così come veicolare automaticamente ai responsabilidesignati le richieste che i nostri visitatori ci pongono tramite l’apposito spazio web, sonoi servizi che il sito fornisce ai suoi visitatori più esigenti.Il nostro sito web sarà punto di riferimento per tenere informati i nostri visitatori circaeventi e manifestazioni che caratterizzano la nostra Federazione e impegno della FITCISL Lazio sarà renderlo il più possibile aggiornato, accessibile e fruibile! Buona naviga-zione!

Romina Parrinello e Gianluca Deiua

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Questo lo slogan del Centro Servizi Fit Cisl Lazio.Un’iniziativa che la Segreteria della Fit di Roma edel Lazio ha voluto dedicare ai propri iscritti, un

“centro polifunzionale” inaugurato lo scorso Dicembre inoccasione del Consiglio Generale e dedicato all’amicoscomparso Alberto Chiricozzi.

L’idea di aprire questo centro nasce con la volontà di dareagli iscritti servizi utili allo svolgimento della propria attivitàlavorativa e sindacale in una sede tutta nuova, creata perfavorire ancora di più il contatto diretto con il sindacato. Citroverete tutti i giorni in Via di S.G. in Laterano, 230 (a 400mt dalla Segreteria Regionale) dal Lunedì al Venerdì dalle9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.

Il centro Servizi è divenuto da subito il punto di riferimentoper lo svolgimento di riunioni sindacali, attivi, eventi ed ini-ziative, oltre ad essere il luogo di incontro della forma-zione: qui infatti si riunisce tutti i giovedì il GruppoFormazione che si dedica alla programmazione di giornateformative ed eventi organizzati dalla FIT, oltre alla reda-zione del giornalino FIT REPORT e alla gestione del nuovosito Internet .

Uno spazio particolare lo abbiamo voluto riservare in que-sto nuovo contesto ai giovani (anche inoccupati) attraverso

uno sportello di ascolto ed orientamento, lo “Sportello Gio-vani”, per coinvolgere ragazzi e ragazze a partecipare at-tivamente alla vita sindacale, proponendo idee e portandole proprie esperienze per dare un contributo alla crescitadel sindacato e per aiutare, per chi ancora non ha un’oc-cupazione, a trovare un orientamento adeguato.

Molti altri i servizi che la Fit propone in questa nuova strut-tura, a partire dallo “Sportello Salute e Sicurezza” guidatodal Giudice Giuseppe Renato Croce, che risponde a que-siti ed informazioni in tema di previdenza, sicurezza e pre-venzione nei luoghi di lavoro; lo “Sportello Donne” chededica iniziative e consulenza su congedi di maternità epaternità, discriminazioni e molestie sessuali sui luoghi dilavoro, etc.; lo “Sportello Legale” con il nostro avvocato insede ogni 2° e 4° Martedì/mercoledì/giovedì del mese; inol-tre offriamo la possibilità di richiedere informazioni tramitelo sportello virtuale; lo “Sportello Fiscale” con gli operatoridel Caf che offrono le proprie competenze per compilare ilModello 730, il calcolo dell’IMU etc. Infine abbiamo volutocreare lo “Sportello Lavoro” per accogliere tutte le proble-matiche che riguardano informazioni in merito alle presta-zioni socio – previdenziali, pensionistiche e per portatori dihandicap.

Emanuela Brandizzi

Conta su dinoi... sempre

Via di San Giovanni in Laterano 230

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preDAL 15 GIUGNO 2012

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Approvata alla Camera con 393voti la riforma Fornero. La cre-scita è la parola chiave.

Esodati, giovani disoccupati e fles-sibilità, queste le parole che risuo-nano nelle menti degli italiani. Tra ibanchi semivuoti della Camera e’stato approvato il tanto discusso Di-segno di Legge della Ministra For-nero, una Legge che lascia l’amaroin bocca a chi, soprattutto in questiultimi mesi, ha manifestato nellepiazze assolate d’Italia per vedersioffrire in extremis la possibilità di “ag-giustare” il tiro di questa riforma. Fa-ticoso è stato infatti il confronto traGoverno e parti sociali in una situa-zione economico - sociale assoluta-mente grigia come quella attuale perottenere un risultato potremmo dire“precario” . Giovani laureati che non trovano oc-cupazione e cercano di costruirsi unfuturo su delle basi barcollanti, stu-diano e pagano master per affac-ciarsi ad un mercato fatto di “postivuoti” e possono solo sperare che lasituazione cambi; pensionati che ve-dono le proprie pensioni, frutto di unavita di sacrifici, sempre più ridotteall’osso ed infine tra tasse ed Imuecco affacciarsi gli esodati ,che nonsono definitivi nemmeno nel numero. Questo lo scenario su cui si affac-cia la realtà del nostro Paese e su cuila Cisl, a fronte delle decisioni delGoverno, pone le proprie valutazioni.Sembrava impossibile toccare l’arti-colo 18 e invece, ecco approvata

l’ennesima riforma che ci fa tremarela terra sotto i piedi, uno dei temi piùcaldi del confronto tra Governo eparti sociali è stato proprio la modi-fica di questo articolo invariato da piùdi trent’anni e che in extremis ha tro-vato un punto di soluzione condiviso.La modifica affida al giudice non solola sanzione del reintegro del licenzia-mento illegittimo ma anche l’opzionedell’indennizzo, inoltre l’introduzionedella procedura preventiva obbliga-toria (procedura di conciliazione) incaso di licenziamento individuale permotivi economici da parte del datoredi lavoro rappresenta una delle no-vità oltre allo snellimento dei tempiburocratici.Il contratto di apprendistato diventa il“trampolino di lancio” per i giovani estrumento di incentivazione alla sta-bilizzazione con durata minima di seimesi e l’obbligo da parte del datoredi lavoro a stabilizzare almeno il 50%degli apprendisti assunti negli ultimitre anni per poterne assumere altri,un percorso formativo quello cheserve ad un giovane per entrare nelmondo del lavoro, inoltre ci sonomaggiori vincoli sulle altre tipologiecontrattuali per sfavorire gli “escamo-tage” delle aziende nell’assunzionedi personale.Altro argomento rivoluzionario èquello degli ammortizzatori socialiche a causa della situazione econo-mica attuale proietta all’anno pros-simo l’utilizzo dell’Aspi(assicurazione sociale per l’im-piego)che a partire dal 2013 ap-

punto sostituirà mobilità e disoccupa-zione per sostenere i lavoratori cheperdono il posto di lavoro, durerà 12mesi (18 mesi per gli over 55), re-stano quindi per il momento in vigoregli ammortizzatori sociali in deroga.Di questo argomento quello che rap-presenta forse la più grande sfida èla premessa di affidare alle politicheattive per il reimpiego il compito diistituire un sistema di tutela sociale,diminuendo così la necessità di usu-fruire degli ammortizzatori.

Emanuela Brandizzi

La riformasul Mercatodel Lavoro

Adesso è Legge

Page 24: FIT Report numeri 1-6 2012

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